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AN.AC 2009/2010
Studente: Cristina Roveredo
BERNARD PARMEGIANI
INTRODUZIONE ALLA MUSICA ACUSMATICA
Acusmatico e il campo dazione del suono separaro dallevento che lo ha
originato. Ogni suono che viene separato dalla sua sorgente e diventa reale
per se stesso senza neccessita di un legame con levento che lo ha prodotto
puo definirsi acusmatico.
La necessita di separare il suono dalla sorgente e conseguenza della
tecnologia, che rende riproducibile e fruibile il suono non solo nello spazio
acustico, (quello dove il legame con la fonte e presente, visibile) anche se
unidea di spazio acusmatico esiste da sempre, ad esempio, Pitagora, che non
si mostrava ai suoi discepoli, definiva acusmatiche le sue lezioni. Lidea che il
suono potesse essere fruito e aprezzato separandolo dal dominio del visivo
ce sempre stata, quindi, ma e stato lo sviluppo tecnologico del XX secolo a
rendere la peculiare fantasmaticita del suono in una necessita.
In questo quadro, anche la radio e un mediun acusmatico.
Pierre Shaeffer aveva evidenziato, le caratteristiche del suono nel nuovo
spazio elettroacustico, definendone posibilita e proprieta e le sue ricerche
sulla Musica Concreta saranno alla base di quella che si definira arte
acusmatica, raggruppando artisti non appartenenti ad una corrente ben
inquadrata ma che avranno come denominatore comune: la creazione di
opere acustiche costituite solo da suoni, quindi da eventi concreti e non da
astrazioni codificabili, lidea che il suono sia un fenomeno fisico molto
magari
inconsapevolmente
la
radio,
il
teatro
altri
mezzi
L Acousmonium
Lacquisizione dellAcousmonium come mezzo di diffusione delle opere
acusmatiche sublima quello che viene definito spazio virtuale del suono.
Alvise
Vidolin
parla
di
uno
spazio
acustico,
quello
della
fruizione
diventa materia esistente di per se) ma parla anche dello spazio virtuale
definito come cio che coincide invece con lidea di spazio del
compositore che pu essere imitativa di spazi reali come pure di
situazioni fantastiche. Lacusmatica e quindi una musica astratta nel suo
essere indipendente dalla fonte di generazione, ma in un certo senso non
astraibile,
proprio
per
la
sua
fantasmaticita
che
rende
impossibile
concerto le luci di sala erano molto basse, perche la vista non fosse un
fattore di distrazione allascolto, e le presenze dei diffusori si stagliavano
monolitiche. La disposizione nello spazio dei diffusori dipendeva dalle
caratteristiche
dei
diffusori
stessi
ed
era
influenzata
anche
dalle
con
BERNARD PARMEGIANI
BIOGRAFIA
Bernard Parmegiani e cresciuto con due pianisti, tra le scale praticate dalla
madre e il virtuosismo esecutivo del padre. Da sempre ha coltivato gli studi
artistici, ha studiato pianoforte e mimo corporeo alla scuola di Marcel
Decroux e alla scuola di teatro di Jacques Lecoq. Lidea di plasticita nelle
sue opere si e formata anche in quegli anni, in virtu degli studi sul corpo
molto approfonditi, che lasceranno un forte segno nella sua formazione.
La sua formazione musicale e quindi alternativa rispetto al percorso
classico istituzionale e abbraccia fin da giovanisimo anche laspetto tecnico.
Negli stessi anni lavorava infatti come tecnico del suono alla radio e piu
tardi alla tv.
La sua carriera di compositore inizia dopo un incontro con Pierre Shchaeffer
che lo incoraggio a seguire il percorso di studi musicali elettroacustici, nel
1959. Da li a un anno entrera a far parte del GRM, di cui restera membro
fino al 1992.
Pierre Schaeffer mise Bernard Parmegiani a capo del dipartimento di
musica e immagine dove molte opere per corti medi e lungometraggi
furono composte ad Ptarmigan per autori cinematographic quail Robert
Lapoujade, Peter Folds, Piotr Kamler, Valerian Borowczyck, Pierre Kast,
Jacques Baratier e Peter Kassovitz e altri.
Quegli anni, afferma Parmegiani furono molto importanti perche lo misero di
fronte alla domanda di cosa fosse la forma musicale e ai limiti di azione,
ecco che cosi si esercito sulla liberta di creazione allinterno di un lavoro I
cui contenuti dovevano relazionarsi con quelli dellimmagine, rispettando I
tempi del lavoro allinterno di essa non essendo lunico autore. Scrisse in quel
periodo anche jingles per gli aereoporti lavorando quindi nellambito del
sound design, scrisse musica per la televisione, il balletto e il teatro. Tutta la
produzione di quegli anni fu un grande esrcizio che affino la sua arte di
ricerca sul suono e su come scolpirlo. Tutto questo periodo lo porto dal 1964
in poi al periodo delle sue composizioni piu importanti. Nel 1964
compose Violistries, il suo primo lavoro per concert hall, un brano per
nastro e violino. Seguirono poi 40 anni di incessante attivita compositiva,
creazione originale di ricerca sul suono che fosse presenza viva, che avesse
unimpatto
materico
tattile
di
ricerca
di
quellimediatezza
nella
composizione che aveva spesso il jazz. Collaboro quindi con alcuni jazzisti
Jean- Louis Chautemps e Bernad Vitet cercando una commistione tra
lelettroacustica e il jazz. E non interruppe neanche I suoi primi lavori di
suono per limmagine, arrivando a realizzare opere di video arte come L'il
Ecoute ( 1973) e l'Ecran transparent et Jeux d'artifice ( 1979).
Ma
la
sua
maggiore
produzione
per
suono
fissato,
di
musica
elettroacustica.
Parmegiani e un autore complesso e in un certo senso empirico, scultore di
un proprio particolare modo di approcciare la materia sonora, forse
acquisendo fama, molti lo accusano di aver sentito il peso di una tradizione
da proseguire, soprattutto di Schaeffer.
Alcune delle opere piu significative: Violostries (1964 65), Capture phmre
(1968), l'Enfer, after The Divine Comedy from Dante (1972), Pour en finir
avec le pouvoir d'Orphe (1971-1972), De natura sonorum (1974-1975), La
cration du monde (1982-1984) , cycle Plain temps ( 1991-1993), Sonare
(1996), La Mmoire des sons (2000-2001), Espces d'espace (2002-2003)
Au gr du souffle s'envole le son ( 2006)
scolpita
da
Parmegiani
non
argomentazione
presentate
come
una
specie
di
Summa
del
suo
approccio
DE NATURA SONORUM :
1 - Incidences - Resonances
2 - Accidents - Harmonique
3 - Geologie sonore
4 - Dinamique de la resonance
5 - Etude estatique
6 - Conjugaison ou timbre
7 - Incidents - Battements
8 - Natures Enhemeres
9 - Matleres induites
10 - Ondes Croisees
11 - Pleins et delies
12 - Pointes contre champs
ETUDE ELASTIQUE
De Natura Sonorum Nr 5
Parto dallanalisi generale per arrivare al particolare, ho analizzato il brano
ponendo in primo piano il criterio di aleatorieta e densita, che
nellesecuzione avranno un ruolo principale nella spazializzazione.
SEGMENTAZIONE:
Il brano, nella mia analisi e suddiviso in 5 parti.
La prima parte
La prima parte da 0s a 1:06s si compone di frizioni aleatorie di bande di
rumore. Poiche in Parmegiani laspetto tattile e inscindibile dal suono,
potremmo dire che leffetto creato e quello sfilacciante di una frusta in aria.
Nellesecuzione questa prima parte sara eseguita con accenti randomici in
automazione da Max Msp sui diffusori, andando ad accogliere piu diffusori,
coinvolgendo quelli retrostanti, progressivamente. In partitura esecutiva sono
segnati gli attacchi dei preset del programma. Il random dei diffusori parte
dai 4 frontali, arriva al main e nel momento di maggiore densita di questa
La seconda parte,
da 1:06 a 2:30.
Compaiono dei rimbalzi strumentali, come fossero grosse corde che
vengono suonate. Cio che ne risulta e una struttura maggiormente
determinata, non aleatoria, anche se le frizione aleatorie sono sempre
presenti, in secondo piano. Alla fine di questa seconda parte le frizioni
aleatorie scompaiono. Lunghe pause di risonanze vengono interrotte
da rimbalzi elastici(sempre strumenti).
dai 2:30s ai 3:16 E un totale aumento di densita che tende ad appianare
lelasticita.
Questa parte viene eseguita con tutti I canali aperti, senza random di
apertura di essi. I suoni vengono accentuati manualmente. Le frizioni
La terza parte
dai 3:16 ai 3:50 compaiono dei suoni bassi e magmatici. Le frizioni di
rumore e I rimbalzi diventano cosi densi da non poterne piu distinguere le
singole parti.
Nellesecuzione tutti I canali sono aperti a 0 dB. Gli accenti a fronti
vengono eseguiti tra I diffusori anteriori e posteriori, per far emergere nelle
zone distanti I suoni bassi e magmatici che entrano a far parte di questa
sezione
da 3:50s a 5:00s presenta suoni di temporale, la densita e massima e
lelasticita e quasi soppressa in favore di una continua caduta senza
rimbalzi, senza frizioni, ad accentuare questo ce anche un suono simile a
temporale, quasi come se il pezzo si trasformasse in un evento naturale.
Nellesecuzione la rotazione dello spazio e come io ho tradotto la tendenza
alla fsione totale e al caos di questa parte, prima sui diffusori centrali poi
anche su quelli retrostanti. La sensazione e quella di onde che vanno e
vengono
La quarta parte
dai 5:00s ai 6:00 s
Gli eventi si rarefanno. Riappare lelasticita sui fronti in rotazione vengono
dati bruschi accenti su fronti a coppie.
La quinta parte
dai 6:00s alla fine
Appaiono degli armonici, non ce piu rumore, solo quiete e rarefazione.