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Barbara Polacchi

La chitarra elettrica e gli effetti


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Barbara Polacchi

La chitarra elettrica
e gli effetti

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Indice

Introduzione..........................................................................................................................................3

Chitarra elettrica...................................................................................................................................4
Effettistica per la chitarra elettrica...................................................................................................6

Ed ora?................................................................................................................................................12

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Introduzione

Ciao,

complimenti per aver richiesto questo agile, ma molto denso e-book sulla chitarra elettrica e i suoi
effetti.

Al suo interno troverai:

una descrizione della chitarra elettrica


un'analisi delle varie componenti elettriche che si trovano sulla chitarra stessa
trattazione degli effetti
da cosa dipende la qualit di una chitarra elettrica
un piccolo elenco dei maggiori chitarristi e dei brani pi famosi

Ti auguro una buona e piacevole lettura!


Barbara Polacchi

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Chitarra elettrica

La chitarra elettrica detta innanzitutto solid body in quanto priva di


cassa armonica e la tavola formata da un unico pezzo di legno pieno.
Le corde sono metalliche e, di conseguenza, il manico rafforzato da una
truss rod per compensare la forte tensione.
La resa sonora dello strumento sar fortemente influenzata sia da elemen-
ti acustici che da elementi elettronici: il tipo di legno utilizzato, la forma
del corpo, il tipo e la qualit dei pick up.
Si annoverano tre tipi principali di solid body, differenti lun laltro in base al modo in cui il manico
ed il corpo vengono uniti:

il manico avvitato al corpo (bolt on neck): il suono di questo modello piut-


tosto acuto, a scapito di medie e basse frequenze.
generalmente pi economico rispetto agli altri due modelli ed ha il vantag-
gio di poter effettuare alcune operazioni, tra cui il cambio del manico, in ma-
niera rapida e semplice
il manico passa attraverso lintera chitarra, compreso il corpo della
stessa (neck through body o manico passante).
Il sustain di questa chitarra notevole, cos come lequilibrio fra bassi,
medi ed alti.
Quasi impossibile che si realizzi un disallineamento tra il manico e il
corpo, ma lo svantaggio che le operazioni di sostituzione del manico
saranno decisamente complicate.
il manico incollato al corpo (set-in-neck o set-neck).
Le caratteristiche sono simili a quelle della chitarra con manico
passante, ma in questo caso si pu agire sul manico.
Si consiglia naturalmente di far effettuare queste operazioni da un
liutaio.

Essendo sprovvista di cassa armonica, la chitarra elettrica ha uno scarsissimo suono acustico e ne-
cessita pertanto di amplificazione esterna.
I pick up, posti sulla tavola armonica, hanno la funzione di trasformare le vibrazioni prodotte dalle
corde in segnali elettrici e di trasmettere questi ultimi ad un amplificatore, che permetter di rendere

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udibile il suono e di regolarne volume e frequenze.


In dettaglio, i pick up sono composti da una o pi calamite poste allinterno di una bobina di rame.
Sfruttando la legge di Lenz-Faraday, ognuna delle calamite genera un campo magnetico principale.
Attraverso la vibrazione, le corde generano una leggera variazione di tale campo magnetico, otte-
nendo in risposta una forza elettromotrice nella bobina in opposizione alla variazione del campo.
Il risultato un segnale elettrico che viene trasmesso allamplificatore ed il ruolo del pick up, che
funge sostanzialmente da microfono, quello di tradurre la velocit acquisita dalla corda (non il lo-
ro spostamento) in tensioni trasferite allamplificatore.
I tipi di pick up utilizzati nelle chitarre elettriche sono sostanzialmente due:

il single coil (dallinglese bobina singola), in cui il filo di rame viene avvolto intorno ad un
unica bobina.
Si tratta di un pick up dal suono distintivo, ma piuttosto rumoroso perch sensibile ad ogni
fonte di rumore elettrico (lampadine, radioline).
Pick up single coil sono tipici di tutti i modelli Fender
lhumbucker, caratterizzato da un ronzio decisamente inferiore rispetto al single coil (in in-
glese hum significa appunto ronzio), composto da una coppia di pick up single coil di tipo
standard caratterizzati da opposta polarit elettrica, cio in controfase.
In questo tipo di pick up avvengono segnali detti a modo comune, cio indotti in entrambe le
spire con ampiezza uguale, tendendo alla cancellazione reciproca nella percorrenza delle bo-
bine.

Unaltra classificazione basilare quella tra pick up attivi e passivi.


I pick up attivi sono caratterizzati dal fatto che il segnale viene trattato immediatamente da un pre-
amplificatore ed hanno bisogno di unalimentazione esterna, generalmente prodotta da pile.
La pre-amplificazione ha lo scopo di ridurre limpedenza, riducendo la sensibilit del segnale a ru-
mori esterni e la tendenza a deteriorarsi prima di arrivare allamplificatore.
Permette inoltre di evitare che ci siano perdite di frequenze allinterno della banda passante, assor-
bite dai sistemi passivi.
I pick up attivi non hanno un livello di uscita pi alto rispetto a quelli passivi, ma hanno pi attacco,
dinamica e potenza in quanto le calamite di cui sono dotati sono generalmente costruite in ceramica.
Tra i pick up di tipo attivo si annovera il modello detto a piezo, in grado di captare sia la vibrazione
della corda, sia quella della tavola allaltezza del ponte.
Tale pick up sfrutta il principio secondo cui la ceramica genera una differenza di potenziale nel mo-
mento in cui soggetto ad una deformazione meccanica (detta anche piezoelettricit).

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Il pick up a piezo spesso una bacchetta o una pastiglia del materiale sopra indicato; viene inserito
tra ponte e tavola ed collegato ad un pre-amplificatore, di solito contenuto nella chitarra stessa.
Studi recenti hanno portato alla creazione di microfoni ottici che misurano le vibrazioni generate
dalle corde grazie ad un raggio laser.
Sono insensibili alle interferenze elettromagnetiche e dovrebbero consentire una maggiore resa ar-
monica, secondo il parere dei loro ideatori.
Ci sono inoltre microfoni posizionati allinterno della cassa, attivi o passivi, in grado di captare il
suono proveniente dalla parte interna della chitarra attraverso la vibrazione dellaria presente nella
cassa.
Questi microfoni, regolabili, vengono sovente accoppiati ad un altro tipo di microfono, sia esso di
ceramica o magnetico.
Il risultato una maggiore ricchezza sonora che consente di avvicinarsi ad un suono simile a quello
della chitarra priva di amplificazione.

Effettistica per la chitarra elettrica

Il suono della chitarra elettrica, prima di arrivare allamplificatore, pu essere alterato con una serie
di apparecchi elettronici (definiti effetti).
Gli effetti reperibili in commercio sono catalogabili in tre famiglie principali:

pedali singoli: un effetto per pedale.


I vantaggi di questa soluzione sono la possibilit di effettuare una precisa e facile regolazio-
ne di ogni singolo parametro delleffetto, mentre i lati negativi sono il costo direttamente
proporzionale alla quantit e alla qualit degli effetti, lingombro (pi sono gli effetti, pi di-
venta complicato raggrupparli e collegarli in modo pratico) e la rumorosit (ogni effetto ag-
giunto alla catena aumenta il rumore di fondo e rischia di deperire il segnale prima di arriva-
re allamplificatore)
moduli multi effetto: pi economici rispetto a numerosi pedali singoli, raggruppano tutti i
principali effetti in un unico modulo di ridotte dimensioni e permettono di realizzare suoni
per mezzo della combinazione di pi effetti.
Sono talvolta complessi in termini di programmazione e, essendo quasi sempre interamente
digitali, il suono pu risultare freddo rispetto ai singoli pedali analogici.
Per richiamare gli effetti senza staccare le mani dalla chitarra, tali moduli vengono collegati
ad una pedaliera programmabile

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pedaliere multi effetto: simile ai moduli multi effetto in quanto racchiude tutti i principali
effetti in un modulo compatto, viene posizionata sul pavimento e permette al chitarrista di
cambiare effetto col piede, senza staccare le mani dalla chitarra.
Il prezzo di queste pedaliere generalmente abbordabile, la praticit uno dei punti di forza,
mentre i lati negativi di questa soluzione sono talvolta la difficolt di regolazione e, spesso,
la scarsa qualit dei suoni ottenibili.

Gli effetti pi noti sono i seguenti:

loverdrive (dallinglese sfruttare oltre i limiti): permette di ottenere un suono simile a quel-
lo derivante dalla saturazione del segnale dingresso dellamplificatore, soprattutto se valvo-
lare.
Il suono sar in parte distorto, in maniera direttamente proporzionale alla quantit di gain in-
trodotta, ma non perder la distinzione delle note e ne aumenter il sustain.
I due elementi fondamentali delloverdrive sono il gain (dall'inglese guadagno) ed il volu-
me: il primo determina quanto il pre-amplificatore amplifica il segnale della chitarra, mentre
il volume rappresenta il livello di uscita del suono.
Quanto pi si aumenter il gain, che negli amplificatori concepito per lavorare con bassi
segnali, quanto pi il suono verr saturato e, di conseguenza, distorto e sovraccaricato.
Ovviamente loverdrive pu essere ottenuto sia tramite un effetto esterno, sia attraverso la
regolazione di gain e volume dellamplificatore stesso, nel caso questultimo sia dotato di
regolazione del guadagno
il distorsore: anche questo effetto ottenuto tramite la saturazione del segnale dingresso
ma, differentemente dalloverdrive, taglia londa al livello massimo ed introduce molte ar-
moniche, aumentando notevolmente laggressivit complessiva del suono
il fuzz (dallinglese increspato): un altro tipo di distorsione, ma ancora pi saturo delle
precedenti.
Il suono generato sar ancora pi indefinito e ricco di armonici, tanto da generare fenomeni
di intermodulazione.

Questi effetti sono alla base di generi musicali quali il rock, il blues ed il
pop con varie declinazioni.
Ad essi viene spesso associato il wah-wah, posto prima o dopo nella catena
effetti a seconda del risultato (pi o meno drammatico) che si vuole ottene-
re.
Il suono di questo pedale simile a quello di un miagolio o vagito, tanto
che uno dei modelli pi famosi chiamato Cry baby (piangi bambino) ed

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stato largamente utilizzato fin dalla fine degli anni 60 (primo fra tutti da Jimi Hendrix).
Leffetto prodotto dal wah-wah generato attraverso il taglio e reinserimento graduale delle fre-
quenze pi alte, regolato con un pedale che si muove in maniera progressiva, dallalto verso il basso
e viceversa, in modo da poter aprire e chiudere il filtro a piacimento.
Altri effetti per chitarra elettrica sono i seguenti:

il delay (dallinglese ritardo o eco) che riceve il segnale in ingresso per


riprodurlo ad una certa distanza e per un certo numero di ripetizioni.
I primi delay erano a nastro ed avevano un ritardo estremamente breve,
mentre oggi sono presenti in commercio emulazioni vintage di tali model-
li, delay analogici o digitali.
In genere possibile regolare, oltre alla distanza tra una ripetizione e lal-
tra, il volume delleffetto, il numero di ripetizioni, il rapporto tra il segna-
le originale e le sue ripetizioni (1/2, 1/4, 1/8, 1/16)
il riverbero, cio il risultato della riflessione del suono da parte di un ostacolo che viene po-
sto di fronte alla fonte sonora.
Il suono generato leggermente mascherato, ma guadagna in profondit e spazialit.
Molti amplificatori sono dotati di riverbero interno, ma in assenza di questi tale effetto pu
essere ottenuto tramite un pedale esterno.
Anche il riverbero, come il delay, in sostanza un ritardo del segnale, ma rispetto al prece-
dente di durata brevissima (inferiore al secondo)
il chorus, effetto estremamente popolare e versatile, il risultato del
passaggio del segnale della chitarra attraverso una o pi linee di ritardo,
tanto che il suono risulter leggermente dissonante.
La linea di ritardo, in termini di tempo, sar controllata per mezzo di un
oscillatore a bassa frequenza che generer un effetto Doppler periodico.
Il segnale originale e quello di uscita vengono combinati, ma il chitarri-
sta ha la possibilit di controllare lintensit delleffetto.
La variazione del ritardo, e di conseguenza la variazione di altezza del
suono modificato, viene a sua volta controllata con loscillatore.
Leffetto di dissonanza sar di conseguenza maggiore quanto pi alta sar lampiezza deter-
minata dalloscillatore
il flanger: spesso accoppiato al chorus in un unico pedale, tanto da poter utilizzare luno o l
altro effetto a seconda della necessit, il risultato di una linea di ritardo con tempi elevati
attraverso la quale viene fatto passare il segnale dingresso.
Lunione del segnale originale con quello trattato genera leliminazione di tutte quelle fre-

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quenze che si trovano in opposizione di fase (grazie alleffetto Combo filter).


Il suono ottenuto tramite il flanger sar connotato da picchi di risonanza ed altri punti in cui
il segnale audio sar assente
il phaser: uno strumento simile al flanger, ma dal suono meno metallico
e dalle forme donda pi morbide.
Aggiunge alcuni ritardi intermedi e sfrutta il feedback.
Ideale per generi quali il surf, il rock psichedelico e per far risaltare parti
soliste in contesti live
loctaver: grazie a questo effetto il segnale in entrata viene duplicato una o
pi ottave sotto la nota originale.
Talvolta utilizzato per simulare il suono del basso, generalmente d buoni risultati solo sulle
note singole (quasi impossibile ribassare di una o pi ottave un intero accordo).
Se la nota originale non perfettamente intonata dallinizio alla fine della sua escursione a-
custica, la nota duplicata rischia di non essere riprodotta fedelmente ed anzi di produrre fa-
stidiosi effetti dissonanti (detti anche jodler)
il pitch shift: permette una variazione di frequenza della nota in in-
gresso, che viene aumentata o ridotta di una certa quantit.
In genere tali variazioni sono di un tono o un mezzo tono, ma possi-
bile ottenerne anche di quantit superiori.
Il mix tra il segnale pulito e quello effettato regolabile per mezzo di
un potenziometro posto sul pedale.
Lo stesso effetto, oltre che tramite un pedale esterno, pu essere
ottenuto utilizzando la leva sui modelli di chitarra provvisti di ponte mobile (ad esempio la
Fender Stratocaster), o facendo scorrere il dito sulla tastiera sopra la stessa corda
il tremolo: leffetto tecnicamente pi semplice.
Consente di annullare periodicamente il volume del segnale, impostando
differenti frequenze di ripetizione
il compressore: permette di comprimere le frequenze pi alte e pi
basse presenti nel segnale in ingresso, rafforzando ed ampliando lin-
tensit delle frequenze medie.
Leffetto che si ottiene tramite lutilizzo del compressore laumento
del sustain nel caso si stia suonando un brano solista, ma anche il ri-
salto di suoni generalmente in secondo piano, soprattutto le rotazioni
dei chorus, flanger, phaser e vibe.
Il lato negativo principale di questo effetto laumento di rumorosit complessiva del se-

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gnale
il noise gate: un dispositivo che permette di ridurre il rumore di
fondo presente nellamplificazione.
Se si eccede nel taglio delle frequenze attuato da questo effetto, si ri-
schia di ridurre notevolmente la dinamica del suono soprattutto nelle
parti soliste.

* * * * *

La qualit di una chitarra elettrica il frutto di diversi elementi:

la chitarra pu essere fatta a mano da un liutaio (master built), che ne sceglier con cura i
legni e la componentistica, o un prodotto di serie
il legno, sia per quel che concerne il corpo, sia per quel che concerne il manico e la tastiera.
Alcuni legni sono pi pregiati di altri ed anche la stagionatura naturale, nonch la sua durata,
incidono notevolmente sul suono finale dello strumento.
Altro elemento importante se la chitarra viene costruita con un unico pezzo di legno, o con
pi parti incollate tra loro
gli altri componenti: il ponte, leventuale presenza di un bloccacorde o di un tremolo, i
pick up ed i potenziometri possono avere differenze qualitative notevoli
lequilibratura, cio la capacit della chitarra di mantenere una posizione comoda nel mo-
mento in cui viene imbracciata
la verniciatura.
La nascita della chitarra elettrica sicuramente dovuta allesigenza, sentita da alcuni chitarristi, di
poter suonare il loro strumento allinterno di unorchestra senza che il volume del proprio strumento
fosse sovrastato dagli altri.
Lamplificazione esterna permette tutto questo ed i primi generi che fruirono del nuovo strumento
furono il jazz ed il blues.

* * * * *

Tra i chitarristi pi famosi possiamo ricordare Dave Evans, Buckethead, Jeff Beck, Jimi Hendrix,
Prince, Hank Marvin, Jimmy Page, Frank Zappa, Eddie Van Halen, Rory Gallagher, Stevie Ray
Vaughan, Keith Richards, John Petrucci, Yngwie Malmsteen, Joe Satriani, Steve Vai, Patrick Ron-

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dat, Angus Young, Eric Clapton, Mark Knopfler, Bruce Welch, David Gilmour, Slash, The Edge,
Carlos Santana, Ace Frehley, Bruce Springsteen, Chuck Schuldiner, Kurt Cobain, John Frusciante,
Gary Moore, Billy Gibbons, Kirk Hammett, Brian May, Paul Gilbert, Jack White, Steve Lukather,
Tom Morello, Brad Delson, Matthew Bellamy, e tanti altri.

Alcuni brani che possiamo citare sono: Highway to Hell di AC/DC, Comfortably Numb dei Pink
Floyd, Eruption di Van Halen, Seven Nation Army di The White Stripes, (I Can't Get No) Satisfac-
tion dei Rolling Stones, Johnny B. Goode di Chuck Berry, Master of Puppets dei Metallica, Smoke
on the Water dei Deep Purple, Stairway to Heaven dei Led Zeppelin, Sultans of Swing dei Dire
Straits, Voodoo Child (Slight Return) di Jimi Hendrix, Smells like teen spirit dei Nirvana.

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Ed ora?

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