Você está na página 1de 2

Letteratura italiana - Beniscelli

Petrarca, Canzoniere

Sonetti: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 13, 34, 36, 32, 35, 38, 45, 185, 41, 42, 43, 90, 246, 247, 248, 249,
328, 329, 330, 250, 251, 252, 253, 254, 266, 269, 292, 304, 361, 362, 363, 364, 365
Canzoni: 70, 71, 72, 23, 29, 37, 50, 73, 125, 126, 127, 129, 264, 268, 270, 360, 366
Sestine: 22, 30, 142
Ballate: 11

Testi correlati ( letti a lezione) :

- Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra, Dante - Rime.


- Amor, da che convien pur ch'io mi doglia, (Canzone montanina), Dante - Rime ( in
rapporto ai testi di lontananza 37,50,129).
- Durata del presente , Durata del passato e del futuro XI libro delle Confessioni S.
Agostino.
Senza nulla che passi, non esisterebbe un tempo passato; senza nulla che venga, non
esisterebbe un tempo futuro; senza nulla che esista, non esisterebbe un tempo presente. Due
dunque di questi tempi, il passato e il futuro come esistono? Dal momento che il primo non
pi e il secondo non ancora. E quanto al presente, se fosse sempre presente, senza
tradursi in passato, non sarebbe pi tempo, ma eternit. Se dunque il presente per essere
tempo deve tradursi in passato, come possiamo dire anche di esso che esiste se la ragione
per cui esiste che non esister?
Eppure parliamo di tempi lunghi e tempi brevi riferendosi soltanto al passato o al futuro. Un
tempo passato si chiama lungo se , ad esempio, di cento anni prima, e cos un futuro
lungo se di cento anni dopo, breve il passato di dieci giorni prima e breve il futuro di
dieci giorni dopo. Ma come pu essere lungo o breve ci che non ? Il passato non pi, il
futuro non ancora. Dunque non dovremmo dire di un tempo che lungo, ma dovremmo
dire del passato che fu lungo e del futuro che sar lungo.

- vv. 103- 172, Triumphus Mortis I Petrarca.

- Lettera I a Sacromoro De Pommiers, Libro X - Petrarca


sua Madre una Vergine, di cui non vide il sole altra pi benigna, non produsse natura
donna che fosse pi pietosa e pi soccorrevole: umile tanto che nata parve pel cielo, e degna
che in lei si fissasse il pensiero dell'Onnipotente, quando, scendendo a vestire l'umana
natura, lei sola fra tutte le figlie dell'uomo stim meritevole d'essergli madre: nella quale
tanto tesoro si accolse di tutte virt, che, tranne il suo divino figliuolo, mai non fu n pu
essere anima alcuna pi santa e pi nobile della sua. Questa le preci dei fedeli bench
peccatori porge al figliuolo e con pietose istanze ottiene la grazia: perch quantunque aborra
il peccato, i peccatori non odia, anzi di loro si muove a compassione, e brama che si
convertano, e si adopera a farli salvi, considerando che dal peccato e dalle funeste sue
conseguenze fu mossa la divina misericordia al gran passo, per il quale essa ascese al
sublime onore d'esser Madre di Dio, e Vergine insieme di cui non dato pur immaginare
altra pi intatta ad un tempo e pi feconda. Che se, come pure avviene presso i grandi della
terra, a te paresse opportuno valerti presso l'intercessore di un altro intercessore non devi
punto affannarti a ricercarlo. Pronto all'uopo hai Bernardo di cotest'ordine principe e padre,
che da te amato certamente ti riama, e te vedendo spontaneamente dal mondo nella sua
famiglia rifugiato farti desidera appieno contento e felice. Fa di valerti di lui, che pronto a
soccorrerti gode sopra ogni altro il favore, e la grazia della Regina del cielo.
- vv. 1- 39, XXXIII Paradiso- Dante
- vv. 121- 145, Triumphus Eternitatis - Petrarca

Você também pode gostar