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Registrazione presso il Tribunale
di Gorizia n. 258 del 29-6-1995.
CNSAS Sezione nazionale CAI 34 Servizio regionale pugliese
Editore:
Corpo nazionale di Valerio Zani a cura di William Formicola
soccorso alpino e speleologico
Redazione:
5 Corso nazionale TR 37 Ricerca gemelline in Puglia
di Luisa Maletto
Ruggero Bissetta, Alessio Fabbricatore,
Direttore responsabile:
6 Lo zaino medico
Alessio Fabbricatore
40 In fondo al Caucaso
di dott. Mario Milani
Segreteria editoriale:
di Giuseppe Antonini
Studio tecnico associato
Fabbricatore Alessio
Corso Giuseppe Verdi, 69
8 Settimo corso scuola
34170 GORIZIA
53 Oltre il Colle
E-mail:cnsassecondazona@libero.it
Fotografie: in Toscana
di Marco Bertoncini 55 Falco ...
Archivio C.N.S.A.S., archivio Delegazione
orobica, archivio S.A.S.T., archivio
Servizio regionale Puglia, archivio
Soccorso alpino ticinese, Mario Milani,
Foto di copertina:
di una valanga di Marco Petri
Alex Stor: esercitazione speleologica
IV di copertina:
Ruggero Bissetta
Impaginazione,
fotocomposizione, stampa:
Grafica Goriziana - Gorizia
La redazione
Intervista allavvocato
Vincenzo Torti
Vice presidente generale
del Club alpino italiano
a cura di
Elio Guastalli
noto a tutti che lAssemblea straordinaria del C.A.I. ha fortemente un aspetto che da pi parti, anche strumentalmente, ve-
deliberato, domenica 19 dicembre 2010 a Verona, la niva messo in discussione dichiarando, in modo diametralmente
costituzione della Sezione nazionale del C.N.S.A.S. opposto, volont centrifughe.
Altrettanto noto a tutti che il cammino per arrivare a detta deli- Il passare degli anni produce in ogni organismo, innegabil-
bera non stato certo n facile n agevole. mente, evidenze oggettive che vanno considerate e non soffoca-
LAssemblea generale del C.A.I. tenutasi a Riva del Garda te. Ci che funzionava al meglio tempo prima non necessariamente
(TN) nel maggio del 2010 aveva dibattuto fortemente in merito in grado di funzionare successivamente. I sistemi si evolvono e
alla proposta di istituzione della Seziona nazionale del C.N.S.A.S. le necessit si mostrano di volta in volta.
allinterno del C.A.I. rinviando ad una specifica Assemblea straor- La capacit di riorganizzare permette di ottimizzare senza
dinaria la scelta definitiva in merito. stravolgere, al contrario di quel che pensano i cultori di una die-
I mesi intercorsi fra le due Assemblee non sono certo trascor- trologia sempre pi sport nazionale.
Troppo spesso si pervasi da timori e paure ogni qual volta si
si allinsegna della calma e della tranquillit. Episodi, situazioni,
modifica, anche solo parzialmente, un meccanismo rodato ma non
dibattiti, assemblee, riunioni delle pi varie hanno contrassegna-
necessariamente adeguato. Troppo spesso, come in questo caso,
to in modo a volte poco piacevole lo scorrere dei giorni verso una
timori e paure sono, pi o meno abilmente, guidati da opportuni-
decisione che il CNSAS auspicava favorevole per quanto atteso.
sti miopi e prevenuti.
Perch la richiesta di trasformare il C.N.S.A.S. da struttura
Preclusioni e preconcetti hanno pesantemente marcato un di-
operativa del Club Alpino Italiano dotata di ampia autonomia fun- battito che ha faticosamente lasciato spazio ad una designazione
zionale, organizzativa e patrimoniale.. a Sezione nazionale del conclusiva che ha sancito la costituzione della Sezione nazionale
C.A.I.? del C.N.S.A.S.
I motivi sono certo pi di uno ma sostanzialmente vi era una E certo che lappartenenza del C.N.S.A.S. al C.A.I. forte-
necessit, divenuta negli anni imprescindibile, di poter ottenere il mente rimarcata da questo passaggio memorabile. Altres evidente
riconoscimento della personalit giuridica anche per ricondurre e che qualche aggiustatura allinterno del C.N.S.A.S. verso il C.A.I.
parallelamente limitare le responsabilit, amministrative e non da farsi in tempi rapidi.
solo, in capo a chi effettivamente gestisce lattivit del C.N.S.A.S. Riorganizzare non equivale certo a chiudere gli occhi, anzi!
Il Vice presidente generale del C.A.I., avvocato Vincenzo Lappartenenza ad una struttura con specifica connotazione
Torti, enuncia esaustivamente nella sua intervista i diversi aspet- non permette di disconoscerne il DNA a nessuno dei suoi associati.
ti legati alla trasformazione del C.N.S.A.S. in Sezione nazionale In attesa dei necessari passaggi normativi utile che si dia cor-
del C.A.I. so alla doverosa operazione di riallineamento anche per evitare
A tal proposito va riconosciuto, doverosamente, limportante squarci in un sistema che deve essere rispettoso, prima che degli
ruolo svolto proprio dallavvocato Torti per arrivare ad una solu- Statuti e dei Regolamenti, del giusto senso di appartenenza.
zione condivisa di una vicenda che rischiava di provocare lesat- Il C.N.S.A.S. e deve necessariamente essere per tutti il
to contrario di ci che era atteso. C.N.S.A.S. del C.A.I. Nessuno escluso.
E innegabile che la costituzione in Sezione nazionale evidenzi Valerio Zani
ulteriormente lappartenenza del C.N.S.A.S. al C.A.I. ribadendo Vice presidente nazionale CNSAS
N
suoi contenuti, ha offerto indirizzi pra-
tici per ottimizzare lutilizzo dei cani,
trattando dei tempi di lavoro e di ripo-
so e della raccolta degli odori per gli
U.C.M.
dal Lazio: Fabrizio Fantozzi. Uno dal Sono poi stati analizzati i criteri di
ellautunno 2010 Chiavenna,
Molise: Guglielmo Ruggero. Uno formazione delle squadre, la loro ge-
in provincia di Sondrio e
dallAbruzzo: Fabio Maruzzi. Due dal- stione, la documentazione dellinter-
Bardonecchia, in provincia di
la Puglia: Lorenzo Natrella e Gian- vento utilizzando i vari software di ge-
Torino, sono state scelte dalla Scuola
franco Quarta. Uno dalla Basilicata: stione cartografica a seconda della ti-
quadri del Soccorso alpino per ospita-
Tommaso Ciccimarra. Due dalla Cala- pologia gi utilizzata (Ozi-Explorer -
re il primo Corso nazionale per Tecnici
bria: Giacomo Zanfei e Leo Vadal. Pangea - Eureka).
da ricerca.
Uno dalla Sicilia: Antonio Scandura. La parte conclusiva del Corso si
Il Corso, a carattere sperimentale, si
Due dalla Sardegna: Davide Farci e svolta con i simulati in ambiente, dove
articolato su due moduli. Il primo
Barbara Carboni. le squadre a rotazione sono state impe-
svolto a Chiavenna dal 21 al 24 ottobre
Assenti: La Valle dAosta e la Li- gnate nella gestione vera e propria di
ed il secondo svolto a Bardonecchia
guria. una ricerca. Giornata, deputata anche
dal 11 al 14 novembre. Lobiettivo
Le lezioni sono state tenute preva- per la verifica tecnica finale, dove tut-
principale, perseguito dal Corso, sta-
ti i partecipanti hanno brillantemente
to linsegnamento della gestione tecni- lentemente dai docenti della Com-
superato il corso. Considerando che il
ca della ricerca di persone disperse, uti- missione di ricerca (Renato Pirona,
corso aveva caratteristiche prettamente
lizzando un protocollo in cui sono elen- Luigi Foppoli, Giovanni Adduca,
sperimentali, essendo il primo di questo
cate tutte le linee guida necessarie al- Vincenzo Lattanzi) con la collabora-
genere, ha sottolineato Renato Pirona,
lespletamento dellattivit. zione di alcuni docenti esterni.
Responsabile della Commissione na-
I quarantuno corsisti con la loro at- Sulla base delle Linee guida, nella
zionale di ricerca, nel complesso ri-
tenta e vivace partecipazione hanno sessione di Chiavenna sono stati illu-
sultato tecnicamente di grado medio-
rappresentato tutta Italia. Il Piemonte e strati temi inerenti ai ruoli nellinter-
alto. Come docenti siamo unanima-
la Lombardia le pi delegate. Infatti vento con particolare riferimento alle
mente concordi nellevidenziare tra i
sette piemontesi: Ivano Favero Falon, funzioni generali e alla responsabilit
corsisti una maggior applicazione ri-
Matteo Gasparini, Massimo Fontana, specifiche di ogni ruolo, con brevi ri-
spetto al corso C.O.R. precedente e
Marco Goletto, Fulvio dalla Mura, chiami alla normativa di riferimento e
quindi il raggiungimento di un ottimo
Pierangelo Tura e sei lombardi: ai rapporti con altri enti; allanamnesi
risultato nelle prove da parte di tutti i
Domenico Tosana, Salvatore Zangari, per limpostazione generale dellinter-
ragazzi presenti.
Pierangelo Mazzucchelli, Gianni vento con la presentazione del modulo
I prossimi corsi Te.R. invece saran-
Gamba, Paolo Giuriani Antonio dati del disperso e suoi effetti psicopa-
no previsti a carattere di Servizio re-
Fumagalli. Seguono poi quattro dal tologici, alla pianificazione della ricer-
gionale/provinciale o di raggruppa-
Trentino: Gino Taufer, Roberto Fox, ca, tenendo conto della cartografia a
mento di Servizi e saranno organizza-
Massimo Cristino, Claudio Delpero. disposizione. Naturalmente si parlato
ti dai C.O.R. abilitati nel 2008.
Tre dal Veneto: Giancarlo Casentini, anche dellorganizzazione del Centro
Ottime anche le location a
Alberto Cor, Matteo Tabacchi. Due coordinamento ricerca e del personale
Chiavenna presso lHotel Crimea e a
dallAlto Adige: Matteo Degasperi e specifico, dei criteri di scelta per la sua
Bardonecchia presso lHotel Riv in lo-
Attilio Pozzi. Due dal Friuli: Fulvio localizzazione e della distribuzione del-
calit Campo Smith, il cui chef,
Toffolo e Luca Onofrio. Uno le funzioni di spettanza al Coordinatore
Michele Challier, con i suoi originali e
dallEmilia Romagna: Alessandra Operazioni Ricerca (C.O.R.). Non
squisiti piatti, ad ogni pasto, ha risolle-
Freschi. Due dalla Toscana: Riccardo sono mancate le esercitazioni pratiche
vato gli animi, tenuti sotto pressione
Andreucci e Gabriele Forti. Due dalle con lutilizzo del G.P.S. con il carico e
per ore dal corso.
Marche: Fabio Guzzini e Mirko Tulli. scarico delle tracce registrate (lo stru-
Uno dallUmbria: Christian Vento. Uno mento ormai diventato indispensabi- Luisa Maletto
U
rio, in squadra o con rendez-vous suc-
a cura del
bilmente non pneumatiche, silicone, plu- d. Set per gestione vie aeree: perso-
riuso nale, a secondo della esperienza
5. tre cannule OF ad./ped. e. set tubi OT, laringo light, mandri-
6. Sacca medicazione no, magill, airtraq ...
7. Forbici f. Tubo laringeo
8. Garze sterili/TNT (tessuto non-tes-
suto) non sterili
9. Tampobende (per emostasi) Materiale di squadra / Stazione
10. Cappelline per medicazioni cra- 1. Immobilizzazione:
nio (reti) 1a. Corsetto estricatore tipo KED o
11. Tensoplast/easyfix o simili simili;
12. Disinfettante (buste, tamponi) 1b. Splint in neoprene modellabili;
tipo clorexidina 1c. Materasso vacuum, materasso va-
13. Steril-strip varie misure cuum adattato per Kong;
14. (HemoCon per emostasi ferite 1d. Eventualmente splint vacuum,
gravi lacere)* barelle cucchiaio tipo scoop EXL
15. Guanti medicali latex free mo- (Soccorso piste) e altri sistemi secondo
nouso in nitrile situazioni specifiche;
16. Cerotto telato 1e. Cintura pelvica, anche in neopre-
Materiale personale sanitario di
17. Laccio antiemorragico ne*. primo soccorso/autosoccorso in
18. Sacca infusione 2. Telo termico/ termochimico, dotazione a ogni tecnico
19. Set da infusione: laccio, aghi can-
nula (con sicurezza)*, medicazione fis-
sacco a pelo, scaldini etc. (protezio- C.N.S.A.S.
ne termica) (O.S.A., Te.S.A., T.E.)
saggio, prolunga lunga, rubinetti tre vie,
deflussori, dial flow, tappini 3. Bombolina di ossigeno pi ma- Borsetta /contenitore first responder
20. Voluven, fisiol 500, ringer, hyper schera con reservoire, tubo O2 ...* 1. Guanti medicali monouso protettivi la-
haes a scelta del medico o in base alle di- tex free, tipo nitrile.
sponibilit * materiale opzionale
2. Occhiali protettivi: utili in caso di in-
21. Aspiratore manuale tipo V-Vac terventi sanitari, con elisoccorso, per
Laerdal o simili
Farmaci U.V. (da sole).
22. Set sondini NG verde arancio ros-
so in pochette o contenitore 3. Presidi base per vie aeree: cannule oro-
In funzione della professione, esperienza faringee adulto/pediatrico e pocket mask.
23. Schizzettone (pu sostituire la-
e abilitazione a protocolli regionali etc. 4. Materiale per prima medicazione e
spiratore manuale)
23. Pulsi ossimetro da dito A titolo esemplificativo. controllo emorragia:
24. Sfigmo digitale o aneroide a. Aspirina per os masticabi- 4a. garze sterili e non sterili;
25. Telo termico base le/cardioaspirina. 4b. bende vari tipi: tampo-bende, auto
26. Collare multisize ad./ped. tipo b. Adrenalina 1mg. aderenti tipo easyfix/tensoplast, elasti-
Stifneck Select e pediSelect Laerdal o c. (Antibiotico)*. che;
simili d. Cortisonico ev (idrocortisone, be- 4c. cerotti steri-strip;
27. SAM splint o simili (rotoli in al- tametasone etc.). 4d. disinfettante in bustine;
luminio) e. Curari/succinilcolina medico se- 4e. laccio emostatico;
28. Fascia Desault (strisce pronte) condo esperienza.
4f. forbici taglia tutto.
29. Ghiaccio istantaneo busta * f. Clorfenamina (trimeton).
5. Telo termico.
30. Macchina fotografica: per docu- g. Diazepan.
h. Diclofenac. 6. Boraccia boraccia termica.
mentazione medico-legale in caso di per- 7. Razione di cibo/integratori.
sona deceduta i. Droperidolo.
k. Fentanyl fl/per os. Si richiama ancora lattenzione alla com-
31. Scheda sanitaria (modello distri- pilazione della scheda sanitaria, possibi-
buito dalla S.Na.Med.): per documenta- l. Flumazenil.
m. Ketorolac. le da parte di tutti gli attori del soccorso
zione medico-legale
n. Lidocaina. (volontari, infermieri e medici) che deve
o. Metoclopramide (plasil). essere curata dal pi alto in grado come
p. Midazolam 15mg 5mg. competenza sanitaria. Tale documento ha
q. Morfina. valenza medico legale ed lo strumento
Patella/marsupio (zaino) r. Naloxone. per il passaggio di consegne quando si af-
B. Contenuto ALS per sanitari, zaino s. Nitroglicerina spray/flac. fida il paziente alla normale storia del
di squadra o patella-marsupio in do- t. Paracetamolo flash tab/ paraceta- soccorso extraospedaliero (personale di
tazione personale molo pi codeina. ambulanza, team elisoccorso, personale
a. Set via venosa: laccio, aghi can- u. Ranitidina.
di pronto soccorso). Tali schede possono
nula, medicazione fissaggio, siringhe v. Salbutamolo spray.
essere richieste alla S.Na.Med., diretta-
(2.5; 5; 10 ml) w. Tramadolo.
b. Set intraossea z. Altro a scelta del medico (es.: spa- mente al Direttore della Scuola o alla
c. Farmaci (vedi poi) smex/buscopan ...). Segreteria nazionale.
O. Piazza, G. Sign, P. Vidi) Questa giornata e quella successiva (dott. G. P. Schiavo, dott. D. Vinante)
08:00 - Presentazione delle attrezza- sono dedicate ai fondamentali di sicu- 08:00 - Metodi di sondaggio a squa-
ture individuali e di squadra impiegate rezza e movimentazione su neve e va- dre (prime ore dallevento):
dal C.N.S.A.S. nel soccorso su neve: langa, con simulazione pratica di ricer- a. metodo di scavo e disseppellimen-
a. tecniche di scialpinismo e con cia- ca soccorso/trattamento ed evacuazione to;
spe; di travolto da valanga. b. intervento sanitario su travolto in
b. tecnica di salita e di discesa con gli In ogni giornata i discenti simulano il valanga teoria e pratica sul campo;
sci in pista e fuori pista; paziente o laccompagnatore medi- c. tecniche e problematiche del tra-
c. progressione in cordata su itinera- co/infermiere e gestiscono lintervento sporto a valle.
rio di cresta; dal punto di vista sanitario. 14:00 - De-briefing tecnico da parte
d. metodi ricerca con A.R.T.Va. degli istruttori e valutazione tecnica.
16:00 - Fine sessione pratica. Mercoled, 25 maggio 16.00 - Trasferimento ad Arco.
18:00 - Gestione medica del travolto Modulo Tecniche sci alpinistiche e 18:00 - Protocollo politrauma (dott.
in valanga (med. D. Vinante). soccorso in valanga M. Volont).
Gestione del paziente ipotermico (G. Ambrosetti, M. Zappa, R. 19:00 - Rischi e sicurezza in attivit
(med. D. Vinante). Misseroni, O. Piazza, G. Sign, P. Vidi); C.N.S.A.S. (dott. M. Milani).
Arco
Gioved, 26 maggio 08:00 - Tecniche di soccorso in roc- 5.movimentazione e sicurezza a bor-
Modulo Roccia cia: do;
Sessione pratica (palestra di roccia) a. arrampicata su roccia (itinerario 6.comunicazione a bordo e a terra;
(G. Ambrosetti, M. Zappa, C. Sertorelli, minimo di metri duecento, difficolt 4+); 7.movimentazione, sistemi di imbar-
M. Zortea, R. Misseroni, O. Piazza, G. b. materiali tecnici e presidi sanitari co, sbarco, autoassicurazioni.
Sign, P. Vidi) nel soccorso e loro utilizzo; 09:30 - Tecniche di elisoccorso su
08:00 - Movimentazione e progres- c. prove individuali di barellamento diversi tipi di terreni:
sione in sicurezza su roccia: dellinfortunato. a. sequenze di imbarco e sbarco pat-
1. controlli equipaggiamenti perso- 17:00 - Fine sessione pratica. tini a terra, in hovering;
nali; 18:00 - Verifica dellapprendimento b. movimentazione, manovre e soc-
2. progressione su ferrata; mediante questionario valutazione del corso su grande parete con discesa su
3. arrampicata in falesia su difficolt Corso e proposte per il corso successivo. calate e corde doppie.
4 UIAA; La giornata dedicata allapplica- 14:00 - Fine sessione pratica elisoc-
zione dei fondamentali acquisiti il gior- corso
4. ancoraggi su roccia (naturali e ar-
no precedente in parete, alla logica di in- (G. Ambrosetti, M.Zappa, R.
tificiali);
tervento in parete e con simulazione pra- Misseroni, O. Piazza, G. Sign, P.
5. discese con sequenze di corde dop-
tica di intervento con imbarellamento di Vidi.); (dott. G. P. Schiavo, dott. C.
pie;
ferito ed evacuazione. Incontro tecni- Salaroli, dott. M. Milani)
6. risalite su corde fisse.
co/sanitario e confronto di metodiche di 15:00 - De-briefing tecnico da parte
16:00 - Fine sessione pratica.
degli Istruttori tecnici e medici e valuta-
Sessione teorica. intervento e dei vari presidi di imbarel-
zione apprendimento tecnico.
17:00 - Elisoccorso (S.Na.Te.) lamento. La parte teorica riprende lar-
Consegna degli attestati e chiusura
(S.Na.Med. dott. C. Salaroli). gomento e spiega le logiche di interven-
del Corso.
18:00 - La gestione del paziente cri- to e scelta dei presidi.
La giornata dedicata alle nozioni di
tico durante il trasporto via terra. (dott. C. sicurezza nel lavoro con elicottero, a ter-
Salaroli). ra e a bordo, con sequenze pratiche del-
La giornata dedicata alla cono- Sabato, 28 maggio le manovre di elisoccorso con parte ae-
scenza dei fondamentali di progressione Modulo Elisoccorso ronautica svolta dallequipaggio di con-
e sicurezza in parete e al corretto uso dei Lavoro pratico con elicottero in am- dotta dellelicottero. Parte tecnica che
materiali e DPI (dispositivi di protezio- biente riprende ancora gli argomenti prece-
ne individuali) e introduzione ai proble- (G. Ambrosetti, M. Zappa, R. dentemente trattati con applicazione su
mi gestionali di sicurezza e sanitari in Misseroni, O. Piazza, G. Sign, P. Vidi); grande parete (sequenze su grandi pa-
ambiente ostile montano su terreno esti- (dott. C. Salaroli) reti).
vo impervio e ostile. 08:00 - Briefing introduttivo:
1. caratteristiche del modello di eli-
Venerd, 27 maggio cottero presente; Parte pratica e parte teorica
Modulo Roccia 2. procedure di sicurezza; Gli interventi sia serali che durante le
Sessione Pratica (parete) 3. conoscenza dei pericoli derivanti giornate di pratica sono tenuti da docen-
(G. Ambrosetti, M. Zappa, C. Serto- dalle manovre dellelicottero e parametri ti con esperienza pi che decennale nel-
relli, M. Zortea, R. Misseroni, O. Piazza, di sicurezza; lambito del soccorso sanitario sul terri-
G. Sign, P. Vidi) (dott. GianPaolo 4. movimentazione singola e di squa- torio e in montagna e elisoccorso
Schiavo, dott. M. Milani, dott. C. Salaroli) dra attorno allelicottero; SSUEm/118, C.N.S.A.S.).
A
Sicuri con la neve: report 2011
ttraversa lintero arco alpino per proseguire lungo padrona: cos, per necessit contingenti o per vocazione
lAppennino ed approdare in Sicilia; non vi dubbio: dettata dalle caratteristiche territoriali, i programmi proposti
questanno la cordata di Sicuri con la neve cresciuta sono stati diversi ma tutti coinvolgenti. Ancora una volta ci si
ulteriormente, diventata vigorosa come, pur sperandolo, non accorge che, purtroppo, il fai da te va per la maggiore e sono
ci si aspettava. Sparse in tutta Italia, sono state 38 le localit ancora molti coloro che intraprendono attivit alpinistiche
interessate dalla manifestazione: davvero tante. Cos, Tecnici senza la guida desperti; soprattutto a costoro che Sicuri in
del Soccorso alpino, Istruttori di alpinismo e scialpinismo, montagna si rivolge proponendo momenti di informazione e
Accompagnatori di escursionismo e di Alpinismo giovanile, sensibilizzazione. In questo senso non si tralascia di
Guide alpine, esperti S.V.I., A.I.Ne.Va., rappresentanti di Enti valorizzare il lavoro delle Guide alpine e lesperienza delle
ed Associazioni, hanno dato vita a questa lunga cordata che Scuole del C.A.I. che costituiscono, senza dubbio alcuno, i
ha toccato lintera penisola. Un po ovunque, liniziativa riferimenti deccellenza per avvicinarsi alla montagna in
stata divulgata da importanti mezzi di comunicazione, dalla modo adeguato. La preparazione della gita attraverso lo
carta stampata alle emittenti televisive di caratura regionale e studio del percorso e lascolto attento del bollettino nivo-
meteorologico, non sono ancora pratiche acquisite da tutti; al
nazionale; per qualche giorno si parlato di prevenzione e
pari, se pare vero che sta aumentando il possesso
non solo dincidenti, senza demonizzare la montagna e
dellA.R.T.Va., ancora troppi palesano di non saperlo usare
colpevolizzare nessuno. Vale la pena ricordare, se pur
con dimestichezza nelle operazioni di autosoccorso perch
brevemente, che Sicuri con la neve fa parte del pi ampio
dimostrano, dalle osservazioni compiute, di non avere buone
progetto Sicuri in montagna che propone, in modo specifico competenze e non portare con se pala e sonda. La prossima
ed oramai da oltre un decennio, momenti di sensibilizzazione edizione di Sicuri con la neve sar il 15 gennaio 2012 con
sulle problematiche legate agli incidenti in montagna. In limpegno di tutti noi, superfluo dirlo, di fare meglio.
diverse localit lassenza di innevamento ha compromesso la
manifestazione; tuttavia, in molti casi la fantasia lha fatta da Elio Guastalli
Schilpario (Lombardia)
Come per il 2010, anche questa edizione bergamasca si svolta a
Schilpario in localit Malga Campo, sempre a cura della locale sta-
zione C.N.S.A.S. con la regia di Bortolo Bonaldi ed in collaborazio-
ne con la scuola di scialpinismo La Traccia del C.A.I. di Lovere. In
una giornata favorita dal sole e da un innevamento discreto, diversi
gruppi di visitatori hanno potuto frequentare i campi scuola allestiti su
collaudati temi: nivologia, tecniche A.R.T.Va., utilizzo della sonda ,
tecniche sanitarie. Presso il gazebo C.N.S.A.S. sono state distribuite
copie di recenti brochures e discusse, a pi riprese, le usuali temati-
che di prevenzione . Il buon transito di escursionisti diretti agli usua-
li itinerari Scalvini e dei Campelli, ha premiato limpegno e gli sforzi
di Soccorritori ed Istruttori C.A.I., ancora una volta tesi alla promo-
zione duna montagna pi sicura.
Alessandro Calderoli
Valtellina (Lombardia
Con una buona riuscita, anche questanno le ski aree della
Provincia di Sondrio sono state protagoniste della giornata Sicuri
con la neve: Madesimo - Valchiavenna, Pal -Valmalenco e
Bormio. Nelle aree di lavoro sono stati allestiti degli stand, aven-
te funzione di registrazione dei partecipanti e di luogo espositivo
degli opuscoli informativi, dei materiali per lautosoccorso e
delle attrezzature in uso al C.N.S.A.S. per la tematica in essere.
Un briefing iniziale sullo scopo e sulla finalit della giornata di
lavoro, sullinformazione di carattere generale sulle attivit
C.N.S.A.S. e sulle regole comportamentali in relazione agli
aspetti considerati, ha introdotto le prove pratiche dimostrate in
fase preliminare da personale C.N.S.A.S. Oltre centoquaranta
partecipanti impegnati nei campi di lavoro attrezzati, allinterno
dei quali sono stati predisposti delle aree per lutilizzo
dellA.R.T.Va., di sensibilit al sondaggio, sondaggio con mani-
chino, ricerca di persona sepolta con intervento dellUnit cinofila. Per quanto di competenza, si fatto anche un breve accenno
alle problematiche sanitarie riscontrabili in caso di incidenti in valanga. Lattivit e lallestimento dellevento sono stati interamente
gestiti dai volontari del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, gli interessati erano per lo pi sciatori (sci alpinisti, free-
riders, snowboarders) non sono inoltre mancati escursionisti con ciaspole e piccoli sciatori accompagnati dai Maestri di sci.
Gianfranco Comi
Oropa (Piemonte)
La giornata iniziata con liscrizione dei partecipanti presso il punto
di accoglienza al Piazzale funivie. Un gruppo quindi salito con sci
e ciaspole al Lago Mucrone (1.900 metri di quota); questo servito
per smaltire le centoventi persone che durante la giornata si sono
susseguite attivamente nei campi neve. Gli altri hanno approfittato
dellimpianto funiviario e del relativo sconto sul biglietto. Cinque i
campi: presentazione e utilizzo degli attrezzi dautosoccorso; ricer-
ca singola; sondaggio; ricerca multipla e analisi del manto nevoso
con stratigrafia. I dati raccolti: et media anni quarantatre, met
degli iscritti avevano gli sci e i restanti le ciaspole, il 54% era dota-
to di A.R.T.Va., il 48% aveva la pala e il 41% aveva la sonda.
Rispetto lo scorso anno la situazione sembra migliorata; restano
molti dubbi sulle reali capacit di utilizzo dei mezzi di autosoccor-
so. Tecnici C.N.S.A.S. e Istruttori del C.A.I. Biella hanno messo a disposizione la propria esperienza con prove pratiche rispon-
dendo alle innumerevoli domande che hanno confermato linteresse dei partecipanti; al termine stata grande la soddisfazione per
tutti.
Martino Borrione
Carcoforo (Piemonte)
La giornata ha registrato un buon numero di adesioni; sci alpinisti,
escursionisti con racchette, e frequentatori della montagna in gene-
rale. Nel gazebo erano esposti materiale cartaceo ed informatico
(pieghevoli, tabelle scale pericolo, poster ecc) e materiali tecnici
(sci, pelli, A.R.T.Va., pala, sonde, G.P.S., kit di primo soccorso,
ecc.). Si parlato preparazione della gita e di pericoli della monta-
gna in assetto invernale. Dopo aver spiegato la tecnica di utilizzo
dellapparecchio A.R.T.Va., i vari partecipanti si sono cimentati
nella ricerca del travolto, seguiti passo a passo dai Tecnici del
Soccorso alpino della VIII Delegazione e dagli Istruttori C.A.I. di
Varallo. A seguire la ricerca mediante sondaggio ed infine la tecni-
ca dello scavo per liberare il travolto; fondamentale stata la pre-
senza del medico che ha illustrato le prime cure in seguito ad un tra-
volgimento da valanga e come effettuare la chiamata al 118.
Linteressamento degli avventori stato dimostrato dalle innumerevoli domande e dal costante coinvolgimento.
Donato Negro
Monregalese (Piemonte)
La XVI Delegazione Mondov del S.A.S.P. ha dato vita a diversi eventi; a S.
Giacomo di Roburent, con la collaborazione della Societ gestrice degli
impianti di risalita, la Stazione C.N.S.A.S. di Garessio ha organizzato un
campo valanga ed uno stand informativo/dimostrativo che ha raccolto una
buona partecipazione. A Frabosa di Soprana, con la collaborazione della
societ degli impianti di risalita, del C.A.I. Mondov e degli Istruttori della
scuola di scialpinismo, i Tecnici della Stazione C.N.S.A.S. di Mondov
hanno organizzato alcuni stand e campi neve didattici con la presenza di
Unit cinofile. Il risultato stato largamente apprezzato, anche attraverso la
presenza del Sindaco di Frabosa. La buona partecipazione alle manifestazio-
ni suggerisce, senza dubbio alcuno, di ripeterle il prossimo anno.
Pino Giostra
La pr o ss im a ed i zi on e di
Sicu ri c on la n eve
sar il 15 g enn aio 2 01 2
w w w .s ic u ri nm o nt a g na . i t
18 il Soccorso Alpino aprile 2011
n l a n e ve S i c u r i c o n l a n e v e S i c u r i c o n l a n e v e Si c u r i c o n l a n e v e
D
Qualche osservazione sui tre anni dattivit
opo tre anni di osservazione attuata dal S.A.S.T. in Da unanalisi della dotazione suddivisa per attivit si pu
occasione della giornata nazionale Sicuri con la neve, notare quanto segue.
risulta di qualche interesse la comparazione dei dati Escursionismo: percentualmente la dotazione di ramponi e
anche se, nel 2011, questi sono stati fortemente condizionati piccozza in calo ma le condizioni di innevamento, in alcuni
dallo scarso innevamento su quasi tutto il territorio (pratica- casi assente, pu giustificare il dato.
mente inesistente linnevamento sul versante orientale delle Scialpinismo: solo due passaggi e quindi il dato poco
Apuane). Tuttavia, se pur con le limitazioni di cui gi si detto, significativo. Dobbiamo ad ogni modo dire che la dotazione
appare curioso osservare alcuni aspetti che emergono da questa riscontrata era completa: dai ramponi e la piccozza
attivit di prevenzione degli incidenti tipici della montagna allA.R.T.Va., pala e sonda passando per i rampant.
invernale.Le condizioni di innevamento del 2011 hanno deter- Ciaspole: qui dobbiamo segnalare che la dotazione del cia-
minato: spolatore continua ad essere preoccupante perch priva di ram-
a. un minor numero di passaggi forse derivanti anche da una poni, piccozza, A.R.T.Va., pala e sonda. Le ciaspole continua-
minor diffusione delliniziativa presso le Scuole di alpinismo e no ad essere viste come un attrezzo che facilita laccesso
le Sezioni del C.A.I.; allambiente montano ignorando la possibilit di trovare ghiac-
b. uno spostamento sensibile delle attivit verso lescursio- cio o pendii potenzialmente valanghivi. Credo che su questo
nismo con la scomparsa quasi totale dello sci alpinismo; specifico problema sia opportuno iniziare unattivit di sensibi-
c. una diminuzione sensibile dei ciaspolatori che passano da lizzazione anche in collaborazione con le Sezioni del C.A.I.
circa il 30% al 15%. Marco Bertoncini
E pressoch stabile la percentuale dei soci C.A.I. Presidente SAST
distacco colposo di distacco doloso di una omicidio colposo o non c azione penale
valanga con eventuale valanga lesioni personali
omicidio o lesione (con dolo condizionato) (in caso di un rapporto
personale ed eventualmente di fiducia con una
(in caso di una lesione omicidio o lesione persona qualificata,
personale si avvia personale (azione a.e. guida alpina)
lazione penale solo su penale dufficio in caso
querela) di lesioni personali con
una diagnosi di
guarigione oltre i 20
giorni)
24 ottobre forma anche un tratto sifonante; i tre in veniva allertata la 3 Zona per un inter-
Omber en Banda al Bus del Zel esplorazione si trovano oltre. Nel frat- vento di soccorso nella cavit dove ri-
(Lombardia) tempo altri speleologi sono usciti per al- sultavano bloccati da una frana otto spe-
Durante una uscita di un Corso di lertare la 2 Zona che si mette in preal- leologi. Entrava velocemente una squa-
speleologia, lallievo D.S. 34 anni, men- larme per organizzare un intervento a dra, molti tecnici anche di altre
tre scendeva un salto sotto la visione di quella profondit. Trascorse quaranta ore Delegazioni erano in loco per una cam-
un istruttore, precipitava da quat- cala la portata dellacqua ed i bloccati fi- pagna di rilevamento e mappatura della
tro/cinque metri a causa della rottura del- nalmente riescono a risalire e raggiun- grotta, che constatava come non fosse
la corda. Immediatamente scatta il soc- gere il campo interno e, dopo essersi ri- successo nulla. Tutte le persone erano
posati e rifocillati usciranno dalla grotta. poi fatte uscire senza problemi.
corso della 9 Zona che raggiunge il fe-
rito assieme al medico che, dopo le ne-
cessarie medicazioni, viene imbarellato
ed inizia il recupero. Nell prime ore del 7 novembre 4 ottobre
pomeriggio il ferito allesterno dove, Buranco della Paglierina Dragonniere du Gard (Francia)
caricato sullambulanza sar portato al- (Liguria) Viene richiesto lintervento della
lospedale. La escursionista C.P. 45 anni dopo Commissione speleosubacquea del
aver terminato la visita con amici alla C.N.S.A.S. a seguito di un incidente ve-
cavit, stava percorrendo il sentiero ester- rificatosi allinterno di un sifone: a set-
1 novembre no e, probabilmente a causa del buio, tecento metri dallingresso ad a settanta-
due metri di profondit, una frana ha
Abisso Led Zeppelin scivolava e cadendo si procurava la so-
bloccato il ritorno di uno speleosubac-
(Friuli Venezia Giulia) spetta frattura di tibia e perone. Allertato
queo in immersione. I tecnici italiani
Due speleologi ungheresi lasciano il il 118 faceva intervenire il C.N.S.A.S. ed
sono trasportati in aereo.
campo base interno a quota meno780 i Vigili del fuoco che recuperavano e
Si susseguono pi immersioni da par-
metri per effettuare una risalita in zona portavano la donna allOspedale di Pietra
te di speleosubacquei di varie nazionalit
nuova, hanno con loro anche materiale Ligure.
che appurano la impossibilit di supera-
per un eventuale bivacco; dopo qualche re la frana. Purtroppo lo speleosubac-
ora si verifica una piena del torrente. queo bloccato morir senza che nessuno
Trascorrono venti ore e gli amici restati 12 dicembre lo abbia potuto raggiungere.
al campo decidono di scendere per veri- Antro del Corchia (Toscana)
ficare la situazione, a meno 980 metri A causa di una errata interpretazione
trovano la grotta invasa dallacqua che di un messaggio telefonico registrato,
45 Corso U.C.V.
Passo del Tonale
13-22 gennaio 2011
A
Alessio Fabbricatore
l Passo del Tonale si svolto, sta a dimostrare il notevole progresso dei tro tecnico, che individua la necessaria
dal 13 al 22 gennaio 2011 il rapporti che sono intercorsi, dal 1987, tra mediazione tra la specifica vocazione del
45 Corso U.C.V. il C.N.S.A.S. ed il Dipartimento nazio- C.N.S.A.S. per la montagna e la esigenza
Il dott. Mauro Ceccaroni, in nale di Protezione civile. Da quasi dieci del sistema Protezione civile di potersi
rappresentanza del Dipartimento anni assisto ai corsi e ai relativi esami per avvalere di una Associazione che ponga
nazionale della Protezione civile, ha il brevetto U.C.V. ed ho potuto verificare al servizio dei modelli di intervento in
partecipato, in qualit di esaminatore, e valutare di persona una valenza tecnica emergenza la sua preparazione aggiorna-
agli esami finali che sanciscono di livello molto elevato, sempre pi ag- ta, verificata e soprattutto supportata da
loperativit delle Unit cinofile. giornata e qualificata. I risultati perci di- una organizzazione di livello superiore.
Data la sua ormai decennale presenza ventano necessariamente la conseguenza Al di l degli ambiti operativi specifici del
ai Corsi U.C.V. del C.N.S.A.S. abbiamo di una professionalit molto elevata. Per C.N.S.A.S., montagna e luoghi impervi, il
ritenuto di interesse di tutti i tecnici del questo motivo il Dipartimento sempre C.N.S.A.S. ha recentemente dato ottima
C.N.S.A.S. sentire la sua opinione su pi interessato a mantenere e valorizzare prova di s anche su scenari pi specifici
questo 45 Corso. le Unit cinofile certificate dal di Protezione civile. Questo fatto ha avvi-
C.N.S.A.S., Unit cinofile formate cio cinato ancor di pi le due istituzioni che
Dott. Ceccaroni, la presenza di un rap- nellambito di una Associazione che pone hanno insieme raggiunto ottimi obiettivi
presentante del Dipartimento naziona- le sue radici su una valida ed efficiente or- di efficienza nellintervento di soccorso
le della Protezione civile ai corsi U.C.V. ganizzazione. La nostra presenza al 45 alle popolazioni colpite dal sisma in
del C.N.S.A.S. e ai relativi esami di fine Corso assume pertanto un significato non Abruzzo. Durante le fasi del post-terre-
corso, avviene da quando col decreto n. soltanto determinato dal dispositivo isti- moto, infatti, numerosi sono stati gli in-
3/053/13/EMER del 30.04.1987, tuzionale ma anche di interesse e rico- terventi che hanno visto lavorare fianco a
Regolamentazione Unit cinofile da noscimento di una valenza particolare nel- fianco il Dipartimento con gli uomini del
valanga la Protezione civile ha rico- lambito nazionale. Da sottolineare inoltre C.N.S.A.S., i Volontari delle Organiz-
nosciuto a livello nazionale il brevetto che la partnership tra Dipartimento e zazioni nazionali di Protezione civile e le
UCV rilasciato dal CNSAS. Quale si- C.N.S.A.S. ultimamente si molto raffor- Colonne regionali, a dimostrazione che,
gnificato assume oggi tale presenza e zata grazie alla volont politica delle due quando si perseguono obiettivi comuni di
tale importante riconoscimento? parti. Ci con il tempo ha orientato le solidariet e di efficienza tecnica nessun
La nostra odierna presenza istituzionale scelte fino a trovare un punto di incon- ambizioso orizzonte precluso.
Alla conclusione del 45 Nel settore della cinofilia in questi ul- ed ancor pi su quelli internazionali,
timi anni cresciuto un grande entu- ha spinto il Dipartimento verso la ne-
Corso U.C.V., tra gli illustri siasmo anche in vari Corpi istituzio- cessit di una conoscenza maggiore dei
ospiti ha preso la parola il nali dello Stato, a volte anche supe- livelli di formazione e preparazione
dott. Roberto Giarola, riore al reale fabbisogno di Unit ci- delle U.C. sul territorio nazionale, ri-
nofile, evidenziando lesigenza di una tenendo di acquisire, tale conoscenza,
funzionario del dipartimento selezione tecnico-qualitativa sempre attraverso una codifica oggettiva di
nazionale di Protezione maggiore. apprendimento.
civile. Riportiamo di seguito La ricerca di un elevato livello tecnico Grazie allassidua collaborazione di
nelle Unit cinofile, tesa al raggiungi- questi ultimi anni con il C.N.S.A.S. ed
il suo qualificato intervento. mento di obiettivi di assoluta eccellen- in particolare alla conoscenza di que-
za necessaria sugli scenari nazionali sto specifico settore da parte di Mauro
ofili presenti al 45 Corso UCV
l Tonale 13-22 gennaio 2011
Ceccaroni che sta seguendo tutti i pro- attuando un progetto di conoscenza A conclusione dellintervento il dott.
getti formativi e le attivit specifiche dei livelli di efficienza nello specifico Roberto Giarola ha voluto ribadire il
di cui voi vi occupate, maturata per- settore della Protezione civile delle suo impegno a seguire i progetti del
tanto lidea di tentare di effettuare una Unit cinofile comunque formate. Tale C.N.S.A.S. considerato che le attivit
classificazione omogenea delle specifi- progetto consentir di uniformare ed programmate cominciano ad avere
cit e competenze delle Unit cinofile omogeneizzare in diverse categorie di concretezza.
delle diverse organizzazioni intervento le U.C. da un punto di vista Lesperienza dei due anni di conven-
Cos, nel rispetto dellautonomia e del- specifico che quello degli interventi zione la base per ottenere buoni risul-
liniziativa delle numerose proposte di Protezione civile, con la possibilit tati nei prossimi anni.
formative derivanti da Scuole ed da parte delle U.C. di aspirare allin-
istruttori pi o meno istituzionali o gresso nel novero dei vari livelli di in-
istituzionalizzati, il Dipartimento sta tervento.
foto Alex Stor
Siccome le simulazioni rispecchia-
no molto la realt e laddestramento dura
parecchie ore, avere un cielo sereno,
temperature non troppo sotto zero ed un
buon innevamento come abbiamo ri-
scontrato questanno, ha aiutato tutti noi
ad una migliore organizzazione delle
Classi e le relative simulazioni. Sono
stati previsti sette campi per la Classe A
ed altrettanti per la Classe B pi un cam-
po per il simulato dove ogni giorno si
esercitavano quattro unit cinofile della
Classe B. La esercitazione stata arri-
chita dalluso dellelicottero: le Unit ci-
nofile di Classe B venivano prelevate
dalla piazzola e poi calate sul previsto
campo per la simulazione. Desidero sot-
tolineare la presenza dei figuranti, dai
venti ai venticinque ogni giorno, indi-
spensabile per un buon e valido esito del
corso. A loro un particolare ringrazia-
mento. Sottolineo che anche il Presidente
piaciuti anche della partecipazione di- francese, elogiando i nostri addestra-
Al 45 Corso UCV, abbiamo retta del conduttore francese, che lanno menti molto simili alla realt, ha fatto no-
sentito, poco prima degli scorso aveva assistito al corso U.C.V. tare lapporto indispensabile dei figu-
esami, le impressioni, solo per due gironi. Essendone rimasto ranti in tali situazioni.
Il Direttore Rocco Roberto Zanelli
riguardanti lo svolgimento di molto soddisfatto si iscritto allattuale
Corso con lobiettivo di conseguire il aggiunge: Desidero sottolineare lap-
questo 45 Corso, di Rocco porto del mio Vice, Sergio Torresani, a
brevetto. La presenza francese non ter-
Roberto Zanelli e di Sergio cui va un caloroso ringraziamento per
I
mina qui: abbiamo avuto anche la visita
Torresani, rispettivamente dei Sapeur Pompiers che per alcuni gior- lottima organizzazione del corso da
Direttore e Vice direttore della ni hanno osservato i nostri metodi di lui seguita sempre con molta professio-
Scuola U.C.V. addestramento e di simulazioni sui cam- nalit.
pi di neve ed anche da loro abbiamo ri-
cevuto vari elogi. E stata molto impor- In questo momento Direttore, a che
tante tale visita per perfezionare la co- punto siamo con le Scuole regionali?
l Direttore della Scuola Rocco
noscenza tra i due Corpi in quanto sa- Premetto che non esistono Scuole
Roberto Zanelli, entra subito nel
ranno proprio i Sapeur Pompiers che for- regionali e quindi non ci sono Istruttori
cuore dellargomento evidenziando
niranno al C.N.S.A.S. i cani da macerie: regionali: ci sono Istruttori della Scuola
che: stata riscontrata una notevole nazionale che lavorano a livello regio-
loro sono infatti i migliori istruttori in eu-
partecipazione al 45 Corso U.C.V.: ben nale e poi a seconda della disponibilt
ropa di tale specializzazione.
sessanta i conduttori, provenivano in svolgono i corsi. Bisognerebbe per rag-
gran parte dallarco alpino, ma si anno- giungere una certa uniformit, in quanto
Quindi tra breve avremo unulte-
verano anche tre coduttori abruzzesi ed la situazione ancora a macchia di leo-
riore specializzaizone nelle Unit ci-
uno emiliano. Laddestramento iniziale pardo.
nofile presenti nel C.N.S.A.S. Gi lo
ha un livello sempre pi elevato e si scarso anno avevamo preso in consi- Uniformit che stiamo comunque va-
spera che la volont e la determinazione derazione lunificazione delle scuole lutando di raggiungere: infatti abbiamo
non si affievoliscano con la acquisizio- U.C.V. ed U.C.R.S., come sta attual- un incontro a febbraio, come Com-
ne in futuro del brevetto. mente procedendo tale progetto? missione tecnica, in cui si stabilir una
Durante il 45 Corso abbiamo ag- linea guida per la educazione di base dei
Direttore, intrattenendomi con Gill gregato per la prima volta gli Istruttori cuccioli. Questo sicuramente un buon
Limonne, Presidente della Federation U.C.R.S. che hanno intenzione di acqui- primo passo. Quando un cucciolo ben
Nationale des maitres chiens dava- sire il doppio brevetto e successivamen- educato facile poi addestrarlo alloc-
lanches, presente al Corso, ho avuto te, in giugno, al corso U.C.R.S. verran- corenza.
il piacere di sentire parole molto lu- no aggregate le Unit cinofile da valan- Riprende la parola il Vice direttore
singhiere sia riguardo lorganizzazio- ga che intendono acquisire il doppio Sergio Torresani: La partecipazione nu-
ne del Corso sia riguardo la Scuola in brevetto. Per cui nellarco di un paio merosa ed attiva di tanti Istruttori duran-
generale. Ritengo che la Scuola possa danni potremo constatare la bivalenza te il 45 Corso sta a significare che c il
essere ben orgogliosa per gli apprez- certificata a tutti gli Istruttori. bisogno di sempre maggior conoscenza
zamenti rivolti da un collega di unal- ed aggiornamento da parte del singolo
tra Scuola. Sergio Torresani, vuoi esporre le Istruttore ma non solo, c soprattutto la
Siamo stati molto onorati della pre- considerazioni tecniche sul 45 Corso volont di voler trasportare tali cono-
senza di Gill Limonne e ci siamo com- U.C.V.? scenze nelle proprie Delegazioni.
H
giorni con il conseguimento delleven- mile. Questanno la prima volta che
Abbiamo voluto raccogliere le tuale brevetto operativo. Ovviamente una Unit cinofila francese frequenta un
sue impressioni e commenti un corso molto intenso e denso di con- corso in Italia per conseguire il brevetto.
riguardo il Corso U.C.V. cetti, a volte difficoltoso e faticoso dal A riconoscimento avvenuto, il brevetto
punto di vista fisico e psichico per dovr essere presentato al Ministero fran-
lUnit cinofila, perch essendo concen- cese per la registrazione e il riconosci-
o accettato molto volentieri trato in quindici giorni, normalmente mento definitivo da parte dello Stato
linvito ad assistere a questo dopo una decina di giorni sia i cani che francese. Successivamente lUnit cino-
45 Corso U.C.V. conside- conduttori hanno un calo nel rendimen- fila avr lobbligo, come del resto tutte le
rato che vi partecipa anche una Unit ci- to. In taluni casi anche lintervento dei altre, a presentarsi alle tre giornate di ve-
nofila francese, Jean Charles Sage di medici veterinari a sostegno della salute rifica che si effettuano annualmente in
Chamonix, con lobiettivo di ottenere il dei cani, non sempre riesce a ottenere ri- febbraio, marzo ed aprile.
brevetto di Classe B. Ho trascorso inte- sultati. In Francia, la Scuola per cani da
re giornate sui vari campi di allenamen- valanga ha una origine storica: era stata Durante questo 45 Corso U.C.V.
to ed ho osservato situazioni eccellenti, istituita a seguito della valanga catastro- abbiamo avuto anche la presenza dei
dal punto di vista operativo, assistendo fica abbattutasi sulla Val dIsere nei pri- bloodhound. Quali sono le sue impres-
alle fasi di addestramento. Posso tran- missimi anni settanta, in quella occasio- sioni riguardo il metodo di lavoro sul-
quillamente dichiarare che questo tipo di ne si registrarono parecchie vittime. Fu la neve di questa razza canina?
Corso in Italia ha raggiunto veramente il grazie allintervento dellallora Prefetto Ho voluto assistere ad una dimo-
vertice. Un fatto ulteriormente positivo Jacques Bouteloup, esperto cinofilo, che strazione di bloodhound ed effettiva-
la possibilit di scambio di esperienze e venne decisa lorganizzazione della mente si tratta di cani con un fiuto ecce-
conoscenze che avviene durante il Corso. Scuola predisponendo la formazione in zionale, con capacit olfattiva fuori del
Personalmente sono rimasto molto me- un periodo di quindici giorni, cera fret- comune. Sarebbe interessante a livello
ravigliato, ma comunque soddisfatto, ta di formare le Unit cinofile affinch di studio, organizzare delle prove scien-
della variet di razze che vengono utiliz- fossero al pi presto operative. Questa tifiche per quantificare esattamente le
zate, in particolare quelle dei cani da cac- decisione organizzativa sussiste tuttora capacit olfattive di questo cane rispetto
cia; in qualit di veterinario e di Pre- con i lati negativi sopraesposti ma solo alle altre razze. Proprio a seguito di que-
sidente della Federazione sostengo che un intervento a livello ministeriale con sta dimostrazione voglio parlare con la
lutilizzo di queste razze sia veramente una nuova proposta potrebbe cambiare Scuola veterinaria di Lione per iniziare
interessante per il soccorso in valanga. lattuale stato di cose. Io stesso nel 1973 un campionamento scientifico. Desidero
ho partecipato al primo corso a sottolineare che questa Scuola alta-
Dott. Limonne quali sono le diffe- Chamonix, gestito appunto da Jacques mente specializzata in quanto segue an-
renze pi rimarcate tra la Scuola ci- Bouteloup, come giovane veterinario. che la formazione dei cani che vengono
nofila italiana e quella francese? Sin dallinizio c stata sempre molta adibiti al servizio di persone diversa-
Ho assistito ad alcune fasi delle si- collaborazione tra il Soccorso alpino del- mente abili e nei bloodhound ci sono po-
mulazioni e mi sono reso conto che quel- la Valle dAosta e la Scuola francese: tenzialit infinite da sviluppare e poten-
lo che viene richiesto ai conduttori mol- ogni anno due o tre Unit cinofile parte- ziare.
Egregi Signori,
grazie mille per la stupenda possibilit che ci stata
concessa.
La partecipazione per due giorni al 45 Corso U.C.V. del
C.N.S.A.S. che si svolto al Passo del Tonale nel
gennaio 2011 stata decisamente interessante e proficua.
La cordialit ha fatta da padrona e la possibilit di
partecipare ai vostri campi di lavoro stata oltremodo
apprezzata.
Oltre ad alcuni sistemi distruzione abbiamo potuto
visionare lorganizzazione sia del Corso sia di un
intervento in simulata. Abbiamo potuto tracciare dei
parallelismi e, soprattutto, abbiamo potuto evidenziare
alcune differenze tra la filosofia C.N.S.A.S. e quella del
nostro S.A.S. (Soccorso Alpino Svizzero).
La partecipazione a questa tipologia di corsi sempre
molto costruttiva: i pregi e difetti delle varie scuole
distruzione non possono che portare a crescere.
Floriano Beffa
I bloodhound sono
operativi dal corso di
Baveno, per quando
saranno operativi i ca-
ni da macerie?
Attualmente il pros-
simo step la consegna
dei cuccioli ai rispettivi
conduttori, cosa che av-
verr nel mese di mag-
gio, poi con cadenza
mensile si completer la
formazione per arrivare
preparati al mese di gen-
naio 2012, momento
della certificazione.
Il Servizio regionale
pugliese
I
a cura di
William Formicola
l Servizio regionale pugliese nasce pugliese fu la Legge regionale n. si inizi a lavorare alla costituzione del-
ufficialmente nel 2003 con lappro- 32/1986 (Tutela e valorizzazione del pa- la propria struttura operativa regionale
vazione dello Statuto del Servizio re- trimonio speleologico. Norme per lo svi- costituendo nel 2003 il Servizio regiona-
gionale, sulla scia di quanto stava analo- luppo della speleologia), la quale stabili- le pugliese cos come previsto dallo
gamente avvenendo nel resto del Paese, va la possibilit di accedere a contributi di Statuto del C.N.S.A.S., che assunse la
procedendo verso la regionalizzazione carattere finanziario per ladeguamento e denominazione di Servizio regionale di
del C.N.S.A.S. Fino ad allora operava la lammodernamento delle attrezzature, per Soccorso alpino e speleologico pugliese.
7 Delegazione speleologica che aveva la formazione dei volontari e per attivit Una delle importanti novit introdotte
(ed ha tuttoggi, per la parte speleologica) di prevenzione degli incidenti speleolo- nella struttura regionale pugliese quel-
competenza anche sulla regione gici e garantirne loperativit delle squa- la dellistituzione delle Stazioni di soc-
Basilicata. Facendo un po di storia, fu nel dre di Soccorso; la legge varata in Puglia corso, quali presidi territoriali di emer-
lontano 1973 che avvenne listituzione fu una delle prime leggi regionali genza in grado di garantire un primo in-
ufficiale del VII Gruppo del C.N.S.A. che dellItalia Centro-meridionale ad occu- tervento nellimmediatezza in caso di in-
comprendeva nel proprio ambito oltre parsi del Soccorso speleologico, anche cidente; infatti, uno dei problemi ancora
alla Puglia, anche la Calabria, la se, purtroppo, la legge, negli anni suc- non risolti rappresentato dalla confor-
Basilicata e la Sicilia, successivamente cessivi, non venne pi finanziata lascian- mazione geografica della regione che pre-
separatasi nel 1981 per costituire autono- do il Soccorso speleologico pugliese in senta una lunghezza di oltre 400 chilo-
mamente la X Zona di Soccorso speleo- quelle difficolt finanziarie in cui aveva metri, costituendo un grosso limite per la
logico. navigato, per anni, fin dalla sua nascita. movimentazione in tempi rapidi dei vo-
Lattivit di competenza della VII Un ulteriore riconoscimento di carattere lontari distribuiti su tutto il territorio. Il
Zona riguardava, in quel periodo, sia le istituzionale rappresentato anche dalla Servizio regionale pugliese attualmente si
emergenze di carattere alpino che spe- Legge regionale n. 39/95 che, nellisti- articola in tre Stazioni di soccorso (spe-
leologico, con comprensibili difficolt tuire il Comitato regionale di Protezione leo-alpinistiche): la Stazione Gargano, la
oggettive per la loro gestione data la di- civile, nella sua composizione inser fra i Stazione Murgia e la Stazione Salento,
slocazione della maggior parte dei vo- membri di diritto anche il C.N.S.A.S. - che coprono le tre principali aree carsiche
lontari che erano residenti in Puglia, con C.A.I. pugliese. della Puglia.
le zone potenzialmente a rischio di inci- La Calabria si separ definitivamen- Fino al 2006 il Servizio regionale ha
dente alpino (Basilicata e Calabria), lon- te nel 2001, rimanendo alla VII mantenuto una connotazione prettamen-
tane dal territorio pugliese e senza la pre- Delegazione unicamente le competenze te speleologica, anche se iniziavano gi
senza, a livello locale, di presidi che po- territoriali delle sole regioni Puglia e da qualche anno a manifestarsi necessit
tessero intervenire immediatamente in Basilicata, esistendo una Delegazione al- di carattere operativo che interessavano
caso di necessit. pina autonoma, ma non una squadra di anche gli altri settori tecnico-specialisti-
Il primo riconoscimento formale a li- Soccorso speleologico. ci del C.N.S.A.S., fra cui anche la ricer-
vello legislativo in favore del C.N.S.A.S. Ormai maturi i tempi, anche in Puglia ca di persone disperse. Il coinvolgimen-
U
a cura di
William Formicola
Presidente S.R. Puglia
n caso, purtroppo ancora non in una fase ancora molto iniziale delle in- perficie con volontari del C.N.S.A.S.
risolto, che ha coinvolto lopi- dagini, il destino delle due bambine. Puglia per battere unarea limitrofa alla
nione pubblica di ben tre paesi Presi nel pomeriggio i contatti con il stazione ferroviaria, punto di ultimo av-
(Italia, Svizzera e Francia), quello del- Commissariato di P.S. di Cerignola che vistamento del suicida, anche se senza al-
la scomparsa delle gemelline svizzere svolgeva le indagini ed, avuta la confer- cune certezza, gi dalle prime ore, che le
Alessia e Livia Schepp, delle quali non si ma dai colleghi dellAbruzzo dellinvio bimbe fossero giunte con il padre fino a
ha pi notizia dalla fine di gennaio, sot- per lindomani di due U.C.R.S. con le- Cerignola.
tratte dal padre Matthias Schepp, cittadi- licottero del Corpo forestale dello Stato, La mattina del 5 febbraio per il
no svizzero suicidatosi sotto un Eurostar Reparto di Volo di Pescara, (a sua volta C.N.S.A.S. erano sul posto: una squadra
in transito la notte del 3 febbraio scorso richiesto ed attivato dal C.F.S. della di Ricerca di superficie, una squadra di
nella stazione ferroviaria di Cerignola Puglia che stava gi operando in zona Soccorso speleologico per il controllo di
(FG). Quando la mattina successiva gli con unit terrestri), ci si recati sul po- pozzi e cavit, due Unit Cinofile da
inquirenti hanno realizzato che al suici- sto per assumere le informazioni utili per Ricerca in Superficie (U.C.R.S.) del
dio del cittadino svizzero si accompa- pianificare le attivit e lintervento del Servizio regionale Abruzzo giunte a bor-
gnava la scomparsa delle figlie di sei C.N.S.A.S. do di un elicottero del C.F.S. del Reparto
anni, sono scattate le ricerche anche in Giunti sul luogo la sera del venerd ed di volo di Pescara.
loco, nella malaugurata ipotesi che il pa- inquadrata la situazione, sia quanto a cir- Le ricerche, nellarea pianificata a
dre le avesse condotte con se nella sua costanze della scomparsa che come sce- cura del C.N.S.A.S. Puglia sono state
folle corsa verso la morte avvenuta a nario di intervento, con la Polizia di Stato condotte da squadre miste C.F.S., vo-
Cerignola, meta finale del suo viaggio, (che stava coordinando le attivit inve- lontari di Protezione civile locale,
ancora oggi, destinazione scelta appa- stigative e le relative ricerche) stato C.N.S.A.S., coordinate e dirette da que-
rentemente senza senso. concordato un piano di intervento per il stultimo. Lelicottero del C.F.S., con a
Il C.N.S.A.S. Puglia stato contatta- giorno successivo sabato 5 febbraio. Pur bordo un nostro tecnico del Servizio re-
to dalla Prefettura di Foggia la mattina non trattandosi, a livello di territorio, di gionale pugliese, ha inoltre effettuato una
del 4 febbraio, con la richiesta di avere uno scenario di operazioni tipico da serie di sorvoli sullarea. Le ricerche pia-
informazioni sulla possibilit di utilizzo Soccorso alpino, dato larrivo delle no- nificate, sia a terra che aeree, sono ter-
delle Unit cinofile da ricerca stre U.C.R.S. dalla regione Abruzzo si minate nel pomeriggio con esito negati-
bloodhound, data la necessit di capire, organizzata una squadra di ricerca di su- vo, per cui le U.C.R.S. abruzzesi hanno
testo ed immagini di
Giuseppe Antonini
A
giugno, nessuno dei due poteva capimmo solo dopo. mane mettiamo a punto lequipaggia-
pensare che una e-mail dalla Ci volle un po di tempo per valu- mento per questa discesa, tra le pi lun-
Russia avrebbe cambiato i pia- tare se la cosa era fattibile, soprattutto ri- ghe della nostra vita, ad oltre due chi-
ni dellestate 2010, gi destinata ad altre guardo i permessi. lometri di profondit.
mete. Gi i permessi. Il Voronja non si fa mancare nulla
Ma si trattava di un invito di Denis Questa zona del Caucaso si trova in quanto a difficolt: dai lunghi pozzi alle
Provalov, il leader del Cavex Team di Abkazia, repubblica autonoma della strettoie, un sifone obbligatorio a meno
Mosca che chiedeva la collaborazione Georgia che da sempre vive un rappor- 1.400 metri di profondit e la presenza
dei suoi amici per un ritorno al Voronja- to conflittuale con il governo centrale di costante di cascate; la temperatura
Krubera, labisso pi profondo del mon- Tblisi, esploso nella guerra civile del quella di un abisso alpino in quota: da
do. 1993; questa fu accompagnata, come da un grado allingresso fino ai sei gradi
Si trattava cio di raggiungerlo fin copione, da una pulizia etnica che oggi del fondo.
nel Caucaso occidentale. ha ridotto i Georgiani a minoranza. Una delle molte indecisioni riguar-
Gi nellinverno del 2006 avevamo Tutta la regione caucasica in realt dava la scelta dellabbigliamento pro-
tentato di volare verso lAbkazia, ma una bomba ad orologeria, per le forti tettivo: affidarsi ad una tuta impermea-
quella volta i permessi non arrivarono in spinte secessioniste delle repubbliche bile ci avrebbe salvato dal gelido stri-
tempo e cos si chiuse lo spiraglio di che si affacciano su quel territorio: sciare nellacqua di way of the dream a
scendere assai profondi. Ossezia ,Cecenia, Inguscezia, etc. meno 1.700 metri, una serie di basse
Unoccasione perduta per sempre, Anche se ufficialmente il conflitto condotte punitive; ma sarebbe stata una
pensai. Abkazia-Georgia sembra essere cessato, sauna per il resto della grotta, con i di-
Ma alle volte certi appuntamenti si periodicamente le ostilit riaffiorano, sagi che questo comporta.
ripresentano, allimprovviso: il desti- lasciando un segno nelle citt, nei pa- Cos, nello zaino, fin una tuta tra-
no che ti offre una seconda possibilit. lazzi, sui muri, scolpiti dal segno dei spirante, integrata da una sottile tuta im-
Per, a differenza del 2006, la vera proiettili e delle granate. permeabile per i momenti pi bagnati:
spinta a recarsi nel Caucaso non era E per questo che il governo Russo una scelta vincente.
pi il fondo di Voronja. non consente lingresso in Abkazia. Nonostante le esperienze vissute nel-
Eravamo maturati e liberi dalla meta Ma, stavolta, Denis ci aveva promesso le esplorazioni ed i viaggi di tutti questi
ambiziosa, profonda: quella poteva es- che avremmo varcato il confine, in un anni, rimaneva ancora qualche incogni-
sere solo latto finale di una cosa ben pi modo o nellaltro. ta sullorganizzazione del cibo, del ma-
grande, che forse gi intuivamo, ma che Tra mille dubbi, nel tempo che ri- teriale, etc.
SSAS
AS Convenzioni
Cantoni
SSARO
ARO KBBK
KBBK A RZ
ARZ SSATI
ATI A RG
ARG AARGL
RGL ARO
ARO
Organizzazione
e interventi
Formazione Manuale CI/CD Formazione
La formazione di tutte le persone che partecipano alle operazioni
Uno dei compiti principali del Soccorso alpino svizzero consi- di salvataggio in montagna e la rispettiva organizzazione fanno
ste nel coordinare e assicurare la prontezza operativa e le attivit parte dei compiti principali del Soccorso alpino svizzero.
dintervento di tutte le persone e orgenizzazioni che partecipa- Il documento formazione illustra i vari livelli di formazione, le
no alle operazioni di salvataggio in montagna. funzioni nonch i relativi requisiti legati alla formazione.
Organizzazione e interventi Principi
Il documento illustra i processi organizzativi e amministrativi, La formazione di base dei soccorritori avviene nel Servizio di
nonch le direttive a cui occorre attenersi durante gli interven- salvataggio sezionale o allinterno di unorganizzazione partner
ti. riconosciuta (accesso trasversale). La suddivisione dei membri
Organizzazione in soccorritori I, II e III consente di tener conto del fabbisogno
Il S.A.S. suddiviso in associazioni regionali, i cui membri sono di personale delle Stazioni di soccorso, diverso da regione a re-
costituiti da Sezioni Club Alpino Svizzero (C.A.S.) e gione.
Federazione Alpinistica Ticinese (F.A.T.). Il Servizio di salva- Il Capo colonna responsabile della formazione della Stazione
taggio di una Sezione composto da una o pi Stazioni di soc- di soccorso. Per lattuazione della formazione, il Capo colonna
corso. Tutte/i i soccorritrici/ori sono membri della Sezione. pu impiegare soccorritori III, soccorritori specialisti o istrutto-
La direzione del Servizio di salvataggio spetta al Capo soccor- ri S.A.S.
so. I Capi colonna possono essere impiegati come quadri. SATi
Nellambito delle elezioni dei Capi soccorso e dei Capi colon- In virt delle peculiarit regionali e dei diversi fabbisogni, il
na, le associazioni regionali possono rilasciare delle raccoman- S.A.Ti., sentiti gli istruttori, i Capi Soccorso ed i Capi colonna,
dazioni. stabilisce gli aspetti fondamentali inerenti alla formazione nel-
Amministrazione la propria regione. Livelli e requisiti rispecchieranno sempre il
Il Capo colonna dispone di un accesso personale allammini- minimo richiesto dal S.A.S.
strazione degli interventi. Egli agisce entro i limiti della prote-
zione dei dati e percepisce unindennit per la stesura dei rap-
porti. Soccorritore SATi
Le forze dintervento sono vincolate al S.A.S. tramite rapporto
dimpiego. Definizione delle tipologie di soccorritore SATi
Soccorritore I
Interventi tutti coloro che, in sicurezza, possono partecipare a operazioni
Larea di impiego di ogni Servizio di salvataggio definita su di ricerca.
base geografica. Al Capo soccorso spetta la responsabilit di ogni Soccorritore II
intervento svolto nella propria zona. soccorritori tecnici che, in sicurezza, partecipano ad operazioni
Tutti gli interventi sono svolti da forze dintervento apposita- di ricerca e di recupero in ambienti impervi. Conoscono ed uti-
mente formate (membri Stazione di soccorso), con il sostegno di lizzano correttamente e in sicurezza il materiale tecnico di base
forze ausiliarie. La direzione dellintervento spetta al Capo in- a livello della propria Stazione.
tervento. Soccorritore III
La centrale operativa REGA lancia gli ordini dintervento e coloro che, in sicurezza, partecipano ad operazioni di recupero
Soccorritori canyoning
Conduttori cani
Medici, Soccorritore II
Soccorritori professionali Personale sanitario spe-
cializzato della stazione
Istruttore
Soccorritore I
Requisiti Formazione di base Grado di funzione Controllo qualit e Materiale Nodi e ancoraggi Tecniche Orientamento
perfezionamento e varie
Buone / ottime cono- Senza obbligo di for- Soccorritore I Partecipazione facolta- Personale. Non richiesti. Secondo necessit e Conoscenze di base
scenze del territorio. mazione. Praticare le- tiva agli appuntamenti Eventuale imbrago. possibilit: per la lettura delle
Capacit di muoversi scursionismo e/o esse- Gruppo ricerca e distruzione. eventuale disponibi- cartine topografiche e
in sicurezza su terreni re fisicamente allenati. vivaio. Consigliata una parte- lit ad essere integrati dellaltimetro.
discosti. cipazione biennale alle in una cordata; Conoscenza del pro-
In genere: Recapito inserito nella esercitazioni dinter- eventuale disponibi- prio fisico e delle
Estiva
soccorritori saltuari, lista Soccorritore I. vento. lit ad essere calati in condizioni meteorolo-
cacciatori, guardia- doppia e in sicurezza giche in montagna.
caccia, gestori capan- per brevi tratti.
ne, forestali, ecc.
Estiva
anche fuori dai lista Soccorritore II. va, una invernale). su corda semplice e giche in montagna.
prusik, marchand mo-
sentieri. 3. formazione in mano- nodirezionale. doppia. Paranco sem- Comunicazioni radio.
Formato per i primi vre di primo soccoso Mobile su tre punti; plice e contrappeso. Autosoccorso.
soccorsi. (min.: una). variante su un punto
Disponibile 4. orientamento (min.: (palo, pianta, ...).
una ogni due anni).
Personale. Nodi: confronta Confronta estiva. Confronta estiva.
Confronta estiva. estiva. Conoscenze negli
Compiti Buona conoscenza
Integrati attivamente nel gruppo di ricerca. Supporto a: Capo intervento, gruppo tecnico e logistica. Materiale da sci- Ancoraggio semplice spostamenti in neve del bollettino valan-
escursionismo o rac- su ghiaccio o neve, fresca, utilizzo di pi- ghe e delle condizioni
Conoscenze particolari chette (inclusa utilizzo dei corpi cozza e ramponi. Uso dello strato nevoso.
Invernale
Procedure di allerta e modalit dintervento. Ottimo utilizzo del materiale tecnico personale. A.R.Va., pala, sonda). morti (sci, bastoni, pi- dei sistemi di ricerca Modalit dintervento
Utilizzo del materiale tecnico di base in dotazione alla stazione. cozza, ...). personali. Tecnica di su valanga.
sondaggio.
Attestato (CC e Responsabile Tecnico R.T. della stazione)
Previsto annualmente a livello stazione (CC, R.T.). Tramite verifica delle conoscenze acquisite.
Soccorritore III
Controllo qualit e Materiale Nodi e ancoraggi Tecniche Orientamento
Requisiti Formazione di base Grado di funzione perfezionamento e varie
Confronta Soccorritore III Confronta Personale. Confronta Soccorritore II. Confronta Soccorritore II. Confronta Soccorritore II.
Confronta
Soccorritore II. Soccorritore II. Soccorritore II. Imbrago, cordini, fet- Asola guida con doppia Progressione su terreni Orientamento in not-
Gruppo tecnico. tucce, moschettoni, frizione (coniglio), impervi. Uso ID. turna.
Certificato medico Eventuale corso di 1. istruzione tecnica discensore, ascensore, doppio mezzo barcaio-
Capacit di condurre Risalita su corda sem- Uso G.P.S. e orienta-
didoneit (in sintonia formazione regionale avanzata (min.: due picozza, ramponi, pila lo, bachmann, mar-
S.A.Ti. (ogni due/tre piccoli gruppi di soc- plice e doppia. mento in nebbia fitta.
con le direttive SUVA estiva, una invernale) frontale e accessori chand bidirezionale,
per i lavori su corde). anni, estivo o invernale, corso e di assumere il del tipo soccorso per Paranco doppio. Conoscenza dellim-
ruolo di Capo Piazza vari. bellunese, nodo fettuc- Buona conoscenza di:
a dipendenza della impianti a fune, ecc. postazione di un inter-
dIncidente (C.P.I.). cia, bloccante a cuore, teleferiche, barella
disponibilit). 2. C.P.I. (min.: un vento.
Estiva
Compiti Personale. Confronta Soccorritore II. Confronta Soccorritore II. Confronta estiva.
Integrati attivamente nel gruppo tecnico. Sostituto Capo intervento. Confronta estiva. Confronta Soccorritore II.
Ancoraggi anche in Esperienza negli spo-
Conoscenze particolari Materiale da sci- condizioni mediocri. stamenti in neve fre- Conoscenza dellim-
Procedure di allerta e modalit dintervento. Ottimo utilizzo del materiale tecnico personale e del materiale escursionismo o rac- Conoscenze di soccor- sca. Progressione su postazione e della lo-
Invernale
tecnico di base in dotazione alla stazione. Conoscere il materiale tecnico disponibile alla stazione. chette (inclusa so su ghiacciaio. terreni impervi. gistica di un intervento
A.R.Va., pala, sonda). su valanga.
Attestato (CC e Responsabile Tecnico R.T. della stazione)
Previsto annualmente a livello stazione (CC, R.T.). Tramite verifica delle conoscenze acquisite.
Capo Intervento
Controllo qualit e Materiale Nodi e ancoraggi Orientamento
Requisiti Formazione di base Grado di funzione perfezionamento Tecniche e varie
Confronta Confronta Capo intervento Confronta Personale. Confronta Confronta Confronta
Soccorritore II. Soccorritore II. Soccorritore II o Soccorritore II. Imbrago, cordini, Soccorritore II. Soccorritore II. Soccorritore II.
Essere reperibile via Corso centrale S.A.S. Soccorritore III 1. CPI (min.: un anno). fettucce, moschettoni,
pager (picchetti). di formazione per 2. conduzione di grup- discensore, ascensore, Apprezzamento dei Orientamento in
Gruppo di ricerca o picozza, ramponi, pila pericoli a dipendenza notturna.
Capi intervento. gruppo tecnico. pi e logistica (min.:
una estiva e una inver- frontale e accessori delle condizioni Impostazione di un
Corso di formazione Capo Piazza
Estiva
Procedure di allerta e modalit dintervento. Capacit di condotta di gruppi in caso dintervento. A.R.Va., pala, sonda). delle condizioni su valanga (anche in
Capacit relazionali superiori. meteorologiche e assenza del supporto
nivologiche. aereo).
Attestato (CC e Responsabile Tecnico R.T. della stazione)
Previsto annualmente a livello stazione (CC, R.T.). Tramite verifica delle conoscenze acquisite.
Estiva
Recapito inserito nella S.A.Ti. per CC e CI. vari. sati per gran parte dei zione di soccorso.
gliate (es.: moduli base S.A.Ti. per CC e CI. lista Istruttori. tipi di terreno e delle
del programma 3. eventuali altri corsi Eventualmente abili-
regionali S.A.Ti. situazioni. tato per utilizzo di
Eduqua...).
4. eventuali esercizi argano Paillardet.
con altri enti e partner.
Invernale
la propria stazione. Capacit didattiche e metodologiche. Buone capacit relazionali. A.R.Va., pala, sonda). situazioni (inclusi
funghi e clessidre).
Attestato
Previsto biannualmente a livello regionale. Tramite verifica delle conoscenze acquisite.
(es.: moduli base del S.A.S. centrale per CC centrale S.A.S.-A.R.S. vari. sati per tutti i tipi di soccorso.
programma Eduqua). e CI. Recapito inserito nella (min.: uno/due annuali). terreno e in tutte le Abilitato per utilizzo
Italiano, tedesco e/o lista Istruttori S.A.S.- 3. corsi regionali situazioni. di argano Paillardet.
(subordinatamente) S.A.Ti. S.A.Ti. per CC e CI
francese. 4. esercizi con altri enti
e partner.
Personale. Confronta estiva. Confronta estiva. Confronta estiva.
Compiti Confronta estiva. Confronta Confronta Confronta
Preparazione corsi. Istruttore a livello regionale (S.A.S.-S.A.Ti.). Formatore di specialisti del soccorso. Materiale da sci- Soccorritore III. Soccorritore III. Capo intervento.
Conoscenze particolari escursionismo o rac- Ancoraggi improvvi- Nozioni di nivologia
Procedure di allerta e modalit dintervento. Ottimo utilizzo di tutto il materiale tecnico disponibile presso chette (inclusa sati in tutte le situa- avanzata.
Invernale
le varie stazioni. Provate capacit didattiche e metodologiche. Buone capacit relazionali. A.R.Va., pala, sonda). zioni (inclusi funghi e
clessidre).
Attestato Soccorso in crepaccio
Previsto biannualmente a livello centrale. Tramite verifica delle conoscenze acquisite. (paranco austriaco).
ne. Ottimo utilizzo del materiale sanitario disponibile presso le varie stazioni. Provate capacit didattiche e A.R.Va., pala, sonda). alle condizioni inver-
metodologiche. Buone capacit relazionali. nali.
Attestato
Previsto a livello centrale. Tramite verifica delle conoscenze acquisite.
Compiti
Integrati attivamente nel gruppo tecnico della stazione di soccorso alpino. Capo intervento (C.I.) di livello soccorritore III, istruttore o aiuto-istruttore a livello Stazione di soccorso.
Conoscenze particolari
Capacit e idoneit a lavorare in un team di professionisti presso la base REGA di Magadino (EBTI). Ottime capacit relazionali. Flessibilit. Conoscenza delle lingue nazionali. Disponibilit ad istruire.
Attestato
Previsto annualmente (Istruttore specialista). Tramite verifica delle conoscenze acquisite (check annuali).
Test dintervento
/ stazione di soccorso. Corsi specifici organiz- Parte teorica Buone conoscenze nei
zati dal gruppo regio- Pronto soccorso, orientamento primi soccorsi di tipo
Membro attivo di una
nale delle U.C. S.A.S. Parte pratica dintervento veterinario.
colonna / stazione di
soccorso Ricerca di percorso, ricerca del territorio (marcag-
gio, distanza, conducibilit orientamento...).
Compiti
Integrati attivamente nel gruppo di ricerca della locale stazione di soccorso alpino.
Conoscenze particolari
Procedure di allerta e modalit dintervento. Ottimo utilizzo del materiale tecnico personale. Ottima conoscenza delle attitudini e dei segnali del proprio cane. Conoscere i propri limiti (conducente-cane).
Attestato
Previsto periodicamente. Tramite verifica delle conoscenze acquisite ai corsi S.A.S. (AK1, AK2 e BK).
Compiti
Integrati attivamente nel gruppo tecnico di ricerca della locale stazione di soccorso alpino.
Conoscenze particolari
Procedure di allerta e modalit dintervento. Ottimo utilizzo del materiale tecnico personale. Ottima conoscenza delle attitudini e dei segnali del proprio cane. Conoscere i propri limiti (conducente-cane).
Attestato
Previsto periodicamente. Tramite verifica delle conoscenze acquisite ai corsi S.A.S. (AK1, AK2 e BK).
Stralcio della lettera inviata dopo levento dal delegato ai necessit che subito cera qualcuno pronto a correre ed a
volontari presenti allesercitazione mettersi a disposizione ... quanta vera formazione in momenti
cos tragici.
Ciao a tutti,
Sicuramente molti di noi stanno vivendo queste ore in modo
posso ora dirvi che mi scuso innanzitutto per non essere
molto angosciante, li capisco molto bene ed inevitabile, ma
riuscito trasmettervi prima alcune mie considerazioni, ma vi
assicuro che non sono momenti facili e soprattutto mi molto ho anche il dovere di dirvi che non dobbiamo caricarci oltre
difficile trovare il tempo per fare tutto ci che riterrei utile, misura di angoscie contro le quali siamo tutti impotenti, siamo
cerco di fare del mio meglio ... e spero che mi comprendiate. tutti dei comuni mortali.
Ho ancora davanti agli occhi la scena dei nostri tre amici Io penso, scusatemi se forse posso sembrare presuntuoso ma
che scivolano, rotolano sulle rocce e poi precipitano sul nevaio cerco solo di essere realista, che tutti abbiamo fatto al meglio la
sottostante ... Le mie chiamate radio concitate, il vorticare dei nostra parte ad iniziare dai sanitari giunti subito sui feriti, non
pensieri sulle priorit, avvisare la centrale, avvisare lelicottero, voglio fare nomi per non dimenticare nessuno, ma quanto
correre gi nel canale per i primi soccorsi ... Guardarli in sollievo da parte di tutti noi sentire trasmettere via radio
continuazione per sperare di vederli alzare da soli, uno che si alloperatore di centrale i parametri vitali dei nostri amici, uno
alza gli altri no laffanno della discesa nel canale ... e poi la dopo laltro vederli subito allopera senza esitazione
cruda realt. chiedendoci quanto gli serviva ... sicuramente anche voi come
Ecco penso che sia da qui che dobbiamo ripartire, da me vi chiederete potevo forse fare di pi? certo tutti forse
quando tutti quelli per i quali era logico intervenire sono potevamo fare di pi. Ma seppur consapevole dei nostri limiti,
arrivati sui nostri compagni infortunati, da qui che parte il mio sono convinto che ancora una volta abbiamo dato sicuramente
grande grazie a tutti voi (compreso a quelli che con tanta il meglio di noi stessi con competenza e generosit.
angoscia ascoltavano le radio al rifugio accettando con Ancora un grande grazie.
rassegnazione di non poter intervenire, cosa non facile). Siete Renato
stati veramente allaltezza della situazione, vi guardavo di tanto
in tanto mentre come tutti voi cercavo di rendermi utile. Ho Con grande piacere apprendiamo, mentre stiamo andando
apprezzato tantissimo la vostra preparazione e la vostra in stampa, che tutti i tecnici coinvolti nell'incidente sono
generosit, ognuno faceva qualcosa, di volta in volta coordinati
stati dimessi dall'ospedale e che possono cos trascorrere
a seconda dei momenti dai nostri tecnici, dai sanitari 118 ed a
volte anche dal sottoscritto. Bastava che si sentisse nellaria una una serena convalescenza nelle loro case.
(Pascal Bruckner,
Il singhiozzo delluomo bianco, 1983)
C
Solu-Kumbu e garantire la necessaria
fornitura annuale di medicinali al presi-
dio sanitario di Nunthala verr dal 2011
a cura di
assunto da un gruppo di amici che si
Ruggero Bissetta
appogger ad una Associazione operan-
te sul territorio che gi sostiene progetti
on il 31 dicembre 2010 giungo- Amici dei progetti Nepal e Margherita. di solidariet in varie parti del mondo.
no a compimento i progetti Durante due incontri, avvenuti in A questa Associazione (Dal Monviso al
Nepal e Margherita coordinati dicembre a Saluzzo e a Biella il Brasile-ONLUS) verranno trasferiti i
dal Soccorso alpino speleologico pie- Presidente del Servizio regionale pie- fondi attualmente in cassa al S.A.S.P. e
montese, che sono stati realizzati grazie montese Aldo Galliano ha esposto il destinati al Nepal: essi costituiranno la
alla collaborazione degli amici nepalesi bilancio dellattivit svolta in questi base finanziaria per le attivit che ver-
che da anni operano sul nostro territorio anni, e ha presentato un documentario ranno gestite sotto il nome di Progetto
come lavoratori stagionali. Laver rag- realizzato da Simona Fiore dal titolo Il Nepal-Mario Vallesi in ricordo di un
giunto gli obiettivi fissati merito in par- dono condiviso che stato proiettato grande amico recentemente scomparso,
ticolare di Choongba, Lapka, Dolma e nelle due serate, ben testimoniando il cui contributo stato fondamentale
dei loro familiari e dei rappresentanti de- attraverso le immagini delle valli nepa- per tutte le opere realizzate in Nepal .
gli abitanti dei villaggi eletti nei comita- lesi e toccanti interviste, gli esiti dei Il Presidente del S.A.S.P. conclude
ti di gestione, che in questi anni hanno progetti e lo spirito che ha animato la gli incontri ringraziando tutte le persone
collaborato alla realizzazione delle ope- realizzazione di queste importanti che con le loro offerte e donazioni
re e alla loro corretta utilizzazione. opere. hanno supportato i progetti umanitari e
I progetti sono stati sostenuti grazie Nella relazione il Presidente ha evi- fatto crescere il legame di amicizia con
alle raccolte fondi promosse dai denziato come le iniziative siano state le comunit nepalesi del Solu-Kumbu
Volontari del Soccorso alpino e dagli interamente sostenute attraverso dona- ed i loro figli migranti.
Il dono condiviso
Un documentario di
Simona Fiore
Una storia di amicizia e
solidariet che racconta come
gli ideali che legano le genti
di montagna conducano alla
concreta realizzazione di
importanti opere, come il
piccolo ospedale e la centrale
idroelettrica costruiti insieme
alle genti nepalesi nella valle
del Solu-Kumbu.
IV C dellIstituto Maria Consolatrice di Milano
con la loro maestra signora Monica
raro che sul nostro
Notiziario appaiano
foto di ragazzi, pi
ancora di unintera classe, ma
questa una classe speciale di
pianura, di Milano molto pi
vicino a noi di tante altre
classi di montagna dove il
Soccorso forse lo vedono tutti
i giorni. Ebbene questi ragazzi
e la loro maestra in occasione
delle feste natalizie hanno
raccolto fra i loro risparmi una
somma da destinare proprio al
Soccorso alpino, e soprattutto
non il primo anno che
compiono questo nobile gesto.
A noi non resta che
ringraziarli di tutto cuore per
la loro sensibilit e generosit
che ci hanno dimostrato, ma
soprattutto per il loro spirito
altruistico gi ben presente per
la loro giovane et.
DISIMPEGNO DI SIMPEGNO
W.C .
MAGAZZINO
SALA
RIUNIONI SALA
DOC CIA FOREST ERIA O PERATIVA R IMESSA
MAGAZZINO
A NTI-W .C.
W.C W.C.
PIANTA
Concessione al C.N.S.A.S.
Prog etto: Studio t ecnico associa to Fa bbricatore Ale ssio
nostri tecnici specialisti sia richiesto Nel complesso esiste anche una
dellimmobile sito nel ex
dalla Sala operativa della Protezione ampia sala conferenze e riunioni che
L
civile regionale. viene impiegata per le attivit formative
Campo profughi di Dalla C.O., presidiata h24 in caso di previste dalla Legge 21 marzo 2001
Padriciano da parte della allertamento, si tengono i contatti con le n74 e per le attivit di briefing e
Prefetture, la Protezione civile del Friuli debriefing in occasione di interventi di
Provincia di Trieste Venezia Giulia e tutti gli altri Enti even- soccorso, attivit di protezione civile o
tualmente coinvolti nella gestione del- di addestramento.
o stabile stato organizzato in- lintervento. Di assoluta importanza inoltre, per
ternamente per poter assolvere Al fine di assicurare un valido sup- lefficacia dellattivit di soccorso alla
alle necessit di Centrale opera- porto ai tecnici in centrale ed al perso- quale siamo demandati, lo spazio erbo-
tiva della II Zona di Soccorso speleolo- nale impegnato in attivit formativa, so a fianco della palazzina che attual-
gico del Servizio regionale Friuli stata ricavata una zona adibita a cucina mente pu essere impiegato per latter-
Venezia Giulia del Corpo nazionale soc- e ristoro comprensiva di servizi sanitari raggio di elicotteri e che auspicabile in
corso alpino e speleologico. adeguati futuro potr essere attrezzato a vera e
Cuore della C.O. la Sala operativa, Un altro ambiente stato attrezzato propria elisuperficie rispondente alla
munita di radio base fissa sulle frequen- ad uso magazzino permettendo di gesti- normativa ICAO
ze in uso al C.N.S.A.S. (71.50 Mhz e re e mantenere in efficienza il vasto Nella palazzina stato inoltre rica-
169.81Mhz) che permette di comunica- parco di attrezzature tecniche, speleolo- vato uno spazio adibito a magazzino
re attraverso la rete di ponti radio regio- giche, subacquee, sanitarie e logistiche della Stazione di Trieste della compo-
nale, di linea telefonica fissa e di tutte le di cui si dotati. nente alpina del C.N.S.A.S. - F.V.G.
dotazioni di tipo informatico e logistico E stato inoltre ricavato un garage
che permettono di gestire emergenze di atto al ricovero dei mezzi di intervento Marco Petri
varia natura, ivi comprese quelle di pro- ed al lavaggio dei materiali dopo il loro delegato
tezione civile, qualora lintervento dei impiego. II Zona speleologica CNSAS