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VALUTAZIONE

DELLA SICUREZZA DELLE STRUTTURE


Norme tecniche per le costruzioni - D.M. 14 gennaio 2008
GazzeIa Uciale n. 29 del 4 febbraio 2008 - Supplemento Ordinario n. 30

Cap. 2 - SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE

Michelangelo Laterza La valutazione della sicurezza


STATI LIMITE ULTIMI- Azioni di calcolo
Norme tecniche per le costruzioni - D.M. 14 gennaio 2008
GazzeIa Uciale n. 29 del 4 febbraio 2008 - Supplemento Ordinario n. 30

2.5.3. COMBINAZIONI DELLE AZIONI


Ai fini delle verifiche degli stati limite si definiscono le seguenti combinazioni delle
azioni.

Michelangelo Laterza La valutazione della sicurezza


Norme tecniche per le costruzioni - D.M. 14 gennaio 2008
GazzeIa Uciale n. 29 del 4 febbraio 2008 - Supplemento Ordinario n. 30

4.1 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO


4.1.2.2 Verifica agli stati limite di esercizio
4.1.2.2.1 Generalit.
Si devono effettuare le seguenti verifiche:
verifiche di deformabilit,
verifiche di vibrazione,
verifiche di fessurazione,
verifiche delle tensioni di esercizio,
verifiche a fatica per quanto riguarda eventuali danni che possano compromettere
la durabilit.

4.1.2.2.2 Verifica di deformabilit


Per quanto riguarda i limiti di deformabilit, essi devono essere congruenti con le
prestazioni richieste alla struttura anche in relazione alla destinazione duso, con
riferimento alle esigenze statiche, funzionali ed estetiche.
Per quanto riguarda i valori limite, essi dovranno essere commisurati a specifiche
esigenze e potranno essere dedotti da documentazione tecnica di comprovata
validit.

Michelangelo Laterza Sta6 Limite di Esrcizio


Norme tecniche per le costruzioni - D.M. 14 settembre 2005
Gazzetta Ufficiale n. 222 del 23 settembre 2005 - Supplemento Ordinario n. 159

Cap. 2 - SICUREZZA, PRESTAZIONI ATTESE, AZIONI SULLE COSTRUZIONI


5. NORME SULLE COSTRUZIONI
5.1.2.2. Veriche agli staW limite di esercizio
5.1.2.2.4. VERIFICHE DI DEFORMABILIT
Per quanto riguarda i limiW di deformabilit, essi devono essere congruenW con le
prestazioni richieste alla struIura anche in relazione alla desWnazione duso. Dovranno
essere rispeIate le limitazioni indicate nella tabella 5.1-VIII e valide per combinazioni di
carico frequenW.

In cui:
1 linessione dovuta ai carichi permanenW,
2 linessione dovuta ai sovraccarichi variabili,
3 linessione dovuta alle deformazioni viscose.
I valori di D sono da denirsi in funzione degli eeb sugli elemenW portaW, della qualit del comfort
richiesto alla costruzione, delle caraIerisWche degli elemenW struIurali e non struIurali gravanW
sullelemento considerato, delle eventuali implicazioni di una eccessiva deformabilit sul valore dei
carichi agenW. Il CommiIente e il Progebsta, di concerto, possono fare anche riferimento a speciche
indicazioni contenute in codici internazionali ovvero nella leIeratura tecnica consolidata.
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GazzeIa Uciale n. 29 del 4 febbraio 2008 - Supplemento Ordinario n. 30

4.1 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO


4.1.2.2 Verifica agli stati limite di esercizio
4.1.2.2.3 Verifica delle vibrazioni
Quando necessario:
al fine di assicurare accettabili livelli di benessere (dal punto di vista delle
sensazioni percepite dagli utenti),
al fine di prevenire possibili danni negli elementi secondari e nei componenti non
strutturali,
in tutti i casi per i quali le vibrazioni possono danneggiare il funzionamento di
macchine e apparecchiature,
si effettuer la verifica delle vibrazioni.

4.1.2.2.4 Verifica di fessurazione


Per assicurare la funzionalit e la durata delle strutture necessario:
- realizzare un sufficiente ricoprimento delle armature con calcestruzzo di buona
qualit e compattezza, bassa porosit e bassa permeabilit;
- non superare uno stato limite di fessurazione adeguato alle condizioni ambientali,
alle sollecitazioni ed alla sensibilit delle armature alla corrosione;
- tener conto delle esigenze estetiche.
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GazzeIa Uciale n. 29 del 4 febbraio 2008 - Supplemento Ordinario n. 30

4.1 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO


4.1.2.2 Verifica agli stati limite di esercizio

4.1.2.2.5 Verifica delle tensioni di esercizio


Valutate le azioni interne nelle varie parti della struttura, dovute alle combinazioni
caratteristica e quasi permanente delle azioni, si calcolano le massime tensioni sia
nel calcestruzzo sia nelle armature; si deve verificare che tali tensioni siano inferiori
ai massimi valori consentiti.

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Lo studio della formazione delle fessure
Il comportamento delle fessure soIo carichi incrementali
Il controllo della fessurazione
sono necessari per una corre,a proge,azione delle stru,ure in c.a.

La presenza e lampiezza delle fessure pu :


Favorire la corrosione delle armature
Causare perdite nelle struIure che contengono liquidi
Rovinare laspeIo della struIura.
Le fessure si formano quando la tensione delle bre tese
supera la resistenza a trazione del calcestruzzo.
In generale, le fessure possono essere suddivise in due specie: fessure
secondarie e fessure principali.

Fessure secondarie
Le fessure secondarie sono fessure di ampiezza estremamente limitata
che si sviluppano nel primo stadio della fessurazione.

Si possono iden;care tre ;pi di fessure secondarie:


fessure secondarie indoIe da sollecitazioni essionali, di trazione,
di taglio e torsione;
fessure da riWro;
fessure secondarie da corrosione.
Negli elemenW in c.a. le fessure si formano a parWre da microfessure
dovute agli staW di trazione interni indob da:
Sollecitazioni quali trazione assiale direIa, taglio,
essione o torsione

Appoggio Appoggio semplice


continuo

Flessione e Taglio Flessione e flessione-taglio Taglio danima


flessione-taglio danima
Negli elemenW in c.a. le fessure si formano a parWre da microfessure
dovute agli staW di trazione interni indob da:
RiWro

Il ri6ro la diminuzione di volume che il


calcestruzzo subisce, in assenza di
sollecitazioni, a causa di una serie di
reazioni di natura chimico-sica.
Principalmente il riWro causato
dallevaporazione dellacqua dimpasto
durante la fase di maturazione.
Fessure secondarie
Fessure da ri*ro
Le fessure da riWro sono molto importanW, perch inuenzano il quadro
fessuraWvo prodoIo dai carichi negli elemenW inessi. Infab quando si
formano, producono linee di debolezza nel calcestruzzo.
Nel momento in cui viene applicato il carico, le fessure cominciano a
divenire visibili nelle sezioni deboli, cos come lungo le barre di
armatura.
Se impedite, le deformazioni da riWro posso causare
fessurazione del cls e causeranno inessioni negli elemenW
struIurali che cresceranno nel tempo.
Il riWro un fenomeno in gran parte reversibile.

Se il cls viene saturato dopo il suo riWro con acqua, esso si


dilater quasi no al suo volume originale. Cos alternando
condizioni asciuIe e sature si oIerranno alternate variazioni
di volume nel cls.

Questo fenomeno parzialmente responsabile delle


inessioni uIuanW delle struIure (per esempio nei ponW in
cls) esposW ogni anno alle variazioni stagionali.
Lincremento della deformazione da riWro con il tempo
mostrato in gura. Il riWro ha un gradiente che diminuisce
con il tempo. Le deformazioni da riWro nali sono molto
variabili, e Wpicamente comprese tra lo 0.2/ e 0.6/
una funzione che
Deformazione da descrive lo sviluppo
riWro al tempo t della deformazione
Valore nale della nel tempo
Istante di riferimento. deformazione da riWro.
Gli aggregaW sono volumetricamente pi stabili della matrice;
perci un incremento nel contenuto degli aggregaW provoca
un decremento delle deformazioni.

Un incremento nel rapporto acqua/cemento ed un


incremento nel contenuto di cemento provocano un aumento
delle deformazioni da riWro, cos come un veloce
essiccamento.
Area della sezione
Perimetro esposto
allatmosfera

La funzione cresce tanto


pi rapidamente quanto
pi lelemento soble.
Deformazione totale da riWro:
cs = cd + ca
Valore medio a tempo innito della Valore di c0
deformazione per ri;ro da essiccamento:
cd, = kh c0
Sviluppo nel tempo della deformazione per riWro da
essiccamento:

cd ( t ) = ds ( t t s ) cd, Dimensione Dzia h0=2Ac/u


ds ( t t s ) = ( t t s ) ( t t s ) + 0.04h03 2
ts: et del cls a parWre dalla quale si considera leeIo del riWro da
essiccamento (normalmente il termine della maturazione, in giorni)
t: let del cls nel momento considerato (in giorni)

Valore medio a tempo innito della Ac: area del cls


deformazione per ri;ro autogeno: u: perimetro della sezione in cls esposto
allaria
ca, = 2.5 ( fck 10 ) 10 6
Deformazione per ri;ro da essiccamento

h0=2Ac/u
cs = cd + ca
ds ( t t s ) = ( t t s ) ( t t s ) + 0.04h03 2

cd ( t ) = ds ( t t s ) cd,
Fessure secondarie
Fessure secondarie essionali
Usualmente le fessure secondarie essionali sono
signicaWvamente distanziate e non si inuenzano
reciprocamente.
Si formano per carichi ridob, quali ad esempio i pesi propri.
Le fessure cominciano a formarsi quando le tensioni superano
la resistenza a trazione del calcestruzzo e si aprono
gradualmente estendendosi verso lasse neutro.
Fessure secondarie
Fessure secondarie essionali
Salinger (1936) e Billing (1960) hanno sWmato che la
tensione nellacciaio appena prima della formazione
delle fessure assume valori compresi allincirca tra
42 e 49 MPa. Lampiezza di una fessura da essione
allo stadio iniziale dellordine di 0,025 mm. Una
volta che la fessura si formata la tensione di
trazione del calcestruzzo nella sezione di
fessurazione diviene nulla e la forza di trazione
interamente assorbita dalle barre di armatura.
A questo punto si verica un certo scorrimento tra le
barre dacciaio ed il calcestruzzo, a causa
dellallungamento dierenziale tra acciaio e Distribuzione delle tensioni tra due fessure in
calcestruzzo e si estende no alla sezione in cui le un elemento soggeIo a trazione.
deformazioni sono uguali.
Fessure principali
Fessure principali si sviluppano successivamente a quelle
secondarie.
Le fessure principali sono fessure di ampiezza signicaWva che
si sviluppano nel secondo nel terzo stadio della fessurazione
Sono causate dalla dierenza delle deformazioni tra
acciaio e calcestruzzo nella sezione considerata.
Nel secondo stadio per basse tensioni di trazione nelle
barre il numero di fessure cresce mentre la larghezza
rimane costante.
Nel terzo stadio, al crescere delle tensioni di trazione le
fessure aumentano di ampiezza mentre il loro numero
rimane invariato.

Ampiezza delle fessure


Ampiezza tollerabile
Controllo della fessurazione
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4.1 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO


4.1.2.2 Verifica agli stati limite di esercizio
4.1.2.2.1 Generalit.
Si devono effettuare le seguenti verifiche:
verifiche di deformabilit,
verifiche di vibrazione,
verifiche di fessurazione,
verifiche delle tensioni di esercizio,
verifiche a fatica per quanto riguarda eventuali danni che possano compromettere
la durabilit.

4.1.2.2.4 Verifica di fessurazione


Per assicurare la funzionalit e la durata delle strutture necessario:
- realizzare un sufficiente ricoprimento delle armature con calcestruzzo di buona
qualit e compattezza, bassa porosit e bassa permeabilit;
- non superare uno stato limite di fessurazione adeguato alle condizioni ambientali,
alle sollecitazioni ed alla sensibilit delle armature alla corrosione;
- tener conto delle esigenze estetiche.

Michelangelo Laterza Sta6 Limite di Esrcizio


Norme tecniche per le costruzioni - D.M. 14 gennaio 2008
GazzeIa Uciale n. 29 del 4 febbraio 2008 - Supplemento Ordinario n. 30

S.L.E. (Controllo della fessurazione)


1.Stato limite di decompressione
E lo stato per il quale la minima tensione di compressione raggiunge il valore nullo

2.Stato limite di formazione delle fessure


E lo stato nel quale, per la combinazione di azioni prescelta, la tensione normale di trazione
nella bra pi sollecitata :

3.Stato limite di apertura delle lesioni


E lo stato per il quale lapertura delle fessure pari ad un valore nominale pressato dalle
norme.
I valori nominali per la norma
italiana sono:
w1 = 0.2 mm
w2 = 0.3 mm
w3 = 0.4 mm

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S.L.E. (Stato limite di formazione delle fessure)

La verica dello stato limite di formazione delle fessure consiste nel


controllare che il momento eIente agente risulW ovunque non maggiore del
momento di fessurazione MF, ovvero, con riferimento alla sezione, che la
tensione agente al lembo teso risulW ovunque non maggiore della resistenza
caraIerisWca a trazione fctk del calcestruzzo.

Il valore medio della resistenza a trazione pu essere assunto pari a:


- trazione semplice: f ctm = 0.3 3 ( f ck )2 (N / mm2 )
- trazione per essione: f cfk = 1.2 f ctk

In entrambi i casi il valore caraIerisWco fctk, corrispondente al frable 5%, pu


assumersi pari a 0.7 volte il valore medio.

f ctk = 0.7 f ctm

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S.L.E. (Stato limite di formazione delle fessure)
La sezione cosWtuita da tre materiali diversi: cls compresso, cls teso, acciaio

B cls compresso
MF va calcolato in ipotesi di sezione interamente
reagente, ossia portando in conto anche la resistenza a x
trazione del cls.
d
Si omogeneizza rispeIo al cls compresso introducendo: cls teso

n = Ef / Ec=15 n= Ect / Ec=0.5


acciaio

La posizione dellasse neutro si determina dallequazione


di equilibrio alla traslazione (si ricava, in assenza di sforzo
assiale, lannullamento allasse neutro il momento staWco
totale della sezione reagente Sn ).

Sn =
B x2
n As (d x ) n' B
(H x ) = 0 2

2 2
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S.L.E. (Stato limite di formazione delle fessure)
Risolvendo lequazione di II grado rispeIo ad x e considerando la radice posiWva:


n As + n ' B H 2 B (1 n ' ) (n As d + n ' B H 2 / 2 )
x = 1 + 1 +
B (1 n ' ) (n As + n ' B H )
2


Il momento dinerzia della sezione omogeneizzata risulta:
b
I ci = x c 3 + n ' (H xc ) + nAs (d xc )
3 2

M
La tensione st al lembo teso della sezione vale : t = n' (H xc )
I ci
Il momento di prima fessurazione si obene ponendo:

t I ci
MF = M sle SE LA VERIFICA NON
(
n' H xc) E SODDISFATTA

FESSURAZIONE
Michelangelo Laterza Sta6 Limite di Esrcizio
S.L.E. (Stato limite di apertura delle fessure)
Il valore caraIerisWco di apertura delle fessure non deve superare il valore tabellato
(prospeIo 7-I) in cui sono indicaW i wi in funzione dellaggressivit dellambiente, della
sensibilit delle armature e della combinazione delle azioni di esercizio:

wk = 1.7 wm = 1.7 sm srm


sm = deformazione media, srm = distanza media tra le fessure
La deformazione media dellacciaio risulta:

s sf
2

sm = 1 1 2
Es
s
s = tensione nell'acciaio teso per effetto del momento agente per la combinazione in esame
sf = tensione nell'acciaio teso per effetto di un momento paria a quello di prima fessurazione della sezione
1 = coefficiente dipendente dall'aderenza acciaio-cls (1.0 =acciaio ad ader. miglior. e 0.5 =acciaio liscio)
2 = coefficiente dipendente dall'azione (1.0 =azione di breve durata, 0.5 =azione di lunga durata o ripetute)
Es = modulo elastico dell'acciaio

Michelangelo Laterza Sta6 Limite di Esrcizio


S.L.E. (Stato limite di apertura delle fessure)
Il valore caraIerisWco di apertura delle fessure non deve superare il valore tabellato
(prospeIo 7-I) in cui sono indicaW i wi in funzione dellaggressivit dellambiente, della
sensibilit delle armature e della combinazione delle azioni di esercizio:

wk = 1.7 wm = 1.7 sm srm


sm = deformazione media, srm = distanza media tra le fessure
La distanza media tra le fessure risulta:
s
srm = 2 c + + k2 k3
10 r
c = copriferro, s = distanza tra le barre, = diametro barre
As
r = As = area di acciaio teso, A eff = area di cls che racchiude l'acciaio teso
A eff
k2 = coefficiente dipendente dall'aderenza acciaio-cls ( 0.4 =acciaio ad ader. miglior. e 0.8 =acciaio liscio)

k3 = coefficiente dipendente dalla forma del diagramma delle tensioni prima della fessurazione ( 0.125 =flessione o presso-flex., 0.250 =trazione)
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StaW Limite Esercizio
DM 2008
4.1.2.2.4: Verica allo stato limite di fessurazione
C4.1.2.2.4.6 Verica allo stato limite di fessurazione

Ac,e = area ecace di calcestruzzo teso aIorno allarmatura, di altezza hc,e


hc,e = valore minore tra 2,5 (h - d ), (h - x )/3 e h /2 (vedere gura C4.1.9). Nel caso
di elemenW in trazione, in cui esistono due aree ecaci, luna allestradosso e laltra
allintradosso, entrambe le aree vanno considerate separatamente.

gura C4.1.9a
ISTRUZIONI RELATIVE ALLE NUOVE NORME TECNICHE PER IL C.A.
E STRUTTURE METALLICHE

Circ. Min. LL.PP. 15 ottobre 1996, n. 252 AA.GG./S.T.C.


Istruzioni per lapplicazione delle Norme tecniche per il calcolo, lesecuzione ed il collaudo delle
opere in cement o armato normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al D.M. 9
gennaio 1996.
(Suppl. Ord. alla G.U. 26.11.1996, n. 277)

Fig. 4 - Area ecace


StaW Limite Esercizio
DM 2008

4.1.2.2.4: Verica allo stato limite di fessurazione

4.1.2.2.4.3 Condizioni ambientali

4.1.2.2.4.4 Sensibilit delle armature alla corrosione: Le armature si disWnguono in due


gruppi:

- armature sensibili.
- armature poco sensibili.

Appartengono al primo gruppo


gli acciai da precompresso.

Appartengono al secondo gruppo


gli acciai ordinari.

Per gli acciai zincaW e per quelli inossidabili


si pu tener conto della loro minor sensibilit
alla corrosione.
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DM 2008

4.1.2.2.4: Verica allo stato limite di fessurazione

4.1.2.2.4.3 Condizioni ambientali

Al ne di oIenere a) la prestazione richiesta in funzione delle condizioni ambientali, b) la


denizione della relaWva classe, si potr fare riferimento alle indicazioni contenute nelle
norme UNI EN 206-1:2006 (NTC 11.2.11).
Si individuano 6 classi di esposizione in relazione alle condizioni ambientali:
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DM 2008

4.1.2.2.4: Verica allo stato limite di fessurazione

4.1.2.2.4.3 Condizioni ambientali : Corrosione indoWa da carbonatazione - Classe XC4


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4.1.2.2.4: Verica allo stato limite di fessurazione

4.1.2.2.4.3 Condizioni ambientali : Corrosione indoWa da cloruri Classi XD-XS


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4.1.2.2.4: Verica allo stato limite di fessurazione

4.1.2.2.4.3 Condizioni ambientali : Corrosione indoWa da cloruri Classi XD-XS


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4.1.2.2.4: Verica allo stato limite di fessurazione

4.1.2.2.4.3 Condizioni ambientali : Corrosione indoWa da cloruri Classi XD-XS


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4.1.2.2.4: Verica allo stato limite di fessurazione

4.1.2.2.4.3 Condizioni ambientali : Corrosione indoWa da cloruri Classi XD-XS


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4.1.2.2.4: Verica allo stato limite di fessurazione

4.1.2.2.4.3 Condizioni ambientali : Corrosione indoWa da cloruri Classi XD-XS


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DM 2008

4.1.2.2.4: Verica allo stato limite di fessurazione

Condizioni ambientali (UNI EN 206-1)

La classe X0, per la quale si denisce un unico livello, fa riferimento a calcestruzzo privo di
armatura metallica e a calcestruzzo armato collocato in ambiente molto asciuIo.
Le altre cinque classi sono invece ulteriormente suddivise in livelli contraddisWnW da valori
numerici per caraIerizzare le diverse condizioni di esposizione che inuenzano in modo
diverso la durabilit, ad esempio:
StaW Limite Esercizio
DM 2008
Condizioni ambientali (UNI EN 206-1)

Il calcestruzzo pu essere soggeIo a pi di una delle azioni descriIe nel seguito e


pu essere necessario esprimere le condizioni dell'ambiente alle quali esso esposto
come combinazione di classi di esposizione.

Le diverse superci di calcestruzzo di un dato componente struIurale possono essere


soggeIe a diverse azioni ambientali.

1 Assenza di rischio di corrosione o a,acco


X0 Per calcestruzzo privo di armatura o inserW Calcestruzzo allinterno di edici
metallici: tuIe le esposizioni ecceIo dove c con umidit dellaria molto bassa
gelo/disgelo, abrasione o aIacco chimico.
Per calcestruzzo con armatura o inserW CLS: classe resistenza min C12/15
metallici: molto asciuIo.
Condizioni ambientali (UNI EN 206-1)
2 Corrosione indo,a da carbonatazione
Nel caso in cui il calcestruzzo contenente armature o inserW metallici sia esposto allaria e
allumidit, lesposizione sar classicata nel modo seguente.
NOTA: Le condizioni di umidit si riferiscono a quelle presenW nel copriferro o nel ricoprimento di
inserW metallici, ma in molW casi si pu considerare che tali condizioni rieIano quelle dellambiente
circostante. In quesW casi la classicazione dellambiente circostante pu essere adeguata. Questo
pu non essere il caso se c una barriera fra il calcestruzzo e il suo ambiente.
XC1 AsciuIo o Calcestruzzo all'interno di edici con bassa umidit
permanentemente rela;va. Calcestruzzo costantemente immerso in acqua.
bagnato CLS: classe resistenza min C20/25
XC2 AsciuIo o Superci di calcestruzzo a conta,o con acqua per lungo
permanentemente tempo. Molte fondazioni.
bagnato CLS: classe resistenza min C25/30
XC3 AsciuIo o Calcestruzzo all'interno di edici con umidit rela;va
permanentemente dell'aria moderata oppure elevata. Calcestruzzo esposto
bagnato all'esterno prote,o dalla pioggia.
CLS: classe resistenza min C30/37
XC4 Ciclicamente bagnato Superci di calcestruzzo sogge,e al conta,o con acqua,
ed asciuIo non nella classe di esposizione XC2.
CLS: classe resistenza min C30/37
Condizioni ambientali (UNI EN 206-1)
2 Corrosione indo,a da carbonatazione
Nel caso in cui il calcestruzzo contenente armature o inserW metallici sia esposto allaria e
allumidit, lesposizione sar classicata nel modo seguente.

NOTA: Le condizioni di umidit si riferiscono a quelle presenW nel copriferro o nel ricoprimento di
inserW metallici, ma in molW casi si pu considerare che tali condizioni rieIano quelle dellambiente
circostante. In quesW casi la classicazione dellambiente circostante pu essere adeguata. Questo
pu non essere il caso se c una barriera fra il calcestruzzo e il suo ambiente.
XD1 Umidit moderata Superci di calcestruzzo esposte a
nebbia salina.
CLS: classe resistenza min C30/37
XD2 Bagnato, raramente Piscine. Calcestruzzo esposto ad acque industriali
asciuIo contenen; cloruri.
CLS: classe resistenza min C30/37
XD3 Ciclicamente bagnato Par; di pon; esposte a spruzzi contenen;
ed asciuIo Cloruri. Pavimentazioni. Pavimentazioni di parcheggi
CLS: classe resistenza min C35/45
Condizioni ambientali (UNI EN 206-1)
4 Corrosione indo,a da cloruri presen; nell'acqua di mare
Qualora il calcestruzzo contenente armature o altri inserW metallici sia soggeIo al
contaIo con cloruri presenW nell'acqua di mare oppure con aria che trasporta sali
derivanW dall'acqua di mare, l'esposizione sar classicata come segue:.
XS1 Esposto a nebbia salina ma Stru,ure prossime oppure sulla costa
non in contaIo direIo con CLS: classe resistenza min C30/37
acqua di mare
XS2 Permanentemente Par; di stru,ure marine
sommerso CLS: classe resistenza min C35/45

XS3 Zone esposte alle onde Par; di stru,ure marine


oppure alla Marea CLS: classe resistenza min C35/45
Condizioni ambientali (UNI EN 206-1)
5 A,acco dei cicli gelo/disgelo con o senza sali disgelan;
Qualora il calcestruzzo bagnato sia esposto ad un aIacco signicaWvo dovuto a cicli di
gelo/disgelo, l'esposizione sar classicata come segue:
XF1 Moderata saturazione d'acqua, Superci verWcali di calcestruzzo
senza impiego di agente anWgelo esposte alla pioggia e al gelo
CLS: classe resistenza min C30/37
XF2 Moderata saturazione d'acqua, Superci verWcali di calcestruzzo di
con uso di agente anWgelo struIure stradali esposte al gelo e
nebbia di agenW anWgelo
CLS: classe resistenza min C25/30
XF3 Elevata saturazione d'acqua, Superci orizzontali di calcestruzzo
senza agente anWgelo esposte alla pioggia e al gelo
CLS: classe resistenza min C30/37
XF4 Elevata saturazione d'acqua, con Strade e impalcaW da ponte esposW
agente anWgelo oppure acqua di agli agenW anWgelo. Superci di calcestruzzo
mare esposte direIamente a nebbia contenente
agenW anWgelo e al gelo
CLS: classe resistenza min C30/37
Condizioni ambientali (UNI EN 206-1)
6 A,acco chimico
Qualora il calcestruzzo sia esposto all'aIacco chimico che si verica nel terreno naturale e
nell'acqua del terreno avente caraIerisWche denite nel prospeIo 2, l'esposizione verr
classicata come indicato di seguito. La classicazione dell'acqua di mare dipende dalla
localit geograca; perci si dovr applicare la classicazione valida nel luogo di
impiego del calcestruzzo.
Nota Pu essere necessario uno studio speciale per stabilire le condizioni di esposizione da applicare quando si : -
al di fuori dei limiW del prospeIo; - in presenza di altri aggressivi chimici; - in presenza di terreni o acque inquinaW
da sostanze chimiche;
- in presenza della combinazione di elevata velocit dell'acqua e delle sostanze chimiche del prospeIo 2.

XA1 Ambiente chimico debolmente


aggressivo secondo il prospeWo 2
CLS: classe resistenza min C30/37
XA2 Ambiente chimico moderatamente
aggressivo secondo il prospeIo 2
CLS: classe resistenza min C30/37
XA3 Ambiente chimico fortemente
aggressivo secondo il prospeIo 2
CLS: classe resistenza min C35/45
FINE
La Fessurazione

Michelangelo Laterza Sta6 Limite di Esrcizio


La Fessurazione

Michelangelo Laterza Sta6 Limite di Esrcizio


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FINE

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