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  • Alfredo Ottaviani, Omelia Del 13 Aprile 1969

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    Alfredo Ottaviani, Omelia del 13 aprile 1969 nella chiesa di S. Girolamo della Carità per i Soci di Una Voce, "Documenti di UNA VOCE 1", Roma, Pedanesi, s.a. [1969], pp. 11

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    Alfredo Ottaviani, Omelia del 13 aprile 1969

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    DOCUMENTI DI «UNA VOCE» 1 ASSOCIAZIONE PER LA SALVAGUARDIA DELLA LITURGTA LATINGGREGORIANA Coma Vittoria eke, 20 + Seala A int. 3 OO1Ms Koma. Tel, 640.481 OMELIA TENUTA DA 3.E, REVIMA TL CARDINALE AL- FREDO OTTAVIANI IL GIORNO 13 APRILE 19469 NELLA ‘CHIESA DIS. GIROLAMO DELLA CARITA’ PER 1 SOCI DE «UNA VOCE ». {direttaneyte érateritts dalla registrazione) ‘Nel Vangela di opgi, viene nartate lepisodio dell'apparizione i Ges: agli Apostoli, presente Tommase. Il giorno della Resur- sexione, Gest era subito andato nel Cenacolo a farsi vedere dagli Apostoli ¢ Ti aveva tranquillizzati pereht essi credevana quasi di vedere uno spirito e'disse: « no, vedete, uno spitito non ha carne ed ossa; vedete, roceate le mic mani, toccatc 1a Piaga del mio Cuore, Se volete ancera una prova datemi qualeosa da mangiare e mangity quello che averano messo da parte gli Aportoli, del pane © del peice armotsito, Ma quel giorne non e’era Tommaso e gli Apostoli, quando lo videro, dissero: « abbiamo visto il Sigaote ». Ma cgli disse: « se now vedrit fe Sue Piaghe, se non metter’ [I mio dito sulic Pinghe delle mani ¢ nella Piaga del Suo Costato, non crederd », E Ges, buone e miscricordioso, ancora una velea volle farsi vedere da tutti gli Aposteli, e c'era anche Tommaso, Era come ogi; quella che nei chiamiamo Domenica in Albis, Gesis eit’ nel Cenacolo, di nuove vide gli Apostoll, confda lore Jo Spirita Santo, col patere di mmetiere i peceati. Poi rivelto 2 Tommaso, gli disse: « Tom. maso, vien!, metti la tua mano nelle mie Piaghe, metti la tun mano nel mio Costate ¢ sii fedcle ¢ non ineredulo », E Tommaso, acco statosi a Gesit, mise la mano nel Suo Costato, si prostrd a terra e disse: « Signor mio, Dio mio», E il Signore gli disse: « Perché fai veduio, Tommaso, hai creduto. Beati quelli che non vedono, ma crederanno s, Questa beoritudine @ anche per noi, figlivoli carlssimi, per noi che, a distanza di secoli, di tanti © cost gtandi eventi, grazie a Dio, akbiamo Ja Fede, Gesit era state misericordioss in made speciale con Tommaso, volle rialzarlo dalla ses caduta. Non sol- tanto pet la Sua boat Grsit lo fece, ma anche in compensa della generosith di Tommaso. Poco prima dela Pussione, Gest, stando con gli Apostoli, aveva mostraro Ja sua decisione di tornare a Ge Tosalemme. E gli Apostoli gli dissero: « Macstro, ma se lori ti i tercavano i Farisei, gli Ebrei, per usciderti, come vai a Gerusa- Jemme? » E Gest: fece comprendere che era giunta Ora Sua, che volontariamente andava al Secrificio. E allora, Tommasa che disse? ‘Genetosamente, disse agli Apestoli; « Andiamo anche nei e mo- tiamo con Luis, disposte a dare la vita. Povero Tommaso! manch nella fede, quando Ges gli apporve nella sua Resutrerione. IL Si- gnore allora loda quelli che avevano creduto, senza aver veduto © tutti quelli che poi, nei secoli, avrebbero creduto senza aver ‘isto, ma crechsto nella parola del Vangelo, nella parcla della Tradizione, Tn quelle parole: « Beati colero che crederanno, pur non avendo veduto » c’& tutta Ia ede della Tradizione Cattolica, Perché, non seleanto dobbiamo credere quello che & contenuto negli Scrieti degli Apostoli, ma anche quello che la Tradizione Anostolica ci ha tramandato; ossia, tutto ci che In nredicazione orale degli Apostoli. ci ha trasmesso in modo indefettibile, ¢ cf hu eustodito assistita dallo Spitita Santo, E’ cost che ai mantiene la Tradizione Cattolica: per cui noi crediame in tuttn quello che 2, sia nelle Sante Scritture, sia in quello che & nella tradizione orale. ‘Garinte poi di questo contenute & la Santa Chiesa e il suo infal. libile Magistera. Ringraziamo i Signore che, con Ja Soa assistenza, ci da di poter eodere di questa sicurezen di Fede ¢ di Veriti, assicurara dalla Tradizione. I Signore ba affidate appunto alla Tradisione enze casi sante, cosl impartanti, divine, come sono precisamente quelle della Rivelazione Divina, Il Concilio Vaticano TI ha messo in evi- denza che il deposite della Rivelazione contenutn nella Tradiztone & pi amplo, pid grande anche di quello delle Sacre Scritture E Io ha fates per calcare questa Verita, la quale non & ammessa dai Protestant, mentre il Signore ci ha fatto ben comprendere che aod dobbiamo credere secondo Ja patola degli Apostoli, non saltanta seritta, ma anche orale, trasmessa dalla Trodixione. Se dunque il Signore ha affidato alla Tradizione anche il compito di conservate exta tanto sublime, cost grande, cost impor- tante, quale & quella del Deposito della Fede, dobbiame compren- 6 dete che, per analogia, dobbiamo tener molto conte della Tradl sione Cattolice anche quando si tratta di cose che mom sono del Dogma, ma di alte sccondarie che formano oggetto della dero- zione, del culto, defl'amore del popolo cristiano. Per eempio, ci sono delle cose che solo la Tradizione ci ha tramandate, che posso dire, come T'uso venetande dell‘esposizione del Santissima Sacra- mento. Ci sono, aleuni che, pur ammettenda il Sacrificio, nan va alone perd ["Esposizione de] Sncramentn; ci sono aleuni che, pur ammettendo Ie Lodi che si devono fare al Signore cantare # one Pleno », con entusiaemo, non ammettono le procession’, Spogliane Je Chiese di tutti i quadri dei Santi, e le rendono sale mute, sale bianche, sale spoglie di ogal ommamento sacro; come Je sale pro- testanti, che sono fredde, non parlana di Diio con Je loro immagini sacre, con i loro arnamenti sacri, con i loco simboli sacri. Ebbene, moi, cari figliuoli, dobbiamo essere fedeli alle sente tradizioal della Chiesa, Il tradizionalismo ¢ da aleuni considerato come una cosa ferma nel passato — No: custodire la bellexza, Is santita, la grandezza delle cose del passato, tramandateci nel corso dei sceoli; sono una parte di quello che Ia Tradizione impone e cl assicura di dover mantenere, Ma non & dettn che non ci sia Posto anche per quel progresso che, salvo il Dogma, salvo tutte quello che 2 sostanza della Duotitina, possa svolgere magpionmente © incrementare le manifestazioni della Fede, per renderle ancora pli comprensibili al popola, per renderle pitt accessibili alla pra. tica della vita cristiuna, per far sl che, aceanto a questo mirabile deposite della Fede divina, perché tramandata con In Rivelazione,

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