Anno 7 - N. 9 (#275) Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art.

1, c1, DCB Milano - Supplemento culturale settimanale da vendersi esclusivamente in abbinamento a Corriere della Sera1,000,50 + il prezzo del quotidiano. In CH Tic. Fr 1,00
/

per il Corriere della Sera

Irma Blank
#275
EURO 0,50
5 marzo 2017
Domenica
 2 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017

corriere.it/lalettura Il dibattito delle idee

SSS
Orizzonti .

Un elefante misura
ne dei redditi nel mondo dal 1988 al 2008

la crisiB dei ceti medi

9 D

C
di DARIO DI VICO
A
5 15 25 35 45 55 65 75 85 95
OVERI POPOLAZIONE MONDIALE IN ORDINE PI RICCHI
CRESCENTE DI REDDITO

Altri business Corriere della Sera

.

La libreria che vende

un titolo alla settimana
16

di ANGELO FERRACUTI

Sguardi
La generazione del 1899 fu chiamata a dare un contributo
.

Tot cinquantanni dopo

Un po artista, un po critico fondamentale sui campi di battaglia della Prima guerra
esto
cass! 26 mondiale. Il ricordo di quei giovanissimi coscritti ha
Cos questo?
alimentato la memoria popolare italiana. La Lettura
andata a cercare i diciottenni di oggi sogni, speranze
e ambizioni di (futuri) letterati, artisti, musicisti, scienziati.
di VINCENZO TRIONE
Cest une
la generazione Donnarumma, dal nome del portierone
imitation
de Picass! del Milan che appena diventato maggiorenne
Maschere .

Un Sud diverso possibile

nel cinema italiano
36

di DAVIDE FERRARIO

Percorsi .

La mia vita un romanzo

dopo lincidente dauto
46

di TERESA CIABATTI
DOMENICA 5 MARZO 2017 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 3
Il mare strano

Cambusa
di Nicola Saldutti
{ Il mare stesso, con brevi schizzi di schiuma
che esplodevano nelle tenebre, il mare sicuro,
immutabile, che mette luomo al riparo da
tutte le passioni a eccezione della rabbia del
mare medesimo, sembrava strano quando
egli lanci una rapida occhiata verso
sopravvento.... Cos Joseph Conrad ne Il caso
(traduzione di Richard Ambrosini, Adelphi,
2013). Scopr il mare al lido di Venezia, mentre
veniva dalla Polonia e andava verso la Francia.

La scrittrice Bianca Chiabrando

Facebook? Preferisco Freud e Beethoven

di CRISTINA TAGLIETTI

N i
on sono molto estroversa, a scuola
pi che interagire mi piace osserva-
re: i compagni, i professori, le dina-
miche. Per questo mi sono messa a
scrivere. Bianca Chiabrando, capel-
li lunghi, niente trucco, gonna corta e Dr. Martens ai pie-
di, compie 18 anni il 24 novembre. Milanese (al 100%,
anche spiritualmente. Adoro la citt, dopo due settima-
ne lontano sento il bisogno di tornarci), figlia unica, pa-
dre pubblicitario, madre counselor, ha scritto il primo li-
bro a 13 anni osservando i compagni (maschi) di scuola.
Il caso 3 D, uscito da Mondadori nel 2015, ha proposto,
con parole e disegni, una divertente psicopatologia della
vita di classe (terza media), mentre A noi due, prof (2016)
ha raccontato il primo anno di liceo classico di Olivia, al-
le prese con il professor Pattume. Non sono i miei pro-
fessori, ma dei tipi inventati, in cui ho concentrato le ca-
ratteristiche pi bizzarre di vari insegnanti, anche per far
ridere. Insomma, la scuola raccontata dallinterno, con
leggerezza e ironia (i miei compagni si sono divertiti,
anche perch il mio modo di raccontarli affettuoso).
Adesso sono molto impegnata con la scuola rac-
conta Bianca che frequenta il quarto anno al classico Ti-
to Livio di Milano quindi credo che al prossimo libro
mi dedicher dopo la maturit. Anche perch queste
erano storie pensate per i miei coetanei, relativamente
semplici. Vorrei scrivere un romanzo pi impegnativo,
ma sempre che contempli un registro comico-ironico.
Lo sento congeniale. Alluniversit Bianca vuole studia-
re Psicologia e poi fare un master in Antropologia, maga-
ri andando qualche anno a Vienna, (sui luoghi di Freud
e di Beethoven, due mie grandi passioni). quello il
mestiere che vorrei fare, forse perch vedo quello che fa
mia madre. Ma so anche che la scrittura mi accompagne-
r sempre. Mi piace troppo. Pap il mio primo lettore,
con lui che mi confronto. La vita di classe continua a ispi-
rarmi: faccio racconti brevi o in versi, sul modello delle
terzine di Dante. Ma per me stessa, per divertirmi, non
per pubblicarli.
Il caso di Bianca Chiabrando diverso da quello di al-
tre sue coetanee di successo, come Sofia Viscardi che vie-
ne da YouTube o Cristina Chiperi, nata sulla piattaforma
di scrittura Wattpad (entrambe del 1998). YouTube mi
piace per i video musicali o per le conferenze Ted su ar-
gomenti che mi interessano, come la scuola o temi socia-
li. Uso WhatsApp per parlare con i miei amici, ma non
sono su Instagram n su Facebook spiega . Sono si-
cura che i social siano belli e utili, ma sono molto riserva-
ta e pubblicare una mia foto o uno status per raccontare i
fatti miei mi mette a disagio. Questo non significa che
non abbia amici, ma preferisco parlarci o uscirci.
Da quando ha cinque anni suona il pianoforte e fa par-
te di unorchestra scolastica (componiamo e suoniamo
i nostri brani), le piacciono Beatles, Queen, Lou Reed,
insomma gli stessi che potrebbero piacere ai suoi genito-
ri pi che ai suoi coetanei. Lo sport non fa per lei, mentre Gioco di sguardi
nello zaino ha I racconti del crimine di Guy de Maupas- Il lavoro nella pagina
sant. Adoro Jane Austen, ma anche Sherlock Holmes e accanto uninstallazione
Jonathan Coe. Ho letto Harry Potter ma non sono appas- realizzata da studenti nati
sionata di fantasy. Di solito scelgo dalla libreria di casa, nel 1999. Sono opere che
seguendo i suggerimenti degli insegnanti o dei genito- rappresentano nel dettaglio
ri. Da sola sballa la media degli adolescenti, secondo le citazioni di sguardi che
statistiche lettori deboli: Leggo un libro alla settimana, provengono dal passato e
ma se si tratta di Umberto Eco ci metto anche un mese. che si intrecciano nei sentieri
RIPRODUZIONE RISERVATA del contemporaneo. Canta la

99
poetessa Alda Merini in Lo
sguardo del poeta:
Se qualcuno cercasse di
capire il tuo sguardo/
Poeta difenditi con ferocia/

I nuovi ragazzi
Il tuo sguardo son cento
sguardi che ahim/
Ti hanno, guardato
tremando. Raccontano gli
allievi del liceo artistico
Arcangeli di Bologna:
Abbiamo fatto nostro un
gioco di sguardi che gi
erano stati catturati.
affascinante notare come,
nonostante il passare del
tempo, la luce che vive

del
dentro gli occhi sia ancora
cos intensa e profonda. Si
tratta di una installazione
composta da 37 tele dipinte
ad olio (qui ne proponiamo,
in alto, quattordici e, sotto,
un dettaglio). Le dimensioni
sono: 15x20, 20x20, 13x13,
15x20 centimetri.
Gli studenti del 1999, che
hanno realizzato questa
Il matematico Federico Viola opera e frequentano la
classe 4B Figurativo Pittura,
sono: Alice Barbanti, Alice

Giro il mondo (e cresco) grazie ai numeri Barbati, Emma Basaglia,

Federica Bonetti, Caterina
Cavallini, Noemi De
Francesco, Mirea Fantini,
Arianna Ferrara, Eleonora
Franceschi, Filippo Jaboli,
di ALESSIA RASTELLI Chiara Vannini; a questo
lavoro hanno anche

T
utta la mia vita finora stata un avvi-
cinamento alla matematica. Federi-
co Viola, vincitore delle ultime Olim-
piadi dedicate alla disciplina, nella
squadra italiana che ha partecipato
alla fase internazionale a Hong Kong, ha 17 anni (ne
compir 18 il 21 novembre) ma parla gi con saggezza,
mostrando la capacit di guardarsi da fuori dei ragazzi
straordinariamente intelligenti. Di chi, dotato di un ta-
lento speciale, il suo dono ha dovuto imparare, fin da
giovanissimo, a gestirlo e metterlo a frutto.
Studente al quarto anno del liceo scientifico Augu-
sto Righi di Roma la citt dove nato e vive con i ge-
nitori, entrambi laureati in Fisica, e due fratelli pi pic-
coli , Federico racconta di aver sempre avuto la fissa
per i numeri. Si capiva che ero portato per la matema-
tica, ma questa potenzialit non riuscivo a esprimerla.
A incanalarla, come lenergia di un fiume che deve anco-
ra scavare il suo letto. Accade alle medie, quando parte-
cipa ai Giochi matematici organizzati dalla Bocconi, ar-
rivando alla fase internazionale a Parigi, e poi alle supe-
riori con le Olimpiadi, in cui nel 2016 primo a pari me-
rito con Andrea Ulliana del liceo scientifico Ippolito
Nievo di Padova, di un anno pi grande. A scuola
spiega Federico si tende ad applicare quello che si
studia, mentre in queste gare extra serve soprattutto sa-
per trovare ogni volta la strategia giusta. Partecipare mi
ha dato stimoli e mi ha fatto sentire pi apprezzato.
Dieci in matematica e in fisica, voti dal 7 al 9 nelle
materie umanistiche, a Federico bastano una o due ore
di studio al giorno per mantenere la media. Non esage-
ro dice mentre per le Olimpiadi mi sono allenato:
sia da solo, con gli esercizi in rete, sia frequentando gli
stage di preparazione, cui sono stato ammesso alla fine
della seconda liceo. Si tengono a Pisa alla Scuola Nor-
male, che mi sembra una bella realt. Sto valutando se
provare a fare il test per frequentare l luniversit. Non
ha ancora deciso la facolt, di sicuro scientifica, proba- partecipato gli studenti della
bilmente Matematica. classe 3B Figurativo Pittura,
Lo affascinano il pensiero puro e la prospettiva di anche loro del 1999: Giorgia
scoprire cose che prima non si sapevano. Come ac- Baccolini, Olmo Ferrari,
caduto con la geometria non euclidea, che ha messo in Alessia Russo. Hanno
dubbio lautorit precedente rivoluzionando la cono- condiviso questa iniziativa
scenza. Gara dopo gara lultima due settimane fa, a con la Lettura la
Bucarest Federico diventato pi consapevole delle professoressa Maria Cristina
sue capacit. Ma sa che si pu anche fallire: C sempre Casali, dirigente scolastico
la paura di andare male, di deludere se stessi o qualcun dellArcangeli di Bologna,
altro. Tuttavia, pure quando si compiono errori, si pu e le professoresse Claudia
recuperare. Si dice tranquillo da questo punto di vi- Bergonzoni, Mariangela
sta e nel rapporto con i coetanei, nonostante essere ge- Zaffani, Patrizia Atti,
niali non sia sempre facile alla sua et. Qualcuno a vol- Flaminia Cipriani.
te mi guarda con distacco confessa ma cerco di Nelle pagine seguenti:
non dargli peso, gli altri invece si comportano bene. illustrazioni di studenti
In passato Federico ha suonato il piano, pratica il nuo- del 1999 delle classi
to e larrampicata e fin da piccolo fa parte di un gruppo 3B Figurativo Pittura
scout. Svolgiamo attivit avventurose e allaperto, ma e 3H, 4H, 4I Grafico
parliamo anche molto, racconta. sereno nel suo
mondo, ma lidea di cambiare citt per luniversit o per
il lavoro non lo spaventa: Adattarsi possibile e aiuta a
crescere, gi adesso i viaggi allestero grazie alle compe-
tizioni di matematica mi hanno arricchito.
Con linglese pronto: Ho frequentato diversi corsi e
fatto esami di certificazione, spiega. E, anche in questo
caso, il voto in pagella comunque gi dieci.
RIPRODUZIONE RISERVATA
4 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017

Il dibattito delle idee

Il musicista Riccardo Cellacchi

Amo il flauto. Mi piace la Germania

di GIAN MARIO BENZING

Passione,
U
n po stupisce che in unItalia come la nostra,
dove, per un giovane, la musica classica ignota
e in nessun luogo perch ovunque, persino
grinta in metropolitana e nei bancomat, imposto il
pop/ rock stupisce che, nonostante tutto, i
navano anche per addormentarmi, ninne nanne per flauto
e pianoforte, ricordo ancora un Andante di Mozart.... Mu-
sica domestica. S, da piccoli facevamo musica tutti insie-
me, in quartetto; adesso, con tanti impegni, pi diffici-
le.
tezza, dallagilit. Mi piaceva anche il corno, ma era pi dif-
ficile.... A sei anni comincia a studiare con il padre, a nove
in Conservatorio. Grazie alla Giovent Musicale, per
due anni tiene concerti in tuttItalia, in trio: Bellissima
esperienza. Adesso si perfeziona con Andrea Oliva e con

e talento; giovani talenti classici fioriscano, fioriscano eccome. Pren-

diamo uno dei pi eclatanti, Riccardo Cellacchi, flautista di
Latina che compir 18 anni il prossimo 26 dicembre. Lo ri-
Riccardo voleva fare come il pap. Il flauto mi ha sem-
pre incuriosito, e mio padre mi ha sempre incoraggiato: a
cinque anni mi ha regalato un flauto traverso, ma di plasti-
Andrea Lieberknecht a Monaco.
Come vive un giovane talento classico in Italia? Si sente
diverso? No, al liceo, con i miei compagni racconto anche
legami cordiamo nel 2013 tra i vincitori delle Audizioni nazionali
della Giovent Musicale dItalia, benemerita istituzione
ca e senza chiavi. Ero affascinato dal suono, dalla brillan- della mia musica; loro sono interessati, si incuriosisco-
no, c poca informazione sulla classica; s, in questo per-
solidi con la che dal 1952, pur tra mille spine, scova e promuove genera-
zioni di musicisti. Cellacchi venne a Milano con il fratello
cepisco una certa differenza tra me e loro, soprattutto per-
ch in poche famiglie si fa musica, in molte neanche se ne

famiglia; Alessandro, fagottista; si esibirono al Teatro Dal Verme e

stupirono tutti. Cos piccolo, quel ragazzino con i capelli a
spazzola suonava il flauto come un virtuoso grande; ave-
parla. Studia tanto? La scuola mi impegna molto, cerco
di tenere un minimo di tre-quattro ore al giorno, la dome-
nica o in vacanza anche quattro-cinque. Riccardo fre-
presenza va gi tutto, senso della frase, intonazione, fiati, e una fre-
schezza piena di gioia contagiosa.
quenta la quarta liceo scientifico, ama filosofia e matema-
tica. Ma anche le lingue, specie il tedesco: mi piacerebbe

limitata Da quellexploit, Riccardo ha fatto molta strada. Premi

vinti, masterclass, esperienze da solista con la Junior Or-
chestra dellAccademia Nazionale di Santa Cecilia, concerti
vivere in Germania, l c pi spazio e pi rispetto per la
musica classica.
Niente sport, solo un po di palestra; poco internet (Uso
sui social al Parco della Musica di Roma, per il Festival di Spoleto, al
Ravello Festival, al Quirinale. Con una particolarit: eserci-
Facebook, ma per ragioni professionali), ma musica a
360 gradi: Ascolto di tutto, ecco, magari non proprio la
network. zio, sacrificio, ore di studio, virtuosismo funambolico, per
lui tutto naturale. Riccardo nato in una famiglia musi-
dance o lheavy metal.... Qualche rimpianto? Sacrifici ne
ho fatti, da bambino forse non ho avuto sempre una vita

C chi cale. La madre pianista, oltre che scrittrice, il padre flau-

tista di vaglia. Ho sentito musica fin dalla pancia di mia
mamma racconta con candore i primi suoni di cui ho
spensierata, ma sono felice di poter fare musica con gli al-
tri, di esprimere me stesso con il flauto, compagno fedele.
E quando suono cerco di divertirmi il pi possibile.
pratica memoria sono i miei genitori che suonano insieme. Suo- RIPRODUZIONE RISERVATA

lo sport
con molto
impegno
e chi non
mostra
alcun Martina
Santagata
interesse.
A scuola
di solito
Chiara Vannini Andrea Bini
vanno Agnese
Zanni
Matteo Frangiamone
Giorgia Baccolini
bene,
qualcuno La cantante Margherita Principi
ne ha tratto
spunto
per la
Sono a X Factor, finisco in The Young Pope
propria di MARCO BRUNA

F
orse la sua determinazione il frutto di quegli
attivit otto anni e mezzo passati sui campi di basket,
cinque e mezzo con i ragazzi, tre con le ragazze.
creativa, Buttavo a terra i maschi per arrivare a canestro.
Ho sempre voluto mettermi alla prova. Tanto
Skin lha voluta in squadra, e tra loro nato un rapporto Studio musica e inglese, perch la lingua nella quale
forte, rimasto nel tempo. Quando sono entrata in stu-
dio a febbraio per registrare il mio primo album mi ha
vorrei cantare. Faccio la spola tra Pesaro e Roma, lavoro
con grande costanza al disco. Amo il jazz, il blues, anche
mandato un mazzo di fiori da Barcellona. Sul biglietto
cera scritto Good luck. E finiva cos: All my love.
se alla fine ascolto tutto. Ammiro Amy Winehouse. Dopo
aver visto il film-documentario su di lei, ho avuto ancora

ma c che a 18 anni diventata maggiorenne il 21 gennaio

, Margherita Principi ha gi alle spalle un percorso im-
portante. Originaria di Fano, oggi residente a Pesaro, nel
Skin.
Dopo X Factor Margherita ha preso una pausa da
scuola per concentrarsi sulla musica. Ma lo studio rima-
pi determinazione a perseguire il mio sogno.
Il 2016 rimarr un anno speciale nella vita di Margheri-
ta. Paolo Sorrentino ha inserito la sua esibizione a X
chi non 2013 ha vinto il concorso Vocine Nuove di Castrocaro Ter-
me, manifestazione canora dedicata a bambini e ragazzi
ne fondamentale nelle sue giornate: Mi alzo alle sette. Factor, quando canta lHallelujah, in una scena della se-
rie televisiva The Young Pope. Con una coincidenza:

sopporta di talento. Portava Caruso di Lucio Dalla. Due anni dopo,

la grande occasione: la partecipazione alla nona edizione
di X Factor, il talent show in onda su Sky Uno dal 2011.
quellepisodio, il settimo, nel quale Jude Law guarda lau-
dizione di Margherita in tv, andava in onda l11 novembre
2016, il giorno dellannuncio in Italia della morte di Leo-
le lezioni. Nel mezzo tanto lavoro e un unico sogno in testa, la mu-
sica. Quando ho scelto di partecipare a X Factor rac-
nard Cohen, scomparso pochi giorni prima, il 7 novem-
bre. Nello stesso anno ha lavorato alla colonna sonora
E le rifiuta conta a la Lettura Margherita , mi sono detta: Pro-
viamo. Volevo conoscere un mondo di cui non sapevo
della miniserie tv Lampedusa, trasmessa da Rai Uno il 20
e 21 settembre. Lepisodio pi simpatico le capitato lo
nulla. La mia fortuna stata incontrare Skin. Il babbo mi scorso dicembre, quando le stato chiesto di esibirsi su
ha detto: Skin ci tiene, non si scorder di te. Rai Uno per il concerto di capodanno. Era tutto pronto.
Margherita, occhi verdi, capelli castano chiaro, ha tira- Salvo poi la marcia indietro degli organizzatori: Non sa-
to fuori il suo x factor cantando lHallelujah di Leonard pevano che ero ancora minorenne. E se non hai compiu-
Cohen, nella versione del 1994 di Jeff Buckley. E ha lascia- to diciotto anni non puoi esibirti dopo mezzanotte.
to i quattro giudici del programma Skin, Fedez, Elio e Tra i progetti del futuro prossimo c la partecipazione
Mika senza parole. Sul palco ero tranquilla. Ma alla colonna sonora del nuovo film di Federico Moccia,
quando mi hanno fatto sedere per suonare il dulcimer, Non c campo, che verr girato nel Salento tra marzo e
lo strumento medievale con cui mi esibivo, le mani han- aprile. Quello che la vita mi d lo prendo e lo porto a
no cominciato a tremare. l che ho tirato fuori la grinta casa.
che usavo quando giocavo a basket. Dopo laudizione RIPRODUZIONE RISERVATA
 DOMENICA 5 MARZO 2017
Lattrice Greta Zuccheri Montanari
facile piangere per finta, difficile ridere
di MAURIZIO PORRO
N A volte
el suo piccolo, Greta Zuccheri Montanari,
che 18 candeline le spegner il 7 agosto, gi
passata dal muto al sonoro, dal cinema
depoca a quello dambientazione contem-
poranea. Debutt per caso, dopo una foto
mandata dai genitori e un provino, in Luomo che verr
di Giorgio Diritti, 2008: era la bambina che non parla pi
dopo la morte del fratellino negli anni bui della guerra e
della strage di Marzabotto. Ora con Pupi Avati parla mol-
tissimo: la nevrosi ha traslocato nella mente del suo
partner innamorato, Marco, anchegli un promettente
ragazzo del 99, Saul Nanni, gi attore per Luca Lucini,
idolo delle teenager con massima intesa generazionale.
Alla ragazza nella storia spetta di salvarlo, pagando
patologie sonanti di persona, ma risvegliando un certo
fulgore interiore che aspettava soltanto di essere sco-
perto. Il fulgore di Dony il film tv che Avati sta montan-
do (andr in onda a maggio, sulla Rai) che la vede al cen-
tro dellazione anche psicologica. Dice di s: La prima
volta sul set, in montagna, ero proprio una bimba e mi
sembrava tutto un gioco; oggi ho dovuto calarmi in un
altro carattere, diventare Dony, liceale bolognese che
per certi versi mi somiglia: il gusto proprio quello di
fingere di essere unaltra anche se io nei miei panni sto
benissimo.
Non finge nella vita, Greta, per carit, frequenta la ter-
za liceo linguistico e conduce, pur con qualche giustifi-
cata assenza, vita da adolescente normalissima. Que-
Giacomo Elia Porqueddu
Denisa Baba
Lartista Laura Trentin
Cucio lampadine e scolpisco quaderni
di STEFANO BUCCI
I
l mondo di Laura, Laura Trentin di Mariano Comen-
se (unaltra ragazza del 1999), tutto nei suoi qua-
derni. Veri e propri taccuini dartista che guardano ai
suoi maestri: Duchamp, Giacometti, Louise Bourge-
ois (in questo momento la preferita), Carol Rama.
Capelli biondi corti, occhi grandi scuri e vivaci, tanti pier-
cing e le dita abituate a lavorare, praticamente da sempre,
ogni tipo di oggetto (a cominciare dalle lampadine, unal-
tra delle sue passioni), di materiale (la plastica, aghi e filo,
il Vinavil), di colore (Il rosso quello che mi piace di
pi). Aspettando la vera prima mostra a Milano in oc-
casione della terza edizione di Studi festival #3, dal 14 al
18 marzo, dove Laura porter i suoi taccuini, il suo uo-
mo-lampadina racconta di essere sempre stata una
bambina molto vivace e di avere sempre avuto un rappor-
to conflittuale con la scuola.
Ama litaliano, ma non la matematica, anche se i nu-
meri ancora una volta colorati, incisi, ricamati ri-
corrono in continuazione nelle sue opere. La sua estetica
(ma Laura preferisce piuttosto parlare di quello che mi
piace e quello che invece non mi piace) fatta di di-
struggere e ricostruire, di smontare e rimontare. Da
questo nasce il rapporto strettissimo con i materiali, tan-
to che il suo zaino sembra a prima vista una sorta di nego-
zio di ferramenta: dove convivono tutta una serie di qua-
derni (che sembrano vere e proprie sculture) e utensili va-
ri, come una enorme bottiglietta di Vinavil. Cosa scrive, in
modo cos ossessivo su quelle pagine? Numeri, formule,
Due parole in croce
di Luigi Accattoli
{ Primo viene lesempio, seconda la parola, poi
sto il segreto di cui devo ringraziare i miei: dopo il set
ho ripreso in mano la mia vita normale e tranquilla, ho
continuato a essere me stessa, anche quandero in quar-
ta elementare e tutta la classe era curiosa di sapere do-
vero stata, che cosa avevo fatto, cosera il cinema. Oggi i
mezzi di comunicazione e condivisione si sono molti-
plicati e molti chiedono, scrivono, sinformano, ma cer-
co di restare serena e di non montarmi la testa. Rias-
sunto: sono state due belle esperienze con diverso grado
Erica Galuzzi Martina Giorgi
ricette di farmaci, definizioni rubate dalle pagine ritaglia-
te di un vocabolario: mi piace, ancora una volta, scompor-
re e ricomporre frasi assolutamente fuori contesto.
Perch niente sembra immobile nel mondo di Laura
Trentin, che si veste tutta in nero, con tanto di zip e fibbie,
alla maniera dark-punk-rock o forse sarebbe meglio dire
alla sua maniera: con le dita sottilissime (Mi hanno
detto che sembrano quelle di un pipistrello) lavora pla-
stica, carta, nastro adesivo, filo, spago, persino forchette.
CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 5
In principio era lesempio
a seguire... limmagine in movimento e la
risonanza digitale, quella dei like (mi piace) e
quella dei retweet (rilancio di un messaggio).
la scala comunicativa che ha dettato a
Francesco il tweet apparso nella sua pagina
ufficiale (@pontifex_it) il 23 febbraio: Non
sottovalutiamo il valore dellesempio perch
ha pi forza di mille parole, di migliaia di like o
retweet, di mille video su youtube.
di consapevolezza. Credo che mi piacerebbe farlo, il ci-
nema, ma non ancora il mio vero mestiere. Lesperien-
za con Avati, attento e protettivo, complice e paterno, mi
ha fatto capire che c qualcosa in me adatto a recitare,
captavo le intenzioni immediatamente, ci si intendeva al in bilico tra
volo. Mi piace lidea di costruire un personaggio, insom-
ma vorrei continuare: mi spaventa solo pensare di cam-
biare vita. tutto futuro, il divismo pu attendere, non
normalit
obbligatorio sdoppiarsi. Vero, io sto benissimo nella
mia famiglia sulle colline bolognesi. S, sono appassio-
e celebrit,
nata di cinema, mi piacciono i film che fanno riflettere e
ti cambiano qualcosa dentro, anche quelli romantici, rifuggono
detesto lhorror. Quello che mi ha conquistato nellespe-
rienza con Pupi stato calarmi in una ragazza che mi so-
miglia, ha la mia et e affronta come me ladolescenza,
dal divismo
lamore, la scuola e soprattutto il prendersi cura di un al-
tro diverso da me. e sanno
Certo, quello che prima era stato uno strano gioco ora
rischia di diventare serio. Vuole sapere delle difficolt?
Per esempio mi riesce difficile ridere per finta, pi fa-
che per
cile fingere di piangere, pi naturale. Sul set, insie-
me, innamorati, problematici, due giovani attori del 99:
affermarsi
ci si capisce meglio con la stessa et? Dipende. Io sto
spesso coi pi grandi, faccio cose che le mie amiche non bisogna
fanno: per esempio ballo il tango argentino come mi ha
insegnato mia nonna, da tre anni seguo i corsi e sono
magnifici quel ritmo, quella musica, quei movimenti.
faticare
RIPRODUZIONE RISERVATA
senza sosta.
Diversi
di loro sono
gi adesso
proiettati
verso altri
Paesi che,
Mam Dece Seck Antini
rispetto
allItalia
ingessata,
offrono
opportunit
migliori
alle nuove
leve.
Diventa
allora
Neo-duchampiana? Forse. Iperrealista? Forse. Nien-
te, insomma, mai preciso, sicuro, definito. Anche se
non sembrano mancarle punti fermi, a cominciare dal so-
decisivo
lito Duchamp per arrivare a fotografi come Vivien Meier
(Una delle prime artiste che ho conosciuto) e Robert imparare
Mapplethorpe (Ho sempre in testa il suo incredibile ri-
tratto della Bourgeois).
Gli amici? Fino a qualche tempo fa, ne avevo abba-
bene
stanza, poi ho cambiato scuola e adesso mi rimasta la
mia amica del cuore, la stessa di sempre. Lultimo libro le lingue,
letto? Marcel Duchamp. Un genio perdigiorno delle Edi-
zioni Clichy, lho finito mentre la stavo aspettando. Cosa
dicono i suoi genitori, pap giardiniere e mamma casa-
soprattutto
linga? Vorrebbero che prima di tutto finisse la scuola?
Sono contenti, mi lasciano fare. Certo che con mio pa-
( ovvio)
dre di arte non parlo mai perch anche lui dipinge e, a dif-
ferenza di me, dipinge specialmente paesaggi e vedute linglese
molto tradizionali, in stile surrealista-iperrealista. Per-
ch allora non vi confrontate mai tra di voi sullarte? Laura
abbassa un attimo gli occhi e poi dice a mezza voce: Le
sue cose non mi piacciono proprio.
Come premio per essere stata promossa, lo scorso an-
no Laura Trentin aveva chiesto di potersi iscrivere ai corsi
di Roberto Casiraghi allAccademia di Brera: Unespe-
rienza bellissima, mi sono sentita libera. Mai stata alla
Biennale di Venezia? No. Finora non ho viaggiato mol-
to. Questa potrebbe essere la volta buona.
RIPRODUZIONE RISERVATA
 6 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017

Il dibattito delle idee

I ragazzi del 1999

La generazione
a colori
che sorride
alle nuove
opportunit
di ANDREA FANTI

C
i guardano e sorridono, curio-
si, scanzonati o garbatamente
in posa. Sono i diciottenni che
Isabella Balena (Rimini, 1965)
ritrae per una ricerca persona-
le dalla quale emergono gli sguardi lim-
pidi e i volti puliti di ragazze e ragazzi
che rivelano, senza mediazione, intensi-
t ed energia carica di aspettative. La
generazione del selfie abbassa le difese
di fronte alla fotografa professionista e si
mostra con sincera vulnerabilit alla
nostra curiosit, gli occhi hanno una
luce pura, attenta, determinata, a tratti
consapevole. Sono tutti ragazzi nati nel
1999, studenti del liceo scientifico Ein-
stein e del liceo artistico Brera di
Milano e della Polisportiva Nippon di
Pero. Nella memoria collettiva rimane
radicato il ricordo
ISABELLA BALENA (FOTO MAKI GALIMBERTI)

di unaltra genera-
zione del 99, di
diciottenni dai
volti e dalle espres-
sioni maturati
precocemente,
sguardi che sem-
brano presagire
lamaro destino
che li attende. Im-
molati sui campi di
battaglia in nome
di una ragion di Stato e in difesa dei va-
lori dai quali non potevano e non voleva-
no sottrarsi. Lidea di un parallelismo
tra la storia e il contemporaneo mi
venuta dai figli e dai loro amici, raccon-
ta lautrice a la Lettura. I ragazzi del
1999, quelli che questanno compiono 18
anni, sono gli ultimi del Millennio. I
nostri ragazzi non partiranno per la
guerra e potranno progettare il presente
e il futuro, strappato invece a moltissimi
loro coetanei nel secolo scorso. Ma se i
ragazzi che vivono in Europa oggi posso-
no sognare, affermare i loro diritti, esse-
re protagonisti delle loro scelte, anche
grazie alle conquiste di chi li ha precedu-
ti, si trovano comunque a vivere una
realt complessa dove nulla scontato e
nello sguardo che ci lanciano da queste
immagini traspare gi lenergia necessa-
ria per conquistarsi un futuro.
Isabella Balena vive a Milano ed stata
assistente di Gabriele Basilico. Lavora
principalmente su tematiche sociali, ha
realizzato reportage in aree di crisi come
Iraq, Somalia, Kenya, Balcani, Messico e
Sud America, India, e per molti anni ha
seguito il conflitto israelo-palestinese e
larea mediorientale. Nel 1994 ha parteci-
pato al primo Masterclass della World
Press Photo Foundation a Rotterdam. Da
allora spazia in tutti gli ambiti del repor-
tage.
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DOMENICA 5 MARZO 2017 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 7
I sopravvissuti dellarsenico

Sopra le righe
di Giuseppe Remuzzi
{ Deserto di Atacama 7.000 anni fa: c poca
acqua e quella poca contaminata larsenico
supera 1 microgrammo per litro, 100 volte pi
dei limiti ma c chi sopravvissuto. Come?
Oggi scopriamo che levoluzione ha favorito chi
per via di una mutazione genetica riusciva a
metabolizzare larsenico trasformandolo in una
sostanza meno tossica. Provvidenziale. Chi non
aveva la mutazione moriva e se non moriva
non poteva avere figli. Sono rimasti solo gli altri.

I ragazzi del 1899

La generazione
in bianco
e nero
che sul Piave
salv lItalia
di MARCO SCARDIGLI

I
l ricordo della Grande guerra
vivo. Le canzoni degli alpini, Redi-
puglia, i monumenti ai caduti, il 4
novembre sono un filo di memoria
che ci unisce ancora a quegli anni
drammatici. Vi appartengono anche i
ragazzi del 99, termine che nel lin-
guaggio comune diventato sinonimo
di entusiasmo, impegno e freschezza.
Per comprendere chi fossero dobbiamo
tornare indietro di centanni. Era lautun-
no 1917 quando reparti austro-tedeschi
attaccarono le posizioni italiane presso
Caporetto, creando una crepa nella diga
di trincee che andava da Monfalcone al
Trentino. La crepa poi divenne una falla
e infine un disastro. Dopo oltre due anni
di lotta massacrante che aveva stritolato
fiducia e speranze, il fronte italiano si
sfasci e cominci una disperata ritirata
attraverso il Friuli e il Veneto; quando si
arrest finalmente sul fiume Piave, co-
minci unaltra guerra.
Sostituito il duro e anziano coman-
dante in capo Luigi Cadorna con il pi
giovane Armando Diaz, le ostilit prese-
ro un altro corso: pi attenzione alle
esigenze fisiche e psicologiche del sol-
dato, miglior armamento e dottrine mi-
litari pi consone alla guerra moderna.
Ma soprattutto sul Piave cambi la per-
cezione del conflitto: una propaganda
finalmente efficace fece capire ai soldati
che era in gioco la salvezza della patria e
li convinse che lintera nazione era al
loro fianco, partecipe degli sforzi e dei
sacrifici. Di questo nuovo sentimento
furono simbolo i giovani della leva del
1899, che arrivarono in linea proprio sul
Piave appena compiuti i 18 anni, o perfi-
no prima. Non erano studentelli imber-
bi, poco pi che bambini: erano in mag-
gioranza contadini e nelle campagne di
allora, a quellet, si era uomini fatti. Il
carattere che li rese speciali e degni di
memoria che giunsero nelle trincee in
massa, per ripianare gli enormi vuoti
lasciati dal disastro di Caporetto. Tanta
giovent buttata nella fornace delle trin-
cee ebbe un effetto straordinariamente
benefico sui veterani precocemente in-
vecchiati nella guerra del Carso e usurati
dalla ritirata: giovani inesperti a cui of-
frire sostegno e aiuto e che in cambio
portavano freschezza ed entusiasmo.
Cos assieme al cambio di comando,
alla sensazione di combattere per difen-
dere la propria casa e allarrivo di aiuti in
uomini e materiali dai Paesi alleati, i
ragazzi del 99 rappresentarono uno dei
capisaldi attorno ai quali si stabil una
rinnovata volont di combattere che
port prima a fermare loffensiva nemica
e poi a contrattaccare vittoriosamente
giungendo alla fine della guerra.
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8 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017

NICOLAI LILIN
FAVOLE FUORILEGGE

Le favole sono sempre fuorilegge: basta dire cera una volta

per capovolgere la realt con tutte le sue regole.
Queste per lo sono davvero.

EINAUDI
DOMENICA 5 MARZO 2017 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 9

SCOPER Chiarito il mistero dellanello

emesso dalla stella che muore
grande astro muore nasce una
supernova e quella di Keplero era
allinterno della Via Lattea. La
intorno del materiale che invece di
viaggiare in ogni direzione in forma
sferica si condensava inspiegabilmente

TE
di GIOVANNI CAPRARA
T
rentanni fa, nella notte del 23
febbraio 1987, una stella venti volte
superiore al Sole brillava cos forte in
cielo da essere vista a occhio nudo. Era
lattimo finale della vita dellastro ed era il
primo evento del genere che accadesse
cos vicino da centinaia danni, in pratica
da quando era stato inventato il
telescopio. Prima si conosceva solo la
stella di Keplero, osservata
dallastronomo nel 1604. Quando un
Lanello della Supernova 1987A
Supernova 1987A si trovava poco
oltre, allinterno della Grande Nube di
Magellano, galassia satellite della Via
Lattea. Limponente scoppio avveniva
168 mila anni fa e tanto aveva impiegato
la sua luce per mostrarsi ai nostri occhi.
Ma da quel momento i pi potenti
telescopi la scrutavano per cogliere
levoluzione di uno dei fenomeni pi
violenti e spettacolari. La sua luce
raggiungeva il massimo tre mesi dopo,
poi si affievoliva, ma non del tutto. Anzi
nel 2001 riprendeva vigore. Ventimila
anni prima dellesplosione lastro ormai
prossimo alla morte, aveva eiettato
in un anello. Come mai? Quando poi la
stella esplose, atomi e molecole di cui era
costituita si scontravano con lanello
facendolo brillare emettendo raggi X. Con
le osservazioni del telescopio spaziale
Hubble della Nasa e del radiotelescopio
Alma dellEso in Cile lenigma si sciolto.
Lanello si era formato sotto leffetto di
correnti pi veloci del vento solare
emesso durante levento, ricostruito da
una simulazione numerica in 3D, visibile
sul sito di Hubble, dal gruppo di Salvatore
Orlando dellIstituto nazionale di
Astrofisica di Palermo.
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Orizzonti
Emanuela Scarpellini #twitterguest
Emanuela Scarpellini (Bologna, 1958)
docente di Storia contemporanea
allUniversit Statale di Milano. Ha insegnato
a Stanford e Georgetown, si occupa di Storia
.

dei consumi e della cultura materiale.

Tra i suoi libri: LItalia dei consumi. Dalla Belle
Nuovi linguaggi, scienze, filosofie, religioni poque al nuovo millennio (Laterza 2008);
A tavola! Gli italiani in sette pranzi (Laterza
2012). Da oggi consiglia un libro al giorno
ai follower dellaccount @La_Lettura.

Lelefante
Economia La curva di Milanovic dimostra che la globalizzazione
ha favorito gli abitanti dei Paesi in via di sviluppo. Invece le classi
medie occidentali ci hanno rimesso, al contrario dei ceti pi ricchi

di DARIO DI VICO della diseguaglianza

S
e i cinesi potessero votare per te-
nere in equilibrio e in continuit i
sistemi politici occidentali, il gio-
co sarebbe fatto. E avremmo una
classica situazione da cui tutti
guadagnano. Sono infatti loro i veri vinci-
spera (chiosa di Milanovic). lincrocio
Variazione dei redditi nel mondo dal 1988 al 2008 fatale, gi accennato, con i mercati politici
nazionali e i loro equilibri terremotati dal-
90 la globalizzazione che rovescia proporzio-
ni e valori e mette in copertina il forgotten
B man che ha votato Donald Trump.
AUMENTO REALE DEL REDDITO IN PERCENTUALE

tori della globalizzazione, sono stati i citta- 80 Facciamo adesso un salto a Davos allo
dini della Repubblica popolare che hanno storico discorso di fine gennaio di Xi
70
D
incassato il dividendo pi generoso dallal- Jinping, che ha colto loccasione per eredi-
largamento del mondo, dallintensificarsi tare la bandiera della globalizzazione dagli
degli scambi e dalla riduzione delle barrie- americani e presentarsi come lalfiere del
re. Il guaio che in parallelo le classi me- 60 mondo largo che rifiuta protezionismi e
die occidentali hanno subito una retroces- barriere. Il numero uno di Pechino ha pre-
sione ed questo movimento allindietro 50 sentato la mondializzazione come una
che, sommato ad altre componenti grande operazione di redistribuzione del-
limmigrazione in primis , sta condizio- la ricchezza e circa gli effetti collaterali ge-
nando pesantemente i risultati elettorali 40 nerati in Occidente ha implicitamente so-
ad Ovest, in quasi tutti i Paesi. La verit stenuto che sono figli dei nostri errori.
che i flussi delleconomia sono diventati 30 Voi, ci ha detto, non siete stati capaci di
via via pi integrati/ globali e scoppia la conciliare "efficienza ed equit" e avete su-
contraddizione con i mercati politico-elet- bto legemonia del capitale finanziario,
torali, che invece sono rimasti rigidamen- 20 sacrificando il benessere delle vostre classi
te nazionali. Ed un rebus che per ora non medie sullaltare non del benessere dei
trova soluzione. 10 contadini del mio Paese, bens dell1% de-
In questa chiave pu risultare di grande
utilit limmagine che ormai tutti hanno
C gli straricchi. Qualcosa del genere laveva
gi scritta Milanovic, sostenendo che
preso a chiamare lelefante di Milanovic
0 quando Reagan e Thatcher costruivano il
e che pubblichiamo corredata da una ricca
legenda. Si tratta di un grafico elaborato -10
A consenso per la svolta neoliberale non lo
facevano certo spiegando che quelle poli-
qualche tempo fa, ma sempre attuale per- 5 15 25 35 45 55 65 75 85 95 tiche avrebbero arricchito i poveri cinesi, e
ch mette in relazione la crescita globale che i lavoratori inglesi o americani nel frat-
del reddito e la sua distribuzione a Est e a PI POVERI POPOLAZIONE MONDIALE IN ORDINE PI RICCHI tempo avrebbero perso il proprio lavoro.
Ovest. Branko Milanovic un serbo-ameri- CRESCENTE DI REDDITO Ha ragione Xi Jinping con il suo schiaffo
cano, ex capo economista della Banca Corriere della Sera di Davos, ovvero se-avete-perso--colpa-
mondiale. Ora insegna alla City University vostra-e-non-mia? Secondo Andrea Gold-
Limmagine

di New York ed considerato tra i massimi
studiosi di disuguaglianza. Si dichiara
amante del calcio che tra le sue passioni
viene subito dopo la disuguaglianza, la po-
litica e la storia e nei giorni scorsi ha tri-
butato su Twitter il suo omaggio a Claudio
Ranieri (Was always a gentleman) appe-
na licenziato dal Leicester. Milanovic con-
sidera le politiche blairiane della terza
via una variante della destra, se non addi-
rittura una versione annacquata del tha-
tcherismo, stigmatizza le sinistre incapaci
di offrire sbocchi alle crescenti contraddi-
zioni sociali (in passato loro materia pri-
ma), ricorda come non molti anni fa fosse
ben difficile ottenere qualsiasi finanzia-
mento per ricerche sulla disuguaglianza e
sostiene, infine, che il dibattito in materia
adesso rifiorito per il mutamento del cli-
ma politico, ma anche perch si hanno a
disposizione molti pi dati.
Il suo elefante ci mostra come a usufrui-
re del massimo incremento di ricchezza
siano stati gli abitanti dei Paesi emergenti,
in primissimo luogo i cinesi, e ci illustra
altre due evidenze: il declino delle classi
medie dei Paesi sviluppati e il boom dei
guadagni per la ristrettissima lite globale.
Per Pietro Ichino, che ha pubblicato e
commentato il grafico nel suo sito, lele-
fante mostra come Barack Obama abbia
Il grafico, proposto dalleconomista Branko ragione: chi si batte per luguaglianza e
Milanovic, mostra chi stato avvantaggiato lequit del genere umano non pu com-
e chi penalizzato dalla globalizzazione. battere la globalizzazione. Ma e c lo
Sullasse verticale troviamo la percentuale spazio di un ma piuttosto ingombrante
di aumento reale del reddito che si la parte bassa della proboscide sottintende
registrata dal 1988 al 2008. Lasse il ristagnare o la flessione del reddito di al-
orizzontale rappresenta la popolazione meno un terzo della classe media occiden-
mondiale in ordine crescente di reddito, tale, donde quellansia e senso di insicu-
divisa in gruppi ciascuno dei quali rezza che ha contagiato anche qualcuno
rappresenta un 5% (cinque percentili) del che quella riduzione drastica non lha sof-
totale. Il 5% dal reddito pi alto per ferta, ma teme di finire tra i perdenti.
diviso a sua volta in due parti: l1% pi ricco In realt c una forte asimmetria tra i
e il 4% che sta immediatamente sotto nella due fenomeni. Chi tiene veramente al su-
classifica degli introiti. Dalla curva a forma peramento delle disuguaglianze e ne fa
di elefante si deduce che: A) il 5% pi quasi un principio etico, non negoziabile,
povero non ha visto aumentare il suo dovrebbe essere pi che soddisfatto: il
reddito; B) il 65% che rappresenta la massa dorso dellelefante lo dovrebbe rassicurare
della popolazione dei Paesi in via di sul fatto che sono centinaia di milioni i po-
sviluppo ha ottenuto grossi vantaggi, con veri che, non solo in Cina, hanno visto mi-
incrementi tra il 40 e l80%; C) il 20% gliorare le proprie condizioni di vita, a co-
successivo, cio la classe media dei Paesi minciare dai contadini che si sono lasciati
ricchi, ha guadagnato poco o nulla, anzi una alle spalle le campagne e si sono inurbati.
parte (il tratto pi basso della proboscide) Lo storico balzo in avanti di cui sono stati
ha visto il suo reddito ridursi; D) invece protagonisti nemmeno dal punto di vista
il 10% in cima alla classifica degli introiti ha meramente quantitativo paragonabile al
ottenuto notevoli benefici, che diventano declino dei ceti medi dellOvest, la cui esi-
enormi per l1% pi ricco. stenza era comunque relativamente pro-
i
numero uno di Pechino non ha raccontato
Bibliografia
Branko Milanovic, nato nel
1953, insegna alla City
University of New York. In
Italia sono usciti i suoi saggi
Mondi divisi (traduzione e
cura di Michele Alacevich,
Bruno Mondadori, 2007) e mento. Da vincitore della globalizzazio-
Chi ha e chi non ha
(traduzione di Michele
Alacevich, il Mulino, 2012). Il
libro delleconomista Andrea
Goldstein (Milano, 1966)
Capitalismo rosso
pubblicato da Universit
Bocconi Editore (pagine
XI-185, e 17). Un altro testo
recente su questi temi La
globalizzazione di Manfred B.
Steger (a cura di Emanuele
Felice, traduzione di Roberto
Merlini, il Mulino,
pagine 142, e 13)
stein, economista e autore del libro Capi-
talismo rosso (Universit Bocconi Edito-
re), senza voler assolvere le leadership oc-
cidentali (e mondare i loro errori) il
tutta la storia. Finora la Cina si compor-
tata come un free rider che aveva campo li-
bero grazie alle liberalizzazioni dellOcci-
dente, ma da loro ancora difficile opera-
re per gli industriali stranieri, interi settori
sono rimasti chiusi e protetti e purtroppo
gli indicatori degli osservatori internazio-
nali segnalano una tendenza al peggiora-
ne, Xi Jinping a Davos avrebbe dovuto of-
frire allOvest una sorta di indennizzo:
Pi libert economica in Cina come con-
tributo alla crescita dellOccidente e alla
sua stabilit. Questa scelta non c stata e
la classe dirigente di Pechino continua con
la politica del doppio binario: voi dovete li-
beralizzare, noi facciamo quello che ci ag-
grada. E, chiude Goldstein, vediamo che
si stanno orientando verso una decisa cen-
tralizzazione delle scelte economiche e un
rafforzamento delle societ a capitale pub-
blico come braccio armato delle scelte go-
vernative.
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10 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017
DOMENICA 5 MARZO 2017
Orizzonti Religioni
Conversioni Il percorso spirituale del premio Nobel, ebreo trasfigurato dal Vangelo e dominato dalla volont di essere
fedele al suo destino. Il misterioso incidente in motocicletta, la piccola croce dargento raccolta sul palco di un concerto
Rinato in Cristo. E Dylan vide la Luce
di MARCO VENTURA
I i
l 17 novembre 1978 Bob Dylan in
concerto a San Diego. Qualcuno dal
pubblico lancia sul palco una picco-
la croce dargento. Il cantautore si
china, la raccoglie, la conserva. La
notte seguente, nella sua stanza in un ho-
tel di Tucson in Arizona, Dylan si fruga in
tasca. Trova quella croce; la mette al collo.
E incontra Ges. Seguono la trilogia go-
spel, le predicazioni del Vangelo durante i
concerti, lannuncio dellApocalisse in un
mondo sempre pi analfabeta di Dio:
Sappiamo che il mondo sar distrutto.
Lo sappiamo bene. Ges instaurer il suo
Regno a Gerusalemme per mille anni, nel
quale il leone e lagnello giaceranno in-
sieme. Lavevate mai sentita questa cosa?
Mi piacerebbe sapere quanta gente ci cre-
de davvero.
La conversione del futuro premio No-
bel, poco meno di quarantanni fa, al
centro della psicobiografia di Dylan pub-
blicata da Oxford University Press negli
Stati Uniti allinizio dellanno e in uscita a
fine mese per il mercato britannico e eu-
ropeo: Light Come Shining. The Tran-
sformations of Bob Dylan (Luce che ar-
riva splendente. Le trasformazioni di Bob
Dylan). Per lautore, lo psicologo scritto-
re americano Andrew McCarron, la con-
versione al cristianesimo segue un copio-
ne fondamentale nella vita dellartista, gi
vissuto in occasione della crisi del 1966,
quella che coincise con il misterioso inci-
dente di motocicletta, e che un decennio
dopo la rinascita da cristiano si sarebbe
riproposto in quel bar di San Rafael, in
California, dove nel 1987 Dylan sperimen-
t una nuova trasfigurazione in seguito
alla quale ritorn a produrre musica.
Di quel copione, Andrew McCarron de-
scrive le fasi. Una crisi esistenziale, fisica
e creativa che sprofonda il cantante nel
SSS
Il senso di una missione
Quanta gente non riesce a diventare ci
che avrebbe dovuto essere. Sono tagliati fuori.
Se ne vanno per unaltra strada. Succede
molto spesso. Tutti conosciamo gente
a cui accaduto. Li riconosciamo per strada
senso di un imminente pericolo, nella
perdita di identit e nella paura della
morte; laggrapparsi alla musica dellado-
lescenza, ai suoni e alle parole che hanno
formato il giovanissimo Robert Zimmer-
man (vero nome di Bob Dylan), al destino
che lo ha sempre spinto verso la pi au-
tentica realizzazione di s; e infine la rina-
scita e la trasformazione di un uomo che
ritrova la direzione.
La struttura del copione si reitera nelle
tre grandi crisi ed espressa dalle canzo-
ni che McCarron individua come rappre-
sentative di ciascuno dei grandi momenti
di passaggio, e il cui particolare significa-
to documentato dalla speciale attenzio-
ne ad esse riservata dallo stesso Bob Dy-
lan. I Shall Be Released del 1967, In the
Garden del 1979 e Where Teardrops Fall
del 1989 testimoniano lo smarrimento, la
caduta, la paura, e poi la risalita, il ritorno
alla coscienza del proprio destino, la ri-
nascita conseguente.
Se il tema religioso decisivo nella
conversione al Vangelo dellebreo Bob Dy-
lan, esso tuttavia fortemente presente
anche negli altri due momenti chiave. La
rinascita dopo lincidente di moto del
1966 , con le parole dello stesso Dylan,
unesperienza di trasfigurazione come
quella di Ges nel Vangelo di Matteo, il
preferito dallartista. Le tre canzoni, scrive
McCarron, si richiamano luna allaltra e
narrano una storia pervasa di ispirazio-
CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 11
La scienziata che cura il Kenya
Voci dal mondo
di Sara Banfi
{ Charity Wayua una chimica specializzata
nella ricerca sul cancro. Dopo gli studi negli
Usa, tornata a casa per dedicarsi a un solo
malato: il governo del Kenya. Insieme ad altri
scienziati, usa la scienza per guarire le
inefficienze e creare un ambiente favorevole al
business. Il suo team si colloca in un clima
riformista, che in due anni ha fatto guadagnare
al Kenya 44 posizioni nella classifica della
Banca Mondiale sulla facilit di fare impresa.
ILLUSTRAZIONE DI SR GARCA
ne biblica che rispecchia la stessa fra-
stagliata esperienza di lotta, destino e tra-
sformazione vissuta da Dylan. Il tema re-
ligioso anche fondamentale nel ritorno
costante alle canzoni che ladolescente
Robert ascoltava alla radio o nei giradi-
schi portatili degli anni Cinquanta, che
un Dylan pi maturo descrisse come il
suo vocabolario e il suo libro di pre-
ghiere.
In unintervista sulla sua religiosit
concessa al New York Times nel 1997,
Bob Dylan spieg come tutto risalisse
proprio a quelle vecchie canzoni: Cre-
do nel Dio del tempo e dello spazio. Ma se
davvero me lo chiedono, distinto mi vol-
to indietro e penso a quelle canzoni. Cre-
do in Hank Williams che canta I Saw the
ANDREW McCARRON Light. Anche io ho visto la Luce. Dun-
Light Come Shining. que, commenta McCarron, Hank Wil-
The Transformations liams e gli altri vecchi cantanti trasmi-
of Bob Dylan sero certo a Bob Dylan un modo di suona-
OXFORD UNIVERSITY PRESS re la chitarra o una tecnica vocale, ma lo
Pagine 232, $ 19,95 immersero anche in un mondo rurale in
cui gli unici libri in casa erano la Bibbia di
Gli appuntamenti re Giacomo e lAlmanacco del contadino,
Fino al 19 marzo, presso in una cultura americana profondamente
il Centro culturale San influenzata dal risveglio evangelico otto-
Bartolomeo di Bergamo centesco, e gli insegnarono soprattutto
(Largo Belotti 1), la come orientarsi nel mondo.
Fondazione Credito
Bergamasco organizza
lesposizione I mondi di Bob
Dylan, a cura del giornalista McCarron dichiara di non volersi im-
e critico musicale Riccardo pegnare in una delle tante ricostruzioni
Bertoncelli e del segretario enciclopediche della vita dellicona. Non
generale della Fondazione vuole essere uno dei mille dylanologi con
Angelo Piazzoli lossessione del dettaglio. Usa la tecnica
(www.fondazionecreberg.it, narrativa della psicobiografia, avvolge il
ingresso libero). La mostra, lettore in una trama fittamente docu-
aperta tutti i giorni da mentata e argomentata, per avvicinarsi
luned a venerd, dalle ore 16 allessenza. Le trasformazioni di un Dylan
alle 19; sabato e domenica, proteiforme e mai statico, conclude Mc-
Carron, rispondono alla preoccupazione
incessante di essere fedele al proprio de-
stino; alla paura, espressa da Dylan stes-
so, di non realizzare ci cui si chiamati:
Quanta gente non riesce a diventare ci
che avrebbe dovuto essere. Sono tagliati
fuori. Se ne vanno per unaltra strada.
Succede molto spesso. Tutti conosciamo
gente a cui accaduto. Li riconosciamo
per strada. A lui no, a Bob Dylan non
accaduto. Dylan lascia intendere di non
sentirsi come loro, scrive McCarron:
Egli uno dei pochi trasfigurati.
dalle 10 alle 12 e dalle 16 In questa luce, la conversione del 1978
alle 19 ripercorre non un episodio isolato, n tanto meno
il cammino artistico del lirruzione improvvisa di una ispirazione
cantautore, vincitore religiosa in una vita fin l insensibile a
il 13 ottobre del Nobel per la Dio. Non soltanto di riferimenti religiosi
letteratura. Lesposizione si disseminato il percorso artistico di Dy-
articola in un percorso lan, che del resto etichett come opera
composto da ventidue pionieristica di rock biblico il suo pri-
pannelli, dove sono illustrate mo album dopo lincidente di moto, John
undici tra le sue canzoni pi Wesley Harding del 1968. Molto pi signi-
famose. Ogni pannello ficativamente, sostiene McCarron, lele-
ripercorre la storia di Dylan mento religioso parte integrante del co-
dai primissimi anni Sessanta pione che accompagna le grandi cesure
ai nostri giorni: dallesordio della vita del cantante: la perdita di scopo
al successo internazionale. A e di identit che lo rende vulnerabile al
disposizione gratuita dei pericolo e alla morte, la risoluzione della
visitatori ci sar un catalogo crisi attraverso il recupero delle canzoni
a colori di sessanta pagine, della giovinezza, la rinascita con un rin-
scritto da Pier Giuseppe novato senso di scopo e di s.
Montresor, critico musicale Il copione si rinnova nel momento del-
de LArena di Verona. la conversione, quando pesano esperien-
Inoltre, gioved 16 marzo ze religiose di Dylan come la frequenta-
alle 18, la Fondazione zione del gruppo Jews for Jesus, lesposi-
Creberg organizza, presso il zione alla New Age californiana, e la stes-
Salone principale di Palazzo sa esperienza di discendente di ebrei
Creberg a Bergamo fuggiti dalla persecuzione nelloriginaria
(largo Porta Nuova 2), lo Lituania. Il fulcro della trasfigurazione,
spettacolo Tangled Up in The stavolta, Ges; nel cui nome Bob Dylan
Bible: la poetica di Bob Dylan, nasce ancora una volta. Born again Chri-
con Michele Dal Lago (voce e stian: Ti svegli un giorno e sei rinato, sei
chitarra), Giusi Pesenti (voce divenuto unaltra persona. Se ci pensi fa
e percussioni) e Bruno Pizzi paura. Accade sul piano spirituale, non
(letture) che attraverso su quello mentale. Non la prima rina-
unalternanza di musica e scita, e non sar lultima, di un uomo che
parole ripercorreranno si tante volte trasfigurato per essere fe-
la genesi della poetica dele al suo destino.
di Bob Dylan RIPRODUZIONE RISERVATA
12 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017

23a edizione

DedicaFestival
a Bjrn Larsson
Pordenone
11 18 marzo'17
libri / incontri / musica /
teatro / cinema

www.dedicafestival.it
Info Thesis tel. 0434 26236
Dedica Festival Pordenone
@dedicafestival

promosso da
Photo Massimo Gardone

con la collaborazione di con il patrocinio di special partner con il sostegno di

DI ORENTI GIANCARLO & C. SNC

DOMENICA 5 MARZO 2017
Orizzonti Societ
SSS Tesi
CARTESIO
ASSENTE
DA TUTTE
LE FESTE
di MAURO BONAZZI
M i si nota di
pi se
vengo e
me ne sto in disparte o
se non vengo per nien-
te?, si chiedeva Nanni
Moretti in Ecce bombo.
Ren Descartes (detto
in Italia Cartesio) non
avrebbe avuto dubbi. Si
era inoltrato nei posti
pi sperduti dei Paesi
Bassi, lontano dalla
Francia. Per spedirgli
qualcosa, lettere o libri
(che non leggeva), biso-
gnava passare per fida-
ti intermediari, a loro
volta ignari di dove si
trovasse. Pubblic la
prima opera, tre saggi
scientifici introdotti dal
Discorso sul metodo, in
forma anonima. Eppure
a Parigi anche i sassi
sapevano chi era lauto-
re e nei salotti non si
parlava daltro. me-
glio che non vada, in-
somma, chi vuole farsi
notare. Del resto non
era un carattere facile,
Descartes: ripeteva che
gli interessava solo la
verit e avrebbe ringra-
ziato chi gli avesse mo-
strato suoi eventuali
errori. Ma se qualcuno
ci provava, e furono
tanti, si offendeva e si
perdeva in polemiche
capziose. Mai fidarsi
delle apparenze.
Come la vita cos il
pensiero: la grande no-
vit che si deve a lui,
nota Desmond Clarke
nella biografia Descar-
tes (Hoepli, pp. 608,
e 44,90), proprio aver
spiegato che niente
come appare. C uno
scarto radicale tra le
nostre esperienze sog-
gettive e la realt che le
causa. Questo in fondo
insegnavano le scoperte
scientifiche, di cui De-
scartes fu tra i primi a
comprendere limpor-
tanza. Una rivoluzione
sconvolgente visto che
fino a quel momento
aveva dominato un
modello scolastico e
aristotelico che perse-
guiva lobiettivo oppo-
sto salvare i feno-
meni, vale a dire ren-
dere conto e spiegare ci
che appare, partendo
dallassunto che i nostri
sensi non possono sba-
gliarsi quando si appli-
cano agli oggetti appro-
priati. Una svolta radi-
cale, insomma, e si ca-
pisce perch si
prestasse tanta atten-
zione alle sue idee, ac-
cusandolo di scettici-
smo lui che si era
prodigato per provvede-
re la conoscenza di una
fondazione certa.
Quando filosofia e
scienza sincontrano, i
risultati non sono mai
banali. E pazienza se
era permaloso. Tanto
alle feste non andava.
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Amore e gelosia, Tolstoj sbaglia
di ILARIA GASPARI
N i
on sempre una frase, solo perch
bella, anche vera. Per esempio:
perch mai le famiglie felici do-
vrebbero assomigliarsi tutte? Se
Lev Tolstoj, allinizio del suo ca-
polavoro Anna Karenina, avesse scritto: le fa-
miglie che si spacciano per felici, e non lo so-
no, si assomigliano tutte, la letteratura avreb-
be perso uno dei suoi incipit pi belli, ma ne
avrebbe guadagnato una profonda verit. La
felicit pu anche essere convenzionale pubblicato per la prima volta
ma se capita qualche volta che lo sia, solo
per accidente. Tristemente meccanica , in-
vece, linfelicit, che ci trasforma in burattini
mossi dalla nostra stessa angoscia. Le passio-
ni tristi, quelle s, si assomigliano tutte: osti-
nate come piante infestanti, si nutrono di
inezie, si avvitano in ragionamenti egocentri-
ci, lasciano esistere gli altri solo come bersa-
gli sfocati o come fonti di rassicurazioni a cui
abbeverarsi finch si prosciugano. Costrin-
gono allesilio in se stessi, in quei recessi dove
ci assomigliamo tutti, perch siamo terribil-
mente noiosi nelle chiusure imposte dalla
paura.
Lamore di Anna Karenina e Vronskij si
spegne in una spirale di banalissime scenate
di gelosia. E quanto triste, e quanto sembra
vero, che fra i due amanti dopo tutto il trava-
glio del desiderio si spalanchi la distanza; le
piazzate di lei e lui che ne ha orrore, la fred-
dezza che cresce, le domande, la ricerca fa-
melica di prove. Lamore che scompare e la-
scia una traccia incongrua, come quando si
stacca un quadro dalla parete e subito non si
sa pi comera la stanza, prima. Fra i rituali
dellamore nessuno pi autolesionista di
una scenata di gelosia: ci si tormenta con una
curiosit morbosa per i dettagli, ci si improv-
visa giudici istruttori; si cerca una confessio-
ne, e si delusi in ogni caso, perch la meti-
colosit con cui si frugata la vita dellinda-
gato tinge di sfumature sinistre qualunque
sua parola o gesto. Come la piccola chiave che
la moglie bambina di Barbabl infila nelluni-
ca porta che non dovrebbe aprire: il sangue
che la macchia indelebile, per quanto la
sposina la strofini; tornare indietro impos-
sibile.
Come molte passioni tristi, la gelosia obbe-
disce a una dinamica elementare: il suo unico
fine aggirare un pericolo. Ma ottiene leffet-
to contrario: spinge il geloso a comporta-
menti ciechi e irriflessi, che finiscono per tra-
scinare a compimento la sua paura pi gran-
de la paura di perdere la propria unicit, di
non essere riconosciuto, di allontanare chi
Note blu
di Claudio Sessa
Testi
Il romanzo Anna Karenina del
grande scrittore russo Lev
Tolstoj (1828-1910) venne
in volume nel 1877, dopo
essere apparso a puntate, a
partire dal 1875, sul
periodico Il Messaggero
Russo. Racconta la vicenda
di una donna che tradisce il
marito con un uomo pi
giovane, dal quale ha una
figlia: la protagonista va a
vivere con lamante, ma
viene tormentata dalla
gelosia e finisce per
suicidarsi gettandosi sotto
un treno. Il libro comincia
con la famosa frase: Tutte
le famiglie felici si
assomigliano fra loro, ogni
famiglia infelice infelice a
suo modo. Di Tolstoj
anche il breve romanzo La
sonata a Kreutzer, pubblicato
nel 1889. In questo caso
lazione si svolge durante un
viaggio in treno: un
passeggero, che poi la
voce narrante, riferisce varie
conversazioni sullamore e
soprattutto raccoglie la
confessione di un uomo,
Vasja Pozdnyev, che ha
ucciso la moglie a pugnalate
per gelosia. La raccolta di
racconti Dubliners (1914)
dello scrittore irlandese
James Joyce (1882-1941)
stata tradotta con il titolo
Gente di Dublino
SSS
Autolesionismo morboso
Lamore di Anna Karenina e Vronskij si spegne in
una spirale di banalissime scenate. Le piazzate di
lei e lui che ne ha orrore: quanto deprimente, e
quanto sembra vero, che fra i due amanti dopo il
travaglio del desiderio si spalanchi la distanza
Il jazz multiculturale
{ Nel cd Cherry-Sakura delletichetta elvetica
Intakt Records dialogano una pianista
giapponese trapiantata a Berlino e un sax
tenore afroamericano che vive in Portogallo.
Nel jazz del XXI secolo lincrocio di continenti
ama. La gelosia una profezia che si autoav-
vera, e probabilmente per questo il movente
di tante tragedie.
La lingua sa essere saggia nelle sue bizzar-
rie: gelosia un sinonimo, ormai desueto, di
persiana. Serramenti piuttosto ordinari si cir-
condano cos di unaura fantasiosa: controre
assolate, uomini possessivi che nascondono
le donne alla vista degli estranei, anche quan-
do i vetri restano aperti per il caldo. Ma pro-
prio come il sentimento da cui prendono il
nome, imprigionano un paradosso: le gelosie
non poterono mai impedire alle recluse di
guardare, attraverso le stecche di legno, chi
passava sulle strade affettate fra strisce di so-
le e di ombra.
Si sempre gelosi di qualcuno, ma questo
di ambiguo: pu indicare sia la persona
amata che si teme di perdere, sia il presunto
rivale. Nellequivoco linguistico si nasconde il
dramma del geloso. Potr, se fortunato, te-
ner lontani i suoi avversari; ma non potr mai
schermare gli sguardi e i desideri di chi ama;
e se pretende di imprigionarli in un recinto,
finir solo per chiudersene fuori.
Rimaniamo sempre un po pi soli, dopo le
contorsioni per trattenere qualcuno che, se
davvero stesse per sfuggirci e si fermasse solo
per piet, ci sembrerebbe improvvisamente
disprezzabile e ci scorderemmo che fino a
un attimo prima temevamo sopra ogni cosa
labbandono. Perch c una commiserazione
di s, alla radice della gelosia, cos prepotente
da svilire tutto ci che tocca; un senso della
propria miseria, che invano cerca consolazio-
ne. Potrebbe trovare sollievo, lo sguardo del
geloso, solo se si spostasse davvero sullaltro,
se finalmente iniziasse a ignorare i pretesi di-
ritti dellorgoglio offeso, se dimenticasse il
luogo comune menzognero secondo cui es-
sere gelosi un segno damore.
la scoperta che sconvolge il protagonista
del romanzo La sonata a Kreutzer di Tolstoj.
In un impeto di gelosia ha pugnalato la mo-
glie e ora, di notte, su un treno che corre nella
campagna russa, sente lurgenza di confes-
sarsi a viaggiatori sconosciuti. Il moralismo
paranoide del suo racconto si squarcia allim-
CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 13
e di esperienze non pi casuale; Aki Takase
e David Murray lo dimostrano con generosit.
Ogni singola cellula sonora dei due satura
di tradizione, ma le strade percorse e le
forme dei brani esplorano emozioni nuove.
Sentimenti
Non vero
che tutte
le famiglie felici
si somigliano
mentre quelle
infelici lo sono
ciascuna
a modo suo.
Sono invece
pi omologate
le passioni tristi
Johannes Kahrs (Brema,
Germania, 1965), Eifersucht/
Gelosia (1995, olio su tela),
courtesy dellartista/
Luhring Augustine Gallery:
Kahrs racconta luniverso
quotidiano rielaborando
fotografie, giornali, filmati
provviso in una rivelazione tremenda. In pie-
di accanto al letto di morte della moglie, lha
guardata, tutta livida e tumefatta, e per la pri-
ma volta lha vista come un essere umano.
Non avr nemmeno il sollievo di una condan-
na: stato un delitto donore. Ma lintuizione
accecante dellumanit di lei, dellinconsi-
stenza di quel diritto sulla sua vita che la so-
ciet degli uomini implicitamente gli aveva
concesso, pi tremenda di qualsiasi penti-
mento. E arriva quando troppo tardi.
Ma qualche volta la triste meccanica della
gelosia sinceppa quando si ancora in tem-
po. Come capit a un bravuomo di nome Ga-
briel Conroy in una stanza di locanda, una
notte dellEpifania di oltre centanni fa, nel-
lultimo racconto dei Dubliners di James
Joyce. La moglie, dopo i brindisi della festa da
cui sono appena tornati, gli sembra pi bella
che mai, ma gli sfugge. Ha pianto lacrime si-
lenziose ascoltando una romanza e adesso lo
ignora. E quando lui, piccato, tenta di indaga-
re, gli rivela poco a poco un dolore segreto,
che ha custodito per anni. La canzone le ha ri-
cordato un ragazzo conosciuto nella sua gio-
vinezza a Galway; distratta e sognante, pro-
prio quella sera gli ha detto di volerci tornare,
e quella frase casuale ora gli sembra sospetta.
Lui continua la sua indagine: suo marito,
perbacco! Non le d tregua. Ma le domande
beffarde inciampano in una risposta inaspet-
tata: il ragazzo morto da anni. Lui si vergo-
gna di fronte a quel dolore, scricchiola la sua
sicumera. Aveva davvero il diritto di infligger-
le quellinterrogatorio? Non osa tenere la ma-
no di sua moglie; poco prima sarebbe stato
un gesto ovvio, quasi un riflesso, ma ora gli
pare che lei sia unestranea. Tutti i diritti de-
cadono nella rivelazione della distanza. Lo
coglie un pensiero irrimediabile: il viso che
lui ama non lo stesso per cui quel ragazzino
morto di freddo; non potr vederla mai co-
me lha vista Michael Furey. E mentre fuori
scende la neve sui vivi e sui morti, sale in lui
una strana pace; la pace di chi riesce, final-
mente, a rassegnarsi alla natura inafferrabile
dei segreti, dei silenzi, delle cose non dette.
Le relazioni felici non si assomigliano af-
fatto: arrivano alla felicit ognuna per una
sua via, a volte tortuosa. Lestenuante guerra
di confine fra ci che si pu e non si pu sa-
pere dellaltro, la si vince solo con una so-
spensione volontaria della brutalit del pos-
sesso. Smetteremo di frugare fra i suoi pen-
sieri come in una scatola di bottoni, e final-
mente ci apparir tutto intero.
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14 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017

Orizzonti Visual data

IL SISMOGRAFO DELLA FELICIT Il grafico mostra landamento nazionale giornaliero dellindice di iHappy di felicit dal 31 gennaio 2012 (giorno in cui iniziata lanalisi)
al 31 dicembre 2016. Lindice mostra il livello di felicit del nostro Paese in percentuale da 0 (tutti tristi) a 100 (tutti felici) attraverso lanalisi
del contenuto emotivo dei tweet. Sono riportati i picchi di felicit o tristezza, con lindicazione degli eventi avvenuti in quei giorni
Indice iHappy

19/06 LItalia si qualifica 18/07 Il 17 viene liberata Rossella Urru. 27/03 La Cassazione 12/07 Discorso di Malala 1/01 Fiat completa 1/06 Presentazione
ai quarti degli Europei di calcio Marissa Mayer la nuova Ceo di Yahoo annulla le assoluzioni di alle Nazioni Unite. Guarigione di sei lacquisizione di Chrysler. dei convocati della
Amanda Knox e Raffaele Sollecito bambini grazie ai finanziamenti Telethon De Blasio giura come Nazionale di calcio
17/05 Scandalo della 28/07 Merkel e Hollande sindaco di New York per la Coppa del Mondo
paghetta al figlio di Bossi si schierano con Draghi. Primo 20/12 Notte che 9/04 Giorno 22/07 Nascita
80 esodo estivo e inizio dellOlimpiade precede la fine del successivo alla morte del Royal Baby 25/12 Natale
mondo secondo i Maya di Margaret Thatcher brittannico
10/05 Il s di Obama
ai matrimoni gay 6/11 Barack Obama
rieletto presidente
degli Usa
60

40

20/05 Terremoto 11/02 Dimissioni di Papa Benedetto XVI 23/08 Le truppe russe passano
in Emila il confine con l'Ucraina
20 23/07 Lo spread 6/10 Protesta degli studenti: 4/02 Nella notte Alitalia cancella
tocca i 516 punti scontri a Roma e a Torino il logo dell'aereo finito fuori
pista a Fiumicino
5/12 No alla riforma della legge elettorale
15/12 Giorno successivo alla strage
11/01 Maltempo in tutta la penisola
nella scuola elementare di Newtown (Usa).
Calendario Rimborsopoli in Lombardia
Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lu
2012 2013 2014

INDICE NELLA GIORNATA TIPO FIRENZE

23 24 1
GENOVA
23 24 1
LAQUILA
23 24 1
I grafici qui sotto rappresentano landamento dellindice di felicit iHappy nellarco 22 2 22 2 22 2
delle 24 ore per ogni capoluogo di Regione. Per ogni minuto della giornata tipo,
21 3 21 3 21 3
la lunghezza del raggio indica il valore medio dellindice per quel capoluogo.
Unindicazione circa la felicit fornita anche dai colori: pi alto il valore 4 4 4
20 20 20
dellindice pi la gradazione tende verso il rosso, mentre valori pi bassi
sono rappresentati con il colore viola. I dati sono relativi al 2016 19 5 19 5 19 5

Or 6
1 ad 18 18 6 18 6
ell CATANZARO
2 a
23 24 1 17 7 17 7 17 7
gio

3
Indice iHappy

22 2
rn
ata

4 21 3 16 8 16 8 16 8

5 20 4 15 9 15 9 15 9
14 10 14 10 14 10
19 5 13 11 13 11 13 11
6 12 12 12
18 6
CAGLIARI CAMPOBASSO
23 24 1 17 7 23 24 1
LA CLASSIFICA DELLE PROVINCE 2016
22 2 22 2
Posizione Indice: < 45 45-49,9 50-54,9 > 55
21 3 16 8 21 3
4 15 9 4 37 Agrigento 50,6 35 Brindisi 50,7 41 Firenze 50,4
20 20
14 10 59 Alessandria 49,8 6 Cagliari 54,6 28 Foggia 51,3
19 5 13 11 19 5
12 40 Ancona 50,4 34 Caltanissetta 50,8 55 Forl-Cesena 50,0

18 6 18 6 110 Aosta 44,4 38 Campobasso 50,6 1 Frosinone 60,3

BOLOGNA 54 Arezzo 50,0 90 Carbonia Iglesias 47,4 23 Genova 51,8
17 7 23 24 1 17 7 67 Ascoli Piceno 49,1 9 Caserta 54,2 18 Gorizia 52,8
22 2 5 Asti 64 Catania 31 Grosseto
16 8 16 8 54,7 49,4 51,1
21 3
46 Avellino 50,3 106 Catanzaro 45,5 14 Imperia 53,7
15 9 15 9
20 4 33 Bari 50,8 88 Chieti 47,6 39 Isernia 50,5
14 10 14 10
13 11 19 5 13 11 98 Barletta-Andria-Trani 46,6 105 Como 45,7 83 L'Aquila 47,9
12 12
30 Belluno 51,2 86 Cosenza 47,7 74 La Spezia 48,5
18 6 100 Benevento 46,5 78 Cremona 48,0 53 Latina 50,1
BARI
96 Bergamo 46,9 101 Crotone 46,2 108 Lecce 44,8
23 24 1 17 7
22 2 92 Biella 47,3 89 Cuneo 47,6 80 Lecco 48,0
21 3 16 8 3 Bologna 57,8 77 Enna 48,1 21 Livorno 51,9
20 4 15 9 16 Bolzano 53,2 85 Fermo 47,8 81 Lodi 48,0
14 10 7 Brescia 54,4 44 Ferrara 50,3 66 Lucca 49,1
19 5 13 11
12
18 6 La mappa Lindice iHappy misura gli stati danimo attraverso lanalisi dei tweet
AOSTA
17

16 8
7

21
22
23 24 1
2
3
La provincia pi felice? Frosinone
15
14
13 12 11
10
9

19
20 4

5
Il giorno pi triste? Lo spread a 516
di CECILIA BRESSANELLI
ANCONA 18 6

L
23 24 1 a felicit si pu misurare. Ba- ces ha analizzato quasi 300 milioni di emoji utilizzate. Lanalisi di Voices
22 2 17 7 sta un indicatore numerico tweet; 90 milioni nel 2016 (in media integra questo campione con una co-
21 3 calcolato attraverso un algo- 250 mila al giorno e 1,7 milioni a setti- difica manuale periodica che analizza
16 8 ritmo. Quello che si ottiene mana). Il grafico di queste pagine an- invece i tweet sulla base del contenu-
20 4 lindice iHappy che analizza ticipa alcuni dei dati che verranno to testuale. A questo punto entra in
15 9
il contenuto emotivo dei messaggi presentati nel report iHappy 2016, di- campo lalgoritmo iSA (integrated
19 5 14 10 postati ogni giorno su Twitter nelle sponibile gratis in ebook su corrie- Sentiment Analysis), tecnologia svi-
13 12 11
110 province italiane. A svilupparlo re.it/lalettura da gioved 9 marzo. luppata da Voices per lanalisi qualita-
18 6 stato Voices from the Blogs, gruppo di Ma come funziona questo termo- tiva dei Big Data. Lalgoritmo impara
ricerca composto da Luigi Curini, Ste- metro della felicit degli italiani vista dalla codifica manuale e analizza lin-
17 7 fano Maria Iacus e Andrea Ceron, na- da Twitter? A descrivere a la Lettura tero universo dei tweet postati ogni
8
to nel 2010 come primo osservatorio il processo Luigi Curini, professore giorno. I messaggi sono classificati
16
accademico sulle opinioni espresse associato di Scienza politica. Twitter in felici, infelici e altro (i tanti
15 9 in rete e nel 2012 diventato spinoff ogni giorno rende disponibile un post non emotivi). Il numero dei twe-
14 10
dellUniversit degli Studi di Milano. campione di post identificati come et felici viene diviso per il totale dei
13 11 A partire dal 31 gennaio 2012, Voi- felici o infelici sulla base delle post felici e infelici e moltiplicato per
12
 DOMENICA 5 MARZO 2017 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 15
Il tramonto del baciamano. E delle lettere damore

RiLettura
di Claudio Colombo
{ Il baciamano non usa pi. Da ventanni in
qua ha subito un tracollo. andato a far
compagnia ai mustacchi, ai bastoni col pomo
intarsiato, alla penna doca della scrivania,
alla polvere per seccare linchiostro, al
pretenzioso e stemmato sigillo da lettere.
Dicono che non usino pi nemmeno le lettere
damore, ora che c il telefono in tutte le
case. Ma chi non ne ha scritte e non ne scrive
tuttavia? (La Lettura, marzo 1935).

Landamento della linea colorata riporta la serie temporale dellindice La linea nera indica il trend nellarco
Indice iHappy iHappy mostrando il valore medio di ogni giorno. Il colore della linea dei 5 anni analizzati
varia dal viola (0, massima tristezza) al rosso (100, massima felicit)

28/09 Abbraccio tra i due Papi. 31/01 Sergio Mattarella 1/08 Doppietta storica ai mondiali 19/07 Presentazione del nuovo 4/12 Vittoria del No al referendum
Rivoluzione degli ombrelli eletto Presidente della Repubblica di nuoto nel fondo con oro e bronzo ct della Nazionale, Giampiero Ventura e dimissioni del Governo Renzi
a Hong Kong
16/10 Manovra degli 27/02 Lo spread scende 26/08 Matteo Renzi annuncia 7/07 Giuramento di Virginia Raggi 21/11 Intervento
80 euro e Tfr in busta paga sotto quota 100, lIstat labolizione di Tasi e Imu come sindaca di Roma di Papa Francesco
dichiara l'Italia in ripresa sulla prima casa sullaborto 80
23/11 Samantha 2/07 Italia-Germania
25/12 Natale
Cristoforetti per i quarti di Euro 2016
nello spazio
60

40

4/05 Donald Trump vince

3/09 Foto del corpo le primarie repubblicane
31/10 Assoluzione 11/03 Processo Ruby: senza vita del piccolo Aylan
degli indagati per la morte assolto Silvio Berlusconi 25/08 Nella
di Stefano Cucchi poi annullata 14/11 Giorno successivo 20/06 Risultati dei ballottaggi notte tra il 24 20
in Cassazione all'attentato al teatro delle amministrative e il 25 terremoto
12/07 Ultimatum Bataclan di Parigi 22/07 Sparatoria in un centro 21/08 Conclusione in Centro Italia
22/10 Attacco al Parlamento Ue alla Grecia in merito commerciale a Monaco di Baviera dellOlimpiade di Rio
canadese in diretta tv alle misure di austerity 15/11 Ritrovamento
del corpo di Valeria Solesin, 26/07 Attentato dellIsis 27/07 Passaggio
12/10 Psicosi per il virus Ebola uccisa nell'attentato al Bataclan alla chiesa di Rouen in Francia di Higuain alla Juventus
ug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
2015 2016
Fonte: Voices from the Blogs, iHappy 2016
MILANO NAPOLI PALERMO
23 24 1 23 24 1 23 24 1
22 2 22 2 22 2
21 3 21 3 21 3

20 4 20 4 20 4

19 5 19 5 19 5

18 6 18 6 18 6
PERUGIA
17 7 17 7 17 7 23 24 1
22 2
16 8 16 8 16 8 21 3
15 9 15 9 15 9 20 4
14 10 14 10 14 10 19
13 11 13 11 13 11 5
12 12 12
18 6
POTENZA ROMA
71 Macerata 48,7 11 Pesaro e Urbino 53,8 73 Siracusa 48,6 17
23 24 1 7 23 24 1
17 Mantova 53,0 50 Pescara 50,1 4 Sondrio 54,8 22 2 22 2
82 Massa-Carrara 47,9 52 Piacenza 50,1 25 Taranto 51,7 21 3 16 8 21 3
8 Matera 54,2 57 Pisa 49,9 43 Teramo 50,3 20 4 15 9 4
20
63 Medio Campidano 49,5 58 Pistoia 49,9 26 Terni 51,4 14 10
19 5 13 11 19 5
61 Messina 49,6 95 Pordenone 47,2 27 Torino 51,4 12
68 Milano 49,0 36 Potenza 50,7 12 Trapani 53,8 18 6 18 6
49 Modena 50,1 42 Prato 50,4 22 Trento 51,9 TORINO
104 Monza e Brianza 45,8 107 Ragusa 45,4 76 Treviso 48,1 17 7 23 24 1 17 7
109 Napoli 60 Ravenna 79 Trieste 22 2
44,7 49,7 48,0 16 8 16 8
21 3
29 Novara 51,2 24 Reggio Calabria 51,8 65 Udine 49,2
15 9 15 9
13 Nuoro 53,8 19 Reggio Emilia 52,3 75 Varese 48,4 20 4
14 10 14 10
47 Ogliastra 50,2 94 Rieti 47,2 103 Venezia 45,9 13 11 19 5 13 11
12 12
48 Olbia-Tempio 50,2 62 Rimini 49,5 93 Verbano-Cusio-Ossola 47,3
70 Oristano 48,7 15 Roma 53,4 84 Vercelli 47,8 18 6
TRENTO
97 Padova 46,8 99 Rovigo 46,6 2 Verona 58,3
17 7 23 24 1
20 Palermo 52,3 72 Salerno 48,6 91 Vibo Valencia 47,4 22 2
56 Parma 49,9 10 Sassari 54,1 32 Vicenza 50,9 16 8 21 3
69 Pavia 49,0 102 Savona 46,0 51 Viterbo 50,1 15 9 20 4
45 Perugia 50,3 87 Siena 47,7 ITALIA 51,5 14 10
13 11 19 5
12
100. Si ottiene cos la percentuale di iHappy calcola la felicit sulla base iHappy permette anche analisi ter- 18 6
iHappy: dove zero vuol dire assenza delle reazioni istantanee agli avveni- ritoriali come landamento della feli- TRIESTE
di post felici e 100 quando tutti i post menti pi diversi, spesso collegati a cit nelle 24 ore nei capoluoghi di re- 17 7
esprimono stati danimo positivi. fatti personali, come la nascita di un gione durante il 2016 (siamo nella 23 24 1
22 2 8
La parte alta del grafico rappresen- figlio, un anniversario, oppure una parte centrale della visual data), con 16
21 3
ta i dati dal 2012 a tutto il 2016. Landa- giornata di sole, la vittoria della squa- un generale picco negativo al risve- 15 9
mento soggiacente del trend (linea dra del cuore, un litigio o un furto su- glio (tra le 6.30 e le 7.45) e curiosi 20 4
nera) evidenzia una tendenza negati- bito. Pu quindi avvenire che alcuni confronti tra i diversi ritmi delle citt. 14 10
19 5 13 12 11
va emersa tra il 2014 e il 2015 e conti- picchi negativi significativi come E ancora la classifica delle province: la
nuata nel 2016 (dove la media nazio- quelli registrati in due occasioni nel pi felice Frosinone, che a quota
nale di 51,5; 1,9 punti percentuali in 2016 non siano legati ad eventi parti- 60,3 stacca Verona (58,3) e Bologna 18 6 VENEZIA
meno rispetto al 2015). La serie stori- colari e che nel 2012, in relazione al (57,8). La maglia nera della felicit 23 24 1
ca dei dati (la linea colorata) permette terremoto in Emilia, non sia stato re- spetta invece ad Aosta (44,4). 17 7 22 2
di individuare, giorno per giorno, i gistrato un calo evidente. Lindice della Twitter-felicit pu 21 3
picchi positivi o negativi: il Paese si La felicit rilevata da iHappy essere monitorato ogni giorno su 16 8
mostrato euforico il 21 novembre 2016 unemozione estemporanea, che ten- ihappy.voices-int.com, su Facebook e 20 4
15 9
(83,4 per cento di tweet felici), quan- de per ad avere effetti nel tempo: un Twitter (@iHappyITA), o con lapp
14 10 19 5
do Papa Francesco, nella lettera apo- evento che oggi genera felicit (o tri- per iOS e Android. Con la localizza-
13 12 11
stolica a chiusura del Giubileo, ha stezza) far registrare la sua influenza zione attiva sullo smartphone si pu
concesso ai sacerdoti la facolt di as- anche nei giorni successivi. partire da una Bolzano triste (il 2 18 6
solvere quanti hanno procurato abor- marzo il valore 36,3), arrivare in una
to. Mentre i giorni pi tristi sono sta- Milano felice al 63,6 per cento e pro- 17 7
ti il 23 luglio 2012 (spread a 516 punti La visualizzazione di questa seguire verso Roma, dove gli stati 8
16
e iHappy al 21,9 per cento), l11 genna- settimana stata realizzata danimo sono ancora pi positivi
io 2013 (22,6 durante unondata di da Nicolas Vargas dellUfficio (69,1). Sulla scia dellemotivit in 140 15 9
maltempo) e il 21 agosto 2016 (con- infografico del Corriere della Sera caratteri. 14 10
clusione dellOlimpiade di Rio, 26,5). RIPRODUZIONE RISERVATA 13 11
12
16 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017

IL CLAN E Roncalli con le chiavi di Pietro

apr le porte al mondo moderno
in particolare con lenciclica Pacem in Terris.
Qui Roncalli, per la prima volta, esprime una
dichiarata preferenza per la forma di

DESTINO e 16), quello dellatteggiamento dei

governo democratica, mentre i precedenti
Pontefici esprimevano indifferenza,
limitandosi a ribadire la necessit che, quale
che fosse il sistema politico, esso si

L
di MARCO RIZZI a storia della Chiesa cattolica dai primi
del Novecento a oggi viene letta da
Daniele Menozzi nel rapporto con la
modernit, intesa come affermazione
dellautonomia dellindividuo e costruzione
di una societ sottratta allipoteca
ecclesiastica. Diritti delluomo e democrazia
liberale sono i due elementi decisivi con cui
la Chiesa chiamata a misurarsi.
Il punto di vista scelto da Menozzi, nel libro I
Papi e il moderno (Morcelliana, pagine 160,
Pontefici, espresso nei documenti e nelle
dichiarazioni ufficiali, ma anche nei gesti e
nelle prassi pastorali. Ci ha un preciso
significato, perch lenfasi sulla figura del
Papa stata una delle strategie adottate per
contrapporsi allavanzata del moderno, basti
pensare alla figura di Pio XII. Il rapporto,
originariamente conflittuale, fattosi
successivamente pi articolato, conosce un
indubbio punto di svolta con Giovanni XXIII, e
conformasse ai principi del cattolicesimo.
Tale mutamento si estende anche ai diritti
delluomo, la cui proclamazione da parte
dellOnu nel 1948 viene considerata da Papa
Giovanni uno dei segni dei tempi, gli eventi
pi rilevanti che manifestavano lindirizzo
preso dalla storia. Anche se il successivo
cammino sar tuttaltro che lineare, stanno
La copertina del libro qui le radici del presente pontificato.
di Daniele Menozzi RIPRODUZIONE RISERVATA

Libri
Romanticismo di pancia

{
Dammi un pugno/ un bacio/ facciamo
colazione/ che ti porto al parco/ a vedere gli
scoiattoli/ rimbambiti dalla primavera.

.
I(n)stantanee La colazione su Instagram di Evelyn Allora,
@evss_pookie, allinsegna della poesia
di Nathascia Severgnini performativa, genere lirico che in Italia trova
Narrativa, poesia, saggistica, ragazzi, classifiche un esponente in Guido Catalano, in libreria
con Ogni volta che mi baci muore un nazista
(Rizzoli, pp. 321,e 18): romanticismo di pancia
e autoironia, una schietta ode allamore.

A Tokyo c questo negoziante che s inventato un nuovo modello di business: un solo titolo da
proporre ai clienti-lettori, abbinato con esposizioni darte, fotografie, vini. un successo. Nei giorni
scorsi toccava a esili volumi di haiku accompagnati da lacrime di vetro. Lo abbiamo incontrato

Vendo un libro alla settimana

da Tokyo
ANGELO FERRACUTI
Yoshiyuki Morioka ritratto
nella sua libreria di Tokyo. In
alto: lingresso del negozio
con Yuko Matsumoto,
lartista che ha esposto le sue
lacrime a met febbraio.
Nella pagina accanto:
linterno con le lacrime
esposte e i volumetti di haiku
P
erch molti abitanti di Tokyo si aggirino indos-
sando una mascherina bianca sul viso non
chiaro. C chi dice per proteggersi dallinqui-
namento; chi addirittura per non trasmettere
malattie virali oppure per non prenderle; o an-
cora che sia diventata una moda e quindi un comporta-
mento sociale per coazione a ripetere; chi invece giure-
rebbe che si tratta di un modo per nascondersi, una spe-
cie di timidezza. Le mascherine sul viso evocano epide-
mie, disastri nucleari, contagi planetari, ma forse hanno
anche un valore estetico, mostrano la fragilit delle per-
sone immerse in una metropoli vitale ma convulsa, do-
ve sciami di individui corrono piuttosto che camminare
e lunico momento di pace sembra quello di un pasto
comunque di corsa un raamen, del sushi, la tempura
o gli ottimi yakitori, spiedini di pollo alla griglia.
La gente appare composta di drappelli di soldati in
parata, nelle due direzioni di marcia segnate ovunque,
uomini daffari con valigette rigide o zainetti, donne
sempre eleganti, studenti in divisa, pallide Lolite, sopra
e sotto il suolo della citt, comunque tutti presi e avvolti
con gli occhi e le mani negli smartphone e gli iPad che
luccicano e fremono di vita.
Nel quartiere lussuoso di Ginza, proprio dietro al Ka-
bukiza, il teatro dove da pi di un secolo vanno in scena
gli spettacoli dellantica tradizione giapponese, pren-
dendo una strada anonima e sparendo dallagone di ar-
terie trafficatissime e luccicanti, si arriva davanti a un
edificio storico, il Suzuki Building, dove ha sede la libre-
ria Morioka Shoten. Risale al 1929, sopravvissuta al
bombardamento della citt durante la Seconda guerra
mondiale, sede in passato di Nippon Kobo, un editore
che produceva riviste con lobiettivo di condividere la
cultura alta giapponese con il resto del mondo. Poco pi
di una piccola stanza dalle pareti imbiancate, illuminata
da una luce calda, al centro un tavolino rettangolare in
legno molto zen dove sono appoggiati alcuni volumi, sul
fondo un mobile da tipografo di legno chiaro con picco-
li cassetti, a destra uno specchio ovale con la cornice do-
rata, parquet grezzo sul pavimento. un posto talmente
dimesso che dalla strada quasi non si scorge. Secondo
lidea del fondatore, la missione sarebbe racchiusa in
questa frase: Issatsu, Isshitsu. Che significa: Una
stanza, un libro; o meglio ancora: Rigenerazione del-
latomo del libraio: una libreria con un solo libro.
Morioka progett la sua idea nel settembre 2014, par-
tecipando a un workshop sui nuovi modelli di business
organizzato dallo studio di design Takram. La piacevole
stranezza di questo piccolo negozio che da due anni
vende un solo titolo alla settimana, solo dal marted alla
domenica, solo il pomeriggio. Alla pubblicazione sem-
pre legato un contesto una mostra fotografica,
unesposizione di pittura, una rassegna di artigianato, in
una visione di intreccio e contaminazione di diversi lin-
guaggi.
Alla Morioka Shoten ci sono arrivato gi una prima
volta appena sbarcato a Tokyo, con la mia amica Daniela
De Palma, insegnante ditaliano alluniversit, docente
di greco al nostro Istituto di cultura, appassionata cono-
scitrice di lingua e cultura giapponese, che da poco
tornata qui dopo un periodo trascorso al Cairo. Il pro-
prietario per non cera. La commessa ha detto che forse
sarebbe ritornato, ma quel primo pomeriggio non s
fatto vedere. L abbiamo conosciuto il fotografo Kenjiro
Akama, rigidamente vestito di nero, una barba rada e in-
colta, i modi gentili, che pubblicizzava la sua piccola
esposizione dimmagini di moltiplicazione della realt
(come il sovraffollamento dei salaryman, i lavoratori sa-
lariati, sulle strisce pedonali di Shibuya, il quartiere pi
trafficato del mondo), promuoveva il libro-catalogo
criture (dove ha pubblicato anche alcune poesie) e
vendeva vino frizzante cinese di unazienda per la quale
aveva realizzato le etichette (qui devo dire che faceva una
certa impressione vedere un artista metropolitano ven-
dere bottiglie di vino a 2.500 yen, circa 21 euro, che qui
sembra un discreto affare, ma a Tokyo funziona cos e se
uno non compra, non fa proprio quella che si dice una
bella figura).
Prima di andarmene ho chiesto a Kenjiro di avvertire
il proprietario che mi sarei fatto vivo il marted successi-
vo, quando avrebbe inaugurato la nuova vendita, e tutti
cerimoniosamente e molto sorridenti mi hanno saluta-
to con un ciao ciao ciao cantilenante e melodioso.
Durante il fine settimana ho cercato senza fortuna il
numero di telefono di Yoshiyuki Morioka, unimpresa
incredibilmente difficile, e il luned successivo mi sono
deciso a scrivergli un messaggio su Facebook in inglese
paventando con garbo lidea di incontrarlo il giorno suc-
cessivo per ricavarne una storia da scrivere. Mentre gira-
vo come un matto per Tokyo con mia moglie, cammi-
nando e saltando da un metr allaltro, da un quartiere
allaltro, dallantico di Ueno e i suoi templi al mondo
manga dei giovanissimi di Harajuku, compresa unin-
cursione al complesso termale di Oedo Onsen Monoga-
tari, in tasca il fedele pocket wifi a noleggio, controllavo
di continuo, ma nessuna notifica arrivava dal geniale li-
braio, di cui avevo visto alcune foto su internet: magro e
piccolo di statura, testa rasata e viso delicato, occhiali
neri dal design accattivante, giacche piuttosto alla moda
ma sportive, scarpe nere lucide un tipo che sembrava
piuttosto ironico e giocoso.
Il marted successivo avevo appuntamento con Danie-
la davanti al Kabukiza per un ultimo tentativo: due gior-
ni dopo avevo il volo di ritorno. Faceva molto freddo.
Camminando a passo svelto prendemmo a percorrere le
vie che portavano alla libreria. Quando sbucammo in
Suzuky Building e arrivammo davanti al civico 1F, guar-
dando attraverso la vetrina riconobbi subito la fisiono-
mia del libraio dietro al bancone, gli occhiali neri roton-
di e la giacca blu attillata di velluto, un Rolex al polso,
indaffarato nel vendere ai molti clienti alcune lacri-
me, gioielli artistici di Yuko Matsumoto avrei appre-
so poco dopo che pendevano da fili neri appesi sopra
il tavolo zen. Mi sentii improvvisamente fortunato.
In realt non so perch sono cose che a volte succe-
dono ma ci riconoscemmo a colpo docchio anche
senza esserci mai incontrati. Poi Daniela si avvicin, e
lui disse che s, aveva ricevuto il mio messaggio ma non
aveva avuto il tempo di rispondermi. Si scusava molto.
Mi sembr tutto meno che il libraio indipendente che
mero immaginato, magari un po dimesso, il venditore
disperato di libri che sinventa la cosa geniale per sbar-
care il lunario, lintellettuale raffinato che aveva pronun-
DOMENICA 5 MARZO 2017
ciato la frase abbastanza impegnativa che a un libro bi- poro no mienai toshi, traduzione giapponese di Yo-
sogna dedicare uno spazio adeguato e tempo, molto nekawa Ryofu, 2001) perch unartista, Narusaka
tempo, colui che chiedeva agli autori di fermarsi il pi Takashi, ci aveva presentato dei disegni sulle citt. Mi
possibile nella libreria, stabilire un rapporto umano con parla anche di un romanziere finlandese, Tbe Yanson,
i lettori. Era difficile spostarsi nel locale, gi i quindici autore di Seijitsuna sagishi, e di un giovane autore giap-
clienti presenti davano lidea del pienone e stavano tutti ponese, Miyazawa Kenji. Un libro sul quale ha puntato
in fila per pagare il loro acquisto, la preziosa goccia di molto proponendolo al suo pubblico quello dedicato
vetro con le lacrime dentro il viavai era abbastanza al celebre pubblicitario Yamana Fumio, ma anche le fa-
impressionante. vole di un autore ormai considerato classico, Mimei
Ogni libro merita di essere letto, se ci prendiamo il Ogawa, e c pure Murakami Haruki, una star, che forse
tempo per leggerlo, esord. Prima lavoravo in unaltra pu dirsi persino lispiratore di questo progetto, se si
libreria, per dieci anni commesso in un negozio di volu- pensa a una frase di Norwegian Wood: Se leggete solo i
mi usati a Kayabacho, e quando cera un evento o usciva libri che stanno leggendo tutti gli altri, state pensando
una novit alla presentazione arrivava tanta gente. An- solo ci che chiunque altro sta pensando.
che se ne erano stati stampati molti altri, anche se erano Il mercato del libro aggiunge il giovane libraio
circondati da volumi da ogni parte, quella gente veniva oggi conosce la diffusione degli ebook, i servizi di social
solo per quello, ne desiderava uno solo. Questa cosa mi networking, le catene globali come Amazon. Ma un li-
ha fatto molto riflettere. Spieg che fu una vera e pro- bro un oggetto fisico con una particolare attrazione,
pria illuminazione, la prima idea gli venne proprio in stato e sar sempre cos.
quella libreria. Dopo lapertura stato subito un suc- tardi. Ci sono altri acquirenti di lacrime in fila, il li-
cesso, la cosa piaciuta molto alla gente di Tokyo. Ades- braio riprende a servirli con elegante deferenza, facen-
so vengono a trovarci da tutto il mondo. Come lei. domi capire che non la situazione migliore per conver-
sare. Con 3.500 yen, prima di andarmene, mi accaparro
anchio una lacrima di vetro e cos si ripete la scena
dei saluti, Yoshiyuki e Yuka mi dicono buonasera e arri-
Mentre parliamo arriva una nuova acquirente vederci e buonasera e arrivederci sorridenti e ossequio-
una ragazza giovane, gli occhi neri incavati, molto asiati- si, agitando le mani, mentre la vendita continua.
ci, e la consueta mascherina bianca a coprire il resto del Uscendo, prendiamo la strada per Tsukiji, dove an-
viso gi pallido. Dobbiamo sospendere la conversazio- dremo a mangiare allottimo Sushi Zanmai, proprio
ne. Allora con laiuto di Daniela chiedo a Yuko se pu dentro il pi grande mercato del pesce del mondo. Da-
parlarmi delle sue perle. Nel vetro di quegli oggetti ci niela mi spiega che stato quasi un miracolo riuscire a
sono lacrime vere dice sono lacrime damore, di parlare con Morioka. I giapponesi sono molto cerimo-
dolore, o di risa magari, chi le acquista o le dona d a niosi, si fanno desiderare, bisogna sempre fissare un ap-
quelle lacrime il proprio sentimento. Racconta che ha puntamento, rifarsi vivi, ricordare lincontro, la fanno
accompagnato alle sue creazioni degli haiku, stampati difficile. Fa uno sguardo buffamente interrogativo
in esili libriccini esposti insieme agli oggetti artistici. I mentre lo dice, che in genere le viene quando c qual-
pezzi unici sono piuttosto abbordabili, 3.500 yen per cosa che sfugge alla logica, muovendo subito dopo la te-
una spilla, 5.000 o 7.500 per una collana (fra i 30 e i 65 sta. Fanno cos, continua a dirmi mentre siamo da-
euro). vanti al tempio buddhista Hongan-ji, e stiamo per attra-
Oltre ai volumi dartista riprende Yoshiyuki Morio- versare la strada perdendoci tra i localini illuminati
ka ha venduto in passato anche quelli di narratori, mentre inizia a piovere. Perch i giapponesi si compor-
compresi gli italiani. Lanno scorso a dicembre abbia- tino cos, anche questo non chiaro.
mo proposto Le citt invisibili di Italo Calvino (Maruko RIPRODUZIONE RISERVATA
Gli scrittori italiani e il Giappone
lultimo Oriente:
Paese impossibile
futuro impensabile
di CHIARA FENOGLIO
I
n un brillante e ironico saggio del
2010 (Il Paese pi stupido del mon-
do, Il Mulino) Claudio Giunta vede-
va nel Giappone lunico Paese capa-
ce di provocare in chi lo visita
unimmediata velleit di scrittura, moti-
vata dallesigenza di mettere in scena
non un viaggio di conoscenza ma lin-
comprensibilit del Mistero Assoluto.
Quel mistero negli anni Sessanta e Set-
tanta aveva trovato dimora ideale nellIn-
dia dove Pasolini, Moravia, Manganelli e,
pi recentemente, Franchini e Montefo-
schi, si erano recati compiendo una sor-
ta di discesa alle origini, in un passato
divenuto oscuro per gli occidentali ma
comunque riattingibile con gli strumen-
ti adeguati (un capitolo dei Veda, un
trattato sulla mitologia indu o unimma-
gine della campagna friulana). Oggi quel
mistero si spostato pi a Oriente diven-
tando incomprensibile, sordo e chiuso.
Calvino in effetti alludeva allenigma
del Giappone dichiarando in Collezione
di sabbia di essere nella fase in cui
tutto quel che vedo ha un valore proprio
perch non so quale valore dargli. La
visivit era per lui lunico criterio utile a
mettere ordine nel mondo, e collocare
laltrove per eccellenza in un quadro
ordinatore, ma lo sguardo sul Giappone
era uno sguardo cieco. Analogamente
Parise nei suoi reportage per il Corrie-
re poi raccolti in Leleganza frigida,
era colpito da una civilt assiderata dove
forma ed eleganza, dunque artificio
riassumevano limmagine di una realt
disciplinata da precise formule ed eti-
chette, e relegavano la passione dei sensi
dentro le pieghe dei chimoni.
Trentanni dopo quelle incursioni, i
narratori italiani che oggi raccontano il
Giappone sembrano farlo con la consa-
pevolezza che nessun autentico viaggio
possibile, sia perch i tempi lenti neces-
sari al viaggiatore tradizionale non sono
pi oggi a nostra disposizione, sia per-
ch il Giappone non pu essere il luogo
ideale previsto dal viaggiatore per incon-
trare lignoto. Da questo punto di vista, la
mediazione costituita dalluniverso cul-
turale dei manga, dei videogiochi e, pi
recentemente, delle graphic novel di
Igort (Quaderni giapponesi, Coconino,
2015) e Vincenzo Filosa (Viaggio a Tokyo,
Canicola, 2015), ha accentuato la perce-
zione che di quel mondo culturale sia
possibile una ostensione, ma non una
comprensione: il Mistero nipponico
alterit assoluta, opposizione di estremi,
recinto che racchiude ed esclude allo
stesso tempo con steccati lievi ma invali-
cabili, come spiega Alessandro Mavilio
nel suo Il recinto. Sguardi e riflessioni verso un sistema robotico che si prende
sul Giappone (Orientexpress, 2016) e
come aveva originariamente intuito il
Roland Barthes dellImpero dei segni.
Questa alterit pare invalicabile (ricor-
date Lost in translation di Sofia Coppo-
la?) e ogni sforzo di transcodifica cultu-
rale risulta inutile: ci che avviene nel
recente Tokyo transit di Fabrizio Patriar-
ca (66thand2nd, 2016) il cui protagonista
giunge in Giappone ignorando tutto di
quel Paese e considerandolo un luogo
di piaceri contingenti: a met strada tra
Yorick e Matteo Ricci, ma in realt lonta-
nissimo da entrambi, Patriarca mette in
scena un luogo ostile, di cui possibile
vedere solo un frammento, e solo tra-
sversalmente, come la Via Lattea osser-
vata dalla periferia estrema del nostro
pianeta. Il Giappone nichilista e dispera-
to dove si incontrano e scontrano parti-
celle in moto confuso il luogo in cui si
condensano pensieri di annientamen-
to, in cui tutto transita e si consuma,
liquefacendosi in un caos entropico che
trasforma ogni personaggio in atomo o
alieno. Se in India ci si recava (forse con
un eccesso di estetismo) per ritrovare se
stessi, il Giappone la meta ideale per
scomparire, per disfarsi dei ricordi e
CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 17
precipitare: ci che avviene anche in
un romanzo nato dal blog di Laura Imai
Messina, che in Tokyo orizzontale
(Piemme, 2014, cui seguir un nuovo
libro) lascia trapelare tra le pieghe di una
storia damore lidea che la capitale giap-
ponese non sia un universo compatto
ma un melograno, dove la vicinanza dei
chicchi non attenua n consola lisola-
mento di ciascuno.
Perfino nellultimo romanzo di Anto-
nietta Pastore (Mia amata Yuriko, Ei-
naudi, 2016), la presentazione di un
Giappone tradizionale fatto di t, donne
in kimono, riti e formalismi millenari
pi apparente che reale: la tragedia di
Hiroshima sembra la vera chiave di volta
per comprendere un mondo culturale
dominato da tonalit cupe, dove la sotto-
missione alle regole imposte risulta
inaggirabile. Il Giappone il luogo del-
lineluttabilit, dove gli individui sono
trascinati da una forza irrefrenabile ver-
so il basso: lo spazio dellumiliazione
politica e militare del 45, dellumiliazio-
ne morale dei sopravvissuti al disastro
nucleare, dellumiliazione individuale di
uomini ridotti a salaryman o donne
impiegate nei soapland, nuovi paria. Ma
la vergogna e loltraggio non preludono
mai allespressione di un senso di colpa,
n alla necessit di procedere nel cam-
mino del perdono: essa pura fatalit
della caduta.
Cos Doromizu di Mario Vattani (Mon-
dadori, 2016) racconta con uno stile fil-
mico e serrato la Tokyo della perversio-
ne: lacqua torbida del titolo il mer-
cato del sesso. Il Giappone funebre, se-
zionato da Patriarca con uno strumento
linguistico affilatissimo, qui trasferito
sul piano narrativo di un noir dove il
tema della pornografia gi alluso a suo
tempo da Parise viene portato alle sue
estreme conseguenze (e proprio da Pari-
se, Vattani riprende la scena di un centro
massaggi che riproduce perfettamente la
cabina di volo di un Boeing, con tanto di
donne in divisa da hostess). un Giap-
pone vorticoso ma di fatto impermeabile
allo sguardo eurocentrico, come il mon-
te Fuji osservato da un aereo, un sogno
tra le nuvole, cos lontano. Impossibile.
Del tutto dissimile lultimo romanzo
di Viola di Grado, Bambini di ferro (La
nave di Teseo, 2016): in un Giappone
futuribile, la definizione dellindividuo
che sta alla base di gran parte della inter-
rogazione filosofica occidentale ridotta
a progetto, algoritmo controllabile attra-
cura di bambini emotivamente freddi.
Eppure anche in questo romanzo appa-
rentemente cos sui generis domina
limpressione di una massa fluttuante di
individui anonimi, trascinati da una
forza lugubre e tenebrosa (una delle
scene pi potenti quella ambientata in
una discarica) e protetti da una corazza
anaffettiva.
La sessualit cupa dei romanzi di Pa-
triarca e Vattani, la totale abolizione di
relazioni umane messa in scena da Di
Grado (dove la stessa maternit sosti-
tuita da un programma di accudimento
artificiale) sono in fondo due facce della
stessa medaglia, della medesima ridu-
zione nichilistica. A emergere non
semplicemente uno scenario narrativo,
un topos. Se lIndia ha a che fare con il
passato, il Giappone certamente il luo-
go del futuro pi estremo, dove lauto-
matismo sostituir la vitalit e la copia
sar pi vera dellautentico: lavanguar-
dia, e come ogni avanguardia in esso
convivono contraddittoriamente tradi-
zione e innovazione, regole ferree e in-
frazione della norma, sottomissione e
desiderio di ribellione.
RIPRODUZIONE RISERVATA
18 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA
Libri Narrativa italiana
Opera seconda Due anni dopo lassegnazione del premio Rapallo Carige allesordiente, Giuliana Altamura pubblica
Lorizzonte della scomparsa: un balzo in avanti per qualit del tema narrativo e capacit di analisi e di scrittura
Lana e Christian persi
negli abissi del web
di ERMANNO PACCAGNINI
C
ompie un bel balzo in avanti
Giuliana Altamura con Loriz-
zonte della scomparsa, a due
anni di distanza dallassegna-
zione del premio Rapallo Cari-
ge Opera Prima per Corpi di Gloria (en-
trambi Marsilio). Un balzo come qualit
di tema narrativo, oltre che per livelli di
analisi e di scrittura; e per, per molti
aspetti, nella continuit, trasferendosi la
Gloria liceale tutta corpo, silenzio e lu-
ce, nella nuova protagonista, Lana, a sua
volta corpo, silenzio e luce, anche se
questultima si trova ad agire in un mon-
do completamente differente, e non solo
per via di una diversa realt geografica.
Perch il passaggio dal villaggio vacan-
ze di Riva Marina del primo libro, dove
lelemento straniero era semmai la pre-
senza dellamico americano di Andrea,
fratello di Gloria, a Montral e a Parigi,
ove sono collocati i due nuovi protago-
nisti pur danaloga matrice provincia-
le, venendo rispettivamente Lana da Or-
lando, Florida, e Christian da un paesino
di merda in provincia di Pescara so-
prattutto il salto dalla realt ferma e calda
del Sud Italia alluniverso liquido, impal-
pabile e indecifrabile del virtuale.
Un promettente pianista, per quanto
non pi giovanissimo, Christian, giunto a
Montral dopo alcuni successi salisbur-
ghesi per un dottorato di Interpretazione
musicale, ma con un dolore nellani-
ma. Modella di una piccola agenzia di
provincia, Lana, duna bellezza magnetica
ancor pi esplosiva in video, dove compa-
re nella trasmissione Catfish di Mtv alla
ricerca di un certo Blaxon H. di cui s in-
namorata sul web. Un Blaxon nel quale
per altre vie s imbattuto a sua volta Chri-
stian, navigatore del web con username
SSS
Protagonisti
La modella di una piccola
agenzia di provincia,
un promettente pianista
non pi giovanissimo
e un misterioso Blaxon
Christine, restandone affascinato, e che
funge pertanto da anello di congiunzione
tra i due che si mettono sulle sue tracce,
di fatto scoprendo via via trattarsi duna
entit forse fisicamente inesistente,
spuntata dalle profondit del web, quel-
lintelligenza oscura capace di eroderla
intimamente, una successione di simboli
mai del tutto decifrabile, e che di fatto a
un certo punto scompare.
Anello di congiunzione inafferrabile
che funge per da punto di convergenza
dei due protagonisti nellinterrogarsi su
Blaxon, in una Parigi alla quale Christian
approda per un prestigioso concerto in-
ternazionale, e Lena per il docu-reality
The Real Models, senza per realmente
incrociarsi, specie dopo che un Christian
sempre pi in crisi si manifesta. Una ri-
cerca che li vede affiancati da due altri
personaggi dai ruoli diversamente ma-
ieutici, e che si muovono per vie rispetti-
vamente antitetiche nei confronti dellar-
te: per Christian Victor, geniale pianista
che odia esibirsi in pubblico, che guida
lamico alla sicurezza nel saper vivere una
sorta di implosione di s nel momento
DOMENICA 5 MARZO 2017
esecutivo; e, di contro a questa espressivi- Matthew Biederman,
t artistica tradizionale peraltro gestita (Chicago, 1972),
con finezza magistrale e momenti di Event Horizon (2012,
drammatica intensit da una Altamura mixed media): lartista
diplomata in violino , per Lana lambi- statunitense, naturalizzato
guo Stphane coi suoi esperimenti di arte canadese, ha realizzato
digitale tesi alla creazione duna realt questa installazione in
autonoma, una realt virtuale che chia- occasione della Montral
ma Regno sommerso: unArte Nuova Biennale Internationale
per una Nuova Realt, la realt virtuale dArt Numrique/Bian
che riscrittura del mondo, insieme di
codici, simbologia, e come ogni simbolo
oscurit, caos, necessitante di tor-
nare alla sua funzione originaria, la fun-
zione rituale per liberarci da quel male
che oggi, in questo mondo la violenza
stessa del rito casuale, insensata, illo-
calizzata.
Ed appunto in questo non-luogo rap-
presentato dal web sommerso, dal deep
web invisibile e facile a tradursi nel dark
web, passando quindi al Darknet/ Tor
per penetrare nel mondo di .onion, nel
quale le identit sono assolutamente ini-
dentificabili, che si svolge Lorizzonte
della scommessa dal titolo dun capi-
tolo di Il delitto perfetto di Jean Baudril-
lard (autore qui di riferimento con Ren
Girard e Zygmunt Bauman), nel quale te-
i
orizzava un sempre maggiore assottiglia-
mento della linea di confine tra reale e
virtuale. Ci che significa un senso di
vuoto; limpalpabilit del confine tra il
duplice desiderio: di controllo, e di perdi-
ta di controllo, che sono poi le profonde
dinamiche che caratterizzano Christian e
Lana.
Quella sensazione da buco nero sottoli-
neata dalla ricchissima presenza di lem-
mi quali nessuno, nulla, niente, vuoto,
mai, silenzio, e che porta con s da un la-
to per i protagonisti la voluta o indotta as-
senza di difese nei confronti di questo
odierno male oscuro, comportante un
senso di solitudine cos come di degrada-
zione, tra sessualit di sfogo e senza eros
e momenti dettati in entrambi da una
sorta di cupio dissolvi; e dallaltro una GIULIANA ALTAMURA
condizione di potenziale asservimento al- Lorizzonte
le ambiguit da mistica tradizionale we- della scomparsa
bizzata (qui col sito New Jerusalem) sfo- MARSILIO
cianti nei fantasmi. Pagine 224, e 17
Il tutto raccontato con compattezza
nella struttura che alterna le situazioni Lautrice
dei due protagonisti, con particolare cura Giuliana Altamura nata a
nella delineazione dei quattro personaggi Bari nel 1984 e vive tra
principali (pi di maniera lagente e i vari Milano e Parigi. Ha esordito
colleghi e colleghe dei due protagonisti) e per Marsilio nel 2014 con il
certi squarci sulle due citt; e con uno sti- romanzo Corpi di Gloria
le non pi asciutto e secco come in Corpi (Premio Rapallo Carige
di Gloria, ma elaborato, necessariamente
a tratti concettuale, quasi sempre tenuto
in una narrativit fluida, a tratti da teatro
Opera Prima). Nel 2015 un
suo racconto stato inserito
nellantologia Quello che hai
da camera col web quale palcoscenico. amato, a cura di Violetta
RIPRODUZIONE RISERVATA Bellocchio (Utet)
Stile UUUUU
Storia UUUUU
Copertina UUUUU
DOMENICA 5 MARZO 2017
Libri Narrativa straniera
La donna che cattura galli e galline
di CINZIA FIORI
i
JOS EDUARDO AGUALUSA
Teoria generale delloblio
Traduzione di Romana Petri
NERI POZZA
Pagine 221, e 16,50
Lautore
Nato in Angola, Agualusa vive
tra Lisbona, Rio de Janeiro e
Luanda. tradotto in 25
lingue. Ha vinto premi come
il Gran Premio Portoghese
per la Letteratura e
lIndependent Foreign Fiction.
Scrive su O Globo. I primi
editori a tradurlo in italiano
sono stati La Nuova Frontiera
e le Edizioni dellUrogallo
Limmagine
Vik Muniz (San Paolo, 1961),
Atlas (Carlo), Pictures
of Garbage series, 2008,
courtesy dellartista
Prime letture dallAustralia
Storia del ragazzo che portava
il suo Paese in una tazza da t
Il volume
Un nuovo orizzonte
di Rebecca Young e Matt
Ottley (traduzione di Sara
Ragusa) uscito da Terre
di mezzo (pp. 40, e 15)
Decolonizzazione Jos Eduardo Agualusa racconta i giorni dellindipendenza angolana e gli anni
di guerra civile attraverso una portoghese autoreclusa e una schiera di personaggi intorno
N
on ho pi quaderni
su cui scrivere. Non
ho neanche pi pen-
ne. Scrivo sulle pare-
ti con pezzi di carbo-
ne, versi succinti. Risparmio sul cibo, sul-
lacqua, sul fuoco e sugli aggettivi. E, an-
cora, mentre Ludovica Fernandes Mano
brucia la biblioteca, oltre al resto, per
scaldarsi e cucinare: Mi rendo conto di
aver trasformato lintero appartamento in
un immenso libro... In questa casa tutte le
pareti hanno la mia bocca. Ludo scrive
da una sorta di nicchia del tempo storico,
dove i giorni scivolano luno nellaltro.
Non sa neppure lei da quanti anni. Sa, in-
vece, quando ha incominciato: dalla sera
in cui, scoppiata la rivolta che porter alla
travagliata indipendenza dellAngola, sua
sorella e il cognato non sono pi rientrati
nel Palazzo degli Invidiati, la dimora di
lusso per i portoghesi espatriati, ormai
tutti volati a Lisbona.
Apparentemente agorafobica, spaven-
tata dal mondo, dagli spari, dai cortei sot-
to le finestre e dai disperati che cercano
di forzarle la porta, Ludo ha alzato un so-
lido muro tra lei e lesterno con i mattoni
di un lavoro non finito nel terrazzo-giar-
dino dello svettante appartamento. Senza
pi accesso, rimasta in compagnia di
Fantasma, un pastore tedesco albino.
Ora siamo solo io e te in una nicchia
del tempo o, meglio, nellocchio di un ci-
clone che infuria di conflitti civili per un
quarantennio, dallindipendenza angola-
na del 1975 in poi.
Sar lei il cuore cui tutto intorno ruota
anche nella struttura narrativa pensata da
Jos Eduardo Agualusa per Teoria gene-
rale delloblio, il suo tredicesimo libro,
entrato in short list del Booker Prize 2016.
Come una spirale che torna su se stessa
ripassando per i medesimi personaggi e
salendo verso il chiarimento dei vari mi-
steri, cos, in un circolo vorticoso, attorno
a Ludo si muovono legionari, rivoluzio-
nari, poliziotti spietati di malsano ideali-
smo, ex carcerati dogni sorta, volontarie
coraggiose, ragazzini di strada e animali:
un colorito universo ansimante, espresso
in brevissimi capitoli che, in prosa e in
versi, rimescolano anche miti, tradizioni
ed etnografia, oltre allazione. C molta,
crescente, azione intorno allocchio del
ciclone.
Dentro casa, invece, latmosfera rare-
fatta, intima. La battaglia quotidiana per
mangiare vede Ludo salire in terrazzo con
la testa coperta da uno scatolone di prote-
zione dal mondo, ma forato in corrispon-
denza degli occhi per aver le mani libere
di trasformare il giardino in orto. Eppure,
come in uno specchio convesso, non c
U T
n ragazzo costretto a lasciare la
propria casa si affida alle onde del
mare, salpando alla ricerca di un
posto in cui ricominciare. Nel suo zainetto
lessenziale, tra le mani una tazza da t in
cui conserva la terra del suo giardino. Un
mare gentile guida il ragazzo tra giornate
liete e notti senza stelle, mentre il canto
delle balene si fa voce materna e gli
albatri aquiloni che planano nel cielo del
ricordo. Rebecca Young, autrice di Un
nuovo orizzonte, racconta parole che,
come sussurri, si spargono negli scenari
dipinti dallillustratore Matt Ottley.
Nuvole specchiate su veli dacqua
accompagnano i lettori verso la
terraferma. (Eleonora Volta)
RIPRODUZIONE RISERVATA
Segnali di fumo
di Alessandro Trevisani
{ Levoluzione solo una teoria, Io i miei
quasi nulla che in qualche modo non en-
tri nella sfera di Ludovica.
Se acchiappa un gallo e una gallina al
lazzo, perch il caseggiato si da poco
riempito di freschi inurbati per nulla usi
alla vita dappartamento: le tappe della ri-
voluzione avanzano anche nel palazzo; e
se risparmia un piccione viaggiatore cat-
turato con gli ultimi piccoli diamanti,
non detto non che torni sotto le vesti di
vicino, quando le antenne della televisio-
ne si volgeranno sempre pi numerose
Scienza, non soltanto fumetti
figli non li vaccino, Di che segno sei?: non
dite mai nulla di simile a Luca Piersantelli, in
arte Pierz, fumettista ateo e sbattezzato, che
in Science, Bitch! (ProGlo, pp. 112, 7), tra
verso sud, ossia verso il capitalismo che
spazza gli ideali rivoluzionari, ma non le
prevaricazioni, gli spari, le morti. Lo stes-
so, ma si potrebbe continuare anche per
vie pi sottili, vale per il ragazzo intravi-
sto dalla finestra correre inseguito dalla
folla e cadere colpito: probabile che se
lo ritrovi un giorno bussare alla porta, s,
proprio alla porta. Ma soltanto quando,
dopo ventotto anni, i tempi saranno ma-
turi.
Ben oltre la met libro, il lettore sapr,
CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 19
robot, Scientology e discussioni coi testimoni
di Geova, lancia la sua invettiva alla zavorra
anti-scientifica citando Leonardo,
Heisenberg e Fibonacci. Obiettivo centrato, in
un volume ad alta qualit di stampa.
infatti, quale sia il vero trauma di Ludo,
mentre la narrazione, anche nellocchio
del ciclone muove verso lo scioglimento
dei problemi, in questo caso del suo nodo
interiore. Lo fa lentamente, per, la pres-
sione bassa e laria sembra stagnare.
Teoria generale delloblio (Neri Pozza)
il titolo del romanzo, che lo scrittore, tra
un tocco di minimalismo magico e un
colpo di scena, manifesta non a caso in
una frase di Ludo: Se ancora ci fosse
spazio, carbone, pareti disponibili potrei
scrivere una teoria generale delloblio.
Ricordare o dimenticare linferno at-
traversato? il tema che unisce tutti i pro-
tagonisti e i protagonisti allAngola, dal
poliziotto col passato orrendo che vive
nellincubo di non essere dimenticato, al-
lex falangista per nulla convinto che
loblio dei suoi misfatti sia corretto, fino
al giovane che, rischiando la pelle, colle-
ziona misteri da risolvere prima del loro
ingresso nel silenzio.
E poi, c ovviamente lei, la titolare del-
loblio, un corpo in un bozzolo che scava
SSS
Sopravvivenza
La battaglia quotidiana
per mangiare vede
la protagonista adescare
piccioni e bruciare
gli amati libri
dentro di s versi e li espelle a costruire
lordito del bozzolo stesso in cui vive, in-
consapevole di quanto la sua esistenza sia
legata alle altrui. Consapevole invece del
potere salvifico della parola scritta e letta,
altro tema del romanzo. Ogni volta che
deve bruciare un libro, verga: Perdo un
po di libert, libert di attraversare esi-
stenze e mondi con limmaginazione, di
ampliare la consapevolezza di s e, nella
palpabile tensione tra scrittura e identit,
di sondare la propria interiorit, espelle-
re pian piano demoni... Perci non vi da
stupirsi dei diffusi riferimenti alla lettera-
tura disseminati da Agualusa nel testo: il
salto da scrittura e identit a individualit
e storia (angolana) non affatto vertigi-
noso. Tutto legato. E Teoria generale
delloblio lo dimostra.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Stile UUUUU
Storia UUUUU
Copertina UUUUU
Gli eventi
Non solo diritti
alla fiera di Londra
utto pronto per la London Book Fair
che, questanno, si apre circa un
mese prima del solito (dal 14 al 16
marzo) per non sovrapporsi con la Fiera
del libro per ragazzi di Bologna (dal 3 al 6
aprile). La fiera dei diritti
accompagnata (dal 13 al 19 marzo) dalla
London Book & Screen Week, una sorta
di festival in citt che riunisce lettori,
scrittori, appassionati di videogiochi e di
cinema. Centinaia di incontri celebrano
le storie e la scrittura. Tra gli
appuntamenti: un evento per ricordare i
ventanni di Harry Potter, i duecento anni
dalla morte di Jane Austen, incontri con
gli scrittori Roddy Doyle, Michael
Morpurgo e David Nicholls, che anche
ambasciatore dellevento.
20 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017

Libri Poesia
Ieri e oggi Molti professori lo ritengono un esercizio inutile, gli studenti un tormento I primi versi
Viviani: cos si coglie la fisicit delle parole. Pusterla: purch sia lesito di una vera comprensione
N el mezzo del cammin di nostra vita

Ricordami o diva
mi ritrovai per una selva oscura,
ch la diritta via era smarrita

Dante Alighieri
Divina Commedia
(Inferno, Canto I)

Lestasi della memoria N pi mai toccher le sacre sponde

Ove il mio corpo fanciulletto giacque

Ugo Foscolo
A Zacinto

S empre caro mi fu quest'ermo colle,

i Mandare a mente i versi

una pratica sempre pi rara
I testi
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude

Giacomo Leopardi
Linfinito

di PAOLO DI STEFANO
Si intitola Cloffete cloppete
clocchete, dai versi
di La fontana malata di Aldo
Palazzeschi, lantologia in
Ma apre porte inaspettate L a nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,

V
i ricordate la famosa lettera na-
talizia di Umberto Eco al suo ni-
potino? Ogni mattina impara
qualche verso, una breve poe-
sia, o come hanno fatto fare a
noi, La cavallina storna o Il sabato del vil-
laggio. E magari fai a gara con gli amici
per sapere chi ricorda meglio. un eser-
cizio sempre pi raro nelle scuole, eppure
mandare a mente una poesia apre innu-
merevoli porte che gli insegnanti dovreb-
be riconsiderare. Pu essere gioco, piace-
re, emozione a portata di mente, conforto,
bagaglio di conoscenza e di risonanze per
la vita, una vita intima parallela, una com-
pagnia affidabile, una colonna sonora in-
teriore, piena di immagini, parole, acco-
stamenti sorprendenti. Una risorsa da far
fruttare nelle relazioni personali e, perch
no, da esibire in societ al momento giu-
sto. Eppure, come per una resa aprioristi-
ca, molti docenti allargano le braccia e di-
cono: Gi difficile, oggi, avvicinarli alla
poesia, figurarsi pretendere che mandino
a mente i versi di Foscolo.
Non tutti, per. C chi ci crede e insiste
sullutilit di un esercizio che sembra rele-
gato negli archivi della scuola che fu. Fa-
bio Pusterla insegna in un liceo di Luga-
no, in Svizzera, oltre che in universit,
stato allievo di Maria Corti, poeta consa-
crato nelle antologie migliori degli ultimi
anni, si occupato della scuola con inter-
venti militanti: Da ragazzo ricorda
ho imparato a memoria un sacco di co-
se; quasi sempre senza capire perch e
non di rado senza capirne il significato. So
che questa attivit insensata in me ha tut-
tavia prodotto qualcosa di importante: il
senso del ritmo, il fascino dei suoni, il
possesso di un misterioso talismano lin-
guistico. Ma non credo che lo stesso sia
accaduto per la maggior parte dei miei
compagni. Quindi: non sono contrario al-
la memorizzazione di un testo; ma solo se
libreria a maggio per
leditore Manni che raccoglie
alcune delle poesie pi note
degli anni Sessanta imparate
a memoria da generazioni di
studenti. Accanto ai classici
(Leopardi, Manzoni,
dAnnunzio) si trovano i
contemporanei (Cardarelli,
Quasimodo, Volponi, Saba)
e anche i cantautori (Gaber,
De Andr, Guccini).
Il volume una
continuazione di Che dice la
pioggerellina di marzo,
pubblicato lo scorso anno,
dove erano raccolte le poesie
a partire dagli anni
Cinquanta. In questo caso
lelemento caratterizzante
era la continuit rispetto
alle antologie
del periodo fascista.
Risorgimento a memoria.
Le poesie degli italiani
invece il titolo del libro di
Amedeo Quondam
(Donzelli) che ripercorre il
contributo della lingua
letteraria allUnit e offre
una selezione di testi che
sono stati a lungo presenti
nei programmi scolastici,
dalle elementari al liceo,
come strumento
di formazione identitaria
del giovane italiano.
Sulla bellezza
di imparare brani letterari
a memoria insiste anche
Daniel Pennac nel suo Diario
di scuola (Feltrinelli)
specie di deficit naturale. Mi consolo pen-
sando che quel che ho perso in memoria
lho guadagnato nellintensit del presen-
te. Detto ci, aggiunge: Se vuoi capire la
poesia, devi cogliere la fisicit della paro-
la, liberarti dei significati e ripetere il suo-
no, come fanno certi monaci ortodossi
con la preghiera. Per questo conservare a
memoria un testo ti fa apprezzare lessen-
za della poesia, e cio la sua materia sono-
ra e ritmica, ci che la distingue dalla co-
municazione quotidiana. Poi, per, sal-
tano fuori almeno due poesie famose ri-
maste nel fondo della memoria di Viviani:
Linfinito di Leopardi e Pianto antico di
Carducci. La voce osserva ci che
avvicina lanimo della poesia ai cicli della
natura con tutti i suoi limiti e che tiene a
distanza labbaglio dellimmortalit. Per
questo trovo che la parafrasi, lesercizio
pi ricorrente nella scuola, rischi di an-
nullare la potenza della poesia, riportan-
dola al ragionamento e alla logica. Lap-
prendimento a memoria, viceversa, po-
trebbe valorizzare la sua energia natura-
le.
A volte sono renitenti, come alla leva,
cio resistenti allimposizione. lidea del
critico Roberto Carnero, che conosce be-
ne la scuola essendo dal 94 insegnante di
liceo a Cant (Como) ed essendo coauto-
re, con Giuseppe Iannaccone, di una sto-
ria e antologia scolastica (Al cuore della
letteratura, in 6 volumi, pubblicata da
Giunti e Treccani): Nel biennio imparare
a memoria un gioco, nel triennio tendo-
no a fare resistenza, perch lo ritengono
un esercizio da bambini, ma si pu riusci-
re: la parafrasi ancora indispensabile per
la comprensione, ma a volte lo studente si
limita a quella, sostituendola alla lettura
del testo. Imparare a memoria una poesia
permette invece di assaporare il ritmo e il e sotto il maestrale
valore della parola in s. Per la mia gene- urla e biancheggia il mar
razione di quasi cinquantenni, stato un
esercizio quasi automatico: i sonetti di Fo- Giosue Carducci
scolo, gli idilli di Leopardi, Laquilone di
Pascoli, San Martino di Carducci Erano San Martino
quasi obbligati. proprio lobbligo
lostacolo insormontabile. Tutto sta nella
convinzione che ci mette linsegnante,
quanto riesce a trasmettere il proprio en-
C qualcosa di nuovo oggi nel sole,
anzi d'antico: io vivo altrove, e sento
tusiasmo, magari facendo un po di teatro, che sono intorno nate le viole
senza voler imitare Gassman. Certo La
pioggia nel pineto meno facilmente me-
morizzabile di una canzone di Jovanotti: Giovanni Pascoli
Ci sono libri di testo che per avvicinare i Laquilone
ragazzi alla poesia insistono sui cantauto-
ri e le canzoni, ma per un quattordicenne
De Andr scoraggiante quasi quanto
Montale. Il guaio che la memorizzazio- C lof, clop, cloch,
cloffete,
ne della poesia si scontra subito con una
domanda: a cosa serve? Primo Levi rac- cloppete,
cont limportanza di farsi risuonare nella clocchette,
mente i versi della Commedia quando era chchch......
ad Auschwitz. Pusterla: Quando rac- gi,
conto ai miei studenti che conosco pagine
nel cortile,
di Manzoni e lunghe lasse di Foscolo, pri-
ma mi guardano come un fenomeno da la povera
baraccone, poi mi chiedono a cosa servi- fontana
va. Spiego loro che quando vado dal den- malata
tista, per esempio, mi ripeto come un
mantra certi testi anticamente memoriz- Aldo Palazzeschi
zati; mi servono a fronteggiare la pesan- La fontana malata
tezza della realt. Come formule magiche,
di una magia privata, inoffensiva, che aiu-
ta.
Alla scuole medie Ricci di Belluno, ne-
gli anni 60, alla futura poetessa Patrizia
H o parlato a una capra.
Era sola sul prato, era legata
Valduga chiedevano di recitare a memoria
interi capitoli dei Promessi sposi. Che, ov- Umberto Saba
viamente, ricorda ancora. Per esempio il La capra
IV: Il cielo era tutto sereno: di mano in
mano che il sole salzava dietro il monte, si
U nintera nottata
buttato vicino

i
lesito di un progressivo avvicinamento, Novecento Saggi su autori che si sono confrontati con il sacro a un compagno
di una reale comprensione. Utilit didat- massacrato

Corpo a corpo con lo spirito

tica una formula che non piace a Puster-
la: Pi passa il tempo dice pi la
parola didattica mi irrita, perch stata
colonizzata da un pedagogismo mediocre
e burocratico. Per so che portarsi in giro
delle poesie chiuse nei ripostigli della
mente, potersele ridire ogni tanto, o sen-
tirle riaffiorare in maniera quasi involon-
taria, una cosa molto bella. Sicch direi:
sapere a memoria delle poesie un tassel-
lo della bellezza che uno si porta appres-
so. Pi che di didattica, parlerei allora di
di DANIELE PICCINI
N on un canone o una galleria
esaustiva quella che propongono i
curatori Maria Luisa Doglio e Carlo
Delcorno nel volume a pi mani Poesia
religiosa nel Novecento. Gi il titolo lo
Giuseppe Ungaretti
Veglia
invisibile (per dirla con Luzi) che fa da
matrice a diverse ricerche, concretandosi
M eriggiare pallido e assorto
in forme scritturali, letterarie (Dante) o
liturgiche, come nella Campo: il punto la
tensione quasi dolorante e a volte
paradossale (Caproni) alla simbiosi tra
poesia e preghiera suggerita da Henri
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi

estetica. Pi che di utilit, di intimit.
Ci sono poeti che tengono in mente a
fatica persino i propri versi, eppure riven-
dicano tutti i pregi dellimparare a memo-
ria. Cesare Viviani, essendo psicoanalista
oltre che poeta, potrebbe soffermarsi sul-
le dinamiche inconsce dello strano feno-
meno di dimenticanza che lo interessa da
sempre e da cui si salva lincipit di una sua
poesia del 1981: Anche qui c una selva e
ci si perde la vista. Il resto nebbia: Una
dice: non la poesia religiosa del Brmond (1926). La teofania, la profezia, Eugenio Montale
Novecento, ma alcuni esempi di ricerca la rivelazione sono perseguite dentro e Meriggiare
poetica religiosa nel Novecento. Da Pascoli attraverso la negazione, lo scandalo,
fino a Cristina Campo passando per lopacit. Sono dunque poeti dello scavo e
Rebora, Turoldo, Antonia Pozzi, Caproni,
il Pomilio poeta, Margherita Guidacci il
volume propone raffinati saggi su singoli
dellindagine, del confronto con la
grandiosa tradizione religiosa che ribolle
nel fondo di un secolo sempre pi
MARIA LUISA DOGLIO
CARLO DELCORNO
(a cura di)
P er lei voglio rime chiare,
usuali: in -are.
autori. Qui conta il corpo a corpo con i lontano dal sacro, eppure assetato, come Poesia religiosa Rime magari vietate,
testi, spesso colti nel loro farsi attraverso se contemplasse, in una sua parte, lidea nel Novecento ma aperte: ventilate
le carte, le varianti, i progetti ripresi e del ritorno: Linfinita speranza di un IL MULINO
incompiuti: il caso del Piccolo Vangelo a ritorno di cui parla Pozzi a proposito Pagine 284, e 24
Giorgio Caproni
lungo vagheggiato da Pascoli, dal 1896 agli delle amate montagne, fisse
ultimi giorni. Il tema costante quello di insondabilmente in unattesa. Per lei
un ipotesto biblico, di un fondamento RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere della Sera
DOMENICA 5 MARZO 2017
Eventi Il 20 e 21 marzo a Milano la seconda edizione della rassegna de la Lettura dedicata alla poesia, con la collaborazione di Tim
Percorsi diVersi raddoppia: reading in strada, serata a teatro
O gni settimana, nel cuore della
sezione dedicata ai Libri, la
Lettura parla di poesia. E lo fa
con interviste agli autori, recensioni,
approfondimenti, e con i testi stessi,
messi in evidenza e pubblicati in lin-
gua originale con traduzione a fronte.
Sul supplemento culturale del Cor-
riere abbiamo conversato con premi
Nobel come Derek Walcott, abbiamo
ricordato grandi poeti scomparsi
come Seamus Heaney, c stato spazio
per raccontare le nuove tendenze
editoriali e il rinascimento della poe-
sia italiana, mentre sul numero del 19
febbraio lo scrittore Rick Moody ha
creato per linserto una recensione in
versi, anzi in haiku.
La passione e limpegno per la poe-
sia che da sempre animano la Lettu-
ra hanno anche dato vita, lanno
scorso, alliniziativa Percorsi diVersi
che questanno ritorna per la seconda
edizione, dopo il grande successo del
debutto che port nelle strade e nelle
stazioni della metropolitana milanese
le parole di Jorge Luis Borges, Walt
Whitman, Alda Merini, Pablo Neruda,
Anna Achmatova e molti altri (nella
foto: un momento della manifestazio-
ne nelledizione 2016).
La nuova edizione sar pi grande
e pi estesa, non pi in una sola gior-
nata ma in due, si svolger a Milano il
20 e 21 marzo, organizzata con la Fon-
dazione Corriere della Sera e grazie
alla collaborazione di Tim, e proporr
numerosi incontri in spazi diversi per
celebrare la Giornata mondiale della
poesia, che cade nel primo giorno di
primavera (che anche il giorno della
nascita di Alda Merini).
CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 21
Un angelo nel Getsemani
Soglie
di Franco Manzoni
{ Quando la passione amorosa si trasforma in
dolore indicibile, vale forse la pena togliersi la
vita? Andrea Bassani invoca il dono divino
della consolazione nella silloge Lechitiel (Terra
degli ulivi, pp. 124, e 13). Nato a Bergamo nel
1980, sulle tracce di Alda Merini lautore placa
la propria disperazione, confortato dallangelo
che distoglie dal desiderio del suicidio.
Lechitiel, che sostenne anche il Cristo
vacillante del Getsemani nellora pi buia.
Limmagine vedeva la sua
Un turista nella luce....
cattedrale del tuo silenzio. bellissima
Io sono rispettoso per dice e per
tutte le ragioni sbagliate: me ripeterla
cos recita questa era un piacere
sidewalk poetry (2008) su assoluto, ma
un marciapiede di Saint per gli altri era
Paul, Minnesota, Usa. un tormento:
una delle installazioni mi chiedo per-
realizzate da Mass Poetry, ch costringe-
associazione no-profit re a fare que-
impegnata a promuovere sto sforzo chi
la poesia attraverso non ha nessun
lincisione di versi (spesso interesse per
anonimi) sui marciapiedi la lingua, per
la poesia, per il
suono Se hai voglia di ricordare una po-
esia, la memorizzi da solo, senza imposi-
zione scolastica. Oggi la maggior parte
delle persone visiva, il piacere per la let-
teratura una cosa che nessuno pu im-
porti. E poi bisognerebbe avere insegnan-
ti contagiosi: se vedi una persona conten-
ta, vuoi essere contento anche tu Sin da
bambini bisognerebbe essere contagiati
da questa gioia, perch i bambini devono
divertirsi. Lo sa bene Roberto Piumini,
che con i pi piccoli lavora da qualche de-
cennio, inventando e giocando e scriven-
do racconti, filastrocche, sonetti, haiku,
ottave ariostesche, canzoni, ballate per
linfanzia: Giocattoli al servizio del lin-
guaggio, li chiama. Piumini ha compo-
sto interi poemi per i bambini, utilizzando
i loro materiali, giocando con le assonan-
ze e le rime. E anche per i ragazzini di
scuola media in piccoli istituti locali: in-
contri, laboratori, patchwork... Esperien-
ze di straordinaria vivacit. inevitabile
dice che imparino a memoria le po-
esie se diventano unattivit giocosa, golo-
sa, spontanea. Quando il linguaggio non
viene proposto come un oggetto da sacra-
lizzare, i bambini ti seguono, altrimenti
sofferenza.
una pratica indispensabile anche dal
punto di vista mentale, sostiene il poeta,
critico e storico della lingua Enrico Testa.
Certo, se punti sulle canzoni di Vasco
Rossi, come fanno certe antologie scola-
stiche, non ne vale la pena. I testi dei rap-
per li imparano da soli, ma le poesie a me-
moria sono un pronto soccorso, un picco-
lo asse a cui aggrapparsi nel maremoto
della vita. Sono occasioni per acquisire da
giovanissimi cose che in et matura non si
incontreranno mai pi. Testa ricorda di
aver imparato alle medie I Sepolcri da ca-
po a fondo (forse soffrendo) ma anche il
Meriggiare pallido e assorto di Montale:
Mi ha permesso di vedere il mondo sotto
una luce meno banale, perch certi versi
diventano una lente aggiuntiva nei mo-
menti cupi. Senza dimenticare che la poe-
sia a mente un arricchimento della lin-
gua personale, una conquista di parole:
Foscolo, Leopardi, Ungaretti con la forza
della sua brevit... Ricordare linizio del-
lOdissea o pezzi di Sofocle sul destino
delluomo unesperienza esistenziale
che vale pi di un serial televisivo.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Gi a partire da luned 13 marzo
Percorsi diVersi prender il via con
uniniziativa social: sugli account
Twitter e Instagram e sulla pagina
Facebook de la Lettura, con
gli eventi della manifestazione, ripro-
durranno una delle 10 poesie scelte
dalleditore Nicola Crocetti, storico
traduttore di Kavafis e Ritsos e diret-
tore della rivista Poesia.
lhashtag #ilversocheamo si potr Marted 21 marzo Percorsi diVersi si
segnalare il verso poetico pi amato, sposter al Teatro Parenti: per cele-
il pi bello, quello che ha un signifi- brare la poesia, sul palco del teatro
cato speciale; una selezione delle diretto da Andre Ruth Shammah si
segnalazioni pi ricorrenti e pi ori- alterneranno numerosi personaggi
ginali apparir su corriere.it/lalettura. del mondo dello spettacolo, della
E poi, la poesia scender in piazza a cultura e dellarte (ore 20.30, via Pier
Milano: luned 20 marzo i reading Lombardo 14, ingresso libero offerto
con gli attori cominceranno nelle da la Lettura). Ciascuno degli ospiti
universit, al mattino (nella fascia tra loro larpista e compositrice
dalle ore 12 alle 14) mentre nel pome- Cecilia Chailly, lo scrittore Paolo Co-
riggio le letture poetiche invaderanno gnetti, il poeta Milo De Angelis,
la citt, moltiplicandosi in spazi e e altri reciter la propria poesia
luoghi diversi (dalle 17 alle 19). Agli preferita, cui dedicher poi una rifles-
studenti verranno distribuite 20 mila sione. (i. bo.)
cartoline che, oltre al programma con RIPRODUZIONE RISERVATA
22 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017
DOMENICA 5 MARZO 2017
Libri Saggistica
Luomo nuovo? Un dio cibernetico
di CLAUDIO TUNIZ e PATRIZIA TIBERI VIPRAIO
N i
on facile accettare lidea
che, allaumentare delle no-
stre capacit cognitive, con-
tiamo sempre meno come in-
dividui. In realt, anche se
amiamo attribuire a qualcuno una sco-
perta che sia il bosone di Higgs o il
metodo Crispr per lediting genetico
sempre stato un organismo sociale a rive-
lare i segreti della materia, a esplorare i
confini delluniverso, o a combattere le
nostre malattie. Non solo ci avvaliamo
del sapere di chi ci ha preceduto. Colla-
boriamo anche fra noi, scambiandoci
idee, metodi, osservazioni. Ci specializ-
ziamo in mansioni distinte. E uniamo le
nostre conoscenze, sempre pi dettaglia-
te, per formare un sapere collettivo, tra-
smettendolo alle generazioni future. Ma,
a differenza degli organismi sociali di al-
tre specie, come le api o le termiti, lo fac-
ciamo cambiando continuamente sche-
mi, alleanze, prospettive, finalit. C chi
dice che proprio questo il segreto del
nostro successo evolutivo: la variet e la
variabilit delle nostre formazioni socia-
li, a molte delle quali apparteniamo con-
temporaneamente. Facciamo parte di un
organismo reticolare, complesso e spes-
so contraddittorio. Ma quando abbiamo
cominciato a comportarci cos? E con
quali prospettive future?
Osservando quanto rinvenuto nelle ca-
verne di Blombos, in Sudafrica, pare che i
barlumi di questa capacit di reticolazio-
ne siano apparsi 80 mila anni fa, quando
sembrano essere nate organizzazioni so-
ciali capaci di effettuare i primi scambi di
beni, produrre armi litiche con luso del
fuoco e incidere simboli astratti su tavo-
lette di ocra. Sono tutti comportamenti
compatibili con lesistenza di una prima
divisione del lavoro, confermata da alcu-
ne ricche sepolture euro-asiatiche suc-
cessive, in cui si nota lesistenza delle pri-
me societ gerarchiche e lemergere di
abilit specifiche. A Sungir, in Russia, un
uomo adulto e due fanciulli furono se-
polti, 32 mila anni fa, in compagnia di ol-
tre 10 mila perle davorio di mammut fi-
nemente lavorate insieme ad altri or-
namenti. Solo per produrre le perle si ri-
chiedevano tre anni e mezzo di lavoro
artigianale.
Per arrivare alle complesse configura-
zioni sociali attuali stata necessaria
lemersione di un nuovo sistema organiz-
zativo nelle reti che connettono i 100 mila
miliardi di neuroni del nostro cervello.
Confrontata con i tempi dellevoluzione
umana, questa trasformazione di Homo
sapiens fu abbastanza improvvisa. Da
quando, alcuni milioni di anni fa, abbia-
mo cominciato a immaginare, nelle pie-
tre, i primi strumenti litici che se ne pote-
vano trarre, il nostro cervello era sempre
cresciuto. Ma in corrispondenza dei nuo-
vi comportamenti sociali cominci a ri-
dursi. Negli ultimi 40 mila anni il nostro
cervello passato da 1.500 a 1.350 centi-
metri cubici, e questo vale per tutti gli
umani contemporanei. Con un nuovo
software neuronale possiamo scambiare
meglio le informazioni, trasmettendole
nello spazio e nel tempo tramite unam-
pia variet di linguaggi. Una correlazione
positiva tra diminuzione del volume ce-
rebrale e aumento di complessit delle
societ confermata considerando para-
metri quali la densit demografica, lin-
tensit degli scambi, la divisione del lavo-
ro e la formazione di strutture gerarchi-
che. Poich il cervello un organo plasti-
co, nel delegare molte funzioni mentali a
dispositivi esterni, prima con la scrittura
e la stampa, e poi con il world wide web e
lo smartphone, si genera una sorta di
mente estesa, che risparmia sullhard-
ware cerebrale dei singoli.
CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 23
Lamore tra Romeo, pompiere, e Juliette, donna infelice
Viva Liala!
di Roberta Scorranese
{ Che cosa pu succedere ancora a un pompiere
che, nel tentativo di salvare un bambino, cade
dallottavo piano e finisce in ospedale? Be, gli
pu succedere di incontrare una donna infelice.
Ma dalle disgrazie come sa chi legge Liala
nascono certi amori. Come quello tra Romeo e
Juliette (si chiamano cos) in Come se non ci
fosse un domani, romanzo di Agns Ledig
(traduzione di Stefania Ricciardi, Mondadori,
pp. 274, e 19). Quasi ironico nella sua tenerezza.
Homo sapiens Yuval Noah Harari ipotizza lavvento di unaristocrazia dotata di capacit
eccezionali grazie al digitale e allingegneria genetica. Uno scenario dai risvolti inquietanti
YUVAL NOAH HARARI
Homo Deus.
A Brief History
of Tomorrow
HARPER
Pagine 464, e 35
Lautore
Nato nel 1976, lo storico
israeliano Yuval Noah Harari
insegna allUniversit
Ebraica di Gerusalemme.
Dopo aver pubblicato saggi
di storia medievale, tra cui
Operazioni speciali al tempo in questa prospettiva che si muove spondere a questa domanda asserendo no solo in parte le loro implicazioni.
della cavalleria (traduzione di lavvincente lavoro di Yuval Noah Harari, con un certo ottimismo che, dopo Portando al limite il ragionamento sul
Rossana Macuz, Leg, 2008) lo storico israeliano che ci aveva gi par- avere debellato pestilenze, fame e guerra, funzionamento degli organismi sociali
ha raggiunto la notoriet lato del nostro passato profondo nel suo possiamo ora rivolgere le nostre capacit complessi, lautore assimila noi umani ad
con il libro Da animali a di primo libro Da animali a di (Bompiani). cognitive a un programma ambizioso che algoritmi biochimici il cui scopo princi-
sulle vicende di Homo In quel testo ripercorreva le tappe di co- ci trasformi veramente in esseri immor- pale scambiare le informazioni dispo-
sapiens (traduzione di me, da insignificanti primati bipedi, ci tali, dotati di immenso potere, grazie alla nibili in reti complesse, per agevolare la
Giuseppe Bernardi, siamo trasformati in un organismo so- possibilit di integrare la nostra cono- divisione del lavoro e i relativi meccani-
Bompiani, 2014) ciale dalle (apparenti) potenzialit infini- scenza con quella delle macchine. Que- smi sociali di connessione. Ma emerge
te, simili a quelle degli di. E concludeva sto upgrade in Homo Deus riguarderebbe un lato oscuro. Con le tecnologie digitali
Limmagine chiedendosi: Pu esserci qualcosa di solo una piccola lite e avverrebbe attra- nascono nuovi algoritmi che possono
Dustin Yellin (1975), pi pericoloso di una massa di di insod- verso i progressi dellingegneria geneti- svolgere meglio le nostre funzioni men-
Psychogeography no. 43 disfatti e irresponsabili che non sanno ca, della biotecnologia e della ciberneti- tali. Facebook, per esempio, valuta il ca-
(2014, installazione mixed ci che vogliono?. Nel suo secondo libro ca. La narrazione ricca di aneddoti pro- rattere e la personalit di un individuo in
media), courtesy dellartista Homo Deus (Harper), Harari cerca di ri- venienti da questi settori, ma si analizza- modo pi preciso dei suoi stessi amici e
parenti, anticipandone opinioni e desi-
deri. Sappiamo gi che i Big Data raccolti
attraverso i principali motori di ricerca
possono essere usati per profilare gli
utenti e vendere loro beni e servizi. Ora ci
accorgiamo che possono servire anche a
influenzare in modo decisivo le scelte
elettorali. Sembra che la Cambridge
Analytica di Londra abbia avuto un ruolo
determinante, ad esempio, nelle vittorie
della Brexit e di Trump. Ma se la maggior
parte degli umani non sar promossa allo
stato di Homo Deus, si prospetta la for-
mazione di una casta inferiore, dominata
dai nuovi superumani e dagli algoritmi
delle reti digitali. Sempre pi funzioni e
poteri decisionali saranno delegati alle
macchine. A risentirne non saranno solo
tassisti, albergatori, notai, segretari e
uscieri. Saranno anche molti attuali lea-
der politici: una prospettiva che alcuni
giudicano interessante.
Harari ci avverte che il suo libro non
vuole essere una profezia sul futuro del-
lumanit. Alla fine ammette che la sua
solo una visione. Per ci induce a riflette-
re. Siamo davvero dei meri algoritmi? E
come vivremo con macchine che ci cono-
scono meglio di noi stessi? Per risponde-
re dobbiamo avventurarci tra teorie del-
levoluzione, antropologia, scienza e rivo-
luzioni tecnologiche, sulle orme dello
stesso maestro di Harari, Jared Diamond.
Ma sar un terreno accidentato. Gi ci so-
no feroci battaglie per una ricostruzione
consensuale del nostro passato. Figuria-
moci quante ce ne saranno per squarcia-
re la nebbia sul nostro futuro.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Stile UUUUU
Rigore UUUUU
Copertina UUUUU
 24 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017

(2) posizione precedente S A parit di percen-

{
stabile
1
tuale di vendita, la
Legenda
in salita R
rientro posizione deter-
5 N minata dal valore
Libri Le classifiche in discesa novit
decimale non in-
100 titolo pi venduto (gli altri in proporzione) dicato in classifica

Vince lAmerica di Trump spiegata agli italiani (da Alan Friedman)

Spazio alle donne: Gamberale e Di Pietrantonio, Rowling e Kinsella

La pagella
di Antonio DOrrico
Top 10 ebook
di Alessia Rastelli Narrativa italiana
Franco Berrino voto

1
Luigi Fontana (1) S 85 2 (2) S 83
di castit 1
La grande via
Mondadori (-)
Alan Friedman
Questa non
Chiara Gamberale
Qualcosa
Alessandro DAvenia
Larte
di essere fragili
lAmerica
Gli avventisti N 100 Newton Compton, 12,90 Longanesi, 16,90 Mondadori, 19

della cucina sana 2 Le emozioni Chiara Gamberale perde la vetta della top ten ma
(4) 1 68
Chiara Gamberale resta il romanzo italiano pi venduto: alle sue spalle 3
(1) Qualcosa viaggiano DAvenia, stabile, e Robecchi, in salita. Nella classifica Alessandro Robecchi

S
iamo quello che mangiamo, dicono di categoria scala sette posti ed sesto Paolo Torto marcio
gli autori (due scienziati) di questo
libro. Frase non originalissima ma 5 85 Longanesi, 16,90 in digitale Cognetti. Due novit subito in evidenza: Donatella Di
Pietrantonio con LArminuta (termine abruzzese che
vuol dire quella che tornata) e Andrea Vitali. Sellerio, 15
vera. E consigliano consumo in I titoli classici e i romanzi
quantit di verdure, legumi e cereali
integrali, mentre sconsigliano cibi raffinati,
3 Alessandro DAvenia pi recenti di casa Amazon
complici gli sconti
grassi, zucchero, ecc... Nulla di nuovo sotto il (2) Larte di essere dominano tra gli ebook pi
sole? S, per anche vero che la lezione resta fragili venduti per il Kindle, il Narrativa straniera
spesso inascoltata. Si sa, per esempio, che 5 83 Mondadori, 19 dispositivo per la lettura
digitale del gruppo di Jeff
bisognerebbe fare una prima colazione da re,

1
un pranzo da principe e una cena da povero. Bezos (che non rende note (2) 1 49 2 (1) 5 48
Eppure quanti continuano a fare una prima
colazione da poveri (un caff e via) e una cena
4 Alessandro Robecchi le proporzioni tra i titoli).
Tutti in offerta per un
Georges Simeon Kent Haruf
(8) Torto marcio La casa dei Krull Le nostre anime
da re? Unaltra parte del libro dedicata giorno, a un prezzo da 0,99
di notte
a 1,99 euro, i libri nella Top
1
allimportanza dellattivit fisica. Una terza
sezione illustra i benefici della meditazione. 68 Sellerio, 15 Five. Al primo posto In Adelphi, 19 NN Editore, 17
Gli autori non disdegnano di entrare nei viaggio con August, storia
particolari (meglio le verdure crude o quelle
cotte? preferibile, facendo aerobica, tenere 5 Franco Berrino
on the road di Catherine
Ryan Hyde, uscito in Italia
per Amazon Crossing (il
La sceneggiatura di Animali fantastici di J. K.
Rowling il miglior titolo straniero in top ten. Si 3 (4) 1 44
un ritmo cardiaco (10) Luigi Fontana piazza davanti ai romanzi di Georges Simenon e di Sophie Kinsella
costante o lavorare per marchio dedicato ai libri
La grande via Kent Haruf. Largo alle donne nella classifica di La mia vita non
1
picchi con intervalli?). tradotti da altre lingue). categoria con Sophie Kinsella che arriva sul podio; proprio perfetta
64 Mondadori, 20 Pubblicato invece da
Tra i modelli da Danielle Steel, new entry al quinto posto; Ann
seguire si indicano i Amazon Publishing Morgan e Dinah Jefferies, entrambe in salita. Mondadori, 20
centenari giapponesi 6 (riservato ai titoli gi in
FRANCO BERRINO (SOPRA) E LUIGI FONTANA

Valter Longo italiano) Sipario veneziano

di Okinawa e gli
avventisti del settimo
(7) La dieta di Maria Luisa Minarelli,
della longevit indagine nella Venezia del
giorno californiani.
Modelli che, a dir la 1 57 Vallardi, 15,90
700, in terza posizione. Al
secondo e quarto posto, Il
Saggistica
verit, personalmente
Secolo breve (Bur) di Eric J.

1
non mi fanno
impazzire. Di mestiere
leggo libri quasi
7 Andrea Camilleri Hobsbawm e Furore
(Bompiani) del Nobel John
(-) N 100
Alan Friedman
2 (1) 5 33
(6) La mossa Steinbeck. Si distingue, Andrea Marcolongo
sempre inutili. Tra i del cavallo quinto, Dove nasce Questa non lAmerica La lingua geniale
pochi utili che ho letto,
ci sono quelli del 5 53 Sellerio, 14 larcobaleno di Andrea
Caschetto (Giunti). Il volu-
dottor Filippo Ongaro (gli devo un Newton Compton, 12,90 Laterza, 15
me un resoconto del
insegnamento fondamentale: leducazione
alimentare importante almeno quanto 8 J. K. Rowling viaggio dellautore tra lAsia,
LAmerica di oggi, con Donald Trump, spiegata da
leducazione sentimentale). Molto utile (4) Animali fantastici il Sudamerica e lAfrica,
Alan Friedman: il libro del giornalista statunitense, 3 (4) 1 24
durante il quale, armato di
stata anche la lettura di Lintestino felice di e dove trovarli che ha realizzato unindagine sul campo, entra al Emiliano Fittipaldi
un naso da clown e matite
Giulia Enders, un testo coraggioso e, a suo
modo, rivoluzionario. Anche La grande via
5 51 Salani, 16,90 colorate, ha cercato di
primo posto assoluto. Tra le novit nei saggi: il
magistrato Piercamillo Davigo sulla corruzione si
Lussuria
incontrare e far sorridere i piazza quinto. Nella Varia vince la vita sana di
un libro di estrema utilit e seriet (lapparato bambini orfani. Nato nel
bibliografico ha una sua imponenza), per
resto un po cos per un certo eccesso
9 Georges Simenon 1990, a 15 anni Andrea
stato operato di un tumore
Berrino e Fontana, titolo presente anche in top ten. Feltrinelli, 16

spiritualistico (con lo spiritualismo ci andrei

(5) La casa dei Krull
al cervello e da allora la sua
piano come con lolio, non pi di un
cucchiaio al giorno). A scanso di fanatismi, 5 49 Adelphi, 19
memoria diventata pi
fragile. Nel tempo per ha
Varia
condirei il tutto con la massima del grande capito che i ricordi resisto-
Woody Allen (un tipo magrissimo, tra laltro):
10

1
no di pi se associati alle
Ho smesso di fumare. Vivr una settimana Kent Haruf emozioni. Come quelli (2) 1 64 2 (1) 5 57
di pi e in quella settimana piover a (3) Le nostre anime raccolti in viaggio Franco Berrino Valter Longo
dirotto. Domandona finale: vale la pena di di notte e conservati nel suo libro. Luigi Fontana La dieta
vivere come un avventista del settimo giorno?
RIPRODUZIONE RISERVATA
5 48 NN Editore, 17 @al_rastelli
RIPRODUZIONE RISERVATA
La grande via della longevit
Mondadori, 20 Vallardi, 15,90

La classifica
1 Catherine Ryan Hyde
In viaggio con August
Amazon Crossing, e 4,99
Ragazzi
Formato Kindle

1
2 Eric J. Hobsbawm
Il secolo breve
(1) S 51 2 (2) S 32
Bur, e 7,99 J. K. Rowling Jeff Kinney
Formato Kindle Animali fantastici Diario di una
Schiappa. Non
3 Maria Luisa Minarelli e dove trovarli ce la posso fare!
Sipario veneziano Salani, 16,90 il Castoro, 13
Amazon Publishing, e 4,99
Formato Kindle
4 John Steinbeck
Furore
Bompiani, e 7,99
Formato Kindle
Stati Uniti
5 Andrea Caschetto
Dove nasce larcobaleno
Giunti, e 8,99
1
George Saunders
2
Neil Gaiman
3
J. D. Robb
Formato Kindle
Lincoln in the Bardo Norse Mythology Echoes in Death
(20-26 febbraio 2017)

Random House, $ 28 Norton, W.W. & Company, $ 25.95 St. Martins Press, $ 27.99
DOMENICA 5 MARZO 2017 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 25

Gaetano Castro (Palermo, 1962) ricercatore del Consi-

glio per la ricerca in agricoltura e lanalisi delleconomia
agraria (Crea) alla sede di Casale Monferrato (Alessan-
1
Gerd Gigerenzer
2
Michael Guillen
3
Richard Dawkins
Il podio dria). Si occupa di tecnologia del legno e di normazione
per il settore legno; membro del consiglio editoriale
Quando i numeri
ingannano
Le cinque
equazioni...
Lorologiaio cieco
di Gaetano Castro della rivista Sherwood-Foreste ed alberi oggi. Raffaello Cortina, 27,50 Tea, 10 Mondadori, 16

40,3
Linvasione delle novit
A leggere i dati di mercato, si direbbe che ormai si vive di tante novit, si cerca di venderne qualcuna e si escludono le scienze sociali e umane (22%), che per
Il numero novit. Una volta il rapporto catalogo/novit era 70 a aspettano quelle successive, in un frenetico ricambio di raggruppano molte discipline (storia, filosofia, religione,
di Giuliano Vigini 30; ora il catalogo sceso al 59,7% di assorbimento a titoli. In sostanza, tutto un mordi e fuggi. Le ecc.) occupano il secondo posto del mercato dopo la

% valore, mentre le novit sono salite al 40,3%. Questo

significa vivere un po di pi alla giornata; si ricevono
consolazioni vengono pi che altro dai ragazzi, che oggi
hanno una quota in libreria di quasi il 15% e che se si
narrativa. Ma fino a quando durer questo mercato
asfittico, troppo drogato di novit?

(Elaborazione a cura di GfK. Dati relativi alla settimana da luned 20 febbraio a domenica 26 febbraio 2017)

4 (3) 5 53 6 (13) 1 41 8 (-) N 37 10 (5) 5 28 12 (-) N 26 14 (9) 523 16 (10) 5 19 18 (14) 5 17 20 (16) 5 17
Andrea Camilleri Paolo Cognetti Andrea Vitali Carlo Lucarelli Francesco Recami Matteo Strukul Matteo Strukul Donato Carrisi Gianrico Carofiglio
La mossa Le otto montagne A cantare Intrigo italiano Commedia I Medici. I Medici. Il maestro Lestate fredda
del cavallo fu il cane nera n. 1 Una regina Una dinastia delle ombre
al potere al potere
Sellerio, 14 Einaudi, 18,50 Garzanti, 18,60 Einaudi, 17 Sellerio, 14 Newton Compton, 9,90 Newton Compton, 9,90 Longanesi, 18,80 Einaudi, 18,50

5 (7) 1 45 7 (-) N 37 9 (6) 5 30 11 (8) 5 27 13 (19) 1 26 15 (12) 521 17 (15) 5 18 19 (20) 117
Lorenzo Marone Donatella Luca Bianchini Roberto Saviano Giacomo Mazzariol Elena Ferrante Matteo Strukul Primo Levi
Magari domani Di Pietrantonio Nessuno come noi La paranza Mio fratello Lamica geniale I Medici. Se questo
resto LArminuta dei bambini rincorre Un uomo un uomo
i dinosauri al potere
Feltrinelli, 16,50 Einaudi, 17,50 Mondadori, 18 Feltrinelli, 18,50 Einaudi, 16,50 e/o, 18 Newton Compton, 9,90 Einaudi, 12

4 (5) 1 32 6 (6) S 30 8 (16) 1 27 10 (9)5 24 12 (10) 5 23 14 (12)522 16 (3)520 18 (-) R 18 20 (18) 5 17

Clive Cussler Paula Hawkins Ann Morgan Carlos Ruiz Zafn Lauren Kate E. L. James Cassandra Clare J. K. Rowling E. L. James
Graham Brown La ragazza La gemella Il labirinto Fallen Cinquanta Le cronache Il seggio vacante Cinquanta
Il segreto del treno sbagliata degli spiriti sfumature dellAccademia sfumature
di Osiride di rosso Shadowhunters di grigio
Longanesi, 16,40 Piemme, 19,50 Piemme, 19,50 Mondadori, 23 Rizzoli, 16 Mondadori, 12 Mondadori, 19,90 Tea, 5 Mondadori, 12

5 (-) N 31 7 (7) S 28 9 (13) 1 25 11 (14) 1 24 13 (11) 5 23 15 (8) 5 21 17 (-) N 19 19 (19) S 18

Danielle Steel Michael Connelly Dinah Jefferies Lucinda Riley E. L. James Jojo Moyes Haruki Murakami Noah Hawley
Lappartamento Il passaggio La figlia La ragazza Cinquanta Io prima di te Norwegian Wood. Prima di cadere
del mercante nellombra. sfumature Tokyo blues
di seta Le sette sorelle di nero
Sperling & Kupfer, 19,90 Piemme, 19,90 Newton Compton, 9,90 Giunti, 14,90 Mondadori, 12 Mondadori, 13 Einaudi, 14 Einaudi, 20

4 (3) 5 19 6 (2) 5 17 8 (5) 5 15 10 (9) 5 9 12 (7) 5 8 14 (11) 5 7 16 (-) N 7 18 (-) N 7 20 (-) N 7

Marco Montemagno Haruki Murakami Maurizio Bettini Desmond Morris Vittorio Sgarbi Diego Fusaro Eugenio Borgna Giovanni Maria Bellu Tahar Ben Jelloun
Codice Il mestiere A che servono La scimmia nuda Dallombra alla luce. Pensare Le parole I fantasmi Il terrorismo
Montemagno dello scrittore i Greci e i Romani? Da Caravaggio altrimenti che ci salvano di Portopalo. spiegato
a Tiepolo Natale 1996 ai nostri figli
Mondadori Electa, 17,90 Einaudi, 18 Einaudi, 12 Bompiani, 12 La nave di Teseo, 25 Einaudi, 12 Einaudi, 14 Mondadori, 17,50 La nave di Teseo, 11

5 (-) N 18 7 (6) 5 15 9 (8) 5 11 11 (17) 1 8 13 (14) 1 8 15 (-) R 7 17 (12) 5 7 19 (-) N 7

Piercamillo Davigo Nicola Gardini Giuseppe Cloza Zygmunt Bauman Hannah Arendt Luciano Canfora Aldo Cazzullo Vittorino Andreoli
Il sistema Viva il latino. Felicit Meglio La banalit La schiavit Le donne La gioia di pensare.
della corruzione Storie e bellezza in questo mondo. essere felici del male del capitale erediteranno Elogio di unarte
di una lingua inutile la terra dimenticata
Laterza, 14 Garzanti, 16,90 Soka Gakkai, 2,75 Castelvecchi, 5 Feltrinelli, 11 il Mulino, 12 Mondadori, 17 Rizzoli, 20

3 (-) R 32 4 (3) 5 21 5 (4) 5 17 6 (6) S 15 7 (7) S 15 8 (5) 5 14 9 (-) R 14 10 (8) 5 13

Lars Mytting Alberto Pellai Mates Fabio Volo Sarah Knight Makoto Shinkai Veronica Pivetti Benedetta Rossi
Norwegian Barbara Tamborini Veri amici A cosa servono Il magico potere Your name Mai allaltezza Fatto in casa
wood L' et i desideri di sbattersene (Kimi no na wa) da Benedetta
dello tsunami il ca**o
Utet, 22 De Agostini, 14,90 Mondadori Electa, 14,90 Mondadori, 12 Macro, 14,50 Edizioni Bd, 14 Mondadori, 17 Mondadori , 17,90

3 (3) S 27 4 (6) 1 22
J. K. Rowling, J. Tiffany AA.VV.
5 (5) S 22
Anne-Marie Pol
6 (4) 5 20
Roald Dahl
7 (7) S 18
Antoine
8 (8) S 18
AA.VV.
9 (9) S 18
Harriet Muncaster
10
AA.VV.
(-) R 15
J. Thorne Ballerina. Ballerina. Il GGG de Saint-Exupry Spider-man. Primo giorno Oceania
Harry Potter La storia con le Il romanzo Il Piccolo Principe Una squadra di scuola. Ediz. illustrata
e la maledizione... immagini del film del film di eroi Isadora Moon
Salani, 19,80 Mondadori, 12 Mondadori, 14 Salani, 12,90 Bur, 5,90 Marvel, 3,50 De Agostini, 1,90 Disney, 6,90

Inghilterra Francia Germania

1
David Walliams
2
Philippa Gregory
3
Jilly Cooper
1
Michel Cymes
2
Frdric Saldmann
3
Elena Ferrante
1
Martin Suter
2
Elena Ferrante
3
Elena Ferrante
Blob Three Sisters, Mount! Votre cerveau Votre sant sans Lamie prodigieuse. Elefant Meine geniale Die Geschichte
Three Queens risque Enfance, adolescence Freundin eines neuen
Namens
Harper Collins, 1 Simon & Schuster Uk, 8.99 Corgi, 7.99 Stock, 18,50 Albin Michel, 19,50 Gallimard, 8,20 Diogenes, 24 Suhrkamp, 22 Suhrkamp, 25
26 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017

Sguardi
Pittura, scultura, fotografia, architettura, mercato
.

Questa unopera
Cos? Un cippo darte, una
funerario? Venere
Profano! Questa
una Madre con il
bambino che piange

E dov
la madre?

Ah, c una bella

differenza con la Eh una differenza
Venere di Milo che torna tutta a mio
La madre uscita, vantaggio. Eh gi! Con
ecco perch il questa tu ci puoi sturare
bambino piange il lavandino, viceversa con
la Venere di Milo no

Astrattismo Tot cerca moglie (regia di Carlo Ludovico Bragaglia, 1950) Ready made Tot cerca moglie (regia di Carlo Ludovico Bragaglia, 1950)

Tot
Il 15 aprile 1967 moriva uno dei maggiori interpreti
del teatro e del cinema italiani. In queste pagine ne
ripercorriamo la carriera di pittore e scultore

di VINCENZO TRIONE
La raccolta dei fotogrammi
e la trascrizione dei testi
stata curata da Giulia Mauri
I
film di Tot. Ho trascorso interi po-
meriggi a vederli sulle televisioni lo-
cali. Potrei citarne alcuni a memoria.
Per molte generazioni di napoletani,
Tot una sorta di luogo comune:
si ripetono a memoria le sue battute e le
sue gag. Insomma, ci sentiamo tutti un
po totologi. O totoisti, per riprendere
una definizione coniata da Achille Bonito
Oliva, autore di Tot Modo, un intelligen-
te found-footage film trasmesso dalla Rai
e presentato al Palazzo delle Esposizioni
di Roma nel 1995. Un curioso blob, basato
sul montaggio di sequenze in cui Tot si
traveste da artista o parla di arte.
Un divertissement di matrice quasi ar-
cheologica, che ha svelato un lato ancora
inesplorato della plurale personalit del
critico darte
principe de Curtis, che moriva a Roma il
15 aprile di cinquantanni fa. Non linimi-
tabile interprete erede della tradizione
della commedia dellarte, n lattore ama-
to da cineasti come Pasolini, ma un invo-
lontario critico darte. Che spesso dedica i
suoi sketch ad artisti del passato (Leonar-
do, Goya), a personalit del Novecento conda: lattore Giacomo Furia. Che gli
(Picasso, Duchamp, de Chirico), a movi-
menti (futurismo, dadaismo, surreali-
smo) e a tecniche ardite (parole in libert,
scrittura automatica, ready made, non-fi-
nito), riuscendo talvolta persino ad anti-
cipare esperienze successive (postmoder-
nismo, transavanguardia, anacronismo).
Per far affiorare questa trama di rimandi e
di profezie, Bonito Oliva aveva accompa-
gnato ogni momento del film con dida-
scalie in cui si indicavano riferimenti pi
o meno impliciti. Era nata cos una specie
di delirante storia dellarte spiegata ai
bambini.
Dunque, ecco Tot-pittore. Basco,
grembiule, cravattone a fiocco. Accanto a
lui, un improbabile modello per la Gio-
chiede: Se vuol rifare la Gioconda, per-
ch non fa un salto al Louvre?. La rispo-
sta: A Parigi, io? E perch? () Per fortu-
na io il sorriso ce lho tutto qui, in testa. Io
() dipingo a orecchio. Ecco, poi, Tot-
copista. Che viene invitato a Madrid per
eseguire una replica della Maja desnuda.
Dice: Lo vorrei vedere qui, il signor Goya!
A creare sono bravi tutti. Il difficile co-
piare!. Ed ecco ancora Tot-scultore,
mentre illustra il soggetto delle sue ope-
re: un telaio di ferro rotondo che evoca
una Venere ( meglio di quella di Milo
perch con questa ci puoi sturare il lavan-
dino). Poi, brandendo un martello, me-
more di Michelangelo, chiede a un blocco
di marmo: Perch non parli?. Irritato,
parte il colpo di maglio. Si sente un gemi-
to. Cos accaduto? Lattore ha percosso il
suo assistente. Ha parlato!, urla Tot. E
mostra la sua statua. Che rappresenta in
modo astratto una madre e un bambino
che piange. La mamma uscita. Perci il
bambino piange ed andato a cercarla.
() La mia unarte assenteista.
Altri episodi. Irritato da un dipinto la
manire di Picasso, Tot spalanca un oc-
chio dellautore di quella crosta: e ci sputa

Veniamo noi
con questa mia
a dirvi

a dirvi

Addirvi.
Una parola:
addirvi
Siamo
esistenzialist, si
vede a prima vist:
noi siamo sempre
trist, ci costi quel
che cost, suonando a dirvi una
il contrabbass parola

Dadaismo. Cabaret Voltaire Tot allInferno (regia di Camillo Mastrocinque, 1955) Surrealismo. Scrittura automatica Tot, Peppino e la... malafemmina (regia di Camillo Mastrocinque, 1956)
DOMENICA 5 MARZO 2017 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 27
JFK, la foto dei centanni

{
Quando il 6 settembre 1960 il fotografo del
National Geographic Ted Spiegel realizz
un ritratto di John F. Kennedy durante la
Scatti flessibili campagna elettorale a Seattle, non avrebbe
mai immaginato che quella foto sarebbe
di Fabrizio Villa divenuta iconica. Tanto che limmagine fu
utilizzata come ritratto ufficiale della Casa
Bianca. Questanno, in occasione dei cento
anni dalla nascita di JFK, stato presentato
un francobollo con la famosa foto.

Ma che cosa Ma questo

stai facendo? un Picass!

Cos questo?

Cest une
imitation
La scultura sbafatoria de Picass!
clandestina. Che fatica, non
basta essere artista, bisogna
anche essere podista!

Postmoderno Tot cerca moglie (regia di Carlo Ludovico Bragaglia, 1950) Cubismo Tot a colori (regia di Steno, 1952)

dentro. Infine, la lettera dettata a Peppino
De Filippo: un indiretto omaggio alle pa-
role in libert futuriste ideato da un ge-
niale attore-autore. Che dice di s: Sono
cubista, astrattista, esistenzialista, roma-
nista democratico, qualche volta tifo an-
che per il Napoli. () Futurista, impres-
sionista, realista? Veramente io sono so-
cialdemocratico monarchico napoleta-
no.
Ma occorre chiedersi in che mo-
do lautore di A livella entra in contatto
con larte? Certo, egli ha un istinto da clep-
tomane: orecchia e assimila figure e at-
mosfere colte, trasformando soprattutto
alcune intuizioni dello sperimentalismo
primonovecentesco in motti di spirito e in
battute esilaranti. Che (purtroppo) hanno
contagiato anche tanti critici darte di me-
stiere: epigoni che lo hanno imitato affi-
dandosi a calembour da avanspettacolo.
Ma c di pi. Non sarebbe esagerato
affermare che col volto di Tot, col solo
volto, si potrebbe fare un tre minuti di
avanguardia, aveva sottolineato negli
anni 50 Mario Verdone, alludendo a una
segreta relazione dellattore napoletano
con il secondo futurismo, nelle cui file
milita, tra gli altri, Carlo Ludovico Braga-
glia, regista di due suoi film (Tot cerca
moglie e 47 morto che parla). Forse pro-
prio attraverso Bragaglia che Tot entra in
contatto con testi di notevole rilievo teori-
co come il manifesto sul teatro di variet
redatto nel 1913 da Marinetti, dove si au-
i
spica la liberazione dello spazio scenico vere lavventura di Tot, che non si limita to, punto e virgola, abbondiamo, cos non
dal sentimentalismo e dal gusto per la a citare larte di Picasso o di Duchamp in dicono che siamo tirati).
contemplazione, per sancire il trionfo di divertenti gag, ma agisce egli stesso da Inoltre, in lontana sintonia con le ri-
categorie alternative: illogicit, grottesco, performer davanguardia. Come dimostra flessioni sul riso di Palazzeschi, maestro
stupore, sorpresa, meraviglioso. Il teatro in modo particolare il suo originale uso di lazzi, frizzi, girigogoli e ghiribizzi.
deve diventare territorio di un sorriso che della lingua, del corpo e del volto. Parlan- Infine, probabilmente influenzato ancora
fa distendere i nervi, dellironia, del ri- do di lui, lo scrittore Sandro De Feo, in un Il personaggio da Marinetti (e in linea con i Fratelli
dicolo, della stupidaggine, dellimbecil- articolo del 1967, disse: Egli era in un Antonio de Curtis (Napoli, 15 Marx), predilige le irriverenze: tratta le
lit, della balordaggine e dellassurdit certo senso lequivalente, nel suo campo, febbraio 1898 - Roma, 15 sceneggiature come canovacci da perso-
che spingono inesorabilmente lintelli- delle figure di Picasso e della musica do- aprile 1967), in arte Tot, di nalizzare, consegnandosi a sfrenate im-
genza fino allorlo della pazzia. Decisivo decafonica. discendenza nobile ma di provvisazioni; ama i gesti rapidi, incoe-
il ricorso ad artifici come il paroliberi- Tot ha un talento raro: riesce a rende- nascita piccolo-borghese, renti, spregiudicati; mira a distruggere la
smo, che favorisce la liberazione delle pa- re popolari e comiche alcune trovate spe- esord nel caff-concerto quiete, a decostruire le situazioni ordina-
role dai legamenti sintattici abituali, rimentali. Sulle orme delle poetiche futu- imitando la marionetta di rie. Mettendo in scena sovente se stesso
scuotendo il pubblico dallindifferenza. riste, dadaiste e surrealiste, abita le geo- Gustavo De Marco ed stato come una specie di marionetta (alla Gor-
Tra i pi alti interpreti di questa filosofia, grafie dellassurdo e del surreale: ricerca il interprete di riviste dal don Craig), con una mimica facciale den-
Petrolini. Che, secondo Marinetti, imper- non-sense ( la somma che fa il totale); grande successo. Lapprodo sa di rinvii (dalle maschere plautine a Ca-
sona la pi efficace vivente e simbolica propone arbitrari giochi fonetici (parli al cinema avviene nel 1937 pitan Fracassa, a Pulcinella) e con un cor-
sintesi dellidea futurista di teatro, come badi, bazzecole, quisquiglie, pin- (Fermo con le mani!). Tra i po snodabile, le cui parti possono muo-
pensata come evento totale e, insieme, zellacchere), inversioni verbali (ogni li- numerosi film: Tot cerca casa
versi in autonomia e in asincronia
come tecnica attoriale raffinata e intensa. mite ha una pazienza), sinestesie (1949) di Steno e Mario
violando quasi le leggi fisiologiche, come
Marinetti, Bragaglia e Petrolini dise- (Guarda Omar quant bello!), scompo- Monicelli, Tot sceicco (Mario
gnano lorizzonte dentro cui occorre iscri- sizioni sintattiche e grammaticali (Pun- Mattoli, 1950), Guardie e un burattino o un automa.
ladri (Steno e Monicelli, Ecco: accanto al critico darte inatteso,
c un altro Tot. Che assegna unassoluta
SSS SSS 1951), Loro di Napoli
(Vittorio De Sica, 1954), Tot,
Peppino e la malafemmina
centralit alla dimensione puramente vi-
siva. E che, sulle orme delle avanguardie,
Performer davanguardia Il giudizio dello scrittore (Camillo Mastrocinque, intende la sua azione come pratica di at-
tenta e continua invenzione. Pasolini: La
Sono Marinetti, Bragaglia Egli era in un certo senso 1956), I soliti ignoti
sua opera di inventore continua, non ces-
(Monicelli, 1958), Uccellacci e
e Petrolini i confini lequivalente, uccellini (Pier Paolo Pasolini, sa quando si inserisce dentro linvenzione
entro cui occorre iscrivere nel suo campo, delle figure 1966). Il 6 aprile arriva in di un altro. (). Egli sempre inventore,
libreria Tot. Vita, opere e sempre un creatore, sempre un artista in
lavventura artistica di Picasso e della musica miracoli di Giancarlo Governi qualsiasi film si trovi.
del principe de Curtis dodecafonica (Fazi, pp. 280, e 15) RIPRODUZIONE RISERVATA

ma che stiamo
Sorridi, un bel sorriso
facendo? Unoperazione
misterioso pi
chirurgica?
misterioso ancora.
Cretino, ti sembra quello il
sorriso della Gioconda?
Quella una smorfia!

Maestro, io faccio
quello che posso

Ah s eh? Ah s eh? Secondo Hai capito benissimo.

te quel sorriso da ebete la prima volta che ci azzecchi
paranoico il famoso, a una cosa. Operazione
il celebre sorriso della chirurgica. Non chirurgica:
Gioconda? unoperazione Maya!

Androginia dellarte Tot, Eva e il pennello proibito (regia di Steno, 1959) Goya. La maja desnuda Tot, Eva e il pennello proibito (regia di Steno, 1959)
28 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017
DOMENICA 5 MARZO 2017 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 29
La scoperta dellamore

Sguardi Il libro
Greche
di Alice Patrioli
{ Nato a Creta nel 1926, il regista Nikos
Koundouros scomparso il 22 febbraio dopo
una vita dedicata al cinema. Ispiratosi al
neorealismo italiano per la sua pellicola
desordio, La citt magica (1954), vinse lOrso
dargento come miglior regista al festival di
Berlino nel 1963 con il film Giovani prede - Dafni
e Cloe, il racconto della scoperta dellamore da
parte di due adolescenti, il pastore Dafni e la
bella Cloe, al tempo della Grecia antica.

Architetture a due dimensioni Esce in Italia il volume-conversazione tra lartista britannico e il critico Martin Gayford:
un viaggio alla ricerca delle ragioni della pittura tra la classicit di Johannes Vermeer e il soldato ucciso di Robert Capa

David Hockney: io sono limmagine

di FRANCESCO GUZZETTI

P i
erch dipingere dopo-
tutto?. La domanda
con cui Mark Rothko
inizia una delle sue ri-
flessioni sullarte pu
valere anche nel lavoro di David Hockney,
decano dellarte inglese. Lultimo volume,
scritto con Martin Gayford, critico inglese
e biografo di artisti (Una storia delle im-
magini, Einaudi) raccoglie spunti e rifles-
sioni di una vita e di oltre sessantanni di
carriera, maturati dallalta cultura e consa-
pevolezza di s e del proprio lavoro dellar-
tista inglese. Hockney (a cui la Tate Britain
di Londra dedica fino al 29 maggio una
grande mostra-omaggio in occasione dei
suoi ottantanni) non ha mai mancato loc-
casione di raccontarsi e questo volume
lultimo di una serie di momenti di auto-
coscienza artistica, in cui la funzione di
Gayford non quella di intervistatore,
ma, anche pi che nella collaborazione
per A Bigger Message (Einaudi, 2012),
quella di co-autore, sapiente e articolata
leva del pensiero visivo e della curiosit
di Hockney.
Come denuncia il titolo, Hockney e
Gayford ripercorrono e discutono imma-
gini di qualsiasi natura, epoca e prove-
nienza geografica lungo la dorsale degli
continuit storica dei fenomeni visivi nel-
lo sforzo di traduzione della realt tridi-
mensionale nelle due dimensioni. Il cono-
scitore di Hockney ritrover nel libro casi e
discussioni gi messi a fuoco, soprattutto
ne Il segreto svelato (Mondadori Electa,
2002). Vi tuttavia in Una storia delle im-
magini un grado di ricchezza e complessi-
t che sorprende.
Si pu infatti approcciare il volume al-
meno in tre modi. Il primo si appunta al-
lindagine teorica; nonostante quanto di-
chiarato nella prefazione, la storia e il si-
gnificato dellimmagine sono ormai da
tempo trattati dalla critica pi o meno si-
stematicamente; la citazione del pensie-
ro visivo di Arnheim evoca uno dei tanti
riferimenti che nei decenni hanno sfaccet-
DAVID HOCKNEY tato lo studio dellimmagine. Ma questo
& MARTIN GAYFORD sarebbe lapproccio pi sbagliato, perch
Una storia delle immagini Una storia delle immagini non vuole esse-
Dalle caverne al computer re un contributo di pura critica visuale.
Traduzione di Alvise La Rocca Una seconda e pi stimolante possibili-
EINAUDI t di lettura viene dal ricco apparato di im-
Pagine 360, e 65 magini che lossatura del libro. Si posso-
In libreria dal 7 marzo no trovare disegni di Rembrandt, Lorrain
o Ingres o immagini di strumenti ottici
Gli autori non cos noti. Attraverso labile guida degli
David Hockney (Bradford, autori, si scoprono suggestivi confronti
Gran Bretagna, 1937, tra fotografia o cinema e pittura (le foto-

grafie di Durieu e i dipinti di Delacroix; la

interessi dellartista. In un costante con-
fronto tra Occidente e Oriente, si susse-
guono cos temi fondamentali di storia
delle immagini: la prospettiva e lottica, da
Royal College of Art di Londra.
Brunelleschi e Alberti alla resa spaziale
isometrica nella pittura cinese e giappo-
Le sue opere si caratterizzano
nese (i rotoli della serie Da Wuxi a
Suzhou, 1689, di Wang Hui); lo statuto del
Maddalena penitente di Tiziano e unin-
quadratura di Ingrid Bergman in Casa-
blanca; lAnnunciazione di Lorenzo Lotto
e la resa della profondit nelle scene di
Quarto potere di Orson Welles) o pene-
tranti affondi sulle modalit esecutive di
capolavori come I coniugi Arnolfini di Jan
van Eyck o La mezzana di Vermeer. Le im-
magini del libro dialogano tra di loro in un
tessuto di riferimenti che restituisce lim-
portanza delle modalit con cui chi pro-
duce immagini di qualsiasi natura a sua
volta guarda, in un gioco di riprese e di in-
fluenze tra unimmagine e laltra.
La terza via molto legata alla seconda,
ed la lettura del libro come testimonian-
za di Hockney su di s artista. Non solo per
a sinistra nella foto pi a i riferimenti al proprio lavoro, ma per la
destra) vive tra lo Yorkshire e stessa asistematicit della sua struttura e
Los Angeles. Ha studiato al
Gli 80 anni del maestro per lattenzione ai dati di mestiere nasco-
sti nelle immagini, il libro un avvincente
per il forte elemento
Una mostra alla Tate, racconto della spregiudicata libert di
pensiero e di lavoro di uno degli artisti pi
figurativo, per luso di colori
acrilici e per una rivisitazione
la vetrata a Westminster colti e consapevoli del nostro tempo. Mai
come in Una storia delle immagini sem-

segno, come nei graffiti preistorici o nella
cultura cinese (Sei cachi di Mu-chi); il
tempo e spazio dellimmagine e della sua
percezione (le diverse grandezze delle fi-
gure nelle pitture egizie, la narrazione di
pi episodi in una scena nel Rinascimen-
to, ma anche il tempo indefinito della per-
cezione del quadro e quello determinato
della visione di un film); i limiti e le risorse
che la tecnica offre nel suo cammino stori-
co (la camera lucida e la camera oscura tra
XVII e XIX secolo); i rapporti di filiazione
tra pittura, fotografia e cinema, evidenti
nel confronto tra la prima fotografia di Ni-
cphore Nipce e gli schizzi di vedute di
Thomas Jones nel tardo Settecento o nella
costruzione di famose immagini fotogra-
fiche (dalla teatralit ottocentesca di David
Octavius Hill e Robert Adamson a The Fal-
ling Soldier di Robert Capa).
La tesi di fondo, volta a smascherare
lambigua natura di realt e verit
dellimmagine, la profonda unitariet e
dellestetica Pop. Di recente si
dedicato ai collage
fotografici e alla realizzazione
di paesaggi su iPad. Martin
Gayford (1952, a destra nella
stessa foto), critico darte per
The Spectator, ha scritto
monografie su van Gogh,
Constable, Michelangelo,
Lucian Freud. Da Einaudi ha
pubblicato nel 2012 A Bigger
Message. Conversazioni
con David Hockney
Le immagini
A fianco dallalto: David
Hockney, 4 sgabelli blu (2014,
disegno su base fotografica);
Natura morta con televisione
(1969, acrilico su tela); Mu-
chi, Sei cachi (XIII secolo,
inchiostro su seta); Johannes
Vermeer, La mezzana
(1656, olio su tela)
L
a storia dellarte secondo David
Hockney esce in Italia proprio in
contemporanea con la grande
mostra-omaggio che la Tate Britain di
Londra gli sta dedicando alla vigilia del
suo ottantesimo compleanno ( nato
il 9 luglio 1937). Fino al 29 maggio
sono oltre 250 i lavori scelti dal
curatore Chris Stephens per celebrare
sei decenni di ispirazione, dai primi
acquerelli alle nature morte sulliPad
(www.tate.org.uk; biglietto intero,
19.50; catalogo Tate Publishing,
pp. 280, 29.99). Dopo Londra, la
mostra passer al Centre Pompidou di
Parigi e al Met di New York. Intanto
Hockney gi impegnato nel suo
prossimo, grande progetto: una
vetrata (ancora una volta ricca di fiori
e colori) per lAbbazia di Westminster,
che sar pronta nel giugno 2018 e che
Elisabetta II ha fortemente voluto.
bra emergere la natura di artista di mestie-
re di Hockney, inesausto indagatore delle
pratiche di creazione ed espressione, la
cui vocazione pittorica ha saputo toccare
come in nessun altro artista qualsiasi tipo
di tecnica, aggiornandosi costantemente,
come noto, anche sui pi recenti sviluppi
della tecnologia e della comunicazione.
La domanda di Rothko la domanda di
senso che corre in tutto il testo, ma la ri-
sposta sfugge fino in fondo alla teoria.
Perch dipingere dopotutto?. Per Hock-
ney, autore di dipinti come Il massacro e il
problema della rappresentazione (2003),
sembra che la risposta sia nel mestiere,
nella pratica della pittura come forma di
conoscenza e di vita in continua e inces-
sante evoluzione: Credo che la pittura
possa cambiare il mondo. Il disegno e la
pittura continueranno a esistere, come il
canto e la danza, perch la gente ne ha bi-
sogno.
RIPRODUZIONE RISERVATA
30 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017

Sguardi Le pareti urbane

i
La manifestazione
Street Art, Sweet Art 10 anni
dopo la manifestazione
dedicata al fenomeno
artistico, culturale e sociale
dellarte urbana in
programma da mercoled 8
a domenica 12 marzo al
Pac-Padiglione darte
contemporanea di Milano
(via Palestro 14, ingresso
libero, www.pacmilano.it).
Loccasione il decennale
dalla mostra Street Art, Sweet
Art. Dalla cultura hip hop alla
generazione pop up che fu
ospitata proprio al Pac dall8
marzo al 25 aprile 2007. La
cinque-giorni propone
dibattiti, incontri ed eventi;
lapertura mercoled 8
marzo, alle 18, con gli
interventi di Alessandro
Riva, curatore della mostra
del 2007 e degli artisti
Atomo, Airone, Ivan e Ozmo;
Lex convento di SantEframo sabato 11, giornata di studi
sulla street art, dalle 11:
ha ospitato in passato sono previsti lincontro
Poesia visiva in strada, dagli
i detenuti dellospedale anni Settanta ad oggi, con, tra
gli altri, Nanni Balestrini,
psichiatrico giudiziario; oggi Emilio Isgr e Ivan (alle 17)
e lanteprima europea del
un centro sociale autogestito film Saving Banksy (2017) di
perfettamente inserito Colin M. Day; domenica 12,
alle 15 Street art tour tra i
nel tessuto amministrativo muri dipinti di Milano

della citt che conserva

nel nome il ricordo
del precedente impiego: Je
so pazzo. Ci accompagna
nella visita Andrea Baldini, che
ha dedicato molti studi allarte
di strada, da Pompei ai murales

La street art rende liberi Le immagini

Qui sopra: lartista e poeta di
strada Ivan (1981; foto
Giulia Soave) che nel 2015
Napoli, continua il lavoro di Blu sullex Opg
di FULVIO BUFI
ha dato vita con altri ad
Artkademy, agenzia di
produzione creativa e
la missione dei graffiti: spezzare catene
collettivo artistico che ha

N
ella primavera del 1979 un gruppo di ragazzi
napoletani occup un capannone sulla colli-
na del Vomero, deciso a trasformarlo in un
centro sociale autogestito. Lo battezzarono
Jessica, in omaggio a un brano della Allman
Brothers Band e si ritrovarono l a suonare, ballare, di-
scutere di politica, fumare, fare lamore, convinti che sa-
rebbe stato per sempre. Invece dur pochi giorni, poi
una mattina trovarono la polizia e dieci file cementate
di mattoni di tufo a chiudere lingresso. Di Jessica rima-
neva solo un grande muro e per lasciarne una testimo-
nianza ci voleva fantasia. Ma pure se quelli erano gli an-
ni della fantasia al potere, i ragazzi di allora non ne eb-
bero abbastanza e si limitarono a una scritta nera con la
bomboletta spray.
Molti anni dopo sarebbe toccato ai loro figli fare quel-
lo che non fecero loro: colorare la ribellione, preferire le
immagini agli slogan: i disegni, i dipinti. Larte, quella
della strada.
Oggi il clima cambiato, i centri sociali autogestiti ra-
ramente rischiano lo sfratto o, peggio ancora, lo sgom-
bero. A Napoli, poi, lo scontro a livello zero, chi ha oc-
cupato si ritrovato il sindaco dalla propria parte e pu
andare avanti senza brutte sorprese. Certo cos pi fa-
cile resistere, ma diventa quasi complicato coniugare
arte e ribellione, esprimere attraverso limmagine dise-
gnata il proprio essere altro, e soprattutto essere contro.
La differenza, per, possono farla i luoghi. A cinquecen-
to metri in linea daria da quel tentativo di centro sociale
in bianco e nero degli anni Settanta oggi ce n uno che
sede a Milano; nel 2013
Ivan ha anche realizzato la
copertina del numero #98
de la Lettura (6 ottobre).
In questa pagina: il grande
murale (non ancora
completato) realizzato da
Blu sui muri dellex Ospedale
psichiatrico giudiziario di
Napoli, un cortile interno e la
scritta comparsa su un muro
del Vomero quando venne
chiuso il capannone che un
gruppo di ragazzi voleva
trasformare nel 1979 in un
centro sociale autogestito
(servizio fotografico
di Kontrolab).
A destra, in alto: la
performance La grande
pagina bianca di Ivan in
piazza Duomo a Milano lo
scorso anno; sotto: Chi
getta semi al vento far
fiorire il cielo, la prima delle
scaglie, come Ivan
definisce le sue frasi
poetiche, su un parapetto
della darsena di Milano
nel dicembre del 2002
forse il pi pacificato dItalia, perch i ragazzi che lo
gestiscono non hanno contro nessuno: non lammini-
strazione, non la questura, non il quartiere (Materdei)
che anzi in stretta sintonia con loro e partecipa a tutte
le iniziative. Ma anche uno dei pi ribelli perch ha
portato luce dove cera buio, gioia dove cera dolore, li-
bert dove cera prigionia. Ospitava lospedale psichia-
trico giudiziario, lex convento di SantEframo diventato
oggi centro sociale. Si chiama Je so pazzo, non in onore
di Pino Daniele ma di chi ci ha vissuto da recluso, e la
sua storia, anzi la storia della sua trasformazione, rac-
contata dal pi grande murale di Napoli, che occupa
unintera facciata dellantico palazzo, si estende su al-
meno met dellaltra ed destinato a continuare per tut-
to lo spazio della parete. opera di Blu, lo street artist
emiliano, tra i pi quotati al mondo, che a Bologna e a
Berlino ha cancellato i suoi disegni per impedire che fi-
nissero in una mostra e per protestare contro la specu-
lazione immobiliare sui luoghi che lui aveva dipinto.
Per i ragazzi di Je so pazzo coinvolgerlo stato sem-
plice. Blu che come Banksy tiene celata la sua identi-
t, si sa solo che ha una trentina danni e si chiama Nico
uno di loro, uno come loro: a Bologna frequenta il
centro sociale Xm24 e della sua arte ha fatto un atto po-
litico. Pensano le stesse cose e parlano la stessa lingua. E
ovviamente hanno la stessa concezione ribelle dellarte.
La street art necessariamente ribelle perch le
opere mettono in discussione alcune convenzioni, leggi
e norme che regolano lutilizzo dello spazio pubblico, in
particolare in contesti urbani, sostiene Andrea Baldi-
ni, toscano, docente allArt Institute dellUniversit cine-
se di Nanjing, che alla pittura sui muri ha dedicato pa-
recchi studi, tra cui uno in cui affronta largomento par-
tendo dagli affreschi di Pompei per arrivare fino ai graf-
fiti contemporanei. Scopo di artisti come Banksy, Blu, e
tutti gli altri, aggiunge, utilizzare in modi inaspettati
le strade, i muri, e le altre superfici visibili della citt,
trasformando il paesaggio urbano in un luogo di
espressione libera e spontanea.
E certo inaspettata quellimmagine che non si pu
non vedere quando si attraversa uno degli incroci pi
trafficati di Napoli, tra via Salvator Rosa, via Imbriani e il
Cavone, dove i veleni dei gas di scarico prima o poi fa-
ranno danni anche al grande disegno. Che, per citare le
parole del professor Baldini, espressione libera e
spontanea ma soprattutto ribelle, perch Blu ricostrui-
sce a modo suo che cosera quel luogo prima che diven-
tasse un centro sociale e che cosa successo per trasfor-
SSS
Il messaggio
Lo scopo di Banksy, Blu e di tutti gli
altri utilizzare in modi inaspettati
le superfici visibili della citt,
trasformando il paesaggio urbano in
un luogo di espressione spontanea
DOMENICA 5 MARZO 2017
marlo. S, daccordo, c stata una legge che ha chiuso gli
Opg, ma questa cronaca, non tocca allartista occupar-
sene. Lui racconta la reclusione e anche la contenzione.
E racconta la liberazione.
un recluso luomo verde con la divisa a strisce oriz-
zontali. Non vestivano cos i detenuti negli Opg, ma
quellimmagine richiama subito la prigionia, e poi serve
pure per metterci su il numero di matricola che non
scelto a caso: 1312 ha un significato preciso, perch so-
stituendo alle cifre le lettere corrispondenti nellalfabe-
to, quel numero diventa Acab, All cops are bastards, e la
ribellione diventa antagonismo. Lo stesso di certe curve
e di certi ultr, ma evidentemente anche lo stesso cui fa
riferimento lartista. Che svoltato langolo del palazzo,
descrive labisso degli Opg. Stavolta il recluso rosso, e
bianca la camicia di forza che gli hanno fatto indossa-
re. E accanto a lui c lagente penitenziario, che qui la
guardia, in senso dispregiativo, non si discute: verde,
cattivo, con il berretto azzurro e un occhio da pirata. E
decine di chiavi davanti a s. Che per non gli servono
pi a niente: perch il recluso con la divisa a strisce ha
spezzato le catene delle manette e con le mani libere ora
sta per togliersi anche la maglia, e laltro ha strappato a
morsi la camicia di forza, le cinghie di cuoio sono a pez-
zi, tranciato perfino il ferro delle fibbie.
Il disegno finisce con un altro uomo che spunta da
dietro, o forse un mostro, non si capisce. Ma non fini-
sce qui. Blu torner a Napoli, rimonter la carrucola con
cui va su e gi, infiler la tuta e il cappuccio e ricomince-
r a raccontare a colori che coserano i manicomi giudi-
ziari, che solo unipocrisia verbale aveva trasformato in
ospedali psichiatrici.
La street art pu raccontare tutto questo perch lo fa
abitualmente: AllAquila, nel post-terremoto, labbia-
mo vista utilizzata, sia con il progetto Mettiamoci una
pezza sia con il ReActo Festival, per mettere in discus-
sione la legislazione speciale, ricorda Baldini. E pure
a Francoforte, durante la costruzione del nuovo quartier
generale della Banca Centrale Europea, il progetto Un-
der Art Construction ha trasformato larea di un distret-
to finanziario in un luogo di protesta contro le politiche
finanziarie dominanti.
Viene in mente una frase celebre contenuta nel libro
Luomo in rivolta. Scrive Albert Camus: La bellezza,
senza dubbio, non fa le rivoluzioni. Ma viene un giorno
in cui le rivoluzioni hanno bisogno della bellezza. Ec-
co, forse la street art non vuole essere bellezza. Ma vuole
fare le rivoluzioni.
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Mani in alto
di Roberto Iasoni
{ Sotto lo pseudonimo di Richard Keverne, il
Biancoshock a Londra
Chi ha ucciso il lavoro?
Forse la corruzione
di DAVIDE FRANCIOLI
S
ette omicidi sono stati commessi in luoghi
diversi di Londra. I cadaveri sono coperti da
teli bianchi da cui fuoriescono solo le scarpe,
mentre una striscia di sangue colora di rosso
lasfalto. Chi stato ucciso? Le vittime, secondo lo
street artist italiano Biancoshock, sono il lavoro, la
cura, il dovere, la spiritualit, la speranza, la fede e
lorgoglio. Realizzata in collaborazione con la
galleria inglese Unit 5, linstallazione diffusa Seven
Deadly Sins riporta lattenzione su elementi che
appaiono oggi calpestati e ignorati.
La modalit espressiva rispecchia lo spirito di
Ephemeralism, un nuovo modello di arte
performativa ideato dallo stesso Biancoshock: il
messaggio trasmesso da un intervento effimero
nel paesaggio urbano diventa persistente
attraverso la fotografia, il video e la diffusione
virale. Rimane solo da scoprire i colpevoli. Lartista
li suggerisce su alcuni cartellini gialli attorno ai
corpi. Tra questi: egoismo, globalizzazione,
ansia, stress e corruzione.
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Non solo Edgar Wallace
capitano della Raf, giornalista e romanziere
Clifford Hosken (Londra, 1882-1950) pubblic
fra il 1937 e il 40 due polizieschi costruiti sulla
figura dellispettore Mace. Rubricato tra i
2007-2017 Il poeta di strada Ivan in piazza Duomo l8 marzo
Al Pac di Milano
diventammo
i re della citt
di SEVERINO COLOMBO
L
o spazio di libert che
abbiamo tutti, ma che
spesso dimentichiamo
di avere. Ivan, artista
urbano e poeta di stra-
da, al secolo Ivan Tresoldi, 35enne mila-
nese, riassume il significato di La grande
pagina bianca, performance di arte pub-
blica e poesia collettiva, in piazza Duo-
mo a Milano mercoled 8 marzo per la
Giornata della donna (con lassociazione
Fare x Bene onlus). Lappuntamento
cade in una data importante per larte di
strada italiana: i dieci anni dalla mostra
Street Art, Sweet Art al Pac di Milano.
Cos La grande pagina bianca?
ci che pu servire a una citt per
ritrovare le parole.
Come funziona? Chi partecipa?
Lidea piuttosto semplice. Con
laiuto della mia squadra stender una
serie di rotoli uniti tra loro a formare un
grande foglio bianco che ha una superfi-
ce che varia fra tre e quattromila metri
quadrati. Ci saranno, poi, a disposizione
di tutti secchi con colori e circa trecento
pennelli. Si comincia verso le 12 e si va
avanti finch i duecento litri di vernice
non saranno finiti.
Quanti e quali colori si usano?
Solo i tre primari. Giallo, rosso e blu.
una scelta, un modo per riportare al
centro lindividuo. Tutti i colori si posso-
no formare a partire da quei tre, ma per
farlo occorre mescolarli. Cos come si
mescolano gli autori: ciascuno potr fare
una scritta con chi gli star accanto.
Cosa si pu scrivere o disegnare?
Quello che si vuole. Ci si pu espri-
mere in completa libert. Frasi, simboli,
disegni, parole. un modo per riappro-
priarsi di uno spazio pubblico e di una
socialit diffusa, non una bacheca dove
uno pensa solo a s e ai fatti suoi. Un
lavoro collettivo in cui c spazio per chi
la pensa in un modo e per chi la pensa
allopposto. Vale tutto tranne, letteral-
mente, andare fuori dalla pagina. Sono
per la diversit e il conflitto, non per il
vandalismo, quello mai.
La performance gi stata presenta-
ta sia a Milano che in altre citt...
La prima volta stato a Firenze in
piazza della Repubblica nel 2009, poi La
grande pagina bianca ha toccato molte
citt. Anche allestero ad Haiti e a Parigi.
Il luogo deve essere centrale, idealmente
il cuore della citt. A Napoli i ragazzi
erano prima diffidenti poi si sono scate-
nati, hanno capito che quello spazio era
pubblico, quindi anche loro e se ne sono
CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 31
giallisti alla Edgar Wallace, in Verdetto
aperto (traduzione di Dario Pratesi, Polillo, pp.
258, e 16,40) Hosken rivela un estro tutto suo,
in cui le complicazioni della trama vengono
fatte digerire con una buona dose di ironia.
appropriati. A Palermo una coppia di
sposi ha festeggiato scrivendo su La
grande pagina bianca. A Ferrara levento
avvenuto poco dopo il terremoto del
2012: scrissero La citt non scossa,
per esprimere la volont di superare la
paura. A Firenze uno si present con una
scopa usata come pennello. A Milano,
dove torna per il terzo anno, le scritte
sono state fatte con le ruote delle carroz-
zine. Bambini e signori distinti, ognuno
ha qualcosa da dire; e anche io.
pure una fotografia sociale, dello
stato e dellumore del Paese.
Lesperienza mi ricorda le interviste
sullamore e sui sentimenti che Pier Pao-
lo Pasolini faceva in giro per lItalia, che
erano un carotaggio della societ. In
questa performance ritrovo le stesse
ingenuit e spontaneit nella libert con
cui le persone si esprimono. Viviamo in
citt che sono diventate anonime, senza
nomi, questo un tentativo di ridare un
nome alle idee che ci stanno a cuore.
Che cosa succede dopo che La
grande pagina bianca si riempita?
Lopera viene tagliata in pezzi pi
piccoli: una parte resta a me come testi-
monianza del lavoro, una parte va a chi
mi ha invitato, il grosso viene smaltito.
Tutte le performance vengono docu-
mentate con video e immagini.
Levento in piazza Duomo vuole es-
sere anche un omaggio alla mostra
Street Art, Sweet Art, curata da Ales-
sandro Riva, con Vittorio Sgarbi asses-
sore alla Cultura, che apr proprio l8
marzo 2007 al Pac di Milano.
una mostra che ha fatto epoca per-
ch ha sdoganato il fenomeno dellarte
di strada. Faccio fatica in genere a pensa-
re che la street art possa vivere dentro
una galleria o un museo, ma in quel caso
fu diverso: a mettere in piedi la mostra
fummo proprio noi artisti della strada.
Atomo, Airone, Ozmo, Blu e molti
altri; cera chi faceva graffiti, chi dise-
gnava scritte, chi poesia visiva...
Fu un successo, furono sessantasei-
mila i visitatori curiosi di vedere chi era-
no quelli che in quegli anni stavano sulla
strada. Il Corriere titol che i writers
erano i re della citt. La legittimit e la
rappresentativit ce le eravamo conqui-
state sul campo, sulle strade appunto.
Milano, allora, era un punto di riferi-
mento per il movimento dellarte urbana
al pari di Barcellona e Berlino.
Che cosa present lei dieci anni fa
alla mostra del Pac?
Una istallazione con poesie sul mu-
ro, le avevo appese con lo scotch. Allora
avevo realizzato solo quattro tele. Per la
mostra curai poi la parte dedicata alla
street art coinvolgendo dodici autori tra
cui Pao e Ericailcane. Fu unesperienza
incredibile, trascorrevano alla mostra
molte ore al giorno. Nel 2009 per la mia
prima personale allo Spazio Oberdan a
Milano realizzai listallazione La poesia
non ha prezzo con un juke box che offri-
va versi, poi presentata anche alla Bien-
nale di Venezia nel 2012: il juke box mi
cost 4.800 euro, ho rivenduto listalla-
zione per cinquemila.
A Street Art, Sweet Art 10 anni do-
po lei si confronta con lartista Emilio
Isgr e il poeta Nanni Balestrini.
Non so disegnare. Non mi considero
un writers, ho sempre cercato di usare la
scrittura, le lettere maiuscole, come
equivalente delle creazioni di colleghi e
amici street artist. Con il tempo ho capi-
to che il mio percorso di poeta-artigiano
era diverso, pi vicino alle sperimenta-
zioni di Isgr e di Balestrini, con loro c
un rapporto di continuit, di filiazione.
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32 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017
DOMENICA 5 MARZO 2017
Sguardi Calligrafie
Officina Un volume di Konstantin Bart dedicato a disegni e ritratti disseminati dal grande scrittore russo nei taccuini
riempiti durante tutta la vita. Ne emergono i suoi eroi ma anche Cervantes, Turgenev e un Satana inatteso
Il demone di Dostoevskij Hegel
di IDA BOZZI
S i
iamo nel 1865 e per Fdor Dostoe-
vskij (1821-1881) sono tempi cu-
pissimi: ha gi affrontato la chiu-
sura dautorit della sua rivista
Vremja e ora in bancarotta a
causa della nuova impresa editoriale,
Epocha. Disperato, lo scrittore corre a
Wiesbaden convinto di potersi rifare alla
roulette: naturalmente perde il poco che
gli era rimasto (anche lorologio scrive
Dostoevskij , persino lalbergo mi cre-
ditore). Il suo pensiero allora corre al-
lamico con cui ha condiviso la condizione
di astro nascente della letteratura russa e
con cui ha scambiato conversazioni frater-
ne, il ricco Ivan Turgenev, al quale chiede
un prestito di 100 talleri. Forse il Turgenev
di un tempo avrebbe risposto senza esita-
zione, ma il letterato di successo, che or-
mai si allontanato anche ideologicamen-
te dallamico peraltro nel febbraio 1865
la rivista Epocha gli deve ancora 300 ru-
bli per la sua collaborazione, e Turgenev
ne un po seccato , risponde inviando a
Dostoevskij solo la met esatta della cifra,
50 talleri, con vari buoni consigli perlome-
no beffardi.
Fu il definitivo allontanamento tra i
due. Ma di quel che attravers la mente di
Dostoevskij per la defezione dellamico
non avremmo testimonianza immediata,
se non fosse per un disegno di pugno di
Dostoevskij che risale proprio a quellepo-
ca (alla vigilia di Delitto e castigo, del 1866)
e che ritrae quattro volti di un uomo in al-
trettante et diverse: i disegni raffigurano
Ivan Turgenev nella sua evoluzione da ra-
gazzo angelico ad adulto nobile, e poi sor-
nione, e infine, in et matura, burbero.
Talmente burbero da essere voltato dallal-
tra parte, di profilo, con gli occhi stretti in
una smorfia di dolore o rifiuto.
Questa linterpretazione che del dise-
gno d Konstantin Bart, considerato il pi
importante studioso dellopera grafica di
Dostoevskij e autore di un pregevole volu-
me, Disegni e calligrafia di Fdor Dostoe-
vskij, edito da Lemma Press, che pubblica
circa duecento disegni del grande scritto-
re russo tratti dai suoi celebri, disegnatis-
simi taccuini; ciascuna tavola accompa-
gnata da saggi ricchi di notizie sullattivit
letteraria e sulla vita dello scrittore, ma so-
prattutto intesse una trama di temi ricor-
renti, di sviluppi dal disegno alla letteratu-
ra, di leitmotiv e ossessioni.
Bart ripercorre ladolescenza di Dosto-
evskij e mostra come la sua educazione al-
la Scuola superiore di ingegneria militare
di San Pietroburgo, dove il disegno era
materia fondamentale, non fosse passata
invano: il futuro scrittore si impadron
dellarte con diligenza enorme. Amava la
carta, i pennini, linchiostro, e qualcosa
della sua visione del mondo passava, pri-
ma che dalla parola, dal tratteggio, dallo
schizzo e dallabbozzo. Tutte le carte pre-
paratorie dei romanzi principali non le
brutte copie, ma i taccuini su cui scioglie-
va i temi chiave e i primi progetti sono
fitte di disegni, in prevalenza piccoli ritrat-
ti umani, esercizi calligrafici e fregi archi-
tettonici.
Scarabocchi? Per niente. Lasciandosi
guidare da Bart si fanno scoperte notevo-
li. Non solo la tavola dei quattro Turge-
nev sembra anticipare la decisione di
adombrare lex amico tra i letterati nichili-
sti de I demoni, ma in quel Turgenev dei
primi anni si scorge anche il sorriso aper-
to, generoso, buono, che Dostoevskij rin-
correr a colpi di pennino per anni, men-
tre sta per concepire un altro capolavoro:
Lidiota. Nel taccuino che Dostoevskij usa
a partire dallautunno 1867, epoca del
Grand Tour che per due anni lo porter a
Ginevra e poi a Milano, Venezia e Vienna,
lo scrittore inizia ad abbozzare le caratteri-
stiche del suo futuro campione di bont.
Allinizio il principe Mykin non affatto
CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 33
Il diavolo in cucina
Cotture brevi
di Marisa Fumagalli
{ Troppe definizioni per un irregolare ai fornelli:
lo chef che ha trasformato la cucina nel
nuovo rock, profeta del gastro-punk,
anarchico pazzoide E chi sar mai? Marco
Pierre White (classe 1961), i cui piatti sono un
insieme di creazioni sgargianti (New
Yorker). Lautobiografia in The devil in the
kitchen. La vita dannata di uno chef stellato
(Giunti, pp. 413, e 24), traduzione di Sara
Reggiani, prefazione di Andrea Petrini.
buono, anzi il personaggio che Dostoe-
vskij abbozza sul taccuino ha, scrive, im-
peti violenti e focosi, un ribollio che scom-
bussola; a stento si contiene (natura pos-
sente), irrefrenabili, fino a divenire volut-
tuosi, impeti di menzogna (Ivan il
Terribile), molta abiezione e atti oscuri. Il
disegno grottesco, ma quel volto cam-
bier, a poco a poco: non la mostruosit
bruta ci che Dostoevskij va cercando, ma
la mostruosit delletica, il viso di un uo-
mo buono fino allintollerabile, fino al de-
forme.
Un analogo filo rosso si trova in altri di-
segni che tornano ossessivi anno dopo an-
no nei taccuini come in cerca di una storia
in cui infilarsi. Il vecchio Miguel de Cer-
vantes, ad esempio, autore amatissimo da
KONSTANTIN BART Dostoevskij che scopre stupito molte
Disegni e calligrafia somiglianze biografiche tra s e lautore
di Fdor Dostoevskij del Don Chisciotte , spesso raffigurato
Dallimmagine alla parola con la classica barba appuntita. La presen-
Prefazione e cura za di una figura autorevole, di un anziano
di Stefano Aloe. Traduzione con la lunga barba, ritorna in molti dei di-
di Giorgia Pomarolli segni dostoevskiani pubblicati da Bart,
LEMMA PRESS anzi ormai Dostoevskij, uomo di mezzet,
Pagine 468, e 150 rappresenta anche se stesso con la lunga
barba e la larga fronte calva; in un quader-
I disegni no che risale al 1872-75 il suo autoritratto
Da sinistra in alto, in senso ha unaria quasi del tutto spirituale, tanto
orario: autoritratto (1872- pi evanescente visto che il disegno com-
75); Hegel (1863); pare in una pagina fitta di somme e pro-
Cervantes (1864); saici calcoli relativi alle spese dello scritto-
schizzo de Lidiota. re.
Qui sotto: Turgenev (1865) Ma il viso di quel vecchio, di disegno in
disegno, si far anche pi spirituale. La
sofferenza continuer a trasfigurarsi,
lauctoritas evocata non sar pi quella
terrena delluno o dellaltro grande scritto-
re: a poco a poco ci troviamo di fronte allo
starec, cio a un eremita in odore di santi-
t, quella figura della religiosit ortodossa
di cui Dostoevskij trova vari esempi nella
tradizione russa e nelle cronache dellepo-
ca: nei materiali preparatori de I Fratelli
Karamazov lossessione grafica di tutta
una vita diventa esplicita e si accinge a in-
carnare unaltra figura letteraria gigante-
sca, lo starec Zosima, cio la guida spiri-
tuale di Aleksej Karamazov.
La cospicua opera di Bart rende palese
soprattutto un aspetto peculiare del lavoro
di Dostoevskij, oltre a mostrare il confluire
nei disegni di impressioni e motivi etero-
genei (tracce delliconografia religiosa,
della tradizione russa, della cultura euro-
pea, strutture architettoniche, forme natu-
rali; fino alle allusioni ellittiche come il ri-
petuto disegno di un naso, che non pu
non far pensare a una citazione de Il naso
di Nikolaj Gogol). Laspetto peculiare un
lavoro continuo, un percorso filosofico
che non si interrompe nemmeno mentre
lo scrittore, forse sovrappensiero, scara-
bocchia qualcosa ai margini dei suoi qua-
derni.
Tra gli esempi pi significativi di questa
continua ricerca c un bellissimo dise-
gno, tra i pi compiuti, che sembra raffi-
gurare il padre dei Karamazov, il vecchio
Fdor: figura disturbante, dissoluta, con le
guance afflosciate e un accenno di doppio
mento. Ebbene, Bart spiega che la carica-
tura pu anche essere interpretata come
il tentativo di immaginare le sembianze di
Hegel invecchiato, e corrobora lipotesi
non solo citando la corrispondenza di Do-
stoevskij con il filosofo Vladimir Solovv,
ma anche evocando un altro dei personag-
gi dei Karamazov, tra i pi sfuggenti: il dia-
volo. Che incontra Ivan, poco prima del-
lepilogo, e lo sfida a una battaglia dialetti-
ca intorno allIdeale, il Divino, il Razionale,
insomma i temi hegeliani. Il fantasma, il
demone filosofico che agita latmosfera
dei Karamazov (e quindi Dostoevskij),
non tanto il Karamazov padre, ma lanti-
co demone letto e anzi divorato in gioven-
t: il filosofo dello spirito Friedrich Hegel.
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34 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA
Sguardi ilCartellone
MUSEO DEL CINEMA
Le fotografie del magistrato antifascista
dialogano con le fotografie di oggi
L a fotografia arte, o forse la uccider? Il timore, ai primi del No-
vecento, legittimo. Senza contare che il cinematografo, appena
inventato, rischia di complicare ulteriormente la faccenda. I cri-
tici si dividono. Gli artisti invece sperimentano, mischiando tecniche,
stili e linguaggi. A uno di questi irripetibili movimenti di frontiera
dedicata la mostra Tonalit tangibili. Peretti Griva e il pittorialismo
italiano, in programma fino all8 maggio al Museo del Cinema di Tori-
no. Artista eccentrico, ma anche magistrato e in seguito antifascista
militante (nato a Coassolo Torinese nel 1882, morto a Torino nel 1962),
Peretti Griva e i suoi compagni di avventure in questa mostra dialoga-
no idealmente con un gruppo di giovani fotografi contemporanei
(sotto: Domenico Riccardo Peretti Griva, Maggio in montagna, 1924
circa). Chiude il percorso una selezione di apparecchi fotografici, at-
trezzature per sviluppo, stampa ed effetti speciali in voga un secolo
prima che arrivasse Photoshop. (paolo beltramin)
TORINO
MILANO
LAURA BULIAN GALLERY
La silenziosa avventura degli sciamani
rivoluziona lAsia post-sovietica
I l Centro Asia post-sovietico stato un teatro a cielo aperto di prati-
che sciamaniche. Dal racconto di questo fenomeno culturale ri-
mosso inaugura, presso la Laura Bulian Gallery (Milano) fino al 17
marzo, la mostra Neon Paradise. Gli artisti in mostra coprono, ideal-
mente, tutta la geografia di quellarea: Vyacheslav Akhunov (Uzbeki-
stan, 1948); Saodat Ismailova (Uzbekistan, 1981); Said Atabekov (Ka-
zakistan, 1965); Alexander Ugay (Kazakistan, 1978); Kasmalieva & Dju-
maliev (Kirghizistan, 1960 e 1965). Con video, installazioni, fotografie
oltre ai documenti, in anteprima assoluta, sulle performance del grup-
po kazako Kyzyl Traktor. Dopo la caduta dellUrss ci che sappiamo
degli sciamani raccontato dai lavori di questi artisti (sopra: Said
Atabekov, Dervish / Baltic Sea, 2003) che di fatto hanno ricreato gli
antichi riti. Ma, per loro, lo sciamano non pi il medium esclusivo
tra luomo e gli spiriti, piuttosto il simbolo di un antico mondo tribale
con cui la cultura russa deve oggi confrontarsi. (leonardo caffo)
.
PALAZZO DUCALE
Santi, mostriciattoli, incubi
affollano la Laguna di Bosch
D imentichiamo le placide seduzioni della pittura
veneta del Secolo dOro: ecco incendi che squar-
ciano la notte, piante fantastiche, scheletri, mo-
striciattoli provenienti dai peggiori incubi. Jheronimus
Bosch e Venezia, a cura di Bernard Aikema, riporta in
Laguna dopo un lungo restauro il Trittico di Santa Li-
berata, il Trittico dei Santi Eremiti (sotto, 1493 circa) e
le quattro tavole delle Visioni dellAldil (Palazzo Duca-
le, fino al 4 giugno, palazzoducale.visitmuve.it). La
mostra racconta anche una storia, quella di Domenico
Grimani, porporato curioso ed erudito che arricch la
propria collezione con le tavole del maestro olandese.
Eccentrico e anticlassico, Bosch (1450 circa-1516) si
sintonizz con gli interessi dellecclesiastico, sensibile
allo stile nordeuropeo. Un ambiente ricostruito attra-
verso una quarantina di dipinti, da Palma il Giovane a
Quentin Massys. Al termine il visitatore pu anche infi-
larsi un oculus per immergersi nei sogni di Bosch attra-
verso la tecnologia 3D. (alessandro zangrando)
VENEZIA
PIACENZA
DUOMO / PALAZZO FARNESE
Un itinerario sulla Cupola
alla scoperta del Guercino
F
inora non era mai stato possibile. Da oggi il pub-
blico potr salire allinterno della cupola del Duo-
mo di Piacenza per vedere da vicino gli affreschi
dipinti 390 anni fa da Giovanni Francesco Barbieri, al
secolo il Guercino (1591-1666). Lascesa alla grande volta
sulla scala medioevale, i camminamenti in quota e gli
inediti punti di vista, linteressante sosta nella sala mul-
timediale, sorprendono il visitatore ancor prima di
arrivare ad ammirare la vigorosa pennellata con cui il
maestro emiliano ha immortalato i monumentali Pro-
feti, gli episodi dellinfanzia di Ges (sopra) e le otto
affascinanti Sibille. Temi sacri e profani si alternano
anche nella mostra che completa la rassegna (Guercino
a Piacenza, fino al 4 giugno. www.guercinopiacen-
za.com). Allestita nella Cappella Ducale di Palazzo Far-
nese e curata da Daniele Benati e Antonella Gigli, radu-
na altri 19 capolavori del Guercino. Tra questi: Susanna
e i vecchioni, Et in Arcadia ego della Barberini, la Morte
di Cleopatra di Palazzo Rosso a Genova, il San Matteo
dei Capitolini di Roma. (giovanna poletti)
DOMENICA 5 MARZO 2017
UFFIZI
Storia di Plautilla Nelli,
la suora pittrice
S uor Plautilla Nelli (1524-1588) considera-
ta la prima donna pittrice della quale sia-
no sopravvissute opere autonome. Prima
di prendere i voti (a quattordici anni nel con-
vento fiorentino di Santa Caterina) si chiamava
Polissena de Nelli ed era figlia di un merciaio.
In convento impar da sola a dipingere e nel
1568 Vasari la inser nelle sue Vite, descrivendo-
la come monaca, et oggi priora, la quale co-
minciando a poco a poco a disegnare et ad imi-
tar coi colori quadri e pitture di maestri eccel-
lenti ha fatto maravigliare glartefici, cio i pi
stimati professionisti. Vasari aggiunge che suor
Plautilla dipinse per le case de gentiluomini
di Firenze tanti quadri che troppo sarei lungo a
volere di tutti ragionare. E proprio questi qua-
dri (sotto: Compianto con i Santi, 1569 circa,
particolare) sono esposti dal 9 marzo fino al 4
giugno agli Uffizi (www.polomuseale.firen-
ze.it), nella mostra Plautilla Nelli. Arte e devo-
zione in convento sulle orme di Savonarola,
curata da Fausta Navarro. (lauretta colonnelli)
FIRENZE
SPOLETO (PG)
PALAZZO COLLICOLA
Il vero gallerista?
Anticipa le mode
C acciatori di talenti, imprenditori,
compagni di avventura di artisti e
performer, i galleristi hanno spes-
so, nel corso del Novecento, influenzato
con le loro scelte non solo tendenze di
mercato ma anche gusti, mode e orien-
tamenti figurativi di unepoca. Al mondo
dei galleristi privati, di allora e di oggi,
Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto
dedica il ciclo di mostre Cortesie per gli
ospiti. Protagonisti, stavolta, Giampaolo
Abbondio e la Galleria Pack di Milano
(Un gallerista. La sua visione. Un pro-
getto espositivo, fino all11 maggio,
www.palazzocollicola.eu). Sin dalla fon-
dazione nel 2001 la Galleria Pack ha ri-
volto la sua attenzione ad artisti pi o
meno noti spesso accomunati, nella
variet dei linguaggi, dalla riflessione sui
nuovi media e dalla ricerca sul corpo
(sopra: Jason Middlebrook, Four lines,
2015). In mostra opere di Andres Serrano
e Robert Gligorov, Zhang Huan e Debora
Hirsch, i Masbedo, Matteo Basil e Mar-
co Neri. (anna villari)
 DOMENICA 5 MARZO 2017 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 35
E il trequartista dove lo metto?

Risate al buio
di Francesco Cevasco
{ C chi dice che il gioco del calcio metafora
della guerra e chiave di lettura della politica:
Ivan Colovic antropologo, Bernhard Welte
teologo, Toni Negri cattivo maestro, Elias
Canetti genio. Adesso arriva Luigi Cavallaro
con Interismo-Leninismo (Manifesto libri): la
sua una concezione marxiana del gioco.
Tipo: la difesa a uomo (individualista) di
destra, la zona (collettiva) di sinistra. Il
problema : dove lo mettiamo il trequartista?

MAXXI STEDELIJK MUSEUM

Lispirazione oltre il muro Reportage di strada,

una questione di libert ma con molta poesia
MUSEUM OF FINE ARTS

U n tema attualissimo gi nei titoli delle tre sezioni

che compongono la mostra: Dietro le mura, Fuo-
ri dalle mura e Oltre i muri. Muri dunque, scelti
come metafora privilegiata per riflettere sia sulla socie-
t contemporanea intesa come spazio di reclusione, sia
sul modo in cui tutti, chi pi chi meno, di questa socie-
t iperconnessa facciamo parte. Ventisei gli artisti coin-
volti e 50 le opere allestite nella Galleria 5 del Maxxi di
Roma (fino al 21 maggio, fondazionemaxxi.it; sotto:
Chen Chien Jen, People Pushing, 2008 circa). Titolo
dellesposizione (anticipata da Federica Colonna sulla
Lettura #270 del 29 gennaio), a cura di Hou Hanru e
Luigia Lonardelli, Please come back, dallopera del col-
lettivo Claire Fontaine. Sottotitolo: Il mondo come pri-
gione? La risposta provano a darla i diversi interventi
dautore, da Harun Farocki, che utilizza filmati di sorve-
glianza di un penitenziario americano di massima sicu-
rezza, alle interviste di Gianfranco Baruchello ai dete-
nuti di Rebibbia e Civitavecchia. (edoardo sassi)
I o non sono un giornalista, un
reporter obiettivo, io sono un
uomo con le sue simpatie e le
sue antipatie. Si raccontava cos Ed Van
der Elsken (1925-1990) street photo-
grapher olandese celebrato fino al 21
maggio allo Stedelijk Museum interna-
zionale di Amsterdam con una grande
retrospettiva dal titolo Camera in love
(www.stedelijk.nl). Scene di vita quoti-
diana in 200 foto, in bianco e nero e a
colori, frutto di un lungo lavoro per le
strade di Amsterdam, Tokyo (sotto: Ra-
gazza in metropolitana, 1984) e Parigi.
La mostra ospita anche una dozzina di
film da lui stesso prodotti durante la sua
lunga carriera. Van der Elsken, conside-
rato uno dei pi alti rappresentanti della
fotografia olandese del ventesimo seco-
lo, stato infatti anche un regista e pro-
duttore di documentari. ( fabrizio villa)
Adis Utopia: nascita e fine di un ideale
Larte cubana sbarca negli Stati Uniti
L a rivoluzione, lutopia socialista, la disillusione per il fallimento di
quello stesso progetto politico e sociale, fino alla distensione dei
rapporti tra Cuba e Stati Uniti che hanno reso possibile la pi ampia
mostra dedicata allarte cubana mai organizzata in America dagli anni
Quaranta. A raccontare questa storia sono cinquanta artisti cubani che
non hanno mai lasciato lisola e circa cento opere tra dipinti, poster, foto-
grafie, video, installazioni e performance dagli anni Cinquanta agli anni
Duemila raccolte nelle sei sezioni (una per ogni decade) di Adis Utopia:
Dreams and Deceptions in Cuban Art Since 1950 (fino al 21 maggio,
www.mfah.org; sotto: Ral Martnez, Rosas y Estrellas, 1972). Si ripercor-
re la nascita di un ideale e il suo infrangersi, dal movimento avanguardista
Concrete al moltiplicarsi delle icone rivoluzionarie negli anni Sessanta,
dalla Poster Art alla corrente Nuevo Arte Cubano che indagano la retorica e
la censura, fino alle ultime sezioni dedicate al mare come barriera e come
opportunit e allincertezza per il futuro del proprio Paese. (silvia perfetti)

ROMA AMSTERDAM HOUSTON

PALERMO PARIGI MONTREAL

PALAZZO BELMONTE RISO MUSEUM OF FINE ARTS

Le costellazioni del cosmo Luniverso (a colori)

hanno una forma ovale di Marc Chagall

L O
a superficie come campo: modulato in spessore e
plasmato dal chiaroscuro. cos che affiorano le
qualit del monocromo, in grado di rivelare la
qualit plastica e la texture delle immagini. Una parti-
tura scandita dalla forma ovale, nella quale si rimettono
in gioco gli archetipi di vuoto e pieno: costellazioni
sospese nel cosmo che si attraggono a vicenda. Rico-
struisce il percorso di Turi Simeti (Alcamo, 1929) la
personale Grandi Opere allestita negli spazi di Palazzo
Belmonte Riso di Palermo (fino all11 giugno, palazzori-
so.it). Lallestimento, a cura di Bruno Cor, allinea venti
lavori recenti di grandi dimensioni (sopra: 5 ovali blu e
nero, 2015) e dieci di formato minore distribuiti nelle
sale del piano nobile. Trasferitosi a Roma nel 58, dopo
aver frequentato i movimenti pi significativi dellepo-
ca, Simeti viaggia in Europa e negli Usa, avvicinandosi
alle avanguardie, e assorbe lo spirito riduzionista, di
azzeramento della figura, che lo porter a scegliere
lellisse come cifra espressiva. (maria egizia fiaschetti)
PALAIS GALLIERA gni opera darte come una sinfo-
nia di colori, una parabola artisti-
Leleganza secondo Balenciaga: ca e di vita accompagnata da
unarmonia di note che si mescolano tra
tutto comincia e finisce col nero loro a disegnare una storia che il Mu-
seum of Fine Arts di Montreal ha scelto
di raccontare fino al prossimo 11 giugno
Q uando, nel 1957, lanci il suo abito a sacco (uno chemisier
nero con otto bottoni e nessuna stecca o cucitura a fasciare le
linee del corpo) i critici di moda e di costume gridarono allo
nella mostra Chagall: Colour and Music
(www.mbam.qc.ca), la pi importante
esposizione dedicata in Canada a Marc
scandalo e perfino i caricaturisti ne presero atto. Ma il vestito divenne Chagall (1887-1985). Quasi 350 opere
talmente popolare da andare oltre le critiche e fin col diventare (co- (sopra: Daphnis et Chlo, 1958) e unam-
me tanti altri che sarebbero nati dalla fantasia del suo creatore: labito pia selezione di fotografie, film e docu-
a tunica, il palloncino, il tailleur a quattro bottoni) unicona di stile. mentari con unattenzione particolare al
Semplice ma ultrachic, e nero, colore non colore, tra i pi amati insie- rapporto tra arte, musica e vita narrano
me al rosso, suo compagno sulle giacche dei toreri, da Cristobal Ba- secondo un ordine cronologico, ma an-
lenciaga (1895-1972). Ora una mostra (Balenciaga, loeuvre au noir, che tematico, tutta la carriera dellartista
fino al 16 luglio, palaisgalliera.paris.fr) pesca negli archivi del Palais che giunse nella Parigi degli anni della
Galliera, il museo parigino della moda, e della Maison Balenciaga per Belle poque, entrando nella comunit
raccontare (negli spazi del Muse Bourdelle) lopera del visionario di Montparnasse e frequentando Apolli-
couturier spagnolo attraverso la cifra di una tinta, il nero, declinata in naire, Lger, Delaunay. Una proiezione
materiali e forme diversi (sopra: abito in crpe de Chine, 1965-66, par- del soffitto dellOpra parigina il fulcro
ticolare) ma legati da una stessa passione per leleganza. (giulia ziino) della mostra, che permette di compren-
dere quel concetto di arte totale cos
essenziale per Chagall. (chiara pagani)
36 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017

FUORI Dirigo il traffico un po anche in citt

E attenzione ai carichi sospesi
leggero (microfoni, mixer particolari,
casse) tuttaltra cosa di un allestimento
teatrale, Giovanazzi non ha difficolt a

SCENA
di GIANCARLO RICCIO
Q
uando si dice la (vera) passione. A
cinquantanni, Paolo Giovanazzi un
veterano degli allestimenti teatrali, e
non solo, a Trieste. E dal 1988 lavoro al
Teatro Rossetti, dove curo soprattutto la
stagione drammaturgica. Ruolo:
responsabile tecnico. Del prestigioso
politeama triestino che si divide tra
ospitalit e produzioni proprie sfruttiamo
in pieno la struttura: dalla prosa a concerti di
musica leggera, musical, stagione di balletto.
In una seconda sala da 130 posti,
proponiamo ancora teatro, sfruttando il
contatto pi diretto tra attore e spettatore.
Un florilegio di allestimenti diversi tra loro
con un comune denominatore che proprio
Giovanazzi a gestire. In una parola
spiega laccoglienza. Dallorganizzazione
dei camion con scene e strumenti allarrivo
degli artisti. Poi tocca alle nostre
attrezzature, che vengono messe a
disposizione. Detto che un concerto
confidare che il problema maggiore ... il
traffico. Siamo in pieno centro storico e per
far arrivare i Tir delle produzioni dobbiamo
elaborare una logistica sempre nuova. E il
traffico sul palcoscenico, invece? Uno
spettacolo si monta e si smonta in 6-8 ore,
non di pi. Bisogna sapere bene chi fa cosa,
evitare ingorghi di persone e fare attenzione
ai carichi sospesi. Fatto questo? La lingua.
Con gli ospiti stranieri tra tecnici e artisti
occorre intendersi al volo. Con una regola:
Paolo Giovanazzi (50 bando alleccessivo entusiasmo, meglio
anni), coordinatore del fermarsi un attimo e riordinare tutti i
palcoscenico al Politeama passaggi da compiere. Per non sbagliare.
Rossetti di Trieste RIPRODUZIONE RISERVATA

Maschere
Il futuro delle banche

{
La digitalizzazione dei servizi bancari non
nasce con la diffusione massiccia di internet,
affonda le proprie radici fino agli accordi di
.
Downtown Bretton Woods, del luglio 1944. l che viene
posto il principio della internazionalizzazione,
di Stefano Righi da l deriva tutto. Lo spiega Roberto Ferrari
Teatro, musica, danza, cinema, televisione (Lera del Fintech, Franco Angeli, pp. 172, e
22), che racconta in termini semplici come le
banche che conosciamo siano destinate a
chiudere rapidamente. Se non cambiano.

Tendenze S diffuso, nella cinematografia degli ultimi ventanni, un canone gomorrizzato del Meridione: un racconto senza
riscatto e senza scampo. Storie anche molto belle ma a senso unico. Invece possibile una rappresentazione diversa. Ecco come

Un altro Sud, vi prego, nei film

di DAVIDE FERRARIO

I i
l traffico sfila lento sulla Domitia-
na che attraversa Castel Volturno,
provincia di Caserta. Gianluca ed
io ci sediamo con una birra in ma-
no a guardare il movimento di im-
migrati davanti a una delle tante chiese
evangeliche, aperte allinterno di un
magazzino o di unofficina. Adesso s
diffusa la notizia che le chiese sono cen-
tri di avviamento alla prostituzione, mi
dice. una balla, ovvio, ma chi viene
da fuori non vuole crederci. Gli piace
pensare che tutto, qui, sia come in un
film. Anche la vita di Gianluca Ca-
staldi sembra un film. Nato in una fami-
glia borghese di Milano, a poco pi di
ventanni diventa missionario combo-
niano in una township nera del Sudafri-
ca. Entra in crisi, lascia la tonaca e torna
in Italia. Dovendo trovarsi un lavoro e
non sapendo fare di meglio, come di-
ce lui, va a lavorare per la Caritas di Ca-
stel Volturno. qui da pi di dieci anni e
se c uno che sa come vanno le cose,
lui.
Castel Volturno un set popolare nel
cinema italiano di questi anni. I suoi pa-
lazzoni crepati, i viali pieni di immondi-
zia e le villette zeppe di neri sono uno
scenario perfetto per certe storie. Cos
perfetto che Gianluca mi racconta una
vicenda curiosa. Dice che ci sono immi-
grati che si sono specializzati a fare le
comparse come spacciatori o magnac-
cia. Gente tranquilla che arrotonda una
magra esistenza fatta di attese alle ro-
tonde fingendo di fare il cattivo. La co-
sa sorprendente, per, che non lo fan-
no per i film di finzione, ma per i docu-
mentari e le inchieste tv. Offrono unin-
tervista esclusiva al regista di turno in
cerca di emozioni forti e gli raccontano
inesistenti attivit illecite sotto la prote-
zione dellanonimato. Si mettono in ta-
sca qualche centinaio di euro e tutti gli
interessati immigrato e documenta-
rista se ne tornano a casa contenti.
La domanda viene naturale: in che
modo il cinema rispecchia la realt e
quanto invece la reinventa, modifi-
candola a sua volta? Per fare un esem-
pio: quel che sappiamo del West ameri-
cano vero in quanto tale, o solo perch
i western ce lhanno rappresentato cos,
producendo un immaginario pi vero
del vero? John Ford ci offre una risposta
in Luomo che uccise Liberty Valance
(1962). Alla fine, un cronista deve deci-
dere se scrivere la verit come finalmen-
te emersa nel film, oppure se reiterare
la bugia che ad aver ammazzato il killer
Liberty Valance lavvocato interpretato
da James Stewart, che su quella falsit
ha costruito una nobile carriera politica.
Filmografia
Indivisibili
A settembre 2016, Edoardo
De Angelis (Napoli, 1978)
ha presentano alle Giornate
degli autori della Mostra del
Cinema di Venezia
Indivisibili: la storia di Viola
e Dasy, gemelle siamesi
(interpretate da Angela e
Marianna Fontana, classe
1997) che cantano ai
matrimoni e alle feste per
dare da vivere a tutta la
famiglia. Tutto procede
tranquillo fino a quando
scoprono di potersi dividere.
Indivisibili, girato a Castel
Volturno in provincia di
Caserta, candidato a 17
David di Donatello, tra cui
miglior film e miglior regia.
Stesso numero di
candidature del film di Paolo
Virz La pazza gioia. La
cerimonia di premiazione
della 61 edizione del Non ci sono dubbi. Print the legend, esempio, dei poliziotteschi degli an- sante (quanto sfortunato) esperimento
premio si terr luned 27 stampate la leggenda, dice il giornalista. ni Settanta, che pure anchessi racconta- che apre la strada a una rappresentazio-
marzo, ore 21.15, trasmessa Qualcosa di simile alla invenzione del vano un pezzo di realt del tempo ne del Sud che mescola paesaggio stra-
in diretta da Sky e TV8 Far West capitato in questi ventanni questi film non sono fatti da registi di niante, metafore esistenziali e malavita.
Bella e perduta anche nel cinema italiano e riguarda mestiere. Sono firmati da alcuni dei mi- Lo segue poco dopo Matteo Garrone
Bella e perduta un film di proprio la rappresentazione del paesag- gliori autori italiani, anche tra i giovani; con Limbalsamatore (2002). un film
Pietro Marcello (Caserta, gio e della societ meridionali. Si crea- e quindi tendono a una categoria supe- inquietante, dove lambientazione la
1976) del 2015 che unisce to un canone che trapassa di film in film riore. Hanno pi autorevolezza, perch perfetta cornice al deserto morale della
documentario e finzione. come uno scenario naturale. Le ca- sono fatti meglio e perch spesso rap- storia. Fu quindi abbastanza naturale
Pulcinella, servo sciocco, ratteristiche di questo canone sono evi- presentano lItalia nei festival interna- affidare a Garrone stesso la trasposizio-
viene inviato nella Campania denti: un generale senso di degrado zionali. ne cinematografica di Gomorra nel
di oggi per esaudire le umano e sociale, la preferenza per pae- 2008. Gomorra ovviamente il turning
ultime volont del pastore saggi occupati da macerie e rovine (so- point del fenomeno: non solo il film,
Tommaso: mettere in salvo il prattutto della modernit), un diffuso ma anche e soprattutto la serie andata
giovane bufalo Sarchiapone. senso del kitsch per quanto riguarda in- possibile scorgere gli inizi di questo in onda dal 2014. Del libro e del suo au-
I due dalla Reggia di terni e arredamenti, e una presenza fenomeno a met degli anni Novanta. tore s detto molto. Ma un argomento
Carditello (San Tammaro, condizionante della malavita. Se uno consulta le filmografie, da una spesso usato dai critici di Saviano in-
Caserta) intraprendono un La cosa curiosa che quello che sa- parte vede che ancora la stagione di vece rivelatore di uno dei suoi pregi. Si
viaggio che attraversa lItalia rebbe solo un genere tipo il noir o film classici, delle storie ambientate sostenuto che Gomorra non racconta
bella e perduta il film di mafia alla Scorsese assu- nel Sud ottocentesco o postbellico. Ma niente di nuovo, che la drammatica te-
Il Sud niente me invece i caratteri del vero. Questi dallaltra, autori come Cipr e Maresco stimonianza dellautore non rivelava
Il Sud niente (2013) il film, che sono quasi tutti molto belli e cominciano a raccontare il Sud (Paler- nulla che non fosse gi stato narrato da
primo lungometraggio molto ben fatti, sposano unidea di mes- mo, nello specifico) con un occhio com- giornalisti o inchieste giudiziarie. Ma
di Fabio Mollo (Reggio sa in scena ispirata al realismo pi esa- pletamente diverso, lunare. A Napoli appunto qui sta la forza del libro. Savia-
Calabria, 1980). Grazia, 17 sperato: fotografia sporca, macchina a Antonio Capuano lavora sistematica- no stato in grado di produrre un im-
anni (Miriam Karlkvist), vive mano, recitazione in dialetto, talvolta da mente a unimmagine cruda e contem- maginario che funziona come mon-
sullo stretto di Messina con parte di non professionisti. Il che pro- poranea della citt. Da Pianese Nunzio do. E che, nei suoi lettori, produceva
il padre (Vinicio Marchioni) e duce un angosciante senso di verit do- (1996) fino a Bagnoli Jungle dellanno una sincera indignazione morale. Liro-
con lui vende pesce stocco. cumentaria. Certo, questi film racconta- scorso Capuano ha raccontato Napoli nia del destino che quellimmaginario
La ragazza inizia la ricerca no un innegabile pezzo di realt; ma con spietata coerenza, ma senza mai ce- stato tanto forte da mangiarsi tutto il
del fratello maggiore, partito possibile che il Sud sia solo questo? E dere al nichilismo dei due siciliani. Non resto. I cattivi del libro, dieci anni do-
quando lei era piccola non c forse dentro le loro storie quasi a caso spesso i protagonisti dei suoi film po, sono diventati gli eroi della serie tv.
per la Germania e mai pi una specie di autocompiacimento nel sono ragazzini. Capuano anche il pri- E il tono della rappresentazione si
tornato. Una scomparsa ritrarre la catastrofe sociale? mo a rappresentare la camorra da prota- spostato dalla denuncia civile a una sor-
avvolta nel silenzio Il fatto che al contrario, per gonista: Luna rossa (2001) un interes- ta di rassegnato fatalismo che si pro-
DOMENICA 5 MARZO 2017
pagato a tutti i film del filone: i quali,
dove non descrivono figure di criminali
veri e propri, indulgono in storie di bas-
sifondi e di meschinit assortite, spesso
in assenza di antagonisti positivi (la-
sciando laspetto edificante alle mielose
serie delle tv generaliste).
Cos Toni Servillo ha prestato la sua
fenomenale faccia ai sordidi protagoni-
sti di Le conseguenze dellamore (2004),
Gorbaciof (2010), stato il figlio (2012).
Paolo Sorrentino ha messo in scena in
un surreale Agro Pontino la torbida sto-
ria di Lamico di famiglia (2006). Edoar-
do De Angelis si costruito un suo per-
sonale grottesco universo da Mozzarel-
la Stories (2011) al recente Indivisibili
(appena candidato a 17 David di Dona-
tello). Francesco Munzi ha ritratto una
cupa e disperata Calabria fratricida in
Anime nere (2014). E cos via.
La prevalenza di questo canone im-
plica anche la scomparsa di personaggi
che invece erano stati tipici del cinema
italiano precedente. Lintellettuale me-
ridionale di estrazione alto o piccolo
borghese, per esempio. Oppure limpie-
gato statale, ruolo frequentato da molti
dei mostri della commedia italiana. O
ancora un personaggio che li fonde:
linsegnante del Sud nella scuola pub-
blica. Per non parlare delloperaio, o in
generale della descrizione del mondo
del lavoro, agricolo e industriale. Que-
sto Sud ricompare semmai ma in
chiave di luogo comune nelle com-
medie di successo tipo Benvenuti al
Sud del 2010 (e sequel correlati). Peral-
tro, sorprendente notare che, pur pe-
scando a piene mani in una tradizione
di maniera, spesso si tratta di remake di
film stranieri. Vivono, per cos dire, in
un mondo del tutto autoreferenziale al
cinema.
Un Sud meno tetro si trova nei film di
Rocco Papaleo; o in quelli di Edoardo
Winspeare, il cui ultimo (In grazia di
Dio, 2014) anche uno dei non molti a
misurarsi con la descrizione del lavoro
agricolo. Anche se sono lontani i tempi
del bracciantato: qui si tratta di una fa-
miglia piccolo borghese che va a vivere
in campagna. Qualcosa del genere aveva
provato a fare anche Valerio Jalongo in
Sulla mia pelle (2005), mescolando una
storia di allevamento di bufale col noir.
Ed anche giusto ricordare lo sguardo
femminile di Alice Rohrwacher nella
sua opera desordio, Corpo celeste
(2011), dove si racconta una Reggio Cala-
bria devastata nellurbanistica e nel-
lanima. Questo film anche uno dei po-
chi che dedica una sequenza al Sud del-
le cosiddette aree interne, di solito
del tutto ignorate. Un pezzo dItalia in
via di spopolamento che non sembra
nemmeno degno di memoria. Laltro
film che ha provato a raccontare il tem-
po sospeso di queste zone, cos lontane
da tutto da non interessare nemmeno la
criminalit organizzata, il bellissimo
Le quattro volte (2010) di Michelangelo
Frammartino.
Esiste un modo diverso di raccontare
il Sud, pur non nascondendone i pro-
blemi? Una via quella praticata da Pie-
tro Marcello in Bella e perduta (2015):
strano caso di film che mescola docu-
mentario e finzione, pezzi di repertorio
e favola. Bella e perduta racconta la sto-
ria di Pulcinella che deve salvare dal ma-
cello il bufalo Sarchiapone. morto il
suo padrone, il pastore Tommaso, che
si occup lui s nella vita reale di
salvare dallabbandono la reggia borbo-
nica di Carditello. Anche qui troviamo
rovine, desolazione e camorra: siamo
nella Terra dei fuochi. Ma Marcello tro-
va una via duscita al semplice rispec-
chiamento del declino cercando la bel-
lezza nascosta dei luoghi; e raccontando
leroismo umile e quotidiano dei singoli
che ancora hanno la forza morale di
contrastare il degrado.
Parafrasando il titolo di un altro, pe-
raltro interessante, film di questi anni:
non vero che Il Sud niente.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Le immagini
Nella pagina accanto,
da sinistra: Miriam Karlkvist
in una scena di Il Sud quando il cantautore milanese viveva in
niente (2013) di Fabio Mollo
(foto Ansa/Istituto Luce
Italia); il bufalo Sarchiapone
e Pulcinella (Sergio Vitolo)
in Bella e perduta (2015) di
Pietro Marcello. Qui sopra:
una scena di Indivisibili
(2016), diretto da Edoardo
De Angelis (foto Ansa)
attivista siciliano Peppino Impastato. Il
brutale. Lobiettivo distribuire lo spet-
in dicembre alla Pergola di Firenze.
CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 37
Opera rock Note di Finardi
Utopie, ansie
ed eroina:
i ribelli doggi
e degli Anni 70
da Pontedera (Pisa) VALERIA CRIPPA
I
sogni spezzati di due generazioni di
ventenni a confronto: quella degli
anni Settanta, in velluto a coste e
zoccoli su cui marciava lutopia
della radio libera che sfoci nella
lotta armata e nelleroina, e quella dei
ragazzi di oggi, rappresentata da una
band di rapper, graffitari, dj, hacker che
rincorrono nei rave uno stordimento
chimico-esperienziale. Entrambe le ge-
nerazioni si muovono in simbiosi con
laria che si respira allEra, il teatro che
Pontedera (Pisa) dedic alle sperimenta-
zioni povere di Jerzy Grotowski, dove
abbiamo visto in anteprima Musica Ri-
belle, la forza dellamore (nella foto di
Andreana Ferri, un momento dello spet-
tacolo), opera rock che appartiene alla
deriva strong dei nuovi musical italiani.
Produzioni che non vogliono intrattene-
re ma far riflettere lo spettatore precipi-
tandolo in un purgatorio urbano, oscuro
e tossico, il cui predecessore sembra
essere Rent, del quale si rintracciano
geni recenti non solo nello psicopatolo-
gico Next to Normal e nella punk opera
Green Days American Idiot, firmati dal
regista Marco Iacomelli, ma soprattutto
nelledizione italiana del talentuoso
Spring Awakening, liberamente tratto
dal Risveglio di Primavera di Frank We-
dekind, che ha fatto gridare alla rinascita
del teatro musicale giovane e di cui Mu-
sica Ribelle un parente prossimo.
Stesso ideatore, Pietro Contorno (auto-
re del soggetto con drammaturgia di
Francesco Niccolini), stesso regista, Ema-
nuele Gamba, stesso direttore musicale,
Stefano Brondi, ma soprattutto un ag-
guerrito cast di giovani tra i 23 e i 27 an-
ni, guidato dalla stessa coppia protagoni-
sta: Federico Marignetti e Arianna Batti-
lana. Humus dello spettacolo, prodotto
da Todo Modo e Bags Entertainment, la
musica di Eugenio Finardi, vista nel suo
girone infernale degli anni Settanta,
prima persona e dava fiato alla forza rivo-
luzionaria della musica ribelle e della
radio libera, allesperienza delleroina
(nella canzone Scimmia), alla militanza
politica. Finardi avrebbe dovuto essere
in scena in un cameo racconta Con-
torno . invece evocato, in momenti
diversi della vita, dal ventenne e carisma-
tico Vento, affidato a Marignetti, e dal-
ladulto Hugo, interpretato dallattore di
prosa Massimo Olcese.
Nella Milano di Finardi sfilano i morti
mitizzati dalla generazione degli anni
Settanta, da Demetrio Stratos, frontman
dei Ribelli e degli Area, al giornalista e
momento clou dello spettacolo arriva
come un pugno: le due overdose in pa-
rallelo di una ragazza di oggi, impasticca-
ta da un amico che la stupra, e del prota-
gonista Vento che si inietta eroina. I piani
temporali si intersecano come vasi co-
municanti di unomologa sostanza uma-
na, si susseguono circolarmente, fino a
saldarsi in un momento di confronto
tacolo nel circuito della prosa spiega
Contorno dove ora stiamo costruendo
la tourne che ruoter intorno al debutto
RIPRODUZIONE RISERVATA
38 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017
DOMENICA 5 MARZO 2017
Maschere Il personaggio
Lincontro Petra Collins, 24 anni, la fotografa e regista scelta da Gucci per raccontare la nuova collezione di occhiali
Il suo lavoro un antidoto allo sguardo maschile che domina la moda e larte: Le donne? Sono spettatrici o clienti
Lestetica sfocata che riscatta le ragazze
di MATTEO PERSIVALE
L i
es Hautes Solitudes, il film di
Philippe Garrel (1974) senza
dialoghi, senza musica, fatto
soltanto da spezzoni di riprese
in bianco e nero di tre attrici
Jean Seberg, Nico, Tina Aumont quasi
sempre in primo piano. Seberg guarda
fuori dalla finestra non vediamo quel-
lo che vede lei poi si volta verso la mac-
china da presa verso losservatore e
si rivolge allobbiettivo, fissandoci come
faceva da ragazza nei panni della Giovan-
na dArco di Preminger. Nico reagisce a
qualcosa che le viene detto da qualcuno
fuori dallinquadratura, e sorride per-
ch? Aumont apre un coltello a serrama-
nico, guarda la lama, la fa scorrere sulla
fronte, sulla punta del naso, come una
carezza pericolosa vuole ferire qual-
cun altro, o se stessa? Sono gli scarti, le
scene non utilizzate, di un film che non
mai esistito, spieg allora Garrel, osser-
vatore di tre donne che diventano, sotto il
suo sguardo, automaticamente, per defi-
nizione, misteriose, e lo sono sempre pi
adesso, 43 anni dopo.
Garrel ha fatto un film che si arrende
davanti al linguaggio delle donne, an-
dando a scrutare gli spazi bianchi tra le
loro parole: il lavoro e la filosofia di
Petra Collins, nata 24 anni fa a Toronto,
artista e fotografa e regista, nascono co-
me antidoto allo sguardo maschile non
solo del cinema ma della fotografia.
Commessa di un negozio di abbiglia-
mento American Apparel che di nascosto
sfogliava le riviste di fotografia in vendita
sugli scaffali, assistente al casting di un
fotografo maschio il veterano Richard
Kern delle New York Girls e amica
di un altro, il giovane e lanciatissimo
Ryan McGinley che a 25 anni aveva gi
una personale al Whitney, Petra Collins
aveva il destino segnato: le bastato
prendere in mano a quindici anni una
macchina fotografica (Sempre a pellico-
la, mai digitale: non importa quale mac-
china, basta che sia poco costosa, ma la
pellicola per me necessaria, reale e il
digitale un po meno).
Fotografare per raccontare il suo mon-
do, e quello delle sue amiche. Magari
non perfettamente a fuoco, pellicola a
colori comprata al drugstore pi che me-
gapixel a volont: bassa risoluzione ma
altissimo contenuto di autenticit.
Unestetica lo-fi (low-fidelity, bassa fedel-
t) che anche unetica, la voglia di su-
perare quello che insegnano allaccade-
mia darte, che per me era sterile e noio-
so, in bianco e nero quando io vedo solo
il colore. Per fotografi come William Eg-
gleston e Stephen Shore il colore pro-
fondamente rappresentativo di unesteti-
ca, per me semplicemente il colore il ri-
fiuto il superamento del bianco e
nero. E la voglia di andare oltre le im-
magini di ragazze che vedevo su riviste
come Cosmo Girl e Seventeen che
non raccontavano il mio mondo.
A ventanni le prime mostre under-
ground con altri giovani artisti, poi lasce-
sa in pochi mesi verso le mostre persona-
li, gli incarichi prestigiosissimi a venti-
due (la Tate Modern di Londra che le
Le ballerine licenziate di Montale
In punta di piedi
di Giovanna Scalzo
{ Una visione di estrema gentilezza, di fresca
festivit di giovanette adolescenti che per
unora sognano di essere fate e piroettanti
damine: cos Eugenio Montale racconta ai
lettori del Corriere il passo daddio delle
chiede di realizzare un film per introdur-
re la grande mostra su Georgia OKeeffe),
a ventitr la collaborazione con un mar-
chio della moda globale come Gucci che
sotto la direzione del romano Alessandro
Michele cerca artisti e artiste giovani per
raccontare la bellezza dellimperfezio-
ne. Petra che diventa modella per Gucci,
a Tokyo, Londra e Milano, Petra in passe-
rella mentre il suo agente lavora a quella
che sar una personale nel 2018.
Tutto per superare un limite della foto-
grafia che vedeva da ragazzina, cio sol-
tanto dieci anni fa: Lo sguardo maschile
della fotografia, specialmente di quella di
Lartista
Petra Collins (qui sopra: foto
Gucci), nata nel 1992 a
Toronto. Vive a New York.
su Instagram: @petrafcollins.
In questa pagina, in senso
orario dallalto: 24-hour
Psycho e The Teenage Gaze
(courtesy of Petra Collins),
Georgia OKeeffe Interpreted
by Petra Collins (Tate
Modern) e una still del film
da lei girato per leyewear
Gucci: i due bimbi sono
i cugini della regista
la mia immaginazione. Non chiedevo ai
sa che non esistito davvero, ma nelle
CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 39
licenziande della Scuola di Ballo del Teatro
alla Scala, il 5 marzo 1955. Tra di loro c una
giovanissima Carla Fracci, ignara che il passo
daddio la porter di nuovo su quel palco,
dove diventer prima ballerina nel 1958.
moda, un dato di fatto. E prima della fo-
tografia, la pittura. Secoli, millenni nei
quali un sesso stato rappresentato per
immagini dallaltro sesso, senza voce in
capitolo: follia. un dono, per me, poter
dare rappresentazione alle ragazze mie
coetanee, nellarte ma anche nella moda
che sono campi dominati dai maschi.
Nella moda poi, abiti creati da uomini
per le donne, e fotografati da altri uomi-
ni. Le donne? Spettatrici o clienti. Se non
senti di essere rappresentata da nessuna
parte senti di non esistere. Se ci saranno
sempre pi fotografe in attivit le cose
cambieranno. Nan Goldin, Tina Barney,
Corinne Day prima di lei rappresentano
un esempio ma il suo punto di riferimen-
to cinematografico, Wim Wenders e Pa-
ris, Texas, le immagini senza bisogno di
dialoghi, dicono tutto.
Per Gucci ha girato un film di novanta
secondi che sulla carta avrebbe dovuto
raccontare la nuova collezione di occhiali
ma in pratica una storia autobiografica:
due bambini (i cugini di Petra) guardano
la tv con la nonna (la nonna di Petra) nel
salotto di casa. La nonna si addormenta
davanti alla tv, loro indossano i suoi oc-
chiali, mettono una vecchia cassetta vhs
con Billy Idol che canta Eyes Without a
Face e il mondo reale scompare. Quan-
do mi chiedono se a autobiografico mi
fanno un complimento bellissimo: i miei
nonni sono ungheresi e quando ero
bambina e andavo a trovarli mi trovavo in
un mondo rimasto agli Anni 60, Buda-
pest ferma nel passato, esatto contrario
del mondo occidentale della moderniz-
zazione costante, della tecnologia. Ero in
una bolla magica, quando andavo dai
miei nonni, una bolla dove esisteva solo
miei genitori quando torniamo a Toron-
to?, ma quando torniamo nel Duemi-
la?. Il mondo narrativo dei bambini
magico e il tempo non-lineare, come lo
spazio, tutto ti sembra pi grande perch
guardi il mondo dal basso: dove sei non
indicativo di dove ti trovi in realt.
Non pensa che il suo colore un po de-
saturato e poco contrastato evochi no-
stalgia: La nostalgia sempre di qualco-
immagini vorrei creare raccontare
posti che vorresti visitare. Creare il futuro
una specie di replay del passato. Se sen-
ti che qualcosa gi successo non puoi
non voler creare qualcosa di nuovo.
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40 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA
Maschere Teatro
Lintervista Lo spagnolo Juan Mayorga mette in scena la lezione di Walter Benjamin, sempre: quando si occupa
di Olocausto, di totalitarismi, di immigrati o di scacchi. Parma presenta tre sue opere e un workshop con lautore
Filosofo + matematico = drammaturgo
di LAURA ZANGARINI
L i
Olocausto, la filosofia, Walter
Benjamin e, soprattutto, il te-
atro come arte dellincontro e
dellimmaginazione. Sono
motivi centrali della dram-
maturgia di Juan Mayorga, infaticabile
esploratore della natura umana e delle
questioni fondamentali del nostro tem-
po. La Lettura lo ha incontrato alla vi-
gilia del debutto, al Teatro Due di Parma,
di tre produzioni (di cui due prime nazio-
nali) tratte dalle sue opere: la suite di testi
Teatro Para Minutos, che si alterner con
Hamelin e Himmelweg (La via del cie-
lo).
Lei un filosofo e un matematico.
Come confluiscono queste due disci-
pline nel suo lavoro di drammaturgo?
Non posso definirmi n filosofo, n
drammaturgo, sono solo un apprendista
in entrambi i campi. Ero un ragazzino
che scriveva narrativa e poesia quando ho
scoperto il teatro e me ne sono innamo-
rato subito nel riconoscerlo come arte
dellincontro e dellimmaginazione. Non
c discontinuit fra la mia vocazione filo-
sofica, linteresse per la matematica e il
mio lavoro come drammaturgo. Teatro e
filosofia nascono dalla stessa volont di
interrogarsi e fare luce. In quanto studio
sulle possibilit della vita umana, il tea-
tro immediatamente filosofia. La mate-
matica, secondo la definizione dellenci-
clopedia britannica, la scienza dellor-
dine, della struttura e della relazione:
queste tre parole sono fondamentali per
definire il mio lavoro come drammatur-
go.
Lei ha dedicato la sua tesi a Walter
Benjamin. Come ha influenzato il suo
pensiero, la sua scrittura?
Lavventura della mia tesi di dottora-
to, intitolata La rivoluzione conservatrice
e la conservazione rivoluzionaria. Politi-
ca e memoria in Walter Benjamin ha sti-
molato molte domande, temi e strategie
che emergono di continuo nel mio tea-
tro. Con Benjamin ho sviluppato quella
disposizione critica che ha come base la
contraddizione delle proprie idee.
Lei ha affermato di riconoscere
unaffinit elettiva del teatro con la po-
esia piuttosto che con la narrativa.
Il teatro che amo e cerco offre azione,
emozione, pensiero e poesia. Questulti-
ma non si riduce a ci che le parole pos-
La biografia
Matematico, filosofo e
drammaturgo, un dottorato
sullopera di Walter
Benjamin, il cui pensiero ha
avuto unenorme influenza
sul suo teatro, Juan Mayorga
(Madrid, 1965) autore di
oltre venti testi teatrali,
racconti, traduzioni e
adattamenti per la scena, fra
cui Himmelweg, Animali
notturni, La lingua a pezzi,
Lettere damore a Stalin, Il
cartografo, Reikiavik. I suoi
testi sono stati rappresentati
in Europa, America e Asia.
Dal 2012 ha iniziato
a cimentarsi con la regia
di alcune sue opere
Gli appuntamenti
Dal 10 al 26 marzo, il Teatro
Due di Parma presenter tre
produzioni dirette da Gigi
DallAglio, un workshop di
drammaturgia dal titolo Lo
spettatore e il suo doppio
(14, 15 e 16 marzo) e un
incontro aperto al pubblico
(16 marzo). Per la prima
volta in Italia debutter
sulla scena la suite di testi
Teatro Para Minutos,
che si alterner con Hamelin,
anche questo in prima
nazionale (nella foto grande
una scena), e Himmelweg
sono consegnare: sulla scena la poesia
pu apparire in un gesto, in un oggetto,
nel silenzio Il mio teatro non ha come
funzione primaria quella di raccontare
una storia, ma di costruire unesperienza
poetica. E non conosco supporto miglio-
re di una buona storia per farlo.
In Animali notturni affronta il te-
ma dellintegrazione, mentre in Euro-
pa cresce londa xenofoba.
Nel mio testo un uomo si rende conto
che la legge sullimmigrazione in pra-
tica una legge despulsione gli offre la
possibilit di dominare un immigrato
senza documenti dal quale esiger di-
sponibilit assoluta, in cambio del suo si-
lenzio. Alcuni hanno visto in questopera
una violenza che, pi o meno maschera-
ta, sta crescendo in Europa. In un altro
mio lavoro, Il cartografo, un personaggio
mostra una mappa della fine degli anni
Trenta: una mappa delle vie di fuga per
scappare dallEuropa. importante ricor-
dare che anche lEuropa ha perseguitato
persone che sono sopravvissute grazie al
fatto che hanno trovato rifugio altrove.
Rinfrescare la memoria dovrebbe bastare
per far s che lEuropa si costituisca oggi
come spazio di rifugio.
Lei parla molto di memoria. Ha
scritto dellOlocausto in Himmelweg
e del totalitarismo dellex Urss in Let-
tere damore a Stalin. Nella riflessione
su immigrazione e crisi dei rifugiati,
quale ruolo ha la memoria?
Mi rifaccio ancora una volta al pen-
siero di Benjamin, secondo cui i falli-
menti del passato sono la nostra arma
pi potente per costruire un presente e
un futuro per lumanit. Ricordare che ci
sono stati esseri umani picchiati e trattati
come animali; la persecuzione delluomo
verso luomo; le voci dei silenzi. Lo ster-
minio degli ebrei riguarda tutta lEuropa,
non solo una questione tedesca.
C ancora un ruolo nel mondo poli-
tico di oggi per gli intellettuali?
Qualsiasi sia il nostro lavoro siamo
tutti invitati al dibattito su come organiz-
zare la nostra comunit, la nostra citt, il
nostro paese e quindi lEuropa. Noi che
godiamo di condizioni privilegiate per lo
studio, la riflessione e lo sviluppo del-
limmaginazione abbiamo una responsa-
bilit maggiore e dobbiamo esercitarla.
Che opinioni ha sulla responsabilit
SSS
Tesi
MAHLER CONTRO
LA CLAQUE
di MARCO DEL CORONA
C
dentro quanto ci si aspetta
da un musicista e da un uomo:
il rovello creativo, il rodeo di-
plomatico per domare i cantanti, la
cautela verso legregio signore e
labbandono nei confronti del carissi-
mo amico!, le delusioni, la percezio-
ne del fiato fetido della stampa anti-
semita, le rivalit, la mischia della
battaglia. Tutta la gamma delle pas-
sioni, per quanto filtrate dalla forma
epistolare, compresa la consapevolez-
za di lasciare dietro di me imperfe-
zione, incompiutezza: come destino
delluomo.
Il volume con la corrispondenza di
Gustav Mahler (1860-1911) curato da
Franz Willnauer e tradotto da Silvia
Albesano per il Saggiatore (Caro colle-
ga. Lettere a compositori, direttori
dorchestra, intendenti teatrali, pp.
436, 42) disegna un mondo dove
lofficina della musica pare vivere con
tempi certo pi dilatati rispetto a oggi
ma con dinamiche non cos diverse.
Illuminante laffondo contro la claque.
In una lettera del 10 ottobre 1897 ai
membri dellOpera di Corte di Vien-
na Mahler si scatena contro lodio-
sa pratica della claque che falsa il
giudizio estetico e contamina la musi-
ca: la definisce unindecenza tolle-
rata, anzi coltivata da qualcuno nel-
lindegno tentativo di tutelare i propri
interessi personali. Con profetico
anticipo il compositore boemo aveva
capito tutto della rete, dei social, di
noi. Il doping del web i like posticci,
i follower a pagamento era gi l.
C da essere follower di Mahler, piut-
tosto (per la cronaca, avverte il cura-
tore del volume, contro la claque
Mahler ottenne solo un parziale suc-
cesso: e se non ci riusc lui).
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DOMENICA 5 MARZO 2017
del teatro e della cultura in questo mo-
mento storico cos complesso?
Prima che proclamandola, la libert
si difende esercitandola. Resistendo, il
teatro pu aiutare altri a resistere. Se la
scena capace di provocare negli spetta-
tori il desiderio di pi vita, pi parole, pi
libert, porter a compimento la sua fun-
zione morale e politica.
Reikiavik, il suo nuovo lavoro, ri-
guarda la sfida tra Boris Spasskij e
Bobby Fischer, una miniatura della
guerra fredda. Che cosa lha affascina-
ta in questo duello a scacchi?
Fin da bambino mi hanno affascinato
gli scacchi e quei giocatori geniali e stra-
ni che sono precipitati nelloblio dopo es-
sere stati elevati al ruolo di icone dei Pae-
si pi importanti del pianeta. Reikiavik
parla di tutto questo, ma i protagonisti
non sono Fischer e Spasskij, bens Water-
loo e Bailn, due tipi che si trovano in un
parco a giocare a Reikiavik, vale a dire a
interpretare ogni volta in un modo diver-
so, Fischer, Spasskij, la madre di Fischer,
la moglie di Spasskij, Henry Kissinger, il
Soviet Supremo un testo sugli scac-
chi, ma anche su un gioco ancor pi anti-
co: il gioco di vivere la vita degli altri.
Le donne sembrano avere un ruolo
sempre marginale nei suoi testi.
In Lettere damore a Stalin il tiranno
rimprovera Bulgakov perch il punto pi
debole delle sue opere si trova sempre
nei personaggi femminili. Tempo fa al-
cuni lettori mi mossero la stessa accusa,
ma voglio pensare che le donne abbiano
pian piano preso pi spazio e complessi-
t nel mio teatro. sicuramente cos in
due delle tre opere che ho scritto e diret-
to: Il cartografo e La lingua a pezzi.
Al Teatro Due di Parma terr un se-
minario di drammaturgia: che cosa
importante insegnare ai giovani dram-
maturghi?
Cercher di conversare con i giovani
artisti partendo dalla mia esperienza sen-
za che questa soffochi la loro. Si tratta di
accompagnarli per aiutarli a trovare la
propria voce. Voglio tenere sempre pre-
sente lidea che Benjamin aveva riguardo
alleducazione. Che questa: la scuola
non dovrebbe essere il luogo in cui una
generazione domina unaltra, bens il
luogo dincontro di due generazioni.
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DOMENICA 5 MARZO 2017
Maschere Televisione
Family drama Privilegi
e rivalit di un gruppo di
quarantenni che vivono
in case da sogno sul
Pacifico. Dal 15 marzo
la serie Big Little Lies
con Nicole Kidman,
Reese Witherspoon
e Shailene Woodley,
tratta dal libro di Liane
Moriarty appena
uscito in Italia. Una
specie di Desperate
Housewives
al quadrato
Protagoniste
Una scena della serie tv Big Little Lies. Da sinistra:
Shailene Woodley, Reese Witherspoon, Nicole
Kidman. Era stata questultima, australiana
come Liane Moriarty, autrice del libro Piccole
Grandi Bugie, a intuirne nel 2014 il potenziale
e a comprarne i diritti con la collega Witherspoon
Supermamme crudeli in riva al mare
di COSTANZA RIZZACASA DORSOGNA
I i
n una scena del primo episodio di
Big Little Lies, family drama ricco di
suspense in onda su Sky Atlantic dal
15 marzo, Celeste (Nicole Kidman)
spiega alla nuova arrivata Jane
(Shailene Woodly): Questa Monterey.
Bombardiamo le persone di gentilezza.
Fino a ucciderle. Tratta dal bestseller di
Liane Moriarty, appena uscito in Italia
per Mondadori con il titolo Piccole Gran-
di Bugie, la miniserie di Hbo creata da
David E. Kelley (lo stesso di Ally McBeal)
e diretta da Jean-Marc Valle (Wild, Dal-
las Buyers Club) racconta privilegi, rivali-
t e ansie di un gruppo di donne attorno
ai quarantanni. Che vivono in case da mi-
lioni di dollari con vista sul Pacifico, fan-
no le supermamme alfa a tempo pieno
come Madeline (Reese Witherspoon al
suo meglio) o le supermanager hi-tech
come la gorgone Renata (Laura Dern). E
da brave madri elicottero riversano sui fi-
gli, compagni di classe in prima elemen-
tare, le proprie idiosincrasie.
Stai benissimo. Ti sei rifatta?, chiede
una mamma a Madeline il primo giorno
di scuola. E lei: No, ma come sei dolce a
farmelo notare. Madeline a Renata:
Come hai passato lestate?. Oh, sono
entrata nel CdA di PayPal. Che mi passa-
to per la testa, vero? Con la mia agenda
cos fitta.... Una tensione crescente, tra
adulti che si comportano da seienni e sei-
enni che la sanno lunga (Mia madre
unattiva conversatrice, chiosa Chloe), e
che sfocia nelloccasionale In questa cit-
t sei morta!. E poi mariti in crisi di ma-
scolinit che lavorano da casa su scriva-
nie in piedi, mariti affetti da machismo,
mogli istruttrici di yoga (Zo Kravitz) che
coltivano quinoa in giardini verticali or-
ganici. I clich ci sono tutti. Big Little
Lies, per certi versi, Desperate Hou-
sewives al quadrato. Vivono in case di ve-
tro e si tirano le pietre.
Attorno a loro un coro greco, un volgo
di mamme e pap ancora pi invidiosi e
ficcanaso. Spettegolano su Celeste, spo-
sata a un banchiere pi giovane e bellissi-
Incisioni
di Renzo Matta
Ragazzi MedFest
Le arti per i piccoli
a Reggio Calabria
P
ronti a salpare per un viaggio
verso il divertimento e la
creativit? un invito ed anche
una scommessa il Ragazzi MedFest
(sopra: la locandina disegnata da
Fabrizio De Masi), prima edizione di un
festival delle arti dedicato a bambini e
ragazzi a Reggio Calabria dal 18 al 26
marzo (www.ragazzimedfest.it).
Spettacoli, performance musicali,
letture animate, mostre, laboratori e
incontri per vivere la citt (il castello
aragonese, il teatro Cilea, il Miramare).
La rassegna, di cui direttore artistico
Gaetano Tramontana, nasce
dallesperienza della compagnia
SpazioTeatro e con il sostegno del
Comune. Tra gli ospiti: la compagnia
Sosta Palmizi, lillustratore Fabian
Negrin e gli scrittori Michele DIgnazio
e Guido Quarzo. (s. col.)
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Losche ballate
{ Cinquantanni di musica, vitalit e creativit da
vendere: gli Steeleye Span, storica band folk
britannica, attingono alla monumentale
raccolta ottocentesca delle Child Ballads e
tornano alle care atmosfere degli esordi. Dodgy
mo (Alexander Skarsgrd) che sembra
non poter fare a meno di lei (Dovrebbe
esserci un limite di cinque anni alle effu-
sioni pubbliche di coppia, si lagna una
madre). E proprio sul coro, su quel guar-
dare dallo spioncino delle piccole citt, si
apre il romanzo, e poi la serie. Qualcuno
stato ucciso, alla serata quiz Audrey e
Elvis della scuola, ma questo non un
thriller e non ci sono indizi. Per 6 dei 7
episodi non sappiamo neanche chi sia
morto. Il pathos, in Big Little Lies, deriva
non dallomicidio, ma dalla violenza die-
tro ai falsi sorrisi. Se nella prima stagione
di The Affair il colloquio col detective
serviva a riportare lazione nel presente,
peggiorando le sorti dei protagonisti,
qui, col coro che non vede lora di sparla-
re, serve soprattutto a denunciare il volto
crudele del villaggio.
Moriarty, scrittrice australiana da oltre
sei milioni di copie, brava a costruire
lescalation di tensione. Big Little Lies
una serie cinematica perch Valle, tra
flashback e flashforward, le va dietro. La
vita di Celeste troppo bella per essere
vera. Ma Madeline Martha Mackenzie
(nome di una bambina petulante, os-
serva Jane nel libro), che si picca di saper
tutto degli altri, ignora cosa la sua miglio-
re amica stia passando per mano del ma-
rito, brutale prevaricatore. Anche lei, co-
me il coro greco, crede alla bugia della
passione, perfino quando la passione ti
porta dritto in ospedale. Troppo assorbi-
ta da se stessa e dalla noia, anche se poi
una persona buona.
Il romanzo ha una grande architettu-
ra osserva Kelley sia a livello di per-
sonaggi che di trama. Una dark comedy
dove coesistono ironia e malvagit. Nella
serie (di cui Kidman e Witherspoon sono
produttrici) abbiamo approfondito lele-
mento drammatico. E se il coro nel libro
pi presente, con digressioni proprie,
la differenza pi evidente la location,
trasferita dallimmaginaria Pirriwee, cit-
tadina sulla spiaggia a nord di Sydney, al-
la reale Monterey, in California. Lam-
LIANE MORIARTY
Piccole Grandi Bugie
Traduzione di Enrica Budetta
MONDADORI
Pagine 432, e 19,50
La serie
Dal romanzo della scrittrice
australiana Liane Moriarty
(Sydney, 1966) appena
uscito in Italia irride spesso Madeline e le altre, cos
tratta Big Little Lies,
miniserie tv drammatica
che andr in onda
su Sky Atlantic HD dal
15 marzo (e sar trasmessa
ogni mercoled alle 21.15).
Ambientata nella cittadina
californiana di Monterey,
racconta di tre donne
dalla vita in apparenza
tranquilla e di una morte
misteriosa che rischia di
cambiare per sempre le loro
esistenze. Le protagoniste
sono Reese Witherspoon,
Nicole Kidman e Shailene
Woodley; fra gli interpreti
anche Laura Dern, James
Tupper, Zo Kravitz
e Alexander Skarsgrd
CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 41
Bastards assembla dodici brani che raccontano
di oscure ballate popolari, misteri, incesti, morti
violente e passioni religiose. Atmosfere folk-
medioevali, violini e chitarre aspre per entrare
nel mondo dei loschi bastardi.
bientazione balneare preservata, ma i
celebri scorci e la prossimit con la Sili-
con Valley conferiscono, oltre a un appe-
al globale, glam e sensualit. Luoghi da
Instagram per una serie esteticamente
perfetta, dove per pi tempo passi, pi
scopri lorrore sotto la superficie: stupro,
violenza domestica, bullismo.
Vulture, sezione di cultura pop del
New York Magazine, ha definito Big
Little Lies serie definitiva del filone Be-
autiful People Behaving Badly by the
Sea (Bella gente che si comporta male in
riva al mare). Genere di recente fortuna e
variamente declinato, da Bloodline, su
una famiglia corrotta delle Florida Keys, a
Revenge, soap con lo sfondo degli Hamp-
tons, a The Affair, ambientata a Mon-
tauk. In tutte queste serie, il mare (locea-
no) fornisce un contrasto idilliaco ai sor-
didi sviluppi della trama.
Pi ancora in Big Little Lies, dove non
c fotogramma che non faccia sognare la
California, tra spiagge private di sabbia
bianca finissima e terrazze parquettate su
cui sorseggiare Chardonnay. Ma al con-
trario di The Affair, a tratti insopportabi-
le nel prendersi sul serio, Big Little Lies
egocentriche e impegnate a volere di pi
per accorgersi di quanto gi hanno. In
una scena del terzo episodio, quando la
figlia 16enne Abigail decide di andare a
vivere col padre, Madeline fa: Non se ne
andrebbe se sapesse che ho il cancro. E
il marito: Ma tu non hai il cancro. E lei:
Ma sarei disposta a prenderlo.
Brillantemente recitata da attrici che
poco hanno avuto a che fare, finora, col
piccolo schermo, Big Little Lies non si
vergogna di quello che (una serie sui
problemi di gente facoltosa), non se la ti-
ra da esperimento antropologico. Ma
non permette mai che il glam sia fine a se
stesso. Ti sbatte in faccia la bellezza im-
possibile modello case al mare da sogno
cos che la violenza, quando arriva, sar
pi devastante.
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42 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017

Percorsi
Lautore

(
Otto Gabos (Mario Rivelli) nato a Cagliari nel
1962. Dallesordio nel 1985, per una rivista del
gruppo Frigidaire, ha collaborato con svariate
testate e pubblicato diverse graphic novel tra
.

cui Esperanto per Casterman, La giustizia siamo

Racconti, date, biografie, inchieste, reportage
noi scritto da Pino Cacucci per Rizzoli, Lillusione
della terraferma per Rizzoli Lizard e Il viaggiatore
distante. Atlantica per Coconino Press
Fandango. Insegna Arte del fumetto e Scrittura
creativa allAccademia di Belle Arti di Bologna.

Graphic novel
di Gabos
Una canzone
a Berlino
DOMENICA 5 MARZO 2017 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 43

SSS
Allinizio degli anni Novanta la capitale tedesca in fermento.
La ricostruzione appena iniziata e i resti del Muro (e il
passato) incombono. Al 155 della Hauptstrasse c sempre la
casa dove David Bowie aveva ideato con Brian Eno gli album
Low, Heroes e Lodger. Anche questa memoria
44 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA
Percorsi Geografie
Si chiama Virtual Ability Island. la comunit pi grande della piattaforma, popolata da utenti affetti da patologie diverse,
spesso irreversibili, ma anche da familiari e amici, infermieri e medici. Mio figlio Down, qui certe volte va in skateboard
Unaltra vita su Second Life
di PIETRO MINTO
S SSS
econd Life si dice da tempo ILLUSTRAZIONE
solo un ricordo, uno dei tanti
fenomeni del web scomparsi nel
DI MIRCO TANGHERLINI
nulla dopo qualche stagione di
gloria. Per chi non lo ricordasse,
Second Life un mondo virtuale online
nato nel 2003 e prodotto dalla Linden Re-
search, azienda di San Francisco. Al suo
interno chiunque pu crearsi una perso-
nalit (un avatar) e vagare per citt e Paesi
conoscendo altri utenti. Tutto pu succe-
dere: gli utenti possono sposarsi, scam-
biarsi beni, viaggiare e fare sesso. Per un
paio danni sembr davvero il medium del
futuro: i media ne erano convinti, Busi-
nessweek dedic una copertina al feno-
meno, che del resto si proponeva come la
sintesi perfetta tra gli Mmorpg (Massively
multiplayer online role-playing games
videogame in cui migliaia di persone gio-
cano nello stesso momento alla stessa
partita) e lidea di realt virtuale che tutti
abbiamo in mente dagli anni Ottanta.
Le cose non andarono cos, per. Con il
tempo, il mondo (reale) si dimentic di
Second Life e pass ai social network e vi-
deogame come World of Warcraft, mondi
virtuali popolati da milioni di utenti che
interagiscono online. Eppure il prodotto
esiste ancora e viene usato da circa 800
mila utenti al mese uninezia al con-
fronto di Facebook o anche solo di Twit-
ter, ma una comunit abbastanza grande
da contenere moltitudini. Quel che pochi
sanno che negli ultimi anni Second Life
diventato uno strumento utile per molte
persone in difficolt.
SSS
Second Life in generale, ma Virtual Ability in particolare,
mi hanno aiutato a riconnettermi con la realt e con la mia vita,
come supporto ulteriore alla terapia che seguivo per gestire
una forma di disturbo post-traumatico da stress. Qui alcuni
appuntamenti sono educativi, altri sono orientati al divertimento
Il sito della realt virtuale era dato per finito
ma da qualche tempo conosce una nuova energia
Grazie agli avatar di disabili e malati cronici
In quel mondo digitale, per esempio,
esiste un arcipelago formato da cinque
isole chiamato Virtual Ability Island, sede
di una comunit dedicata proprio alle
persone che hanno disabilit fisiche o
mentali. Poco pi in l troviamo lisola
Brigadoon, popolata da utenti con la sin-
drome di Asperger, un disturbo dello svi-
luppo della sfera autistica che riguarda le
interazioni sociali. O ancora, una discote-
ca chiamata Wheelies che funge da ni-
ghtclub per gli utenti in carrozzina (il ter-
mine wheelies pu essere tradotto con
rotelle). Il sito diventato un punto di tica estera, ma non gli imped di svol-
riferimento per molte persone, che qui
possono vivere in un mondo alternativo in
cui le interazioni sociali si basano su rego-
le e prassi completamente diverse. Pro-
prio come in World of Warcraft, dove mol-
ti utenti giocano alla stessa partita nello
stesso momento, solo che Second Life
non ha unambientazione fantasy: una
versione in 3D del mondo reale.
Secondo una ricerca di Karen Stendal
dellUniversit di Molde, in Norvegia, la
realt virtuale risolve due dei principali
problemi incontrati dalle persone affette
da disturbi cronici e disabilit: laccessibi-
lit e la mobilit. Alcuni adulti con disa-
bilit permanenti ha scritto Stendal
manifestano problemi comunicativi. Ci
ha un impatto nelle capacit di questi in-
dividui nellinteragire con gli altri, iniziare
amicizie e fare la propria parte come
Tesi
LURSS NEL CUORE
TROPPO A LUNGO
di ANTONIO CARIOTI
D
iversi storici sostengono che il
legame del Pci con lUrss lo con-
dizionava, specie in fatto di poli-
vuole e cambiare il mondo come preferi-
gere un ruolo positivo per lo sviluppo
della democrazia, perch ai suoi leader
era chiaro che la via italiana al sociali-
smo non poteva ispirarsi al modello
sovietico. Eppure, se si va a vedere
perch, dopo linvasione dellUngheria,
si stacc da quel partito un dirigente
come Antonio Giolitti, rileggendo i testi
della sua polemica con il vicesegretario
(e futuro segretario) comunista Luigi
Longo, ora raccolti e introdotti da An-
drea Ricciardi con il titolo Loccasione
del 56 (Aragno, pp. 182, e 15), qualche
dubbio sorge. Infatti Giolitti, per nulla
convertito alla socialdemocrazia, riba-
diva la necessit di superare il capitali-
smo e riconosceva anche il valore stori-
co della rivoluzione bolscevica. Il con-
trasto riguardava il giudizio sul siste-
ma sovietico come Stalin lo aveva
forgiato, perch secondo Longo, nota
Ricciardi, in Urss esistevano condi-
zioni tali da assicurare, pur con qual-
che ombra, lessenza della libert e
della democrazia. Insomma era un
Paese da ammirare. Invece Giolitti ne
criticava la struttura alla base, co-
me il Pci avrebbe cominciato a fare solo
una ventina danni dopo, con Enrico
Berlinguer. Quando quel sistema, trop-
po a lungo esaltato e difeso, si avviava
ormai al collasso.
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DOMENICA 5 MARZO 2017
membri di una comunit. Second Life,
insieme ad altre risorse online come fo-
rum e blog specializzati, si rivelato una
valida forza inclusiva per persone nor-
malmente isolate. Per quanto riguarda la
mobilit, poi, il potenziale del mondo vir-
tuale evidente: i movimenti sono illimi-
tati e senza pericoli, qui non esistono bar-
riere architettoniche e non c bisogno di
accompagnatori. Ad aumentare linclusi-
vit c poi la possibilit di modificare il
proprio avatar e lambiente circostante: su
Second Life chiunque pu essere quel che
sce.
In questo campo, Virtual Ability Island
(Vai) la comunit pi grande della piat-
taforma. una non profit statunitense che
organizza iniziative ed eventi sia nel mon-
do reale che in quello digitale. La sua sede
virtuale un luogo unico con diverse
strutture di legno e una passeggiata piena
di cartelloni e informazioni: gli utenti, cir-
ca un migliaio da tutto il mondo, possono
cliccarci sopra e leggerli.
La Lettura entrata in contatto con
uno degli iscritti italiani, che chiameremo
Slatan uno dei punti forti della piatta-
forma lanonimato e fa parte di quel
mondo virtuale dal 2007, pur essendo en-
trato in Vai solo nel 2011. Conoscevo la
sua reputazione dice riferendosi allas-
sociazione dal momento che faccio
parte di gruppi di supporto con il ruolo di
Mentor, la figura guida di altri mem-
bri. Second Life in generale ma Virtual
Ability in particolare aggiunge Slatan
mi hanno aiutato a riconnettermi con
la realt e con la mia vita, come supporto
ulteriore alla terapia che seguivo per gesti-
re una forma di disturbo post-traumatico
da stress.
Gli abitanti di questo arcipelago so-
no un gruppo vario: Circa un quarto dei
nostri membri non sono disabili, ma han-
no familiari o amici con disabilit, o sono
infermieri o infermiere, ricercatori o me-
dici professionisti. Le altre persone pos-
sono vivere condizioni di disabilit o di
DOMENICA 5 MARZO 2017 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 45
Antropofiction

Altri altrove
di Silvia Perfetti
{ Sette racconti per sette culture polari: i
Kautokeino in Norvegia, i Thule in Groenlandia,
gli Arviat in Canada, i Newtok in Alaska, e ancora
i Tarko-Sale, gli Uelen e i Yukagir nella sconfinata
Siberia. Sono le vite lontane nello spazio e nel
tempo che fanno i conti con colonialismo,
surriscaldamento globale, rapporto tra comunit,
animali e ambiente narrate dallantropologo
Matteo Meschiari in Artico nero. La lunga notte
dei popoli dei ghiacci (Exorma, pp. 161, 14,50).

i
disagio che includono paralisi, spasticit,
depressione o ansia, sindrome di Down,
autismo e altre difficolt, anche sensoriali
(sordit o cecit). LIsola lavora molto an-
che con ricercatori e scienziati per analiz-
zare il ruolo che la realt virtuale pu ave-
La piattaforma re in persone con alcuni disturbi.
Second Life un sito Quello di Virtual Ability un mondo a
internet sviluppato cavallo tra il reale e il virtuale: lassociazio-
dalla societ americana ne organizza due eventi annuali aperti al
Linden Lab, fondata pubblico, The Mental Heath Symposium
dallimprenditore e fisico e The International Disability Rights Af-
americano Philip Rosedale. firmation Conference, oltre a eventi gior-
stato lanciato il 23 giugno nalieri nella piattaforma virtuale. Alcuni
2003. un mondo virtuale appuntamenti precisa Slatan sono
nel quale gli utenti possono educativi, mentre altri sono orientati al
vivere appunto una divertimento, per esempio feste a tema,
seconda vita digitale. A gare di cultura generale o tour per esplo-
marzo 2007 Second Life rare localit del mondo virtuale.
girava su pi di duemila
server. Nel 2015 contava
900 mila utenti attivi ogni
mese. La piattaforma sfrutta Virtual Ability popolato anche da ge-
le capacit creative delle nitori e tutori che raccontano le loro espe-
persone. Da qui deriva il rienze. il caso della madre di Shiloh, un
motto del sito: Your World. bambino con sindrome di Down il cui
Your Imagination. Gli utenti di avatar un uomo adulto, fotografato men-
Second Life, detti tre coltiva lorto. Allinterno di questa real-
residenti, accedono a t virtuale, racconta la donna, mio figlio
questa realt attraverso un conta le zucche. Ha imparato a contare fi-
avatar tridimensionale. no a quattro. Certe volte va in skateboard,
Possono scegliere come adora fare i flip. Qui Shiloh pu muover-
muoversi, dove comprare si in libert, praticare giardinaggio (cosa
casa, se e come aprire che lo entusiasma) e imparare termini
unattivit commerciale, fino nuovi. C anche il pap di Zip, una bambi-
alla gestione delle relazioni na con paralisi cerebrale, entrato in Se-
private. Il mondo virtuale in cond Life dopo aver visto un video, posta-
cui i residenti si muovono to su YouTube, in cui una persona con lo
composto da migliaia di stesso problema sembrava trovare un po
regioni, organizzate in di serenit nella realt virtuale.
grid (reti). Gli utenti Ora, questisola utopica di bit e dolori
hanno la possibilit di reali potrebbe ricordare San Junipero,
teletrasportarsi da un punto un episodio della quarta stagione di Black
allaltro della mappa. Mirror, serie televisiva sul rapporto tra
Possono socializzare con tecnologia e umani. L veniva allestito un
altri residenti, partecipare ad mondo simulato in cui i malati terminali
attivit individuali oppure di potevano trasferirsi a tempo pieno, tor-
gruppo (concerti, raduni, nando alla loro giovent e vivendo uninfi-
corsi, lezioni, mostre...). nit digitale di pace. Il riferimento televi-
Possono scambiarsi beni o sivo facile pensando al caso di Fran Sere-
servizi tra loro attraverso la nad, raccontato di recente dal sito
valuta virtuale Linden Dollar. Backchannel, una signora 89enne che su
Possono creare oggetti di Second Life ha scelto di tornare indietro e
qualunque genere e ha creato un avatar animato e danzereccio
dimensione, avatar, localit comera lei un tempo.
e paesaggi. Nel 2007 la Tra la semplice distrazione e la terapia,
quantit di dati creati dagli questa piattaforma e altri servizi simili
utenti ammontava a 34 sembra quindi una risorsa importante,
terabyte. Queste in grado di sollevare la condizione di vi-
caratteristiche rendono ta di molte persone. Un altro studio con-
Second Life diverso da un dotto da Karen Stendal ha dimostrato il
classico videogioco: lo scopo potenziale di questi mondi, concentran-
infatti non portare a dosi sul rapporto tra lutente e il proprio
termine una missione o avatar, che pu diventare una relazione
raggiungere un obiettivo. forte, anche se ci vuole tempo perch si
Non solo. Si distingue da sviluppi. Lo stesso avviene anche con gli
altre piattaforme avatar altrui, che arrivano a rappresentare
multimediali perch i un pezzo di quella societ (gli altri) con
contenuti della realt cui alcune di queste persone hanno diffi-
virtuale vengono generati colt a relazionarsi.
dai residenti stessi. Nel Virtual Ability non lunica. Esistono
2007 stata introdotta la pi di 120 gruppi di supporto allinterno
possibilit di comunicare con della sola Second Life, dedicati a diversi ti-
altri avatar attraverso pi di patologie croniche e disabilit: dal
comandi vocali. Alcune cancro alle depressioni, dalla sclerosi
universit tra cui Harvard multipla alle varie forme di dipendenza.
e Oxford hanno utilizzato Se da oggi qualcuno prova a dirvi che
la piattaforma Second Life Second Life non esiste pi, permettetevi
con obiettivi educativi pure di dissentire.
e formativi RIPRODUZIONE RISERVATA
46 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017

Percorsi Controcopertina
Lintervista Alessandra Sarchi
ha scritto un romanzo intenso
e doloroso sul prima e il dopo:
il prima e il dopo la giovinezza,
il prima e il dopo la
spensieratezza, il prima e il dopo
un tragico incidente dauto. La
notte ha la mia voce la storia
di una donna che vive su una
sedia a rotelle. Come lautrice

Sogno la sabbia sotto i piedi

di TERESA CIABATTI

Q
uesta foto chiude, per me, il XX
secolo. Scattata mentre salivo le
gradinate del Teatro greco di Ta-
ormina, allinizio di luglio 1999,
limmagine di una me stessa
intatta, in moto, libera, dice la
protagonista di La notte ha la
mia voce di Alessandra Sarchi (Einaudi Stile libero). Ro-
manzo straordinario, intenso, mai edificante, doloroso.
Romanzo sul prima e il dopo, il prima e il dopo di tutti
noi, che sia la giovinezza, la bellezza, un evento che cam-
bia la vita, lieto o tragico, tragico come per la protagoni-
sta e per lautrice: un incidente di macchina che la pa-
ralizza dalla vita in gi.
C corrispondenza tra io narrante e autore?
Tanti elementi coincidono. Per prima let anagrafi-
ca.
E la storia?
Io non volevo raccontare la mia storia. Non penso di
avere una storia pi interessante di altre. Non volevo
scrivere un romanzo di cui si potesse dire: questa la
storia di una sulla sedia a rotelle.
Cos allora?
Il libro si apre con John McEnroe che durante unin-
tervista, di fronte allimmagine dellincontro pi impor-
tante della sua carriera, Wimbledon 1980, contro Bjorn
ILLUSTRAZIONE Borg, sinchina allimmagine di se stesso giovane.
DI ANGELO RUTA Un saluto alla giovinezza?
Allessere stati qualcosa per un tempo brevissimo.
Cosa stata la protagonista del suo romanzo?
Una persona che camminava. Una persona che pen-
sava che certe cose terribili capitassero agli altri, invece
un giorno capitato a lei.
E quel giorno?
Io per esempio ho subito saputo che non avrei pi
camminato.
Glielhanno detto?
Lo sapevo da sola, prima che arrivasse lambulanza,
prima di ogni altra cosa.
Come nel romanzo.
Anche nel libro lei sente immediatamente di non
poter pi camminare.
E?
Tutti noi da bambini abbiamo avuto uno sguardo
sulla malattia. Misuriamo le distanze e pensiamo: meno
male che non toccato a me. Quando ti tocca, lo devi vi-
vere, ma impossibile da pensare. qualcosa di indici-
bile. Non credi neanche di essere sopravvissuta. Pensi:
non era meglio finire l?.
Lei lo ha pensato?
la mentalit di chi sopravvive. Il senso di colpa ver-
so chi non sopravvissuto. Anche verso il se stesso che
non c pi.
La se stessa che non c pi comera?
Forse un grande inganno, chi lha detto che in passa-
to io sia stata una persona migliore?.
Che persona stata?
Intanto molto pi giovane e carina. Con una bambi-
na piccola da crescere, e tutta una vita davanti.
Questo un attimo prima dellincidente. Ma prima
ancora?
La bambina e la ragazza che sono stata le avrei perse
ugualmente.
Dunque non le rimpiange?
Meno.
Pensa spesso a lei bambina?
Sempre di pi, ma un effetto delle vecchiaia, non
dellincidente.
Che cosa ha perso per sempre con lincidente?
La mia immagine da dietro. Quando sei in piedi allo
specchio puoi vederti da dietro. Ecco, quella stata la
prima cosa che ho perso.
La protagonista del romanzo dice: Non c ripara-
zione possibile.
Non volevo raccontare la parabola edificante di chi
ce lha fatta, morte-resurrezione.
Nessuna resurrezione?
Il discorso sui disabili ha una retorica piatta: vittima

TERREMOTI
ORIGINI, STORIE E SEGRETI
DEI MOVIMENTI DELLA TERRA
29 OTTOBRE 2016 - 30 APRILE 2017
MUSEO DI STORIA NATURALE DI MILANO
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DOMENICA 5 MARZO 2017 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 47
La cardiologa svela il cuore di Rabat

Cittadini
di Edoardo Vigna
{ Pochi snodi rivelano meglio una citt di uno
studio medico. Souad Jamai sa di cosa scrive, in
Un toubib dans la ville (Un medico in citt,
Afrique-Orient), quando racconta del giovane
Ali di Rabat e dellumanit che batte sotto il suo
stetoscopio. Cresciuta con un pap diplomatico,
torna in Marocco da cardiologa e mette in scena
storie vere di pazienti: Per curare lipocrisia
della societ e lignoranza delle malattie.
La terapia funziona: alla seconda ristampa.

SSS
Una copertina
unartista

La voce del silenzio

La scrittura, il
dipingere, il tracciare
segni come forme del
tempo. Irma Blank
(Celle, Germania,
1934) ha costruito la
sua ricerca nel dialogo
tra scrittura e pittura in
una costante e rigorosa tensione tra il
tempo della vita e il tempo dellopera.
Anche questo lavoro inedito del 1991,
che Irma Blank ha offerto ai lettori de
la Lettura, interpreta la volont di un
racconto concettuale in cui la ripetizione
ossessiva del segno grafico (qui, una
serie di linee di olio su cartone, replicate
e sovrapposte) mette in evidenza lidea
stessa della rappresentazione di
unesistenza che coincide con il tempo
di realizzazione dellopera. Non a caso, il
titolo di questo ciclo di lavori Radical
Writings, e proprio di una scrittura

i
o eroe. La misura del dolore e di ci che sopportabile dal tempo che linfanzia o in quellaltra parentesi radicale si tratta: lartista tedesca
strettamente individuale. Siamo immersi in una cultura atemporale che linnamoramento. (che vive a Milano) sin dagli anni
pietistica, ma ci manca la vera piet: lo dimostra la vi- Per il resto? Sessanta si muove su territori pi
cenda di dj Fabo. Per il resto un inseguire i pezzi di ununit che non sofisticati del pensiero, praticando la
Chi il disabile dunque? si ricompone mai, se non nel desiderio e nellimmagi- scrittura come strumento di
Non ci sono tanti Bebe Vio o Alex Zanardi. Non ci so- nazione. Il disagio della condizione umana. conoscenza di s, come simbolica forma
no vittorie e medaglie per tutti. Per la maggioranza di Ovvero? di trascrizione: Restituisco lautonomia
noi la vita molto pi normale. Famiglia, spesa, lavoro, Fare la spola tra mente e corpo. un continuo adat- al segno, al corpo della scrittura, per
piscina. tarsi. La nostra faccia cambia sempre. Perch mi devo dare voce al silenzio, al vuoto. Ai
Va in piscina? guardare e dire: quella sono io?. pensieri non pensati. La sua scrittura
Sul pavimento non lascio impronte, io lascio segni, i Lei si guarda molto? non legata al sapere, ma allessenza
segni delle ruote. Penso sempre a chi arriver dopo, a Normale. dellessere: scrittura come simulacro
cosa penser. Cosa vede? dellesistenza. (gianluigi colin)
La notte ha la mia voce anche la storia di Il mio uno sguardo che deve aggiustare, anche pri-
unamicizia, fra la protagonista e la Donnagatto. ma dellincidente. Credo che valga per tutti. Tutti devo-
Allinizio temevo la ridondanza, una paralizzata, lal- no adattarsi ai cambiamenti, pensi ai belli.
tra senza una gamba.... Invecchiano.
Poco credibile? Linda Evangelista stata bellissima, perfetta. Oggi
Poi ho pensato a Toni Morrison che elimina i bian- in menopausa. Che fatica deve fare per adattarsi.
chi dalle sue pagine. Cos mi sono chiesta: come sarebbe Quanto cambia?
il mondo se eliminassi i sani?. Non solo limmagine, cambia lo sguardo degli altri
La Donnagatto ha una personalit molto diversa da su di te, quello che gli altri si aspettano da te. E cambia il
quella della protagonista. Pi disinvolta toglie e ri- nostro sguardo su di noi. Ti chiedi: il mio io dov?.
mette la protesi come un accessorio pi polemica, Dov il suo io oggi?
e anche pi rompiscatole. Quanto c di lei? Noi siamo molto di pi della nostra condizione fisi-
Io non sono mai cos. ca.
Vorrebbe? La protagonista dopo lincidente butta tutte le
COURTESY P420 / CARLO FAVERO

A volte. scarpe, lei invece cosa ha buttato?

Se guardi qualcuno compiere un movimento, Ho nascosto le foto di quando facevo danza.
mentalmente lo stai compiendo anche tu, dice la Quanti anni di danza?
Donnagatto parlando dei neuroni specchio. Una vita Dai sette anni ai trenta, anche dopo il parto. La dan-
per procura? ALESSANDRA SARCHI za per me era il luogo dellarmonia, dove la testa non ti
Non poi detto che sia meno vita dellaltra, quella La notte ha la mia voce tormenta pi, e hai concentrazione solo sul movimen-
dove finisci di sparecchiare e hai una bambina da mette- EINAUDI STILE LIBERO to.
re a letto. Pagine 172, e 16,50 Qual oggi il suo luogo dellarmonia?
Che sensazioni d la vita immaginata? In libreria dal 7 marzo La scrittura e la lettura. Mi fanno entrare in empatia,
Molto del mondo di ciascuno immaginato. Hai e quel mondo diventa vero, vero.
sempre in testa un altro mondo da quello che real- La scrittrice Come i mondi creati dai bambini quando giocano?
mente. Vale per i sani e per i malati. Alessandra Sarchi (in alto Il sistema smontabile e rimontabile dellinfanzia: il
La distanza tra realt e immaginazione? nella foto di Sergio Bettini) mondo Lego, il mondo fattoria degli animali, il mondo
In ospedale, subito dopo lincidente, il neurologo mi nata a Brescello (Reggio dei robottini e delle Barbie, il mondo in cui ci si fa molto
diceva: tu continua a pensare come si fa quando cammi- Emilia) nel 1971 e vive a male poi, per, i pezzi tornano al loro posto, ci si alza da Supplemento culturale del Corriere della Sera
del 5 marzo 2017 - Anno 7 - N. 9 (#275)
ni. Bologna. Ha studiato storia una carrozzina e si riprende a camminare.
Ci riusciva? e critica darte alla Scuola Nel libro compaiono le Barbie della figlia. Direttore responsabile Luciano Fontana
Il mio cervello era fermo al momento dellincidente. Normale di Pisa e ha Da bambina avevo molte Barbie: ballerina, nera, Vicedirettore vicario Barbara Stefanelli
Sentivo le gambe piegate, come erano in macchina. In conseguito un dottorato di hawaiana, principessa... Andavo a casa delle amiche col Vicedirettori Daniele Manca
Antonio Polito (Roma)
qualche modo ero ancora l. ricerca a Ca Foscari, Venezia. sacchettino di Barbie. Venanzio Postiglione
Poi? Ha vissuto e lavorato in Ha regalato Barbie a sua figlia? Giampaolo Tucci
Ho capito che guardare il movimento apprendi- Francia e negli Usa. Nel Molte.
mento. Se vedi una cosa, come se lavessi fatta. Averla 2002 stata vittima di un Sua figlia ci ha giocato? Supplemento a cura
vista lascia una traccia. incidente in seguito al quale Toglieva e metteva braccia, toglieva e metteva gam- della Redazione cultura Antonio Troiano
Lei sente di completare lazione con limmagina- ha perso luso delle gambe be. Pierenrico Ratto
zione? I libri La Donnagatto racconta dove finiscono gli arti tolti Stefano Bucci
Guardi no, io invidio chi cammina. Ha pubblicato la raccolta durante le operazioni. Antonio Carioti
Serena Danna
Nel romanzo detto: A trafiggermi senza scampo di racconti Segni sottili e A me lo ha raccontato mio cognato chirurgo: vengo- Marco Del Corona
sono i pattinatori sul ghiaccio, a quelli non resisto, clandestini (Diabasis, 2008). no impacchettati in sacchetti di cellophane per la rac- Cinzia Fiori
dopo il primo doppio o triplo toe-loop ho gli occhi Per Einaudi Stile libero colta organica, a loro volta chiusi in contenitori rigidi di Alessia Rastelli
inondati, soprattutto se hanno i capelli sciolti al ven- uscito nel 2012 il romanzo plastica. E soprattutto numerati. Io non posso perdere Annachiara Sacchi
Cristina Taglietti
to, le vesti svolazzanti, e sorridono. Violazione, vincitore del un pezzo, ha detto mio cognato.
Non solo il senso di aver perso le gambe, tutto premio Paolo Volponi Opera E poi? Progetto grafico Gianluigi Colin
insieme, anche i capelli al vento. Soprattutto i capelli al prima, e nel 2014 Lamore Dopo quarantotto ore i contenitori vengono preleva- RCS MediaGroup S.p.A.
vento. normale. Nel 2015 uscito ti e portati a una fornace di smaltimento. Il materiale or- Sede legale: via A. Rizzoli, 8 - Milano
Registrazione Tribunale di Milano n. 505 del 13 ottobre 2011
In che modo? il libretto del reading ganico brucia a una temperatura pi bassa di quello me- REDAZIONE e TIPOGRAFIA:
Significano libert e piacere. musicale Sex & Disabled tallico, ma tutto diventa fumo, cenere, particelle sottili, Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02-62821
Che tipo di piacere? People (Papero Editore) residuo volatilizzato. PUBBLICITA: RCS MediaGroup S.p.A.
dir. Pubblicit
Quel piacere che si prova soprattutto durante lin- scritto con Barbara Niente sparisce? Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano - Tel. 02-25841
fanzia. Io ricordo la sensazione dellerba sotto i piedi, e Garlaschelli. In La notte ha la Anche la gamba della Donnagatto. www.rcspubblicita.it
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della sabbia. Il piacere di essere un corpo. mia voce affronta per la Nel senso che niente muore? Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo prodotto pu
Condizione irripetibile? prima volta una condizione Nel senso che il corpo non muore tutto insieme. essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali.
Ogni violazione sar perseguita a norma di legge.
Non siamo mai interi, tranne che nel tempo fuori fisica simile alla sua RIPRODUZIONE RISERVATA
48 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 5 MARZO 2017

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