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di Alessandra Infante
Riassunto del manuale "Diritto sindacale". Analisi puntuale della legislazione
italiana ed europea in materia di diritto sindacale e della storia del conflitto
industriale.
Anche la legge di riforma del CNEL, organo consultivo all'interno del nostro ordinamento, ha previsto che
siano i sindacati pi rappresentativi, in base ai criteri suddetti, a designare i rappresentanti dei lavoratori nel
Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro.
Una struttura contrattuale, quindi, si dice centralizzata o decentrata quando vi una ripartizione pi o meno
ampia di competenze e di materie trattate rispetto all'ambito di applicazione; al contrario una struttura si dice
bipolare, quando entrambi i livelli dell'ambito di applicazione hanno funzioni rilevanti e distinte.
La legge finanziaria stabilisce gli oneri di spesa per lo Stato, mentre quelli a carico delle altre
amministrazioni vengono fissati dai propri bilanci;
Il comitato di settore o il Presidente del Consiglio impartiscono gli indirizzi all'Agenzia;
Si individuano i sindacati abilitati alla trattativa.
Spetta, poi, all'Aran portare avanti la trattativa con i sindacati e trovare un accordo, su cui dovr esprimere
parere favorevole il comitato di settore interessato (trattasi di parere favorevole e non di autorizzazione, in
quanto l'Aran ed il comitato curano il medesimo interesse). Per sottoscrivere il contratto collettivo, tra l'altro,
l'Aran non necessita SOLO del parere favorevole di cui sopra, ma anche della "certificazione di
compatibilit dell'accordo con il bilancio", emessa dalla Corte dei conti, che in poche parole va a verificare
la copertura finanziaria del contratto. In caso di esito negativo, l'Aran deve riaprire il tavolo delle trattative
con i sindacati per ridurre i costi; in caso di esito positivo, invece, pu sottoscrivere il contratto.
Per ci che concerne, invece, i contratti integrativi, la disciplina rimessa interamente alla contrattazione
nazionale ed il controllo sui costi viene svolto dal collegio dei revisori dei conti o dai servizi interni.
- Obbligo di esperire una procedura di raffreddamento e di conciliazione prima della proclamazione dello
sciopero, secondo quanto previsto dai contratti collettivi (il che obbligherebbe solo gli iscritti ai sindacati
firmatari) o, in assenza, secondo quanto previsto dalla stessa legge. In costanza della procedura non
possibile n proclamare lo sciopero, n per i datori di lavoro adottare delle contromisure.
Abbiamo citato l'obbligo di preavviso. La durata minima, derogabile dai contratti collettivi, di 10 giorni ed
il preavviso deve essere contenuto in una comunicazione scritta, indicante la durata, le modalit e le
motivazioni dello sciopero, da consegnarsi all'impresa/amministrazione che eroga il servizio ed all'autorit
competente alla precettazione, che la trasmetter alla Commissione di garanzia.
Le imprese/amministrazioni, invece, almeno 5 giorni prima dello sciopero, devono comunicare all'utenza
come il servizio continuer ad essere erogato ed in quali tempi.
Importante, per ci che concerne lo sciopero all'interno dei servizi pubblici essenziali, il c.d. effetto
annuncio: una gran parte dell'utenza, avuta notizia dello sciopero, tende a non utilizzare proprio quel
servizio nei giorni previsti, il che comporta un potere maggiore delle organizzazioni sindacali, le quali
potrebbero, senza ricorrere allo sciopero, ottenere ugualmente il soddisfacimento delle proprie pretese.
Tuttavia la L.83/2000 ha previsto che la revoca dello sciopero, una volta che ne stata data notizia
all'utenza, costituisce una forma sleale di azione sindacale, almeno che non sia giustificata da un accordo
specifico tra le parti o un impegno a riprendere le trattative, oppure da una richiesta della Commissione di
garanzia o dell'autorit competente per la precettazione.
Sono previste, tuttavia, delle deroghe all'obbligo di preavviso in due casi ben distinti:
Sciopero in difesa dell'ordine costituzionale: situazione estrema in cui la minaccia dell'ordine costituzionale
provoca la reazione dei lavoratori tramite lo sciopero;
Sciopero di protesta per gravi eventi lesivi dell'incolumit e della sicurezza dei lavoratori.
Essendo casi eccezionali, infatti, non ipotizzabile un preavviso che svuoterebbe di significato l'azione di
sciopero.
Anche per le organizzazioni dei lavoratori autonomi, dei professionisti e dei piccoli imprenditori, possono
essere previste sanzioni in caso di violazione dei codici di autoregolamentazione o della regolamentazione
provvisoria prevista dalla Commissione. Unico particolare, meritevole di essere citato, lo ritroviamo nel
fatto che della sanzione rispondono solidalmente i lavoratori e le proprie organizzazioni: di fatto, quindi,
qualora l'organizzazione dovesse adempiere al pagamento della sanzione, i lavoratori ne uscirebbero
indenni.
Nonostante si faccia spesso confusione, non confondiamo mai tutte queste forme di lotta sindacale con lo
sciopero.