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.
Goodstei n
Il moto dei
intomo al Sole
pianeti
Una lezione inedita
di Richard Feynman
nv.
La dimostrazione
di Feynman
della legge delle ellissi
to dell'ellisse, quindi all'altro fuoco. La lunghezza complessi- Un po' pi avanti nella discussione, Feynman fa uso di
va della corda resta la stessa mentre la matita traccia la curva. questa idea, ma non ne fornisce la dimostrazione come ab-
Ecco un diagramma un po' pi convenzionale: biamo invece fatto noi, chiedendo agli studenti di ricavarla
da soli.
Un'ellisse ha un'altra propriet speciale. Se una lampadi-
'
'
nostra ellisse. Ecco un immagine che illustra questa idea:
punto (come in ogni altro punto) dell ellisse (o di qualunque
altra curva) c una sola retta che tocca esattamente la curva
'
curva
56 57
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
'
Questa retta detta la retta tangente alla curva nel punto e ingrandiamo molto l immagine intorno a tale punto, la cur-
P.
Un raggio di luce, riflesso dalla curva in questo punto, cos: va risulta quasi coincidente con la tangente:
r
raggio di luce
segue lo stesso percorso che seguirebbe se fosse riflesso nello Pi guardiamo da vicino, meno possibile distinguere
stesso punto dalla tangente, cos: fra la curva e la sua tangente in quel punto. Cos, se la luce
viene riflessa da una curva in un punto, la riflessione esat-
tamente la stessa che sarebbe prodotta dalla tangente. Per la
'
58 59
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
questo angolo
uguale
a questo angolo
F' F
Il raggio incidente da F a P forma con la tangente in P lo Cos la linea F'G' costruita in modo tale che la tangente
'
'
'
all ellisse in P ne sia l'asse.
Feynman chiama G il punto imma-
stesso angolo formato dal raggio riflesso, che va in F Il no- .
'
stro compito quello di dimostrare che questa affermazione gine di F Egli intende dire che se la tangente fosse realmente
.
'
'
equivale a dire che la distanza F P pi la distanza PF ha lo uno specchio, e se il punto F si guardasse in esso, la sua imma-
'
stesso valore per tutti i punti della curva. gine apparirebbe in G ad uguale distanza dietro lo specchio.
,
La dimostrazione richiede alcune nuove costruzioni geo- Dobbiamo proseguire la nostra costruzione. Congiungia-
'
'
metriche. Tracciamo da F un segmento perpendicolare alla mo i punti G e P con un segmento:
tangente, cos:
t il punto di intersezione
fra il nuovo segmento traccia questo segmento
e la tangente
nuovo segmento,
perpendicolare 7
alla tangente
>
Ora diamo un'occhiata ai due triangoli che si sono for- I due triangoli hanno un lato in comune:
mati (il primo tracciato con linee evidenti, il secondo con li-
nee tratteggiate):
A / lato m comune
/\
\
angolo retto
62 63
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
QED1, come si usava dire al liceo. Ci vuol dire che tutti i lati questi angoli
sono uguali
corrispondenti sono uguali. In particolare, notiamo che il lato
'
GP uguale al lato F'P:
G'
\ questi segmenti
\ sono uguali
/ \
questo lato
uguale
F1
P a questo lato
E gli angoli F'Pf e G'Pt sono uguali: tiamo da due punti, F' e F, che per ora non hanno alcun par-
ticolare significato. Sono soltanto due punti nel piano:
. .
\ F' F
F'
64 65
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
Ora fissiamo un punto t sulla retta e tracciamo una retta Poi tracciamo una linea da G' a F:
perpendicolare passante per t. Il punto t dev'essere abbastan-
'
za lontano da F affinch la retta perpendicolare non passi fra
FeF: G'
retta peipendicolare
'
' '
cide con l asse di F G :
il nuovo punto
questo asse di F G
uguale '
l ultima connessione
a questo
F'
66
67
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
I due triangoli sono come prima congruenti, per cui gli questi due
angoli F Pt e G'Pt sono uguali:
'
sono uguali
G'
questo angolo
uguale questo angolo
uguale
agli altri due
questi distanza
uguale
a questa distanza
'
A causa della congruenza dei due triangoli, la distanza
F P uguale a quella G'P. Ne consegue che la distanza da F'
'
68 69
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
tracciamo un'ellisse con il metodo della corda, G' il punto Quindi, unisci F e G' e traccia l'asse del segmento FG' .
corda dritta
la stessa corda
piegata
asse
corda
circonferenza centrata in F
70
71
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
\ Quando G si muove
Tutto ci che ci resta da provare che la retta riflettente
in P anche la tangente all'ellisse nel punto P. Sappiamo che
da G . a G2, P si muove ogni punto dell'ellisse rifletterebbe la luce come la tangente
\ da Pj a P2, descrivendo
'
l ellisse.
in quel punto. Perci, se la linea riflettente in P anche la tan-
gente all'ellisse in P, in ogni punto P l'ellisse riflette la luce da
P a P'. Con ci avremo provato che le due propriet (costru-
zione con corda e puntine e riflessione della luce da un fuoco
'
all altro) sono equivalenti. La dimostrazione si ottiene facen-
do vedere che mentre il punto P (per costruzione) si trova sia
sulla retta che sull'ellisse, ogni altro punto della retta ester-
'
no all ellisse. Questa una propriet esclusiva della tangente
a una curva in un punto: essa tocca la curva senza attraver-
sarla. Se la retta attraversasse l'ellisse in P, parte della retta
Cos, in ogni circonferenza si nasconde, per ogni punto sarebbe necessariamente all'interno dell'ellisse:
eccentrico, un ellisse eccentrica. Comunque, sebbene questo
'
'
72 73
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
Torniamo alla costruzione e prendiamo un punto qua- il secondo tratto il medesimo (QF). Ora confrontiamo le
lunque sulla retta, diverso da P. Chiamiamo questo punto Q, lunghezze FQ + QG' (linee marcate) e FP + PG' (linee tratteg-
'
e uniamolo a F e a G': giate):
/ \
i
\
!
\P
II /
I
I / / .
Diagramma di Newton.
76 77
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
1
,
B
f
1 /
altezza
V /
base
area (ombreggiata) = (l/2)base X altezza
S A
Otteniamo lo stesso risultato se scegliamo SB come base
'
e costruiamo l altezza in questo modo:
E cos via. Alla fine. Newton applica la stessa analisi a in-
tervalli di tempo sempre pi brevi, cos che la traiettoria otte-
nuta, ABCD..., risulta prossima quanto si vuole a un orbita base
B
'
curva, su cui sia l inerzia che l'attrazione del Sole agiscono
'
altezza
con continuit. L orbita giace in ogni caso su un unico piano.
Prima di ridurre l'intervallo di tempo. Newton (e Feyn-
'
man) dimostrano che l orbita del pianeta spazza aree uguali in
tempi uguali. In altre parole, il triangolo SAB, spazzato dal area (ombreggiata) = (l/2)base X altezza
pianeta nel primo intervallo di tempo, ha la stessa area del
triangolo SBC, spazzato nel secondo intervallo e cos via. Il pri- Ora vogliamo confrontare quest'area con quella di SBc:
mo passo, per, consiste nel mostrare che il triangolo SAB ha
la stessa area del triangolo SBc, quello che si sarebbe ottenuto
in assenza di una forza da parte del Sole. Ecco i tre triangoli:
altezza
S A
le altezze dei due triangoli e dai segmenti tracciati per co- A questo punto (seguendo Newton e Feynman) mostria-
'
struirle: mo che larea di SBc (linee marcate) uguale anche a quella
di SBC (linee tratteggiate):
altezza
diSfic
altezza
diSAB
gli angoli retti {AxB e Byc) e gli angoli opposti al vertice for-
'
.
.
\V- altezza
'
L altezza di SBc la distanza perpendicolare da un ulte-
riore prolungamento di SB a c:
'
quest area
altezza
uguale
aquest area
V -
2 Nella lezione di Feynman, a pagina 149, dove egli presenta questa dimostrazione,
egli sceglie AB e Bc come basi dei due triangoli. I triangoli hanno allora la stessa al-
tezza, costruita estendendo verso il basso il segmento ABc e tracciando la perpendi-
colare ad esso da S. Tale dimostrazione equivalente a quella presentata nel testo.
82 83
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
altezza di SBC
altezza, di SBc
ri
B A B
questo parallelo a Ce
Le due altezze sono le distanze perpendicolari fra le stes- ovvio che possiamo applicare lo stesso ragionamento ai
se linee parallele, e sono di conseguenza uguali. Cos i trian- successivi triangoli SCD, SDE, e cos via. Questi sono i trian-
goli SBC e SBc hanno uguale base e uguale altezza. Essi han- goli spazzati dal pianeta in uguali intervalli di tempo. Siamo
no quindi la stessa area. Di nuovo, QED. cos riusciti a provare la seconda legge di Kepler sul moto dei
Oltre ad essere ottima geometria, l'ultima dimostrazione pianeti: un pianeta spazza aree uguali in tempi uguali.
molto importante per la fisica. Il pianeta avrebbe seguito la Ora che abbiamo raggiunto questa prima meta, vale la
traiettoria Bc se non ci fosse stata alcuna forza. Invece c' una
pena di voltarci indietro e guardare al cammino percorso.
forza, diretta verso S. Questa forza cambia la traiettoria dal Che cosa abbiamo avuto bisogno eli sapere sulla dinamica
percorso Bc al percorso BC, ma non pu cambiare il valore (sulle forze e sui moti da esse prodotti) per giungere fin qui?
dell'area spazzata durante un intervallo assegnato di tempo. Ecco la risposta: abbiamo usato la prima legge di New-
In epoca successiva (dopo Newton, ma molto prima di Feyn- ton (la legge d'inerzia), una parte della seconda legge di
man), si sarebbe compreso che tale valore proporzionale a Newton (ogni cambiamento nel moto avviene nella direzione
una quantit detta momento angolare. Nel linguaggio della fi- della forza impressa) e l'idea che la forza di gravit sul pia-
sica pi recente, noi abbiamo dimostrato che la forza agente neta diretta verso il Sole. Nient '
uguale all area di SBc e che l area di SBc uguale all area di
'
'
l osservazione di Kepler sul fatto che i pianeti spazzano aree
SBC. Ne consegue che SAB e SBC hanno la stessa area. Tor- uguali in tempi uguali implica che la forza sul pianeta di-
nando al diagramma di partenza, retta versa il Sole.
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La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
Possiamo domandarci a quale punto, esattamente, abbia- La dipendenza della gravit dall'inverso del quadrato
mo fatto uso della prima e della seconda legge di Newton. (d'ora in poi la chiameremo semplicemente R~2) discende
Abbiamo usato la prima legge quando abbiamo affermato dalla terza legge di Kepler, che dice che il tempo necessario a
che il pianeta si sarebbe mosso da A a B fino a c se non ci fos- un pianeta per completare un'orbita (in altri termini ,
un anno
se stata alcuna forza su di esso, e abbiamo usato la seconda di vita del pianeta) proporzionale alla distanza del pianeta
legge affermando che la variazione nel moto, BV, dovuta alla dal Sole elevata alla potenza 3/2. In effetti poich le orbite
,
forza esercitata dal Sole, diretta verso il Sole. Detto di pas- dei pianeti sono delle ellissi con il Sole in uno dei fuochi un ,
saggio: abbiamo anche fatto uso del primo dei corollari di dato pianeta non si trova sempre alla stessa distanza dal Sole:
Newton alle sue leggi, quello secondo il quale il moto netto
prodotto nel medesimo intervallo di tempo da due tendenze
concomitanti dato dalla diagonale del parallelogramma for-
mato dai due moti distinti corrispondenti alle due tendenze:
pianeta
SS' /
moto dovuto alla forza
mote effettivo
moto
altro fuoco
Sole
S A
A questo punto, Feynman dice nella sua lezione: La di- La distanza dal centro dell'ellisse (non dal Sole, che
mostrazione che avete visto sin qui una copia esatta di scostato dal centro) fino al punto pi lontano dell'ellisse
quella presente nei Principia Mathematica di Newton, ma chiamata semiasse maggiore e indicata con la lettera a (l'asse
prosegue aggiungendo che egli non era stato in grado di se- pi corto, indicato come b, detto semiasse minore). Il se-
guire oltre i ragionamenti di Newton, e che aveva messo in- miasse maggiore detto cos perch la sua lunghezza la
sieme lui stesso il resto della dimostrazione della legge delle met della lunghezza del pi lungo asse dell'ellisse. La terza
ellissi. Prima di tornare alla dimostrazione di Feynman, co- legge di Kepler dice che il tempo necessario a un pianeta per
'
'
munque, inseriamo qui un altra questione di cui Feynman si completare un orbita proporzionale alla potenza 3/2 di a, il
occupato in un punto precedente della sua lezione. Dov' semiasse maggiore.
che fa il suo ingresso la dipendenza della gravit dall inverso
'
Tanto per essere sicuri che il significato di questa affer-
del quadrato della distanza? mazione chiaro, immaginiamo un sole con due pianeti che
86 87
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
pianeta 2
Fr
pianeta 1
a*
Sole
e muovendo entrambi i fuochi portandoli a coincidere con il
centro:
partire da un ellisse: esempio) hanno orbite molto lontane dall essere circolari.
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La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
Ritornando al nostro tema, vogliamo dimostrare che la pu essere rappresentata da una freccia che punta nella dire-
terza legge di Kepler implica che la forza di gravit solare di- zione del moto (ricordate che la parola velocit
,
com' usa-
minuisca con il quadrato della distanza dal Sole. Seguendo ta in fisica, non indica soltanto il valore della velocit ma an-
Feynman, semplificheremo il ragionamento assumendo che che la sua direzione):
le orbite planetarie siano realmente circolari. Indicheremo il
tempo necessario a completare un'orbita con la lettera T. Al-
lora la terza legge di Kepler afferma che T ~ R3/2 (questa S
velocit da C a D = v
CD
espressione si legge: T varia come, o proporzionale a,
R3/2), dove R la distanza dal Sole. Che legame c' fra que-
sta legge e quella che abbiamo chiamato Rr2? velocit da B a C = v BC
Anche noi, come Feynman, siamo incapaci di seguire il
ragionamento di Newton, e anche quello di Feynman stesso
un po' criptico, cos ne abbiamo formulato uno tutto nostro.
Questo ragionamento costruito non soltanto per dimostrare velocit da A a B
AB
VAB
Vbc
VCD
S A
(a causa dell'inerzia il pianeta si muove da A a B a velocit direzione del moto del pianeta per cui v, dev'essere paral-
costante, da B a C a velocit costante, e cos via), La velocit lela a AB,
90 91
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
e v
BC la velocit dopo la variazione,
VAB Vab
Vbc
questi
sono
velocit dopo il cambiamento >
paralleli
VAB
Vbc e la freccia deve puntare nella direzione da B a S:
questi
sono
paralleli
questa
pi corta di questa
questi due
devono essere
paralleli
A
velocit prima del cambiamento volte pi intensa nel punto B, AvB sarebbe due volte maggio-
re. Questo una conseguenza della seconda legge di New-
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La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
si di pi alla curva reale tracciata dall orbita nello spazio. Se Av VBC Vab
tutto il resto rimane invariato, e gli intervalli di tempo si di-
mezzano, ogni cambiamento di velocit risulter dimezzato Vbc Vab
ma il loro numero raddoppier:
A
D
entrambi i diagrammi
VAA' della velocit sono corretti
Va
vcc
'
B
VCB Consideriamo il pi semplice dei possibili esempi con-
creti. Supponiamo che l'orbita sia semplicemente una circon-
ferenza di raggio R Allora il diagramma di Newton avrebbe
.
questo aspetto:
S A
costruzione di Newton
Questa la stessa orbita, generata dalla stessa forza che R
era all opera nel precedente diagramma. La forza propor-
'
le direzioni nel diagramma della posizione e in quello della uguale a R il raggio della circonferenza. Inoltre ogni varia-
,
,
velocit. Comunque le dimensioni nei due diagrammi non zione di velocit dovuta all'impulso di forza in A B, C, D e
,
,
hanno alcuna relazione fra loro. Potremmo raddoppiare le cos via, sarebbe la stessa indipendentemente dal modo in
dimensioni del diagramma delle velocit (non cambiando cui la forza varia con la distanza dal Sole perch tutti questi
,
velocit lungo AB, BC e cos via, devono essere tutte uguali, e Nel diagramma delle velocit per un'orbita circolare tut- ,
cos pure le lunghezze dei segmenti AB, BC e cos via. Soltan- te le velocit hanno la stessa lunghezza e formano angoli
to in questo modo l'orbita pu risultare sempre la medesima, uguali, cos che tutte le variazioni Av sono identiche:
giro dopo giro. In altre parole, la figura tracciata da Newton
un poligono regolare, con lati e angoli uguali fra loro, inscrit- D questi sono
to in una circonferenza che rappresenta l orbita reale. tutti uguali
'
Av
c
Vab
vbc
tutti gli angoli sono uguali questi sono
Vcd
96 97
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
fin qui
il valore della velocit 2nR/T
pleta:
circonferenza di raggio v
98
99
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
se v ruota da qui
a qui allora la variazione, Av, e questa
T At
_
T
_
do T dell'orbita.
La forza, come abbiamo visto, proporzionale a Av/At, Questa una conseguenza della terza legge di Kepler:
dove Av la variazione di velocit, uguale a l/30mo della
lunghezza della circonferenza delle velocit,, e At l interval-
'
uguale alla lunghezza della circonferenza, 2nv, divisa per il T2. Ma T1 corrisponde al quadrato di R3/2 e (R3/2)2 = 3. Cos
,
la distanza, R3. Ma R diviso per R3 equivale a 1/R2l La forza gravit. Per farlo, egli si serv della seconda e della terza leg-
proporzionale a 1 sul quadrato della distanza dal Sole! Que- ge di Kepler. Poi, avendo cos determinato la natura della
sto il collegamento che stavamo cercando con la legge della gravit, fu in grado di dimostrare che la forza di gravit,
forzai?-2. agendo sotto la regia delle sue leggi dava luogo all'ultima ,
Prima di addentrarci oltre, questo un buon punto per delle osservazioni di Kepler la legge delle ellissi Questa la
, .
fermarci un momento e considerare cosa abbiamo visto e sequenza logica di eventi com' presentata da Newton nei
,
cosa stiamo per vedere. suoi Principia. Noi ora ci troviamo lungo tale sequenza, ad ,
Kepler ci ha dato tre leggi e Newton ci ha dato tre leggi. aver dedotto la natura della gravit a partire dalle leggi di
Le leggi di Kepler, hanno una natura profondamente diversa Newton e dalla seconda e terza legge di Kepler Rivediamo il .
da quelle di Newton. Le leggi di Kepler sono generalizzazio- procedimento che abbiamo seguito, prima che il sipario si
ni dei risultati delle osservazioni celesti. Esse costituiscono levi sull'ultimo atto , la prima legge di Kepler la legge delle ,
ci che oggi definiremo una ricerca delle curve che meglio ellissi.
rappresentano i dati. Kepler prese in considerazione alcuni Quando la si applica al moto dei pianeti la prima legge ,
punti nello spazio, corrispondenti alle posizioni del pianeta di Newton (la legge di inerzia) afferma che se un pianeta non
Marte a istanti assegnati, ed esclam: Aha! Tutti i punti soggetto a forze esso rimane in quiete se si trova inizial-
,
stanno su una curva di nome ellisse! Questa descrizione ba- mente in quiete o si muove indefinitamente in linea retta a
,
nalizza l
'
opera della vita intera di uno dei grandi geni della velocit costante se si trova inizialmente in moto Perch si
, .
Le leggi di Newton sono di un tipo radicalmente diver- le leggi di Newton siano vere , ma se sono vere.
so. Esse costituiscono delle autentiche affermazioni di princi- La seconda legge di Newton afferma che se esiste una
pio circa la natura pi profonda della realt fisica: le relazioni forza agente su un pianeta il suo effetto di farlo deviare
,
fra materia, forze e moto. Se il comportamento dedotto da dalla linea retta che avrebbe percorso a velocit costante sot -
queste affermazioni corrisponde a quello osservato in natura, to la sola azione dell'inerziaIn particolare, se una forza ap-
.
allora le assunzioni sono probabilmente corrette, e se cos plicata per un dato intervallo di tempo Af, essa produce una
possiamo dire di avere guardato in seno alla natura, o nella variazione Av della velocit dunque un allontanamento dal
,
mente di Dio, a seconda delle vostre preferenze in fatto di percorso inerziale, proporzionale alla forza e diretto come
metafore. Nell area dei moti planetari, di cruciale importan quest'ultima. Ci significa che se si applica una forza doppia
' -
za, la verifica della correttezza delle affermazioni di Newton (2F), si ottiene un cambiamento doppio di velocit (2Ai;) Ma .
immane
Kepler, che riassumono con grande precisione un plicando la forza F per un intervallo di tempo doppio (2Af).
raccolta di dati astronomici. In forma simbolica possiamo scrivere Av ~ FAt. Infine, se la
,
Il legame fra le leggi di Newton e quelle di Kepler co- forza diretta verso il Sole anche la variazione di velocit
,
munque pi complesso; in ci che abbiamo detto finora man- dev'essere diretta verso il Sole .
ca un passaggio determinante. Per stabilire quale tipo di La terza legge di Newton afferma che le forze che agisco-
moto planetario fosse previsto dalle sue leggi. Newton dove- no fra diverse parti del pianeta non producono alcun effetto
va individuare la natura di una forza particolare, la forza di complessivo sul pianeta nel suo insieme cos che, ai fini del- ,
102 103
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
questi sono dei corpi complessi e trattarli come se ciascun esercitata dal Sole su un pianeta diretta verso il Sole e che la
pianeta fosse concentrato in un punto matematico coinciden- sua intensit decresce come l'inverso del quadrato della di-
te con il suo centro. stanza dal Sole Per determinare ci, abbiamo fatto uso della
.
Il modello avanzato da Newton prevede quindi che il seconda e della terza legge di Kepler Il risultato finale e il .
,
Sole, supposto immobile, applichi al pianeta una forza, la nostro trionfo sar di dimostrare che una simile forza di gra-
,
gravit, che lo distoglie dalla traiettoria inerziale rettilinea vit, operante sotto la regia delle leggi di Newton, conduce a
che avrebbe seguito altrimenti e lo porta a muoversi sulla sua orbite ellittiche per tutti i pianeti .
orbita effettiva.
Quest'orbita manifesta una propriet descritta dalla se-
conda legge di Kepler: una linea immaginaria che congiunga Nella lezione di Feynman questo il punto in cui egli
,
il Sole al pianeta spazza aree uguali in tempi uguali mentre il scopre di non essere in grado di seguire oltre la linea di ra-
pianeta si muove sulla propria orbita. Newton dimostra, e gionamento adottata da Newton e si accinge a inventarne
noi abbiamo fatto altrettanto, che il significato fisico della una per suo conto La sua prima mossa, nel distaccarsi da
.
legge di Kepler che la forza di gravit agisce lungo la linea Newton, assomiglia molto alla mossa brillante e inattesa di
che congiunge il pianeta al Sole. un genio degli scacchi Invece di dividere l'orbita in segmenti
.
Una seconda propriet del moto planetario che un pia- immaginari corrispondenti a uguali intervalli di tempo, come
neta percorre la propria orbita tanto pi lentamente quanto fa sempre Newton Feynman divide l'orbita in segmenti che
,
pi questa lontana dal Sole. In particolare, il tempo neces- formano angoli uguali rispetto al Sole Ci serviranno . alcuni
sario a un pianeta per compiere un giro completo cresce '
diagrammi per capire cosa questo significhi .
neta Giove per un fattore proporzionale alla potenza 3/2 del- be da A a B se non ci fosse alcuna forza da parte del Sole.
le rispettive distanze dal Sole, sebbene la massa di Giove sia L'i
ntervallo di tempo potrebbe essere ad esempio 1 secondo ,
uguale durata, esso continuerebbe a muoversi da B a c. Inve- Feynman ha usato lo stesso ragionamento ,
tratto diretta-
ce la forza del Sole produce un impulso in B che impone un mente da Newton ,
per provare la legge delle aree uguali .
cambiamento nel moto, uguale a BV e diretto verso il Sole. Ora, comunque egli preferisce dividere l'orbita in angoli
,
Nel secondo intervallo di tempo, quindi, il pianeta esegue in uguali invece che in aree uguali:
effetti un moto che risulta dalla combinazione del percorso
Bc, dovuto all'inerzia, con il percorso BV, dovuto alla gravit
Poich il pianeta
solare. Il pianeta si muove lungo la diagonale del parallelo- si muove pi
gramma formato dai due spostamenti e arriva in C. Abbiamo questi due angoli sono uguali lentamente quando
dimostrato prima che i triangoli spazzati in tempi uguali, Qui il pianeta si muove vicino al Sole ,
il tempo impiegato
SAB e SBC, hanno aree uguali. Cos Newton approssima l'or- pi lentamente, cos
a percorrere
il tempo necessario
bita come una successione di punti equidistanti nel tempo a percorrere questa questo segmento
(A, B, C,...), in ognuno dei quali il pianeta distolto dal per- parte pi lungo. dell'orbita breve .
neta spazza aree uguali in tempi uguali Questo vuol dire che .
In uno stesso In un intervallo At, muovendosi velocemente se spazza met area impiega met tempo, ovvero
,
quest area spazzando quest area spondenti ad angoli uguali su un diagramma nello stile di
Newton, in cui il pianeta compie spostamenti inerziali rettili -
'
re, anche l altezza due volte maggiore; in questo caso, l'area
Av
del triangolo maggiore risulta 2x2 = 4 volte quella del trian-
golo piccolo. In generale, vale la regola che l'area propor-
zionale al quadrato della distanza dal Sole.3 Cos il tempo ne-
Av
cessario per percorrere una porzione qualunque dell'orbita
'
proporzionale all area spazzata, che proporzionale al qua-
drato della distanza dal Sole. Ecco un confronto fra il modo
di dividere l'orbita in segmenti secondo Newton e secondo
Feynman:
Newton
uno strattone che produce una deviazione Av, e prosegue da lento veloce
EaF.
Noi sappiamo che il pianeta si muove pi velocemente
lungo BC che lungo EF. Per vedere quanto pi velocemente,
dobbiamo confrontare le aree dei triangoli SBC e SEF, perch
i tempi sono proporzionali alle aree spazzate. Ricordiamo tempi uguali, aree uguali
che i due triangoli hanno lo stesso angolo nel vertice in S.
Ruotiamo SEF e sovrapponiamolo a SBC, ottenendo: Feynman
lento, veloce,
grande piccolo
B At Ar
'
3 Nella sua lezione, Feynman commenta questo punto in una riga appena. La cosa
Larea di ogni triangolo V2 (base) x (altezza). Inoltre, i '
non per cos semplice e neppure noi l abbiamo realmente provata. Ecco una di-
due triangoli sono simili. Ci vuol dire che se la base del mostrazione pi completa. Consideriamo due segmenti d'orbita arbitrari corrispon-
denti ad angoli al centro uguali:
triangolo maggiore due volte pi ampia di quella del mino-
109
108
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
'
segmento di orbita stra la variazione di velocit in ogni punto dell orbita:
questi angoli
sono tutti uguali
Av
sempre possibile tracciare una linea attraverso WX parallela a HG, tale che i due
,
110 Ili
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
s
te le variazioni Av, sull'intera orbita, sono uguali fra loro. "
Set
Questo, afferma Feynman nella sua lezione, il nucleo cen- la
M
Av
vbc
questi angoli
VAB sono uguali
con cura meticolosa, il diagramma dell orbita e il corrispon- le, di valore diverso lungo segmenti diversi. Le variazioni di
dente diagramma delle velocit per segmenti di orbita corri- velocit subite nei punti J,KrLeM sono tutte dirette verso il
spondenti ad angoli uguali. Ecco il risultato: Sole e hanno tutte lo stesso valore. In altre parole, in / c' una
112
113
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
variazione Av lungo JS;mK la stessa variazione ha luogo nel- Ora troviamo il punto I sul diagramma delle velocit
la direzione KS e cos via. Facendo uso di questi fatti, Feyn- sommando a jk una variazione Av di lunghezza costante, ma
man costruisce il diagramma delle velocit: parallela a LS:
Av
j
direzione, ma non la stessa lunghezza, di JK. Nel punto K, c'
una variazione Av nella direzione KS, la quale sposta il dia-
gramma di una distanza Av dal punto ; al punto k, dove la
velocit diventa vK. Questo processo continua con il passag-
'
Ognuno dei lati del diagramma delle velocit (jk , lk, Im, Notiamo che le velocit stesse, rappresentate dalle di-
) parallelo a una delle linee che si irradiano dal Sole nel
... '
stanze dei punti /, k, l, e cos via, dall origine, sono diverse fra
diagramma dell'orbita Poich tali linee sono costruite in
.
questo angolo estemo gramma dell orbita in un numero sempre pi elevato di seg-
uguale a questo menti, che formino angoli fra loro uguali, ma sempre pi pic-
'
coli, l orbita viene a corrispondere sempre meglio a una cur-
va liscia, e lo stesso avviene per il diagramma delle velocit.
Poich il diagramma delle velocit un poligono regolare, la
'
segmento di orbita
\ velocit istantanea in J
. -
J
S
e
spondente a P sul diagramma dell orbita, un segmento dal-
'
l origine parallelo a vp:
parallela
lunghezza del segmento che tracceremo per rappresentare v, a questa
dipender dal valore della velocit del pianeta nel punto /
e
dell'orbita. Ricordiamo che su un diagramma delle velocit,
pi lungo il segmento, maggiore la velocit. Il punto / sul
diagramma di Feynman dell'orbita anche il punto pi vici-
no al Sole (Feynman lo sceglie in questo modo senza farne
(diagramma dell'orbita) (diagramma delle velocit)
menzione nella lezione), dove la velocit orbitale ha il valore
pi elevato. Il segmento che rappresenta vj deve quindi pas-
sare per il centro della circonferenza, perch deve risultare il Possiamo anche notare che l'angolo jCp sul diagramma
pi lungo di tutto il diagramma delle velocit: delle velocit uguale all'angolo 9 (JSP) sul diagramma del-
'
l orbita:
uguale
a questo
e
( centro, C
118 119
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
Lo si pu dimostrare ritornando al diagramma completo Ora che tutte le corrispondenze fra i due diagrammi so-
delle velocit, costruito per segmenti (il poligono regolare) e no state determinate, possiamo costruire l'orbita a partire dal
unendo i punti con il centro invece che con l origine:
'
diagramma delle velocit. Si tratta di un punto di partenza
pi facile, perch sappiamo che esso non altro che una cir-
conferenza:
questi angoli
sono tutu uguali
1
(diagramma dell'orbita) (diagramma delle velocit) (diagramma delle velocit)
'
L orbita stata divisa in un certo numero di angoli ugua- Ogni orbita permessa dalle leggi di Newton e dalla forza
li, la cui somma dev'essere pari a 360. Il poligono deve avere di gravit deve presentare un diagramma delle velocit come
lo stesso numero di lati uguali, ciascuno sotteso alla stessa '
questo. La forma esatta dell orbita dipender dal punto in cui
frazione di 360. Quindi l'angolo da SJ fino a un punto qual- '
questo angolo
sempre uguale
e a questo
. punto qualsiasi
o
120 121
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
Per ragioni di pura comodit, ruotiamo l'intero diagram- Sole risulti orizzontale e la velocit sia verticale (ecco perch
ma finch il punto prescelto giaccia proprio sotto C: abbiamo ruotato il diagramma delle velocit in modo che l'o-
rigine fosse esattamente sotto il centro):
fa
J
.c
Vj
velocit massima
'
rispetto all
intera abbiamo tracciato
orbita
questo segmento
ongine
direzione della tangente mo la direzione della tangente all orbita in tale punto. Essa
alla curva, parallela perpendicolare al segmento indicato come zy>. Ma non sap-
a questo
segmento
piamo con esattezza dove si trovi il punto.
Il modo pi facile per costruire una curva che goda di tut-
te queste propriet quello di tracciarla sopra il diagramma
v questo angolo/ delle velocit. In questo modo la dimensione dell'orbita risul-
uguale ter arbitraria, ma tutte le direzioni, e di conseguenza la forma
a questo dell'orbita stessa, saranno quelle giuste. Per ottenere l'orbita,
' '
asse
Cos ad ogni angolo 0 conosciamo la direzione della tan-
'
segmento pC
intersezione
Ora l'angolo al centro 0 lo stesso nei due diagrammi,
ma la linea indicata come vp, che era parallela alla velocit
nel punto P sull orbita, ora perpendicolare ad essa, poich
'
'
abbiamo ruotato l intero diagramma delle velocit di 90.
Ora conosciamo, grazie al diagramma delle velocit, la dire-
124 125
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
' G'
Quando il punto p si muove sulla circonferenza, l inter-
sezione tra pC e l asse descrive un curva specifica:
'
asse
Mentre p si muove Noi dimostrammo allora che quando il punto G' descri-
3 ve una circonferenza di centro F
sulla circonferenza fino a q, il punto P descrive un'ellis-
,
l'intersezione da noi costruita '
si muove da P a Q e cos via, se, e ad ogni punto P l asse tangente all'ellisse (vedi pagine
dando origine all'orbita. da 65 a 73).
origine Ora abbiamo realizzato esattamente la stessa costruzione
di pagina 72, a parte i nomi che sono cambiati. Ecco come si
presenta il nuovo diagramma:
\
ciammo un segmento da F a un punto G' (che nel nuovo dia-
gramma si chiama p):
'
questo angolo
nel punto P dell orbita, avremo allora costruito l unica curva
'
uguale a questo
sulla quale il pianeta si muove mantenendo la direzione giu-
sta in ogni punto della sua orbita.
Per provare che la curva un ellisse, notiamo che i trian-
'
lati uguali
lato in comune
questo angolo
Quindi OP = pP. E nel diagramma completo, O
uguale
a questo
uguale a questa,
da C a P fino a p
i questo angolo
!
e uguale a O
questo angolo
CP-p, che il raggio della circonferenza e quindi sempre La dimostrazione ora completa Feynman non ha anco-
.
lo stesso per tutti i punti, uguale a CP + PO, la lunghezza ra finito, ma noi abbiamo realizzato pienamente ci che ci
della corda fissata ai fuochi C e O per costruire l ellisse. La
'
eravamo proposti di fare Abbiamo mostrato che le leggi di
.
128 129
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
Prima di lasciare l'argomento, esaminiamo ancora una volta naie di Feynman e non secondo quello di Newton Feynman
,
.
Newton e di Feynman) di compiere questa impresa eroica. cui egli divise l'orbita la variazione di velocit diretta verso
,
Newton dice pi o meno: dal fatto che i pianeti spazzano il Sole ed proporzionale all'intensit della forza e al tempo
aree uguali in tempi uguali, io ho dedotto con l'aiuto delle durante il quale essa agisce Questo quanto dice la seconda
.
mie leggi che la forza di gravit del Sole su un pianeta dev'es- legge di Newton Il tempo proporzionale all'area spazzata
.
sere diretta verso il Sole. Quindi, dal fatto che il periodo delle che (per ragioni puramente geometriche) proporzionale al
orbite planetarie proporzionale alla potenza 3/2 della di- quadrato della distanza, mentre la forza inversamente pro-
stanza dal Sole, ho dedotto con l aiuto delle mie leggi che la porzionale al quadrato della distanza (per com' fatta la gra-
'
fatti e dalle mie leggi si ricava la forma ellittica delle orbite. sia la distanza fra il Sole e il pianeta la sua velocit subisce
,
Newton non affront in realt il problema in questo variazioni uguali su angoli uguali Ne consegue immediata-
.
modo. Dalle prime versioni del suo lavoro (per esempio, dal mente che il diagramma della velocit un poligono regolare
breve trattato che invi ad Halley nel 1684), sappiamo che (lati e angoli uguali) che al limite diventa una circonferenza
'
,
.
della dinamica. Soltanto pi tardi li ridusse a tre e prese a in- della circonferenza Allora, con l'aiuto di una dimostrazione
.
dicarli come leggi. Il gesto di ridurre tutta la dinamica a tre geometrica che abbiamo astutamente predisposto in anticipo ,
leggi fondamentali fu estremamente importante, perch, si dimostra che l'orbita ha la forma di un'ellisse, con l origine '
come Newton e i suoi seguaci avrebbero dimostrato nel corso del diagramma delle velocit e il centro della circonferenza
dei tre secoli successivi, tali leggi potevano essere usate per delle velocit nel ruolo di fuochi .
spiegare non soltanto il moto dei pianeti ma quasi ogni altro Il diagramma delle velocit uno strumento geometrico
fenomeno naturale. Le leggi di Newton ci dicono in che potente. Le leggi della dinamica di Newton applicate al caso ,
modo la materia si comporta quando soggetta all'azione di di una forza del tipo Rr2 generano sempre un diagramma
,
forze note. Le sole due cose che vorremmo sapere sul mondo delle velocit circolare:
fisico e che le leggi di Newton non ci dicono sono: Qual la
natura della materia? e Qual la natura delle forze che agi-
scono tra due frammenti di materia? Queste due domande diagramma delle velocit
sono ancora al centro dell interesse della scienza fisica.
'
Per concludere, ricordiamo che noi abbiamo seguito la gramma, i due fuochi dell'ellisse coincidono e il pianeta ha la
dimostrazione delle orbite ellittiche secondo il metodo origi- stessa velocit in ogni punto dell'orbita:
130 131
La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi La dimostrazione di Feynman della legge delle ellissi
fuochi circa l'I per cento del diametro dell'orbita; nel caso
di Marte, circa il 9 per cento; nel caso di Mercurio e di Plu-
tone (le cui orbite sono le pi eccentriche), tale rapporto un
'
velocit massima:
Se il punto O in una posizione qualunque fra C e la cir-
icini,
conferenza, allora l orbita un ellisse. Pi O e C sono v
'
'
sono parallele
vicini, pi l ellisse risulta allunga
' massima
r l'orbita nel *
S
S
s
punto di massima na .
vicinanza
v
circo,. "
rssEm" Al crescere dell'angolo 9, la velocit si muove sulla cir-
conferenza del diagramma:
questa freccia
parallela e
a questa
F
8/
Per un certo valore di 9, la retta uscente da O coincide Su questa traiettoria, il pianeta cade verso il Sole da
con la tangente alla circonferenza delle velocit: distanza infinita, effettua una deviazione, e fugge nuova-
'
mente all infinito. Il suo percorso non affatto un'orbita.
Quando parte dall'infinito, e quando vi fa ritomo, la sua ve-
r .
e
locit non uguale a zero; la velocit proporzionale alla
lunghezza del segmento che unisce O al punto di tangenza
con la circonferenza delle velocit.
Se il punto O sulla circonferenza, il pianeta sfugge
ancora fino a distanza infinita, ma quando vi arriva la sua ve-
locit zero; questa traiettoria una parabola. Cos, la dina-
mica di Newton insieme a una forza del tipo inverso del qua-
drato implica diagrammi circolari delle velocit. A seconda
della posizione dell'origine del diagramma delle velocit,
' '
l orbita pu essere una circonferenza, un ellisse, una parabo-
Ricordiamo che questa linea anche parallela alla velocit la, o un'iperbole. In ogni caso, una delle curve note come se-
istantanea lungo l'orbita. Inoltre, la tangente al diagramma zioni coniche.
delle velocit fornisce la direzione della variazione di velocit Nell'ultima parte della sua lezione (giusto perch gli re-
Ai; nel diagramma dell orbita. In altre parole, in corrisponden-
'
sta del tempo, dice), Feynman applica il procedimento da lui
za di quest angolo 9, la variazione
'
di velocit ha la stessa dire- '
al centro, e questo esperimento port alla scoperta del nucleo particelle a all'infinito dopo aver piegato le loro traiettorie di
atomico.
un angolo pi o meno ampio Non tenteremo di seguire ora
.
Qui la forza in gioco tra il proiettile e i costituenti del si- tutti i passaggi perch Feynman non si sente pi costretto a
,
' '
stema non era la gravit ma l elettricit. L elettricit una limitarsi a ragionamenti di carattere geometrico Egli ricorre.
forza che agisce fra cariche elettriche positive e negative invece a tutti gli strumenti analitici per arrivare a quella che
(questi termini furono coniati da uno scienziato newtoniano egli dice, una formula molto famosa.
,
autodidatta del diciottesimo secolo, Benjamin Franklin). Essa merita la sua fama perch condusse direttamente
,
Come la gravit, l'elettricit una forza del tipo Rr2 che agi- alla scoperta della meccanica quantistica e quindi al sovver-
,
non so se ne sar capace. Tenetevi in serbo gli applausi e de- le aree in tempi uguali equivalente all'affermazione che le
cidete alla fine. forze sono dirette verso il Sole. Cos Newton us una delle
Lo sviluppo storico della nostra scienza, la fisica, arriv leggi di Kepler per dedurre che le forze sono dirette verso il
a un momento cruciale quando Newton fu all improvviso in
'
Sole. Ed facile dimostrare (a partire dalla terza legge ,
e so-
grado di spiegare moltissime cose a partire da pochissime al- prattutto nel caso delle orbite circolari) che la forza, diretta in
tre. E la storia di questa scoperta, naturalmente, la lunga questo modo lungo un'orbita intorno al Sole, deve variare
'
come l inverso del quadrato della distanza
storia che va da Copernico, alle misure di Tycho sulle posi -
.
zioni dei pianeti, fino a Kepler che scopre le leggi empiriche La ragione pi o meno questa Supponiamo di prende- p. 100
.
che ne descrivono il moto. Fu allora che Newton scopr che re una certa frazione dell'orbita corrispondente a un certo
,
*
Il contenuto di questo capitolo la trascrizione, il pi possibile fedele, delle parole una certa velocit in un punto dell'orbita e un'altra velocit
'
pronunciate da Feynman durante la sua lezione; l edizione originale inglese com- un po pi in l. In un caso come questo, le variazioni di ve-
'
prende anche un compact disc con la registrazione della lezione stessa. Si spiega cos locit su un angolo fissato sono evidentemente proporzionali
il carattere molto diretto e colloquiale, ma non certo banale, dell esposizione. In mol-
'
ti punti Feynman si riferisce evidentemente alle figure che sta tracciando sulla lava- alla velocit. E la variazione di velocit durante un intervallo
gna, e che noi, purtroppo, non possiamo vedere. Per facilitare la lettura di questo ca- fissato di tempo, vale a dire la forza evidentemente pro-
pitolo, abbiamo indicato le pagine del capitolo precedente che si riferiscono di volta
,
in volta ai vari passaggi dell'argomentazione. [N.d.T.] porzionale alla velocit per il tempo impiegato ad attraversa-
138 139
Il moto dei pianeti intorno al Sole Il moto dei pianeti intorno al Sole
cit. E il tempo durante il quale la variazione avviene pro- della distanza, il contributo di Newton consiste nel calcolare
'
la sottile combinazione di velocit e variazioni di velocit che
porzionale al tempo necessario a percorrere l intera orbita.
determina l'orbita mostrando che essa un'ellisse. Egli sent
Tutto questo, perch l'angolo un certo angolo fisso, diciamo ,
Potete mettere la faccenda in diversi modi, visto che na- perturbano a vicenda, che si poteva spiegare cos anche il
turalmente il tempo necessario a compiere un giro legato moto dei satelliti di Giove e quello della Luna intorno alla
alla velocit dalla relazione per cui la velocit per il tempo Terra, e cos via. Ma concentriamoci su questo punto soltan-
uguale alla lunghezza dell orbita, o piuttosto la velocit per il
'
to, trascurando l'interazione fra i pianeti .
tempo proporzionale al raggio. E cos potete eliminare il Posso riassumere quel che Newton ha detto circa i pia- ,
il tempo necessario per un giro completo, cos l'accelerazione mostrare (e questa lezione si propone essenzialmente di di-
centrifuga varia come il raggio e inversamente al quadrato mostrare), in base a questo che l'orbita un'ellisse.
,
del tempo. Ma Kepler ci dice che il tempo al quadrato pro- Non difficile se si conosce l'analisi, e si sa come scrive-
,
porzionale al cubo del raggio. Dunque il denominatore pro- re le equazioni differenziali e risolverle mostrare che si tratta ,
'
porzionale al cubo del raggio, e quindi l accelerazione verso di un'ellisse. Mi sembra che in queste lezioni o almeno cos ,
il centro inversamente proporzionale al quadrato della di- nel libro, voi abbiate calcolato l'orbita numericamente facen- ,
stanza. Newton riusc insomma a dedurre (in effetti, Robert do vedere che ha l'aria di un'ellisse Questa non la stessa .
Hooke lo dedusse prima di lui allo stesso modo) che la forza cosa che dimostrarlo con esattezza. Di solito si lascia il com-
deve variare come l'inverso del quadrato della distanza. pito di dimostrarlo al Dipartimento di Matematica, in modo
Cos, da due delle leggi di Kepler ricaviamo soltanto due che abbiano qualcosa da fare con le loro equazioni . [Risate]
conclusioni. Non si pu verificare nulla in questo modo. La Io preferisco darvi una dimostrazione del fatto che l'or-
cosa non di particolare interesse, perch il numero di ipote- bita un'ellisse in una maniera molto strana unica, e diversa ,
si introdotte uguale al numero dei fatti sottoposti a verifica da tutto ci a cui siete abituati Sto per farvi vedere quella
.
e al numero delle congetture avanzate. che chiamer una dimostrazione elementare Ma elementa- .
,. 102 D'altra parte, ci che Newton scopr, e questa fu la pi re non vuol dire facile da capire . Elementare vuol dire che
straordinaria delle sue scoperte, fu che la terza legge di Ke- necessario sapere ben poco in anticipo per poterla capire ,
pler [Feynman intende in realt la prima] si riduceva a una ma ci vuole una quantit infinita di intelligenza Non ne- .
1 Feynman afferma che Av/At proporzionale a v/T. Vedi il capitolo precedente, una dimostrazione elementare. Pu esserci un gran numero
pagine 100-101. Feynman chiama Av/At accelerazione centripeta e, pi avanti, di passaggi molto difficili da seguire ma nessun passaggio
accelerazione centrifuga. ,
140 141
Il moto dei pianeti intomo al Sole Il moto dei pianeti intorno al Sole
richiede che si sappia gi l analisi, che si conoscano gi le tra- verso il Sole e che in tempi uguali sono inversamente pro-
'
,
'
sformazioni di Fourier, e cos via. Cos, con l espressione di- porzionali al quadrato della distanza dal Sole, allora l'orbita
mostrazione elementare io intendo una dimostrazione che un'ellisse. Prima dobbiamo capire perch da qualche parte,
uno deve aver imparato. Se non ci fosse una definizione di ellisse sarebbe impossibile ,
matica e poi fare la dimostrazione. Questa sarebbe per una strare la tesi. Cos molta gente ha detto: Gi ma noi dobbia-
,
,
dimostrazione pi lunga di quella che voglio presentarvi. In mo conoscere qualcosa su questa ellisse Lo so altrimenti .
,
Forse qualcuno di voi ha amato la geometria a scuola, per il non credo che avremo bisogno di molte altre conoscenze ma ,
strazioni geometriche spesso apprezzata da molte persone. pena. tanto pi facile farlo con l'analisi, ma in quel modo lo
D altra parte, dopo Descartes, tutta la geometria pu essere
'
farete in ogni caso e dovete ricordare che ora vogliamo sol-
,
sto si riduce a fare dell analisi servendosi di simboli su pezzi Ci sono molti modi per definire un'ellisse
'
,
e io devo sce-
di carta e non si usano pi metodi geometrici. glierne uno, e supporr che quello che a tutti voi risulti pi
All'inizio della nostra scienza, per, cio ai tempi di familiare sia il fatto che un'ellisse pu essere tracciata ,
e dun-
Newton, i metodi geometrici di dimostrazione secondo la que che l'ellisse quella curva che pu essere tracciata, pren-
tradizione di Euclide corrispondevano proprio al modo in
.
dendo una corda e due puntine da disegno e mettendo una
cui si facevano le cose. Ed un fatto che i Principia di Newton matita qui e compiendo un giro cos. Ovvero, in termini ma-
,
sono scritti in una maniera praticamente del tutto geometri- tematici, l'ellisse il luogo geometrico ma oggi si direbbe
'
,
ca, facendo con figure geometriche tutte quelle cose che si l insieme di tutti i punti va bene, diciamo che l'ellisse l'in-
,
fanno con l'analisi. Noi ora lo facciamo scrivendo simboli al- sieme dei punti tali che la somma delle distanze FP e F'P ,
Fe
'
F
gebrici sulla lavagna, ma per vostro diletto e profitto voglio essendo i due punti fissi, rimane costante. Io suppongo che
farvi fare un giro in un fuoristrada di grande eleganza, inve- sappiate che questa una definizione di ellisse . Potete averne
ce che in un '
automobile prestigiosa. Cos deriveremo questo sentita un'altra. Se volete , possiamo chiamare questi due
fatto con ragionamenti puramente geometrici; cio, con ra- punti i fuochi, e la parola fuoco vuol dire che la luce emessa
gionamenti essenzialmente geometrici, perch io non ho da F rimbalzer in F' da ogni punto dell'ellisse .
idea, non ho precisamente un'idea, di cosa voglia dire con Lasciate che vi dimostri almeno l'equivalenza di queste
ragionamenti puramente geometrici; ma lo faremo con ra -
gionamenti essenzialmente geometrici, e vedrete come ce la strare che la luce viene riflessa da F a F' La luce riflessa in
.
caveremo bene. questo punto come se la superficie qui fosse sostituita dal
p . 55 II nostro problema dunque di dimostrare che se questo piano tangente alla curva effettiva. Ci che dobbiamo dimo-
vero, cio, se vero che le variazioni di velocit sono dirette strare questo e naturalmente voi sapete che la legge della
,
142 143
Il moto dei pianeti intorno al Sole
Il moto dei pianeti intomo al Sole
'
riflessione della luce su un piano dice che l angolo di inci- dentemente maggiore sempre maggiore, di quella percorsa
,
denza e quello di riflessione sono uguali. Quindi, ci che andando da F a G' in linea retta In altre parole la somma
.
'
l'immagine di F Ora uniamo i punti P e G'. Notate che que-
.
'
st angolo qui un angolo piatto, per l uguaglianza fra i due
'
' '
questi due angoli sono uguali; questa una linea diritta. Cos
PG' qui esattamente uguale a F'P, e, per inciso, FG' una li-
nea diritta, per cui FP + F P che la somma di queste due di-
'
,
'
stanze, coincide con FP + G P perch F'P = G'P. Ora il punto
,
distanze, da F' a Q e quindi a F, uguale alla distanza da F a Ora io assumer come evidente e forse voi potete esco- p
,
Q e da Q a G'. In altre parole, la somma delle distanze dai gitare una dimostrazione che vi soddisfi, che se l'ellisse la
.
stanza percorsa da F a G passando per tale punto. Ed evi- esterni all'ellisse questa somma maggiore e per i punti in-
144
145
Il moto dei pianeti intomo al Sole Il moto dei pianeti intorno al Sole
esattamente allo stesso modo qui: F e F, ecco la linea tangen- insieme tutte queste cose Ho questa proposizione che la 76-80
.
,
te, ecco il punto G' immagine di F. Ma vorrei che immagina- geometria; e ora cerchiamo la meccanica, vale a dire ci che
ste cosa accade a G
'
quando P descrive l'ellisse. evidente, la proposizione vuol dire Quel che Newton intende dire con
.
come ho gi indicato, che PC uguale a FP, e dato che il suo ragionamento sulla natura della forza e del moto :
FP + PF' costante, ci vuol dire che FP + PC costante. In questo il Sole, per esempio, cio il centro di forza, e a un
altre parole, FC costante. In breve, il punto C gira intomo dato istante una particella si trova diciamo qui e supponia- ,
detto prima. Voglio soltanto riassumere, voglio che ricordiate nella stessa direzione e percorrerebbe esattamente la stessa
questa propriet dell ellisse, cio, che se un punto C descrive distanza fino a un punto c Ma durante questo spostamento
'
.
'
fino a C (cio da un punto diverso dal centro fino a C) sar si, supporremo che si produca a met della curva vale a dire ,
la tangente sempre perpendicolare alla linea, o a una linea, simato, concentriamo in questo istante intermedio tutti gli
tracciata da un punto eccentrico. Bene, questo tutto, ritor- impulsi. Ovviamente ,
l'impulso diretto verso il Sole e rap-
neremo a questo punto e ce ne ricorderemo, e lo esaminere- presenta la variazione impressa al moto. Ci vuol dire che in-
mo di nuovo, perci non preoccupatevi. Questo solo un vece di spostarsi come dicevamo fin qui la particella si spo- ,
fatti. Questa l'ellisse. fatti il moto effettivo dato da questo moto , individuato dal-
146 147
Il moto dei pianeti intorno al Sole Il moto dei pianeti intomo al Sole
a
4
Diagramma tratto dagli appunti di Feynman per la sua lezione.
la composizione del moto precedente con l'impulso addizio- Figura del capitolo 3
nale impresso verso il centro del Sole. Cos, in definitiva, il
moto lungo la linea BC, e alla fine del secondo intervallo di
tempo la particella si trover in C. Sottolineo che Ce paralle-
lo e uguale al segmento che dir BV, cio all'impulso verso il <r- base
Sole. E, naturalmente, non dimentichiamo che la lunghezza
di BV varier in modo inversamente proporzionale al qua-
drato della distanza mentre la particella percorre l'orbita.
pp. Io ho tracciato qui di nuovo lo stesso disegno, esatta- base
80"82 mente allo stesso modo , senza cambiamenti, a parte i colori
che lo rendono pi interessante. Questo il moto che la parti-
cella avrebbe (e che ha nel primo istante di tempo) e che con-
tinuerebbe ad avere se proseguisse nel secondo intervallo di altezza comune
148 149
Il moto dei pianeti intorno al Sole
Il moto dei pianeti intomo al Sole
triangoli hanno una base in comune e altezze uguali, perch tante propriet delle sezioni coniche. Cos ne ho escogitata
'
un altra.
giacciono fra rette parallele. Dal momento che le aree dei
triangoli SBC e SAB sono uguali, e dal momento che i punti Abbiamo delle aree uguali tracciate in tempi uguali Mi p. 105.
A B e C rappresentano tre posizioni successive sull'orbita in piacerebbe ora esaminare come si presenterebbe l'orbita se
,
intervalli di tempo uguali, vediamo che le aree spazzate in invece di usare uguali intervalli di tempo, si determinasse la
tempi uguali sono uguali. Possiamo anche osservare che l'or- successione di posizioni che corrispondono ad angoli uguali
bita giace in un piano, dato che c giace nel piano e la linea Ce con vertice nel Sole. In altri termini, voglio ridisegnare l'orbi-
ta con la sequenza dei punti / K, L, M, N, che non corrispon-
appartiene al piano ABS, per cui il resto del moto si svolge su ,
'
151
150
Il moto dei pianeti intomo al Sole Il moto dei pianeti intorno al Sole
che le aree non sono uguali, no, ma che sono proporzionali al con le intere linee che congiungono i punti L e K e cos via ,
quadrato della distanza dal Sole; perch, se io ho un triango- perch in quel diagramma queste linee erano proporzionali
lo con un angolo assegnato, chiaro che se ne traccio due si alle velocit, dato che i tempi erano uguali, e le distanze divi-
tratta di triangoli simili; e le aree di due triangoli simili stan- se per tempi uguali rappresentano le velocit. Ma qui io devo
no fra loro come i quadrati delle rispettive dimensioni.2 usare una scala differente per mostrare quanto lontano la
Quindi, angoli uguali vuol dire (dal momento che le aree particella sarebbe andata in una data unit di tempo, piutto-
sono proporzionali ai tempi) che i tempi necessari a descrive- sto che in uno degli intervalli che sono, in effetti proporzio-
,
re questi angoli uguali sono proporzionali al quadrato della nali al quadrato della distanza. Cos queste linee rappresen-
distanza. In altre parole, questi punti, /, K, L, e cos via, non tano la sequenza delle velocit. In questo diagramma molto
rappresentano delle istantanee del moto orbitale a intervalli difficile determinare quali siano le variazioni.
di tempo uguali, no, ma rappresentano istantanee prese sul- Io allora traccio quaggi un altro diagramma che chia- pp. ,
'
l orbita in una sequenza di istanti che sono proporzionali al mero il diagramma delle velocit, nel quale disegno un'im- 90-94
quadrato della distanza. magine su una scala ingrandita per comodit. Queste linee
Ora, la legge della dinamica dice che ci sono variazioni dovrebbero rappresentare esattamente queste stesse linee.
uguali di velocit, no, che le variazioni di velocit variano in Questa rappresenterebbe il moto in un secondo di una parti-
modo inversamente proporzionale al quadrato della distanza cella in / ovvero in un dato intervallo di tempo sempre a ,
dal Sole, vale a dire, le variazioni di velocit in tempi uguali. partire da /. Dovrebbe rappresentare il moto che una particel-
Un altro modo per dire la stessa cosa che uguali variazioni la avrebbe compiuto dall'inizio in un dato intervallo di tem-
di velocit richiedono tempi proporzionali al quadrato della po. E queste linee le traccio tutte a partire da un'origine co-
distanza. la stessa cosa. Se ci metto pi tempo, ottengo una mune, cos da poter paragonare le velocit. In questo modo,
maggiore variazione di velocit, e, sebbene per tempi uguali adesso io ho una serie di velocit, corrispondente alla se-
queste variazioni diminuiscano con il quadrato della distan- quenza di questi punti.
za, se io scelgo dei tempi proporzionali al quadrato della di-
stanza, allora le variazioni di velocit saranno tutte uguali.
Ora, la legge della dinamica dice: variazioni uguali di velo-
cit avvengono in tempi proporzionali al quadrato della di- m
stanza. Ma, vedete, angoli uguali vuol dire tempi proporzio-
nali al quadrato della distanza. E cos otteniamo la conclusio-
ne, dalla legge della gravit, che uguali variazioni di velocit
'
avverranno ad angoli uguali sull orbita. Questo il nucleo
centrale dal quale dedurremo tutto: si verificano uguali va-
'
di Feynman
2 Questo il punto spiegato nella nota 3 del capitolo precedente, pagina 109. per la sua lezione.
152 153
Il moto dei pianeti intomo al Sole Il moto dei pianeti intorno al Sole
p .
ii6 Quali sono adesso, le variazioni di velocit? Il punto
, Riassumiamo quel che abbiamo scoperto. Passer con pp .
che nel primo spostamento, questa la velocit. Comunque, continuit al limite, nel quale gli intervalli di angoli sono dav- 117-124
c
'
qui un impulso verso il Sole, e c' quindi una variazione vero piccolissimi, ottenendo una curva continua Sia 9 l'ango- .
di velocit, indicata dalla linea verde che determina la secon- lo, l'angolo complessivo, fino a un certo punto P e sia vp la ve- ,
da velocit, Allo stesso modo, c' di nuovo un impulso locit in questo punto, proprio come prima. Allora il diagram-
verso il Sole, ma questa volta il Sole si trova ad un angolo di- ma delle velocit avr questo aspetto. Questa l'origine del
verso, il che determina la nuova variazione di velocit, vL, e diagramma, la stessa che avevamo qui e questo il vettore ve-
,
'
sti raggi formano l uno rispetto all altro degli angoli fra loro
'
quindi, questo angolo qui uguale a questo angolo qui.
uguali, cos allo stesso modo vero che queste piccole varia-
' '
zioni di velocit formano, l una rispetto all altra, angoli j
uguali. In breve, stiamo costruendo un poligono regolare.
questo angolo
Una sequenza di passi uguali, ciascuno ruotato sempre dello coincide
stesso angolo, determiner una successione di punti su una con questo
superficie circoscritta da un cerchio. La sequenza determi- e
istante ed nella direzione della tangente alla curva. Cos il stesso cerchio delle velocit, questa volta per l'orbita trac-
nostro problema quello di trovare la curva per la quale, se ciata al suo interno su una scala diversa, in modo che possia-
disegniamo un punto a partire da un'origine eccentrica, la di- '
quella della linea fino a questo punto, quando l angolo della momento che gli angoli corrispondono, io posso tracciare
'
curva dato dall angolo al centro sul cerchio. '
un unica linea per individuare sia il punto P sull'orbita che il
Per rendere ancora pi chiaro il motivo per cui le cose punto p sul cerchio delle velocit. Adesso, ci che abbiamo
dovrebbero saltar fuori in questo modo, ruoter il diagram- '
scoperto che l orbita tale che una linea tracciata dal punto
ma della velocit di 90 cos che gli angoli si corrispondano
,
' ' eccentrico (e qui prolungata fino a questo punto sul cerchio
esattamente e siano paralleli l uno all altro. Questo diagram- esterno) sar sempre perpendicolare alla tangente alla curva.
ma qui sotto, allora, esattamente lo stesso diagramma che Ora, tale curva un'ellisse, e lo potete scoprire con la seguen-
vedete sopra, ma ruotato di 90 giusto per rendere pi facile
,
te costruzione.
pensarci su. Questo, poi, il vettore velocit, tranne che per il
fatto che ruotato di 90, perch l'intero diagramma ruota-
to di 90. Vale a dire, questo evidentemente perpendicolare
a questo, e quindi questo evidentemente perpendicolare a
questo. In breve, noi dobbiamo trovare la curva che, se la fac-
'
'
dire che CP + PO, che quindi uguale a CP + Pp, il raggio qui uguale a quest angolo qui. Ma se io prolungo questa li-
'
del cerchio, che evidentemente costante. Cos la curva nea dall altra parte, anche quest angolo uguale. Cos di
'
158 159
Il moto dei pianeti intorno al Sole Il moto dei pianeti intomo al Sole
mente al cerchio, che la terza possibilit, genera una curva piccole distanze. Perch ovvio che per ottenere un angolo
ancora diversa, un iperbole. Lascio per voi alcune di queste
'
esaminarne alcune applicazioni e proseguire con il ragiona- Cos quelle che arrivavano molto vicine al nucleo non sem-
mento che Fano ha svolto per primo, per un altro scopo. bravano saltarne fuori nel modo in cui avrebbero dovuto e la ,
Fano aveva un altro obiettivo, e vorrei mostrarvi quale. ragione che il nucleo ha un raggio Ho preso la storia alla
...
p
.
135 Ci che Fano stava cercando di fare era dimostrare in rovescia. Se il nucleo ha un raggio grande allora quelle che si
,
modo elementare una legge che molto importante nella sto- suppone che emergano ad angoli grandi non riceveranno tut-
ria della fisica nel 1914. E che aveva a che fare con la cosid- ta la forza, perch entreranno nella distribuzione di carica e
detta legge di Rutherford della diffusione. Se avete un nucleo saranno deviate di meno. Mi sono confuso Scusatemi. Rico- .
mico. Allora la forza fra i due corpi data da 47te0 volte il egli pens che se diffondeva queste particelle esse avrebbero ,
quadrato della distanza, che per semplicit scriver momen- mostrato una deviazione minore: non avrebbero mai mostra-
taneamente come z/R2, una costante su R2. Non so se in que- to una deviazione molto grande corrispondente a un passag-
sta classe avete fatto questo, ma supporr di s, e definir an- gio molto ravvicinato accanto al centro di forza, perch per
cora una cosa, scrivendo per brevit l espressione q 2 / 4ne0
'
seguente: se io sparo un sacco di particelle contro questi nu- L'ho presa alla rovescia. Fu pi tardi che si dimostr di nuo- ,
clei, che non posso vedere, quante di esse saranno deviate vo allo stesso modo che il nucleo ha un raggio finito. Ma la
,
entro vari angoli? Quale percentuale sar deviata pi di 30 ?
prima dimostrazione era che il nucleo non cos grande, dal
Quale percentuale sar deviata pi di 45? E come saranno punto di vista elettrico, come noto che sia l'intero atomo.
distribuite sugli angoli? Questo era il problema che Ruther- Vale a dire, tutta la carica concentrata al centro e cos fu ,
ford voleva risolvere, e quando ebbe la soluzione corretta la scoperto il nucleo. Per adesso dobbiamo capire questo; dob-
'
confront con l esperimento. biamo conoscere qual la legge per l'angolo di deflessione e ,
Si corregger da s fra un attimo.] Supponete di fare la stessa cosa che abbiamo fatto prima p . 136
Egli trov che quelle che ci si aspettava che fossero de- '
e di tracciare l orbita. Qui c '
sere. In altre parole, il numero di particelle deviate di grandi ta di repulsione. Inizio il disegno in questo punto perch ,
angoli era molto minore di quello che avreste pensato, e cos mi piace, e traccio come prima il mio cerchio delle velo-
quindi egli concluse che la forza non era intensa come l/R2 a cit. Questa la velocit. Noi sappiamo che la velocit la ve- ,
160 161
Il moto dei pianeti intorno al Sole Il moto dei pianeti intomo al Sole
cit sono dirette verso il Sole, e ci significa che questa velo- della particella a
cit, in questa parte del diagramma, nella direzione del e
Sole, perch questa la direzione della variazione. Questo e
zione molto prossima a quella del Sole (non del Sole, ma del
nucleo), e poi quando la particella arriva da queste parti (ma o
Ora, se tracciamo l'orbita molto attentamente, essa avr nanzitutto trovare la velocit del centro il raggio del cerchio
,
un aspetto molto simile a questo. Fa una curva in questo delle velocit. In altre parole ora scender dal fuoristrada e
,
modo. Se noi chiamiamo questo punto qui V allora la velo-x/ render un po' pi analitiche alcune di queste faccende geo-
'
qualche equazione. Non ho intenzione di farlo in modo pura- Nel caso della gravit , la costante GM e nel caso dell'elet-
,
162 163
Il moto dei pianeti intorno al Sole Il moto dei pianeti intomo al Sole
tempo. Ora supponiamo di chiamare a, che una costante manca, perch lo manca proprio viene deviata. Di quanto lo
,
del moto, l'area spazzata dall'orbita in un secondo. Allora manca, se era puntata in modo da mancarlo di b? Questo il
funziona in questo modo: il tempo... ma se voglio usare inve- problema. Se era puntata in modo da mancarlo di una di-
ce l angolo, posso scrivere R2AQ che sarebbe l'area Se io la di-
'
.
stanza b, di quanto viene deviata?
Cos noi ora dobbiamo soltanto determinare come a le-
vido per la velocit con cui l area spazzata, questo mi dice
'
quanto tempo ci vuole per spazzare un certo angolo. Il tem- gata ab.V la distanza percorsa in 1 secondo, cos che se io
po, allora, per angoli dati, proporzionale al quadrato della dovessi tracciare qui un'area dall'aspetto orribile un triango-
,
distanza. Sto traducendo tutto questo in termini analitici, lo, un triangolo davvero orribile ,
ho ottenuto un fattore 2 da
dopo averlo detto prima in parole. Sostituite questo At, qui, qualche parte, gi, l'area del triangolo V2 R2- Ci sono due
per determinare come variano le variazioni di velocit in fattori due, che per favore rimetterete a posto quando arriva
funzione dell'angolo, e ottenete R2A0/a, ovvero Rz si cancella il momento. C' questo V2 qui c' un altro y2 da qualche altra
,
e ci vuol dire che le variazioni di velocit sono come gi an- parte, che adesso tirer fuori. L'area di questo triangolo la
nunciato, uguali per angoli uguali. base per l'altezza b per V2. Ora quel triangolo il triango-
Adesso, il diagramma delle velocit (sebbene questa non lo che la particella dovrebbe spazzare che il raggio dovrebbe
,
sia la parte di orbita in cui potete arrivare, non fateci caso), spazzare, in 1 secondo. E questo quindi, a. Cos, insomma,
,
queste sono le variazioni di velocit e queste sono le variazio- abbiamo che questo varia come z/bV2 Questo ci dice che
.
metria del cerchio, al raggio del cerchio, che io chiamo questo l'angolo che determineremmo nella deflessione nei
VR x A6. In altre parole, abbiamo che il raggio del cerchio delle termini della velocit di avvicinamento della particella e del-
velocit uguale a z/a, dove a la porzione di area spazzata la legge nota della forza. Cos abbiamo completamente finito .
al secondo e z una costante che ha a che fare con la legge del- Un'altra cosa particolarmente interessante: Supponiamo
la forza. Ora, l'angolo del quale il pianeta deviato questo che voi vogliate conoscere la probabilit quanta probabilit
,
qui, e lo chiamer angolo di deflessione dal pianeta, voglio abbiamo di ottenere una deflessione superiore a una certa
dire, angolo di deflessione della particella carica rispetto al quantit. Diciamo che scegliete un certo (j), diciamo ())0, e che
nucleo. E evidente dalla mia discussione che quest angolo lo
'
volete essere sicuri di ottenere pi di (|)0. Questo significa sol-
stesso che abbiamo qui, (|>, perch queste velocit sono paralle- tanto che dovete colpire all'interno di un'area pi vicina di
le alle direzioni iniziale e finale del moto. chiaro, quindi, che quel valore di b che appartiene a quel <|>. Ogni urto pi ravvi-
noi possiamo determinare se possiamo ottenere la relazione cinato di b produrr una deviazione maggiore di dove b
fra V e VR. Vedete, ecco, la tangente di <|>/2 = V V e questo
m
fc0, collegato a <|>0 da questa equazione. Se arrivate meno vici-
ci d l angolo. La sola cosa che ci manca ancora... dobbiamo
' no, avete una deviazione minore una forza minore. Cos, in-
,
sostituire VR con z/olR, e abbiamo tutto. somma, la cosiddetta area di sezione d'urto che dovete colpi-
Ora, questo non ci serve a molto finch ignoriamo a per re perch la deviazione sia maggiore di (lascio perdere lo
quest orbita. Un idea interessante questa? immaginate que-
' '
zero) rcfr2, dove b z/Vj- tan2 <|>/2. In altre parole la sezione
,
sta cosa che si avvicina a questa, in modo che se non ci fosse %z1/VJ tan4 <|>/2. E questa la legge di Rutherford della
la forza la mancherebbe di una certa distanza, b. Questo diffusione. Essa vi dice la probabilit relativamente all'area
164 165
Il moto dei pianeti intomo al Sole
'
che dovete colpire, l area effettiva che dovete colpire, per ot-
tenere una deviazione maggiore di una certa quantit. Que-
sto 2 uguale a Ze2/m; questa contiene una quarta potenza,
Epilogo
ed una formula molto famosa.
Essa cos famosa che, come al solito, non fu scritta in
questo modo quando venne ricavata la prima volta, e cos io,
'
il seno della quarta potenza di <|)/2. La scrivo soltanto perch ma non fu il primo a pensarci. La stessa dimostrazione com- ,
una formula famosa che salta fuori spesso in fisica. L'e- '
spressione In sen<|) d in realt l angolo solido compreso en- gramma delle velocit, appare in un piccolo libro dal titolo
tro l'ampiezza d. Cos, in un'unit di angolo solido, la sezio- Matter and Mofz'on1, scritto da James Clerk Maxwell e pubbli-
'
ne d urto varia inversamente alla quarta potenza del seno di
cato per la prima volta nel 1877. Maxwell attribuisce il meto-
<|>/2. E fu questa la formula che si rivel corretta per la diffu- do della dimostrazione a Sir William Hamilton un nome fa-
,
sione di particelle a da parte degli atomi, e che rivel che gli miliare a qualsiasi fisico. (La hamiltoniana un elemento cru-
atomi hanno un nocciolo duro al centro... un nucleo. E fu gra- ciale della meccanica quantistica.) Sembra che Hamilton sia
zie a questa formula che il nucleo fu scoperto. stato il primo a fare uso del diagramma delle velocit da lui
,
Vi ringrazio molto. chiamato odografo, per studiare il moto di un corpo Nella sua
.
166
167
Epilogo Epilogo
Hamilton appartiene alla tradizione secolare che elabor Feynman) era anche noto che, pur se l'elettricit una forza
la meccanica di Newton fino a formulazioni di sempre mag- che agisce fra cariche elettriche il magnetismo, la forza che
,
giore sofisticazione ed eleganza. Per pi di due secoli a partire orienta gli aghi magnetici, non costituisce un fenomeno del
dalla pubblicazione dei Principia, l'universo di Newton regn tutto distinto da essa. Infatti il magnetismo agisce fra correnti
incontrastato. Poi, all'inizio del ventesimo secolo, ebbe luogo elettriche, e le correnti elettriche non sono altro che cariche in
nella fisica una seconda rivoluzione scientifica, quasi altrettan- movimento. Maxwell scopr che se si confronta l'intensit
to vasta della prima. Al termine di questa rivoluzione, le leggi della forza elettrica fra cariche a riposo con l'intensit della
di Newton non potevano pi essere considerate come la rive- forza magnetica fra cariche in moto con velocit non elevate ,
lazione della natura pi profonda della realt fisica. il rapporto uguale al quadrato di una velocit che risulta
La seconda rivoluzione ebbe luogo su due fronti distinti, uguale a quella della luce! Maxwell sapeva che questa non
che ancor oggi attendono di essere riconciliati. Uno di essi era una mera coincidenza, ed elabor un'elegante teoria ma-
'
condusse alla teoria della relativit. L altro condusse alla tematica, subito confermata dagli esperimenti secondo la
,
vati gi nella scoperta, fatta da Galileo, che tutti i corpi cado- turbazione si propaga alla velocit della luce; in effetti la ,
opporsi ai cambiamenti nel moto del corpo, il secondo opera di Albert Einstein, che le cose stavano proprio cos. Nel
quello di legare il corpo alla forza gravitazionale. Cos, mag- vecchio mondo di Aristotele lo stato naturale di un corpo la
,
giore la massa di un corpo, e maggiore la forza di gravit quiete. Nel mondo di Newton, non esiste nulla di simile a uno
che esso subisce, ma maggiore anche la difficolt di muo- stato di quiete assoluta. Ogni corpo ha la tendenza a restare in
verlo. I corpi pi pesanti, quando cadono ad esempio sulla moto, a velocit costante, lungo una linea retta. Se un corpo
Terra, subiscono una forza maggiore ma resistono di pi al- appare a riposo, soltanto perch l'osservatore si muove con
'
laccelerazione. I corpi pi leggeri subiscono forze minori, esso. La prima legge di Newton, la legge di inerzia ha un sen-
,
'
ma sono accelerati pi facilmente. L effetto finale quello che so proprio perch lo stato di quiete non esiste in assoluto. In
'
un universo in cui non c uno stato di quiete, e nel quale uno
tutti i corpi cadono con la stessa accelerazione. Questa biz-
zarra coincidenza fu accettata di buon grado, come prezzo da stato di moto va bene quanto ogni altro l'ipotesi pi semplice
,
pagare per il grande successo della meccanica di Newton. possibile quella che ogni corpo conserver il suo stato di
Alla fine del diciannovesimo secolo, per, un altro aspet- moto, qualunque esso sia, il che proprio ci che afferma la
to delle leggi di Newton fu messo in questione in seguito alle legge di inerzia. Comunque, se non c' la quiete assoluta non ,
scoperte realizzate proprio da James Clerk Maxwell. Era noto pu esserci neppure una velocit assoluta. La velocit appa-
gi da tempo che la luce non si propaga istantaneamente, ma rente di un corpo qualunque deve dipendere dal fatto che l'os-
viaggia a una velocit ben definita. Tale velocit molto servatore si muova o no con esso. Questo il punto in cui na-
grande (circa 300 000 kilometri al secondo), ma non infinita. sce il problema. Le leggi della fisica non dovrebbero prevede-
All'epoca di Maxwell (che visse dal 1831 al 1879, l'anno in re un valore particolare di velocit, perch ogni velocit do-
cui nacque Einstein, e mor di cancro allo stomaco, come vrebbe dipendere dalla velocit dell'osservatore. Ma James
168 169
Epilogo Epilogo
escluso. Per fare in modo che la velocit della luce sia la stes-
sa per tutti gli osservatori, il tempo e lo spazio devono perde-
re il significato distinto che hanno per Newton e fondersi nel-
lo spazio-tempo. Per far s che tutti i corpi cadano allo stesso
'
170 171
Epilogo Epilogo
172 173
Epilogo Epilogo
La soluzione di questo dilemma venne dall'invenzione completamente diverso. La seconda rivoluzione non rovesci
della meccanica quantistica. Le leggi di Newton non descri- la fisica newtoniana nel senso di dimostrare che era sbaglia-
vono il comportamento dell'infinitamente piccolo Come . ta; al contrario, essa rinsald la fisica newtoniana mostrando
dice, nel dramma di Tom Stoppard Hapgood il personaggio , perch era giusta. Noi non pensiamo pi che le leggi di New-
di Kemer (un fisico simile a Feynman e trasformatosi in una ton smascherino la natura pi intima della realt fisica; di
spia): pi, sappiamo che esse non sono neppure corrette, se appli-
cate a oggetti molto piccoli (gli elettroni) o molto veloci
Non esiste nulla che corrisponda a un elettrone con una (prossimi alla velocit della luce) o molto densi (i buchi neri).
posizione definita e una definita quantit di moto; fissate Ci sono anche condizioni meno estreme in cui possibile ri-
la prima e perdete la seconda e il tutto senza trucchi...
,
levare l'allontanamento dalle predizioni delle leggi di New-
Quando le cose diventano molto piccole diventano dav- ton, se si sa esattamente dove guardare. Ci nonostante, il
vero pazzesche... Cos ora stringete un pugno: se il pugno mondo dopo la seconda rivoluzione scientifica per la mag-
-
grande quanto il nucleo di un atomo allora l'atomo
grande come la cattedrale di St. Paul, e se si tratta di un
gior parte molto simile al mondo in cui abitavamo prima. La
atomo di idrogeno c' un unico elettrone che svolazza differenza principale che ora sappiamo, non soltanto che le
come una falena nella cattedrale vuota ora nella cupola,
,
leggi di Newton ci danno una descrizione fedele di come il
ora vicino all'altare... Ogni atomo una cattedrale ...
Un mondo si comporta, ma anche perch queste leggi funzionano
elettrone non descrive un'orbita come un pianeta ,
come cos bene. Esse funzionano perch sorgono spontaneamente
una falena che era qui un momento fa perde o guadagna
,
da leggi ancora pi profonde chiamate relativit e meccanica
un quanto di energia e salta via e al momento del salto
, quantistica. Queste leggi pi profonde sono necessarie per
quantistico come se fosse due falene, una che resta qui e poter spiegare la faccenda per intero (in realt, noi non cono-
ima che smette di essere qui; un elettrone come due ge- sciamo ancora la faccenda per intero), ma nella maggior par-
melli, ognuno unico, un gemello unico. te dei casi le leggi di Newton vanno benissimo come sono.
Questa la ragione per cui agli studenti insegniamo an-
Cos, all'inizio del ventesimo secolo , Newton fu deposto cora a risolvere i problemi usando la fisica di Newton ma
a favore della relativit e della meccanica quantistica proprio , non quella di Aristotele. Ed anche la ragione per cui Ri-
come un paio di secoli prima Newton aveva scalzato Aristo- chard Feynman pens che valesse la pena di creare una pro-
tele dal centro dell'universo intellettuale Perch, allora, con-
.
pria dimostrazione geometrica del fatto che le leggi di New-
tinuare a insegnare a scuola la fisica newtoniana? Ancor pi ton conducono alle orbite ellittiche dei pianeti intorno al
a proposito, perch Richard Feynman ,
lo stesso Richard Sole. Ed questa, dopo tutto, la ragione di questo libro.
Feynman che praticamente riscoperse la meccanica quantisti-
ca e che tenne frequenti e brillanti lezioni sulla teoria della re-
lativit di Einstein, perch Feynman si prese la briga di rein-
ventare la dimostrazione della legge delle ellissi di un Isaac
Newton passato di moda?
La risposta che la seconda rivoluzione nella fisica fu
profondamente diversa dalla prima. La prima rivoluzione ro-
vesci la dottrina aristotelica e la sostitu con qualcosa di
174 175
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Gli appunti di Feynman Gli appunti di Feynman
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Gli appunti di Feynman per le sue osservazioni La maggior parte della lezione deriva da questa pagina.
introduttive, 1964.
La figura nell'angolo in alto a sinistra copiata
dai Principia di Newton.
178 179
Gli appunti di Feynman
Bibliografia
Sopra la linea: appunti per gli ultimi passaggi ,Principi di filosofia naturale. Teoria della gravitazione, Zanichelli,
della dimostrazione della legge delle ellissi. Bologna 1990.
Sotto la linea: la legge di Rutherford della diffusione Segr, Emilio, Personaggi e scoperte della fisica classica, Mondadori,
.
Milano 1996.
, Personaggi e scoperte della fisica contemporanea, Mondadori,
Milano 1996.
Westfall, Richard S., Newton, 2 voli., Einaudi, Torino 1989.
180
181
Indice analitico
183
Indice analitico Indice analitico
111 -
riflessione della luce nelle ellissi
-
di ellissi concentriche, 56
eccentrico, punto, 146,156-157 nella, 57-73
-
78-85
elasticit, teoria della, 51 zione di Newton nella, 86,90,
Crick, Francis, 45 Fano, U., 159,167
elettricit, 136,163-164 Federico II, re di Danimarca, 10 105-112,130-131
Cristiano IV, re di Danimarca 10 ,
elettrodinamica quantistica (QED) ,
Fermat, principio di, 76
-
,
168-173
Feynman Lectures on Physics, The
-
,
te), 1,16-18,16 35,39-40
diagrammi, 111-127,148-158 163 Feynman, Cari, 41
,
circonferenza e, 71-72, 88-89 -
120,123-124,155
contributo di Newton e, 32-33 -
Feynman, Michelle, 41
-
153-157
lezioni come docente straordina-
fuochi dell' (v. fuochi dell'ellisse)
-
-
malattia di, 51-52
del mondo (Galileo), 25
-
86,90-130
dimostrazioni geometriche, 55-75 ,
-
condizione di celebrit di, 52-54 -
leggi di Kepler e, 18 -
corsi introduttivi di fisica di, 42 -
riflessione della luce nelle ellissi
-
relative a -
-
senso dell umorismo di, 48-51
tempi uguali, 79,84,139 -
raggi luminosi deviati da una, 57- ellissi di, (v. anche moto dei pia-
60, 69, 72-73, 76,143-144 159
-
rette tangenti a una, 57-61, 73-76, 55-137 Fisica elementare degli atomi e delle
segmenti di orbita corrispon- 158
appunti di Feynman per la, 177-
-
semiasse maggiore dell', 87-89 180 fisica delle basse temperature, 35,
-
somma delle distanze dai fuo- -
semiasse minore dell', 87 condizione di lezione smarri-
-
39-40
chi di un ellisse, 56
'
-
184 185
Indice analitico Indice analitico
leggi del moto dei pianeti di, 14- Moto dei pianeti intorno al Sole ,
-
descrizione delle, 28,30-32
geodetiche, 170 19,85,102-103,139-140 II (Feynman), 138-166 -
gravit e, 90-131,135-136,139-
Giove, 104 -
Leighton, Marge, IX
105,117-131 Leighton, Ralph, 3,53
-
-
cometa di, 89 luce (v. anche riflessione) National Aeronautics and Space fuochi, 87-88
Hamilton, Sir William, 167-168 Administration (NASA), 53 della Terra, 104
legge della riflessione della, 59,
-
iperboliche, 134,160
84 -
paraboliche, 135,159
inerzia, legge di (prima legge di
-
186 187
Indice analitico Indice analitico
congruenti
-
lavoro di Galileo sulle, 26-27 -
dedotte dalla terza legge di Ke- spaziotempo, 170 moto dei pianeti, 79-85
-
dimostrazione della, 89-101 pler, 85-130,139-141 specchi, legge della riflessione e, Tuck, Helen, 59
-
diagrammi della velocit e, 98- Rodolfo II, imperatore del Sacro 159 -
dimensione dei, 94
100 Romano Impero, 11,19 -
modello copernicano del, 5-8, 7, Schrieffer, J. Robert, 40 moto dei pianeti, 79-83 uguali e, 106-111
20,22 Schwinger, Julian, 34,39 -
momento angolare e, 84 scientifica, rivoluzione, 1,27 Tabule Rudolphinae (Kepler), 19,21 legge di Newton), 98-101
-
Virgilio, 15
-
velocit istantanea dei, 59 -
188