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Analisi Tipo-Morfologica (Shaffer)

ANALISI MUSICA ELETTROACUSTICA

Analisi Musica Elettroacustica: Schaeffer

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due metodi principali.
I. Quello di Schaeffer riguarda soprattutto la musica concreta e pertanto ha delle
limitazioni: i suoi criteri di descrizione risentono troppo del legame con fenomeni sonori
ben precisi, e in alcuni casi mancano di generalizzazione.

II. Quello di Smalley tratta il concetto di spettromofologia. Riprende molti aspetti formulati
da Schaeffer ma li riorganizza sistematicamente e li porta ad un notevole grado di
generalizzazione e approfondimento.
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Analisi Tipo-Morfologica (Shaffer)

I - SHAFFER / CHION

classifica gli OS secondo criteri tipologici e morfologici

tipologici: indicare tipi generali degli os

morfologici: descriverne le caratteristiche

Fase I - Identificare gli OS TIPOLOGIA


criteri secondo i quali identificare e classificare gli os in una struttura: massa, durata e

variazione della forma temporale (durata, sostegno, fattura), equilibrio

(1) criterio di MASSA

riguarda l' altezza: l'os ha un'altezza definita?

1. altezza definita (flauto)

2. altezza non definita e fissa = massa fissa (piatto)

3. altezza non definita e variabile = massa variabile (cigolia porta)


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I

(2) criterio di SOSTEGNO (da incrociare con fattura e durata)


in base a come l'energia si manifesta nella durata

indica 3 tipologie di suoni:

continui

impulsivi (discontinuo)

iterativi (discontinuo): tremolo


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(3) criterio di FATTURA

la qualificazione del sostegno

- formata = i tre casi base di sostegno

- nullo = omogeneo continuo e iterativo: clacson, martello pneumatico

- imprevedibile = eterogeneo continuo iterativo: effetto radio, sintonzzazione glissante

(4) criterio di DURATA (da incrociare con fattura e sostegno)


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(5) criterio di EQUILIBRIO
considera l'equilibrio strutturale complessivo

- Equilibrato

- Non equilibrato:

ridondante (troppo elementare)

eccentrico (troppo originale)

Sulla base di questi criteri di identificazione ha stabilito una tabella utile per etichettare un os.

La parte centrale della tabella basata sul criterio di massa e sostegno/fattura:


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Fase II - Qualificare gli OS MORFOLOGIA (descrizione)
descrivere dettagliatamente gli os identificati. Descriverne il contenuto (interno)

E' utile prima definire alcuni concetti riguardanti la morfologia esterna:

composto: os costituito da pi elementi distinti e simultanei

composito: costituito da pi elementi distinti e successivi

La classificazione morfologica interna avviene attraverso 3 Piani di riferimento:

1. Tessitura = piano melodico (evoluzione dell'altezza nel tempo)

2. Forma = piano dinamico ( evol. dell'intensit nel tempo)

3. Timbro = piano armonico ( relazione tra altezza/intensit nelle componenti spettrali)


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I criteri di classificazione sono:

(1) CRITERI DI MATERIA


(massa, timbro, grana)

la materia la qualit dell'oggetto indipendente dalla sua storia

(2) criterio di MASSA (si completa con quello di TIMBRO)


modo di occupazione del campo delle altezze da parte del suono. Generalizzazione di altezza.

La massa ci che fa individuare una o pi altezze distinte.

Pi livelli di massa:
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(3) criterio di TIMBRO ARMONICO

caratteristiche annesse alla massa che permettono di qualificare il suono


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(4) criterio di GRANA

la microstruttura della materia

percezione globale qualitativa di un gran numero di piccole irregolarit di dettagli caratterizzanti

la superficie dell'oggetto

corrispondenza nel tatto: grana di un tessuto

corrispondenza nella vista: grana visibile di una fotografia

Una successione di impulsi che accellera progressivamente fino ad essere percepita come una

grana, se la successione continua ad accellerare la grana viene percepita sempre pi fine fino a sparire.

la firma della materia, serve a qualificarla

3 tipi di grana in relazione con i 3 modi di sviluppo del suono: nullo, costante e iterativo:
- grana di risonanza / armonico: suoni a sviluppo nullo ma che si prolungano risonanza (es. scintillio della risonanza di un piatto)

- grana di sfregamento / compatto: suoni trattenuti, dovuta spesso allo sfregamento del fiato o dell'agente di generazione del suono
(es. fiato nel suono di un flauto, archetto)

- grana di iterazione / discontinuo: sviluppi iterativi (es. rullo di tamburo)


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Analisi Tipo-Morfologica (Shaffer)
(5) CRITERI DI FORMA
(dinamica, allure)

la forma la storia energetica del suono. Dimensione aspettuale-temporale.

(6) criterio di DINAMICA


evoluzione del suono nel campo dell'intensit

designa il profilo di intensit (fissa o variabile) caratteristico del suono.

Si sviluppa in 3 componenti (in acustica ADSR) Attacco Corpo Caduta

L'ATTACCO il momento determinante del suono, ruolo importante nella percezione del timbro e della forma
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(6) criterio di ALLURE (ANDATURA)
Microforma temporale / forma microtemporale.

Oscillazione, vibrato, caratteristiche dello sviluppo del suono. Ogni genere di vibrato generalizzato

Percezione globale di leggere oscillazioni pi o meno cicliche principalmente dell'altezza e dinamica

Le oscillazioni possono essere di 3 tipi:

1. di regolarit meccanica / ordinato

2. di periodicit flessibile / fluttuante (essere vivente come agente)

3. di irrregolarit imprevedibile / disordinato (fenomeno naturale)


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(7) CRITERI DI VARIAZIONE
(profilo melodico, profilo di massa)

Modalit di variazione dei criteri precedenti

meno strutturato perch deve rendere conto di tutto il resto che varia.

(8) PROFILO MELODICO


variazione melodica della massa, traiettoria.

Caratterizza una variazione che condiziona tutta la massa del suono.

Contrariamente al profilo di massa, che designa una variazione interna della massa, il profilo melodico corrisponde ad uno spostamento di altezze di tutto il suono.

E' il suono stesso che si muove, non evoluzione interna

Comporta la variazione del timbro armonico e in molti casi anche della dinamica

3 criteri orizzontali, relativi alla costruzione della variazione

Fluttuazione: instabilit leggera

Evoluzione: progressiva e continua

Per modulazione: per piani, per salti

3 criteri verticali, relativi alla sua densit e velocit

Percorso: quando la velocit lenta e la densit della variazione debole

Profilo: quando i due parametri sono una via di mezzo

Anamorfosi: quando la variazione forte e rapida


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(9) PROFILO DI MASSA


variazione complessiva della massa, dimensione/volume.

Corrisponde ad una variazione interna della massa del suono grazie a delle modificazioni che

la fanno inspessire o assottigliare.

es. un suono tonico che si evolve verso un suono spesso di massa complessa.

Strettamente associato a variazione di dinamica e timbro armonico


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