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Introduzione

Basandosi sullosservazione della relazione inversa tra frequenza dei pasti e adiposit, diversi
studi ipotizzano che mangiare piccoli pasti con una frequenza maggiore, favorisca la perdita di
grasso ed il mantenimento del peso corporeo. I meccanismi proposti sono quelli di un miglior
controllo dellappetito, un omeostasi migliore del glucosio e lincremento delleffetto termico del
cibo. Altre prove indicano che lassunzione frequente di macronutrienti pu essere utile per
lanabolismo; Diversi studi sembrano dimostrare un aumento della sintesi proteica quando i pasti
contenenti proteine vengono consumati con maggior frequenza.
Lo scopo di questo video quello di presentare e discutere molto brevemente una meta-analisi in
cui stata valutata la ricerca sperimentale sulla frequenza dei pasti in relazione ai cambiamenti
della massa grassa e magra.
Un totale di 327 studi stato attentamente valutato dai ricercatori; Sulla base di alcuni criteri, molti
studi sono stati scartati, sono cos stati presi in considerazione un totale di ben 15 studi. I
ricercatori si sono basati su dei modelli statistici per rilevare eventuali differenze tra i 15 studi che
prendono in esame i cambiamenti di frequenza e massa grassa; I parametri dei modelli statistici
sono stati stimati con il metodo della massima verosimiglianza, chi non conosce tale metodo trova
ulteriori informazioni nel link in descrizione.

Cambiamenti nella massa grassa


Le analisi statistiche che valutano la variazione della massa grassa dei partecipanti comprende 18
gruppi di trattamento appartenente a 10 studi differenti. La variazione della massa grassa dei
soggetti appartenenti a questi studi era del 3.551,12 Kg; Tuttavia, tra i 10 studi ne era presente
uno (effettuato da , Lwao et al) che influenzava fortemente i risultati della delle analisi. Quando
questo studio stato rimosso dallanalisi statistica, limpatto della frequenza dei pasti sul
cambiamento della massa grassa non era poi cos significativo.

Conclusioni
I risultati iniziali della presente meta-analisi suggeriscono un potenziale beneficio per la
composizione corporea quando si aumenta la frequenza dei pasti; Tuttavia, bisognerebbe
interpretare tali risultati in un certo senso. Gran parte dei risultati positivi tra numero di pasti
consumati e miglioramento della composizione corporea fanno parte di un singolo studio, il che
mette in discussione la veridicit dei risultati. Inoltre, una piccola differenza nella portata delleffetto
tra le frequenze suggerisce che ogni potenziale beneficio, se esistono, hanno un limite pratico
abbastanza significativo.

Come da sempre sappiamo, la gestione del peso bastata sul bilancio energetico; Quando le
Kcalorie assunte superano la spesa Kcalorica totale, lenergia in eccesso viene immagazzinata
principalmente come trigliceridi nel tessuto adiposo, soprattutto in assenza di attivit fisica.
Contrariamente, quando le Kcalorie spese superano quelle introdotte, avviene una perdita di
massa corporea. Lequazione del bilancio energetico coerente con la prima legge della
termodinamica; Cio, lenergia non viene ne creata ne distrutta ma, piuttosto cambia da una forma
allaltra, quindi convertita. Poich il corpo umano considerato un sistema aperto, diversi fattori
nutrizionali possono influenzare larchiviazione o la spesa energetica; Nel nostro caso lenergia in
eccesso viene archiviata nel tessuto adiposo sottoforma di trigliceridi, mentre lenergia spesa viene
dispersa come calore. Se lobiettivo quello di migliorare la propria composizione corporea, di
primaria importanza c ladesione al piano nutrizionale con il giusto introito Kcalorico a seconda
del proprio obiettivo piuttosto che alcune indicazioni pratiche sul numero di pasti; Quindi, se voglio
dimagrire cerco di avere una restrizione calorica per non accumulare energia. La frequenza dei
pasti dovrebbe essere una scelta personale che segue le proprie esigenze, stile di vita e
tempistiche quotidiane. Un esempio: Per coloro che svolgono una vita frenetica e sempre con poco
tempo a disposizione, ha pi senso organizzare lintroito Kcalorico su 3-4 pasti al giorno,
specialmente se si in definizione. Ovvio il fatto che se devo seguire un ipercalorica da 3600
Kcal, potrei non riuscire ad assumerle tutte in 3 o 4 pasti, allora conviene aumentare la frequenza.
Quindi, la frequenza dei pasti devessere una scelta puramente personale.

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