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CUORE

Il cuore è un organo muscolare cavo a forma di cono con l’apice in basso a sinistra e la base in alto, formata dal tetto degli atri. Si
trova nel mediastino, cioè lo spazio tra i due polmoni, protetto nella parte anteriore dalla cassa toracica ed è in posizione asimmetrica
rispetto alla linea mediana, spostato verso sinistra. Esso confina con i polmoni lateralmente e con il diaframma nella parte inferiore. Il
cuore è diviso in due metà da un setto verticale che ne impedisce la comunicazione, chiamato setto interatriale in corrispondenza degli
atri nella parte superiore e setto interventricolare in corrispondenza dei ventricoli nella parte inferiore. Ognuna delle due metà è
costituita da una cavità superiore, l’atrio, e da una cavità inferiore, il ventricolo, comunicanti tra loro attraverso l’ostio atrio-
ventricolare. Nell’atrio destro arriva il sangue dalla vena cava superiore e da quella inferiore, che passa al ventricolo corrispondente
attraverso la valvola atrio-ventricolare destra con forma tricuspidale che ha la funzione di impedire al sangue di refluire nell’atrio
durante la contrazione ventricolare. Le valvole sono formate da fogli di tessuto connettivo fibroso di forma triangolare attaccati in alto
all’anello valvolare. In basso dai lembi partono le corde tendinee attaccate ai muscoli papillari che fanno parte della muscolatura
ventricolare e hanno la funzione di mantenere la posizione della valvola chiusa ed evitare il rovesciamento delle cuspidi nell’atrio.
Durante la diastole (valvola aperta), il sangue passa dall’atrio al ventricolo. Durante la sistole (valvola chiusa) il ventricolo si contrae
spingendo il sangue nell’arteria polmonare attraverso la valvola arteriosa che si chiude in fase diastolica, per impedire al sangue di
ritornare nel ventricolo. Attraverso il piccolo circolo il sangue ritorna ossigenato attraverso le vene polmonari nell’atrio sinistro che è
diviso dal corrispondente ventricolo dalla valvola mitralica a forma bicuspidale. Attraverso gli stessi procedimenti il sangue passa nel
ventricolo e viene pompato nell’arteria aorta che porta il sangue nel grande circolo per poi ritornare attraverso le vene cave nell’atrio
destro. Il cuore viene a sua volta irrorato dalle arterie coronariche che nascono dall’aorta ascendente e si ramificano una verso destra e
una verso sinistra riportando poi il sangue nell’atrio destro attraverso le vene coronariche. La parete del cuore è formata per il 97% da
miocardio, costituito da cellule muscolari striate. Esso è ricoperto internamente da endocardio, che ha struttura e proprietà simili a
quelle dell’endotelio vascolare, ed esternamente dal pericardio viscerale (o epicardio) che arriva fino all’origine dei grandi vasi e si
rigira su se stesso formando il pericardio parietale. Fra le due pareti si trova il liquido pericardico che ha una funzione lubrificante. Il
pericardio è formato da un foglietto sieroso ed è ricoperto da uno strato di tessuto connettivo fibroso. Il miocardio ha un potere di
auto- eccitazione per permettere la contrazione cardiaca. Il battito cardiaco ha inizio nel nodo seno- atriale (SA) che si trova alla base
del cuore. L’impulso si espande attraverso la parete atriale fino a raggiungere il nodo atrio- ventricolare (AV), posto nella parte più
bassa del setto interatriale. Da questo parte un tronco comune chiamato fascio di His che si divide in due branche, a destra e a sinistra,
arriva all’apice dei ventricoli e risale successivamente lungo le pareti del cuore fino ai confini con gli atri. Il cuore è inoltre innervato
dal plesso cardiaco, formato dal parasimpatico (o nervo vago) che diminuisce la contrazione cardiaca e dall’ortosimpatico che invece
la aumenta.
 
POLMONI
I polmoni sono gli organi principali dell’apparato respiratorio. Sono collocati nella cavità toracica e la occupano quasi interamente.
Essi sono a forma di “cono” con apice verso l’alto e base concava poggiata sul diaframma in basso. Il polmone destro si presenta
leggermente più grande rispetto al sinistro che deve ospitare il cuore. Per tale motivo alla terminazione della trachea i bronchi di
destra si dividono in tre lobi e quelli di sinistra in due.
A livello dell’ileo polmonare (lo spazio “vuoto” situato tra i due polmoni) i bronchi si dividono prima in bronchi lobari poi in bronchi
segmentali e infine si aprono negli alveoli polmonari.
I bronchi si ramificano diminuendo il loro calibro. Sono essenzialmente formati da cellule epiteliali cubiche non cigliate ricoperte da
cartilagine e da uno strato muscolare che ha la funzione di tenere i bronchi aperti e di allungarsi o accorciarsi durante gli atti
respiratori.
Nella parte terminale dei bronchi, sulle loro pareti, si presentano piccoli alveoli polmonari: piccole cavità sempre piene d’aria (mai
vuote), circondate da un sottilissimo singolo strato di cellule epiteliali piatte (la membrana respiratoria).
Gli alveoli poi continuano fuori dalla parete dei bronchi raggruppandosi in gruppi più o meno grandi. L’insieme di tutti gli alveoli
formano il polmone.
Nei polmoni sono presenti delle fessure chiamate scissure polmonari che penetrano all’interno del parenchima polmonare
suddividendo l’organo in lobi.
La parete polmonare è una lamina sottile monocellulare con cellule piatte non cigliate con il nucleo disposto al centro.
L’epitelio è costituito da due tipi di cellule: pneumoniti di primo e secondo tipo. Le prime sono cellule piatte che formano la maggior
parte dell’alveolo; le seconde hanno un aspetto più rotondeggiante e sono numericamente inferiori.
I polmoni sono rivestiti da una membrana sierosa: la pleura. Essa presenta uno strato viscerale aderente alla superficie del polmone,
un sottilissimo strato di liquido pleurico, e uno strato parietale aderente agli organi esterni al polmone. Il liquido pleurico ha una
pressione inferiore a quella dell’aria, per tale motivo è possibile l’espansione del polmone senza contatti o attriti con gli organi
circostanti (come accade con il pericardio del cuore).
I polmoni sono vascolarizzati da due tipi di circolazione: quella funzionale ad opera dell’arteria polmonare che ha la funzione di
portare il sangue venoso ai polmoni per essere ossigenato; e la circolazione nutritizia ad opera delle arterie bronchiali che forniscono
ai polmoni il sangue necessario alla nutrizione del parenchima polmonare.
 
VIE AEREE:le vie aeree superiori sono costituite da: naso, cavità nasali, seni paranasali,faringe. Le vie aeree inferiori sono costituite
da laringe, trachea,bronchi e polmoni. –NASO: ha la funzione d filtrare, scaldare e umidificare l'aria inspirata, é costituita da una parte
esterna formata da uno schelettro osseo-cartilagineo(ossa nasali e cartilagini nasali) e da una parte interna,la cavità nasale. il vestibolo
nasale è la porzione della cavità nasale racchiusa da tessuti flessibili del naso, esso è sostenuto da sottili cartilagini.
il setto nasale separa la parte destra e sinistra della cavità nasale. Qst  2 cavità appaiate e simmetriche sn separate da una sottile
lamina ossea( setto nasale) ke parte dal vomere dell'osso sfenoide e s continua in avanti cn una lamina cartilaginea:anteriormente
comunicano cn l'esterno attraverso le narici.posteriormente con la faringe.La parete laterale è frastagliata da 3 sporgenze,i cornetti
nasali ke hanno il compito di frenare il passaggio dell'aria e di aumentare la sup con la quale essa viene a contatto.
FARINGE:canale muscolo-membranoso verticale, che mette in comunicazione naso,bocca e gola. é situato dietro le fosse nasali e la
bocca e comunicante in basso ,anteriormente cn la laringe e posteriormente cn l’esofago. Si estende dalla base del cranio al corpo
della 6° vert cervicale,ove s continua cn l'esofago, é diviso in 3 parti:Sup(rinofaringe),ke comunica cn le fosse nasali;
media(orofaringe),in rapporto cn la bocca;ìnf(ipofarìnge),sìtuato post alla laringe.
LARINGEorgano cavo, a forma di cilindro, le cui pareti cartilaginee sono resi stabili da legamenti e/o muscoli scheletrici. é situata
nella regione anteriore del collo.sotto la faringe e davanti all'esofago. La laringe s continua in basso cn la trachea.è costituita da 3
grandi cartilagini impari: cricoidea,tiroidea( ialine) e l’epiglottide (elastica). La laringe è un organo mobile ke svolge  tre funzioni
principali, separa  le vie aeree dalle digestive, la fonazione e circonda e protegge la glottide. All'interno della cavità laringea, al di
sotto dell'inserzione dell'epiglottide. s trovano 2 pieghe molto elastiche,l e corde vocali, formate da tessuto muscolare coperto da
mucosa. TRACHEA tratto cilindrico resistente e flessibile  dell'apparato resp ke connette la laringe ai bronchi.e c ha la funzione
passiva d conduzione dell'aria. Lunga 11-13 cm.decorre sul piano mediano davanti all'esofago.nella parte inferiore del collo e nel
torace,essa termina nel mediastino.il suo scheletro è formato da una serie d anelli cartilaginei a forma d C. Posteriormente, dove le
cartilagini sn interrotte, la parete è completata da un muscolo liscio. E’ rivestita internamente da un epitelio respiratorio ciliato.
BRONCHI:hanno origine dalla  trachea e sn principalmente 2,il bronco sx e dx. il bronco destro ha un diametro maggiore rispetto al
sinistro. essi decorrono al di fuori dei polmoni, alla loro origine c’è una cresta detta carena., i bronchi principali  si suddividono  nei
bronchi lobari che a loro volta si dividono in bronchi segmentali, entrando nei polmoni formando poi bronchioli. I bronchi principali e
le loro ramificazioni formano l’albero bronchiale. Ciascun bronco prima di suddividersi ulteriormente passa attraverso un solco detto
ilo polmonare. I bronchi sn costituiti da una tonaca fibrosa e da archi cartilaginei sostenuti dal muscolo bronchiale e da un tessuto
ricco di ghiandole mucose.
 
POLMONI.-organi fond dell'apparato resp.preposti allo scambio di ossigeno e anidride carbonica tra l'ambiente atm e il sangue.
Occupano la maggior parte della cavità toracica e risalgono x alcuni cm nella loggia sopraclavicolare del collo. I polmoni hanno
forma semiconica ad asse verticale:la faccia interna.appiattita.è rivolta verso gli organi medìastìnici(cuore,esofago,trachea,grandi
vasi);la faccia esterna.convessa.s adatta alla superf toracica interna; la tacca inf copre la corrispondente convessità del
diaframma.Sulla faccia interna c'è l'ilo che da passaggio ai bronchi, ai vasi e ai nervi. I polmoni sn solcati da incisure e scissure ke li
dividono in lobi;ìl polmone dx ha 3 lobi (sup.med.inf )quello sx ne ha 2. -Il piano strutturale dei polmoni può essere paragonato a un
albero il cui tronco (trachea )si divide in 2 rami principali(bronchi)ke a loro volta s dividono(ìl dx in 3 rami.sx in 2) e raggiungono
l'ilo. I bronchi si dividono sempre + diminuendo il proprio calibro.diventano bronchioli terminali i quali diventano bronchioli
respiratori Da qst nascono i dotti alveolari e da qst,infine,i sacchi alveolari, gruppi d + alveoli.
-Ciascun polmone è avvolto in una propria membrana sierosa(pleura). Nella trachea e nei bronchi extrapolmonarì.strutture anulari
cartilaginee provvedono a mantenere aperte te vie aeree; nei bronchi intrapolmonari, le strutture cartilaginee assumono forma di
placche; nei bronchioli al di sotto di 1 mm d diametro le strutture cartilaginee scompaiono.Fibre muscolari lisce sn reperibili in tutte le
vie aeree.cn massima densità a livello dei bronchioli terminali.
-L'innervazione del polmone è sostenuta dal nervo vago e da fibre del sistema nervoso simpatico.
 
 
LO STOMACO
Lo stomaco è l’organo cavo principale annesso all’apparato digerente; può essere definito una dilatazione a forma di sacco del canale
alimentare, tra l’esofago e l’intestino tenue. Lo stomaco è situato nella cavità addominale, occupa l’ipocondrio sinistro e parte
dell’epigastrio. Aderisce alla parte superiore del diaframma ed è posto tra fegato e milza. Presenta un orifizio d’ingresso chiamato
cardias e uno d’uscita chiamato piloro. È suddiviso in tre parti fondamentali: il fondo, il corpo e la regione pilorica. Il fondo è la parte
in alto direttamente sotto il diaframma ed è una regione quasi sempre piena d’aria, bolla gastrica. Il corpo invece è la parte centrale e
maggiore dell’intero organo. La regione pilorica invece è suddivisa in antro e canale pilorico. L’antro pilorico delimita il confine tra
stomaco ed intestino tenue. Il bolo alimentare si ferma in questa parte solo se il corpo dello stomaco è pieno altrimenti essa
rappresenta solo una regione di transizione. Lo sfintere pilorico è uno sfintere anatomico a differenza del cardias che è uno sfintere
funzionale. Lo stomaco presenta un epitelio cilindrico semplice ricco di muco che svolge la funzione di proteggere la mucosa
dall’elevata acidità del succo gastrico. La struttura dello stomaco, con qualche variazione, è simile a quella dell’intero canale
alimentare. Presenta infatti una tonaca mucosa formata da epitelio cilindrico semplice, una tonaca sotto mucosa formata da connettivo
lasso, vasi sanguinei e plessi nervosi, una tonaca muscolare con uno strato di fibre muscolari oblique, e una tonaca avventizia sottile e
liscia sulla quale superficie esterna si stratifica il peritoneo. Inoltre le cellule parietali dello stomaco sono responsabili della secrezione
dell’acido cloridrico. Lo stomaco è vascolarizzato da rami del tronco celiaco, dall’arteria gastrica di destra e di sinistra, e vene
inferiori che drenano direttamente nella vena porta. Lo stomaco inoltre presenta sul fondo delle ghiandole gastriche che vanno a
formare il sistema endocrino diffuso (SED).
 
TENUE
L’intestino tenue è la porzione più lunga dell’intero canale alimentare. Misura circa 7 metri ed è collocato direttamente sotto lo
stomaco e il fegato, occupando, con le sue raggomitolazioni, gran parte della porzione addominale. L’intestino tenue è diviso in tre
tratti: duodeno, digiuno e ileo. Il duodeno è la prima porzione dell’intestino ed è lungo circa 25 centimetri.
È irrorato dalla vena porta, dalla mesenterica e dalle arterie pancreatico-duodenali. Il digiuno e l’ileo invece sono in continuità tra loro
senza una divisione netta. Il digiuno nel cadavere si presenta sempre vuoto. Sono vascolarizzati da rami dell’arteria mesenterica
superiore. La superficie interna dell’intestino tenue presenta valvole conniventi. La tonaca mucosa presenta estroflessioni chiamati
villi intestinali che hanno la funzione di assorbimento. Nel duodeno possiamo trovare ghiandole tubolari ramificate. L’epitelio della
mucosa ha cinque tipi diversi di cellule ed è ricco di tessuto linfatico: enterociti (sull’epitelio dei villi aumentano la superficie di
assorbimento), calciformi, di paneth, endocrine, indifferenziate. La sua struttura morfologica è simile a quella di tutto il canale
alimentare: presenta una tonaca mucosa, una tonaca sottomucosa, una tonaca muscolare e una tonaca avventizia. La mucosa
dell’intestino tenue è ricca di ghiandole molte di queste non formano secrezioni ma sono definite ghiandole solo dal punto di vista
strutturale.
 
CRASSO
diverso dal tenue sia per lunghezza che per calibro. È un continuo susseguirsi di cavità (haustra) e restringimenti (clausura) ed è diviso
in cieco, colon e retto. Descrive nell’addome un cerchio quasi completo che circonda l’intestino tenue. Ha inizio con la valvola
ileocecale e termina con l’orifizio anale. La sua prima porzione è il cieco, completamente rivestito di peritoneo, presenta la valvola
ileocecale ed è vascolarizzato dalle arterie cecali ramificazioni dell’aorta ileocolica. La valvola ileocecale ha una funzione molto
importante in quanto consente il transito del bolo alimentare dall’ileo all’intestino crasso impedendo il flusso nel senso inverso. Il
colon invece è ulteriormente suddiviso in quattro parti: ascendente, traverso, discendente, sigmoideo. è vascolarizzato da rami
dell’arteria mesenterica superiore ed inferiore. Il retto presenta tre curve a cui corrispondono tre valvole. È irrorato dalle arterie rettali
che drenano nella vena porta. La struttura istologica è uguale a quella di tutti gli organo del canale alimentare. È formato da una
tonaca mucosa, una tonaca sottomucosa, una tonaca muscolare e una tonaca avventizia. La tonaca mucosa è composta da un epitelio
cilindrico semplice. Lo tonaca muscolare è formato da fibrocellule muscolari lisce interne, che si dispongono circolarmente, e da
fibrocellule muscolari lisce esterne, disposte longitudinalmente. La tonaca avventizia avvolge quasi completamente il cieco e il colon,
mentre riveste solo la parte superiore del retto; la parte rimanente, priva del rivestimento peritoneale, è avvolta nella fascia rettale. La
superficie interna è completamente liscia, priva quindi delle pieghe circolari e dei villi che caratterizzano l'intestino tenue.
 
 FEGATO: Il fegato svolge  funzioni metaboliche e sintetiche:  controlla e immette nel circolo ematico sostanze di natura
glucidica,proteica e lipidica. Il fegato rappresenta la principale riserva di sangue dell’organismo e secerne la bile nel duodeno. E’
l’organo viscerale più voluminoso. è posto immediatamente sotto il diaframma,e occupa la regione ipocondrica dx e parte della sx.Ha
forma ovale e colore rosso bruno, il suo peso è d circa 1500 gr.Ha  un diametro maggiore di 25 cm e una lunghezza di 10-11 cm. La
faccia sup è in contatto cn il diaframma, quella inf cn il rene dx e la massa intestinale. ed è caratterizzata da una serie d incisure e
avvallamenti corrispondenti all'impronta dei visceri addominali. é suddiviso in 4 lobi:dx,sx,caudato e quadrato, il legamento
falciforme  segna il confine tra lobo sx e dx, il legamento coronario sottende il fegato alla faccia inferiore del diaframma. È avvolto in
gran parte dal peritoneo,le cui pieghe lo mantengono in sito. formando una serie d legamenti.L'intera ghiandola è rivestita senza
interruzioni da un sottile involucro connettivale, la capsula di glisson, ke penetra all'interno, formando setti che la dividono in
numerose piccole formazioni a piramide tronca.dette lobuli epatici.
-il sangue arriva attraverso 2 vasi: l'arteria epatica, ke ha furnz nutritive, e la vena porta ke convoglia le sostanze assorbite
nell'intestino.
L'unità funzionale è la cellula epatica. Fra gli epatociti vi sn spazi intercellulari motto dilatati,nei quali s riserva la bile e ke
costituiscono l'inìzio dei canalicoli biliari.I capillari sanguigni ke arrivano a stretto contatto cn le cellule epatike sn dotati d cellule
particolari ke inglobano e distruggono i globuli rossi invecchiati. e riforniscono le c.epatiche dei materiale da cui qst elaboreranno i
pigmenti biliari.
 
 PANCREAS
Il pancreas è una ghiandola  secrezione sia esocrina che endocrina, è posto profondamente nella  cavità addominopelvica nell’ansa tra
stomaco e intestino tenue. L’organo presenta una testa contenuta nella C del duodeno; un corpo allungato che si estende
trasversalmente verso la milza, e una coda corta e smussa. Il pancreas ha un colorito grigio-roseo,è lungo circa 15 cm e pesa più o
meno 80g. Posteriormente al pancreas è situata la vena cava inf e le vene renali. La parte inf ad uncino gira intorno ai vasi mesenterici
sup. L’arteria lienale è responsabile del irrorazione del pancreas assieme alle arterie pancreaticoduodenali; il drenaggio è effettuato
dalle vene omonime. Il pancreas è una ghiandola tubolo-acinosacomposta.Le cellule esocrine sono organizzate in acini formati da
cellule epiteliali piramidali con l’apice orientato verso il lume. Alcuni acini si uniscono in un condotto rivestito di epitelio cubico
(cellule che secernono ioni bicarbonato).I dotti confluiscono prima in dotti interlobulari poi intralobulari i quali sfociano nel dotto
pancreatico principale (di Wirsung) che attraversa il pancreas in tutta la lunghezza. Il dotto pancreatico accessorio(di Santorini) non
sempre presente, può originare dal dotto pancreatico principale prima che questo lasci il pancreas. Il pancreas endocrino è
rappresentato dalle isole pancreatiche (di Langerhans).
-cellule alfa: secernono l’ormone  glucagone , hanno azione iperglicemizzante. sono le meno numerose e sono localizzate alla
periferia delle isole
-cellule beta: secernono l’ormone  insulina, hanno azione ipoglicemizzante. sono le maggiori e sono localizzate nella parte centrale
-cellule delta: secernono l’ormone somatostatina,hanno azione inibente su produzione e secrezione di insulina e glucagone, e di
rallentamento dell’attività assorbente e della produzione enzimatica da parte del canale digerente,  sono omogeneamente distribuite.
-cellule F: secernono il polipeptide pancreatico, inibiscono le contrazioni  della colecisti e regolazione della produzione di alcuni
enzimi pancreatici.
 
TIMO
Il timo è un organo impari situato nel mediastino antero posteriore, situato nella parte inferiore del collo. È un organo primario del
sistema linfatico (assieme alla milza) e raggiunge il suo massimo sviluppo solo nei primi anni di vita; dopo la pubertà regredisce. È in
stretta connessione con le altre ghiandole endocrine anche se non ha alcuna analogia. Assume un colore giallastro e la sua dimensione
vara con l’età. È costituito da due masse: il lobo destro e quello sinistro disposte lateralmente e unite tra loro nella parte centrale. Il
timo prende rapporti con il pericardio e con i vasi sanguinei che escono e entrano nel cuore e con i polmoni. È rivestito da una capsula
di connettivo da cui partono dei setti che dividono il timo in lobuli. Ogni lobulo è costituito da una sostanza corticale scura e più
esterna, e da una sostanza midollare interna e di aspetto chiaro. Ognuna delle due sostanze è attraversata da numerosi vasi sanguinei e
da fibre reticolari. Nella sostanza corticale sono presenti principalmente timociti, mentre nella midollare di sono i corpuscoli di
Hassal. La funzione del timo è quella di far maturare i linfociti T responsabili dell’immunità cellulare.
  
RENI
organi principali dell’apparato urinario, creano un rapporto diretto tra il sangue e l’urina. Svolgono diverse funzioni, tra queste:
filtrare dal sangue i prodotti di scarto del metabolismo ed espellerli attraverso l’urina,eliminazione rifiuti organici, regolazione di
volume e pressione del sangue, conservazione sostanze nutritizie utili,cooperazione con il fegato,ecc… Si trovano nell’addome, sotto
il diaframma ai lati della colonna vertebrale, tra l’ultima vertebra toracica e la terza vertebra lombare; sono organi retroperitoneali e
asimmetrici ; solitamente la  superficie superiore  del rene destro si trova  leggermente più in basso rispetto alla superficie superiore
del rene sinistro. Un rene adulto, misura di  lunghezza circa 10cm, di profondità  circa 5,5 cm, di spessore circa 3 cm e il suo peso in
media  è  di 150g.  I reni hanno  colorito rosso –bruno  e  la forma a fagiolo; i 2 reni hanno un polo superiore (sormontato da una
ghiandola surrenale), un polo inferiore, una superficie laterale convessa e una superficie mediale che presenta una flessura ( l’ilo
renale), che rappresenta il punto di entrata per l’arteria renale e di uscita  per la vena renale  e l’uretere. La superficie anteriore del
rene destro  è coperta da fegato, flessura epatica del colon e duodeno; la faccia anteriore del rene sinistro è coperta da milza , stomaco,
pancreas, digiuno e flessura splenica del colon. Ogni rene è protetto e stabilizzato da 3 strati di tessuto connettivo:capsula renale,
capsula adiposa,fascia renale.   La superficie interna del rene comprende una zona corticale, una midollare e il seno renale. La
corteccia renale,è la porzione più esterna del rene e ha un aspetto granulare; la zona midollare, si trova  all’interno della corticale, è
costituita da 6-18  strutture piramidali (piramidi renali) con base rivolta verso la corticale e  con  apice arrotondato ( papilla renale),
proiettato nel seno renale.  L’unità  anatomo- funzionale del rene  è il nefrone, costituito da un corpuscolo renale e da un tubulo
renale. Il nefrone conta tre parti principali: un tubulo contorto distale (nella corticale), un’ansa di Henle   (nella midollare) e un tubulo
contorto prossimale (nella corticale). La purificazione del sangue avviene del glomerulo situato all’inizio del tubulo distale nella
corticale. Il sangue arriva al glomerulo tramite un’arteriola afferente e si allontana da esso tramite un’arteriola efferente, portando il
sangue purificato. Il tubulo presenta un foglietto parietale in continuità con il foglietto parietale del glomerulo. Tale foglietto, nel
glomerulo, a livello delle arterie efferenti e afferenti, si gira su se stesso formando il foglietto viscerale del glomerulo. L’intero
glomerulo si proietta nella capsula di Bowmann,la parete esterna della capsula è rivestita da un epitelio pavimentoso semplice
(parietale,capsulare), che continua  con l’epitelio viscerale (glomerulare)  che copre i capillari glomerulari. Le grandi cellule
dell’epitelio viscerale  sono i podociti che si avvolgono intorno a i capillari glomerulari e presentano dei prolungamenti chiamati piedi
e pendicelli che si ancorano con quelli dei podociti vicini a intervalli regolari. Tra i due foglietti del glomerulo c’è uno spazio
uranifero (capsulare)  dove viene raccolto il filtrato glomerulare (circa 180 litri al giorno). Lo scarto proveniente dal sangue attraversa
la parete dei capillari (fatta di epiteli fenestrati) e le flessure di filtrazione ovvero gli spazi tra i podociti; Il filtro renale fa si che
globuli bianchi, rossi, emoglobina e proteine, non passino. La filtrazione avviene attraverso 3 barriere fisiche: endotelio capillare,
lamina basale,epitelio glomerulare.
La parte corticale del nefrone raccoglie il 65% delle sostanze che le viene “passata” dal glomerulo e le immette nuovamente nel flusso
sanguineo, nell’ansa di Henle si concentrano sostanze rimaste (sono costantemente presenti sostanze quali l’urea e la creatinina) e
avviene la formazione dell’urina che poi torna nella corticale. In questa ultima parte avviene l’ultima occasione per cambiare la
composizione dell’urina (viene soprattutto riassorbita l’acqua restante e il sodio).
 
APP GEN FEMM
L’apparato genitale femminile è suddiviso in due parti principali: i genitali interni e quelli esterni collegati dalla vagina. All’apparato
genitale femminile fanno parte, anche se collocate distanti, le mammelle. Gli organi principali dell’apparato sono le ovaie che
rappresentano da gonade femminile. I genitali interni comprendono: le ovaie, le tube di Falloppio, l’utero e la vagina. Le ovaie sono
due, di destra e di sinistra e hanno funzione riproduttiva. Sono situate nel bacino, lateralmente allo scavo pelvico. Solamente il
margine posteriore non è fisso, ma mobile. Il centro dell’ovaia è costituito da una sostanza midollare fatta da tessuto connettivo ricco
di vasi sanguinei. Mentre la zone più periferica, quella corticale, è formata da tessuto connettivo, con rare cellule muscolari, che
contiene i follicoli, piccole vaschette contenenti gli ovuli immaturi. I follicoli ormai atrofizzati formano un tessuto ghiandolare che ha
lo scopo principale di secernere gli ormoni femminili: follicolina e progesterone. L’apparato comprende anche le tube di Falloppio:
due canali sottili destinati a raccogliere l’ovulo prodotto dall’ovaia convogliandolo poi nella cavità uterina. Le loro pareti sono molto
sottili e formate da tre strati: peritoneo sieroso esterno, strato muscolare liscio e mucosa ricca di pieghe con cellule epiteliali cigliate.
L’utero è invece un organo cavo con spesse pareti muscolari destinato ad accogliere l’ovulo fecondato e proteggerlo fino al momento
del parto. È posto tra la vescica e l’intestino retto, nel bacino con apice in basso che si inserisce nella vagina. Questa parte si chiama
collo dell’utero e si distingue in due parti: porzione sopravaginale e cervice uterina. La cavità dell’utero è divisa in due parti: corpo e
collo ed è formata da tre tipi di tessuti: una tonaca esterna sierosa, una tonaca muscolare e una mucosa uterina con cellule epiteliali
cigliate.
 
(la mucosa uterina si rinnova ad ogni mestruazione). La vagina è invece un canale muscolo membranoso di forma ellittica formata da
due muscoli costrittori disposti ad anello. I genitali esterni invece comprendono la vulva e l’imene. La vulva si trova all’estremità
inferiore della vagina e presenta l’orifizio vaginale. È costituita da parti differenti: il monte di Venere (sporgenza tondeggiante
anteriormente alla vagina) le grandi e le piccole labbra e il clitoride (fatto di tessuto spugnoso). L’imene invece è una sottile
membrana molto vascolarizzata che “chiude” il vestibolo della vagina. L’intero apparato genitale femminile è vascolarizzato
dall’arteria uterina.
 
APP GEN MASCH
Nell’apparato genitale maschile, gli organi principali sono i testicoli che rappresentano le gonadi maschili; gli altri organi sono
considerati secondari. I testicoli hanno una forma ovale e sono contenuti nel fondo dello scroto; il sinistro è sempre leggermente più
basso di quello destro. I 9 decimi di un testicolo sono formati da circa 300 suddivisioni detti lobuli che contengono ciascuno 2 o 3
tubuli seminiferi che generano gli spermatozoi. I testicoli infatti hanno la funzione principale di produrre spermatozoi e secernere
l’ormoni androgeni, il più importante dei quali è il testosterone necessario per l’attivazione della spermatogenesi. Le pareti dei lobuli
testicolari racchiudono: tubuli seminiferi, rete vascolare e cellule connettivali. Nel connettivo ci sono le cellule di Leydig responsabili
della secrezione degli ormini adrogeni. I tubuli seminiferi hanno una parete di epitelio stratificato e cellule germinali di Sertoli. Una
volta prodotti, gli spermatozoi entrano nelle vie spermatiche, il principale dei quali è l’epididimo, raggomitolato e collocato nella
parte superiore del testicolo. Poi passano nel canale deferente che dallo scroto sale nell’addome, circonda la vescica, e raggiunge la
vescicola seminale che ha il compito di secernere liquido per mantenere in vita gli spermatozoi. Tale liquido è prodotto non solo dalla
vescicola ma anche dalla prostata, ghiandola situata sotto la vescica e collegata all’uretra posteriore, e dalle ghiandole di Cowper.
L’uretra poi si prolunga all’interno del pene che è diviso in tre parti principali: verga, glande e prepuzio. Il prepuzio ha il compito di
proteggere il glande ed è detraibile. Il glande invece è ricoperto da una mucosa molto fine e ricca di terminazioni nervose e alla sua
estremità presenta l’orifizio chiamato meato che permette la fuoriuscita degli spermatozoi. L’apparato genitale maschile è
abbondantemente vascolarizzato dall’arteria pudente. È anche ricco di nerci sensitivi, motori e secretori.
 
LINFONODO
Sono organi linfoidi associati al corso dei vasi linfatici, essi possono trovarsi nella sede sottocutanea, o all’interno di regioni profonde;
possono essere isolati o riuniti in gruppi.
La  loro forma può essere ovoidale, sferica o fusata; hanno consistenza duro-elastica e le dimensioni variano da1 mm a 25 mm. Il loro
colore è bianco-roseo. Sulla sup presentano una depressione detto ilo dal quale escono i vasi linfatici efferenti e una o più venule ed
entrano nervi ed una arteriosa. I vasi afferenti arrivano sulla sup del linfonodo.
Il linfonodo è circondato da una capsula di connettivo fibrillare dal quale partono i setti connettivali che penetrano nel parenchima
generando lo stroma reticolare. Il parenchima è formato da tessuto linfoide organizzati intorno allo stroma e si può dividere:
-zona corticale (la più esterna) costituita da noduli linfatici
-zona paracorticale zona intermadie, molto densa di cellule linfociti e macrofagi
-zona midollare formata da cordoni anastomizzati (linfociti, macrofagi e plasmacellule)
I linfonodi hanno funzioni immunitarie, arrikkiscono linfa di nuovi linfociti e filtrano la linfa con l’attività fagocitarla dei macrofagi.
 
MILZA
Organo intraperitoneale xkè avvolto completamente da peritoneo viscerale. E’ situata in corrispondenza del ipocondrio sx, in una
cavità peritoneale detta loggia splenica. Ha forma di ovoide irregolare con asse maggiore rivolta obliquamente in basso e in
avanti.Dimensioni: 12 cm lunghezza, 8 cm larghezza, 3cm spessore.Contiene sangue in abbondanza quindi ha un colore rosso
violaceo. Presenta 3 facce: laterale in rapporto col diaframma, faccia antero-mediale in rapporto con lo stomaco, faccia postero-
mediale in rapp col rene (tra faccia gastrica e renale c’è l’ilo).
La milza è rivestita da una capsula fibrosa alla quale aderisce il rivestimento pritonrale. Dalla capsula si originano le trabecole (setti
connettivali fibro-elastici). Lo stroma è formato da fibre reticolari con macrofagi.Il parenchima è formato da 1) polpa rossa costituita
dai cordoni della polpa 2) polpa bianca costituita da zone bianche disseminate in mezzo alla polpa rossa formate da tessuto linfoide
detti corpuscoli lienali di Malphigi. Vascolarizzata dall’arteria alienale. La funzione della milza è quella di filtrare il sangue
selezionando da esso i globuli rossi invecchiati o danneggiati e recuperare il ferro. Inoltre elabora ed immagazzina il sangue e produce
anticorpi per la risposta immunitaria
 
TIMO
Organo linfoide di natura linfo-epiteliale, in esso avviene la maturazione dei linfociti T. L’organo è contenuto nel mediastini anteriore
corrispondente alla faccia posteriore dello sterno. E’ costituito da due lobi avvolti da una capsula connettivale dalla quale si staccano
dei setti che lo suddividono il lobuli. In ogni lobulo si distingue una parte corticale ad alta densità cellulare e una pare midollare
chiara. Dai setti che lo dividono in lobuli si staccano dei setti minori che delimitano i lo bulini. Il timo è irrorato dalle arterie timiche.
Sia nella midollare sia nella corticale è presente uno stroma connettivale di fibre reticolari. Il parenchima è costituito da timociti, da
cellule epiteliali e macrofagi.
 
    CUTE
La membrana cutanea  riveste tutto il nostro corpo. Nella cute spessa (che ricopre il palmo delle mani e della pianta del piede)si
possono distinguere 5 strati, mentre nella cute sottile (che riveste il resto della superficie corporea)  se ne distinguono  solo 4. I termini
spessa e sottile si riferiscono allo spessore dell’epidermide e non dell’intera  la pelle.
La cute presenta  2 componenti: l’epitelio di superficie e il connettivo sottostante detto derma. L’epitelio è costituito da 4/5 strati:
strato germinativo (basale),è lo strato più interno e poggia sulla lamina basale,contiene cellule staminali, melanociti e cellule di
Merkel; strato spinoso , i cheratinociti sono uniti da desmosomi attaccati alle tonofibrille del citoscheletro, si possono trovare spesso
melanociti e cellule di Langerhans; strato granuloso, i cheratinociti producono cheratina e cheratoialina, pian piano  che le cellule si
assottigliano e si appiattiscono ,si sviluppano le fibre di  cheratina, gradualmente le membrane cellulari si ispessiscono, gli organuli si
disintegrano e la cellula muore;  strato lucido, è uno strato amorfo  presente solo nella cute più spessa; strato corneo, è formato da
strati  multipli di cheratinociti morti,appiattiti ed interdigitali, di solito è relativamente secco, resistente all’acqua  ma non
impermeabile ,permette una lenta perdita di acqua per perspiratio insensibilis.  Il derma  comprende 2 strati : strato papillare, costituito
da tessuto connettivo lasso che contiene capillari che riforniscono l’epidermide e gli assoni dei nervi sensitivi che innervano i
recettori  dello stato papillare e dell’epidermide; strato reticolare ,è più profondo,è costituito da tessuto connettivale denso irregolare
che circonda i vasi sanguigni. Sotto il derma è presente un tessuto   sottocutaneo  costituito  da connettivo lasso   detto ipoderma.
 
ENCEFALO
L’encefalo è una parte del sistema nervoso centrale, contenuta all'interno della scatola cranica, esso contiene il 98% di tutto il tessuto
nervoso presente nell’organismo; un encefalo adulto pesa in media 1,4 kg ed ha un volume di circa 1200cc.l’encefalo si presenta
grigio esternamente e dal marrone rossiccio al rosa internamente;ha inoltre la consistenza di una gelatina.l’encefalo contiene grandi
aree di corteccia nervosa,uno strato di sostanza grigia sulla superficie del cervello e del cervelletto copre la sottostante sostanza
bianca. Durante lo sviluppo nella porzione cefalica del tubo neurale  si formano 3 aree che si allargano, questo allargamento crea 3
vescicole cerebrali primarie: prosencefalo, mesencefalo, rombencefalo. Il prosencefalo e il rombencefalo si suddividono formando le
vescicole cerebrali secondarie. il telencefalo a sua volta costituirà il cervello. L’encefalo può essere suddiviso in 6 regioni:il cervello,il
diencefalo(epitalamo, talami, ipotalamo),il mesencefalo, il ponte (connette il cervelletto al tronco encefalico),il cervelletto, bulbo o
midollo allungato. Nella cavità cranica, L’encefalo è rivestito da membrane dette meningi encefaliche che lo proteggono. Gli strati
delle meningi encefaliche sono 3:dura madre, aracnoide,pia madre.  Esso elabora le informazioni provenienti dal corpo e dal mondo
esterno, innescando processi di risposta che possono essere di tipo chimico, motorio, comportamentale. Presiede a funzioni complesse
come l'attenzione, la coscienza, il sonno, la memoria, l'immaginazione, il pensiero e l'abilità creativa. Le funzioni del cervello sono
svolte da un'enorme quantità di neuroni, circa 20 miliardi. Esistono diversi tipi di neuroni, che vengono definiti in base alla forma, al
tipo di connessioni che essi formano tra loro, all'architettura cellulare e alla composizione biochimica. Il cervello propriamente detto
contiene all'incirca la metà dei neuroni complessivamente presenti nell'encefalo e appare diviso in due emisferi, tra loro connessi da
un fascio di fibre nervose che prende il nome di corpo calloso. L’encefalo comprende quattro cavità,dette ventricoli. Due ventricoli
laterali, separati dal setto pellucido, comunicano con il ventricolo diencefalico grazie al  forame interventricolare( di Monro); un terzo
ventricolo, comunica con il quarto ventricolo mediante l'acquedotto mesencefalico o del  Silvio. Nei ventricoli cerebrali e negli spazi
tra le meningi si trova il liquor (o liquido cefalorachidiano o liquido cerebrospinale); esso è presente anche nel canale centrale del
midollo spinale. Il liquor, limpido e incolore, possiede composizione simile a quella del plasma sanguigno, anche se i diversi
componenti sono presenti in proporzioni diverse. Tale liquido protegge le delicate strutture nervose, sostiene l’encefalo, trasporta le
sostanze nutritizie, i messaggeri chimici e le sostanze di rifiuto.
  
MIDOLLO SPINALE
Il midollo spinale è una parte del sistema nervoso centrale (SNC). Si presenta come un cilindro di tessuto nervoso leggermente
appiattito in senso anteroposteriore, all’interno del canale vertebrale. Esso è lungo circa 45 cm e stretto, presenta una incisura lungo la
superficie ventrale: fessura longitudinale mediana anteriore profonda; la superficie dorsale presenta un solco longitudinale poco
profondo: solco mediano posteriore. dai solchi laterali anteriori e posteriori da emergono le radici. Ogni regione del midollo spinale
(cervicale, toracica,lombare, sacrale) contiene tratti connessi a quel segmento e a quelli inferiori ad esso. Il midollo spinale è formato
da sostanza bianca esterna contenente assoni mielinici e amielinici disposti in tratti e colonne e sostanza grigia,posta al centro che
circonda il canale centrale e contiene pirenofori di neuroni e cellule gliali. In sezione trasversale la sostanza grigia forma una H con
due corna anteriori e posteriori. Dalle corna fuoriescono gli assoni che costituiscono la radice motoria anteriormente e sensitiva
posteriormente. Il midollo spinale presenta due rigonfiamenti: uno cervicale e uno lombosacrale, corrispondenti all’innervamento
degli arti inferiori e superiori. Il rigonfiamento cervicale fornisce nervi al cingolo scapolare e all’ arto superiore; il rigonfiamento
lombare offre innervazione a strutture della pelvi e degli arti inferiori. Al di sotto del rigonfiamento lombare  il midollo spinale
diventa appiattito e conico:regione cono midollare. A partire dell’estremità inferiore del cono midollare si estende una sottile striscia
di tessuto fibroso,il filum terminali. L’intero midollo spinale si divide in 31 segmenti, ogni segmento spinale è associato ad un paio di
gangli della radice dorsale. Anteriormente alla radice dorsale la radice ventrale lascia il midollo spinale. Le radici dorsale e ventrale di
ogni segmento entrano  ed escono dal canale vertebrale attraverso il foro intervertebrale. I nervi spinali sono detti nervi misti poiché
contengono sia fibre afferenti  (sensitive) che efferenti (motorie). Il midollo spinale è coperto da meningi spinali che lo proteggono e
offrono stabilità fisica. Esistono 3 strati meningei: la dura madre, l’aracnoide e la pia madre.
 
IPOFISI
L’ipofisi è una ghiandola pituitaria di forma ovale,con dimensioni e peso simili a un acino d’uva. Ha un colore grigio-rossastro, con
un diametro traverso di 12mm e un diametro antero-posteriore di 8 mm, e un peso di circa  0.5 g.
essa si trova inferiormente all’ipotalamo ed è contenuta in una depressione dell’osso sfenoide detta sella turcica. . L’ipofisi è in
rapporto con la regione di incrocio dei due nervi ottici antero-sup e con un seno venoso scavato nella dura madre sul fondo della fossa
ipofisaria.
.L’ipofisi  è costituita da una parte ghiandolare (adenoipofisi) , che  costituisce il lobo anteriore dell’ipofisi e da una parte nervosa
(neuroipofisi), che costituisce il lobo posteriore dell’ipofisi.  L’adenoipofisi è collegata all’ipotalamo da un particolare sistema
vascolare: sistema portale ipotalamo-ipofisario, e può essere divisa in 3 regioni: pars distalis, pars intermedia,pars tuberalis. l’
adenoipofisi: formata da cellule epiteliali disposte in cordoni. Le cellule secernono, sotto controllo ipotalamico, numerosi ormoni che
a loro volta controllano l’attività di altre ghiandole.  C.somatotrope (ormone della crescita), c.lattotropa (prolattina), c.corticotrope
(adrenocorticotropo), c.gonadotropa (follicolo stimolante,ormone luteinizzante) c.tireotrope (tireotropo)
Neuroipifisi: nell’ipotalamo numerosi nuclei nervosi producono due ormoni (ossitocina, antidiuretico che riduce la perdita idrica nei
reni) che vengono trasportati lungo l’assone alla neuroipofisi dove vengono scaricati nei capillari sanguinei.
EPIFISI o PINEALE
Piccola ghiandola rossa a forma di pigna, ha 8-10 mm di lunghezza e 2-4 mm di spessore circa.
essa fa parte dell’epitalamo. E’ posta sulla linea mediana a livello del diencefalo,  è rivestita da pia madre e circondata da liquido
cefalorachidiano.  Contiene neuroni, cellule gliali e cellule secernenti:  pinealociti, disposte in cordoni e follicoli e responsabili della
sintesi di melatonina..  L’attività delle ghiandole è legata al quotidiano ciclo sonno-veglia.
TIROIDE
la ghiandola tiroide avvolge la superficie anteriore della trachea. Ha l’aspetto di una farfalla   E’ organizzata in due lobi(le ali),uniti
sulla linea mediana da un istmo che si trova a livello della 6 vertebra cervicale. le dimensioni della tiroide variano in base a fattori
ereditari,ambientali e nutrizionali. Pesa circa  sui 34 g, è alta 3 cm (altezza maggiore) ed è avvolta da una capsula connettivale. Essa
ha un colorito rosso scuro dovuto alla ricca vascolarizzazione che avviene x mezzo delle arterie  tiroidea superiore e inferiore. La
tiroide è formata da decine di milioni di follicoli (strutture cave). Le cellule secernenti sono di due tipi:
-follicolari propriamente dette (triiodotironina e tiroxina)
-parafollicolari (calcitonona: diminuita liberazione di calcio dall’osso)
 
PARATIROIDI
4 Piccole ghiandole endocrine di colore rosso-marrone;poste nell’ambito della superficie posteriore della tiroide.  due per lato, si
trovano sulla faccia posteriore dei lobi tiroidei; hanno forma ovoidale e misurano pochi millimetri. Il loro peso complessivo è di circa
1,6 g. Il tessuto cellulare è organizzato in cordoni e isole cellulari; contengono 2 tipi di cellule:
-cellule principali: produzione del paratormone
-cellule ossifile:considerate cellule inattive o immature, ricche di mitocondri. La vascolarizzazione arteriosa   delle paratiroidi avviene
tramite le arterie tiroidee superiori e inferiori.
GHIANDOLE SURRENALI
Formazioni piramidali di color giallastro, poste sul polo superiore di ciascun rene, circondate da una capsula fibrosa densa: altezza
3.5cm, spessore 1 cm, peso 7,5g.ciascuna ghiandola surrenale è annidata tra il rene e il diaframma, rivolta verso la cavità
addominopelvica. Le ghiandole surrenali sono vascolarizzate  dalle arterie: renale, frenica inferiore,aorta. E’ suddivisa in 2 regioni
secernenti: una corticale esterna e una midollare interna. Midollare e corticale sono due ghiandole diverse per origine e funzione.
La corticale è costituita da cellule di tipo epiteliale e producono ormoni steroidi (coinvolti nel metabolismo di proteine, carboidrati e
del bilancio elettrolitico). Nella  porzione corticale si distinguono 3 zone:glomerulare,fascicolata, reticolare.
La midollare è di origine nervosa e ha colorito rosso-bruno, contiene cellule cromaffini innervate da fibre simpatiche pregangliari;
alcune cellule secernono adrenalina e noradrenalina che agiscono promuovendo l’utilizzo di energia cellulare e mobilizzazione delle
sostanze energetiche.
TIMO
È situato nella cavità toracica, è contenuto nel mediastino anteriore, dietro lo sterno. Esso si estende dalla base del collo al margine
superiore del cuore; raggiunge le sue dimensioni massime nel periodo che precede la pubertà: circa 40 kg. Il timo produce ormoni
necessari allo sviluppo e al mantenimento delle difese immunitarie. presenta cellule epiteliali timiche  secernenti ormoni timici che
promuovono la proliferazione e la maturazione dei linfociti T. (timosina, fattore umorale timico, timopoietina)
PANCREAS
E’ posto profondamente nella cavità addominale davanti alla colonna vertebrale. L’organo presenta una testa contenuta nella C del
duodeno; dalla testa ha origine il corpo a forma di tronco di cono rivolto verso sinistra e in alto. Il corpo termina con la coda che
prende rapporto con la milza. Il suo asse maggiore misura 15 cm. Posteriormente al pancreas è situata la vena cava inf e le vene renali.
La parte inf ad uncino gira intorno ai vasi mesenterici sup. Nel pancreas è contenuta una componente endocrina rappresentata dalle
isole pancreatiche (di Langerhans).
-cellule A secernono glucagone , sono le meno numerose e sono localizzate alla periferia delle isole
-cellule B secernono insulina, sono le maggiori e sono localizzate nella parte centrale
-cellule D secernono somatostatina, omogeneamente distribuite
-cellule PP secernenti polipeptide pancreatico
GONADI
Producono steroidi sessuali: nel testicolo androgeni (in prevalenza testosterone); nel ovaio estrogeni e progesterone (in piccole
quantità di androgeni). Strutture responsabili: nel maschio cellule interstiziali (di Leydig); nella femmina teca interna del follicolo
ovario. 
 
 L’aorta è il tronco arterioso umano unico della circolazione sistemica.  L’aorta emerge dalla base del ventricolo sinistro. Essa si curva
ad abbracciare il bronco di sinistra e di qui sende nel mediastino posteriore lungo la colonna vertebrale. le pareti dell’aorta ( arterie e
vene) sono costituite da 3 strati: la tonaca intima, la tonaca media e la tonaca avventizia l’aorta è formata da vari tratti , ovvero da una
parte ascendente, da un arco e da una porzione discensente. L’aorta acendente è lunga circa 5 -7 cm e si origina a livello della valvola
semilunare aortica del ventricolo sinistro. l’arco aortico si ripiega al di sopra della superficie anteriore del cuore, connettendoo l’aorta
acendente con l’aorta discendente.  Dall’arco aortico si originano 3 arterie elastiche: il tronco brachioncefalico, la carotide comune di
sinistra, e la succlavia di sinistra. Le arterie elastiche (arterie di conduzione) sono grandi vasi con diametro maggiore di 2,5 cm e le
pareti non sono molto spesse ma però sono molto resistenti. La tunica media di queste arterie contiene un alta percentuale di fibre
elastiche e poche fibrocellule muscolari. Il tronco brachioncefalico detto anche arteria anonima, risale per un breve tratto e poi si
suddivide in arteria succlavia destra e una arteria carotide comune di destra, quete arterie irrorano il braccio destro e la metà destra
della testa e del collo e delle spalle. Le areterie sccclavie escono dalla cavità toracica , diventano arterie ascellari che entrano nell’arto
superiore e diventano arterie brachiali. Ogni arteria carotide comune si divide in una carotide interna e in una carotide esterna . le
carotidi esterne e i loro rami èportano il sangue  alle strutture del collo e della faccia. Le carotidi interne e i loro rami entrano nel
craneo e forniscono sangue all’encefalo e agli occhi. Le carotidi interne formano il circuito celebrale arterioso.
 
 
 
 
 

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