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APRILE 2003
Construction drawings
Designation systems
Buildings and parts of buildings
NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma specifica i criteri dei sistemi di designazione e un codice di desi-
gnazione per edifici, inclusi spazi, elementi e componenti di edifici.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dellarte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte
in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terr in considerazione, per leventuale revisione della norma stessa.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
3 TERMINI E DEFINIZIONI 1
4 DESIGNAZIONI DI TIPO 2
figura 1 Esempio di designazioni di tipo ............................................................................................................... 2
5 DESIGNAZIONI SINGOLE 2
figura 2 Esempio di designazioni singole ............................................................................................................. 2
6 CODICE DI DESIGNAZIONE 2
6.1 Designazione principale ........................................................................................................................ 2
6.2 Designazioni addizionali ....................................................................................................................... 3
DICEMBRE 1998
Construction drawings
EUROPEAN STANDARD Designation systems
Buildings and parts of buildings (ISO 4157-1:1998)
Dessins de btiment
NORME EUROPENNE Systmes de dsignation
Btiments et parties de btiments (ISO 4157-1:1998)
Zeichnungen fr das Bauwesen
EUROPISCHE NORM Bezeichnungssysteme
Gebude und Gebudeteile (ISO 4157-1:1998)
ICS 01.100.30
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comit Europen de Normalisation
Europisches Komitee fr Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
1998 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
NOTIFICA DI ADOZIONE
Il testo della norma internazionale ISO 4157-1:1998 stato approvato dal CEN come nor-
ma europea senza alcuna modifica.
NOTA
I riferimenti normativi alle norme internazionali sono elencati nell'appendice ZA (normativa).
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
Le norme sottoindicate contengono disposizioni valide anche per la presente parte della
ISO 4157, in quanto in essa espressamente richiamate.
Al momento della pubblicazione della presente norma erano in vigore le edizioni sottoindicate.
Tutte le norme sono soggette a revisione, pertanto gli interessati che stabiliscono accordi
sulla base della presente parte della ISO 4157 sono invitati a verificare la possibilit di
applicare le edizioni pi recenti delle norme richiamate. I membri dellISO e dellIEC
posseggono gli elenchi delle norme internazionali in vigore.
ISO 4157-2:1998 Construction drawings - Designation systems - Room names and
numbers
ISO 4157-3:1998 Construction drawings - Designation systems - Room identifiers
3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente parte della ISO 4157, si applicano i termini e le definizioni seguenti.
3.1 vano: Area o volume, spazio o vuoto effettivamente o teoricamente delimitato, anche nel
senso non tradizionale del termine.
Esempi
- Balconata di una sala cinematografica
- Scale (considerate come vano separato in ogni piano)
- Auditorio con porte a soffietto
- Terrazza parzialmente coperta
- Atrio (anche senza tetto)
- Condotti di aerazione (considerati come vano separato in ogni piano)
- Vani dellascensore (considerati come vano separato in ogni piano)
- Vuoto nel soffitto
Nota Un vano nel contesto di una numerazione pu anche non essere completamente racchiuso da pareti, soffitto
e pavimento. Tuttavia, per poter assegnare un numero a un vano, esso dovrebbe presentare alcune di tali
delimitazioni fisiche.
3.2 nome del vano: Nome comune o attribuito che rappresenta luso o la funzione prevista del
vano.
Nota 1 I vani di uno stesso edificio possono avere nomi identici, come per esempio AULA. Non necessario diffe-
renziarli, per esempio AULA A, AULA B ecc.
Nota 2 Le lettere o numeri supplementari come B o 3 in AULA B, CAMERA DA LETTO 3, dovrebbero essere
assegnati ai nomi dei vani solo se rappresentano il nome duso pratico delledificio. I nomi attribuiti come
CHOPIN o TAYLOR dovrebbero essere preferiti in casi del tipo AUDITORIO CHOPIN, SUITE TAYLOR, ecc.,
per la loro funzione mnemonica.
4 DESIGNAZIONI DI TIPO
Oggetti diversi devono essere classificati in base al tipo, per esempio tipologia o proget-
tazione delloggetto (vedere figura 1).
figura 1 Esempio di designazioni di tipo
5 DESIGNAZIONI SINGOLE
Deve essere identificato ogni oggetto separato. La designazione singola spesso una
indicazione di posizione (vedere figura 2).
figura 2 Esempio di designazioni singole
6 CODICE DI DESIGNAZIONE
La designazione completa deve consistere in una designazione principale e una designa-
zione addizionale.
7.1 Edifici
Gli edifici appartenenti allo stesso progetto devono essere indicati con una designazione
principale e una designazione singola, per esempio CASA 1, CASA 2, ecc. (vedere figura 3).
figura 3 Esempio di designazione di edifici
7.2 Piani
Un piano lo spazio tra due livelli consecutivi o lo spazio tra un livello e un tetto, delimitati
da limiti fisici (pavimenti, soffitti e pareti), inclusi i muri esterni ed altre parti rilevanti
delledificio (vedere figura 6).
Ogni piano deve essere numerato in successione dal basso verso lalto, iniziando da 1 al
livello pi basso utilizzabile per qualsiasi scopo (vedere figura 5).
Zero deve designare lo spazio situato immediatamente al di sotto del livello pi basso
utilizzabile per qualsiasi scopo.
La numerazione non si applica solo allo spazio utilizzabile di un determinato piano bens
anche ai limiti fisici che delimitano tale spazio, per esempio il pavimento soggetto a carico
e soffitti al di sopra del piano, i muri e i soffitti del piano, ecc.
Il livello della faccia superiore della parte portante delledificio indica il livello di transizione
da un piano a quello successivo (vedere figura 6).
figura 6 Transizione da un piano allaltro
In caso di differenze di livello allinterno di un edificio, per esempio mezzanino, piano fuori
dal livello principale, pianerottolo, rampa, ecc., devono essere riportate tutte le indicazioni
necessarie al fine di evitare errori. Tali indicazioni devono essere in forma di livelli o abbre-
viazioni elencate e posizionate accanto alla numerazione del piano in questione.
Le scale devono avere la stessa numerazione dei piani in cui sono situate, in presenza o
meno di pianerottoli intermedi.
7.4 Livelli
7.4.1 Generalit
Ai fini della presente parte della ISO 4157, il termine "livello" corrisponde al concetto
inglese di "livello" come livello numerato in senso logico a partire dal piano terra: ossia
primo livello, secondo livello, ecc.
I livelli devono essere numerati nellordine secondo la pratica riconosciuta a livello
nazionale nel Paese in cui si trova ledificio. Nei Paesi in cui la regola di numerazione
indicata nella ISO 4157-1:1980 stata ampiamente utilizzata, ci deve essere consi-
derato come pratica accettata a livello nazionale.