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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVIT CULTURALI

Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte

Monografie
9

2001
MIN ISTERO PER I BENI E LE ATTlVIT CULTURALI
SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DEL PIEMONTE
REG IONE PIEMONTE
ClT r DI MONDO vT

DAI BAGIENNI A BREDULUM


Il pianoro di Breolungi tra archeologia e storia

a cura di
M ari ca Venturino Ga mbari

O MEGA EDIZ IONI


ARCHEOLOGIA E STORTA

Avoe,tenza
Sono state usate le seguenti abbrev iazioni : us: un it slratigra fica;
d.: diametro; L. : lunghezza; I.:brghezz.a; s.: spessore. Quando non
diversamente indicato, i d isegni della cer.lm <....l sono in scala 1:3,
quelli d t!i maoufaUi i n p ietra c dei reperti metallici in sca b 1:2.
Sparsi per saxa. I Bagie""i dalle origini alla Lex Iulia de civitate
Filippo Mari a Gambari

progressi comp iuti dallo studio de ll'e t del Ferro Allo stato attuale de lle conoscenze semb ra dunq ue
in Piem onte consentono o rmai d i affrontare l'a nalisi oppo ltuno rite ne re che la definizio ne de i Bagienni co-
d i q uesm pe riodo storico articola ndo lo in un rappo n o me liguri nelle fonti antiche auto ri zzi a ri tenerli, secon-
stre no con le di verse po po lazio ni ind igene, definite do il significato "tecnico" de l term ine per gli storici a n-
da i no m i tramandati dalle fonti antiche, pe r lo p i di tichF, una popolazione che i Ho mani ritenevano autoc-
et ro ma na. Nel Cuneese ap pare d unq ue essenziale tona, costituitasi nel territo rio prim a d elle invasioni gal-
a nalizza re il quadro emergente dalla doc umentazio ne liche. In questo caso, se potesse essere ri ten uta sicura
a rcheo logica con le notizie ricostrui b ili sul pi impo r- la lettura, la de finizio ne de i Tu rii come Lig uribus orl i
tante raggru ppamento etni co d ell a Liguria intern a, i non dovrebbe essere sem plicem ente sinon ima di Liguri
Bagienni, la cui deno minazione e merge in relazione ma po tre bbe de no tare un gruppo staccatosi dalle po-
con la ro mani zzazione rendendo necessa ri o sottopo r- polazio ni Iig uri cisalpine o transalpine e insediatosi
re ad a na lisi critica l'ipotesi d i una su a possibile nella zona alpi na in un mo mento di cui si conservava
proiezio ne in pe riod i p ici a ntichi del IV-III secolo a.c. alme no il ricordo, pi o me no fede le.
In q uesto ambito il contributo fo rni to dag li sca vi di Ri tenere i Bagienni autoctoni vuoi dire iln maginare la
Breolung i proprio q ue llo di po te r esamina re sullo loro etnogenesi nel corso dell'et del Bronzo finale o
stesso sito una successione articolata che mostra della prima et del Ferro a parti re elal substrato ligure co-
un 'occu pazione con poche interruzio ni da ll 'et del mune de lla Liguria interna, cio elai g rup pi parlanti lin-
Bron zo fin a le al com ple to arco de ll 'et del Fe rro. Sa r gue appartenenti alla fami glia de l celtico ma distinte dal
dunqu e o pportuno fo rmulare pre liminarme nte il q ua- ga llico transal pino diffuso in Italia dalle invasio ni de l IV
d ro ricostrui bile pe r una corre na definizio ne geogra fi - secolo a.c.'. d unque questa la prima ipotesi eli parte n-
ca e concettu ale dei Bagien ni per poi ve ri ficarne i za da confron[are con l'evidenza archeologica.
possibili riscontri con l'eviden za a rcheologica e pro- AJ cuoi ulteri ori indizi possono emergere a pa rti re
vare a de lin eare una sintesi sto rica de lle vicende d i da ll 'a nalisi lingu istica de lla stessa de no minazio ne dei
questa popolazione nel territo ri o cuneese. Bag ienni. A diffe re nza da q ue llo degli Sia tielli ("qu e lli
che abitano in un territorio, gli in digeni "), quest'ultimo
no me pu essere ritenuto un appe llati vo corrisponde n-
Origini, d enominazione e terrilorio d ei Bagienni sulla te a q uello usato all 'interno de lla po po lazio ne stessa' .
base delle/onti e della ling u istica Non difficile attribuirne l'e timo logia ad una parola
molto studiata dagli indoe uropeisti, rife rita ad un mo-
Innanzi tutto b isogna rimu overe dal campo delle dello origina rio ' bbagos "faggio" e sopravvissuta a nco-
ipo tesi un possibile collegame nto dei Bagi en n i con le ra oggi ne lle parole che in inglese ed in tedesco indi-
in vasioni ga lliche, d erivato da lla difficoltosa lettura cano il libro' : ben presente ne l celtico, la radice bb ag-
del passo pliniano in Nat. H isl . III , 20, corre no dai fi - si ritrova anche ne lla definizio ne di un g ruppo di divi-
lologi q uattrocenteschi in ... Ca ll.lrig ibus orli Bagien - nit femminili (assimilabili alle diverse "madri " collega-
ni. . si suggerirebbe cos una o ri gine d a ll a popola- te nella religiosit celtica alle e nergie della natura e
zione certa me nte ga llica (come evide nte a nche solo della vegetazio ne) dette Bagina tia e', in quella de l d io
dalla a na lisi ling uistica de lla de no minazio ne bime m- Bag i nus a queste ultime associalo' e di G iove Baginale
bre "re in battaglia") tra nsalpina dei Caturiges, in mo- presso Vienne in te rritorio allo b rogo". Dalla stessa radi-
do a na logo a quanto indicato da Plinio pe r popo la- ce il to ponimo di tipo aggettivale Bag a cum, centro de i
zioni della Transpadana fissates i su l territori o in corri - Nervii nella Gallia Be lgica 9 Risulta ricorre nte ne l mo n-
s po nde nza alle invasioni galliche (come i Ver tamoco- d o celtico il riferime nto di popolazio ni e citt ad albe ri
ri o i Libul). D'a ltra pa rte il passo, ogge ttiva me nte sacri o alle divinit a questi collegati (solo pe r citare un
ostico e pe r lo pi risolto come ... Tu ri Liguribus orti, esempio, po~o no essere richiamati i D ervii e le Ma tres
Bagienn i.. permane incerto ma no n pare autori zzare o r lae D ervonnae, collegate alla que rcia), ma gi in
la lettura Calurig ibus lasciando se ma i come pi con- s questa de no minazione ne lla fascia a sud de l Po mo-
vincente qu ella corrente nei codici, non priva di con- stra un forte legame con iI mondo celtico tmnsalpino
fenne ne l riscontro epig rafico I . ed aspetti di d iffere nziazio ne ris petto alle po polazio ni
34 ARC H EOLOG IA E STORIA

Fig. 25 O ncino. Santuario della Madonna del Bel Faggio.

liguri dell'Italia antica . Un pagus Bagiennus me nzio- a.c., forse lo stesso Velle io Pate rcolo, riportasse una
nato in te rrito rio ve le iate dall a Tabula Alimentarla del localizzaz io ne in Bagiennis o simile , tanto da rendere
Il secolo d.C., cos come un pagus Statiellus, probabil- facile in et tarda la confusio ne con il te rrito rio di
mente ad indicare l'o rigine di piccoli g ruppi distaccati Po lle nzo, colo nia romana effettivame nte fondata ai
nell'Appennino parmense in et romana, ma in gene rd- margini delle terre de i Bagienni " .
le dalle diverse citazio ni emerge l'impo rta nza territo ria- Che sig nificato bisogna dunqu e dare a questa am-
le e politica dei Bagienni ne ll e fasi che precedono la pia attestazio ne de l nomen de i Bagiennl? Probabil-
piena romanizzazione lO , me nte una particolare devozio ne ai boschi di faggio
In realt risultano divers i indizi di un 'este nsio ne ne l Pie mo nte occidentale ha favorito gi in et pre ro-
a mpia del nomen se non d ell 'ethnos d ei Bagienni. mana la moltiplicazio ne de lla de nominazio ne Bagien-
Abbiamo gi ricordato le divinit della Drome che ri- ni pe r gruppi mino ri indipe nde nte me nte dai veri con-
mandano chiaramente ad un etnico eli Baginates ll ma fini politici di questa e tnia ne l III-II secolo a.c. Q ual-
addirittura Velleio Pate rcolo (J 15,5) dice che Epore- che trdccia riman e ancora a livello toponomastico e
dia (Ivre a) fu fond ata nel 100 a.c. in Bagiennis. Non d evozionale 1s ; del resto non sembra una coincidenza
convincono le spiegazioni che cerca no di sostenere che ancora oggi ad O ncino in valle Po, sul confine
che Velleio sia caduto in un equivoco l 2 anche perch a ntico tra il te rritorio d e i Taurini e d ei Bagienni l6 e
diversi aspetti topono mastici attestano tra Canavese e lungo una via di vali co secondaria verso la val Varaita
Biellese la presenza del topo nimo Bagienna 13. D'altrd sorga ancora oggi il Santuari o de lla Mad o nna d e l Be l
parte una prova indiretta sembra confermare una cer- Faggio (o de l Bel /<0') (fig. 25), le cui strutture attuali
ta ambiguit del te rmine Bagienni ne l Piemonte occi- sono databili alme no a l 1535, dove a ncora ne ll 'Otto-
de ntale: Claudiano ne l Bellum Gothicum, p a rla ndo cento era visibile qualche faggio dalle dime nsio ni ec-
della battaglia di Po lle nzo de l 403 d .C. ( vv. 635-650) cezionali e di et plurisecola re l 7 de l resto possibile
la dice avvenuta sull e stesse terre in cui M ario an- che la deno minazio ne diffusa s ia un segna le di pare n-
nie nt i Cimbri. L'unica s piegazione che la fonte di te le tra i g ruppi lig uri del Pie mo nte occide ntale a nte-
Cla udiano sulla battaglia de i C'ampi Raudii del 101 rio rmente all 'arrivo (iniZi Vl secolo a.c.') di gruppi
SPARSI PEIl SAXA. I IlAGI ENNI DA LLE ORIGINI ALLA LEX IULLA DE CTVIT ATE

Fig. 26 Pa nicolarc delb 'f'abl/la Pedemurllii '/IIliqui, et medii Clelli, incisio-


ne di P. Amali e P. Tela, disegna ta da Lirelli ( fin e XVIII secolo) con ."0- Stalielli Bagienni
vrJ.ppposizione dei lerrilori di ;tku ne de lle pill no1e popolazioni della Li-
gu ri;] interna piemontese (Staffel/i, Ragiellni, flagiel/lli M Ol1tani c 1itl"ii-
Venen t). Bagienni M ontani ~ Turii- Veneni

dall 'area alpina orientale (Taurisci) da cui si o rigine- ti acque alpino, staccandosene pe r fare posto all 'en-
ranno le lite dominanti di Taurini e Salassi 1 e le di- clave costituita da ll a zona occupata d a Turii e Veneni,
visioni geografiche dell 'e t roma na ,"- corrisponde nte a lla valle Stura ed a lle immediate
Lasciando da parte comunqu e gli indizi di una adiacenze". Il limite me ridio nale arriva logicame nte
possibile originaria parentela anti ca dei Bagienni con allo spartiacque a ppenninico, ma qui bisogna te ne re
le popo lazio ni del Piemonte no rdoccidentale, s u cui conto che progressivame nte s i distaccano (anche a
si torne r, cerchiam o dunq ue di definire sul piano geo- ca usa clelia politica di divisione condotta dai Rom ani)
grafico il te rritorio dei Bagienni al mo me nto dai Bagienni i loro affmi M ontani", determinando un
dell'incontro con i Ro mani . 11 confine sette ntrionale confine probab ilme nte rappresentato d alla bassa val-
coincide con l'asta del l'o fin da lle sorge nti , per poi lata del torre nte Pesio fino alla confluenza con il Ta-
staccarsi a valle d egli importanti guadi di Casa lg rasso naro. La d em arcazione orientale, infine, corrispon-
seguendo una linea no n definibil e ne i dettagli ma dente approssimativamente al limite de i municipi ro-
grosso modo corrispo ndente ad un limite costa nte ne l mani di Augusta Bagiennorum ed Alba Pompeia,
te mpo, che segna tutto ra la divisione tra la provincia d a collocare probabilme nte sullo spartiacque tra la
di Cuneo e quelle di Asti e Torino e appare no n mo l- valle Belbo e la val Bormida (fig. 26).
to modificata rispetto agli antichi confini ricostruibili La delimitazio ne de l territorio al momento della
tra i municipi romani di Pollentia e Alba Pompeia e conquista ro mana deve naturalmente essere conside-
q uelli di Ca rreum Potentia ed /-Iasta 20 ; la linea di de- rato il risultato di un'evoluzione e di possibili oscilla-
marcazione occide ntale segue grosso modo lo spar- zio ni nel pe riodo precedente, a nche con contese di
.% AHCHEOLOG tA E ST ORtA

Fig. 27 Casalgr.lsso, letto del fiume Po. Spada a man ico pieno Lipo Ki r- Fig. 28 ASli. Elmo crestalO vil lanoviano di prob-.lbile produzione ta rQu j-
shga nshallsen, tipica della zona rcnana (inizi IX secolo a.c.). niese, seppellilO ritu almenle nel letto del Tanaro (inizi Vili secolo a.c.).

C:=<) -

28

confine con g rup p i potenti come gli StatielLi, il cui


ann ientan1ento con la conquista romana pu aver
portato ai Bag ien ni vantaggi territoriali. In sostanza i
Ba-gienni si presentano estesi su un ampio territorio
ma privi di grandi concentrazio n i demografi che e
centri preminenti , urbani o protourbani : si tratta forse
anche pi che di una vera unit politi ca, come una
lega, di po polazioni de llo stesso ceppo ma non o rga-
nizzate con reali centri di rezionali. Forse in questo
popolamento sparso e diecistico, che vede assente o
interrotto pre maturame nte il processo di formazio ne
di centri urbani, appare una precisa coincidenza con
l'e fficace espressione, per q ua nto topica, di Silio Itali-
co (Vl ll 605-606): sparsi per saxa Vagenni.

L'etnogfmesi dei Bagie nni tra l'et del Bronzo e la


prima et del Ferro alla luce dell'evidenza archeologica

Per comprende re i modell i di formazione


d e ll 'ethnos dei Bagienni occorre ricollegarsi a i dati
e mersi dalle analisi archeologiche degli ultimi anni
ne lla Lig uria inte rna. Appare ormai definibile fin
dall'et de l Bronzo recente (circa 1350-1200 a.c.)
l'avvio di un processo di distinzione e differen zi az io~
ne dei g ru ppi cultura li piemo ntesi: se ne l Pie mo nte
no rdorie ntale la cultura di Canegrate, il cui limi te oc-
cide ntale no n sembra o ltre passare la Dora Baltea 23 ,
a nticipa chia ra me nte la situazione de ll 'et de l Fe rro e
27
l'areale de lla cultura di Golasecca, a sud de l l'o la fa-
SPARSI PER SAXA. I BAG IENN I DALLE ORIG INl ALLA LEX IU LlA D E C IVITATE

Fig. 29 'i saraceno, bronzelto con cimo cres tllto d i Dav ide Calandra
(1881), probabilme nte ispirato alla collezione di arm i paterna ( Palazzo La-
scaris, Torino) .

cies Alba-Solero" prca nnuncia l'evoluzione d e lla ligu- sostan ziale o mogeneit d e lla fase precedente per i
ri a inte rna, pur m ostrando in rea lt col1egam e nti ed cond izioname nti connessi a lla co stitu zio ne di poli
a nalogie fo rti con il mo ndo a lpino e tra nsalpino nor- comme rciali d o m inanti . TI ra pporto fin d a ll 'XI-X seco-
doccicie ntaJe, che condi ziona a ncora pi diretta m e nte lo a.c. tra i ce ntri costie ri d e ll ' Alto Adriatico, aperti a l
la provin cia di To rino ad ovest d e ll a Dora Ba ltea. comme rcio con l'Egeo anc h e dopo il croll o de l s iste-
Rispetto a questa situazione il g rande cambiamen- ma micen eo, e la navigazion e fluviale d e lla Cisalpina
to clima tico e c ultura le legato all 'e t d e l Bronzo fina le verso i p assi alpini rim asto fissa to ne i pi antichi
(circa 1200-900 a.c.) dete rmina certamente cons iste nti miti g reci sull 'Erida n o e g li lpe rbore i2 e s i ricollega
cambiamenti ne lla geografia de l popolamento, ne lle a lla realt archeologica de l forte svil uppo d e ll e v ie
vie comme rciali , n elle influ e nze culturali . Se pe r comme rciali a ttra ve rso i valic hi de lle Alpi Le pontine
l'areale protogolasecchiano possibile ricostruire da pa rte d e i centri del Protogolasecca e di q u e ll i d e lla
un 'evoluzione lineare attrd-ve rSQ le grdndi n eCiupoli a Va ll e d 'Aosta e della via della Dora Baltea
partire da Ascon a n e l Canton Ticino fino a que lla re- ne ll 'incontro tra navigazio ne protogolasecchiana e
cente m e nte scavata a Morano sul Po" , il q uadro ap- gruppi alpini d ella c u ltura dei Campi d ' Urne d e l g ru p-
pare mo lto pi lac un oso e d incerto per il Canavese po Fra ncia Orie ntale - Re no - Svizze ra" . In questo
occide nta le, in cui i pochi ele m e nti des umibili dagli quadro appare coerente ch e i g ruppi p roto lig uri ciel
a bitati e d alle necropo li intorno a Be lmonte " sembra- Piemonte m eridi o nale indiri zzassero l e lo r o rela zio ni
no suggerire rapporti rea li con la cultura protogola- cOffiInerciali pe r collega rsi a q uell i c he o rma i si con f i-
secchiana ma una pi compiuta apparte nenza g uravano come assi prilnari di contatto su lla lunga di-
a ll 'area le tra nsalpino dei gruppi Francia Orie ntale - sta n za. Su l pia no a rcheologico ne d e riva una m aggio -
Reno - Svizze ra. Profo nde influe n ze da quest'a rea im- re presenza ecl influenza d e l Pro togo lasecca a sud d e l
prontano l'et d e l Bron zo final e a n c he nella Liguria Po da ll'Alessa ndri no ve rso est ed un rappolto piLl
interna occid e ntale (in sostan za que lla ch e sadi poi la stre tto con la va lle de lla Dora e l'areale rodaniano c
sed e de i Bagiennt) , come suggeriLO a n che dai re pelti tra nsalpino pe r i g ruppi d e l Cuneese: probabile c he
ceramici cii Breolungi , mentre la parte orie ntale a sud propri o in questo d ive rso o ri entamento si cre ino le
del l'o risente pi dire ttamente d e lle influenze proto- embrionali prem esse p e r la su ccessiva distinzione in
golasecc hia n e 27 . dunque probabil e ch e in q u esta fa- et storica tra Sialietti e Bagienn i. Si spiega no forse
se l'area ligure d e noti una te nde n za a modificare la cos le evide nti affinit tra nsa lpine occidenta li di ripo -
38 ARCHEOLOGIA E STORIA

Fig. 30 Hoaschia, grotta del Bandito. Coltello a lama serpeggiante a codo- Fig. 3 1 Busca. Slele funt:raria in lingua lrusca di Lartb Muthiku (fine VI
lo con decorazione a tremolo (VITT secolo a ,C.). secolo a.c.).

30

stigli in pie no Appe nnino lig ure come quello de lle ar-
mille di Ca iro Monte notte" e forse anche i richiami o-
no mastici e devozionali tra Bag ienni cispadani e Ba-
ginates transpadani e transalp ini .
TI quadro doveva risultare ancora accentuato con il
IX secolo a .c., quando una fase di peggio ramento cl i-
matico con picchi p luviome trici alter fo rte me nte il
regime de i principali fiumi d ella pianura padana, de-
te rminando la crisi de gli scali posti lungo le aste flu -
via li ne lla bassa pianura ed in generale del siste ma
commerciale. La spada seppe llita in questo mo me nto 31
a Casalgrasso (fig. 27), probabilmente come offe rta
ne l greto d el fiume in corrisponden za del guado de l b e n si vede nell a scrittura) aspetti cu lturali suo i pro-
l'o, ci mostra un immutato rapporto pe r le produ zioni pri , il territo rio della Liguria inte rna, privo di que lle
meta lliche con l'Europa occide ntale, risulta ndo l'unico concentrazioni di tipo urban o che si realizzeranno
esemplare rinvenuto in Italia d i un tipo caratteristico quasi solo sulla costa ed anc he l p e r lo pi come
d ella valle del Reno-11 e mpori o colonie etrusche, mostra una pi profonda
Con la fine del IX secolo a.c. ed il rito rno sul pia- penetrazio ne di piccoli gruppi di Etruschi e d una pi
no climatico delle migliori condizioni pe r la naviga- dire tta adozione di ling ua ed e pigrafi a etrusca, anche
zio ne fluvi ale, il quadro appare forteme nte mutato ed se limitata ad una lite loca lizzata lungo i principali
o rmai eme rge il ruo lo domina nte del commercio dei assi commerciali.
centri proto urbani de ll'Etruria Meridionale, ed in par- L'elmo de l Tanaro" (fig. 28) , seppe llito ritua lme nte
ticolare Caere e Tarquinia. Se da una parte lo svilup- ne l letto de l fiume ad Asti , appa re un oggetto di alto
po degli insediame nti a ll 'uscita del Ticino dal Lago artigianato di probabile origine tarq uini ese e tipico
Maggiore vede la rapida crescita e fio ritura de lla cul- d e lla seconda fase villanoviana (circa 850/825-725
tura di Golasecca in un controllo mo nopolistico de lle a.c.); un ese mplare simile e ra stato rin venuto ne ll'800
vie del baci no TicinoNerba no con una mino re pro- ne l Saviglia nese e , rite nuto di fattura a raba , e ra con-
pensio ne verso il Piemonte occidentale , la crescita del fluito nell a collezione di C. Ca landra , poi dispersa nel
ru olo di Bologna/ Felsina e l'inserirsi attrave rso gli me rcato a ntiquario into rno al 1890, tanto che il figlio
e mpori marittimi della Versilia e della Liguria di le- Da vide , rin o mato scultore, si era ispirato ad esso per
vante de lle direttrici comme rciali dall'Etruria me ridio- il bronze tto intitolato "II Sa raceno" (fig. 29), oggi a
na le fin o ad accedere alla navigazione del Po e, verso Palazzo Lasca ris in T o rino 33 . Q uesti rinvenitnenti , pur
ovest, de l Tanaro (navigabile agevolme nte alme no fi - sporadici, s i coll ega no ad altri analoghi coevi come il
no alla confluenza dello Stura di Demonte) chiarisco- colte llo de lla Grotta de l Bandito di Roaschia in valle
no il ruo lo fondamentale svolto dall'influenza de l Gesso" (fig. 30) e il rasoio in bronzo tipico de ll'Etru-
commercio etrusco nella prima et de l Ferro de l Pie- ria interna dal territo rio di Pollenza al Museo Civico
monte. Se l'area goIasecchiana, con grandi concentra- di Bra 35 nel confermare l'arrivo nella Liguria interna
zioni demografiche , utilizzer tra VIII e V secolo a.c. fin dall 'V1 11 seco lo di oggetti di prestigio e s imbo lici
modelli e d influe nze e trusche per e laborare (come di status dall'Etruria, probabil me nte lungo un itinerario
SPARSI PER Si\Xi\ . r BAGIEN NT D ALLE O IlI G INI ALLA LEX IU LIA DE C IVITATE 39

Fig. 32 Bene Vagienna - Crissolo . Spi ra li c pendenti a ootocchio c d Lipo


Sirolo in bronzo, rimontati a colla na con rimcscolamcmo degli clementi
nd corso dei reslauri clcl pri mo Novecento (VI secolo a.c.) .

7
.,
'),
2

che seguendo la via flu viale fin o a Che rasco o a Fos- ne di s ignificative quantit di me tallo.
sano mirava a raggiunge re attrave rso i passi delle Alpi Il centro pi impo rtante de lla prima e t del Fe rro
Cozie cuneesi (Colle di St. Verdn , Coll e dell'Agne llo) de lla piana bage nna appare se nza dubbio Fossano
il Queyras e la va lle de l Guil e soprattutto le impo r- (fig. 9), di cui si comincia a conoscere una rete di
tanti risorse cuprife re della zona 36 L'importan za strate- piccoli insedia me nti dispe rsi sul pia noro de ll 'attua le
gica dell'area bagie nna occidentale confermata pi centro urbano ed intercettati sporadicam ente nei con-
tardi dall'epigrafe fun eraria etrusca di Busca (fig. 31 ) tro lli dei lavori edilizi" Non si pu in questa sede ne-
d e lla fine del VI secolo a.c., che indica nel defunto anche accennare una sintesi di tali rin venimenti , an-
un personaggio di o rigine ligure ma e truschizzato al cora in larga parte in corso di studio e classificazio ne ,
punto di assume re no n so lo l'uso de lla scrittura e de l- ma sembra gi possibile coglie re un fe no me no preco-
la lingua etrusche ma anche il pre nome Larth, evi- ce ed unico ne lla Lig uria interna di adde nsamento de-
de ntemente inserito in una piccola comunit empo- mografico , che giunge a termine prima della costitu-
ria le a controllo de lla via comme rciale e del rispe tto zione di un vero nucleo protourbano intorno a ll a fin e
d egli accord i con le popolazion i indige ne" . d e l VI secolo o agli inizi del seco lo successivo, pe r
Nella fasi piel ava nzate della prima et del Fe rro mo tivazioni ancora no n definibili.
(VII -VI seco lo a.c.) il quadro si compl eta con i rinve - In generale possibile che , come osservato nella
nimenti ottocenteschi di massicci b ronzi ornamentali valle del Tanaro da Asti a Castello di Anno ne e a Villa
di fabbrica zione picena a Be ne Vagie nna 3IJ (fig. 32,2), del Foro", a rrivi di picco li gruppi d i inumatori tardo-
be ne inseriti in una dispersione di distribuzione di hallstattiani sconvolgano gi tra la seconda met de l VI
oggetti .simili nell'area alpina fran cese e nel Piemonte e la prima met del V secolo a.c. il quadro insediativo
sudoccidentale da lla valle Po ad Asti" . Anche se ri- locale e soprattutto la rete comme rciale, tanto che in-
montati, subito do po la prima g ue rra mondiale e ne l torno a l 450 a.c. , fo rse anche pe r la coincidenza con
rio rdino de i mate riali per l'allestime nto del Museo di una nuova oscillazione climatica con fOlti picchi p lu-
Antichit di To rino, in un pastiche e d oggi mal se pa- viali", la direttrice de l Tanaro appare decisamente in
rabili da que lli ana loghi di Crisso lo, i bronzi da Be ne crisi, anticipando di oltre mezzo secolo il crollo del si-
Vagie nna, di pro babile origine tomba le , dimostrano , ste ma territoriale d e ll'Etruria Paclana d ete rminato dalle
pur nella lacunosit de lle nostre conoscenze de lle ne - invasioni galliche degli inizi del IV secolo.
cropoli bagie nne de lla prima et d e l Fe rro, l'adozio ne Pe r compre nde re le ragioni e le dinamiche de l
di modelli etrusco-ita lici nell'orname nto, forse copiati com.m erda etrusco nel Piemonte sudoccidentale biso-
in loco anche pe r la facilit di riprodu zione di tipolo- gna per tene re presente anche il quadro politico e
gie massicce, pe r la vicinanza de lle fo nti di approvvi- militare del contro llo marittimo d e l Mar Ligure e
gionamento del rame, e come fo rm a di tesaurizza zio - dell 'Alto Tirreno, i cui riflessi dure ranno a lungo negli
40 A llCH EO LOG IA E STOR IA

Fig. 33 Fossano. Vas; e scodelle degli inizi dell 'et del Ferro dall'insedia -
men to di via M uratori (IX - V III secolo a,C.).

eq uilibri di tutto l'areale Iigure. Fin da lla fine de ll 'Vlll la presen za di Caere ne l Mar Ligure e ne ll ' Alto Tirre-
secolo a.C la presen za de lle marinerie de i ricchi cen- no, sembrano succederl e i centri marittilni dell 'Etruria
tri dell ' Etruria me ridio na le, e d in panicolare di C'etere settentrionale e in particolare Populonia e Pisa, con
e Ta rquinia, lungo le coste Iig uri e negli e mpo ri etru- una precisa egemonia sulle colonie/empori sull a co-
schi a ll e bocche de l Roda no provata da e loquenti sta Iigure (soprattutto Genova e Savona) e in un ra p-
riscontri archeologic i. Agli inizi d el VI secolo la fon - po rto immutato con i Ca rtaginesi in fun zione antimas-
dazio ne del centro focese di Massalia, destinata a saliota . Gi dal VI secolo pe r proprio le difficolt
modificare gli equilibri politici e comme rciali de lla via marittima lungo la costa ne ll 'a rea di influe n-
de ll 'area, non sembra dapprima avere rifl essi sugli za focese sembrano incentivare lo sviluppo degli iti-
empori etruschi ma intorno a ll a met de l secolo risul- nerari de ll 'inte rno att rave rso i valichi alpini pe r aggi-
ta evide nte una conflittualit che porta a l te ntativo fo- rare il b locco massaliota, costitue ndo una de lle pre-
cese di egemonizza re, con colonie in Corsica, tutto il messe pe r la formazio ne de l siste ma te rrito ria le
traffico marittimo dell'area. La risposta cere tana ( si- de ll' Etruria padana: dunque in quest'ottica che deve
gni ficativo in questo caso !'interven to, secondo le essere va lutata sia la fi o ritura d egli e mpo ri fluviali
fo nti , di una sola citt etrusca) drammatica : l'a lle an - lungo al via de l Tanaro sia la segna lazione da parte
za con i Caltaginesi, a prezzo d e lla rinun cia all a Sar- delle fo nti , a partire dal V libro d i Tito Livio, di
degna", pona a lla durissima battaglia "de l Mare Sa r- un 'a llea nza strategica tra Massalio ti e po polazio ni gal-
do" di fronte ad Aleri" (Alalia) into rno al 540 a.C, liche in movime nto fin dalla fondazio ne del centro
che fisser per quasi tre secoli i rap porti nell 'area e focese, in funzione anti-ligure ed anti-e trusca.
sancir l'egemonia etrusca nel Mar Ligure e l'all ean za
con i Ca rtaginesi, interessati alle rotte verso la Spa-
gna , e la pirate ria ligure, cristallizzando a lungo il 1.Li seconda el del Fe1rO; i Bagie nni e la polilica romana
confine dell 'espans io ne massalio ta verso l'Italia sul li-
mite occide ntale de l territo rio degli Intemelii, a que l II progressivo interro mpersi de lle vie conunerciali
promonto rio che il periplo de ll o pseudo-Scilace nel verso le Alpi occidentali determ ina un lnaggiore
I V secolo chiama con il no me Iigure di Antion 41;. o ri entam ento dei gruppi liguri dell 'interno verso gli
Q ua ndo la cris i della poten za cereta na a partire dalla e mpo ri costieri , con un'ilTIlnagine a partire dal V se-
battaglia di Cuma d e l 474 a.C sancisce il decl ino de l- colo a.C di a rroccamento ne lle valla te alpin e ed a p-
SPARSI PER SAXA. I I3AGIENNI DALLE ORIGINI ALLA LEX IULIA DE C IVITATE

Fig. Yi Cunco, St37.ione vecchia. Elmo :1 ca lotta semplice in lamina (li


bronzo, da probabile deposizio ne votiva (fine V-i n izi rv secolo a.C.).

penniniche che pu essere forse solo in parte colle- trib lig uri cieli 'Appe nnino, a seguito ciel fi-antumars i
gata all'attivit di occasionale saccheggio cla parte di di una realt in precedenza pi olllogenea e collegata
ridotte bande di Celti delle zone de lla pianura. Non ad una estesa rete commerc iale. Gli Statielli clelia va l-
cessano comunque i contatti con il l11o ndo e trusco at- le Borm ida, pi stre tta111ente legati a Savona, sembra-
traverso Genova e, per i Bagienni, soprattutto Savo- n o pro gressivalnente e laborare una rivalit , forse an-
na. Si spiegano cos i l1Ulnerosi indizi de lla persisten- che connessa a questioni di confine, con i Bagiertrti,
za d e l comn1ercio e della presenza di limitate comu- che su l piano te rritorial e appaiono cOlllunqu e p i
nit etrusche o etruschizzate in territorio bagienno an- consistenti e forse o rgan izzatisi in un te mpo non bre-
che dopo la principale e pi dirompente ondata dell e ve s ulla base eli precise voca z ioni egelTIoniche d e l
invasioni galliche nel 388 a.C.; s i possono citare gruppo principale s ulle trib lninori. Non e m e rgono
l'elmo in bronzo della fine del V-inizi del IV secolo invece n dalle fonti n dai dati archeologici e lementi
da Cuneo" (fig. 34) ma soprattutto la coeva famosa che g iu stifich ino una distin z ione dei Bagie-nni M on la-
ste le da Mombasiglio (fig. 35) e lo s pecchio etrusco ni prima clelia fin e de l III secolo a.c.
dal Cebano" (fig. 36). Una dell e attivit svolte da Per cOlnprenclere i rapporti divers i che si deternli-
queste comun it doveva essere anche, n e lla difficolt neranno sulla base delle rela z ioni con la p o tenza 1'0-
di organizzazio ne di linee C0l11111ercia li su lle lung he lnana fondanlentale seguire gli a vvenitnenti del III
distanze come n e l periodo precedente, l'organizza- secolo a.C. Fino al 250 le rela zio ni appaiono inlpro n -
z ione e la raccolta di mercenari da inviare agli itnbar- tate ancora su lla base cle llo sche ma ciel pe ri pio de llo
chi dei porti Hguri s ulla costa17 . pseuclo-Scilace : da AnLion alla costa toscana l'egemo-
probabilmente a partire dal V-IV secolo a.c. che nia etrusca Cri presa si in particolare nell 'Alto Tirreno
s i fissano i te rritori ed i rapporti di forze tra le dive rse nel corso del IV secolo con l'apogeo del monopolio
42 ARCHEOLOGIA E STORIA

Fig. 35 Mombasiglio. SIe]e etrusca funeraria , particolare dell 'iscrizione


husil:l<e>ve/teIS:J zalle ("Sa lvia Vettia il giovane") (IV secolo a.c.) .

nese Magone, che recluta truppe lig uri e galliche


nell 'inte rno (probabilmente attraverso l'alleanza con
gli Statiell i), arriva insietne alla flotta savonese a di-
struggere e saccheggiare Genova nel 205 a.c. e d or-
ganizza dalle basi ingaune speclizion i nell'interno
contro i Lig uri Epanteri Montani ostili'O
Anche nella Liguria interna clunque le guerre anni-
baliche ecl i continui rovesciamenti de i rapporti cii
forza e degli equilibri delle alleanze, con le conse-
guenti spedizioni punitive clegli alleati cii e ntrambe le
parti che approfondiscono le rivalit tra i gruppi indi-
geni, proclucono nel quindice nnio che va clal 218 alla
partenza cii Annibale per l'Africa nel 203 ed alla scon-
fitta nello stesso anno cii Magone vicino a Milano i
te rribili e ffe tti sulla delicata economia de lle aree mon-
della produzio ne del ferro da parte di Populonia, che tane che si colgono ne l Sannio e nelle aree appenni-
riconquista dai Sirac usani le risorse metallurgiche niche dell 'Italia m eridionale 51, con conseguenze per-
dell 'Elba, occupate dopo la crisi della marine ria cere- mane nti che arrivano ne i loro ultimi effetti alla vasta
tana ne l V secolo), in all eanza con i Cartaginesi, con- cliffusione cie l latifonclo e cl elia pastorizia cii ovicaprini
trolla il traffico marittimo e i principali centri Iiguri co- ancora in et romana. L'ultima fase delle guerre roma -
stieri, fino alla Corsica . I cinquant'anni su ccessiv i ve- no-liguri veclr cos le popolazioni cle ll'interno este-
dranno un rovesciamento clelia situazione, con pro - nuate sul piano de mografico e forte me nte impoverite ,
fo nde ripe rcu ssioni anche sulla Liguria inte rna: la ca- favorendo il topos letterario ciel Ligure abituato alla
duta di molte citt etrusche sotto il dOlninio ro rnano sfortuna (adsuetumque malo Lig urem in Ve rg, Georg.
dopo la battaglia del Sentino (295 a.c.) coinvolge an- II , 168). D'altra parte verso la fine ciel ili secolo a.c.
che Populonia , che nel primo quarto del III secolo un altro elemento cleve aver favorito Una notevole cri-
appare passa re nell 'orbita romana, con accordi proba- si dell'economia clei Liguri dell'interno: il terribile ter-
b ilmente vantaggiosi che favorisco no la totale fedelt remoto ciel 217 a .c., cii cui ci cl notizia Celio Antipa-
della citt etrusca anche durante i momenti critici del- tro 52 , caus molto probabilmente alluvioni e forti dis-
ia II guerra punica. In connessione con questi avveni- sesti idrogeologici anche in area bagenna e in genera-
menti probabilmente anche il foedus che i Romani le lungo la valle de l Tanaro.
stringono con Genova intorno alla met del III seco- Gi prima della definitiva sconfitta cartaginese i
lo": il principale porto Iigure entra cos ne lla sfe ra Romani ricostruiscono Genova (Liv. XXX 1,10) e ne l
d 'influenza rOlnana e cessa la rivalit con M arsiglia , 201 fanno un patto di alleanza con gli Ingaun i53 : clau-
mentre i Romani, approfittando dei mutati rapporti d i sola di questo patto era sicuramente l'aiuto romano
forza e delle difficolt cartaginesi, occupano militar- contro le razzie cle i Montani a clan no clegli lngauni
mente la Sardegna e la Corsica (238 a.c.) p e r poi p e- stessi. dunque in questo mome nto che la politica
netrare ne lla pianura padana sconfiggendo gli Insubri romana favorisce la separa zione tra Bagienni e Mon -
a Casteggio (222 a.c.) e fondando le colonie di Pia- tani: i primi ri confermano l'alleanza con i Romani e
cenza e Cremona (218 a .c.). non subisco no pal1icola ri clanneggiame nti, i secondi,
in questo quadro che s i delineano precise scelte o perch avevano finito per cedere a Magone o co-
di campo: come la fede razione genuate, anche i Ba- munque pe r l'incompatibilit con gli lngauni, vengo-
gienni optano probabilmente p e r l'alleanza con i Ro- no clichiarati ne mici. anche possibile che una fram -
mani (forse anche per la presen za di comunit etru - m entazione dei sistemi interni di potere dei Bagienni
schizzate legate a lla sfera cI'influenza populoniese, pi- abbia favorito una situazione in cui non poteva essere
sana e volterran a), come appare provato dalla m en- ga rantita l'obbedienza delle trib montane e dunque
zio ne di Silio Italico dei Bagienni tra gli alleati cle i la distin zione etni ca poteva servire soprattutto ad evi-
Ro mani nella tragica sconfitta cii Canne cie l 216 a.C 49 tare indiscriminate ritorsioni romane. Poco dopo,
AI contrario, Savona e gli Statielli, come in ge ne re i l'avvio de lle campagne ne lla Liguria interna a partire
centri ingauni ecl intemelii clella Liguria di po ne nte, dalla valle cie l Tanaro ne l 197 a.c. libe ra a l commer-
stretti tra Homani e Genuati da una parte e Massalioti cio genuate la via della valle Scrivia e probabilmente
clall 'altra, mante ngono la tradizional e all eanza cartagi- ottie ne una prima sottomiSSione degli Statielli
nese ed escono cos clalla continuit cii rapporti con (annientati po i slealmente nel 173, forse anche per-
le citt dell 'Etruria sette ntriona le: a Savo na e nel lito- ch rite nuti comunque pericolosi sulla base de ll 'espe-
rale inga uno staziona nel 205-203 il generale cartagi- rie nza ciel traclime nto clegli lngauni ciel 185), creanclo
SPARSI PER SAXA. I BAG IENNI DALLE O RIGINI ALLA LEX IULI A DE C IVITATE 43
Fig. 36 Dintorni di Ceva . Specchio eSlrusCQ (IV secolo a.C.).

una maggio re s icurezza per i Bagienni de lle La nghe e


de ll a pia na cuneese . Ad una ribe llione di Ingaun i,
Sabazi ed Intemeli tra il 185 ed il 181 S4 segue ne l 180
un ulte ri o re trattato degli Ing auni con i Ro mani , che
ha come consegue nza una radicale ca mpagna di In-
g auni e Ro ma ni contro i Montani ne l 180-179 a.c.
(Liv. XL 41, 55), caratterizzata dalla devasta zio ne di
ogni coltivazio ne , a partire dagli stentati vigne ti. A
conclus io ne de lla campagna , il territorio dei Montani
vie ne, dopo la de portazione di buo na parte della po-
polazio ne, attribuito to talmente o in gran parte al
centro d i Albe nga.
Se le distruzioni del 180-179 a.c. investo no, forse
dire ttamente, l'insediamento di Montaldo di Mo ndov" ,
e sse po trebbero s p iegare con riflessi dire tti o indire tti
il coevo abbandono del centro di Breolungi , il cui no-
me preromano non si riflette celtam ente nel topani-
mo med ie va le e moderno 56 Il territorio megli o espo-
sto e pi e) pianeggiante de i M ontani, d o po la conqui-
sta, deve essere stato acquisito da ri cchi coloni roma-
no-ita li ci, probabilme nte da te mpo presenti ne ll 'area
in continuit con la situazione prero m ana: fo rse tra
questi si colloca no quei Saserna cii o ri gine etru sca
che, ne l Il secolo a.c., scrive ndo un trattato d i agro-
no mia , me nzio na no il loro Jundus ne ll 'agro de i Ligu-
res M ontani, ri cco di viti ed ulive ti in terre che prima
per gli inverni rigorosi non consentivano una buona
co ltivazio ne de lla vite" .
A conclusione della romani zzazio ne dei Bagien-
n i , essi sembrano subire un'organizzazio ne d e l te rri-
torio a na loga a que lla di altri alleati dei Ro ma ni
nell 'a rea, i T aurini. ln fatti il territorio bagienno viene della c ittadinanza roma na a i Cisa lpini ( Lex [ulia d e
dapp rima limita to dalla fondazio ne d ella colo nia di civitate del 49 a.c.), sancita da ll a colo nia di Augusta
Po ll e nzo alla fin e de l II secolo a.C. in rappo rto a ll a Bagiennorum. Solo le trib a lpine d e i Bagienni e
strada (proba-bilme nte la via Fulvia) che, risale ndo il d e i Montani risulte ra nno escl use d a ll 'o rga nizzazi o ne
Ta naro, punta ve rso la piana cun eese: questa colo- augustea dell 'Itali a a pi ena cittadinan za, a conferma
ni zzazione non appare un atto ostile ma se mai un d e ll a difficolt de l ceto dirige nte bagie nno a costitui-
ripo p o lame nto con la bonifica di un te rrito rio fe rtile re il nomen dell 'etni a in una vera e propria rea lt
ma marg in a le e troppo esposto all e allu vio ni di fiu - unitaria, e ad ess i, come a quelle inquadrate nel re-
mi no n regime ntati, in modo analogo a quanto av- gno di Cozio, sar attri bu ito il diritto latino ( l'I in .
verr pi ta rdi pe r Forum Vibii (Cavo ur) ne l te rrito - Nat. H ist. III 20 ; 135).
rio de i Ta urini . questo il quadro fotogra fato dalla I numerosi indi zi nella cultura material e emergente
fo nte di Silio Ita lico (che scri ve i Punica ne lla se- dalle scoperte archeologiche de lla gradualit de lla ro-
conda me t del T secolo d. C. e muore ne l 101 d .C. a ma nizzazione trd Il e I secolo a.c. de i Bagienni, al di
76 a nn i) , me ntre la le nta acquisizione d e i modelli fu ori delle citt romane, costitui scono un solido ri-
urba ni da parte dei Bagienni sembra sca ndire una scontro alle ipotesi formul ate, che mantengono co-
ro manizzazio ne progressiva, che passa pe r la fo nda- munque il caratte re di ipotesi d i lavoro in attesa che
zio ne de lla colo nia senza de duzione di colo ni di Al- la crescita della base docume ntaria per tutto il lungo
ba Pompeia ne ll '89 a.c. ' fino a lla d efini tiva riorga- periodo dell'et de l Fe rro forn isca una pi certa base
ni zzazio ne a ugustea, dopo la con cession e da Cesare inte rpre tati va.
44 ARCHEOLOG IA E STORIA

NOTE

Soprintendenza Archeologica del Piemon te - Torino romane d ifTicilmente possono coincidere con una linea precisa, anche te-
nendo conto di fluttuaz ioni, ma per lo pi si identificano in "fasce di terra
I LAMBOGLIA 1946. Il confronto con il paralle lo passo plinian o di Nat. j -hl . di nessuno", destinate al commercio ed agli scambi, a cavallo d i corsi flu -
III. 7, che riporta .. Turi, Soli, Bc~gienni .. ecl i l riscon tro dei Pedates Tyrii viali o soprattuuo in co rrispondenza di estese aree a bosco non coltivate.
in un'iscrizione da 13aalbeck conferman o la collocazione dei Tu.rii nella li L\MBOGl.1/\ 1946. Nel Cuneese i Pedates '/udi occupano forse gi prima

valle Stura c nellerritorio di Borgo S. Dalmazzo (Pedo). probabile c he i dell'organi7.1.<Jzione territoriale romana anche la val Gesso ma verosimil-
Soli nel primo passo rappresentino un gruppo dei Montani, e de l resto N. mell1e non la val Vermcnagna tno al Colle di Tenda. I Turii di Pedo si ri-
Lamboglia li colloca per la logi<':<l dci testo nelle alti valli dell'Ellero e Jdla collegano sul piano o nomastico alla loca lit Tydum, posta presso al Mon-
Corsaglia, cio proprio nel mezzo del territorio elei Montani. ginevro nell'it inera ri o d i uno dei due vasi di Vicarello. l Veneni sono nor-
.I. BALDACCI 1983; GAMBA RI - VENTURINO GAMBARI 198B, p. 124. malmente confrontati con Vinadio in alta valle StUr.l ma anche a Venasca
, Pcr la dist inzione trA l igLi re e gallico nel Piemonte preromano, a par1ire (CN) e V\:na us (TO), citalo nel 739 come in Venavis in valle Segusina
soprallUtlo dall<l toponomastica, cfr. SOLARI 1998. Su l problema (GASCA QlJFIHAZZA el al. 1990). Sia i Velleni che i Turii (che compaiono di -
de ll'origine delle lingue celt ic he in Italia nordocc identale, dr. GAMBAIl.I stinti in Na/. Ih~t. [II, 7 ma sono forse riassunti dalla sola indicazione dei
VENTURINO GAML3ARI 1996. T/./rji nel passo parallelo de ll o stesso Autore in m, 20) sembra no dunque
, Cio un "endoetnico" nel senso della distinzione in VILLAR 1996, cap. !. popolazioni celto-liguri delle Alpi Cozie, amni a quelle poi riassunIe nelle
" VILLAIl. 1996, cap. !l, l ; il dato indicativo per una diffusione prolosloric~l Col!ic/nae civita/es (e non ,l caso forse nell 'elenco in III, 20 i Turii appaio-
della scrinura in area cenlroeuropea s u supporti deperibili e non conser- no a queste associali), d iscesi ve rso la piana cuneese dal colle della Mad-
vali nei depositi archeologici. dalena forse nel processo di espansione verso est delle popolazion i alpine
(, A Bellecombe nena Drome, 1.1.5. Il , 1,4669; FRESCHI 1982, p. 51. ne l corso dei movimenti gallici tr.1 VI e IV secolo a.c., o pi probabilmente
- Ibidem; PA ULY - WISSOWA 1893-1972; FUESCHI 1982, p . 47. dopo, in una logica di controllo dci principali valichi alpini che car.lIteri:na
M CIL Xli 2383; PAUI.Y - WISSOWA 1893-1972. Interessante l'assimilazione i Taurini e le popolazioni ad essi collegate nella seconda el del Ferro.
a Giove del d io celtico cui sacro il faggio : essa p otrebbe avere precise .!l La denominazione Montani appare generica e riferita in diversi passi a

rispondenze in alcuni attribu ti del dio o anche solo derivare dal fatto che p i popolazioni, sottintendendo sempre un etnico prin cipale (es . Salassi
a Roma il bosco sacro del Fagulal em dedicato con un tempietto a Giove. Montani in Liv. XXI 38, 7); cfr. PETRACCO SICARDI 1981 , pp. 88-90. Nel Cu-
'i PAUI.Y _ WISSOWA 1893-1972. neese i Montani appaiono probabilmente come so ttogruppo dei Bagienni
1(, PETRACCO SIURDI - CAPRINI 1981, p . 37 . in l'UN. Nat. !-list. III , 20, 135 (Bagienni Ugures et qui Montani vocantur)
I l Del resto a Vienne attescato a nche un vino so/anu.s, che rimanda di - ed altrove come denominazione generale di cui fa nno parte gli Epanten'i,
rettamente alla vicina va l Soana su l versante piemontese e mostra nell'entrote rra di Albenga ( PETRACCO SICARDI - CAI'H.1NI 1981). Probabilmen-
un'omonimia con i gi citati Soli del Monregalesl:, soltogruppo dei Ua- te, come gi detto, sono da considerare un sottogruppo dci Montani, su l
gienni MOIllani. Curioso sul piano toponomaslico anche il fatto che la versante cuneese, anche i Soli. Gli Epanterii che occupano le valli delle
zona di sbocco della val Chiusella nella conca ca navesana comunemen- Alpi Ma rittime su l versante meridionale forse fino al Colle di Tenda hanno
te chiamata Pedana, con una s ingolare comparzione con il loponimo vl:rosimilml: nle una denom inazione deriva ta dalle fonli greche e probabil-
antico di Pedo/Borgo S. Dalmazzo, di diffici le sciogl imento semantico ma mente sono affi ni ai l3agienni Montani solo in una logica derivata da a lle-
ch iarame nte collegato all'idronimo del v ic ino Pesio. anze di fatto e dall'ampio sign ificato semantico dell'appellativo lati no .
I l Non trova altra sp iegazione il pur aU lorevole FRACCARO 1941 , p . 719. :1 L'insed iamento pi occidentale della cu hur:1 appare se nz'altro que llo

l ' Cfr. per esemp io Benna (BI) CBagena, 1136) e la loe. LI Benna di Ba- s ull'alt ura de ll a I3u rcina, Ira Biella e Pollone (CtOCCHITTl 1992). Mancano
locco (VC), che si confronta no effica cem ente sia con i topon imi cu neesi finora ris(;ontri sicuri in Canavese ment re poch i framm e nt i in un con testo
di Beinette (p!ebs de Bagiennis superioribus, 1041; Baennis superiorihus, forse misto sono presenti sul Po, a Verrua Savoia (maleria li inediti al Mu-
1260; llennis superius, 1256) e Bene Vagienna (de plebe Baiennis, 901; seo di Anti chit di Torino).
llenl"lis, 1211 ; poi Bene fino a l decrelo governa ti vo del 1862 che impone l , VENTURI NO GAMBAHI - GIAHE'ITI in stampa.

raggiunla Vagienna) (GASCA QUE!RAZZA el al. 1990). ~'; In riva alfillme Eridano 1999. Per una r.lpiela sintes i s ul Protogo lasecca
h IWBAT BOREL 2001. Sulle proposte anche recenti di SpOSIare la battaglia in Piemonte cfr. ibidem, pp . 11-2 1.
de i CamPi Raudii, di cui la principale font e disponibile ancor.l b Vila di !G CIM,\ 1986; 1998.
Mario d i Plutarco, in base ad aUestazioni minori di toponimi che ripetono n CAPI'ELU _ SEIl.AFI NO 1998; SAHONIO 2000.
quel lo di Vercelli pare che una parola definitiva l'avesse gi della il MOM !8 In riva a/fiume Eridano 1999, pp. 11-12.
MSEN 0854-1856, cap. V, 21) che, ricordando ~mche la localizzazione ge- !fJ Per l'utilizzo della via fluvia le del Po da parte dei grupp i prologolasec-
nerica del Chronicon d i San Gerolamo (illX/a Eddanum), confenna la lo- chia ni, cfr. In riva a/fiume Eridano 1999, pp. 12-18. Le recenti scopelte eli
calizzazione tmdizionale. Verrua Savoia (FEURERO 2001) e di Pavone Canavese (RUBAT BOREL 2001)
I ~ l'iLI che le singole attestazioni , appare significativa la ripetizione. Cfr., completano ed arricchiscono il quadro ipotizzato, mostrando una naviga -
per le derivazioni dal latino fagus, Fobello ("bel faggio") (VC) e le nume- zione dall'area cenlropadana che si spinge (come avverd anche in et ro-
rose anestazioni popolari del culto de l faggio in val Sesia, Feilongo m a na ) fino alle pOrLe d' Ivrea e le valli alpine, dalla Valle d 'Aosta verso oc-
("faggio lungo"), localit presso Sparone (TO), che hanno ottim i corrispet- cidente, pi legate al mondo transalpino, vera enc!a/J(! e porta della Cisal-
livi nei cuneesi Feisoglio e Pianfei ( GASCA QUEIRAZZA et a!' 1990, alle sin- pina verso l'Europa nordoccidentale.
gole voci); ancorJ. collegato ai faggi probabilmente il Santuario della IU GAMBARI "1997, pp. 344 -345.
Madonna dei Boschi di Ch iusa Pesio. D'altra parte, anche se le tmcce to- I l In riva a/fiume Eddano 1999, fig . 6, p. 15.

ponomastiche attuali appaiono minori, il culto del faggio in generale l i Navigatori e contadini 1995, pp . 39-44; GA.vIBARl 2000.

diffuso in ambito indoeuropeo e nell'Italia antica: cfr. a titolo d'esemp io ."\.< GAM L3ARI "1998, pp. 253-254.

anche il Fagulal nell'antica Roma, bosco sacro con tempielto a Giove sul- \., GAMI3ARI - VFNruRINO GAM13ARI 1998.
le falde dell 'Esquilino . " VENTURINO GAMI3Al~1 1993.
10 GAML3AIU - VI'.NTUIUNO GAl\1BAIU 1994, pp. 401 -402 : non casualmente nel - 'Lo Una prim<l si ntesi de lle ricerche sulle miniere del 13 rianzonese, compies-
la med ia et del Ferro sono attestate necropoli ad inum azione (taurinc) in se ed articola te su numerose campagne di scavo, in ROSTAN - GATflGLlA -
valle Po ed a cremazione Cliguri) in val Vamita . Cfr. a nche PLiN. Nat. Hist . HOSSI 1995. Le miniere della zona di Sai nt-Vrdn appaiono frequentate fin
III, 1"17, che localizza il Monviso in finibus Liguntm Bagiennorum, con da ll'amica et dci Bronzo, con importanti riprese dell'attivit nell'et del
una si ngolare insistenza nella precisazione (forse per accennare all'esi- Ferro ed in et romana.
stenza di Bagienni geogr.lficamente o etn icamente non Liguri?). 1- COLONN,\ 1998; il nomc Motico, etruschizzato in Muthiku, il principale

1- Ne offre espliciw testimonianza per esempio CASAUS 1833-"1856, s.v. On- elemento per ipotizza re l'originc ligurc (forse dell'Emilia) del defunto.
ci/IO. \Ij RICCI 1896, p . 23; GAMUARl - VENTURlNO GAMBARI 1997, p. 399.
I~ Pe r una sintesi sulla formazione dell'etnia dei Taurini e dci Salassi, cfr. l" Una s intesi in GAMBARII999b.
GAMlIA Il[ 1999a. il ' Una prima notizia dci pi importante rinvenimento in VEKTIJRINO GM I-

l 'i cfr. anche su possib ili parentele precedenti la denominazione p li niana ilARI et al. 1996.
(111 , 123) dei Taurini come "antica sli rpe Iigure". ' 1 Cfr. GAMBAIU 1995.
l'I Va ricorda L o comunque che in confini territoriali delle popolazioni pre- .,! La stessa che determina la cresc ita di oltrc 7 m del Lago Maggiore, con
S PARSI l' EIl SAXA. I BAG IENNI DA LLE OIl IGIN I ALLA LEX IUlIA DE CIVITATE

j';I l1agaIllcnlO d i tutti g li ...(.,-lIi e la crisi del centro commercia le gobscc- Epall(cni costieri (forse equivalenti agli fnle m e/i t?? Pii l probabilmente la
ch iana intomo a Cast dl ~\l o Tici no ( G AMIlARI VA I.I,E - VEReESI 1995). definizione generica e gcogra f ca e no n indiCI precise appartenenze: i
.1 Un';m alisi del quadro sto rico in cu i si colloca la bauagl ia in COLOi'\NA -1989. dati archeo logici scmbr.:lIlo invece prov~l re inconfutabilmente le streUe af-
I, Il Lamboglia pensava di identifi carlo con A nz(J d i Framu ra, co munque finit etniche tr.l BaRiem11 e M anlClni nel b seconda et:1 del Ferro. Po treb-
util e per l'attestazione ligl.1 r~
dd to po nimo, ma la proposta semhra oggi be essere invece pi coere nte ritenere (come in PETHACCO S!CARDj - CAl'HI-
p . 34). Ikcc nlcmentc
ll1t:!no con vincente ( PETIl.ACCO SICARDI - CAPRINI 19A1, 1'1 1 19H1, p. 50) h"panterii una specifica areale di un sottogruppo dei Mo n-
Colonna ha propoSto di collegarlo piultOSIO <Id Aflli/x)!is (Antibcs) tani, a sottolineare una cen.a omogeneitb. etnic~1 dci Liguri delle Alpi Maril-
(COLONNA J998). ma l 'ipo tesi appare ecc<::ssiva ncll 'op[losta direz ione c a time, con l'cccezionc cii Veneni e Soti penetr.lti probabilmente d::!1 Colle
prima vista comf:ldditto ria perch lascerebbe al di fuori del territorio di della M<tddalena fino alla zona dell 'attuale citt di Cuneo in un momento
influe n za greca Nizza e Monaco. Proprio pn;sso quest'u ltima, invece, st..."<.le imprecisato dell 'et del Ferro, al pi ll ta rd i in o ccasione delle difficolt dci
dci tc:mp/um Herclllis M omx.!ci, dovrebbe a logiGI collocu si in corrispon- l3agielllli nel corso della Il guerra p un ica. L I sti pc d i Capra una (GAND01.-
denza d el confine. Forse collegabile ad Anriol1 il nome d egli Epanlerii, FI - G ERVAStNt 19R5) lr.1 l a va lle Tana ro e la val Pen na v<l ir.l sembr.I origi-
q uasi cellameme d i origi ne greca e non celtiCI (come pro posto in PETK AC- na rsi g i nel la seconda <::1;1 d el Fem) co me riferimento ad u n'arca sacm in
CO S'CARDI - CAPRINI 1981. p. 50, con un collegamento alla base epo- l illa zona d i valico e di confi ne, protKlbi lmc nle tra l'v/o ntani ed fugaI/n;.
-cavallo~); se non si connc.!tle ad Antion con lIna valenza del tipo ~ q ue lli ~ I Il quadro su l pia no sto riografi co stato ben accennalO fin dalla class iCi!
che stanno sopra, dopo A. ", pu essere derivato dal greco 'eno, ripido~ . tra ttazione di A.j. Toynhee ( l-Itil/Il.ibat's lega cy, Ox ford 1%5): per una ra -
, ~ [{I DFLL" 1994 . pida sintesi, pill archeol og ica, v. BIANCHI 13t\ND1N ELI.l - G I1JI.lANO 1972, pp .
'. COLONM 199H; HUIlINICI I 1995. La prescnZ:1 tra i materiali provenienti dai 327-341 ed . ital.
d intorni di Ceva e conSClVa ti :111'lsrituto Tecnico I\aruffi di Mondov di uno ~! Fr. 20 PeLer2 - Oc . De dio. I 35,78 (Fun/es U~lInllll 23 1). 11 passo cila
SIX.'cchio etrusco del IV-III $Ccolo signific.ltiva per confc nnare la presenza che 'molti op/.'ie/a crollarono, in molte zone avvennero Frane , le terre
in zona di g n lppi etruschi z7..ati; specchi di f:J.bbrica ctnlsca, comunque C.I- sprofondarono, i Fi umi ri volsero le correnti in senso contrario e il mare
r<UI <.:rizzali come beni di lusso, sono utilizzati anche nella coeva comunit ris:.tl il loro co rso ~.
m isla d i Monte Bihele nell'Appennino emilia no (MINt\Rtt\1 191)6). ~' LAMUOGUA 1933, pp. 10- 12,
,- M Ollia/do di M ondov "199 1, p. 20; COI.ONM 199H, p . 265. w Speci~l lizz"l " Per la ricostm zio ne d ei faui ed un'i nte rprew zio ne d elle mo tivazio ni, cfr.
zio ne de i Ligu ri, armati alla leggera, ri su lta da lle fonti essere quella LA.\1UOGUA 1933, pp. 12- 23.
ck: lI 'u:-;o della fi o nda, mrtgu rma anche insieme all 'ascia ma senza il pu- " Montaldo di Mondov 199 1.
g mll e e la doppia la ncia d i trad izio ne oplitica sulla stele lunigiancse di 'II, Ancora recentemente (C llIAllLONE 1985) stata ripro posta l'inverosimile

H e u .~a (la piLI tarda de ll e stele della Lu nigiall<l, probab ilmente databile all a climologia del nome Hrf.:e/ulum, secondo il Serra , da llrigo-dunml
prima metil del V secolo): una specie d i sacca alla cint ura doveva conte- 'forteZl.3. dci monte " . A IXtrtc il fatto che il valore del ce ltico dun/lll se
ner!:! i proiettili. In segu ito, con lo sviluppo a part ire dal IV- Ill secolo dell e m ai "luo go aperto, m erGlIO", tanto da tradurre nell:! l o po nomasti ca il lati-
tecn il.:he d i comballimento dci Liguri, basate soprallUUO su ll'imboscata o no fo rum (per i merC:lIi stabili , mentre per le fi ere slagionali si preferisce
su piccoli gruppi d i incursori che operan o in m odo scio lto ai fianch i d i il tennine magos, Mcampo"), m entre " fo n ezza" il ce ltico dUllum, si sollo -
fanterie o rgan iz7.me. si svi lupper. anche I"w.;o della scu re da lancio in fer- li nea come in l o pon imi si mili gli esiti roman zi vedano la permanenza del -
ro (GAM BARI 1995, p . 197), sim ile alla ca/eia del Norico e raffiguf3 ta su lle la i e del la liqu ida dopo la caduta della d in iziale d el secondo m embro,
incisioni nlpestri della va lle d i Susa. come in Brione erO) e Brio na (NO) da Brigodwwm (CASC" Q UEmAZZA et
,~ Probabilmente un lrallato amichevole, cio un f()edl/s aequum: Lt\Mf\O. al. "1990). llredu/um vie ne se mai da un diminutivo (cfr. Bred a d i Pia ve _
(tLlA 1932, p . lS. lV) del longobard o hmida "distesa di terreno piano prc:-;:-;o la cill ;I' o
,~ SII .. ITAL., Punica , Vili 597~606 ( Fon/es ligl/l7Il11 4(0) . I.a citazione di 1'01 - "frull<.:lo e vigneto rcci nratn" ( PELLEGRINI 1990, pp. 27:1-274 ), da ve rificare
k! nzo al v . 597 in un 'epoel in cui la colon ia r0 l11al1<1 non pOleva ancor,! es- in dCllagli o con le pill anti cht! attestazion i in Ialin o medievale ciel t()po ni ~
sere s tat~1 fondata si riferisce p robabilmente ad una licen 7.<1 roelica di SO io 1110. Un prohlema a pal1 l' l: sta bilire il ra pp0l10 10ponomastico tra 11reo-
It.a lico che cita la ciu, nota per le sue produzioni l:m iere e ceramiche, co- lungi e B redulu11I, legato comunque a vicende lingubti che tardoll1ed ieva-
me emblematica del territoriu con riferimento in pan.icolare ai Bagie mli li, 1l1;l il su ffisso - blllgi (la1. IOl/ge) sembra suggerire la d istinzio ne, proha-
(definiti sparsi per stlXCI :l1 v. 605 p roprio per sOltoli ne;lnle l 'orga nizzazio ne b il mente recenziorc, d,t un p i fa moso Breo, forse q uello di Mondov ,
terri toriale diecistica , priva d i centri di grandi d imensioni). mentre pi ll diffi ci le sem b l"a spiegare in tempi cos recenti una corru zione
<,c, LAMLJOGLIA 1933, pp. 9- 10. Su l nome dei Liguri Epamc:rii, v. so pra n n . 22 Breolungi da I:m !do/ensis I/.'teh~i.
C -i-i . Non chiaro se ta le defn izione avesse una lllt!r..I valenza geogr..lfica ~- K O I.ENDO 1973, pp. 42-43,
o rivesrisse un preciso significato etn ico e d 'altr.J parte i dali archeologici <.ti Motivazioni storiche e giuridiche ren dono difficile serar,l re A/ha POII/ -
editi per la seconda et dc i Ferro dell'entroterr.:1 verso il Mar Ligure delle pe/a dalle colonie ddl'89 fondate in Cisalpin:! (1;1 Pompeo S!ralxme
va lli del le Alpi marittime, (lalla val Roya al McJo gno, sono ta lmenle esigu i (l1.l.! "NO 1973), anche se f"inora i ma teria li (bil ia cu sembrano raramenle pi\:I
(b impedirc per ora qualsiasi pro posta interprel:lliva. Se si ritenesse, con :mlichi dell'et ces,lri,m a, con un significativo pandlclo in Novara, fonlbta
un'ipotesi in realt improbabile, la specifica M ontani come una suddivi - anch'essa nell'89 e p robabilment e costiluitasi lentamente e progressivamenle
sio ne degli stessi Hpantcrti, si dovrebbe dunque pensare :III 'esistenza d i nel suo impianto urbano fno alla definitiva riorgan izzazio ne augustea.

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