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Ambrogio (Santo) (339 ca - 394) - padre della chiesa. Vescovo di Milano dal 374;
da lui presero il nome il canto liturgico e il rito di quella chiesa (canti ambrosiani).
Sant Agostino lo indica come autore di 4 inni.
Busoni, Ferrucio (1866-1924) - compositore e pianista tra i piu' celebri del suo
tempo. Partendo in particolare da Bach, fu assertore (anche con un'importante
attivita' saggistica) di una musica che recuperasse un'assoluta oggettivita'. Fantasia
contrappuntistica per pianoforte (4 versioni, 1910-22), pagine cameristiche e
sinfoniche, le opere teatrali Arlecchino, Turandot, (ambedue 1917) e
l'incompiuto Doktor Faust.
Caccini, Giulio (1550 ca -1618) - compositore e cantante. Visse alla corte medicea
di Firenze. Membro della Camerata fiorentina, fu uno dei principali rappresentanti
dello stilo detto del "recitar cantando". Con J. Peri collaboro' nel 1600 alle musiche
per l'Euridice su testo di O. Rinuccini, che costituisce uno dei primi modelli di
melodramma. Altre composizioni: arie, madrigali, canzoni, sonetti e scherzi in stile
monodico. - Sua figlia Francesca (detta la Cecchina) fu celebre cantante.
Dallapiccola, Luigi (1904-1975) - compositore. Adotto' verso la fine degli anni '30
la tecnica dodecafonica. La sua produzione e' caratterizzata da una vena lirica
limpidissima e da richiami alla tradizione strumentale italiana, nonche' da una
profonda tensione morale e religiosa. Per il teatro: Volo di notte (1940), Il
prigioniero (1950), Ulisse (1968), per voci e vari complessi strumentali: Canti di
prigionia 1938-41), Liriche greche (1942-45), Canti di liberazione (1951-55), poi
due Tartiniane (1951 e 56).
Gregorio, I. (540 ca -604) santo, papa dal 590, avvio' la cristianizzazione dei
longobardi e degli anglosassoni. Sostitu a Roma l'autorita' papale a quella
bizantina. Secondo un'antica tradizione oggi negata, sarebbe stato il primo
codificatore i canti liturgici, detto gregoriani.
Scuola di Bologna
E' un gruppo dei compositori (D. Gabrielli, Gasparini, ecc.) azionati nella
seconda meta' del Seicento in Bologna, che svolsero parte nella formazione della
sonata da sola e sonata da tre, nonche' del tipo di concerto.
La scuola romana
In Italia , il centro piu' importante della musica sacre e' naturalmente Roma con la
sontuosa corte papale e le innumerevoli chiese periferiche. messa e mottetto sono
le due forme nelle quali s'incanala la produzione religiosa della scuola romana nel
rigoroso stile "a cappella". Il piu' grande e tipico esponente della s.r. fu Palestrina.
(Fra i contemporanei e i seguaci di Palestrina furono G. Animuccia, G. M Nanino,
F. Anerio, F. Soriano).
Scuola veneziana
Il primo teatro lirico si apr a Venezia, nel 1627. Questo genere nuovo e' stato
messo ad un'alto livello tramite le sue opere d'arte da Claudio Monteverdi, che
diede un'impulso decisivo allo sviluppo del genere anche gia' in precedenza. Il suo
allievo, Cavalli fu il primo, le opere di cui sono stati eseguiti anche oltre l'Italia.
L'opera e' stato diffuso dalla scuola treza veneziana in tutta l'Europa. Cesti gia'
divenuto' maestro alla Corte viennese (1666). Da questo tempo in poi stati riservati
su tutto il mondo civile compositori drammatici e dalla librettiste italiane. Uno dei
centri fu l'opera del Corte viennese per un mezzo secolo. Un succcessore
prominente dello stile celebre e della tecnica drammatica orchestrale veneziana fu
la scuola napoletana, particolarmente attraverso ad Alessandro Scarlatti. Tra i
membri della terza scuola veneziana furono i quelli piu' eminenti: Monteverdi
nell'area del madrigale, Ferrari e Legrenzi nello sviluppo della cantata, nonche'
Lotti nel campo della musica sacra a cappella.
La scuola napoletana: e' una scuola di stile sformata sul finire del Seicento, che
ebbe influsso direttivo sulla musica europea per un tempo particolarmente lungo. Il
primo maestro eccellente dello "stile napoletano" fu Alessandro Scarlatti. Nel suo
stile espressivo ammirabilmente ricco e' sensibile l'influsso dei maestri tardivi
veneziani e romani. La scuola ebbe il suo ruolo piu' prominente nel campo
dell'opera. L'opera napoletana divento' invincibile per la sua ricchezza melodica,
per la sua ingente forza drammatica risaltata particolarmente nel concepimento
delle aria (da capo), inoltre per il trattamento e cultura di canto (belcanto) senza
pari, nonche' per i suoi cantanti lirici e musicisti di attitudine brillante. Da loro e'
stato fondato l'opera italiana londinese ed e' stato spodestato l'opera tedesca
nell'Amburgo. Da loro e' stato trasporto il genere alla Russia. Dalla scuola
napoletana e' stata creata l'opera buffa ed e' stato creato il movimento drammatico
(Jommelli, Piccini, Traetta) da cui la riforma di Gluck naque e che sbocco'
direttamente nella grande maestria riassuntiva di Mozart.