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MEMO
A Da
Copia a Data
Cliente
NewCo
* [@]coin *
1. Scenario
Attraverso la Fondazione [omissis], siamo entrati in contatto con un operatore
italiano, proveniente da Firenze (di seguito, lOperatore), titolare di un contratto di
acquisto per due apparecchiature automatiche prodotte da [omissis]LLC di Las
Vegas (di seguito, la [@]coin), denominate [@]coin Kiosks (di seguito, i Kiosk).
In data 10 Gennaio 2014, ci stata consegnata copia: (i) della documentazione
contrattuale, parzialmente illeggibile, incompleta, e priva di numeri di pagina; e (ii) di
una disposizione bancaria per parte del prezzo di vendita (calcolato sia per le
apparecchiature che per servizi di assistenza e manutenzione).
2. Criticit
La parziale leggibilit della documentazione ha reso difficoltoso lesame completo del
vincolo negoziale, composto, cos come ogni contratto internazionale, da pi
elementi, e cio, nella fattispecie, da: (a) i termini di vendita; (b) i termini del servizio;
(c) lallegato sullassistenza e la manutenzione e (d) la policy duso del venditore,
Robocoin.
giulia.aranguena@adlpstudio.it
giulia.aranguena@adlpstudio.it
1 Sulle end user fee sono dovute delle royalties alla [@]coin.
giulia.aranguena@adlpstudio.it
2 Lattivit di intermediazione nei cambi quella che sembrano fare gli exchanger operanti in Bitcoin e
che, probabilmente, sembra potersi attribuire, secondo i parametri del nostro ordinamento, anche alla
[@], quale fornitrice del software che indirizza lutente nella scelta di una piattaforma di cambio
piuttosto che unaltra. Lintermediazione nei cambi, in Italia, legalmente riservata agli intermediari
finanziari, e tale cornice del tutto sfavorevole alla possibilit di sviluppare, senza costi eccessivi di
avvio, lesercizio dei servizi automatizzati conseguibili con le apparecchiature in questione.
3Acquisite le nozioni tecniche sul Bitcoin, la sua natura giuridica comunque attualmente controversa
e non definibile alla luce di parametri legali certi, in difetto di una regolamentazione uniforme o anche
solo di un qualche riconoscimento normativo nazionale.
Affermatosi originariamente come strumento intermediario si scambi virtuali e divenuto,
progressivamente, un titolo rappresentativo di un c.d. right of barter, o diritto al baratto, il Bitcoin nel
2011 viene per la prima volta sottoposto ad un cambio valutario con una moneta avente corso legale.
Da allora gli scambi e le negoziazioni del Bitcoin con valuta fiat sono incrementate fino a costituire dei
mercati discretamente capitalizzati e fino a penetrare la c.d. economia reale o esterna, dalla quale
ormai la criptovaluta entra ed esce in maniera bidirezionale. Pertanto, al di l delle disquisizioni sulla
natura ibrida e non perfettamente monetaria del Bitcoin, a nostro parere, sotto molti aspetti, pu
essere assimilato ad una moneta privata di tipo complementare (alla cui definizione occorre in questa
sede rinviare per ragioni di sintesi).
giulia.aranguena@adlpstudio.it
4 Fino al 1999 le operazioni in cambi ricadevano totalmente nella normativa valutaria di cui al Testo
Unico gi citato (D.p.r. n. 1988/148, art. 4, commi 4, 5 e 6) ed erano svolte, oltre che dalle banche
(come servizio accessorio inquadrabile nella generica previsione dellart. 2195 n. 2 c.c. dell attivit
intermediaria nella circolazione dei beni), anche da centri di raccolta, ovvero da speciali esercizi
commerciali, i cambiavalute, soggetti a iscrizione nel registro delle imprese (ex art. 2195 c.c.) e a
unautorizzazione a operare a pronti in cambi rilasciata dalla Banca dItalia.
Dopo il 1999 (con lart. 35 del D.lgs. 4.8.1999 n. 342), il mestiere di cambiavalute passa dal regime
delle norme valutarie a quello degli intermediari finanziari e lesercizio della vigilanza, prima in capo
alla Banca dItalia, passa allUfficio Italiano Cambi (soppresso dal 1 gennaio 2008). Con
lemanazione, nel 1999, del nuovo art. 155 (comma 5) del Testo Unico Bancario (TUB), i cambiavalute
sono rientrati nella disciplina degli intermediari finanziari e sono stati definiti come i soggetti che
esercitano professionalmente l'attivit di cambiavalute, consistente nella negoziazione a pronti di
mezzi di pagamento in valuta, sono iscritti in un'apposita sezione dell'elenco previsto dall'articolo 106,
comma 1. A tali soggetti si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni degli articoli 106, comma 6,
108, 109, con esclusivo riferimento ai requisiti di onorabilit, e 111. L'iscrizione nella sezione non
abilita a effettuare le altre operazioni riservate agli intermediari finanziari.
5 Ci si riferisce al D.Lgs. 13.8.2010, n. 141 (come integrato dal correttivo ex D.Lgs. 19.9.2012 n. 169)
che ha attuato la direttiva 2008/48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori, ed ha modificato il
titolo VI del testo unico bancario (decreto legislativo n. 385 del 1993) in merito alla disciplina dei
soggetti operanti nel settore finanziario, degli agenti in attivit finanziaria e dei mediatori creditizi.
giulia.aranguena@adlpstudio.it
6 Cfr nota precedente. Ci si riferisce al D.Lgs. 19.9.2012 n. 169 che ha inserito lart. 17 bis alla
normativa di riferimento rappresentata dal menzionato dal D.Lgs. 13.8.2010, n. 141.
giulia.aranguena@adlpstudio.it
giulia.aranguena@adlpstudio.it