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Capitolo VII

Gli adattamenti di personalit 1


(Le Porte della Terapia)
Paul Ware

L'esame dei tipi di personalit fondamentali, attuato da un punto di vista


transazionale, consente di comprendere le caratteristiche ed il funzionamento
attuali dell'individuo ed il modo in cui, caratteristiche e funzionamento stessi,
hanno avuto origine e si sono sviluppati. Se si dispone di una visione com-
plessiva di quali siano le caratteristiche di personalit ed i modelli di adatta-
mento di una persona, pi facile prendere contatto con il paziente ed aver
chiaro un piano di terapia. Poich ogni tipo di personalit caratterizzato da
modelli che le sono propri, il terapeuta deve capire in quale area l'individuo in-
veste maggiormente l'energia e cio, secondo la tricotomia introdotta da
Erskine, se nei sentimenti, nel pensiero o nel comportamento.
Questo articolo presenta i concetti di adattamenti di personalit e di "por-
te" che consentono al terapeuta di prendere un contatto iniziale efficace su-
perando la resistenza. In sostanza l'articolo suggerisce quale direzione il
terapeuta dovrebbe prendere nella relazione e nel trattamento del paziente.

Lo sviluppo della personalit

Secondo E. Berne la personalit pu essere divisa in tre Stati dell'Io: il Ge-


nitore, I'Adulto ed il Bambino. Tutti i genitori umani dispongono dei tre Stati
dell'Io. Tradizionalmente, nella nostra cultura, alla madre che spetta la cura
del neonato, incapace di farsi carico di se stesso. Si stabilisce cos una sim-
biosi sana tra madre e bambino. Se il bambino piange, la madre deve riflettere,

1
Ware P. (1983). Personality Adaptations (Doors to Therapy), T.A.J. vol. 13, n. 1
(T rad. ital. a cura di S. Romano in Neopsiche, N. 13, 1990).
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immaginare cosa non va e risolvere il problema. Se i suoi bisogni biologici ed


emotivi vengono soddisfatti, il bambino cresce, fisicamente ed emotivamente,
e nel corso di questo processo impara a pensare. Dapprima il suo pensiero
di carattere immediato ed intuitivo, piuttosto che accurato, obiettivo e se-
quenziale. Crescendo il bambino impara anche a prendersi cura degli altri e
conseguentemente di se stesso. Gradualmente il pensiero si fa pi sofisticato
ed astratto e mediante il gioco, per esempio, il bambino apprende come pren-
dersi cura di altre persone. Sia la capacit di pensare che di prendersi cura de-
gli altri sono in gran parte il risultato della relazione fra il bambino ed i genitori
e/o altri adulti importanti. Se i suoi bisogni fisici ed emotivi sono soddisfatti, il
bambino si svilupper normalmente, imparer a pensare e a prendersi cura in
modo efficace di se stesso e degli altri. Le sue dipendenze simbiotiche si risol-
veranno e gradualmente il bambino diverr autonomo. Quando un neonato,
totalmente assorbito dai suoi desideri e dai suoi bisogni, piange e l'ambiente
risponde al suo pianto, sperimenta molto pi potere di quanto non ne avr
mai pi in seguito.
La realt naturalmente che una persona non potr avere sempre soddi-
sfatti tutti i suoi desideri e bisogni. Di conseguenza durante il processo di
sviluppo i bambini devono adattarsi all'ambiente che li circonda e possono
scegliere una delle tre seguenti possibilit: possono restare piccoli ed impo-
tenti, stimolando gli altri a prendersi cura di loro e a pensare al loro posto; co-
me seconda alternativa, possono prendersi cura loro delle altre persone,
compiacerle e mostrarsi servizievoli; oppure, terza possibilit, possono diven-
tare aggressivi e ribelli, assumendo un atteggiamento combattivo ("combatte-
r sempre contro di te") ed oppositivo ("non ce la farai ad obbligarmi"). Quelli
che imparano a prendersi cura degli altri, possono iniziare a farlo molto preco-
cemente nella vita, a volte gi all'et di tre o quattro anni. In presenza di un
genitore impotente ed incapace di dare supporto, il bambino rovescia i ruoli e,
in modo rudimentale, pensa al suo posto e se ne prende cura. Coloro che si
adattano in modo aggressivo e ribelle continueranno per tutta la vita la loro
battaglia con le persone che vogliono farli agire e pensare a modo loro. In ge-
nerale gli individui si adattano con una o, entro certi limiti, due di queste mo-
dalit e continuano ad utilizzarle per tutto il corso della loro esistenza.

Le ingiunzioni e le spinte

Nel corso del loro sviluppo, i bambini ricevono dai genitori o da altri adulti
significativi due principali tipi di messaggi: ingiunzioni e spinte (o messaggi
di controcopione). Questi due tipi di messaggi influenzano in modo specifico
l'adattamento di personalit. L'ingiunzione, data dai genitori molto presto nel
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corso dello sviluppo, dice al bambino che cosa non deve fare e come deve
comportarsi, pensare e sentire. II concetto di ingiunzione, sviluppato da R.
Goulding (1972), estremamente utile per capire in che modo le persone di-
ventano ci che sono e in che modo la loro crescita emotiva viene ostacolata
o impedita. R. Goulding ha identificato 13 ingiunzioni: non, non esistere, non
essere intimo, non stare bene, non essere sano di mente, non essere bambi-
no, non sentire, non crescere, non pensare, non appartenere, non riuscire,
non essere importante, non godere. Alcune ingiunzioni rinviano ad un tipo
particolare di adattamento di personalit.
Inoltre alcune ingiunzioni, come non esistere e non riuscire (le pi danno-
se e distruttive) contribuiscono in misura maggiore rispetto alle altre ad un
adattamento patologico.

La terapia

In funzione di questi due tipi di messaggio, che influenzano il suo compor-


tamento, il bambino sceglie come propria modalit di adattamento uno (o pi)
dei sei principali tipi di personalit. Molte persone, ovviamente, non corri-
spondono ad un tipo "puro" di personalit. I bambini che hanno assimilato
messaggi di genitori (od altri significativi) il cui tipo di personalit non era
nettamente precisato, generalmente si sviluppano come una combinazione di
due tipi principali, con un adattamento di personalit primario ed uno secon-
dario. I sei tipi di adattamenti sono i seguenti: Isterico; Ossessivo-Compulsi-
vo; Schizoide; Antisociale (o nella vecchia terminologia sociopatico o
psicopatico); Passivo-Aggressivo e Paranoide.
Gli altri tipi identificati nel DSM III (1980) non sembrano descrivere degli
adattamenti di personalit definiti chiaramente (vedi Tavola 1).

La personalit Isterica

Le personalit Isteriche investono la maggior parte della loro energia a li-


vello dei sentimenti. Manifestano eccitabilit, instabilit emotiva e reazioni ec-
cessive. Vengono descritte dagli altri come drammatiche, con comportamenti
volti ad attirare l'attenzione e spesso seduttivi. Vengono inoltre descritte co-
me immature, egocentriche e superficiali. La compagnia degli Isterici diver-
tente ed eccitante, ma i rapporti con loro possono diventare difficili. Queste
personalit dapprima agganciano gli altri e si attaccano, poi diventano dipen-
denti e infine fanno in modo di provocare conflitti con la persona da cui di-
pendono. La loro spinta primaria compiacimi o compiaci gli altri, la spinta
4 Paul Ware

Adattamento Caratteristiche Descrizione Spinte Ingiunzioni

Schizoide Isolamento Timido Sii forte Non riuscire


Passivit Ipersensibile Sforzati Non appartenere
Fantasticherie Eccentrico Compiacimi Non godere
Evitamento Non essere sano
Distacco Non crescere
Non sentire (amo-
re, sesso, gioia)

Isterico Eccitabilit Immaturo Compiaci Non crescere


Instabilit emotiva Egocentrico Sforzati o Non essere impor-
Iperreattivit Vanitoso sbrigati tante
Drammatizzazione Dipendente Non pensare

Ossessivo- Conformismo Perfezionista Sii forte Non essere un


Compulsivo Moralismo Iperinibito Sii perfetto bam- bino
Scrupoloso Non sentire (gioia,
Iperadattato sesso)
alle regole Non essere intimo

Paranoide Rigidit di pensiero Ipersensibile Sii forte Non essere un


Grandiosit Sospettoso Sii perfetto bam- bino
Proiezione Geloso Non essere intimo
Invidioso Non sentire

Antisociale Conflitti con la so- Duro Sii forte Non riuscire


ciet Irresponsabile Compiaci Non essere intimo
Bassa tolleranza Non essere un
alla frustrazione bambino
Bisogno di Non sentire

Passivo- Personalit Oppositivo Sforzati Non sentire


Aggressivo aggressiva Testardo Sii forte Non essere intimo
Risentimento Non godere
Non riuscire

Tavola 1 - Adattamenti di Personalit


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secondaria sforzati o sbrigati, oppure il contrario.


Le ingiunzioni che impediscono loro di crescere sono: non crescere, non
pensare e di solito non essere importante. Molto spesso questi messaggi
provengono dal genitore dello stesso sesso. Se si tratta di un uomo proba-
bile che abbia anche ricevuto l'ingiunzione non essere te stesso o non essere
del tuo sesso, ingiunzione dalle quali talvolta si sviluppa un adattamento
omosessuale.
Per entrare in contatto con una personalit Isterica e stimolarla a cambiare,
inizialmente il terapeuta deve mettersi in comunicazione e prendere contatto a
livello del sentimento, cio nell'area in cui maggiormente investita l'energia.
Pu quindi avviare il processo di cambiamento abbordando la porta "bersa-
glio" (il pensiero), avendo cura di relazionarsi da una posizione OK e non da
una posizione di superiorit. La porta "trappola" da evitare il comportamen-
to dell'Isterico. Se il terapeuta confronta il comportamento e tenta di farlo
cambiare, si trova preso in trappola e fallisce.
Al contrario, il contatto deve avvenire a livello dei sentimenti ed il terapeu-
ta deve innanzi tutto stimolare l'Isterico a pensare, occupandosi del compor-
tamento alla fine, quando saranno avvenuti i maggiori cambiamenti a livello
del pensare. Imparando a pensare e a sentirsi capace di pensare, le personali-
t Isteriche iniziano ad apprezzare le carezze condizionate indirizzate al loro
comportamento ed ai risultati ottenuti, e questo ha un valore cruciale per lo
sviluppo della loro vita futura.
In un recente incontro avuto con una giovane donna Isterica, rimasi colpi-
to dai suoi modi, dal suo fascino, dalla sua gentilezza e vitalit emotiva. Dopo
che la paziente si fu affidata, entrai in contatto in modo giocoso con lei a livel-
lo dei sentimenti. II mio primo intervento terapeutico, dopo aver stabilito il
contatto, fu un commento sul suo pensare. Lei rispose "Tutto quello che de-
vo fare pensare ed ho bisogno di tempo per farlo". Si trattava di una rifles-
sione importante che ho rinforzato ed ancorato inchinandomi verso di lei e
toccandole le braccia. Mentre continuava a parlare ella manifest in modo
chiaro, con l'uso di frasi del tipo "Tu sai" e "s, cosi" e "hai ragione", la
spinta compiacimi. A pi riprese contrastai la spinta sbrigati, invitandola a
pensare in modo chiaro e a completare il proprio pensiero quando iniziava ad
affrontare la soluzione di un problema. Quando mi rifer della rabbia che pro-
vava, in relazione al rapporto simbiotico che aveva avuto con la madre, acca-
rezzai questa riflessione, intervenni e chiusi la seduta dicendo che per lei la
guarigione comportava crescere, pensare e separarsi.

La personalit Ossessivo-Compulsiva

La personalit Ossessivo-Compulsiva rappresenta il controaltare della


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precedente. La sua principale caratteristica il conformismo: gli Ossessivo-


Compulsivi si sottomettono alle regole e alle leggi, si mostrano esageratamen-
te coscienziosi e sono i giudici pi critici e severi di se stessi.
Poich investono una energia considerevole nel compiere il loro dovere,
hanno molta difficolt a rilassarsi. Uno dei segnali pi sicuri del buon esito
del trattamento quando imparano a rilassarsi e a giocare. La spinta principa-
le degli Ossessivo-Compulsivi sii perfetto, accompagnata frequentemente
dalla spinta secondaria sii forte o sforzati. In una fase precoce della loro vita
hanno ricevuto l'ingiunzione non essere un bambino, a cui si adattano negan-
do i propri sentimenti. Una ulteriore ingiunzione ricevuta non sentire oppu-
re non sentire certe cose, specialmente non sentire gioia.
Hanno inoltre incorporato un messaggio di non essere intimo, che li porta
ad avere notevoli conflitti nelle loro relazioni. A dispetto di questi conflitti e
della loro difficolt ad entrare in contatto con sentimenti di gioia, desiderano
ardentemente entrare in intimit.
II terapeuta che lavora con gli Ossessivo-Compulsivi deve fare molta at-
tenzione perch queste personalit sanno integrare molto bene l'informazione
a livello cognitivo ma non a livello emotivo. Mentre danzano, per esempio,
possono apparire sorridenti come se si stessero divertendo, mentre in realta
stanno contando "un, due e tre... un, due e tre..." sforzandosi di divertirsi e di
ballare bene.
Gli Ossessivo-Compulsivi sono perfezionisti, intelligenti, organizzati ed in-
vestono ampiamente la loro energia nel pensiero, che costituisce dunque la
porta aperta al trattamento. All'inizio e importante carezzarli proprio sul pensa-
re: "Buon Dio, sono veramente impressionato per la chiarezza del tuo pensie-
ro". Se in seguito si chiede: "Mentre pensavi, cosa provavi?", la risposta sera
quasi certamente: "Mah... stavo pensando". II terapeuta dovra insistere: "Lo
so che pensavi, ma quali erano i tuoi sentimenti?".
La cosidetta porta "trappola" con loro e il comportamento. Se il terapeuta
ci cade, ed invita ia persona a cambiare un modello di comportamento, ha po-
che probabilita di ottenere un risultato. Per esempio, inutile dire ad un os-
sessivo-fobico di smetterla di lavarsi le mani. Bisogna stimolarlo a passare
dalla porta aperta, il pensiero, alla porta bersaglio, il sentimento prima che si
realizzi un cambiamento comportamentale.
L'interazione seguente, che ho avuto con una donna Ossessivo-Compulsi-
va di mezza et, illustrer gli adattamenti legati a questo tipo di personalita
Durante una seduta di terapia di gruppo, mentre mi raccontava come fosse
esigente con se stessa, all'improvviso si mise a dondolare con il corpo, of-
frendomi l'opportunita di darle il permesso e di incoraggiarla a sentire.
Cogliendo il messaggio proveniente dal linguaggio del corpo, la relazione
si oriento dunque verso la porta bersaglio. Quando lei inizio ad accarezzarsi
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una gamba, le chiesi di far parlare la sua mano e poi di risponderle. Appena
entro in contatto con i propri sentimenti, tornai un p indietro e la accarezzai
per il suo pensiero e per la cura che si prendeva di s. Poi feci un ulteriore
passo avanti: l'invitai a chiedere ai membri del gruppo di prendersi cura di lei.
Durante la seduta si evidenziarono chiaramente i suoi problemi: tendenza al
perfezionismo, inibizione, tendenza compulsiva a prendersi cura degli altri,
mancanza del permesso di essere una bambina, soppressione dei sentimenti.
Tutti questi elementi le erano stati utili durante l'infanzia, quando aveva impa-
rato a comportarsi da adulta, con le conseguenti successive diffficolta ad en-
trare in intimit, provare piacere e lasciare che gli altri si prendessero cura di
lei. Le spinte ad essere perfetta e essere forte si manifestavano in forme sim-
boliche di comunicazione, sintetizzabili in frasi tipo: "devi farlo alla perfezio-
ne", "devi andare fino in fondo" oppure "andr bene se tu sarai capace" (sii
perfetto), ed ancora, "non ci si aspetta che tu manifesti i tuoi sentimenti", "sta
a te prenderti in carico, non mostrarti vulnerabile" (sii forte).
Guidandola dalla porta aperta, il pensiero, alla porta bersaglio, il sentimen-
to, e stato infine possibile raggiungere l'esperienza di un comportamento cor-
rettivo; esperienza che ha avuto luogo quando la donna e stata invitata a
farsi prendere in carico e a permettersi di ricevere cure ed attenzioni dagli altri
membri del gruppo. Un passaggio, come quello descritto, dal pensiero al sen-
timento per arrivare finalmente alla gioia di provare sentimenti piacevoli, rap-
presenta l'obiettivo globale nel trattamento delle personalita
Ossessivo-Compulsive.

La personalit Schizoide

Le personalita Schizoidi sono passive e si isolano in modo particolare. Se-


condo J. Schiff (1971), il segreto della terapia con gli Schizoidi consiste nel
comprendere e confrontare proprio la loro passivita che si manifesta, oltre che
come tendenza all'isolamento, con le fantasticherie ad occhi aperti e l'impe-
gnarsi in attivita passive. Gli Schizoidi sono timidi e ipersensibili.
Evitano il contatto e si isolano nel loro mondo interiore e per questo moti-
vo passano spesso per bizzarri. Se sono affetti da schizofrenia, si abbandona-
no ad allucinazioni, si ritraggono nell'indifferenza e fuggono ogni situazione
di intimita o di competizione. La spinta principale degli Schizoidi e sii forte; la
spinta secondaria e sforzati oppure compiaci. L'adattamento a quest'ultimo
messaggio mira ad agganciare gli altri in relazioni di dipendenza e di simbiosi.
In questo modo gli Schizoidi evitano di essere attivi, di affermarsi e di prende-
re delle decisioni.
Hanno ricevuto una potente ingiunzione di non riuscire o almeno di non
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riuscire nei tuoi rapporti, a cui si uniscono non amare, non essere affettuoso
e non avere sentimenti sessuali.
Altre ingiunzioni si riferiscono al non godere, non appartenere, non anda-
re d'accordo con gli altri. Tendono ad agire restando isolati o ad avere rap-
porti di dipendenza che non comportano attaccamento, in questo caso
sentendosi diversi ed emarginati. Certi Schizoidi, che hanno ricevuto l'ingiun-
zione non stare bene/non essere sano di mente (sii pazzo) e che manifestano
un comportamento psicotico, sono affetti da Schizofrenia.
La porta aperta al trattamento in questi casi si trova dove investita l'ener-
gia, quindi nel comportamento ritirato e passivo.
La porta bersaglio il pensiero ed in effetti queste persone cominciano a
star meglio quando imparano a pensare chiaramente, a risolvere dei problemi
e a portare fino in fondo i loro pensieri.
La porta trappola il sentimento, soprattutto se si tratta di sentimenti ne-
gativi. Se i pazienti Schizoidi sono in balia dei sentimenti negativi ed il tera-
peuta cerca di stabilire un contatto a questo livello, i sentimenti negativi si
rinforzano ed il processo terapeutico si blocca. Dobbiamo ricordare che il trat-
tamento degli Schizoidi lungo e faticoso e non prosegue che a piccoli passi.
Qui di seguito dar un esempio dell'approccio suddetto utilizzato con una
delle personalit pi gravemente Schizoidi che io abbia mai trattato. Quest'uo-
mo non riusciva mai a tenersi un lavoro. Era stato ospedalizzato per questo
motivo. Di fronte ai colleghi si isolava, si paralizzava e diventava cos nervo-
so da essere incapace di agire normalmente. Alla domanda su come si manife-
stasse il suo nervosismo, rispose: "Molto spesso ho delle brusche
contrazioni alle ginocchia". Invece di lavorare, una parte di lui desiderava
esclusivamente "Stare seduto, ascoltare la radio, andare a dormire, poi alzarsi
e ricominciare cosi il giorno dopo" La sua timidezza, la sua indifferenza ed il
suo ritirarsi "a vivere nel suo mondo" si manifestavano con molta evidenza.
La sua mancanza di emozioni indicava l'ingiunzione sii forte. La spinta a com-
piacere gli altri emergeva nei momenti in cui si adattava alle mie attese, al
punto di appropriarsi talvolta delle mie parole come se fossero pensieri propri.
Apparivano inoltre in modo molto chiaro le ingiunzioni non sentire, non go-
dere, non essere sano di mente. La sua mancanza di iniziativa ed il suo rifiuto
di assumersi delle responsabilit verso se stesso rinviavano alle ingiunzioni
non crescere e non pensare. Infine l'ingiunzione di non appartenere risultava
evidente dal suo modo di isolarsi dagli altri. All'inizio del trattamento il suo li-
vello di energia era cosi basso che dovevo investire molta della mia energia
per accedere alla porta aperta, il comportamento, aprendomi faticosamente un
varco nel suo passivo isolamento.
Entrando nel suo mondo l'ho invitato a dirigersi verso il pensiero, porta
bersaglio, stimolando cosi il passaggio da uno stato di passivit ad uno di
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attivit. L'incontro si chiuso con l'invito, da parte mia, a riconoscere il pro-


prio comportamento passivo. Nel momento in cui lo ha riconosciuto questa
persona diventata pronta a cambiare e star bene. Come spesso accade
quando gli Schizoidi cominciano a star bene, divengono empatici, sperimenta-
no i loro sentimenti positivi e cominciano a stabilire relazioni con gli altri.

La personalit Antisociale

L'adattamento di personalit Antisociale o Disordine del Carattere for-


malmente conosciuto come Sociopatia o Psicopatia. Le personalit di questo
tipo sono in conflitto con la societ hanno una scarsa tolleranza alla frustra-
zione, difficolt con le regole ed i doveri al punto da avere spesso problemi di
ordine legale. Una loro caratteristica importante e spesso trascurata che, per
non entrare in contatto con i propri sentimenti, cosa che per loro sarebbe
troppo costosa, le personalit Antisociali sono spesso alla ricerca di situazio-
ni eccitanti e/o drammatiche.
Le personalit Antisociali possono essere ulteriormente descritte come
egocentriche, irresponsabili, impulsive, dure e insensibili, ma sanno anche es-
sere affascinanti, e molto abili nel compiacere gli altri per ottenere ci che vo-
gliono. Spesso per raggiungere i loro scopi ricorrono alla coercizione, alla
violenza oppure manipolano gli altri.
Il messaggio fondamentale di controcopione sii forte, una spinta di cui
nella loro infanzia hanno avuto veramente bisogno, per sopravvivere alla de-
privazione affettiva del loro ambiente. La spinta secondaria compiaci gli al-
tri, perch, con una parte intelligente ed astuta di se stessi, si dicono che se
compiaceranno e risponderanno alle aspettative degli altri, e lo faranno nel
modo giusto, gli altri faranno quello che vogliono loro. Le loro ingiunzioni
comprendono non essere un bambino, non sentire o non sentire certe cose,
soprattutto la paura e la tristezza.
Nonostante abbiano imparato molto presto a giocare d'astuzia per mettere
nel sacco gli altri, interessante notare la presenza dell'ingiunzione non pen-
sare, che prende la forma di non pensare al futuro ovvero non risolvere i
problemi. Le personalit pi marcate hanno anche l'ingiunzione a non riusci-
re, ed infatti parte della loro programmazione il farsi sempre prendere in ca-
stagna, per quanto possano essere stati brillanti ed intelligenti. Un'altra
evidente ingiunzione non essere intimo o, pi precisamente, non stare vici-
no. Sono dei maestri ad entrare rapidamente in contatto in modo superficiale
con le altre persone, ma le loro relazioni non durano molto. Usano gli altri e
poi se ne vanno per la loro strada. Le personalit Antisociali sono particolar-
mente predisposte ad attirare personalit isteriche con le quali si agganciano
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molto rapidamente.
La porta aperta alla terapia con gli Antisociali rappresentata dal loro com-
portamento aggressivo. Si scagliano contro gli altri e cercano di abbatterli per
ottenere ci che vogliono, mostrandosi tuttavia affascinanti e compiacenti. Il
terapeuta inizia confrontando questo comportamento e si sposta poi verso la
porta bersaglio, il sentimento. La porta trappola il pensiero, che deve essere
evitato a motivo della loro insincerit e della loro abilit a pensare rapidamen-
te ed intelligentemente ma per mettere nel sacco il terapeuta. Di conseguenza
deve essere confrontato il loro comportamento e devono entrare in contatto
con i loro sentimenti, per poi poter pensare in un modo diverso. Questa la
base del modello di terapia sviluppato da Marty Groder ad Aeskalepian,
(chiamato il gioco di "Synanen"), modello finalizzato al confronto del compor-
tamento, all'abbattimento delle difese e ad aprire gli Antisociali ai loro senti-
menti, stimolandoli in seguito a pensare.
Quella che segue una sequenza tratta da una seduta con un giovane ra-
gazzo, Antisociale ma non dei pi coriacei. Per questo motivo ho potuto con-
frontare il suo comportamento ed invitarlo ad entrare in contatto con i suoi
sentimenti senza essere cos preciso come un terapista deve spesso essere
quando lavora con questi pazienti.
Ho iniziato la sessione confrontando in modo giocoso, in termini che lui
conosceva, il suo comportamento e le sue risposte sfuggenti ed evasive. La
spinta sii forte ed il suo modo di mantenere le cose esterne a s, erano evi-
denziati dall'uso ripetuto di frasi in terza persona. Al momento opportuno, mi
mossi verso la porta bersaglio dei sentimenti, domandandogli "Che cosa sen-
ti?" e per un momento vidi tristezza nei suoi occhi. Ma, molto velocemente, lui
si stacc dai propri sentimenti rientrando nella propria struttura difensiva, un
muro di durezza che aveva imparato a costruire intorno a s per sopravvivere.
Di fronte alla mia domanda, per coprire la propria tristezza, fece una smorfia.
Comunque, quando di nuovo prese contatto con me, accettando la mia con-
frontazione, mi resi conto che potevo invitarlo a cambiare e questa volta con-
frontai proprio la sua durezza. Evitando ancora di entrare in contatto con i
suoi sentimenti, mi rispose: "Non ci tengo ad essere un duro". Io continuai ad
insistere, mentre lui tentava di continuare le sue manovre di evitamento, ed
infine fui in grado di prendere contatto con i suoi sentimenti genuini. Durante
la seduta fu messa in luce in modo abbastanza evidente la sua economia di
carezze, caratterizzata dal fatto di ottenere attenzione in modo negativo, come
tipico degli Antisociali.
Quando cominciano a cambiare i loro modeli di riconoscimento, gli Antiso-
ciali spesso si sentono carenti, perch non sanno come prendere riconosci-
menti e carezze positive.
Durante il trattamento con personalit Antisociali, come quella descritta,
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uno degli obiettivi pi importanti condurli da un modello di carezze negativo


ad uno positivo.

La Personalit Passivo-Aggressiva

Un quinto tipo di adattamento di personalit la Personalit Passivo-Ag-


gressiva. Caratterizzati in modo particolare da una passivit aggressiva (cio
aggressiva ma in modo passivo), questi tipi di personalit si presentano rab-
biose e risentite nei confronti del mondo, oppositive, inflessibili e cocciute.
Chi entra in relazione con loro pu sentire il loro risentimento e, nello stesso
tempo, avere l'impressione di "essere risucchiato". Di fatto le personalit Pas-
sivo-Aggressive sono estremamente dipendenti nelle relazioni con gli altri,
nonostante la loro turbolenza, i loro combattimenti e le loro lamentele. Le loro
spinte sono sforzati, combatti, rendi difficili le cose. Altri messaggi che han-
no interiorizzato sono sii forte, non fare sapere a nessuno che dentro ti senti
ferito, non far sapere a nessuno quanto desideri dipendere. Le ingiunzioni a
sostegno della loro posizione esistenziale sono non crescere e, cosa interes-
sante, non sentire.
Possiedono anche le ingiunzioni di non essere intimo e non riuscire, che li
spingono al combattimento, ed infine l'ingiunzione non godere. Investono la
loro energia nel loro comportamento di passivit aggressiva, e questo com-
portamento rappresenta la porta aperta. Il terapeuta deve evitare la porta trap-
pola del pensiero. Le personalit Passivo-Aggressive pensano in modo
superficiale come gli Antisociali, ma con modalit differenti rispetto a loro. Il
terapeuta deve iniziare confrontando gentilmente il loro comportamento,
quindi muoversi verso la porta bersaglio dei sentimenti, descrivendo il loro
comportamento passivo e comunicando come si sente rispetto al loro com-
portamento. Un modo per prendere contatto con loro a livello dei sentimenti
accettarne la passivit invitandoli a comunicare.
Un incontro avuto con un giovane Passivo-Aggressivo rivela la durezza e
la passivit aggressiva che ho descritto. Ogni volta che gli veniva lanciato
uno stimolo per interagire, questo giovane rispondeva mandando un doppio
messaggio, e cio dicendo da una parte di non voler prendere la palla che gli
era stata lanciata, ma nello stesso tempo sorridendo, e quindi emettendo un
segnale di accettazione della interazione. Ci rappresenta quel succhiare e ri-
fiutare contemporaneamente, cos frustrante per chi non sa come gestire il
rapporto con questo tipo di adattamento di personalit.
Quando il paziente inizi a parlare (senza pressioni da parte mia), si mise
una mano davanti alla bocca soffocando le proprie parole. La personalit Pas-
sivo-Aggressiva spende molta energia nel bloccare fermamente la
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comunicazione. Questo comportamento associato con il tono di voce basso,


evidenziava le spinte sforzati e sii forte, e mi invitava a reagire duramente nei
suoi confronti, il che avrebbe solo prodotto un suo sprofondare sempre di
pi nella passivit.
La mia coterapeuta Ellen Bayder, con un approccio magistrale, si mise in
contatto con il paziente in modo accarezzante e giocoso, dicendogli "Hey, ho
capito che sei un duro". A quel punto i suoi compagni del gruppo di terapia
ci ricordarono che la sua durezza era solo una facciata. I tipici Passivo-Ag-
gressivi sono molto soli interiormente e desiderano entrare in contatto, ma
farlo significa andare contro l'ingiunzione di non essere intimi. Il paziente ri-
spose all'approccio di Ellen con la classica risposta del passivoaggressivo,
"Non so". L'ultima cosa giusta che Ellen fece fu di entrare in contatto con lui
dicendogli "Io sono interessata a te e quando avrai qualcosa da dirmi, famme-
lo sapere, ti ascolter". La modalit Passivo-Aggressiva illustrata in questa
sessione di terapia decisamente autodistruttiva, in quanto la persona al di
sotto della propria durezza nasconde il desiderio reale di essere presa in cari-
co. Fino a che l'ingiunzione non riuscire continua ad operare, le personalit
Passivo-Aggressive spingono le altre persone ad assumere il controllo su di
loro che restano piccoli e dipendenti. Uno dei segreti del trattamento di questi
tipi di personalit di non abbandonarle, mettendosi in contatto gentilmente
con loro a livello dei sentimenti.

La Personalit Paranoide

L'adattamento di personalit Paranoide caratterizzato dalla grandiosa e


dalla rigidit, specialmente nelle modalit di pensiero. La grandiosit dei Para-
noidi, riflesso delle aspettative irrealistiche che hanno su di s, una copertu-
ra per dei sentimenti molto profondi di insicurezza ed inadeguatezza. I
paranoidi proiettano massicciamente sulle altre persone quello che pensano e
sentono e molto spesso le accusano e biasimano. Gelosi ed invidiosi, sono ad
un tale livello ipersensibili da percepire con i loro sensi nell'ambiente stimoli
che gli altri non percepiscono. Queste personalit operano con una modalit
di avvicinamento allontanamento, entrando in contatto un giorno con una
persona e il giorno dopo rifiutandola.
La spinta numero uno dei Paranoidi sii forte, che li aiuta a sopravvivere
da soli e a bloccare i sentimenti, e la numero due sii perfetto, che si manifesta
con la estrema criticit nei confronti di se stessi e le rimuginazioni sul dover
fare sempre meglio. Molto precocemente hanno ricevuto le ingiunzioni non
fidarti, non essere un bambino, non sentire, non essere intimo e non appar-
tenere. La loro porta aperta il pensare, che sanno fare accuratamente e
Gli adattamenti di personalit 13

attentamente a causa della ipersensibilit dei loro meccanismi percettivi.


La porta bersaglio il sentimento e la porta trappola il comportamento. Se
viene attaccato il loro comportamento, diventano ancora pi sospettosi ed
iniziano a proiettare sugli altri per poterli accusare e biasimare.
La seguente seduta con una brillante, sensibilissima e suscettibilissima
giovane Paranoide, illustra come mi muovo dal livello del pensiero a livello del
sentimento, in modo molto gentile e supportivo. All'inizio del nostro collo-
quio mi aveva raccontato dei bollini che stava collezionando all'interno della
nostra relazione, il che evidenziava la sua sensibilit e capacit di pensare in
modo molto preciso. Stava seduta molto compostamente e tranquillamente,
investendo una considerevole energia nel pensare e senza essere consape-
volmente distaccata. Il primo passo che intrapresi fu invitarla a condividere
ad alta voce i suoi pensieri ed i sentimenti negativi che stava provando, cos
che avremmo potuto occuparcene. Se il terapista difensivo e non diretto, i
paranoidi costruiranno un muro di difesa attorno a loro.
Nel momento in cui l'accarezzai per il suo pensiero cosi chiaro, il mio cote-
rapeuta Taibi Kahler intervenne con molta competenza con l'affermazione:
"Immagino che tu abbia molti sentimenti nei confronti di Paul", aggirando in
questo modo il suo sii forte e l'ingiunzione di non sentire. Non appena la pa-
ziente inizi a piangere e mi guard, presi contatto con lei a livello dei senti-
menti. Sebbene fosse sospettosa e dura con se stessa la paziente, in virt di
una buona e tempestiva terapia, era molto pi accessibile ai sentimenti, al
contatto emotivo e al cambiamento di quanto non siano molti Paranoidi.
La sua ingiunzione di non essere intima era evidenziata dalla paura che
provava nei confronti della intimit e dei sentimenti positivi. Per i Paranoidi
come lei, necessario riabituarsi in modo progressivo ai sentimenti positivi
ed avere una continua rassicurazione che il prendersi cura di qualcuno ed es-
sere intimi, anche se pauroso, non sar distruttivo.

Conclusioni

Abbiamo esaminato le sei modalit fondamentali che le persone utilizzano


per adattarsi all'ambiente.
Ogni tipo di personalit investe energia in modo predominante a livello di
pensiero, sentimento e comportamento e per favorire il cambiamento il tera-
peuta deve comprendere queste modalit.
La porta aperta si trova dove la persona investe l'energia ed questa la
strada che il terapeuta intraprende per comunicare e stabilire un contatto ini-
ziale. Successivamente prosegue verso la porta bersaglio, per superare la resi-
stenza che il paziente sta mettendo in atto. Infine, verso la met o la fine della
14 Paul Ware

terapia, la porta trappola diviene la meta dove il paziente fa del lavoro signifi-
cativo. I terapeuti effficaci seguono da molto tempo questo processo ad un
livello intuitivo o inconscio.
La comprensione cognitiva di tali processi, integrata con l'intuizione degli
stessi, permette al terapeuta di applicare le proprie conoscenze in modo quasi
automatico. (v. Tav. 2).

ADATTAMENTI PORTE
____________________________________________________________________
_______

APERTA BERSAGLIO TRAPPOLA


Schizoide Comportamento (IP) Pensiero Sentimenti
Antisociale Comportamento (M) Sentimenti Pensiero
Paranoide Pensiero Sentimenti
Comportamento
Isterico Sentimenti Pensiero
Comportamento
Ossessivo-Compulsivo Pensiero Sentimenti
Comportamento
PassivoAggressivo Comportamento (PA) Sentimenti Pensiero
________________________________________________________
(IP): Isolamento passivo; (M): Affermazioni attive; (PA): Passivit attiva
____________________________________________________________________
_______

Tavola 2 - Adattamenti di personalit e porte della terapia

I concetti di Adattamento di Personalit e di Porta Aperta al trattamento


sono particolarmente utili agli allievi in training clinico. Per chi gi pratica la
professione di terapeuta e si trova in una situazione di impasse con un clien-
te, pu essere utile rivedere il processo avvenuto, per determinare se sono
entrati nella porta trappola di un tipo di personalit differente dal tipo che
pensavano di trattare. Ogni paziente diverso ed apprende ad adattarsi, al di
l di quanto possa essere disfunzionale il proprio adattamento, nel modo che
gli pi conveniente. Una comprensione chiara di questi modelli di comporta-
mento pu aumentare l'efficacia del terapeuta che stimola le persone a capire
meglio se stesse ed andare avanti nel loro processo di crescita e di
cambiamento.
Gli adattamenti di personalit 15

Bibliografia

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