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Fuori i sogni Muoversi forma Diamogli I bambini sono Curare

dal cassetto! la mente tempo la risorsa con le rime


D. Novara A. Oliverio M. Santerini M. Zappella B. Tognolini

Poste Italiane Spa. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 DCB/Gorizia Tassa riscossa.
5 LOPINIONE PSICOLOGIA EVOLUTIVA

SOMMARIO 6
ora di tirare i sogni
fuori dal cassetto!
Daniele Novara

RICORDANDO
Siamo ci che siamo anche per
le relazioni che sappiamo costruire
Eugenio Scardaccione
Bambini e spot: lItalia
al punto di partenza
Anna Oliverio Ferraris

SCUOLA GENITORI
Sei anni di strada fatta insieme
46
48
Se i genitori si organizzano
una scuola per loro 50
8 IL GRAFFIO
Bambini, (non) perdete tempo!
Raffaele Mantegazza
Larte di organizzare
leducazione dei figli 51
TOTEM E TAB

10 NEUROPEDAGOGIA
I movimenti danno forma alla mente
Alberto Oliverio
Non baciate i bambini
sulle labbra
54
Claudio Riva

DOSSIER ADOLESCENTI IN ARRIVO


DATEGLI IL TEMPO Sospesi tra lessere unici
DI IMPARARE!
e lessere uguali
Alberto Pellai
56
14 Il bicchiere mezzo pieno
Paolo Ragusa

15 Leducazione la cura
Daniele Novara
ACCADE IN EUROPA
La giovent dibatte
Franchino Sonzogni
58
24 La figlia sbagliata
Lorella Boccalini
LITIGARE BENE
Litigare Bene nei Prati colorati
25 Farcela senza insegnante di sostegno
Marta Versiglia Isabella Ragazzo
60
Il cervello dei bambini sempre
27 in movimento
Alberto Oliverio
SGOMITOLIAMO I CONFLITTI
In un gruppo ciascuno
una risorsa
Paolo Ragusa
62
30 Diamo a ciascuno il tempo
di cui ha bisogno
Milena Santerini
LAPPROFONDIMENTO
La rivoluzione nella conduzione
34 Rime per guarire
Bruno Tognolini dei gruppi
Davide Cadeddu
64
36 Navigare nellincertezza dello sviluppo
Susanna Mantovani TRA LE PIEGHE
DELLE BIOGRAFIE

40 Le risorse le abbiamo:
sono i bambini stessi!
Michele Zappella
Maria Montessori: il figlio
segreto che le cambi la vita
Marta Versiglia
66
RUCRICHE 44
IL LIBRO
Lospite pi atteso
Silvia Vegetti Finzi
Paola Cosolo Marangon Anno 16 n. 3-2017 Trimestrale 8 rivista italiana di ricerca e
formazione psicopedagogica

Direttore Responsabile
Daniele Novara

Responsabile di Redazione
IL FILM
Fai bei sogni
68 Paola Cosolo Marangon

Comitato di Redazione
Lorella Boccalini
Alessandro Cafieri Alessandro Caeri
Paola Cosolo Marangon
Elena Gatti
Daniele Novara
Elena Passerini
Pierangelo Pedani
RECENSIONI 70 Paolo Ragusa
Claudio Riva
Marta Versiglia

Comitato Scientico
RECENSIONE
72
Luciano Corradini
Duccio Demetrio
DVD Anna Oliverio Ferraris
Gustavo Pietropolli Charmet
Fulvio Scaparro
Francesco Tonucci
Silvia Vegetti Finzi
RECENSIONI
BAMBINI 73 Michele Zappella

Fotograe
pp. 1213, disegno di Rosi Marsala
pp. 1443, Foto Cravedi
p. 50, foto di Associazione Genitori di Albino
pp. 5859, foto di Franchino Sonzogni
p. 61, foto di Isabella Ragazzo
p. 75, foto di Anna Boeri

BACHECA CPP 74 Hanno collaborato a questo numero


Matteo Bernardelli, Lorella Boccalini, Davide Cadeddu,
Alessandro Caeri, Paola Cosolo Marangon,
Raaele Mantegazza, Susanna Mantovani,
Daniele Novara, Alberto Oliverio, Anna Oliverio Ferraris,
Alberto Pellai, Laura Petrini, Isabella Ragazzo,
Paolo Ragusa, Claudio Riva, Milena Santerini,
Lorenzo Sartini, Eugenio Scardaccione,
Franchino Sonzogni, Bruno Tognolini, Marta Versiglia,
Michele Zappella, Anita, Bianca

Progetto graco
Maria Grazia Agnetti

Stampa Graca Goriziana s.a.s.


Via A. Gregorcic, 18
34170 Gorizia

REDAZIONE CONFLITTI
Via Campagna 83 29121 Piacenza
Tel. 0523.498594
conitti@cppp.it www.cppp.it

Spedizione in abbonamento postale CCP n. 34135764


costo annuale 28 abbonamento estero 32
Autorizzazione Tribunale Piacenza: n. 578 del 25/06/2002
Il Colloquio Maieutico
Corso annuale
A Piacenza da ottobre 2017 a aprile 2018
Nelle procedure tradizionali di offerta daiuto la tendenza pi comune, di fronte al problema che viene
presentato, quella di rispondere, dare consigli, trovare delle soluzioni, proporre vie duscita. Lutilizzo
della domanda come forma di esplorazione e di ricerca una strategia innovativa per aiutare la persona
a individuare compiti adeguati e sostenibili.
Daniele Novara

Il Colloquio Maieutico uno strumento innovativo, unico e originale nellambito delle relazioni di aiuto, di
gestione dei conitti e allinterno delle normali attivit di consulenza, creato da Daniele Novara nei percorsi di ricerca
del CPP. Si basa sulla constatazione che chiunque in grado di capire e leggere la situazione problematica in cui
si trova se messo nella condizione di farlo.
Il Colloquio Maieutico attiva le capacit della persona di leggere il conitto, o il problema, cogliendone il signicato
sia intrapersonale che relazionale, e facilita la ricerca di esiti adeguati alle proprie risorse.
Destinatari
Mediatori, mediatori civili, assistenti sociali, consulenti, responsabili o coordinatori di gruppi, avvocati, formatori,
educatori, insegnanti.
Modulo I Maieutica, conitto, colloquio 5, 6 e 7 ottobre 2017
Modulo II La specicit maieutica: la domanda 30 novembre, 1 e 2 dicembre 2017
Modulo III Le fasi del processo 18, 19 e 20 gennaio 2018

RTNATE
Modulo IV Le tecniche di distanziamento 15, 16 e 17 febbraio 2018
Modulo V Compito e sostenibilit trasformativa 22, 23 e 24 marzo 2018 CeA
l DOCE
Modulo VI Prova dinamica di ne corso 20 e 21 aprile 2018 d
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Responsabilit scientica SPEND
docent
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ione.it
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Daniele Novara, direttore del Centro Psicopedagogico per leducazione e la gestione dei conitti. ca

Il corso
Il costo dellintero corso (19 gg. per un totale di 200 ore di cui 70 ore extra aula) di 1.900 da corrispondere
in tre rate: un acconto di 100 al momento delliscrizione, la somma restante nel corso del primo, terzo e quinto
modulo. Sono previste borse di studio come riduzione sullintero importo, da richiedere in fase di iscrizione.
Per conoscere il calendario completo visita il sito www.cppp.it Il corso riconosciuto allinterno della Scuola di Coun-
seling Maieutico CPP e come aggiornamento per Counselor e Assistenti Sociali.
Per informazioni
info@cppp.it - tel. 0523-498594
CPP
Centro PsicoPedagogico
Il Cpp un ente accreditato presso il MIUR per laggiornamento per leducazione e
e la formazione degli insegnanti (Direttiva 170/2017) e convenzionato la gestione dei conflitti
con lOrdine Nazionale degli Assistenti Sociali.
La Scuola di Counseling Maieutico riconosciuta presso lAssociazione Dal 1989 al servizio
Professionale di Categoria A.N.CO.RE. n. 144/2013 del 10/09/2013 dellapprendimento innovativo e di qualit
ora di tirare i sogni
fuori dal cassetto
Daniele Novara
direttore CPP - daniele.novara@cppp.it

Non stato solo un Convegno, un grande evento scientico e cul


turale. E neanche solo un momento straordinario di incontro fra
persone che condividono dei sogni per i bambini e i ragazzi, e li
tengono rassegnati in un cassetto.
Quella che abbiamo vissuto l8 aprile a Milano stata unespe-
rienza che segna un nuovo inizio nel mondo delleducazione.
Comunque vada, qualsiasi Legge continui a tediare le nuove ge
nerazioni con diagnosi e screening invasivi, qualunque atteggia
mento distorto guardi allinfanzia come a un mondo sempre pi
in dicolt e malato, bisognoso di cure terapeutiche di natura
emotiva e cognitiva, abbiamo rotto lincantesimo.
Il muro delle etichette, delle valutazioni diagnostiche oscure e
minacciose, della percezione di decit e carenze, si nalmente
infranto contro voci di scienziati autorevoli: psichiatri e psicobio
logi come Michele Zappella e Alberto Oliverio, pedagogisti come
il sottoscritto, Susanna Mantovani e Milena Santerini. E nellemo
zione collettiva suscitata, hanno contribuito ad abbatterlo anche
le tante testimonianze, raccolte insieme a Marta Versiglia e Lorella
Boccalini, di bambini che aiutati bene, sono riusciti a tirarsi fuori
dai guai, a liberarsi dai rigidi binari delle diagnosi.
Sostenere i genitori nellindividuare una buona educazione per
i gli una fra le mosse pi importanti.
Con estremo interesse ho ascoltato Michele Zappella, il decano
dei neuropsichiatri infantili italiani, chiarire che la diagnosi di di
slessia spesso cala come unetichetta irreversibile su bambini che
hanno invece solo delle dicolt nel leggere. Questa epidemia
di dislessia fa pensare a quello che successe decenni fa con le
classi dierenziali, che nirono semplicemente col raccogliere i
bambini con dicolt sociali e culturali piuttosto che con vero ri
tardo mentale. Anche lautismo, una realt complessa con forme
reversibili e dicolt daltro genere, viene fatto passare per un
disturbo irreversibile, in un modo non troppo diverso dalla disles
sia. E la fonte da cui provengono queste parole, le rendono par
ticolarmente autorevoli.
Dobbiamo costruire una nuova storia. Bambini, genitori e inse
gnanti si meritano ben altro che questa incredibile aggressivit
diagnostica che considera limmaturit evolutiva non in quanto
tale ma come una malattia vera e propria. I bambini e i ragazzi, il
pi delle volte, hanno semplicemente bisogno di tutto il tempo
necessario per crescere e di una buona educazione.
Iniziamo a opporci agli screening indiscriminati e alle facili scorcia
toie diagnostiche: i bambini vivaci sono normali, quelli distratti han
no tempi attentivi diversi dalle pretese adulte, lo sviluppo un pro
cesso asincrono e pu non rispondere alle nostre attese!
Non ha alcun senso combattere limmaturit di bambini e ra
gazzi come una malattia! Imparare a vivere unimpresa bel-
lissima, che richiede il suo tempo e si nutre di fiducia, rispetto
e apprendimento. 5
Cera una volta leducazione alla pace. Unidea che sollevava progetti, utopie,
desideri, scenari alternativi e voglia di cambiare: cambiare la scuola, cam-
biare leducazione, cambiare la societ. Fu un grande movimento, che coin-
cise con le speranze nate assieme e dopo la caduta del Muro di Berlino
(1989), quando una generazione di giovani e meno giovani ritenne che fosse
giunto il momento di connare la guerra nellarcheologia della storia piut-
tosto che nelle opzioni possibili.
Ricordo il mio libro Scegliere la pace. Educazione al disarmo che ebbe un
successo davvero enorme per lepoca e per la casa editrice (ed. Gruppo Abe-
le) che lo diondeva.
Nonviolenza, pacifismo, ecologismo, erano parole sostanzialmente sinoni-
me di uno stesso impegno: staccare la spina con i modelli del passato im-
prontati alla violenza e allo sfruttamento. Il CPP nacque da quel mondo.
Nel 1993 mettemmo assieme la REAP (Rete di Educazione alla Pace) che
rappresentava il tentativo pi organico di collegare le realt impegnate in
questi progetti.
Maria Antonietta faceva parte di quei mondi vitali.
La sua scomparsa impone linevitabile domanda se quellepoca sia anche
denitivamente nita. Penso di no. Certi sogni, certi ideali non muoiono.
Stanno dalla parte migliore della storia umana. Ritornano di stagione in sta-
gione. Chi gioca la sua vita con generosit, senza badare al puro interesse
personale, ha sempre vinto.
solo linizio!
Daniele Novara

Siamo ci che siamo anche per


le relazioni che sappiamo costruire
Ricordando Maria Antonietta

Eugenio Scardaccione
dirigente scolastico del XXVII Circolo Didattico di Bari-Palese - mareug@libero.it

Quando mi stato richiesto di ricor- di don Lorenzo Milani per conto del
dare Maria Antonietta, che non pi Coordinamento nazionale degli inse-
con noi, non ho avuto esitazioni. E lo gnanti per la nonviolenza. Ero insie-
faccio con una punta di tristezza e al me a tanti: Daniele Novara, Gianfran-
tempo stesso di gioia, perch a mio co Zavalloni, Giovanni Catti, Nanni Sa-
parere vero che diventiamo quello lio, Angela Marasso, Bruno e Pasqua-
che siamo e ci arricchiamo, anche le Iannamorelli, Antonino Drago, Da-
per gli incontri signicativi e le belle nilo Dolci, Grazia Honegger Fresco. Se
relazioni che riusciamo a costruire. ripercorro tutte le esperienze vissute
Vado indietro nel tempo, agli inizi de- insieme, prima a Torino con Johan
gli anni Ottanta, quando ho vissuto Galtung e poi a Rovereto con la REAP
delle esperienze formative intense e (Rete di Educazione Alla Pace) mi
6 indimenticabili alla scuola di Barbiana scorrono davanti agli occhi moltissi-
me immagini, e tra queste c lei. Ho Abbiamo cercato di
conosciuto Maria Antonietta nellalveo
del CEM-Mondialit, durante il memo- incarnare queste tematiche
rabile Convegno Liberare leducazione nella quotidianit
sommersa, in cui era presente anche
Paulo Freire.
Condividevamo valori solidi, insieme a
tensioni ideali e aspirazioni. Ci siamo im- In questi ultimi anni, in un periodo tu-
pegnati appassionatamente per costrui- multuoso della mia vita durante il quale
re una societ, una scuola e una Chiesa a causa di un lutto familiare e di una
allinterno delle quali potessero alberga- malattia seria ho vissuto unesperienza
re la pace, la nonviolenza, la salvaguardia di fragilit umana e psicologica, ho ri-
del creato, la giustizia e la tutela dei di- ettuto a lungo e mi sono reso conto
ritti umani. Abbiamo cercato di incarnare quanto sia necessario fare un bilancio
queste tematiche nella quotidianit di della propria vita, soprattutto per ren-
rendere oggetto di discussione, educa- dersi conto di quali siano davvero le
zione, formazione: Maria Antonietta era priorit. Tra queste, limportanza basi-
una compagna di strada, con quel suo lare che rivestono appunto gli incontri
sorriso contagioso, con la mitezza e la e le relazioni tessuti con una reciprocit
passione dedicate a una scuola altra feconda, incontri tali da riempire il cuo-
dentro la quale ognuno potesse sentirsi re di gioia e soddisfazioni, che agevola-
protagonista attivo e consapevole. no il vivere frammenti di felicit. Allora,
Poi, come si usa dire, ci siamo persi di senza sciocca piaggeria, il ricordo tene-
vista, ma attraverso il CPP di Piacenza e ro e gradevole di Maria Antonietta mi
il suo consorte Paolo abbiamo conti- accompagner a vivere meglio. E desi-
nuato a condividere quellatmosfera vi- dero svelarti che quando ti Capita di in-
tale, gioiosa, che potevo respirare in contrare e frequentare una come te, si-
sintonia anche con Maria Antonietta. curamente si fa centro! 7
Non fare niente,
come un animale...
Guy de Maupassant

Bambini, (non)
perdete tempo!
Raffele Mantegazza
pedagogista, dipartimento di Scienze della Salute, Universit degli Studi di Milano
raffaele.mantegazza@unimib.it

In ricordo di Maria Antonietta di Capita


e del tempo ozioso trascorso insieme

Una bambina di classe terza della chismo, pianoforte), vivono dentro le


scuola primaria porta a casa una no istituzioni molto pi tempo di quanto
tazione sul suo diario: A. ha letto la i loro genitori ne passano al lavoro,
poesia ad alta voce in 3 minuti e 15 trascorrono tutta la giornata davanti
secondi. Avrebbe dovuto leggerla in 2 ad adulti che li valutano, danno loro
minuti e 45 secondi. Escludendo pur ordini, li controllano.
troppo la possibilit di essere vittima A tutto questo si aancano, per con
di una CandidCamera o di essere sul trasto, i tempi sempre pi rattrappiti
set di un lm di Buuel, cosa dovreb per la riessione critica, per lozio che
be fare un genitore? la culla di ogni vero apprendimento,
Gli esempi dellespropriazione dei per la necessaria metabolizzazione di
tempi di vita dei bambini sono ormai quanto occorre imparare. Nello ster
innumerevoli: il tempo dei nostri gli minato oceano del tempo scolastico
vittima delle nostre contraddizioni e le unit temporali sono sempre pi
della nostra sempre pi folle modalit spezzettate, parcellizzate e ridotte,
di organizzare (o di lasciarci organizza non si fa in tempo a conoscere Giulio
re da altri) le vite. I bambini e le bam Cesare che gi tempo della meiosi,
bine sorono i tempi lunghissimi del non si ancora concluso lesercizio di
listituzionalizzazione (scuola, pre educazione motoria che occorre an
8 scuola, postscuola e poi tennis, cate dare in mensa; e poi lintervallo breve,
quello lungo, quello mediamente corto; Oggi il tempo non c pi.
no alla follia di prescrivere il tempo Nello sterminato oceano del tempo
(minuti e secondi) nel quale una bam
bina avrebbe dovuto leggere una poe scolastico le unit temporali
sia. Ma chi lha detto? Pascoli? Una poe sono sempre pi spezzettate,
sia si pu leggere anche in due ore, se parcellizzate e ridotte
ci fa commuovere, ci fa riettere, se un
determinato verso suscita in noi emo
zioni e ricordi. Ma certamente la poesia
a scuola non deve servire a questo: un
test, e nientaltro. un tempo altro: quello delirante della
E inne, ovviamente, a dominare su tut circolarit e del reset o del loop, che
to, il tempo circolare, astorico, imme espelle da s la morte e il dovere della
diato, puntuale del web, il tempo rea memoria; il tempo del profitto, del
le (che ironica falsicazione in questa mercato infinito, del miglioramento
denizione) delle nuove tecnologie e continuo, di un capitalismo postfordi
dellinvasione che esse hanno perpetra sta che non si ferma neanche davanti
to ai danni delle nostre aule scolastiche. alla morte; o il tempo folle di una or
Il tempo della misurabilit e valutabilit, ganizzazione sociale che costringe tanti
il tempo tayloristico e fordista della esemplari di un animale diurno come
scuola, che farebbe impallidire Michel luomo a dormire di giorno e lavorare
Foucault, ha reso lapprendimento di notte, invertendo i ritmi circadiani
schiavo di logiche che nulla hanno di pe che millenni di evoluzione hanno fissa
dagogico ma che sono funzionali al di to nella nostra specie.
sciplinamento coatto, al controllo socia E a questo artificiale e disumano tem
le, allasservimento. E fuori della scuola po del capitale occorre allenarsi in fret
il tempo del divertimento e dellozio, del ta: bambini, non perdete tempo! Siate
non fare niente stato spazzato via lesti e pronti al comando, e leggete in
con tutta la forza che esso aveva quan fretta le poesie. Tanto, prima o poi, im
do appunto, ancora, cera tempo. parerete, anche a scuola, a farne del
Oggi il tempo non c pi. O meglio tutto a meno. 9
I movimenti danno forma
alla mente
Alberto Oliverio
neurobiologo, docente di Psicobiologia alla Sapienza di Roma - oliverio@oliverio.it

Il nostro cervello un enorme archi motorie si arricchiscono anche di


vio di repertori motori, schemi che lo complesse successioni muscolari, vol
psicologo russo Alexander Lurija ha te a imitare le espressioni facciali
denito melodie cinetiche, per indi delladulto, procedure che dipendono
care la complessa uidit che ognuno anche dallentrata in gioco dei cosid
di noi mette in opera nei diversi atti detti neuroni specchio, situati nella
della vita quotidiana. corteccia premotoria.
Nel corso del suo sviluppo, il cervello I movimenti degli arti e la mimica for
ha bisogno di fare esperienze tattili e mano un nucleo iniziale di schemi mo
motorie che consentono di sviluppare tori, memorie muscolari intorno a cui
aree cerebrali punto di partenza per si addensano le memorie successive,
la maturazione delle parti della cor una specie di ordito che man mano
teccia alla base del linguaggio e del verr lavorato dal succedersi di espe
pensiero complesso. Nel corso dei pri rienze e attivit della mente. Queste
mi mesi e anni di vita, le azioni moto stesse memorie muscolari o corporee
rie divengono man mano sempre pi il termine tecnico procedurali, in
coordinate, basate su un susseguirsi quanto esse implicano una serie di pro
di atti che dipendono da memorie che cedure e non di signicati, come avvie
codicano concatenazioni di movi ne per le memorie semantiche, verba
menti in grado di rispondere a situa lizzabili sono il punto di partenza dei
zioni speciche. Queste procedure successivi apprendimenti linguistici,

In genere le funzioni motorie sono considerate di basso livello,


subordinate a quelle strutture che sono
10 alla base delle pi elevate attivit cognitive
anchessi fondati su sequenze motorie, Mentre percepire significa costruire
che non sono molto differenti dallor una rappresentazione del mondo
ganizzazione dei movimenti della ma
no o della testa ma che servono per esterno, lazione, invece, inizia
produrre una sequenza coordinata di con unimmagine delle conseguenze
suoni significativi. desiderate di un movimento
Uno degli aspetti importanti dello svi
luppo della motricit che il neonato e poi continua nella sua esecuzione
apprende gradualmente dalla logica in
terna dei movimenti e delle azioni i
principi di sequenzialit (ci che viene unentit inferiore a quella mentale. In
prima e ci che viene dopo) e di causa realt il pensiero cosciente stretta
lit (le conseguenze di un movimento), mente correlato con lattivit di aree
principi che sono essenziali per struttu della corteccia responsabili di movi
rare il linguaggio, per produrre movi menti reali o immaginati: la stessa
menti vocali congrui, per ordinare le pa area del cervello entra infatti in funzio
role secondo una progressione logica, ne quando immaginiamo un movimen
simile appunto a quei movimenti che il to e quando questo pianicato.
piccolo ha visto realizzare precocemen Questa dimensione motoria stata
te intorno a s o a quelli che servono nora sottovalutata a scapito di una di
nella comunicazione gestuale. mensione cognitiva disincarnata. Ma,
Mentre percepire signica costruire una come hanno osservato numerosi peda
rappresentazione del mondo esterno, gogisti, un aspetto fondamentale dello
lazione, invece, inizia con unimmagine sviluppo riguarda il controllo motorio e
delle conseguenze desiderate di un mo il coinvolgimento diretto del bambino:
vimento e poi continua nella sua esecu esso ha importanti ricadute sulle funzio
zione. Agire, vale a dire compiere movi ni cognitive e pone laccento sullo stret
menti, signica quindi partire da una to intreccio che esiste tra mente e cor
mappa dellambiente, cio da coordinate po in ogni et della vita.
che dipendono dalla corteccia parietale Sin dai tempi di Maria Montessori no
e dallippocampo, responsabili di nume to che i bambini devono fare esperienze
rosi aspetti delle memorie spaziali. dirette, motorie, concrete: oggi, invece,
Questo modo di guardare alla realt si verica una contrazione dei giochi
mentale dei piccoli, ma anche degli allaria aperta, della partecipazione mo
adulti, pu apparire paradossale e pro toria, del coinvolgimento di altri bambi
vocatorio. In genere, infatti, le funzioni ni e ragazzi a favore di una virtualizza
motorie sono considerate di basso livel zione delle esperienze ludiche. Il mon
lo, subordinate a quelle strutture che do dei videogiochi s aascinante ma
sono alla base delle pi elevate attivit al tempo stesso suscita forti emozioni
cognitive, della razionalit del pensiero che pi dicile controllare e modula
puro. Il corpo viene cos considerato re come invece avviene in base di un ri
nella maggior parte delle culture come scontro con una realt concreta. 11
Dategli il tempo
di imparare!
Recuperare il potere
delleducazione
contro ogni approccio
correttivo

12
o

13
Pi di 1000 persone presenti in sala e stampa ha supportato in modo signifi-
circa 400 persone in streaming sono un cativo la comunicazione dellevento con
segno inequivocabile che in molti si stan- passaggi in Radio, sui quotidiani e su
no interrogando su quello che sta acca- numerosi siti di informazione.
CONVEGNO

dendo a bambini e ragazzi. 380 inse- Vogliamo ringraziare tutti i partner che
gnanti, con una netta prevalenza di edu- hanno reso possibile levento: tra tutti il
catori di Nido e insegnanti della Scuola Comune di Milano che ha dato il suo pa-
dellInfanzia, quasi 200 educatori, ma trocinio e ha partecipato in apertura dei
anche molti pedagogisti, psicologi, assi- lavori con la presenza della Vicesindaco
stenti sociali, counselor e tanti genitori Anna Scavuzzo; e poi lANCoRe lAsso-
raccolti attorno a un obiettivo: come pos- ciazione Nazionale dei Counselor Rela-
siamo oggi affrontare in modo efficace le zionali che ha anchessa patrocinato e
difficolt dei bambini e dei ragazzi. diffuso liniziativa; lOpera Nazionale
Il Nord dItalia era rappresentato in pie- Montessori; il DOREMI nostro partner
no con una grande partecipazione della storico su Milano, e tutte le altre realt,
Lombardia, padrona di casa, ma anche associazioni di categoria, riviste e centri
dellEmilia Romagna, del Veneto, del che hanno sostenuto, incoraggiato e pro-
Piemonte e persino della Toscana. E la mosso questo Convegno. Grazie a tutti.
DOSSIER

Il bicchiere mezzo pieno


Daniele Novara, fondatore e direttore diagnosi di DSA, dilagati i BES, aumentate
del CPP, appassionato pedagogista, in le diagnosi psichiatriche.
stancabile scrittore, crede fermamente C un problema. Ma noi siamo convinti
nella possibilit di contribuire in modo che il problema non sono i bambini.
operativo e concreto a sostenere i geni Crediamo, e questa una grande poten
tori ma anche tutti i professionisti che si zialit e risorsa, che se il problema non so
occupano di educazione. Negli ultimi an no i bambini sempre pi ammalati, ma le
ni si dedicato a divulgare, attraverso la mosse di chi li educa, professionisti e ge
sua trilogia edita da BUR Litigare fa be nitori, allora possiamo farcela, mettere in
ne, Urlare non serve a nulla, Punire non campo le mosse giuste per invertire que
serve a nulla la convinzione che stiamo sta tendenza.
vivendo un periodo storico complesso Ci piacerebbe allora che questo Conve
ma affascinante perch ci pone di fronte gno, anche nella sua dimensione conit
a sfide educative nuove ma, soprattutto, tuale che come ben sapete ci appassiona,
alla possibilit di sviluppare una nuova diventasse un precedente positivo: come
educazione. adulti possiamo confrontarci non sugli
Osserviamo una tendenza alla medicaliz strumenti di correzione dei bambini, che
zazione dellinfanzia, che abbiamo visto una tendenza vecchia quanto lumanit,
diondersi sempre pi nelle pratiche e ma per organizzare un progetto comune
nelle istituzioni educative. I dati sono noti: che permetta di dare a bambini e ragazzi
solo negli ultimi due anni sono raddoppia un futuro di felicit.
14 te le certicazioni di disabilit, triplicate le Paolo Ragusa
Leducazione
la cura
di Daniele Novara

Se v per lumanit una speranza di salvezza e di aiuto,


questo aiuto non potr venire che dal bambino, perch in
lui si costruisce luomo, e di conseguenza la societ. Il
bambino possiede un potere interiore che pu guidarci verso
un futuro pi luminoso.
Maria Montessori

Il Centro Psicopedagogico per leduca corgersi che la direzione sbagliata e


zione e la gestione dei conitti oggi si correggere il percorso.
assume una grande responsabilit: de Per questo interessante ripercorrere
nunciare un approccio allinfanzia di la storia dellinfanzia e capire quello che
ventato incapace di cogliere i bambini e accaduto: rendersi conto dei motivi
i ragazzi nella loro propria natura. Ma che ci hanno portato a questa situazio
non ci basta denunciare: ai nostri giorni ne ci consente anche di individuare
tutti denunciano, si lamentano, si scan quello che si pu cambiare.
dalizzano eppure spesso nessuno va ol
tre. In quanto esperti nei processi di ap Dal correggere al diagnosticare:
prendimento, e poich riteniamo il con l'evoluzione di un errore
itto unoccasione preziosa di cambia La storia dei bambini una storia di cor
mento e di trasformazione, vogliamo rezioni. I bambini sono sempre stati visti
mostrare anche quanto di prezioso e come soggetti da correggere, n dalla
possibile si pu fare per cambiare le co nascita: dalla fasciatura dei neonati, alle
se: il bicchiere mezzo pieno, non c percosse, le punizioni e le urla, tradizio
niente di ineluttabile. Limportante ac nalmente considerati metodi educativi 15
CONVEGNO

ecaci, e utilizzati in famiglia e nel siste retto. Ma tuttoggi questa prospettiva


ma scolastico. Studiando la storia del non affatto scontata.
DOSSIER

linfanzia, una materia universitaria Con le Dichiarazioni sui diritti dei fan
estremamente aascinante, raro in ciulli qualcosa ha cominciato a cambia
contrare, almeno no allOttocento, re. Le forme di correzione pi truci sono
metodi e approcci diversi da quello cor state messe al bando, in alcune nazioni
rettivo. Solo alcuni grandi pedagogisti e del mondo anche dal punto di vista le
alcune esperienze particolari si sono in gislativo, e, sebbene purtroppo le prati
dubbiamente distinte dalle altre proprio che coercitive nei confronti di bambini
per la loro capacit di sintonizzarsi con i e ragazzi restino ancora diuse1, la
bisogni infantili. Tra questi ricordiamo mentalit e la cultura occidentale impe
Jean Jacques Rousseau, i medici e pe discono oggi la correzione allo stato pu
dagogisti francesi Jean Marc Gaspard ro. Questo cambiamento ha privato il
Itard e Edouard Sguin, e dopo di loro mondo adulto degli strumenti che co
la geniale Maria Montessori, il cui me nosceva per arontare le problematicit
todo fu, ed tuttoggi, estremamente dello sviluppo, e si innescato su un al
interessante ed ecace perch per pri tro grande processo di trasformazione
ma si dedic a curare i bambini con pro sociale e culturale: quello che avrebbe
blemi cognitivi utilizzando leducazione. portato ad abolire il concetto di infanzia
questa la prospettiva in cui lavoria come et con sue caratteristiche speci
mo noi oggi: leducazione come pro che rispetto allet adulta.
getto di cura. Dopo la Montessori tanti Due grandi studiosi avevano capito cosa
altri, come Mario Lodi o Danilo Dolci, stava succedendo e lo denunciavano: il
hanno portato avanti questo modo di primo era Neil Postman, importante so
relazionarsi allessere umano nelle sue ciologo americano, insegnante elemen
fasi di sviluppo come a qualcuno che tare e teorico dei mass media; il secon
va colto, ascoltato, riconosciuto nel suo do stato Ivan Illich, storico e pedago
percorso, e in questo aiutato, non cor gista austriaco, grande critico della so

1
Si veda ad esempio il rapporto United Nations Childrens Fund, Hidden in Plain Sight: A statistical analysis
of violence against children, UNICEF, New York, 2014.
16
Anche Ivan Ilich in un suo scritto sostan
zialmente marginale ma estremamente
interessante, pubblicato da Pier Cesare
Bori negli atti di un Convegno del 19853,
introduce un concetto importantissimo
che riprender poi in altri testi: quello
di intolleranza terapeutica. In quel te
sto Illich aerma che la societ contem
poranea ha attivato un processo di con
trollo e di correzione, anche dellinfan
zia, che, oltre che svilupparsi attraverso
la tecnologia come la Tv, si attua attra
verso la medicalizzazione, cio con luti
lizzo di strumenti terapeutici. La diver
sit si annulla curandola come una ma
lattia; linevitabile e peculiare status del
linfanzia e delladolescenza con le loro
caratteristiche di incompiutezza e origi
nalit diventano oggetto di unattenzio
ne terapeutica. Ecco che i due processi
si fondono. Non sappiamo pi come ge
stire i bambini problematici e luniverso
ciet contemporanea. Postman2, negli infantile ci sembra sostanzialmente ana
anni Ottanta, riettendo sul fenomeno logo a quello adulto: signica che un
sempre pi dilagante della televisione, bambino in dicolt non normale
profetizzava che la condivisione delle ma ammalato, e quindi va curato.
tecnologie fra bambini e adulti, che dal dicile contestare il processo di me
punto di vista storico si stava realizzan dicalizzazione perch in qualche modo
do per la prima volta dopo let moder attiene al prendersi cura e quindi appa
na, avrebbe portato ad azzerare il con re legittimo.
cetto stesso dellinfanzia, togliendo in
qualche modo la specicit a questa et Quando abbiamo cominciato a prenderli
in quanto tale. Pensiamo a quanto que alla lettera?
sta profezia si sia avverata ai nostri gior Nel giro di trentanni, questo processo
ni: condividiamo televisioni, strumenti ha prodotto eetti considerevoli che so
tecnologici di varia natura utili a produr no sotto gli occhi di tutti: patologizzazio
re immagini, musica e giochi, utilizzia ne di ogni tipo di dicolt, eccesso di
mo gli stessi tablet e smartphone. Spes controllo, allontanamento dellinfanzia
so osserviamo che nellutilizzo di questi dal gruppo e dallambiente naturale.
strumenti linfanzia pi abile di noi sparito il gruppo spontaneo dei bambini
adulti; forse la prima volta nella storia che aveva dominato le generazioni pre
dellumanit in cui la generazione suc cedenti; sono scomparsi quasi tutti i gio
cessiva insegna alla generazione prece chi tradizionali; svanito lamico imma
dente. Ecco allora che i bambini e i ra ginario. Non si tratta di provare unana
gazzi non ci appaiono pi come soggetti cronistica nostalgia per il passato, ma di
in fase di sviluppo di competenze e abi riconoscere che quegli elementi, che
lit, ma quasi come esseri umani gi per millenni hanno sostenuto i processi
compiuti e, contro ogni evidenza scien evolutivi di bambini e ragazzi, oggi non
tica, quasi pi progrediti. sono pi accessibili. Non possiamo non

2
Si vedano N. Postman, La scomparsa dellinfanzia. Ecologia delle et della vita, Armando Editore, Roma 1999;
N. Postman, Ecologia dei media. linsegnamento come attivit conservatrice; Armando Editore, Roma 1999
3
I. Illich, La metamorfosi del pagano: ovvero lintolleranza terapeutica, in P.C. Bori (a cura di), Atti del Con-
vegno internazionale di Bologna "Lintolleranza: uguali e diversi nella storia": 12-14 dicembre 1985, Il Mu-
lino, Bologna 1985.
17
chiederci in che modo questo contribui


sce alle problematiche dellinfanzia. L'intervento di Daniele Novara
Letologo e premio Nobel Nikolaas Tin stato molto interessante
bergen, riettendo negli anni Settanta e condivisibile secondo ogni punto
sulla progressiva scomparsa del gruppo di vista. Il problema che spesso
spontaneo dei bambini, si chiedeva quali questi discorsi vengono rifiutati
possibili eetti deleteri avrebbe prodotto dai genitori, che sostengono di non
sulla vita infantile. E attenzione: il gruppo aver bisogno di nessun basilare educativo,
spontaneo dei bambini non quello del e che lo stesso fatto di proporre loro
le feste di compleanno super animate, o dei corsi o dei piccoli compendi sminuisca
CONVEGNO

del villaggio turistico in cui i bambini so il loro ruolo e la loro capacit educativa.
no intrattenuti da innite attivit gestite Riguardo gli insegnanti sono i primi
da adulti, ma si intende proprio letteral responsabili del proliferare
mente un gruppo di bambini che si ritro di certificazioni di disturbi vari,
vavano tra pari, in un ambiente naturale, con psicologi e neuropsichiatri che li
svincolati dal controllo adulto e liberi di assecondano. Qui per sono necessari
fare insieme diverse esperienze formati interventi dal Ministero come diceva
ve per s e per le proprie competenze re Novara, che limitino e che obblighino
lazionali. Oggi, non parliamo dei bambini a una formazione profonda e specifica,
no ai 10 anni, ma neppure i preadole che nelle scuole invece superficiale
scenti sono quasi pi liberi di muoversi o quasi assente.


se non controllati a distanza con lo smar Michela (streaming)
tphone dai genitori.
Sono anche quasi scomparsi i giochi tra
DOSSIER

dizionali. Durante i miei incontri con rio? Ma soprattutto, quanti bambini tro
bambine e bambini lo chiedo: Chi di vati a parlare da soli con un amico im
voi conosce il gioco della campana? maginario non sono immediatamente
Nessuno. E se lo chiamo il gioco del spediti da un neuropsichiatra infantile
mondo? Nessuno. rarissimo trovare da genitori terrorizzati?
bambini oggi che spontaneamente gio Assistiamo a unaggressione continua e
cano alla campana, il gioco pi antico in pervasiva del pensiero magico infantile.
assoluto, e ormai sono pochi anche Avrei inniti esempi a proposito, dai ge
quelli che giocano ancora a nascondino. nitori che argomentano contro il terro
Perch questo deve preoccuparci? Quei rismo internazionale con i propri gli se
giochi, elaborati da millenni di genera ienni, a insegnanti di scuola dellinfanzia
zioni infantili, avevano una valenza tera che si preoccupano di cercare di spiega
peutica enorme! Pensate al nascondi re ai loro alunni cosa sia lanima, qual
no: io mi nascondo e qualcuno mi deve cosa che c ma non si vede. Come se i
trovare. E se nessuno mi trova, ecco che bambini potessero capire quello che fa
mi rivelo, corro, grido tana vinco e li tichiamo noi stessi a comprendere, e in
bero tutti gli altri. straordinario, e an vece non fossero assolutamente com
che gratis! Invece i bambini non giocano petenti nel vedere e immaginare come
pi a nascondino, e noi adulti progettia reale quello che non c.
mo interventi educativi e laboratori per Cosa sta succedendo? Quando accadu
sostenere lautostima infantile. to che abbiamo smesso di cogliere i
Oppure pensiamo al caso dellamico im bambini nella loro dierenza specica e
maginario. Negli anni Settanta la psico abbiamo cominciato a prenderli alla let
loga Tilde Giani Gallino, parlava di un tera? Il letteralismo, linterpretare le af
65% di bambini che cresceva dialogan fermazioni e gli agiti dei bambini alla
do con un amico immaginario, una sor stregua di quelli adulti, una delle pia
ta di strumento autoprodotto dalla psi ghe del rapporto tra bambini e adulti de
che infantile, fondamentale per la co gli ultimi trentanni. Genitori che si van
struzione delle capacit immaginative e tano di trattare come adulti bambini e
linguistiche. Quanti bambini oggi fre preadolescenti, utilizzando spiegazioni e
18 quentano ancora un amico immagina strumenti che non solo risultano incom
prensibili ma addirittura fuorvianti. Il ve disparte, per alcuni minuti, a riettere.
ro problema che esiste un background, E dopo poco ladulto chiede: Hai riet
una cultura diusa e assolutamente opi tuto? S certo. Ho pensato che devo
nabile, che sostiene i genitori e il mondo fare il bravo Bene. Puoi tornare a gio
adulto in genere in queste pratiche prive care. Ritenere che sia possibile attivare
di alcun fondamento scientico e decisa processi riessivi sui propri comporta
mente preoccupanti. Ne sono un esem menti prima del nono anno di vita pu
pio le note scolastiche, che credo an ra fantasia, ma con questa tecnica sia
drebbero davvero studiate come docu mo tutti pi tranquilli.
menti antropologici eccezionali. Un altro elemento che rivela la situazione
Vi faccio qualche esempio. 17 gennaio: di empasse educativa in cui si dibatte
Mattia [7 anni] molto agitato e distur luniverso scolastico lautonota, con an
ba nellora di inglese. 20 gennaio: Mat nessa confessione: Non sappiamo com
tia va in palestra e da un pugno in bocca portarci in classe, non sappiamo rispetta
a Vincenzo senza un reale motivo. 22 re i compagni. Come sempre non riuscia
gennaio: Mattia disturba durante la le mo a stare in silenzio. Parliamo di bam
zione e non lavora e qualche riga sotto: bini di 7, 8 anni, della scuola primaria.
Mattia non ha eseguito un lavoro per Cosa pensiamo di ottenere arontando
tanto lo far a casa. Quando scrivo que le dicolt dellinfanzia in questo modo?
sta comunicazione ha lanciato gli occhia Anche in preadolescenza la situazione
li che si sono rotti. Ai compagni ha detto non migliore, ecco qualche altro
che avrebbe fatto ricadere la colpa su di esempio: Al termine dellora di educa
me (sullinsegnante). Il lavoro poi stato zione sica, alle ore 9.50 alluscita dal
eseguito. 15 febbraio: Mattia si per palazzetto, lalunno ha incominciato ad
mette di fare lo spiritoso mentre si lavo imprecare e a urlare insulti e parolacce
ra facendo perdere tempo a me e a se al compagno Dos Santos incolpandolo
stesso. 23 febbraio: Mattia durante di avergli rotto lombrello quando in re
lora di ginnastica non mi ascolta e si di alt stato lui stesso a sbatterlo contro
mostra aggressivo con i compagni, infat il muro rompendolo. Quindi ha ancora
ti ha dato un pugno a Luigi. 8 marzo: minacciato il compagno dicendogli che
Mattia ha tirato un pugno sul muso a sarebbe andato a casa sua con un col
Lucio. Lui dice che anche Lucio gliene ha tello per uccidere un suo famigliare.
tirato uno in pancia, ma i compagni pre Inoltre ha incolpato i compagni di spo
senti giurano di no. Ecco il letteralismo: gliatoio di avergli nascosto la felpa
lassoluta assenza di attenzione e pro quando invece laveva dimenticata lui
gettualit adulta nei confronti dei vissuti stesso in palestra. Sulle minacce si rag
e delle aermazioni infantili. giunge davvero lapice del prendere alla
Qui invece abbiamo Sara: Salve, oggi lettera. Genitori e insegnanti scandaliz
Sara durante lintervallo lungo si fatta zati: Ha detto che picchiava la maestra,
richiamare pi volte dallinsegnante del ha minacciato di uccidere la zia! La ve
laltra classe. Durante la lezione ha poi rit che ci che assolutamente grave
disturbato ripetutamente e fatto dispet proprio questa incapacit di saper os
ti ai compagni e di lei interessante servare, leggere e cogliere quello che
quanto incomprensibile in una prospet sta davvero accadendo in un cervello in
tiva pedagogica il compito di castigo: fantile o adolescenziale, e il pretendere
Scrivi in stampato minuscolo e in cor che quello che si manifesta vada inter
sivo il brano di pp. 152 e 153 del libro pretato e sanzionato come se fosse
Blu. E ancora Edoardo: Oggi Edoardo lazione o laermazione di un adulto.
ha continuato a disturbare nonostante un errore educativo clamoroso. E
sia stato pi volte sollecitato a riette dallerrore derivano le strategie che si
re. La tecnica della pausa di riessione mettono in atto: combattere le bugie,
sensazionale nella sua inecacia. Me combattere lillegalit, combattere la di
glio nota come timeout proviene dalle strazione, combattere lindolenza, com
terapie comportamentiste americane: i battere i prepotenti e i litigiosi, combat
bambini, anche di 3 anni, sono messi in tere lormai perennemente dibattuta 19
mancanza di ascolto. Non mi ascolta! esempio: Durante la valutazione si
il mantra delle preoccupazioni educa parla di un bambino di 7 anni sono pre
tive di oggi. A fronte del fatto che le senti anticipazioni di insuccesso e
neuroscienze confermano continua aspettativa negativa alternata a verba
mente la dierenza profonda tra cervel lizzazione di autostima ipertroca e
lo infantile, cervello adolescenziale e grandiosit. Il tono dellumore appare
cervello adulto, il mondo educativo non signicativamente uttuante Prima os
sembra tenerne conto, dominato dal servazione: davvero dicile che un
lidea della normalit, vista come equi bambino di 7 anni abbia un umore sta
parazione allet adulta. Lunica norma bile. un bambino curioso simpatico e
CONVEGNO

lit che il bambino faccia come ladul collaborante. adeguato il rapporto con
to, sia capace di riettere, stare fermo, ladulto di riferimento con il quale con
ascoltare, discutere, stare seduto. divide spontaneamente esperienze per
La profezia di Postman si compiuta. sonali. Seconda osservazione: gli ele
Davanti a un videoschermo i bambini si menti che si possono desumere sem
comportano esattamente come adulti: brano gi indicare un buon livello di
tranquilli, concentrati, sotto controllo. competenze sviluppate per let. Ma
Condividono lo stesso mondo, anzi, non bastano: Sul piano neuropsicolo
qualcuno, di fronte allabilit con cui i pi gico appare fortemente attratto da ru
piccoli apprendono lutilizzo delle tecno mori e diversi stimoli della stanza dai
logie, sostiene che siano una generazio quali si lascia facilmente distrarre, va ri
ne pi evoluta delle precedenti. Non im chiamato spesso al compito, fatica a tol
porta se queste convinzioni contrastano lerare momenti di noia, durante la valu
con le conoscenze scientiche: quello tazione tocca oggetti si dondola sulla
DOSSIER

che importa che a un certo punto que sedia. Terza osservazione: anchio ho
ste trasformazioni culturali e sociali, la questa tendenza a dondolarmi sulla se
propensione al letteralismo, la preoccu dia, ancora alla mia et. I tempi di at
pazione della gestione e del controllo, tenzione sono brevi: 20 minuti. Mostra
lincapacit di cogliere la dierenza in facile esauribilit attentiva che a volte li
fantile si sono saldate nella convinzione mita lespressione cognitiva Quarta os
che le manifestazioni dellimmaturit servazione: il neurobiologo Alberto Oli
evolutiva siano segni di malattia. verio, che si occupa da anni di studiare
Non sono pi bambini vivaci, ancora in le basi dei processi di apprendimento ci
capaci di gestire emotivit e motricit, insegna che a 7 anni impossibile che
sono malati. Portiamoli da un medico e un bambino sia in grado di protrarre
facciamo una diagnosi. lattenzione oltre i 20 minuti. La conclu
sione tranciante: Disturbo da decit
Ad ognuno la sua diagnosi di attenzione. Tecnicamente questo
Oggi le diagnosi imperversano. impos bambino un ICV 10 F 90, una diagnosi
sibile ormai trovare una classe di scuola importante, che a livello scolastico pu
primaria in cui nessun bambino sia ac portare a una certicazione di disabilit
compagnato da un qualche tipo di dia che d diritto ad accedere alle disposi
gnosi e/o di conseguente certicazione. zioni della Legge 104. Laspetto poi pa
Il problema delle diagnosi, anche di radossale di una diagnosi e che quando
quelle fatte meglio (e purtroppo non ce lhai, toglierla complicato. Eppure
sempre cos!) che il conne tra imma un bambino potr perlomeno guarire e
turit e malattia estremamente labile, risolvere il suo problema. Oppure eti
davvero dicile da individuare. Inoltre chettato per sempre?
il linguaggio estremamente tecnico e La situazione davvero complessa per i
specialistico nella maggior parte dei genitori. Anche perch questi processi
casi incomprensibile per i genitori, che che si sono intrecciati tra loro hanno
hanno la sensazione di trovarsi tra le portato, ed ecco lultimo ma non meno
mani un foglio di carta da cui emergono signicativo dei problemi, a delegittima
dicolt signicative che spaventano. re i genitori nel loro ruolo educativo.
20 Anche delle diagnosi vi porto qualche Nel 2009 scrissi un libro, Dalla parte dei
genitori4, perch mi rendevo conto che Si rischia di produrre una sorta di terro
queste trasformazioni stavano prenden rismo psicologico nei confronti di madri
do di mira i bambini ma anche le famiglie. e padri che, sommersi dai sensi di colpa,
Viviamo in unepoca che sta vivendo dalle diagnosi incomprensibili, dalle in
moltissime trasformazioni sociali e cultu dicazioni disparate e contradditorie, vi
rali: tra queste la crisi del principio dau vono limpresa di crescere un glio co
torit, la necessaria ridenizione del ruo me qualcosa di impossibile, superiore
lo del padre, latomizzazione della fami alle loro stesse capacit. Ma cos facen
glia, la liquidazione psicologica delledu do si perdono le tracce della responsa
care come capacit organizzativa. bilit educativa, e si nisce per crescere
Non dobbiamo dimenticare questo una generazione di orfani educativi.
principio fondamentale: educare, ce lo Molti bambini entrano in uno stato di
insegna Maria Montessori, innanzitut confusione evolutiva. Oggi i bambini
to la capacit di creare un ambiente, un non sono malati, sono confusi! Hanno
setting, un contesto, una situazione. perso i punti di riferimento. Si dibattono
Oggi abbiamo perso questa prospettiva tra la mamma che aerma una cosa, il
e sperimentiamo lequivoco che nasce padre che argomenta il contrario, le in
dal considerare leducazione una que segnanti preoccupate, le regole variabili
stione di relazioni. Abbiamo il mito del e confuse. Anche da un punto di vista
dialogo con i gli che ha spazzato via emotivo, atrozzano le loro stesse risor
consapevolezza della responsabilit di se e si rintanano nel vittimismo dispoti
una buona organizzazione educativa, e co, attivando comportamenti dicili:
ha diuso la convinzione che si possa aggressivit, distrazione, disinteresse,
educare i gli parlando loro. Ho incon rabbia, paura, regressione.
trato grandi manager dazienda che
rientrati a casa sono solo preoccupati di Malattie neuropsichiatriche o educative?
giocare con i propri bambini, si mettono Ci preoccupiamo dei comportamenti
allo stesso livello e cercano di dialogare particolari dei bambini. Come sostengo,
di convincerli per ore ad andare a letto, alcuni comportamenti non sono niente
si esasperano ma si sforzano di mante aatto particolari: sono piuttosto
nere la calma e spiegare linspiegabile. espressione dellevoluzione naturale di
Un bambino di 8 anni deve dormire al un processo di sviluppo neurocognitivo.
meno 8 ore: va messo a letto. Non pu Certamente per oggi diversi bambini
stare sveglio no alle 23 a discutere con sono in dicolt: il disagio che speri
il proprio padre sul fatto che deve anda mentano si esprime nelle forme pi sva
re a letto ma non vuole. riate. Ma la domanda centrale che co
Educare unesperienza operativa e pra me comunit educante dobbiamo porci
tica, le parole sono uno strumento e non : si tratta di malattie neuropsichiatri
una nalit. La prescrizione del dialogo che o di malattie educative?
a tutti i costi mi sembra come quella del Utilizzo il termine malattia in senso me
padre in sala parto: scatena comporta taforico perch sostengo, come ho ar
menti disfunzionali, sensi di colpa, attiva gomentato no a questo punto, che
aspettative inutili e poco ecaci ai ni lorigine delle problematiche infantili
dellobiettivo. Lo stesso Leboyer, che nasconde oggi un decit educativo. Fac
aveva promosso e incentivato la presen cio un esempio concreto. Prendiamo il
za del padre in sala parto, nel 1992 am problema del sonno: tutte le ricerche
mise di essersi sbagliato e ritorn sui scientiche hanno dimostrato che il
propri passi. Non tutti gli uomini sono di sonno fondamentale e che un bambi
sponibili emotivamente e caratterial no di 3 anni ha bisogno di dormire al
mente a supportare la moglie nel trava meno 11/12 ore al giorno. il classico
glio; non tutti i genitori nascono peda pisolino pomeridiano che scompare
gogisti, n richiesto loro di esserlo. siologicamente attorno ai 6 anni. A fron
4
D. Novara, Dalla parte dei genitori. Strumenti per vivere bene il proprio ruolo educativo, Franco Angeli,
Milano 2009.
21
Aiutarli a imparare a camminare senza aiuto, a correre, a
salire e scendere le scale, (a rialzare oggetti caduti, a
vestirsi e a spogliarsi, a lavarsi, a parlare per esprimere
chiaramente i propri bisogni, a cercare con tentativi di
giungere al soddisfacimento dei loro desideri), ecco ledu-
cazione dellindipendenza.
Maria Montessori

te di questa evidenza, esistono nume si attivano supporti sanitari e terapeutici


CONVEGNO

rose scuole dellinfanzia dove impos come la logopedia con i bambini di 6/8
sibile che i bambini di 3 anni riposino anni e poi non ci si preoccupi di vericare
durante lorario scolastico. Che senso se dormono ancora nel lettone o se sono
ha? Come possibile che unistituzione eettivamente diventati autosucienti
educativa prescinda da quelle che sono quando vanno in bagno. Se non si stimo
le caratteristiche proprie della fascia lano le adeguate autonomie, se non si fa
det di cui si occupa e organizzi spazi e vorisce lo sviluppo complessivo, quanto
tempi senza tenerne conto? Poi ci la potr servire unazione pi specica co
mentiamo che appaiono agitati, nervo me la psicomotricit o la logopedia? Non
si, aggressivi, distratti. si tratta di scegliere un approccio o laltro
I bambini hanno la possibilit di farcela ma di fare gioco di squadra.
se messi nelle condizioni di poter espri
mere le loro potenzialit e compensare Leducazione la nostra risorsa
le competenze ancora non sviluppate. Il A scuola, in famiglia, dobbiamo riuscire
DOSSIER

cervello infantile estremamente pla a recuperare quelle informazioni basilari


stico, tutti i neuroscienziati, tutte le pi e quegli strumenti, adeguati et per et,
recenti ricerche concordano che addi che ci consentono di favorire e stimolare
rittura, diversamente da ci che si cre un sano processo di sviluppo. Oggi la
deva ventanni fa, il cervello non smette confusione sui basilari educativi dila
di evolvere almeno no ai 20/25 anni. gante. I basilari educativi sono quelle in
Certamente comunque le potenzialit dicazioni sulle competenze e le risorse a
insite nella struttura neuronale durante cui possono accedere bambini e ragazzi
linfanzia sono ineguagliabili. I bambini nelle varie fasi dello sviluppo, da cui de
compensano, nella loro natura, lele rivano gli strumenti e le indicazioni per
mento caratterizzante let evolutiva. favorire lacquisizione delle necessarie
La situazione paradossale italiana che, autonomie, per stimolare le competen
invece di puntare su questa plasticit, in ze e arontare le problematiche. La co
vece di attivare tutti gli strumenti peda noscenza di questi elementi consente al
gogici ed educativi che abbiamo a dispo la comunit degli adulti che educano di
sizione per stimolare i processi, noi fac vericare se le modalit educative sono
ciamo screening a tappeto per indivi coerenti e corrispondenti a et e bisogni
duare chi ancora non ha raggiunto uno di chi sta crescendo.
standard e per avviarlo a un percorso Io dico spesso agli insegnanti della scuola
diagnostico e terapeutico. In uno scree primaria: allinizio della scuola, oltre a
ning a tappeto condotto alla primaria ad consegnare il PTOF, i documenti, le liste
esempio inevitabile individuare alme di materiali e libri, date ai genitori tre
no un paio di soggetti in dicolt perch semplici indicazioni. Uno: i bambini de
limmaturit e la variabilit individuale vono dormire. Un bambino che frequen
dello sviluppo sono tipiche. ta un tempo pieno ha bisogno di dormire
Al posto di scatenare screening e medi almeno 10 ore per notte. Due: i bambini
calizzare lo sviluppo, siamo qui oggi per devono fare colazione prima di arrivare
aermare che il modo pi ecace per a scuola. Sembra scontato eppure la ge
arontare le problematiche di bambini e stione della fase del risveglio un pro
ragazzi leducazione. Resto sempre sor blema piuttosto diuso e serio. Se un
22 preso nel constatare come, ad esempio, bambino non fa colazione inevitabilmen
te andr in crisi, siologico. Tre: occorre stiene la propria teoria e la dionde.
evitare linvadenza dei videoschermi. Un Sento parlare di cosleeping, di bigeni
bambino che passa 2 o 3 ore al giorno torialit di approcci recuperati sul web
davanti a un videoschermo, magari pri che riescono a catturare lattenzione di
ma di dormire e prima di andare a scuo genitori sempre pi confusi. E purtrop
la, inevitabilmente nel contesto scolasti po ogni tanto queste presunte teorie
co sar distratto, quando non addirittura sono sostenute anche a livello istituzio
assente. Gli studi pi recenti e i pedago nale, da una politica che negli ultimi an
gisti che hanno approfondito la questio ni non si rivelata per nulla attenta alle
ne sostengono che il tempo massimo esigenze e disponibile a investire sulle
che in fase di sviluppo un bambino do nuove generazioni.
vrebbe passare davanti a un videoscher I genitori vanno aiutati a ristrutturare
mo sia sui 40 minuti al giorno. condizioni educative attinenti, come la
Sono queste le informazioni che do distanza educativa, il gioco di squadra,
vrebbero avere i genitori. Non possiamo la coesione, il sostegno alle autono
sottovalutare il ruolo fondamentale e il mie. Occorre supportare le famiglie e
potere dei genitori. Bambini e ragazzi la scuola a riconoscere le trasformazio
crescono con i genitori, sono la loro ri ni che stiamo attraversando e come es
sorsa principale. In base a questi ele se incidono e hanno inciso sulla loro
menti la comunit educante dovrebbe storia generazionale.
costruire un progetto, unorganizzazio I bambini stanno bene quando i geni
ne adeguata di tempi e spazi e recupe tori sono educativi; gli alunni ricono
rare il proprio ruolo ormai facilmente scono il valore di insegnanti che stimo
delegato agli operatori della cura. lano e attivano le competenze piutto
Ristabilire le basi educative, questa la sto che parlare, parlare, e fare lezioni
novit del nostro lavoro. Anche il suc cattedratiche accademiche come se
cesso della Scuola Genitori5 ormai diu fossimo nellOttocento.
sa in tutta Italia, dimostra che in questo Se la vera emergenza che stiamo vi
momento di incertezza i genitori non vendo la disattenzione educativa
hanno bisogno di consigli o ricette ma verso le nuove generazioni, io conser
giche, ma di informazioni. Le fonti delle vo una grande speranza: sono convin
informazioni educative serie, e fondate to che i genitori possano farcela, che
su una reale conoscenza dei bambini e gli insegnanti siano in grado di organiz
dei ragazzi, in questo momento storico zare una scuola migliore, che non ab
sono a rischio: spesso inattendibili, qua bia senso puntare sul bicchiere mezzo
si originali nella loro sprovvedutezza, vuoto del deficit ma su quello mezzo
chiunque senza alcuna formazione so pieno delle risorse.
5
Per informazioni su date e temi delle Scuola Genitori si veda: cppp.it/la_scuola_genitori.html
23
La figlia sbagliata
di Lorella Boccalini
counselor e formatrice - lorella.boccalini@libero.it

Federica frequenta la terza elementare


CONVEGNO

e sua mamma si rivolge al servizio di


consulenza pedagogica del CPP perch
la situazione molto faticosa: Federica
in classe disturba in continuazione, suc
chia gomme e penne anche non sue, e
comunque non esegue quanto la mae
stra richiede precisione e attenzione.
Non mostra per nessun problema di
comprensione, anzi, appare veloce.
Il problema pi preoccupante la socia
lizzazione. La madre stata attaccata da
altre mamme che le hanno detto di far
curare la bambina e che non intendono
farle frequentare i loro gli. La psicologa di approfondimento notevoli.
DOSSIER

della scuola ha proposto una valutazio Decidiamo di sottoporre Federica a una


ne: ne emerso un disturbo oppositivo diagnosi di plusdotazione e la bambina
per il quale consiglia una terapia. risulta attestarsi nella fascia pi alta. Il
La mamma non convinta, e durante la neuropsichiatra che la valuta consiglia ai
consulenza emergono tutte le sue emo genitori il salto di classe, concentrandosi
zioni: si vergogna ad andare a prendere solo sullaspetto cognitivo emerso con la
la bambina a scuola, preoccupata della diagnosi; ma insieme decidiamo per un
sua diversit che spesso la irrita. Tiene intervento educativo lavorando con ge
la bimba un po a distanza, occupandosi nitori e maestre.
molto della sorella pi piccola, nata Grazie alla collaborazione con le inse
senza problemi. gnanti di classe e con la psicomotricista
Dai suoi racconti emergono alcuni ele della scuola, evitiamo il salto di classe
menti che mi fanno pensare alla plusdo che avrebbe acuito ancora di pi la di
tazione. I bambini plusdotati presentano colta emotiva e relazionale, e orientia
competenze cognitive decisamente bril mo la famiglia verso unassociazione che
lanti ma manifestano uno sviluppo disar si occupa di bambini plusdotati dove Fe
monico, soprattutto dal punto di vista derica pu trovare spazi di arricchimen
emotivo. Spiego alla madre la mia ipo to e i genitori confronto.
tesi e lei, convinta di avere una glia sba Nel giro di poco la situazione si trasfor
gliata, resta assolutamente spiazzata. ma: un nuovo sguardo genitoriale, rego
Il colloquio con le insegnanti conferma le in casa e a scuola, attenzione agli stra
il comportamento inadeguato e infan ordinari bisogni specici cognitivi, ma
tile della bambina, incapace di collabo anche emotivi. Senza smorzare la gran
rare o giocare con i compagni e spesso de curiosit e la capacit cognitiva della
isolata. Ma emerge anche una grande bambina e dandole gli strumenti per ge
velocit di comprensione, una capacit stire le emozioni e linevitabile noia che
di calcolo astratto e di logica assoluta ogni tanto a prova a scuola, Federica sta
mente non tipiche per let, una gran imparando a non disturbare e ha svilup
de curiosit verso fatti storici, che rie pato nuove amicizie. Riconosciuta nei
24 sce a collegare formulando domande suoi bisogni Federica ce la fa.
Farcela senza
insegnante di sostegno
di Marta Versiglia
insegnante, pedagogista - martavers@tiscali.it

Luca ha 5 anni e mezzo. un bambino


magrolino dagli occhi vivaci e mai fermi,
e la prima volta che lo incontro, a luglio,
mi osserva con un po di didenza e ti
more: ha evidenti problemi di linguag
gio, balbetta e si fatica a capire cosa di
ce. Sale le scale prive di corrimano che
portano al mio studio come un bambi
no di 3 anni, fa i gradini con dicolt e
si attacca al muro con le mani.
Luca arrivato da me con una certifi
cazione rilasciata dal Servizio Sanitario
Regionale che evidenzia un ritardo co
gnitivo lieve e disturbo del linguaggio
non specificato. Questa, sulla base Per alcuni mesi il bambino viene seguito
della Legge 104, lo inserisce in un con da un osteopata pediatrico e da una psi
testo di disabilit e gli da diritto allin comotricista con cui mi alterno ogni due
segnante di sostegno. Lesito dellelet settimane. Gi dopo il primo incontro con
troencefalogramma che gli hanno pre losteopata Luca sale le scale con meno
scritto risulta normale. timore: il corpo e la lingua si stanno scio
I genitori stanno lavorando con il dott. gliendo. Con il passare del tempo il bam
Novara sul piano educativo che preve bino comincia a posizionare i personaggi
de lorganizzazione di regole e autono nella sabbiera e a raccontare storie.
mie del bambino; la sospensione di giu A settembre Luca inizia la primaria. So
dizi, commenti e correzioni sul linguag steniamo la famiglia che non presenta
gio; una maggiore distanza della mam alla scuola la certificazione e orientia
ma. Mentre io sostengo Luca nellacqui mo i genitori verso una organizzazione
sizione di ducia e autonomia attraver a modulo in modo da non caricare ec
so il gioco maieutico. cessivamente il bambino. Incontriamo
Nel mio studio Luca ha a disposizione le insegnanti che in sintonia con la no
una sabbiera e uno scaale pieno di og stra posizione non preparano nessun
getti in miniatura. Nei primi incontri Lu piano personalizzato.
ca, pur aascinato dai personaggi dello Luca si inserisce nella classe senza dif
scaale, non li posiziona nella sabbiera ficolt e ce la fa. Sta facendo tanti pro
ma ci gioca a terra, a volte seduto a vol gressi, il disturbo del linguaggio an
te coricato. Accompagnato dal movi cora presente ma in modo decisamen
mento inizia a parlare con i piccoli og te ridotto e soprattutto non compro
getti, spesso si rivolge anche a me che mette il suo apprendimento che in li
lo osservo e mi racconta quello che fa. nea con i compagni.
Il suo animaletto preferito un piccolo Durante gli ultimi incontri, prima di la
gambero di plastica. Luca, lo prende, lo sciare il mio studio, Luca si soermava
posiziona, e si immedesima in lui men davanti ai libri disposti sugli scaali e mi
tre racconta le sue storie. Come il gam chiedeva: Cosa c scritto qui? E qui?.
bero Luca procedeva allindietro nel suo Ora passa davanti agli stessi libri e, sor
percorso di sviluppo. ridendomi, legge i titoli da solo. 25
Il cervello dei bambini
sempre in movimento
di Alberto Oliverio
neurobiologo, docente di Psicobiologia alla Sapienza di Roma - oliverio@oliverio.it
CONVEGNO

Ogni giorno ciascuno acquisir nuove capacit di cogliere


relazioni, risalire alle cause, prevedere quanto pu avve-
nire: comprendendo sempre meglio come ciascuno pu essere
determinato dallambiente ma anche pu acuire i suoi stru-
menti di intervento. Lo sviluppo dei semi generalmente ri-
chiede tempo; i frutti crescono poi, a distanza.
Danilo Dolci

Oggi i neuroscienziati non fanno altro che ma non c, la mamma c; la mamma


riaermare, con le loro conoscenze sul lontana, la mamma si avvicina; la mam
cervello, quello che hanno gi sostenuto ma si avvicina, lo prende in braccio; lo
DOSSIER

tanti pedagogisti, a partire da Dewey no prende in braccio e lo porta al seno op


anche ai pi recenti: si apprende facen pure gli da il biberon.
do. La concretezza e lazione hanno un Si avvicendano momenti, molto impor
ruolo centrale nel comportamento di un tanti, che hanno delle conseguenze e
bambino, proprio in quanto il cervello in che stabiliscono nella mente infantile
fantile fatto per agire, per muoversi, dei nessi temporali e dei nessi causali;
per crescere sulla base dei movimenti os un prima e un dopo, fondamentali per
servati e gestiti dal bambino stesso. E, in strutturare in seguito non soltanto le
particolare, non possiamo dimenticare funzioni motorie del bambino (quando
che agire, giocare, fare dei giochi di mo comincer a compiere dei movimenti in
vimento, ha una valenza importante per proprio, a raggiungere col piedino il gi
la crescita mentale ma ha anche una va rello che sta sopra la culla, ad aerrare
lenza terapeutica rilevante. un giochetto, un biberon, un sonaglio
La motricit un aspetto fortemente le ecc.), ma anche perch sono le basi su
gato alla maturazione mentale, anche cui si forma il linguaggio.
se molto spesso noi non ce ne rendia
mo conto. A partire dai primi giorni di Dal movimento al linguaggio
vita, un bambino che ancora non padro Il linguaggio fatto della nostra capacit
neggia i suoi movimenti per limmaturi infantile di articolare delle sequenze di
t del proprio cervello e dei rapporti tra suoni, secondo una giusta scansione, il
cervello e muscoli, comincia per a no prima e il dopo, e di osservare che que
tare la presenza dei movimenti intorno sti suoni articolati nel modo giusto pro
a s, i movimenti del caregiver, in gene ducono conseguenze. Se il bambino di
re quelli materni, a volte anche quelli ce: Pappa, la mamma comprende,
del pap o di unaltra persona. Il neona comprende anche senza che lo dica cer
to li coglie con tono neutro, e questi to, ma comunque comprende che il
movimenti hanno un eetto strutturan bambino ha fame o che apprezza quella
te sulla sua mente. Si basano sulla pre pappa. Sono monoparole che hanno il
senza ad esempio di una scansione signicato di frasi.
26 temporale, il prima e il dopo. La mam Queste memorie tattili e motorie sono
estremamente importanti e il nostro cer pi globale. Faccio un esempio banale:
vello, sia quello infantile che quello degli scrivere un esercizio di motricit ne.
adulti, da un grande spazio alle funzioni Scrivere con la matita, scrivere con la
motorie. Abbiamo aree come la corteccia penna, comporta che un bambino com
supplementare, la corteccia premotoria, pia dei movimenti ben calibrati ed
la corteccia motoria, che giocano un ruo chiaro che allinizio possa avere delle
lo decisivo nel programmare i nostri mo dicolt: deve gestire i essori, gli ini
vimenti, ma anche per gestire quelle se bitori e cos via. estremamente diver
quenze che strutturano la mente. so dal battere sullo schermo di un ta
In genere poi noi pensiamo allazione blet, o di una tastiera. In questo caso in
come a un qualcosa che prodotto dal fatti il movimento globale: certamente
bambino attivando dei circuiti cerebrali. ci riuscir benissimo, certamente po
In realt il neonato manifesta precoce trebbe anche fare a meno di scrivere
mente tutta una serie di riessi, come utilizzando una tastiera, e potr darsi
ad esempio il grasping, quella reazione darsi che in futuro ci ritroveremo in una
di aerramento del dito di qualcuno che situazione del genere. Per oggi scrive
strona la sua manina, ma un conto re un esercizio motorio maturativo di
avere un riesso, un conto saper eser grande importanza, perch la scrittura
citare delle funzioni pi sottili in cui en accompagna lo sviluppo di funzioni ec
trano in gioco non solo meccanismi ec citatorie e funzioni inibitorie che in se
citatori ma anche inibitori. Il bambino guito serviranno non solo per compiere
deve imparare che per muovere le dita, azioni ma anche per controllare il pro
per ettere, ha bisogno di bloccare prio comportamento: fermare unazio
lestensione; e pi avanti, per avere ne, porre ne a unemozione.
quella presa che viene detta di precisio Quindi le esperienze tattili e motorie so
ne, dovr attivare due dita mentre le al no fondamentali e c unet per fare
tre non dovranno entrare in azione, do questo tipo di esperienze. Ritengo che
vranno essere inibite. Sono meccanismi sia un grosso errore pensare che la re
complessi, fondamentali per insegnare alt virtuale ad esempio possa sostituire
al bambino a sviluppare la propria mo la concretezza del gioco durante lo svi
tricit, e la stessa cosa si vericher nel luppo. Muoversi, agire, sperimentare,
le fasi dello sviluppo: esistono dei tempi toccare non sono solo caratteristiche in
per esercitare questa motricit ne e fantili ma sono veri e propri strumenti
dei tempi per esercitare una motricit di apprendimento a livello celebrale. 27
Non immaturit no apprendendo i processi di calcolo,
ma caratteristica propria anche quando gli insegnanti dicono lo
Il neuroscienziato e neuropsicologo Aki ro: Non usare le mani per fare i conti,
ra Miyake ha studiato a lungo le funzioni le mettono dietro la schiena e comincia
esecutive, sostenendo che richiedono no a muovere le dita; compiono cio un
intuizione, essibilit mentale, e laggior calcolo digitale, proprio da dita, stret
namento dei propri schemi cognitivi, tamente collegato a strutture che han
cio, in senso piagetiano, elementi che no a che vedere con la motricit.
vanno trasformati per essere mano a La motricit talmente importante che
mano aggiornati. Le tre componenti ov pu essere utilizzata per in qualche mo
CONVEGNO

viamente non sono ben dierenziate al do facilitare lapprendimento infantile.


la nascita e nel primo e nel secondo an Esistono paesi, particolarmente in Fran
no di vita, ma maturano lentamente: cia, dove si usa quello che stato de
non possiamo aspettarci che un bambi nito apprendimento recitato. I bambini
no padroneggi lintuizione, la essibilit, devono imparare ad esempio alcune
laggiornamento. Senza dubbio i bambi parole in una lingua straniera? Si utilizza
ni sono dotati di una vivacit enorme, il gruppo, che facilita lapprendimento
sono anche in grado di elaborare solu rispetto allindividualit, e possono ac
zioni per aggirare una dicolt, ma de compagnare una nuova parola con dei
vono fare i conti con le caratteristiche movimenti che in qualche modo ne ri
strutturali della loro mente. Ignorare chiamano lessenza. Ovviamente si trat
questo aspetto, che io non denirei ne ta di concetti concreti come treno, casa,
anche immaturit ma eettiva caratteri forchetta, ma il principio che guida que
stica dellinfanzia, signica non conside sta pratica didattica quello per cui, nel
DOSSIER

rare com fatto realmente un bambino. momento in cui si utilizzano dei movi
Faccio qualche esempio: bloccare un menti, si uniscono le potenzialit del
compito di perseverazione infantile cervello che si basano sul linguaggio e
dicile. Il bambino tende a ripetere, sullastrazione a quelle che si basano
ama che gli venga ripetuto, gli raccon sulla sicit dei movimenti.
tate una favola e subito dopo dice me la
racconti di nuovo, e di nuovo. la sua Una mente concreta
strategia per assorbire la realt, e la rei La concretezza sempre presente nella
terazione importante e dipende an nostra mente. Noi adulti siamo convinti
che dalla sua scarsa capacit di inibire. di avere una grande capacit di astrazio
Un adulto che ripete le stesse operazio ne, ma osserviamo, crediamo e diamo
ni un ossessivo; un bambino norma pi ducia a ci che vediamo e a ci che
le. Oppure pensiamo allinterconnessio facciamo con le nostre mani, o a ci che
ne tra strutture motorie e vocali: no ai vediamo fare. Per un bambino questa
7 anni i bambini utilizzano molto spesso caratteristica un grande vantaggio,
la ripetizione subvocale. Mentre com perch pu attivare insieme reti nervo
piono unazione la verbalizzano, muovo se che stimolano funzioni, linguistiche,
no anche solo le labbra senza parlare: legate alle procedure motorie.
Adesso prendo questo bicchiere e ci Per questo, come sostiene Daniele No
metto dellacqua. Normalmente un vara, i bambini devono poter giocare e
adulto non lo fa. muoversi e impedire queste azioni pu
Larea cosiddetta di Broca che localiz produrre eetti problematici. Il gioco
zata nellemisfero sinistro, controlla non soltanto ci che il bambino sa fare
aspetti importanti del linguaggio, le pro e deve fare, o un aspetto importante
cedure, il modo in cui io pronuncio le per la socializzazione, ma qualcosa
parole che sto dicendo; ma al tempo che nutre il cervello perch fatto di
stesso controlla anche la mano, perch movimento. Si comprende il motivo per
il bambino ha bisogno delle mani per cui non possibile paragonare un gioco
portare avanti delle procedure astratte. statico realizzato su un videoschermo,
Allinizio quasi tutti i bambini che stan con giochi come campana, nascondino,
28
una soluzione sostenibile?

Non posso non dirmi d'accordo C poi un ultimo aspetto che ritengo
rispetto all'importanza importante sottolineare: i giochi di mo
del parametro del gioco "a ricreazione", vimento hanno un ruolo essenziale non
ma ovviamente non solo. soltanto per la socializzazione infantile
Come conciliare questo con il parametro ma anche per sviluppare quellintelligen
della sicurezza, che ogni Dirigente za emotiva di cui tanto dibattiamo ma
Scolastico propone come basilare che passa sostanzialmente attraverso
nella creazione di qualsiasi lesperienza. Una teoria della mente,
progettazione scolastica? cio il fatto che il bambino immagina
Come intervenire istituzionalmente che anche laltro si comporti come si
a difesa dell'importanza di potersi,
comporterebbe lui nelle stesse situazio
anche, fare male?
ni, passa attraverso i rapporti sici, na


Vanessa, pedagogista (in sala) sce dalla comprensione che se uno d
un calcio o un pugno a un altro bambino
quello si sentir male come si sentirebbe
inseguirsi, correre, fare la lotta, arram male lui. Questo aspetto del gioco di
picarsi su un albero. Muoversi fonda movimento stato in parte sottovaluta
mentale per ossigenare il cervello, per to nella nostra societ, e invece parados
produrre principi troci nutritivi per i salmente noi sappiamo che ci sono tanti
neuroni; principi che, nella loro sostan motivi concreti per cui il cervello di un
za, rassomigliano a quel fattore di cre bambino, o il corpo di un bambino, o la
scita del sistema nervoso che sappiamo mente di un bambino hanno bisogno di
giocare un ruolo importante nel tro praticarlo, ha bisogno di pratica motoria,
smo, nel benessere cerebrale. ha bisogno di concretezza, ha bisogno
La critica alla lezione frontale non nasce appunto di comprendere che le relazioni
da opinioni ma dalla consapevolezza che sono complesse.
inconcepibile che i bambini seguano I neuroscienziati sanno ormai che il no
una serie di istruzioni, di lezioni, di espe stro cervello non suddiviso in compar
rienze seduti fermi per lungo tempo. La timenti stagni. Non esiste un centro del
loro attenzione ha una durata limitata, lemozione, un centro delle decisioni, del
aumenta con let ma sappiamo bene la motricit e cos via. Esistono aree che
che anche un adulto dopo 45 minuti di sono coinvolte prevalentemente in un
discorso frontale comincia a distrarsi. processo, ma quando noi mettiamo in
Durante linfanzia lattenzione labile, il azione la nostra mente tutte queste aree
cervello deve essere irrorato e in linea di esercitano un loro punto di vista, giocano
massima questo aspetto della promozio una loro componente importante.
ne dellossigenazione cerebrale attraver Mentre io parlo non sto solo parlando:
so unattivit aerobica favorisce la con metto una certa enfasi nel mio linguag
centrazione infantile. Una prassi scola gio, forse mi emoziono davanti a un
stica ideale sarebbe quella, non dico di pubblico cos vasto, ascolto le parole
fare una breve attivit motoria alla ne che sto dicendo, anticipo con la mente
di ogni ora, che aiuterebbe, ma di orga ci che dir in successione. Siamo esseri
nizzare le lezioni in modo che lattivit che utilizzano il cervello nella sua globa
motoria preceda le altre. Che poi la lit ma il nostro cervello un cervello
scuola per motivi organizzativi o per motorio e concreto, certo capace di
qualche motivo tenda a non farlo enormi astrazioni, quando verr il tem
unaltra questione; che poi la ricreazione po, ma di base estremamente fondato
sia passata seduti ai banchi per punizio sul movimento e lesperienza.
ne o perch i genitori temono che si Teniamone conto quando organizziamo
possano fare del male un altro proble leducazione dei nostri bambini.
ma, che comunque attiene strettamente Questo testo una sintesi dellintervento di
al discorso di questo Convegno. Ma la Alberto Oliverio al Convegno, non rivisto dal
mummicazione dellinfanzia ci sembra lautore 29
Diamo a ciascuno
il tempo di cui ha bisogno
di Milena Santerini
CONVEGNO

Professoressa di Pedagogia presso l'Universit Cattolica del Sacro Cuore di Milano,


deputato della Repubblica italiana - santerini@mclink.it

La maggior parte dei genitori purtroppo accetta le cose


come stanno perch cos la scuola stata per loro come lo
fu per i nonni: qualcosa di immutabile in cui il bambino,
dopo lesperienza dellautorit paterna, passa sotto quella
del maestro, il quale gli insegna che si trover sempre
sotto qualcuno che gli traccer il destino. Milioni di
croci nei cimiteri di guerra in tutto il mondo ci dicono
quale destino hanno avuto uomini ai quali la scuola non
aveva insegnato che in certi casi si pu, si deve dire no.
DOSSIER

Mario Lodi

Mi piace sostenere che i bambini non Io conservo un sogno, che i bambini


sono il problema. stranieri a scuola ci ricordino che la
In particolare, dal mio punto di vista, che scuola nata per i bambini e che non
i bambini stranieri non sono il problema, sono loro a doversi adattare a noi adulti,
anche se abbiamo rischiato, in questi an ma siamo noi che dobbiamo adattare i
ni, di dare a loro la colpa di una crisi della tempi, i ritmi, gli strumenti, le indicazio
scuola che parte da lontano. ni, per renderli a loro misura. Lo abbia
Non sono gli stranieri il problema. Anche mo studiato che andrebbe fatto cos. E
se spesso gli insegnanti fanno fatica, an allora io spero che i miei studenti e
che se i numeri non tornano, anche se quelli degli altri professori qui presenti,
Milano, e in generale la Lombardia, han che hanno scelto di fare linsegnante o
no sperimentato lurto di un numero di anche di lavorare nei centri, di fare las
stranieri veramente alto, anche se la sistente sociale, o di fare lo psicologo, la
scuola stata in prima la in quella che psicologa, ancora inseguano lobiettivo
deniamo emergenza anche se sappia di rendere i bambini felici.
mo che si tratta di un fenomeno struttu Se ci diamo come obiettivo la felicit dei
rale. Nonostante le dicolt abbiamo bambini, davvero tutto pu cambiare.
fatto il possibile. C molta frustrazione il sogno di una scuola in cui possi
nella scuola: insegnanti maltrattati, an bile lavorare come la Montessori, Frei
che dalle istituzioni italiane, con unet net, come faceva Mario Lodi. Certa
media superiore a quella europea, un mente la scuola rigida, ma anche ci
po stanchi; bistrattati da genitori, che a nascondiamo dietro allalibi di non riu
loro volta hanno cresciuto bambini pre scire a forzare quellimplacabile per
potenti, e adesso, per rispondere alla corso che porta al risultato. Possiamo
prepotenza dei bambini, scaricano la col arrestare questo meccanismo.
30 pa sulla scuola e sui bambini stessi. I bambini stranieri ci ricordano che
ognuno diverso. Sono laltro per eccel dati del MIUR parlano di pi del 60% di
lenza, il simbolo della diversit cultura bambini stranieri, nati in Italia. A quale
le, e in questi anni abbiamo imparato cultura facciamo riferimento? Stiamo
che occorre sviluppare insieme integra parlando di una cultura fatta di mille co
zione e intercultura, cio misure speci se: di nonne ancora velate al Paese, e di
che supplementari come i laboratori, molto smartphone, di molto web. Par
linsegnamento dellL2, insieme allin liamo di una cultura fatta dalla televisio
tercultura, cio allo scambio di idee sul ne, di genitori a met tra il prima e il do
senso che ognuno di noi d alla vita. po, fatta dalle maestre che a loro volta
Personalmente mi sono battuta per in sono vegane o non vegane, cattoliche o
serire la parola intercultura nella Leg anticlericali, di destra e di sinistra, con
ge 1071. un termine che pu non pia una mentalit sul sesso, sul matrimonio,
cere, ma il suo signicato bellissimo: sul denaro, sul lavoro, completamente
vuol dire che la scuola non ha solo il diversa tra loro.
compito di integrare i bambini perch La cultura di questi bambini una sin
diano il meno fastidio possibile, ma di tesi, e non solo la sintesi tra le loro ori
farli parlare tra loro e con noi. Senza cu gini e il dopo, ma patchwork multicultu
riosit ed empatia tutti i bambini stra rale. Come ognuno di noi.
nieri rischiano di diventare alunni con Per questo cito quello che ha aermato
problemi, tutti. una maestra: Non esistono classi di
bambini normali con laggiunta di qual
Di quale cultura parliamo? cuno che speciale, esistono solo classi
Parliamo di condividere e integrare le di bambini dove nessuno uguale a un
culture. Ma quale cultura? Gli ultimi altro, e per questo i percorsi individua
1
La Legge 107 quella del 13 luglio 2015 sulla riforma della scuola, meglio conosciuta come LaBuonaScuola.
31
lizzati riguardano tutti, non solo i bam


bini considerati fuori norma. Alla luce di quanto stiamo
Certo comunque i problemi esistono. ascoltando mi sembra di poter
Non possiamo nasconderci che i bambini osservare che anche lo strumento
stranieri portano una doppia dierenza, della valutazione scolastica
una dierenza etnico linguistica, e una (i voti, le pagelle, ecc.) che, al di l
dierenza e una vulnerabilit psicologica degli approcci, nasconde comunque
e sociale. La migrazione comunque un una necessit di misurare rispetto
fatto traumatico e sono quindi davvero a uno standard, debba esser
molte le variabili che determinano il suc rivisto o addirittura abolito, almeno
nella scuola primaria. Per non parlare
CONVEGNO

cesso o linsuccesso. Let darrivo, che ha


delle "bocciature" addolcite
un peso rilevante; la scolarit dei genito
dai "fini educativi"! Cosa ne pensate?
ri, alcuni analfabeti, o che non imparano


mai la lingua nonostante anni di migra Marco, professore (in sala)
zione, e genitori laureati; la frequenza
della scuola dellinfanzia, che spesso fa
la dierenza. Sono tante le variabili del La domanda quella che ci ha guidato
fenomeno migratorio, che complessiva oggi: perch stiamo medicalizzando cos
mente, come aerma Marie Rose Moro, tanto? In che senso gli stranieri sono
un atto di coraggio e potenzialmente alunni speciali? La loro diversit, il loro
traumatico, anche se non necessaria venire da lontano una disabilit? Spes
mente in senso negativo, perch implica so sono considerati alunni con Bisogni
una riorganizzazione difensiva. Oggi poi Educativi Speciali. Perch non tornare a
un evento sociale sempre pi iscritto in coglierli come una risorsa, anche se la
DOSSIER

un contesto storico politico e non la parola sembra un po buonista?


stessa cosa arrivare in un paese da rifu Io credo che stiamo correndo un doppio
giati o attraverso un percorso pi lineare. rischio. Da un lato medicalizziamo la dif
Eppure, nonostante queste considerazio colt di crescere da stranieri, nono
ni, la difesa la attiviamo noi, invece di ac stante sia una dicolt che avrebbe
cettare quella dei bambini che, faticosa chiunque che, trasferito in un altro pae
mente, da estranei si ritrovano in un se, si trovasse completamente in un
mondo completamente diverso. Spesso mondo estraneo a quello in cui ha sem
la scuola che si difende e rischia di con pre vissuto. Dallaltra, tante volte, ri
gelare le dierenze. schiamo di spiegare disturbi veri, che
Il problema infatti, e losservazione a magari restano nascosti, come una que
cui voglio arrivare, che non solo da stione culturale: si comporta in modo
noi in Italia ma anche in Europa, il Cen diverso perch la sua cultura. Gli stra
tro Europeo di monitoraggio sul Razzi nieri sono bambini come tutti gli altri,
smo e la Xenofobia gi nel 2004 rileva quindi presentano le dicolt comuni
va una presenza in eccesso di alunni ma spesso centuplicate. Pensiamo al
immigrati dalle scuole speciali. LItalia lansia, a una carriera scolastica prece
inclusiva, non abbiamo le scuole spe dente dicile, che magari provengono
ciali, in questo siamo allavanguardia, da sistemi disciplinari molto rigidi dove
anche se abbiamo pagato un prezzo al esistono ancora le punizioni corporali.
to per uninclusione qualche volta fatta C il bilinguismo, la dicolt a com
in modo spontaneistico e improvvisa prendere il compito, e tutti sappiamo
to. Eppure anche in Italia con i suoi cir che la comprensione del compito lini
ca circa 815.000 alunni stranieri di og zio di un buon apprendimento. C la fa
gi, che rappresentano il 9,2% della po tica a tenere il passo dei compagni, c
polazione scolastica (in Lombardia i nu la segregazione delle classi, delle scuo
meri sono decisamente pi alti, circa il le; c un fenomeno a cui abbiamo assi
25%), il 12% degli stranieri certifica stito in questi anni, che io ho provato a
to, con numeri che a partire dal combattere ma che sembra inesorabile,
32 2007/2008 sono raddoppiati. quello delle strategie di evitamento dei
genitori italiani, che crea scuole degli problemi seri si ritrovano davanti una li
stranieri e le scuole degli italiani. E non sta innita di altri bambini che avremmo
ci si pu arrendere altrimenti si corre il potuto curare con leducazione.
serio rischio di creare dei ghetti. Le famiglie spesso non parlano la lingua,
Di fronte a tutto ci la scuola cosa fa? faticano a capire il sistema, si preoccupa
Stende un PDP, il piano didattico perso no di non porre richieste troppo eccessi
nalizzato ma in realt poi le attivit sono ve, di non dar fastidio, se va bene inter
uguali per tutti, specialmente alle se pretano la segnalazione del glio come
condaria di primo grado. I metodi sono un ritardo, mio glio handicappato. Ma
standardizzati, e non ci si accorge che i non di soli certicati vive la scuola. Esi
problemi del bilinguismo sono problemi stono tante altre strategie pi ecaci,
particolari, dalla valutazione delle com anche se spesso la scuola si dibatte in un
petenze a quelli legati alla motivazione. taglio strutturale delle risorse che non
Il Ministero non aiuta, perch non man consente di potenziare davvero quello
da persone competenti. che sarebbe utile e necessario potenzia
Faccio un esempio, parliamo dei disturbi re: il lavoro di comprensione del testo,
del linguaggio. Come valutare i disturbi scritto e orale; il lavoro di ascolto; la de
del linguaggio di un bambino che impara nizione di percorsi semplicati che non
faticosamente a parlare italiano? Se fos signica ridotti, lo sviluppo di una valu
sero veri disturbi del linguaggio, si sareb tazione sugli obiettivi.
bero anche osservati nella lingua origina Penso che la strategia migliore stia nel
ria, ma questo confronto spesso non vie concedere tempo. Non facciamoci con
ne fatto, perch mancano, tra laltro, me dizionare dai risultati da raggiungere,
diatori o facilitatori che ci aiutino a capire non diamo retta ai genitori che sbraita
i problemi delle lingue di origine. Spesso no, non diamo retta allideologia del ri
i PDP dilagano perch si ha poco tempo, sultato, diamo tempo ai bambini, so
troppe classi, troppi problemi, troppi prattutto se vengono da lontano. Occor
bambini dicili, inquieti, annoiati. Ten re tempo per capire, per crescere, per
diamo a diagnosticare la dislessia agli maturare, diamo a ciascuno il tempo di
alunni arabofoni perch non capiamo le cui ha bisogno. Concludo con le parole
problematiche dello scrivere da destra a di unaltra maestra: C un tempo per
sinistra. Ma penso anche ai bambini Rom tutto e soprattutto deve esserci rispetto
con cui si passa dal troppo al niente. Non dei tempi dei bambini. Il tempo appa
si fa niente perch magari sono troppo rentemente perso tempo ritrovato. E
dicili da trattare, i genitori sono assenti, forse il programma lo nisce meglio chi
non frequentano con regolarit. Oppure va piano, che chi rincorre sempre qual
li consideriamo tutti disabili e li inviamo cosa o qualcuno.
allunit di neuropsichiatria locale dove le Questo testo una sintesi dellintervento di
liste dattesa sono innite, anche di 2 o 3 Milena Santerini al Convegno, non rivisto
anni, e dove i bambini che davvero hanno dallautrice

33
Rime per guarire
di Bruno Tognolini
scrittore e narratore per linfanzia, autore televisivo - tognolini@alice.it
CONVEGNO

Vi voglio raccontare il retroscena di que


sta storia. nata da un nome, non da
unintenzione pedagogica: Giulia Orec
chia mi aveva scritto una mail che dice
va: Ti ringrazio di avermi levato il ghiri
bizzo di sapere chi quelleditore che
aveva detto quella cosa! Ghiribizzo?
Una parola sentita mille volte, che bella!
Ghiribizzo, ghiribizzo. Sembra il titolo di
un libro. il titolo di un libro. un per
sonaggio. pi importante di quanto
sembri: questa poesia nata da un in
DOSSIER

cantamento verbale.
Allinizio la storia aveva unaltra versio
rogava come mai gli scongiuri, che sono
ne. Ora dice: quando la mamma si stu
ancora presenti nel Sud dItalia, conti
f il ghiribizzo se ne and; ma la prima
nuassero a vivere, a essere insegnati di
versione faceva: la mamma and in
generazione in generazione, anche se lo
farmacia, compr un farmaco e il ghiri
scongiuro contro il mal di testa non lo
bizzo se ne and e tutto fu pi calmo.
faceva passare. De Martino si disse:
Io giro lItalia per fare incontri nelle clas
Evidentemente, anche se il mal di testa
si, e a volte la sera incontro a cena inse
non passa, qualcosa fa.
gnanti e genitori. In una occasione mi
capitato di sentire che dicevano: Ave
vamo un problema, non si riusciva a far
lezione, si buttava per terra, litigava, sfa
sciava tutto, picchiava tutti A un certo
punto il pediatra gli ha prescritto il far
maco, eh, nalmente abbiamo potuto
lavorare. Per non mi sembrava che
fossero contente.
Ne discutemmo con Giulia, lei sostene
va: Accidenti per il farmaco un po
pesante. vero pesante metterci il
farmaco, rende la storia piombo, non
piuma. Abbiamo demedicalizzato la sto
ria. Abbiamo levato il farmaco, quasi del
tutto, rimasta una cicatrice.
una storia. Le storie curano? S le sto
rie curano. Le lastrocche curano, o, se
non curano, aiutano. Mal di pancia ca
labrone metti via il tuo pungiglione... Il
Mal di pancia passa? No. Ma, Ernesto
34 de Martino, un grande studioso, si inter
      

    
   
 
  
 

    
  
      

 

   
 
 
 
  

    

Le storie curano, perch rendono lanima Pu cercare di chiedere al corpo di com


muscolosa. Sono una palestra dove lani portarsi un po meglio.
ma diventa muscolosa e unanima mu Questo testo una sintesi dellintervento di
scolosa pu arontare da sola i suoi pro Bruno Tognolini al Convegno, non rivisto
blemi del corpo. dallautore

Una mia amica educatrice mi ha chie Accade veramente


sto mesi fa di scriverle una filastrocca Si sono separati
per suo figlio che si trovava nel mezzo Tu non puoi farci niente
della tempesta di una separazione dif Se gli adulti sono matti
ficile fra i genitori. Pi matto di un cavallo
Pi cieca di una talpa
Non per niente bello
Ma non hai per niente colpa
Aiutano le lastrocche? La mia amica mi Se insieme non li vedi
ha scritto dicendo il glio lha presa, lha Come la notte e il giorno
letta e poi lha messa nel cassetto dove Saranno come i piedi
tiene le sue cose. Nei giorni successivi Che si fanno andare a turno
landava a rileggere. Un pomeriggio, Se i muri son crollati
uscito insieme a sua mamma, le ha det L parte un altro pezzo
to: I grandi sono matti mamma!. Stava Se sono separati
Tu ci puoi passare in mezzo
cominciando a usarla.
In mezzo c una strada
Quando parlo alle classi di questa la Che porta verso il mondo
strocca dico cos: le cose che ci accado E che dovunque vada
no, ci si appiccicano addosso, strette Non sta l a girare in tondo
strette, addosso a noi, e noi non sappia E mentre gli anni girano
mo pi chi siamo e cos la cosa che ci Ti accorgerai che vero
successa, siamo confusi. I grandi si dividono
Quando la vedi scritta l. Non lhai ri Ma tu rimani intero
solta, non la risolvi, per prendi un re Intero fra i ricatti
Fra le ragioni e i torti
spiro e il respiro serve a prendere pi
I grandi sono matti
forza per vedere se lanima si irrobusti Ma i bambini sono forti
sce un po e la pu forse risolvere. Le Cavalca queste onde
storie son cos, sono sempre successe, Cresci con uno scatto
hanno sempre avuto questo eetto su Che poi forse da grande
me e su tutti. Anche tu sarai un po matto 35
Navigare nellincertezza
dello sviluppo
di Susanna Mantovani
CONVEGNO

pedagogista, gi docente di Pedagogia Generale e Sociale allUniversit degli Studi di Milano Bicocca
susanna.mantovani@unimib.it

Generalmente quando un insegnante interviene, la sua solu-


zione diversa da quella dei bambini e disturba larmonia
sociale della classe.
Se sorge uno di questi problemi, noi dovremmo, tolti casi
eccezionali, lasciare che i bimbi se la cavino da loro, e
cos facendo potremo osservare con maggiore obiettivit le
manifestazioni e il comportamento infantile, di cui ladul-
to ancora alloscuro. Attraverso queste esperienze gior-
naliere si afferma una costruzione sociale.
Maria Montessori
DOSSIER

Stamattina la professoressa Santerini fa segnante incosciente o sconsiderato


ceva riferimento nel suo intervento alla o insensibile mi sono chiesta il motivo
situazione dei bambini stranieri. Riet di questa situazione, di questa grande
tevo su questo aspetto: credo che per confusione che ci fa valutare i bambini
denizione nessun bambino possa dirsi inadeguati o incompleti, imperfetti.
straniero, e il parlare con un bambino Credo che il problema sia che, nonostante
piccolo sia sempre un esercizio intercul gli sforzi a livello anche politico, in Italia
turale. In un certo senso tutti i bambini non c ancora abbastanza cura della
sono stranieri perch non sappiamo an scuola, dei bambini ma in particolare del
cora chi sono quello che potrebbero di le famiglie. Questo genera una grande fa
ventare. Parliamo continuamente di tica, vulnerabilit e in qualche misura pro
bambini non, non perfetti, che non duce chiusura facendoci perdere la pro
scrivono abbastanza bene, che non san spettiva. Per questo accade che attribuia
no abbastanza controllarsi, che non san mo al bambino quello che noi non ci sen
no litaliano (anche se magari sanno al tiamo in condizione di poter dare o fare,
tre due lingue). Io penso che si dovreb e questo apre gli spazi alleccesso di dia
be aggiungere al non lavverbio an gnosi, alla medicalizzazione, a un mercato
cora: non sanno ancora, perch il tema su cui dobbiamo vigilare con decisione.
dellimmaturit centrale.
Ho seguito un progetto di formazione Il software culturale in tilt
del personale dei Nidi e delle Scuole Propongo alcune riessioni sul ruolo e
dellInfanzia di una citt del Nord dIta la situazione dei genitori italiani oggi,
lia, durante il quale discutendo con i re che ho sviluppato a partire da studi
sponsabili e con gli insegnanti, ci rende estremamente interessanti sullo svilup
vamo conto che ogni bambino sembra po, la psicologia culturale, lantropolo
va avere un problema di inclusione; nes gia. Tutte le mamme e tutti i pap del
suno appariva del tutto adatto. Tenuto mondo desiderano per i propri gli ci
36 conto che nessun genitore e nessun in che bello buono e giusto. Quello che
bello e buono e giusto viene traman impossibile: siamo umani, e non pos
dato nei diversi contesti di vita, denito siamo controllare il mondo intorno a
dalle condizioni dellambiente e dai mo noi. A ci, terzo fattore, si aggiunge
delli culturali. quello che il professor lenorme responsabilit, anche dei mez
Lev Manovich denisce software cultu zi di informazione, a comunicare il futu
rale e che da luogo a comportamenti ro come sempre pi incerto. Io credo
genitoriali condivisi come appropriati che il futuro sia sempre stato incerto, lo
dalla popolazione alla quale apparten per denizione, e sicuramente questo
gono. In genere dovrebbe funzionare martellare i genitori sul fatto che i loro
cos ma la situazione dei genitori oggi gli non avranno un grande futuro, che
pi complicata. Prima di tutto perch la dicilmente troveranno lavoro, che de
variet dentro le popolazioni che abita vono avere certe competenze, in qual
no in uno stesso contesto, in una stessa che misura non aiuta il genitore a sen
citt, in uno stesso quartiere, decisa tirsi abbastanza forte, abbastanza ade
mente pi ampia, e quindi questo soft guato per attrezzare nel modo necessa
ware culturale appare meno chiaro e rio e anche con un certo realismo e fa
rassicurante, buono o non buono che talismo il proprio glio. Come si fa ad at
fosse. In secondo luogo perch oggi trezzare i bambini ad arontare questo
avere un glio una scelta pensata, futuro? Per la propria bambina, per il
spesso dierita al momento giusto. proprio bambino, si vuole il meglio. Ma
Scegliere di avere un glio, come accet cos il meglio? Le tradizioni non sono
tarlo quando viene, una scelta molto pi patrimonio comune, anche in grup
bella, che implica una seriet, ma oggi pi molto ristretti, e quindi non bastano
viviamo una dicolt a individuare il pi. Condividiamo una variet di ideo
momento giusto: non c mai il mo logie, una diversit di credenze, che ren
mento giusto, non esiste, tutti i momen dono estremamente variabili i gruppi e
ti potrebbero essere giusti. Laspettare molto dicile interpretare e identicar
e scegliere un momento giusto inevita si; ci ritroviamo davanti a una variet di
bilmente genera delle aspettative, an scelte, di opinioni pi o meno consoli
che di perfezione, relative al modo in date, estremamente diversicate.
cui allevare questo bambino. Ma questo Anche il tempo un elemento fonda 37
mentale. Il nostro tempo legato alla


velocit, i cambiamenti sono cos veloci Mi fa molto piacere scrivervi
che la fatica delladattamento a questi per ringraziarvi per questa
cambiamenti di scenario cos veloce giornata cos ricca di contenuti,
sicuramente una delle fatiche del no riflessioni ed emozioni.
stro tempo. La globalizzazione dellin Seguo da tanto le notizie e le attivit
formazione diventa anche un eccesso di del CPP e mi piacerebbe approfondire
fonti di informazione possibile, e le in alcune opportunit che portate avanti
formazioni non sono neutre, assumono come, ad esempio, lo sportello
signicati e valori diversi nelle diverse pedagogico nelle scuole.
Ritengo che la scuola sia uno degli
CONVEGNO

nicchie evolutive. Cos una nicchia evo


lutiva? fatta dagli ambienti sici e so ambiti di maggiore potenzialit
ciali nei quali vivono i bambini e le bam per intervenire, precocemente,
bine, dalle strategie di allevamento e di per aiutare i bambini, i ragazzi e le loro
cura, dai modelli prodotti dalla cultura famiglie in difficolt e per evitare
locale. Ma oggi, lo abbiamo detto, la poi il decorso medicalizzante
cultura locale variabile e i nostri bam a cui troppo spesso assistiamo oggi.
Monica, educatrice (in sala)


bini vivono diverse ore della loro gior
nata immersi in contesti educativi e so
ciali che non sono quello familiare, ma
che sono estremamente diversicati. di ricerche scientiche. Ma qualsiasi ri
E poi, altro elemento da non sottovalu cerca scientica presenta dati che non
tare, oggi gli stessi genitori sperimenta possono dirsi definitivi e che, tra laltro
no ruoli diversi: articolati, complessi, sono interpretabili. Viviamo circondati
che vengono interpretati in modo die da fonti che forniscono certezze appa
DOSSIER

rente. Le interpretazioni del ruolo ma renti anche in ambito educativo. Ma il


terno e paterno attribuite dallesterno, processo educativo e le pratiche che
senza entrare nel merito dellestrema ne derivano, non possono essere fissi,
variet dei nuclei famigliari in cui cre certi e validi nello stesso modo per tut
scono i nostri bambini, e con esse le ti e questo perch, banalmente, ledu
aspettative nei confronti dellinterpre cazione ha a che fare con il cambia
tazione del ruolo e le critiche a come mento e con ladattamento attivo a
viene giocato, oggi sono molto forti: pa contesti nuovi e in evoluzione, sia dei
dri e madri devono fare delle negozia bambini che vivono, sia degli educatori
zioni continue tra di loro e col mondo che seguono, orientano, cercano di
esterno per interpretare questo ruolo. I guidare cos. La sicurezza una cosa
tempi sono cambiati, anche rispetto al completamente diversa dalla certezza,
ruolo del padre che vive trasformazioni il sentire che ce la si pu fare, uno
epocali, e non facile per i genitori: stile di relazione in cui ladulto adul
tempi veloci, software diversi, sguardi to, le emozioni possono fluire, c quel
puntati, tradizioni lontane. Inevitabil tanto di distanza che permette di ve
mente si scatena lansia fomentata in dersi per poter essere anche minima
qualche modo anche da questa chimera mente coerenti. La sicurezza, che non
del fare la cosa giusta. la certezza, dellagire educativo, si
raggiunge attraverso la scelta critica di
Pi fragili ma pi rigidi valori. Se parliamo di educazione, par
C un senso di spaesamento e di smar liamo di valori. Possono non essere
rimento nei confronti di contesti cos di identici per tutti ma ci devono essere
versi, valori cos diversi. E lo spaesamen e devono essere esplicitati e almeno in
to, ci insegnano gli studi sullintercultu certa misura condivisi. Io sono profon
ra, rende lidentit al tempo stesso pi damente convinta che ci sono sicura
fragile e pi rigida, pi fragile in relazio mente alcuni valori che tutti i genitori
ne al mondo esterno ma pi rigida nella condividono, per esempio quello di vo
ricerca di certezze. Oggi accediamo a un ler far crescere sani, felici, attivi i loro
38 innito numero di informazioni, di dati bambini, e questi obiettivi si declinano
in pratiche in modo efficace, se siamo ne nel pensare ai bambini. I bambini
capaci di osservare i bambini nella vita ce la fanno, possono farcela, anche
quotidiana, nellinterazione con gli al quando hanno avuto esperienze trau
tri, negli stili relazionali e cognitivi, e matiche, difficili, sofferenze, lutti, se
nelle manifestazioni di facilit e diffi parazioni. La forza per farcela ce lhan
colt nellaffrontare le sfide. no, bisogna aiutarli a tirarla fuori.
Come aermava Daniele Novara, lo svi Ecco allora cos importante: darsi
luppo variabile, in particolare nellin tempo per recuperare fiducia, osser
fanzia e nelladolescenza, non lineare, vare i nostri bambini tenendo ferma la
non coerente, non continuo. La va barra del timone nel perseguire londa
riet umana si manifesta anche nelle dello sviluppo. Lo sviluppo come
modalit dello sviluppo. E pi il bambi unonda non ha un andamento conti
no piccolo pi le variabili in gioco sono nuo, procede in modo tumultuoso e ir
numerose e quindi denire una norma regolare, e questo il bello della vita.
lit veramente dicile. Certo, quello Di fronte a questi elementi di variet
che possiamo fare cogliere quando e tumultuosit che scatenano dubbi e
una dicolt tale da non permettere incertezze possiamo confrontarci. Se
una vita attiva, e interrogarci se un lesperienza e un dubbio e la preoccu
problema medico, di salute, di sviluppo pazione vengono messi in parola, cam
o ambientale, ma le potenzialit sono biano la loro natura, diventano comu
davvero molte. nicazione, e quindi relazione tra pi
persone. Possono essere pensati, e
Osservare e darsi tempo questo uno strumento, non lunico,
Quali strumenti possono aiutarci a sco ma utile per tollerare lincertezza e
prire chi la nostra bambina o il nostro provare a superare lansia. Quindi nel
bambino e come decidere con serenit momento in cui lo diciamo, in qualche
per lei o per lui? La ricetta semplice: modo cambia, questo si pu discutere,
osservare e darsi tempo. Losservazione un oggetto su cui possiamo parlare.
alla base di tutte le pratiche della pi Perch lansia non permette di pensa
grande pedagogia attiva, come il conce re e ci fa agire per noi, non per la cau
dere il tempo giusto senza la fretta di ot sa dei bambini. Riflettiamo prima di in
tenere tutto subito. tervenire per placare in qualche modo
importante parlarsi tra genitori o tra la nostra ansia.
chi ha la responsabilit delleducazio Unultima osservazione: oggi abbiamo
ne dei bambini per creare una corre sviluppato molte conoscenze su come
sponsabilit. Come aiuta losservare il funziona lo sviluppo e quindi sulle sue
bambino tra gli altri bambini e il par dicolt, ma il saperne di pi non signi
lare con altri genitori, per rendersi ca che esista un metodo perfetto, che
conto che il problema, lansia che noi potremmo mutuare dal passato o da al
abbiamo, non facilmente risolvibile tri contesti e utilizzarlo tout court in una
ma sempre in buona parte condivisa situazione. Dobbiamo essere dei timo
e esistono soluzioni credibili. Parlare nieri per navigare, cercando insieme,
dei propri figli e dei propri dubbi con genitori ed educatori, di farci delle do
altri genitori ed educatori, permetterci mande ma anche di ascoltare le doman
di sbagliare, ma evitare che lerrore di de dei bambini.
venti stile ricorrente, quando ci siamo Cito liberamente un collega, non peda
accorti che un errore. La famiglia per gogista: Dobbiamo essere capaci di
fortuna ha delle risorse di recupero af provare una curiosit tale per le doman
fettivo straordinarie. Si pu sbagliare, de che ci fanno i bambini lui parlava di
dobbiamo imparare a tollerare lincer studenti da non resistere al fatto di
tezza; dobbiamo cercare sicurezza ma cercare di dare delle risposte.
anche riuscire a tollerare lincertezza.
E confidare nella resilienza. Per fortu Questo testo una sintesi dellintervento di
na ai nostri giorni il concetto di resi Susanna Mantovani al Convegno, non rivisto
lienza ha trovato una vasta applicazio dallautrice 39
Le risorse le abbiamo:
sono i bambini stessi!
di Michele Zappella
neuropsichiatra infantile, esperto nei disturbi dello spettro autistico - michele.zappella@alice.it
CONVEGNO

Leducazione non dovrebbe pi limitarsi a trasmettere delle


nozioni, ma deve prendere nuove vie, mirando allo sviluppo
delle capacit potenziali delluomo.
Maria Montessori

La riessione che vi propongo riguarda nelle madri uno stato di ansiet di base.
il rapporto tra le diagnosi che diventano quello che deniamo eetto paradig
etichette, e le loro conseguenze. Alcune ma: pochi semplici concetti, collegati
diagnosi, la cosiddetta dislessia e il co tra loro come in una Gestalt, hanno un
siddetto autismo in particolare, hanno potente eetto sulla nostra esperienza
a che fare con alcune abilit che la so mentale. Si crea unimmagine stereotipa
ciet dei consumi considera essenziali: dellaltro, e che riguarda il bambino in fa
DOSSIER

leggere e scrivere, far di conto e soprat miglia e il bambino a scuola. Nelle scuole
tutto relazionarsi, comunicare. Special italiane accade infatti spesso che la dia
mente se attribuite con un linguaggio gnosi sia resa nota in classe a tutti i bam
formale, possono trasformarsi in eti bini, ma qualche volta anche a tutti i ge
chette e produrre eetti devastanti a nitori. Pu succedere che linsegnante
vari livelli, anche perch come spiegava dica: Guardi abbiamo quattro dislessici,
Daniele Novara sono accompagnate tre autistici e due iperattivi. Proviamo a
dallidea che non si guarisce mai. immaginare come reagiremmo noi adul
Un recente studio americano ha dimo ti se, nel nostro posto di lavoro, ci attri
strato che quattro madri su cinque, tra buissero una qualche etichetta. Tra lal
quelle al cui glio viene diagnosticato tro un adulto sa cosa signica e compor
lautismo, nella prima settimana dopo la ta uno stigma, ma rispetto ai bambini
diagnosi entrano in depressione e, dopo non abbiamo dati uciali, quello che os
un anno e mezzo, una buona percentuale serviamo che in genere interiorizzano
ancora depressa. Anche i padri risento la diagnosi. Mi capitato di incontrare
no della diagnosi, in percentuale inferiore bambini con semplici dicolt di lettura,
ma comunque abbastanza signicativa ma certicati dislessici, che a un certo
da portarci a concludere che una diagnosi punto della visita mi dicono: Ma io so
di autismo stravolge la vita familiare. no dislessico e le madri cercano di giu
Susanna Mantovani faceva notare che sticare: Sa, hanno un sacco di vantag
la grande quantit di informazioni che gi, fanno i compiti pi brevi, possono
si ottiene attraverso i media di tutti i ti usare il pc Anchio grazie a questa cer
pi, rende i genitori al tempo stesso fra ticazione posso assentarmi pi spesso
gili e rigidi. chiaro che in un contesto dal lavoro. Ecco lo stigma. Per i compa
di questo genere, di fronte a una dia gni e i loro genitori letichetta pu sug
gnosi di autismo, la fragilit e la rigidit gerire un modo particolare di compor
si sommano perch alla famiglia ri tarsi verso quel bambino specico. E
chiesta una disponibilit estrema per te non dimentichiamo che la struttura del
rapie costose e totalizzanti. la scuola italiana, in questo credo unica
Una cosa simile avviene di fronte a una in Europa, mette i genitori in una variet
40 diagnosi di dislessia, che in genere attiva di commissioni: nelle commissioni di va
lutazione del percorso di un insegnante inadeguato, contesti scolastici caotici. Il
ad esempio, e in una quantit di altre problema che le nostre istituzioni con
commissioni, creando un miscuglio mol le loro Linee Guida, e con loro buona
to pericoloso e rendendo ancora pi dif parte dei professionisti, parlano invece
cile la privacy. soprattutto o soltanto di dislessia, e non
la distinguono dalle dicolt di lettura,
Unepidemia o valutazioni diagnostiche contribuendo cos a errori diagnostici.
poco accurate? La dislessia spesso cala come unetichet
Come dicevo alcuni ambiti importanti per ta irreversibile su bambini che hanno in
accedere alla societ dei consumi si ac vece dicolt nel leggere, che potreb
compagnano oggi a delle vere e proprie bero essere risolte a livello scolastico,
epidemie diagnostiche. La dislessia una con una collaborazione eventualmente
di queste: laumento delle diagnosi sta chiesta dalla scuola alla famiglia e con
to esponenziale: siamo passati da una metodi di potenziamento che sono
prevalenza dell1% negli anni Sessanta, a esclusivamente scolastici. Uno dei mas
valori che oggi variano tra il 6 e il 10%. simi esperti di dislessia il professore
Che cos la dislessia? La dislessia, alla americano Frank Vellutino, che gi nel
quale si pu associare anche una di 1979 aveva contribuito alla denizione
colt nello scrivere, e nel fare i conti, ri del disturbo, nel 2004 aerm che era
guarda bambini con spiccata dicolt pi ecace concentrarsi su valutazioni
nel leggere e nella comprensione di un e attivit educative che consentissero
testo. una condizione rara ed ha una trattamenti mirati per ogni singolo bam
base neurobiologica spesso ereditaria. bino, e lui stesso elabor alcuni stru
Va distinta dalle dicolt di lettura, che menti, come la lettura alternata, che og
sono molto pi frequenti. Le dicolt di gi sono ben descritti e conosciuti.
lettura sono la conseguenza di una Quello che accade invece oggi che a
quantit di fattori ambientali: situazioni fronte di una diagnosi le indicazioni che
socioculturali sfavorevoli, la televisione sono date alla scuola sono invece in ge
accesa oltre le tre ore al giorno, un bam nere uguali per tutti, dislessici veri e
bino poco seguito in famiglia, disturbi non, e prevedono lavvio di terapie che
dellattenzione, insegnamento sballato, si servono di altri strumenti come logo 41
pedia, videogiochi, appropriati per la auspicava Alberto Oliverio, la cui validit
sola dislessia. da mettersi in dubbio. Poi esistono an
Dallalto dei miei anni, lepidemia di di che altri fattori in gioco: quello che fa il
slessia a cui assistiamo mi fa tornare in bambino in famiglia, il rinforzo pi o me
mente quello che accadde decenni fa no positivo dei vari centri privati di riabi
con le classi dierenziali. Allora la dia litazione, delle associazioni.
gnosi di moda era il ritardo mentale e Letichetta di dislessico diusa ai quattro
come adesso si facevano dei test collet venti e spesso interiorizzata dal bambino
tivi a scuola ottenendo percentuali no denisce socialmente una delle forme
al 15%. Oggi sappiamo che il ritardo odierne dellesclusione. La si maschera
CONVEGNO

mentale nella media della popolazione da inclusione, ma denisce un destino di


incide per l1,5%: cera quindi un 13,5% marginalit anche per il futuro. Mi chie
di bambini che non erano aatto ritar do ma perch un bambino con dicolt
dati mentali ma spesso gli di immigrati di lettura per non essere forzato a legge
interni ed esterni. Erano ragazzi che ar re ad alta voce deve necessariamente
rivavano dalla Sicilia e piombavano a avere unetichetta BES, PDP, eccetera,
Milano senza conoscere litaliano, in fa che lo discrimina dagli altri, spesso lo av
miglie dove non cera un libro, un gior via a terapie sbagliate e pu incidere gra
nale. Eravamo negli anni Sessanta e la vemente sulla stima di s? Non bastereb
soluzione che si prospettava allora era be un approccio didattico sensato?
no le classi dierenziali, gli istituti psico
pedagogici, e cos accadeva che, mesco La terapia consiste nello stare insieme
lando insieme bambini con alterazioni alla pari
neurobiologiche con quelli che avevano Unaltra epidemia diagnostica contem
DOSSIER

alle spalle deprivazione culturale e po poranea quella che riguarda lautismo.


vert, quei poveri ragazzi, che erano Tra gli anni Sessanta e Ottanta la preva
normali, facevano tutte le classi delle lenza era di 4 casi su 10.000. Era una
elementari due volte, e raggiungevano malattia rara, si contavano cinque studi
livelli di abilit e conoscenza inferiori a in varie parti del mondo sullargomento.
quelli dei genitori. Oggi lincidenza tra l1% e oltre il
Lodierna epidemia di dislessia italiana 2,5%. Io ritengo che la causa sia da attri
cala su un Paese, in cui le abilit di lettura buire al valore decisivo dato ad alcuni
e di scrittura sono diminuite in picchiata. testi: la strada maestra per la moltipli
LItalia, che si assestava tra i primi paesi cazione delle diagnosi. Eppure dal pun
nelle competenze di lettura e scrittura, to di vista scientico e diagnostico il
nel 2016 per i dati del OCSE PISA, si stan problema della valutazione si pone in
zia su un livello inferiore alla media eu modo decisivo. Nel 2014 in Cina, in uno
ropea, con oltre il 20% dei ragazzi delle studio condotto a Tianjin, alcuni psico
scuole superiori privi dei livelli minimi di logi cinesi fecero una valutazione clinica
competenza nel leggere. Ritengo che la riferita ai parametri della valutazione in
situazione sia gravissima e che segnali la ternazionale, cio ai tre gruppi di sinto
necessit di fare una grossa riessione su mi: le dicolt nella relazione, comuni
come sono insegnate la lettura e la scrit cazione e modalit ripetitive. Ottennero
tura in Italia. Siamo persino al di sotto dei risultati dieci volte inferiori a un altro
paesi di lingua inglese: linglese una lin studio, di poco precedente, realizzato in
gua opaca, in cui non c un rapporto fra Sud Corea basato sul test Autism Spec
quello che vedi scritto e quello che leggi, trum Quotient: unincidenza di 27,5 su
e quindi dovrebbe essere molto pi di 10.000 contro 164 per 10.000. Questi
cile imparare a leggerlo. dati mettono in luce che forse occorre
Io ritengo che lepidemia di dislessia ma una riessione signicativa attorno ai si
scheri prima di tutto un insegnamento stemi di valutazione diagnostica.
inadeguato. Lortograa, il dettato, la Laumento di prevalenza dei disturbi au
grammatica hanno assunto un ruolo tistici probabilmente minore dei dati uf
marginale e c uninazione contempo ciali, va attribuito in parte allaumento
42 ranea di altre attivit, non motorie come delle diagnosi in giovani intelligenti che
bili verso il compagno in dicolt.

Vi conoscevo molto poco. solo verso i 10 anni che questa dispo


Il Convegno che ho vissuto nibilit diminuisce. Chiediamoci allora
in streaming, al mattino assieme quale ruolo possono avere gli insegnan
alla mia IV Liceo Scienze Umane ti e i pedagogisti di fronte a un bambino
e al pomeriggio a casa in tranquillit, autistico, invece che ripiegare sulle dia
ha dato un nome, anzi, parola a molte gnosi. Il loro compito potrebbe essere
intuizioni che i diversi anni nel campo quello di stimolare e favorire le relazioni
della cooperazione e della formazione naturali: mettere per esempio Giovanni
mi hanno fatto frullare in testa. accanto a Sara tutti i giorni per unoret
Abbiamo perso tanto buon senso, ta, vedere che giochi fanno, eventual
lasciato leducazione in mano mente suggerirne altri, poi rendere pi
a lobby forti, perso per strada molti, complesso il gruppo. Certamente pi
troppi genitori. Daccordo che ora avanti, man mano che i bambini cresco
di riprendere in mano la situazione. no, la scuola dovr attrezzarsi con altre


Marina (streaming) strategie didattiche: per esempio con i
ragazzi pi grandi pu essere utile, spe
cialmente per i ragazzi con un disturbo
prima non erano considerati autistici, e autistico di discreta intelligenza, valoriz
in parte a una copertura diagnostica im zare la loro memoria che in genere
propria di situazioni di altra natura. molto forte, attivando dei piccoli gruppi
In un modo non troppo diverso dalla di di apprendimento. Faccio un esempio:
slessia, una realt complessa come lau si inserisce lautistico con discrete abilit
tismo che presenta forme reversibili or intellettive in un gruppo di tre, e si sud
mai comprovate da pi di cinquanta ar divide tutta la classe in questo modo. Li
ticoli nella letteratura internazionale, si lascia studiare insieme e si propone:
ma ignorate dalle nostre Linee Guida, Fra una settimana vi interrogo su quel
viene considerato un disturbo irreversi lo che avete studiato, ma interrogo solo
bile, per il quale occorrono terapie im uno di voi e il suo voto varr per tutti.
pegnative in termini economici e di Valorizzare le competenze una strate
tempo, anche se non c evidenza che gia che avvicina i ragazzi.
diano risultati. Uno studio svedese rea Lintegrazione scolastica va vista in stret
lizzato da Fernell dellUniversit di G to rapporto col percorso educativo e la
teborg ha dimostrato, per esempio, che diagnosi dovrebbe riguardare solo i pro
lABA1 fatto 10 ore alla settimana d gli fessionisti che dovrebbero sviluppare
stessi risultati che seguito 40 ore. anche delle competenze relativamente
La scuola invece ha un ruolo centrale alla comunicazione con le famiglie: dalle
nella guida educativa di molti bambini loro parole i genitori inizieranno a co
con dicolt di relazione e comunica struirsi una certa immagine del glio.
zione. La prima risorsa, soprattutto du C un linguaggio pi semplice e vero
rante le prime et, quando i bambini so delletichetta da usare a scuola: Giovan
no piccoli, sono soprattutto le bambine. ni ha delle dicolt nel leggere per
Le bambine hanno delle particolari abi cos bravo quando racconta certe storie.
lit sociali, specialmente se sono un po Antonio un poco ripetitivo, a volte non
pi grandi del maschio con dicolt re ti segue nel discorso, per che memo
lazionali: gli vanno incontro, lo abbrac ria! Dobbiamo imparare a descrivere le
ciano, gli insegnano i giochi, lo guidano competenze infantili nei loro punti de
con giochi cognitivi e giochi di fantasia. boli e punti forti ed questa la premes
Le risorse a scuola ci sono, e sono i bam sa per poter stare insieme alla pari.
bini! Uno studio americano ha messo in Questo testo una sintesi dellintervento di
luce come i bambini, specialmente i pi Michele Zappella al Convegno, non rivisto
piccoli, siano particolarmente disponi dallautore
1
ABA lacronimo di Applied Behavior Analysis ed un metodo di intervento con bambini autistici che, attra-
verso lanalisi del comportamento e lapplicazione di tecniche comportamentali si propone di migliorarne I
comportamenti disfunzionali e attivarne di nuovi pi funzionali.
43
Silvia Vegetti Finzi
Lospite pi atteso
Vivere e rivivere le emozioni della maternit
Einaudi, Torino 2017

Paola Cosolo Marangon

La gravidanza non un pegno da pagare indimenticabile in cui tutta una serie


ma una tappa fondamentale della vita. di piccoli malesseri, una sorta di indi
unopportunit, non un destino. sposizione strana non ha ancora un
Ho preso un paio di frasi dalle prime nome, ma pian piano si va delineando.
pagine del libro: il taglio questo, una Nel libro sono intrecciati brani di Freud
piena consapevolezza femminile del con spaccati di vita, di questa vita che
lenorme occasione che la donna ha di sta iniziando a formarsi e di quella del
condividere la magia della creazione. la madre che per anche glia. Co
Non un obbligo determinato da ruoli me si fa a sentirsi madre senza fare i
sociali, da logiche culturali, bens una conti con il proprio essere stata glia?
libera scelta e unopportunit di dare Una sorta di matrioska, ci dice lautri
il proprio contributo alla generativit. ce: il procedere delle donne una entro
Dalle prime parole il libro cattura, in ma laltra, in una compenetrazione che
niera inevitabile. Come donna non ho sembra contraddire il principio sico
potuto che sottoscrivere ogni singola dellimpenetrabilit dei corpi. (p. 10)
parola, ogni pensiero e riessione che Corpo che stato feto, unesperienza
Silvia Vegetti Finzi fa su questo tema. femminile, gli uomini la possono capi
Alla prima lettura ha prevalso il lato re da lontano, non hanno la possibilit
emotivo, ho letto con il cuore, poi ho di sperimentarlo, questo che fa la so
letto anche con la testa. Il motivo stanziale dierenza. Si potrebbe dire
molto semplice, mi sono rivista nella che ogni madre contiene in s la pro
storia ed come se avessi scritto io pria glia e ogni glia la propria ma
quelle parole, almeno una buona par dre, e che ogni donna si amplia per un
te di esse, perch lesperienza di Lena verso nella propria madre, per laltro
(il nome della protagonista) simile in nella glia. (da Jung, citato a p. 62)
maniera sconvolgente alla mia espe Sentirsi in stato interessante, un bellis
rienza di madre. simo modo di dire che si sta via via
Con quel segreto frullar dali un bam perdendo, prerogativa di un tempo
bino, che ancora non c, richiama la che non potr mai essere dimenticato.
madre al riconoscimento della sua esi Uno stato che viene ricercato, sognato
stenza, allincipit di una storia tutta da a lungo, immaginato spesso nei mini
raccontare, di cui entrambi hanno vis mi particolari. Anche quando meno te
suto soltanto la prefazione. (p. 7) Quel laspetti, cos come accaduto a Lena.
frullar dali che ti dice che qualcosa sta Reduce da una gravidanza interrotta
succedendo, ma non sai cosa, perce spontaneamente, non pensava nep
pisci senza capire, senza sapere. pur lontanamente di essere in stato in
44 La storia parte da l, da quel momento teressante. Anche questo momento
Il corpo cambier, il pensiero cambier,
la percezione di s in relazione agli altri,
la relazione con il proprio compagno.
Il padre ha unimmagine del proprio bam
bino come fosse gi bambino, grandicello,
la mamma invece concepisce la necessit
del nido caldo entro il quale far crescere
il bimbo cullandolo, avvolgendolo con il
suo amore e la sua protezione.
Il libro ci racconta tutta la gravidanza, dal
suo inizio alla sua ne, gli aspetti psico
logici ma anche emotivi e logistici: cam
bio di casa per far spazio al piccolo, cam
bio di quartiere per accedere a uno im
prontato al futuro, cambio di vita. Nulla,
appunto, sar pi come prima.
Lautrice accompagna il lettore dentro un
mondo variegato, fatto di stati emotivi e
di preoccupazioni concrete, di dubbi e
domande. Ci porta allinterno della rela
zione di coppia, il bambino della notte vi
sto dal padre e dalla madre. Un bambino
mi ha colpito in maniera particolare, della notte che di giorno rassicura ma di
stato come leggere la mia vita. La mia notte spaventa, entra a far parte dei so
interruzione spontanea, lessere rimasta gni e spesso i sogni sono inquieti.
incinta senza sospettarlo, laver dovuto E poi lultimo atto, il tempo del parto, la
fare una gravidanza parzialmente a let decisione di entrare in clinica con un
to, quindi il tempo di sognare il mio parto necessariamente programmato
bambino, di accarezzare lidea di rico visto il ritardo di gestazione. Quando la
noscerlo anche senza averlo mai visto, bimba nasce la madre si sente svuotata
di pensarlo maschio o femmina, esatta e sore per limpossibilit di averla ac
mente come Lena. canto, di allattarla, di stare con lei, tanto
Il mondo cambia, la prospettiva da cui che lincontro di madre e glia avverr
si guarda ogni cosa diversa, il punto di pi tardi, nellintimit della casa, senza
vista diventa un altro, dal momento in intermediari, senza medici e ostetriche,
cui si sa che arriva lospite pi atteso. senza ltri.
La trasformazione del corpo di Lena va Finalmente a casa, a godersi la piccola
di pari passo con la trasformazione dei neonata, a creare quella cornice dove
pensieri, e anche dei sogni. Lo sveni mamma accoglie e coccola e dice resta
mento, che la coglie quando ancora non nel nido e pap parla e gioca e dice
sospetta di essere incinta, riletto in un vola fuori dal nido.
secondo tempo con due chiavi di lettu Il libro si conclude con una breve ries
ra, una che aanca lesperienza alle mi sione rivolta a tutte le donne che non
stiche (mancare a se stesse), laltra le sanno (o non possono) cogliere il mo
gata alla sottrazione della propria iden mento della gravidanza come occasione
tit per far spazio allaltro che sta arri da non perdere, da non tralasciare. Non
vando. Lospite pi atteso, appunto. E si rivolge solo alle mamme, si rivolge a
poi la nausea, il corpo che parla e in tutte le donne, a quelle che sono madri
qualche modo sottolinea che c qual e a quelle che non riescono ad esserlo
che intruso dentro di s. Far entrare e per i pi svariati motivi. Si rivolge alle
far uscire, fare spazio. donne sottolineando limportanza di di
Soprattutto ai pensieri. Larrivo di un fendere i tempi necessari per accogliere
bambino fa sospendere alla donna la un bambino, i ritmi necessari per pen
sua storia interrompere la narrazione sare a quello che sta capitando, cercan
che collega il passato al futuro nulla do di non cadere nel tanto si fa cos e
sar pi come prima. (p. 46). cos fan tutte. 45
Bambini e spot: lItalia
al punto di partenza
Anna Oliverio Ferraris
psicologa, psicoterapeuta, stata docente allUniversit La Sapienza di Roma
Autrice di numerosi libri a carattere scientifico e divulgativo,
cura la pagina Gli anni della crescita su www.facebook.com
ferraris@oliverio.it

Vi sarete accorti che sono aumentati del mercato per bambini, denunciava
gli spot pubblicitari, in televisione co il pericolo di una vera e propria con
me in internet e sui giornali, dove i sumerizzazione dellinfanzia: Entria
protagonisti principali sono i bambini. mo nel XXI secolo scriveva con dei
I piccoli sono utilizzati non soltanto per bambini che sono dei consumatori
pubblicizzare giocattoli, merendine e bene addestrati, capaci di associare il
abiti ma anche prodotti per la casa, ci clown Ronald di McDonald con le co
bi, bevande, telefonini e automobili. se buone prima di saper parlare. Pa
A cosa dovuto questo incremento dei role profetiche se si considera che al
bambini nelle pubblicit? E come si lora non cera ancora la baby tv di og
spiega il divieto di usare i bambini nelle gi, che, con le sue storielle e i suoi
pubblicit presente in altri Paesi? spot ben posizionati nel programma,
Cominciamo dal primo quesito. Il mer si rivolge direttamente ai lattanti.
cato tende per sua natura ad acquisire I bambini sono soprattutto sensibili al
sempre nuovi spazi e territori, e i bam la forma e al ritmo degli spot, e meno
bini, come si pu leggere sui manuali al loro obiettivo commerciale. Ricor
dei pubblicitari, sono per gli sponsor i dano le confezioni, gli slogan, le rime,
migliori agenti dentro casa. Uno de le lastrocche e diventano delle spe
gli obiettivi del pubblicitario consiste cie di ripetitori che instancabilmente
infatti nel creare uno stato di insoddi riproducono le formule che vedono e
sfazione, una tensione verso loggetto sentono. Avendo constatato, in uno
del desiderio incluso nello spot e verso studio sugli eetti dei fast food, che i
il relativo logo. Da questa tensione, at bambini sono facilmente vittima del
tivata nei bambini, emerge un assillo leetto esposizione, nel 2007 il pedia
(nag factor): una sorta di cuneo fatto tra Tom Robinson suggeriva di abolire
di capricci, lagnanze, malumori con cui tutte le pubblicit di alimenti grassi,
i bambini cercano di indebolire le resi zuccherati e malsani, in particolare
stenze allacquisto dei loro genitori. quelli rivolti ai bambini, la cui salute
Allipermercato il bimbo indicher il risente delle cattive abitudini alimen
giocattolo che ha visto in tv, il detersi tari contratte precocemente e desti
vo che lava pi bianco, lacqua mine nate e proseguire negli anni a venire.
rale con luccellino e cos via no a dire Se alcuni Paesi vietano di utilizzare i
la sua sullauto e sul telefonino. bambini nelle pubblicit, e veniamo al
Un altro obiettivo del mercato consi secondo quesito, perch le autorit
ste nellallevare i propri consumatori tengono conto dei risultati di tanti stu
n dai primi anni di vita, delizzandoli di scientici, condotti nelle maggiori
a un prodotto o a una marca (brand universit occidentali, sugli eetti del
loyalty) in vista degli anni a venire. So le pubblicit sui bambini, in particola
no strategie note da tempo. Gi nel re sul potere di rispecchiamento che
46 1988, Norma Pecora, una specialista esse riescono a esercitare portando i
piccoli spettatori a identicarsi con i loro e intrusivi, sono congeniati in modo da
coetanei attori. suscitare emozioni pi o meno intense
Limitazione e il condizionamento sono e imprimersi nella mente degli spettatori
due dei meccanismi psicologici che agi senza consentire, a causa della loro ra
scono come una morsa sulle loro menti pidit, alcun tipo di riessione. E cos og
in formazione, non solo inculcandovi il gi possiamo aermare, senza tema di
logo dei diversi prodotti, ma portando i smentita, che il programma pi lungo
bambini a condividere opinioni, abitu della tv la pubblicit, nelle sue molte
dini, atteggiamenti e visioni del mondo plici forme: esplicite, implicite, dirette e
per immersione acritica. In pi va ri indirette, ingannevoli e subliminali.
cordato che i Paesi occidentali che vie In Italia, dopo un periodo di sensibiliz
tano di usare i bambini negli spot lo fan zazione (19942002) della Rai e delle
no anche perch considerano tale atti emittenti private al tema dei minori; do
vit una forma di sfruttamento (lavoro po la stesura di alcune carte (Treviso,
minorile) che, in quanto tale, in con Noto, Amal) con indicazioni precise;
trasto con i principi indicati dalla Con dopo la redazione di un documento del
venzione Internazionale sui Diritti del Comitato Nazionale per la Bioetica
Fanciullo del 1989. (Violenze, media e minori, 2001); do
Qual la situazione nel nostro Paese? po listituzione nel 2002 di un Comitato
C stata una progressiva regressione. Se di applicazione del codice di autorego
nel 1990 la legge Mamm viet che i pro lamentazione TV e minori, ci ritroviamo,
grammi rivolti ai bambini venissero in come nel gioco delloca, al punto di par
terrotti dalla pubblicit; oggi, non solo i tenza. Si tratta per di non perdersi
programmi per ragazzi (come quelli per danimo e di ricominciare, questa volta
adulti) vengono continuamente inter dagli insegnanti, dai genitori e dai ragaz
rotti dagli spot, ma gli spot stessi, veloci zi delle scuole. 47
La Scuola Genitori:
sei anni di strada
fatta insieme
Con la fine dellanno scolastico si chiudono le scuole genitori 2016/2017
del CPP in attesa che partano quelle che stiamo organizzando gi per il
prossimo settembre. Ci piace a questo punto condividere la storia di un
progetto che, nato nel 2011 dallesigenza di far sentire i genitori meno
soli di fronte alle sfide educative della nostra epoca, ha continuato a cre-
scere e si arricchito di temi, volti, esperti, citt.
questo il nostro obiettivo: che di educazione si parli. Che gli adulti si
incontrino, si confrontino con chi lavora ed esperto delle tematiche dello
sviluppo, condividano dubbi e domande, e alla fine limportanza di ela-
borare un progetto, che non sar mai perfetto, ma che la nostra concreta
48 possibilit di crescere gli adulti del futuro.
Tanti argomenti su cui confrontarsi
In questi anni le tematiche arontate Ecco alcuni temi della Scuola Genitori:
durante gli incontri della Scuola Geni Organizzare leducazione dei gli
tori sono aumentante, seguendo le esi La funzione del padre
genze delle famiglie e dei diversi terri Regole non comandi
tori. Ad oggi la Scuola Genitori CPP af Farsi ascoltare
fronta argomenti diversi che hanno dedicati ad aiutare i genitori nella risco
tutti in comune lapproccio pedagogi perta del loro ruolo;
co: lobiettivo quello di fornire il qua Gestire la gelosia tra fratelli
dro di riferimento relativo alle caratte Scuola e famiglia
ristiche evolutive et per et, e fare Aiutare i gli nelle scelte
proposte concrete, operative, che pos Assieme a tavola
sono sintonizzarsi con i bisogni educa Non ti sporcare!
tivi dei bambini e dei ragazzi e suppor per arontare le sde della quotidianit;
tare i genitori nel loro compito. N ranocchio, n principessa
Crescere nellera digitale
Mamma come nascono i bambini
per condividere alcune riessioni su te
mi specici.

La Scuola Genitori che nel 2011


era partita a Piacenza oggi diffusa
su tutto il territorio italiano
e ogni anno le richieste
sono in aumento.
Scopri sulla mappa la Scuola Genitori
pi vicina a te

COME ATTIVARE UNA SCUOLA GENITORI CPP NELLA TUA CITT


Non esiste un unico modo: la nostra esperienza in questi anni ci ha portato
a collaborare con tantissime realt diverse (istituzioni, associazioni genitori,
scuole, gruppi informali) ma tutte accomunate da un desiderio: organizzare
un ciclo di incontri, solitamente dai tre in su, con esperti competenti e rico-
nosciuti, per orire ai genitori orientamenti pedagogici che li aiutino vivere
bene la relazione educativa con i gli.
Le nostre linee guida sono quattro:
1. Fornire ai genitori i basilari educativi per la crescita dei gli
2. Educare i gli anzitutto un principio di buona educazione che considera
anche il lato emotivo della relazione senza per farsene dominare.
3. Educare vuol dire sviluppare le autonomie dei gli in relazione alla loro
et, sintonizzandosi pertanto con il loro potenziale evolutivo.
4. Integrare codice paterno e materno nel gioco di squadra tra i genitori
una garanzia per evitare gli tirannici e le tante malattie delleducazione
Se condividete questi obiettivi scriveteci: valuteremo insieme come proce-
dere per attivare un progetto sul vostro territorio.
Per info scuola.genitori@cppp.it - www.cppp.it/la_scuola_genitori.html 49
Se i genitori
si organizzano
una scuola
per loro
SCUOLA GENITORI

LIstituto Comprensivo Gioele Solari di Lovere, sempre in provincia di Bergamo


Albino, in provincia di Bergamo, con i e da quello nata la collaborazione per
suoi 1500 allievi, ha unassociazione ge realizzare un ciclo di incontri anche ad
nitori che conta oltre 430 iscritti e che Albino.
coinvolge circa la met delle famiglie I temi arontati sono stati deniti par
degli alunni della scuola. tendo dai bisogni emersi allinterno
una realt molto attiva e collabora con dellassociazione e per coinvolgere ge
il Comitato Genitori dellIstituto nel favo nitori con gli di diverse et.
rire e sollecitare la partecipazione dei ge La partecipazione stata notevole n
nitori alla vita scolastica, e nello svilup da subito e in alcuni occasione i posti in
pare un sistematico e costruttivo dialogo sala non sono bastati per tutti.
con gli Organi Collegiali (Consiglio dIsti Durante lultimo incontro stato chie
tuto). Promuove iniziative, attivit e in sto ai partecipanti di compilare un que
contri su temi educativi, collabora e so stionario di gradimento per raccogliere
stiene la scuola nel raggiungimento dei indicazioni e informazioni utili per valu
suoi obiettivi didattici e socioeducativi. tare landamento di questa prima sta
Nel 2016 insieme a tutte le attivit or gione e ipotizzare la prossima, e il bilan
ganizzate per i ragazzi lAssociazione Ge cio del progetto non pu che essere po
nitori di Albino decise di fare qualcosa sitivo: segno che la collaborazione e la
anche per i tanti genitori del territorio. coesione tra gli attori educativi la stra
Alcune famiglie conoscevano Il CPP per tegia vincente per arontare le dicolt
50 un progetto Scuola Genitori attivato a educative con successo.
Larte di organizzare
leducazione dei figli
Il testo ripreso dalla serata tenuta da Paolo Ragusa e presenta le informazioni
contenute in Le basi di uneducazione sufficientemente buona, di Daniele Novara
scaricabile su www.cppp.it/files/le_basi_di_uneducazione_aggiornato.pdf

La fatica dei genitori doggi quella di passato, nessuno vorrebbe ritrovarsi in


non riuscire a coordinarsi suciente quel contesto autoritario dove si ubbi
mente per educare i propri gli. Non ci diva e basta, ma occorre, nellottica del
si ancora abituati a considerare ledu la consapevolezza educativa, superare
cazione come un elemento fondamen anche il modello attuale che non sem
tale che va pensato e organizzato e non bra produrre risultati ecaci.
lasciato allo spontaneismo. Sembra ba
nale aermare che leducazione que
stione di organizzazione, salvo poi con
tinuare a dirsi che il mestiere di genitore
il pi dicile.

Dal padre autoritario


al figlio tiranno
Fino a un paio di generazioni fa leduca
zione avveniva semplicemente, perch
cera un modello preciso che veniva se
guito senza troppi se e senza ma. Non
ci si pensava, si faceva e basta. Era la co
siddetta epoca del padre dove lauto
rit vinceva e la relazione tra bambino
e adulto era minima: il bambino era te
nuto a obbedire.
Dalle ceneri di quel tipo di educazione
sorta la cosiddetta epoca del glio,
quel tempo in cui, proprio a causa della
scarsa relazione e dello scarso dialogo
con i padri, si abituati a chiedere il
permesso ai gli. Chiedere se hanno vo
glia di andare a letto o che cosa voglio
no mangiare, come vestirsi, dove anda
re in vacanza e cos via.
Oggi pensiamo che sia giunto il momen
to di fare un passo avanti, pensare che i
bambini devono essere e comportarsi
da bambini, e altrettanto gli adulti.
Nessuno ha intenzione di tornare al
51
SCUOLA GENITORI

La coesione e i basilari Tra il secondo e il terzo anno inizia la


Per far questo necessario confrontarsi fase dei divieti. importante che
come genitori, come adulti educativi. mamma e pap sappiano cosa va vie
Ladulto educativo colui/colei il quale tato e cosa no e siano coerenti, sappia
sa che cosa serve a un bambino per cre no creare una modalit condivisa in
scere bene, non improvvisa la sua atti modo che il piccolino/a non resti con
vit educativa ma si riferisce allaltro, al fuso. Con mamma posso fare una co
compagno/a per stabilire come proce sa, con il pap unaltra, allora cosa fac
dere nelleducazione dei gli. cio? il tempo in cui la coppia sceglie
Leducazione ha bisogno di organizzazio se mandare o meno il glio al Nido, an
ne, di coesione tra genitori, di atti e gesti che qui la scelta molto importante,
concreti che aiutino i bambini a sentirsi va valutato bene cercando di organiz
accompagnati e protetti, ma anche zare una buona condivisione con le
spronati e vogliosi di allontanarsi dalla educatrici, per tenere quel lo condut
famiglia quando arriver il momento. tore che aiuta la stabilit del piccolo/a.
C bisogno di alcune consapevolezze e Tra 3 e 6 anni il bambino inizia a fre
di tener presenti alcune fasi dello svilup quentare la scuola dellinfanzia. Inizia
po del bambino prima di agire di istinto. il percorso della socializzazione vera e
Il neonato ha bisogno della sua mam propria, in cui comincia a capire che
ma, ha bisogno di ritrovare le braccia esistono modi diversi di stare al mon
accoglienti e il battito del cuore, la cu do. Il gruppo dei pari porter diversit
ra e la coccola, la continuit con quel e non sar rara la richiesta di qualcosa
grande mondo di accoglienza che era che esula dalle abitudini o dai valori
la pancia. Durante il primo anno di vi della famiglia. Anche qui importante
ta il bambino e la bambina hanno me sapere cosa rispondere, come organiz
no bisogno del padre, diremo che ne zare i divieti e i permessi, come impo
possono quasi fare a meno, ma han stare la propria narrazione familiare.
no assoluto bisogno della madre. Il Tra 6 e 10 anni con la scuola, i percor
pap supporta la compagna, la aiuta si di autonomia attivati durante la
nelle piccole incombenze, la sostiene. scuola dellinfanzia vengono consoli
Il bambino crescendo impara a cono dati. Mamma e pap dovranno saper
52 scere il padre e altrettanto fa il padre. bene come favorire questo consolida
Ladulto educativo colui/colei vedere una madre capace di ritirarsi
il quale sa che cosa serve un pochino, di fare un passo indietro
per lasciare spazio al compagno. Il
a un bambino per crescere bene tempo del padre il tempo del limite
ma anche della negoziazione, del con
mento, aiutando il bambino/a a fare trasto ma anche del rinforzo positivo.
da solo, senza sostituirsi, cedendo Il ragazzo/a non ha pi bisogno di ac
magari alla comodit. certamente cudimento, ha bisogno di separazio
pi comodo preparare la cartella al ne. Il padre, che simbolicamente da
glio che fargliela fare da solo, ma cos piccolo ha fatto volare in aria il suo
facendo non si abilita quella necessa bambino/a ora pronto per dire al
ria competenza ad arrangiarsi che glio: vai, la strada quella che tua ma
tanto gli/le serve. questa lepoca dre ed io ti abbiamo tracciato, fra un
delle regole, poche, chiare, condivise. po te la dovrai cavare da solo.
Alla scuola secondaria di primo grado
lazione educativa non per nulla Ci vuole coraggio ad essere genitori che
conclusa, anzi, inizia il periodo della proiettano verso il futuro, perch oggi la
preadolescenza, un tempo in cui il tendenza quella a trattenere i gli, a la
bambino che cera no a ieri lascia il sciarli il pi al lungo possibile dentro una
posto a quello che sar il giovane di logica materna, accudente, coccolosa.
domani. unepoca di transizione do Se vogliamo che diventino realmente
ve il genitore inizia a essere messo in ci che vogliono, in adolescenza dob
discussione. Il ragazzino/a ha bisogno biamo favorire quello strappo senza
di iniziare il siologico distacco e lo starci male, supportando quello che la
pu fare solo se mamma e pap glielo natura stessa ci chiede.
consentono, evitando di volerlo man In ogni et dello sviluppo esistono pe
tenere pi piccolo di quello che . culiarit che vanno rispettate e alle qua
Con la scuola superiore i gli entrano li bene coordinare lazione educativa.
in adolescenza, quella splendida et Per questo parlare, condividere i pro
dove il padre fondamentale. il getti e le scelte educative, tra genitori
tempo del padre, quindi lorganizza ma anche allinterno della comunit,
zione educativa dei genitori dovrebbe estremamente importante. 53
Non baciate
i bambini
sulle labbra

Claudio Riva
pisocologo e psicoterapeuta - rivaclaudio@alice.it

Molti genitori baciano i gli e le glie in cui nasce, incorporando quindi la


sulle labbra e non fanno problemi, co cultura in cui vive e cresce.
me se fosse la cosa pi naturale del Lantropologia ci insegna che il tab
mondo. Altri ci hanno pensato e han dellincesto alla base di quelle mini
no concluso che, se per i Russi il bacio me regole sociali che consentono la
in bocca un normale saluto tra adul strutturazione di una societ: occorre
ti, e se alcuni animali, come gli uccelli, cio che perch nasca una cultura
masticano il cibo e lo porgono diretta condivisa alcune cose siano consenti
mente nella bocca dei gli, perch te ed altre no. Anch da un pezzo di
non farlo anche noi? marmo emerga una statua occorre to
La risposta piuttosto semplice: non gliere qualcosa, la forma si realizza an
siamo Russi, e non siamo uccelli. che tramite la sottrazione di elementi
Leducazione sempre contestualiz che sono di troppo. Il tab dellincesto
zata in una cultura. Il processo edu appartiene a questi elementi.
cativo, infatti, consiste da una parte Il bambino e la bambina crescendo
nel tirar fuori dal bambino ci che devono comprendere che non posso
lui e tende a essere, dallaltra aiu no avere un rapporto sessuale con il
54 tarlo a essere se stesso nel mondo pap e la mamma perch questo non
Nel proprio percorso di crescita, si cercher di comprendere
i tab e magari di contestarli e trasgredirli,
ma allinizio sono qualcosa che va consegnato

va bene. un tab, non occorre spie grandi la mamma o il pap. Nei termini di
gare loro perch; fa parte di quelle in desiderio e fantasia tutto consentito.
formazioni che si tramandano e vengo Ma altrettanto importante trasmettere
no assorbite come tali. Poi, nel proprio dei limiti che facciano percepire appunto
percorso di crescita, si cercher di dei tab. La letteratura psicologica, ma
comprendere i tab e magari di conte ancor pi la pratica psicoterapica, mi
starli e trasgredirli, ma allinizio sono hanno convinto che i bambini e le bam
qualcosa che va consegnato. Un tab bine hanno bisogno di sentirsi sicuri
un tab, e non si pu metterlo in di dellamore di mamma e pap, dei parenti
scussione finch non si apparterr alla e dei fratelli e delle sorelle, ma hanno al
societ degli adulti che pu legiferare trettanto bisogno di sentirsi suciente
e rimettere in discussione, a suo ri mente sicuri che da parte di costoro non
schio e pericolo, anche i tab. arriveranno delle avance sessuali che
scardinerebbero la loro intimit o rende
Teniamo conto che i bambini e le bam rebbero assurdamente reali eventuali lo
bine non vedono i genitori nella loro in ro fantasie sessuali.
timit sessuale, e quindi non hanno Non baciare i bambini sulle labbra un
molti modi per poter interiorizzare qua modo per trasmettere un tab in un
le tipo di relazione sia consentita tra i mondo che sta perdendo limportanza
genitori, e proibita a loro gli. del tab. Il tab castra e sacrica la vita
Nei primi anni di vita per i bambini e le se la stronca, mentre diventa evolutivo
bambine esiste da una parte ci che ve se segnala delle cose da evitare con ra
dono, il mondo che chiamiamo reale, e dicalit, come appunto lo scultore segna
dallaltra tutto il mondo magico imma la al blocco di marmo che alcune parti
ginativo. Ci che vedono nella realt vanno tolte anch emerga la forma.
pu aiutarli a ridimensionare limmagi So che ci sono personaggi dello spetta
nario, permettendo loro, come siamo colo che osano atteggiamenti particola
soliti dire, di mettere i piedi per terra. Il ri con i gli, come il bacio in bocca, met
mondo immaginario, dallaltra parte, tendoci addirittura la lingua. Io faccio un
pu aiutarli a sopportare delle realt mestiere che tende a curare e non a
dolorose o che comunque non soddisfa giudicare e spero quindi che prima o poi
no i desideri sentiti. ci si renda conto che un comportamen
bene che la realt non sia troppo ca to del genere segnala un problema e ri
strante, ed quindi positivo che il pap e chiede un intervento di cura.
la mamma abbiano nei loro confronti ef Mi chiedo se non sarebbe il caso, nch
fusioni aettuose che tengono vivo lim non realizzeremo che alcuni comporta
maginario amoroso ( sicuramente posi menti sono disturbati e disturbanti, che
tivo per un bambino e una bambina sen le gure professionali abilitate al giudizio
tirsi amati, coccolati, protetti, non solo a intervengano per sancirli in modo signi
parole ma anche con gesti sici che fac cativo. Se, infatti, da un punto di vista
ciano sentire tale amore), ed altrettanto psicologico non ritengo sano baciare i
consentito e positivo che il bambino e la gli e le glie sulla bocca, credo che dal
bambina fantastichino di sposare da punto di vista giuridico tale comporta
mento potrebbe anche essere persegui
bile, specialmente se baciando i bambini
importante trasmettere si aggiunge lutilizzo della lingua, che ri
dei limiti che facciano manda in modo inequivocabile a un at
percepire dei tab teggiamento eroticamente connotato. 55
Sospesi tra lessere unici
e lessere uguali
di Alberto Pellai
medico, psicoterapeuta, ricercatore dellUniversit degli Studi di Milano
alberto.pellai@unimi.it

La preadolescenza unet sospesa: tra torato e tenuto sotto controllo, spesso


due mondi, quello dei bambini e quello vestito con le marche e gli accessori
degli adolescenti; tra due contesti, che decretano la popolarit e lappar
quello protettivo oerto dalla famiglia tenenza al gruppo e che il mercato for
e quello esplorativo, presente nel nisce in modo sistematico e continuo ai
mondo fuori dalle mura domestiche. preadolescenti, che oggi rappresenta
Sospesa tra due obiettivi di vita: essere no una fetta signicativa dei consumi di
come mamma e pap vogliono che io moda, make up e quantaltro.
sia e essere come io vorrei essere. I genitori si accorgono che il glio en
trato in preadolescenza perch lo tro
Camminare su un filo vano spesso e a volte ossessivamente
unet di sospensione e cambiamen a stazionare davanti agli specchi di
to, come se allimprovviso ci si ritrovas casa. Ogni centimetro quadro del pro
se a camminare su un lo sospeso sul prio corpo viene tenuto sotto control
vuoto. E sul nuovo. Non si conosce be lo, e per le ragazze lo stereotipo ma
ne nulla. Non si sa si in grado di muo grezza uguale bellezza diventa una
versi mantenendo lequilibrio a quella persecuzione che a volte le obbliga a
altezza da terra, mentre il lo sotto i trasformare il proprio corpo in un
piedi sembra troppo ne e poco in gra campo di battaglia. Davanti allo spec
do di sostenere il proprio percorso. chio, i preadolescenti non guardano il
Non si conosce che cosa c sotto e proprio corpo con i loro occhi: in realt
quindi, in caso di caduta, dove si an si osservano pensando a come lo
drebbe realmente e nire. Qualcuno sguardo degli altri giudicherebbe e va
ha messo una rete di protezione l sot luterebbe ci che la superce liscia e
to? si domanda metaforicamente il di vetro riette in modo oggettivo. E
preadolescente, quando si mette a lansia cresce, perch quando devi es
sperimentare ed esplorare nuove rela sere perfetto per lo sguardo dellal
zioni, nuovi territori di vita, nuovi com tro, sposti il tuo locus of control fuo
portamenti sapendo che ogni passo ri di te. E non ti senti mai allaltezza
nel nuovo mondo che lo attende delle aspettative altrui.
fuori dal caldo e protettivo abbraccio di
mamma e pap lo espone al rischio. Voglio tutto e subito
Allora, i gli cominciano a pensare che
Il rischio e il corpo in preadolescenza quel corpo potrebbe diventare accet
Si rischia molto in preadolescenza. Si ri tabile se lo coprissero e rivestissero
schia perch il corpo cambia e portar con vestiti e oggetti di marche popo
selo in giro sapendo che sar valutato lari, di cui i loro giornali, siti online e
e giudicato dallo sguardo degli altri fa video musicali preferiti sono saturi.
venire ansia. Lansia deriva dal giudizio Mamma e pap vengono perci tar
che gli altri esprimeranno verso limma tassati da richieste continue di acquisti
56 gine del corpo, che perci viene moni e di denaro da detenere pronto uso
Diventare ci che davvero societ, prevale sulla competenza deri
vata da una buona sintesi di saper fare
si vuole essere e di saper essere. E questo intrappola il
percorso di crescita dei giovanissimi in
e non quello che gli altri una sfrenata ossessione ad apparire pi
ti dicono di diventare che a essere.
Allora la preadolescenza, oggi, diventa
anche let in cui ragazzi e ragazze cre
per bisogni istantanei che sembrano im scono sospesi tra il progetto educativo
prorogabili. Voglio tutto e subito lo della famiglia e il progetto consumistico
slogan con cui un preadolescente fa del mercato, e questa sospensione li la
spesso impazzire i propri genitori, che si scia spesso in uno stato irrisolto, perch
sentono in colpa di fronte a eventuali ri nessuno li aiuta a chiarire che diventare
nunce da imporre ai gli, anche perch grande signica diventare ci che dav
questi poi rincarano la dose aerman vero si vuole essere e non quello che gli
do: Tutti ce lhanno, tutti lo fanno, altri ti dicono di diventare.
tranne io. Per colpa vostra, che non vi Ecco forse la preadolescenza oggi
preoccupate della mia felicit. E allora unet aaticata pi che in passato, che
si rimane l, anche noi adulti, sospesi tra vive tra bisogni reali e bisogni indotti, tra
il bisogno di dare limiti e la paura di in voglia di essere unici e speciali e voglia di
iggere soerenze e di determinare apparire esattamente come tutti gli altri,
con i propri no un rischio di non inclu ovvero popolari e alla moda.
sione del proprio glio allinterno del Nel mio ultimo libro Let dello tsunami.
gruppo dei pari. Come sopravvivere ad un glio preado
lescente, scritto insieme a Barbara Tam
Estetica versus etica dellesistenza borini, che anche mia moglie e che con
Del resto, lansia correlata al corpo og me cresce quattro gli, condivido con i
gi pi che mai unansia potente, consi lettori le sde educative di questa fase
derato che il valore di ciascuno di noi, del ciclo di vita e provo a condividere
ma in particolare dei giovanissimi, con i genitori limportanza di costruire
molto pi giocato nel territorio del una mente adulta comune, pi forte dei
lestetica dellesistenza, che in quello falsi bisogni e dei molti inganni proposti
delletica. La potenza generata da un ai nostri gli dal mercato, pi attento al
corpo bello e ben vestito, nella nostra loro portafoglio che alla loro crescita. 57
La giovent dibatte
Un progetto di educazione alla cittadinanza attiva

di Franchino Sonzogni
docente e scrittore - chino.sonzogni@lagioventudibatte.ch

Da quasi dieci anni in alcune sedi sco di attualit e quindi di grande interes
lastiche del Ticino esiste La giovent se per i giovani. Questi, a titolo esem
dibatte, un progetto di educazione al plicativo, alcuni temi assegnati in
la cittadinanza nato da unidea del classe o nei concorsi:
Consiglio dEuropa alla fine degli anni S o no allinsegnamento dellinglese
Novanta, giunto in Svizzera nel 2005, come prima lingua straniera in tutta la
promosso dalla Fondazione Dialogo e Svizzera?
sostenuto dallAssociazione Giovent Si dovrebbe concedere la cittadinan
ed Economia. za svizzera in base allo ius soli?
Il progetto sindirizza ai giovani dai 13 Divieto per tutti i videogiochi vio
ai 19 anni, quindi dalla terza media al lenti?
lultimo anno delle scuole post obbliga Chiudere tutte le centrali nucleari
torie ed organizzato in una dimensio svizzere entro il 2030?
ne formativa e una dimensione compe S o no al diritto di voto e di eleggibi
titiva, non obbligatoria, riservata a chi lit dai sedici anni?
desidera partecipare ai concorsi di di Si dovrebbero proibire le ricerche
battito a livello cantonale e nazionale. scientiche sugli animali?
un progetto che punta a far acquisire Questi temi alcuni sottoposti a vota
ai giovani competenze nellambito del zione popolare ci permettono di ca
la capacit argomentativa, del con pire subito una prima sostanziale die
fronto con le opinioni divergenti, del renza fra il progetto e la discussione
lascolto e del rispetto dellaltro; ma solitamente proposta da numerosi do
anche aiutarli a sviluppare la capacit centi nelle classi. Questultima una
di recuperare informazioni ed elabo sorta di conversazione libera, senza re
rare un proprio punto di vista: insom gole precise, che risponde a una do
ma insegnare, sostenere e far speri manda aperta, sul modello dei forum
mentare il dibattito. televisivi, in cui ogni allievo esprime il
Punto di partenza del dibattito un te proprio punto di vista. Ne La giovent
ma proposto dal docente o dai giovani dibatte invece avviene uno scambio di
stessi. Pu essere un tema sociale, po opinioni che richiede una decisione,
58 litico, economico, etico, controverso e una presa di posizione (favorevole o
contraria) argomentata, rispetto a una rando fonti diverse, utilizzando giornali,
domanda chiusa, secondo una metodo riviste, libri, interviste, internet.
logia ben strutturata. Il docente inizialmente coglier loccasio
Il dibattito vede impegnati quattro gio ne per guidarli nelloceano della rete,
vani: due a favore di una tesi e due con rendendoli attenti ai limiti e ai rischi delle
trari. presente un garante del tempo, innite nozioni del web. I giovani dovran
che annuncia il tema e scandisce le di no saper collegare le nuove conoscenze
verse fasi, ma non ha la funzione di mo acquisite con quelle gi in loro possesso
deratore del dibattito, che deve essere e selezionare quelle pi idonee per di
gestito dagli stessi giovani, nel rispetto fendere le tesi in gioco nel dibattito.
delle persone e delle idee. Ai giovani solitamente sono accordate
Il dibattito suddiviso in tre fasi ben di dalle due alle tre settimane per docu
stinte e dura ventiquattro minuti: mentarsi sul tema, per preparare e ge
lapertura: quattro interventi di due rarchizzare le diverse argomentazioni,
minuti per ciascun partecipante. Scopo: dalla pi solida alla pi fragile, al ne di
prendere posizione sul tema; avere per il dibattito pi frecce, da usare
il dibattito libero: dodici minuti. Scopo: a dipendenza delle circostanze, nella
chiarire le diverse posizioni; consapevolezza che alcune avranno una
la conclusione: un minuto per parteci forza persuasiva maggiore di altre.
pante. Scopo: tracciare un bilancio del I giovani dovranno preparare sia le ar
dibattito. gomentazioni favorevoli sia quelle con
Il progetto pu essere svolto in diverse trarie, perch non possono scegliere la
materie ma quelle pi frequentemente tesi da difendere nel dibattito.
sollecitate sono storia e civica, italiano Questo punto, centrale nel progetto,
(il cuore del progetto il testo argo ma particolarmente controverso e
mentativo), geograa, scienze, econo osteggiato da molti giovani e da qualche
mia, diritto, losoa. docente, ha la sua ragion dessere nella
Ludwig Wittgenstein ha scritto: Su nalit educativa di spingere ladole
ci di cui non si in grado di parlare, scente, solitamente egocentrico, a de
si deve tacere. centrarsi per analizzare il problema da
Per evitare il bla bla e laria fritta, per di altri punti di vista. In questo modo il gio
battere seriamente bisogna conoscere vane invitato lasciare la certezza dave
la materia, i fatti, i dati, le opinioni di re ragione, ad abbandonare i pregiudizi
persone competenti e autorevoli nel nei confronti delle posizioni avverse per
settore. Per questo motivo il dibattito studiare il punto di vista dellaltro e con
non pu essere improvvisato in classe, siderare la divergenza come unoppor
ma deve essere accuratamente prepa tunit dapprendimento e di crescita e
rato a casa. In questa fase i giovani sono non un fastidioso ostacolo alla propria
chiamati a cercare informazioni, esplo trona superiorit. 59
Litigare Bene nei Prati colorati
Lesperienza del metodo allasilo Nido di Abano Terme
di Isabella Ragazzo
educatrice di asilo Nido e counselor

In seguito al corso La gestione dellag Interveniamo a modulare la relazione


gressivit e del morsicatore al nido del se i litigi interessano bambini di et e
2014, tenuto da Paola Cosolo Maran competenze troppo diverse (ad esem
gon, il nostro gruppo di lavoro ha inizia pio un bimbo di 10 mesi che non cam
to a guardare ai litigi dei bambini con mina con uno di 16).
altri occhi. La vera svolta nellutilizzo del Distinguiamo il litigio da episodi di ag
metodo avvenuta dopo il Convegno gressivit legati a disagi: in alcuni mo
CPP Litigare Bene del 2016. Vedere le menti della giornata la stanchezza, la
foto e i video girati al Nido stato fame, la copresenza di tutto il gruppo
esemplicativo, esperienza formativa sezione scatenano comportamenti
comune per partire con molta coesio che si possono contenere con una
ne. La sperimentazione iniziata nel buona organizzazione educativa.
lanno educativo 2015/16 nella sezione Non intervenire nei litigi non significa
dei piccoli (16 bambini dai 5 ai 12 mesi essere assenti. Con bambini cos pic
ad inizio anno educativo) e sta prose coli sosteniamo la loro esperienza e
guendo anche ora con gli stessi bambi la fatica di misurarsi con laltro. Fa
ni, un anno e mezzo dopo. parte di questo ruolo anche dare le
Con i bambini piccoli e medi (no a 26 regole in modo chiaro e semplice.
28 mesi) abbiamo applicato e applichia Siamo vicine maggiormente nei casi
mo le prime due fasi del metodo creato a rischio di morso per bloccarlo senza
da Daniele Novara. Ai bambini che ci interrompere il litigio.
guardano per chiedere aiuto nei litigi di Tutto il contesto educativo sostiene
ciamo: Cerca un accordo con lui/lei; lautonomia e la socializzazione dei
Dillo a lui/lei, li invitiamo a stare nella bambini. Inoltre, nelladozione del me
relazione con lamico, li incoraggiamo a todo stato fondamentale creare lal
dire, a spiegarsi, a fare resistenza, come leanza con i genitori in una riunione
riescono. Lassenza di linguaggio verbale dedicata a questo argomento, con ri
non impedisce loro di trovare soluzioni ferimenti teorici, documentazione fo
autonome e originali. Uno sguardo, tograca e la nostra sicurezza, alla luce
unattesa, una rinuncia attiva, mettono in delle sperimentazioni svolte e dei buo
moto comportamenti imprevedibili che ni esiti gi conseguiti.
concludono lepisodio. La presenza molto La nostra scelta educativa stata co
ridotta di linguaggio verbale nei bambini municata e rilanciata nei colloqui indi
impedisce ancora di inserire langolo dei viduali e nelle assemblee con i nuovi
conitti con il gomitolo, le carte delle iscritti: i genitori che hanno assistito ai
emozioni e i materiali del Kit ma noi edu litigi al Nido durante gli ambientamen
catori diamo un nome agli stati danimo: ti hanno avuto un esempio concreto
Siete arrabbiati, Sei molto triste, C da imitare. Hanno sperimentato un cli
rimasto male; e alle situazioni: Non vi ma sociale sereno, con una regia adul
60 siete capiti, Avete litigato. ta molto solida. I pianti nei litigi sono
intensi quando si manifestano ma hanno una durata contingente al
levento. Abbiamo limitato molto le interazioni conittuali legate alla
contesa dellattenzione delladulto ed aumentata la capacit auto re
golativa dei bambini: i pi remissivi hanno imparato a reagire conte
nendo quelli pi intraprendenti.
Dopo un anno e mezzo di applicazione possiamo dire che imparare a
gestire le nostre emozioni e interrompere i vecchi schemi ha rappre
sentato la fatica maggiore: trattenere limpulso ad agire, smettere di
cercare una soluzione, stare ad osservare, smettere di interpretare le
intenzioni dei bambini per poterle soddisfare prima che sfociassero in
contrasti. Ci capita ancora di sbagliare, non sempre riusciamo ad avere
lucidit e giusta distanza. Il passato sempre in agguato per ripristi
nare automatismi secolari e radicati. La nostra competenza nellutilizzo
del metodo Litigare Bene va costantemente allenata.

ALCUNI ESEMPI DI LITIGI


Posso farcela!
Marco, Federico e Giulia (tutti di 24 mesi) sfogliano un album di foto.
Le foto sono nite e Giulia dice: Pi, le vuole vedere ancora. Marco
toglie la mano di Giulia e le si avvicina con la testa spingendola anche
con il corpo. Lei si mette a piangere. Federico osserva. Dico a Giulia di
difendersi e di dire a Marco ci che vuole. Lei smette di piangere e
prende lalbum.

Il ciuccio no
Michele (18 mesi), che non usa il ciuccio, vuole sottrarre quello di Le
on, coetaneo, pronto per andare a dormire. Fino alla settimana scorsa
ci riusciva e Leon piangeva mentre Michele andava lontano, ero della
conquista. Poi tornava, glielo dava per sottrarlo nuovamente. Il nostro
intervento verbale incoraggiava Leon a dire a Michele di non farlo. Le
on ha imparato a tenere Michele a distanza con il braccio impeden
dogli di prendere il ciuccio.
Il bastoncino
Empatia
Anna, 22 mesi, siede sul camion di fronte a Enrico, 18 e gli prende il
posto. Lui scende dal camion e le tira i capelli. Lei piange e si mette a
testa in gi. Continua a piangere mentre lui la guarda, si siede, abbassa
la testa per vedere da sotto il viso di Anna, nascosto dai capelli. Resta
cos un minuto, mentre mi avvicino anchio e altri bimbi ma nessuno
interviene. Lui laccarezza delicatamente. Anchio laccarezzo.

Soluzione
Martina (26 mesi) ha in mano tre pezzi di costruzioni. Federico (24
mesi) ne aerra uno dalle mani di Martina e lo tira ma lei non cede.
Lei dice no e fa resistenza tirando a sua volta. Federico la spinge con
la testa mentre tira la costruzione. La contesa sica dura qualche mi
nuto: Martina si allontana da Federico che non molla, la raggiunge e
ritenta. Piangendo lei riesce a svincolarsi senza perdere loggetto. Pian
gono tutti e due. Federico cede e cerca consolazione dalleducatrice
che gli dice: Tu e Martina avete litigato. Martina non voleva darti il
gioco, tu lo volevi. Nel frattempo Martina abbandona i pezzi di co
struzione. Federico se ne accorge, li raggiunge e guardando leduca
trice dice: Questo Martina, questo Fede.
61
In un gruppo ciascuno
una grande risorsa
Paolo Ragusa
counselor, formatore, responsabile attivit formative CPP - paolo.ragusa@cppp.it

La Legge n. 71 del 29 maggio 2017 entrata in vigore ai primi di giugno e reca le


Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del
cyberbullismo. La Legge introduce una definizione di cyberbullismo e si pone
lobiettivo di contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni,
con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed
educazione nei confronti dei minori coinvolti, assicurando l'attuazione degli interventi
senza distinzione di et nell'ambito delle istituzioni scolastiche.

La Legge sul cyberbullismo appena en In questo senso dobbiamo riscoprire e


trata in vigore la benvenuta: aiuta a rivalutare le potenzialit della dimen
fare un po di chiarezza su alcune pro sione del gruppo dei pari. Se esistono
blematiche molto attuali. Daltra parte alcuni fattori protettivi che possono es
io sono convinto che una legge funzio sere sviluppati in et infantile e in et
na se c una comunit che funziona, evolutiva, e che consentono apprendi
non possiamo pensare che fatta la leg menti strategici per la prevenzione di
ge il problema sia risolto. La legge se fenomeni come il bullismo e il cyber
gnala che la comunit ha nalmente bullismo, questi derivano dalla dimen
assunto un compito da portare avanti, sione sociale che pu essere sperimen
e in merito ai problemi del bullismo e tata nel gruppo dei pari. Il gruppo
del cyberbullismo, il compito riguarda spontaneo dei bambini ormai quasi
le competenze sociali di bambini e ra del tutto svanito, ma anche quello con
gazzi che crescono con gli adulti come dotto o comunque presidiato dagli
riferimento. In questo senso allora, il adulti pu orire importanti occasioni
compito che prima di tutto gli adulti si di apprendimento e sviluppo.
devono assumere quello di porsi in La dimensione del gruppo consente di
una posizione di servizio sia nella fun accedere allabbondanza, alla pluralit
zione genitoriale che in quella profes e alla complessit e sono diversi i fatto
sionale, come insegnanti, educatori, ri protettivi che stimola e che risultano
istituzioni in senso lato, e questa fun necessari per lo sviluppo di una buona
zione va giocata bene, mettendosi a di socialit nelle diverse et della vita.
sposizione di bambini e ragazzi non so Tra questi ne analizzo alcuni:
lo perch sviluppino una buona socia Sentirsi al sicuro vs mettersi al riparo
lit e siano competenti nello stare con Oggi c unenfasi enorme sui temi del
gli altri, ma anche perch gli adulti stes la sicurezza, e la sicurezza non certo
si dimostrino le competenze necessarie mettersi al riparo degli altri ma al con
alla socialit e siano un eettivo riferi trario vivere con gli altri in condizioni
mento. Se fatta la legge si perdesse di di reciproca necessit. Gli altri sono ne
vista che il bullismo e la sua manifesta cessari al nostro stare al mondo e non
zione digitale derivano da decit di possiamo pensare di tagliarli fuori per
competenza sociale, sarebbe per la so proteggerci n pensare di tagliare fuori
62 ciet intera un grosso fallimento. noi stessi dal mondo. Il tema della si
curezza intesa come mettersi al riparo munit adulta profondamente re
degli altri rischia di essere un tema anti sponsabile. La gruppalit sviluppa diver
sociale e di far fallire non solo questa, genze e conittualit, cio ci ore la
ma ogni legge e ogni regola, ogni rituale, possibilit di imparare a stare al mondo
che hanno a che fare con lo sviluppo non solo puntando sulla convergenza,
competente di una societ che sa stare ma sapendo stare anche nella divergen
insieme e convivere. Per questo invece za. Il conitto denisce e nalizza la vita
lavorare sulla dimensione del sentirsi al e il compito del gruppo.
sicuro che ogni gruppo pu garantire ai Un ultimo aspetto della dimensione del
suoi membri invece strategico. gruppo molto interessante, e lo con
Sperimentare e tollerare la frustrazione segno come un mantra, a chi la legge
Un fattore veramente protettivo che si lha proposta, a chi lha votata, a chi ha
sviluppa attraverso una buona socialit il compito di farla rispettare, a chi la uti
gruppale riguarda la competenza nel lizzer per rivalersi sugli altri e anche a
sperimentare e gestire la frustrazione. chi la contraster perch non la ritiene
Oggi molti comportamenti bullistici o si sucientemente buona.
mili sono determinati da incontinenza A ciascuno ricordo che c una dimen
emotiva, dallincapacit di stare nella sione sociale che possiamo nutrire che,
frustrazione. Il gruppo, lo stare insieme in qualche modo un fattore di sicurez
agli altri, la convivenza, sono un ambito za per tutti. Un mantra che recita que
dove si sviluppano frustrazioni e si impa sto: conta su di me, tieni conto su di me.
ra ad arontarle. La frustrazione ci inse la dimensione della cura dei legami vs
gna che non tutto qui, che qualcosa accettazione. Come adulti non possia
ancora manca, che non possibile pen mo tralasciare di far sperimentare ai
sare che tutto si esaurisca nel qui ed ora. bambini e ragazzi questa esperienza
La frustrazione una dotazione di base fondamentale della vita di ciascuno:
necessaria per stare al mondo, senza la ognuno di noi una risorsa. Grazie a
quale rischiamo di diventare assoluta ogni legge e al di l di ogni legge, ciascu
mente autoreferenziali, di eliminare gli no una persona unica nel suo genere,
altri e di pensare che ci che stiamo vi con dei limiti, ma con la possibilit di
vendo esaurisca le possibilit del reale. sperimentarsi risorsa per gli altri e di
Necessit della divergenza, non solo sperimentare gli altri come risorsa.
della convergenza. Una buona legge sul un grosso fattore protettivo da con
bullismo o sul cyberbullismo non pu servare nella nostra dotazione di base
non tener conto che la conittualit, il ed per tutte le tasche: nessuno pu
conitto e la divergenza sono alla base dire di non esserne, nessuno pu dire di
63
di una buona socialit. Di questo la co non esserne allaltezza.
La rivoluzione nella conduzione
dei gruppi
La conduzione maieutica dei gruppi nella formazione del CPP

di Davide Cadeddu
educatore professionale e counselor maieutico - cadeddu.davide@gmail.com

Davide Cadeddu racconta la sua esperienza di formazione presso la scuola di


Counseling Maieutico del CPP e in particolare nel corso di formazione La gestione ma-
ieutica dei gruppi.

Conduco gruppi da quando sono ado Il cuore dell'apprendimento


lescente, faccio esperienza di gruppi
da ancora prima. Tutta la mia vita si sviluppa attorno
stata costellata da questa questa fati alla circolarit virtuosa
cosa esperienza: stare con gli altri.
Posso arrivare anche a dire che il grup che tiene insieme il fare,
po rappresenta il mio primo, naturale il riflettere, il confrontarsi
e abituale modo di stare con le altre
persone. Il gruppo tocca ancora tutte
le parti pi importanti della mia vita, Questa il tratto caratteristico, a mio
privata e professionale. avviso pi profondo e originale, di que
Mi sono quindi avvicinato a questo sto percorso formativo: il gruppo dei
corso spinto da molta curiosit e, pro partecipanti diventa il luogo in cui si
babilmente, anche da un po di pre apprende sui gruppi, esso stesso il la
sunzione, convinto di conoscere ogni boratorio in cui i membri del gruppo
aspetto del loro funzionamento, ma hanno modo di guardare, riettere,
mi sono dovuto ricredere nel momen manipolare, insomma di lavorare le
to stesso in cui ho iniziato. cose che emergono. Come volendo
In questo percorso formativo si concen sbucciare una cipolla succosa, strato
trano e si saldano due stili di lavoro con dopo strato, abbiamo osservato, vissu
le persone, quello maieutico e quello to, ragionato, appreso, gli elementi
attraverso i gruppi: dall'incontro tra fondamentali presenti in quel nostro
questi due approcci venuto fuori gruppo come in qualsiasi altro: i conte
qualcosa di veramente nuovo ed entu nuti, i metodi, i processi, le dinamiche
siasmante. Ho scoperto un modo inno e ovviamente le tecniche per condurli.
vativo, innanzitutto sostenibile, per sta Abbiamo appreso in gruppo, abbiamo
re nei gruppi, per lavorarci e condurli, appreso sul gruppo, abbiamo aron
con approcci interessanti e preziosi. tato problemi precedentemente vissu
Senza entrare nel merito degli argo ti in altre esperienze di gruppo, che
menti del corso, posso dire che il cuore inevitabilmente sono venuti fuori in
dell'apprendimento si sviluppa attorno quello stare insieme.
alla circolarit virtuosa che tiene insie Devo ammettere che, anche se certa
me il fare, il riettere, il confrontarsi. mente ero mosso da una forte inten
64
zionalit ad apprendere, questo percor che avr questo percorso formativo nel
so formativo stato per me una vera ri mio immediato futuro, perch i miei
voluzione. progetti di vita mi portano in direzioni
L'approccio adottato dai conduttori il ancora poco denite. Ma una cosa
distillato di una sintesi originale di istan certa: mentre all'inizio consideravo la
ze, culture, approcci dierenti. Il percor conduzione dei gruppi come una com
so stato faticoso e impegnativo, non petenza importante ma tra altre del mio
solo per la sua durata annuale, ma per lavoro da educatore e formatore, ades
il doppio fronte di lavoro proposto: cia so penso che saperne di pi sui gruppi
scun partecipante impegnato a con e su come si sta in modo sano al loro in
frontarsi sulle esperienze passate e pre terno, sia una competenza trasversale
senti del suo stare in gruppo e dei suoi indispensabile e che tutti dovrebbero
modi del condurlo. avere nel loro stare con gli altri. Sicura
mente vorrei praticare nella conduzione
La specicit maieutica si fonda su alcu quanto appreso e approfondire ulterior
ne questioni fondamenti e trasversali, mente per conto mio, le questioni viste,
comuni a tutti i percorsi formativi propo alcune tra queste molto aascinanti. E
sti dal CPP. In particolare vorrei mettere poi, s, mi piacerebbe che la scuola atti
in evidenza il ruolo dato alla questione vasse in un prossimo futuro altri per
dell'apprendimento, al posizionamento corsi formativi in diretta continuit con
di ciascuno rispetto ai propri saperi e alle quanto no ad ora visto rispetto alla
proprie competenze, e al ruolo svolto dal conduzione maieutica dei gruppi.
conitto al interno dei gruppi. Il gruppo Un ultimo pensiero va a Daniele, Paolo
esso stesso il conitto, cio il conitto e in particolare a Fabrizio e alle/ai com
condizione propria, direi quasi ontolo pagne/i di corso, senza cui tutto questo
gica, dello stare insieme delle persone. non sarebbe stato possibile.
Non so quale sar la ricaduta concreta A tutti voi il mio grazie.

Abbiamo appreso in gruppo, abbiamo appreso sul gruppo,


abbiamo affrontato problemi precedentemente vissuti
in altre esperienze di gruppo 65
Maria Montessori: il figlio
segreto che le cambi la vita
Marta Versiglia
insegnante, pedagogista - martavers@tiscali.it

Il 10 novembre 1910 Maria Montes vezzosa medichessa chirurga da chi


sori proclam solennemente la nali lasciava ancora poco spazio alleman
t della sua opera: Proteggere qualun cipazione femminile.
que bambino, di qualunque razza, na Anni di fermento dunque, in cui Maria
zione, ceto sociale. si trova a essere la rappresentante di
Proteggere il bambino! un cambiamento dellimmaginario
Di Maria Montessori si scritto e detto femminile che voleva le donne in casa
tanto in qualsiasi parte del mondo. La in un ruolo prettamente materno e di
sua notoriet universale e lei stessa cura della famiglia.
aermava: La mia patria una stella Suo glio nasce dallamore con il col
che ruota intorno al Sole ed chiama lega Giuseppe Ferruccio Montesano,
ta Terra. Proprio queste parole descri conosciuto in quegli anni in Universit
vono al meglio la sua vita nomade, mai e nella Clinica Psichiatrica di Roma. Un
ferma in un posto, sempre in viaggio forte legame anche intellettuale che li
per il mondo dove la chiamavano e do ha visti collaborare creativamente nel
ve poteva portare il suo metodo per la ricerca medica. Due persone estre
aiutare i bambini a essere liberi. mamente diverse, ben descritte da
Riguardo alla vita privata si cercato Giovanni Bollea, neuropsichiatra in
di scavare nel mistero della sua mater fantile allievo di Montesano: Lei cos
nit, negata in un certo senso no alla straordinaria, determinata, creativa,
morte (solo nel testamento riconobbe irruenta; lui pacato, ne, con un pote
ucialmente Mario come suo glio). re di analisi molto acuto. Entrambi ge
Nel 1898 Maria Montessori, a 28 anni, niali, sinnamorarono e lei trova nella
diventa madre. da poco medico, dolcezza di Montesano la comple
nel pieno della sua attivit lavorativa, mentariet a quel suo essere forte [
prima presso lIstituto di Igiene poi al ] la loro stessa diversit li ha cementati
la Clinica Psichiatrica (entrer a breve e ha permesso loro di fare su binari di
a far parte della Lega Nazionale per la versi cose grandi. Anche di avere un
protezione dei fanciulli decienti). glio assieme, glio che rester luni
Ha partecipato come delegata dellas co per entrambi.
sociazione Per la donna al primo Con Montesano sar uno dei fondatori
gresso internazionale delle donne in della neuropsichiatria infantile e ante
Europa, a Berlino, dove riscuote un signano della teoria secondo la quale
successo straordinario (con numerosi i fanciulli decienti non dovessero
articoli su giornali tedeschi e italiani essere segregati in manicomio, ma as
come Il Corriere della Sera). Sono sistiti per potersi reintegrare gradual
gli anni in cui le donne chiedono la mente nella famiglia e nella scuola.
partecipazione al suragio elettorale, La storia ben nota, i due non si spo
il tempo delle suragiste, chiamate sarono, il glio fu adato a una balia
ironicamente suragette, e anche e successivamente a una famiglia. Ma
Maria, giovane e ben curata anche ria andr regolarmente a trovarlo,
66 nellabbigliamento, viene chiamata Montesano lo riconoscer e lo iscrive
r a un collegio nch la Montessori
non porter Mario, poco pi che quin
dicenne, a vivere con lei.
Alcune biograe hanno sottolineato la
contraddizione tra dimensione pubblica
e dimensione privata: la scopritrice
dellinfanzia rinuncia ad allevare il glio
nato al di fuori del matrimonio.
Sono tante le ipotesi fatte su come mai
una donna che ha dedicato tutta la vita
ai bambini non abbia deciso di occupar
si di suo glio da piccolo: le convenzioni
sociali, lopposizione della madre di
Maria, Montesano che non le ha chie
sto di sposarlo o la stessa Montessori
che ha riutato il matrimonio. Tutte
supposizioni, sicuramente molto rima
ne ancora da sapere.
Preferisco pensare che non vi sia nessu
na incoerenza nella scelta della Montes
sori, ma una piena consapevolezza del
lidea di libert che sta alla base di tutta
la sua esistenza e della sua pedagogia.
La rivoluzione personale di Maria fu for
se quella di essere riuscita a liberarsi
dallangelo del focolare, quel fanta
sma che accompagna ogni donna nella
sua esistenza, come descrive cos bene
Virginia Woolf. Questo processo di libe
razione stato storicamente molto tra
vagliato, e si pu immaginare sia stato
cos anche per Maria Montessori. Eppu
re le ha permesso di essere, non solo la
madre di suo glio Mario, ma la madre fezione a questo suo spirito di scoperta
di tutti i bambini, ai quali, grazie al suo e libert che lha accompagnata no alla
metodo, oerta la possibilit di essere ne della sua vita: Un giorno di mag
veramente liberi, di fare i bambini in gio, in piena stagione dei tulipani, io
qualsiasi parte del mondo, in ogni con pranzavo con lei davanti a una nestra
dizione sociale e religiosa. dalla quale si vedevano i ori e il mare.
Grazia Honegger Fresco sintetizza cos Le dissi che avevo incontrato un uciale
lo spirito della grande pedagogista: C del Ghana, una nazione che stava per
da restare ammirati di fronte al senso di diventare indipendente e aveva un di
perenne giovinezza e alla capacit di sperato bisogno di scuole. Lasciai la
meravigliarsi ogni volta di fronte a nuovi stanza per cercare nellatlante la cartina
bambini, a nuove situazioni che la Mon dellAfrica. Quando tornai la mamma
tessori sa manifestare. Uno spirito che era morta. Avrebbe voluto andare nel
in lei si mantiene intatto dallinfanzia, Ghana, o in qualunque altro posto i
come Maria racconta parlando della sua bambini avessero avuto bisogno di lei.
passione per larte drammatica: Il mio
gioco era il teatro. Se mi accadeva di ve
der recitare, io imitavo con grande vi Bibliograa
vezza [] inventavo piccole commedie, P. Giovetti, Maria Montessori Una biograa,
improvvisavo argomenti; raazzonavo Mediterranee, Roma 2009
vestiti e scene. Se cera da recitare qual G. Honegger Fresco, Maria Montessori, una
che cosa, bastava una prova ed ero storia attuale, LAncora del Mediterraneo, Na
poli 2007
pronta a meraviglia. M. Schwegman, Maria Montessori, il Mulino,
E le parole del glio si uniscono alla per Bologna 1999 67
Fai bei sogni
Alessandro Cafieri
educatore professionale, esperto di cinema e arti visive
a.cafieri@tiscali.it

Regia: Marco Bellocchio


Sceneggiatura: Marco Bellocchio, Valia Santella, Edoardo Albinati
Interpreti: Valerio Mastandrea, Brnice Bejo, Guido Caprino, Nicol
Cabras, Dario Dal Pero, Barbara Ronchi
Origine: Italia, Francia 2016
Durata: 134 min.

Massimo, figlio unico, perde improvvisamente la madre all'et di 9 anni, per un "in-
farto fulminante", cos gli dicono. Cresce, col solo padre, nella incontenibile assenza
della figura materna, afflitto e sconsolato per quella prematura e beffarda scom-
parsa, di cui scoprir solo da grande, una volta diventato un affermato giornalista,
la tragica verit, fino a quel punto rimasta un inconfessabile "segreto di famiglia".

Il lm, tratto dal romanzo autobiogra che Massimo si trasciner costante


co di Massimo Gramellini, ruota at mente sulle spalle, annullando la gioia
torno al dolore indicibile e inestirpa vitale, inibendo le relazioni aettive e
bile di un bambino orfano di madre. somatizzando il dolore no a sorire
Questo tremendo shock accompagne di attacchi di panico.
r il protagonista ogni giorno a venire, I ricordi del protagonista sono utili per
rendendogli la vita tormentata dal ri comprendere la struttura dei "tasti
cordo sempre presente di una donna dolenti", cio quei vissuti dolorosi che
andata via, senza un comprensibile sopravvivono emotivamente e psico
motivo, troppo presto. logicamente nella nostra storia perso
La vicenda viene raccontata attraverso nale e vengono continuamente richia
i ashback di Massimo, ormai adulto, mati con la loro portata di malessere
che ritorna nella casa di famiglia per ancora vivo e presente ogni volta che
sgomberarla e, tra i tanti oggetti con si presentano situazioni simili.
servati, rivive le memorie del passato. Anche se la morte della madre, in re
Il lutto per la morte della madre sem alt, rappresenta nel tracciato esisten
bra non essere mai stato n elaborato ziale di Massimo un vero e proprio
n superato, anche a causa della scel trauma, cio un accadimento violen
ta del padre e dei parenti di coprire lo to, poi rimosso, o comunque sviato e
sciagurato evento con una coltre di divenuto tab, nelle dinamiche rela
inespugnabile silenzio: questo vuoto zionali e comunicative familiari. Un
68 si tramuta cos in un pesante fardello nodo nevralgico che, nch non sar
sogna reagire al dolore, non persistere
nel ruolo di vittima n di fallito, diven
tare grandi nonostante le peggiori di
portato alla luce e sciolto, impedisce an sgrazie e ingiustizie, tra cui anche la
che di intervenire, in termini di com morte di un genitore. Non serve raccon
prensione e superamento, su quei nervi tarsi bugie ma avere il coraggio di guar
scoperti che determinano il copione dare in faccia la realt: cos si cresce. E
comportamentale, arrestando ogni pos tutto il lm metaforicamente costella
sibilit evolutiva di fronte alla "tirannia" to di segni premonitori che indicano il
delle soerenze passate. progressivo avvicinamento alla verit
Sar quindi l'incontro di Massimo con e al regolamento dei conti con il lato pi
un'altra fondamentale gura femminile, buio di s da parte del protagonista,
Elisa, sua futura e amorevole compa quasi fosse un Cuore di tenebra con il
gna, a sbloccare la necessit di aron Po al posto del ume Congo.
tare denitivamente quel fantasma che Dal punto di vista registico, l'opera di
lo accompagna n dalla tenera et, sim Bellocchio si presenta come un tributo
bolicamente ragurato dalla inquietan a un modo di fare cinema "classico", ap
te maschera di Belfagor (nota serie te partenente quasi a un'altra epoca, quel
levisiva degli anni Sessanta, che Massi la in cui il derby di Torino si giocava allo
mo era solito guardare insieme alla ma Stadio Comunale e le persone preferi
dre), e vincere cos la paura di scoprire vano parlarsi faccia a faccia piuttosto
cosa realmente successo che nessuno che scriversi con una tastiera. Un tempo
ha voluto mai raccontargli. Alla ne, an in cui i percorsi biograci erano trame
che l'esperienza pi dolorosa, deve es tessute lentamente dalla memoria, an
sere lasciata andare. che attraverso patimenti intimi e conit
Come insegna un religioso durante un ti sociali, non nude esistenze date in pa
memorabile dialogo in chiesa a Massi sto alla precariet e all'insicurezza del
mo adolescente, che non vuole ammet mondo attuale, pronte a essere resetta
tere con i compagni il decesso della ma te o scartate, nel nome della retorica
dre, raccontando che sia all'estero: bi produttiva del mercato globale. 69
Alessandra Spada Eraldo Affinati
FACCIO QUELLO ELOGIO
CHE POSSO DEL RIPETENTE
Demetra Giunti, Mondadori,
Firenze 2017 Milano 2015

Quante volte ci Eraldo Anati


capita di dire: non ha paura di
Faccio quello lasciare la porta
che posso. aperta durante
un modo per le sue lezioni,
rendersi conto che la perfezione non anzi, ci invita a entrare, ascoltare e,
esiste e il genitore imperfetto il pi perch no, prendere appunti. un li
credibile. Per tentare di raggiungere bro che parla di adolescenti, di quelli
un grado accettabile di competenza che frequentano la scuola a intermit
genitoriale, Alessandra Spada prova a tenza, che quando alzano la mano so
dare alcuni suggerimenti, nati per ali litamente lo fanno per chiedere di an
mentare un blog e trasformati poi in dare in bagno, che muovono le gambe
carta. Piccole riessioni sulla quotidia nervosamente sotto il banco e non
nit. Il web stato quel villaggio glo hanno mai fogli n penne per scrivere.
bale che ha consentito allautrice di Eppure ci sono. un libro che parla di
condividere i suoi pensieri e di acqui un Maestro che ha la grande capacit
sirne altri: storie, esperienze, errori e di abbandonare la cattedra e avvici
consigli. Strutturato in cinque macroa narsi ai banchi dell'ultima la, i pi dif
ree, il libro comincia dalla nascita e cili. Che ha il coraggio di uscire dal
prosegue dalla prima infanzia al tem suo ruolo di professore per essere
po di una corretta socializzazione. Al semplicemente un uomo. Un Maestro
levare brave persone il lo condutto che sa creare con questi ragazzi, anche
re. Spada a pi riprese cita Daniele No solo per pochi istanti, un'orchestrazio
vara come maestro da cui imparare a ne perfetta, degna di Ravel.
litigare e a gestire i conitti con i gli, Chi vive e sperimenta quotidianamen
soprattutto per quanto riguarda il vizio te la vita di una classe sa cosa intende
dellurlare. Vizio genitoriale intendo. Anati quando scrive: Per riuscire a
Cito una breve frase che mi ha parti creare la concentrazione in un quindi
colarmente colpito, parlando di libri cenne demotivato, la cui autostima
che aiutano i genitori: A me piacciono pari allo zero, bisogna realizzare una
quelli di Daniele Novara che ci inse piccola impresa. Innumerevoli sono le
gnano come sia sempre locchio adul scontte. Per ci sono anche le vitto
to a giudicare e attribuire i valori, men rie: quelle che nessuno vede, da cui
tre i bambini mettono semplicemente nascono i cittadini del futuro.
in atto le strategie evolutive pi con Allora elogiamolo questo Ripetente
venienti per il loro sviluppo (p. 173). che riesce a smascherare le nostre fra
Si legge volentieri, si consulta, si ma gilit di educatori, che fa saltare meto
neggia e volendo si completa aderen di testati e validati da anni di insegna
do allinvito dellautrice a scrivere nelle mento, che stravolge la didattica e il
pagine tra un capitolo e laltro, solleci programma ministeriale e ci conduce
tati da domande e spunti proposti di su argomenti e discussioni imbaraz
rettamente da lei. Un regalo carino per zanti che mai avremmo voluto aron
chi aspetta un bimbo. tare in classe! Quello che pu insegna
Paola Cosolo Marangon re un Ripetente non lo troverete sui
manuali, un apprendimento che vi
dovrete conquistare sul campo. Un li
bro breve e ricco di spunti di riessio
ne, adatto a tutti coloro interessati a
capire com' il mondo visto dall'ultimo
banco.
Laura Petrini
70
Francesco Berto Duccio Demetrio
e Paola Scalari INGRATITUDINE
IN CLASSE La memoria breve
CON LA TESTA. della riconoscenza
Teoria e pratica Raffaello Cortina,
dellapprendere Milano 2016
in gruppo
La Meridiana, Lingratitudine
Molfetta 2016 una forma di vio
lenza inferta o ri
Ecco lultima fa cevuta. Di che co
tica delloramai sa parliamo? Del
rodatissima coppia BertoScalari, inse le amarezze, disil
gnante per lunga parte della sua vita, il lusioni, dei conti in sospeso con la vita.
primo, e psicoterapeuta e psicosocioa Cos la denisce Duccio Demetrio, pe
nalista, la seconda. dagogista, fondatore e direttore della Li
Uno dei li conduttori del libro certa bera Universit dellAutobiograa e
mente costituito dal pensare il gruppo dellAccademia del Silenzio, sottile
come luogo, ineludibile, di origine e di esploratore delle autobiograe e cono
continua costruzione della soggettivit. scitore degli aspetti pi reconditi legati
Il ruolo dellinsegnante considerato di al vissuto educativo.
fondamentale importanza, nella sua ca Lingratitudine unesperienza emotiva
pacit di stare in relazione con le diusa ma dicile da cogliere, legata
espressioni del gruppo che si viene for non tanto alla considerazione per il mo
mando, giorno dopo giorno, in aula, al to interiore che si sta vivendo, piuttosto
ne di favorire le dinamiche di appren a una sensazione di desolata solitudine,
dimento nel gruppoclasse. Linsegnan che fa trasparire a tratti un senso di inu
te inteso come un coordinatore della tilit e di profonda frustrazione.
classe che cerca di facilitare la costitu Il viaggio proposto da questo libro parte
zione del gruppo favorendo la comuni dallingratitudine per giungere alla rico
cazione orizzontale e gestendo le pro noscenza: raccontato sotto forma di
iezioni che vengono fatte sulla sua gu icone che dal mondo bambino (rappre
ra dagli alunni al ne di trasformarle in sentato da interessanti quadri che ri
esperienza vissuta nel qui ed ora della traggono bambini e bambine con sguar
lezione. di eloquenti), arrivano allesplorazione
Il libro molto scorrevole alla lettura e, di quelle che qualche altro autore po
nonostante la parvenza di semplicit, trebbe chiamare passioni tristi. Quali
riesce ad essere molto denso di spunti emozioni sono collegate allingratitudi
e ricco di stimoli di riessione: si propo ne, quali sentieri faticosi e impervi oc
ne di arontare il mondo della scuola a corre superare per riconoscere invece
360 gradi analizzandone i vari livelli di la gratuit e la benevolenza? Non un
complessit, considerando le dierenti manuale, piuttosto un libro che inter
particolarit dei gruppi che interagisco roga e ci restituisce la responsabilit di
no con quel mondo, si propone anche ci che siamo e di come educhiamo.
come vero e proprio strumento opera Una chicca: la scelta perfetta di piccoli
tivo, come guida per agire concreta brani di poesia utilizzati come citazioni
mente sul campo. allinizio di ogni capitolo sono la rma
Lorenzo Sartini dellinteriorit dellautore.
Da leggere e da usare non come un
manuale ma piuttosto come un bre
viario, per aprire le porte a un ascolto
sincero di s.
Paola Cosolo Marangon

71
DA 6 A DA 10
NNI ANNI

Paola Cosolo Marangon Ilaria Mattioni


UN GATTO IN LAVATRICE STELLE DI PANNO
Come un gatto pu trasformarti la vita Edizioni Lapis,
con illustrazioni di David Tyto Puente Roma 2016
Ilmiolibro, 2017

Questo libro parla di come una mam Stelle di panno parla di due ragazzine
ma, contraria agli animali domestici, molto amiche, Liliana e Carla, una
faccia conoscenza in uno scantinato ebrea e una cattolica che, durante
comunale della futura gatta di casa. l'inizio della seconda guerra mondiale
L'incontro avviene per puro caso, e la a Milano, sono divise a causa delle
mamma non ne subito felice... anzi, leggi razziali. A scuola, dopo l'espul
per vendicarsi, sceglie per la micina un sione di Liliana perch ebrea, Carla si
nome proprio dicile! Il libro scritto lascia allinizio trascinare dalle compa
con un carattere molto grosso ideale gne Piccole Italiane e non sar pi la
per i bambini che imparano a leggere, stessa con l'amica, nch qualcosa
e la storia semplice e perfetta per la cambier Il libro mi piaciuto molto,
buona notte o per passare un pochino anche se in alcune parti triste e ma
di tempo in compagnia dei propri gli. linconico: esprime bene le emozioni
Non mancano inoltre espressioni, negative provate dai ragazzi ebrei
esclamazioni e discorsi diretti che aiu esclusi improvvisamente dai loro vec
tano i bambini a capire quello che chi amici. un libro adatto ai ragazzi
pensa davvero la mamma. Ritengo sia che vogliono prendere coscienza dei
una favola poetica, che racconta la na tristi e deplorevoli fatti avvenuti in
scita di unamicizia. quel periodo. Per questo consiglio
Anita, 11 anni davvero di leggerlo: per comprendere
quello che non deve accadere pi.
Bianca, 13 anni

72
Captain Fantastic
Regia: Matt Ross
Sceneggiatura: Matt Ross
Interpreti: Viggo Mortensen, George MacKay,
Samantha Isler, Annalise Basso, Nicholas Hamilton,
Shree Crooks, Charlie Shotwell
Origine: USA, 2016
Durata: 120 min.

Un padre vive isolato nel cuore di una sempre priorit ai principi in cui crede,
foresta con i sei gli, formandoli cultu fedele a un'unica verit (la propria).
ralmente e addestrandoli a sopravvive Quando i gli adolescenti cominciano
re, con rigore e disciplina. Quando giun a rivendicare i propri spazi di libert e
ger la notizia della morte della madre, scelta, a partire da dubbi e domande
malata da tempo, la famiglia intrapren su come hanno vissuto no ad allora,
der un viaggio nel "mondo reale" che la tensione relazionale si alza e si arri
rimetter profondamente in discussio va allo scontro diretto, frontale. Le
ne anche le scelte di vita dei genitori. scelte educative radicali di Ben si ritro
Pur raccontando una storia eccentrica vano anche al centro del conitto per
ed estrema, intrisa di momenti dram manente con i suoceri, che non hanno
matici cos come di paradossi comici, mai accettato questa "fuga dalla socie
il lm tematizza e pone diverse do t", tradottasi anche in una distanza
mande, dalla valenza universale, rela sica e aettiva siderale.
tive alla crescita dei gli e alle respon Lo stile di vita cosiddetto "alternativo"
sabilit genitoriali: no a dove ci si pu (immersione nella natura, cibi biologici
spingere, pur di essere coerenti con i e sani, allenamento sico, meditazio
propri ideali, nel condizionare la strada ne, homeschooling, autogestione e
altrui? Come si conciliano libert e an autoproduzione...) contrasta con una
ticonformismo con le esigenze sociali? realt pi ampia che i gli annusano e
Cosa comporta vivere al di fuori della reclamano, animati dal desiderio di ul
comunit, rintanati nella propria ri teriore conoscenza ed esperienza, ma
stretta cerchia familiare? La costante anche di confronto pratico con le tante
protezione da ogni presunto pericolo nozioni acquisite. Ritrovata l'unit fa
esterno come inuenza lo sviluppo miliare, nel momento del catartico rito
dell'identit e dell'autonomia? di addio alla madre, inizia cos ad aprir
Ben una gura paterna sempre pre si un varco per pi essibili e sosteni
sente, sicura ed energica, ma anche au bili compromessi, senza nulla togliere
toritaria e perentoria nel prendere de al valore del cammino percorso.
cisioni per conto di tutti, assegnando Alessandro Caeri 73
I prossimi corsi in programma
sabato 30 settembre
dal 23 al 26 agosto
workshop
corso breve Litigare fa bene. Un metodo
La manutenzione dei tasti dolenti per gestire i conitti dei bambini
Pietrasanta (LU), Piacenza, con Marta Versiglia
con Anna Boeri e Paolo Ragusa
ALE
ANNU
CORSO
dal 28 al 31 agosto da ottobre 2017 a luglio 2018
corso breve La metodologia maieutica a scuola
La pedagogia maieutica e nei processi di apprendimento
per un apprendimento ecace Piacenza, con Daniele Novara
Piacenza, con Daniele Novara e Marta Versiglia
e Marta Versiglia
ALE
ANNU
O
dadaottobre
ottobre2017 CORS2018
2017ad aprile
sabato 9 settembre
ad
annuale aprile 2018
workshop
Le Conict Cards Il Ilcolloquio
colloquiomaieutico
maieutico
Piacenza,a acura
Piacenza, curadello
delloSta
StaCPP
CPP
Milano, con Emanuela Cusimano
venerd 6 e sabato 7 ottobre
sabato 9 settembre
seminario
workshop Gestire laggressivit
La competenza conittuale nella prima infanzia
Brescia, con Massimo Lussignoli Milano, con Lorella Boccalini
sabato 16 settembre U ALE
workshop
da ottobre 2017 O ANN
CORS2018
daa ottobre 2017 a giugno
giugno 2018
Le regole per educare alla libert annuale
Il colloquio maieutico
Milano, con Elena Passerini Il Livello
colloquio maieutico
Avanzato
e Laura Beltrami Livello Avanzato
Piacenza, a cura dello Sta CPP
Piacenza, a cura dello Sta CPP
A LE sabato 7 e domenica 8 ottobre
da settembre 2017 ANNU
daa settembre CORSO2018
marzo 20182017 a marzo
seminario di psicodramma
Costruire la giusta distanza
corso annuale
annuale di psicodramma
di psicodramma Piacenza, con Anna Boeri
La manutenzioneemotiva
Leamanutenzione emotiva
Milano,con
Milano, conAnna
AnnaBoeri
Boeri venerd 13 e sabato 14 ottobre
seminario
Imparare ad ascoltare
sabato 23 settembre Piacenza, con Paolo Ragusa
workshop sabato 14 ottobre
Litigare bene con i gli adolescenti workshop
Casarsa della Delizia (PN), Litigare bene con i gli adolescenti
con Paola Cosolo Marangon Piacenza, con Emanuela Cusimano

venerd 29 e sabato 30 settembre sabato 21 ottobre


seminario workshop
Larte della domanda maieutica La competenza conittuale
Milano, con Laura Beltrami
Piacenza, con Daniele Novara
venerd 27 e sabato 28 ottobre
venerd 29 e sabato 30 settembre seminario
seminario La valutazione evolutiva
Scegliere nei conitti Piacenza, con Daniele Novara
74 Milano, con Fabrizio Lertora e Marta Versiglia
Lo psicodramma: Puoi sperimentare lo psicodramma attraverso
seminari, corsi brevi e percorsi annuali

per esprimersi, LA MANUTENZIONE DEI TASTI DOLENTI


Dal 23 al 26 agosto 2017
conoscersi, cambiare con Paolo Ragusa, a Pietrasanta Lucca (LU)
Alla decima edizione, rappresenta nei contenuti
e nellapproccio metodologico, un mix originale
di psicodramma e tecniche autobiografiche,
unesperienza unica e intensamente creativa.

LA MANUTENZIONE EMOTIVA
da settembre 2017 a marzo 2018
a Milano
Le emozioni sono il fondamento di ogni proces-
so umano e definiscono la qualit della relazio-
ne con noi stessi e con gli altri. Impregnano sot-
tilmente ma inevitabilmente la nostra vita men-
tale mettendoci in contatto con stati d'animo
Lo psicodramma un metodo che consente alla differenti e a volte in contrasto. Intenzioni, de-
persona di esprimere, attraverso la messa in atto sideri e volont interagiscono con le emozioni
sulla scena, le diverse dimensioni della sua vita creando forti conflitti intrapersonali.
e di stabilire dei collegamenti costruttivi fra di es-
se. Il metodo, grazie alla rappresentazione sceni- COSTRUIRE LA GIUSTA DISTANZA
ca, facilita lo stabilirsi di un intreccio pi armonico 7 e 8 ottobre 2017 a Piacenza
Lessere umano per vivere ha bisogno degli al-
tra le esigenze intrapersonali e le richieste della tri. Necessita di essere ascoltato, tenuto, com-
realt, e porta alla riscoperta e alla valorizzazio- preso, di entrare in intimit e di confondersi con
ne della propria spontaneit e creativit. laltro. Sente anche il bisogno opposto, che
Tutte le attivit sono condotte da Anna Boeri, quello di separarsi, di individuarsi dallaltro per
couselor, formatrice e psicodrammatista. affermare la propria soggettivit.

Una voce originale e di stimolo per il dibattito sui temi delleducazione e del sociale
ociale
Abbonati al prezzo di 30 euro
Effettua il pagamento tramite bollettino postale - cc: 001032248484
o bonico bancario - iban: IT 68 R 07601 01600 001032248484
MI)
intestati a Stripes Coop. Sociale Onlus- Via San Domenico Savio 6, 20017 Rho (MI)
e scrivi unemail con i tuoi dati a ordini@pedagogia.it
www.pedagogia.it - pedagogika@pedagogia.it
Il metodo maieutico di Daniele Novara
offre a insegnanti, educatori, scuole e
centri di apprendimento una certezza
di competenza e professionalit.
Se messi nelle giuste condizioni, gli
allievi sono in grado di imparare
efficacemente senza lezioni, voti,
cattedre ma sviluppando
laboratori e interazioni
sociali in una logica di
apprendimento cooperativo
ed esperienziale.
I tanti dispositivi pratici del
metodo, tarati in decenni di
lavoro pedagogico, offrono
unalternativa efficace e sostenibile
alle impostazioni tradizionali.

Destinatari
insegnanti, educatori, operatori sociali

Metodo di lavoro
Si basa sul coinvolgimento attivo e
diretto dei partecipanti, attraverso
lutilizzo di diverse situazioni formative.
Al termine del corso verr sostenuta
una prova dinamica per valutare le
competenze effettivamente apprese.

Staff di progettazione
e conduzione
Daniele Novara, Marta Versiglia,
Laura Beltrami, Emanuela Cusimano,
Lorella Boccalini, Massimo Lussignoli

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