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Curiosit
Il vocabolo hortus aveva per gli antichi romani
significati diversi che comprendevano ogni genere di appezzamento
sia quello incolto che quello coltivato con la massima cura
nei pressi di splendide ville.
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rare i giardini dal vento e posto nei luo- le fiorite. Gli stessi interni delle case si-
ghi pi adatti a questa funzione, le pal- gnorili erano decorati con piante e fio-
me erano disposte singolarmente o a ri che venivano posti tra le colonne e
piccoli gruppi, mentre agli alberi da intorno alle statue e ai sedili.
frutto era riservata una zona partico- A Roma esistevano anche giardini pub-
lare detta pomerium che accanto al blici che sorgevano in alcune zone del-
vigneto e alluliveto costituiva uno de- la citt per offrire possibilit di pas-
gli elementi tipici di una villa. seggiate e di svago ai cittadini. Essi dif-
Spesso gli alberi da frutto erano collo- ferivano da quelli privati e potrebbe-
cati nello stesso giardino al centro del- ro essere definiti giardini di passeg-
le aiuole circondati da cespugli di al- gio, mentre quelli privati erano giar-
La villa di Lucrezio Fronto a Pompei loro e di mirto, e intorno ai loro tron- dini di ornamento.
(ricostruzione).
chi venivano avvolte piante rampican- I giardini pubblici erano lasciati allo
ginali: labete e il faggio venivano ac- ti come ledera e la vite che, collegate stato naturale e in epoca repubblicana
costati alla palma africana e ai pini ma- con altri alberi, formavano artistici fe- erano formati da semplici prati solca-
rittimi provenienti dal meridione. stoni e pergolati. Si usavano per le sie- ti da sentieri senza alcun abbellimen-
La loro sistemazione non derivava da pi cespugli di alloro, una delle piante to: tra questi possiamo ricordare i Pra-
fantasie momentanee: i giardini dei ro- pi amate dai Romani, di mirto e di ro- ta Flaminia, che si trovavano sul Pa-
mani rispettavano i principi fonda- smarino, mentre il capelvenere serviva latino e quelli dellAventino che scom-
mentali derivanti dalluso e dalla co- a decorare grotte, fontane e ninfei ai parvero in epoca imperiale perch ven-
modit sempre per nellosservanza quali conferiva un aspetto suggestivo. nero inclusi nelle aree destinate a zo-
dei canoni estetici in cui erano mae- Contrariamente al diffuso e vario uso ne edificabili e sui quali sorsero son-
stri; i viali venivano delimitati da fila- delle piante, i fiori non erano molto uti- tuose ville patrizie.
ri di platani e olmi alternati a cespu- lizzati nei giardini romani perch non Nuovi luoghi di svago e di passeggio
gli di bosso e i grandi parchi che sor- se ne conoscevano molte specie. I fio- divennero per i Romani i giardini di
gevano intorno ai giardini erano rico- ri pi diffusi erano le rose, che ornava- ornamento che sorgevano nei pressi
perti da querce, lecci, abeti, pini silve- no le edicole dedicate agli dei, il giglio o allinterno di qualche edificio monu-
stri che formavano una zona di vege- sacro a Giunone, la viola che serviva mentale tra cui il Foro, la Basilica, i Por-
tazione spontanea che fosse in netto per i culti funerari tanto che ogni anno tici, i Teatri, le Terme che si sostituiro-
contrasto con le simmetrie e le diver- si celebrava una ricorrenza detta dies no alle aree che erano state destinate al-
se configurazioni dettate dalla fanta- violae in cui si portavano rose e viole ledilizia, ma gi dalle origini i Roma-
sia e dalle sapienti potature operate dai sulle tombe dei defunti. Quelli pi usa- ni erano soliti ornare con alberi om-
giardinieri nei giardini contigui. ti per le decorazioni anche interne era- brosi e fiori le zone intorno ai templi
Si sa che il cipresso era usato per ripa- no i garofani e i narcisi. che divennero veri e propri giardini,
Larte del giardinaggio era molto dif- usanza che proveniva dal Medio Orien-
fusa nellantica Roma ed era oggetto te dove giardini rigogliosi si trovavano
di una speciale attenzione che pu es- intorno alle aree dei templi a partire dal
sere paragonata, ai nostri giorni, a quel- secondo millennio prima di Cristo.
la delle popolazioni anglosassoni tra le Il gusto per la realizzazione dei giardi-
quali rappresenta unesigenza diffusa ni, specie nelle zone sacre e sepolcrali,
tra tutti i ceti sociali, dal contadino al si diffuse prima in Grecia e in seguito a
ricco proprietario. Roma dove divenne una vera e propria
A Pompei si sono trovati esempi di ca- arte alla quale si ispirarono i secoli suc-
se in cui il peristilio era stato sacrifica- cessivi e a cui, anche ai nostri giorni,
to per ricavarne un giardino o veniva possiamo considerarci debitori.
sostituito da pergolati e cancellate di le-
gno ricoperte da piante rampicanti rea- A fronte:
lizzando cos un ambiente intermedio Pianta di Roma antica tratta dal
Thesaurus Antiquitatum Romanorum
tra cortile e giardino detto viridarium
di Georgius Graevius, incisa e
che consisteva in un vero e proprio pubblicata a Leida (Olanda) tra il 1694
giardino domestico racchiuso tra le e il 1699 da Petrus Van der Aa.
pareti di casa. Nel centro veniva di so- (Collezione della Galleria
San Lorenzo al Ducale di Genova).
Gli orti di Sallustio in unincisione lito sistemata una fontana con i pesci e
secentesca. allintorno venivano disposte delle aiuo- Un giardino in un affresco romano.
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