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COLLEGAMENTI A VITE 1
Michele Carboni
Collegamenti meccanici
rivetti, incollaggi
Madrevite
Vite (maschio) (femmina)
Assiale Taglio
M. Carboni Collegamenti a vite 1 4
Tipologie ed esempi
Grano
Simbolo
M
Simbolo
RoW
Simbolo
Rd
Simbolo
Tr
Simbolo
S
Filettature metriche
ISO 68-1
ISO 261
ISO 262
UNI 5737
Osservazioni
La sezione resistente
definita come:
2
2 + 3
=
4 2
anche se, a favore di
sicurezza, si pu
assumere la sezione di
nocciolo A3
Passo grosso
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Filettatura metrica ISO - Passo
M6 oppure M6 0.75
24 0.75 M
M. Carboni Collegamenti a vite 1 14
Resistenza delle viti
Nel calcolo della resistenza dei collegamenti a vite, si deve tenere conto di:
Nel caso statico necessario che la vite non snervi quando soggetta al
carico massimo FA,max, quindi deve essere:
dove il coefficiente di sicurezza h assume
= valore tra 1.1 e 1.5 in fase di dimensionamento
Nel caso di fatica necessario che la vite non superi il limite di fatica
quando soggetta al ciclo di carico massimo FA,max-FA,min, quindi deve
essere:
dove il coefficiente di sicurezza h assume
=
valore tra 1.1 e 1.5 in fase di dimensionamento
valori relativi a 2106 cicli
Viti bonificate Viti rullate
la resistenza a fatica NON elevata
questi valori del limite di fatica includono
gi gli effetti b2, b3 e Kf
questi valori del limite di fatica NON
includono leffetto dello sforzo medio
smed del ciclo. Per trovare slim,
necessario correggerli opportunamente
entrando nel diagramma di Haigh
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Calcolo di viti serrate e sollecitate
assialmente
TA=TGA+TK TK
Per il calcolo del momento torcente TK, necessario a vincere lattrito tra
dado e superficie di appoggio, si ipotizza che il tiro FS da imprimere alla
vite sia concentrato sulla circonferenza media del dado
Il momento TK risulta quindi essere:
=
2
mK: coefficiente di attrito tra dado e superficie di appoggio
dm: diametro medio del dado, pari a 1.5 il diametro esterno d (o D) della vite
Per il calcolo del momento torcente TGA, necessario a vincere lattrito tra
vite e madrevite, si comincia dal caso semplice di filettatura quadra e in
assenza di attrito (caso a). Tutte le forze in gioco si assumono applicate al
diametro medio della filettatura d2 (o D2)
FS: tiro assiale della vite (verticale)
FU: forza tangenziale alla vite
(orizzontale)
FN: forza normale alla filettatura
Fres: forza risultante sulla filettatura
j: angolo dellelica = tan-1[passo/(pd2)]
2
Ris. orizzontale = 0 Ris. momento = =
2
= tan
2 2
Ris. verticale = = tan = tan
2 2
E interessante notare come, in un mondo senza attrito, i giunti bullonati
potrebbero essere serrati lo stesso per la sola inclinazione geometrica del
filetto
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Calcolo di viti serrate e sollecitate
assialmente
Si tiene conto dellattrito tra vite e madrevite (caso b), tramite il coefficiente
di attrito m=tan(r), dove r langolo di attrito
2 2 2
= tan + = = tan + = tan +
2 2 2
2 2
dove il coefficiente di sicurezza h assume
= + 3 = valore tra 1.1 e 1.5 in fase di dimensionamento
Nel caso di fatica sempre necessario che la vite non superi il limite di
fatica. Le normative di riferimento, inoltre, suggeriscono di verificare
linfluenza del momento di serraggio sempre e solo staticamente, quindi la
verifica a fatica interessa solo la componente ciclica dello stato di sforzo e
consiste, nuovamente, in: