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ETICA ED

ESTETICA
DEGLI AVANZI

A. Anzani
18/09/2017

1
Immagine di R. Pane
Abitare, cos come respirare,
interagire con le persone, produrre cultura,
una delle forme in cui si sviluppa
il nostro modo di essere nel mondo.

I luoghi fisici sono lo scenario


entro cui si manifestano
le relazioni umane pi significative.

2
Il progetto degli spazi
non pu evitare di assumere un punto di vista globale,
come indicano tutte le scienze
alle quali fa capo lecologia umana.

E quindi chiamato a ridefinire un nuovo equilibrio


tra uso del territorio e benessere psico-fisico,
contribuendo a porre un freno al consumo di suolo,
di energia, di patrimonio edificato e naturale.

,
. 3
PROGETTO DEGLI SPAZI E SOSTENIBILITA

Quando pensiamo a un edificio green,


tendiamo a immaginare una nuova
costruzione.
In realt, l'edificio pi green spesso
quello che gi stato costruito.
La riabilitazione e il riuso di strutture
esistenti hanno in s un potenziale
straordinario per realizzare comunit
sostenibili.

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Oltre a essere una necessit,
questa una sfida formidabile per la cultura del progetto
che si trova a intervenire in contesti esistenti,
caratterizzati da stratificazioni storiche significative.
La vivibilit dello spazio
si fonda non solo su aspetti razionali e funzionali,
ma anche su valori e significati
che permettono alle persone
di sentire un legame di appartenenza con i luoghi
e di riconoscerli,
includendoli nelle proprie mappe interiori.
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MEMORIA

Da un punto di vista antropologico,


i luoghi che non hanno memoria
non possiedono la qualit di farci sentire in intimit con loro
(F. La Cecla)
Il progetto deve cercare di accedere
a tutti i tipi di memoria:

rammentare (mente) memoria mentale

ricordare (cordis, cuore) memoria emozionale

rimembrare (remember) memoria inscritta nelle membra

(Marchino, 2011)
Cos come il corpo, luogo della memoria individuale,
pu essere sede di blocchi e di sofferenza,
allo stesso modo la citt, luogo della memoria collettiva,
pu essere sede di spaesamento
E
C
O
L
O
G
I
A
LA CITT INVISIBILE

quella che ciascuno di noi sogna,


ricorda, desidera, immagina

quella di cui non ci accorgiamo

esiste senza essere notata perch


sfugge all'attenzione conscia

se noi riuscissimo a usare


l'inconscio, la citt ci apparirebbe
diversa e certamente pi ricca

l'inconscio non si tocca con le


mani, non si lascia plasmare in
forme definite, e tuttavia
promuove e abita ogni
costruzione

(M. Pignatelli).
LANIMA DEI LUOGHI
2004

Hillman sostiene che i luoghi


hanno un'anima, sono
popolati di divinit diverse,
assumono i pensieri e le
tradizioni degli uomini che li
abitano da secoli o millenni.
L'anima dei luoghi respira
insieme all'anima del mondo
e alla nostra anima.

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Lintima qualit di un luogo dovuta sia alla percezione del clima e
della geografia, sia allIMMAGINAZIONE:
per questo necessario stare a lungo in un luogo, perch
limmaginazione possa rispondere.
IDENTITA

Ci sono luoghi che hanno


significati per intere
comunit, che veicolano
frammenti di qualcosa che
d senso all'oggi e diventa
identitario.
IDENTIT

L'identit il sentire di essere continuo nel


tempo e separato (ma connesso) con gli altri.

un'operazione di memoria, per cui ci


riconosciamo e ci distinguiamo dagli altri

Il nostro utilizzo e la nostra osservazione dello


spazio in cui viviamo un processo in
divenire, che si sviluppa nel fluire del tempo.

Non solo nel nostro tempo, ma anche nel


tempo degli altri: quando si tratta di questioni
di identit, anche con altri del passato, il cui
tempo e la cui memoria sicuramente giocano
un ruolo rilevante nella nostra percezione e
riconoscimento identitario di un luogo.
IDENTITA
La storia anche violenza, e spesso lo spazio della grande citt ne
riceve in pieno i colpi e porta il segno delle ferite.

Questa vulnerabilit e questa memoria somigliano a quelle del


corpo umano, e sono indubbiamente esse che ci fanno sentire la
citt cos vicina, cos emozionante.

Le nostra identit sono messe in gioco quando la forma della


citt cambia, e non abbiamo difficolt a immaginare ci che i suoi
pi brutali sconvolgimenti hanno potuto rappresentare per coloro
che ne sono stati vittime insieme ad essa.
(Rovine e macerie, Marc Aug)
ZONE DI CONFINE

Nelle zone di confine si


integrano interessi e
mondi artificiosamente
ritenuti separati.

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RESTAURO
E BELLEZZA

DESIGN E PSICOLOGIA
MEMORIA E ECOLOGIA

CORPO
vivibilit e
memoria
IL RESTAURO

Il restauro, che costituisce uno degli aspetti del fare


architettura, una modalit di intervento sul costruito
che pi di ogni altra spinge a porsi criticamente nei
confronti del passato.

Il progetto di restauro viene oggi considerato un


intervento utile a conservare e soprattutto ad
attualizzare lopera architettonica affinch essa sia
trasmessa al futuro e risponda alle necessit
contemporanee.

Problemi che il restauro si pone: reintegrazione delle


lacune, eventuale rimozione delle aggiunte,
reversibilit e distinguibilit dellintervento, controllo
critico delle tecniche.
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ORIGINI

Il pensiero sul restauro ha avuto una


formulazione quasi simultanea in ogni parte
dEuropa.
Alcune riflessioni risalgono al Dictionnaire
d'architecture di Quatremere de Quincy
(1832) che, fornendo il concetto di
monumento, implica il principio della
soggettivit e temporaneit della sua
attribuzione.
.

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CRITERI DI BASE

Minimo intervento e omogeneit


Reversibilit almeno potenziale; preferibile
aggiungere che togliere.
Compatibilit meccanica e chimico-fisica con le
preesistenze
Durabilit uguale per le parti antiche e per le moderne
Conservazione dellautenticit (distinguibilit,
riconoscibilit delle aggiunte)
Attualit espressiva, cio rifiuto dellimitazione, del
ripristino, del finto antico e sperimentazione di minime
opportunit di espressione attuale per le indispensabili
aggiunte e modifiche che occorrer apportare.
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RESTAURO, IMPOSSIBILE DISCIPLINA
ANTINOMIE

(R. Masiero, 2005)

materia/ forma, forma/contenuto, natura/artificio,


natura/cultura, natura/storia, nuovo/antico,
tradizione/progresso, creazione/ripetizione,
autenticit/inautenticit, vero/falso,
comprensione/precomprensione,
produzione/riproduzione, libert/necessit
I valori psicologici

non vogliamo conservare dimensioni e


immagini del passato poich le troviamo
belle, o magari interessanti e curiose, ma
perch esse fanno parte della nostra
memoria e quindi del nostro prezioso
patrimonio psicologico.
negli spazi del passato noi ci sentiamo
come dilatati ed espansi nelle forme che ci
circondano, () perch esse sono come
unestensione del nostro corpo.

(R. Pane)
LA TORRE DI BOLLINGEN

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MEMORIA

I luoghi hanno ricordi. La memoria non


nella nostra testa, inscritta nel mondo.
Il restauro un recupero della memoria, la
cura di unamnesia.

Nella nostra epoca si assiste a un


disorientamento della psiche: perdita della
memoria dovuta agli eccessi del costruire,
dello sviluppo, degli spostamenti. La
continua distruzione di palazzi come si fa
per ristrutturarli equivale a una lobotomia,
una perdita di ricordi e di immagini.
(J. Hillman)
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VIETNAM MEMORIAL
WASHINGTON

Un muro che affonda nella


terra, non eroico ma tragico.

29
Ground Zero di New York
Il vuoto come icona dell
distruzione
(E. Morezzi) 30
DOME DI HIROSHIMA

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Il grande santuario di Ise ( Ise-jing) un gruppo
di jinja (santuari shintoisti) consacrato alla dea Amaterasu
Omikami nella citt di Ise, situata nella prefettura di Mie,
in Giappone. 34
Il centro antico di Varsavia

Nel 1944 Varsavia venne rasa al


suolo. Si decise di ricostruire sia
la parte vecchia che quella
nuova comera e dovera sulla
base delle vedute
settecentesche del Canaletto e
di alcuni rilievi effettuati negli
Varsavia bombardata
da http://archiviofoto.unita.it anni trenta. Venne altres messa
in luce la cinta muraria del XIV-
XV sec., gi parzialmente
rinvenuta nel 1937, integrandola
con terrapieni sistemati a verde.
Secondo R. Pane, larchitettura
contemporanea non avrebbe
potuto compensare e sostituire il
significato che limmagine
storicizzata della citt aveva
35
assunto per la nazione.
36
LA RICOSTRUZIONE
DEL PONTE DI
MOSTAR

37
CAMPANILE di S.MARCO, Venezia (1902)

CATTEDRALE di NOTO (1996) TORRE CIVICA, Pavia (1989)


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La nave di Teseo sul vaso Franois
BELLEZZA

L'esperienza estetica dovrebbe


costituire non uneccezione ma un
normale attributo della nostra
esistenza quotidiana.
La fruizione estetica dei valori
ambientali deve costituire il
fondamento del diritto alla citt.
(R. Pane)

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BELLEZZA
BELLEZZA
() proprio in questo modo sono costruite le vite
umane. Sono costruite come una composizione
musicale. L'uomo, spinto dal senso della bellezza,
trasforma un avvenimento casuale (...) in un motivo
che va poi a inscrivere nella composizione della sua
vita. Ad esso ritorna, lo ripete, lo varia, lo sviluppa, lo
traspone, come fa il compositore con i temi della sua
sonata. (...) L'uomo senza saperlo compone la
propria vita secondo le leggi della bellezza persino
nei momenti di pi profondo smarrimento.
Non si pu quindi rimproverare al romanzo di essere
affascinato dai misteriosi incontri di coincidenze (...),
ma si pu a ragione rimproverare all'uomo di essere
cieco davanti a simili coincidenze nella vita di ogni
giorno, e di privare cos la propria vita della sua
dimensione di bellezza."
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L'insostenibile leggerezza dell'essere, M. Kundera, 1984
Il progetto: passato e futuro

Non si deve pensare che, nel mondo dellarchitettura


come in quello degli affetti, il passato causi il presente
secondo una logica lineare e meccanicistica.

Il peso del passato diviene tale nel momento in cui il


passato viene percepito come un ostacolo o una zavorra
rispetto allattrazione che il futuro continuamente esercita
su di noi.

Per valorizzare la tensione tra passato e futuro


necessario qualificare lo spazio delle decisioni condivise
nel presente.

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Il progetto sullesistente
dovrebbe cogliere
la forza rivoluzionaria del passato (P. Pasolini)

ascoltando ci che il costruito in grado di trasmettere,


specialmente in termini di potenzialit latenti
da sviluppare in modo innovativo e sostenibile.
Progettare gli Avanzi richiede di considerare
ci che la storia ufficiale dellarchitettura
ha spesso trascurato o rimosso,
esplorando le possibilit, la realt negata,
il non convenzionale, le fratture, le ferite, le pie(a)ghe.

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La frattura il varco che introduce il senso della storia
tramite un punto vulnerabile, permette di vedere ci che
accaduto rendendosi conto delle sue conseguenze, per far
emergere ci che pu ancora accadere.

Nelle anomalie, si rivela la genesi del nuovo.

Non si tratta di rincorrere le persistenze, n di un ritorno


nostalgico allorigine, quanto di scoprire linatteso, ci che
si apre alla trasformazione e al cambiamento.

Non si tratta di leggere larchitettura nel suo svolgimento


cronologico, ma di ricavare ci che dalle rotture permane.
(C.Truppi)
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La seconda vita degli spazi

Sprecare male non solo per una questione di denaro. Il fatto


che anche gli spazi hanno un'anima, ed quella che gli abbiamo
dato noi che li abbiamo abitati.

per questo che dare nuova vita agli spazi ha un significato etico.

Le cose fanno parte delle persone che le hanno avute, e niente di


quello che passa sulla terra senza senso. Con gli spazi si
costruiscono ponti come con le parole.
Il cambiamento, e le seconde e terze e quarte vite, sono una delle
poche cose di cui nella vita possiamo stare certi.

(F. Sgaggio, 2015)


ETICA DEGLI AVANZI

La sfida dimostrare che


attraverso innovativit
nelluso delle energie rinnovabili,
un riuso intelligente dellesistente
e il minimo intervento
si possono raggiungere
livelli avanzatissimi di qualit urbana
e la creazione di spazi accoglienti.
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