Você está na página 1de 4

Analisi di progetto del telaio di un pianoforte a

coda Stuart and Sons


D. Clausen, B. Hughes and W. Stuart
Department of Mechanical Engineering
Faculty of Music
The University of Newcastle
University Drive, Callaghan, NSW 2308, AUSTRALIA

Abstract
In questo articolo si descrive un'analisi di progetto del telaio di un pianoforte a coda della Stuart and Sons, il
pi moderno costruttore di pianoforti nel mondo. Il telaio, le corde ed i perni a sbalzo sono stati modellati
accuratamente facendo uso dell'analisi con elementi finiti. Sono state applicate a tutte le 258 corde le
corrispondenti tensioni, ed il modello stato risolto. I risultati dell'analisi hanno mostrato che il telaio era
ragionevolmente efficiente dal punto di vista strutturale. Alcune modifiche alla forma di varie sezioni
all'interno del telaio hanno permesso di ottenere una riduzione della massa della struttura di circa 7 Kg, ed
un aumento generale della resistenza.

Introduzione
La storia di tre secoli del pianoforte acustico riflette una miriade di conquiste intellettuali, sociali e
tecnologiche. I costruttori di pianoforti del secolo 19o sono stati cos abili nell'applicare le conoscenze
scientifiche e ingegneristiche ereditate dal secolo precedente allo sviluppo dello strumento, che sono in
molti oggi a credere che la progettazione del pianoforte acustico avesse raggiunto la perfezione. Questo
modo di pensare, purtroppo, non corretto poich ignora i significativi progressi svolti nelle conoscenze
scientifiche e ingegneristiche nel secolo 20o. L'accettazione generale di questo pensiero, tuttavia, ha
provocato una standardizzazione della forma del pianoforte e della sua resa musicale. Questa l'eredit del
costruttore di pianoforti del 20o secolo.

Wayne Stuart, nel mondo il pi recente progettista e costruttore di pianoforti a coda da concerto, motivato
dall'idea che c' vita oltre lo Steinway! Ha speso met della sua vita studiando, facendo ricerca ed infine
progettando e costruendo un pianoforte da concerto per dimostrare questo assunto. Dopo un'esibizione su di
un pianoforte Stuart and Sons alla Sala da Concerti del Conservatorio all'Universit di Newcastle, il grande
pianista Michele Campanella ha scritto: "con grande piacere ed interesse, ho avvertito il nuovo suono del
pianoforte Stuart and Sons. Mi fa piacere che in Australia ci sia un tale interesse per il futuro ".

Il pianoforte Stuart and Sons apre una nuova via a uno strumento con una lunga tradizione di lento
adattamento alle innovazioni ed ai cambiamenti. La sfida sta nel costruire un nuovo pianoforte a coda da
concerto unendo le qualit musicali tradizionali alla tecnologia e le abilit contemporanee, per produrre uno
strumento musicale capace di entrare nella mentalit del futuro.

L'attenzione di Stuart si focalizzata sull'accoppiamento tra le corde ed i ponticelli e gli appoggi a spigolo
che delimitano la lunghezza della corda, la quale determina la frequenza di vibrazione. In collaborazione con
i colleghi del Dipartimento di Ingegneria Meccanica della sua Universit, Stuart ha sviluppato una
particolare forma del ponticello destinata a mantenere verticale il modo di vibrare prodotto quando il
martelletto colpisce la corda. Confrontati al pianoforte standard, questi nuovi strumenti dimostrano un
drastico miglioramento nell'intonazione e nello smorzamento durante i transitori di decadimento della
vibrazione delle corde.

Stuart ha ritenuto che il peso del telaio del suo pianoforte a coda fosse eccessivo. Si potuto ottenere una
riduzione di peso del telaio di ghisa solo riducendo le dimensioni di alcune sezioni all'interno della struttura.
Questa operazione non pu essere fatta in modo intuitivo, data la geometria complessa del telaio e la
necessit di verificare la resistenza statica e dinamica del telaio. Si cos svolta un'analisi ad elementi finiti
con Straus7, per modellare la struttura esistente e per valutare gli effetti di ogni cambiamento sulle
prestazioni generali della struttura. Il metodo degli elementi finiti largamente utilizzato in campo
industriale, ma, dato lo scarseggiare delle pubblicazioni in materia, sembra essere usato raramente o non
essere sfruttato affatto nella progettazione dei telai dei pianoforti di alta qualit. Uno degli scopi di questo
articolo quello di indicare che questi strumenti di calcolo possono essere estremamente utili ai progettisti
di pianoforti come anche ai progettisti di altri strumenti musicali. Prima di descrivere il lavoro, tuttavia,
utile illustrare ci che sta alla base del progetto di un telaio di pianoforte.

Progetto del telaio del pianoforte


Il telaio del pianoforte, struttura massiccia che sta alla base delle funzionalit acustiche e strutturali dello
strumento, deve non soltanto essere in grado di sostenere gli oltre 230 kN della tensione delle corde, ma
deve possedere determinate propriet che possono apparire tra loro contrastanti. Per esempio, la struttura del
telaio deve essere rigida ma deve anche mantenere una determinata flessibilit; il telaio deve avere massa
sufficiente per favorire le basse frequenze ma non deve ostacolare quelle alte; dovrebbe essere costruito con
un materiale con basso coefficente di dilatazione termica per minimizzare i cambi di tensione delle corde e
quindi delle frequenze di vibrazione; dovrebbe essere relativamente rapido e semplice da produrre,
solitamente con un procedimento di fusione; essere piacevole esteticamente, poich esso quasi sempre
visibile al pubblico; avere una forma che lasci spazio alle varie componenti della meccanica del pianoforte
ed essere progettato in modo che nessuna frequenza di risonanza possa interferire con la gamma delle
frequenze dello strumento. Inoltre auspicabile che il telaio del pianoforte abbia la minima massa possibile
senza che ne siano compromesse le funzionalit musicali.

Modellazione con gli elementi finiti


Si creato e risolto con Straus7 un modello dettagliato ad elementi finiti del telaio gi esistente del
pianoforte Stuart and Sons. La geometria complessa del telaio fuso del pianoforte stata modellata
utilizzando oltre 5000 elementi piani "thin shell" (guscio sottile). I vari colori degli elementi, mostrati nella
figura del modello, indicano sezioni di spessore differente. Le regioni della struttura in cui la forma e lo
spessore variano rapidamente, e dove sono probabilmente forti le variazioni di tensione, sono state
modellate con molti piccoli elementi per riprodurre esattamente le prestazioni della struttura. Le corde del
pianoforte e i perni a sbalzo sono stati modellati usando elementi trave ("beam"); questo un elemento
utilizzato tipicamente per modellare i corpi lunghi e snelli aventi sezioni trasversali costanti e compatte. La
tensione delle corde stata applicata usando una tecnica termica che causa una contrazione assiale negli
elementi vincolati che rappresentano le corde; in questo modo li si sottopone a tensione. Il modello del telaio
stato vincolato in modo da simulare il pi fedelmente possibile le connessioni all'interno del pianoforte. Si
trovato che la massa ed il baricentro del modello erano molto vicini a quelli del telaio reale, il che un
segno della buona accuratezza geometrica del modello.
In figura si mostra solamente la mappa della tensione equivalente di Von Mises nel telaio sottoposto alla
tensione delle corde. Questi risultati indicano che la maggior parte del telaio sollecitato in modo leggero,
ad eccezione della sezione inferiore delle tre barre di rinforzo che attraversano la zona del telaio in cui vi
la generazione del suono. Come previsto le tensioni massime si sono rivelate inferiori ai valori di resistenza
del materiale della struttura, cio ghisa grigia. Sono state svolte ulteriori analisi per prevedere il carico con
cui le membrature della struttura arriverebbero al collasso per instabilit. Si trovato che la pi lunga delle
barre di rinforzo sarebbe la prima a cedere se le tensioni delle corde fossero accresciute circa del 25%.
Inoltre, si trovato che le frequenze di risonanza del telaio sono prossime ad alcune delle frequenze di
vibrazione delle corde. Si tuttavia riscontrato che le corde non possono causare uan risonanza riflessa nel
telaio, probabilmente perch l'energia di vibrazione disponibile non sarebbe sufficiente ad eccitare la
struttura. In generale, le analisi hanno mostrato che il telaio possiede una struttura ragionevolmente
efficiente. Tuttavia si provveduto a riprogettarlo, data la distribuzione irregolare delle tensioni all'interno
della struttura.

I vincoli fisici imposti al progetto del telaio del pianoforte hanno portato essenzialmente ad evitare
variazioni significative di forma. La maggior parte dei cambiamenti hanno riguardato le dimensioni di
alcune sezioni della struttura; le sezioni meno sollecitate hanno subto una riduzione di dimensioni, mentre
alcuni delle membrature pi sollecitate, principalmente i rinforzi, sono stati ingranditi. Inoltre ogni
cambiamento apportato al telaio non avrebbe dovuto ridurne la resistenza all'instabilit, come anche
alterarne significativamente le frequenze di risonanza. Le modifiche finali alla struttura hanno permesso di
ridurrne la massa di circa 7 Kg, accrescendone simultaneamente la resistenza generale. Il telaio ora
strutturalmente pi efficiente.

Conclusioni
Il lavoro descritto in questo articolo mostra come gli strumenti sofisticati di calcolo per la progettazione
possano essere effettivamente utilizzati per migliorare le prestazioni strutturali dei telai dei pianoforti, e
molto probabilmente di qualunque altro strumento musicale. Ci non facile, poich molti progettisti non
hanno familiarit con le fini e sottili caratteristiche che fanno la differenza tra uno strumento di alta qualit e
uno di qualit scarsa. Per contro i progettisti ed i costruttori di pianoforti generalmente non capiscono i
principii fondamentali di ingegneria che stanno alla base della corretta progettazione strutturale di un
qualsiasi strumento. All'Universit di Newcastle, in Australia, una collaborazione riuscita fra un progettista e
costruttore mondiale di pianoforti di classe ed ingegneri esperti, ha portato ad un progetto strutturalmente
pi efficiente di un telaio di pianoforte a coda in ghisa. Il lavoro, tuttavia, non finisce qui.

Il modo pi semplice di ridurre il peso di un telaio consiste nel produrlo con un materiale leggero e
resistente. Le indagini fin qui svolte, hanno suggerito che un materiale adatto ed in grado di ridurre il peso
della struttura anche del 75%, potrebbe essere un composito rinforzato con fibre di carbonio. Mentre
relativamente facile progettare e costruire un telaio resistente e strutturalmente efficiente utilizzando fibre di
carbonio, pu risultare molto pi difficile accertare che la struttura abbia qualit musicali altamente
desiderabili. Questo ultimo vincolo di progettazione potrebbe rivelarsi una sfida molto importante.

Você também pode gostar