Non inconsueto riscontrare in questi ultimi tempi un ap-
proccio alla specificit della rivelazione cristiana oscillante tra un nomadismo spirituale privo di radicamenti profondi ed un tra- dizionalismo timidamente arroccato ad unidea di Tradizione che ne mortifica il respiro e le virtualit liberanti. In tale koin cultu- rale si saluta con gratitudine lapparizione di un testo dedicato ad una figura esemplare di monaco e ricercatore perennemente in veglia come il padre Giovanni Vannucci osm., nel cui percorso di vita e pensiero ritorno alle fonti ed apertura al novum crebbero in maniera proporzionale e non contraria, in un intreccio fecondo e fecondante le esistenze di molti che ebbero la fortuna di cono- scerlo e seguirlo. Oggi la fisionomia e litinerario spirituale del servita vengono ripercorsi e ricollegati in una splendida sintesi nel lavoro di Alberto Camici: Uomo di Luce. Mistagogia e vita spiri- tuale in Giovanni Vannucci. Gi autore di alcuni illuminanti testi sulla riscoperta dellitinerario iniziatico cristiano, Alberto Camici dispiega in un efficace trittico le radici e le linee portanti del magi- stero spirituale di Vannucci. Appartenenza profonda e continua- mente riattinta alle radici della spiritualit monastica servita con le caratteristiche di attenzione e servizio alla Parola da rintracciare e servire, serbare, nello studio, nellinteriorizzazione profonda e nellagape fraterna ; attento lavoro di recupero del linguaggio simbolico e di un pensare integrale pi consoni a suggerire senza tradire in rigide griglie concettuali oggettivanti linaudito evento
* A. Camici, Uomo di Luce. Mistagogia e vita spirituale in Giovanni Van-
nucci, Il Segno dei Gabrielli Editore, Verona 2002. 698 Uomo di luce. Mistagogia e vita spirituale in Giovanni Vannucci
dellincarnazione del Verbo, la reciproca simbolizzazione di divi-
no-umano in Cristo volto divino delluomo e volto umano di Dio (Evdokimov), convergono infine, naturalmente, in una rin- novata e potente eloquenza del processo iniziatico, mistagogico, al Mistero - Sacramento del Cristo, in cui Vannucci si fa guida e mae- stro in quel progressivo risvegliarsi e con-formarsi di tutto luomo, attraverso i simboli ed i passaggi sacramentali, allabbraccio deifi- cante del Signore che ci raccoglie e vivifica, insieme al creato tutto, nel suo Corpo, come suo Corpo unificato nellamore ad immagine ed imitazione terrena della Triunit divina. Nella ricerca inesau- sta eppure silenziosa e discreta di questo Pellegrino dellAssolu- to come titolava uno dei pi noti libri di Vannucci i topoi clas- sici dellascesi e della contemplazione cristiana vengono coniugati ed integrati con sapienza ed intelligenza critica alle suggestioni provenienti da orizzonti religiosi altri, dalla religiosit orientale come dai testi della tradizione ermetica ed alchemica che Vannucci frequentava vagliandone e misurandone stimoli ed ambiguit alla luce del Cristo, di quella sintesi teantropocosmica che in Lui ha preso carne coniugando senza separazione n confusione paesaggi e passaggi dello spirito, semina Verbi che nel campo del suo Corpo ecclesiale perdono reciproche giustapposizioni e si armo- nizzano in una sinfonia che ne esalta i singoli sapori e saperi senza mortificarli. Uomo del silenzio e dellincontro, il Padre Giovanni era un monaco che riconosceva nel suo habitus non un segno di se- parazione ma il costitutivo antropologico profondo che ciascuno di noi chiamato ad attingere, unificando nello spirito, nel fondo dellanima spalancata sul mistero di Dio, le potenze e le facolt psi- chiche e corporee integrate reciprocamente in una armonica peri- coresi in cui lanima vivifica il corpo e lo spirito, congiunto con lo Spirito di Dio, pneumatizza tutto lessere umano riportato alla sua integrit originaria, sofianica. Il cuore-spirito, latanor alchemico, il graal della tradizione ermetica era il luogo nel quale e dal quale egli contemplava il mistero degli esseri e delle cose, una intelligen- za amante ed un amore sapiente liberati da ogni volont di poten- za, battezzati nella morte e resurrezione del Cristo e restituiti in dono incessante, mai posseduto, perenne sorpresa e stupore del- lintelletto che si coglieva incessantemente nato e rinato, donato e Uomo di luce. Mistagogia e vita spirituale in Giovanni Vannucci 699
per-donato a se stesso in unit con tutte le creature, in una nascita
eterna di Dio nelluomo e delluomo in Dio. Uomo della Parola, servo della Parola in un ascolto obbediente al suo dirsi e darsi, al suo offrirsi ed emergere nelle coordinate storico temporali senza esaurirvisi ma fecondandone il divenire, strappandolo dalla cattivi- t della sterile ripetizione, dal vacuo ac-cadere e gravitandolo verso il compimento del Regno, verso quella temporalit compiuta, cal- cedoniana, di perenne fidanzamento, di sincronia perfetta tra dono e risposta, invocazione e lode costitutivi il divenire triunitario stesso. In questo lavoro di riscoperta delle intuizioni spirituali e mistiche, in buona parte ancora inedite ed inaudite, del padre Gio- vanni, lautore ci coinvolge e si coinvolge nella testimonianza del- lurgenza di una sempre rinnovata iniziazione ed attenzione al mi- stero del Cristo ed in Lui, nel suo Spirito, al mistero ultimo del co- smo e dellumanit, di ogni creatura e di ciascuno di noi, parole-lo- goi che vibrano nel Logos incarnato, che strutturano una carne ed un corpo, un desiderio di comunione che solo assunto in Lui, uni- ficato e ri-ordinato dal peccato-anoma disordine (esistenziale, non astrattamente morale), ritrova le sue radici compiendosi, non an- nullandosi, nellinserimento al Suo Corpo pneumatizzato, dilatato alla misura delluniverso intero. LIncarnazione ha ricapitolato lunit umana in tal modo che lumanit, ormai, non altro che il Corpo di Cristo e la Chiesa il luogo storico e spirituale in cui que- sta umanit rinnovata prende coscienza del suo essere e della sua vocazione: in cui i suoi membri si confessano e si scoprono mem- bri gli uni degli altri (O. Clment), nella stessa Vita senza fine. Tra disinvolti ritorni ad una concezione di mistica spesso sconfi- nante in un vago sentimento dellimpersonale, dellimmediato e del fusionale ed una prassi cristiana declinata moralisticamente come imitazione di Cristo, la rilettura che dellopera e del pen- siero di Vannucci ci viene offerta da Alberto Camici ha il pregio di riportarci allunit profonda tra momento teologico, spirituale e li- turgico-rituale della rivelazione cristiana, unit spesso obliata e del cui rammemoramento non possiamo che essergli grati.