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Sara Padovani
PRINCIPIO DI INDISTINGUIBILIT
dato un sistema contenente N particelle fra loro identiche, impossibile che una
misura dia risultati diversi se si immagina di scambiare fra loro due particelle
Sia
a ,b (r1 , r2 , t ) = (r1 , r2 , t )
la funzione donda che descrive il sistema costituito da due particelle
identiche non interagenti , tale per cui allistante t
la particella a si trova nella posizione r1
la particella b nella posizione r2
ih = H
t
con H hamiltoniano del sistema:
2 2
h h
H = 12 22 + U (r1 , r2 , t )
2m1 2m2
2
(r1 , r2 , t ) d 3 r1d 3 r2 = 1
h2 2 h2 2
1 (r1 , r2 ) 2 (r1 , r2 ) + U (r1 , r2 ) (r1 , r2 ) = E (r1 , r2 )
2m1 2 m2
La MQ mi fornisce gli strumenti per costruire una funzione donda che descrive
lo stato di un sistema costituito da particelle identiche senza specificare quale
particella sta in uno stato e quale nellaltro.
P (r1 , r2 ) = (r2 , r1 )
Applicando loperatore P due volte, si deve riottiene la situazione iniziale ossia:
Significa che esistono due tipologie di funzioni donda che possono descrivere
il sistema:
(r2 , r1 ) = + (r1 , r2 ) Simmetrica
(r2 , r1 ) = (r1 , r2 ) Antisimmetrica
a (r1 ) = b (r1 )
a (r2 ) = b (r2 )
Si ha che
= Yl m ( , ) ( spin )
simmetrica
FERMIONI: o viceversa
antisimmetrica
l'elettromagnetica fotone
FORZE debole bosoni W e Z
FONDAMENTALI forte gluoni
gravitazionale gravitone
Dal punto di vista sperimentale, nel frattempo, i tempi erano maturi per
l'osservazione degli effetti di tale ipotesi.
La nuova teoria di fisica richiese una ridefinizione generale dei principi della
meccanica statistica: inoltre, fu necessario utilizzare due diversi metodi statistici
per descrivere le propriet fisiche di sistemi di particelle quantistiche. Per la
descrizione statistica di sistemi di particelle dotate di spin semi-intero
(fermioni) si richiedeva la statistica di Fermi-Dirac, mentre per sistemi di
particelle dotate di spin intero (i bosoni) era necessaria la statistica di Bose-
Einstein.
Statistica classica:
La statistica di Maxwell-BoItzmann stata ricavata nell'ambito dello studio della
teoria cinetica dei gas, nella quale si assume che le molecole interagiscono tra
di loro molto debolmente e solo durante le collisioni: si possono quindi
trascurare tutti gli altri tipi di forze possibili.
C. Maxwell
L. Boltzmann
Sara Padovani Fisica Moderna 2009/2010 23
Statistica di Maxwell-Boltzmann
IPOTESI:
1. Sistema chiuso
2. Particelle distinguibili
3. Interazioni deboli particelle non-interagenti
4. N=cost. E=cost.
5. Tutti i parametri rilevanti (volume, ...) che determinano gli stati del sistema
sono costanti.
6. Si conoscono gli stati di particella singola 1, 2, ... S e
le loro energie 1, 2, ...
1 2 3 ... S N
i =1
i =N
1 2 3 S Vincoli
S
N1 N2 N3 NS
i =1
i Ni = E
1 2 3 ... S N
i =1
i =N
1 2 3 S Vincoli
S
N1 N2 N3 NS
i =1
i Ni = E
Voglio determinare:
1. Il numero di modi W associato ad una certa ripartizione (macrostato)
S
1
W = W1 W2 K WS si ottiene W = N !
i =1 N i !
Numero di modi
Distribuzione pi probabile
S S
L( N 1 , K, N s , , ) = ln W N i N i N i E
i =1 i =1
La condizione necessaria per avere un estremo che le derivate parziali si
annullino:
L L L
=0 =0 =0
N i
S S
L( N 1 , K , N s , , ) = ln W N i N i N i E
i =1 i =1
La condizione necessaria per avere un estremo che le derivate parziali si
annullino:
S
L
=0 N
i =1
i =N
S
L
=0
i =1
i Ni = E
L ln W
=0 i = 0
N i N i
Fornisce i valori N1, ..., NS per la distribuzione pi probabile
Formula di Stirling
ln N! N ln(N ) N
Distribuzione pi probabile
S s s
1
W = N ! ln W = ln N ! ln N i ! ln W = ln N i !
i =1 N i ! i =1 i =1
Distribuzione
1 ln W
N i = i i = 0
e e N i
N i =N
N1 N!
W1 = g1
N1!( N N1 )!
Numero di modi
S N
gi i
W = W1 W2 K WS si ottiene W = N !
i =1 N i !
g Ni
S
W = N !
i =1 N i !
s s
ln W = ln N + N i ln g i ln N i !
i =1 i =1
s s
gi s
ln W ln g i N i ln N i N i = ln N i
i =1 i =1 i =1 Ni
Distribuzione
gi ln W
N i = E i = 0
e e N i
gi
N i = i
e e
Fattore di
Ni 1 Boltzmann
ni = = i
numero medio di gi e e
particelle per stato
gi
N i = i N = N i = g i e e i =e g i e i
e e stati stati stati
Z = g i e i
N
stati
e =
Z
= ln Z ln N
N Z
Ni = g i e i Z = g i e i = g i i e i
Z stati stati
N N Z ln Z
E = i Ni = g e i i
i
= = N
stati Z stati Z
E ln Z Energia media
= = per particella
N
numero medio di
Ni 1 N ( ) 1
ni = = i n( ) = = E particelle che occupano
gi e e g ( ) e e un singolo stato
Funzione di partizione
Z = g i e i Z = g ( )e d
stati 0
ds
Se la densit degli stati definita come: g (E ) =
dE
Ni 1 N i
ni = = i dn = e e ds = e g ( )d
a i
gi e e Z
Numero medio di particelle per stato
N N
ni = g i e i dn = g ( )e i d
Z Z
ln Z
= = ln Z ln N
N
Z = g ( )e
d dn = g ( )e i d
0
Z
ds * = Cdxdydzdp x dp y dp z
Integrando su tutto il volume occupato dal gas
ds = CVdp x dp y dp z = CV 4p 2 dp
p2
Energia delle particelle libere E=
2m
2 dp
ds = CV 4p = CVg ( p) dE
dE
3 1
g ( ) = ds / d = 2CV (2m ) V 2 2
3 1 1
g ( ) = 2C (2m ) 2 V 2
= BV 2
Z = g ( )e 3 2
d Z = g ( )e
d = BV 2
0 0
2
3 3
Z = (2m ) 2 CV 2
3 3
Z = (2m ) CV 2 2
V 3 3
= ln Z ln N = ln (2m ) C 2
2
N
ln Z
=
1
Teoria cinetica del =
gas ideale KT
3
= KT
2
1 V 3 3
= = ln (2m ) C 2
2
KT N
3 1 1
g ( ) = 2CV (2m ) V 2 2
= BV 2
1 dn
Funzione di distribuzione f ( ) =
N d
Distribuzione di 2 3 1
Maxwell-Boltzmann f MB ( ) = (KT ) 2 2
e KT
2 3 1
f MB ( ) = (KT ) 2 2
e KT
2 3 1
f MB ( ) = (KT ) 2 2
e KT
1 2 2 d
= mv v= F (v)dv = f ( (v )) dv
2 m dv
3
Distribuzione di m 2 2 mv2 2 KT
Maxwell delle velocit F (v ) = 4 v e
2KT
3
m 2 2 mv2 2 KT
F (v ) = 4 v e
2KT
v 2 = v 2 F (v )dv
1 2 3
mv = KT
2 2
Ma molti fenomeni risultano comunque del tutto incomprensibili dal punto di vista
della fisica classica, tra cui ricordiamo:
E
Calore specifico a volume costante CV = = NA
T V T V
3 3
Gas monoatomico = KT CV = R
2 2
Secondo la fisica classica, il calore specifico deve rimanere finito anche allo
zero assoluto. Questo fatto per in contrasto con l'esperienza: infatti il calore
specifico decresce man mano che ci si avvicina allo zero assoluto (la cosa fu
predetta da Nerst nel 1916 ed il processo, allora ancora ignoto, secondo cui il
calore specifico decresce lo chiam degenerazione del gas, mentre un gas a
temperature vicine allo zero assoluto venne chiamato degenere).
dI KT
= 2c 4
d
Il calcolo di Rayleigh e Jeans
riproduce i dati sperimentali solo per
grandi , per piccole la formula
errata
CATASTROFE ULTRAVIOLETTA
1. Statistiche quantistiche
Fermi-Dirac
Bose-Einstein
2. Gas di Fermi
3. Gas di fotoni (applicazione della statistica di Bose-Einstein)
!
"
2 3 1
f MB ( ) = (KT ) 2 e 2 KT
La statistica di Maxwell-Boltzmann fornisce
delle buone previsioni sul comportamento di
un gas in condizioni normali (pressione
atmosferica: P = 1 atm; temperatura ambiente:
T = 300 K).
PRINCIPIO DI INDISTINGUIBILIT
dato un sistema contenente N particelle fra loro identiche, impossibile che
una misura dia risultati diversi se si immagina di scambiare fra loro due
particelle
Il sistema deve essere simmetrico rispetto a tutte le permutazioni possibili.
A. Einstein
E. Fermi
S. N. Bose
P. Dirac
Abbiamo determinato:
Il numero di modi W (MICROSTATI) associato ad una certa configurazione
(MACROSTATO)
S N
gi i
W = N !
i =1 N i !
Ni 1
ni = = i
gi e e
1 2 3 ...
N
i =1
i =N
Vincoli
1 2 3
N1 N2 N3
i =1
i Ni = E
Particelle
9 modi
distinguibili
Bosoni 6 modi
Fermioni 3 modi
N i =N
gi stati
Ni fermioni
gi- Ni stati vuoti p1 p2 p3 p4 p5
gi !
In totale i modi possibili sono: W =
N i !( g i N i )!
[ (
Wi ' = N i + g i 1 ! )]
Di queste Ni! rappresentano diverse disposizioni delle particelle (indistinguibili) e
(gi-1)! sono le disposizioni dei setti (che non comportano modifiche al sistema)
[N + (g
i i ]
1) !
W =
[N + (g
i i )]
1 !
Wi =
N i !(g i 1)! N i !( g i 1)!
gi !
Fermioni W =
N i !( g i N i )!
Bosoni W =
[N + (g
i i )]
1 !
N i !( g i 1)!
Particelle distinguibili g Ni
S
MAXWELL-BOLTZMANN
W = N !
i =1 N i !
Particelle indistinguibili gi !
Fermioni W =
FERMI-DIRAC N i !( g i N i )!
g Ni
W =
Ni!
Particelle indistinguibili
Bosoni W =
[N + (g
i i ]
1)!
Sistema
BOSE-EINSTEIN N i !( g i 1)! diluito
S S
L( N 1 , K, N s , , ) = ln W N i N i N i E
i =1 i =1
La condizione necessaria per avere un estremo (massimo) che le derivate
parziali si annullino:
S
L
=0 N
i =1
i =N
S
L
=0
i =1
i Ni = E
Distribuzione pi probabile
Stirling
gi ! gi
W = ln W ln 1N i
N i !( g i N i )! Ni
Distribuzione
Ni 1 ln W
ni = = i E = 0
gi e e + 1 N i
Distribuzione pi probabile
Distribuzione pi probabile
Stirling
W =
[N + (g
i i ]
1)! gi
ln W ln
+ 1N i
N i !( g i 1)! Ni
Distribuzione
Ni 1 ln W
ni = = i E = 0
gi e e 1 N i
Distribuzione pi probabile
g Ni
S
Ni 1
W = N ! ni = = i
i =1 N i ! gi e e
gi ! Ni 1
W = ni = = i
N i !( g i N i )! gi e e + 1
W =
[N + (g
i i 1 ! )] ni =
Ni 1
= i
N i !(g i 1)! gi e e 1
Distribuzione di Fermi-Dirac
F ENERGIA
DI FERMI
1
f FD ( ) = F
e kT
+1
Landamento di questa distribuzione molto particolare:
Il termine esponenziale ha limiti diversi per T 0 a seconda che
lenegia sia maggiore o minore dellenergia di Fermi:
1 < F
f FD ( ) =
0 > F
Per = F fFD = 1/2
F ENERGIA
DI FERMI
1
f FD ( ) = F
e kT
+1
T=0 T>0
Distribuzione di Fermi-Dirac
1
f MB ( ) = F
kT
e
1
f FD ( ) = F
e kT
+1
Confronto:Fermi-Dirac e Maxwell-Boltzmann
1 1
f MB ( ) = F
f FD ( ) = F
e kT
e kT
+1
E
E=EF
E=0
1 1 1
f MB ( ) = F
f FD ( ) = F f BE ( ) = F
e kT
e kT
+1 e kT
1
E -> 0 (cio per T -> 0 ma T
0)
Distribuzione di Bose-Einstein
1
f BE ( ) = F
e kT
1
Il significato fisico della distribuzione per i BOSONI completamente
differente di quella per i FERMIONI non esiste alcun vincolo superiore
alloccupazione di un qualunque livello energetico
E
E=EF
E=0
E. Fermi
P. Dirac
h 2 2 2
2 + 2 + 2 (r ) = E (r )
2m x y z
La funzione donda normalizzata al volume V fattorizzabile e risulta essere:
n1 n2 n3
k (r ) = Asen x sen y sen z
L L L
Con ni interi positivi. Questa unonda stazionaria.
n1 n 2 n3
con k1 = k2 = k3 = n = 0,1,2 K
L L L
Sara Padovani Fisica Moderna 2009/2010 88
Gas di Fermi
Densit degli stati: N particelle in una scatola cubica
Essendo:
h2 2
E= k
2m
2
h 2
2
E= 2
(
2 2 2 2
n1 + n2 + n3 = E0 n1 + n2 + n3
2m L
) ( )
dS
g (E ) =
dE
2
dS V k h2 2
g (k ) = = E= k
dk 2 2m
2 3
1 2m 2 1 2
g (E ) = 2 VE
2 h
Z = g ( )e 3 2
d Z = g ( )e
d = BV 2
0 0
2
3
m 2 32
Z = 2
V
2h
1 3
3 2
m 2 32
Z = BV 2 Z = 2
V
2 2h
V m 32 3
= ln Z ln N = ln 2
N 2h 2
1
=
KT non lo dimostriamo...
2 3
1 2m 2 1 2 1
g ( ) = 2 V = BV 2
2 h
1
Numero medio di particelle per stato dn = g (E ) E EF
dE
e KT
+1
1 dn
Funzione di distribuzione f (E ) =
N dE
Distribuzione V 2m 3 E 1/ 2
di Fermi-Dirac f (E) = 2
8 h 3 e E EF KT + 1
A. Einstein
S. N. Bose
n1 n 2 n3
k1 = k2 = k3 =
L L L
Quindi essendo p = hk e E = cp
h hc
p=
2L
(n
2
1 + n22 + n32 ) E=
2L
(n
2
1 + n22 + n32 )
Sara Padovani Fisica Moderna 2009/2010 96
Gas di Fotoni
Densit degli stati
Ci interessa la densit degli stati g(E)=ds/dE.
Consideriamo lo spazio 3D con coordinate n1, n2 e n3,
raggio n, ed elemento di volume sferico 4 n2dn. Ci si
limita ad un ottante di sfera, e si considerano 2 modi di
polarizzazione distinti:
ds 1
g (n)dn = dn = 2 4n 2 dn
dn 8
dn hc hc
g ( E ) = g (n( E )) E= n dE = dn
dE 2L 2L
8L3 2
g (E) = 3 3 E
hc
8L3 2
g (E) = 3 3 E
hc
1
Numero medio di particelle per stato dn = g (E ) E
dE
e KT
1
1 dn
Funzione di distribuzione f (E ) =
N dE
Distribuzione
di Bose-
8L3 E 2
f (E) = 3 3 E
Einstein h c e KT 1
dI KT
= 2c 4
d
Il calcolo di Rayleigh e Jeans
riproduce i dati sperimentali solo per
grandi , per piccole la formula
errata
CATASTROFE ULTRAVIOLETTA
dI 1 hc dI 8 h 3
= 2c 4 hc = 3 h
d e KT 1 d c e KT 1
dI 3 8h KB
h
Basse lunghezze donda (h>>KT)
= e
Legge di Wien d c 3
8L3 E 2
Distribuzione di Bose-Einstein f (E) = 3 3 E
h c e KT 1
U ( ) = dnE / V
8 h 3
Legge di Planck u ( ) = 3 h
c e KB 1
Abbiamo dunque ricavato il modello di quantizzazione della radiazione
elettromagnetica, che in eccellente accordo con gli spettri di emissione
osservati per un corpo nero in equilibrio termico.
Inoltre, la legge di Planck ora pienamente giustificata da una trattazione
statistica nella quale i fotoni sono descritti in termini della quantistica bosonica.
IA
IIA IIIA IVA VA VIA
ALCALINI
Gruppo IA
1 elettrone di valenza in un orbitale s
ALCALINO-TERROSI
Gruppo IIA
2 elettroni di valenza in un orbitale s
Gruppo IIIA
2 elettroni di valenza in un orbitale s,
1 in orbitale p
Gruppo IVA
2 elettroni di valenza in un orbitale s,
2 in orbitale p
Gruppo VA
2 elettroni di valenza in un orbitale s,
3 in orbitale p
Gruppo VIA
2 elettroni di valenza in un orbitale s,
4 in orbitale p
Lantanidi e attinidi
14 Reticoli
!
!
"
#
%&
' ()!*
3
m 2 2 mv 2 2 KT
F (v ) = 4 ve
2KT
F ENERGIA DI FERMI
1
Distribuzione di Fermi-Dirac f FD ( ) = F
e kT
+1
T=0 T>0
T = TF T >> TF
Distribuzione di Fermi-Dirac
1
f MB ( ) = F
kT
e
1
f FD ( ) = F
e kT
+1
Confronto:Fermi-Dirac e Maxwell-Boltzmann
1 1
f MB ( ) = F
f FD ( ) = F
e kT
e kT
+1
E
E=EF
E=0
123
Sara Padovani Fisica Moderna 2009/2010 123
Buca di potenziale infinita: 1 dimensione
125
Sara Padovani Fisica Moderna 2009/2010 125
Gas di elettroni liberi: modello di Sommerfeld
Densit degli stati: N elettroni in una scatola cubica
Si abbiano N elettroni in una scatola di volume V=L3.
All interno della scatola il potenziale nullo e lequazione di Schrdinger
indipendente dal tempo di ogni particella :
h 2 2 2
2 + 2 + 2 k (r ) = k k (r )
2m x y z
k ( x, y , z ) = k ( x + L , y , z )
Ugualmente per y e z.
Le funzioni donda che soddisfano allequazione di Schrdinger stazionaria,
alla normalizzazione sul volume e alle condizioni di periodicit sono onde
piane della forma: 1
1 2 ik r
k (r ) = e
V
2n
Con k = n = 0,1,2 K
L
h2 2
F = kF
2m kx ky
2n
k =
L 4 3
k F
3 V 3
2 3
= 2
kF = N
2 3
L
2 1
h 3 N
2 2 3 3 N
2 3
F = k F =
2m V V
F
TF =
K
3
V 2m 2 1 2
g ( ) = 2 2
2 h
KT
f ( , T )g ( )
E
CV = = N A
T V T V
La meccanica statistica classica
prevede che una particella libera 3
CV = K
puntiforme abbia capacit termica 2
NT Energia termica
Eel KT totale degli
TF elettroni
Eel T
Cel = NK
T TF
Sara Padovani Fisica Moderna 2009/2010 135
Gas di elettroni liberi: modello di Sommerfeld
Capacit termica TF 2-6 104 k
Ricaviamo espressione per la capacit
termica valida a basse temperature KT << KTF = EF
Eel f f
Cel =
T
=
T 0
Eg ( E ) fdE =
0
Eg ( E )
T
dE g ( E F
)
0
E
T
dE
1 2
Cel = g (E F )KT
3
3
V 2m 2 1 2
g ( ) = 2 2
2 h 1 2 T
2 C el = NK
h 3 N
2 2 3 2 TF
F =
2m V
C = C el + C ret = T + AT 3
Contributo reticolare
Contributo elettronico
predomina a basse
temperature
1 2 T m 2 N 0 K 2
C el = NK = T
3 (
TF h 2 3 2 N / V 32
)
f
C
C = C el + C ret = T + AT 3 = + CT 2
T
Si usa introdurre una massa efficacie dellelettrone di valenza mte*
sper mte*
f m
p = hK
p = hk E=0
In un campo elettrico E la forza F che
agisce sullelettrone
dp dk
F= =h = eE
dt dt
In assenza di collisioni la sfera di Fermi
risulta traslata (dopo dt) di:
E 0
dt
dk = F
h
Sara Padovani Fisica Moderna 2009/2010 141
Gas di elettroni liberi: modello di Sommerfeld
Conduzione: effetto del campo elettrico
Quando la forza applicata viene tolta i processi di collisione (degli elettroni con
impurezze, imperfezioni reticolari e fononi) tendono a riportare il sistema nel
suo stato stazionario.
1 m
La resistivit elettrica : = =
ne 2
m
Tempo di rilassamento =
e2n
Drude: Maxwell-Boltwmann
1 2 3
mv = KT v 10 7 cms 1 l = v 10 A&
2 2
Sommerfeld: Fermi-Dirac
1 2
mv = E F v F 108 cms 1 l = vF 100 A&
2
A temperatura ambiente per il rame
2 10 14 s l 3 10 8 m = 300 A&
Sara Padovani Fisica Moderna 2009/2010 145
Gas di elettroni liberi: modello di Sommerfeld
Resistivit elettrica sperimentale
La resistivit elettrica calcolata secondo il
1
m
= = 2
modello ad elettroni liberi: ne
Resistivit residua i
L T T >>
La resistivit elettrica: = L + i
L T 5 T <<
T
Q=K
x
1
K = Cvl
3
1 2 T 1 2 F
Cel = NK F = mvF TF = vF l =
3 TF 2 K
Si ottiene che il contributo elettronico alla conduttivit termica :
2 nK 2T
K el =
3m
In generale, nei solidi la conduttivit termica somma di un contributo
elettronico ed uno fononico:
K = K el + K fon
Nei metalli a temperatura ambiente il contributo dominante quello
elettronico.
Legge di K 2 K2
Widemann-Franz = 2
T = LT
3 e Numero di Lorentz
2.54 10-8 W /K
2
Legge di K 2 K2
Widemann-Franz = 2
T = LT
3 e Numero di Lorentz
2.54 10-8 W /K
2
e2 m 14 e2 m
Legge di Ohm =n = 10 s =n = 1014 s
m e2n m e2n
OK OK
1 2 3 1 2
mv = KT v 107 cms 1 mv = EF vF 108 cms 1
Libero cammino 2 2 2
medio elettronico
l = v 10 A& OK
l = vF 100 A&
3 1 T
Capacit termica Cel = NK C el = 2 NK
2 2 TF
OK
Legge di K 3 K2 K 2 K2
Widemann-Franz
= 2
T = 2
T
2 e 3 e
OK OK
T>0
EC,V
EF Banda di
Funzione valenza
di Fermi parzialmente
E=0 piena
!
#$%&
'(
!
)*)
Sara Padovani Fisica Moderna 2009/2010 167
Bande di energia: semiconduttore
T>0 Banda di
conduzione
parzialmente piena
EC
Funzione Egap EF
di Fermi
EVBanda di valenza
parziamente
piena
+
#,&
'(
!
2 Li Be B C N O F Ne
IIIB IVB VB VIB VIIB VIIIB IB IIB
3 Na Mg Al Si P S Cl Ar
4 K Ca Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge As Se Br Kr
5 Rb Sr Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd In Sn Sb Te I Xe
6 Cs Ba Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg Tl Pb Bi Po At Rn
7 Fr Ra
Lantanidi
La Ce Pr Nd PmSm Eu Gd Tb Dy Ho Er Tm Yb Lu
Attinidi
Ac Th Pa U Np Pu AmCm Bk Cf Es FmMd No Lr
I materiali semiconduttori appartengono alle colonne IV (Si, Ge), III-V (GaAs, InP,
GaN, InSb), II-VI (CdSe, CdTe), IV-VI (PbS, PbSe).
(1/4,1/4,1/4)
(0,0,0) (0,0,0)
BASE
1. Semiconduttri elementari
Struttura
Si, Ge Diamante
2. Semiconduttori binari
Struttura
InP, GaAs Zincoblenda
Struttura wurzite
Germanio (Ge)
Composti binari dei gruppi III-V:
GaAs, InP, GaN,
Composti ternari o quaternari:
GaAlAs, AlInGAP, InGaN,
Composti binari dei gruppi II-VI:
CdTe, CdSe,
E2
E1
Semiconduttori a
gap diretto
tipicamente
impiegati sono
GaAs, InP, InAs,
InGaAs, InGaAsP.
T>0 Banda di
conduzione
parzialmente piena
EC
Funzione Egap EF
di Fermi
EVBanda di valenza
parziamente
piena
!" #$
%
&
1
Distribuzione di Fermi : f FD ( ) =
e kT
+1
con livello di Fermi.
f e ( ) e kT
KT
f ( , T )g ( )
h 2k 2
Energia di un elettrone in banda di conduzione: = EG +
2me
Il numero di stati (per unit di volume) con energia tra e +d:
3
1 2m 2 1
De ( )d = 2 2 e ( EG ) 2 d
2 h
3 EG
2me KT 2
n = f e ( )De ( )d = 2 2 e kT
EG h
h 2k 2
Energia di una lacuna in banda di valenza: k =
2mh
Il numero di stati (per unit di volume) con energia tra e +d delle lacune
in cima alla banda di valenza:
3
1 2mh 2 1
De ( )d = 2 2 ( ) 2 d
2 h
Il numero di lacune in banda di valenza per unit di
volume sono:
0 3
2mh KT 2 kT
p = f h ( )Dh ( )d = 2 2 e
h
Sara Padovani Fisica Moderna 2009/2010 188
Legge dellazione di massa
3 Eg
2KT 3
np = 4 2 (me mh ) 2 e kT
h
Legge dellazione di massa
Valida sotto lunica ipotesi che la distanza tra il livello di Fermi e i limiti di
entrambe le bande sia >> KT (KT=25meV a T ambiente)
h h
si ottiene
3
2
mh 2 kTg
E
1 3 mh
e kT
= e = E g + KT ln
me 2 4 me
n= p
1 3 mh
= E g + KT ln
2 4 me
EF Egap
1
Se mh=me allora = Eg
2
Il silicio
In un cristallo puro di silicio n= p
A temperatura ambiente
n = p =1.41010 portatori/cm3
Stima di ni a 300K:
3/ 2 3/ 2
m*c2k T Egap / 2kBT 0,2 0,5 106 3 102 (eV )2 1.1 / 23102
ni = 2 B
2
e 2
e
2 (hc) 6 (2 10 7 eVm)2
( 16 2 )
3 / 2 18
10 m e 1010cm3
da confrontarsi con 1023 cm-3 per i conduttori
La conducibilit elettrica: = ne e + pe h
e e e h
Quindi: e = h =
me mh
h h
n = p 1010 portatori/cm3
Donore
drogaggio tipo n
con un atomo
pentavalente (fosforo)
EF donore
livello del
donore drogaggio tipo n
con un atomo
pentavalente (fosforo)
accettore
livello
dellaccettore
drogaggio tipo
p con un
EF atomo trivalente
(Al)
q( p + N D n N A ) = 0 p n = N A ND
2
Ricordando la legge di azione di massa np = ni
p n = N A ND
2
N A ND N A ND 2
p= + + ni
2 2
2
ND N A ND N A 2
n= + + ni
2 2
| N A N D |> ni
2
ni
Semiconduttore tipo p N A >> N D p NA n
NA
2
ni
Semiconduttore tipo n N D >> N A n ND p
ND
n = nd e e
p = na e h
eV
I = I 0 e KT 1
E gap = h
AlInGaP AlInGaN
Rosso-giallo Verde-blu
E gap = h
Sara Padovani Fisica Moderna 2009/2010 216
Diodi
Celle fotovoltaiche
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