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Incontri
comma 20, lett. C
Art. 2 - Legge 662/96
IE
Taxe peru
Z
Tariffa riscossa
I
To C. P. M.
N O T
Periodico della Famiglia Cottolenghina
DON CARMINE
ARICE
nuovo
padre generale
del Cottolengo
Anno 70 n. 1 - gennaio 2018
Incontri NOTI
Fondato nel 1948
ZIE
Sped. in abb. postale
comma 20, lett. C
Art. 2 - Legge 662/96
Taxe peru
Tariffa riscossa
To C. P. M.
sommario
3
Periodico della Famiglia Cottolenghina
DON CARMINE
ARICE
Il punto
nuovo
padre generale
don Roberto Provera
del Cottolengo
1948
2018
6
Periodico della Famiglia Cottolenghina
Periodico quadrimestrale
I nostri 70 anni
Sped. in abb. postale a cura della Redazione
Comma 20 lett. C art. 2 Legge 662/96
Ritorno
Reg. Trib. Torino n. 2202 del 19/11/71
Indirizzo: Via Cottolengo 14 Mario Carissoni 8
10152 Torino - Tel. 011 52. 25. 111 Civivo15
C. C. post. N. 19331107
Direzione Incontri Cottolengo Torino
a cura di Gemma La Terra e Salvatore Acquas 10
redazione.incontri@cottolengo.org La virt della fortezza
l Direttore responsabile: don Emanuele Lampugnani 14
Don Roberto Provera
La pecora nera
l Direttore editoriale:
Salvatore Acquas
a cura di Salvatore Acquas 17
Laltro volto della carit
l Redazione:
Caporedattore: Salvatore Acquas don Carlo Carlevaris 18
Redattori: Mario Carissoni Lofficina per giovani diversamente abili
Gemma La Terra Maria Teresa Martinengo 20
l Collaboratori:
Novanta scrigni di dolcezza
Don Emanuele Lampugnani
Fr. Beppe Gaido - Paola Bettella Vavassori G. 23
Progetto grafico: Le beatitudini a Chaaria
24
l
Salvatore Acquas fr. Beppe
l Impaginazione: La nuova ambulanza Cottolengo
l
Giovanni Grossi
Stampa: Tipografia Gravinese
a cura della Redazione 26
Mattarella al Cottolengo
Via Lombardore 276/F - Lein
Tel. 011 99. 80. 654 a cura di Salvatore Acquas 27
Un veterano a Chaaria
La Redazione ringrazia gli autori di articoli e
foto, particolarmente quelli che non riuscita a Luciano Cara 28
contattare. Leggiamo un libro
Incontri consultabile su:
www. cottolengo.org
a cura di Salvatore Acquas 30
www.avc-onlus.org Nella casa del Padre: sr. Giacomina Marchisio
entrate a cuore aperto a cura della Redazione 31
http://chaariahospital.blogspot.com/
Messaggio di tenerezza
Questa rivista ad uso interno della Piccola
Casa della Divina Provvidenza (Cottolengo) a cura della Redazione 32
il punto
don Roberto Provera
A
pro la porta per uscire di meglio dire scagliati, si trovano tram. Uno di quelli arancione (cio
casa e davanti, sparsi sul lo scheletro di un televisore, un quelli di mezza et, non vecchi
marciapiedi, mozziconi di divano sgangherato, due porte con come quelli verdi, n moderni
sigaretta. Cerco di evitarli e, poco i vetri rotti e infine un mucchietto, come quelli grigi). Questo modello
oltre, per un pelo non calpesto una non tanto piccolo in verit, di di veicolo offre al viaggiatore la
striscia scura, abbastanza larga che macerie murarie...Avanti. Giungo possibilit di entrarvi, solo se
attraversa il marciapiedi e risale per alla fermata del tram. Pazienza, riesce a scalare alcuni gradini. A
circa mezzo metro la parete della tanta, poi arriva, non molto una fermata si avvicina alla porta
casa: un cane passato di l, certo affollato, ci sono posti a sedere una mamma con una carrozzella,
in compagnia del suo padrone o liberi, ma preferisco rimanere in in cui placidamente riposa un
padrona (in questo quartiere non piedi. Dopo alcune fermate, solo bimbetto o una bimbetta. Cerca
ho visto un cane abbandonato), pi uno o due sedili sono rimasti di salire, ma non un'impresa
e, poverino, doveva fare anche liberi. Salgono due ragazzotti facilissima superare quei gradini.
lui i suoi bisognini... Qualche con la cresta dipinta uno di verde Dall'interno un signore scende
passo e, ora reso pi attento, e uno di rosso e il resto della uno scalino, afferra la carrozzella
aggiro altri ricordi del cane, non testa rasata con l'auricolare ben dalla parte posteriore, la solleva,
del solito cane, di un altro (i cani infilato nell'orecchio. Adocchiati la trascina delicatamente fino a
e i cagnolini non mancano da i sedili vuoti, vi si precipitano e che carrozzella, bimbo o bimba e
queste parti, ma non sempre i cos, seduti, possono continuare madre sono entrati.
loro affettuosi padroni o padrone ad armeggiare in pace con i loro A questo punto mi chiedo: esiste
li portano in braccio e quindi... cellulari. MA. Altro giorno. ancora il galateo? si sa ancora
ecco un altro pi consistente Salgo sul solito tram e, come di dove abiti la buona educazione
ricordo). Pochi passi un fascicolo solito, rimango in piedi presso un o, come si diceva qualche secolo
pubblicitario di un super mercato sedile, aggrappandomi saldamente fa, la buona creanza? Forse s,
disteso sul solito marciapiedi, a al mancorrente in alto, visto concludo, forse c' ancora qualche
pochi metri da un cestino al cui che qualche giorno prima un SPERANZA. n
interno un grazioso sacchetto verde signore, neanche tanto anziano,
pulitissimo e completamente vuoto era piombato a terra, per fortuna
attende... Proseguo. Dall'altro senza danni, data la delicata (!!!) la redazione
lato della strada sono affiancati partenza del mezzo. Dunque
alcuni tozzi contenitori di oggetti afferro saldamente l'appoggio. Una incontri
irrecuperabili, di vetri, di materiali ragazza, l seduta, si accorge di augura a
in plastica... ma ai loro piedi e me, che sto l accanto in piedi. Mi tutti i lettori
anche addossati al vicino muro guarda, forse ha compassione dei
sono accatastati alla rinfusa, forse miei capelli bianchi (quelli rimasti) buon natale e
pi che accatastati, che farebbe e: "Desidera sedersi?", mi chiede, in buon 2018
pensare a un certo ordine, sarebbe atto di alzarsi. Altro giorno. Solito
P
adre Carmine Arice (a destra),
Don
nuovo padre generale del
Cottolengo, con il padre generale
uscente, don Lino Piano.
Arice
della Salute della Conferenza Episcopale
Italiana dal settembre 2012 e, da
due anni, membro della Pontificia
Commissione per le attivit del settore
sanitario delle persone giuridiche
pubbliche della Chiesa, il nuovo Padre
nuovo
generale del Cottolengo. Padre Arice,
nato a Manfredonia (FG) nel 1964,
esperto di bioetica, cottolenghino dal
generale del
laltro, direttore della Scuola della Piccola
Casa della Divina Provvidenza di Torino
e condirettore dellOspedale Cottolengo.
1948
2018
a cura della redazione specchio dei tempi
I
l nostro periodico diventa settantenne. Un A far data dal 2001, per motivi di carattere
bel po di anni portati discretamente. Da economico e per mancanza di collaboratori stabili,
sempre attento a quanto della Piccola Casa ma soprattutto per la perdita di don Balzaretti, il 4
utile trasmettere, vigile per fatti di rilievo che gennaio 1999, la stampa del periodico subisce un
dallesterno arrivano alla nostra conoscenza, utile rallentamento prima e una pausa poi che durer
per risvegliare un soffio di sollecitudine e nuove sino al 2009.
attenzioni verso fratelli che ormai non ci sono pi Lassenza del periodico si fa per sentire, tanto
tanto lontani. allinterno che allesterno della Piccola Casa e
Delle variegate forme di composizione e stampa, particolarmente fra quanti avevano marcato la loro
in Redazione, conserviamo tracce sin dalle esistenza vivendo intensamente la grazia ricevuta
origini. Scorrendole, possiamo ripercorrerne dalla frequentazione dei Tommasini.
la lunga storia e rivivere lo spirito dellidea Della risoluzione del problema si fanno
primaria, levoluzione e le diverse figure che carico don Roberto Provera e lavvocato
lhanno scritto. Il chierico Bonelli aveva Dante Notaristefano, i quali, dopo opportune
immaginato dapprima un foglio di informazioni valutazioni, decidono il rilancio del periodico.
che collegasse gli allievi Tommasini che Possono ancora contare in parte sullapporto
lasciavano la Piccola Casa al termine degli di don Carlevaris e soprattutto sulla
studi. Prese cos lavvio un foglio litografato con collaborazione e generosit di un esperto dei
pezzi a firma dei chierici Bonelli e Carlevaris. problemi tecnici connessi quale Salvatore
Con questa tecnica, curata da don Francesco Acquas. Cos finalmente dal gennaio 2009 il
Balzaretti, cominci a circolare un centinaio periodico riprende vita, non pi come organo
di copie dal titolo INCONTRI. Da questo dellAssociazione ma come Periodico della
primo numero del 1948 ne seguiranno altri Famiglia Cottolenghina, stampato e diffuso in
due. Linteresse, suscitato dalla novit, richiam molte pi copie. Nel 2010 cambia il logo e dal
naturalmente lattenzione dei superiori, i quali, 2011, gravemente ammalato don Carlevaris, la
fedeli allo spirito di semplicit e povert, direzione passa a don Provera.
temevano che il giornale potesse assumere una Una carrellata molto sintetica per un nostro
forma di pubblicit che la Piccola Casa non personale ricordo e augurio. Annotiamo per
ha mai voluto. Superate queste perplessit e che i motivi che hanno prodotto la sospensione
affidata la redazione ad ex-Tommasini, riprende nel 2001sono sempre attuali e presenti.
la stampa che diventer foglio ufficiale della Laugurio di chi vi scrive che con la buona
loro associazione. Nel corso degli anni, testata volont di collaboratori e lettori non abbiano a
e copertina subiscono alcune varianti: disegnate ripetersi. n
inizialmente da ex-allievi coprono gli anni sino al
1990, lasciando poi posto a foto di luoghi o fatti
della vita cottolenghina. Nel 1982, la direzione
del periodico passa il testimone a successori quali Invitiamo chi desidera
don Ingegneri, don Pellegrino, don Poggio e dal fare offerte destinate
1982 a don Balzaretti, che con lapporto di don ad INCONTRI di usare
Carlo Carlevaris, dar unimpronta pi moderna
al periodico nel suo complesso. Quando nel
sempre e solamente
1970 la guida dellAssociazione ex-allievi passa al il c.c. inserito nel
dott. Dante Notaristefano, il periodico diventer nostro periodico
lorgano ufficiale dellAssociazione e come tale
risulter sotto il logo in vigore, sino al 2009.
RITORNO
Improvviso, un raggio di luce squarcia loscurit
R
ieccomi definitivamente nella mia sognata sulle accoglienti panche disposte a corona attorno
casetta, bianca e piena di luce, ma silenziosa al camino scoppiettante e con tanta gente serena
e ormai priva delle creature della mia vita. e lieta. Quanto lho sognata, lontano e solo,
Sognata, poi costruita pian piano sul poco terreno mentre il tempo continuava a scorrere inesorabile,
pianeggiante alla periferia del vecchio borgo, a cogliendo i fiori pi cari della mia famiglia per
ridosso della tenebrosa montagna, da sempre muta donarli al Padre. Ora mi ritrovo qui, dinnanzi ad
custode di solitudini e sogni giovanili. Notte di una mensa vuota e silenziosa. I genitori avevano
Natale, freddo, buio e silenzio profondo in tutta la sempre nutrito speranza di riavermi presto; poco
valle, rotto dai rintocchi delle campane di piccole importava loro vedere realizzato il mio sogno,
chiese e cappelle che suonano senza sosta per maturato negli anni della miseria. Il tempo
richiamare i fedeli allincontro con il figlio di Dio. trascorso ed essi non potevano pi aspettare,
Quanto ho desiderato questa notte santa Qualcuno li attendeva per doni pi grandi.
nellampia cucina con la vecchia tavola di robusto Anni di duro lavoro in miniera con addosso il
e profumato legno delle nostre belle pinete, seduto nero del carbone, fatica e sudore e loscurit ormai
LA VIRT DELLA
FORTEZZA
L
a virt della fortezza riguarda lesercizio Il primo gradino della fortezza cristiana non
della giustizia e limpegno a perseguire il stringere i denti, bens prendere umilmente
bene: essa ci assicura di vivere e di compiere consapevolezza della propria debolezza.
il bene in ogni situazione. la virt morale che, 2. La fortezza fa superare la paura della morte
nelle difficolt, assicura la fermezza e la costanza La vulnerabilit pi grave cui luomo esposto,
nella ricerca del bene (Catechismo della Chiesa la morte. La paura della morte dunque la madre
cattolica, n. 1808). Il vocabolo fortezza indica di tutte le paure, perch si esprime anche riguardo
una realt molto attuale, infatti, dire fortezza a ci che, in qualche maniera, anticipa la morte:
significa parlare della paura e del coraggio: e dolori, disgrazie, malattie.
tutti noi abbiamo momenti di paura, di ansia, di Noi rifuggiamo non solo da ogni messaggero della
angoscia; chi non , a volte, legato dalla timidezza, morte fisica, ma pure dai messaggeri della morte come
soprattutto in situazioni pubbliche difficili? persone civili e sociali: ci ripugnano le umiliazioni,
Spesso la paura ci impedisce di compiere ci abbiamo paura delle accuse, delle calunnie, della
che sappiamo essere bene o giusto, oppure non carcerazione, della solitudine, degli abbandoni.
ci permette di parlare. Il campo della fortezza Ora, la fortezza la capacit di guardare a tutti
dunque molto ampio, perch di questa virt i tipi di messaggeri senza panico; non perch
c bisogno l dove si deve resistere a minacce, non siano dei mali (lo sono e talora gravissimi,
si devono superare le paure, si devono affrontare umanamente definitivi), ma in quanto li
la noia, il disgusto dellesistenza quotidiana per consideriamo in vista di un bene pi grande,
riuscire a mettere in atto il bene. di una certezza pi grande, di una forza pi
importante allora domandarsi: in quale modo grande di noi, quella che viene da Dio. Scrisse
possiamo vincere le paure, superare il rispetto san Paolo la vita di Ges si manifesti nel nostro
umano, mostrare coraggio? corpo(cf 2Cor 4, 7.8.11). Dunque, in noi opera
Il Cardinal Carlo Maria Martini, enuncia la morte, ma noi abbiamo fiducia in Dio, che
anzitutto cinque tesi per rispondere a questa pi forte della morte.
domanda.
1. La fortezza suppone la vulnerabilit
Ciascuno di noi fragile corporalmente ed
vulnerabile psicologicamente. Abbiamo dentro
di noi un fondo di timore, di paura, un senso di
forte colui che
sa di essere debole
disagio e di difficolt, per quanto ci sforziamo di
nasconderlo. La vulnerabilit fisica e psicologica
e si abbandona in
parte della natura umana. pace a Dio e alla sua
Forte colui che sa di essere debole, che conosce la vittoria
propria fragilit e ne prende coscienza.
LA PECORA NERA
ALLA GROTTA DI
BETLEMME
C
era una volta una pecora diversa da tutte pecora che nessuno vuole: una pecora nera! Mi
le altre. Le pecore, si sa, sono bianche; lei hanno buttata fuori del gregge. La stessa cosa
invece era nera, nera come la pece. capitata a noi! Anche per noi non cera posto con
Quando passava per i campi tutti la deridevano, gli altri nellalbergo. Abbiamo dovuto ripararci
perch in un gregge tutto bianco spiccava come qui, io Giuseppe e mia moglie Maria. Proprio qui
una macchia di inchiostro su un lenzuolo bianco: ci nato un bel bambino. Eccolo!. La pecora nera
Guarda una pecora nera! Che animale originale; era piena di gioia. Prima di tutte le altre poteva
chi crede mai di essere?. Anche le compagne vedere il piccolo Ges. Avr freddo; lasciate
pecore le gridavano dietro: Pecora sbagliata, non che mi metta vicino per riscaldarlo!. Maria e
sai che le pecore devono essere tutte uguali, tutte Giuseppe risposero con un sorriso. La pecora si
avvolte di bianca lana?. La pecora nera non ne avvicin stretta stretta al bambino e lo accarezz
poteva pi, quelle parole erano come pietre e non con la sua lana.
riusciva a digerirle. Ges si svegli e le bisbigli nellorecchio: Proprio
E cos decise di uscire dal gregge e andarsene sui per questo sono venuto: per le pecore smarrite!.
monti, da sola: almeno l avrebbe potuto brucare La pecora si mise a belare di felicit. Dal cielo gli
in pace e riposarsi allombra dei pini. angeli intonarono il Gloria. n
I
l logo della nuova iniziativa di inclusione Piccola Casa. un buon esempio di come
made in Cottolengo una chiave inglese pubblico e privato possono lavorare insieme
antropomorfizzata con le manine e il sia per le risorse sia per i progetti. Un buon
cappellino da prete ottocentesco che identifica punto di riferimento anche per altre esperienze
il Santo. Dopo Chicco Cotto, progetto che che come Pari Opportunit stiamo portando
forma e d lavoro ai ragazzi autistici, valorizzando avanti. Qui ho imparato che impossibile non
le loro peculiarit, trasformandoli in efficienti e mai una risposta, ha detto Boschi, ricordando
soddisfatti addetti al caricamento dei distributori sia il ruolo di consigliere del Dipartimento
di snack e bibite, le Cooperative Cottolengo e Pari Opportunit del direttore della Scuola
la Scuola Cottolengo, in stretta collaborazione Cottolengo, don Andrea Bonsignori,
con Mopar, societ del gruppo Fca per le attivit
post-vendita, hanno dato vita a MeccaniCotto:
unofficina-training center perfettamente attrezzata
che promette di formare meccanici diversamente
abili, abilissimi nel lavorare in squadra alla
manutenzione delle auto.
Uninaugurazione in grande stile, con il nuovo
padre generale della Piccola Casa della Divina
Provvidenza, don Carmine Arice, Alfredo
Altavilla, responsabile Fca per lEuropa. E con
la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio
Maria Elena Boschi, entusiasta amica della
dignit
alla loro educazione - ha osservato - fa parte
Il lavoro d della nostra storia. Negli ultimi anni, come Fca
abbiamo sviluppato diverse offerte formative,
alle e sono moltissime quelle che vanno al di l
persone. dei tradizionali confini dellazienda. Molte
lesempio concreto nascono in partnership con Centri di Eccellenza,
con aziende, con enti pubblici e privati, con
di come fare associazioni del terzo settore. MeccaniCotto un
squadra aiuti altro passo dello stesso percorso. n
Vavassori Graziella testimonianza
Novanta
scrigni di
dolcezza
Esiste ancora la felicit?
D
a bambina pensavo che gli angeli avessero ognuno di noi e che tu, che hai sconfitto il tempo
le ali, occhi azzurri e capelli biondi. Non e la tristezza, oggi ci regali lessenza del tuo sorriso,
sapevo allora che i pi belli somigliano un dove c il sapore della vita, il desiderio di essere
poco a te, a te che hai nel cuore novanta arcobaleni, cometa sul davanzale delle nostre case. Diventa luce
novanta scrigni colmi di dolcezza, novanta libri in questo labirinto dove si persa anche la piet e
di favole e di storia. Quella di donne semplici, ma mi dice grida, perche oltre questa notte c un
guerriere e sempre pronte a ringraziare il cielo per mattino nuovo da sfogliare! Racconta che oltre ogni
quattro briciole di pane che sfamano la famiglia. sconfitta c una ragione sacra, che ci aiuta a vivere,
Io ti chiedo oggi se la felicit ancora esiste o fa solo sopportare il cielo quando ci cade addosso, cercare i
parte dei nostri desideri, dei sogni che addensiamo nostri figli, questi nostri incontentabili figli.
tra i problemi della nostra vulnerabile esistenza. La tua ricchezza chiusa tra le strofe di una
Tu mi guardi ed ogni cosa mi diventa chiara. La ninna-nanna, tra i pensieri della donna-madre che
felicit una Dea che ogni giorno mi cammina osserva lorizzonte senza paura, senza far rumore,
accanto e mi tiene in braccio come una madre, mi come se lalba debba ancora nascere tra i sentieri
stringe al seno e spesso mi offre le sue labbra, la di unaltra primavera. Sul Golgota del cuore
sua mano, le sue parole. Parole che rimangono nel rimasta una giovane madonna. Porge al mondo la
cuore per farsi appiglio quando naufraghiamo. preghiera degli angeli custodi, gli angeli pi belli
Bisognava proprio venire qui, nel palazzo degli che ogni giorno festeggiano la vita.
angeli pi savi, per leggere in controluce nei tuoi Grazie, novantenne mia giovane signora, stella
occhi di mare che la felicit dentro di noi, in tra di noi. n
sono
fatto anche con Ges e con i profeti prima di lui.
Siamo beati quando ci insultano, quando viene Le porte di Chaaria
travisata la realt per metterci in cattiva luce, sempre aperte
perch grande sar la nostra ricompensa nei cieli.
E poi proprio strano: tanti parlano male, a chi non si pu
ma molti di pi vengono, fanno centinaia di permettere le cure in
chilometri per essere curati qui.
I reparti scoppiano di pazienti: credo che anche
strutture pi costose
questo numero sempre crescente di malati che si
fidano e si affidano a noi, faccia parte di quella
grande ricompensa che il Signore ogni giorno ci
prepara. n
Unambulanza...
provvidenziale
C
osa fare di una certa somma di la cosa giusta. Tramite unazienda da sempre
denaro accantonata per qualcosa vicina alle esigenze della Casa per ci che
di importante per la Piccola Casa? riguarda i problemi meccanici degli automezzi
Se lo chiedevano da un bel po i Volontari, ed il trasporto di ospiti con disabilit, viene
desiderosi di partecipare in qualche modo contattata unazienda leader in Italia per questi
alle necessit di un luogo dove queste non mezzi speciali. Alla Piccola Casa in realt
mancano di sicuro. A settembre si viene a non mancano ambulanze, ma una di ultima
conoscenza che una ambulanza potrebbe essere generazione potrebbe sostituirne unaltra che,
prima o poi, non potr pi circolare.
La cifra totale per supera le previsioni! Ma
ecco comparire sulla scena una volontaria,
ringraziamo tutti
coloro che con amore
disposta a sopperire alla quota mancante. La
conosciamo bene questa persona straordinaria
e se avrete bisogno di una torta fatevi
e generosit si sono avanti! Non ci resta che ringraziare tutti coloro
che con amore e generosit si sono attivati
attivati per questa per questo acquisto e fare tanti auguri alla
nuova ambulanza nuova ambulanza e alla Piccola Casa, senza
dimenticare la Provvidenza, a cui la fantasia
non manca di certo! n
Mattarella al
Cottolengo
San Giuseppe Cottolengo per il nostro Paese prima alla notizia di averla qui con noi e ora nel
una figura di riferimento tra le pi importanti. vederla di persona. Dopo aver ringraziato tutti per
Ma il Cottolengo come istituto al centro laccoglienza cos calorosa e affettuosa, Mattarella
dei pensieri di tanti italiani, perch uno dei punti ha affermato che essere qui per me una gioia. La
pi alti della solidariet, dellaffetto e dellamore Piccola Casa ha aggiunto diventata grande,
per gli altri. Lo ha affermato il presidente della si trasferita anche altrove. Ma anche quando era
Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della in due stanze era davvero grande per la bont,
visita alla Piccola Casa della Divina Provvidenza laffetto, la solidariet che esprimeva. Non posso
di Torino, conosciuta anche come Cottolengo che ringraziare per quel che si fa qui e dare il mio
dal nome del suo fondatore. Mattarella stato augurio pi affettuoso a coloro che vi vivono.
accompagnato dal presidente della regione Piemonte, Grazie a tutti quelli che vi operano per quello che
Sergio Chiamparino, dalla sindaca di Torino, Chiara fanno, ha concluso. n
Appendino, dal padre generale della Piccola Casa,
padre Carmine Arice, e dalla superiora generale
delle suore di san Giuseppe Benedetto Cottolengo,
madre Elda Pezzuto. Percorrendo i padiglioni della
uno dei punti
pi alti dellaffetto
Piccola Casa ha detto Padre Arice rivolgendo e dellamore
il benvenuto al presidente pu aver notato la
grande gioia che tutti gli abitanti di questa casa per gli altri
voluta da san Giuseppe Cottolengo hanno provato
I
l viaggio, sempre lungo e stancante, stavolta ai pazienti gi ricoverati, o programmati per
ha avuto come variante le enormi voragini che interventi di natura ortopedico-traumatologica,
piogge incessanti hanno scavato nellultimo ne sarebbero arrivati molti altri dallOspedale
tratto di strada e che la destrezza di Joseph, di Meru. In quel momento non vi si potevano
il nostro autista, ci ha fatto superare fino a eseguire interventi chirurgici traumatologici per
destinazione. lassenza di specialisti ortopedici disponibili e,
Mi considero ormai un veterano, tuttavia Chaaria inoltre, i mezzi di sintesi necessari erano troppo
riesce ancora a stupirmi e confondermi. Ogni costosi per i nostri pazienti.
rientro in Italia, difatti, ha come costante la Ci trovammo allimprovviso con circa
malinconia unita al forte desiderio di tornare presto trentacinque traumatizzati - la gran parte
a svolgere il mio servizio, al fianco di Fr. Beppe, dei quali aveva subito il trauma da pi di un
Fr. Giancarlo e tutto lo staff della Missione. mese - che trovarono sistemazione in tutti gli
Ad appena due giorni dal mio arrivo ho la forte ambienti possibili, addirittura in una grande
sensazione di essere qui gi da tempo, anzi di stanza con materassi sul pavimento. Si decise,
non essermi mai allontanato da Chaaria, lasciata pertanto, di programmare quotidianamente
pochi mesi fa. un certo numero di questi interventi, dove alle
Nel cuore ancora viva lemozione di quel giorno, fratture inveterate, si aggiungevano deformit
allorch Fr. Beppe mi comunic subito che oltre in accorciamento e deviazione degli assi a causa
La felicit e
gli sguardi di
gratitudine dei
poveri pazienti,
quando
arrivava il
loro turno per
lintervento
atteso da giorni,
ci ripagavano
della grande
fatica
VI PARLO DI ME
SAN GIUSEPPE COTTOLENGO SI RACCONTA
M. Lara Broggi
Elledici Editrice
S
uor GIACOMINA,
dopo la preparazione
professionale, svolse
la sua missione nelle Scuole
Materne di BALSAMO (MI)
per 3 anni, S. PANCRAZIO
di RUSSI (RA) per 3 anni, a
BARBAIANA (MI) per 7 anni
ed a OCCHIEPPO INF. (BI)
per 3 anni.
Il 24 febbraio 1973 part con
due Fratelli cottolenghini e
Sr. Oliva Maninetti per il Kenya
dove per 38 anni don se stessa,
con gioia e amore, al Signore
e al prossimo nelle diverse
Comunit di TUURU per 19
anni, GATUNGA per 14 anni,
di cui 6 anni come Superiora.
Svolse il suo servizio anche in
Tanzania a KISARAWE e a
VINGUNGUTI per alcuni
anni.
Rientrata in Italia, dal 5 luglio
2011 era nella Comunit
di MONCALIERI CASA
MARIA ASSUNTA.