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DANNUNZIO E IL VIVERE INIMITABILE

Nasce a Pescara il 12 Marzo del 1863 da un famiglia


borghese, fu il terzo di cinque figli.
Svolse i suoi primi studi al collegio Cicognini di
Prato, dove ben presto inizi a distinguersi.
Ancora adolescente, pubblic la sua prima
raccolta poetica Primo Vere ma che i professori
ritennero fosse inadeguata per la libert dei temi,
del linguaggio e della forte sensualit.
Iscrittosi alla facolt di lettere, si trasfer a Roma
per frequentare luniversit, ma abbandon ben presto gli studi. Nel 1882
pubblica i versi di Canto novo e i racconti di Terra vergine, lanno successivo
sposa la duchessa Maria Hardouin di Gallese, con la quale avr tre figli. Allaccia
per altre avventure sentimentali (tra cui la relazione con Barbara Leoni). Sono
anni di scandali, di duelli, di lusso sfrenato, espressione di un'esistenza che
vuole diversa da quella dei comuni borghesi. Nel 1889 pubblic il suo primo
romanzo Il Piacere e dopo due anni si trafer a Napoli dove intreccia una
relazione con la principessa siciliana Maria Gravina Anguissola, da cui nasce la
figlia Renata. Acquist subito notoriet, sia attraverso una copiosa produzione
letteraria, sia attraverso una vita fatta di continue avventure galanti, lusso e
duelli. Questa fase estetizzante del DAnnunzio attravers una crisi agli inizi
degli anni Novanta, riflettendosi anche nella tematica della produzione
letteraria.
Lo scrittore cerc nuove soluzioni e le trov quando nel 1892 incontr il
filosofo tedesco Nietzsche che aveva elaborato la teoria del Superuomo.
Dannunzio applic questa teoria alla figura del poeta considerandolo libero da
ogni regola morale. Successivamente il mito del Superuomo fu trasmesso nei
protagonisti di tre romanzi di Dannunzio: Il trionfo della morte, Le vergini
delle rocce e Il fuoco. Il Superuomo si trattava di un mito non solo di
bellezza, ma di energia eroica attivistica, che rimaneva confinata allinterno
della sua produzione poetica e narrativa.

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Nella realt DAnnunzio puntava a creare limmagine di una vita eccezionale,
un <<Vivere Inimitabile>> sottratta alle norme del vivere comune, che non
fosse puramente estetica, ma anche politicamente attiva. Nel 1897 tent infatti
lavventura parlamentare come deputato dellestrema destra per restaurare la
grandezza imperiale di Roma. Nel 1910 a causa dei creditori inferociti
DAnnunzio fu costretto a rifugiarsi in Francia, ma allo scoppio della Prima
guerra mondiale egli torn in Italia ed inizi unintensa campagna
interventista.
Arruolatosi volontario comp famose imprese belliche. Finita la guerra, nel
1919, si dichiara profondamente deluso dal trattato di pace. Organizzata una
legione di volontari, occupa con un colpo di mano la citt istriana di Fiume.
Qui il Comandante, come da tutti D'Annunzio viene chiamato, istituisce un
vero e proprio stato di cui si dichiara il dittatore. La cosiddetta Reggenza del
Carnaro dura pi d'un anno, fino al Natale di sangue, come D'Annunzio
stesso lo definir, del 1920, allorch viene sloggiato con la forza dall'esercito
italiano senza opporre resistenza. Dopo il 1922 fu a parole glorificato dal regime
fascista, ma di fatto fu emarginato nella sua villa museo del Vittoriale, dove
mor il 1 Marzo del 1938.

Il Superuomo

DAnnunzio ha dimostrato di conoscere chiaramente le regole terrene


attraverso cui dominare il mondo, anche dopo la propria morte. Gli studiosi
infatti, non si soffermano solo sulla sua produzione letteraria, ma anche sulla
vita divenuta una grande opera darte. Ed in questo DAnnunzio supera s
stesso divenendo Superuomo.
Ispirandosi e manipolando a suo piacimento il pensiero di Nietzsche,
DAnnunzio d vita ad una nuova figura letteraria che rompe i canoni del
Decadentismo: il Superuomo, caratterizzato da un vitalismo puro, che gli
conferisce lenergia necessaria per agire oltre ogni norma morale. La figura
dellesteta viene inglobata in quella del superuomo poich il culto del bello e
dellarte pura divengono un mezzo di elevazione verso il superuomo.
In questottica il superuomo diventa unevoluzione dellesteta, che non deve
pi allontanarsi dalla societ isolandosi in un mondo fatto di arte e bellezza,
ma deve impiegare tutte le sue energie nella lotta al cambiamento della realt
secondo ben definite idee politiche.
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Questultime sono incentrate sul disprezzo per la societ borghese, speculativa
ed affaristica, e sullavversione per i principi democratici ed ugualitari, che
appiattiscono la personalit del superuomo.
Il superuomo quindi si presenta come un Vate, che ha il compito di far
riemergere la propria patria, lItalia, dallabisso in cui sprofondata e riportarla
allo splendore dellepoca romana.
Altra caratteristica del superuomo il panismo ovvero la sua capacit di
entrare in perfetta comunione con la natura e di trarne energia.

Il primo romanzo dove inizia a delinearsi la figura del superuomo il Trionfo


della morte, dove non viene ancora proposta compiutamente la nuova figura
mitica, ma c la ricerca ansiosa di nuove soluzioni. Il protagonista Giorgio
Aurispa cerca di trovare lequilibrio tra superomismo e misticismo aspirando a
realizzare una nuova vita.

Sulla figura del superuomo si incentra anche Le vergini delle rocce, dove il
superuomo assume unimpronta esclusivamente estetica.

Il superuomo nasce in Italia ufficialmente nel gennaio del 1895 con la


pubblicazione sul primo numero del Convito (la rivista di Adolfo De Bosis)
della prima puntata de Le vergini delle rocce. Il protagonista, Claudio
Cantelmo, convinto che << il mondo sia la rappresentazione della sensibilit
e del pensiero di pochi uomini superiori, che lo hanno creato e ornato nel corso
del tempo >>. In sostanza il mondo, quale oggi appare, << un dono magnifico
elargito da coloro che pensano e sentono a coloro che debbono lavorare >>.
Egli naturalmente sente di appartenere a quei pochi uomini superiori per la
virt della sua stirpe, per la personalit e per la disciplina.

Dopo un decennio di interruzione DAnnunzio ritorna al romanzo scrivendo


Forse che s forse che no, dove presenta un nuovo strumento di
affermazione superomistica inedito: laereo. Il protagonista Paolo Tarsis
realizza la sua volont eroica tramite le sue imprese di volo. Questo romanzo
rappresenta la piena adesione di DAnnunzio alla contemporaneit: infatti
possibile trovare personaggi che si muovono fra aeroplani, automobili e
telefoni.
Il mondo industriale viene riconsiderato: le macchine, lindustria e il capitale
vengono visti come imprese eroiche ricche di energia e in grado di riscattare
lItalia.
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Nonostante le inesauribili energie e il rigoglioso vitalismo, ci sono comunque
delle forze disgregatrici, che ostacolano la grandezza del superuomo e il
raggiungimento dei suoi obiettivi. Queste forze sono essenzialmente due: la
donna e la morte.

La donna (Ippolita Sanzio Trionfo della morte) viene vista come un


personaggio diabolico e perverso che con la sua lussuria subordina luomo
portandolo alla distruzione; viene perci considerata da DAnnunzio la
Nemica. Oltre ad essa vi anche la Femme fatale (Violante Le vergini
delle rocce), donna bellissima, ma propensa al suicidio, che ostacola il
superuomo nella ricerca di una degna consorte. Un eccezione rappresentata
da Foscarina Perdita (Il fuoco), che, nonostante la sua indole di femme fatale,
si sacrifica abbandonando lamante per non distrarlo dal raggiungimento dei
suoi obiettivi.

Un altro discorso invece spetta alla seconda forza disgregatrice ovvero la morte.
Essa, insieme alla malattia e alla putredine, esercita un evidente fascino sul
poeta, che assume cos un chiaro atteggiamento decadente; daltronde
DAnnunzio appartiene a questa corrente letteraria.

DAnnunzio, nella sua fase superomistica, profondamente influenzato dal


pensiero di Nietzsche, che tuttavia molto spesso banalizza e forza entro un
proprio sistema di concezioni. Il superuomo nietzschiano, infatti, raggiunge
una conoscenza superiore attraverso un percorso personale, che lo porta alla
fondazione di nuovi valori.

Al contrario il superuomo Dannunziano diventa il poeta Vate, capace di essere


una guida e un profeta per il paese, colui che vive una vita originale, piena di
emozioni e passioni in una dimensione estetica, in cui la virt consacrata
allarte. Il superuomo Dannunziano ricerca nuovi valori fuori dalla morale
comune e dellestetica; in tal modo si tiene assai distante dalla dimensione
introspettiva e dalla ricerca intellettuale del superuomo nietzschiano.

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