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Franco Donatoni una delle principali figure della composizione del nostro tempo, sia come autore che come
didatta.
Autore di musica da camera e per orchestra, ha partecipato ai Ferienkursen di Darmstadt ove si avvicinato alle
tendenze pi avanzate della Neue Musik da cui quindi iniziata la propria evoluzione passando attraverso il
radicalismo speculativo di Boulez e quindi, allo strutturalismo di Stockhausen. Successivamente percorrendo una
rigorosa via oggettivistica estranea alle poetiche dellespressione si propone un annientamento di ogni residuo di
tradizione dellatto compositivo.
Da qui le ricerche materiche di pezzi come For Grilly o Sezioni e il raggiungimento, attraverso lindeterminazione
come principale veicolo, di una proposta di musica aleatoria in cui il casualismo e lindeterminazione trovano
interessanti soluzioni (Zrcadlo, Asar).
Donatoni passa quindi ad una nuova disamina di materiali e degli atti compositivi nonostante tutto ancora possibili
ma sempre con unattenzione estrema verso il risultato sonoro del pezzo. Nella musica pi recente si vede anche
una riscoperta di certe forme stilistiche del passato impiegate sul percorso precedentemente svolto sui materiali
sonori.
Donatoni svolge anche unimportante ruolo di insegnamento della composizione sia presso lAccademia Nazionale
di Santa Cecilia sia in corsi presso varie istituzioni musicali nazionali ed estere.
Che cosa pensa della situazione due o tre lanno ai francesi. paesi forse dalla tradizione?
della musica contemporanea e del Non credo sia questa la ragione, ma
suo posto nella cultura musicale Ma queste commissioni rientrano ci debba piuttosto imputarsi allattivit
italiana? in un contesto di ricerca musicale, degli organizzatori della vita musicale e
In Italia, in genere, le orchestre oppure vengono inserite in festival? dal sostegno offerto dallo Stato.
non danno molto spazio alla musica Fanno parte della normale attivit e In Italia, mancando un Ministero della
contemporanea. Nel nord, a Torino, c sono eseguite nei concerti e trasmesse Cultura come invece esiste in Francia e
lorchestra della RAI e, anche grazie ad per radio. Ci sono naturalmente anche in altri paesi, e rientrando invece tutto
Enzo Restagno, Settembre musica, dei festival come quelli di Montpellier nellegida del Ministero del Turismo
una rassegna che presenta ogni anno e Avignone e numerosi sono anche gli e dello Spettacolo la musica rientra in
un compositore proponendo una serie ensemble musicali, alcuni dei quali attivi questa classificazione cos ampia e quindi
di concerti monografici. da ventanni e pi. il fatto di commissionare nuove opere
Per il resto lattivit molto sporadica Anche in Germania, in cui le radio pu provenire solo dai singoli teatri e
e, sia nelle grandi citt come Milano e non sono centralizzate, c molta musi- non direttamente dallo Stato.
Roma, che specialmente al centro-sud, ca contemporanea. Io stesso ho avuto
molto difficile assistere ad una stagione commissioni da diverse radio a partire Come si pu facilitare lascolto e la
dove la musica del nostro tempo trovi gi dal 1960. Ed anche in questo paese comprensione della musica moderna
uno spazio adeguato. i teatri e gli ensemble strumentali sono per i non addetti ai lavori?
Esistono invece degli Ensemble molto interessati allesecuzione di musica Posso citarle unesperienza di guida
che sono molto pi attivi: a Torino c del nostro tempo. allascolto proposta in una sala del Palaz-
unensemble della RAI, formato dagli LInghilterra, che per parecchi anni zo Sforzesco che aveva luogo la domenica
stessi componenti dellorchestra, a Ve- ha mantenuto un atteggiamento un mattina e che ha sempre registrato una
nezia il gruppo Ex novo di Claudio po passatista, recentemente, grazie sia notevole presenza di pubblico anche
Ambrosini, a Padova lInterensemble, a alla BBC che a degli ottimi gruppi da durante i mesi invernali. Veniva fatto
Latina la Logos ensemble e in Sardegna camera come ad esempio la London ascoltare il brano musicale, anche senza la
esisteva un ensemble che faceva capo a Sinfonietta e il New music project, partitura, ed era spiegato interrompendo
Franco Oppo. sta dando molto pi spazio alla musica la esecuzione o facendo riascoltare dei
Fuori dai confini nazionali il paese che contemporanea. momenti precedenti per i chiarimenti
forse d pi spazio alla musica contempo- Per non parlare della piccola Olanda necessari. Tutto ci avveniva con dischi
ranea la Francia, dove France music in cui si esegue pi musica contempo- e nastrocassette di musica sia classica che
ne trasmette unora al giorno e France ranea che nei paesi molto pi grandi di contemporanea.
cultura una o due la settimana. lei ad opera della radio e di importanti Uniniziativa simile organizzata
Le orchestre di Radio France festivals come per esempio lHolland anche in Francia e si chiama Anima-
eseguono spesso questa musica e com- Festival. tion e sono stato pi volte invitato a
missionano nuovi lavori. Anche lo stato, presentare le mie nuove composizioni.
in Francia, commissiona ai compositori, Ma dunque, secondo lei, da cosa Anche il nuovo Conservatorio di Parigi
una allanno per gli stranieri, ma anche dipendono queste differenze tra i opera in tal senso a differenza dei nostri
4 Diastema
Intervista
Conservatori, vecchie istituzioni incapaci cominciano a comporre fin dai primi anni provenire da una famiglia ricca, o deve
di rinnovarsi. di studio e quindi, quando questi giovani essere uno strumentista, oppure deve
partecipano ai miei corsi possiedono gi insegnare in quanto dalla sola attivit
Passiamo ora alloggetto pi una buona formazione e ci ben visibile compositiva non si traggono risorse
propriamente musicale del nostro ai corsi di Brescia, Biella, Roma, Siena sufficienti.
incontro: quali sono le nuove ten- e alla Civica Scuola di Milano dove, Contrariamente a quanto succede in
denze dei giovani compositori, esiste grazie al compositore Melchiorre, sono Francia, dove pochi sono gli insegnanti
una scuola a cui essi si riferiscono o stati organizzati dei corsi quadriennali che in Conservatorio, in Italia queste scuole
qualcuno ha gi intrapreso nuove ed comprendono lezioni di musica elettro- sono passate dalle 12 dei miei tempi di
originali vie? nica, di tecnica compositiva, di analisi e studente, alle molte di pi dei nostri
Il tempo delle scuole, tipo quella di composizione. giorni e quindi si sono aperte maggiori
di Darmstadt degli anni cinquanta per possibilit per linsegnamento.
intenderci, finito. Parliamo del mestiere di composi-
Ritengo sia difficile attualmente tore: quali requisiti di base si devono Secondo lei, che tipo di ruolo
parlare di scuole e penso che esistano possedere per poter essere dei validi culturale e sociale dovrebbe svolgere
delle figure guida, come Stockhausen o compositori? oggi la musica?
Kagel in Germania, Boulez in Francia, il In primo luogo la coscienza di fare Dobbiamo pensare che nelle scuole
portoghese, ma residente in Germania, il compositore per vocazione e non per superiori tipo liceo scientifico o ginnasio
Nunes e linglese Ferneyhough, che ha carriera e quindi il piacere di formare, si insegna storia dellarte e non storia
insegnato parecchi anni alla Musikhoch- cio, costruire la forma, il che si differen- della musica e cos pure nelle universit,
schule di Friburgo. zia dallattivit dello scrittore, ad esempio, a parte pochi esempi, la musica trascu-
o del poeta, che manipolano le parole. rata. Sono pertanto necessari dei decisi
E per quanto riguarda il nostro I compositori manipolano forme che cambiamenti ma, per attuare una riforma
paese? pu essere difficile far capire ai non che possa portare dei reali benefici, non
Il compositore italiano pi conosciu- addetti, perch anche se i pittori o gli sono sufficienti i programmi alternativi,
to, con grandi meriti e con una produ- scultori parlano di forma, per noi, quando ma necessario trovare le persone in
zione originale e vastissima senzaltro parliamo di forma in musica, notiamo grado di svolgere questo compito che
Luciano Berio. gli sguardi dei nostri ascoltatori fissi nel richiede impegno e professionalit.
Gli altri, tra i viventi, Camillo Togni vuoto e chiedersi: che cos la forma?
del 1922, Aldo Clementi del 1925, io Sono le palline nere scritte sulla carta?
stesso che sono nato nel 1927, Bussotti Invece nella musica, lidea della for-
del 1931, Niccol Castiglioni e Giacomo ma si riferisce sempre alla realizzazione
Manzoni del 1932. C poi un salto di esecutiva dei segni sulla carta che natu-
generazione e quindi Azio Corghi del ralmente, deve essere sempre presente in
1937, Sandro Gorli del 1948 e Salvatore ogni compositore, deve sentirla interna-
Sciarrino del 1947. C infine una quantit mente gi prima della sua esecuzione.
considerevole di giovani compositori che In questo senso un vantaggio offerto
per preferisco non elencare perch temo dallimpiego del computer e delle tastiere
di dimenticarne qualcuno. elettroniche che consentono ai giovani
Anche la Spagna, liberatasi dalla dit- compositori di ascoltare immediatamente
tatura franchista, sta vivendo un periodo le loro realizzazioni, almeno fintanto che
di espansione e cos negli Stati Uniti e lorecchio interno si sviluppato con il
molti altri paesi come Argentina, Messico passare del tempo.
ed altri ancora.
Quali sono, secondo lei, le pro-
In relazione alla sua esperienza di spettive alle soglie del Duemila, per
insegnamento, qual il livello medio i giovani che intraprendono questa
di preparazione che presentano gli attivit? possibile dedicarsi intera-
allievi dei suoi corsi, che tipo di for- mente al solo mestiere di compositore
mazione hanno? (anche dal punto di vista economico)
Esistono notevoli differenze in quan- o necessario ricorrere ad un lavoro
to alcuni hanno seguito corsi regolari nei diverso?
Conservatori mentre altri sono degli Mentre in Germania e in Francia
autodidatti. A partire dagli anni settanta un giovane compositore pu vivere
per, con la nuova didattica dei Conser- modestamente con le sole commissioni
vatori, la preparazione media miglio- delle sue opere, in Italia questo non
rata. Ad esempio gli allievi di Giacomo possibile.
Manzoni, Sandro Gorli e Azio Corghi Il compositore nel nostro paese o deve
Diastema
Opera
Antonio Carlos Gomes:
un musicista tra Scapigliatura e Verismo.
Antonio Carlos Gomes si affaccia allattivit artistica tra Gobatti e Amilcare Ponchielli. Ecco una tabella cronologica
il 1861 (data del suo esordio operistico in Brasile) e il 1870 dei loro principali lavori rappresentati tra il 1858 e il 1873:
(debutto sulle scene italiane). Qualera la situazione dellopera 1858: Jone (Petrella)
italiana in quegli anni? A guardare a posteriori, la risposta pi 1863: I Profughi fiamminghi (Faccio)
ovvia sarebbe che il panorama musicale del nostro paese era 1864: La Contessa dAmalfi (Petrella)
completamente dominato dalla figura di Giuseppe Verdi. 1865: Amleto (Faccio)
Guardando per le cose un po pi da vicino ci si accorge 1865: Romeo e Giulietta (Marchetti)
che questo periodo della storia del nostro melodramma fu in 1868: Mefistofele (Boito)
realt abbastanza tormentato e complesso. Gi lo stesso Verdi 1869: I Promessi Sposi (Petrella)
si trovava in una fase decisiva della sua evoluzione stilistica, che 1869: Ruy Blas (Marchetti)
stata opportunamente inquadrata da Julian Budden1: 1872: I Promessi Sposi (Ponchielli, 2 versione)
1873: I Goti (Gobatti)
stato detto che tutte le svolte nella storia della musica avvengono Ma in realt, cosa ci si riproponeva di rinnovare? A leg-
al posto giusto, allinizio o alla met del secolo. Lopera nacque
verso il 1600; la prima Sinfonia di Beethoven e i quartetti op. 18 gere questo passo di Boito, si ha limpressione che le idee dei
furono pubblicati nel 1800. Subito dopo il 1850, allet di 38 anni, riformisti fossero poco chiare3:
Verdi chiudeva, con Rigoletto, un periodo dellopera italiana.
LOttocento musicale era ormai concluso. Verdi continuer a
servirsi di alcune sue forme per le opere immediatamente suc- Lopera in musica del presente per aver vita e gloria e toccare gli
cessive, ma in uno spirito affatto diverso. alti destini che le sono segnati, deve giungere, a parer nostro: 1. La
completa obliterazione della formula. 2. La creazione della forma.
3. Lattuazione del pi vasto sviluppo tonale e ritmico possibile.
In Italia, il predominio di Verdi, che era giunto allo zenit 4. La suprema incarnazione del dramma.
negli anni Cinquanta, viene rimesso prepotentemente in di-
scussione da una serie di polemiche concernenti la musica E ancora4:
dellavvenire, da un rinnovato interesse per la musica strumen- Shakespeare sferico, Dante sferico, Beethoven sferico; il sole
tale, che sfocer nella costituzione della Societ del Quartetto pi semplice del garofano, il mare pi semplice del ruscello,
(istituzione milanese che far conoscere i grandi capolavori ladagio di Mendelssohn sferico e pi semplice dellandante di
Mozart. E perci anche pi fortemente concepibile.
della musica tedesca in particolare; tra gli altri anche la Nona
Sinfonia di Beethoven, eseguita il 18 aprile 1878 per la prima
Chi ci capisce qualcosa bravo, per dirla schiettamente.
volta in Italia, diretta da Franco Faccio) e dalla nascita del
In realt, il desiderio era quello di aprire la cultura italiana
cosiddetto gruppo della Scapigliatura. Il movimento firmava il
ai grandi movimenti artistici doltralpe. E, per ci che concer-
suo atto di nascita nel 1863, prima con la rappresentazione de
ne lopera, il modello dichiarato non era Wagner (Boito era
I Profughi Fiamminghi di Franco Faccio, alla Scala, l11 novembre
a quellepoca antiwagneriano dei pi convinti) ma piuttosto
(il libretto era di Emilio Praga) e poi con la pubblicazione, il
Meyerbeer e il Grand Opra. Ed ecco che arriviamo allaltro fatto
22 novembre dello stesso mese, sul Museo di Famiglia di
di estrema importanza per comprendere le vicende artistiche
Treves, della irriverente Ode Saffica di Boito2.
di quegli anni: la diffusione e laffermazione sulle scene italiane
Nel 1865 ancora Faccio presentava lAmleto, su testo di
del repertorio operistico francese. Il teatro musicale italiano
Boito; ma le diatribe attorno all musica dellavvenire dove-
si era servito abbondantemente di fonti francesi per i libretti5,
vano toccare lapice la sera del 5 marzo 1868, con il clamoroso
ma lopera francese non era arrivata che a spizzichi sulle nostre
fiasco scaligero della prima versione del Mefistofele, e quindi
scene. Ed ecco, in quegli anni, larrivo sui palcoscenici italiani di
nel 1870 con la prima rappresentazione italiana del Lohengrin
Roberto il Diavolo, Ugonotti e Profeta insieme al Faust di Gounod
al Comunale di Bologna (ad una delle repliche assistette, non
(prima alla Scala l11 novembre 1862) e allEbrea (La Juive) di
visto, anche Verdi, e a SantAgata si conserva uno spartito
Halevy (alla Scala nel 1865). Lultimo lavoro di Meyerbeer,
dellopera con parecchie annotazioni, non tutte di tono bene-
LAfricana, lasciata incompiuta dallautore e terminata da Fetis,
volo) e con la tempestosa caduta della medesima opera, alla
arrivava i, Italia il 2 novembre 1865, al Comunale di Bologna, a
Scala, nel 1873.
cinque mesi scarsi dalla prima esecuzione (28 aprile). Alla Scala
Ovvio che questo movimento, nato in contrapposizione
lopera era rappresentata il 19 marzo 1866 e otteneva un tale
al melodramma romantico, di cui Verdi era lesponente pi
successo da essere replicata per tre stagioni consecutive.
accreditato, si riproponesse la ricerca del nuovo genio nazionale
Nel 1866 la Scala accoglieva Don Sebastiano e La Favorita
che sapesse incarnare lo spirito del rinnovamento. Erano in
che Donizetti aveva scritto per lOpra e nel 1867 era la volta
molti ad essere aspiranti alla successione, e tra questi possiamo
di Romeo e Giulietta di Gounod (23 repliche in due edizioni) e
ricordare Errico Petrella, Faccio, Filippo Marchetti, Stefano
pochi mesi dopo, nel 1868, La Muta di Portici di Auber, a qua-
8 Diastema
Opera
rantanni dalla prima rappresentazione (4 recite). 1862 - Aroldo e Vespri Siciliani 1864. Inoltre nel 1857 veniva
sintomatico, in questi anni, il fatto che Verdi, tra il 1859 fondata la Imperial Academia de Musica e Opera Nacional,
(Ballo in Maschera) e il 1887 (Otello) non presenter alcuna prima fondata da Jos Amat, nobile spagnolo emigrato in Brasile a
rappresentazione di nuovi lavori sulle scene italiane; uniche ec- causa della rivoluzione carlista. Il programma dellistituzione
cezioni, le versioni rivedute di Forza del Destino, Simon Boccanegra veniva pubblicato il 13 aprile.In esso si prevedeva, tra laltro
e Don Carlo, sempre alla Scala, rispettivamente nel 1869, nel la diffusione del grande repertorio in esecuzioni tradotte in
1881 e nel 1884. dunque, questa, una fase estremamente ricca portoghese (nel 1856 Il Trovatore, nel 1859 I Lombardi alla prima
di fermenti, nella quale si inserisce, a partire dal suo arrivo a Crociata e nel 1862 La Traviata) e inoltre linserimento in ogni
Milano, avvenuto il 9 febbraio 1864, il personaggio principale stagione di unopera nuova di autore brasiliano, che avrebbe
della nostra storia, Antonio Carlos Gomes. dovuto utilizzare elementi folklorici nazionali9. Fu appunto sotto
Il futuro compositore era nato a Campinas, nello stato gli auspici dellOpera Nacional che Gomes, il quale vi lavorava
di San Paolo, in Brasile, l11 luglio 1836, da una famiglia di come maestro sostituto, pot rappresentare le sue due prime,
origine spagnola (la nonna invece era unindigena guarany). opere in lingua brasiliana. Ricordiamo anche che lAcademia
Dopo i primi studi col padre, direttore della banda cittadina, rimase in vita fino allagosto 1864, quando chiuse i battenti
sposatosi quattro volte e padre di 26 figli, il nostro studia, dal proprio con alcune recite della prima opera di Gomes.
1860, al Conservatorio di Rio de Janeiro, col maestro italiano Ma torniamo ai primi passi del nostro in Italia, che Go-
Gioachino Giannini, e debutta come operista, auspice lImperial mes mosse abbastanza in sordina, mirando per prima cosa
Academia de Musica e Opera Nacional, il 4 settembre 1861, a perfezionarsi (con Terziani e Mazzucato e poi con Lauro
con La noite do Castello, ben accolta al Teatro Lirico Fluminen- Rossi) e a conseguire un diploma da aggiungere a quello
se di Rio. Nel 1863, il 15 settembre, viene eseguita, ancora a gi ottenuto in Brasile, cosa che avvenne nel 1866. Di poco
Rio, la sua seconda opera, Joanna des Flandres, su un libretto di seguente il debutto italiano, con una rivista, Se sa minga, in
Salvador de Mendona, ancora con buon esito. I due successi dialetto meneghino, rappresentata il 1 gennaio 1867 al Te-
gli fruttano una borsa di studio concessa dallimperatore Don atro Fossati. Cera, in questo spettacolo, unaria che divent
Pedro II di Borbone e dalla consorte Teresa Cristina (figlia famosa, Fucile ad ago, una satira della battaglia di Sadowa,
di Francesco II di Borbone, lex Franceschiello per pochi che lo rese molto popolare presso il pubblico milanese. Un
mesi re delle Due Sicilie) per continuare gli studi a Milano. Per anno e mezzo dopo, al Carcano, il turno di unaltra rivista,
quel poco che si pu dire delle prime due opere di Gomes, Nella luna, su testo di Eugenio Torelli Violler, che nove anni
che possiamo conoscere solo tramite esempi riportati in ar- dopo fonder Il Corriere della Sera. Ma, a questo punto, i tempi
ticoli e saggi6, visto che in Europa i relativi spartiti appaiono sono maturi per lesordio operistico italiano, e questo avviene
irreperibili, appare chiaro che il musicista preso a modello dal con un soggetto esotico: Il Guarany, da un romanzo di Jos
giovane autore in questa fase di apprendistato fu senzaltro Martiniano de Alencar. Non che fosse una novit: soggetti ed
Verdi. Lo testimoniano i suoi primi biografi, e segnatamente ambientazioni esotiche, introdotte forse dalla prima volta dalla
Luis Guimaraes7 e parlano abbastanza chiaro anche la scrittura Nitteti di Metastasio10, passando poi per Semiramide e Alzira11
e la condotta melodica dei pochi esempi che abbiamo potuto erano gi comparsi nellopera italiana, ma il gran successo di
esaminare. Del resto, il repertorio verdiano costituiva la base opere come LAfricana e I Pescatori di Perle ne avevano fatto una
delle prime compagnie liriche italiane che, in quegli anni, si moda. Il libretto del Guarany fu preparato da Antonio Scalvini
erano spinte in Sudamerica. e Carlo DOrmeville (autore tra laltro del testo del Ruy Blas).
Ma il primo autore ad essere ascoltato con una certa fre- Lopera and in scena alla Scala, preceduta da riprese di Piero
quenza in Brasile fu Rossini, del quale Marcos Portugal, dal de Medici del principe Poniatowski (10 recite), dellEbrea (23
1811 maestro di cappella della corte, mise in scena Matilde recite), della Dinorah (11 recite) e degli Ugonotti (13 recite). Dopo
di Shabran e Cenerentola (1829), La Gazza Ladra e Litaliana la prima del Guarany la stagione si concluse con recite uniche
in Algeri (1830). Dal 1846 si possono registrare cronache di di Roberto il Diavolo, Otello di Rossini, Norma (con la veterana
stagioni liriche regolari a Rio de Janeiro, dal 1854 a Bahia, dal Rosina Penco) e Il Trovatore.
1865 a Recife e pure in posti come Sao Luis do Maranhao, Il 19 marzo 1879 lopera and in scena, e si replic per
dove nel 1857 si rappresentarono Nabucco ed Ernani e nel dodici volte complessive.Una buona compagnia di canto, for-
1859 Lucrezia Borgia. mata da Marie Sass (la prima Elisabetta verdiana) come Cecilia,
Tra i componenti delle compagnie italiane ricorderemo, dal baritono Enrico Storti (Gonzales), dal tenore Giuseppe
tra i nomi notevoli, il soprano Augusta Candiani (debutto a Villani (Pery) e dal basso Teodoro Coloni (Antonio), agiva in
Rio nel 1844), Ida Eltavina (1849), Rosina Stoltz (1852) ed scena. Tra laltro, nella parte del Cacico, debuttava alla Scala un
Enrico Tamberlick. nuovo baritono, destinato a carriera importantissima: Victor
Lopera di Sao Paulo inizi la sua attivit nel 1874, ma gi Maurel, il creatore futuro di Jago e Falstaff. Secondo molti,
dal 1869 compagnie liriche italiane vi si erano spinte. Ecco, per una delle ragioni delloblio in cui giace attualmente il lavoro
farci unidea, come Marcello Conati8 ha ricostruito la cronistoria costituita dal libretto, appartenente senzaltro al genere del
delle prime verdiane a Rio de Janeiro: feuilleton e mescolante elementi tipici dellopera italiana con
Ernani 1846 - I due Foscari e I Masnadieri 1849 - Macbeth situazioni spettacolari accentuate al massimo, da grand opra.
1852 (inaugurazione del Teatro Lyrico Fluminense) - Nabucco, Lopera piacque per al suo apparire, anche a critici severi ed
Luisa Miller e Attila 1853 - Il Trovatore 1854 - La Traviata 1855 allo stesso Verdi, che secondo Gino Monaldi12 ne diede un
- Rigoletto 1856 - Giovanna dArco 1860 - Un ballo in maschera giudizio molto positivo. La vicenda, ambientata allepoca della
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e su di essa ha messo gli occhi anche lavventuriero Gonzales,
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che tenta di rapirla con laiuto di due compagni, Ruy Bento
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e Alonso, promettendo di svelare dove si trova una miniera
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dargento da lui scoperta. Pery li smaschera, ma a complicare
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ulteriormente le cose c lintervento della feroce trib degli
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Aimor, cannibali addirittura, che rapiscono Cecilia e Pery, b
il quale dovrebbe essere sbranato dagli anziani della trib. J
Don Antonio libera i due giovani, ma gli Aimor, appoggiati da
Gonzales, attaccano ancora il castello. Pery giunge per salvare Pery, tipo delleroe pronto allimpeto generoso, ha una
Cecilia, che gli viene concessa previa conversione al cristiane- fierezza a volte ben rispecchiata dalla musica:
simo. Messi in salvo i due innamorati, Don Antonio da fuoco
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alle polveri del castello mentre Cecilia assiste alla catastrofe
e Pery le addita il cielo. Ce n per tutti i gusti, come si vede:
V a n - to io
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amori, tradimenti, battaglie, capovolgimenti di fronte. Manca b j j
in effetti il fattore etico e morale che da coerenza e credibilit & b bbbb c j
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alle passioni dei personaggi verdiani. j
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Venute meno queste ragioni, resta solo la retorica dellat- bb 3
teggiamento, il gesto, privato delle motivazioni che lo J
sorreggevano. Per quanto riguarda i personaggi, Cecilia
una delle ultime apparizioni della fanciulla angelicata di tanti > > > p >
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libretti ottocenteschi. il vecchio clich della idealizzazione b n
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della figura femminile, a soli cinque anni dalla apparizione, pur su- per - ba cu - na su- per - ba cu - na
sulle scene operistiche, di quella che Mario Praz13 ha definito > >
la belle dame sans merci, che far la sua comparsa nel 1875, bb
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col personaggio di Carmen.
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La scrittura moderatamente ornata, fin dalla Polacca
che ne costituisce la sortita, che avviene fuori scena, secondo b b 3
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& 4 # . . . J . J J Uno dei personaggi che devono di pi a certo librettismo di
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Gen - ti - le di cuo - r e leg- gia - dr a di vi - so
Verdi Gonzales, tipo dellantagonista protervo e mai domo,
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sullesempio anche di Don Sallustio del Ruy Blas.
&4
. . . Alcuni suoi modi espressivi sono anche per ricavati
? 34 j j j dallascolto assiduo delle opere francesi andate in scena alla
j j j Scala, che Gomes frequent regolarmente nei suoi anni di
. . . . . .
apprendistato milanese. Si veda ad esempio la Ballata del
E si veda, a questo proposito, anche la ballata del secondo secondo atto, modellata su quella di Nelusko del quarto atto
atto: dellAfricana:
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me sto, pen- so - so e bel - lo,
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vi ta ab - bia - mo nel gio - ir
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Opera
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3 3 buono comunque anche il tema della stretta, sebbene un
po troppo marcatamente donizettiano come matrice (somiglia
lievemente, infatti, alla sezione finale del duetto tra Paolina e
vi ta ab - bia - mo nel gio - ir Poliuto, Il suon dellarpe angeliche).
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deh! che a me non tol - ga - si la can - di - da tua f; vi -
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Impegnativo vocalmente (tessitura alta, con un Sol naturale J
alla conclusione) il brano rivela affinit anche col celebre brin-
disi di Amleto; affinit peraltro solo ideale, visto che lopera
omonima di Thomas arriver in Italia solo nel 1876, alla Fenice # ## ^ ^
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di Venezia. Il tutto innestato in una cornice di grandiosit J
spettacolare, preannunciata del resto subito dallapertura della vi, o P e - r y, ten sup - pli - co, pel pa - dr e mio, per me!
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Sinfonia, con un tema che poi Gomes ripresenter al momento & #
J
della catastrofe conclusiva: j j j j j
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A ndante G r andioso
## . . > > > > > > > > > > >
Altri brani rivelano, nella instabilit della condotta armonica,
& # c . > . il tentativo di costruire un discorso vario e coinvolgente, ma a
> > > > volte proprio per questo frammentario.
ma r ca to
> > > > > > > > > > > > >
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Il debito di Gomes nei riguardi di Verdi si estende anche al
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3
delloperetta Telegrafo electrico) che fu Fosca, su libretto di Antonio
J Ghislanzoni tratto da una novella del marchese Capranica (La
Sen to una for - za in - Festa delle Marie), data ancora alla Scala (in una stagione che
comprendeva Ruy Blas, Roberto il Diavolo, Un Ballo in maschera,
# 3
& 4 J
3 J
la gi ricordata prima scaligera del Lohengrin e Viola Pisani di
Edoardo Perelli) il 16 febbraio 1873. Dirigeva Franco Faccio
3
e cantavano Gabrielle Kraus (Fosca), Carlo Bulterini (Paolo),
? # 3 j J j
legato
# Victor Maurel (Cambro) e Ormondo Maini. Esito contrastato,
4 J J J si ebbero solo sette recite. Gomes amava questopera pi di
tutte le altre, e coloro i quali, non senza ragione, hanno tentato
di tracciare una parabola evoluzionistica dello stile di Gomes
insistono sui pregi formali che Fosca rivelerebbe rispetto al
Guarany, nel quale la vena melodica pi spontanea sarebbe
inficiata da una scrittura orchestrale meno rifinita. In realt
# J J
& .J J
3
lo spartito rivela una condotta molto pi scaltrita nelluso dei
J
J motivi conduttori (non Leitmotiven in senso wagneriano, perch
do mi ta cheognor mitr ag - ge a te;
Gomes, per quanto ne sappiamo, di Wagner ne aveva ascoltato
pochino) e una struttura vocale che tende ormai al discorsivismo
#
3 J
e al superamento della dicotomia recitativo-aria. Lopera si regge
& 3 J 3 J inequivocabilmente sul personaggio di Fosca, una di quelle
Ho risposto al telegramma doggi con la massima franchezza, Oppure questaltro, relativo al progetto di una Oltrada,
convinto che il Salvator Rosa in autunno alla Scala, non potr su libretto di Ghislanzoni, a cui Gomes lavorava attorno al
in nessun modo fare il nostro interesse, la prova che da tanto 188420:
tempo non si potuto formare una compagnia adatta in tutto
alla detta opera.
Se il Salvator Rosa non degno di essere presentato alla Scala in Quando credo di aver finito oggi, domani mi pare di dover rifare
carnevale al colto pubblico, lasciatelo stare, non mancano opere il lavoro!
12 Diastema
Opera
E ci perch? Non ti posso dire, perch non lo so nemmeno cale di Venezia per cui era stato proposto), Gomes moriva in
io.....So per che il libretto la mia disperazione! Il soggetto di quella citt, il 16 settembre 1896.
Ghislanzoni buono, ma certi finali datto non mi persuadono.
Quello di Parravicini (Lo schiavo, n.d.r.) mi pare meglio come Come abbiamo visto, le sue opere dovevano rapidamente
argomento, ma i versi son roba da far ridere le galline del con- uscire di repertorio, anche se Il Guarany fu rappresentato sicu-
tadino del David! ramente fino agli anni Venti del nostro secolo23 e Lo Schiavo fu
Aggiungi a queste mie prolungate ed involontarie oscillazioni le
difficolt di ottenere in tempo opportuno i cambiamenti che mi oc- interpretato nel 1939 da Giacomo Lauri Volpi durante la sua
corrono; quindi perdita di tempo, scoraggiamenti e che so io! ultima stagione al Colon di Buenos Aires24. Maria Tudor doveva
conoscere la sua prima, e pensiamo unica, ripresa moderna nel
Comunque, mentre la sua fama, per il momento, non 1934 a Rio, per opera di Gino Marinuzzi. Fosca stata ripresa
accennava a diminuire (nel 1883 Salvator Rosa, per esempio, in tempi recenti, sul palcoscenico del Teatro Municipal a Sao
inaugurava le stagioni liriche di cinque teatri italiani: Padova, Paolo, il 14 settembre 1966.
Palermo, Cremona, Cagliari e Sassari) Gomes, messa definitiva- In realt, non era probabilmente la personalit artistica che
mente da parte LOltrada, lavorava assieme a Rodolfo Parravicini faceva difetto al musicista brasiliano, ma piuttosto la continuit
sullopera Lo Schiavo, che doveva venir rappresentata a Rio de stilistica e la capacit di organizzare in modo preciso il discorso
Janeiro, diretta dallautore, al Teatro Lyrico Fluminense, il 27 drammaturgico, oltre che alcuni accenni di superficialit come
settembre 1889, con Maria Peri (Ilaria), Oster Van Cantaren quelli rilevati da Antonio Bazzini esaminando il Salvator Rosa25.
(La Contessa di Boissy), Franco Cardinali (Americo), Enrico Ma loriginalit di alcune sue soluzioni non merita di passare
Serbolini (Don Rodrigo), e, come Iber, Innocente De Anna, sotto silenzio, e sarebbe opportuno verificare, da parte di qualche
baritono e grande amico del musicista, come ci testimoniano teatro, le possibilit di tenuta teatrale di alcuni tra i suoi lavori
numerose lettere21. Lopera era originariamente destinata al migliori. In ogni caso, lo studio di figure come quella di Gomes,
Comunale di Bologna, ma poi la cosa non and in porto per ed anche lascolto di alcune delle sue composizioni, pu essere
i gravi dissidi insorti con limpresa, di cui faceva parte anche di buona utilit per capire quale era la temperie artistica di quegli
il librettista. anni, il tessuto connettivo dal quale emergevano quelli che oggi
Lo Schiavo, scritto sotto linfluenza dellabolizione della consideriamo i capolavori del teatro musicale.
schiavit in Brasile, ancora unopera a pezzi chiusi, che forse
pu apparire formalisticamente arretrata rispetto alle ultime
novit del tempo (lOtello, l Edmea di Catalani, la Carmen, il
Samson et Dalila); ma trapela, in questo spartito, anche un gusto
nuovo, quasi anticipatore di certe atmosfere pucciniane,come Note
dimostra del resto il brano pi celebre dellopera:la romanza
del secondo atto, affidata ad Americo, Quando nascesti tu, 1
Julian Budden, The Operas of Verdi, London, Cassell, 197381, 3
resa popolare da due celebri incisioni di Enrico Caruso e di voll. (Trad. It. del I vol. coordinata da Giorgio Pestelli, Torino, EDT,
Giacomo Lauri Volpi. In particolare certe frasi della sezione 1985, pag. 557)
centrale denunciano un climax ormai nettamente anticipatore 2
Era il famoso componimento dove si paragonava larte italiana ad
di certe pagine della Giovane Scuola (anche se Gomes non sar un altar bruttato come un muro/di lupanare.
mai un verista e non far mai uso di melodie folkloristiche del 3
Arrigo Boito, Tutti gli scritti, a cura di Piero Nardi, Verona, Mon-
suo paese; al massimo, nelle danze de Lo Schiavo intervengono dadori, 1942, pag.1107.
alcuni strumenti brasiliani). Infine, lestrema pagina di Gomes,
Il Condor, su un testo di Mario Canti (ancora di argomento
4
Ibidem, pag. 1171
esotico:la vicenda si svolge a Samarcanda tra i Tartari) che 5
Vedi ad esempio Franca Cella Indagini sulle fonti francesi dei libretti di
tenne per dieci recite, alla Scala, sotto la direzione di Leopoldo Bellini, in Contributi dellIstituto di Filologia Moderna, Milano, 1968,
Mugnone (prima rappresentazione il 21 febbraio 1891). un pagg.449-576. Inoltre si pu ricordare, facendo un po dattenzione,
lavoro decisamente privo di qualsiasi tenuta teatrale, per il che i libretti di Verdi basati su fonti francesi sono i seguenti: Un giorno
quale a suo tempo si parl di omaggio alla tecnica wagneriana di regno, Nabucco, Ernani, Alzira, La Battaglia di Legnano, Stiffelio, Rigoletto,
La Traviata, I Vespri Siciliani, Un Ballo in maschera, Aida.
del Leitmotiv, probabilmente abbastanza a sproposito. Laveva
preceduto un tentativo di collaborazione con Felice Cavallotti 6
Marcello Conati, Formazione ed affermazione di Gomes nel panorama
(Cantico dei Cantici), non concluso. Il 15 novembre 1891, la dellopera italiana. Appunti e considerazioni, in Antonio Carlos Gomes: Carteggi
proclamazione della repubblica in Brasile faceva rapidamente italiani raccolti e commentati da Gaspare Nello Vetro, Milano, Nuove
Edizioni, s.d. (ma 1977) pagg. 39-41.
declinare il favore di cui godeva Gomes nel suo paese: Leopoldo
Miguez, musicista di tendenze repubblicane22, gli veniva preferito 7
Ibidem, pag. 38 (riporta un passo citato in Luiz Heitor, As primeiras
alla direzione del Conservatorio di Rio, anche se poi Gomes fu operas, in Revista Brasileira de Musica Rio de Janeiro, 1936, pag.
incluso nella delegazione che doveva rappresentare il Brasile all 209).
Esposizione di Chicago, nel 1893, per celebrare con un anno 8
Ibidem, pagg. 36-37.
di ritardo il quarto centenario della scoperta dellAmerica. Per 9
Vedi Jos Lopez Calo, LAmerica Latina, in AA.VV., Storia dellopera,
questa circostanza il musicista compose il poema sinfonico-
Torino, UTET, 1977, 3 voll., 6 tomi, vol. II, tomo II, pag. 464.
vocale Colombo, su testo di Albino Falanca.
Nominato, nel 1895, direttore del Conservatorio di Belem,
10
Per un sommario elenco di musicisti che si sono cimentati con
nello stato di Par (rinunciando alla direzione del Liceo Musi- questo testo, vedi Charles Osborne, The Complete Operas of Verdi-A
Critical Guide, London, Gollancz, 1969 (Trad. It. di Giampiero Tintori,
Gian Guido Mussomeli, autore di saggi dedicati particolarmente all'opera lirica dellOtto-
cento. critico musicale dei quotidiani La Tribuna di Treviso, Il Mattino di Padova
e La Nuova Venezia. Collabora inoltre con il Giornale della musica e, allestero, con
la rivista Opra International e con TeleCapodistria.
14 Diastema
Il '900
Debussy e il balletto:
differenti aspetti del rapporto col testo e con lazione coreutica
Elisabetta Pirolo
22 Diastema
Il '900
trombe n tromboni, inizia con larabesco sensuale del flauto Ne parla prima del 1908, quando, dopo un presagio di morte,
capolavoro assoluto della letteratura flautistica, pur nella dice di voler terminare lavori compiuti, tra cui, appunto, un
brevit epigrammatica cui risponde in eco un secondo tema Martirio di San Sebastiano: molti degli elementi estetici che com-
dellorchestra, di carattere contrastante: i due temi dialogano, si pariranno nelledizione definitiva sono riferibili addirittura alla
intrecciano e si allontanano, combattono e si frantumano. Ogni Morte di Adone, del 1883: la bellezza efebica del figlio di Mirra
vincolo eluso. Tutto ci in modulazione continua, peraltro e del mart ire adolescente non solo nellinterpretazione di
irriconducibile alla tonalit: se vi parametro fondamentale, DAnnunzio ma anche in molta iconografia lelemento
esso il timbro strumentale, inteso in senso pittorico con ogni fondamentale di ambedue i lavori, in cui la trama funge solo da
sfumatura di colore. La partitura si conclude con un frammento corollario. Nel Martyre i riferimenti ad Adone sono tali, e tanto
del primo tema, unevocazione vaga e malinconica, priva di un enfaticamente pronunciati, da farne, in astratto, un secondo
arresto cadenzale. Fu leffetto caleidoscopico ma di rara protagonista. Circondandosi di immagini del santo e studiando
raffinatezza di questa partitura a far parlare di impressioni- testi anche antichissimi sul periodo incerto a affascinante che
smo musicale. La descrizione estetica pi convincente, la sola vede insieme fine del paganesimo e inizio del cristianesimo,
a darci quellidea di impalpabile, o rarefatto, che la cifra il poeta si mise freneticamente al lavoro: ne risult un testo
distintiva del lavoro, fornita dal compositore stesso: letterario greve destetismi, trasparente nelle metafore e molto,
molto ambiguo: non meraviglia la reazione dellarcivescovo
il Prlude laprs-midi dun faune forse ci che rimasto del sogno di Parigi, che proib di assistere alla rappresentazione, pena la
nel fondo del flauto del fauno? Pi precisamente, limpressione
generale del poema, perch, a seguirlo pi da vicino, la musica scomunica, n il fatto che proprio il Martyre abbia determinato
si affannerebbe... la messa allindice di tutta lopera dannunziana.
Inizialmente, per le musiche di scena, autore e ballerina
Vorremmo tentare un riassunto del poema, ma nel farlo ne entusiasta del progetto pensarono a Roger Ducasse, che
tradiremmo lo spirito: un intrico di sogno, suggestione, atmo- rifiut; fu ancora Montesquiou a consigliare a DAnnunzio
sfere, unico tema il languore di una sensuale creatura boschiva di rivolgersi a Debussy. Questi allepoca stava lavorando a
che nellafa meridiana sogna ninfe che non possieder mai. Le Diable dans le beffroi e a La Chute de la maison Usher, disgra-
Se Mallarm aveva temuto che la musica tradisse il suo ziatamente incompiute, e, certamente pensando di poter
testo, cos Debussy paventava lazione coreutica e concesse scrivere con larghezza di tempo, accett entusiasticamente
riluttante lautorizzazione a Diaghilev per il balletto, insensibile di collaborare al nuovo progetto; non fu pienamente soddi-
allentusiasmo della compagnia: rifiut di collaborare, e a rap- sfatto del risultato, e per tutta la vita pens di rielaborare la
presentazione avvenuta continu a manifestare vistosamente la partitura. Contrariamente allaspettativa, il manoscritto arriv
sua riprovazione. Il balletto, con coreografia di Vaslav Nijinsky al compositore solo due mesi prima della rappresentazione, e
(che ne fu anche il primo interprete) fondato sui principi delleu- cos, gettandosi a capofitto nel lavoro, dovette inevitabilmente
ritmia di Jacques Dalcroze che Debussy arriv a definire farsi aiutare per la strumentazione dallallievo Andr Caplet,
il peggior nemico della musica e le scene di Lon Baskt, cui diede rigorosissime indicazioni; Caplet fu anche il primo
and in scena il 29 maggio 1912 e suscit violente polemiche, direttore dorchestra del Martyre.
di ordine morale soprattutto, concludendosi con una scena Il Martyre de Saint-Sbastien suddiviso in cinque parti, che
di onanismo, ma anche entusiastici consensi: ne risult, ov- DAnnunzio chiama mansions; nella prima, La cour des Lys, i martiri
viamente, unenorme pubblicit per i Ballets Russes. I rapporti adolescenti Marco e Marcellino, legati a due colonne per essere
di Debussy con la danza, in ogni caso, si accompagnarono giustiziati, rifiutano di abiurare la fede, malgrado le accorate
sempre a grosse polemiche: lo scandalo scatenato dal Martyre suppliche e pianti dei loro congiunti e lo sguardo partecipe a
lanno precedente fu di portata certamente maggiore a quello silenzioso di Sebastiano: questi, tra lo sbigottimento generale,
del Faune, avendo coinvolto anche le autorit religiose. si unisce ai due ragazzi nella professione di fede convincendo
Gabriele DAnnunzio approd a Parigi nel 1910 fuggendo alla conversione anche i parenti dei martiri. Chi pi si sconcerta
agli spropositati debiti italiani e cercando una nuova patria ove sono gli arcieri di Emse, di cui Sebastiano era il capo. Con la
continuare il suo mnage sfacciatamente lussuoso; assistendo a professione di fede abbandona le armi a balla una danza estatica
Cleopatra nellallestimento di Diaghilev rimase affascinato sui carboni ardenti. La seconda mansion la chambre magique,
dalla danzatrice Ida Rubinstein, sogn una collaborazione con in cui sette maghe adorano diverse divinit; entrato tra loro,
lei e arriv a consultare gli amici circa la tattica migliore per Sebastiano predica la nuova fede. Lambientazione della terza
avvicinarla. Il consiglio di Robert de Montesquiou: Scrivere mansion le concile des faux dieux la corte dellimperatore,
unopera che metta in luce in modo assolutamente eccezionale che predilige il capo degli arcieri di Emse tra tutti gli ufficiali:
le qualit uniche di questa artista e ne innalzino la gloria alle dopo che Sebastiano ha danzato per lui la passione di Cristo
stelle. Fu la spinta che il poeta cercava: vorrebbe addirittura divinizzarlo ma la violenta reazione del
prediletto pu solo ottenere una condanna a morte.
... Ida Rubinstein interpreter la parte di San Sebastiano: alta,
snella, senza seno, perfetta per questa parte. Dove mai potrei Si compir nella quarta mansion, le laurier bless, straziante
trovare un attore dal corpo altrettanto etereo? immagine di arcieri che non vorrebbero colpire un capo tanto
amato, e solo dietro suo ordine eseguono la condanna; per
Lidea di un dramma, o, meglio, di un mystre centrato sulla miracolo per le frecce risparmiano il corpo del santo con-
figura del martire Sebastiano era un sogno antico di DAnnun- ficcandosi nellalbero. Sebastiano muore e donne pietose lo
zio, che con gli anni prendeva contorni sempre pi precisi. depongono su una lettiga. Le Paradis, quinta mansion, mostra
Debussy e il balletto 23
Il '900
Sebastiano accolto dai cori celesti. la ricerca qui radicalmente funzionalizzata allespressivit e
La forma stessa delle musiche di scena rese impensabile non il risultato unatmosfera onirica, versante astratto di un testo
solo la forma aperta ma anche la continuit ideale e motivica, dalle intenzioni fin troppo trasparenti.
essendovi un rapporto di 50 minuti di musica contro cinque Bench pensando al binomio DAnnunzioDebussy
ore complessive di spettacolo. La partitura di Debussy sud- appaia lampante innanzi tutto labissale distanza ideale ed
divisa in 18 numeri, rispettivamente tre per la prima mansion, intellettuale tra i due, impossibile pensare allassenza di punti
tre per la seconda, sette per la terza e due per la quinta. La di contatto, soprattutto considerando, a posteriori, che questa
vetta della composita partitura la danza della passione da- collaborazione, dai risultati economici e pubblicitari tanto al
vanti allimperatore, nella terza mansion, la sezione poetica pi di sotto delle aspettative, ha avuto come conseguenza affetto
greve di estetismi e la pi e familiarit: unamicizia
ricca musicalmente. Per che solo la morte pot
quanto un po disconti- interrompere. Ci pi
nua, la partitura, oltre alla facile comprendere lat-
danza citata, presenta altri taccamento del poeta per
momenti altissimi, come il musicista, e crediamo
quello che accompagna la alla sincerit del dolore
Danza estatica sui carboni per la morte di Debussy,
ardenti, nella Corte dei nel 1918, come al fatto
gigli, o il canto dei gemelli che DAnnunzio fino alla
Marco e Marcellino. fine prediligesse la musica
Proprio nei muta- di Debussy. Pur trovando
menti stilistici, talora necessit di filtrare le
appariscenti, la musica si testimonianze epistolari,
accompagna fedelmente gonfi esercizi letterari
alle svolte emotive del pi che altro. Quanto al
Mistero dannunziano: la musicista, dovette sentire
confusione tra cristia- indubbiamente una torbida
nesimo e pagane-simo, attrazione per il letterato
lintrecciarsi ambiguo tra pi decadente dEuropa, e
il culto di Adone e quello le musiche per il Martyre
di Ges, non potevano commissione tra laltro
esprimersi diversamente giunta in un momento di
che con il rinnovarsi pesanti ristrettezze econo-
brusco dellinvenzione miche, e perci benedetta
musicale. determinarono lavvici-
Se ci concesso il namento.
paradosso, vorremmo In quel momento di
dire che il Martyre de inquietudine e preoccupa-
Saint-Sbastien rivela un zione non soltanto per
Debussy assai lontano motivi economici fu
da s stesso, lontano cio forse la sensibilit esaspe-
dalla propria poetica di rata a dettare una pronta
partenza, nel senso per risposta:
attivo di unevoluzione in
atto; sommersa dalleste- Come sarebbe possibile che
non mi piacesse la vostra
tismo dellimaginifico, poesia? Il pensiero di poter
leleganza raffinatissima lavorare con voi mi d una
della musica travalica sorta di febbre.
larabesco, senza per
rinunciarvi. Con evidente Poco dopo, in una
ricerca di arcaicit il compositore si serve dellantica modalit lettera a Robert Gourdet:
e nelle scene corali rispolvera lo stile rinascimentale senza ...; bello in modo straordinario. In effetti, se mi dar il tempo
rinunciare tuttavia a consonanze e stilemi di tradizione re- necessario, potr trarne delle idee magnifiche.
cente: il tessuto armonico, di rara bellezza, strettamente
legato allidea melodica, in un continuo divenire, nuovo con Oggettivamente, isolando dal fiume di parole e di immagini
il procedere dellazione. Laspetto timbrico, la cura minimale le tematiche conduttrici del testo dannunziano, vi si scorgono
dedicata agli accoppiamenti tra i vari strumenti, terreno fertile elementi cari a Debussy, nellalternanza di sacro e profano,
ed attraente di ricerca inesausta, rimane anche in questa partitura in unaspirazione dionisiaca mai risolta, e, soprattutto, nella
del compositore maturo un elemento estetico fondamentale; tendenza allautoannientamento, laspirazione al martirio di
24 Diastema
Il '900
San Sebastiano, in pratica una non ribellione al Destino, Fato considerando che le precedenti esperienze coreutiche avevano
o Provvidenza lo si voglia chiamare: una tematica gi espressa tratto ispirazione da ben altre pagine; reag violentemente: No,
da Pellas, che incontrando lultima volta Melisande va co- idiota e non musicale. Per tutto loro del mondo non scri-
scientemente e ineluttabilmente incontro alla propria morte. ver mai la partitura per unopera del genere. Non per tutto
Formalmente Debussy, che allepoca studiava Franois Villon loro del mondo, ma comunque per una grossa somma, 10.000
e Charles dOrlans, fu attratto dallarcaismo letterario. franchi, stando a quanto racconta Nijinsky nelle sue memorie,
Le critiche allo spettacolo, andato in scena il 22 maggio si lasci convincere abbastanza in fretta. Oggettivamente il
1911 con fasto mondano, malgrado il divieto arcivescovile soggetto unapologia plastica delluomo del 1913 non poteva
furono molto discordi: tendenza diffusa, fu il dissociare la essere di grande stimolo, visto poi il suo sviluppo nello schema
musica dal testo, e ci nocque ai due artefici. drammatico, che, volendo essere gentili, eufeministicamente
Tornando a Diaghilev, la sua collaborazione con Debussy definiamo ingenuo: In un parco, stata persa una palla da
fu di breve durata, e la tappa finale, nel 1913, fu Jeux, balletto tennis; un giovanotto va a cercarla seguito da due ragazze. La
infelice su una partitura tanto brillante quanto sfortunata. luce artificiale delle grandi lampade elettriche espande intorno
Malgrado le dichiarate divergenze in campo artistico non vi a loro un lucore fantastico che d lidea dei giochi infantili; ci
fu mai uno scontro irrisolvibile n un clamoroso episodio di si cerca, ci si perde, ci si insegue, si litiga, si tiene il broncio
rottura: la guerra costrinse i Balletts Russes a lasciare Parigi, e senza motivo; la notte tiepida, il cielo immerso in una luce
con la guerra fin anche il compositore, da anni sofferente. pallida, ci si bacia; ma lincanto rotto da unaltro palla da
Tuttavia, e ci determin sicuramente lo scarso successo tennis gettata da una sconosciuta meno maliziosa. Sorpresi
di entrambe le collaborazioni, inimmaginabile la sintonia e spaventati, il giovane e le ragazze scompaiono nelle oscure
intellettuale tra le due personalit, tanto forti e cos diverse, profondit del parco.
del musicista francese e del coreografo russo: tanto pi con Nella realizzazione coreografica di Nijinsky, e logicamente
lingerenza di quella bizzarra figura che fu il ballerino e core- anche nella sua idea originaria, essendo egli stesso lideatore
ografo Nijinsky. Questi russi disse una volta ironicamente del soggetto, i giochi dei tre giovani appaiono come tuttaltro
Debussy, riferendosi alla loro predilezione per certe tematiche che infantili, viene raccontato sulla scena un gioco damore
non propriamente per educande sono come i gatti per- vissuto in tre, con unesplicita componente omosessuale, e
siani. Malgrado tutto, per Debussy, che ormai dopo il 1910 lintento provocatorio di tale originalit appare indiscutibile
sopravviveva a s stesso, Diaghilev, con il suo fasto mondano leggendo il commento di discolpa scritto da Romola Nijinsky
e la sua pubblicit, rappresent la speranza di una riemersione, (la moglie) alcuni anni pi tardi:
soprattutto economica, e anche, cosa da non sottovalutarsi, un
facile tramite per nuove stimolanti conoscenze nellambiente Nijinsky ha fatto un passo avanti nellespressione dellemozione.
Nel Faune il risveglio dellamore in una giovane creatura; qui, in
teatrale ed intellettuale non strettamente parigino. Tra tutte Jeux, il sentimento pi moderno. Lamore diventa, non la forza
la pi importante fu quella con il giovane Stravinskij sco- fondamentale della vita, bens semplicemente un gioco, come
perto in Russia e lanciato in Francia dal coreografo che, appunto nel ventesimo secolo... Qui egli vede lamore come
niente pi che lemozione, un passatempo, che si pu gustare a
ovviamente, essendo pi giovane di una generazione guarda- tre, o anche con un essere dello stesso sesso.
va al maestro parigino con reverenza (non priva per di un
certo sospetto) lasciandosi lodare e ammirare con la vanit di Diversamente, nelle inquietanti memorie scritte alla soglia
un bimbo; una conoscenza non diremmo amicizia, come della pazzia, permeate di morbosa tensione religiosa, e di contri-
taluni biografi importante, che tuttavia non super mai zione, commenta il balletto Vaslav Nijinsky, condannandone con
un'affettuosa formalit, fiorita di elogi spesso ambigui e venati eccessivo rigore limmoralit e scaricandone la responsabilit
dironia: ancora una volta le due personalit erano troppo forti, su Diaghilev amante innamorato cui tutto doveva ormai
pi propense perci allo scontro che allincontro, e bench, non pi amato. Debussy, che pure aveva tacciato il soggetto di
pur tenendo conto del passaggio di generazione, molte idee idiozia, fin per accettarlo con una certa nonchalance:
musicali fossero comuni, nel loro rapporti il posto primario
fu sempre dato alla componente antagonistica. C qualcosa di molto difficile da realizzare, perch la musica
deve farvi accettare una situazione in s un po rischiosa! vero
Nel 1912 Debussy attraversava ancora un periodo offuscato che, in un balletto, limmoralit passa tra le gambe delle ragazze
da frequenti e tetre depressioni, e, soprattutto, continuava la e finisce in una piroetta.
pesante ristrettezza economica, che lo avviliva, paventando egli
massimamente il fantasma della mediocrit. Avrebbe spiegato Ci che invece continuava a non tollerare al punto che
pubblicamente e poco gentilmente, ammettiamolo, nei con- alla prima rappresentazione lasci la sala per andare a fumare
fronti del committente ci che lo aveva spinto a musicare un sigaro dal portiere fu, ancora una volta, lapplicazione
Jeux, in un articolo apparso sul Matin del 15 maggio 1913: alla danza delleuritmia dalcroziana. Cos spiega Percy B. Ingham
il metodo Dalcroze:
Perch, io che sono un uomo tranquillo, mi sono lanciato in unav-
ventura cos densa di conseguenze? Perch bisogna pur pranzare Il tempo indicato dalla braccia, e i valori temporali, cio la durata
e perch, un giorno, ho pranzato con Sergej de Diaghilev, uomo delle note, dai movimento dei piedi e del corpo. Nelle prime fasi
terribile e affascinante che farebbe danzare le pietre. della preparazione questo principio rigorosamente osservato.
Pi tardi lo si potr variare in molte maniere ingegnose, per
esempio con ci che viene definito contrappunto plastico, dove
Ma il soggetto per il nuovo balletto, tracciato da Nijinsky, le note realmente suonate sono rappresentate dai movimenti delle
non gli piacque: n avrebbe potuto piacergli, trama a parte, braccia, mentre i piedi realizzano il contrappunto in semiminime
crome e semicrome.
Debussy e il balletto 25
Il '900
26 Diastema
Analisi
Beethoven: Sonata op. 111
Apporti analitici all'interpretazione musicale
II parte: Arietta
Paolo Troncon
wwwww
Nel descrivere il tema dellArietta della Sonata op. 111 molti 12
6 8 9 10
&
commentatori fanno frequente uso di metafore che alludono
a sensazioni di intensa e diffusa luminosit, nonch di pacifica
?
espressivit. Questultimo connotato viene esteticamente ricol-
legato a fattori spirituali e metafisici caratterizzanti loriginale
linguaggio delle ultime opere del maestro di Bonn, di cui si w
gi accennato nella prima parte di questa analisi1. do1
Lindicazione di movimento Adagio molto semplice e canta- Solo i suoni n. 12 (13) 18 e 21 della melodia (Si-Fa-Si =
bile allude nella prima parte allo scarno materiale armonico tritono) non ne fanno parte e non a caso sfruttano la loro
e ritmico utilizzato per il tema, mentre laggettivo cantabile estraneit al campo (almeno i primi due) nellessere posti nei
mette in evidenza la forte espressivit del canto, il quale, come punti di maggiore squilibrio strutturale del periodo3. Il Si di
dice M. Cooper2, risulta per senza passione. Esso si svilup- batt. 4, enfatizzato dallappoggiatura, rappresenta il termi-
pa nel registro centrale della voce, quello col maggior corpo ne della prima frase in senso sospensivo (D); noto che la
sonoro (Sol3 - Sol4), attraverso un tracciato melodico ad arco consuetudine armonica tonale utilizza tale procedimento per
che dispone l' apice poco prima della cadenza, amplificando proiettare in avanti la cadenza alla tonica, aumentando cos
cos la tensione interna; tale sviluppo dinamico viene proiettato la coesione tensiva dellintero periodo o gruppi di periodi.
sul costante e placido procedere ritmico di crome puntate dello Il Fa di batt. 6 analogalmente al Si precedente, rafforzato
sfondo armonico disposto a corale, movimento pulsivo dalla dallappoggiatura superiore rappresenta lapice melodico
regolarit quasi processionale. quindi lincidenza ritmica, (suono pi acuto e di maggiore intensit emotiva) di questo
che dallo sfondo emerge sul piano frontale, ad investire questo primo periodo. Il Si di batt. 7, invece, non assume rilevanza
tema di significati simbolici quali la profondit, lidealit, particolare n per la brevit della sua durata, n per il moto
la quiete; immagini queste che a lungo, particolarmente nel scalare da cui proviene e verso cui procede, che lo assimila
secolo scorso, hanno nutrito la retorica musicologica romantica. piuttosto ad una nota di fioritura (nota di volta).
Alcune di esse per, connubio tra sinestesi ed immaginismo, Limpostazione armonica di questo tema sembra seguire
sono particolarmente belle ed efficaci, e possono diventare lo stesso principio di generazione dalla gamma degli armonici
molto utili se, private di ogni supposta funzione congnitiva utilizzato dalla melodia. Questa intrinseca relazione tra laspetto
del metalinguaggio verbale (ma non per questo senza sen- melodico e quello armonico crea la sensazione che il canto
so), sono utilizzate come punto di partenza e stimolo per la sia nella suo insieme unemanazione del basso armonico
ricerca-verifica analitica. (che nelle prime quattro battute ruota proprio intorno al Do1
Ma dove risiede lelemento da cui scaturisce quella sensa- generatore).
zione di diffusa luminosit, di pienezza sonora, chiaramente Si osservi ora l'esempio nella pagina seguente (batt. 1-8).
percepibili soprattutto nella prima parte del tema (batt. 1-8)? Lipotesi che sia i rapporti diastematici orizzontali che quelli
Si osservi questo primo periodo: verticali derivino dallo stesso principio. La stringa numerica
9 . . j. . . .
situata sopra ogni accordo indica il numero di serie di ciascun
& 16 suono, a partire dal basso, dello stesso accordo rispetto allor-
dine degli armonici del Do1. La freccia rivolta in gi indica che
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
quel suono ha subto una trasposizione unottava o pi ottave
in basso. La X indica la presenza di un suono non apparte-
. . . . . .
nente alla gamma degli armonici del Do1. Sul pentagramma i
& . . . . . suoni estranei sono stati evidenziati con un rettangolo, quelli
trasportati in basso con un cerchietto. Questa classificazione
11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
risulta utile per tre motivi:
28 Diastema
Analisi
6
[5-3-6-8]
[X-3-9-9]
[1-3-5-10]
[X-3-9-6]
[5-3-6]
[9-3-X-6]
6
[9-3-X-6]
[1-3-5-8]
[1-3-5-6]
[1-3-5-6]
9 j . . .
& 16 . .. . .
.
. . .. . .
J
?9 1
j
2 3 4 5 6 7 8 9 10
16 .. .. .. . . .. .. .. .. ..
. .
- Accrescimento - Risoluzione tensione
- Tensione
staticit - Ridondanza da moto in luogo
- Squilibrio
- Apertura - Accrescimento intensit luministica
(panoramica)
[3-3-9-X]
[3-9-6-X]
[X-9-X-8]
[9-X-12] X
[X-9-6-9]
[3-3-5-8]
[X-4-6-8]
10 12 6
[X-X-9]
[5-6-8]
. . .
X
.
& . . .
.
..
.
.. . .
..
.
. . .
J .
J
? 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 j
j
21 22 23
. . .
. . . #
. . . . #
Interrogativo
Sospensione Risoluzione Sprofondamento Tensione
precaria da salita
a) verifica lipotesi di partenza, nel constatare lappartenenza scambio con la 5a (Sol). La posizione, con tre suoni nellesatta
alla gamma degli armonici, compresi i trasporti, della stragrande altezza della gamma armonica del basso, amplifica la risonanza
maggioranza dei suoni utilizzati in questo periodo iniziale (sono dellaccordo. Il 3 crea un accumulo di armonici nel registro
estranee circa il 22% delle note complessive); grave (sfumatura scura) e provoca una suddivisione ben
b) verifica e fornisce un elemento di misurazione dei momenti distinguibile dellaccordo in due distinti bicordi; quello infe-
di maggiore o minore tensione, in base al numero di suoni riore di 5a giusta che un sostanziale equilibrio tra i due
estranei e di suoni trasportati presenti nellaccordo; suoni rende statico, quello superiore di 6a minore pi
c) introduce un elemento in pi nellanalisi delle propriet sbilanciato verso il suono acuto.
autoriflessive degli accordi (per lo pi triadi). Laccordo n. 4 la prima dissonanza accentuata (accordo
Sotto il pentagramma sono state inserite delle didascalie che di D in un prolungamento4 di T). La stringa [X-3-9-9] de-
descrivono sommariamente, con un linguaggio il pi possibile nuncia la situazione di squilibrio nel suono estraneo al basso
asciutto, limpressione uditiva destata dallascolto del brano in (Si) e nel trasporto delle parti interne; lomogenea distribuzione
questione. Considero questo momento un passaggio importante dei suoni e il raddoppio del canto stemperano per leffetto
dal punto di vista procedurale, poich esso permette di man- tensivo. interessante confrontare questaccordo con il n.
tenere lanalisi sempre orientata verso interessi interpretativi. 9 apice della prima frase (batt. 1-4) e con quelli di batt.
Lanalisi, come punto di partenza metodologico, sar quindi 6 n. 17-18 = apice del periodo . Il n. 9 [1-3-5-10]
motivata dal rinvenimento delle tecniche, dei materiali e dei non fa uso di suoni estranei; il risalto dato tutto dalla lu-
processi compositivi specifici , che possano in qualche modo centezza della 3a maggiore (Mi) affidata al canto (rinforzata
aiutare l'inteprete a spiegare come il profondo emerge in dal raddoppio unottava sotto) e dalla risonanza, leggermente
superficie, che cosa intensifica o attenua la sfera suggestiva sbilanciata, determinata dalla distribuzione degli armonici. Nel
che solo attraverso il filtro esecutivo giunge all'ascoltatore. Un caso dellaccordo n. 18 [9-X-X), invece, pur essendo larmonia
lavoro che a questo livello risulta senzaltro frammentario, ci consonante (triade di re minore), vi si nota la presenza di due
nondimeno altamente informativo. Qualche esempio. suoni estranei (La e Fa) e nessun suono nellesatta altezza della
Nellaccordo n. 1 [1-3-5-8] il raddoppio del fondamentale successione degli armonici. Aumenta anche la distanza tra le
(Do) nella parte superiore rafforza la sensazione di chiusura due mani e il bicordo inferiore perde la precedente funzione
della triade, che nel successivo accordo [1-3-5-6] viene a sce- armonica trasformandosi in ottava, a vantaggio dell'emergere
mare a vantaggio di un senso di ampliamento dovuto allo della componente strutturale dellaccordo; si viene a creare cos
& .
1
delle tre parti viene ripartita in due, ciascuna delle quali ulte- .
riormente suddivisa in tre (terzina con i primi due suoni in
.. ..
1 2
uno). Per evitare il mal di testa, osservare lesempio che mostra & J
il rapporto ritmico esistente tra il tema e le sue variazioni, le
quali, secondo lindicazione del compositore, vanno eseguite
tutte nello stesso tempo, mantenendo cio costante lunit di
. . . . . . .
battuta. & . .
J J
j j
9
Tema & 16 . &J
#
? 16
6
3
3
II V ar .
. . .
&
3
12
& 32
3
& J
III V ar .
3 3 3 3 3
3
Nelle successive variazioni muta la concezione compositiva: Le semiminime con gambo in su rappresentano i punti
il tema rimane sempre ben riconoscibile nei lineamenti ritmici dappoggio principali. I suoni con gambo in gi e le relazioni
e diastematici (ad eccezione della var. IV, in cui al posto del a distanza evidenziate dal tratteggio (espansioni), rilevano tra
ritornello vi una variazione della variazione batt. 72-80 e laltro lesistenza di una polifonia latente (pedale di Sol). Le
89-99 ), ma lambiente in cui il tema viene immerso muta legature mostrano un rapporto di coesione melodica di tipo
e trascolora lentamente e continuamente. Il passaggio da una evolutivo (cfr. nota 2).
variazione allaltra avviene senza una chiara articolazione e in Nella prima variazione (batt. 16-32) il tema subisce una
modo da far apparire tutta questa seconda parte come un'ampia iniziale diminuzione : il compositore cio espande alcuni punti
area unificata, con una parte centrale armonicamente e moti- dappoggio principali (o secondari) mediante lintroduzione
vicamente contrastante (batt. 106-130), una ripresa integrale di valori pi brevi. Queste espansioni sono riscontrabili con
del tema (batt. 130 e seg.) su un diverso sfondo rispetto allac- lausilio del grafico del precedente esempio. Laccompagna-
compagnamento iniziale, e una Coda (batt. 161-fine). La zona mento, singhiozzante a causa delle sincopi, ha una funzione
contrastante corrisponde alla V variazione batt. 106 (tema al ritmicamente complementare nella suddivisione in semicrome
basso, trilli) dopo un breve episodio di collegamento (batt. del movimento. La II variazione (batt. 32-48) mantiene la
100-105). una variazione diversamente impostata rispetto tecnica precedente, ma allenta i legami con il tema principale,
alle precedenti, che sfrutta la tecnica cosiddetta dellamplifica- introducendo una maggior quantit di valori brevi nellestendere
zione5. A batt. 130 la VI variazione (ripresa integrale del tema) la tecnica dellespansione a pi suoni. Il ritmo protojazzistico
intrinsecamente collegata con la fine della precedente ed di questa sezione si rende decisamente pi marcato nellirruenta
elabora una forma di accompagnamento tratto da batt. 100 e III variazione (batt. 48-64), in cui i suoni-appoggio sono spesso
seguenti. Lultima variazione (batt. 161, trillo sopra e tremolo sostituiti nel battere da altre note dellaccordo, cosicch il tema
sotto il tema) fa da finale al pezzo, ed infatti tronco della oscilla tra le parti interne ed esterne risultando talvolta poco
variazione del secondo periodo del tema per far posto agli evidente. La IV variazione abbandona le acrobazie tecnico
incisi cadenzanti, tipici della coda, tratti dalla testa del tema. elaborative del ritmo e del metro delle precedenti sezioni, per
una pi intima riflessione ed indagine delle propriet sonore del
30 Diastema
Analisi
campo meloarmonico. Non a caso a partire da questo punto lapice dellintensit ritmica, e gli estremi come il momento di
viene talvolta abbandonato il rapporto battuta per battuta maggior rilassatezza.
del tema con la sua variazione. Questa variazione comincia
con una interpretazione tutta ambientale del tema: sopra un
soffuso tremolio di timpani nel grave, la melodia non che
la cima di una sequenza formata da grappoli di suoni (triadi e
quadriadi a parti strette nel registro medio-grave), il pulsare
ritmico dei quali reso ancor pi indeterminato dalla poco
definibile articolazione del basso. Al posto del ritornello, le
figure in biscrome e semicrome passano entrambe nel registro
acuto, invertite e modificate nella disposizione delle mani.
Il conseguente assottigliamento sonoro fa apparire questo
passaggio come un riverbero di armonici acuti di un basso
rappresentato dalla prima
parte del ritornello. In tale 9 .
& 16 . . .
processo compositivo si J J J
Tema bat t . 1 - 1 6
piano strutturale-formale
del principio, precedente-
II var . & 2:3
bat t . 3 2 - 4 8
mente esposto, che coglie
3
lessenza e lo sviluppo
3
Della V variazione si
&
3 3 3
parlato prima. Si aggiunge IV (b) bat t . 7 2 - 8 0 e 8 9 - 1 0 5
beethoveniano di questo
periodo, che nellultima
V I var . & . bat t . 1 3 0 - 1 4 6 ( 1 6 0 )
parte del movimento viene
ulteriormente ampliato. Al- 3 3 3
Michele Pozzobon
Il desiderio di restituire alla Biblioteca Capitolare di Treviso 77. I mottetti in esso contenuti venivano cantati dalla Cappella
qualche frammento del considerevole patrimonio musicale, della cattedrale nel corso di alcune feste comprese nel ciclo
strappato alla citt dal bombardamento dellaprile 1944, mi santorale che va dal 4 agosto (S. Domenico) al 26 dicembre
ha suggerito lidea di rivolgere la mia attenzione allarchivio di (S. Stefano). Il ms. 4 conteneva 75 brani di cui 27 anonimi. Di
qualche noto musicologo che con Treviso aveva avuto frequenti questi Jeppesen ne ha fotografati cinque: Dum sacrum misterium,
contatti negli anni compresi fra le due guerre. In precedenza a quattro voci, di Francesco Lupino; Quasi stella matutina, a
un intero manoscritto, il n. 3, era stato recuperato grazie alle quattro voci, di Costanzo Festa; Cum pervenisset beatus Andreas e
copie fotografiche realizzate dal musicologo americano don Congregati sunt a cinque voci di Benedetto Menchini da Pistoia;
Laurence Feininger prima dei noti eventi bellici. Ho avviato infine, Praecamur te Pater, a quattro voci, di Francesco Patavino
cos delle indagini per rintracciare il materiale documentario (o Santacroce).
raccolto in lunghi anni di attivit dal musicologo danese Knud Il brano Dum sacrum misterium, il cui testo stato preso
Jeppesen. Lo studioso, amico di mons. Giovanni DAlessi dallantifona al Magnificat dei primi vespri della festa di S. Mi-
allora direttore della Biblioteca, si era infatti interessato in pi chele (29 settembre), stato ricopiato da Il primo libro di motetti
di unoccasione ai codici rinascimentali della Capitolare. Sono a quattro voci, di Francesco Lupino, anconitano, stampato a
cos approdato alla Statsbiblioteket di Aarhus (Danimarca) dove Venezia presso Antonio Gardano nel 1549.
depositato, per volere dello stesso Jeppesen, il frutto della Della composizione Quasi stella matutina, scritta per la festa
sua lunga e variegata ricerca. Qui mi stato possibile trovare di S. Girolamo (30 settembre), stata realizzata una trascrizione
un microfilm che il musicologo danese aveva realizzato a che possibile esaminare nellOpera omnia (III vol.) di Costanzo
Treviso prima del 44. Ho dovuto attendere diversi mesi prima Festa, curata da Alberto Seay3. Lo studioso, nellindicare le
di poterne esaminare il contenuto. Esso, infatti, ha dovuto fonti manoscritte del mottetto, fa riferimento alla Biblioteca
subire un accurato restauro a causa di un deterioramento che Apostolica Vaticana, Cappella Sistina, 17, Roma-Citt del
ne aveva compromesso la leggibilit. Jeppesen aveva incluso Vaticano (R Vat 17) e alla Biblioteca Capitolare di Treviso,
nel microfilm una selezione dei seguenti manoscritti: 3, 4, 5, ms. 4. Rispetto al codice trevigiano, la trascrizione, ricavata
7, 8, 24, 29, 30 e 36. Ora, nonostante lavvenuto restauro, solo senza dubbio dal R Vat 17 e ovviamente non collazionata
alcuni fotogrammi sono leggibili e riguardano i codici 4, 5, 7, con il Treviso 4 perch distrutto, presenta numerose varianti
8, 24 e 29. Quelli pi danneggiati, comunque, lasciano traspa- riscontrabili in tutte le voci4. Il fotogramma del microfilm rela-
rire ampi frammenti di alcuni mottetti dei mss. 3, 30 e 36. Fra tivo a questultimo mottetto, confrontato con gli altri del ms.
le immagini pervenuteci meritano una particolare attenzione 4, rivela la presenza di una differente mano, particolarmente
quelle che riproducono alcuni brani dei distrutti mss. 4, 5, 29 preoccupata di annotare in modo accurato e in bello stile la
e 30. Le altre documentano, invece, materiale ancora presente composizione del Festa. Tale circostanza potrebbe suggerire
nei codici sfuggiti alla distruzione. lipotesi che il ms. 4 fosse composto da fascicoli notati da mani
Il ms. 4, un libro mezan da motetti, incluso fra quelli diverse o provenienti da altre cappelle musicali.
coverti de parmore (da parmula: assicella), doveva assomigliare Il microfilm ci restituisce pure due brani di Benedetto
in tutto ai mss. 7, 8, 9 e 10 depositati nellArchivio Capitolare e Menchini da Pistoia, Cum pervenisset beatus Andreas e Congregati
recentemente restaurati. Essi, infatti, sono indicati come simili sunt, ambedue a cinque voci. Dellautore non si conosce pra-
al libro che apre la lista dei codici coverti de parmore, e cio ticamente nulla. Di lui esiste una raccolta di mottetti: Sacrae
appunto il ms. 41. Lespressione libro mezan ricorda che il cantiones Benedicti Menchini pistoiensis chori opidi Danielis magistri,
codice era di medie dimensioni (cm. 50,5 x 35,5 ca.), in folio quinque vocibus: liber secundus, Venetijs Apud Riciardum Ama-
unico, di materiale cartaceo. Probabilmente presentava una dinum, 1594. Lespressione liber secundus fa ragionevolmente
legatura con piatti in legno e dorso in pelle. Mons. DAlessi pensare che in precedenza vi sia stato un liber primus, andato poi
ricorda che alcuni codici, e fra questi il n. 4, avevano sof- disperso. E in realt le composizioni del Menchini contenute nel
ferto per lazione corrosiva dellinchiostro, ma anche per il ms. 4 dovevano risalire a molti anni prima del 1594. possibile,
luogo inadatto in cui giacevano nel secolo passato2. Dalle quindi, che siano state ricopiate dalla prima raccolta, della quale
cartelle che accolgono gli incipit di tutto il materiale manoscritto i mottetti del ms. 4 del compositore pistoiese costituirebbero
presente prima della guerra nella Capitolare, si evince che il lunica testimonianza. NellArchivio Capitolare di Treviso
codice deve essere stato compilato in un periodo di tempo depositato un catalogo manoscritto a cui mons. DAlessi non
compreso allincirca fra gli anni 1559 e 1569. Si apprende fa mai riferimento. Sul frontespizio si legge: Indice Alfabetico de
pure che il manoscritto mancava delle carte 73, 74, 75, 76 e Maestri dei quali esistono opere nellArchivio musicale del Rev.mo Capitolo
36 Diastema
Polifonia
di Treviso Compilato da D. Jacopo Campion fu Maestro di Cappella e fotografie che riproducono altrettanti mottetti: Tres sunt qui
Mansionario di questa Cattedrale lanno 1845 5. Il catalogo stato testimonium a sei voci di anonimo e Sancta Trinitas a quattro voci
redatto senza dubbio in modo approssimativo, anche perch di Costanzo Festa. Il primo brano utilizza il testo del verset-
i riferimenti alle fonti dei testi musicali almeno di quelli to del responsorio per la festa della SS. Trinit, Quo seraphyn
da me considerati risultano incompleti tanto da impedirne clamabat, ricavato ancora una volta dal codice gregoriano (c.
l'individuazione: la sua attendibilit, quindi, va di volta in volta 23). La composizione accoglie un triplo canone allunisono,
verificata. In corrispondenza del nome Benedetto Menchini facilmente individuabile per la presenza sopra il tenor della scritta
registrata questa parziale indicazione: Mottetti, p. 118, n. 17, Canon, Tres in unum congregatj. La soluzione dellartificio
anno 1560. Pi avanti compare anche un Benedetto Nanchi- canonico risulta agevole: seguendo infatti il percorso melodico
ni, nome non altrimenti noto. Di lui ricordato un numero del tenor, sincontra, in due momenti successivi, il caratteristico
imprecisato di messe e di mottetti (le indicazioni rispettive, signum congruentiae. Lignoto autore, assumendo allinterno della
anch'esse incomplete, sono le seguenti: p. 4, n. 128 e p. composizione un triplo canone allunisono, ha forse voluto
124, n. 45). La scarsa attendibilit del catalogo, gi segnalata, rilevare musicalmente il dogma trinitario.
e la forte somiglianza dei due nomi induce a congetturare che Lultimo brano del ms. 5 contenuto nel microfilm il
si tratti dello stesso musicista. In questo caso la personalit del Sancta Trinitas di Costanzo Festa. Di questo mottetto, ampio e
compositore pistoiese acquisterebbe maggiore risalto6. articolato, non sono riuscito a rintracciare la fonte manoscritta e
Significativo il recupero fotografico del mottetto Praeca- a stampa. Al momento non mi possibile stabilire se il Treviso
mur te Pater di Francesco Patavino. Il brano, un unicum, ci 5 ne rappresentasse lunica testimonianza.
pervenuto grazie alla trascrizione curata da mons. DAlessi e Il ms. 29 era costituito, invece, da cinque libri-parte9. Esso
da lui inserita in appendice alla sua monografia sulla cappella conteneva 175 mottetti. Il microfilm ci restituisce otto brani,
musicale del duomo. In calce alla scheda che riporta lincipit del tutti a cinque voci (manca inspiegabilmente la quinta pars): Ma-
mottetto troviamo scritto per mano del DAlessi: Sopra le gnum misterium di Francesco Patavino, Senex puerum portabat di
parti vi sono segnate, in numeri arabici, le battute (sembra una Henri Schaffen, Hodie beata Virgo di Giovanni Battista Corvus,
mano posteriore). Il fotogramma non ci aiuta a confermare Accepto evangelio (secunda pars del mottetto Beatissimus Marcus)
questa annotazione. Il testo del mottetto assai singolare. Dopo di Gioseffo Zarlino, Ave confessor gloriose Liberalis di Philippe
aver ricordato come Dio un tempo era venuto in soccorso del Verdelot, Hic est egregius sanctissimi Liberalis (prima pars) Hodie
popolo ebraico liberandolo dalle mani del faraone (de manu beatum Liberalem (secunda pars) di Innocenzo Alberti e Tanto
Pharaonis et de gravi servitute Aegyptio) chiede ora un suo tempore di Domenico Finot (Phinot).
intervento per liberare il popolo di Venezia (Populum istum Il primo brano, Magnum misterium di Francesco Patavino,
tuum Venetiarum) dalla guerra in corso, dalla peste, dalla fame compariva anche nel ms. 30, ma la distruzione di questultimo
e, in generale, da ogni male. rende di fatto il mottetto un unicum. Accanto a questo brano,
Il ms. 5 doveva presentare probabilmente lo stesso aspetto il primo della raccolta antologica manoscritta, sulla pagina a
del Treviso 4. Lo ritroviamo inserito, infatti, nella ricordata lista sinistra, compare un lungo elenco che non possibile decifrare.
dei libri coverti de parmore. Esso comprendeva 52 mottetti Il fotogramma che riproduce la composizione del Patavino
(36 dei quali anonimi) che venivano utilizzati dalla Cappella non di buona qualit e la lettura, pur possibile, risulta in
nel corso di un numero limitato di celebrazioni liturgiche. molti casi difficile. La seconda voce, in particolare, presenta
Fra questi vi un gruppo di cinque composizioni anonime, ampie sbavature dovute allazione corrosiva dellinchiostro. Il
scritte per i vespri della vigilia del Corpus Domini, che merita testo leggibile solo a tratti. LArchivio Capitolare conserva
di essere ricordato. Esse, infatti, derivano il testo e lintero fortunatamente una trascrizione di questo brano eseguita dal
motivo, affidato alla voce inferiore, dal codice pergamenaceo DAlessi10. Lo studioso, con tutta probabilit, lha desunta dal
di canto gregoriano del sec. XIV, ancor oggi presente nella ms. 30 forse perch di pi agevole lettura. Infatti accanto al
Capitolare. I cinque brani, Sacerdos in aeternum (c. 29), Misereatur titolo del brano compaiono, ben in evidenza, i numeri 5 e 9 che
Dominus (c. 30), Calicem salutaris (c. 30), Sicut novellae olivarum (c. indicano rispettivamente la posizione del mottetto allinterno
30) e Qui pacem (c. 30), sembrano dar vita a un ideale mottetto del codice e il foglio che originariamente laccoglieva. Il testo,
diviso in cinque parti. Essi potrebbero essere stati realizzati annotato dal DAlessi, non sempre disposto in modo chiaro
da una stessa persona, forse da Antonio Spalenza, maestro di e suscita in pi di unoccasione qualche perplessit. La stessa
cappella della cattedrale di Treviso dal 1573 al 1577 e presente trascrizione rivela una certa frettolosit (doveva essere, molto
nel ms. 5 con il mottetto per il Corpus Domini, Panis quem ego probabilmente, una prima stesura) che savverte nellapplica-
dabo, il cui testo anchesso derivato dal codice gregoriano (c. zione un po distratta delle alterazioni cadenzali.
35). NellArchivio Capitolare conservata una trascrizione Il secondo unicum del Treviso 29 rappresentato dal
del brano dello Spalenza (da annoverare certamente fra gli mottetto Senex puerum portabat composto per la festa della
unica) eseguita dal DAlessi7. La compilazione del Treviso 5 purificazione della Beata Vergine Maria (2 febbraio) da Henri
avvenuta presumibilmente fra il 1559 e il 1572. Questultima Schaffen, musicista fiammingo che oper forse a Venezia. Il
data si ricava dalla cartella che riporta lincipit del mottetto Panis fotogramma che riproduce il brano presenta delle macchie
quem ego dabo. In calce si legge: infine della parte del basso sta che, in alcuni punti, ne compromettono la lettura. Le parole
scritto 24 settembre 1572. In base a questa informazione del testo risultano fortemente sfocate. Un loro recupero
forse possibile supporre che lo Spalenza fosse in quel periodo comunque possibile perch esse sono tratte dallantifona al
gi maestro di cappella della cattedrale8. Magnificat con la quale si aprono i primi vespri. La ricostruzione
Limmagine del Treviso 5 ci viene documentata da due della quinta pars appare assai difficile per la mancanza di una
38 Diastema
Polifonia
Ma le sorprese non finiscono qui. In tempi recenti ho A Reconstruction of the Lost Manuscripts 29 and 30, London, Royal
potuto accertare lesistenza presso la Biblioteca Capitolare di Musical Association, 1987 (Royal Musical Association Monographs,
una consistente quantit di materiale musicale sopravvissuto 3).
in qualche modo allincendio del 1944. Unindagine accurata 10 Sala 2, scaff. 1-E-2, scat. 2.
11 b. j blackburn, Music for Treviso, cit., p. 46.
ma non definitiva ha verificato lesistenza di alcuni mano-
12 Corpus mensurabilis musicae, 59; American Institute of
scritti di musica figurata (mss. 1, 2, 3, 4, 5, 18 e 29), di codici Musicology, 1972.
e stampe gregoriani risalenti ai secoli XVI, XVII e XVIII, e 13 Cfr. g. d'alessi, La cappella musicale, cit, p. 183.
di un numero considerevole di stampe musicali della seconda
met del Cinquecento e della prima met del Seicento. Lo
stato di conservazione di tutto questo materiale certamente
precario e non ne permette, per il momento, alcun tipo di
consultazione. Tutti, sebbene in misura assai diversa, hanno
subito la devastante azione del fuoco, dellacqua e dellumidit.
In questi ultimi mesi stato avviato un efficace piano di recu-
pero grazie al sostegno e al coordinamento tecnico-scientifico
della Fondazione Benetton. Il ms. 29, gravemente danneggiato
dal fuoco, stato per intero riprodotto fotograficamente con
tecniche davanguardia dal dott. Giovanni Umicini di Padova.
I risultati sono sorprendenti. Limmagine restituisce in modo
pressoch perfetto quanto si nascondeva allinterno della
superficie bruciata. Tutte le pagine del codice saranno presto
recuperate interamente con procedimenti innovativi, presso il
laboratorio di restauro del libro dellabbazia di Praglia, diretto
da padre Gerardo Garegnati.
Il risanamento e la definitiva sistemazione dei pi impor-
tanti materiali musicali ritrovati, unitamente al recupero del
ms. 29, potrebbero offrire al mondo musicologico nuovi e
significativi spunti di indagine per un'opportuna ridefinizione
dellimportante ruolo svolto dalle cappelle musicali allinterno
della cultura veneta e italiana della seconda met del Cinque-
cento.
Note
In un panorama sempre pi ricco di interventi qualificati e specialistici lincontro con una concreta real-
t rivolta ai bambini portatori di handicap
Mario Paolini
Questo articolo espone lattivit del Centro di musicoterapia sonologico cognitiva dellA.N.N.F.A.S. di Mestre.
La musica evoca in ognuno di noi molteplici sensazioni ed immagini, tali da non poter essere fissate perch lo spazio della
loro esistenza nel tempo. Essa in s non ha nessun valore terapeutico, se cos fosse certi dischi sarebbero venduti in far-
macia, ma, in quanto linguaggio, offre delle opportunit di comunicazione e di relazione a prescindere da vincoli derivanti
da deficit o difficolt.
Auspico che in futuro si possa aprire su queste pagine uno spazio fisso dove discutere di musicoterapia e dei suoi possibili
ambiti di intervento. Infine, senza avere la pretesa di rendere chiaro in poche righe ci che frutto di passione, esperienza
e competenza pluridisciplinare, mi auguro di suscitare almeno degli interrogativi. Paul Nordoff, musicista, e Clive Robbins,
pedagogista, terminavano il loro libro Musicoterapia per bambini handicappati (Franco Angeli, 1982) con queste parole dedicate
al musicista che nel terapista: [...] Improvvisare o comporre per i bambini handicappati, arrangiare o suonare per loro,
come entrare completamente in un nuovo mondo musicale [] Sessione dopo sessione, i temi e i linguaggi che egli crea e
sviluppa si trasformano, mentre le attivit del bambino si estendono []. Il musicoterapista che ha tali sentimenti verso i
bambini e verso il lavoro che pu fare con essi trover che il suo amore per la musica riprender nuovo vigore.
Il suono :
Questa definizione che potrebbe altrimenti essere esposta pia senza specificare cosa viene fatto e perch; quali sono gli
come un sillogismo di fatto delinea due ambiti di intervento strumenti che si adottano e quali gli obiettivi che si intendono
per chi, pur operando nello stesso sistema di riferimento, perseguire; in che modo e in base a quali premesse si parla di
parte da punti diversi: una risposta soggettiva, la sensazione, una terapia.
una causalit fisica, la vibrazione, anche se inevitabilmente ed In Italia anche se manca un riconoscimento ufficiale dellat-
opportunamente, va ricercata lunit di questa concatenazione tivit del musicoterapeuta operano importanti e qualificati
di cause ed effetti che ha conseguenze sia fisiche che neuro- centri (solo per citarne alcuni, Milano, Genova, Assisi, ma
fisiologiche che psicologiche. il panorama ben pi articolato ). interessante comunque
Degli effetti che il suono-musica esercita sulluomo molto osservare come, pur in mancanza di riconoscimento e di regole
stato scritto da musicisti, psicologi, medici e pedagogisti. La per lo svolgimento della professione, vi sia una precisa con-
scientificit degli interventi cresciuta con lintrecciarsi di com- sapevolezza da parte del Ministero della Pubblica Istruzione
petenze diverse e con la divulgazione di ricerche specifiche nel dellutilit e del fondamento dellintervento al punto di essere
campo della psicologia della musica e della neurofisiologia. raccomandato nei programmi didattici per la scuola primaria:
Il termine comune musicoterapia racchiude scuole di nellambito delle attivit di educazione al suono e alla musica
pensiero diverse come diversi sono i tipi di intervento propo- da tener presente il valore che possono assumere eventuali
sti e sarebbe improprio, forse inutile in questa sede, cercare interventi specialistici di musicoterapia rivolti a soggetti in
di sintetizzare le differenti impostazioni, ma un fatto certo: situazione di handicap (dal paragrafo Educazione al suono
non pi possibile oggi parlare genericamente di musicotera- e alla musica del DPR 104/85). In altri paesi la situazione
40 Diastema
Musica e
sembra essere maggiormente consolidata: negli Stati Uniti, Lei ha introdotto due termini, vibrosinestesia e sono-
ad esempio, esiste un corso di laurea in musicoterapia presso logia, che sono quantomeno poco usuali, vuole chiarirne
luniversit di New York e lAmerican Association of Music il significato?
Therapy pubblica una rivista di ricerca spesso recensita negli Lattivit sonora si inquadra in una situazione cognitiva,
Psychological Abstracts. rivolta allo sviluppo dei linguaggi, delle comunicazioni delle in-
Sorto nel 1989 il centro di musicoterapia sonologico co- terrelazioni personali con specifico obiettivo socio-rieducativo.
gnitiva dellANNFAS di Mestre stata la logica prosecuzione Per vibrosinestesia intendo una attivit cognitiva che permetta
di due corsi di aggiornamento e formazione per operatori di di trasformare qualsiasi sensazione percepita in un sistema privo
musicoterapia organizzati dalla Regione Veneto, prima in Italia di vincoli normativi. Cos si creeranno associazioni costanti
ad operare in tal senso, da unidea sostenuta da lunghi anni di sensazioni eterogenee, mirando non tanto alla produzione
di esperienza sul campo dallattuale responsabile del centro, il semantica della sensazione, quanto allimmagine cognitiva della
prof. Lino Vianello pedagogista, psicologo con specializzazione sensazione: il suono attiva altre attivit e risposte che interes-
in musicoterapia sonologica che si avvale attualmente della sano il soggetto aldil del contenuto grammaticale proposto
collaborazione di sette operatori scelti tra quelli che avevano ed estetico suscitato.
superato il biennio formativo oltre ad esperti in altri settori. La vibrosinestesia ha quindi il compito di aprire magazzini-
finestre cognitive. Sono finestre che permettono al bambino
Prof. Vianello perch questa aggiunta alla parola di osservare e comprendere ci che fanno gli altri.
musicoterapia? Il lavoro pertanto sempre imperniato sulla strutturazione
Definire il concetto di musicoterapia sonologica, separato e trasformazione spazio-temporale tramite sollecitazione so-
da un momento educativo, gi di per s pu diventare impresa nora; liniziale discriminazione e classificazione dei parametri
ardua, poich nasce dalla costante quotidiana osservazione che del suono permette poi di compiere atti elaborativi in cui fare
il suono alimenta, stimola, costruisce segnali senza i quali gli progetti, analizzare secondo confronti logici e instaurare codici
apprendimenti risultano incompleti o in situazioni pi gravi di comunicazione.
fortemente compromessi. In questo contesto la sonologia La preparazione alla coscienza dei codici pone le basi per
rientrer nellambito pi generale delleducazione cognitiva un intervento sonologico in cui non verr pi privilegiato il
operazionale. Per opportunit di metodo sia vibrosinestesico rapporto sinestesia-immagine, ma il rapporto suono-logica,
sia sonologico (specializzazioni della musicoterapia applicata) cio suono inserito in un sistema cognitivo che prelude alla
suono e rumore si identificano nel concetto percettivo di musica, comunicazione veicolata dal suono secondo convenzione tra
in quanto viene privilegiato il metodo e la tecnica compositiva significante e significato. Quindi per sonologia intendiamo
informale e formale. La composizione si ritrova ai vari livelli quellattivit cognitiva con metodica compositiva che usa
cognitivi come espressione personale di progettualit, secon- elementi logico analitici per attivare situazioni progettuali;
do scelte operative che implicano sempre rapporti di lettura la sonologia (rapporto suono-logica) indica lelevazione a
spazio temporali. coscienza dei significati, cio limmagine acustica a livello di
Un progetto pedagogicamente operativo che utilizzi la coscienza. La trasformazione da elemento di natura fisica a
musica come mezzo di comunicazione e di relazione pu essere quello logico prospetta per il bambino la possibilit di inserire
finalizzato in un primo tempo ad elaborare un piano sullat- nel suo magazzino percettivo unit logiche che gli consentano
tenzione acustica, con obiettivo la funzionalit attentiva con di elaborare programmi coerenti con il progetto educativo.
lintegrazione della memoria a breve termine. Ci non significa Al Congresso Mondiale di Musicoterapia di Genova
modificare una patologia ma attivare una dinamica percettiva nel 1985 Lei present le conclusioni a cui era giunto e
pi cosciente nei valori minimi del potenziale dascolto offren- che costituiscono alcuni dei parametri di riferimento del
do dinamiche opportunit linguistiche globali. E opportuno vostro attuale lavoro; in pratica di cosa si tratta?
ricordare che ogni suono funge da segnale e che ogni segnale Questa tecnica elaborata inizialmente in riferimento ai
in concorrenza con altri. bambini non udenti si differenzia per la prassi terapeutica e
Pertanto la prassi di questa metodica dintervento peda- per le evidenti implicazioni metodologiche da altre tecniche
gogico per stimolare leducazione sonologica pu essere iden- pi affini alle arti-terapie della scuola francese soprattutto. Mi
tificata nella personale ed originale esposizione del pensiero sembra che il termine musica possa essere coniugato con quello
musicale, secondo un itinerario che determini livelli omogenei di terapia non solo sotto forma di un prodotto gi costruito
di apprendimento; in pratica ci riferiamo al concetto di spirale che io d al bambino, una canzoncina, un frammento di brano
cognitiva. musicale o unintera sinfonia, e mediante il quale mi aspetto
Il suono come unit fenomenologica pu pertanto essere di suscitare determinate reazioni o emozioni: limportante
studiato da pi discipline nel quadro delle neuroscienze in capire quello che il bambino da a me; un rovesciamento di
funzione di un concreto recupero delle carenze cognitive e impostazione che porta a leggere le frasi musicali del bambino
psicomotorie. in cui la musica intesa come atto compositivo un rapporto
tra intelligenza musicale e pensiero; loperatore attua nuove
42 Diastema
Musica e
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Clauso la A C A'' D
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Questa la rappresentazione grafica dell'improvvisazione di P.
L'asse orizzontate visualizza il tempo, cio la durata dei singoli
suoni; l'asse verticale, con l'aiuto della tastiera, l'altezza. Il grafico Questa la trascrizione nel pentagramma della precedente improvvisazione
stato ottenuto facendo suonare P. su una tastiera collegata via di P. La resa del fattore diastematico stata facilmente ottenuta con luso del
midi al computer, che successivamente (tramite un programma di tradizionale pentagramma. Per il fattore ritmico ci siamo basati sul rapporto di
sequencer) lo ha elaborato. Attraverso il programma possibile opposizione basilare battere-levare, (lunga-breve). I simboli impiegati sono quelli
ottenere ingrandimenti che possono evidenziare meglio i pi piccoli tradizionali, ma usati al di fuori del codice ufficiale: note col gambo (crome, semi-
dettagli dell'improvvisazione. Il presente grafico, vista la relativa minime, minime in rapporto non proporzionale) per i suoni accentuati, note senza
semplicit (scarsa densit sonora), stato compattato facendolo gambo (testa di semiminima e semibreve) per i suoni non accentuati. Lausilio
rientrare in uno spazio che all'origine era occupato da un terzo delle legature di valore, di portamento e di frase precisano rispettivamente: 1)
circa dell'intera improvvisazione. leggero prolungamento del suono (spesso precisa assenza di omoritmia nei passi
che graficamente tenderebbero a farlo credere); 2) dipendenza immediata delle
due note collegate; 3) elemento metrico primario (inciso).
Come primo approccio analitico la composizione stata divisa in 10 unit
metrico-fraseologiche; gli elementi che determinano la segmentazione sono stati
ravvisati nelle:
a) pause (respiri), in quanto il silenzio assume qui un chiaro significato di
interpunzione;
b) nei suoni lunghi, con funzione di sosta; usati in questo modo il loro senso non
dissimile da quello di a), nonostante levidente immediata opposizione;
c) quando si verifica unopposizione netta tra due elementi vicini (cambio di
registro, cambio di ritmo, cambio del pattern melodico-intervallare).
L'esempio mette in evidenza un'articolazione formale che l'analisi svolta da
Troncon ha rivelato essere estremamente coerente, nonostante la patologia del
soggetto che esclude in P. l'esistenza di influenze culturali
Prima parte
Non di rado quando si parla di stile musicale ci si riferisce sione stile musicale lunione di pi opzioni interagenti ad un
ad un insieme di fenomeni assai eterogenei, situati a livelli di duplice livello di organizzazione del materiale sonoro, quello
astrazione (o di individualizzazione) assai diseguali ma tutti analitico della sostanza e quello sintetico della forma6.
egualmente importanti per delineare quella sintesi di aspetti della Una sorta di intrinseca necessit sembra far da collante
quale consta la cifra stilistica. Che ci si voglia riferire ad un solo agli elementi che lanalisi stilistica individua separatamente:
brano musicale; che il nostro scopo consista nella denizione ci che oggi chiamiamo unit convenzionale e smembriamo
di soluzioni sintagmatiche considerate tipiche di un autore; in parti dovrebbe anche essere percepito nella fusione con cui
che, ancora, si vogliano determinare gli aspetti compositivi si presenta, come se ciascun elemento si reggesse sugli e grazie
condivisi da una generazione di musicisti o addirittura quelli agli altri7, come se in qualche modo fosse fatto per gli altri (e
caratteristici di unintera epoca storica; determinante in ogni viceversa): sappiamo che si tratta sempre di pura ed arbitraria
caso un fatto: il riferimento a diversi aspetti articolatori del convenzione, ma dovremmo abituarci a considerarla anche in
discorso musicale che trascorrono dallestrema analiticit del maniera motivata, tale cio da dar luogo ad un vero e proprio
dato lessicale alla generalit di quello macrostrutturale. orizzonte di attese, ad una serie di aspettative pregurate.
Quando, ad esempio, parliamo di stile di concerto Allaccezione di stile, inteso come straticazione ana
vivaldiano1 intendiamo un insieme di ingredienti costruttivi lizzabile di opzioni compositive, si aggiunge dunque la con
ritagliati da una scala di grandezze assai articolata, che com notazione della loro organicit: connotazione che oggi pu
prende una pluralit di livelli e diverse categorie compositive: forse passare inavvertita, ma che probabilmente non lo era
vivaldiane sono determinate congurazioni lessicali come, nel periodo in cui lo stile rappresentava il paradigma per una
ad esempio, un particolare tematismo per salti di ottava2; concreta pratica compositiva. Una paradossale conferma in tal
vivaldiano , ancora, luso di veloci note ripetute nelle parti senso viene proprio dai compositori e dalle composizioni che
violinistiche (pi spesso in quelle orchestrali), specie in solu non rispettano pi totalmente i vincoli di organicit degli stili
zioni a ritardo nelle zone cadenzali3. Ad un piano di maggiore storici, la cui decostruzione neoclassica induce la percezione
astrazione come il livello dellarticolazione sintattica altrettanto di unassenza, quella delloriginaria sintesi fra le diverse opzioni
tipico tratto stilistico del prete rosso luso frequente delle costruttive, micro- e macrostrutturali8.
progressioni, tanto che si possono trovare dei concerti che
procedono quasi esclusivamente secondo i dettami di questo Lorizzonte di attese include, ovviamente, anche quella
meccanismo costruttivo4. Per quanto concerne poi il livello reciproca corrispondenza verticale che unisce la sostanza e la
macrostrutturale arcitipico il codicatissimo procedimento forma compositiva al genere musicale di appartenenza. Si dice
costruttivo della Formaritornello5. e si detto, ad esempio, che in epoca classica la formasonata
Lunione degli elencati ingredienti formali (e di molti altri assume un ruolo, per cos dire, totalitario, inltrandosi in tutti
ancora) concorre dunque alla determinazione di quanto noi i generi musicali dellepoca. Il fatto, di per s indiscutibile, non
deniamo stile vivaldiano. Questa entit, unitamente ad altre dovrebbe per indurre a dimenticare le differenze anche molto
caratteristiche comuni allepoca storicocompositiva nella quale pronunciate che essa realizza a seconda del genere musicale in
oper Vivaldi (come ad esempio il grado di maturazione rag cui viene inserita. evidente che il primo movimento di una
giunto a quei tempi dallarmonia tonale), si identica in primo Eine kleine nachtmusik non avrebbe mai potuto svolgere analoga
luogo come una sintesi: assai pi che da una semplice somma funzione in una Jupiter, e viceversa: il codice compositivo della
delle parti lo stile vivaldiano denito dalla compresenza di serenata impone una costruzione semplice, di dimensioni piut
almeno una parte delle opzioni che ne deniscono la tipicit. tosto ridotte, estranea ad eccessive complicazioni armoniche e
Concettualizziamo dunque la premessa basilare per il prosieguo contrappuntistiche, con uno sviluppo breve, privo di parentesi
delle riflessioni qui esposte: quanto noi definiamo con lespres e digressioni, lontano dal piano architettonico complesso che
48 Diastema
L'ipotesi critica
verschwunden! dal Flauto Magico e quella non meno straziante solo la musica di Mozart ma anche, di riesso, la sua ricezione
Traurigkeit ward mir zum Lose che Konstanze intona nel otto e novecentesca, si tradusse, nel secolo di Schubert e
Ratto del serraglio. Wagner, in un continuo uttuare della sua immagine: tra le
Nel modo contraddittorio in cui la Sinfonia K550 stata profondit metasiche e diaboliche riconosciute da Kierkegaard
considerata bisogna riconoscere unambivalenza di fondo che in Don Giovanni e la dolcezza che Schumann volle vedere nella
non va rigettata nel nome di presunti errori di lettura delluna Sinfonia K550 sta una musica che la sensibilit moderna non
o dellaltra parte, ma che piuttosto sancisce la validit della po riesce a cogliere altrimenti che nel segno dellantinomia. In
etica mozartiana17, confermando lestrema pertinenza di quella Mozart pienezza espressiva e bellezza apollinea delle forme
affermazione contenuta nella celebre lettera al padre spedita da non gi si incontrano: sono la stessa cosa. E lo sono senza
Vienna il 26 settembre 1781 secondo la quale come perci limitarsi a vicenda. Non si tratta di voler riconoscere in
Mozart lincarnazione mitica di unet delloro per la musica;
le passioni anche violente non devono mai arrivare no al di il fatto che egli ha avuto la ventura di vivere il trapasso tra il
sgusto, cos pure la musica, anche nel momento pi terribile, non
deve mai offendere lorecchio, ma sempre far godere e rimanere secolo della forma e quello del contenuto prima che il rappor
sempre musica. to fra due termini si ipostatizzasse in antinomia irriducibile,
prima cio che la qualit determinabile di una composizione
un desiderio che agli orecchi di un ascoltatore post-beethovenia venisse identificata pi tramite il ricorso a categorie diacroni
no pu indurre a considerare anche le pagine pi intensamente che (il distanziarsi di ogni nuovo brano musicale da qualche
drammatiche di Mozart solo sotto il segno della purezza esempio preesistente, il perseguimento delloriginalit ad ogni
neoclassica, della celestiale eufonia presente nella sua musica. costo) che da quelle sincroniche (la bella melodia, lequilibrio
Sotto questo aspetto lOttocento sceglier una linea di sviluppo strutturale e simili).
opposta rispetto a Mozart, ben riassunta dallaffermazione Se certa diffusa volgarizzazione della musica di Mozart
verdiana, antitetica a quella mozartiana ricordata pocanzi, per tende quasi ad identicare nel suo opus unimprobabile es
cui il musicista deve avere, qualora le esigenze espressive lo senza stessa della musica, sar per contro lunicit di questa
richiedano, il coraggio (il talento) di non fare della musica. situazione a denire in un modo che non ammette repliche
Ci nondimeno laffermazione di Mozart non cessa di la circostanziata dimensione storica delle sue opere. Per la
nascondere un residuo di patente ambiguit proprio quando sensibilit moderna la chiave del suo fascino consiste in questa
venga confrontata con alcune delle sue opere: con una certa enigmatica unit che essa non pu far altro che sentire come
cognizione di causa possiamo affermare che la serie dode duplice. dunque la lontananza che ci separa da Mozart a
cafonica del commendatore nel nale del Don Giovanni o fondare la sua enigmaticit, e questo pu avvenire proprio
lintroduzione lenta al Dissonanzenquartett (K465) si situano perch lunione di ci che noi consideriamo irriducibile si nutre
ben oltre i conni di quanto allepoca era considerato musica. nella sua musica di una ratio espressiva che gi ci appartiene: la
Non bisogna inoltre dimenticare che due categorie estetico modernit sente nella sua musica qualcosa che si attaglia nel
espressive imprescindibili per la comprensione della musica profondo alla propria temperie, simbolicamente denibile, se
dellOttocento quali la concezione di Opera come dramma in vogliamo, con il ricorso allimmagine di Faust, ma ne percepisce
musica18 e del Grottesco come registro espressivo19 trovano in nel contempo la distanza.
certa musica di Mozart le loro radici pi lontane e profonde. Non si tratta per solo di fattori ricettivi: lambivalenza
Ancora una volta, per, va specicata la distanza che separa mozartiana risiede gi tutta nella sua musica e consiste proprio
Mozart dai vari Weber, Berlioz, Bruckner o Mahler che di della pluralit di letture cui essa predisposta per sua strutturale
quella categoria espressiva fecero uno dei pilastri della propria peculiarit. Vista dal nostro asse prospettico la sua opera non
concezione musicale: lafnit rilevabile solo al livello astratto si nega ad una dimensione rivoluzionaria:
della dimensione espressiva mentre lo solo minimamente (o
non lo per nulla) dal punto di vista delle speciche soluzioni lenfasi moderna sul classicismo di Mozartinteso nel senso
di unaspirazione allequilibrio, alla chiarezza e alla moderazio
tecnicocompositive. nee la sua straordinaria capacit di conservare ai suoi lavori
La ragione primaria di questo fatto proviene dalla distanza una supercie socialmente corretta, per quanto i meccanismi
siderale che separa Mozart dai compositori ottocenteschi sotto interni potessero invece turbare, ci hanno forse resi incapaci di
apprezzarne laspetto rivoluzionario.22
altri aspetti, non solo nella diversit di proporzioni dei rispettivi
cataloghi e nella gerarchia dei generi, bens anche nella stessa
Questa stessa natura rivoluzionaria di certa musica mozartiana
materia prima della composizione: il lessico sonoro di cui egli
sembra per avvicinarsi maggiormente allaccezione moderna
si serve inequivocabilmente legato al secolo dei lumi, tanto
della parola riformismo che a quella di rivoluzione: ci
quanto quello di Beethoven appare collegabile pi o meno
sfugge la possibile eclatante novit di Mozart proprio perch
direttamente20 alle novit politiche che sconvolsero lEuropa nel
levoluzione della musica ad egli successiva ha per cos dire
tardo settecento delle quali Mozart fu spettatore lontano e per
precluso la nostra capacit di riconoscerne matrici, ragioni ed
troppo breve tempo: la cesura storica segnata dalla rivoluzione
aspetti. Non tuttavia solo una questione di distanza temporale:
francese e dalle campagne napoleoniche contribu sicuramente
la differenza che intercorre fra una rivoluzione che cambia
a far sentire come cosa daltri tempi diverse caratteristiche dello
le cose dal loro interno, senza darlo troppo a vedere, ed uno
stile musicale del tardo settecento, nonostante la prossimit in
sconvolgimento globale (comi quelli cui ci hanno abituato i
termini di puro computo cronologico21.
rivoluzionari dellOtto e del Novecento, da Beethoven e
Liszt a Debussy e Schnberg) perci stesso tanto pi eviden
Lambivalenza tra Pathos e lessico sonoro, che riguarda non
50 Diastema
L'ipotesi critica
questo grado di atomizzazione tematica non possibile spin 11 proprio in questi tratti sostanziali che si pu ipoteticamente identicare
la ragione strutturale (non, beninteso, quella biograca!) che indusse Mozart
gersi: pi avanti c solo lafasia disarticolata del silenzio25. a trascrivere la serenata per un organico pi impegnativo: nel frutto di questa
la scoperta dello spleen, di dimensioni espressive (ed in trascrizione, il Quintetto per archi K406, per, il tentativo di riadeguare la forma
ci psichiche) con le quali let dei lumi non si era ancora mi alla sostanza musicale nisce per smarrire le basi dellambiguit visionaria
della Serenata K388 la cui modernit consiste proprio di questo scollamento
surata. E questo avviene nel nome di una dissociazione tra, da straniante fra forma e sostanza, organico e scrittura.
un lato, lintegrit tematica (intesa come acquisizione onirica, 12 Vedi il capitolo Modelli e clichs che Egon Wellesz e Frederick W.Sternfeld
atemporale, dellattimo che fugge) e, daltra parte, una dispersione dedicano allinterno della loro trattazione sul genere del Concerto, in: The
lacerata del tema nel divenire imposto dallelaborazione la New Oxford History of Music VII. The Age of Enlightenment. Trad.It.: Storia
della musica,Let dellilluminismo, Feltrinelli, Milano 1976, pp.4934.
quale costituir non a caso una delle aporie fondamentali della
13 Vedi, a puro titolo di esempio, lincipit a ritmo di marcia del Concerto K459
musica romantica. Se consideriamo la K550 in senso preroman (Secondo Krnungskonzert).
tico (c chi non a torto ha parlato di sinfonia dellumor nero 14 Se tipico in Gluck quanto per via metaforica stato denito solenne,
mozartiano26) questa indagine sulle possibilit signicative della ieratico, immobile, plastico e monumentale, allora in questo incipit di concerto
K550 approder ad una qualica interiore dellignoto raggiunto la mobilit armonica delinea qualcosa che potrebbe essere assimilabile, per
mantenerci nel medesimo ambito metaforico, allimmagine del crollo di un
attraverso lelaborazione del piccolo anapesto: una scoperta monumento.
che pone in discussione le stesse fondamenta antropologiche 15 Il modulo costruttivo della progressione si presta facilmente per proprie
sulle quali si era basata la visione e la considerazione delluomo intrinseche ragioni strutturali a tale utilizzo. Posso anticipare che sto elaborando
nella cultura settecentesca. il concetto qui appena accennato sulla progressione per un articolo che uscir
verosimilmente in uno dei prossimi numeri di Diastema.
16 Riservo a pi tardi la specicazione ulteriore del signicato di questa parola,
ben cosciente delle problematiche sollevate da unaffermazione simile.
Note 17 un argomento molto delicato, di fronte al quale non sembra di riuscire a
1 Lesempio scelto ad hoc (lestrema standardizzazione di diversi ingredienti mantenere una posizione di assoluto equilibrio. Bench in parte condivisibile
formali che concorrono a delineare ci che oggi deniamo stile di Vivaldi mi sembra forse un po sbilanciato in favore del modernismo mozartiano
fatto di tale evidenza da spostare lattenzione non sulla pertinenza o meno del quanto sostiene Neal Zaslaw (Meanings for Mozarts Symphonies, in Mozarts Sym
loro rilievo quali oggetti della tassonomia stilistica), ma senza perci inciare phonies. Context, Performance Practice, Reception, Clarendon Press, Oxford 1989,
la portata delle deduzioni che se ne trarranno. pp.510-44. Ora anche in versione italiana: nel volume miscellaneo Mozart, a
2 Vedi lincipit del Gloria RV589 o quello del Concerto in LA maggiore RV519, cura di Sergio Durante, Il Mulino, Bologna 1991, pp.61104.) a proposito di
n.5 della raccolta LEstro Armonico. certe professioni di poetica del compositore salisburghese: Poich compa
3 Un esempio fra tutti: le battute conclusive dellInvernodalle Quattro iono nelle lettere al padre, si tende, probabilmente a ragione, a cogliervi leco
stagioni. di quelli che Mozart sapeva essere gli ideali cari al genitore, probabilmente
nella speranza di ottenerne lapprovazione proprio in un periodo in cui, per
4 Vedi il primo tempo del Concerto in SOL minore RV 310, n.3 de LEstro molte altre questioni, stava muovendosi in direzione opposta ai suoi deside
Armonico. ri. Ogni specicazione a mio avviso va comunque precisata sempre con il
5 Per queste ed altre caratteristiche cfr.: Michael Talbot, Vivaldi, J.M.Dent riferimento concreto alla musica. Zaslaw ha comunque il merito (mai troppo
& Sons Ltd. Publishers, 1978. Trad.It.: EdT, Torino 1978, pp.91117. Non lodato, specie dopo un anno - come il fatidico 1991di celebrazioni rivolte
ch: Manfred F.Bukofzer, Music in the Baroque Era. From Monteverdi to Bach, pi ai triti luoghi comuni che circolano sulla figura di Mozart che non ad una
W.W.Norton & Company inc., New York 1947.Trad.It.: La musica barocca, reale conoscenza della sua musica) di sollevare con forza ed autorevolezza le
Rusconi, Milano 1982, pp.3258. ragioni della profonda problematicit mozartiana, bellamente ignorata tanto
6 Per quanto riguarda laccezione di forma e di sostanza mi rifaccio alle dai gestori dellindustria culturale di massa quanto dal grande pubblico, che
formulazioni del linguista danese Louis Hjelmslev, del quale utilizzer anche sembra del tutto appagato dalla retorica del mozartismo pi stantio e deteriore
i termini Espressione e Contenuto intesi come sinonimi pi eleganti di (il divin fanciullo e simili), come se la musica di Mozart ed i MozartKgeln
Significante e Significato nel senso di Saussure. Vedi Louis Hjelmslev, fossero fatti della stessa pasta.
Omkring spragteoriens grunglaeggelse, Copenaghen 1943. Trad.It.: I fondamenti della Che lidea di una musica tale da rimanere sempre musica non fosse condivisa
teoria del linguaggio, Einaudi, Torino 1968, pp.5265. da Mozart mi sembra unipotesi un po sbilanciata, come dire, per eccesso di
7 peraltro noto che nella musica tonale persiste una stretta interrelazione reazione. Direi piuttosto che in alcune sue creazioni, le pi avant-garde, Mozart
dei parametri compositivi che si configura in sintesi motivata, non semplice ha superato quelle stesse colonne dErcole additando forse, ma in modo del
mente in unione arbitraria. Tuttavia il raggio dazione dello stile copre anche tutto personale e senza trovare un reale seguito nel secolo di Beethoven Berlioz
opzioni la cui solidariet reciproca esclusivamente dovuta allarbitrariet e Wagner, alcune possibili vie di sviluppo. Avr modo in seguito di spiegare
della convenzione. meglio questo concetto.
8 I compositori del nostro secolo deniti (con unetichettapassepartout un po 18 quasi superuo ricordare che Wagner e, mutatis mutandis, Verdi sono
di comodo) neoclassici si dimostrano ben coscienti dellunit straticata, impensabili senza il retroterra estetico di tale concezione.
della verticalit che sostiene le scelte compositive negli stili storici; nel 19 Vedi Carl Dahlhaus, Musikalischer Realismus. Zur Musikgeschichte des 19.
contempo per, con la loro musica, essi dimostrano che una sostanziale Jahrhunderts, R.Piper & Co. Verlag, Mnchen 1982. Trad.It.: Il realismo musicale.
convenzionalit a mantenervi unite le diverse opzioni compositive ai diversi Per una storia della musica ottocentesca, IlMulino, Bologna 1987. In particolare
livelli della forma e della sostanza musicale: sufciente cambiare uno solo di vedi il capitolo III: Lestetica del caratteristico e del brutto, pp.4362.
quegli ingredienti straticati per ottenere unantichit straniata (o, che lo 20 Un legame diretto lo si pu riconoscere nella liazione di diverse idee
stesso, una modernit travestita). Il residuo di enigmaticit che si manifesta tematiche beethoveniane dalla musica della rivoluzione francese. A questo
anche allascoltatore medio, poniamo, dietro la supercie giocosa di una Sin proposito vedi ad esempio: Claude V.Palisca, French Revolutionary Models for
fonia classica, consiste proprio dellincontro (scontro?) fra un tematismo ed Beethovens Eroica Funeral March, in Music and Context, Essays for John N.Ward,
unarticolazione macrostrutturale ancora settecenteschi (haydniani, secondo Ann Shapiro, Dept. of Music Harvard University, Harvard 1985, pp.198209.
le parole di Prokof ev) ed una sintassi armonicotonale assai pi elastica e Ora anche in versione italiana: Modelli francesi rivoluzionari per la Marcia funebre
moderna. Il neoclassicismo assume valenza storica proprio perch parte dalla dellEroica di Beethoven, in AA VV, Beethoven, a cura di Giorgio Pestelli, Il
constatazione che gli stili storici sono lassociazione convenzionale di opzioni Mulino, Bologna 1988, pp.199214.
compositive straticate e che dalla loro variazione pu scaturire qualcosa di
assolutamente nuovo, bench vestito dei panni tradizionali. Un legame indiretto ricostruibile anche a partire da gustosi episodi traman
datici come quello (che segnala tutta loriginalit dellinvenzione tematica
9 Composizioni come la Sinfonia Haffner K385 (gi a sua volta concepita beethoveniana) del presunto errore esecutivo percepito dagli astanti durante
in qualit di Serenata) trovano nella pertinenza al genere musicale la ragione la prima esecuzione del Quartetto op.59/1 (Razumovskij), quando le note
primaria della loro problematicit. ribattute del tema desordio del terzo movimento furono interpretate come
10 Charles Rosen, The classical style. Haydn, Mozart, Beethoven, The Viking Press, uno sbaglio di lettura del violoncellista.
New York 1971. Trad.it.: Lo stile classico, Feltrinelli, Milano 19893. 21 Come nella vita psichica individuale anche nella storia della ricezione
52 Diastema
Guida all'ascolto
Wolfgang A. Mozart soprattutto il successo che oggi incontra pubblicato nuovamente la stessa esecu
Sinfonia K 550 la sua musica: limitarsi allappagamento zione della sinfonia in un cofanetto di 3
in SOL minore sensitivo che essa certamente ci offre a CD comprendente, oltre alle ultime sei
piene manie che va, beninteso, goduto sinfonie di Mozart, anche la registrazione
Gianni Ruffin pienamente, relegare tanta bellezza al delle prove per lesecuzione della Linz
ruolo di paccottiglia gastronomica (Sony SM3K 46511).
lennesima forma di esorcismo con la Per quanto riguarda la qualit tecnica
Perch Mozart nel 1992 quale si tentato di soggiogare la sua del CD, la registrazione di Bruno Walter,
Volutamente in ritardo rispetto alle ce profondit di pensiero. del 1959, non certamente la migliore
lebrazioni spesso Kitsch del bicentenario Il pensiero di Mozart non si serve fra quelle reperibili in commercio, ma
mozartiano, proponiamo una delle vette di proclami scritti: non ha nulla a che vale davvero la pena di sopportare la
tragiche della produzione sinfonica del vedere con lintellettualismo raziona presenza di un certo rumore di fondo,
salisburghese, la Sinfonia in SOL minore lista del secolo dei lumi; la sua musica poich tale difetto ampiamente ripagato
K550: anche dopo i fasti Mozart rimane, non un teorema volto a dimostrare dalla sublime qualit dellinterpretazione.
come pure gli altri musicisti non andavano qualche incontrovertibile verit, bens Se peraltro tralasciamo la questione del
dimenticati durante lanno a lui dedicato1. lespressione irrazionale, intraducibile in fruscio, la registrazione, effettuata in
La scelta di questa Sinfonia, oltre che linguaggi alternativi a quello sonoro, della sala dincisione, da ritenersi di livello
essere legata al fatto che si tratta di uno profondit umana. Naturale in quanto pi che buono, ed il riversamento in CD
dei sommi capolavori di ogni tempo nel classicamente scorrevole e levigata, la sua realizzato dai tecnici della CBS davvero
massimo genere strumentale consente musica raggiunge gli esiti dellintensit pregevole: i timbri sono riprodotti in
di illuminare alcune caratteristiche de espressiva che tutti conosciamo senza misura sorprendentemente fedele in
moniache del genio mozartiano che la darlo a vedere: nel nome di un celebre rapporto alla data dincisione e le dina
fruizione gastronomica e la retorica del motto classico - Ars est celare artem - che miche non soffrono di alcuna riduzione,
divin fanciullo imperversanti nel 1991 permette di concludere questa intro lo spettro sonoro si mantiene nitido in
hanno bellamente dimenticato: come duzione richiamando una bella frase di tutte le tessiture orchestrali. Lascolto
spesso avvenuto nel campo dellin Flaubert: con un apparecchio stereofonico di alta
dustria culturale cambiano le forme del qualit potr generare talora un certo
fraintendimento, non il fatto essenziale, Gli affetti profondi sono come le donne oneste: fastidio per il fruscio, ma chi disponga
ossia che di fraintendimento si tratti, ed hanno paura di essere scoperte e trascorrono la di unapparecchiatura di qualit media
il caso della K550 da questo punto di vita con gli occhi bassi. o medioalta quasi non si accorger di
vista emblematico. Nonostante tutti i tale disturbo. Su ogni eventuale riserva
festeggiamenti sembrino dire il contrario, deve comunque prevalere lattenzione
la grande abbuffata mozartiana del 1991 alla straordinaria lezione interpretativa
non ha mutato alcun pregiudizio, non Guida allascolto fornita da Bruno Walter.
ha eliminato alcun luogo comune sulla Per la scelta di una valida esecuzione
musica di Mozart, ma se ne anzi nutrita della Sinfonia K550 limbarazzo davvero La Sinfonia K550 inizia subito in medias
a piene mani: non stato promosso un notevole. Moltissime sono le esecuzioni res: nessuna introduzione lenta prepara
arricchimento della sua conoscenza (il (solo le edizioni in CD a me note si allascolto, nessun carattere introduttivo
repertorio mozartiano noto ed eseguito aggirano sulla quarantina vedi lelenco riservato allesordio: allascoltatore
resta limitato ad un centinaio di com riportato in appendice), e, fra queste, richiesto il massimo della concentrazione
posizioni sulle oltre seicento composte) numerose sono quelle di ottimo livello. fin dallinizio, sussurrato dagli archi. La
e tantomeno, fatto ancora pi grave, Per ragioni di carattere eminentemente dimensione cos definita raccolta ed
stato promosso un reale approfondi interpretativo che il lettore potr interiorizzata.
mento (storico, analitico, al limite anche dedurre dalla lettura della presente guida Il primo tema uno dei pi begli esempi
biografico) della figura di Mozart come allascolto e del mio articolo mozartiano di stile cantabile in Mozart (ossia in uno
uomo e compositore del suo tempo. pubblicato in questa stesso numero di dei massimi melodisti che la storia della
Tutto stato mantenuto entro i margini Diastema la scelta caduta su una musica ricordi): vi prevale lintervallo per
tranquillizzanti della retorica pi trita e delle esecuzioni pi prestigiose del nostro grado congiunto, garanzia prima di un
superficiale. secolo: quella del direttore tedesco Bruno carattere cantabile. Il tema interamente
Non si tratta certo di un caso: si Walter. In CD la sua incisione in studio fondato su una sintassi regolare, derivata
potrebbe addirittura ipotizzare che con la Columbia Symphony Orchestra cio dalla disposizione successiva di ele
lo stesso successo universale ricono stata riversata in tre combinazioni menti fraseologici tutti di egual misura
sciuto a Mozart tale non sarebbe se il differenti: la CBS ne ha proposto una (e durata), a loro volta raggruppabili in
salisburghese fosse davvero indagato e prima edizione appaiando la K550 alla entit fraseologiche pi lunghe, che si
conosciuto come meriterebbe. Frutto K551 Jupiter (CBS MK 42028) ed una succedono secondo il principio logico
di superficialit pu essere considerato seconda in un cofanetto doppio dedicato della premessa e della conseguenza, della
non solo linsieme dei luoghi comuni che alle ultime sei sinfonie di Mozart (CBS proposta e della risposta: alla proposta
circolano sulla sua figura biografica, bens M2YK 45676). In seguito la Sony ha del primo membro [00.02] succede la
54 Diastema
Guida all'ascolto
ampliato a nuovo episodio di sviluppo La coda del primo tempo, saldata senza Ma con il ritorno vieppi drammatizzato
straordinariamente tensivo (si confronti soluzione di continuit allepisodio con della microcellula nellepisodio di tran
con lanalogo episodio della ripresa ai clusivo della ripresa [06.00] rappresenta il sizione modulante dal primo al secondo
minuti [00.35]). sigillo e lapoteosi del fatalismo espresso tema [01.26] iniziamo a comprendere che
La licenza che si prende Bruno Wal dal movimento. Come ha ben detto il questa innocentissima figura comincia a
ter, che fa mancare il fiato allascoltatore musicologo Leo Treitler a proposito diventare un po troppo invadente, oc
bloccando lorchestra con una breve della poeticissima rimembranza finale cupando via via spazi non suoi: durante
pausa al culmine dellepisodio [04.32], del tema anapestico [06.13], lultima un episodio di sviluppo del primo tema
una scelta capace di dirla lunga sul presentazione come un riflesso o [02.01] essa si insinua fino a far tacere
carattere espressivo di questa Sinfonia, una conversazione sul tema degli archi la progressione elaborativa ed anche
pi di qualsiasi tentativo di recupero superiori, sopra uninflessione del basso durante lenunciazione del secondo tema
filologico. Tanto pi da rimarcare la indugiante sulla tonica. Ha la qualit di [02.34]. La leggera inquietudine che le
funzione tensiva del ponte perch in linea una meditazione su un passato che viene notine stranianti conferiscono a questo
di principio esso nella ripresa non serve ricordato dopo il turbino e prima del secondo tema ha modo di sfogarsi in
affatto, poich le zone tematiche vi sono silenzio. La presentazione indiretta - pi una frase pi ampia dellintera orchestra
ricondotte alla stessa tonica. Gli studiosi un raccontare che un dire.3 [03.05]. Unaltra codetta [03.24] riporta in
hanno pi di una volta insistito sul fatto primo piano le mefistofeliche notine.
che comunque il ponte modulante riap Analogamente al primo movimento, Se la tensione generata dallinfiltra
pare in diverse riprese di formasonata anche il secondo costruito sullossessiva zione della microcellula in ogni angolo
anche per ragioni di equilibrio formale e reiterazione di una microcellula ritmica, della partitura aveva avuto durante
di simmetria con lesposizione: qui per che pervade progressivamente lo spazio lesposizione occasioni sporadiche per
la stessa dilatazione dellepisodio a creare sonoro fino a sconvolgerne la funzione manifestarsi, restando tutto sommato
una forte asimmetria con lesposizione, codificata di momento distensivo, da latente, sopra le righe, con lo sviluppo
trovando la propria ragion dessere nel opporre alla drammaticit del primo [03.47] essa invece esplode: la micro
desiderio di preparare forse lepisodio pi tempo. Inizialmente [00.00] il movimento cellula viene lanciata verso linfinito,
fatalistico dellintera sinfonia: la ripresa in esordisce con un primo tema risultante ripetendosi in continuazione sopra una
modo minore del secondo tema [04.53]. dalle imitazioni dei violini, mentre una lunghissima scala cromatica ascendente
Lunico momento di calma e serenit fino lieve increspatura malinconica aggiunta che i bassi intonano sulla testa del tema
ad allora percepito (ossia lesposizione dai cromatismi intonati allunissono da principale [04.01] Mentre lorchestrazio
del secondo tema [00.55]) viene pie violoncelli e contrabbassi [00.07]. ne si fa pi drammatica contrapponendo
gato alla cupa espressivit fatalistica che Anche questo tema risulta dalloppo in breve spazio le famiglie degli archi e
domina la Sinfonia e che in quella breve sizione di un antecedente [00.00] ed un dei legni. Delloriginaria funzione galante
oasi lirica aveva conosciuto lunico mo conseguente [00.19] di pari lunghezza, ma ornamentale della cellula di biscrome
mento di contrasto. A questo proposito questa volta il carattere espressivo dei due permane solo lombra deformata e
va ricordato che durante il settecento membri appare piuttosto diversificato: straniata. in episodi come questo che
era prassi abbastanza diffusa, nel caso pi lirico e disteso il primo, relativamente si misura la distanza incolmabile che la
di formesonata scritte con una tonalit pi mosso il secondo, sia nelle dinamiche coscienza di Mozart ha frapposto tra s
dimpianto minore, riprendere il secondo sia nella scrittura ritmica e melodica: ed il suo tempo.
tema nel modo maggiore della tonalit sovente inframmezzate da pause, con La ripresa, saldata allesposizione
dimpianto (in questo caso, dunque, appoggiature dissonanti (come in [00.20]) senza soluzione di continuit [04.50],
dato che la Sinfonia in SOL minore, ed un passaggio cromatico conclusivo si svolge in maniera complessivamente
si sarebbe trattato del SOL maggiore). [00.34] costituito da una figurazione assi regolare, riproponendo stati tensivi e
Ebbene, questa unopzione che Mozart milabile per forma e funzione a quella gi distensivi affini a quelli dellesposizione
non sfrutta mai: tutti i suoi capolavori pi udita durante il primo tempo. Allinterno (vedi ad esempio il ponte [07.00]) non
tragici presentano la riconduzione del di questo secondo membro appaiono senza per qualche variazione che rivela
secondo tema in minore, con un effetto due velocissime ed insospettabili notine il permanere di un certo stato tensivo,
di incupimento fatalistico davvero effi rococ [00.28] che ad un primo ascolto come lo spostamento in primo piano (ai
cacissimo. Si confronti con gli analoghi sembrano irrilevanti ma alle quali spet legni- [04.55]) dei cromatismi intonati
episodi, ad esempio, nei primi tempi del ter linattesa incombenza di condurre il nel simmetrico episodio dellesposizione
Quartetto in RE minore K421, del Quintetto decorso sinfonico di quasi lintero brano. dagli archi gravi [00.07] e la pi assidua
in SOL minore K516, del Concerto in RE Dopo una ripetizione variata del tema presenza della cellula di biscrome, talora
minore K466. Per riecheggiare quanto ([00.38] con laggiunta di leggere filature nascosta nei registri pi scuri (come in
ha sostenuto uno dei pi grandi studiosi cromatiche ai violini) le due biscrome [05.00]). La densit contrappuntistica
mozartiani, il musicologo Hermann cominciano a farsi notare maggiormente dellepisodio dei tutti [08.04] esposto
Abert2, si ha la netta sensazione che la occupando per intero lo spazio di una dopo il secondo tema [07.33] sembra
vera forma di tutti questi secondi temi codetta conclusiva [01.10]. Trattandosi accrescere e poi definitivamente allentare
sia quella nel modo minore, cos come di unumile codetta nulla lascia ancora la tensione, ma durante la coda [08.22] la
essa delineata nella ripresa. prevedere i futuri sviluppi della vicenda. microcellula mefistofelica torna, sornio
56 Diastema
Guida all'ascolto
Laspetto di ricapitolazione conclusiva il tema principale viene lacerato da pause due parti, in questo e nel prossimo numero
strettamente collegata al resto della Sin di durata imprevedibile e deformato di Diastema, propongo una lettura della
Sinfonia K 550 basata proprio sullipotesi
fonia conferito a questo movimento nelle altezze fino ad utilizzare undici dei di uno scollamento tra forma e sostanza
finale dalla presenza di nuclei motivici dodici suoni disponibili: unintuizione che nel minuetto consegue il suo esito pi
derivati dai movimenti precedenti: il straordinaria, in fondo a questa via si impressionante. Per ulteriori chiarimenti dei
concetti qui accennati, anche riguardo alle
membro antecedente del primo tema profila minacciosa la crisi della tonalit, scelte esecutive, rimando a quel saggio.
presenta una palmare affinit con il crisi di quel rassicurante senso di certezza Sinfonia K 550. Discografia
soggetto principale del minuetto; nella psicologica che il centro tonale, qui non
nellordine: Orchestra, Direttore, Anno di
configurazione del membro conseguente pi percepibile, garantisce. incisione, Casa discografica.
del primo tema [00.05] ritorna lintervallo Dopo lennesimo ritorno della cellula
semitonale (RE-MI bemolle e, rovesciato, cromatica connettiva [02.07] che spezza Wiener Philharmoniker, Wilhelm Furtwn
gler, 1949, EMI (1 CD)
MI bemolle-RE, vedi anche linciso in in due lo sviluppo, il tessuto musicale si Carnegie Hall Orchestra, Arturo Toscanini,
[00.17]) che grande importanza aveva riappropria progressivamente della flui 1953, Stradivarius (1 CD)
avuto nel primo movimento; allinterno dit cos violentemente bloccata dallepi Cleveland Orchestra, George Szell, 1956,
CBS (1 CD)
del secondo tema riconosciamo sia la sodio dinizio, lanciando il primo tema Columbia Symphony Orchestra, Bruno Wal
cellula semitonale [01.08] sia le due in un crescendo di episodi drammatici: ter, 1959, CBS (1 o 2 CD), Sony (3 CD).
notine del secondo movimento [01.11], dapprima [02.09] tramite limitazione Bamberger Symphoniker, Joseph Keilberth,
1960, Teldec (1 CD)
nel ponte modulante compaiono alcune fra archi e fiati sul nucleo iniziale del Wiener Philharmoniker, Herbert von Kara
figurazioni gi udite nel primo movimen primo tema, quindi, rendendo pi mos jan, 1960, Decca (1 CD)
to: la figurazione in [00.35] assai simile so il tessuto musicale ed aumentando i Berliner Philharmoniker, Karl Bhm, 1962,
Deutsche Grammophon (1 o 12 CD)
a quella in [00.38] del primo movimento. valori dinamici [02.20] con un episodio Philharmonia Orchestra, Otto Klemperer,
Ritorna inoltre con la consueta funzione fugato degli archi dapprima rigoroso e 1963, EMI (1 CD)
articolatoria il motivo cromatico discen conseguente, in un crescendo tensivo; in New Philharmonia Orchestra, Carlo Maria
Giulini, 1965, Decca (1 CD)
dente [01.34], questa volta per delimitare seguito trattenuto con una finta risolu Orchestre Nationale de France, Josef Krips,
la zona conclusiva del secondo tema. zione che non approda a nulla [02.53] e 1965, Disques Montaigne (1 CD)
Il brano, in formasonata, quasi per sembra richiamare per un momento le Orchestre du theatre Nationale de lOpra de
Paris, Carl Schuricht, 1965, Ades (1 CD)
intero fondato sul tema iniziale, lanciato pause dellepisodio grottesco con il quale Orchestra sinfonica della RAI di Torino, Carlo
in una serie di episodi turbolenti e dram iniziava la sezione di sviluppo; quindi Maria Giulini, 1965, Hunt (1 CD)
matici che non conferiscono alcun senso ripreso in modo ancora pi virulento fino English Chamber Orchestra, Daniel Baren
boim, 1968, EMI (1 CD)
liberatorio al finale stesso, potenziando a condurre alla ricapitolazione [03.14] che Academy of St.Martin in the fields, Neville
vieppi, per contro, il carattere pessimisti conduce attraverso lombrosa ripresa in Marriner, 1970, Philips (1 CD)
co e fatalista dellintera sinfonia, rafforza minore del secondo tema ([03.52]; si noti Berliner Philharmoniker, Herbert von Ka
rajan, 1971, EMI (1 CD)
to da quella sorta di ineluttabilit motoria anche [04.13] il ricorso al pateticissimo Bamberger Symphoniker, Theodor Guschl
che contraddistingue i finali sinfonici ed accordo detto di sesta napoletana) bauer, 1971, Erato (1 CD)
operistici dellepoca classica. alla perorazione tragica della coda finale Wiener Philharmoniker, Karl Bhm, 1977,
Deutsche Grammophon (1 CD)
Di fronte allinarrestabile trascina [04.23]. Nessuna catarsi conseguita: Berliner Philharmoniker, Herbert von Kara
mento motorio del primo tema [00.00], lossessione allucinata e lumor nero jan, 1978, Deutsche Grammophon (3 CD)
fondato su contrasti dinamici (piano/ dominano incontrastati la Sinfonia fino London Symphony Orchestra, Claudio
Abbado, 1980, Deutsche Grammophon
forte) e di strumentazione, che invade allultima nota. (1 CD)
anche una parte (da [00.45]) del ponte Klassische Philharmonie Stuttgart, Karl
modulante [00.31], lo squarcio lirico del Note Mnchinger, 1981, Intercord (1 CD)
Chicago Symphony Orchestra, James Levine,
secondo tema [01.06] appare debole ed 1
Fra laltro nel bailamme dei festeggiamenti 1981, RCA (1 CD)
impotente contraltare al nervosismo quasi nessuno si accorto che il 1991 preve SymphonieOrchester des Bayerischen Run
diffuso nel brano, restando isolato, desti deva almeno altre due ricorrenze significative: dfunks, Rafael Kubelik, 1981, CBS (1 CD)
i 250 anni dalla morte di Vivaldi ed i 100 dalla Academy of Ancient Music, Christopher
nato per forza di cose ad adattarsi come nascita di Prokof ev. Hogwood, 1983, LOiseau Lyre (1 CD)
una comparsa al corso degli eventi (vedi 2
Di Hermann Abert da qualche anno Los Angeles Chamber Orchestra, Gerhard
lo struggente fatalismo della ripresa in disponibile in italiano la poderosa e fonda Schwarz, 1983, Delos (1 CD)
mentale monografia mozartiana, edita dalla Staatskapelle Dresden, Herbert Blomstedt,
minore [03.52]). casa editrice Il Saggiatore di Milano. 1983, Denon (1 CD)
Tutto accade nel segno del primo tema, 3
Leo Treitler, Mozart e lidea di musica assoluta. Concertgebouw Orchestra, Nikolaus Har
di sue componenti cellulari: elementi Il saggio in versione italiana fa parte di unan noncourt, 1983, Teldec (1 CD)
tologia di scritti intitolata a Mozart, curata per Bamberger Symphoniker, Eugen Jochum,
motivici del primo tema compaiono negli le edizioni del Mulino da Sergio Durante, la 1983, Orfeo (1 CD)
episodi di transizione (ponti etc.), negli cui lettura fortemente consigliata a chiunque English Chamber Orchestra, Jeffrey Tate,
episodi conclusivi (vedi ad esempio la sia realmente interessato alla musica di Mozart 1984, EMI (1 CD)
piuttosto che ai luoghi comuni circolanti sulla Wiener Philharmoniker, Leonard Bernstein,
coda dellesposizione [01.37]), in tutto sua figura biografica. 1984, Deutsche Grammophon (1 o 3 CD)
lo sviluppo [01.59]. Sviluppo il quale 4
Leonard B.Meyer, Semplicit grammaticale e Chamber Orchestra of Europe, Georg Solti,
innalza la temperatura drammatica a ricchezza di relazioni: il Trio della sinfonia in Sol 1985, Decca, (1 CD)
minore K550, larticolo fa parte della gi citata Orchestra of the Eighteenth Century, Frans
livelli altissimi. Lepisodio iniziale uno raccolta di saggi su Mozart pubblicata dalla Brggen, 1985, Philips (1 CD)
dei passaggi pi grotteschi della musica: casa editrice Il Mulino. Orchestra of St.Johns Smith Square, John
5
Nel mio saggio mozartiano pubblicato, in
58 Diastema
Guida all'ascolto
fino a far tacere la progressione elaborativa [02.01]
Zona del secondo tema:
SINFONIA K 550 secondo tema [02.34]
frase pi ampia dellintera orchestra [03.05]
Schema riassuntivo codetta [03.24]
sviluppo
Prima parte [03.47]
Elaborazione della microcellula sopra una lunghissima scala cromatica ascendente
che i bassi intonano sulla testa del tema principale [04.01]
Primo movimento. Allegro assai ripresa
Zona del primo tema [04.50]
ESPOSIZIONE [00.00]
spostamento in primo piano (ai legni) dei cromatismi intonati nel sim
Zona del primo tema:
metrico episodio dellesposizione dagli archi gravi [04.55]
Primo tema
presenza della cellula di biscrome nascosta nei registri pi scuri (come
primo membro [00.02]
in [05.00])
secondo membro [00.04]
Zona del ponte [07.00]
terzo [00.07]
tutti [08.04]
quarto [00.09]
Zona del secondo tema [07.33]
sezione bipartita
prima parte [00.12]
coda [08.22]
seconda [00.20]
Zona del ponte modulante:
ripetizione (?) del tema principale con accompagnamento dei fiati
[00.26] Terzo movimento. Menuetto: Allegretto
cambiamento della base armonica in modo tale da rendere il tema
parte integrante della transizione modulante alla seconda zona tematica Prima parte - A
[00.30] Prima sezione della prima parte
nuovo soggetto che si fa carico di condurre innanzi il processo della ritmo binario ai registri pi acuti ma ternario ai pi gravi [00.00]
modulazione [00.35] ritmo ternario (registri acuti) [00.05]
breve inciso a note staccate [00.38] Ritornello della prima sezione [00.21]
modificato in un movimento pi veloce e convulso [00.43] seconda sezione della prima parte [00.40]
Zona del secondo tema: discesa cromatica [01.11]
Secondo tema [00.55] Ritornello della seconda sezione [01.19]
figurazione cromatica [01.01]
Conclusione dellesposizione [01.15] con Trio centrale - B
richiami allanapesto del primo tema: richiamo subliminale [01.15] Prima parte [01.59]
richiamo pi diretto [01.34] Ritornello della prima parte [02.26]
seconda parte [02.53]
sviluppo Ritornello della seconda parte [03.30]
modulazione a FA diesis minore [02.10]
discese cromatiche dei fiati (materiale connettivo) [02.11] Ripetizione della prima parte - A
primo episodio elaborativo: tecnica barocca della progressione [02.13] Prima sezione [04.06]
accompagnamento cromatico dei fagotti [2.18]) Seconda sezione [04.26]
secondo episodio, in contrappunto doppio [02.28]
breve sezione con leggere varianti cromatiche dellanapesto, accompagnato
dalle salite cromatiche in sottofondo del fagotto [02.58] Quarto movimento: Allegro assai
Sezione finale di questo breve episodio [03.09]
terza ed ultima parte dello sviluppo: lanapesto appare completamente isolato ESPOSIZIONE
e viene elaborato secondo il procedimento moderno della segmentazione Zona del primo tema
cellulare (o Durchbrochene Arbeit) [03.17] Primo tema [00.00]
discesa cromatica che annunzia la ripresa [03.27] membro conseguente del primo tema [00.05]
inciso semitonale [00.17]
RIPRESA Zona del ponte modulante [00.31]
Zona del primo tema apparizione del primo tema [00.45]
ripresa tematica [03.33] Zona del secondo tema
ripresa armonica [03.35] secondo tema [01.06]
Zona del ponte modulante, ampliato a nuovo episodio di sviluppo [03.59] cellula semitonale [01.08]
licenza del direttore Bruno Walter, che blocca lorchestra con una due notine [01.11]
breve pausa al culmine dellepisodio [04.32] motivo cromatico discendente [01.34]
Zona del secondo tema, ripreso in modo minore [04.53]
sviluppo
coda [06.00] Episodio iniziale [01.59]
rimembranza finale del tema anapestico [06.13] cellula cromatica connettiva [02.07]
Episodio ad imitazione fra archi e fiati sul nucleo iniziale del primo tema
[02.09]
Secondo movimento. Andante Episodio fugato degli archi [02.20]
Finta risoluzione [02.53]
ESPOSIZIONE
Zona del primo tema: RIPRESA
primo tema risultante dalle imitazioni dei violini [00.00] Zona del primo tema [03.14]
antecedente [00.00] Zona del secondo tema (ripreso in minore) [03.52]
cromatismi allunissono di violoncelli e contrabbassi [00.07]. accordo di sesta napoletana [04.13]
conseguente [00.19]
appoggiature dissonanti [00.20] coda [04.23]
passaggio cromatico conclusivo [00.34]
velocissime notine rococ [00.28]
ripetizione variata del tema con laggiunta di leggere filature cromatiche ai
violini [00.38]
codetta conclusiva con le due biscrome [01.10].
Zona del ponte modulante:
episodio di sviluppo del primo tema durante il quale la microcellula si insinua
Per questanno certamente dat- ne: le riverberazioni locali del suo primo del volume, si affretta a precisare nellin-
tendersi un soprassalto di interesse per impatto europeo, quindi tra il 58 e i primi troduzione che dal punto di vista estetico
John Cage. Ma nel suo caso la ricorrenza anni 60, sono risultate soprattutto in un lincontro dei due uomini non era stato
di un compleanno, lottantesimo, non rialzo del tasso di gestualit e di relativa altro che un malinteso. Ci va letto come
sottolinea, una volta tanto, la venerabi- indeterminazione nelle opere di alcuni preoccupazione di tenere desto il senno
le presenza-persistenza di unartista a compositori Berio e Bussotti soprattut- di poi, in una prospettiva che non vuole
riposo, come successo soprattutto ai to; in misura pi limitata Maderna, mentre turbare le acquisizioni storiografiche e
sovvertitori, o a coloro che tali sono stati latteggiamento di radicale negazione del che sposa, dichiaratamente, il maggior
considerati. Ora, non c dubbio che Cage comporre verso il quale, poco pi tardi, senso di responsabilit (storica, anche)
abbia operato sovversioni reali, plateali si sentir stimolato un Donatoni sar un di Boulez contro il non-metodo di Cage,
ed efficaci, cos come non c dubbio che esito paradossalmente opposto agli scopi fatto di ironia e soprattutto ingenuit.
le controversie che ne sono a suo tempo della pedagogia cageana, assolutamente Certamente qualche fraintendimento lo
derivate siano ormai capitoli di storia; fiduciosa nei possibili futuri della musica. si intravede sul nascere: nel 1951 Boulez,
tuttavia vi sono ragioni consistenti dietro Dopo il rapido ed effimero consumo da che sta realizzando nientemeno che le
la grande attenzione tuttora suscitata parte di questa generazione di musicisti, Structures, si senta attratto soprattutto
dalla figura di Cage. I motivi sono etero- linteresse per Cage in Italia scompare del dai procedimenti di organizzazione del
genei, ma tra loro collegati, e si possono tutto fino al finire degli anni 70 quando, caso che Cage sta sperimentando nella
riassumere nella situazione attuale della al di fuori delle cerchie musicali, e col fa- Music of Changes, piuttosto che dallim-
sua ricezione critica, sulla quale si inne- vore di un clima culturale vivace quanto piego stesso della casualit tantomeno
stano le novit prodotte nella fase pi confuso, viene sollecitata lattenzione su dallorientamento tuttoamericanoverso
recente dellevoluzione di Cage come di un artista inteso genericamente come la sottomissione dellatto compositivo alle
compositore. sempre stato difficile sovvertitore di convenzioni, senza peraltro virtualit del materiale sonoro, come prova
sottrarsi al fascino di Cage, al fascino di considerarne lessenziale radicamento nel il totale dissenso di Boulez dai procedi-
un radicalismo reso esplicito nelle parole pensiero musicale: e da allora, infatti, le menti di Morton Feldman. Comunque a
ma ancora di pi nella pratica musicale, e ambigue e superficiali fortune italiane di noi interesser piuttosto andare a scoprire,
con un senso di responsabilit di fronte al Cage sono pi legate a quanto ancora so- sul filo di una lettura appassionante, tutto
proprio operare che ha pochi eguali, e che pravvive di un movimento davanguardia ci che, allaltezza storica di quegli anni,
giustamente stato a suo tempo messo come fluxus piuttosto che allambiente avrebbe invece indotto a pensare a tutte
in evidenza come la vera eredit ricevuta musicale. le possibili convergenze tra diversi mondi
da Schnberg, il maestro. Se un simile Prima di giungere allattualit, un di pensiero, in un clima forse irripetibile
radicalismo difficile da condividere, salto indietro. La ricostruzione della cor- di ricerche, condotte a distanza, ma unite
per destinato a suscitare un interesse rispondenza Boulez-Cage, insieme alla dalla condivisione di volont, passione, e
continuamente rinnovato, specialmente pubblicazione di documenti finora inediti ambizione, di ripensare radicalmente il
quando, come oggi, si avverte il bisogno o quasi irreperibili, certo la conferma senso stesso del comporre.
di punti di vista radicali sul comporre, e che le polemiche degli anni 50 sono Se ci si sposta in area germanica, ci si
teoricamente profilati; e non si sa come lontanissime. Eppure questo documen- rende conto che questo il luogo privile-
poterseli costruire. Infatti Cage non offre to, mentre chiude alcuni conti riesce ad giato della ricezione critica di Cage, che
soluzioni pratiche, se non latteggiamento aprirne altri; ed induce la tentazione, se qui conosce una sostanziale continuit,
con cui cercarle; che egli stesso continui a non forse di riscrivere la storia, senzaltro intrecciandosi, e in parte coincidendo, con
cercarne per s conferisce ancora maggio- di ripensarla con un po di attenzione. La le vicende di un dibattito che tende al pro-
re autorevolezza alla sua posizione, unica quarantina di lettere che i due compositori blematico costituirsi di una teoria posta-
nellarte di questo secolo. si scambiarono tra il 1949 e il 1954 infatti dorniana della musica (nuova). Ed ancora
Quanto a ci che si dice e si scrive un contributo molto importante non solo unattitudinemilitantequella che sta alla
su di lui, non ci sono pretesti celebrativi alla storia della ricezione europea di Cage, base del volume tedesco, che appare nella
che confondano i dati di fatto: tra i quali che risulta ora ufficialmente retrodatata, serie di monografie (Musik-Konzepte)
le mille e pi pagine pubblicate su Cage ma anche allorigine delle speculazioni curata, insieme a R.Riehn, da Heinz-Klaus
tra il 1990 e il 91, che farebbero pensare di Boulez. Si assiste cos a qualche rive- Metzger, ossia il principale artefice teorico
ad una qualche Cage-Renaissance in lazione sorprendente, come il fatto che della ricezione europea di Cage sul finire
atto, non fosse che su di lui, in realt, si sia la concezione che la stessa pratica degli anni cinquanta, allorch si tratt di
sempre scritto a profusione. I libri di cui elaborazione della serie generalizzata giocare il compositore americano come
forniamo una breve rassegna sono nati da parte del francese furono influenzate argomento contro Adorno nella polemica
in tutta indipendenza, e dimostrano la dalle preoccupazioni formali che Cage sullinvecchiamento della filosofia della
variet dei modi di ricezione attraverso esplicitava sul finire degli anni 40, o per nuova musica. Facendo seguito ad un
le quali perdura, da pi di trentanni, converso ci che Cage dichiara nel 1952, altro volume pubblicato nel 1978 e rive-
lazione esercitata da questo artista sul dunque dopo la svolta aleatoria di Music duto nel 90, oggi Metzger orchestra una
pensiero musicale. A questo proposito si of Changes, ossia che Boulez lo aveva in- ventina di contributi per sostenere che
dovrebbe aprire un excursus sulle vicende fluenzato con il suo concetto di mobilit. Cage continua a rappresentare lapproccio
dItalia, dove Cage ha avuto strane fortu- J.J.Nattiez, cui si deve la cura esemplare esemplarmente critico, dunque, dal suo
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Libri
punto di vista, assolutamente oggettivo pi radicali. Un esame anche sintetico degli qualche organicit, che del resto per Cage
al problema della composizione. Molto ultimi trentanni della ricerca musicale lultimo dei valori.
spazio dedicato alle Europeras, un impor- americana andrebbe senzaltro compiuto
tante lavoro in progress suggerito a Cage anche in questa prospettiva. A questo sco-
da unidea dello stesso Metzger; per questi po potrebbe tornare utile, per esempio, il Bibliografia
si tratterebbe del paradigma di un collage volume edito dieci anni fa da Peters (USA)
comprendente la quintessenza delle for- in occasione dei settantanni, che racco- Pierre Boulez/John Cage, Correspon-dance et
me, emblematiche (il teatro musicale di glieva soprattutto le riflessioni di artisti documents, runis, prsents et annots
repertorio), che ne costituiscono il tema, di diverse generazioni in diverso modo par Jean-Jacques Nattiez, en collaboration
insieme alla lorosoppressione critica. Per discendenti da Cage. Oggi, il volume John avec F.Davoine, H.Oesch et R.Piencikowski
quanto ricco e denso di pensiero risulti Cage at Seventy-Five, uscito con qualche (Verffentlichungen der Paul-Sacher-Stif-
questo contributo (che comprende un ritardo rispetto alle celebrazioni del 75 tung, Bd.1). Winterthur, Amadeus-Verlag
prezioso aggiornamento bibliografico, un anniversario, sembra porre direttamente 1990 (ed.bilingue inglese/francese. Per
catalogo delle opere e la discografia pi alla critica europea questioni sempre led. francese: Paris, Christian Bourgois
completa finora apparsa), il suo limite ri- schivate, ossia quella della consistenza Editeur 1991, 259 pp.).
siede proprio nella decisa opzione a favore della musica di Cage, di come questa
della componentenegativadel pensiero funziona, di come possibile analizzarla; John Cage. An Anthology. Edited by
compositivo di Cage. Questa insistenza, in altre parole, si tratta dellindicazione, Richard Kostelanetz. New York, Da Capo
che prolunga un tratto tipico della prima per molti versi salutare, di consegnare Press, 1991(4)
ricezione europea di Cage, giustificata finalmente Cage alla musicologia per
dallesame di unopera che per non esau- salvarlo, almeno in parte, dal ruolo di Musik-Konzepte. Sonderband John Cage.
risce la molteplicit delle direzioni in cui comodo pretesto per lelaborazione di I. Hrsg. von Heinz-Klaus Metzger und Rai-
Cage si mosso recentemente. Dunque sistemi filosofici in miniatura, in cui la ner Riehn. Mnchen, edition text+kritik
non dovuta soltanto a ragioni cronolo- sua figura viene troppo spesso coinvolta. 1990(2), 162 pp.
giche la mancata registrazione di quella Meglio, allora, tornare ai suoi testi, o alle
scoperta dellarmonia, che contrassegna testimonianze di prima mano, come Musik-Konzepte. Sonderband John Cage.
la fase pi recente della sua produzione. quelle, rese oggi nuovamente disponibili, II. Hrsg. von Heinz-Klaus Metzger und
Si tratta di una novit importante, non raccolte nella celebre Anthology curata da Rainer Riehn. Mnchen, edition text+kritik
solo in termini biografici: la casualit, per Richard Kostelanetz nel 1968. 1990, 361 pp.
mezzo della quale Cage da quarantanni Ma, ancora meglio, ecco un contributo
a questa parte governa sistematicamente come quello offerto da Conversing with John Cage at Seventy Five. Edited by
lo strutturarsi dei progetti compositivi, Cage: nellassoluto artificio compositivo William Duckworth. Bucknell University
interviene ora, anzich a comporre gli che lo regge, questo si presenta come uno Press 1990
eventi sonori, a selezionarne invece una strumento di massima utilit per compren-
sottrazione a partire da un continuum dere lintera vicenda dellartista. Il libro Conversing with Cage. John Cage on his
relativamente indifferenziato; e in effetti infatti una selezione ordinata per temi world and his work. Compiled by Richard
laspetto sonoro delle composizioni, a (biografia, composizione, performance, Kostelanetz. London, Omnibus Press 1989,
fasce o blocchi di accordi con dinamiche rapporti con le altre arti, estetica, pedago- 299 pp.
gravitanti attorno al pianissimo, qualcosa gia, ecc.) di conversazioni che nellarco di
di molto diverso da quanto ideato da Cage una trentina danni il compositore ha tenu-
in ogni sua musica precedente. Come se to con circa ottanta tra musicologi, critici,
la musica nascesse differenziandosi non artisti, non sempre in ambito musicale.
gi dal silenzio ma da un costante rumore Richard Kostelanetz, ancora, attivissimo
di fondo; due realt che Cage aveva da scrittore ed artista multimediale, tra i pi
tempo proclamato equivalenti, senza notevoli non-musicisti che abbiano subito
peraltro trarne conclusioni pratiche di linfluenza del compositore americano, ha
questa portata. interessante il fatto che cos messo ordine nelle parole innumere-
Cage riferisca di essere stato a sua volta voli che sono state dette lungo gli anni da
influenzato, in questa direzione, da musi- un artista che ama la conversazione come
cisti pi giovani che a suo tempo furono pochi altri. Il lavoro di montaggio stato
tra i suoi pi radicali seguaci, come James condotto con estrema abilit: ed interes-
Tenney e Pauline Oliveros. Ma questa sante laccostamento di risposte diverse a
una storia tutta americana e varrebbe la questioni che periodicamente, nel corso
pena di ricostruirla in parallelo alle vicen- del tempo, vengono riproposte o riformu-
de europee: si potrebbe cos facilmente late; ma anche il lavoro di saldatura tra
dimostrare che se, di qua dallAtlantico, le parti tale da permettere una lettura
la ricezione compositiva di Cage essen- chiara e scorrevole pur nellevidenza delle
zialmente dipesa dal tentativo di dare al fonti. Di fronte a questo interlocutore mul-
suo pensiero una qualche sistemazione tiplo e (cageanamente) spersonalizzato, la
in chiave critica o negativa, nella cultura ricostruzione del pensiero di Cage nel suo
americana linfluenza di Cage sulla com- dispiegarsi risulta tanto accurata quanto
posizione musicale non ha conosciuto oggettiva, condotta com da un punto di
n questa n altra mediazione teorica e, vista che , certo, quello del compositore
proprio per questo, ha avuto conseguenze stesso, ma non certo nei termini di una
John Cage 65
Libri
William Holder, A Treatise of the Natural Grounds criteri ritenuti ancor oggi fondamentali, cio avvalendosi
and Principles of Harmony (London, 1694). Trattato degli intervalli di quarta e quinta giuste e, infine, il carattere
dei Fondamenti naturali e principi dellarmonia, espositivo dellopera, la semplicit linguistica e allo stesso
Treviso, Ensemble 900, 1992 (trad. italiana di Mara tempo profondit e precisione contenutistica.
Zia), L. 20.000. Il Trattato di Holder si presenta come unopera nuova
per il suo periodo, almeno in Inghilterra dove i teorici della
Con questo volume lAss. Musicale Ensemble 900 inau- seconda met del Seicento si occuparono di contrappunto,
gura il proprio catalogo, per vendita in corrispondenza, di armonia, di basso continuo, del bipolarismo maggiore-
di testi difficilmente pubblicabili dalle case editrici pi minore e della definitiva conferma della tonalit, ma non
importanti, a causa della limitata domanda del mercato si occuparono di acustica e dei principi naturali dellar-
specialmente per lavori molto specializzati. (Vedi in calce monia in modo cos dettagliato. La cultura scientifica di
a pag. 72) Holder e lambiente in cui operava, la Royal Society, hanno
permesso la realizzazione di unopera che si configura in
Pochi risultano finora gli studi su quel periodo della s completa (rispetto a quegli argomenti intorno ai quali
storia della musica che ha visto lInghilterra protagonista di Holder si propose di indagare) sia per gli appassionati di
uno sviluppo musicale e, soprattutto, di una teoria musicale musica di quel periodo, sia per quelli di oggi.
del tutto singolari: il Seicento. Durante questo secolo le
due direzioni in cui si orientava la musica inglese, pratica (Stefano Mazzoleni)
e teorica, appaiono decisamente progressiste nel contesto
europeo del periodo, dato che da sempre la cultura inglese
si sente svincolata dalla cultura continentale, potendo cos
sviluppare nuove idee. In Inghilterra la pratica era aperta a
chiunque intendessefaremusica, non solo ai professioni-
sti e potevano occuparsi di teoria tutti coloro che volevano Luigi Lera, Il canto gregoriano profilo storico e
parlare di musica, non solo gli specialisti. liturgico, Udine, Ed. Musicali Pizzicato 1992,
E proprio in questo clima e secondo queste direttive L. 30.000
si colloca A Treatise of the Natural Grounds and Principles
of Harmony di William Holder, la cui traduzione italiana, Pap chiede incuriosito il bambino di sei anni
Trattato dei Fondamenti naturali e principi dellarmonia, la musica classica lha inventata Betoven? Noi forse
stata curata da Mara Zia. Teologo, matematico, filologo, sorridiamo dellingenuit di questa domanda, convinti
musicista dilettante, William Holder rispecchiava la figura come siamo di essere ormai al sicuro da simili errori di
delluomo di cultura secentesco, interessato a molte disci- prospettiva storica; e invece esistono settori vastissimi
pline, ma che fondava qualsiasi studio su basi scientifiche. della storia della musica dove la nostra disinformazione
Il Trattato fu scritto per i membri della Royal Society, paragonabile a quella di un fanciullo. Il canto gregoriano ne
unaccademia inglese fondata nel 1600 per coordinare uno degli esempi pi lampanti: sembra impossibile che
la produzione scientifica e diffondere il nuovo pensiero. questo possa accadere nel nostro secolo, cos aggiornato
Holder approfondisce tutti gli argomenti legati alla fisica del nel campo degli studi filologici e delle prassi esecutive
suono vibrazioni delle corde, consonanza e dissonanza, antiche, eppure per quanto riguarda questa materia le
teoria greca, suoni armonici, accordatura degli strumenti conoscenze del musicista medio di oggi sono su per gi le
e tutto ci che di matematico c nella musica. Temi stesse di cui poteva disporre uno studioso del Settecento.
complessi e non di immediata comprensione, ma Holder Dove Padre Martini dava per certo che tutto il repertorio
li presenta con estrema chiarezza usando termini acces- fosse stato scritto personalmente da Papa Gregorio Magno
sibili, semplificando le idee con esempi, riproponendo gli noi ci possiamo tuttal pi limitare ad offrire un parere pi
esempi con parole diverse. Insomma, un lavoro scritto da prudente, magari ipotizzando lintervento di uno o pi
un musicista colto ma dilettante e dirette ad un pubblico professionisti espressamente incaricati delloperazione;
non necessariamente musicista. al di l di questa generica mano di vernice modernista,
La traduzione italiana del Trattato stata preceduta tuttavia, la nostra concezione di tutta la questione rimane
da un inquadramento storico-filosofico del periodo e da fondamentalmente la stessa del venerabile Padre bolo-
unampia presentazione del teorico inglese e della sua gnese. Come lo era lui, noi siamo ancora sostanzialmente
opera; concludono il lavoro delle considerazioni generali convinti che il canto gregoriano sia uno, e che uniche siano
basate sul rapporto tra Holder e gli studiosi direttamente la sua prassi esecutiva, le sue regole di composizione e la
o indirettamente citati nellopera (Pitagora, Euclide, Ga- sua concezione modale: siamo convinti come duecento
lileo, Marsenne, Kircher) e gli altri teorici inglesi di quel anni fa che le musiche si siano conservate nei secoli senza
periodo. variazioni e giungiamo al punto di illuderci che fossero
Nel commentare lopera, la traduttrice ha focalizzato ancora regolarmente cantate in chiesa fino a una trentina
alcuni momenti del Trattato ritenuti pi salienti e cio di anni addietro. Non neppure necessario sottolineare
la proposta di Holder mai avanzata prima della quanto siano ingenue queste nostre fragili certezze: se
suddivisione dellottava in 53 comma, per molto tempo potessimo disporre di unottica pi realista non ci sarebbe
considerata valida quando, tralasciando il temperamento difficile riconoscere che col termine di canto gregoriano
equabile (per il quale i semitoni diatonico e cromatico sono noi indichiamo soltanto, e assai genericamente, tutti i tipi
equivalenti), si considerava lintonazione naturale (attual- e gli stili di canto liturgico che la Chiesa cristiana occiden-
mente il sistema di misurazione usato quello dei cents). tale ha elaborato e praticato durante oltre milleduecento
Inoltre, laccordatura degli strumenti a suono fisso secondo anni di storia. Si tratta di un insieme di numerosi repertori
differenti, profondamente segnati dal passare delle mode,
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Libri
a volte estinti, a volte confluiti luno nellaltro, a volte iconografica e una serie di esempi musicali ammirevoli
rielaborati e trasferiti in nuovi contesti. Il canto liturgico per la loro qualit grafica, tra i quali fa spicco pi di una
occidentale il risultato di un processo formativo che si trascrizione inedita, completano e impreziosiscono ancora
protratto per molti secoli prima e per molti secoli dopo questo piccolo portentoso volumetto; una bibliografia
rispetto al papato di Gregorio Magno; in nessun istante essenziale divisa secondo i vari argomenti fornir al lettore
di questo lungo periodo il patrimonio completo dei canti, lo spunto per i successivi - e a questo punto ci auguriamo
cos come noi oggi lo possediamo, stato in uso nella sua irrinunciabili - approfondimenti.
interezza e nella sua integrit. Il musicista moderno ignora
anche che stato proprio il nostro secolo a recuperare il
significato storico della monodia sacra medievale, e che
proprio questi nostri ultimi decenni sono stati decisivi per
la riscoperta e la resurrezione della sua prassi esecutiva;
ignora limmensa portata delle nuove prospettive aperte
dai gregorianisti su tutta la storia della musica.
In questo panorama un nuovo Profilo storico e
liturgico del canto gregoriano, come quello che viene
pubblicato proprio in questi giorni, non pu che essere
benvenuto. Questopera rappresenta un tentativo di giun- Marco de Natale, Analisi Musicale, Principi teorici
gere direttamente nelle mani del musicista o delluomo Esercitazioni pratiche, Milano, Ricordi, 1991, L.
di cultura, in altre parole di chi interessato alla materia 30.000.
ma non uno specialista, per aiutarlo ad aggiornare le
sue conoscenze con il cammino della ricerca musicologica Questo ultimo testo di De Natale la terza pubbli-
pi avanzata. Il carattere distintivo pi marcato dellintero cazione della collana Ricordi di analisi, patrocinata dalla
lavoro proprio la sua convinta ed esplicita impostazione di Societ Italiana di Analisi Musicale. Si tratta di unopera in
tipo storico. Il libro infatti diviso in venti capitoli, ciascuno due volumetti molto utile per insegnanti ed allievi della
dedicato ad un intero secolo della storia cristiana: ciascun materia, non solo perch lunica pubblicazione didattica
capitolo contiene in apertura una sintesi che riassume i aggiornata esistente in Italia, ma anche perch fornisce una
principali avvenimenti della cronaca e della cultura relativi raccolta dei principali spunti di ricerca analitica espressi, in
al periodo in questione. Il lettore vi trover menzionati fatti gran numero, nei precedenti lavori dellautore (Strutture
e idee che gi conosce e vi scoprir forse qualche notizia e forme della musica come processi simbolici, Napoli,
di cui non era al corrente: questi profili introduttivi sono 1978 Lanalisi musicale: modello o occasione? Saggio
brevi ma ben formulati e possono rivelarsi uno strumento su R. Schumann, Napoli 1981 Larmonia classica e le sue
davvero utile per dare un quadro nitido, possibilmente con funzioni compositive. Approfondimenti e orientamenti
laiuto delle nozioni gi in possesso di chi legge, di ciascun per la prassi esecutiva, Milano 1986 e 1988 Analisi del-
periodo storico. Seguono a questo punto una serie di an- la struttura melodica, Milano 1990). Inoltre lintelligente
notazioni di storia liturgica, altre utilissime brevi carrellate scelta antologica dei brani nel secondo comodo volumetto
che completano le sintesi precedenti e che trovano nel (che va dal Medioevo al XX secolo) offre la possibilit di
quadro da esse descritto una collocazione assai agevole approfondire in maniera esaustiva gli argomenti svolti
da recepire e da memorizzare. I nostri tempi non sembrano nel primo volume.
essere ancora maturi per una Storia Universale del canto Il breve ma completo excursus dei principali temi
gregoriano, opera che in ogni caso richiederebbe molti analitici (classificazione e sintassi armonica, articolazione
ponderosi volumi inaccessibili ai semplici appassionati: melodica, ritmica e loro interrelazioni, fondamenti sim-
le sintesi elaborate dallAutore hanno la pretesa di essere bolici della musica, tecniche compositive, forme e generi
storicamente complete, ma riescono a mantenersi entro musicali) presenta, sintetizzando con molto bravura, le
i confini di uno stimolante invito allapprofondimento problematiche del vastissimo mondo culturale in cui lana-
dei singoli temi. Se lo scopo era quello di informare ri- lista deve muoversi, e propone una metodologia che vede
svegliando la curiosit e linteresse del lettore, possiamo insegnante ed allievo insieme impegnati a ricercare solu-
senzaltro dire che questo libro andato molto vicino al zioni intelligenti alle proposte di analisi. Questo metodo
suo bersaglio; anche una materia difficile come la storia evita senzaltro la monotonia dinsegnamento, attraverso
liturgica, verosimilmente assai poco nota ai lettori, trova il continuo scambio di ruolo cui il docente-discente viene
nelle compatte sintesi di Luigi Lera una formulazione es- sottoposto. La difficolt, ma allo stesso tempo lo stimolo
senziale e completa che riuscir certamente a dimostrare intellettuale, di questo testo risiede nel continuo rimando
la propria efficacia. Ugualmente ben scritti, perfino per ad una conoscenza sempre pi ampia (interdisciplinare e
quegli argomenti che sono tradizionalmente pi ostici e aggiornata con le ricerche svolte fuori dal nostro paese),
complessi, sono i brevi paragrafi che illustrano le vicissi- alle diverse visuali in cui viene continuamente osservato
tudini della materia pi propriamente musicale. Questa e riosservato loggetto musicale. Un testo quindi, come i
pubblicazione si propone di dare anche in questo campo precedenti daltronde, che anticipa una realt che oggi nei
un quadro essenziale ma completissimo di tutto il continuo nostri Conservatori s per quanto riguarda gli interessi
mutare degli stili musicali, delle tecniche e delle concezioni analitici in movimento, ma purtroppo non prossima a
modali; il proposito ci sembra felicemente realizzato perch venire.
la nascita e lo sviluppo delle nuove forme si inseriscono con
naturalezza allinterno di tutto il quadro cronologico che
stato delineato dallAutore. Una ricca documentazione
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Dischi
Antonin Dvorak: Integrale della musica per pianoforte assunse la direzioni degli ultimi brani, comunque sempre
a quattro mani. Emanuela Bellio e Massimo Somenzi, la supervisione dellautore, impossibilitato a completare il
pianisti. Ed. Giulia GS 201004 Digital Recording (2 ciclo a causa della salute ormai malferma.
CD). Registrazione effettuata a Montevarchi (Arezzo) Recentemente, come si sa, lintero archivio della CBS
stato acquisito dalla Sony, la quale ha immediatamente
nel maggio 1991
provveduto alla ristampa in CD di questa preziosissima rac-
Il doppio CD dedicato a Dvorak, inciso da Emanuela colta, che rappresenta il corpus pi cospicuo di registrazioni
Bellio e Massimo Somenzi, segna anche il debutto della della propria opera mai compiuto da un compositore.
nuova etichetta Giulia, emanazione della AS DISC, fondata La riedizione in compact-disc stata ulteriormente
dal musicologo Andrea Scarduelli e dedicata soprattutto accresciuta, con linclusione di un intero volume dedicato
a registrazioni live storiche. Sotto la nuova sigla, invece, a registrazioni storiche risalente agli anni Trenta. Inoltre,
verranno pubblicate incisioni di nuova realizzazione. Si la ristampa ha permesso un ordinamento pi logico di
tratter comunque di dischi un po particolari, sia per tutto il materiale, raggruppato in dodici volumi, suddivisi
quanto concerne il repertorio che la scelta degli interpreti. secondo un opportuna suddivisione dei generi.
Verranno chiamati soprattutto giovani artisti che il mondo Data lampiezza della pubblicazione, occorrerebbe uno
discografico non ha ancora utilizzato, mentre per le scelte di spazio ben maggiore per poterne effettuare un recensio-
repertorio, lattenzione sar rivolta a brani poco conosciuti. ne dettagliata. In questa sede, ci si deve forzatamente
questo il caso, appunto, di queste musiche pianistiche limitare ad alcune considerazioni sparse. Innanzi tutto,
a quattro mani di Antonin Dvorak, un autore che le istitu- c da dire che queste registrazioni servono a sfatare in
zioni concertistiche propongono in maniera scarsa, se si maniera pressoch definitiva il luogo comune secondo
fa eccezione per quei due o tre brani ultrapopolari come il quale Stravinsky sarebbe stato poco affidabile come
la Sinfonia Dal Nuovo Mondo, cavallo di battaglia di tutti direttore dorchestra.
i direttori dorchestra di certa notoriet. Nessuno potrebbe sognarsi di mettere in dubbio che,
Emanuela Bellio e Massimo Somenzi provengono per alcuni brani tra i pi conosciuti, esistono interpreta-
entrambi dalla scuola cameristica del compianto Sergio zioni pi valide, effettuate da tutti i celebri direttori che
Lorenzi, ricordato ancora, a diversi anni dalla sua scom- si sono occupati della musica di Stravinsky. Ma questa
parsa, come uno degli insegnanti pi qualificati per quel raccolta, oltre a possedere il crisma dellautenticit per
che riguarda questo particolare repertorio. I risultati della quanto riguarda le intenzioni interpretative, rivela unin-
formazione artistica comune sono perfettamente udibili, a discutibile tenuta tecnica, ineccepibile dal punto di vista
livello di omogeneit e affiatamento; oltre che di assoluta formale. Riuscitissime tra le altre, appaiono pagine come
unit di intenti interpretativi. La freschezza e lo slancio Agon, lEbony Concerto, Apollo Musagete, The Flood, la
di queste esecuzioni, unite ad una minuziosa cura dei versione 1911 di Petrushka, lopera The Rakes Progress
particolari nel fraseggio, conquistano lesecutore fin dai e diverse altre. Da ascoltare, poi, lincredibile versione di
primi brani. Particolarmente riuscita ci parsa la serie Les Noces, con laccompagnamento pianistico di quattro
delle Danze Slave op. 46 e 72, veramente trascinanti ed tra i pi illustri esponenti della musica americana: Samuel
avvincenti come scelta di tempi e variet di colori. Ma forse Barber, Aaron Copland, Lukas Foss e Roger Sessions. Ma,
ancor pi bella linterpretazione delle Leggende op. 59, anche altre pagine sono impreziosite dalla presenza di
la cui atmosfera elegiaco-malinconica stata centrata alla solisti illustri, come Isaac Stern e Shirley Verret.
perfezione dai due artisti. Il riversamento in compact eccellente; i dodici volumi
Ottima anche la qualit tecnica delle registrazioni, e sono corredati da opuscoli con tutti i testi cantati e lindi-
di alto livello anche le note esplicative, affidate a Michele cazione di luogo e data delle varie registrazioni. Inoltre, un
Girardi. volumetto allegato contiene una magnifica documentazio-
ne fotografica, accompagnata da testimonianze, citazioni e
da una dettagliata biografia cronologica. Anche se lo sforzo
economico non indifferente, si tratta di un cofanetto che
non dovrebbe mancare in una discoteca seria.
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