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Universit della Calabria

Dipartimento di Ingegneria Civile

Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Civile

Acquedotti e Fognature
(Anno Accademico 2013/2014)

Relazione Tecnica:

1. Condotta con turbina


2. Analisi di una rete con impianto di sollevamento e valvola FCV
3. Analisi perdite in una rete
4. Distrettualizzazione di una rete idrica
5. Studio della rete idrica di Praia a mare
6. Analisi di una rete in PDA
7. Fognatura nera
8. Fognatura pluviale

STUDENTI:

Iaquinta Pier Luigi Matricola: 165022

Buono Ferdinando Matricola: 166972

Murrone Giovanni Matricola: 118372

Fazari Michelangelo Matricola: 114783

Forestieri Francesco Matricola: 117939


Progettazione di un tratto di condotta e valutazione economica per linserimento di
turbina per la produzione di energia elettrica

Il problema studiato inizialmente prevedeva un serbatoio di testata servente un serbatoio intermedio che a
sua volta alimentava tre paesi. Successivamente il serbatoio intermedio stato eliminato, pertanto si
necessitava di un tratto nuovo di condotta collegante il serbatoio di testata ai tre paesi.
Per il progetto di questo tratto di condotta inizialmente sono noti i seguenti dati:

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Partiamo con un diametro di tentativo pari al D = 200 mm ed otteniamo i seguenti dati:

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Dove :

J la cadente piezometrica ossia le perdite per unit di lunghezza calcolate mediante la formula:

H il carico idraulico in ogni nodo calcolato come:


= ( )

P/ la pressione in ogni nodo calcolata come:


=

Dobbiamo verificare che in ogni punto ci siano almeno 5 metri in colonna dacqua, non prescritti da
normativa ma ormai di uso comune per una buona progettazione.

Come possiamo notare anche dal grafico in parecchi nodi non verificato, cos abbiamo aumentato il
diametro di tentativo al D = 250 mm ottenendo i seguenti risultati.

3
4
Contrariamente al D = 200 mm possiamo vedere che il valore imposto di P/ sempre rispettato, questo
pertanto il diametro di progetto. Contrariamente al passato dove sostanzialmente il progetto terminava qui,
attualmente ai fini di un guadagno economico si tende a indirizzarsi verso laspetto di risorsa energetica che
si pu ricavare in queste situazioni. Il valore che ci permette di recuperare energia il carico di pressione su
ogni nodo eccedente i 5 metri in colonna dacqua. Per procedere al calcolo dellenergia ottenibile, abbiamo
individuato il nodo sul quale insiste il minor carico idraulico P/ = 14,48 m, in cui possibile sfruttare 9
metri di carico idraulico per produrre energia elettrica mediante linserimento di una turbina, tutto questo
garantendo sempre i minimi standard dei 5 metri in colonna dacqua.

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Con = 9 la potenza delle turbina risulta: = = 9,89
Dove:
- = Peso specifico del fluido = 9,81 m/s^2
- Q = Portata transitante = 140 l/s
- = 9
- = rendimento = 0,8

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Adesso andiamo a calcolare i costi ed i ricavi derivanti da questa progettazione:

Nel riquadro A sono indicati i costi delle condotte nei vari diametri in particolare viene calcolato la
differenza di prezzo tra il diametro previsto dal progetto e quello realmente utilizzato. Nel nostro caso questo
pari a zero essendo il diametro previsto e quello utilizzato uguali.
Nel riquadro B sono indicati le maggiorazioni dovute ai pezzi speciali associati al diametro utilizzato rispetto
al diametro previsto.
Nel riquadro C viene calcolato il costo della centralina relativo alla nostra turbina.
Nel riquadro D si sommano i suddetti valori.
Nel riquadro E questo costo totale viene maggiorato di IVA.
Nellultimo riquadro vengono calcolati i ricavi derivanti dalla turbina usata, tenendo conto dei giorni
lavorativi annui delle turbina, e del prezzo pagatoci per lenergia prodotta.

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Andremo ora a calcolare il VAN (Valore Attuale netto ) ed il TIR ( Tasso Interno di Rendimento ).

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Nel VAN viene introdotto il tasso di interesse eventuale con il quale una banca pu fornirci il denaro
necessario per la realizzazione del progetto. Si inseriscono anche le spese annue necessarie alla
manutenzione ed i ricavi annui derivanti dalla vendita dellenergia elettrica. Dal nostro calcolo valutando il
flusso di cassa si osserva che gi dopo soli tre anni si ha il punto di pareggio, e nei successivi anni di vita
utile dellopera fissati ad anni 30, ne consegue un ricavo di 170.000,00 circa.
Il TIR il valore del tasso di interesse che azzera il flusso di cassa alla fine della vita utile dellopera.

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Proviamo a valutare lopera utilizzando un D = 300 mm, di seguito ne analizziamo VAN e il TIR.

VAN

Tasso d'interesse 4%
Numero di anni 30

Percentuale per i costi di gestione 5%


Spese di gestione 18000,00
t [anni] Spese Ricavi (1+r)^t (R-S)/(1+r)^t (R-S)/(1+r)^t
0 360000,00 0,00 1,00 -360000,00 -360000,00
1 18000,00 55000,00 1,04 35576,92 -324423,08
2 18000,00 55000,00 1,08 34208,58 -290214,50
3 18000,00 55000,00 1,12 32892,87 -257321,63
4 18000,00 55000,00 1,17 31627,76 -225693,88
5 18000,00 55000,00 1,22 30411,30 -195282,57
6 18000,00 55000,00 1,27 29241,64 -166040,94
7 18000,00 55000,00 1,32 28116,96 -137923,98
8 18000,00 55000,00 1,37 27035,54 -110888,44
9 18000,00 55000,00 1,42 25995,71 -84892,73
10 18000,00 55000,00 1,48 24995,87 -59896,86
11 18000,00 55000,00 1,54 24034,49 -35862,36
12 18000,00 55000,00 1,60 23110,09 -12752,27
13 18000,00 55000,00 1,67 22221,24 9468,97
14 18000,00 55000,00 1,73 21366,58 30835,55
15 18000,00 55000,00 1,80 20544,79 51380,33
16 18000,00 55000,00 1,87 19754,60 71134,94
17 18000,00 55000,00 1,95 18994,81 90129,75
18 18000,00 55000,00 2,03 18264,24 108393,99
19 18000,00 55000,00 2,11 17561,77 125955,76
20 18000,00 55000,00 2,19 16886,32 142842,07
21 18000,00 55000,00 2,28 16236,84 159078,92
22 18000,00 55000,00 2,37 15612,35 174691,27
23 18000,00 55000,00 2,46 15011,87 189703,14
24 18000,00 55000,00 2,56 14434,49 204137,64
25 18000,00 55000,00 2,67 13879,32 218016,96
26 18000,00 55000,00 2,77 13345,50 231362,46
27 18000,00 55000,00 2,88 12832,21 244194,67
28 18000,00 55000,00 3,00 12338,67 256533,34
29 18000,00 55000,00 3,12 11864,10 268397,44
30 18000,00 55000,00 3,24 11407,79 279805,23

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TIR "Tasso Interno di Rendimento"

Tasso d'interesse 10%


Numero di anni 30

Percentuale per i costi di gestione 5%


Spese di gestione Annue 18000,00
t [anni] Spese Ricavi (1+r)^t (R-S)/(1+r)^t (R-S)/(1+r)^t
0 360000,00 0,00 1,00 -360000,00 -360000,00000
1 18000,00 55000,00 1,10 33751,34 -326248,66161
2 18000,00 55000,00 1,20 30787,91 -295460,74694
3 18000,00 55000,00 1,32 28084,68 -267376,06245
4 18000,00 55000,00 1,44 25618,80 -241757,26002
5 18000,00 55000,00 1,58 23369,43 -218387,83111
6 18000,00 55000,00 1,74 21317,55 -197070,27697
7 18000,00 55000,00 1,90 19445,84 -177624,43959
8 18000,00 55000,00 2,09 17738,46 -159885,97910
9 18000,00 55000,00 2,29 16180,99 -143704,98499
10 18000,00 55000,00 2,51 14760,28 -128944,70911
11 18000,00 55000,00 2,75 13464,30 -115480,41003
12 18000,00 55000,00 3,01 12282,11 -103198,29883
13 18000,00 55000,00 3,30 11203,72 -91994,57744
14 18000,00 55000,00 3,62 10220,02 -81774,56145
15 18000,00 55000,00 3,97 9322,68 -72451,87988
16 18000,00 55000,00 4,35 8504,13 -63947,74528
17 18000,00 55000,00 4,77 7757,46 -56190,28786
18 18000,00 55000,00 5,23 7076,34 -49113,94812
19 18000,00 55000,00 5,73 6455,03 -42658,92279
20 18000,00 55000,00 6,28 5888,26 -36770,65943
21 18000,00 55000,00 6,89 5371,26 -31399,39541
22 18000,00 55000,00 7,55 4899,66 -26499,73730
23 18000,00 55000,00 8,28 4469,46 -22030,27734
24 18000,00 55000,00 9,08 4077,03 -17953,24341
25 18000,00 55000,00 9,95 3719,06 -14234,17984
26 18000,00 55000,00 10,91 3392,52 -10841,65625
27 18000,00 55000,00 11,96 3094,65 -7747,00188
28 18000,00 55000,00 13,11 2822,94 -4924,06332
29 18000,00 55000,00 14,37 2575,08 -2348,98346
30 18000,00 55000,00 15,75 2348,98 0,00009
Come possiamo osservare nella prima analisi linvestimento si autofinanzia da solo azzerando i costi nel 3
anno, per cui dal 4 anno in poi il flusso di cassa sar positivo, mentre nel secondo caso osserviamo che i
costi si azzerano nel 13 anno per cui dal 14 anno in poi il flusso di cassa sar positivo.

Tabella Riassuntiva
D H P Spese Totali Ricavi VAN TIR Tempo di azzeramento del VAN
[mm] [m] [KW] [] [] [] [%] [Anni]
250 9 9,89 25000 12500 169535 45 3
300 40 43,95 360000 55000 279805 10 13

Linvestimento economico pi conveniente il primo, cio quello che prevede per il tratto di progetto un
diametro D= 250 mm, in quanto esso presenta il tasso di investimento pi alto 45% inoltre il debito termina
prima, e quindi linvestimento si autofinanzia gi dal 4 anno, cos da avere un maggior guadagno futuro con
minori investimenti iniziali.

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Analisi di una rete con impianto di sollevamento e valvola FCV

Analizziamo lo schema esterno di una rete cittadina, le reti vengono rappresentate mediante dei nodi
Frazioni, Centro e Marina per poter studiare meglio il problema del collegamento tra i serbatoi esterni.

Analisi in condizioni medie

In ingresso nei nodi partitore e pozzi abbiamo 133 l/s, esattamente come la somma delle base demand dei
nodi Frazioni, Centro, Marina.

Limpianto di sollevamento funziona con una curva caratteristica, che definita dalla ditta costruttrice, ma in
questo caso la ipotizziamo noi inserendo almeno 3 punti di lavoro. Con questi 3 punti imponiamo alla
pompa:

- Con dislivello H = 80m non sollevare nulla Flow = 0 l/s


- Con dislivello basso H = 20m solleva una portata molto superiore a quella necessaria Flow = 30 l/s
- Nellintorno del dislivello effettivo H = 65,85 m solleva ci che serve realmente Flow = 10 l/s

Il punto di lavoro ideale lo ricaveremo per tentativi, partendo inizialmente dal dislivello geometrico,
analizzando la rete e correggendo il valore nella curva caratteristica della pompa mano a mano con le perdite

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di carico localizzate ed inserendo quindi al posto del dislivello geometrico il dislivello di carico che si
andato a creare effettivamente.

Studiamo la rete e notiamo subito che nel tratto 4 dal serbatoio MDG al serbatoio PT si ha una portata di
67,25 l/s quando mediamente al serbatoio PT ne serve solo 38 l/s che poi dovr essere immessa in rete nella
zona Marina.

Questo accade poich due serbatoi collegati tra loro a quota fissata e diametro fissato lasciano transitare una
determinata portata che non siamo noi a scegliere. Pertanto nel serbatoio PT il net in flow non nullo quindi
il nostro schema funziona dal punto di vista matematico ma non funziona dal punto di vista idraulico.

Per risolvere il nostro problema nel tratto tra i due serbatoi MDG e PT si procede allinserimento di una
valvola del tipo FCV (valvola riduttrice di flusso) che va fissata al valore di portata che deve transitare, in
questo caso 38 l/s, tenendo conto dellimportanza del verso di inserimento. Analizziamo il tratto tra i due
serbatoi e vediamo che lungo 1800 m con D = 200 mm. Si ipotizza linserimento della valvola vicino al
Serbatoio MdG, pertanto il tratto 4 avr lunghezza 10 m e D = 200 mm, mentre il tratto 10 avr lunghezza
1790 m e D = 200 m. I nodi della valvola avranno una quota di 125 m molto prossima al serbatoio MDG
come prima ipotesi.

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[Lo stato della valvola pu essere scelto tra :

- Closed = la valvola chiusa e non fa passare lacqua.


- Open = la valvola non attiva.
- None = Lavora in base al nostro settaggio]
Analizzando ora la rete, il Net in Flow nel serbatoio di PT finalmente nullo, notiamo per una pressione
negativa nel nodo 2 della valvola, questo significa che probabilmente questa valvola meglio inserirla in
prossimit del serbatoio di PT e non vicino MdG.

Si procede a invertire le lunghezze dei tratti 4 e 10 e ad abbassare la quota dei due nodi della valvola a 67m.

Si poteva anche inserire in questo caso una valvola PBV imponendo una perdita di carico di 42 m perch il
rapporto in questo caso duale cio se impongo una portata di 38 l/s con una valvola FCV avr una perdita
di carico di 42 m, e viceversa se impongo con una valvola PBV una perdita di carico di 42 m avr una
portata di 38 l/s. Ricordiamo che questi 42 metri di perdita di carico potrebbero essere utilizzati per la
produzione di energia elettrica essendo la portata transitante comunque stabile durante la giornata.

Lo schema ora funziona in condizioni medie.

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Analisi in condizioni continue

Impostiamo i pattern di lavoro dei nodi Marina, Frazioni e Centro col classico schema a tre picchi, ed il
pattern costante per i pozzi ed il partitore. Abbiamo degli avvertimenti, ad esempio che la valvola fcv all
1:37 am non riesce a far transitare acqua, c un nodo disconnesso (Marina) all1:05, in pratica abbiamo un
problema in continuo nel tratto con la valvola. Andiamo ad analizzare allora cosa succede ai 3 serbatoi
nellarco della giornata, dovrebbero essere tutti compensati, notiamo che ci non avviene, ed in particolare i
3 serbatoi sfiorano pertanto lacqua persa durante lo sfioro non la ritroveremo quando necessita; ed il
serbatoio SG si svuota completamente.

Per individuare la causa effettiva aumentiamo il diametro dei serbatoi, preliminarmente anche
sovradimensionandoli, cosicch valutiamo se sia un problema di compenso o meno. Analizzando ora la rete
notiamo che nessun serbatoio sfiora e sono tutti compensati.

[Per valutare tutto in maniera pi raffinata deduciamo che il serbatoio un manufatto con una propria
capacit e come vengono schematizzati hanno un range di pressioni da 0 a 6 m con carico da
(Z+initiallevel) fino a (Z+limite superiore). Un serbatoio posto a 60 m con livello iniziale 2 m e livello
massimo 5m potremmo anche intenderlo come un unico serbatoio posto a zero metri, con livello iniziale 62m
e livello massimo 100m con D pari a quello presente, valutando cos meglio la variazione giornaliera
allinterno del serbatoio.]

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Analisi perdite in una rete

Nella rete in esame impostiamo dei nodi fittizi 3, 5, 7, 9 a demand nulla che ipotizzano dei punti dove si
avranno le perdite.

Calcoliamo la pressione nei nodi fittizi e attraverso la formula della luce a battente determino la
portata che fuoriesce dal foro:

= 2

Dove:
- P/ la pressione nel nodo
- Cd un coefficiente di difficile determinazione, ottenuto sperimentalmente ed pari a 0,7
nellipotesi di moto assolutamente turbolento.
- A larea del foro ipotizzata pari a 5 mm.

Analisi in condizioni medie


Analizziamo la rete ed ipotizziamo la perdita nel nodo 3 che ha una p/ = 22,39 m.
Andiamo a calcolare prima portata della perdita con il foro ipotizzato e risulta pari a qp = 0,2881 l/s
Inseriamo questa perdita nel nodo 3 come demand e analizzando nuovamente la rete andiamo a vedere la
nuova pressione nel nodo 3 e la conseguente portata persa:
P/ = 22,32 m ; qp = 0,2876 l/s
Ripetendo literazione notiamo che la pressione nel nodo 3 non varia pertanto la perdita ora correttamente
dimensionata.

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Analisi in condizioni medie
Nodo 3
P/ [m] Cd D [m] A [m^2] g [m/s^2] qp [l/s]
22,39 0,7 0,005 1,9635E-05 9,81 0,2881
22,32 0,7 0,005 1,9635E-05 9,81 0,2876
22,32 0,7 0,005 1,9635E-05 9,81

Ipotizziamo ora che ci siano due perdite una nel nodo 3 ed una nel nodo 7, le pressioni nei due nodi risultano
rispettivamente P/ = 22,39 m e P/ = 26,75 m con conseguenti portate di perdita pari a qp = 0,2881
l/s e qp = 0,3149 l/s, con qptot = 0,6030 l/s.
Andiamo a sostituirle come base demand nei nodi 3 e 7 e ricaviamo le nuove pressioni nodo 3 P/ = 22,27 m
e nodo 7 P/ = 26,59 m.

Analisi in condizioni medie


Nodo 3 + Nodo 7
P/ [m] Cd D [m] A [m^2] g [m/s^2] qp [l/s] P/ [m] Cd D [m] A [m^2] g [m/s^2] qp [l/s] tot
Verifica
22,39 0,7 0,005 1,9635E-05 9,81 0,2881 26,75 0,7 0,005 1,96E-05 9,81 0,3149 0,6030

22,27 0,7 0,005 1,9635E-05 9,81 0,2873 26,59 0,7 0,005 1,96E-05 9,81 0,3139 0,6012 0,29
22,27 0,7 0,005 1,9635E-05 9,81 26,6 0,7 0,005 1,96E-05 9,81

Ipotizziamo ora che ci siano perdite in tutti i nodi 3,5,7 e 9, otteniamo i seguenti valori:

Analisi in condizioni medie


Nodo 3 + Nodo 7+ Nodo 5 + Nodo 9
Nodo 3 Nodo 7
tot
P/ [m] Cd D [m] A [m^2] g [m/s^2] qp [l/s] P/ [m] Cd D [m] A [m^2] g [m/s^2] qp [l/s] Verifica

22,39 0,7 0,005 1,9635E-05 9,81 0,2881 26,75 0,7 0,005 1,96E-05 9,81 0,3149 1,2808

22,14 0,7 0,005 1,9635E-05 9,81 0,2865 26,42 0,7 0,005 1,96E-05 9,81 0,3129 1,2739 0,55

22,14 0,7 0,005 1,9635E-05 9,81 26,43 0,7 0,005 1,96E-05 9,81

Nodo 5 Nodo 9

P/ [m] Cd D [m] A [m^2] g [m/s^2] qp [l/s] P/ [m] Cd D [m] A [m^2] g [m/s^2] qp [l/s]
31,92 0,7 0,005 1,9635E-05 9,81 0,3440 30,08 0,7 0,005 1,96E-05 9,81 0,3339
31,58 0,7 0,005 1,9635E-05 9,81 0,3421 29,8 0,7 0,005 1,96E-05 9,81 0,3323

31,59 0,7 0,005 1,9635E-05 9,81 29,8 0,7 0,005 1,96E-05 9,81

Il software Epanet consente di valutare le perdite nella rete attraverso un coefficiente che si chiama emitters
che oscilla tra 0,1 e 0,5 ed lesponente con cui lacqua fuoriesce in funzione della pressione, potremmo
usarlo sia nei nodi con una base demand che nei nodi con demand nulla. Inseriamo nel nodo perdita 3
lemitters con coefficiente 0,5 e osserviamo che sovrastima la perdita, questo ci fa capire che il valore 0,5

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probabilmente pi opportuno usarlo su reti di una certa estensione, mentre per reti pi piccole ci attestiamo
su valori pari a 0,2-0,3.
Impostando allora lemitters nel nodo 3 pari a 0,2 troviamo una demand pari a 0,94 maggiore di quella
trovata con le iterazioni fatte precedentemente che si otterrebbe con un foro di diametro pari a:

= =
2

Analisi in continuo
Analizzare la rete in continuo senza lutilizzo degli emitters ci porterebbe a dover iterare molte pi volte con
conseguente carico di lavoro enorme, utilizzeremo pertanto gli emitters.
Analizzando il nodo 3 possiamo notare che la pressione massima tra le 02:00 e le 04:00 di notte, pur
avendo un coefficiente di pattern pi basso tra le 24:00 e le 02:00 dove mi aspettavo una pressione maggiore,
questo perch il livello del serbatoio salito nelle ore precedenti.

Analizziamo la rete in continuo senza impostare alcun emitters nei nodi perdita, e diagrammando la base
demand e la demand del nodo perdita 3 notiamo che sono nulle nellarco delle 24 ore.

18
Impostando ora un emitters pari a 0,5 nel nodo perdita 3 e diagrammando la demand notiamo che ha un
andamento simile a quello della pressione cio pi alta di notte e pi bassa di giorno, questo esplicita che di
giorno abbiamo meno perdite che di notte.

Per fare un controllo attivo delle perdite, valutiamo nellora di punta alle 14 la pressione minima che
abbiamo e risulta pari a 15,67 m nel nodo 8.

Con la p/ min = 15,67 m nel nodo 8 possiamo ricavare il n di piani serviti: = (3 + 5) 1,2 +

Dove :
- n = Numero dei piani
- 5 = Valore minimo in metri in colonna dacqua che garantiamo come standard di qualit
- 1,2 = Perdite localizzate che poniamo pari al 20% dellaltezza del fabbricato
- J*L = Perdite continue dal nodo fino alla base della colonna montante = 5 m
(15,67 5)
1,2 5
= = 1,3 1
3
Per fare un controllo attivo delle perdite dovrei abbattere il carico in rete, valutando di quanto posso farlo, in
funzione alle abitazioni che devo servire e che quindi necessitano di una p/ minima e dalla pressione
minima che ho in rete in quel momento. Questo per data la variabilit delle pressioni nelle rete nellarco
delle giornata molto laborioso, si potrebbe inserire una PBV Pressure Break Valve in modo da abbattere
il carico di quanto mi necessita e negli orari che mi necessitano 1-2 ( un sistema di controllo attivo della
rete).

19
Distrettualizzazione di una rete idrica

Analisi in condizioni medie

Analizziamo la rete, visualizziamo la portata transitante nei tratti ed il carico agente sui nodi, notiamo che nel
nodo 5, pur essendo ad una quota pi bassa del serbatoio 2, il carico risulta maggiore di tale serbatoio
pertanto la portata transitante nel tratto di avvicinamento risulta procedere dal nodo 5 verso il serbatoio 2, e
questo evidenzia il cattivo funzionamento della rete, procediamo ad individuarne le cause. La portata erogata
dai nodi inferiore a portata in uscita da serbatoio 1 e surplus dovuto a servizio serbatoio 2

20
In prima analisi possiamo visualizzare le pressioni e individuare se ci sono anomalie.

Notiamo immediatamente che la pressione nel nodo 1 addirittura negativa, questo significa che in tale nodo
non garantita lerogazione dacqua. Nel nodo 2 la pressione risulta leggermente bassa, con questa pressione
saremmo in grado di fornire un apporto idrico ad un palazzo di 2 piani verificabile mediante la seguente
formula :

= (3 + 5) 1,2 +

Dove :
- n = Numero dei piani
- 5 = Valore minimo in metri in colonna dacqua che garantiamo come standard di qualit
- 1,2 = Perdite localizzate che poniamo pari al 20% dellaltezza del fabbricato
- J*L = Perdite continue dal nodo fino alla base della colonna montante = 5 m
Conoscendo P/ = 17,66 dalla formula inversa ricaviamo il n di piani serviti :
(17,66 5)
1,2 5
= = 1,85 2
3
Verifichiamo i diametri utilizzati lungo il lato 1 ed il lato 9. Si nota che il lato 1 ha un diametro di 120 mm,
non esistente in commercio, pertanto si provvede ad inserire un diametro di 200 mm.
Analizzando nuovamente la rete si verifica che la problematica relativa alle pressioni risolta, ma sussiste
ancora il problema che il serbatoio 2 anzich servire la rete viene alimentato dal nodo 5. Per ovviare a questo
problema si procede alla distrettualizzazione della rete, che oltre a risolvere il problema relativo al serbatoio
2, permette di suddividere la rete attuale in due sottoreti indipendenti, che alloccorrenza possono essere
servite comunque da un unico serbatoio. Il tratto tra il nodo 4-4bis e 3-3bis praticamente un pozzetto dentro
il quale viene posta una saracinesca che separa (seziona la rete) le 2 sottoreti.

21
Verifica della rete idrica in condizioni medie
Analizziamo la rete distrettualizzata in condizioni medie.
Da progetto abbiamo necessit di alimentare edifici di 4 piani.
Nella sottorete di sinistra le pressioni nei nodi variano tra 40 ed 80 m, permettendoci di alimentare abitazioni
fino ad un n di piani pari a :
P/ = 40 m
(40 5)
1,2 5
= = 8,05 8
3
Nella sottorete di destra le pressioni variano tra 30 e 40 m, permettendoci di alimentare abitazioni fino ad un
n di piani pari a :
P/ = 30 m
(30 5)
1,2 5
= = 5,28 5
3
Analisi in condizioni continue

La zona servita dal serbatoio 2 (nodi 3-4-5-6) caratterizzata da un pattern orario a 3 picchi, la zona servita
dal serbatoio 1 (nodi 1-2-3bis-4bis) caratterizzata da un pattern simile ma con alcuni coefficienti differenti.

22
Nella sottorete di sinistra la pressione minore si ha nel nodo 1 alle ore 14:00 ed pari a 36,74m,
permettendoci di alimentare abitazioni fino ad un n di piani pari a:
P/ = 36,74 m
(36,74 5)
1,2 5
= = 7,15 7
3
Nella sottorete di destra la pressione minore si ha nel nodo 3 alle ore 14:00 ed pari a 10,56 m,
permettendoci di alimentare abitazioni fino ad un n di piani pari a:
P/ = 10,56 m
(10,56 5)
1,2 5
= = 0,1 0
3
Come si evince nella sottorete di destra la pressione minima nellarco della giornata e tale da non poter
alimentare i nostri edifici, per n 4 piani necessitiamo di una pressione pari a:

= (3 + 5) 1,2 + = 25,4

Dove :
- n = Numero dei piani
- 5 = Valore minimo in metri in colonna dacqua che garantiamo come standard di qualit
- 1,2 = Perdite localizzate che poniamo pari al 20% dellaltezza del fabbricato
- J*L = Perdite continue dal nodo fino alla base della colonna montante = 5 m
Pertanto si procede ad aumentare il diametro del lato 9 da un D = 100 mm ad un D = 200, con conseguente
pressione minima pari a 28,13 m nel nodo 3. La sottorete ora verificata.

Dobbiamo porre attenzione affinch dal serbatoio 1 venga erogata costantemente una portata pari a 10 l/s, e
dal serbatoio 2 una portata di 16 l/s.
In totale la portata in ingresso nella nostra rete dovr essere di 26 l/s, si pu verificare la situazione in cui la
portata erogata dai serbatoi non corrisponda a quella suddetta, in tal caso si potrebbe avere carenza da un
serbatoio e surplus dallaltro. Per risolvere questo inconveniente si provvede a collegare i due serbatoi
(condotta esterna alla rete) in modo da riportare ad ogni sottorete la portata richiesta.

23
Studio della rete idrica di Praia a mare

Analisi in condizioni medie


Analizziamo la rete idrica di Praia a mare.

In particolare per il serbatoio 1 abbiamo un valore di 10,2 l/s; per il serbatoio 38 abbiamo 12,08 l/s. Questi
valori verranno adottati nei nodi 2 e 57.

Prendiamo questi valori in prima analisi poich possiamo ricavare la portata totale conoscendo le portate
medie in uscita da ciascun nodo, ma non sappiamo a priori quali nodi saranno serviti dal serbatoio 2 e quali
dal serbatoio 57.
In condizioni medie la rete funziona correttamente.

24
Analisi in condizioni continue
Inseriamo i due pattern da utilizzare nella rete, il primo a valori costanti da assegnare ai nodi 2 e 57; il
secondo classico 3 picchi da assegnare a tutti gli altri nodi.
Analizziamo la rete e verifichiamo che entrambi i serbatoi siano compensati, come si nota dalla figura
sottostante ci non accade.

Questo problema nasce dal fatto che durante la giornata il carico in ciascun nodo della rete non costante,
pu succedere quindi che ci siano inversioni della portata nellarco della giornata per cui un nodo pu essere
servito da un serbatoio ad una certa ora e poi essere servito dallaltro successivamente.

25
Per ricavare la portata corretta, prendiamo la portata che esce ora per ora da ogni serbatoio, la moltiplichiamo
per 3600 ed abbiamo il volume che esce ora per ora, li sommiamo ed abbiamo il volume giornaliero;
dividendolo poi per i secondi in una giornata 86400 otteniamo la nuova portata media da mettere in ingresso.
Iteriamo pi volte fino a stabilizzare la portata.

Qin (Serbatoio 1) [l/s] 12,08 12,01 11,97 11,96 11,95


Qin (Serbatoio 38) [l/s] 10,20 10,27 10,31 10,32 10,33
Time [ore] Flow [l/s] Flow [l/s] Flow [l/s] Flow [l/s] Flow [l/s]
00:00 2,42 2,42 2,42 2,42 2,42
01:00 1,83 1,82 1,82 1,82 1,81
02:00 2,85 2,84 2,83 2,83 2,82
03:00 2,61 2,59 2,58 2,58 2,58
04:00 9,02 9,01 9,01 9,00 9,00
05:00 17,71 17,70 17,70 17,69 17,69
06:00 17,8 17,79 17,78 17,78 17,78
07:00 17,89 17,87 17,87 17,86 17,86
08:00 11,88 11,86 11,85 11,84 11,84
09:00 11,89 11,86 11,85 11,85 11,84
10:00 8,21 8,18 8,16 8,16 8,15
11:00 9,38 9,35 9,33 9,33 9,32
12:00 21,57 21,56 21,55 21,54 21,54
13:00 21,69 21,67 21,66 21,65 21,65
14:00 21,8 21,78 21,77 21,76 21,76
15:00 11,2 11,15 11,13 11,12 11,11
16:00 11,15 11,10 11,08 11,07 11,07
17:00 8,76 8,70 8,66 8,65 8,65
18:00 18,2 18,18 18,16 18,16 18,15
19:00 18,29 18,25 18,24 18,23 18,23
20:00 18,36 18,33 18,31 18,31 18,30
21:00 10,3 10,21 10,17 10,16 10,15
22:00 6,84 6,76 6,71 6,69 6,68
23:00 6,53 6,40 6,34 6,32 6,31
Qf (Serbatoio 1) [l/s] 12,01 11,97 11,96 11,95 11,95
Qf (Serbatoio 38) [l/s] 10,27 10,31 10,32 10,33 10,33

26
Come si pu notare dalla figura, i serbatoi ora risultano compensati.

27
Analisi di una rete in PDA

Finora analizzando una rete in DDA (Demand Driven Analysis) impostavamo noi una portata costante
uscente dai nodi in modo da poter soddisfare le utenze, ed il software ci forniva una soluzione analitica al
problema, che consta di due risultati:

- La portata complessivamente erogata dalla rete risulta uguale alla domanda complessiva
dellutenza servita, indipendentemente dal fatto che tale portata sia o meno effettivamente
disponibile;
- La portata erogata da ciascun nodo risulta uguale alla domanda dellutenza servita dal nodo
(e pari al valore dato in input), indipendentemente dal valore della pressione.
Entrambi i risultati, per una rete esistente, possono non essere corretti.
Con riferimento al primo punto evidente, infatti, che loutput del modello non sar corretto nel
caso in cui la disponibilit idrica sia insufficiente a soddisfare la domanda complessiva dellutenza;
per ottenere un risultato realistico sar necessario, in questo caso, correggere le portate erogate
adeguandole alleffettiva disponibilit.
Con riferimento al secondo punto, poich il modello restituisce sempre come portata erogata da
ciascun nodo quella data in input indipendentemente dal valore della pressione, loutput non sar
corretto nel caso in cui la pressione al nodo sia insufficiente ad alimentare le utenze a quota pi
elevata. In questo caso, per ottenere un risultato valido, necessario adottare una schematizzazione
che rappresenti meglio la realt, rimuovendo la semplificazione di portata erogata costante e
tenendo conto della variabilit della stessa con la pressione al nodo. Lintroduzione della variabilit
della portata erogata con la pressione ha portato alla modifica del modello tradizionale e alla
definizione del modello PDA (Pressure Driven Analysis).
la pressione minima che garantisca a tutte le utenze la risorsa che gli spetta, questo nella curva tra

la portata erogata e la pressione che si realizza in rete coincide con Hmax che il valore massimo oltre il
quale la portata non cresce pi questo poich anche se la pressione crescesse non c un aumento di richiesta
essendo questa legata allutenza che costante.
Per implementare un modello PDA necessario definire il tipo di legame funzionale portata
erogata-pressione e, successivamente, risolvere il sistema algebrico (non lineare) ottenuto da tutte le
equazioni (comprese le relazioni portata erogata-pressione) che descrivono il comportamento della
rete. La variabilit delle portate erogate ai nodi viene, rappresentata con equazioni del tipo:

Qi = iQimax

28
Dove:

Qi = Portata effettivamente erogata al nodo;


Qimax = Portata massima erogata al nodo in condizioni di pressione sufficiente, ovvero la portata
corrispondente alla domanda della popolazione servita dal nodo;
i = un coefficiente variabile in funzione della pressione.

Considerando che in condizioni di pressione sufficiente la portata erogata sar pari al fabbisogno e
che la stessa tender a zero al ridursi della pressione, per il valore i si pone:

= 0
= 1
0< < 1 < <

Dove:
Hi = Quota piezometrica sul nodo;
Himax = Quota piezometrica necessaria affinch la portata erogata sia pari alla massima, ovvero la
quota piezometrica necessaria ad alimentare anche le utenze a quota geodetica pi elevata;
Himin = Quota piezometrica al di sotto della quale la portata erogata nulla.
Si riporta sotto un andamento tipico della variazione di = Q/Qmax in funzione di H.

Per quanto riguarda Himin, in genere si assume un valore di poco superiore (da 2 a 5 metri) alla quota
terreno al nodo.
Il valore da assegnare ad Himax, dipendendo prevalentemente dalla quota massima delle utenze
servite, potr variare da nodo a nodo. Nel termine Himax, inoltre, devono essere comprese le aliquote

29
di carico che rappresentano la pressione minima necessaria al corretto funzionamento
dellapparecchio pi sfavorito e la perdita di carico totale (perdite concentrate e distribuite) nella
condotta che va dal nodo fino al punto di erogazione.
Per il calcolo di Himax pu essere adottata la relazione (Veltri P., Morosini A., 2007):

Himax = H + Pms + Pp + PD

Dove:
H = laltezza massima degli edifici serviti dal nodo;
Pms = la pressione minima necessaria al funzionamento dellapparecchio pi sfavorito;
Pp =le perdite di carico concentrate e distribuite lungo la colonna montante, dalla base delledificio
fino al punto di erogazione;
PD = le perdite di carico dal nodo erogazione alla base delledificio, calcolate considerando un
diametro standard della tubazione (in genere D = 60 80 mm).
Per il coefficiente i, esistono in letteratura espressioni che ne forniscono il valore in funzione di Hi,
Himin, Himax.

Il valore dellesponente , che dovrebbe essere ottenuto come risultato della calibrazione della rete,
ha un valore compreso tra 1.5 e 2 ed , in genere, assunto pari a 2.

Soluzione del sistema mediante iterazioni:


1) vengono assegnate come portate erogate ai nodi quelle corrispondenti alla domanda Qimax;
2) si risolve la rete considerando le portate erogate costanti (modello DDA);
3) si ripete il calcolo dal passo 2 fino a ottenere la soluzione finale (a meno di uno scarto
prefissato sui valori delle variabili fra due iterazioni successive).

30
La rete in esame la seguente:

Le P/ minime richieste sono:


nodo 2 P/ min = 25
nodo 3 P/ min = 20
nodo 4 P/ min = 20
Analizziamo la rete e verifichiamo che in tutti i nodi ci sia il P/ minimo richiesto, e notiamo che nei nodi 2 e
3 questo non avviene, quindi erogheremo meno acqua in quanto gli ultimi piani delle abitazioni non possono
essere serviti.

31
Quindi realmente nella rete le pressioni non sono quelle visualizzate perch la portata nella rete, non potendo
essere serviti tutti i piani non quella realmente ipotizzata inizialmente.
Definiti:
- Hmin = valore di carico minimo da garantire per avere erogazione, 3-5 m in colonna dacqua.
- Hmax = valore di (z+P/ min) da ottenere.
- Q = portata imposta dalle utenze da servire.
- H = carico insistente sul nodo calcolato via software.
- = coefficiente che regola la portata realmente uscente.

=

= 1,5 2

I valori che pu assumere sono: 1 se H > Hmax ; 0 se H < Hmin ; se Hmin < H < Hmax
- Qreale = portata che realmente riesco ad erogare.
Posso ricavare i suddetti valori iterando pi volte con un foglio di calcolo e sostituendo per ogni iterazione i
valori ottenuti di qreale nel software Epanet, cos discorrendo fino a stabilizzare la soluzione condizione che
si verifica quando la differenza tra le portate reali effettivamente erogate molto bassa i risultati ottenuti
sono i seguenti:

32
FASE 1
serbatoio H 2
1 140
nodo z (P/)min Hmin Hmax Q H Qreale nodo Q z
2 130 25 133 155 3 140,76 0,593908472 1,78 2 3 130
3 125 20 128 145 2 140,16 0,845750624 1,69 3 2 125
4 118 20 121 138 4 139,88 1 4,00 4 4 118
lato l d
lato L D tot 7,47 1 350 150
1 350 150 2 200 100
2 200 100 3 300 80
3 300 80 4 240 100
4 240 100 perdita 16,96%
FASE 2
serbatoio H = 2
1 140
nodo z (P/)min Hmin Hmax Q H Qreale
2 130 25 133 155 3 141,12 0,607528525 1,82
3 125 20 128 145 2 140,61 0,86125763 1,72
4 118 20 121 138 4 140,28 1 4,00

lato L D tot 7,55


1 350 150
2 200 100
3 300 80 Condizione di verifica 0,00952594
4 240 100 perdita 16,17%
FASE 3
serbatoio H = 2
1 140
nodo z (P/)min Hmin Hmax Q H Qreale
2 130 25 133 155 3 141,11 0,607154316 1,82
3 125 20 128 145 2 140,59 0,860574364 1,72
4 118 20 121 138 4 140,26 1 4,00

lato L D tot 7,54


1 350 150
2 200 100
3 300 80 Condizione di verifica 0,00033001
4 240 100 perdita 16,19%

La mia rete alla fine eroga 7,54 l/s, meno rispetto ai 9 l/s previsti, e mi ritrovo un surplus nel serbatoio, che
potrebbe sfiorare. Pertanto se alcuni edifici non fossero serviti non sarebbe soluzione efficace richiedere pi
acqua, ma la soluzione ideale quella di modificare la rete in modo da avere le pressioni richieste sui singoli
nodi.

33
FOGNATURA NERA

Con il termine fognatura si intende linsieme delle canalizzazioni e delle opere varie che servono
per allontanare da una data area le acque nocive, sia meteoriche che di rifiuto e le inviano al corpo
idrico recettore.

Nellambito della fognatura urbana distinguiamo:

- Fognatura mista (o fognatura unitaria), quella che trasporta sia acque di provenienza
meteorica che acque domestiche usate e liquami fecali;
- Fognatura nera (o fognatura fecale); che trasporta esclusivamente acque di origine
domestica usate e liquami fecali;
- Fognatura bianca (o fognatura meteorica), che trasporta acque di origine meteorica.
Quando non si ha una fognatura unitaria il sistema fognario viene detto a reti separate e si parla
anche di fognature separate.

La fognatura , in genere, una costruzione del sottosuolo, i tubi vengono alloggiati in appositi scavi
che poi vanno opportunamente rinterrati. La profondit dello scavo dipende dal profilo
longitudinale della condotta e pertanto commisurato al profilo topografico del terreno ed alla
pendenza della stessa fognatura. In genere opportuno che dal cielo fogna alla superficie
topografica vi sia una distanza (verticale) di almeno 80 cm. Sono possibili distanze minori ma ci
comporta necessit di opportune cautele a protezione della fognatura stessa. La massima profondit
va stabilita in funzione, come detto, del profilo longitudinale e dei criteri di sicurezza e di
economicit.

CALCOLO PORTATA NERA

Detta d la dotazione idrica, P la popolazione, la frazione di portata che raggiunge la fognatura e K


il coefficiente di punta, possiamo calcolare la portata nera pari a:


=
86400

Restituendoci una portata in l/s.

Per il dimensionamento delle sezioni delle condotte in progetto e per la verifica di quelle esistenti,
partendo dai valori di portata calcolati, si ipotizzato, a favore di sicurezza, che nelle sezioni
terminali dei condotti si instaurino condizioni di moto uniforme, sotto tali condizioni si utilizzata
la formula di Chzy:
34
=

Dove:

Q = portata media nel condotto;


A = sezione liquida della corrente;
R = raggio idraulico;
J = pendenza media del tratto.
La resistenza C pu essere espressa secondo la seguente relazione:

Ottenendo:

Il coefficiente che tiene conto della scabrezza, viene assunto pari a K = 70, per procedere al
dimensionamento delle condotte si inoltre assunto un grado di riempimento h/D <0.75 e che il
range delle velocit sia compreso nellintervallo 0.8 m/s < V < 4.5 m/s.

Per la determinazione delle dimensioni e delle grandezze idrauliche dei condotti a sezione circolare,
sono state utilizzate le seguenti relazioni:


=2 12

= ( )
8

( )
= 1
4

35
Nella seguente esercitazione si analizzato il seguente schema di collettori:

Figura 1 Schema collettori

Sono noti le quote dei nodi e le lunghezze dei vari collettori:

Nodi quote terreno


1 50,00
2 48,00
3 51,00
4 46,00
5 42,00
6 45,00
7 44,00
8 49,00
9 38,00
10 42,00
11 44,00
12 43,00
13 36,00
14 40,00
15 41,00
16 38,00
17 32,00
Tabella 1 Quote ai nodi

36
tronco L
1 480
2 360
3 370
4 420
5 540
6 390
7 520
8 790
9 320
10 200
11 790
12 360
13 430
14 395
15 280
16 460

Tabella 2 Lunghezza collettori

dot KGS
350 70 0.8

Tabella 3 Dotazione e coefficienti

Noti le quote e le lunghezze possiamo calcolare le pendenze dei vari collettori:

tronco nodo in nodo fin zi zf L i


1 1 4 48,5 44,5 480 0,008
2 2 4 46,5 44,5 360 0,006
3 3 4 49,5 44,5 370 0,014
4 4 5 44,5 40,5 420 0,010
5 6 5 43,5 40,5 540 0,006
6 7 5 42,5 40,5 390 0,005
7 8 7 47,5 42,5 520 0,010
8 5 9 40,5 36,5 790 0,005
9 11 10 42,5 40,5 320 0,006
10 12 10 41,5 40,5 200 0,005
11 10 9 40,5 36,5 790 0,005
12 9 13 36,5 34,5 360 0,006
13 14 16 38,5 36,5 430 0,005
14 15 16 39,5 36,5 395 0,008
15 16 13 36,5 34,5 280 0,007
16 13 17 34,5 30,5 460 0,009

Tabella 4 Pendenze nei tratti

Adesso stando attenti ai collettori che si possono avere a monte, viene calcolata la portata che
transita nei vari tratti:

37
tronco a monte
1
2
3
4 1 2 3
5
6 7
7
8 6 5 4
9
10
11 9 10
12 11 8
13
14
15 13 14
16 12 15
Tabella 5 Disposizione dei collettori

Quindi le portate che transitano nei collettori sono:

tronco Pop Qtest Qpr Qtrat


1 10.000 0,00 32,41 32,41
2 12.000 0,00 38,89 38,89
3 8.000 0,00 25,93 25,93
4 7.500 97,22 24,31 121,53
5 6.850 0,00 22,20 22,20
6 13.400 40,51 43,43 83,94
7 12.500 0,00 40,51 40,51
8 8.000 227,66 25,93 253,59
9 8.750 0,00 28,36 28,36
10 6.800 0,00 22,04 22,04
11 8.400 50,39 27,22 77,62
12 7.500 331,20 24,31 355,51
13 9.500 0,00 30,79 30,79
14 7.400 0,00 23,98 23,98
15 8.700 54,77 28,19 82,96
16 9.500 438,47 30,79 469,26
Tabella 6 Portate totali

Dove:

Qtest = portata in testa (a monte);

Pop = popolazione;

Qpr = Portata Propria;

Qtrat = portata totale nel singolo tronco.

Le portate totali saranno la somma tra le portate in testa, cio provenienti dai collettori a monte e
quelle relative al nodo analizzato dove grava una certa popolazione.

38
Successivamente si considera un grado di riempimento pari a 0.75, e si calcola la portata
considerando la formula di Chzy, adesso facendo variare il diametro si trova la soluzione tale che
la portata totale sia uguale a quella data dal moto:

Qtrat D h/D h = 2 arccos(1-2h/D) A= D2/8 ( - sen ) R= D/4 (1 - sen / ) C= kR1/6 Qmoto


32,41 0,221 0,750 0,166 4,189 0,031 0,067 44,573 32,41
38,89 0,255 0,750 0,191 4,189 0,041 0,077 45,659 38,89
25,93 0,186 0,750 0,139 4,189 0,022 0,056 43,297 25,93
121,53 0,354 0,750 0,265 4,189 0,079 0,107 48,210 121,53
22,20 0,207 0,750 0,155 4,189 0,027 0,062 44,087 22,20
83,94 0,346 0,750 0,259 4,189 0,076 0,104 48,028 83,94
40,51 0,234 0,750 0,175 4,189 0,035 0,071 44,998 40,51
253,59 0,525 0,750 0,394 4,189 0,174 0,158 51,485 253,59
28,36 0,222 0,750 0,166 4,189 0,031 0,067 44,602 28,36
22,04 0,210 0,750 0,158 4,189 0,028 0,063 44,212 22,04
77,62 0,337 0,750 0,252 4,189 0,072 0,102 47,813 77,62
355,51 0,585 0,750 0,439 4,189 0,216 0,177 52,431 355,51
30,79 0,242 0,750 0,181 4,189 0,037 0,073 45,248 30,79
23,98 0,201 0,750 0,151 4,189 0,025 0,061 43,869 23,98
82,96 0,324 0,750 0,243 4,189 0,066 0,098 47,499 82,96
469,26 0,597 0,750 0,448 4,189 0,225 0,180 52,607 469,26
Tabella 7 Calcolo diametro teorico

Adesso si passa ai diametri commerciali e si calcola il grado di riempimento, questultimo si calcola


come visto in precedenza, uguagliando la portata totale con la portata calcolata dalla formula del
moto:

Qtrat D h/D h = 2 arccos(1-2h/D) A= D2/8 ( - sen ) R= D/4 (1 - sen / ) C= kR1/6 Qmoto V


32,41 0,300 0,442 0,133 2,909 0,030 0,069 44,836 32,41 1,08
38,89 0,300 0,554 0,166 3,359 0,040 0,080 45,931 38,89 0,97
25,93 0,200 0,644 0,129 3,728 0,021 0,057 43,479 25,93 1,21
121,53 0,400 0,591 0,237 3,509 0,077 0,110 48,472 121,53 1,57
22,20 0,300 0,401 0,12 2,743 0,026 0,064 44,316 22,20 0,84
83,94 0,400 0,569 0,228 3,418 0,074 0,108 48,306 83,94 1,14
40,51 0,300 0,482 0,145 3,069 0,034 0,073 45,278 40,51 1,20
253,59 0,600 0,580 0,348 3,464 0,170 0,164 51,774 253,59 1,49
28,36 0,300 0,445 0,133 2,919 0,030 0,069 44,867 28,36 0,93
22,04 0,300 0,411 0,123 2,784 0,027 0,066 44,451 22,04 0,80
77,62 0,400 0,544 0,218 3,318 0,070 0,105 48,102 77,62 1,11
355,51 0,600 0,711 0,426 4,011 0,215 0,179 52,529 355,51 1,65
30,79 0,300 0,508 0,152 3,172 0,036 0,076 45,530 30,79 0,85
23,98 0,300 0,384 0,115 2,674 0,025 0,062 44,079 23,98 0,96
82,96 0,400 0,511 0,204 3,184 0,065 0,101 47,795 82,96 1,29
469,26 0,600 0,742 0,445 4,153 0,225 0,181 52,628 469,26 2,09
Tabella 8 Calcolo diametro commerciale e verifica delle velocit

Andiamo ora ad agire sulle altezze di scavo, cambiando le pendenze dei singoli tratti in modo da
ottenere una velocita idonea con un deflusso ottimale. Le modifiche sono le seguenti:

39
Nodi quote terreno altezza scavo quote quote orig. diff. scavo
1 50,00 1,5 48,50
2 48,00 1,5 46,50
3 51,00 1,5 49,50
4 46,00 1,5 44,30 44,50 0,20 Aumentato
5 42,00 1,5 39,00 40,50 1,50 Aumentato
6 45,00 1,5 44,00 43,50 -0,50 Diminuito
7 44,00 1,5 42,50
8 49,00 1,5 47,50
9 38,00 1,5 36,50
10 42,00 1,5 40,00 40,50 0,50 Aumentato
11 44,00 1,5 42,50
12 43,00 1,5 42,00 41,50 -0,50 Diminuito
13 36,00 1,5 34,50
14 40,00 1,5 39,50 38,50 -1,00 Diminuito
15 41,00 1,5 39,50
16 38,00 1,5 36,00 36,50 0,50 Aumentato
17 32,00 1,5 30,50

tronco Qtrat D h/D h C= kR1/6 Qmoto V


1 32,41 0,250 0,582 0,145 44,754 32,41 1,09
2 38,89 0,300 0,538 0,161 45,801 38,89 1,00
3 25,93 0,200 0,636 0,127 43,436 25,93 1,23
4 121,53 0,400 0,541 0,217 48,079 121,53 1,75
5 22,20 0,250 0,456 0,114 43,651 22,20 1,02
6 83,94 0,350 0,597 0,209 47,446 83,94 1,40
7 40,51 0,250 0,654 0,164 45,174 40,51 1,19
8 253,59 0,550 0,836 0,46 51,953 253,59 1,19
9 28,36 0,250 0,554 0,139 44,556 28,36 1,02
10 22,04 0,250 0,444 0,111 43,521 22,04 1,05
11 77,62 0,350 0,727 0,254 48,067 77,62 1,04
12 355,51 0,600 0,711 0,426 52,529 355,51 1,65
13 30,79 0,250 0,576 0,144 44,716 30,79 1,05
14 23,98 0,250 0,483 0,121 43,930 23,98 1,02
15 82,96 0,350 0,711 0,249 48,017 82,96 1,13
16 469,26 0,600 0,742 0,445 52,628 469,26 2,09

CONCLUSIONI

Nella seguente esercitazione si sono dimensionati i collettori (vedi fig. 1), andando a calcolare la
portata totale da trattare e successivamente la portata calcolata con la formula del moto, dipendente
dal grado di riempimento e quindi dal diametro D dei collettori. Quindi inizialmente si considerato
il massimo grado di riempimento h/D=0.75 e sono stati valutati i diametri teorici, successivamente
si sono calcolati con diametri commerciali i corrispondenti gradi di riempimento e verificandone in
fine le velocit nei tratti.

40
FOGNATURA PLUVIALE

Come noto, il metodo di calcolo della corrivazione (metodo cinematico), molto usato per il
dimensionamento dei rami di collettori appartenenti ad una rete fognaria separata, si basa
sostanzialmente sul concetto che le gocce di pioggia cadute contemporaneamente su un bacino,
impiegano tempi diversi per giungere alla sezione di chiusura, dal quale ne consegue lesigenza di
un tempo di corrivazione tc, caratteristico del bacino stesso, pari al tempo impiegato dalla goccia
che cade dal punto pi lontano ad arrivare nella sezione di chiusura. Esso cio tiene conto soltanto
del fenomeno del ritardo (inteso come tempo necessario al trasferimento dei volumi dacqua
meteorica che precipitano nei vari punti dellarea scolante, fino alla sezione di chiusura).

Laltro modello di calcolo quello dellinvaso, costituito dallinvaso dellacqua nei collettori di
drenaggio, durante il loro graduale riempimento. Secondo tale concetto, il comportamento del
bacino modellizzato attraverso un solo serbatoio lineare (la portata uscente, per la validit
dellequazione di continuit, proporzionale al volume invasato), ove viene del tutto trascurato il
fenomeno del ritardo.

Nella seguente esercitazione sono stati utilizzati entrambi i metodi per effettuare la risoluzione della
seguente rete di collettori:

1 2
3 4
6
5
7 8
9
10

Figura 1 Rete di collettori

41
METODO DELLA CORRIVAZIONE

Dati del problema:

Strikler: K
Lungh. popolazio
Dati Area F Pendenza ji Bazin: G Valore
[m] ne
Kutter: M
1 3 0,6 0,008 310 1500 K 70
2 1 0,54 0,007 340 1800 K 70
3 4 0,48 0,009 285 1640 K 70
4 5 0,52 0,008 365 1560 K 70
5 2 0,6 0,005 110 1480 K 70
6 4 0,47 0,006 452 2200 K 70
7 6 0,7 0,009 620 4200 K 70
8 8 0,65 0,008 840 6450 K 70
9 1 0,5 0,006 182 1200 K 70
10 3 0,55 0,009 340 1750 K 70

Tabella 1 Dati del Problema

Coefficienti Curva di pioggia


a= 36 [mm/hn]
n= 0,4 [-]

Tabella 2 Coefficienti curva di pioggia

a 0.8
dot 350
K 1

Tabella 3 Parametri noti

Per il calcolo della superficie di riferimento e del coefficiente di deflusso di riferimento dobbiamo
tenere in considerazione i collettori che stanno a monte. Quindi consideriamo il seguente schema
risolutivo:

Collettore aree a monte

1 0 0 0 0 0
2 0 0 0 0 0
3 1 2 0 0 0
4 0 0 0 0 0
5 3 4 0 0 0
6 0 0 0 0 0
7 6 0 0 0 0
8 0 0 0 0 0
9 5 7 8 0 0
10 9 0 0 0 0

Tabella 4 Schema risolutivo di riferimento

42
Adesso si pu calcolare la superficie di riferimento, data da:

Srif,i = Si + Smonte

Quindi otteniamo i seguenti risultati:

Collettore Sdi rif

1 3
2 1
3 8
4 5
5 15
6 4
7 10
8 8
9 34
10 37

Tabella 5 Calcolo superficie di riferimento

Adesso si passa al calcolo del coefficiente di deflusso di riferimento, che una media pesata dei
coefficienti di deflusso proprio andando a considerare anche quelli a monte, tramite la seguente
formula:

=
,

Si ottengono i seguenti risultati:


f,i
medio
Collettore
pond.
[-]
1 0,600
2 0,540
3 0,533
4 0,520
5 0,537
6 0,470
7 0,608
8 0,650
9 0,584
10 0,581

Tabella 6 Coefficienti di deflusso di riferimento

Si calcola adesso il tempo di corrivazione, dato dalla somma del tempo di accesso alla rete e il
tempo di rete. Il tempo di rete viene calcolato come:

tr = L/1.5V
Dove con V viene intesa la velocit nella particella dacqua nella rete che inizialmente viene posta
pari a 1 m/s.

43
Mentre il tempo di accesso alla rete data da:

.
3600 120
. ( ) .

, =
60
Infine:
tc = tr,i + max [ta,i, tc,monte]
Ottenendo dopo le varie iterazioni:

Collettore ta [min] tr proprio[min] tc [min] tc [ore]

1 5,513 1,56 7,07 0,12


2 4,093 2,36 6,45 0,11
3 6,186 1,11 8,19 0,14
4 6,886 1,71 8,60 0,14
5 5,879 0,47 9,07 0,15
6 7,444 2,64 10,08 0,17
7 6,388 2,37 12,45 0,21
8 7,612 3,43 11,04 0,18
9 4,481 0,61 13,07 0,22
10 5,369 0,97 14,04 0,23

Tabella 7 Calcolo del tempo di corrivazione

Adesso viene calcolata lintensit di pioggia tramite:



=

Dove:
h = atcn altezza di pioggia
tc tempo di corrivazione
Quindi si ottiene:

Collettore i [mm/h]

1 129,83
2 137,20
3 118,92
4 115,49
5 111,87
6 104,98
7 92,47
8 99,42
9 89,85
10 86,06

Tabella 8 Intensit di pioggia

44
Adesso attraverso la formula razionale viene calcolata la portata:

Q = iA

Dove:

= coefficiente di deflusso;

i = intensit di pioggia;

A = superficie di riferimento.

Si avranno le seguenti portate:

Collettore Q [mc/s]

1 0,6492
2 0,2058
3 1,4072
4 0,8341
5 2,5046
6 0,5482
7 1,5618
8 1,4360
9 4,9517
10 5,1371

Tabella 9 Calcolo portate

Per il dimensionamento delle sezioni delle condotte in progetto e per la verifica di quelle esistenti,
partendo dai valori di portata calcolati, si ipotizzato, a favore della sicurezza, che nelle sezioni
terminali dei condotti si instaurino condizioni di moto uniforme, quindi la portata viene calcolata
con la formula di Gauckler-Strickler:

Dove:

Q = portata media nel condotto;

A = area tubazione;

R = raggio idraulico;

J = pendenza media del tratto;

K = coefficiente di Gauckler-Strickler.

45
Inizialmente si considera il massimo grado di riempimento, pari a h/D=0.75, e facendo variare sia il
diametro che la velocit in condotta e ponendo come vincolo che la portata calcolata con la formula
di Gauckler-Strickler deve essere uguale a quella calcolata con il metodo razionale cos da ottenere i
diametri teorici:

Vu [m/s] Qtot [mc/s] Di [m] hi /Di b[rad.] pi [m]=Ri [m] A i [m2] Valore K C Qc (Strick.) [mc/s] Vu[m/s]

2,192 0,653 0,687 0,750 4,189 1,439 0,207 0,298 70,000 53,848 0,653 2,192
1,572 0,211 0,461 0,750 4,189 0,965 0,139 0,134 70,000 50,381 0,211 1,572
2,782 1,420 0,899 0,750 4,189 1,882 0,271 0,510 70,000 56,316 1,420 2,782
2,333 0,838 0,754 0,750 4,189 1,579 0,227 0,359 70,000 54,690 0,838 2,333
2,577 2,525 1,245 0,750 4,189 2,608 0,376 0,980 70,000 59,462 2,525 2,577
1,889 0,555 0,682 0,750 4,189 1,428 0,206 0,294 70,000 53,780 0,555 1,889
2,856 1,578 0,935 0,750 4,189 1,958 0,282 0,552 70,000 56,689 1,578 2,856
2,677 1,452 0,927 0,750 4,189 1,941 0,280 0,543 70,000 56,603 1,452 2,677
3,275 5,008 1,556 0,750 4,189 3,258 0,469 1,529 70,000 61,709 5,008 3,275
3,848 5,198 1,462 0,750 4,189 3,062 0,441 1,351 70,000 61,074 5,198 3,848

Tabella 10 Calcolo diametri teorici

Adesso si calcolano, considerando i diametri commerciali i gradi di riempimento nei vari collettori:

Vu [m/s] Qtot [mc/s] Di [m] hi /Di b[rad.] pi [m]=Ri [m] A i [m2] Valore K C Qc (Strick.) [mc/s] Vu[m/s]

2,206 0,654 0,700 0,720 4,052 1,418 0,209 0,297 70,000 53,929 0,654 2,206
1,601 0,212 0,500 0,638 3,700 0,925 0,143 0,132 70,000 50,614 0,212 1,601
2,784 1,421 0,900 0,748 4,180 1,881 0,271 0,510 70,000 56,324 1,421 2,784
2,368 0,839 0,800 0,664 3,810 1,524 0,233 0,354 70,000 54,893 0,839 2,368
2,608 2,530 1,300 0,686 3,903 2,537 0,382 0,970 70,000 59,639 2,530 2,608
1,904 0,555 0,700 0,709 4,002 1,401 0,208 0,292 70,000 53,889 0,555 1,904
2,903 1,583 1,000 0,655 3,772 1,886 0,289 0,545 70,000 56,919 1,583 2,903
2,724 1,457 1,000 0,644 3,726 1,863 0,287 0,535 70,000 56,853 1,457 2,724
3,303 5,023 1,600 0,707 3,997 3,198 0,476 1,521 70,000 61,844 5,023 3,303
3,880 5,214 1,500 0,711 4,013 3,010 0,447 1,344 70,000 61,198 5,214 3,880

Tabella 11 Calcolo del grado di riempimento con i diametri commerciali

Ricordando:

=2 12

= ( )
8

( )
= 1
4

46
METODO DELLINVASO

Questo metodo esalta il fenomeno della laminazione degli afflussi meteorici svolto dal volume
dacqua W(t) che si deve immagazzinare sulla superficie S del bacino sotteso e nella rete a monte,
perch attraverso una sezione di un collettore si abbia il deflusso della portata Q(t).

Dati:

Strikler: K
Pendenza Lungh. w0i
Dati Area F Popolazione Bazin: G Valore
ji [m] [mc/ha]
Kutter: M
1 3 0,6 0,008 320 1500 K 70 40
2 4 0,4 0,009 340 2200 K 70 40
3 2 0,6 0,007 380 2100 K 70 40
4 3 0,5 0,006 420 2800 K 70 40
5 4 0,42 0,009 450 2400 K 70 40
6 8 0,4 0,007 640 3450 K 70 40
7 6 0,7 0,006 320 2900 K 70 40
8 5 0,4 0,006 410 3100 K 70 40
9 4 0,5 0,008 390 2340 K 70 40
10 3 0,4 0,007 250 1280 K 70 40

Tabella 12 Dati

Coefficienti Curva di pioggia

a= 38 [m/hn]
n= 0,41 [-]

Tabella 13 Coefficienti curva di pioggia

Come per il metodo della corrivazione, calcoliamo la superficie di riferimento e il coefficiente di


deflusso di riferimento, con lo stesso metodo.

f,i
Si f1 ,i medio
Collettore Sdi rif
[ha] [-] pond.
[-]
1 3 3 0,6 0,60
2 4 4 0,4 0,40
3 2 9 0,6 0,51
4 3 3 0,5 0,50
5 4 16 0,42 0,49
6 8 8 0,4 0,40
7 6 14 0,7 0,53
8 5 5 0,4 0,40
9 4 39 0,5 0,49
10 3 42 0,4 0,49

Tabella 14 Superficie e coefficiente di deflusso di riferimento

47
Adesso dobbiamo calcolare le portate in condizioni di moto uniforme, utilizzando la formula di
Gauckler-Strickler:

Una volta nota la portata si deve calcolare il coefficiente udometrico dato da:

u = Q/Srif

Adesso si devono determinare:

- Volume proprio del collettore:


Wp = AL

Dove:

A = area bagnata del collettore;

L = lunghezza del collettore.

- Volume invasato:
Wo = woSi

- Volume a monte: WM, dato dalla sommatoria dei volumi propri a monte del collettore
considerato.
WTot = WP + Wo + WM

Una volta determinato il volume totale posso determinare w:

Adesso possiamo calcolare nuovamente il coefficiente udometrico con la seguente formula, che
considera anche i bacini che sono a monte:

2168 1000

=

Una volta impostato il sistema sul foglio di calcolo considero il massimo grado di riempimento
h/D pari a 0.75 e calcolo il diametro teorico andando ad impostare come condizione che i
coefficienti udometrici calcolati con le due formule siano uguali:

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pi [m]
= Qc (Strick.) u=Q/A Wp Wm W0 wi u
Di [m] hi /Di bi[rad.] Ri [m] A i [m2 ] Qtot V AL wo*S
b D/2 [mc/s] [l/(s*ha)] [mc] [mc] [mc] [mc/mq] [l/(s*ha)]

0,568 0,750 4,189 1,189 0,171 0,204 0,394 0,398 1,955 132,82 65,21 120 65,21 0,00 120 0,0062 132,82
0,467 0,750 4,189 0,978 0,141 0,138 0,248 0,255 1,850 63,75 46,86 160 46,86 0,00 160 0,0052 63,75
0,726 0,750 4,189 1,520 0,219 0,333 0,708 0,726 2,184 80,72 126,42 80 126,42 112,08 360 0,0066 80,72
0,501 0,750 4,189 1,049 0,151 0,158 0,244 0,253 1,595 84,26 66,55 120 66,55 0,00 120 0,0062 84,26
0,794 0,750 4,189 1,663 0,240 0,398 1,021 1,056 2,651 66,02 179,30 160 179,30 305,04 640 0,0070 66,02
0,597 0,750 4,189 1,251 0,180 0,225 0,421 0,432 1,918 54,02 144,21 320 144,21 0,00 320 0,0058 54,02
0,939 0,750 4,189 1,967 0,283 0,557 1,304 1,325 2,376 94,61 178,38 240 178,38 144,21 560 0,0063 94,61
0,531 0,750 4,189 1,112 0,160 0,178 0,285 0,295 1,655 58,96 73,01 200 73,01 0,00 200 0,0055 58,96
1,143 0,750 4,189 2,395 0,345 0,826 2,544 2,617 3,169 67,11 322,14 160 322,14 879,94 1560 0,0071 67,11
1,164 0,750 4,189 2,438 0,351 0,856 2,497 2,575 3,007 61,31 214,12 120 214,12 1202,08 1680 0,0074 61,31
Tabella 15 Calcolo diametro teorico

Successivamente impostiamo i diametri commerciali e ricaviamo il grado di riempimento,


imponendo come vincolo luguaglianza tra i due coefficienti udometrici:

pi [m]
= 2 Qc (Strick.) u=Q/A Wp Wm W0 wi u
Di [m] h i/Di bi[rad.] Ri [m] A i [m ] Qtot V AL wo*S
b D/2 [mc/s] [l/(s*ha)] [mc] [mc] [mc] [mc/mq] [l/(s*ha)]

0,600 0,671 3,841 1,152 0,175 0,202 0,396 0,400 1,984 133,47 64,58 120 64,58 0,00 120 0,0062 133,47
0,500 0,654 3,769 0,942 0,144 0,136 0,249 0,256 1,881 64,01 46,28 160 46,28 0,00 160 0,0052 64,01
0,800 0,621 3,631 1,453 0,226 0,328 0,713 0,732 2,230 81,29 124,69 80 124,69 110,87 360 0,0066 81,29
0,600 0,540 3,301 0,990 0,157 0,156 0,246 0,255 1,638 85,01 65,40 120 65,40 0,00 120 0,0062 85,01
0,800 0,741 4,146 1,658 0,241 0,399 1,026 1,061 2,659 66,34 179,63 160 179,63 300,96 640 0,0070 66,34
0,600 0,742 4,154 1,246 0,181 0,225 0,421 0,432 1,921 54,04 144,04 320 144,04 0,00 320 0,0058 54,04
1,000 0,661 3,797 1,899 0,290 0,551 1,309 1,329 2,414 94,96 176,26 240 176,26 144,04 560 0,0063 94,96
0,600 0,594 3,521 1,056 0,166 0,175 0,287 0,297 1,694 59,33 71,81 200 71,81 0,00 200 0,0054 59,33
1,200 0,680 3,879 2,327 0,352 0,819 2,557 2,631 3,211 67,46 319,50 160 319,50 872,70 1560 0,0071 67,46
1,200 0,705 3,988 2,393 0,356 0,853 2,510 2,588 3,035 61,62 213,17 120 213,17 1192,21 1680 0,0073 61,62
Tabella 16 Calcolo gradi di riempimento considerando i diametri commerciali

CONCLUSIONI

Nella seguente esercitazione si sono dimensionati i diametri dei collettori di una fognatura
pluviale tramite il metodo della corrivazione e il metodo dellinvaso. In questultimo bisogna
determinare il parametro w0 che pi difficile definire, da notare intanto che pi questo
diminuisce, pi aumentano i diametri dei collettori in quanto il volume invasato aumenta.
Questo problema non esiste nel metodo della corrivazione. In definitiva si pu dire che il
metodo della corrivazione pi accettabile.

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