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Viene considerato uno dei pi� grandi direttori d'orchestra di ogni epoca per
l'omogeneit� e la brillante intensit� del suono, la fenomenale cura dei dettagli,
l'instancabile perfezionismo e il dirigere senza partitura grazie a una memoria
prodigiosa[1][2]. Viene ritenuto in particolare uno dei pi� autorevoli interpreti
di Verdi, Beethoven, Brahms e Wagner.
Fu uno dei pi� acclamati musicisti della fine del XIX e della prima met� del XX
secolo, acquisendo fama internazionale anche grazie alle trasmissioni radiofoniche
e televisive e alle numerose incisioni come direttore musicale della NBC Symphony
Orchestra.
Indice [nascondi]
1 Biografia
1.1 Gli inizi e il successo
1.2 I regimi e l'autoesilio
1.3 Il ritorno
1.4 Ritiro e morte
1.5 Vita privata
2 Prime esecuzioni
3 Incisioni
4 Documenti
5 Curiosit�
6 Note
7 Bibliografia
8 Voci correlate
9 Altri progetti
10 Collegamenti esterni
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
A nove anni, Arturo Toscanini vi si iscrisse, vincendo una borsa di studio non
nell'adorato pianoforte bens� in violoncello (divenendo allievo di Leandro Carini)
e composizione (allievo di Giusto Dacci). Nel 1880, studente tredicenne, gli venne
concesso per un anno di essere violoncellista nell'orchestra del Teatro Regio. Si
diplom� nel 1885 con lode distinta e premio di 137,50 lire[3][5][6][7][8][9].
Nel 1886 si un� come violoncellista e secondo maestro del coro a una compagnia
operistica per una tourn�e in Sudamerica. In Brasile il direttore d'orchestra, il
locale Leopoldo Miguez, in aperto contrasto con gli orchestrali abbandon� la
compagnia dopo una sola opera (il Faust di Charles Gounod), con una dichiarazione
pubblica ai giornali (che avevano criticato la sua direzione) nella quale imputava
tutto al comportamento degli orchestrali italiani. Il 30 giugno 1886 la compagnia
doveva rappresentare al Teatro Lirico di Rio de Janeiro l'Aida di Giuseppe Verdi
con un direttore sostituto, il piacentino Carlo Superti; Superti fu per�
pesantemente contestato dal pubblico, e non riusc� neanche a dare l'attacco
all'orchestra. Nel caos pi� totale Toscanini, incitato da alcuni colleghi
strumentisti per la sua grande conoscenza dell'opera, prese la bacchetta, chiuse la
partitura e incominci� a dirigere l'orchestra a memoria. Ottenne un grandissimo
successo, iniziando cos� la carriera di direttore a soli 19 anni, continuando a
dirigere nella tourn�e. Al ritorno in Italia, su consiglio e mediazione del tenore
russo Nikolaj Figner, si present� a Milano dall'editrice musicale Giovannina
Strazza (vedova di Francesco Lucca), e venne scelto da Alfredo Catalani in persona
per la direzione al Teatro Carignano di Torino per la sua opera Edmea, andata in
scena il 4 novembre dello stesso 1886 ottenendo un trionfo e critiche entusiaste[2]
[4][5][10].
Nel 1895, nel nome di Wagner, avvenne l'esordio da direttore al Teatro Regio di
Torino, con il quale collabor� fino al 1898 e di cui, il 26 dicembre 1905, inaugur�
la nuova sala con Sigfrido. Nel giugno 1898 inizi� a dirigere al Teatro alla Scala
(fino al 1903 e nel 1906/1907), col duca Guido Visconti di Modrone come direttore
stabile, il librettista e compositore Arrigo Boito vice-direttore e Giulio Gatti
Casazza amministratore. Toscanini divenne il direttore artistico del teatro
milanese e, sulla scia delle innovazioni portate dal suo idolo Richard Wagner, si
adoper� per riformare il modo di rappresentare l'opera, ottenendo nel 1901 quello
che ai tempi era il sistema di illuminazione scenica pi� moderno e nel 1907 la
fossa per l'orchestra[14]; pretese inoltre che le luci in sala venissero spente
durante la rappresentazione, proib� l'ingresso agli spettatori ritardatari, viet�
alle signore di tenere in testa il cappello e tolse di mezzo i bis; ci� cre� non
poco scompiglio, dato che i pi� consideravano il teatro d'opera anche come un luogo
di ritrovo, per chiacchiere e far mostra di s�[2][6]. Come scrisse il suo biografo
Harvey Sachs: "egli credeva che una rappresentazione non potesse essere
artisticamente riuscita finch� non si fosse stabilita un'unit� di intenti tra tutti
i componenti: cantanti, orchestra, coro, messa in scena, ambientazione e costumi".
Il 26 febbraio 1901, in occasione della traslazione delle salme di Giuseppe Verdi e
di Giuseppina Strepponi dal Cimitero Monumentale di Milano a Casa Verdi, diresse
120 strumentisti e circa 900 voci nel Va, pensiero, che non compariva alla Scala da
vent'anni. Nel 1908 si dimise dalla Scala e dal 7 febbraio fu invitato a dirigere
presso il teatro Metropolitan di New York, venendo molto contestato per la sua
decisione di abbandonare l'Italia. Proprio durante tale esperienza Toscanini
comincer� a considerare gli Stati Uniti come la sua seconda patria[6].
Ancora per spirito patriottico, nel 1920 si rec� a Fiume per dirigere un concerto e
incontrare l'amico Gabriele d'Annunzio, che con i suoi legionari aveva occupato la
citt� contesa dagli slavi e dal governo italiano[16].
Diresse anche la New York Philharmonic (1928-1936, che port� in Europa nel 1930)
[15] e fu presente al Festival di Bayreuth, tempio di Wagner (1930-1931, dove fu il
primo direttore non tedesco e dove si esib� gratuitamente, considerandolo un grande
onore)[17][18], e al Festival di Salisburgo (1934-1937).
Per questi atteggiamenti di aperta ostilit� al regime sub� una campagna di stampa
avversa sul piano artistico e personale, mentre le autorit� disposero provvedimenti
come lo spionaggio su telefonate e corrispondenza e il ritiro temporaneo del
passaporto a lui e famiglia; tutto ci� contribu� a mettere in pericolo la sua
carriera e, come accadr� a Bologna, la sua stessa vita[20].
Dagli USA continu� a servirsi della musica per lottare contro il fascismo e il
nazismo, e si adoper� per cercare casa e lavoro a ebrei, politici e oppositori
perseguitati e fuoriusciti dai regimi[26]; l'Universit� di Georgetown, a
Washington, gli confer� una laurea honoris causa. Per lui, inoltre, nel 1937 era
stata appositamente creata la NBC Symphony Orchestra, formata dai pi� virtuosi
musicisti americani, che diresse regolarmente fino al 1954 su radio e televisioni
nazionali, divenendo il primo direttore d'orchestra ad assurgere al ruolo di stella
dei mass media.
Albert Einstein gli scrisse: "(�) sento la necessit� di dirle quanto l'ammiri e la
onori. Lei non � soltanto un impareggiabile interprete della letteratura musicale
mondiale (�) Anche nella lotta contro i criminali fascisti lei ha mostrato di
essere un uomo di grandissima dignit�. Sento pure la pi� profonda gratitudine per
quanto avete fatto sperare con la vostra opera di promozione di valori,
inestimabile, per la nuova Orchestra di Palestina di prossima costituzione. Il
fatto che esista un simile uomo nel mio tempo compensa molte delle delusioni che si
� continuamente costretti a subire".[28]
Il 5 dicembre 1949 venne nominato senatore a vita per alti meriti artistici, ma
decise di rinunciare alla carica il giorno successivo. Mand�, da New York, un
telegramma di rinuncia all'allora presidente della Repubblica Luigi Einaudi:
Si spense alle soglie dei 90 anni nella sua casa newyorkese di Riverdale, il 16
gennaio 1957; la salma ritorn� il giorno dopo in Italia con un volo diretto
all'Aeroporto di Ciampino, a Roma, e venne accolta all'arrivo da una folla di
persone; giunta a Milano, la camera ardente e il funerale furono allestiti presso
il Teatro alla Scala, e la gente sal� anche sui tetti per poter vedere qualcosa.
Toscanini spos� la milanese Carla De Martini (nata nel 1877) a Conegliano Veneto il
21 giugno 1897; la moglie diverr� sua manager[2][29]. Ebbero quattro figli: Walter,
nato il 19 marzo 1898 e morto il 30 luglio 1971, storico e studioso del balletto,
che spos� la celebre prima ballerina Cia Fornaroli[38][39]; Wally, nata il 16
gennaio del 1900, chiamata come la protagonista dell'ultima opera dell'amico
scomparso Alfredo Catalani, La Wally[40], nel corso della Seconda guerra mondiale
elemento importante della Resistenza italiana e successivamente fondatrice di
un'associazione per la ricostruzione del Teatro alla Scala distrutto dai
bombardamenti alleati, nonch� moglie del Conte Emanuele di Castelbarco e celebre
animatrice del jet set internazionale[40][41][42], morta l'8 maggio 1991; il
predetto Giorgio, nato nel settembre 1901 e morto di difterite il 10 giugno 1906 e
Wanda Giorgina, nata il 7 dicembre del 1907, diventata celebre per avere sposato il
pianista russo-ucraino e amico di famiglia Vladimir Horowitz, morta il 21 agosto
1998.[29][34][43][44].
Francobollo della Repubblica di San Marino che celebra Arturo Toscanini, sempre per
il 50� dalla morte
Toscanini diresse le prime mondiali di molte opere, incluse quattro che sono
entrate a far parte del repertorio operistico classico: Pagliacci, La boh�me, La
fanciulla del West e Turandot. Diresse inoltre le prime rappresentazioni italiane
di Siegfried, G�tterd�mmerung, Salom�, Pell�as et M�lisande, quelle sudamericane di
Tristan und Isolde e Madama Butterfly e la nord americana di Boris Godunov. Si
elencano di seguito le prime assolute:
Ludwig van Beethoven, Sinfonia N. 7 (1936, New York Philharmonic), RCA Victor
Ludwig van Beethoven, Sinfonia N. 3 (1939/1953, NBC Symphony Orchestra), RCA Victor
Ludwig van Beethoven, Concerto per violino Op. 61 (1940, Jascha Heifetz/NBC
Symphony), RCA Victor
Ludwig van Beethoven, Missa Solemnis (1940, Zinka Milanov/Bruna Castagna/Jussi
Bj�rling/Alexander Kipnis, NBC Symphony/Westminster Choir), Melodram/Fono
Ludwig van Beethoven, Fidelio (1944, Jan Peerce/Rose Bampton/Herbert
Janssen/Eleanor Steber/Nicola Moscona, NBC Symphony), RCA Victor
Ludwig van Beethoven, Sinfonia N. 9/Missa Solemnis (1952, Ed Houser/Eileen
Farrell/Eugene Conley/Jan Peerce/Jerome Hines/Lois Marshall/Nan Merriman/Norman
Scott, Robert Shaw Chorale/NBC Symphony), RCA Victor
Hector Berlioz, Romeo e Giulietta (1947, NBC Symphony), RCA Victor
Aleksandr Porfir'evic Borodin, Sinfonia No. 2 (1938, NBC Symphony), Saland
Johannes Brahms, Sinfonia N. 1 (1941, NBC Symphony), RCA Victor
Johannes Brahms, Sinfonia N. 2 (1951 NBC Symphony), RCA Victor
Johannes Brahms, Sinfonia N. 4 (1951 NBC Symphony), RCA Victor
Johannes Brahms, Requiem (NBC Symphony), Guild Historical/BFM Digital
Luigi Cherubini, Requiem (NBC Symphony/Robert Shaw Chorale), Saland
Claude Debussy, La Mer (1950, NBC Symphony), RCA Victor
Antonin Dvor�k, Sinfonia No.5 Op.76 (NBC Symphony), Saland
Antonin Dvorak, Sinfonia No.9 Op.95 "Dal nuovo mondo" (1953, NBC Symphony), RCA
Victor
George Gershwin, Piano Concerto/Rhapsody in Blue (Benny Goodman/Oscar Levant/NBC
Symphony), Past Classics
Felix Mendelssohn 200 Anniversary Tribute (NBC Symphony/Jascha Heifetz/Edna
Philips), Guild Historical
Wolfgang Amadeus Mozart, Il flauto magico (1937, Festival di Salisburgo, Helge
Rosvaenge/Willi Domgraf-Fassbaender/Jarmila Novotna/J�lia Osv�th/Alexander Kipnis)
Wolfgang Amadeus Mozart, Sinfonie No. 40 e 35 (NBC Symphony), Saland
Wolfgang Amadeus Mozart, Sinfonia No. 41 "Jupiter" (NBC Symphony), Saland
Modest Musorgskij, I quadri di un'esposizione (NBC Symphony), Discover Classical
Music
Giacomo Puccini, La boh�me (1946, Jan Peerce/Licia Albanese/Frank Valentino/Nicola
Moscona/Anne McKnight/Salvatore Baccaloni, NBC Symphony), RCA Victor
Franz Schubert, Sinfonia N. 9 (1941, Orchestra di Filadelfia; 1953, NBC Symphony),
RCA Victor
P�tr Il'ic Cajkovskij, Piano Concerto No. 1 (1941, Vladimir Horowitz/NBC Symphony -
live from Carnegie Hall), Naxos Historical
Giuseppe Verdi, Falstaff (1937, Festival di Salisburgo, Mariano Stabile/Franca
Somigli/Angelica Cravcenco/Dino Borgioli)
Giuseppe Verdi, Requiem (1938, Londra, Zinka Milanov/Kerstin Thorborg/Helge
Rosvaenge/Nicola Moscona), Testament
Giuseppe Verdi, Requiem (1940, New York, Zinka Milanov/Bruna Castagna/Jussi
Bjorling/Nicola Moscona, NBC Symphony), Melodram
Giuseppe Verdi, La traviata (1946, Licia Albanese/Jan Peerce/Robert Merrill, NBC
Symphony), RCA Victor
Giuseppe Verdi, Otello (1947, Ram�n Vinay/Herva Nelli/Giuseppe Valdengo, NBC
Symphony), RCA Victor
Giuseppe Verdi, Aida (1949, Herva Nelli/Richard Tucker/Eva Gustavson/Giuseppe
Valdengo, NBC Symphony), RCA Victor
Giuseppe Verdi, Falstaff (1950, Giuseppe Valdengo/Herva Nelli/Frank Guarrera/Teresa
Stich-Randall, NBC Symphony), RCA Victor
Giuseppe Verdi, Requiem (1950, Renata Tebaldi/Cloe Elmo/Giacinto Prandelli/Cesare
Siepi, Orchestra del Teatro alla Scala), IDIS
Giuseppe Verdi, Requiem (1951, Herva Nelli/Fedora Barbieri/Giuseppe Di
Stefano/Cesare Siepi, Robert Shaw Chorale/NBC Symphony), RCA Victor
Giuseppe Verdi, Un ballo in maschera (1954, Herva Nelli/Richard Tucker/Robert
Merrill/Claramae Turner, NBC Symphony), RCA Victor
Richard Wagner, Die Meistersinger (1937, Festival di Salisburgo, Hans-Hermann
Nissen/Henk Noort/Maria Reining/Kerstin Thorborg/Hermann Wiedemann/Herbert
Alsen/Anton Dermota)
Documenti[modifica | modifica wikitesto]
I beni che documentano la vita di Toscanini sono stati dati dai suoi eredi a
istituzioni pubbliche italiane e statunitensi. A New York presso la New York Public
Library si conservano molte delle partiture annotate e la rassegna stampa degli
eventi che videro protagonista il Maestro; alcuni documenti sono invece conservati
presso la Fondazione Arturo Toscanini di Parma; a Milano si trovano documenti
presso l'archivio del Museo Teatrale alla Scala, l'Archivio di Stato e il
Conservatorio di musica "Giuseppe Verdi"; il 19 dicembre 2012 vi fu un'asta su
lotti di lettere e spartiti del Maestro: tutto ci� rischiava di andare disperso, ma
60 lotti su 73 andarono all'Archivio di Stato[51].
A Parma si visita la Casa natale di Toscanini e, all'interno del Museo storico del
Conservatorio "Arrigo Boito", si visita una ricostruzione dello studio personale
della casa di via Durini a Milano, con suoi oggetti e documenti reali[52][53].