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Novembre 201 6 - N. 10
DIETE
Prevenire e
contrastare i
malanni invernali
con l’alimentazione...
è possibile?
Vero o falso
“Senza olio
di palma”
è sinonimo
di qualità?
Quando sei al supermercato ti
basta leggere sulla confezione del
prodotto “senza olio di palma” per
convincerti a comprare?
Editoriale – a cura del Prof. Michele Rubbini
I
n questo numero del Jour-
nal abbiamo voluto riprendere
una tematica, che, se pur già
affrontata in precedenza con
grande rigore scientifico da Vin-
cenzo Brandolini, rimane di gran-
de interesse ed importanza, me-
ritando quindi un ulteriore messa
a punto.
Chiara Manzi e Francesca Grisenti ritornano con
due distinti articoli sul tema dell’Olio di Palma fo-
calizzando due diversi punti di vista. L’Articolo di
Chiara Manzi riguarda una sistematizzazione, più
accessibile ai lettori, ma non per questo meno ri-
gorosa dal punto di vista scientifico, dei rischi che do erano voce isolata non hanno esitato a denun-
l’uso di questo Olio comporta per la salute. ciare la pericolosità dell’Olio di Palma. Francesca
Grisenti, affronta da un diverso punto di vista la
Non vi è dubbio che sia la raffinazione - il tematica, chiarendo come la affermata “assenza
processo di lavorazione dell’olio - che indu- di olio di palma” sulle etichette di svariati pro-
ce la produzione dei cosiddetti contaminan- dotti non sia sufficiente di per se a garantire
ti di prodotto che nell’olio di palma risultano sicurezza nutrizionale, ma al contrario, spesso a
essere genotossici. tale affermazione corrisponde l’uso di altri prodotti
o sostanze altrettanto pericolose per la nostra sa-
lute. Suggerimenti molto accurati e circostanziati
concludono entrambi gli articoli, che ancora una
volta chiariscono il significato che vogliamo dare
al termine “sicurezza nutrizionale”, ed al ruolo che
la nostra Academy intende, nei fatti, ricoprire sul
terreno della salvaguardia della salute delle per-
sone.
Proprio sull’aspetto della trasposizione in termini
concreti di ciò che intendiamo quando trasferiamo
in cucina la nostra idea di sicurezza nutrizionale
legata alla Culinary Nutrition, Maria Mattera ci of-
fre, tra le diverse ricette, suggerirete da altrettanti
Chefs Evolution , formatisi nei nostri Master, quel-
la del Risotto alla Milanese. Un classico rivisitato
seguendo le regole di Cucina Evolution, per man-
giare sano, conservando ed esaltando i sapori e
Perché si formano e perché così numerosi proprio con una attenzione particolare alla salute.
nell’olio di palma è chiaramente spiegato nell’ar-
ticolo così come l’elevato consumo indotto dalla
presenza di tale olio in tanti prodotti industriali
destinati al consumo alimentare, rimane un indice
di pericolosità anche in presenza della diminuzio-
ne della concentrazione dei contaminanti. La no-
stra presa di posizione, quindi, antecedente alla
Scientific Opinion dell’EFSA, inquadrava la
problematica nelle sue giuste dimensioni e
ci posiziona tra coloro che anche quan-
2
Editoriale – a cura del Prof. Michele Rubbini
E’ infatti ancora una volta la sinergia tra gusto e In definitiva un numero molto ricco di spunti ed
salute l’elemento caratterizzante delle ricette che occasioni di riflessione: sempre all’insegna del-
vengono proposte: un elemento che rende unica la salvaguardia della salute e del principio , per
la Culinary Nutrition nella sua battaglia per un cibo noi insostituibile, che si può mangiare bene, con
buono e che fa bene. grande soddisfazione per il nostro palato, ma an-
Di grande interesse il contributo di Elena Afa- che contemporaneamente salvaguardare la no-
nasyeva che con un articolo di grande rigore stra salute, con accorgimenti semplici sia nella
scientifico approfondisce una tra le problema- scelta degli alimenti che nel modo di prepararli.
tiche più interessanti e coinvolgenti: il ruolo che Buono e che fa bene dunque, la parola d’ordine
alcuni specifici Componenti alimentari bioat- che ci distingue e che ancora una volta con que-
tivi possono avere nel potenziamento delle sto numero del Journal vogliamo sottolineare.
difese immunitarie. Con questo articolo, Elena
ci offre un approfondimento concettuale, puntuale Michele Rubbini
ed un elenco di alimenti da inserire nella nostra Professore del dipartimento di Morfologia,
abitudine alimentare al fine di avere una maggiore Chirurgia e Medicina Sperimentale dell’Università
capacità di rispondere agli insulti ed aggressioni ai di Ferrara
quali soprattutto nelle stagioni fredde, dobbiamo
fare fronte. Clicca qui per lasciare il tuo commento
3
AUTORI
Hanno contribuito a questo numero
CHIARA MANZI
Fondatrice di Art joins Nutrition Academy, l’Accademia Europea di Culinary Nutrition,
la branca della nutriziona applicata alla cucina (www.nutrizioneincucina.it)
Presidente dell’Associazione per la Sicurezza Nutrizionale in cucina
Docente al Master di Medicina Estetica dell’Università di Roma Tor Vergata.
Autrice di diversi libri divulgativi sulla Nutrizione in Cucina
MICHELE RUBBINI
Professore del dipartimento di Morfologia, Chirurgia e
Medicina Sperimentale dell’Università di Ferrara
5
Voglio essere Chiara
Cancerogeno,
CE+glicerolo 28,56 mcg/die** 39,55 mg/10 g 11 mcg/100 g 13,4 mcg/100g
genotossico
2-MCPD Tossico per reni Dati insuff 15,65 mcg/10 g 13,5 mcg/100 g 10,3 mcg/100g
Concentrazioni di contaminanti riscontrate in alcuni alimenti. FONTE: Efsa Scientific Opinion Adopted: 3
March 2016
doi: 10.2903/j.efsa.2016.4426
DGT (dose EM
Sostanza Rischio giornaliera EM bambini bambini forti EM adulti
tollerabile) consumatori
Cancerogeno, 0,4 mcg/kgPC/
CE+glicerolo 0,3-0,9 mcg/kg 0,8-2,1mcg/Kg 0,1-0,7mg/kg
genotossico die **
Tabella 3. Livelli di esposizione media ai contaminanti. FONTE EFSA SCIENTIFIC OPINION ADOPTED:
3 March 2016
doi: 10.2903/j.efsa.2016.4426
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COSA STANNO FACENDO
LE INDUSTRIE?
Le industrie, su indicazione dell’EFSA, stanno cer-
cando di studiare nuovi processi di lavorazione per
ridurre la formazione di questi contaminanti. Ad oggi
il problema non è stato ancora risolto, ma sono di-
sponibili metodi analitici, validati per un ampia gam-
ma di alimenti, in grado di valutare le concentrazioni
di 3-monocloropropandiolo (3-MCPD), e 2-mono-
cloropropandiolo (2-MCPD). Ricordiamo che in Italia
il consumo di olio di palma negli ultimi 5 anni è qua-
druplicato (dati ISTAT).
CONSUMATORE, COSA
TI CONSIGLIO?
Scegli prodotti senza olio di palma, ma non ti accon-
tentare di questa garanzia. Eliminando un ingredien-
te ricco di sostanze cancerogene dall’alimentazione
facciamo un primo passo importante ma non basta.
Per completare l’opera a parità di prodotto, scegli
quello che ha più fibra e meno zucchero, più vita-
mine e meno grassi, e tieni d’occhio anche il sale
spesso abbondante anche nei dolci.
Chiara Manzi
Si ringrazia per il contributo all’articolo per tutti gli
aspetti chimici il prof. Vincenzo Brandolini Ordi-
nario di Chimica degli Alimenti
Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche
Università di Ferrara
PLUS NUTRIZIONALI
1 Ricca di fibre
Dagli ultimi studi effettuati dall’EFSA è emer- Olio di girasole 11% 33% Si
so inoltre che durante il processo di raffinazione Olio di oliva
14% 81% No
dell’olio di palma si sviluppano sostanze genotos- extravergine
siche. Tale studio è stato presentato e spiegato
Burro di cacao 60% 36% No
approfonditamente nel Journal of Culinary Nutri-
tion (n°8) di agosto dal Professore Vincenzo Bran- Olio di mais 13% 83% Si
dolini e ripreso in questo numero da Chiara Manzi
come olio di girasole, di oliva, di mais, altri sono
passati dalla padella alle braci sostituendolo con
OLIO DI PALMA:
olio di cocco, burro di karitè e burro di cacao.
COME VIENE SOSTITUITO? Questi grassi infatti hanno un contenuto di grassi
Dopo l’allarme olio di palma numerose industrie
saturi superiori al palma; il più emblematico è l’o-
sono corse ai ripari sostituendolo con altri grassi
lio di cocco con l’ 87% di saturi.
per poi poter scrivere sulla confezione la dicitura
“senza olio di palma”.
Come possiamo vedere nella tabella anche
Con cosa è stato sostituito? Mentre alcune azien-
il burro ha una percentuale di grassi saturi
de hanno optato per oli qualitativamente migliori
simile all’olio di palma ma grazie all’assen- 13
za di trans si può considerare un grasso qualitati- In conclusione: “Senza olio di palma”
vamente migliore e da preferire, se utilizzato nelle sinonimo di qualità? Falso!
giuste quantità.
QUALI PRODOTTI SCEGLIERE?
Un altro olio che compare sempre più spesso nelle
Preferisci i prodotti che non contengono olio di
etichette è l’olio di colza, da decenni sotto accusa
palma ma verifica che questo sia stato sosti-
per il suo contenuto di acido erucico. L’acido eruci-
tuito da un olio che ha una quantità di saturi
co è un composto tossico per l’uomo e un regola-
inferiori, quindi: oliva, girasole, arachidi, soia,
mento europeo varato nel 2014 fissa il limite massi-
mais, riso e per le ragioni già dette anche burro.
mo di acido erucico a 50 g/kg negli alimenti e nelle
Oltre alla qualità delle materie prime verifica i
miscele di oli utilizzate nell’industria e 10 g/kg negli
valori nutrizionali e la posizione degli ingredien-
alimenti destinati all’alimentazione dei bambini.
ti ricordandoti che in etichetta sono indicati in
Per ovviare al problema dell’acido erucico, dopo
ordine decrescente di peso.
un’intensa selezione delle colture, si è ottenuta una
Ad esempio se stai scegliendo dei biscotti non
nuova varietà chiamata “canola” a basso contenu-
prendere quelli che hanno lo zucchero al primo
to di acido erucico. Non ci sono evidenze scientifi-
posto o un grasso al secondo posto. Sono da
che dell’effetto di questo olio sulla salute.
preferire quelli che hanno un’etichetta simile
a questo ordine: farina, fecola, inulina (fibra),
C’É UNA SOLUZIONE A zucchero, olio extravergine, uovo…
TUTTO QUESTO? La prossima volta che vai al supermercato non
L’Art joins Nutrition Academy con il supporto di AS- ti fermare alla “facciata” delle confezioni, leggi
SIC affianca quotidianamente le aziende fornendo l’etichetta e se hai qualche dubbio o curiosità
loro una consulenza per arrivare all’obiettivo più scrivici o inviaci l’etichetta.
importante, senza aumentare i costi ne diminuire la
shelf-life del prodotto: dare alla gente un prodotto
Dott.ssa Francesca Grisenti
che non solo sia buono ma che faccia anche bene,
Laureata in Scienze Gastronomiche all’Università
con le giuste calorie, con meno grassi e zucche-
degli Studi di Parma - Diplomata in Culinary
ri,più fibre, vitamine e minerali; privo di sostanze
Nutrition
nocive e contaminanti di processo.
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E sono proprio queste le caratteristiche che dob-
biamo valutare, nel loro insieme, prima di acquista-
re un prodotto. Un alimento può non contenere olio
di palma ma essere fatto con olio di cocco o avere
un’elevata quantità di zuccheri e pochissima fibra;
“senza olio di palma” non implica obbligatoriamen-
te che il prodotto sia salutare e bilanciato in tutti i
suoi nutrienti.
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Buoni da morire...anzi da vivere
CORNETTO EVOLUTION
Caratteristiche
nutrizionali kcal lipidi zuccheri semplici fibre
195 9g 3g 3g
Claims nutrizionali
Ingredienti
1 Ricco di fibra
• Farina di manitoba 0 • Olio di oliva
• Burro extravergine 1% 2 A tasso ridotto di zuccheri
• Fibra vegetale • Lievito madre
• Uova intere • Liposomi Minore aumento di glucosio
• Miele • Bacche di vaniglia 3
ematico dopo l’assunzione
• Eritritolo • Scorza di limone
• Lievito di birra 4 Contiene Prebiotici
• Sale iodato
5 Con olio di oliva extravergine
www.cucinaevolution.it
È solo buono o fa anche bene?
I
l risotto alla milanese, piatti tipico della La risposta è SI perché quando in cu-
cucina lombarda, è gradito ai buongustai del cina entra la Culinary Nutrition è vie-
Nord Italia e non solo. Il motivo è facilmente tato vietare!
intuibile è un piatto goloso e semplice da prepa-
rare…ma se dici risotto dici burro, un condimento La ricetta che proponiamo è stata realizzata dallo
ad elevato contenuto calorico e costituito da una chef, diplomato in Culinary Nutrition e cucina an-
quota altrettanto elevata di acidi grassi saturi che tiaging, Theo Penati. Lo chef è patrono del risto-
possono svolgere un ruolo negativo negli equilibri rante brianzolo Pierino Penati, dove il risotto alla
metabolici e contribuendo pertanto al determini- milanese è un must. Limitare i grassi è stata una
smo di varie patologie. bella sfida, ma il risultato è sorprendete, provare
per credere!
Allora è possibile mangiare il risotto
alla milanese restando in forma? Il confronto non ha paragoni!
Risotto alla milanese
“Giallo Zafferano”
Ingredienti per una porzione:
• Riso Arborio 90 g
• Parmigiano grattugiato 40 g
• Burro 30 g
• Pistilli di zafferano + 1 bustina
• Vino bianco 200 ml
• Brodo vegetale q.b.
Il risotto alla milanese di Theo Penati ha: Ricordiamo che i carotenoidi sono liposolubili: un
risotto mantecato senza alcun grasso non per-
1. la metà delle calorie; metterebbe l’assorbimento di queste importanti
2. meno di 1/3 dei grassi; sostanze. La cucina «light» raramente è antiaging!
3. lo stesso gusto del piatto tradizionale.
1. IL METODO DI PREPARAZIONE
GUSTO&BENESSERE
Lo chef riesce a mantecare il risotto con poco bur-
ro utilizzando un metodo di preparazione partico-
lare: tostatura del riso senza grassi, cottura a fuo-
co vivo per creare cremosità grazie alla fuoriuscita
dell’amido dal riso e mantecatura finale con burro
e parmigiano a bassa temperatura.
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Ecco come realizzare un risotto alla milanese ricco IL CONSIGLIO IN PIÙ!
di Gusto&Benessere. Per arricchire il risotto di fibra, un nutriente
Mettere in ammollo i pistilli di zafferano in una taz- importante che ci permette di sentirci più sazi
za con acqua o brodo bollente in infusione per un con meno calorie, si può aggiungere l’inulina.
paio d’ore in modo che rilascino il colore dorato L’inulina è una fibra solubile composta da
che tanto ci piace. lunghe catene di fruttosio ed ha caratteri-
Riporre nel congelatore il burro e il parmigiano stiche molto interessanti poiché favorisce
grattugiato. la digestione, riduce il colesterolo, migliora
Rosolare lo scalogno tritato molto finemente in la qualità del microbiota orientandolo verso
pentola antiaderente con 2 spruzzi di olio e un piz- una maggiore composizione in lattobacilli e
zico di sale iodato. Bifidobacilli.
Aggiungere il riso, tostarlo e unire lo zafferano e il
sale. Queste e tante altre ricette puoi trovarle nel libro
Portare a cottura il riso aggiungendo il brodo in cui “Antiaging con gusto” della Dott.ssa Chiara Man-
abbiamo ammollato lo zafferano e brodo di ottima zi, massima esperta in Europa di Culinary Nutri-
carne precedentemente sgrassato. tion e cucina antiaging.
Cuocere il riso per 16-18 minuti a fuoco vivo.
A fine cottura mantecare con il burro e il parmi- Maria Mattera
giano appena tolti dal congelatore, mescolando Dietista & Culinary Nutritionist
energicamente.
Servire il risotto in un piatto piano ben caldo e
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stenderlo bene dando dei piccoli colpetti con il
palmo della mano sotto il fondo.
Il piatto più solare della cucina milanese è servito!
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Vieni a scoprire il Master
in Culinary Nutrition e
Cucina antiaging
www.nutrizioneincucina.it
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Diete
Prevenire e contrastare i
malanni invernali con
l’alimentazione...è possibile?
L
’arrivo dei primi freddi può pasta, riso, farro, orzo preferendo i ce-
causare l’indebolimento del- reali integrali; fonti proteiche come car-
le difese immunitarie e fa- ne, pesce e legumi. É sconsigliato il consumo di
vorire l’insorgenza di patologie da zuccheri semplici, dolci e alimenti ad elevato contenu-
raffreddamento quali raffreddo- to di grassi. É preferibile limitare il consumo di latticini
re e influenza. L’alimentazione può e carne suina in quanto favoriscono la produzione di
contribuire a rafforzare il sistema muco.Inoltre è importante mantenere un adeguato stato
immunitario e aiutarci a prevenire diidratazioneattraverso il consumo di acqua, ma anche
l’insorgenza di febbre, raffreddore the, tisane e infusi. Le bevande calde, ma anche i brodi,
e mal di gola. É consigliabile seguire i minestroni e i passati di verdura creano vasodilatazione
un’alimentazione bilanciata e varia e beneficio per le vie aree superiori irritate, con effetto
tutto l’anno per sostenere il nostro fluidificante. Il fumo di sigaretta è controindicato in quan-
sistema immunitario, assumendo to aumenta la formazione di muco a livello dell’appara-
quotidianamente 3 porzioni di ver- to respiratorio ed inibisce l’azione delle ciglia disposte
dura e 2 porzioni di frutta al giorno. all’interno delle cavità nasali nel liberarsi dello stesso.
Vediamo nello specifico quali alimenti e nutrienti preferi-
Durante i periodi malattia l’appetito può diminuire, ma re per rafforzare il nostro sistema immunitario...
è consigliabile non saltare i pastiper fornire l’energia e
i nutrienti di cui il nostro organismo ha bisogno. Pre-
ferire il consumo di piccoli pasti a base
di frutta e verdura di stagione anche
sottoforma di minestroni, passati di
verdura, spremute e centrifugati;
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carboidrati complessi come pane,
Vitamina C
Alimento
(mg/100g p.e.)
Peperoncini piccanti 229
Ribes 200
Peperoni, rossi e gialli 166
Prezzemolo 162
21
Ferro
Alimento
(mg/100g p.e.)
Cacao amaro in polvere 14.3
Crusca di frumento 12.9
Fagioli - Borlotti
9
secchi crudi
Fagioli - Cannellini
8.8
secchi crudi
Rosmarino 8.5
Lenticchie secche crude 8
VITAMINA E
Radicchio verde 7.8
La vitamina E ha un’azione antiossidante e ha un Soia secca 6.9
effetto protettore sui linfociti. Il fabbisogno giorna-
liero di vitamina E è di 13 mg per l’uomo, 12 mg per Ceci secchi crudi 6.4
la donna e 5-8 mg per il bambino. Le mandorle (26 Cozza o mitilo 5.8
mg vitamina E/100 g p.e.) e l’olio extra vergine d’o-
liva (22,4 mg vitamina E/100 g p.e.) sono una buona Albicocche, disidratate 5.3
fonte di vitamina E. Attenzione a non eccedere nelle Fiocchi d’avena 5.2
quantità di consumo giornaliero di questi alimenti in
quanto hanno anche un elevato contenuto di grassi.
Rughetta o rucola 5.2
Cioccolato fondente 5
Albicocche, secche 5
Uova di gallina, tuorlo 4.9
Piselli secchi 4.5
Prezzemolo 4.2
Spigola 4.1
Grano saraceno 4
Prugne secche 3.9
Cavallo 3.9
FERRO, ZINCO E SELENIO Miglio decorticato 3.5
AGLIO
T
ante le pubblicità di bevande per sportivi
L’assunzione raccomandata per la popolazione
e integratori che reclamano la presenza di
(PRI) di magnesio per i bambini e adolescenti è di
magnesio, ma vi siete mai chiesti quali sono
80-150 mg/die, per un uomo adulto è di 240 mg/die.
i reali benefici di questo sale minerale per la
nostra salute?
ALIMENTI RICCHI IN MAGNESIO:
UN MICRONUTRIENTE CON UNA ECCO QUALI SONO!
Il magnesio si trova in concentrazione maggiore in
“MACRO-IMPORTANZA”
alimenti vegetali: cereali integrali, fagioli, soia, frutta
Il magnesio, come gli altri sali minerali è un micro-
secca, spinaci e carciofi. Il magnesio è contenuto,
nutriente, ovvero sostanza necessaria al nostro
anche se in minor quantità, anche in alimenti animali
organismo in piccole quantità ma non per questo
come formaggio, tacchino, gamberi e cozze.
meno importante: il magnesio infatti non può essere
prodotto dal nostro organismo e l’unico modo per
assumerlo è proprio attraverso la nostra alimenta-
zione.
Pasta 480 g
Mandorle 90 g
Nocciole 150 g
Noci 183 g
Soia 97 g
Ilaria Roncaioli
295 mg di Nutrizionista - Nutritional Therapist - Culinary Nutri-
tionist - Responsabile dell’Art joins Nutrition Aca-
Magnesio demy del Centro-Sud