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Appunti storia dell'architettura 1

Storia dell'architettura 1 (Università degli Studi di Roma Tor Vergata)

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Storia dell’architettura 1
3/10/11

Ordine architettonico: sistema di colonna-capitello-trabeazione presente negli edifici; viene utilizzato fino al
1800(invenzione del cemento armato che strideva se usato per l’ordine a causa del nuovo materiale)
subendo diverse evoluzione a seconda della società; dopo l’ordine si ha lo sviluppo della tipologia(definita
la funzionalità di un edificio-edificio ecclesiastico, edificio per governo pubblico, ecc..)

L’ordine era fondamentale per la progettazione di edifici(fino al 1800) e l’evoluzione si palesa per esempio
nell’elemento comune della colonna ma con diverse lavorazioni di società in società. Quindi l’architettura è
l’espressione della società in cui si sviluppa.

L’ordine viene utilizzato da molte popolazioni per diversi motivi di cui il primo è una necessità di sostegno,
ma anche perché l’ordine riporta l’armonia tra le parti in virtù di rapporti proporzionali tra colonna-
capitello-trabeazione. Si ricercano i rapporti proporzionali perfetti dell’ordine greco e si tenta di dedurli nel
Rinascimento da edifici crollati. Si parla di “Symmetria” ovvero la perfetta armonia di tutte le parti(es.
Partenone greco).

L’elemento che fonda i rapporti proporzionali è il modulo di base che è rappresentato dalla misura del
diametro alla base della colonna. In funzione di tale modulo, si definiscono le altre parti dell’ordine(altezza
colonna ecc..)

Ordine classico = ordine architettonico greco

Il Partenone(dorico) è esempio di perfezione classica: perfetto rapporto proporzionale di ogni parte con il
tutto, perfetta armonia

Nel Rinascimento V. Scamozzi(in “idea dell’architettura universale”, 1615) graficizza l’ordine e le


proporzioni mostrando come l’armonia proporzionale di fondi sul modulo di
base(http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/Modulo_ordini_Scamozzi.jpg)

L’evoluzione dell’utilizzo dell’ordine è evidente nella Grecia antica dove inizialmente i templi erano costruiti
in legno e le travi avevano la mera funzionalità di sostegno. Successivamente si passò alla pietra, ma la
funzione rimaneva sempre quella di sostegno(funzione strutturale). Con l’invasione della Grecia da parte
dei Romani la funzione dell’ordine evolve. Infatti i romani osservano la perfezione armonica del Partenone
capendo che l’ordine è proporzione. Pertanto ricercano questi segreti delle proporzioni armoniche di Atene
per applicarle alla loro società. Infatti nella società romana l’ordine non ha solo la funzione strutturale
poiché i romani disponevano già del sistema costruttivo arco-volta che svolgeva la funzione strutturale(es.
Colosseo). Perciò l’ordine nella società romana svolge anche la funzione decorativa in quanto le colonne,
per esempio, venivano modellate grazie ad altri materiali ed essendo addossate agli archi, che svolgevano
la funzione strutturale, non dovevano essere necessariamente libere e staccate dall’edificio. Nonostante
questo nuovo sistema costruttivo(colonna e arco), l’armonia veniva comunque fondata su un sistema di
proporzioni.

L’ordine non comprende solo la colonna, ma anche il capitello e la trabeazione che dunque mantengono le
proporzioni. I romani sovrappongono i diversi ordini come nel Colosseo dove alla base c’è un ordine più
robusto(proporzioni forti-dorico), sopra la base un ordine più leggero(ionico) e infine il più
leggero(corinzio). La scelta di un ordine per un determinato edificio era correlata alla divinità a cui era

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dedicato l’edificio stesso(tempio di Apollodivinità forteordine robustodorico; divinità


femminileordine corinzio leggero). Il Rinascimento capì questa relazione ordine-divinità e infatti
Bramante nel tempio di S. Pietro in Montorio userà l’ordine dorico per il fondatore della chiesa. Nel
Colosseo viene tenuto conto sia della funzione strutturale dell’ordine ma anche del motivo divino.

ORDINE CLASSICO:

Fusto – Capitello – Trabeazione

Nei Romani c’è il “Piedistallo” che rialzava la colonna rispetto allo stilobate. Inoltre talvolta si poteva
trovare anche la base del fusto.

TRABEAZIONE: 3 parti: (http://www.decarch.it/wiki/images/7/74/SchemaOrdineArchitettonico.jpg)

1. Architrave (poggia sul capitello), liscia


2. Fregio (decorato)
3. Cornice

CAPITELLO: 2 parti: (http://s0.wdstatic.com/images/it/ll/3/33/Capitello-Dorico.gif)

1. Echino (parte inferiore)


2. Abaco (parte superiore, parallelepipedo)

FUSTO: si restringe verso il capitello, il modulo di base(diametro alla base) è diverso dal diametro finale; i
Greci costruirono le colonne studiando anche l’effetto che esse creavano all’occhio con l’intento di evitare
le distorsioni percepite dall’occhio stesso; il fusto è caratterizzato da 3 termini:

1. Scanalatura: non sempre il fusto è liscio ma può presentare delle scanalature a spigolo vivo(a
punta) o a spigolo piatto(non presenta la punta ma è appiattito)
2. Rudentatura: elemento curvo tra le scanalature alla base del fusto per evitare l’usura della colonna
3. Entasis: rigonfiamento alla base del fusto per evitare effetto di distorsione(percepito dall’occhio)
generato da colonna perfettamente dritta

A Roma durante l’età di Augusto si distinse per le sue qualità di architetto militare Vitruvio. Egli scrisse il
primo trattato di architettura (“De Architectura”) diviso in 10 libri dove parla di tutti i particolari del
processo costruttivo(dove costruire, quali sono le parti fondamentali, materiali e tecniche, le proporzioni, il
progetto architettonico, parla degli ordini architettonici-“genera”-relazionandoli alle divinità, i 3 ordini
fondamentali-dorico, ionico, corinzio; le tipologie-foro, teatro, terme; regole del costruire-contro terremoti
ecc..; decorazioni superficiali; l’uso dell’acqua nell’edilizia; regole di misurazione; macchine da costruzione).

La colonna deve essere perfetta perché personifica il corpo umano(perfezione proporzionale); i rapporti
proporzionali delle colonne sono i rapporti proporzionali del corpo umano e quindi l’armonia proporzionale
bisogna ricavarla dai rapporti proporzionali del corpo umano.

Un’opera architettonica può essere definita tale solo se risponde ai 3 principi di:

1. Firmitas: edificio solido che assolve a una funzione statica di sostegno


2. Utilitas: la funzionalità dell’edificio
3. Venustas: bellezza dell’edificio

La “venustas” dell’edificio si definisce in base a 3 canoni:

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1. Ordinatio: proporzionalità dell’edificio


2. Eurytmia: armonia proporzionale delle parti tra loro
3. Symmetria: proporzionalità delle parti tra loro e delle parti con il tutto

Gli ordini architettonici sono 5: ionico, dorico, corinzio, tuscanico, composito

Nel 1600, Vigola elaborò la regola matematica per le proporzioni tra le parti dei diversi ordini

Dorico: caratterizzato da metope(parti decorate) e triglifi(3 colonnine tra le metope) nella


trabeazione(http://static.tuttogratis.it/answer/answers/2275471/http:/www.brera.unimi.it/img/vedere/sc
heda/Metope.jpg) e da scanalatura a spigolo vivo

6/10/11

USO DEGLI ORDINI AD ATENE ED A ROMA

Differente costruzione dell’ordini e diverso uso/filosofia

Il sistema costruttivo dei romani era il sistema arco-volta che era conosciuto anche dai greci che però gli
preferivano l’ordine. Il contrasto tra le linee verticali e orizzontali dell’ordine(sistema trilitico), in aggiunta ai
contrasti di luce, genera emozioni più forti rispetto al sistema curvo dell’arco

Esistono fondamentalmente 5 ordini architettonici. Scamozzi li graficizzò con le relative misure


(http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/Modulo_ordini_Scamozzi.jpg)

1. Tuscanico
2. Dorico
3. Ionico
4. Corinzio
5. Composito

I Greci usano poco il corinzio e il composito(ordini leggeri), solo nei templi delle dee. Preferiscono usare il
dorico.

-Dorico: (http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e2/Ordine_Dorico.gif)

Gli elementi caratterizzanti sono: la trabeazione, i triglifi, le metope, le guttae, l’abaco, l’echino, il collarino,
le scanalature(a spigolo vivo)

Sullo stilobate poggia direttamente il fusto della colonna(senza base). Il fusto presenta 20 scanalature a
spigolo vivo. Il rapporto tra il modulo di base(diametro di base) e l’altezza della colonna è: 1/6 – 1/8 (infatti
l’ordine dorico si caratterizza per le sue proporzioni forti)

Collarino: incisione orizzontale che si trova all’attacco tra il fusto e il capitello e media il passaggio dalla
verticalità delle scanalature del fusto con l’orizzontalità del capitello

Nel fregio della trabeazione troviamo:

Metope: tavolette decorate a bassorilievo

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Triglifi: tre incisioni verticali frapposte tra le metope che ricordano il tempio primordiale in legno dove le
testate delle travi che comparivano sulla facciata venivano protette dall’usura con delle tavolette in pietra

Il tempio dorico è il più antico di tutti ed è per questo che riporta qualche dettaglio degli antichi templi in
legno

Guttae: elementi scolpiti che ricordano le teste dei chiodi fissati che sostenevano le travi nell’antico tempio
in legno (http://buffaloah.com/a/DCTNRY/doric/image/gut.jpg)

Echino fatto a cuscinetto e l’abaco a forma di parallelepipedo

Le colonne spesso non sono monolitiche, ma sono composte da rocchi(pezzi) poi fissati tra loro

Esempi: tempio di Apollo a Olimpia, Partenone

-Ionico:
(http://lh3.ggpht.com/_cF3jRislStE/SXonxh_iqtI/AAAAAAAAAb8/bjDFJojPcSY/OrdineIonico360per5.jpg)

Echino con volute e in parte scolpito ad ovoli

Presenta una base (base attica)

Fusto con 24 scanalature(spigolo piatto) e quindi maggiore slancio verticale

Rapporto tra il modulo e l’altezza della colonna: 1/8 - 1/9 (quindi un fusto più alto, più assottigliato)

Abaco sottile ed echino con volute. Il modello delle volute ioniche è il “nautilus”(
http://www.sealifegifts.net/user_images/NAUTILUS%20HALFS.jpg) che risponde all’armonia legge aurea

Nella trabeazione il fregio non è ripartito ma abbiamo un motivo continuo di decorazione. L’architrave
invece è divisa in fasce. Maggiore decorazione rispetto al dorico.

La base attica(http://web.mclink.it/MF3996/DecArch/Base.JPG) è divisa in tre fasce: toro superiore, scozia,


toro inferiore. Ogni fascia è separata dall’altra mediante i listelli(piccoli intermezzi tra le fasce).

L’ordine ionico creava sempre il problema del capitello. Infatti sul fianco del capitello non ci sono le
volute(in quanto esse possono essere viste solo frontalmente o da dietro). Allora per evitare di vedere il
fianco non decorato(antiestetico), si applicavano sui fianchi scoperti delle colonne più esterne le facce delle
volute(esempio: tempio di Atena nike) cosicché tutti e 4 i lati del capitello erano decorati.

-Corinzio
(http://lh4.ggpht.com/_cF3jRislStE/SXon1T2Qm5I/AAAAAAAAAcA/swI0Q0jSmG4/OrdineCorinzio360per
5.jpg)

Più snello dello ionico

La base e il fusto è come lo ionico ma il rapporto tra il modulo e l’altezza della colonna è 1/10. La
trabeazione è uguale all’ordine ionico tranne per il fregio che è ugualmente continuo ma è decorato con
dentelli

Capitello molto elaborato: l’echino si dilata(mentre nello ionico si schiacciava, le volute che rientrano).
Nell’echino sono rappresentate delle foglie di acanto.

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Caulicoli: piccole volute rappresentate sulla sommità dell’echino a raffigurare le gemme della pianta di
acanto per le nuove foglie

Timpano: superficie triangolare racchiusa nella cornice del


frontone(http://kigeiblog.myblog.it/media/02/02/535228657.jpg)

-Tuscanico:
Deriva dal tempio etrusco. Praticamente uguale al dorico tranne per il capitello più grosso e il fusto liscio.
Più basso e tozzo del dorico.

-Composito:

Uguale al corinzio, cambia solo il capitello dove compaiono le ampie volute dell’ordine ionico nella parte
superiore (http://web.mclink.it/MF3996/DecArch/1-1-4_CCompASev.jpg)

IL TEMPIO GRECO

I luoghi dove far sorgere gli edifici erano selezionati in modo attento

Il tempio greco(pagano) non ospita la celebrazione della messa, ma al suo interno può entrare solo il
sacerdote. La celebrazione con i fedeli si tiene all’esterno(area sacra). L’area è delimitata da un
muro(temenos). Pertanto l’architettura diventa un monumento da osservare.

Il tempio è composto da una cella(naos) che contiene la statua del dio. A protezione del naos c’è il pronao
che è un’estensione delle pareti del naos e che è interpretato anche come elemento che contraddistingue
la sacralità del posto tramite gli effetti di luce/ombra. Il basamento del tempio è il crepidoma(composto da
3 o 5 gradini). Lo stilobate è la parte superficiale del crepidoma dove poggiano le colonne.

Il tempio ha nomi diversi a seconda degli elementi(specialmente colonne) che lo compongono:

1) Octastilo: 8 colonne sul fronte principale, mentre sul fianco il numero delle colonne è il doppio+1
2) Esastilo: 6 colonne sul fronte principale, 13 sul laterale
3) Distilo: 2 colonne sul fronte principale, 5 sul laterale
4) Tetrastilo: 4 colonne

Le colonne sono l’elemento caratterizzante del tempio e si fanno altre distinzioni:


(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/ce/Templi-greci-it.gif)

1) Tempio in antis: ha 2 colonne solo davanti e sono collegate al naos tramite il prolungamento delle
mura della cella
2) T. prostilo: colonne solo davanti alla
cella(http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQeMS9WV74m2ecD-
bSKcsmuZ2BJZocryAG9UM2oCSLFgW0F0XbHuV2o7BKW)
3) T. anfiprostilo: colonne sul retro e colonne davanti
4) T. periptero: colonne su tutti e 4 i lati
5) T. pseudoperiptero: colonne su tutti e quattro i lati ma una parte di esse è addossata al muro(usato
molto dai romani)

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Nel pronao l’ordine è diverso rispetto all’ordine nel colonnato. Infatti si usa spesso un ordine più
snello(esempio: se sul fronte ho il dorico, all’interno uso lo ionico)

ACROPOLI DI ATENE: (HTTP://WWW.ENCYCLOPEDIA.IT/IMAGES/5/500PX-MAPPA_ACROPOLI_DI_ATENE.PNG)

V secolo a.C.

Acropoli: luogo sacro, recintato dal “temenos”(recinto sacro) all’interno del quale ci sono gli edifici sacri

“Panatee” erano le feste religiose dedicate ad Atena

L’ingresso all’acropoli era fatto in modo monumentale per l’ingresso delle processioni religiose.

Apparentemente nella disposizione degli edifici nell’acropoli non pare esserci una logica geometrica. In
realtà tutto è studiato per creare una forte suggestione a colui che entra(per esempio, colui che entra vede
due lati del Partenone che così risulta molto suggestivo). L’entrata al Partenone era lontana dall’ingresso
all’acropoli di modo che il sacerdote potesse attraversare tutta l’area sacra(la disposizione quindi risponde
a motivi di ordine religioso/pratico).

Propilei: edificio monumentale per l’accesso all’acropoli strutturato in forma simmetrica e percorso da un
colonnato con ai lati edifici(come la biblioteca); colonne ioniche internamente, doriche esternamente;
primo esempio di edificio a pianta complessa perché doveva seguire la dinamica astrusa del terreno;
(http://share.dschola.it/itcpascal-
giaveno/arte/Arte%20greca/Acropoli%20di%20Atene/34%20Atene,%20Propilei-Ricostruzione.jpg)

IL PARTENONE

Architetti: Ictinos e Callicrate


Scultore: Fidia
Datazione: 447-438 AC

Fatto ricostruire da Pericle dopo le guerre persiane. Non è opera di un unico progettista. Ricostruito su una
piattaforma rialzata. Venne distrutto durante la dominazione turca nel 1687, quando, da deposito di armi,
venne fatto esplodere durante un’invasione. Costruito interamente con marmo pentelico.

Tempio ottastilo, periptero, ordine dorico, decorato a bassorilievo e con statue


(http://www.tamtamtravel.it/write/opere/operag2379.jpg)

Ingresso nella parte est dell’acropoli. La cella è divisa in 2 parti:

1) Ampio naos diviso in navate da colonne che chiudono lo spazio centrale dove c’è la statua di
Atena(volta ad est e ricoperta di oro e avorio per effetti di luce; statua crisoelefantina)
2) Dietro il naos c’è il “partheon” dove ci sono 4 colonne ioniche(di marmo pentelico) disposte a
quadrato al centro delle quali c’è il fuoco sacro

All’interno del naos ci sono due ordini di colonne doriche sovrapposte in proporzioni diverse rispetto alle
colonne sull’esterno(anche per l’interno si mantiene l’ordine dorico perché Atena è la dea della guerra, ma
con proporzioni meno forti rispetto all’esterno)

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Il rettangolo che contiene il fronte ottastilo risponde alla regola della “sezione aurea”. Il crepidoma
presenta gradini molto alti.

Per correggere le distorsioni oculari vengono presi una serie di accorgimenti ottici(assi verticali
leggermente inclinati verso l’interno, stilobate curvo convessamente, trabeazione curva convessamente,
ecc..)

PROBLEMA DEL TRIGLIFO D’ANGOLO: nel fregio, il triglifo all’angolo lascia un pezzetto di metopa perché
non chiude perfettamente l’angolo; per risolvere tale problema si cambiano alcune misure come per
esempio la grandezza della metopa ecc..

Nel Partenone per risolvere tale problema si modifica la distanza tra le colonne di modo da non essere
percepite dall’occhio. Infatti la distanza tra le colonne diminuisce progressivamente verso i lati di modo far
combaciare il triglifo con l’angolo e di modo da non percepire la diversa grandezza delle metope.

Fidia decora il fregio continuo intorno alla cella con le vicende panatenaiche. Mentre nel frontone inserisce
delle statue in rilievo

Nelle metope sono rappresentate delle battaglie(es. dei e giganti). Sui frontoni è rappresentata la nascita di
Atena. La parte sopra i capitelli era colorata(oro, blu,..)

ERETTEO (TEMPIO DELL’ACROPOLI)

(http://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/01/78/91/44/l-eretteo-con-il-portico.jpg)

Ambienti interni dedicati a dei diversi(Poseidon, Atena, Efesto, ecc..)


Costruito da diversi architetti. Presenta altezze differenti. Molto particolare è la “loggia delle cariatidi”
(http://www.turismoitinerante.com/php/img5/peloponneso-lombardi-01.jpg) davanti al tempietto per
Atena.

Le cariatidi erano le donne di Caria che si erano scagliate contro Atene e una volta sconfitte furono messe a
sostenere il peso della pietra che le sovrasta. Le colonne quindi diventano statue dove il capitello è la testa
e il fusto della colonna è il corpo.

Contrasta la regolarità del Partenone

Gli ordini architettonici a Roma


Roma non usa l’ordine solo per gli edifici religiosi ma anche per quelli civili(che avevano la stessa
importanza di quelli religiosi per i romani). Grazie a una differente tecnica costruttiva(sistema arco-volta e
materiali quali l’opus cementicium) gli edifici vengono modellati. Ma la modellazione avviene seguendo
sempre la proporzionalità dell’ordine.

Si abbina l’ordine all’arco(teatro Marcello, Colosseo, ecc..) creando così un nuovo sistema costruttivo. Le
differenze tra l’architettura greca e la romana sono le seguenti:

1) Uso non solo strutturale dell’arco ma anche decorativo


2) Abbinamento ordine-arco
3) Sovrapposizione degli ordini(es. Colosseo) creando così gerarchie di misure e non di bellezza
4) Modifica di alcuni elementi dell’ordine e introduzione del piedistallo

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A Roma si assiste ad un’innovazione tipologica in quanto l’ordine adesso viene reso parte integrante di tipi
di edifici già esistenti(es. arco di trionfo che presenta 3 aperture-due uguali e una più grande dove passa
l’imperatore). Così si ha la consacrazione di un tipo di edificio attraverso l’inserimento dell’ordine.

Attico: elemento superiore dell’arco di trionfo dove vengono incise le imprese dell’imperatore

La colonna e la trabeazione nell’architettura romana diventano un elemento unico e quindi se la colonna


non è addossata all’arco allora si porta con sé parte della trabeazione che dunque fuoriesce(la trabeazione
segue il capitelloeffetto plastico)
(http://foto.nosave.eu/img/staedte/Roma_01_2009/Arco_Trionfale_Roma.jpg)

LA TECNICA COSTRUTTIVA ROMANA

Dagli Etruschi i Romani riprendono l’uso sistematico della calce per creare delle malte molto resistenti.
Spesso i romani utilizzano anche la pozzolana per creare queste malte.

Malta=calce spenta + inerti(pozzolana, sabbia, ecc..)

Grazie all’uso di tali materiali, il sistema dell’arco è molto resistente e capace di sostenere pesanti sforzi.
Tale tecnica costruttiva è anche più economica rispetto a quella greca che invece richiedeva la continua
presenza di uno scalpellatore per la levigazione mentre i romani potevano ottenere dei grandi blocchi
grazie a delle semplici casseforme di legno.

La tecnica costruttiva romana fu uno dei motivi del grande successo dell’impero poiché si riusciva
facilmente ad esportare tale tecnica e quindi a costruire edifici civili in altre province di modo da facilitare
l’introduzione dei costumi romani nelle altre popolazioni(l’architettura che è espressione della società).

La malta idraulica, derivante dall’uso della calce e della pozzolana mischiati con frammenti di pietra,
costituisce l’opus caementicium fondamentale per le costruzioni romane(es. acquedotti)

Vitruvio parla di come formare tale calce nel “De Architectura”.

Pertanto i componenti del calcestruzzo romano sono:

1) Il legante(la malta)
2) Gli inerti(pezzi di tufo/mattone introdotti nella malta)
3) Il parametro murario esterno(elementi verticali di contenimento della gettata) (http://www.enco-
journal.com/journal/ej43/immagini/colle3.gif)

I parametri esterni si differenziano in diverse tipologie:

1) Opus mixtum: dove vengono usate pietre e mattoni


2) Opus incertum: dove vengono usate pietre a forma di parallelepipedo irregolare
3) Opus reticolatum: pietre squadrate regolari
4) …

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I fori nei resti delle pareti romane erano i fori di ancoraggio delle lastre murarie che coprivano il muro(non
lasciare la muratura a vista)

Grazie all’uso di misure facilmente comprensibili dagli schiavi(es. piede, mano, ecc..) si producevano grandi
quantità di mattoni. Per favorire il trasporto si usavano anche grandi lastre che poi sul posto venivano
tagliate. Esportabilità dei tipi edilizi.

10/10/2011

TIPOLOGIE ROMANE

-Le Terme

In Grecia le terme erano i bagni di rilassamento ed erano degli spazi aperti racchiusi da portici(ginnasi). In
Italia le terme sono inizialmente nelle case private(dove erano vicino alle cucine per sfruttare il vapore della
cucina). Nel corso degli anni, le terme subiscono una grande evoluzione(da sola vasca dove si faceva il
bagno a vero e proprio complesso di spazi diversi).

Generalmente le terme seguivano un percorso “ad anello”: prima di arrivare ai 3 ambienti principali,
bisognava attraversare le aree laterali(spogliatoi, ecc..). I tre ambienti principali delle terme sono:

1. CALIDARIUM: vasca con acqua calda


2. TEPIDARIUM: vasca con acqua tiepida
3. FRIGIDARIUM(NATATIO ALL’APERTO): vasca con acqua fredda

Le terme imperiali a Roma erano diverse. Le terme di Traiano(facenti parte dei mercati traianei), le terme di
Caracalla e le terme di Diocleziano(il più grande sistema di terme di epoca imperiale)

Le Terme di Diocleziano (298-306 dC)

Occupano uno spazio di 14 ettari e sono composte da un nucleo centrale(dove ci sono le 3 vasche
principali) e un recinto esterno con altri edifici dove si viveva la giornata (http://www.imperium-
romanum.it/IR/ingegneria/terme_diocleziano.gif). Era presente anche un’esedra da cui prende il nome
P.zza Esedra(Piazza della Repubblica)

Sistema ad anello, si entrava da parte posteriore e poi l’ambiente principale si trovava sull’asse del
complesso. Terme organizzate molto bene(orari, pagamento entrata, spazi donna e uomo, ecc..)

Botte di Termini: cisterna dove veniva raccolta l’acqua che poi veniva mandata nelle vasche. Nelle terme di
Caracalla il sistema di trasporto dell’acqua è facilmente comprensibile(la cisterna sta al di sopra del livello
delle terme quindi l’acqua si trasporta per caduta). Nelle terme di Diocleziano invece la botte di Termini e le
terme sono sullo stesso livello e quindi il sistema era più complesso. La cisterna delle terme di Diocleziano è
stata distrutta per costruzione piazza

Le terme di Diocleziano sono un esempio della tecnica costruttiva romana dell’”opus caementicium”. Usati
paramenti esterni che definiscono i limiti del setto murario e tra i quali veniva gettato l’opus
caementicium(malta+inerti). E’ stata usata la pozzolana che indurisce con l’umidità e quindi era perfetta
per l’ambiente termale

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Opus testaceum: nella costruzione del muro, veniva interposto ad una precisa altezza una lastra orizzontale
di laterizio per rendere più solida l’alta struttura

Copertura voltata: costruzione di un arco fatta con elementi(conci) che giungono fino al concio
centrale(concio in chiave). Il peso si scaricava solo sui due pilastri alla base dell’arco(http://open-
site.org/img/chirone/009Sist.Arco.gif)

Volta: sviluppo di un arco lungo una direttrice


(http://www.iltaglio.com/themes/iltaglio_com/uploads/products/products/2/Cassero%20Pse%20per%20v
olta%20%20a%20botte.jpg)

Volta a botte: scarica il peso solo lateralmente (http://www.3dita.it/index/wp-


content/uploads/2009/03/volta_liscia.png)

Volta a crociera: incrocio di due volte a botte, scarica sempre e solo sui 4 pilastri alla base
(http://www.rcvr.org/cultura/sda/crociera.jpg); possibilità di avere spazi più aperti rispetto alla volta a
botte

Nelle terme di Diocleziano le volte a crociera erano dette “a cassette” perché le nervature che formano la
croce della volta a crociera e che trasportano le forze e le fanno scaricare sui pilastri, erano fatte da 3 filari
di mattoni tra i quali era fatto il getto di opus caementicium.

Per riscaldare l’acqua si usava il sistema ipocausto: si riscaldava un ambiente intercapedine tra l’ambiente
riscaldato e l’ambiente con l’acqua (http://www.delfo.forli-
cesena.it/dirdisei/ipertesti/ipersito/forli%20romana/images/ipocausto.jpg)

Le terme di Diocleziano erano lontane rispetto alla città centrale e quando Vitige(re dei goti) invase Roma
nel 507 dC e chiuse gli acquedotti per far arrendere Roma, le terme caddero in disuso. Durante il Medioevo
rimasero in disuso e divennero terra di depredazione da parte dei cittadini che cercavano materiali di
decorazione per le loro abitazioni. Durante il rinascimento, con la riqualificazione di Roma condotta da Pio
IV, le terme vengono riqualificate. Oltre che per prestigio personale, il papa vuole risistemare le terme per
ridare credito ad una Chiesa in difficoltà durante il Concilio di Trento. Il progetto urbanistico prevedeva la
costruzione di una basilica(cristiana) sui resti delle terme(che rappresentano la Roma imperiale PAGANA). Il
progetto di questa basilica è affidato a Michelangelo. Progetto del “non-finito” perché egli non vuole
distruggere i resti per fare una nuova chiesa ma vuole conservare le strutture rimaste. Pertanto vuole solo
alzare dei muri che delimitino lo spazio della chiesa senza però distruggere i resti. Alza le mura nella zona
del tepidarium dove c’erano le 3 volte a crociera. Crea tre accessi alla Chiesa(2 ai lati e 1 sulla strada Pia). La
morte di Michelangelo mentre il progetto non era ancora finito porta ad una modificazione del suo
progetto da parte di diversi architetti che fanno perdere la semplicità del progetto michelangiolesco. I
luoghi intorno alla chiesa vengono dimenticati. Nel 1700, Vanvitelli decora la cupola d’ingresso alla
chiesa(dato che i due ingressi laterali erano stati chiusi) creando un cassettonato. Inoltre, vedendo che le
tre volte a crociera scaricano su 8 colonne in marmo rosso, Vanvitelli decide di creare 8 colonne in finto
marmo(senza una funzione strutturale ma solo decorativa dell’ingresso alla chiesa).

(http://www.santamariadegliangeliroma.it/images/Rilievi%20Piante%20Disegni/Dalla%20Mostra%20Perm
anente/rilievob.jpg)

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-Basilicae, Domus, Villae

La basilica romana era un edificio civile di edilizia pubblica

In Grecia c’erano edifici civili (stoà) spesso adibiti a funzioni giuridiche(stoà basileios) divisi in due navate
(http://www.kronoskaf.com/vr/images/thumb/d/d3/Stoa_Basileios.jpg/180px-Stoa_Basileios.jpg). Il
porticato tra le navate diventa successivamente un ambiente dove non si svolgono solo atti giuridici. Poi
aumentano le navate.

A Roma le funzioni civili sono svolte in edifici che si affacciano sulla piazza(atrium publicum: spazio aperto
contornato da edifici dove si svolgevano le funzioni civili). Successivamente l’atrium publicum viene anche
definito atrium regium che propriamente significava l’edificio dove il re(giudice) risolveva le cose civili.

Se la denominazione “atrium” viene usata nel IV-V secolo aC, nel III secolo aC si comincia ad usare il
termine “basilica”

La basilica nasce come edificio civile, solo successivamente il cristianesimo lo prenderà come tipo. “basilica”
è un termine greco ed è l’evoluzione dell’atrium regium. Vitruvio nel “De Architectura” parla della basilica:

1. Edificio costruito sulla piazza del foro(una sorta di piazza coperta)


2. Si svolgono attività di commercio
3. Rapporto larghezza/lunghezza basilica: 1/2-1/3
4. Colonnato interno circoscrive una zona centrale(spatium medium) circondato da portici laterali sui
lati lunghi e dai calcidi sui lati corti(zone dove si regolava l’attività della basilica)
5. Divisione in 2 piani(sopra si osservava quello che accadeva sotto); balaustra di protezione al
secondo piano

Basilica di Pompei: contraddistinta dalla presenza di due elementi particolari sui lati corti che erano spazi
dove in uno si cambiavano i soldi e nell’altro si svolgevano le elezioni
(http://www.vitruvius.be/pompbasilplan.jpg)

La navata centrale della basilica era più alta rispetto a quelle laterali per avere lo spazio per le finestre e
quindi per l’illuminazione (http://www.geometriefluide.com/foto/PIC2806O.jpg). Il tetto ligneo era
spiovente sulla navata centrale, semi-spiovente su quelle laterali
(http://www.roncoleverdi.it/FacciataChiesa.jpg)

Fori imperiali (55 aC): zone dove si svolge vita civile, l’elemento principale è la piazza(ai cui lati ci sono gli
edifici come le basiliche)

Basilica Ulpia(foro di Traiano): presenta due emicicli sui lati corti dove si svolgevano attività giudiziarie

La basilica era l’edificio che “chiudeva” la piazza (http://www.museoarcheo-


aquileia.it/scavi/foro/pix/pianta_foro.gif). Si trovava dal lato opposto dell’entrata.

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Edilizia Privata

Domus

Era propriamente la casa privata e inizialmente(IV aC) era caratterizzata da alcuni elementi:

1. Entrata (fauces)
2. Spazio aperto principale(atrium)
3. Due stanze separate da un corridoio(alae)
4. Giardino(hortus)

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f0/Domusitalica.png/481px-Domusitalica.png

Il tetto dell’atrium era aperto e a spiovente per raccogliere l’acqua in una cisterna(impluvium) incassata nel
pavimento

Tablinium: studio dove si tenevano le carte e gli oggetti preziosi

Alae: stanze laterali

Villae: Edilizia di campagna; più estese della domus; nascono da apprezzamento natura

Triclinium: sala da pranzo

Peristilio: giardino circondato da un quadriportico(nasce nelle domus nel III aC)


(http://www.ilpolittico.com/website/ita/images/stories/artisti/lazkano/Peristilio_Pompei.jpg)

Talvolta le domus presentavano 2 atrii (uno privato e uno pubblico dove si accoglieva la gente)

La villa prende le caratteristiche della domus; aumentano le dimensioni degli elementi della domus ma ci
sono anche altri elementi come per esempio un grande peristilio collegato ad un padiglione esterno che
veniva usato in un certo periodo dell’anno. Successivamente i padiglioni si ingrandiscono e diventano zone
dove il proprietario può dilettarsi (villae d’otium)

Palatium e Domus Augustana: nella sua domus, Augusto fa inserire anche un tempio e con Domiziano si ha
la costruzione del “Palatium”, ovvero l’aggiunta di altri 2 piani con altri edifici, e la domus augustana era il
piano centrale. Il piano inferiore scendeva fino al Circo Massimo
(http://uniquetoursofrome.com/The%20Palatine%20Hill_files/image012.jpg)

Villa Jovis: padiglioni molto grandi, disposta su più piani e i padiglioni svolgono la funzione di ambienti per
le cisterne d’acqua (http://centrocaprense.org/UserFiles/File/Villa%20Jovis%202.jpg)

Domus aurea(di Nerone): 80 ettari, padiglioni molto ampi; è il primo esempio di villa all’interno della città
costituita da grandi padiglioni divisi in stanze e sale grandi coperte(come la sala ottagonale ai cui lati ci sono
stanze) (http://www.vascellocr.it/pics/domus%20aurea/planimetria-domus-aurea.gif). La sala ottagonale è
caratteristica perché esprime la tecnica del calcestruzzo con paramento in mattoni che dà la possibilità di
creare una cupola circolare bucata centralmente per l’illuminazione. Stanze laterali illuminate da buchi
nascosti intorno al bordo esterno della cupola

Villa Adriana(Tivoli)(118-138 dC):

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/Villa_Adriana_Tivoli.jpg

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http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/villa_adriana1.TIF

120 ettari, simile al “Palatium”, gli edifici non seguono un preciso modello ma sono affiancati
(http://www.villa-adriana.net/img/piantina-upper.gif); caratteristico è il teatro marittimo che è il luogo più
privato
dell’imperatore(http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/MediaCenter/Gallery/Tempo%20libero%20e
%20Cultura/2010/villa-adriana/01-teatro-marittimo--324x230.jpg?uuid=4b689d28-4187-11df-bb0d-
a31217e8b40f). Introduzione anche di elementi orientali nella cultura romana, fusione di modelli orientali e
occidentali. Presenza di un edificio a tre esedre che sarà modello per i posteri
(http://www.italyaround.com/it/lazio/images/foto50.jpg ). Presenza del canopo(lungo bacino d’acqua)
incorniciato da un portico che alterna l’arco all’ordine(deriva dalla Siria)
(http://www.icsarsoli.it/LAVORI%20SITO%20%20NUOVO/ANTICOLI/FOTO%20ROMA%20BEATRICE/CANOP
O.jpg). Serapeo nel lato corto del canopo (era un luogo di ricreazione semicircolare con volte a spicchi)
(http://www.archeoxenia.com/image/images/serapeoassonometria.gif). Invece nella Piazza d’Oro presente
il vestibolo(pianta quadrilobata con volte a spicchi (http://www.ulixes.it/images/disegno_5.gif)

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/villa_adriana3.TIF

Presenza anche delle terme private che però non seguono il modello fisso romano ma sono più varie.

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/villa_adriana2.TIF

13/10/2011

L’architettura a Roma si può dividere in due fasi:

1. Età repubblicana (509 aC – metà del II secolo aC)


2. Età imperiale (metà II secolo aC – IV secolo dC)

In queste due fasi evolvono i tipi edilizi e anche l’uso e la modellazione degli ordini(la “varietas” di cui parla
Vitruvio)

L’ascesa di Roma (III – II secolo aC) è caratterizzata senza dubbio dalla conquista di Atene (86 aC) e dall’uso
di un sistema che garantiva la pace in tutto il regno. Con il termine “Lex Romana” si indica il fatto che i
romani utilizzarono un unico sistema giuridico in tutte le province. Gli elementi che garantirono invece la
“Pax Romana” furono diversi(l’uso di elementi architettonici-archi di trionfo-di Roma nelle province come
simbolo di imposizione del governo romano; il coinvolgimento delle popolazioni straniere nelle costruzioni;
la pianificazione urbanistica delle province)

-Età Repubblicana

Va dal 509 aC(cacciata degli Etruschi) alla metà del II secolo aC. In questa fase si caratterizzano alcuni tipi
edilizi:

1. Tempi (tempio di Vesta, tempio di Portunus)


2. Santuari (santuario della Fortuna Primigenia a Palestrina)
3. Teatri (teatro Marcello)
4. Foro (foro romano con la basilica Iulia e Aemilia)

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-Il Tempio

Edificio di culto situato nel “CAPITOLIUM”(ossia l’acropoli romana; luogo rialzato); a differenza dell’acropoli
greca, il capitolium non è recintato da un recinto sacro(il temenos greco) ma è più integrato con la città.

Il tempio romano riprende delle caratteristiche del tempio etrusco:

1) Il tempio romano è accessibile solo da 1 ingresso unico(e non era aperto da tutti i lati come il
tempio greco); vi è un’unica rampa di scale e quindi il fedele può salire il crepidoma solo dall’unico
lato con le scale
2) Il tempio romano sorge su un rialzo (podio) fatto in muratura e quindi si eleva rispetto al suolo(ma
su un rialzo artificiale e non naturale); spesso il portico vero è proprio si trova solo sul lato
principale
3) La cella si espande fino a far diventare i suoi lati le vere e proprie pareti del tempio; su tali pareti
spesso si applicano delle pseudo-colonne (tempio pseudo-periptero)
4) Il pronao è anche altare
5) Nel tempio etrusco la cella era unica
6) Nel tempio etrusco si usava lo stile tuscanico con fusto liscio e senza metope e triglifi

Il tempio romano a differenza di quello etrusco usa spesso la cella tripartita prolungandone sempre le mura
talvolta fino al fronte. Inoltre riprende dagli Etruschi il tetto a spioventi di grande spessore. I materiali
utilizzati per la costruzione del tempio erano la pietra, il legno, la terracotta.

Un esempio di tempio romano è il “Tempio di Giove Capitolino”(509 aC) che è il più vicino al tempio
etrusco(sorgeva sul capitolium e sul podio murario; scalinata di accesso unica; tripartizione della cella
dedicata a Giove, Giunone, Minerva; porticato solo su 3 dei 4 lati; tempio esastilo con 3 file di colonne
tuscaniche) (http://img4.fotoalbum.virgilio.it/v/www1-6/183/183139/340761/035-vi.jpg)

Tempio di Portunus (metà II secolo aC)

http://img830.imageshack.us/img830/8876/tempiodiportuno.jpg

Pseudoperiptero(semicolonne su 3 lati)

Stile ionico(dedicato a dio fluviale)

Elementi come la base, ecc.. che subiscono più forze sono fatti in travertino mentre tutto il resto del tempio
è fatto in tufo(che era stuccato per raccordare il bianco del travertino con il resto)

Tetrastilo (4 colonne sul fronte principale)

Tetto a spioventi

Tempio di Vesta(o di Ercole vincitore)

http://www.sesterzio.eu/rovesci/templicircolari_file/image002.jpg
http://t1.ftcdn.net/jpg/00/07/83/10/400_F_7831067_8rL3wvgORfkA6Afc9nriaeCer4Q5bdoa.jpg

Riprende il modello greco del tempio circolare(detto anche a pianta centrale)

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Pianta circolare; stile corinzio

In Grecia la tipologia circolare era dedicata a monumenti celebratori degli eroi(e non degli dei); in età
cristiana tale tipologia viene usata per la Madonna o per la celebrazione dei martiri(in età paleocristiana)

-Il Santuario

Complessi sacri in uso anche in Grecia

Santuario di Ercole Vincitore (metà II secolo) a Tivoli

http://www.inklink.it/inklink/photo/thumb/60.JPG

Uso del sistema di costruzione ad archi; edificio sacro circondato da recinto porticato; definisce la tipologia:
luogo sacro e di riunione

Santuario della Fortuna Primigenia a Palestrina (metà II secolo)

http://www.provincia.rm.it/agriturismoroma/upload/immagini/IMG200776_4253198.jpg

pianta pag. 49 (watkin)

Aggregato di spazi diversi collegati da rampe, scale, terrazze ecc.. su diversi piani

Scelta di un posto naturale suggestivo (mare)

Si trova in asse con la villa imperiale (costruita dopo il santuario)

Copertura a botte nelle esedre; la copertura era fatta a cassettoni (uno dei primi esempi di cassettonato
possibile grazie all’opus caementicium)
(http://www.tesorintornoroma.it/var/plain_site/storage/images/itinerari/la-via-prenestina/palestrina-
santuario-della-fortuna-primigenia/2426-1-ita-IT/Palestrina-Santuario-della-Fortuna-Primigenia_poi.jpg )

http://www.tibursuperbum.it/foto/escursioni/palestrina/smallStruttura.jpg

Altri elementi particolari(in ordine crescente) erano: l’area sacra(che ricordava lo stile basilicale; si trova
alla base), la terrazza delle esedre, la terrazza delle fornici(arcate in calcestruzzo), la cavea con doppio
portico corinzio, la rotonda finale(che conteneva la statua della dea)

Una sorta di percorso purificatorio prima di arrivare alla statua della dea

-Teatro (Greco e Romano)

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In Grecia nei teatri si teneva la rappresentazione tragica (raccontava qualcosa di accaduto o inventato con
fine educativo; far riflettere lo spettatore su certi aspetti della vita pubblica); il teatro era strettamente
legato con il culto di Dioniso e quindi rappresentava un posto di fusione di vita pubblica e sacra.

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/teatro_greco1.tif

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/teatro_greco2.tif

Gli attori usavano le maschere perché non dovevano suscitare emozioni particolari; il racconto era dettato
da un coro(in seguito i protagonisti saranno attori che interagiranno con il coro); il coro racconta la storia
secondo precise parti:

1) Prologo (introduzione)
2) Parodo (canto d’ingresso del coro; tale termine sarà strettamente legato con l’architettura teatrale
perché rappresenterà pure la parte da dove entrava il coro)
3) Episodi
4) Stasimi
5) Esodo (uscita del coro; legato ad architettura)

Cavea: gradinate adagiate su uno spazio naturale(non si costruisce, ma si trova così in natura) dove
sedevano gli spettatori

Orchestra: circonferenza al centro del teatro dove si svolgeva la rappresentazione

Scena: elemento panoramico dietro l’orchestra(non costruito artificialmente; paesaggio naturale di sfondo)

Parodo: porta di accesso del coro

Esodo: via di uscita del coro

http://2.bp.blogspot.com/_zs_oQcvX5_0/R1QvyWzK7-I/AAAAAAAAA-M/T2CMf6S8hS8/s1600-R/tgreco.gif

http://bitmovies.it/site/images/stories/sezioni/teatrogreco.jpg

http://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/01/78/89/33/teatro-di-epidauro.jpg

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/teatro_greco3.tif

Il teatro romano conserva qualche elemento del teatro greco.

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/teatro_greco_romano.tif

Il teatro romano non era costruito in base ai luoghi naturali(vs greco), ma veniva costruita una struttura di
sostegno in muratura su cui si reggeva il teatro che quindi ora è libero e può essere costruito dove è
necessario

Scaenae frons: fronte scenico che non lascia la scena alla natura, ma è una vera e propria scena costruita
artificialmente di modo che tutti gli spettatori vedano questa scena e non la natura retrostante

Anche Vitruvio nel suo trattato parla della costruzione del teatro romano

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http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/teatro_romano.tif

Teatro di Marcello (30 – 13 aC)

http://www.leonexiii.it/download/lavori_in_rete/aulularia/2copy.jpg

http://www.drammaturgia.it/recensioni/img/cat3/pietrini_1.1.jpg

http://www.homolaicus.com/storia/antica/roma/images/teatro_marcello2.jpg

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/teatro_Marcello.tif

Voluto da Cesare, finito da Augusto e dedicato a suo nipote (Marcello)

Segue lo schema del “theatrum latinum”(come lo definisce Vitruvio): l’orchestra non circolare ma
semicircolare non era riservata al coro ma ai senatori.

Maeniana: rampe di gradini costruiti in materiali diversi(quelli più bassi in pietra perché devono essere più
robusti, quelli più alti in legno)

La cavea poggia su muri radiali collegati da un sistema di volte


(http://www.comune.ascolipiceno.it/flex/images/D.8aa8809fe7a25a417d47/teatro_181x190.jpg)

Struttura chiusa a forma di palazzo

Primo esempio di sovrapposizione di ordini su 3 arcate con attico pieno (che poi sarà modello del Colosseo)

Anfiteatro Flavio (Colosseo) (71 – 80 dC)

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/Colosseo_1.jpg

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/Colosseo_2.jpg

http://www.blitzquotidiano.it/wp/wp/wp-content/uploads/2010/05/colosseo2.jpg

http://www.romeguide.it/monumenti/COLOSSEO/colosseofoto/Resize%20of%20ric1.jpg

http://curiosandoperoma.files.wordpress.com/2011/04/colosseo4.jpeg

http://www.vitruvio.ch/arcgallery/vitruvio/italia/roma/colosseo_13.jpg

Diverso dal teatro, costruito dalla dinastia dei Flavi. Il nome “Colosseo” deriva dal colosso di Nerone che vi
sorgeva accanto(statua).

È diverso dal teatro perché è chiuso da due semicirconferenze

Occupa lo spazio del lago che si trovava nella “Domus Aurea” di Nerone (morto nel 68 dC)

Sviluppo ovale su 2 assi di diversa lunghezza


(http://www.vitruvio.ch/arcgallery/italy/roma/colosseo_03.jpg)

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Fatto in muratura

Cavea in gradinate, ma al posto dell’orchestra c’è l’arena destinata agli scontri tra gladiatori
(http://www.livinginrome.com/info/foto/colosseo_vista_interna_1.gif). Inoltre presentava una serie di
ambienti sotterranei(depositi armi, spogliatoi, ecc..). Gli ambienti sotterranei furono costruiti da
Domiziano, quindi semmai ci furono le naumachie(battaglie navali) queste avvennero prima. Le fondazioni
del Colosseo sono molto profonde(una sorta di piano sotterraneo in travertino per sorreggere la struttura
su un terreno dove una volta c’era un lago). Capienza di 50.000 spettatori. Presenta il sistema radiale di
setti murari collegati con volte. I pilastri esterni fatti in travertino(soggetti a maggiori pressioni) così come i
pilastri interni e i setti murari(travertino+opus caementicium). Uso anche di volte a crociera per convogliare
le spinte sui pilastri. Gradinate in pietra e in legno(destinate a diversi settori della società romana).
Dall’esterno è possibile vedere i tre piani di arcate con ordine dorico(basso), ionico(centrale),
corinzio(superiore) in travertino (un totale di 80 arcate).

Intorno al Colosseo erano presenti altri edifici come le caserme per i gladiatori, i servizi tecnici, i depositi di
armi (armamentarium), l’ospedale (saniarium), l’obitorio (spoliarium).

L’ultimo livello del Colosseo era fatto in legno ma non era fatto per farvi stare gli spettatori. Infatti era
presente un sistema di vele (veliarium) per coprire la sommità del Colosseo in caso di sole battente.

Costruito in travertino, tufo e calcestruzzo. Per la costruzione il cantiere era ben organizzato. Cantiere
diviso in 4 settori coordinati per avere maggiore velocità di costruzione. Grandi dimensioni, grande quantità
di materiale, perfetta gestione interna, perfetta tecnica costruttiva, presenta diversi elementi che poi
saranno modello per altre architetture. Per la prima volta vengono usate le nervature nelle volte.
Consacrazione del sistema arco-ordine architettonico.

Sopra le 3 file di archi vi era un quarto piano(elemento attico) continuo e pieno, scandito da semipilastri
(lesene) che rispettano le proporzioni dettate dagli elementi dell’ordine architettonico(che sembra un
composito). La trabeazione è scandita da mensole(elementi sporgenti; http://www.the-
colosseum.net/images/mensole2.jpg).

All’epoca era riccamente decorato da statue e colori


(http://www.romeguide.it/monumenti/COLOSSEO/colosseofoto/colosseo%20ricostruzione.jpg)

-I Fori

Fori Romani(età repubblicana)

http://giornale.ilsettimosenso.com/SMM/FotoArticoli/411-430px-RomaForoRomano2.jpg

http://www.romeguide.it/MONUM/ARCHEOL/fori/pianta%20top.%20foro.jpg

Spazi pubblici di vita romana costellati da edifici di diverse funzioni(tempio, basiliche, la curia dove si riuniva
il Senato, il tabularium ovvero il luogo dove si tenevano i documenti come una sorta di archivio romano). I
fori si trovavano nelle province nello spazio generato dall’intersezione tra le due strade

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principali(decumano e cardo); a Roma non avviene ciò perché il foro sorge ai piedi del Campidoglio(sotto il
luogo dove c’era il tempio di Giove che stava sul colle). In epoca imperiale vi furono aggiunti monumenti e
modificazioni alle basiliche. Augusto ampliò tale foro in epoca imperiale per segnare la continuità tra
l’epoca repubblicana e quella imperiale

Basilica Iulia e Basilica Aemilia: seguono lo schema della basilica greca(stoà) come dice Vitruvio; la basilica
racchiude le funzioni del foro in un unico spazio suddiviso in spazi privati per i commercianti, per gli
avvocati, ecc.. Luogo di incontro della vita pubblica. Presenti le tabernae ossia vere e proprie botteghe dei
commercianti nella basilica. La Chiesa cristiana si rifarà alle basiliche per il concetto di riunione(non si rifà ai
tempi perché essi rappresentavano un posto di culto pagano)

Fori Imperiali(età imperiale)

http://www.archeoroma.com/piantaforiimperiali.JPG

Posteriori ai fori romani (di età repubblicana).

Foro Augusteo: Il primo foro imperiale fu di Augusto (2 dC) che lo fece costruire perpendicolare a quello di
Cesare. A differenza del foro romano, il foro imperiale segue un disegno rigoroso: circondato da porticati,
con il tempio in posizione ben precisa e l’aggiunta di due esedre separate dall’ambiente rettangolare
centrale da una fila di colonne perché in quelle due esedre si amministrava la giustizia. Distinzione dei
luoghi nel foro(tribunalia). Inoltre il foro di Augusto presenta il tempio di Marte Untore e si vede la
presenza del marmo di Carrara. I colonnati laterali del foro sostenevano un piano dove comparivano al
posto delle colonne le statue delle cariatidi(evidente ripresa dell’Eretteo di
Atene.(http://athes.ilcannocchiale.it/blogs/bloggerarchimg/Athes/foro_augusto.gif)

Foro di Traiano: costruito tra il 100 – 113 dC; presenta le due esedre (i cui schemi sono ripresi dai mercati
traianei che sembrano allungarle); grande Basilica Ulpia dove si segue lo schema del foro dato che presenta
anche essa le due esedre dove c’è la statua imperiale(stessi spazi di foro, cambia attribuzione); entrata
monumentale dalla parte della colonna traiana. Tempio del Divo Traiano. Mercati traianei(98-117 dC):
edilizia per il commercio, strutture commerciali disposte su percorsi ben definiti; emiciclo porticato che
riprende l’esedra del foro; impostati su 3 livelli attraversati da strada

17/10/2011

Basilica di Massenzio(308 dC): fa da cerniera tra i fori imperiali e i fori romani; si distingue per struttura
diversa rispetto alle altre basiliche perché le 3 navate non sono divise da colonne ma da pilastri con
funzione strutturale che la rendono più compatta(colonne monolitiche libere); abside alla fine della navata
centrale (dove c’era la statua di Augusto) (http://www.colosseo.org/media/immagini/Roma%20Antica%20-
%2020041201%20-%20Ieri%20e%20Oggi/Roma%20Antica%20-%2020041201%20-
%20Basillica%20di%20Massenzio%20prima-NET.jpg). (http://www.santagnese.org/img/massenzio.gif)
Navate laterali divise in ambienti rettangolari comunicanti tra loro(cappelle). Con Costantino si ha
l’aggiunta di un secondo abside (http://www.inftube.com/files/architettura/70_poze/image002.jpg) in uno
dei lati lunghi; rotazione dell’asse longitudinale di 90° e il nuovo asse è caratterizzato da una nuova entrata

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che dà sui fori imperiali. Pertanto l’abside diventa l’elemento principale della basilica, il cui progetto ruota
in funzione dell’abside stesso. Presenza di volte a botte con copertura muraria a cassettoni. Incrocio delle 3
volte a botte con la volta a botte della navata centrale(ortogonale) dà vita a volte a crociera nella navata
centrale. Le aperture semicircolari(che fungevano da finestre) superiori sono dette termali.
(http://aarome.idra.info/images/images/aarome/gatteschi/49.jpg)

Pantheon (118-125 dC)

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/Pantheon1.TIF

Tempio dedicato a tutti gli dei. Voluto da Adriano(così come Castel S. Angelo che prima era il suo mausoleo,
e il ponte degli angeli che collegava il mausoleo con il centro città). Edificio preservato dalla rovina perché
da quando è stato costruito ha sempre svolto una funzione(seppur diversa nel tempo). Diventa modello
dell’architettura. La cupola in muratura è la più grande esistente(diametro di 43 m); iscrizione sul fregio
(http://www.scuola.com/arte_storia/arte_pratone/imgs/pantheon1.jpg) porta a errore perché fa credere
che Agrippa fosse il committente, mentre in realtà fu Adriano che di ritorno dalle campagne in medio
oriente decide di far costruire tale edificio su un vecchio tempio inutilizzato fatto costruire da Agrippa e
dedicato a tutti gli dei. Con l’iscrizione Adriano vuole ricordare sia Agrippa ma più propriamente Augusto. Il
Pantheon prima era sopraelevato e incastonato in un portico rialzato che impediva di vedere il cilindro
murario retrostante, ma si vedeva solo il timpano e le colonne sul fronte (ottastilo corinzio). Gli elementi
che compongono l’edificio sono 3: (http://www.xanges.net/seib012/images/stories/sezion/A1/A1-3b1.jpg)

1. Pronao: a forma di tempio classico


2. Avancorpo: elemento mediatore tra la circolarità della cella e la rettangolarità del pronao
3. Cella: cella cilindrica

Si è pensato erroneamente a diversi periodi di costruzione perché le 3 parti presentano fondazioni diverse.
In realtà Adriano quando ha ricostruito il tempi ha deciso di mantenere parte delle fondazioni del tempio
pre-esistente. Infatti per il pronao ri-usa parte delle fondazioni del tempio di Agrippa(classico). La cupola è
sorretta da una fondazione di 53 m di diametro per creare una base solida che sostenesse la
cupola(funzione strutturale), mentre l’avancorpo e il pronao non hanno impellenti esigenze strutturali e
quindi presentano fondazioni diverse.

Adriano voleva creare un effetto sorpresa entrando in quello che all’apparenza era un tempio classico.
Infatti da fuori non si vedeva il cilindro murario, ma solo il fronte principale. L’innovazione è l’interno,
mentre l’esterno è classico e adatto alla città di Roma(anche per evitare violente innovazioni). L’architetto è
dubbio(Apollodoro di Damasco?), ma si sa che il lavoro è stato svolto sia dal architetto che dall’imperatore.
Nell’era cristiana si ha la consacrazione del tempio a tutti i santi(il che segna una continuità di dedica tra la
tradizione pagana e quella cristiana, unico esempio).

Il pronao è diviso in 3 navate (http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/Pantheon_1.jpg)


dove le 2 laterali si concludono con due esedre(nicchie), mentre la navata centrale si chiude con l’ingresso
al tempio(ianua). Percorso assiale che si conclude nell’abside che presenta ai lati due colonne solenni
(http://static.panoramio.com/photos/original/223599.jpg). La cella è caratterizzata da cappelle a pianta
semicircolare e rettangolare. I piccoli vuoti a semicerchio che si vedono sono delle aperture nella sezione
muraria utili per alleggerire e concentrare le spinte sul muro(reticolato nella foto della pianta). Le cappelle
sono chiuse da colonne che descrivono la circonferenza della cupola. Le colonne sostengono la trabeazione

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sopra la quale c’è l’attico con aperture sopra il quale sorge la cupola
(http://www.italyguides.it/img/med/pantheon10.jpg). La parete esterna che si vede della cupola non parte
dall’inizio della cupola ma da più in alto, quindi da fuori non si vede tutta la cupola(non si vede il piano di
imposta della cupola) (http://www.faustomancini.com/images/Pantheon5.jpg).

Nel pronao le colonne più esterne sono in granito grigio, mentre quelle più interne sono in marmo rosa. Nel
frontone una volta erano rappresentati i simboli imperiali(alloro, aquila, le vitte ovvero una sorta di nastri)
in bronzo dorato così come erano in bronzo dorato anche le coperture della cupola e del pronao.
Nell’avancorpo presente il calco di un timpano più alto che si suppone dovesse essere la reale altezza del
timpano(con colonne più alte). Tutto era rivestito in travertino. L’esterno del cilindro presenta due cornici
con mensole che scandiscono il corpo della cella
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/28/Pantheon_-_esterno_rotonda.JPG). La perfezione
delle dimensioni del Pantheon fa si che nella cella possa essere idealmente iscritta una sfera di 43 m di
diametro (http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/Pantheon_2.jpg). Nel pronao sopra la
trabeazione delle colonne c’è il sistema pilastro-volta per sopportare il peso della copertura(ma tale
sistema non si vede dall’esterno)
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/37/Pantheon_portico_IX.jpg)

La copertura in bronzo dorato fu levata per motivi militari e per decorare S. Pietro; spoglio del Pantheon
fatto dai Barberini che crea scalpore in Europa.

La presenza di archi di scarico murati(si trovano tra le cornici) e di volte di scarico in muratura mostra
l’apice della tecnica costruttiva romana

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/Pantheon2.TIF

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/Pantheon3.TIF

La volta della cupola è a cassettoni prospettici.

Nell’attico sono presenti decorazioni diverse (http://giornale.ilsettimosenso.com/SMM/FotoArticoli/554-


Roma_Pantheon_interno.jpg) con ritmi diversi (finestre e riquadri più densi con paraste di lieve aggetto
disegnate su piedistallo disegnato).

Per la costruzione furono necessari migliaia di schiavi. Divisione in vari cantieri sincronizzati tra loro (come il
Colosseo). La cupola fu costruita di forma emisferica con getto di calcestruzzo su centina(cassaforma in
legno) che non doveva crollare e pertanto non venne gettato tutto insieme ma si procedette per anelli
sovrapposti(veniva chiuso 1 anello al giorno). La centina(con l’esterno a cassettoni) era costruita sul piano
di imposta della cupola e non era fissata per terra(ipotesi errata per la non presenza di tronchi così alti).
Quindi cosi ogni anello era in equilibrio e indipendente rispetto agli altri e ciò permette di lasciare un buco
superiore perché non serviva un peso che premesse sull’emisfero della cupola.

Per rendere più solida la costruzione e permettere di lasciare bucata la cupola si procedette a costruire
seguendo la tecnica della differenziazione degli inerti
(http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/Pantheon_4.jpg). I materiali messi in ordine di
peso per funzione strutturale. Presenza di marmi policromi per la pavimentazione. I timpani delle edicole si
alternano da triangolari a semicircolari(che poi diverrà un modello di costruzione).

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ARCHITETTURA PALOCRISTIANA

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/paleocristiano1.TIF

50 – 313 dC età pre-costantiniana

313 dC: Costantino riconosce la religione cristiana e l’amministrazione passa al vescovo di Roma

Prima dell’Editto di Costantino i cristiani si riunivano nelle case private dove si facevano le celebrazioni nel
triclinium. Dal 250 dC cominciano a nascere i primi tipi edilizi cristiani.

La domus privata diventa domus ecclesiae(ovvero una casa fatta unicamente per le riunioni cristiane).
Queste erano i posti di riunione e celebrazione liturgica, mentre le catacombe erano le tombe dei cristiani e
non vi si riunivano per le funzioni. Le catacombe sorgevano in luoghi precisi(specialmente vicino ai circhi
dove venivano uccisi i cristiani).

Con Costantino evolve il tipo edilizio: Martyria(sacrari): luoghi funebri a pianta centrale per i
martiri(seguono il modello del Mausoleo di Alycarnasso). Per le celebrazioni liturgiche servono altri luoghi.
L’edilizia cristiana evolve con l’evolvere della liturgia stessa, creare un edificio funzionale alla liturgia. La
diffusione del cristianesimo nelle diverse province porta a un evoluzioni dei modelli. Il luogo adatto che
assolve la funzione di domus ecclesiae è la basilica(che presenta tutte le caratteristiche necessarie): luogo
di riunione(inoltre la sua pianta può essere a croce con valore religioso). Ma tale tipo non è fisso, diverse
soluzioni basilicali(a più navate, con transetto, con deambulatorio, con atrio, con navata unica, ecc..).
http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/paleocristiano2.TIF

La basilica paleocristiana presenta alcune caratteristiche fisse:


(http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/paleocristiano3.TIF)

1. Pianta sviluppata in lunghezza con asse longitudinale


2. Tetto in travature lignee a vista(o nascosto da controsoffitto)
3. Tribuna terminale rettangolare o in forma di abside
4. Navata centrale più ampia delle laterali
5. Alto cleristorio finestrato(luogo da dove entra la luce)
6. Rara presenza di gallerie superiori

Di solito alla fine della navata centrale c’è un arco trionfale che collega al transetto (simbolo dell’entrata in
Paradiso)

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1/deposito/Basilica_paleocristiana.jpg

Presbiterio: parte riservata al clero


(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/69/Schematic_of_a_presbitery.jpg)

Iconostasi: parete divisoria con icone che separa il presbiterio dalla navata
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/56/Iconostasis_in_Moscow.jpg)

Ingresso:

1. Nartece: porticato che collega le navate con ambiente esterno


(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/45/Narthex.png)
2. Quadriportico: atrio racchiuso da porticato laterale

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3. Cantaro: recipiente per acqua benedetta al centro dell’atrio per i battesimi

Basilica di S. Giovanni in Laterano (311 – 314 dC): prima basilica cristiana fatta da Costantino, diventa sede
del vescovo di Roma; transetto aggiunto in seguito; presenza nartece; 5 navate; abside finale

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/paleocristiano5.TIF

http://www.tamtamtravel.it/write/opere/operag2248.jpg

Basilica di S. Paolo fuori le mura (324 dC): crollata dopo incendio, presentava caratteristiche principali della
basilica

Basilica di S. Maria Maggiore: colonna della basilica di Massenzio; no transetto; 3 navate; colonne
trabeate(e non su archi)

http://www.tesoridiroma.net/galleria/maria_maggiore/foto/maria_maggiore_18.jpg

Mausoleo di Costanza (350 dC): evoluzione della pianta centrale; diverso dai Martyria; composizione di
circonferenze; ambulacro(o deambulatorio) circolare; cilindro murato con cupola sorretto da colonne
interne

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/paleocristiano6.TIF

http://www.santagnese.org/img/scostanza_plan_sez.gif

Basilica di S. Pietro in Vaticano (dal 319 dC):

Sorge vicino al circo neroniano utilizzato per la persecuzione dei cristiani (nel 64 dC avviene il martirio di S.
Pietro). Corpo di S. Pietro messo nella necropoli cristiana adiacente al circo. Successivamente sopra la
tomba di S. Pietro viene costruito un piccolo altare che diventa il fulcro della nuova costruzione(infatti
l’altare della basilica deve sorgere esattamente sopra la tomba). Ma per costruire l’altare e quindi la basilica
serve un riadattamento del suolo dato che il colle Vaticano non lasciava spazio per la costruzione. Allora
viene scavata una parte del colle e con la terra scavata si riempie la necropoli cristiana per creare una sorta
di basamento su cui far sorgere la basilica. Per l’ingresso alla tomba gloriosa, venne eretto una sorta di
baldacchino (trofeo di Gaio).

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/san_pietro1.TIF

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/san_pietro2.TIF

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/san_pietro3.TIF

La basilica fatta costruire da Costantino è del 319 – 322 dC e presenta le seguenti caratteristiche:
(http://4.bp.blogspot.com/-G_JHI9DPkkc/TbkNmvk1MAI/AAAAAAAACw0/jXzykycqvfA/s1600/8.gif)

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/san_pietro4.TIF

(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/a/ab/TiberioAlfarano.jpg/180px-TiberioAlfarano.jpg)

1. 5 navate con transetto, iconostasi, grande quadriportico, cleristorio, arco trionfale

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2. 2 strutture circolari laterali che sono 2 piccoli mausolei aggiunti che hanno funzionato come
sagrestia
3. Colonne trabeate e colonne con archi
4. Colonne tortili(come quelle di Gerusalemme) nell’iconostasi (http://mw2.google.com/mw-
panoramio/photos/small/4199555.jpg)
5. Atrio del Paradiso (quadriportico con fontana centrale a forma di pigna coperta da baldacchino
6. Tetto a capriate e obelisco laterale (http://www.mesemediceo.it/images/Luoghi/Soffitto.JPG)

http://www.uniroma2.it/didattica/starch_1bis/deposito/san_pietro5.TIF

20/10/2011

ARCHITETTURA BIZANTINA(fa parte dell’architettura paleocristiana)

Prende il nome dalla città di Bisanzio(Costantinopoli) dove si sviluppano i caratteri di tale architettura

Dopo la scissione tra Impero d’Oriente(con capitale Costantinopoli) e Impero d’Occidente nel 395, il nucleo
di sviluppo si sposta dall’Italia alla Turchia(che risente degli influssi dell’architettura ellenistica). Si definisce
un nuovo tipo di architettura caratterizzato dalla fusione dei modelli della Roma imperiale con quelli
islamici medio-orientali. Tale architettura durerà fino a metà 1400(con opportune evoluzioni). Pertanto
mentre in Occidente prevale l’interesse per la tipologia basilicale, in Oriente l’islamismo porta
nell’architettura religiosa l’interesse per la pianta centrale(dove importeranno la copertura a cupola).

L’imperatore d’Oriente che diede un forte contributo alla nuova architettura fu Giustiniano(527-565).
Troviamo le sue intenzioni architettoniche in un trattato di Procopio Di Cesarea, il “De Aedificiis”.
Programmare l’edilizia secondo le nuove necessità(una nuova capitale, ecc..). Pertanto si parla del
potenziamento delle difese e delle infrastrutture(grazie alla nozioni costruttive della Roma imperiale),
successivamente i palazzi e le chiese. Un vero e proprio progetto urbano fatto da Giustiniano(come faranno
i papi a Roma in 1450).

Acquista un ruolo preponderante l’architettura religiosa perché identifica anche il potere imperale(fusione
potere temporale e spirituale). Innovazione degli edifici religiosi. I valori estetici di tale architettura si
fondano sulla filosofia neoplatonica di Plotino: Dio è la perfezione(il centro del mondo), il bello è
manifestazione divina. Perciò ricorre l’uso della pianta centrale(la circonferenza è la figura perfetta), la
copertura sferica(simbolo del Paradiso), l’importanza della luce(si valorizza l’architettura tramite i riflessi
della luce sui mosaici dorati)

Viene privilegiata la pianta centrale(o anche quella a croce greca con bracci uguali) perché è possibile
impostarvi la cupola. La luce porta dinamismo quando brilla sui rivestimenti dorati e quindi si ha un
profondo studio dei rivestimenti.

Dato che la cupola rimanda alla perfezione divina(rappresenta il Paradiso), al centro della cupola c’è spesso
il Cristo Pantocratore(creatore di tutto il mondo) o altre scene che Lo coinvolgono. Poi sotto alla figura del
Cristo sono disposte le altre figure in ordine(apostoli, ecc..). La Vergine invece sta nella copertura
semicircolare dell’abside.

La cupola semisferica si inscrive alla base in un quadrato(che agli angoli ha 4 pilastri portanti). Il piano di
imposta della cupola e i 4 punti di scarico sono raccordati da triangoli sferici detti “pennacchi”. I pilastri

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sono collegati da archi a tutto sesto. Nei pennacchi sono spesso rappresentati i 4 evangelisti che sono
l’elemento di raccordo tra il cielo e la terra, così come i pennacchi sono l’elemento di raccordo tra la
cupola(Paradiso) e i pilastri(Terra).

http://www.swif.uniba.it/lei/storiasc/images/temp/figura3.gif

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/14/Pazzi_Chapel_Florence_Apr_2008_%288%29.JPG

CARATTERI DELL’ARCHITETTURA BIZANTINA:

1. Definizione tramite la pianta centrale degli “spazi sacri”


2. Perdita dell’importanza fondante dell’ordine architettonico(si pensa a sviluppare lo spazio sacro
entro il quale l’ordine viene inserito, modificazione degli elementi dell’ordine, prima lo spazio e poi
l’ordine; uso di vari capitelli e non solo di quelli canonici)
3. Importanza del cleristorio(motivo della luce)
4. Uso del mosaico dorato
5. Colonne lisce(non si dà importanza al fatto che siano scanalate)
6. Inserito il “pulvino”(sorta di cuscinetto posto tra il capitello e l’imposta dell’arco, usato per
slanciare)
7. Uso del mattone(non romano, ma con malta meno giunta lasciando più spazio tra i mattoni per
motivi economici)
8. Uso delle anfore(derivanti dall’architettura persiana), ossia di elementi tubolari bucati
centralmente e incastrati tra loro di modo da alleggerire il peso della cupola

COSTANTINOPOLI

Santa Sofia a Costantinopoli (532-537)

http://it.travellertribe.com/istanbul/files/2009/09/Istanbul-basilica_di_Santa_Sofia.jpg

Opera voluta da Giustiniano. I progettisti sono Antemio di Tralles e Isidoro di Mileto(che nel “De Aedificiis”
non sono definiti architetti, ovvero costruttori capomastri, ma ingegneria, ossia che hanno compiuto anche
studi matematici teorici; prima scissione tra mestieri)

Basilica con cupola (http://www.guidesofistanbul.com/images/hagia_sophia_2/199_244_hagiasophia.jpg).


Si mantiene l’asse principale ingresso-abside(tipico della basilica). Divisione in 3 navate(la centrale più
grande). La novità è la cupola emisferica al centro della navata centrale. Primo esempio di fusione del
modello basilicale con il motivo cupolare della pianta centrale. Lo spazio centrale della cupola è come se si
sovrapponesse su un impianto basilicale paleocristiano. Dimensioni della basilica: 71x77 mt. Altezza cupola:
56mt. I pilastri sono a base rettangolare e sono orientati precisamente. Infatti la cupola presenta 2
semicupole che la sostengono(quindi da due lati la cupola è contraffortata). Ma negli altri due lati gli arconi
che sostengono la cupola non sono aiutati da contrafforti, pertanto il lato lungo del rettangolo dei pilastri e
posto in corrispondenza di questi arconi per dare maggiore sostegno. Le colonne che si trovano tra i 4
pilastri sostengono i matronei nelle navate laterali. Inoltre sostengono anche i catini semicircolari(elementi
innovativi) sul lato vicino all’abside e all’ingresso(http://www.strutturista.com/wp-
content/uploads/2011/06/Hagia-Sophia-Onorio-Francesco-Salvatore-54.jpg).

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Per la luce, si presenta un sapiente gioco di aperture. Infatti la cupola presenta sul piano di imposta(che
subisce maggiori spinte) una serie di aperture che la fanno sembrare sollevata, libera, rispetto alla struttura
sottostante. (http://www.sacred-destinations.com/turkey/hagia-sophia-
photos/WebPhotosProFiles/600/dome-c-helen-betts.JPG). Ciò è reso possibile anche dall’introduzione dei
“costoloni” che sono degli elementi che rappresentano lo scheletro della cupola e che arrivano dal centro
della cupola fino al piano di imposta(prima dell’introduzione dei costoloni, la cupola era composta da
mattoni leggeri che determinarono il crollo della cupola). La funzione del costolone è quella di convogliare
le spinte su dei punti fissi di modo da rendere possibili le aperture. Grandi aperture anche nel cleristorio
sopra i matronei (http://www.solotravel.it/wp-content/uploads/2010/02/Haghia_Sophia2.gif)

La fusione tra la pianta basilicale e la pianta centrale con cupola sarà ripreso da molte architetture come
nella Chiesa dei Santi Sergio e Bacco che è una piccola S. Sofia dove tutto si sviluppa in relazione alla cupola

RAVENNA

Diventa la capitale dell’Impero di Occidente con Onorio. Era il centro principale di comunicazione con
l’Oriente grazie al porto. Pertanto Ravenna subisce anche gli influssi dell’architettura orientale, dando vita a
una nuova tipologia chiesastica. A Ravenna non arrivava solo l’influenza orientale ma anche quella
lombarda(Milano), specialmente per la lavorazione del laterizio.

Mausoleo di Galla Placidia(425): uso della croce greca a pianta centrica ma un braccio è più lungo; segue il
rivestimento interno bizantino; non c’è la cupola ma una volta a vela(che non è, a differenza della cupola,
una calotta sferica) nascosta da un elemento costruttivo murario chiamato “tiburio”

http://img4.fotoalbum.virgilio.it/v/www1-6/183/183139/357571/181-vi.jpg

http://www.geometriefluide.com/foto/PIC540O.jpg

http://www.rositour.it/Italia/Emilia/Ravenna/Mausoleo%20di%20Galla%20Placidia%202.jpg

Tamburo: elemento cilindrico su cui si erge la cupola

Il tiburio è caratteristico della cultura lombarda

La superficie esterna del mausoleo è scandita da una serie di archi ciechi. La volta a vela rappresenta il cielo
stellato con al centro la croce. Presenza dei pennacchi.

S. Giovanni Evangelista (424-434): segue impianto basilicale; 3 navate; nartece; abside poligonale di
derivazione bizantina; capitelli corinzi e colonne di spoglio(presa da edifici preesistenti); pulvino sopra il
capitello

http://www.globopix.net/foto/emiliaromagna/basilica-san-giovanni-evangelista-4.jpg

http://www.tamtamtravel.it/write/opere/operag2711.jpg

Mausoleo di Teodorico (526): pianta centrica; realizzato in pietra d’Istria; novità di cupola costruita in un
unico blocco di pietra; sovrapposizione di circonferenza e croce greca(inscritta); archi ciechi esterni che
scandiscono il cilindro di base(elemento di contrafforte)

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http://www.tamtamtravel.it/write/opere/operag2496.jpg

http://www.viaggioadriatico.it/ViaggiADR/upload/cartella-anna-rita/immagini-per-l-itinerio-per-le-terre-
della-serbia/ravenna-la-citta-del-mosaico/mausoleo-teodorico.jpg

Chiesa di S. Vitale (532-548): voluta da Giustiniano; modello dell’architettura bizantina-ravennate; pianta


ottagonale con grande nartece(ripreso dal mausoleo di Costanza) che si trova su un angolo dell’ottagono;
presenza dell’asse ingresso-abside; presenza di due campanili cilindrici che riprendo i due elementi circolari
ai lati dell’abside(sagrestie); deambulatorio intorno; presenza di semicirconferenze(come delle piccole
esedre) che separano il deambulatorio da ambiente centrale, scandite da colonne; caratterizzato da due
ordini di archi sovrapposti(come SS Sergio e Bacco); l’ordine inferiore permette di passare dal
deambulatorio all’ambiente centrale. Il nartece fu messo li perché l’asse longitudinale si interseca con l’asse
di sepoltura di S. Vitale(che si trova in un lato dell’ottagono) e i due assi(quello longitudinale e quello della
sepoltura) si incontrano precisamente sotto la cupola. Quindi il nartece è messo in modo da contenere sia
l’asse longitudinale che l’asse della sepoltura. Cupola poggia su 7 absidi semisferici(che determinano 7
nicchie) ed è costruita con tubi cavi immersi in calcestruzzo. Pertanto la volta era più leggera e non
servivano contrafforti come in S. Sofia.

http://212.189.172.195/adp/ravenna_e_i_suoi_cristiani/image7.gif

http://www.rositour.it/Italia/Emilia/Ravenna/San%20Vitale_interno.jpg

http://www.geometriefluide.com/foto/PIC128O.jpg

L’esterno è scandito da lievi paraste aggettanti che scandiscono i vertici dell’ottagono; aggregazione di
volumi (http://www.rositour.it/Italia/Emilia/Ravenna/San%20Vitale_esterno%201.jpg)decorazioni
bizantine(Cristo con apostoli), capitelli diversi nei 2 livelli di archi ma con la costante presenza del pulvino;
abside decorato a mosaico e interno rivestito con marmo prezioso.

S. Apollinare in classe: impianto basilicale; abside poligonale; mattone a faccia vista; quadriportico, nartece,
3 navate, abside affiancato da due cappelle; impianto tipico basilicale; cambiano le proporzioni degli
ordini(base ampia, ha la stessa funzione del pulvino sovrastante); no sistema trabeato ma uso di archi; tetto
a capriate; decorazione bizantina

http://www.tamtamtravel.it/write/opere/operag2499.jpg

http://images.placesonline.com/photos/4853_ravenna_basilica_di_sant_apollinare_in_classe.jpg

http://www.silvanodrei.it/opere/s_apollinare_in_classe_interno.jpg

S. Apollinare nuovo (490-549): particolare decorazione sotto il cleristorio fatta di figure di santi e profeti
che hanno rigida postura che riprende quella delle colonne; decorazione fatta per riempire l’alto muro
sovrastante le colonne, quindi la muratura con tale decorazione sembra più leggera

http://www.bluffton.edu/~sullivanm/italy/ravenna/santapollinare/0030.jpg

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Alla fine dell’impero di Giustiniano l’architettura era stata rinnovata. Prevale la pianta centrica applicata
sulla pianta basilicale. Nascita dello schema quincunx: ossia una pianta a croce greca coperta da cupola
centrale più grande e 4 cupole più piccole agli altri estremi.

Occidente: riproposizione del tipo basilicale romano paleocristiano(senza cupola)

Oriente: tema centrico, croce greca(con cupola)

Età Carolingia

In 800, Carlo Magno nominato imperatore del Sacro Romano Impero. Carlo Magno adatta la pianta
centrale(cappella Palatina ad Aquisgrana). Ispirazione al classico e al bizantino. Tale architettura poi porterà
al romanico.

Cappella Palatina ad Aquisgrana: pianta centrale poligonale, deambulatorio, elemento centrale coperto da
volta, abside, ingresso, campanile (tutti elementi dell’architettura bizantina); uso di volte a crociera; 3
ordini di archi(uno in più rispetto a S. Bacco e S. Vitale); l’ordine di base presenta archi policromi; arco
allungato che contiene i 2 ordini di archi superiori; presenza pulvino per rialzare la struttura; cleristorio;
decorazione interna diversa da quella bizantina perché quella carolingia è meno rigida(gerarchia delle
figure, ecc..)

http://2.bp.blogspot.com/-M0pm5fm-pTY/TcpDjqT2h0I/AAAAAAAABok/s_ewy6_21Y s/s1600/1.jpg

http://duomoteramo.comunite.it/img/img_pag/arte/capaquisgrana.jpg

24/10/2011

ARCHITETTURA ROMANICA

Si sviluppa in diverse regione d’Europa tra il 900 e il 1100

I monasteri concorrono alla nascita di tale architettura perché nei monasteri gli amanuensi riproducevano i
testi antichi. Sorge la voglia di far rinascere i principi della tradizione classica, riproporre in forme nuove i
motivi classici. Tale ripresa dei principi del classicismo poi porterà al Rinascimento.

Architettura che si sviluppa durante l’Alto Medioevo(ricco di progressi), specialmente nel Nord
Europa(Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, Italia). In Italia siamo nel periodo delle lotte tra i comuni e
l’architettura concorre a rappresentare l’esplicitazione del potere del comune.

L’architettura religiosa segue l’impianto basilicale(a croce latina), rifiutando la pianta centrale(bizantina). Si
sviluppa l’architettura religiosa per la forte connessione simbolica; si vogliono trasferire significati religiosi
agli elementi architettonici.

Caratteri costruttivi(elementi architettonici che caratterizzano lo spazio):

1. Suggestione spirituale cercata con graduata intensità delle ombre


2. Uso delle volte per coprire le cattedrali, ma anche per coprire la navata centrale(e quindi si
abbandona la copertura lignea a vista delle antiche basiliche).

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Le alte strutture romaniche devono essere coperte da volte(volte a crociera) che convoglino le spinte su
punti precisi della struttura(pilastri); inoltre la volta in pietra non prendono fuoco a differenza del legno e
quindi garantisce un miglioramento strutturale(ma anche acustico, ecc..)

3. Volte poggiano su pilastri e non su setti murari continui

Si sostituisce al setto murario continuo l’uso di grandi pilastri o di fasci di colonne aggregate tra loro in
funzione di pilastro(http://www.laterzalibropiuinternet.it/immagini/glossario_nifosi/11568.jpg).

4. Aumento dello spessore dei sostegni(sia i pilastri che i muri perimetrali) perché bisogna sostenere
spinte diverse(si decorano tali elementi spessi per renderli più armoniosi)

Il tipo di volta a crociera molto usato nell’architettura romanica è la volta a crociera costolonata, ossia dove
si vede lo scheletro della volta perché messo in rilievo
(http://www.flickr.com/photos/cristianocani/4311549966/)

L’uso dell’ordine è annichilito; non si usano più le proporzioni classiche dell’ordine, ma se ne conservano gli
elementi

Piedritto: una sorta di colonna(che non segue le proporzioni classiche) che funge da punto di scarico

Nelle cattedrali romaniche si aveva la divisione in navate e precisamente la navata centrale era pari a 2
volte la navata laterale. Grazie all’uso delle volte a crociera nelle navate, si potevano convogliare le spinte
sui pilastri

Schema baldacchino: scheletro della volta a crociera(i 4 pilastri e i costoloni); tale schema viene usato
molto e riproposto spesso nella navata centrale per dare un ritmo cadenzato alla navata stessa
(http://www.comune.alseno.pc.it/Immagini/Articoli/chiesa_interno_1472006-173934.jpg)

Campata: spazio quadrangolare(o rettangolare) sottostante la volta a crociera

Rosone: elemento(una sorta di finestra) sulla facciata per convogliare la luce

Le costanti dell’architettura romanica sono: l’uso dell’arco a tutto sesto e l’uso delle volte a
crociera(impostate su archi a tutto sesto)

Altri elementi tipici di una cattedrale romanica sono: le campate, il cleristorio(e il matroneo), il transetto( a
volte anche raddoppiato), il deambulatorio che circonda il coro(luogo in cui si celebra, situato ad est,
davanti all’abside), cappelle radiali(spesso cappelle votive) che ampliano il coro. Il deambulatorio era utile
per far passare i fedeli dietro l’altare dove spesso c’erano le reliquie.

http://kigeiblog.myblog.it/media/00/02/779050616.JPG

Compaiono le cripte(ambienti a 3 navate con le sepolture) situate sotto la cattedrale; talvolta il coro è
rialzato per la presenza della cripta non totalmente interrata

Rispetto alla basilica classica la novità sono la cripta e il deambulatorio

A seconda della zona dove si sviluppa tale architettura, nascono elementi architettonici diversi:

Germania: uso di croce latina con navate di uguale altezza (Hallenkirke)

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Francia, Inghilterra: uso dei campanili in facciata(e non arretrati come nell’architettura bizantina)
(Westwerk)

In un primo periodo di tale architettura gli ornamenti erano limitati(si usava la pietra a vista). Architettura
poderosa la cui unica decorazione erano le grandi dimensioni. Uso dell’arco a tutto sesto per la ricerca
dell’altezza.

L’arco a tutto sesto era moltiplicato nei portali proprio per riprendere in parte lo schema interno a
baldacchino; archi a tutto sesto più decorati fuori(nei portali specialmente), più essenziali dentro.

http://i32.tinypic.com/2eyffqu.jpg

Spesso per la decorazione esterna si usavano gli archetti ciechi


(http://farm4.static.flickr.com/3489/3298517272_36beeb1964.jpg)

La facciata era a capanna (http://lh4.ggpht.com/-


VsWkToMKiTU/SrJgjx8Cj2I/AAAAAAAAI14/mvRUSQlpdvA/IMG_4259.JPG)

ROMANICO FRANCESE

Complesso Abbaziale di Cluny: fatto dai benedettini(950 circa), subì varie ricostruzioni (Cluny 1, Cluny 2,
Cluny 3) tra il 910 e il 1130; rappresenta i caratteri costruttivi del romanico francese; densa aggregazione
volumetrica complessa. Progettata da Gunzo

http://2.bp.blogspot.com/_m4NAY49Zm88/TOVlY9kfGhI/AAAAAAAAB1U/w3wXaKAba1w/s1600/abbazia.jp
g

http://www.fmboschetto.it/religione/corso/Cluny.gif

Coro poliabsidato per ospitare più di 100 monaci(per via della concelebrazione durante la messa). Bernardo
da Chiaravalle vietò le decorazioni perché non facevano altro che distogliere dalla liturgia.

Cluny 3 era un grande complesso con la cattedrale, i chiostri, la chiesa per la Vergine. Era l’emblema del
potere papale(un complesso imponente). Riprende dalla basilica paleocristiana il quadriportico. Uso del
doppio transetto. 5 navate

ROMANICO ITALIANO

Per via della divisione culturale tra Nord, Centro, Sud nascono diversi tipi di architettura

Il Nord era in contatto con il romanico francese; Firenze inventa un suo romanico; Pisa(repubblica
marinara) è in contatto con Oriente; Roma segue la tradizione classica della basilica paleocristiana; il Sud
per via della dominazione araba e normanna presenta elementi arabi e nordici.

-Romanico Lombardo:

Uso di archetti pensili(file di archi ciechi su facciata a capanna), rosone, lesene che dividono la facciata, arco
a tutto sesto, monofore o bifore(aperture)

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http://www.italiamedievale.org/sito_acim/immagini/cattparma.jpeg

Basilica di S. Ambrogio(1080-1100): contesto benedettino, combinazione di paleocristiano(quadriportico)


con elementi romanici(archi a tutto sesto, campanili, tetto a capanna); uso del mattone(tipico del romanico
lombardo); uso anche di pietra calcarea bianca per creare contrasti. Pianta basilicale

Quadriportico, 3 navate concluse ognuna con un abside, 2 campanili sul fronte, rapporto 1:2 tra navata
centrale e laterale, pilastri a fascio di colonne e pilastri di grandi dimensioni(per motivi statici); inserita
cupola con tiburio sopra l’ultima campata centrale(fusione basilica e pianta centrica); all’esterno presenza
di grossi contrafforti aggettanti; tiburio ottagonale; cripta non totalmente interrata sotto il coro; volte a
crociera costolonate in mattoni(sia su navata centrale che laterale); matroneo con archi a tutto sesto;
tiburio con archetti pensili; lesene sulla facciata organizzata su due livelli.

http://cmapspublic.ihmc.us/rid=1GG64C5R6-BLLT2V-NKX/Pianta%20di%20S.Ambrogio.jpg

http://milano.corriere.it/Corriere%20della%20Sera/Fotogallery/Tagliate/2007/10_Ottobre/09/savina/1.jpg

http://tourmilano.com/SantAmbrogio/SantAmbrogioMuseo/SantAmbrogioVedutaAerea545x398.jpg

http://www.hotelfree.it/itinerari_Lombardia/img/basilica_s_ambrogio.jpg

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/12/Milano,_sant%27ambrogio,_interno.JPG/2
50px-Milano,_sant%27ambrogio,_interno.JPG

http://tourmilano.com/SantAmbrogio/SantAmbrogio/SantAmbrogioInterno550x384.jpg

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f3/0056_-_Milano_-_S._Ambrogio_-_Tiburio_-
_Foto_Giovanni_Dall%27Orto_25-Apr-2007.jpg

27/10/2011

ARCHITETTURA ROMANICA IN TOSCANA

FIRENZE

Battistero di S. Giovanni(1000-1100): è la riedificazione sulle fondamenta di un battistero del 600; la


copertura a falde(facce inclinate del tetto) è del 1800; impianto ottagonale
(http://www.duepassinelmistero.com/Schema-Battistero-S.G..jpg); nel rivestimento esterno, uso di marmo
di due colori in giochi geometrici(bianco di Carrara, verde di Prato)
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/53/Battistero_Firenze.jpg/300px-
Battistero_Firenze.jpg); i motivi geometrici del rivestimento(e anche l’attico) ricordano quelli dell’interno
del Pantheon
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/53/Battistero_Firenze.jpg/300px-
Battistero_Firenze.jpg); viene utilizzato l’ordine con i suoi elementi fondamentali su cui imposta un arco a
tutto sesto, tipico del romanico(http://janfriend.altervista.org/sito/fotoFi/battistero.jpg); percorso
privilegiato dall’ingresso all’abside; l’abside non è semicircolare ma è una scarsella(abside rettangolare)
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e1/Sangiovennniinner.jpg/200px-
Sangiovennniinner.jpg); l’interno presenta anche decorazioni a mosaico tipiche dell’architettura bizantina;
cesura netta tra l’attico e il piano inferiore; gli archi sono allungati perché le colonne su cui impostano sono

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su due livelli (http://www.borghiditoscana.net/images/firenzebattistero/foto2.jpg); l’interno riprende la


decorazione geometrica dell’esterno grazie all’uso dei marmi bicromi; anche all’interno abbiamo due
registri(come all’esterno) e poi l’attico, che riprende la disposizione interna del Pantheon
(http://www.operaduomo.firenze.it/immagini/Luoghi/Battistero/internobattistero.jpg); cupola divisa in 8
spicchi; il Cristo Pantocrato (di architettura bizantina) non è posto al centro della cupola(perché c’è un
vuoto lasciato per la lanterna) ma è messo sul lato principale sopra la scarsella mentre le altre figure si
trovano sotto il vuoto della lanterna (http://www.borghiditoscana.net/images/firenzebattistero/foto8.jpg);
nell’attico esterno le 8 facciate sono tripartite da 3 motivi decorativi a loro volta tripartiti, ma agli angoli
delle facciate(sottolineati al piano inferiore con pilastri decorati orizzontalmente) le paraste non si toccano
ma sono separate da un elemento che altro non è che il piegamento in verticale dell’ “architrave” che
riprende la verticalità del pilastro sottostante(tale accorgimento sarà riproposto da Brunelleschi)
(http://www.toscanissima.com/firenzeFT/battisterofirenze.jpg)

San Miniato al Monte(1018-1063): schema basilicale paleocristiano; la parte superiore della


facciata(http://www.fuggire.net/FotoCapodanno2009/Firenze%20-%20Piazzale%20Michelangelo%20-
%20San%20Miniato%20al%20Monte%20-%20Facciata.JPG) è trattata come una sorta di tempio che funge
da elemento autonomo(http://morenafanti.files.wordpress.com/2009/06/florence-
san_miniato_al_monte.jpg); il tempietto superiore è collegato alla facciata inferiore tramite due elementi
di raccordo triangolari decorati; al primo livello della facciata ricorda moduli classici
dell’architettura(ordine, arco), 5 campate e colonne con trabeazione che sono l’imposta di archi a tutto
sesto, mentre sulla tangente agli archi imposta una trabeazione che fa da divisorio tra i piani; struttura
semplice a 3 navate dove la zona del presbiterio è rialzata perché sotto c’è la cripta(romanica)
(http://www.borghiditoscana.net/images/firenzesanminiatoalmonte/foto16.jpg); alternanza di grandi
pilastri, che sostengono gli arconi che scandiscono lo spazio, ed elementi di sostegno più ridotti; copertura
lignea dipinta; cleristorio; motivi decorativi affini al battistero(marmo bianco di Carrara, marmo verde di
Prato, pietra Serena)

PISA

Piazza dei Miracoli a Pisa (1068-1278): Pisa ha una situazione diversa da Firenze perché è sia influenzata
dall’Oriente che dalla Lombardia; l’architettura romanica pisana è una fusione di elementi orientali,
fiorentini e lombardi. Quattro elementi nella Piazza dei Miracoli:

1. Duomo
2. Battistero
3. Torre
4. Camposanto

Gli edifici non furono studiati uno per volta, ma come complesso.

Duomo: costruito da Buscheto(architetto greco) che conosceva già alcuni elementi dell’architettura
orientale; aggregazione di 3 piante basilicali(una più grande principale + 2 più piccole che formano il
transetto) che segna un nuovo tipo edilizio
(http://www.tamtamtravel.com/utility/imageoperapianta?id=830); si considera anche una quarta struttura
centrale dove imposta la cupola che ricorda la pianta centrale dei Martyria; cupola ogivale(ossia ovale, di
derivazione persiana)

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(http://us.123rf.com/400wm/400/400/ddebono/ddebono0701/ddebono070100003/694275-la-cupola-del-
duomo-a-piazza-dei-miracoli-pisa-italia.jpg); l’interno del duomo non fa percepire l’aggregazione dei 3
impianti basilicali ma fa sembrare tutto un unico percorso ingresso-abside
normale(http://www.lavinium.com/laviniumblog/wp-
content/themes/tma/images/uploads/interno_duomo_pisa.jpg); anche i matronei non si interrompono ma
attraversano il transetto superiormente(novità dell’architettura pisana); il rapporto tra la navata centrale e
le 4 navate laterali è 1:2(la navata centrale è il doppio di una navata laterale) che è tipico del romanico; 5
navate con volte a crociera nelle laterali e alternanza di pilastri e colonne; Rainaldo allunga la basilica
aggiungendo 3 campate e quindi crea anche una nuova facciata(l’aggiunta è evidente perché cambia il
disegno dei capitelli delle ultime 3 campate); nuova facciata divisa in livelli (http://a35.idata.over-
blog.com/450x600/3/70/91/00/pisa-2.jpg) dove c’è l’uso toscano di una sequenza di archi a tutto sesto su
colonne; l’innovazione sta nell’uso di gallerie di archetti(ripresa degli archetti pensili lombardi); ripresa dei
motivi geometrici fiorentini per il rivestimento esterno, così come è ripreso dall’architettura fiorentina l’uso
per il primo livello di ordine su cui imposta l’arco a tutto sesto; uso di marmo bicromo anche per l’interno;
copertura della navata centrale in legno; cleristorio con piccole finestre e matroneo con bifore
(http://www.italyguides.it/img/med/pi_piazza_miracoli5.jpg); colonne in granito; i capitelli ricordano lo
stilo romano-imperiale; interno con mosaici bizantini; riassumendo:

1. Architettura lombarda: lesene ed arcatelle


2. Architettura classica: capitelli
3. Architettura paleocristiana: finestre del cleristorio
4. Architettura bizantina: mosaici, matronei, bicromia
5. Architettura orientale: arco acuto, decorazione a losanghe, cupola ogivale, lanterna cieca

Battistero: costruito da Diotisalvi; impianto centrico(http://www.mega.it/min/duo/dzxxb.gif); incastro di


elementi strutturali diversi(http://www.mat.uniroma1.it/didattica/ssis/laboratorio-di-
informatica/0809/BrunoBrunottiCrocenziLama/immagini/archi13.jpg); cupola a cono;
deambulatorio(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/c/cd/Battistero_Pisa_interno.jpg); 2 cupole
incastrate(incastro della cupola orientale conica nella cupola classica); archi a tutto sesto su colonne;
rivestimento della cupola di due tipi diversi(metà a tegole rosse, metà con lastre di piombo) per accordare
la copertura del battistero alle coperture della città in tegole, mentre dall’altro lato ci sono il duomo e la
torre(che sono bianchi) e quindi il tetto visto da quel lato è in piombo per accordarsi al biancore degli altri
edifici.

ARCHITETTURA ROMANICA A ROMA

Strettamente legata allo stile classico e quindi si sceglie una linea più tradizionale(la tipica basilica
paleocristiana). La caratteristica principale è la presenza del campanile a pianta quadrata con bifore/trifore
con archetti in marmo (http://www.cinquegiorni.it/archivio/news/4260.gif); uso di pavimenti cosmateschi,
ossia fatti di riquadri di marmo o grandi circonferenze di marmo incastonate a
mosaico(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/41/Trastevere_-
_san_Crisogono_1000363_pavimento_cosmatesco.JPG); la disposizione dei dischi marmorei risponde alla
posizione dove dovevano stare i celebranti durante la liturgia.

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ARCHITETTURA GOTICA

Si sviluppa tra il 1200 e il 1300(ultima fase del Medioevo)

Ricerca di luce, altezza, ecc.. in relazione a significati religiosi

Coralità dei committenti e dei lavoratori per le grandi cattedrali(spesso intere comunità di persone)

Si sviluppa soprattutto nel Nord-Europa ed entra in contrasto con la pesantezza e le ombre romaniche

Grazie all’arco ogivale si riesce a convogliare precisamente in verticale le spinte

Arco a sesto acuto(ogivale): consente di eliminare la necessità romanica di avere campate quadrate; si
sviluppa grazie alle conoscenze matematiche per la costruzione dei piedritti; uso anche per le volte a
crociera

Costoloni: necessari per convogliare al meglio le spinte sui piedritti

Archi rampanti: per controbilanciare le spinte; al posto dei pesanti contrafforti romanici(robusti e spessi,
ma specialmente pieni) si svuota il pieno del contrafforte e vi si mettono delle semiarcate che convogliano
con precisione le spinte verso pilastri; tali archi erano strutturati su costoloni per una maggiore precisione
(http://www.francescocorni.com/disegni/Ech/Chartres_Spinta_e_controspinta_delle_volte_e_degli_archi_
rampanti_Cattedrale_Chartres_Europa_Francia_E_Ch_F_Chartres1.jpg)
(http://docenti.lett.unisi.it/files/3/1/1/4/archi_rampanti_Villard_de_Honnecourt.jpg)

Pinnacolo: carichi verticali che assolvono funzione di verticalizzare le spinte


(http://gallery.giovani.it/img/mms/foto/2009/08/28/img_4a981e3f7f2d4_verybig.jpg)

Pilastri polistili: pilastri fatti da più colonne(come il fascio di colonne romanico) ma colonne di ridotto
spessore e sviluppati in altezza(aumenta il numero delle colonne ma diminuisce il loro spessore); spesso
erano assemblati con un’anima di malta per essere più stabili

L’obiettivo è quello di svuotare i pesanti muri romanici usando le vetrate e il solo scheletro delle
strutture(non riempito di muro, ma di vetrate); in tale contesto l’ordine perde molto spesso i suoi
elementi(accennati solo qualche volta i capitelli)

Schemi planimetrici gotici:

1. Gotico rayonnant:
2. Gotico flamboyant

Cattedrale St. Denis(1100-1144): primo esempio di gotico francese; rimasto incompiuto il campanile di
destra; accoglie le spoglie dei re di Francia; il religioso Suger ha lasciato un diario sui processi di costruzione;
la luce come emanazione di Dio(Plotino); primi accenni di elementi gotici(archi ogivali)

http://www.italianiaparigi.com/inner/gallery/gallery_126/slide_11.jpg

http://www.viaggiscoop.it/foto/624/1869/13039.jpg

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3/11/2011

ARCHITETTURA GOTICA 2

I motivi fondamentali dell’architettura gotica(sviluppo in altezza, svuotamento delle mura, arco a sesto
acuto, volta a crociera su base poligonale, vetrate) si sviluppano nel Nord-Europa dove c’era anche il motivo
pratico-geografico di far entrare la luce nelle cattedrali

FRANCIA

Cattedrale di Notre-Dame (1163-1250): i contrafforti presenti all’esterno furono aggiunti in un secondo


momento rispetto alla costruzione per via del timore sulla resistenza degli elementi verticali

http://www.dapt.ing.unibo.it/nuovosito/Docenti/Bettazzi/corsobet/gotico/Slide13.JPG

Pianta particolare perché non è articolata come le tipiche piante gotiche; 5 navate con transetto che non
sporge dalla pianta stessa(scelta topografica perché l’isola nella Senna non era cosi larga da consentire un
transetto pronunciato). Definizione di un tipo edilizio grazie al raddoppiamento del deambulatorio che è un
tutt’uno con le navate laterali, mentre la navata centrale termina nell’abside con costoloni stellari.

http://www.sfondidesktopgratis.net/var/albums/Arte/notre-Dame-De-Paris.jpg?m=1299394578

Presenza di contrafforti, volte a crociera, volte


stellari(http://www.voyagesphotosmanu.com/Complet/images/interno_notre_dame_parigi_gr.jpg) nella
navata centrale, uso alternato di sostegni di diversa grandezza, matroneo con bifore, cleristorio con
vetrate, pilastri a fascio

http://img.fotocommunity.com/images/Architetture/Architetture-dinterni/Cattedrale-Notre-Dame-de-
Paris-interno-a22983440.jpg

http://docenti.lett.unisi.it/files/3/1/1/19/Parigi_Notre_Dame_interno.jpg

La facciata presenta un grande rosone, portali a sesto acuto, un piano attico decorato con statue e che
divide il primo livello dal secondo, galleria traforata nella sommità, due campanili in facciata, due rosoni
presenti anche nei lati corti del transetto, pinnacoli.

http://www.rositour.it/Arte/Gotico_Cattedrali/Paris_Notre%20Dame-Facciata.jpg

http://thumbs.dreamstime.com/thumblarge_257/120784568893ReUW.jpg

http://static.photaki.com/notre-dame-de-paris-la-facciata_301384.jpg

Gargoyles: doccioni(parte finale del tubo di scarico esterno di una grondaia) scolpiti in forma di animali
mostruosi

http://media.web.britannica.com/eb-media/49/82649-004-56D5C952.jpg

INGHILTERRA

Sviluppo verticale estremo e di volte a ventaglio

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http://homepage.ntlworld.com/peter.fairweather/docs/cathed2.jpg

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/0a/Bath.abbey.fan.vault.arp.jpg/220px-
Bath.abbey.fan.vault.arp.jpg

ITALIA

Al margine di tutto lo sviluppo gotico, presenta una tradizione gotica più moderata per via del legame con
la tradizione classica. Difficoltà nell’accettare lo stile gotico.

Gli ordini monastici potenti hanno le basiliche che devono rispondere all’antico significato della
basilica(simbolo di fede e di riunione). Pertanto in Italia si parla di abbazie e non di cattedrali. Più vicino al
paleocristiano, si usano talvolta unico ambiente con unica navata centrale o comunque con poche
decorazioni anche delle volte per evitare di distogliere l’attenzione del fedele dalla liturgia. Le decorazioni
presenti nelle abbazie servono più che altro a mostrare la storia di un fatto sacro o la vita di un santo e
quindi non sono fini a loro stesse. Impianto a croce latina, coro rettangolare che va oltre l’altare, transetto
con lunghe braccia, navate laterali molto più basse e oscure della centrale che è illuminata da finestre
laterali e rosoni in facciata e nell’abside

Abbazia di Casamari(1203-1217): diversa dal simultaneo gotico inglese; nartece sviluppato che mostra un
lieve sesto acuto, alta navata centrale, esterno essenziale; interno più elaborato con elementi del gotico;
sezioni murarie ancora molto consistenti(derivazione romanica) però ci sono elementi gotici(anche se
manca svuotamento murario poiché non si sa ancora costruire “alla gotica”)

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f3/Abbazia_di_Casamari_%28FR%29.JPG/300p
x-Abbazia_di_Casamari_%28FR%29.JPG

http://www.flickr.com/photos/brunello2412/3713189767/lightbox/

Basilica di S. Francesco(dal 1228): mostra l’austerità delle regole francescane(infatti le pareti prima non
erano affrescate per riprendere la semplicità, furono decorate in seguito da Giotto e Cimabue); 2
chiese(una inferiore posta sulla sepoltura del santo e quella superiore); pianta inferiore è più ricca rispetto
a quella superiore. Decorazione con fine didascalico.

http://www.christusrex.org/www1/francis/AB-planinf.jpg

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d9/Assisi_San_Francesco_BW_2.JPG/300px-
Assisi_San_Francesco_BW_2.JPG

La parte inferiore presenta il nartece, le cappelle laterali private; la chiesa superiore invece è composta da
un unico ambiente(solo la navata centrale con volte a crociera), presenta all’esterno dei contrafforti
cilindrici, arco acuto e volte costolonate

http://www.ferrobattuto.net/wp-content/uploads/2011/04/ciclo_giotto_assisi5.jpg

http://www.geometriefluide.com/foto/PIC1511O.jpg

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Finestre con vetrate presenti anche nell’abside, pilastri a fascio, affreschi che raccontano la storia del santo,
volta stellare nell’abside

Nella chiesa inferiore presenza di volte costolonate ed elementi ad arco risaltanti

http://www.allwebitaly.biz/uploads/images/28551feb3e7104c3bc64ca56214e3c72.jpg

La facciata superiore presenta il rosone, il portale con arco acuto e piccoli rosoni, uso dell’arco a sesto
acuto

In Toscana il gotico si sviluppa per fatti suoi continuando l’uso della bicromia, del tutto sesto, ma anche di
elementi tipici gotici(Duomo di Siena, Duomo di Orvieto)

Duomo di Milano(inizio XIV-fine totale in 1800): si vuole creare una cattedrale europea(riprendendo i
modelli francesi e tedeschi); il risultato è la fusione con modelli dell’architettura di epoca
successiva(elementi della facciata per esempio); presenta rosone sul lato corto del transetto(di derivazione
francese), pinnacoli, contrafforti, e tutti gli altri elementi gotici; il problema è che non si sa ancora bene
come costruire il gotico, non se ne conosce la tecnica costruttiva in Italia(si tenta di esportare il modello
gotico senza saperlo costruire). Terminato nel 1800. L’interno è gotico.

http://cdn.blogosfere.it/scienzaesalute/images/327.jpg

http://www.hotelfree.it/itinerari_Lombardia/img/duomo_di_milano.jpg

Per quanto riguarda l’architettura civile vediamo come a Venezia vengano introdotti alcuni elementi gotici
stranieri nell’architettura dei palazzi. A Firenze(Palazzo Vecchio) uso dell’arco
acuto(http://www.fotoeweb.it/firenze/FotoFirenze/Palazzo%20Vecchio%20Firenze.jpg). A Siena stile simile
al fiorentino(Palazzo Comunale)

Castel del Monte(Puglia, dal 1240): fatto costruire da Federico II di Svevia; costruito su un rilievo(e questo
ha fatto pensare ad un castello); non si sa bene se è un castello di caccia o un “castrum militare”;
perfezione strutturale geometrica; pianta ottagonale con 8 torrioni anch’essi a pianta ottagonale.
All’interno divisione in due piani che presentano 8 sale per piano di pianta trapezoidale con volta a
crociera; le scale si trovano nei torrioni; elementi gotici(arco a sesto acuto, bifore acute); cornice che divide
i due livelli; doccioni che rimandano a tradizione gotica francese.

http://www.fuocosacro.com/pagine/articoli/Image9.gif

http://www.rositour.it/Italia/Puglia/Puglia1/Castel%20del%20Monte_aerea.jpg

http://www.passcal.nmt.edu/~bob/passcal/catscan/images/4486.jpg

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FIRENZE (XIV e XV secolo) (1300-1400)

Diventa il centro economico europeo; sviluppo dell’attività manifatturiera favorisce entrata denaro che
porta al boom edilizio; nascono le Arti(associazioni dei vari artigiani di un settore) che diventano
potentissime perché sono il fulcro dell’economia e molto spesso promuovono costruzioni edilizie; altri
committenti sono i ricchi privati(Medici); governo di forma ducale che poi porterà alla città rinascimentale.

FILIPPO BRUNELLESCHI(1377-1446)

Rinnovatore dell’architettura, coniuga la tradizione costruttiva classica con l’esperienza gotica(e ciò è
evidente nella cupola di S. Maria del Fiore)

Si iscrive all’Arte della Seta e comincia a lavorare come orafo(partecipando anche ad un concorso per le
porte del Battistero) interessandosi anche ai sistemi meccanici degli orologi. Compie viaggi a Roma insieme
a Donatello per ricercare il segreto della perfezione classica. Codifica le regole della prospettiva analizzando
i crollati di Roma. Nel 1417 si iscrive al concorso per la copertura di S. Maria del Fiore che vince.

Cupola di S. Maria del Fiore

La pianta del duomo è frutto della costruzione di 3 piante diverse. La prima è una pianta basilicale
piccola(in origine Santa Reparata). Successivamente tra il 1296-1330(in piena età gotica), Arnolfo di Cambio
ingrandisce la pianta basilicale coniugando lo schema basilicale con un corpo centrico ottagonale(vano
ottagonale che si apre al centro del transetto) che doveva essere coperto da una cupola. L’organizzazione
del cantiere e della costruzione è affidata all’ “Opera del Duomo”(istituzione che gestisce soldi e tecniche
per la costruzione del Duomo di cui fanno parte gli esponenti dell’Arte della Lana). Tale pianta viene
ampliata ancora tra il 1350-1366 da Francesco Talenti che ingrandisce il progetto di Arnolfo per via
dell’importanza che stava acquisendo Firenze. Il diametro dell’ottagono è di 44 metri(supera il diametro del
Pantheon) (pdf 1 pag)

Nel tempo la sezione d’imposta della cupola(tamburo) viene rialzato di 13 metri. Il perché del rialzo è che
per costruire una cupola che coprisse il tutto si pensa ad uno sdoppiamento della calotta di modo da non
far gravare troppo il peso sull’ottagono(che è di eredità gotica). Pertanto si rialza il tamburo per raddrizzare
meglio le spinte che cosi tendono a diventare verticali. Ma ciò comporta un’altezza dal pavimento di più di
50 metri e perciò il cantiere si blocca perché non si sa come montare delle centine a quell’altezza. Indetto
un concorso che nel 1418 viene vinto da Brunelleschi(che presenta un modello con mattoni veri per
renderlo più affidabile)

Progetto di Brunelleschi

Non si può costruire su un cantiere fissato a terra(troppo alto), quindi fa installare una piattaforma lignea
posta poco al di sotto della sommità superiore del tamburo (pdf pag 4)

Inoltre non si può usare l’arco a tutto sesto come nel Pantheon anche perché era impossibile utilizzare delle
centine(perché gravavano troppo sulla piattaforma in quanto non erano fissate a terra). Pertanto
Brunelleschi ricorre al quinto acuto(studiato geometricamente, diametro diviso in 5 parti uguali e si tirano

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linee che definiscono mezzo arco acuto)(pdf pag 5). Quindi la cupola di S. Maria del Fiore presenta un
differente impianto rispetto al Pantheon(dove furono usate le centine) e che presentava il tutto sesto.

Differenziazione tra il guscio esterno(più sottile) e quello interno(sistema doppia calotta). Il guscio esterno
serve a protezione di quello interno e anche per far svettare maggiormente la cupola. Per la costruzione in
simultanea dei due gusci fu necessario creare un camminamento tra le due calotte(3 camminamenti
nell’intercapedine). Dalla tecnica costruttiva del Pantheon riprende l’uso di differenti materiali(la
differenziazione degli inerti romana) per i due rivestimenti (pdf p. 6-7)

Non avendo le centine, deve pensare di costruire su uno scheletro portante che gli garantisca stabilità. Tale
scheletro è dato da 8 grandi costoloni(in corrispondenza dei vertici dell’ottagono) chiusi da un serraglio di
pietra. In ogni vela(spazio tra 2 costoloni grandi) ci sono 2 costoloni minori(che è una chiara ripresa del
sistema gotico delle volte stellari). Tali costoloni minori sono legati tra di loro da elementi orizzontali di
connessione. Gli elementi orizzontali vengono usati anche radialmente di modo da collegare le due calotte.
La struttura dei costoloni non è in pietra ma di mattoni. (pdf p.8)

La piattaforma poggia su una parte muraria in pietra dopo la quale inizia l’imposta della cupola. Le due
calotte non impostano alla stessa quota(prima imposta l’estradosso della cupola esterna, poi l’intradosso
dell’interna). Realizzate entrambe con la copertura di mattoni. (pdf p. 9)

Catene cellulari: elementi composti da una successione di elementi in pietra longitudinali connesse da
staffe metalliche utili per legare i settori della cupola e dare maggiore stabilità (pdf p.10)

Non potendo usare le armature deve pensare a creare delle sezioni murarie in equilibrio tra loro. Elabora il
sistema spinapesce: ogni tot mattoni orizzontali ce ne sono 2 verticali laterali per fila. In questo modo la
sezione muraria è in equilibrio e si può costruire tutto simultaneamente e non di continuo(procedendo
orizzontalmente come nel Pantheon) (pdf p.13 14 15)

I letti di posa dei mattoni orizzontali non sono rigidi ma sono curvati(a corde blande) perché se fossero stati
rigidi e orizzontali allora salendo con la costruzione nel punto di incontro tra i mattoni verticali e orizzontali
si sarebbe creato un angolo maggiore dell’angolo piatto. (pdf p. 17 18 19 20)

La lanterna(elemento che non c’è nel Pantheon) è fondamentale per la stabilità della struttura(anche l’uso
della pietra nel serraglio garantisce una maggiore spinta strutturale) (pdf p.22)

Per la costruzione, Brunelleschi perfezione dei macchinari già preesistenti grazie anche al suo passato da
orafo (pdf p. 23 24)

7/11/2011

La Firenze Rinascimentale e l’opera di Brunelleschi

Grande architetto della Firenze del pre-Rinascimento fu Brunelleschi che vi lavorò dai primi del 1400
durante il periodo del gotico. Ne deriva una nuova tipologia di gotico dove rimangono caratteri
paleocristiani e classici

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Il periodo del Rinascimento è contraddistinto dal ritorno all’osservazione della natura e dell’antico. Una
rinascita in opposizione al periodo medievale. Rinascita dei principi dell’arte antica(trascurati nell’Alto
Medioevo). Si ricercando le leggi geometriche e proporzionali che governano la natura e che devono essere
il fondamento della nuova scienza. Si mira a capire le ragioni dell’arte antica e a reinterpretarle. Ciò si fa sia
attraverso lo studio dei testi(come quelli di Vitruvio) sia dei monumenti tramite dei viaggi a Roma così da
poter verificare come la teoria fosse applicata nella pratica. Centralità della figura umana(proporzioni
corporee) e del suo intelletto. Pertanto si studia anche la proporzione nell’uomo per poi trovare tali
rapporti negli edifici. Infatti le proporzioni umane non saranno utilizzate solo per gli ordini(cosa che si
faceva già nell’antico) ma anche per interi edifici o tipi architettonici, o per il disegno di città
intere(Francesco di Giorgio)

Tale lavoro richiede una selezione dei modelli per decidere cosa ricreare. L’età moderna va dal 1492 al
1900, pertanto il Rinascimento(dai primi del 1400) si colloca nella fase pre-moderna.

Brunelleschi da tale periodo elabora un nuovo modo di intendere l’architettura. Infatti alla base della
produzione architettonica brunelleschiana c’è l’uso di due elementi “rinati”: l’ordine architettonico e l’arco
a tutto sesto. La scelta di questi due elementi determina la possibilità applicativa universale. Inoltre inventa
un nuovo sistema di realizzazione grafica(necessaria per la progettazione edile), ovvero la prospettiva che
fa figurare graficamente come l’edificio si inserisca nello spazio. Brunelleschi lavorò molto per i Medici, il
cui ducato nacque nel 1537 con Cosimo I.

Brunelleschi

Brunelleschi segna il passaggio dall’epoca medievale a quella moderna. Il suo obiettivo è guardare all’antico
per proporre qualcosa di nuovo(come farà riprendendo la tecnica costruttiva del Pantheon e per
riapplicarla a S. Maria del Fiore). Formandosi in età gotica, ciò che ne esce è una commistione tra il gotico e
l’antico. Con l’invenzione della prospettiva(già accennata da Giotto in pittura) segna un grande passo per la
realizzazione edile.

La sua idea è quella di un’architettura spaziale(e non bidimensionale). Ricorre sempre al modulo
spaziale(ordine + arco a tutto sesto) per fare le sue architetture(è un sistema per modellare lo spazio
dell’architettura e che può essere ripetuto)

Studiando i modelli antichi ma anche quelli fiorentini(es. Pantheon e S. Miniato al Monte) elabora un nuovo
metodo progettuale:

1. Impianto prospettico dell’organizzazione dell’edificio


2. Proporzionamento secondo rapporti numerici semplici(o con figure geometriche semplici)
3. Elementi compositivi standard(ordine architettonico + arco a tutto sesto)
4. Coordinamento e armonia di tutte le parti dell’edificio(come diceva Vitruvio)

Combinando spazialmente l’ordine con l’arco a tutto sesto(il che portava ad avere una base quadrata)
prova a utilizzare la volta a crociera che però non dà unitarietà dello spazio. Pertanto usa la volta a
vela(ossia senza costoloni, come una vela). L’uso del modulo di base negli edifici è totalmente armonioso.
Infatti per esempio quando nelle basiliche il modulo spaziale delle navate si incontrava con il transetto,
l’armonia ritmica non si rompeva perché il modulo minore veniva ripreso ugualmente col modulo utilizzato

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nel transetto solo con proporzioni più grandi. Un continuum spaziale. Armonia modulare. Nel modulo la
colonna ha una funzione strutturale e non ornamentale(ripresa in parte del gotico e dei fasci di colonne).

Conduce una selezione per la scelta dell’ordine architettonico. Alla fine sceglie il corinzio perché è il più
adatto per l’armonia dei moduli spaziali. Per le colonne, usa colonne monolitiche lisce. Non elimina parti
dell’ordine per far impostare l’arco, ma usa l’ordine completo e l’arco imposta sopra la trabeazione. Usa
spesso anche le paraste laddove la funzione strutturale sia assolta da altri elementi(come il muro)
mantenendo l’ordine corinzio ma con fusto scanalato(6 scanalature per faccia, 6x4=24 che era il numero di
scanalature della colonna romana; riprende anche l’uso della rudentatura). Tale parasta è la colonna
quadrangola.

Ospedale degli Innocenti (1419-1423)

Brunelleschi doveva fare solo il porticato frontale. Il committente fu l’Arte della Seta, e l’edificio doveva
essere destinato alla cura degli orfani.

Tipologia semplice, composto da un porticato frontale e dietro di questo due corpi laterali separati da un
atrio centrale. La piazza antistante il porticato fu aggiunta in seguito e chiusa da Sangallo.

(http://www.italica.rai.it/argomenti/storia_arte/brunelleschi/galleria/5.jpg)

Applica il modulo spaziale al portico che è rialzato ed è composto da 9 campate quadrate a volte a vela più
2 elementi laterali pieni(probabilmente fatti dopo)

http://www.francescomorante.it/images_4/204a3.jpg

Ci sono anche dei tondi posti nei pennacchi degli archi(decorati in seguito con dei bambini). Nel progetto di
Brunelleschi i tondi erano ciechi(e fatti in pietra serena) e servivano per non appiattire lo spazio ma per
dare la tridimensione.

http://www.solotravel.it/wp-content/uploads/2011/03/Spedale-innocenti2.jpg

http://www.italian-architecture.info/FL/004-ospedale_degli_Innocenti-by_S_Annunziata.jpg

Differenzia i materiali che usa: per gli elementi portanti e lo scheletro usa la pietra serena, per tutto il resto
usa l’intonaco chiaro(tale differenziazione è ripresa dal gotico)

Nel modulo non usa 4 colonne perché c’è il muro e quindi realizza due colonne vere con funzione
strutturale mentre delle altre due che dovrebbero essere affogate nel muro mette solo il capitello
addossato al muro su cui poggia la volta

http://www.italian-architecture.info/FL/004-ospedale_degli_Innocenti-by_S_Annunziata.jpg

Ci sono 2 paraste laterali che separano le campate dagli ambienti pieni che sono alte quanto l’ordine più
l’arco. La trabeazione di queste due paraste è tangente agli archi a tutto sesto. La colonna è il modulo per
proporzionare gli elementi(il lato della campata è lungo quanto la colonna, 2 volte la colonna è l’altezza del
porticato, ecc.)

http://kidslink.bo.cnr.it/correggio/firenze/brun17.jpg

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Alla fine del fronte, l’architrave delle paraste è piegata di 90 gradi da Della Luna che riprende chiaramente
una particolarità del Battistero

http://www.mediciek.hu/medici/magyar/img_tartalom/firenze/Ospedalenagy.jpg

Sacrestia Vecchia in S. Lorenzo(1422-1429)

http://digilander.libero.it/leonardo377/Immagini/Pianta_San_Lorenzo0012.jpg

Brunelleschi deve costruire una cappella privata per la famiglia dei Medici ma contemporaneamente essa
deve essere anche sagrestia(come richiesto dai canonici)

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e5/Sagrestia_Vecchia_Filippo_Brunelleschi.jpg
/200px-Sagrestia_Vecchia_Filippo_Brunelleschi.jpg

Impianto generato dalla combinazione del cerchio e del quadrato. La metà del lato del quadrato determina
la lunghezza dei due ambienti rettangolari laterali alla scarsella(ambienti utili per la sagrestia). Copertura a
cupola per l’ambiente quadrato. C’è anche una cupoletta ribassata nella scarsella, incastro perfetto.

http://www.architetturadipietra.it/wp/wp-content/uploads/2010/09/sacrestia_3.jpg

L’accesso alla cappella era laterale(si entrava da uno dei vertici del quadrato di base) e non in asse con la
scarsella per una scelta prospettica(l’ambiente sarebbe risultato piatto dall’esterno).

Al centro del vano principale c’è un tavolo marmoreo sotto il quale c’è la sepoltura. Doppia funzione del
tavolo(sia come elemento della sagrestia, sia come celebrativo della sepoltura).

http://www.italica.rai.it/argomenti/storia_arte/brunelleschi/galleria/7.jpg

Uso delle paraste per l’interno proporzionali alla lunghezza del quadrato. Cupola emisferica principale
collegata al vano cubico sottostante da una sorta di fascia dove ci sono i 4 pennacchi. Cupola ad ombrello.

Uso di pietra serena per gli elementi portanti e lo scheletro(che infatti sono messi in rilievo da questa
pietra), il resto in intonaco chiaro.

Uso di paraste filiformi nella scarsella. Lanterna su colonne(come nel battistero).

La disposizione delle figure decorative segue le gerarchie delle decorazioni bizantine. Tripartizione dello
spazio: morte(pavimento quadrato dove c’è il tavolo), resurrezione(l’ambiente cubico), glorificazione(la
cupola).

Nel muro dove non servivano le paraste ci sono le mensole(ideali sostegni verticali)

San Lorenzo(interno)

http://3.bp.blogspot.com/-CdovxxTSrHQ/Tc357ebmHNI/AAAAAAAAB_Q/XEKp3Lr-3aE/s1600/07%2B-
%2BIglesia%2Bde%2BSan%2BLorenzo..jpg

Brunelleschi ricostruisce l’interno con modulo spaziale per le navate laterali che si aprono su una fila di
cappelle. Armonia classica data dalla ripetizione del modulo.

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La muratura delle navate laterali è aperta(ci sono le cappelle), quindi l’ordine al muro è in forma di parasta
e sopra la trabeazione della parasta impostano gli archi delle campate. Arco aperto incorniciato da due
paraste. Se il muro è forato, allora usa le paraste interne; se il muro è continuo, allora usa solo il ricordo di
un capitello o mensole

http://www.artleo.it/alarte/imgdb/brunelleschi_sanlorenzo.jpg

http://www.artleo.it/alarte/imgdb/brunelleschi_sanlorenzo2.jpg

L’intersezione col transetto rappresenta la ripetizione del modulo spaziale solo in dimensione più grande.
Nella parte angolare di incrocio ortogonale c’è la colonna quadrangola(2 facciate)

Santo Spirito(1428-1434)

Brunelleschi deve ricostruire completamente la chiesa. Uso estremo del modulo spaziale.

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/87/Santo_Spirito_Filippo_Brunelleschi_.jpg/20
0px-Santo_Spirito_Filippo_Brunelleschi_.jpg

Modulo spaziale anche dietro l’abside. Creazione dello spazio continuum. Le cappelle semicircolari presenti
su tutto il perimetro della chiesa sono parte fondante del progetto(da esse derivano introiti dei privati).
L’esterno doveva rispecchiare tutte queste cappelle semicircolari, ma alla fine viene regolato
linearmente(contro il progetto di Brunelleschi)

Gli interni sono simili a S. Lorenzo. La differenza sostanziale è che tutte le cappelle aprono il muro
completamente e quindi non c’è un muro continuo entro il quale c’è l’apertura di una cappella. Pertanto
ripristina le colonne complete del modulo perché il muro è praticamente inesistente.

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c4/Santo_Spirito,_inside_1.JPG/280px-
Santo_Spirito,_inside_1.JPG

http://www.italica.rai.it/argomenti/storia_arte/brunelleschi/img/santospirito.jpg

http://www.cdaomero.com/img-visit-flo/santo_spirito_3.jpg

10/11/2011

LEON BATTISTA ALBERTI (1404-1472)

Importante sia per le sue realizzazioni architettoniche che per le opere teoriche da lui scritte. Si laurea in
1428 in diritto canonico. Nonostante sia originario di Firenze, è costretto a non viverci per via di un esilio
verso la sua famiglia. In 1434 finisce l’esilio e può rientrare a Firenze. Qui diventa ambasciatore papale e
per tale ruolo deve seguire il papa nei suoi viaggi e ciò gli permette di visitare Roma. Scrive il “De Pictura” e
il “De Sculptura” dove illustra i suoi principi artistici(dedicando il De Pictura a Brunelleschi). Soggiorna a
Roma con il papa Niccolo V tra il 1443 e il 1455. Tale soggiorno gli permetterà di dare importanti consigli al
papa per ciò che concerne il rinnovamento architettonico di Roma. Studia gli antichi testi di
architettura(specialmente il De Architectura di Vitruvio) e lui stesso scrive un trattato di architettura

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intitolato “De Re Aedificatoria” che riscosse ampio successo. Lavorò specialmente a Rimini, Mantova e
Firenze.

DE RE AEDIFICATORIA

1450 - inizia la grande fioritura delle sue architetture e inizia la scrittura del De Re Aedificatoria(che sarà
pubblicato solo nel 1485). L’opera riprende la struttura del De Architetctura ma cambiano i concetti
base(che diventano quelli dell’architettura moderna). Nasce così il concetto moderno di architettura come
perfetta combinazione di tutti gli elementi architettonici. Come Brunelleschi, Alberti vuole creare un
linguaggio architettonico universale(fondandosi sempre sul concetto rinascimentale di guardare all’antico e
superarli, non imitarli, andare oltre le loro opere). Cosi per la prima volta compare la consapevolezza
dell’architetto di poter superare gli antichi. La firmitas, utilitas, venustas vitruviane possono essere viste in
nuova chiave moderna. Il trattato è in latino(e non nel volgare italiano) pertanto era destinato ad un elite e
non al cantiere(non era un manuale di costruzione per gli operai anche se conteneva dettagli costruttivi).
Composto da 10 libri in successione tematica logica(a differenza di Vitruvio). Gli argomenti sono: i progetti,
i materiali e la tecnica costruttiva, la funzione e la tipologia dell’edificio, la decorazione degli edifici(pubblici
e privati), la teoria della proporzione(specialmente negli ordini), conclusioni di carattere generale.

Codice architettonico

Brunelleschi usava la colonna e sopra la colonna impostava l’arco. Alberti va oltre il codice di Brunelleschi.
Infatti Alberti torna al concetto romano di ordine architettonico, ovvero impostato su un pilastro con volta
a botte. Brunelleschi non riprende propriamente l’antico, ma ne prende solo un pezzo(per esempio del
Colosseo Brunelleschi riprende solo l’ordine e l’arco, staccandoli dal concetto del pilastro strutturale),
Alberti invece prende la struttura del Colosseo ovvero il pilastro con l’ordine che proporziona(si astrae di
meno rispetto a Brunelleschi). Più coerente con l’antico. Pertanto sono due codici differenti che hanno in
comune solo il fatto di partire dall’antico(ma interpretandolo in modo diverso). Alberti infatti critica
Brunelleschi perché l’arco “all’antica” è troppo pesante per essere sorretto da esili colonne.

Uso del sistema pilastro-arco modulato dall’ordine architettonico(proprio come lo usavano gli antichi
romani). Il pilastro diventa l’elemento fondante(e non la colonna come Brunelleschi). Addossato vi è
l’ordine che proporziona e inquadra l’arcata(proprio come nel Colosseo o nel Teatro Marcello).

La venustas per Alberti è la proporzionalità rispetto al modulo della colonna e la collocazione delle parti.
Nasce la concinnitas(che è la symmetria vitruviana intesa in senso moderno): armonia dell’insieme.
Comincia a nascere la scissione tra l’architettura intesa come arte pratica e intesa come arte intellettuale.

Tempio Malatestiano(Rimini, dal 1447):

Commissionato durante un viaggio dal signore di Rimini Sigismondo Malatesta. Gli è affidato il rifacimento
della facciata di un edificio che non doveva essere distrutto(la facciata che non concluderà per la sua
morte). La denominazione di tempio deriva proprio dalla perfezione classica che viene data a questa
facciata(non rimane la denominazione di chiesa)

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/11/Tempio_Malatestiano_Rimini.jpg/300px-
Tempio_Malatestiano_Rimini.jpg

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http://www.ritosimbolico.net/studi1/studi120.jpg

L’interno non sembra opera di Alberti(è molto gotico e non riprende il concetto architettonico albertiano).
La facciata è una vera e propria seconda pelle dell’edificio(infatti si vede ancora la vecchia facciata di S.
Francesco)

Fondamentale per lo studio del progetto fu una cerimonia che si faceva all’apertura del cantiere. Si gettava
una moneta nel luogo del cantiere sulla quale era rappresentata la facciata della chiesa una volta
compiuta(doveva presentare una grossa cupola retrostante)

http://www.lib-art.com/imgpaintingthumb/2/8/t2482-tempio-malatestiana-matteo-de-pasti.jpg

La facciata segue lo schema dell’arco trionfale(a 3 fornici di diversa grandezza) composto con quello del
tempio(4 colonne che reggono il timpano). Lì vicino sorge l’arco di trionfo di Augusto. Fusione di due
tipologie diverse: arco e tempio. La reinterpretazione dell’antico è evidente nei capitelli(ionici o
composito?) che presentano dei volti angelici(le cui ali sono riprese dalle volute del capitello). Uso dei tondi
come Brunelleschi per rendere lo spessore.

http://www.belvederesaludecio.it/images/pages/tempio%20malatestiano%20rimini.jpg

La parte superiore della facciata è incompiuta. Uso di marmi policromi nell’apertura centrale(che riprende
la decorazione del Pantheon). Nella fornice principale c’è un’apertura con un timpano minore. Inoltre
salendo al secondo livello si vede come le colonne della base diventino delle paraste(alleggerimento, come
nel Colosseo).

Sul lato laterale lungo il modello è chiaramente il Colosseo(anche la modanatura sporgente su cui
impostano gli archi). Tra le arcate vi sono le sepolture. Presenza anche dei tondi.

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/d/d4/Tempio_laterale.jpg/300px-Tempio_laterale.jpg

A FIRENZE:

Il committente principale di Alberti è Giovanni Rucellai(ricco mercante)

Palazzo Rucellai (Firenze, dopo 1451)

Difficile costruzione perché il signore per allargarlo sempre di più comprava di volta in volta gli edifici
adiacenti. Quindi è un’aggregazione di diversi edifici.

Il tipo del palazzo rinascimentale era stato già sperimentato(Medici, Strozzi) ed era caratterizzato da precisi
elementi per dichiarare l’importanza della famiglia(massa poderosa, cortile centrale non visibile da fuori,
segnalare la forza della famiglia attraverso grosse mura). A Firenze il tipo del palazzo era contraddistinto da:
blocco murario chiuso, cortile centrale, rivestimento esterno a bugnato(che diventava più sottile salendo di
livello), cornici divisorie, finestre bifore(di eco gotico) con archi a tutto sesto, cornici aggettanti che
chiudono sul tetto. Talvolta (come in palazzo Medici) c’era una loggia coperta dove i clienti
aspettavano(dato che i Medici erano prima dei commercianti), ma quando i Medici diventano governanti la
loggia viene fatta chiudere. Presenza della panca esterna che girava intorno all’edificio.

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Alberti reinterpreta il modello del palazzo rinascimentale. Intanto vi erano problemi per il sito di
costruzione in quanto non si poteva sporgere troppo sulla strada stretta(occupazione di suolo pubblico).
Pertanto il bugnato non può essere sporgente alla base, quindi il palazzo viene rivestito in conci di pietra
della stessa misura e della stessa sporgenza(bassa) su tutti i livelli. Compare per la prima volta l’ordine
architettonico su un edificio privato(paraste che inquadravano le aperture)

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d1/Palazzo_rucellai,_ordine_architettonico_pri
mo_piano_e_stemma.JPG/200px-Palazzo_rucellai,_ordine_architettonico_primo_piano_e_stemma.JPG

http://www.albertiefirenze.it/english/mostra/opere/images/images/sez3_55_big.jpg

http://www.italiadiscovery.it/immagini/news/4259.jpg

Mantiene le aperture ad arco ma vi abbina la parasta(riprendendo lo schema del Colosseo) e usando anche
capitelli diversi a seconda del livello della parasta(dorico, ionico, corinzio reinterpretati). Manca una
campata laterale che dà l’asimmetria(perché il possessore di quell’edificio non l’ha venduto a Rucellai).
Rimane la grande cornice terminale. La cornice finale è sorretta da mensole(accorgimento ripreso dal
Colosseo) e il tutto è sorretto dall’ordine. L’angolo del palazzo è segnato dalle paraste. Alla base compare
un ricordo di opus reticolatum(che in realtà sono lastre incise) che è la spalliera della panca. Sul fregio dello
ionico si vede l’emblema della famiglia Rucellai(vela)

Cappella Rucellai (1461-1467)

Ripresa la decorazione interna del Pantheon(policroma); è un piccolo mausoleo nella chiesa di S. Pancrazio.
Vuole riprendere il modello del sepolcro di Gerusalemme(Rucellai); costruita a fianco della navata centrale.

http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/images/upload/med/21/1284385113126_Cappella-
Rucellai..jpg

http://www.geomaticaeconservazione.it/foto/app01_05.jpg

http://web.rete.toscana.it/archiviofotografico/images_regione/BR/00001111.jpg

Facciata di S. Maria Novella (1458-1460)

Il committente è sempre Rucellai

Era una chiesa gotica(si vedono degli elementi come gli archi ogivali in facciata). Pertanto Alberti, che deve
fare solo la facciata senza levare gli elementi gotici, li deve tentare di nascondere. Perciò decide di ricorrere
alla decorazione classica(Pantheon) per camuffare la facciata gotica.

Uso di forme geometriche(come S. Miniato al Monte che si ispirava a tempio romano) per far perdere
l’ogivalità degli archi. Il portale centrale riprende l’arco di trionfo. Uso del pilastro sporgente a chiusura
laterale per dettare le proporzioni(infatti vicino c’è la colonna, una sorta di “leggenda” per leggere la
facciata).

http://www.afirenze.info/wp-content/uploads/basilica-santa-maria-novella-firenze.jpg

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http://cesca78.files.wordpress.com/2008/03/15-01615-015.jpg

Il piano superiore lo tratta come tempietto autonomo. Usa per la prima volta la voluta doppia come
raccordo tra il primo e il secondo livello(decorata a mosaico) dove inserisce un finto rosone. Le paraste che
inquadrano il rosone riprendono la verticalità delle colonne di base, ma le colonne esterne del tempietto
non riprendono elementi verticali della base(perché cadono nella chiave dell’arco ogivale). Per evitare
questo “errore” inserisce una sorta di attico decorato geometricamente(come quello del Pantheon) per
confondere i livelli e non far notare l’asimmetria. Il risultato è che si perde la percezione della facciata
gotica.

14/11/2011

ALBERTI A MANTOVA(1459):

I committenti furono la famiglia dei Gonzaga(governanti). Giunge a Mantova grazie al suo ruolo di
abbreviatore apostolico. Per la visita del papa, vi doveva essere una riqualificazione edilizia che in parte
venne affidata ad Alberti.

S. Sebastiano (dal 1460)

Schema a pianta centrale. Restò incompiuta la facciata.

Costruito in una zona periferica della città dove però la presenza del fiume Thè esondava spesso. Venne
costruita come chiesa votiva(al santo protettore contro la peste)

http://www.geoplan.it/images/H300-W300/monumenti%20a%20Mantova%20-
%20Chiesa%20di%20San%20Sebastiano.jpg

http://kidslink.bo.cnr.it/irrsaeer/alberti/albertigif/sebp2.gif

Ricorda la forma del mausoleo(anche perché i Gonzaga la volevano come sepolcro familiare) e infatti
presenta la croce greca. A cause delle frequenti esondazioni, Alberti rialza la chiesa rispetto al suolo.

Così la parte inferiore diventa una sorta di cripta(che occupa tutto il piano terra e non solo la zona sotto
l’altare). Tale fu una soluzione originale. Inoltre le rampe di scale attuali vennero aggiunte in seguito(1930),
anche se si presume che Alberti le avesse progettate. Anche la loggia laterale fu aggiunta in seguito.

http://www.volipindarici.it/appunti/mantova/img16.jpg

Nartece porticato che fa accedere alla chiesa. Spesse pareti murarie, poiché probabilmente doveva essere
coperto da una grande cupola(che alla fine non su fatta). All’interno si ha una copertura a crociera centrale
che scarica sui pilastri a libro(piegati di 90°).

http://www.lombardiabeniculturali.it/img_db/bcf/2s010/1/l/269_2s010_269_1.jpg

La poderosità dell’edificio dà la classicità(ricorda i grandi pilastri romani). Evidente è il riferimento al


Colosseo per quel che riguarda l’entrata alla cripta.

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http://www.geometriefluide.com/foto/PIC701O.jpg

La facciata riprende lo schema templare(dove i sostegni sono 4 paraste), però presenta anche motivi
nuovi(come la finestra rettangolare che interrompe la trabeazione, differente dal rosone che stava sopra la
trabeazione). La finestra è sovrastata da un arco(per sottolineare la finestra), ripreso anche sotto la finestra
stessa(si doveva fare un’altra apertura?). Sviluppo solo al centro della facciata. Novità del nartece che non
ha un porticato scandito ma ha il profilo di un portale(3 aperture che formano un unico elemento)

S. Andrea (dal 1470)

Sorge al centro della città, vicino al mercato. Era un edificio già costruito(come dimostra il campanile
gotico), Alberti deve solo ri-costruire in parte. La ricostruzione fu difficile. Infatti necessitava di avere un
grande spazio per la liturgia in occasione dell’esposizione delle reliquie del sangue di Cristo dove affluiva
molta gente.

http://www.parcogeradadda.it/grandi_itin/immagini/mantova_sandrea.jpg

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/17/MantovaBasilicaSantAndrea.jpg/300px-
MantovaBasilicaSantAndrea.jpg

http://www.tamtamtravel.it/write/opere/operag2728.jpg

Pianta basilicale reinterpretata. Unica navata centrale molto grande. Piccolo nartece. La navata è affiancata
da una serie di cappelle laterali anche per necessità strutturali(la larghezza della navata è molto grande
perciò servono sostegni murari poderosi che vengono svuotati). Copertura a botte sorretta da contrafforti
sporgenti interni che delimitano l’ambiente delle cappelle.

http://www.geometriefluide.com/foto/PIC703O.jpg

Cappelle maggiori e minori(inserite nel pilastro). L’interno ricorda molto la basilica di Massenzio e le Terme
di Diocleziano(con le cappelle coperte da volte a botte). Nell’ambiente centrale del transetto doveva esserci
una cupola.

http://guideturistichemantova.it/wp-
content/uploads/2011/02/Mantova_Basilica_S_Andrea_interno_01.jpg

La basilica termina con un semplice abside, riprendendo le linee semplici della basilica romana. La grande
novità sono le cappelle laterali strutturali. Nell’ambiente delle cappelle maggiori inserisce la volta a botte
cassettonata inquadrata dall’ordine(reinterpretato da Alberti). Paraste a candelabro. Rimangono tutti gli
elementi dell’ordine, ma sono solo reinterpretati.

http://mw2.google.com/mw-panoramio/photos/small/48103376.jpg

Le paraste scandiscono il ritmo a inquadrare le cappelle diverse, generando un ritmo regolare. Travata
Ritmica: ordine architettonico con trabeazione dove l’interasse(la distanza) tra le paraste varia(non è come
il Colosseo dove gli ordini di arcate erano costanti in ritmo).

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a9/Ch%C3%A2teau_Ancy-le-
Franc007.jpg/220px-Ch%C3%A2teau_Ancy-le-Franc007.jpg

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Nelle sezioni piene del pilastro di aprono 2 edicole sopra l’apertura più bassa che è la porta della cappella
minore.

http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTbfM_c11cH9hlMR7alBytpTjhyB2bRp0-
XmVe3uctWdSkU596eCa6qkFOuNQ

Novità dell’ordine che inquadra 3 aperture. Ordine Gigante: ordine architettonico che inquadra 3 diversi
livelli.

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/be/Palazzo_del_Capitanio_-
_Vicenza.jpg/220px-Palazzo_del_Capitanio_-_Vicenza.jpg

Paraste giganti che arrivano fino alla copertura. Reinterpretazione dei modelli antichi. La cupola venne fatta
nel 1700.

http://www.geometriefluide.com/foto/PIC702O.jpg

La facciata è un corpo autonomo(ha un suo spessore, non è addossata alla parete). Fusione del tipo del
tempio classico e dell’arco trionfale. Ordine gigante anche nella facciata. Nella parte del nartece la
copertura è a cassettoni.

http://www.visual-italy.it/media/images/big/Mantova,-Chiesa-S.Andrea-%28facciata%29.jpg

Dietro al timpano c’è una zona aperta dove si esponeva la reliquia di modo che anche la piazza antistante,
in caso di notevole afflusso di gente, diventa una parte funzionale all’architettura.

DONATO BRAMANTE (1444 – 1514)

Studia ad Urbino(dove era nato) alla corte di Federico da Montefeltro. Si sposta a Bergamo in 1477(per via
dello scambio di architetti tra i Montefeltro e gli Sforza). Si forma come pittore. Dimostra di essere un
maestro della geometria per via dell’uso magistrale del disegno prospettico nella pittura(ciò denota una
conoscenza di Brunelleschi). Bramante fu il primo a inserire la prospettiva nell’architettura. Nel 1481 sta a
Milano dagli Sforza(dove conosce Leonardo Da Vinci e con il quale studia architettura). Nel 1500 giunge a
Roma dopo l’invasione francese di Milano e ciò segna l’inizio dell’ architettura rinascimentale romana.

A MILANO

S. Maria presso S. Satiro (dal 1482)

http://www.geometriefluide.com/foto/PIC181O.jpg

http://content.answcdn.com/main/content/img/oxford/Oxford_Architecture/0198606788.bramante-
donato.1.jpg

E’ un’opera architettonica che segna il passaggio dalla pittura all’architettura prospettica. Pianta a tau(dato
che l’abside non può sporgere per ragioni pratiche). Accanto alla chiesa sorgeva il mausoleo di S. Satiro.
Bramante deve rifare solo gli interni. Studia Alberti e Brunelleschi, e di quest’ultimo riprende il modulo
spaziale per scandire lo spazio. Ma il modulo non può essere usato dietro l’abside(come in S. Lorenzo)
poiché non c’è lo spazio dietro di esso ma c’è solo la muratura di fondo. Pertanto decide di usare la

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prospettiva nella muratura di fondo per dare l’illusione della presenza del modulo anche sul fondo creando
un coro prospettico.

http://www.sacred-destinations.com/italy/images/milan/san-satiro-apse-trick-cc-antmoose.jpg

S. Maria delle Grazie (dal 1492)

Bramante ricostruisce solo la tribuna e il coro mentre Leonardo stava facendo gli affreschi.

http://udu.ff.cuni.cz/soubory/galerie/renesancni%20architektura%20v%20Italii/slides/033%20Milano,%20
Santa%20Maria%20delle%20Grazie,%20Donato%20Bramante,%20dostavba%20od%201492.jpg

http://www.geometriefluide.com/foto/PIC185O.jpg

Pianta centrica della tribuna e del coro. Ripresa della Sacrestia Vecchia di Brunelleschi. Inserisce due absidi
laterali dove ci dovevano essere le sepolture degli Sforza. Si innesta su una struttura gotica preesistente. A
differenza della Sacrestia Vecchia, manca la bicromia a sottolineare lo scheletro. Tutto appartiene alla
struttura(vicino al romanico). Stessi elementi della Sacrestia, ma la cupola è rialzata su un tamburo(innesto
ripreso dall’architettura lombarda). La cupola all’esterno presenta il tiburio scandito da archi su colonne e
caratterizzato dall’uso del mattone(architettura lombarda).

http://www.lebellezzeditalia.it/fotografie/foto%20lombardia/foto_milano/s_maria_delle_grazie.jpg

A ROMA

Arrivò a Roma nel 1500 dove iniziò come pittore. Poi studiò i crollati romani con Antonio da Sangallo il
Vecchio. Con l’elezione di Giulio II(1503) inizia riqualificazione edilizia a cui parteciperà anche Bramante in
S. Pietro.

Chiostro di S. Maria della Pace (1500-1504)

http://farm3.static.flickr.com/2308/1575434220_22045f79ff.jpg

http://tsmadrid.files.wordpress.com/2010/09/untitled-6.jpg

Segue uno schema geometrico preciso che si fonda sull’adiacente Via della Pace. Il lato del modulo
geometrico quadrato minore è pari al lato dell’ottagono della cupola a copertura della chiesa. Nel portico
presenza di campate a crociera. L’ingresso è posto su uno dei vertici(come Brunelleschi nella Sacrestia
Vecchia) per dare una visione prospettica. Il modulo geometrico si ripete anche nella quota delle mura,
dove usa la sezione aurea per le altezze. Il chiostro di sviluppa su 2 piani con ordine architettonico.

http://www.romeguide.it/chiese/santa_maria_della_pace/03.jpg

Bramante, che conosce la gerarchia degli ordini architettonici, vuole rappresentare gli ordini sui soli 2 livelli
a disposizione. Dato che la chiesa adiacente è dedicata alla Vergine, serve lo ionico che infatti è presente al
primo livello. Ma ciò sembrerebbe sbagliato(perché l’ordine è che alla base c’è il dorico o il tuscanico).
Perciò usa il pilastro di base come tuscanico modellando la modanatura di imposta dell’arco come un
capitello tuscanico. Addossato al pilastro c’è la parasta ionica. La presenza del tuscanico è evidente anche
nel muro di fondo dove c’è il capitello tuscanico. Al secondo livello si ha lo stesso metodo per inserire
corinzio e composito. I pilastri presentano paraste corinzie mentre le colonne tra i due pilastri sono

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composite. Mostra le genesi del composito(alla base ionico che poi si fonda con il superiore corinzio). Il
tutto si chiude con un fregio su mensole. All’angolo le paraste si fondono tra loro(infatti al primo livello
sono presenti solo le 2 volute dello ionico), il che ricorda la parasta filiforme della Sacrestia Vecchia di
Brunelleschi.

17/11/2011

Palazzo Castellesi (poi Torlonia) (1500-1521)

http://www.romasegreta.it/images/palazzo_torlonia.jpg

http://www.fondazionemarcobesso.it/nuovobesso/borgo/img/altre_img/2817.jpg

Costruito da Bramante. Presenta la facciata fatta tutta in travertino(il che è indice della ricchezza del
committente). Infatti Castellesi è un funzionario papale, quindi il suo palazzo deve sorgere vicino S. Pietro.

Nella città i luoghi principali erano il Campidoglio e S. Pietro che si incontravano su un asse(però per
arrivare dal Campidoglio a S. Pietro bisognava passare per Castel S. Angelo). Il palazzo sorge sull’asse S.
Pietro – Campidoglio. Presenta il bugnato piatto in travertino. Basamento continuo, cornici divisorie, e
paraste sdoppiate con travata ritmica(come palazzo Rucellai). Presenza del mezzanino(piano superiore
diviso in due parti, la parte superiore è il mezzanino dove spesso ci sono le cucine per evitare danni da
eventuali incendi ed è riservato alla servitù).

Il piano nobile è il piano centrale perché ospita i saloni di rappresentanza con le finestre rivolte verso la
città. All’interno del palazzo c’è il cortile con facciata porticata più “leggera” rispetto all’esterno(come i
palazzi fiorentini)

Palazzo Caprini (1501-1510)

http://www.dapt.ing.unibo.it/nuovosito/docenti/bettazzi/corsobet/rinascimentoroma/Slide35.JPG

Costruito da Bramante, ma distrutto durante il Fascismo. È il modello di palazzo romano del primo 500.
Presenza di un unico ordine superiore(dorico, riconoscibile dal fregio di metope e triglifi).

Ripresa dei Mercati Traianei nel piano di base(volte a botte che occupano il piano terra). Ripresa della
funzionalità di tali luoghi. Infatti le aperture voltate a botte riprendono la funzione della antiche “tabernae”
romane, ossia la funzione commerciale. Per la prima volta entra in un edificio privato un elemento
pubblico. Tale inserimento risponde a motivi economici: il palazzo si trovava in una via di pellegrinaggio
molto frequentata e quindi le botteghe vengono affittate(vendono stoffe, souvenir). Nasce quindi un nuovo
modello di palazzo rinascimentale.

Presenza del mezzanino nelle botteghe che rappresenta la finestra del luogo dove alloggia il commerciante.
Apertura centrale(che non ha il bancone) è l’ingresso al palazzo, le altre sono botteghe. Uso del bugnato
rustico(ossia conci non levigati, dato che non disponeva del travertino che era costoso decide di usare lo
stucco lavorato con la martellina sull’ultimo strato che dava l’illusione della presenza del travertino).

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Presenza di una fascia liscia continua che separa le botteghe dal mezzanino(chiaro riferimento all’antico). Al
piano nobile la novità è l’introduzione dell’ordine architettonico non come lo intendeva Alberti(ovvero alla
romana) ma in rilievo(con colonne e non paraste). Uso della doppia colonna con tutti gli elementi
dell’ordine dorico. Inserisce per la prima volta la balaustra. Ricomposizione di elementi antichi in nuovo
modo. Per la soluzione d’angolo, usa una colonna che fa parte di due lati di facciata.

Tempietto di S. Pietro in Montorio (1502-1504)

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d5/Tempietto-1.jpg/230px-Tempietto-1.jpg

http://www.spazioliberocoop.it/wp-content/uploads/2009/09/Tempietto.jpg

http://www.vitruvio.ch/arcgallery/italy/bramante/tempietto_01.jpg

http://217.115.252.254:1572/Dokumenty%20pro%20studenty/Dvo%C5%99%C3%A1k%20Martin/4.%20No
vov%C4%9Bk/1.%20Renesance/1.%20Renesan%C4%8Dn%C3%AD%20architektura/6.%20Donato%20Brama
nte/2.%20Tempietto%20di%20San%20Pietro%20in%20Montorio/Tempietto%20di%20san%20Pietro%20in
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Molto classico. Termini nuovi formulati su architettura antica(non come Brunelleschi o Alberti, che hanno
usato l’antico in maniera troppo innovativa). Linguaggio romano. Sviluppo dell’idea del tempio romano a
pianta centrica.

Celebra l’architettura classica(riprende la tipologia del tempio) sulla base di una rinascita(infatti è
interpretato il tempio pagano in chiave cristiana). Riprende il tipo del martyrium perché si pensa al martirio
di S. Pietro in quel luogo(cosa che poi venne smentita). Pietro è sia martire che eroe, quindi la tipologia
circolare è l’ideale. Il tempietto venne finanziato dalla Spagna perché sorge su un possedimento spagnolo.

La struttura si fonda sulla circonferenza diffusa(come un sasso nel lago). Al centro c’è il punto dove venne
piantata la croce al contrario di S. Pietro. Diffusione della circonferenza sia in orizzontale(pianta) che in
verticale(alzato). Uso del dorico perché S. Pietro è la pietra fondante della chiesa romana. Presenza del
plinto alla base dell’ordine per slanciare l’edificio verso l’alto.

Il tempietto si inseriva all’interno di un cortile circolare facendo partire dal centro del tempietto una serie di
assi radiali che si dovevano collegare con le colonne del porticato del tempietto stesso generando una
sincronia geometrica perfetta. Nell’alzato si notano gli elementi rinascimentali: il tamburo su cui imposta la
cupola. La grande altezza del tempietto(sproporzionale rispetto alla larghezza) è data da uno studio
prospettico della vista dell’osservatore.

L’uso della circonferenza è un evidente richiamo alla filosofia platonica della perfezione del cerchio. Vi è
anche un terzo livello interrato che termina con uno spazio verticale rettangolare dove idealmente era
conficcata la croce di S. Pietro. Presenza della lanterna cieca(con ragione simbolica dello Spirito Santo).
Conversione delle metope inserendovi simboli cristiani. Sopra la trabeazione del primo livello c’è la
balaustra che serve da elemento di collegamento leggero tra la base classica e il piano superiore più
rinascimentale.

Usa 16 colonne. Nella cella ci sono sia fuori che dentro le paraste e non la colonna o semicolonna. Ma nella
cella interna non sono riproposte tutte e 16 le colonne esterne perché sennò le paraste sarebbero state

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troppo attaccate. Pertanto mette solo 8 paraste nella cella interna. Inoltre lascia maggiore spazio tra le
paraste nell’intercolumnio di direzione ortogonale, diminuendo la distanza tra le paraste che si trovano
sugli assi diagonali creando un ritmo insolito(quasi una travata ritmica) che permette pure l’inserimento di
più ampie nicchie.

All’interno presenza di edicole con statue. La cupola è fatta con costoloni che corrispondono alle paraste
interne. All’esterno è evidente la differenziazione dei materiali(usa il travertino per parti più sollecitate
come il capitello). Il portale è incastrato nella cella perché è troppo stretto tra le due paraste e per questo
sovrasta in parte le paraste che lo inquadrano(è lievemente aggettante)

Cortile del Belvedere (dal 1504)

http://www.itas.parma.it/itis/nostri%20progetti/parco%20ducale%20e%20tiglio/parcoducale/nome/GIARD
INO1/images/4-giardino/ARCHITETTURA/5%20-%20giardino/belve%201.jpg

http://www.italica.rai.it/argomenti/storia_arte/bramante/galleria/9.jpg

Nasce dalla necessità di collegare i palazzi vaticani con la villa papale di Innocenzo IV che era utilizzata come
antiquariuum del pontefice(una sorta di museo). Il progetto di Bramante è quello di costruire per 300 metri
delle gallerie coperte che siano comunque luogo di esposizione. Per il dislivello del colle Vaticano, le gallerie
seguono tale dislivello(infatti vicino ai palazzi sono 3, poi man mano che si sale diventano 2 e infine 1).
Termina con esedra opposta ai palazzi vaticani.

Cosi il papa si affacciava direttamente sull’ampio cortile. Infatti Bramante voleva creare una sorta di cavea
alla base dei palazzi vaticani e usare il cortile come una sorta di orchestra che il papa avrebbe visto
affacciandosi al balcone. Progetto prospettico che termina con l’esedra che affaccia sulla città. Sui lati
lunghi si assiste alla sovrapposizione degli ordini e l’uso delle arcate per le gallerie riprese dal Colosseo. La
struttura su più livelli riprende chiaramente il Santuario della fortuna Primigenia di Palestrina.

Nell’esedra è presente la Pigna del vecchio S. Pietro di Costantino. Nel muro dove c’è l’esedra usa la travata
ritmica mostrando come tale opera sia non solo antica ma anche rinascimentale.

http://www.galaadedizioni.com/public/scala%20bramante.jpg

Bramante costruisce anche la scala elicoidale(scala a lumaca) dove vuole mettere la sovrapposizione dei 5
ordini. Scala di collegamento con la città. Diversi problemi a causa delle proporzioni degli ordini da
rispettare. Decide di usare la prospettiva di modo da dare l’illusione delle proporzioni classiche e della
perfetta sovrapposizione. Il punto di vista preferenziale è quello dell’osservatore che entrando guarda in
alto e quindi prepara tutto prospetticamente per una vista frontale(e non a 360°). Così appena entrati si ha
la percezione della perfetta riuscita(anche se quando ci si gira si nota le piccole sproporzioni e il
cambiamento dell’ordine).

21/11/2011

RAFFAELLO SANZIO (1483 – 1520)

Lavora a Roma dove si occupa, in campo architettonico, di edilizia residenziale

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Palazzo di Jacopo da Brescia (1516)

http://www.fondazionemarcobesso.it/nuovobesso/borgo/img/altre_img/3622.jpg

Il committente è il medico del papa e quindi vuole il palazzo vicino a S. Pietro(che era in ricostruzione dal
1506).

http://www.paolomarconiarchitetto.it/gallery/upload/upload35899_max.jpg

Pianta irregolare(a differenza della facciata simmetrica); compaiono le botteghe(segnate dal bugnato) che
rimanda a Palazzo Caprini. Presenza del mezzanino nel piano basso ma con un bugnato meno plastico
rispetto a quello rustico di palazzo Caprini(in risposta a norme edilizie severe). Inoltre il bugnato di tale
palazzo punta molto sull’orizzontalità(a differenza di Caprini) per dare la prospettiva di una facciata più
lunga. Nel piano nobile è presente l’ordine architettonico con paraste(vs le colonne di Caprini). Timpani in
rilievo.

http://www.fondazionemarcobesso.it/nuovobesso/borgo/img/altre_img/3630.jpg

È innovativo perché bisogna vederlo di scorcio. Infatti Raffaello decide un’innovativa soluzione d’angolo
dato che la visione frontale era difficile(strada davanti molto stretta e non lasciava vedere tutta la facciata).
Pertanto modella sull’angolo una sorta di arco(senza la funzione strutturale) con l’ordine architettonico
sottostante binato. Privilegia il prospetto angolare. Paraste ribattute: paraste del 2 e del 3 livello diverse da
Caprini perché è come se fossero sovrapposte una più piccola su una più grande per dare maggiore risalto
alla facciata. Nel 3 piano compare un ordine minore di paraste.

Palazzo Alberini (1515)

http://www.palazzidiroma.it/IMG/Palazzo%20Alberini%20Cicciaporci%20-
%20disegno%20faciata%20Letarouilly.jpg

Sorge in diversa zona, ma riprende lo stesso concetto bramantesco. Presenza del bugnato rustico
bramantesco(simile a Caprini) ma molto più sottile. Ordine stilizzato(spariscono alcuni elementi come il
capitello). Presenza di botteghe.

Palazzo Branconio dell’Aquila (1519)

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f7/Palazzo_Jacopo_da_Brescia.jpg/250px-
Palazzo_Jacopo_da_Brescia.jpg

http://www.shafe.co.uk/crystal/images/lshafe/Raphael_Palazzo_Branconio_dell_Aquila_Rome.jpg

Committente è funzionario papale. Raffaello si distacca da Bramante. Schema di facciata diverso da quello
bramantesco, mentre altri elementi comuni(balaustra conclusiva della facciata, botteghe con mezzanino. La
differenza è che ora l’ordine appare al piano terra(senza bugnato). E le aperture delle botteghe sono
romanamente inquadrate dall’ordine. Ordine sempre più lieve nei piani superiori fino a essere solo
disegnato. Il piano nobile è decorato così da distinguersi. Uso del timpano, uso delle nicchie(con statue) ed
edicole(sistema delle due piccole colonnine). Cornici dilatate, presenza del mezzanino nel secondo piano le

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cui aperture si alternano ai festoni decorativi. Pertanto la finestra diventa elemento decorativo e di
cerniera. Portale centrale(che fa da asse di simmetria).

Nella pianta si vede come si segua lo schema della domus romana intesa alla vitruviana: vestibolo-atrio-
cortile. La scala assume una funzione cerimoniale(mediante cui l’ospite accede al piano nobile).

Villa Madama (1518 – 1520)

http://www.itislevi.it/mappa/A_Scuola_in_Villa/Villa%20rete/img_villa/raffaello.jpg

Villa suburbana. Rivisitazione della villa romana antica. Immersa nel verde, sorge sulle pendici di
Montemario. Si trova in asse con il Vaticano e quindi si pensa di farne una struttura di ricevimento per gli
ospiti del papa(oggi ha la stessa funzione).

Cortile circolare è l’elemento centrale. A tale cortile, mediante vestibolo, è collegato un vero e proprio
teatro romano scavato nella collina di Montemario. Da un lato la villa affaccia sul Tevere con un fronte
imponente. Poi c’è l’ingresso trasversale verso il Vaticano che dà accesso, tramite una gradinata
semicircolare, ad un ambiente simile al Belvedere Vaticano di Bramante. Presenza di torrioni circolari con
funzione di cappella e di aula di ricevimento.

Raffaello vuole riprendere le diverse funzionalità degli ambienti delle ville imperiali in un progetto più
unitario e compatto(a differenza di villa Adriana). Pertanto l’aulicità romana è ripresa tramite le funzioni.
Presenza di scuderie, terme, loggia con giardino, peschiera(specchio d’acqua). Il cortile di accesso dalla
gradinata semicircolare termina con una scalinata che porta a una grande entrata monumentale(simile
all’arco di trionfo) che dà accesso al vestibolo e poi al cortile circolare.

http://www.spazioliberocoop.it/wp-content/uploads/2010/10/Villa-Madama.jpg

L’entrata sul Tevere presenta in facciata finestre bugnate al piano terra e l’ordine gigante al primo piano.
Nel piano nobile presenza di loggia e finestre termali.

http://www.laboratorioroma.it/passeggiate%20romane/I%20Palazzi/villamadama1.JPG

Per l’entrata è usato il bugnato rustico. Serliana sotto le finestre termali


(http://terzoanno.files.wordpress.com/2011/04/serliana1.jpg).

Oggi la struttura è completamente diversa(mancanza fondi dopo morte di Raffaello e del papa Clemente
VII), venne costruita solo la parte destra(da metà cortile circolare alla peschiera).

http://www.dapt.ing.unibo.it/nuovosito/docenti/bettazzi/corsobet/rinascimentoroma/Slide53.JPG

Ingresso dal cortile semi circolare che introduce alla loggia con grandi nicchie sul lato del monte(per
reggere la struttura). Oggi si vedono le parti in muratura dell’ambiente semicircolare che però si pensa
dovessero essere intonacate(infatti le parti più sollecitate sono in travertino come il portale). Fregio
pulvinato(di Giulio Romano) nella loggia(leggermente strombato agli estremi). Scala elicoidale con ordine
binato(non come Bramante).

La decorazione del vestibolo è all’antica(volta a botte cassettonata) fatta in stucco(imita il marmo). La


loggia presenta una cupola ribassata cesellata(nella campata centrale) mentre nelle campate laterali volta a

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crociera. Il capitello delle paraste segue l’andamento della nicchia insieme alla trabeazione. Giardino
all’italiana(oltre il quale c’era il barco: zona lasciata alla natura). Nel cortile con giardino presenza di una
fontana con la presenza dell’elefante annone(regalato a Leone X che ne fece un fregio papale). Finestre alla
guelfa(a croce). Peschiera ricorda lo stile romano.

ANTONIO DA SANGALLO IL GIOVANE (1484 – 1546)

Architetto toscano che lavora a Roma. Famiglia di architetti papali. Michelangelo erediterà da Antonio molti
progetti(dopo la morte di Sangallo). Studia lo spinapesce e lo applica nelle cupolette di S. Pietro. Sangallo
ereditò i progetti di Raffaello(specialmente quelli della fabbrica di S. Pietro). In 1527 c’è sacco di Roma(da
parte dei lanzichenecchi di Carlo V) che determinò uno stop all’edilizia. Fissa il tipo di palazzo romano del
‘500.

Palazzo Baldassini (1514 – 1520)

http://www.palazzidiroma.it/PALAZZI%20DI%20ROMA%20DA%20PINO/Palazzi%20di%20Roma/IMG/Palazz
i%20salvati/Palazzo%20Baldassini/Palazzo%20Baldassini%20-%20prospetto%20Falda.jpg

Riprende il modello del palazzo fiorentino del ‘400 combinandolo con elementi romani. Progetto austero e
rigoroso. Scompare l’ordine(a differenza di Bramante e Raffaello) come accadeva nei palazzi
fiorentini(Palazzo Medici). Non può riproporre il bugnato fiorentino. Perciò riprende la tradizione romana
del mattone e del travertino. Usa il travertino agli angoli(cantonati) con spessore decrescente per
spessore(il che è una ripresa del modello fiorentino). Nuovo modo imponente di chiusura d’angolo. Non ci
sono le botteghe ma rimane la sequenza interna di vestibolo-atrio-cortile. Presenza dello scalone
d’onore(anticipato da arco trionfale). Vestibolo con paraste e trabeazione. Inoltre presenta una
modanatura inferiore che poi diventa il punto di imposta degli elementi che porticano il cortile(con ordine
dorico). Evidente romanità all’interno. Portale dorico.

http://www.palazzidiroma.it/img-JPEG/Palazzo%20Baldassini%20-%20cortile%201.jpg

Bocche di lupo: finestre che illuminano il piano seminterrato.

Finestre inginocchiate: finestre sorrette da mensole

BALDASSARRE PERUZZI (1481 – 1536)

Villa Chigi (poi Farnesina) (1509 – 1511)

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/ac/PianoVillaFarnesina.jpg/220px-
PianoVillaFarnesina.jpg

Villa di rappresentanza per il banchiere del papa. Pianta a C. Nonostante sia una villa, sia la facciata che il
prospetto riprendono il palazzo di città.

http://www.abcroma.com/musei/images/VillaFarnesina-G.jpg

http://www.jemolo.com/alta/PE%2007.jpg

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Ordine che scandisce le aperture. Fregio continuo con bassorilievi e inquadra le finestre del secondo
mezzanino(che chiude il prospetto). Il fronte nord invece è formato da due avancorpi e da una loggia. Erano
presenti delle pitture inquadrati dall’ordine in facciata. Ordini sovrapposti ma tutti dello stesso tipo(perché
gli interessava solo la scansione), cambia solo il fregio. Logge interne affrescate. La loggia esterna è rialzata
come lo Spedale degli Innocenti. Ordine tuscanico. Mezzanino inferiore “appeso” alla trabeazione.

24/11/2011

PERUZZI

Palazzo Massimo alle colonne (1532)

http://www.tesoridiroma.net/galleria/piazza_navona/foto/plmassimo02.jpg

Presenta il portico al piano terra. Facciata dietro anche con colonne(da cui deriva il nome). Palazzo
curvo(segue l’allineamento stradale). È uno dei due lotti ereditati dai due figli Massimo. Pietro Massimo
sceglie Peruzzi per la costruzione del suo palazzo. Committente vuole che segua il modello della domus
romana(ossia la presenza dell’atrio, del vestibolo, del nartece, del cortile interno). Infatti l’elemento
innovativo per l’edilizia residenziale è il nartece sul fronte. Ma con il lotto del solo Pietro il progetto veniva
asimmetrico(mancava una campata), quindi riesce a convincere il fratello a farsi cedere una campata di
modo da rendere simmetrica la facciata. Determinante fu il vincolo della strada curva(anche in relazione
alle regole di edilizia). Ai piani superiori sparisce l’ordine(come palazzo Branconio di Raffaello), ma sparisce
anche la decorazione a stucco. La grandiosità del palazzo è resa dal basamento aulico. La parte superiore
del palazzo presenta un paramento in bugne(simile a palazzo Rucellai) piatte ma privo di ordine
architettonico. La decorazione è ricercata tramite la modellazione delle cornici delle finestre. Sviluppo
orizzontale per dare l’impressione di maggiore lunghezza(come aveva fatto Raffaello in Jacopo da Brescia).
Nartece al piano terra che porta ad un atrio lungo e stretto con volta a botte, loggia e cortile. Scala d’onore.
Per il rivestimento uso del travertino e dello stucco(lo stucco è usato nel settore circolare per evitare i costi
del piegamento del travertino e viene reso dello stesso colore). Ordine dorico-tuscanico con colonne libere
e paraste binate che inquadrano le finestre di base. Decorazione all’antica del nartece(come a Villa
Madama) che ricorda la decorazione della domus aurea(con lo stucco finto marmo). Decorazione antica
anche nel cortile(i cui fronti sono o colonnati o con paraste). Bocche di lupo sui lati del cortile per illuminare
i corridoi del porticato intorno al cortile interno(dove c’è la sovrapposizione di ordini tuscanico e ionico).
Loggiato pure decorato all’antica e con affreschi.

http://www.jemolo.com/alta/imgro865.jpg

http://www.jemolo.com/alta/imgro863.jpg

URBANISTICA A ROMA (1400 – 1500)

Si assiste alla riqualificazione edilizia della città grazie al ritorno dei papi dall’esilio di Avignone. Si vuole
ricostruire basandosi sull’antico. Ma bisogna adeguare la città anche alla modernità(rapporti
internazionali). Coniugare l’antichità e la modernità. Il papa che iniziò la riqualificazione fu Martino V
seguito da Niccolò V il quale chiamò Alberti per stilare un programma edilizio di interventi:

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1. Ricostruire le mura e le chiese principali


2. Ristrutturazione del Borgo, del Vaticano, di S. Pietro
3. Costruzione di una rete viaria di accesso al Vaticano(di modo da collegare i fulcri della città quali
erano S. Pietro, il Campidoglio, Castel S. Angelo con il relativo Ponte da cui si dipanavano 3 strade
principali nell’altra sponda della città dove non c’era il Vaticano)

Papa Sisto V allungò il tridente delle strade dopo il ponte(via sistina, via recta, via papalis, via dei Banchi)
creando anche via alessandrina(collegamento Vaticano-Castel S. Angelo)

Papa Giulio II fa aprire due strade che seguono il fiume nelle due sponde(collegate anche tramite Ponte
Sisto in aggiunta a Ponte Angelo) creando strade comode per il trasporto delle merci

Papa Leone X cura la zona a Nord(di accesso dalla via flaminia) aprendo la via leonina che collegava due
punti nodali quali il porto della legna e il porto delle merci minute di uso cittadino

Papa Paolo III rettifica le strade e individua 3 diversi poli principali urbani: Vaticano, palazzo Farnese(di sua
proprietà), Campidoglio

Inoltre tutti i papi si impegnarono a rendere collegate tutte le chiese principali perché per il giubileo
bisognava fare in modo di arrivare facilmente a tutte le chiese. Papa Sisto V approfondì tali collegamenti e
né delimitò gli estremi creando vie di collegamento con colonne o obelischi che recintavano il percorso
delle basiliche.

RICOSTRUZIONE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO (LA FABBRICA DI SAN PIETRO)

I progetti per la ricostruzione iniziarono nel 1450.

Papa Niccolò V prevede un restauro per la basilica e non una ricostruzione(conservando la basilica fatta da
Costantino) per le nuove necessità della chiesa(sia politiche che religiose). Però vuole creare una basilica
che si distingua dalle altre chiese e che deve rappresentare anche il potere temporale del papa e che si
adegui alle nuove necessità liturgiche(che prevedevano un aumento dei celebranti e quindi l’abside
dell’antica basilica non può andare bene perché troppo piccolo per ospitare tanti celebranti).

1452 - ROSSELLINO
Si pensa che Rossellino(allievo di Alberti) abbia fatto il primo progetto nuovo. Tale progetto prevedeva
delle modifiche alla zona del coro, mentre il resto restava uguale.

1) Allargare il transetto
2) Prolungare il coro
3) Erigere una cupola (sulla tomba di Pietro)
4) Consolidare le navate

http://u.jimdo.com/www30/o/sdf83353bd438b08c/img/i49b3b89c3a7fe378/1301134743/std/image.jpg

Si vuole impressionare con la poderosità degli interventi. Si lascia la croce latina per l’impianto a causa delle
implicazioni simboliche(perfezione, Cristo, figura umana). Si accantona la pianta centrica anche a causa di
mancanza di fondi. Viene avviato il progetto, inizia lo scavo per le fondazioni del coro e alla morte del papa
erano già eretti i muri del coro.

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1503 – BRAMANTE
All’elezione di Giulio II(tramite uno stratagemma), si modifica il progetto della basilica. Si ottengono fondi
grazie alla vendita delle indulgenze. Chiama Bramante per il nuovo progetto.

http://share.dschola.it/itcpascal-giaveno/arte/Rinascimento%20Bramante/86-
Bramante,%20Piano%20di%20pergamena%20sovrapposizioni.jpg

Ci è rimasto il cosiddetto piano di Pergamena ovvero un disegno parziale del progetto bramantesco.
Bramante prevede un impianto centrico per creare una sorta di mausoleo di Pietro, ma il papa non vuole
rinunciare alla pianta basilicale. Il disegno mostra solo come doveva essere la parte del coro, il che ci fa fare
solo ipotesi sul progetto finale di Bramante.

1) Ipotesi di pianta centrica: realizzata ribaltando il disegno e vedendo la ripresa dello schema quincux
e dei pilastri a libro inglobando anche il coro allungato da Rossellino

http://www.fogliarini.it/1141.jpg

Nel 1506 venne aperto il cantiere con il rito della medaglia

http://www.30giorni.it/upload/articoli_immagini_interne/1157017318568.jpg

Che sembra rispondere all’ipotesi fatta. Inoltre ripropone il modello della cupola del Pantheon(i gradoni
anulari). Ora sul perché non fu fatto tale progetto ci sono diverse ipotesi(perché richiedeva troppe
demolizioni? O era poco funzionale per lo spazio non avendo navate laterali tenendo conto anche che
nella parte del coro Giulio II voleva mettere la sua tomba?)

2) Ipotesi di pianta basilicale: poiché Giulio II non voleva demolire, Bramante rielabora il progetto per
adattarlo aggiungendo uno sviluppo longitudinale. Dopo l’inizio delle costruzione, Bramante
modifica il progetto dove i pilastri a libro diventano più grandi per rendere ancora più maestosa la
cupola(avente diametro di 43 metri come il Pantheon). Tale progetto prevedeva anche un
deambulatorio e un aumento generale delle dimensioni. Ma in virtù di ciò, conservando lo schema
quincux le navate laterali dovevano essere larghe quanto lo spazio individuato dalle cupolette
minori, il che era di difficile realizzazione(troppo larghe).

1514 – RAFFAELLO
Raffaello riprende il progetto di Bramante(quello con l’elemento longitudinale). Nel progetto bramantesco,
Bramante fondava anche i rapporti tra i 4 pilastroni e i pilastri delle navate(creando uno schema di travata
ritmica e ordine gigante). Bramante lasciò costruiti i 4 pilastroni principali(così da essere sicuro di lasciare
un nucleo strutturale ben definito e intorno al quale si doveva sviluppare tutto) e lascia nei suoi disegni
l’ipotesi della costruzione dei pilastri delle navate(con la sua idea architettonica di ordine gigante e travata
ritmica). Il disegno completo di tale progetto è fatto da Raffaello che lo propone.

http://share.dschola.it/itcpascal-giaveno/arte/Rinascimento%20Bramante/89-
Raffaello,%20San%20Pietro%20planimetria.jpg

Raffaello inoltre abbandona il quincux bramantesco comprendendo l’impossibilità di realizzare navate


tanto larghe. Pertanto il nucleo eretto da Bramante(i 4 pilastroni collegati con arconi, il coro dilatato,
transetto parzialmente allargato) era già costruito. Durante il cantiere, fu costruito anche un elemento di
protezione della tomba di Pietro(paura di eventuali crolli). Raffaello riprese l’opera di Bramante e lavorò

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soprattutto alle fondazioni e al braccio sud del transetto(dove aveva in programma di inserire dei
deambulatori)

http://www.artleo.it/alarte/imgdb/sanpietro_pianta.gif

28/11/2011

Raffaello era stato affiancato da due tecnici esperti(Fra Giocondo e Giuliano da Sangallo). Sostanzialmente il
suo progetto era quello di ridurre il diametro delle cupole che avrebbero dato vita alle navate laterali.
Aveva lavorato alla zona sud del transetto(facendo anche la cappella del Re nel braccio del transetto
dedicata al re di Francia).

1520 - ANTONIO DA SANGALLO


Venne affiancato inizialmente da Peruzzi. Il progetto di Peruzzi era a pianta centrica(a differenza di
Raffaello). Riprendeva il progetto di Bramante(schema quincux, deambulatorio). Inoltre lasciò anche degli
schizzi degli interni(che mostrano le paraste giganti e la travata ritmica). Fu il primo a ipotizzare un disegno
di facciata. Come Bramante, propose anche uno schema basilicale. (pdf 2. 2). Il cantiere subì un lungo stop
nel 1527 in seguito al sacco di Roma

Antonio da Sangallo ripropone la pianta centrica ma ricerca anche la pianta basilicale. Lavora al cantiere
fino al 1546. È costretto a elaborare un progetto su quello di Bramante(i 4 piloni). Il suo primo progetto
doveva comprendere un appendice attaccata alla pianta centrica(pdf 2.3). Alla fine giunse a una soluzione
di compromesso ovvero lo schema centrico a quincux a cui aggiunge come elemento longitudinale un altro
ambiente centrico cupolato con 4 torrioni. Ma il suo progetto non convinceva molto dato che lo spazio
interno veniva troppo frazionato e dall’esterno dava l’impressione di una cattedrale gotica.

Realizzò anche un modello in legno(pdf 2.4) dove si vede che è troppo gotico(si distacca troppo da
Bramante). Sostanzialmente egli costruì le volte di raccordo a botte cassettonate tra i 4 piloni. Fece anche
le coperture intermedie non visibili e due cupolette non visibili(con la tecnica dello spinapesce) nei vani
ottagonali del transetto(sud e nord). Inoltre era previsto anche un rialzo del pavimento nella zona del coro
per non dare l’impressione di sviluppo in verticalità troppo alto rispetto a sviluppo orizzontale.

1546 – MICHELANGELO
Papa Paolo III “costringe” Michelangelo a venire a lavorare alla Fabbrica alla morte di Sangallo.
Michelangelo decide di riprendere appieno il progetto di Bramante originario senza considerare tutti gli
altri perché era il più nitido e il più lineare. Critica l’opera di Sangallo che aveva frazionato troppo lo spazio
interno della tribuna e anche l’esterno. Pertanto riparte dal progetto originario di Bramante. Inoltre egli
aveva diretto contatto con il papa e ciò lo agevolò(infatti i cardinali parlavano con il suo vice Meleghino).
Inoltre Michelangelo aveva massima libertà dato che il papa aveva sia stima di lui sia era impegnato nella
questione della riforma luterana e quindi voleva chiudere la basilica al più presto.

Ritorno all’idea di Bramante, a croce greca con 4 bracci senza deambulatorio(venne demolito quello di
Raffaello), l’uso della parasta gigante e della travata ritmica ripetuto anche nel muro esterno, imponente
cupola su tamburo. Inoltre rivoluziona anche il procedimento costruttivo riprendendo lo sviluppo in
verticale(e non in orizzontale) molto veloce. Rifiuta il frazionamento e anche i compensi elevati quali erano
stati quelli di Sangallo. Riduzione dell’articolazione dei vani interni anche per motivi economici. Quindi ne
risultava un progetto più ridotto e più arioso all’interno. Inoltre allargò i 4 pilastroni e costruì in

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corrispondenza di questi, 4 contrafforti poderosi scavati all’interno da scale che collegavano i diversi livelli.
Usa la parete muraria come una scultura, la modella sulla base dell’ordine gigante corinzio. (pdf 2.5)

All’esterno presenza del basamento continuo della base ripreso dalla trabeazione continua(come una sorta
di nastro delimitatore). Si doveva chiudere il tutto con un attico forato da aperture “prospettiche” che
dovevano dare spessore alla costruzione. Sopra l’attico c’era il tamburo. Inoltre delle 4 cupolette del
quincux, furono realizzate solo quelle verso la facciata e non quelle verso il coro. Struttura compatta anche
dall’esterno. (pdf 2.6)

Fu “costretto” a lasciare un modello del tamburo e della cupola per la copertura dei 4 piloni. La cupola
doveva essere di 43 metri di diametro fondendo insieme le due maggiori cupole(Pantheon e S. Maria del
Fiore). Costruzione con doppia calotta dove l’intradosso seguiva l’emisfericità del Pantheon, l’estradosso
invece il sesto acuto di S. Maria del Fiore. Pertanto il profilo esterno era più alto, ma le due calotte erano
entrambe portanti(non come S. Maria del Fiore) ed erano contraffortate da speroni che arrivavano fino a
metà dell’altezza e da 16 costoloni. Il tamburo era cilindrico e la costruzione voleva essere affrontata con
centine. Però l’obiettivo di Michelangelo era quello di non alzare troppo il profilo della cupola(cosa che sarà
fatta dai suoi successori per paura di crolli) (pdf 3.1)

1564 – LIGORIO E VIGNOLA


Alla morte di Michelangelo era stato quasi ultimato il tamburo e le murature esterne perimetrali. I due
architetti chiudono il lavoro di copertura e del tetto ma non si occupano della cupola(che verrà chiusa alla
fine del secolo). Procedono alla costruzione anche della cappella dell’Imperatore nel braccio settentrionale
del transetto.

1574 – DELLA PORTA E FONTANA


Insieme svolgono dei lavori per la costruzione delle cappelle interne. Inoltre demoliscono il vecchio coro
bramantesco e dal 1588(anno di ultimazione del tamburo) cominciano a pensare alla cupola.

I lavori per la cupola furono molto veloci(22 mesi). Si seguì il progetto michelangiolesco. 16 costoloni
radiali. Gradoni anulari fino alla lanterna per il guscio interno. Si segue il principio costruttivo di Brunelleschi
ma stavolta si costruisce su centine. La prima parte tra le calotte è riempita dalla muratura, poi ci sono gli
speroni fino al terzo dell’altezza(contrafforti). Fu fatta tutta in mattoni(si pensa al rivestimento in travertino
per le costole). Alla fine fu rivestita in piombo. Non si usa la differenziazione dei materiali. Cupola cintata da
catene di ferro orizzontali per rinforzare la cupola interna. Nel 1590 viene finita la cupola(che presentava
un sesto più alto rispetto al progetto di Michelangelo). Nel 1591 è terminata la lanterna. (pdf 3.2 – 3.9)

Venne spostato anche l’obelisco e posto davanti alla basilica.

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