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nota C1/1022/94 della Direzione Centrale del Catasto e dei Servizi Geotopocartografici e della
Conservazione dei RR.II.;
Circolare n. 4 del 16 maggio 2006 (salvo che non sia indicato altrimenti), che ne hanno
ridefinito alcune caratteristiche, rispetto all'impianto del catasto, a seguito della prima
revisione degli estimi.
GRUPPO “A’’
(Unità immobiliari per uso di abitazioni o assimilabili)
Nell’assegnare le uu.ii. a queste categorie si deve badare che essendo la qualificazione dei tipi relativi
variabile da luogo a luogo, essa deve corrispondere al significato che ha localmente e che inoltre
l’assegnazione a determinata categoria va fatta in base alla destinazione propria di ciascuna uu.ii.
risultante dalle sue caratteristiche costruttive e non in base all’uso attuale o alle destinazioni che la parte
richiede.
Massima N. 51
Castelli di proprietà dello Stato
I castelli di proprietà dello Stato, se ospitano pinacoteche, biblioteche, musei, gallerie, si devono
assegnare alla B/6.
Se invece a causa del loro interesse storico od artistico, sono conservati, senza alcuna delle particolari
sopraddette destinazioni, quali monumenti nazionali inalienabili, si fanno rientrare nella categoria "A/9,
senza però determinarne la rendita.
Quando infine, gli stessi castelli di proprietà dello Stato hanno altra utilizzazione e non sono inalienabili, si
includono nella A/9 o nelle altre competenti categorie, secondo le norme esposte nella massima n. 50 e
se ne determina la rendita catastale.
GRUPPO “B’’
(Unità immobiliari per uso di alloggi collettivi)
Massima N. 57
Asili infantili
Gli asili infantili si accertano:
- nella categoria B/1, quando ad essi sono aggregati i locali, i servizi ed in genere quanto può occorrere
per una comunità religiosa, sia pure numericamente ristretta;
Massima N. 158
Rettifica di dichiarazioni e planimetrie
I dati delle schede relativi all'ubicazione ed alla consistenza dell'unità immobiliare o dell'azienda
dichiarata possono essere rettificati dai classatori in sede di accertamento, limitando alle inesattezze ed
alle omissioni di un certo rilievo l'applicazione del § 72 dell'Istruzione Provvisoria "Per la sostituzione o
correzione di dichiarazioni e di planimetrie errate od incomplete come per la presentazione di nuove
dichiarazioni o planimetrie, si adotterà il seguente procedimento”:
A lavoro di classamento ultimato nei singoli Comuni, il tecnico classatore restituisce all'Ufficio tutti gli atti
di cui al § 64, curando di firmare prima a tergo, in fondo, tutti i Mod. 5 e di separare le dichiarazioni e le
planimetrie che devono essere corrette o sostituite ed i Mod. 5 relativi alle unità immobiliari per cui, a
cura degli obbligati, non si sia provveduto alla presentazione delle dichiarazioni o delle planimetrie.
L'Ufficio quindi invita gli interessati - a mezzo del Modello 24 (Catasto E. U.) - a seconda dei casi, a
correggere, sostituire o produrre dichiarazioni o planimetrie e compila - in tutti i casi di riscontrata
inadempienza degli obblighi di cui agli articoli 3, 7, 20 e 28 del R. decreto-legge 13 aprile 1939-XVII n.
652 - il processo verbale di contravvenzione Mod. 25 (C. E. U.), inviandolo, dopo l'esito degli inviti Mod.
24 e con la particolare segnalazione dei casi di frode, alla Intendenza di Finanza competente per
territorio, perché quest'ultima proceda nei modi stabiliti dalla legge 7 gennaio 1929-VII, n. 4.
I giorni previsti dal Mod. 24 per dare, nella sede dell'Ufficio o del Comune, chiarimenti agli interessati
saranno fissati in rapporto all'entità complessiva degli inviti.
Per le modifiche od aggiunte apportate alla consistenza non é necessaria la firma per accettazione del
dichiarante.
Massima N. 61
Uffici vescovili e parrocchiali.
I locali di sedi vescovili o parrocchiali, adibiti ad uffici, se costituiscono unità immobiliari indipendenti,
vanno accertati nella categoria B/4 (uffici pubblici).
Altri locali delle stesse sedi, costituenti separate unità immobiliari con destinazioni diverse (abitazioni,
ricreatori, opere annesse, ecc.), devono essere oggetto di distinte dichiarazioni ed essere accertati a
seconda della loro ordinaria destinazione.
Se però le diverse posizioni della sede vescovile o parrocchiale (uffici, abitazioni, ricreatori, ecc.), non
costituiscono di-stinte unità immobiliari, esse devono essere oggetto di unica dichiarazione con scheda
Mod. 1 che contenga la descrizione della parte ad uso ufficio nel prospetto B e delle parti ad usi diversi
nei prospetti A e C, a seconda dei casi.
L'intera unità immobiliare così costituita si accerta nella categoria corrispondente alla destinazione della
parte economicamente prevalente.
Massima N. 57
Asili infantili
Gli asili infantili si accertano:
- nella categoria B/1, quando ad essi sono aggregati i locali, i servizi ed in genere quanto può occorrere
per una comunità religiosa, sia pure numericamente ristretta;
- nella categoria B/5 quando sono invece del tipo dei giardini d'infanzia, tenuti - come avviene nella
generalità dei casi dal Comune con maestre giardiniere.
B/6 – BIBLIOTECHE
Pinacoteche,
musei,
gallerie,
accademie che non hanno sede in edifici della categoria A/9;
circoli ricreativi.
Questi ultimi sono da assegnare alla categoria B/6 quando il circolo ricreativo non ha fine di lucro e, in
quanto tale, è assimilabile alle unità immobiliari adibite ad attività culturali.
Quando, invece, hanno fine di lucro dovranno essere dichiarati con la categoria propria dell'unità
immobiliare, secondo l'uso ordinario della stessa e cioè:
Massima N. 112
Cappelle e Oratori
“Determinazione della rendita catastale delle cappelle e degli oratori di proprietà di privati non destinati
all'esercizio pubblico dei culti.
Le cappelle e gli oratori di proprietà di privati non destinati all'esercizio pubblico dei culti vanno accertate
nella categoria B/7 e sono soggette a determinazione della rendita catastale.
L'eventuale applicazione dell'esenzione, in base al riconoscimento delle condizioni richieste, sarà deciso in
sede competente.”
Oratorio.
Agli effetti dell'accertamento nella B/7, per "oratorio" devesi intendere un piccolo edificio destinato alla
preghiera e cioè qualche cosa di analogo alla cappella.
Massima N. 66
“Magazzini per la conservazione dei prodotti agricoli.
Un magazzino adibito alla conservazione di prodotti agricoli, qualora non sia da ritenersi rurale ai sensi
dell'art. 4 del Regolamento 24 agosto 1877 n. 4024, si accerta come unità immobiliare della categoria
C/2, a meno che, essendo sotterraneo, non debba essere accertato come unità immobiliare della
categoria B/8.
Massima N. 67
“Locali per deposito e stagionatura formaggi.
I locali ad uso deposito e stagionatura dei formaggi o di altri prodotti della industria alimentare, quando
sono privi di attrezzatura industriale e suscettibili senza radicali trasformazioni di ordinaria destinazione,
sono da considerarsi come magazzini e locali di deposito e pertanto da accertarsi nella categoria B/8”.
GRUPPO “C’’
(Unità immobiliari comprendente i locali di uso terziario e commerciale)
Massima N. 65
Negozi
Un locale avente accesso indipendente, adibito ordinariamente alla vendita di merci e prodotti in genere,
anche se mancante di mostra, si accerta nella categoria C/1.
Massima N. 111
Accessori delle categorie C/2 E C/3.
Il ragguaglio della superficie degli accessori, in superficie del vano principale, stabilito per la C/1, non si
applica alle categorie C/2 e C/3.
Massima N. 69
Forni da pane, caseifici e molini di scarsa importanza.
Per decidere se immobili delle specie sopra dette siano da accertare nella C/3 ovvero nella categoria D/1
si deve tenere conto delle condizioni di fatto in relazione alle vigenti disposizioni per il riconoscimento
delle caratteristiche di opifici, e non dell'attuale trattamento d'imposta degli immobili stessi o della entità
del reddito della industria in essi esercita.
Massima N. 70
Macello
Un macello si accerta nella categoria D/8 se presenta le caratteristiche richieste dall'art. 10 della Legge .
Si accerta invece nella categoria C/3 se è un comune locale suscettibile di destinazione diversa senza
radicali trasformazioni.
Rientrano nell'art. 10 del R. decreto-legge 13 aprile 1939-XVII n. 652
"i fabbricati destinati ad opifici ed in genere i fabbricati di cui all'art. 28 della legge 8 giugno 1939 n.
1231, costruiti per le speciali esigenze di una attività industriale o commerciale e non suscettibili di una
destinazione estranea alle esigenze suddette senza radicali trasformazioni".
Massima N. 111
Accessori delle categorie C/2 e C/3.
Il ragguaglio della superficie degli accessori, in superficie del vano principale, stabilito per la C/1, non si
applica alle categorie C/2 e C/3.
C/4 - FABBRICATI E LOCALI PER ESERCIZI SPORTIVI
Compresi quelli costruiti o adattati per tali speciali scopi e non suscettibili di destinazione diversa senza
radicali trasformazioni, se non hanno fine di lucro, e pertanto non rientrano nell'art. 10 della legge:
- ricreatori religiosi;
- costruzioni destinate all'esercitazione dei pompieri;
- sale per ginnastica,
- locali e fabbricati per dopolavoro.
GRUPPO “D”
(Comprendente le categorie speciali a fine produttivo o terziario)
D/1 - OPIFICI
Fabbricati ove si svolge un'attività industriale a mezzo di meccanismi inamovibili per necessaria
infissione, ovvero gli stabilimenti o le fabbriche che occupano interi fabbricati o porzioni di fabbricati nei
quali si svolge un'attività intesa a produrre un bene economico e, comunque, capace di trasformare la
materia prima in prodotti finiti e vendibili, (ad esempio:
- una fabbrica di automobili o di motocicli,
- un polverificio,
- uno zuccherificio,
- una distilleria, ecc.), o intesa a generare prodotti e servizi per venderli ad
altri o ricavarne un utile (ad esempio:
- autosilos dotati di impianti di sollevamento delle autovetture per
l’attività di ricovero delle stesse);
- falegnamerie che non hanno carattere artigianale,
- cabine elettriche,
- centrali idroelettriche;
- Villaggi turistici;
- case di riposo o pensionati per anziani;
- locande.
(quando abbiano le caratteristiche per rientrare nell'art.10 della Legge)
D/9 - EDIFICI GALLEGGIANTI O SOSPESI, ASSICURATI A PUNTI FISSI DEL SUOLO, PONTI
PRIVATI SOGGETT A PEDAGGI
L'AGRITURISMO
I requisiti essenziali, oggettivi e soggettivi, che configurano e caratterizzano l’attività di agriturismo
sono:
--> l’esistenza di un’azienda agricola condotta da un imprenditore agricolo ai sensi dell’art. 2135 c.c.;
--> l’espletamento di un’attività di ricezione ed ospitalità in strutture interne all’azienda suddetta;
--> la prevalenza delle attività agricole (dirette o connesse) rispetto a quella di gestione dell’agriturismo;
--> la somministrazione prevalente di prodotti propri o derivati da materie prime direttamente
provenienti dal fondo.
(*) n.d.r.: la Circolare n. 5/92 non ha ancora portato a completa maturazione i suoi intenti,
infatti tali due Categorie Catastali non sono per il momento ancora state attivate.
IMMOBILI A DESTINAZIONE SPECIALE
GRUPPO “E”
(Comprendente le categorie particolari a uso pubblico o di interesse collettivo)
L'obbligo della dichiarazione e le modalità di accertamento sussistono anche se essi sorgono su suolo
pubblico in concessione.
Massima N. 76
Stazioni autotramviarie.
Le costruzioni ad uso di stazioncine autotramviarie comprendenti vani, anche non totalmente chiusi, per il
pubblico, per il personale, per vendita giornali, ecc., devono essere singolarmente dichiarate con scheda
bianca Mod. 1 ed accertate nella E/3.
Massima N. 77
padiglioni degli enti comunali di assistenza.
I padiglioni destinati ad uso di refettori con cucina espressamente costruiti dagli Enti Comunali di
Assistenza devono essere accertati nella E/3.
Massima N. 79
Tettoie ad uso pubblico gratuito sulle spiagge.
Le tettoie ad uso pubblico gratuito sulle spiagge si accertano nella categoria E/3
Massima N. 80
Orinatoio pubblico.
Un orinatoio pubblico ( gratuito o a pagamento ) costituito da costruzione in muratura chiusa e coperta e
non trasporta-bile si accerta nella categoria E/3.
l’unità immobiliare destinata a fiera costituita soprattutto da aree scoperte, di volta in volta
appositamente attrezzate con strutture e stand amovibili -
- per le esigenze espositive, attrezzate unicamente con semplici costruzioni destinate a soddisfare le
esigenze primarie ( biglietteria, servizi igienici, accoglienza, etc.).
Solo in tale fattispecie, che rappresenta una naturale evoluzione del concetto di “recinto”, l’unità
immobiliare è censita nel gruppo E ed in particolare nella categoria E/4.
E/6 - FARI, SEMAFORI, TORRI PER RENDERE DI USO PUBBLICO L'OROLOGIO COMUNALE
(esenti permanentemente dalla imposta fabbricati).
Massima N. 59
Accertamento di locali di proprietà di privati adibiti all'esercizio pubblico dei culti.
I locali di proprietà di privati adibiti all'esercizio pubblico dei culti, quando hanno le caratteristiche proprie
all'uso specifico cui sono destinati, si assegnano alla categoria E/7 e si assoggettano o meno alla
determinazione della rendita catastale, secondo che siano ceduti in affitto o gratuitamente.
Si assegnano invece alla categoria che ad essi compete per le loro caratteristiche costruttive e per il loro
uso appropriato quelli, di tali locali, che sono adibiti all'esercizio pubblico dei culti senza particolari
adattamenti o trasformazioni anche se sono dati in uso gratuito.
Massima N. 81
Sepolcreto privato.
Un sepolcreto privato esterno all'area del cimitero, ancorché adiacente al perimetro di esso, deve essere
separatamente accertato nella categoria E/8.
E/9 - EDIFICI A DESTINAZIONE PARTICOLARE NON COMPRESI NELLE CAT. PRECEDENTI DEL
GRUPPO E
Ad esempio:
- le discariche per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani ( quando la loro
gestione non configura fonte reddituale);
- i magazzini per consorzi agrari,
- gli acquedotti civici (torri piezometriche,
- vasche per la riserva idrica,
- locali per i depuratori e regolazione dell'acqua potabile),
- i mattatoi pubblici,
- i campi sportivi pubblici,
- i campi di tiro a segno,
- le piscine, ecc.
(esenti permanentemente dalla imposta fabbricati).
Massima N. 73
Campi sportivi
I campi sportivi vanno di norma accertati nella categoria E/9.
Qualora però abbiano fine di lucro e per le loro caratteristiche rientrino nell'art. 10 del R. decreto-legge
13 aprile 1939-XVII n. 652 vanno accertati nella categoria D/6.
Rientrano nell'art. 10 del R. decreto-legge 13 aprile 1939-XVII n. 652 :
"i fabbricati destinati ad opifici ed in genere i fabbricati di cui all'art. 28 della legge 8 giugno 1939 n.
1231, costruiti per le speciali esigenze di una attività industriale o commerciale e non suscettibili di una
destinazione estranea alle esigenze suddette senza radicali trasformazioni".
Massima N. 74
Campi di tiro a segno
I campi di tiro a segno si accertano nella categoria E/9.
Massima n. 78
Lavatoi pubblici
I lavatoi pubblici coperti o scoperti si comprendono nella categoria E/9.
Per essi si determina la sola consistenza
GRUPPO “F”
Le entità urbane di tipo F sono state istituite contemporaneamente alla procedura DOCFA per identificare
quei casi in cui l'u.i. non produce reddito.
Sono tipologie sempre esistite, ma che sono state codificate per permettere alla macchina di
riconoscerle.
Il gruppo F non ha alcuna rendita catastale, non deve essere mai rappresentato in planimetria, ma
sempre e solo sull'elaborato planimetrico.
È composto dalle categorie:
* Il solo modo di intervenire con DocFa su u.i. divenute inagibili è la DEMOLIZIONE TOTALE.
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Casi particolari di intestazioni catastali e disposizioni inerenti le categorie fittizie F/3 e F/4
Nuovo accatastamento con mod. 3 SPC riportante a pagina 3 una ditta priva di titolo legale reso pubblico
Questa fattispecie si presenta esclusivamente nel caso in cui la ditta da intestare al catasto urbano sia
dichiarata, dalle parti interessate, priva di titolo legale reso pubblico.
Tale dichiarazione può avvenire barrando l'ultima casella del mod. 3 SPC, in terza pagina, ovvero con
apposita attestazione.
La dichiarazione di accatastamento deve riportare, nel campo "Eventuale specificazione del diritto", la
dicitura:
"Ris 1 - Ditta priva di titolo legale reso pubblico".
L'Ufficio provvede, dopo la registrazione della dichiarazione, ad inserire la "Riserva atti pas-saggi
intermedi non esistenti" ed a cancellare nel contempo l'annotazione riportata dal tecnico nel campo
"Eventuale specificazione del diritto".
Per provvedere a tale adempimento l'Ufficio può operare con le applicazioni disponibili, compilando una
nota di voltura mediante la procedura "Funzioni d'Ausilio".
Ovviamente le risultanze iscritte negli atti del catasto vanno notificate a cura dell'Ufficio al domicilio
fiscale dei soggetti risultanti iscritti negli atti catastali, come ordinariamente previ-sto per le volture, ai
sensi dell'art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650.
Si coglie l'occasione, inoltre, per formulare alcune considerazioni in merito al corretto utilizzo della
causale di variazione "Frazionamento per trasferimento di diritti".
Come già specificato con la predetta circolare n. 9/2001, tale causale, che comporta l'attribuzione della
categoria F/4 alla porzione di unità soggetta al successivo trasferimento di diritti, deve essere usata
esclusivamente nel caso in cui una delle parti in cui si divide l'unità immobiliare non presenti autonomia
reddituale e funzionale.
Si ricorda, altresì, che la categoria F/4, che comporta la non attribuzione di rendita, deve rappresentare
uno stadio temporaneo dell'unità immobiliare.
Infatti, una permanenza prolungata negli atti catastali di tale categoria può concorrere a favorire, anche
se involontariamente, comportamenti tesi all'elusione fiscale.
Pertanto, si invitano gli Uffici a controllare che tale fattispecie sia limitata nel tempo, ritenendo fisiologica
una permanenza della categoria F/4 negli atti del Catasto non superiore ai sei mesi.
Nel caso, invece, che detta circostanza si protraesse oltre tale periodo, gli Uffici dovranno invitare le parti
interessate a regolarizzare le iscrizioni catastali delle unità immobiliari coinvolte, intervenendo d'ufficio in
caso di mancata risposta, anche attraverso opportuni sopralluoghi, ed irrogando, quando ne ricorra il
caso, le previste sanzioni.
Ovviamente, le risultanze dell'intervento dell'Ufficio, come ad esempio un eventuale annullamento degli
effetti della denuncia di variazione, dovranno essere motivate adeguatamente e notificate a tutte le parti
interessate.
Analoga attenzione dovrà essere posta anche nel caso di attribuzione della categoria F/3, tenendo
presente che è tollerabile la presenza in atti di tale qualificazione per un intervallo di tempo maggiore.
IL DIRETTORE CENTRALE
(dott. ing. Carlo CANNAFOGLIA)