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Prestazioni sismiche della muratura in calcestruzzo aerato

autoclavato con sola armatura orizzontale

Andrea Penna, Martina Mandirola, Maria Rota


European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering (EUCENTRE). Via Ferrata 1,
27100 Pavia.
Guido Magenes
Dipartimento di meccanica strutturale, Università di Pavia e EUCENTRE. Via Ferrata 1, 27100 Pavia.
Paolo Galante, Sergio Pedolazzi
RDB S.p.A. Via dell’Edilizia 1, 29010 Pontenure (PC).

Parole chiave: muratura, calcestruzzo aerato autoclavato, armatura orizzontale a traliccio piatto, test sperimentali,
criteri di resistenza.

SOMMARIO
Come dimostrato da campagne sperimentali svolte in passato su pannelli in muratura, la presenza di armature
orizzontali nei giunti di malta conferisce un generale miglioramento delle prestazioni nei riguardi delle azioni
orizzontali nel piano. Le armature risultano efficaci sia in termini di incremento della resistenza sia nella riduzione
del danneggiamento e, quindi, nell’aumento della capacità di spostamento. Le prove sperimentali disponibili in
letteratura, poiché eseguite su prototipi in scala o in numero esiguo rispetto alle possibili combinazioni di snellezza,
carico assiale, condizioni di vincolo, difficilmente consentono di trarre conclusioni quantitative sull’effettivo
beneficio della presenza dell’armatura nel miglioramento delle prestazioni per una specifica tipologia muraria. La
campagna sperimentale presentata in questo lavoro comprende invece un set di prove cicliche di taglio-
compressione nel piano su pannelli in muratura in blocchi di calcestruzzo aerato autoclavato con giunti sottili
orizzontali e verticali riempiti di malta-colla, realizzati sia in muratura non armata sia in muratura con armatura
orizzontale a traliccio piatto nei giunti. Il confronto diretto dei risultati, insieme a prove di caratterizzazione
effettuate su muretti realizzati con le due tecnologie costruttive, permette di sviluppare e verificare criteri di
resistenza specifici e trarre alcune prime valutazioni sul miglioramento atteso per le prestazioni sismiche globali di
interi edifici.

micro e macro-porosità (da 0.1 a 2 mm). Le


caratteristiche principali risiedono nelle ottime
1 INTRODUZIONE capacità di isolamento termico, resistenza al
Il termine calcestruzzo aerato autoclavato fuoco, leggerezza e lavorabilità (RILEM 1993).
(AAC) indica una particolare tipologia di L’armatura orizzontale a traliccio piatto utilizzata
calcestruzzo leggero, ottenuto da una miscela di per armare alcuni dei provini in muratura di AAC
acqua, cemento, calce, sabbia silicea, gesso e una testati, è costituita da due piatti paralleli,
piccola percentuale di polvere di alluminio. orizzontali, in acciaio galvanizzato, collegati ad
L’alluminio reagendo con la calce e l’acqua attiva un terzo filo sinusoidale continuo mediante punti
il processo di lievitazione liberando nell’impasto di saldatura (figura 1).
bolle d’idrogeno che, una volta evaporato, si
riempiono d’aria. Al termine di questo processo il
materiale, ormai dimensionalmente stabile,
subisce un processo di maturazione in autoclave,
in condizioni di vapore saturo, pressione costante
(circa 12 atm) e temperature elevate (190-200°C).
Il prodotto finale è un calcestruzzo cellulare
costituito per circa il 30% in volume da sostanze
Figura 1. Armatura a traliccio piatto inserita nel giunto di
solide e il restante 70% da aria, sottoforma di malta orizzontale della muratura armata.
L’armatura a traliccio piatto orizzontale presenta raggiungere valori di drift (deformazione
diversi vantaggi: angolare) crescenti. Per tutte le prove si è adottato
uno schema statico a doppio incastro (controllo
1. Il traliccio, grazie alla sua struttura,
misto forza-spostamento degli attuatori verticali).
esercita un’azione di confinamento
Il setup del sistema di prova utilizzato è riportato
laterale lungo lo spessore della muratura.
2. I punti di saldatura garantiscono un in figura 2.
considerevole grado di ancoraggio,
paragonabile a quello offerto dai ganci
d’ancoraggio nelle tradizionali barre
d’armatura.
3. La conformazione del traliccio garantisce
un’ottima resistenza alle deformazioni
fuori piano della muratura in cui viene
inserito.
4. La messa in opera è agevole e
perfettamente compatibile con la sequenza Figura 2. Schema e figura del setup di prova.
costruttiva tipica della muratura non
armata. La campagna sperimentale ha previsto la
5. Lo spessore dei giunti può essere realizzazione di tre prototipi di pannelli murari in
notevolmente contenuto: utilizzando malte AAC di spessore, altezza e lunghezza costanti,
particolari, i tralicci vengono inseriti nei rispettivamente di 0.3 m, 2 m e 2.5 m, tutti
giunti sottili, senza comportare un provvisti di una fondazione in calcestruzzo
aumento eccesivo del loro spessore. armato e di un cordolo sommitale, in calcestruzzo
6. Questa tipologia di armatura orizzontale, armato prefabbricato. Quest’ultimo ha altezza
contiene la diffusione delle fessure e 0.23 m, lunghezza 3 m e spessore 0.45 m, è
conferisce alla muratura maggiori capacità armato con 6 barre longitudinali di diametro 16
deformative. mm e staffe a due bracci di diametro 8 mm e
Nonostante in letteratura non siano ancora interasse 0.15 m. I giunti verticali e orizzontali
presenti veri e propri accertamenti sul contributo (giunti sottili dell’ordine di 3 mm) sono stati
offerto dalla soluzione con sola armatura a riempiti con malta-colla. Due dei tre provini
traliccio piatto (in assenza di armatura verticale) realizzati sono stati rinforzati con un’armatura
alla risposta sismica globale della muratura, si orizzontale a traliccio piatto (Murfor) inserita
ritiene ragionevolmente che l’aumento di capacità nello spessore del giunto, ogni due corsi di
deformativa conferita ai singoli maschi murari di blocchi a partire dal primo, per un totale di
una struttura possa avere un impatto molto quattro giunti orizzontali armati, con passo 0.5 m
positivo sul comportamento sismico globale lungo l’altezza del muro.
(Penna et al. 2010). La misurazione degli spostamenti e degli
eventuali scorrimenti è stata affidata a 23
trasduttori rettilinei di spostamento
2 CAMPAGNA SPERIMENTALE SU (potenziometri) installati sui pannelli e
PANNELLI IN AAC sull’apparecchiatura di prova, secondo lo schema
riportato nella figura 3; la deformazione
2.1 Descrizione prova dell’armatura orizzontale a traliccio piatto è stata
valutata mediante l’impiego di 10 strain gauge
E’ stata condotta una campagna sperimentale elettrici incollati sui piatti metallici longitudinali
mirata alla valutazione del comportamento ciclico della stessa (figura 4).
nel piano di maschi murari realizzati con blocchi Le proprietà meccaniche della muratura sono
in AAC. L’apparato di prova utilizzato è state valutate mediante prove di caratterizzazione
costituito da due attuatori oleodinamici verticali sui blocchi, sulla malta, sull’armatura e su provini
in grado di applicare sul provino un carico in muratura di dimensioni ridotte, in accordo con
verticale statico costante e un attuatore quanto prescritto dalle normative vigenti
orizzontale che applicando un taglio ciclico sulla (Circolare 2 Febbraio 2009, UNI EN 1015-11,
sommità del pannello, porta lo stesso a UNI EN 771-4, UNI EN 772-1, UNI EN 1052-1,
UNI EN ISO 15630-2). È risultata una resistenza
media a compressione della muratura di 2.2 MPa
(3 campioni con deviazione standard 0.09 MPa) e
un modulo di elasticità medio di 1400 MPa
(deviazione standard 79 MPa). La densità dei
blocchi considerati è pari a 455 kg/m3. Nelle
prove di taglio-compressione sono stati applicati
due livelli di carico verticale: 300kN (0.4 MPa) (a) (b)
per il provino non armato e per il primo provino
Figura 4. Disposizione strain gauge: a) provino armato con
armato e 450kN (0.6 MPa) per il secondo provino carico 300kN, b) provino armato con carico 450kN.
armato. Questi valori corrispondono a un
rapporto tra sforzo medio agente e resistenza
media a compressione della muratura non armata 2.2 Acquisizione ottica
di 0.15 e 0.23, rispettivamente. Per la muratura Nei provini dotati di armatura orizzontale, alle
armata è stato valutato un aumento della tradizionali tecniche di monitoraggio degli
resistenza a compressione pari a circa il 20% spostamenti (mediante potenziometri), è stata
rispetto al caso non armato. La sequenza degli affiancata una nuova tecnologia che, attraverso
spostamenti obiettivo è stata predeterminata in l’impiego di telecamere ad alta definizione,
analogia con quanto fatto in altre sperimentazioni permette di registrare le coordinate di particolari
analoghe (Penna et al. 2007). punti sulla superficie del provino e di seguirne
l’evoluzione nel tempo. In particolare, sulla
superficie dei pannelli esposta alla vista delle
telecamere, si è applicato, mediante nastro
biadesivo, del materiale catarifrangente sagomato
nella forma di francobolli quadrati di lato circa 10
mm, denominati convenzionalmente marker.
Illuminando la scena con proiettori a infrarossi
e applicando degli opportuni filtri il software di
acquisizione riconosce i marker come un reticolo
di pixel “accesi” (figura 5) e li identifica con un
(a) Vista lato telecamere.
numero e una regione d’interesse (Roi).

Figura 5. Marker acquisiti dal sistema ottico.


(b) Vista lato muro di riscontro.

Figura 3. Disposizione, numerazione e fondo scala delle


basi di misura. Ogni prova ha previsto l’istallazione di due
telecamere in modo da poter monitorare tutta la
superficie del provino, con una zona di
sovrapposizione delle due inquadrature in
corrispondenza della parte centrale del pannello.
I marker sono stati disposti uniformemente sulla
superficie del provino in modo da formare una
griglia regolare: su ogni blocco sono stati
incollati due marker, per un totale di 64 diffusi di danneggiamento sulla curva (degrado della
sul pannello ad un passo di circa 30 cm. resistenza superiore al 20%); le prove sono state
Secondo lo schema riportato nella figura 6, i effettivamente interrotte, per danno osservato sui
riquadri blu e verdi identificano rispettivamente pannelli, a livelli di drift superiori (0.7%, 1.2% e
l’inquadratura della camera 2 e della camera 4, al 1% rispettivamente). I valori di taglio massimo
cui interno è possibile identificare il numero e la raggiunti durante le prove sono stati di 156 kN
distribuzione dei marker per i due provini armati. (-154kN) per il provino non armato, 183 kN
(-185kN) per il provino armato con carico
verticale di 300 kN e 217 kN (-231kN) per il
provino armato con carico verticale 450 kN.

(a) Provino armato con carico verticale 300 kN.

(a) Provino non armato.

(b) Provino armato con carico verticale 450 kN.

Figura 6. Inquadrature telecamere e disposizione marker.

2.3 Interpretazione dei risultati


(b) Provino armato con carico verticale 300 kN.
Nella figura 7 si riportano i cicli taglio-
spostamento (con relativo inviluppo) ricavati al
termine delle tre prove cicliche.
Tutti i pannelli hanno manifestato un
comportamento tipico del danneggiamento per
taglio: i diagrammi evidenziano una risposta
regolare e caratterizzata da ampli cicli di isteresi e
degrado di rigidezza e resistenza. Considerando
l’inviluppo dei cicli, esiste un breve tratto iniziale
ad andamento lineare, dal quale ci si scosta al
crescere del taglio e un ramo decrescente
associato alla diffusione del sistema di fessure
diagonali incrociate, che porta ad una progressiva (c) Provino armato con carico verticale 450 kN.
disarticolazione dei pannelli. I valori limite di
Figura 7. Diagrammi taglio-spostamento relativi ai tre
drift interpiano, pari a circa 0.65% per il caso non provini.
armato e 0.8% per i pannelli armati, sono stati
identificati come valori ultimi per la Come illustrato in figura 8, sin dai primi cicli
deformabilità laterale dei pannelli, come evidenza di carico i pannelli hanno manifestato fessure a
diffusione diagonale che hanno interessato
prevalentemente i blocchi, concentrandosi all’incirca dello stesso ordine di grandezza (15-
soprattutto nella parte centrale; nei provini dotati 20%).
di armatura orizzontale il danneggiamento più Il confronto tra le energie dissipate per isteresi
significativo si è registrato in corrispondenza dei durante le tre prove, mostra come la presenza di
giunti non armati, in quanto la presenza armatura orizzontale a traliccio piatto oltre a
dell’armatura contiene gli scorrimenti orizzontali contenere la diffusione delle fessure incrementi
e la diffusione delle fessure. notevolmente le capacità dissipative finali dei
singoli maschi murari (figura
10).

(a) Provino non armato.

(a) Provino armato (linea nera) e non (linea blu), con carico
verticale 300 kN.

(b) Provino armato con carico verticale 300 kN.

(c) Provino armato con carico verticale 450 kN.

Figura 8. Quadri fessurativi finali e immagini dei tre (b) Provini armati con carico verticale 300 kN (linea nera) e
provini al termine delle prove. 450 kN (linea rossa).

Nella figura 9 è riportato un confronto tra gli


inviluppi delle curve taglio-spostamento relativi
alle tre prove condotte: la rigidezza iniziale è
pressoché identica nei tre casi. L’inserimento di
armatura orizzontale a traliccio piatto ha
permesso un incremento di capacità deformative
della muratura pari a circa l’80% rispetto alla
soluzione non armata; per quanto riguarda la
resistenza a taglio delle pareti, l’incremento
dovuto all’inserimento dei tralicci è risultato più
contenuto e pari al 15-20%. L’incremento di
carico verticale ha generato una riduzione della Figura 9 Confronti inviluppi taglio-spostamento.
capacità di spostamento orizzontale Figura 10. Confronto tra le energie dissipate per isteresi
accompagnato da un aumento di resistenza durante le tre prove.
Gli inviluppi taglio-spostamento delle varie
prove sono stati approssimati con delle bilineari
equivalenti (figura 11). I parametri di tali curve e
i principali risultati ottenuti nelle prove (massimi
in valore assoluto) sono riassunti nella tabella 1,
in cui è inserito anche il rapporto tra la rigidezza
sperimentale, ky, derivata dalla curva bilineare, e
(a) Provino armato con carico verticale 300 kN.
quella teorica di calcolo, kt, in cui è stato assunto
un rapporto G/E pari a circa 0.26 per la muratura
non armata (come calibrato da Costa et al. 2011)
e 0.4 per la soluzione con armatura nei giunti
orizzontali.

(b) Provino armato con carico verticale 450 kN.

Figura 12 Schemi e immagini delle principali lesioni


rilevate nelle armature dei provini.

Con l’ausilio delle coordinate dei marker


Figura 11 Identificazione dei parametri per la costruzione acquisite grazie al sistema ottico, è stato possibile
della bilineare equivalente. tracciare la configurazione deformata dei pannelli
armati in corrispondenza del massimo
spostamento orizzontale raggiunto durante le
Tabella 1. Risultati sperimentali. rispettive prove e confrontarlo con la propria
configurazione iniziale. Al fine di una migliore
ID
Vmax Drift Vu δy δu ky/ kt
[kN] ultimo [kN] [mm] [mm] visualizzazione grafica gli spostamenti sono stati
amplificati 3 volte (figura 13).
RDB
156 0.65% 144 1.77 13 0.81
01
RDB
185 0.82% 169 1.46 16.3 0.8
02
RDB
231 0.86% 213 1.86 17.2 0.8
03

Un’ispezione condotta al termine delle prove


sui pannelli armati ha permesso di individuare
alcuni punti di rottura nelle armature collocate nei
giunti orizzontali centrali: le rotture hanno (a) Provino armato con carico verticale 300 kN.
interessato tutta la sezione trasversale dei tralicci,
allineandosi con i principali sistemi di fessure
evidenziati sui provini durante i vari cicli di
carico. In figura 12 sono riportati gli schemi e le
immagini di alcune delle lesioni individuate.

(b) Provino armato con carico verticale 450 kN

Figura 13. Configurazione dei pannelli armati durante i


picchi di spostamento orizzontale.
3 VALUTAZIONE DEL CONTRIBUTO Tabella 2. Parametri caratteristici della muratura.
OFFERTO DALL’ARMATURA Parametri muratura Valore
ORIZZONTALE Peso specifico (w) 5 kN/m3
Resistenza media a compressione (fm) 2.2 MPa
L’incremento di resistenza a taglio offerto Resistenza media a taglio (fvm0) 0.23MPa
dall’armatura orizzontale a traliccio piatto è stato Resistenza caratteristica a taglio (fvk0) 0.19MPa
stimato utilizzando il criterio di resistenza
riportato nell’equazione (1). Questa formulazione
è una modifica dell’equazione proposta per la Tabella 3. Parametri caratteristici armatura orizzontale
muratura in calcestruzzo cellulare con sola Parametri armatura Valore
armatura orizzontale a traliccio piatto, a seguito Area trasversale (Asw) 24 mm2
di una campagna sperimentale condotta in Tensione di snervamento (fvd) 600 MPa
Passo armatura (s) 500 mm
precedenza (Penna et al. 2007):
d'
Vt ,H  VR,M  VR,H  f vlct  Asw f y  f vlt (1)
s Il “best fit” dei dati sperimentali viene ottenuto
ponendo figura 15)
dove Asw è l’area della sezione trasversale di un

singolo livello di armatura disposta in direzione
parallela alla forza di taglio, fy è la tensione di
snervamento dell’acciaio, s è il passo tra i livelli
di armatura e d’=min (lc, h), con lc lunghezza
compressa,  è un coefficiente di efficienza
dell’armatura orizzontale.
Nell’equazione (1) al contributo di resistenza a
taglio della parete non armata, VR,M, calcolata
secondo i classici criteri di resistenza (Costa et al.
2011), si aggiunge un contributo dovuto alla sola
armatura orizzontale. Figura 15. Zoom dominio di resistenza calibrato.
Applicando questo criterio empirico, una volta
calibrato il coefficiente  è possibile ricavare un
dominio di resistenza per i due pannelli armati
4 EFFETTI DELL’ARMATURA
(figura 14) che, compatibilmente con
ORIZZONTALE SUL
l’espressione (1), risulta traslato rispetto a quello
COMPORTAMENTO SISMICO
relativo al provino non armato.
GLOBALE DEGLI EDIFICI
Nella tabella 2 sono riportati i parametri
caratteristici della muratura in esame utilizzati per Gli effetti dell’armatura orizzontale a traliccio
la valutazione della resistenza dei pannelli, piatto sul comportamento sismico globale di
mentre la tabella 3 riassume le principali interi edifici realizzati con murature portanti in
caratteristiche dell’armatura. calcestruzzo cellulare sono stati valutati
calibrando modelli numeri non lineari
implementati con il software TREMURI
(Lagomarsino et al. 2007).
Questo programma permette di eseguire
analisi sismiche non lineari (pushover, time-
history) di edifici in muratura tridimensionali
attraverso una modellazione a macroelementi.
La figura 16 mostra una vista in pianta e una
tridimensionale del prototipo di edificio preso in
esame. Si tratta di un edificio in muratura di tre
piani realizzato con pareti portanti in calcestruzzo
aerato autoclavato di spessore costante pari a 30
Figura 14. Domini di resistenza: pareti armate (linea blu) e cm, regolare in pianta e in elevazione. I solai sono
parete non armata (linea nera). in latero-cemento (4 cm di soletta in cemento
armato e mattoni forati da 20 cm).
il caso della muratura armata è stata adottata una
resistenza media a compressione della muratura
pari a 2.63 MPa; le capacità di spostamento
laterale (drift) associate ai meccanismi di rottura
per taglio, δs, e flessione, δf, sono aumentate
rispetto ai valori proposti per la muratura in AAC
non armata (Penna et al. 2008; Costa et al. 2011),
assumendo i valori di 0.8% e 1.5%,
rispettivamente.
Il confronto tra le curve bilineari equivalenti
(a) (determinate in accordo con le norme tecniche
2008) delle curve di capacità ottenute (figura 17)
mostra un limitato incremento del taglio alla base
(+21%) e un marcato aumento della massima
capacità di spostamento laterale (+253%) e della
duttilità globale (+198%). L’effetto combinato
dell’incremento di resistenza a taglio e di capacità
de formativa, soprattutto a pressoflessione,
dovuto all’inserimento dell’armatura a traliccio
verificato nella campagna sperimentale può
influenzare favorevolmente la risposta ottenuta
dall’analisi sismica di un’intera struttura,
soprattutto per effetto dell’aumento di capacità
ultima di spostamento.

(b)

Figura 16. Edificio prototipo: vista in pianta (a) e vista


tridimensionale (b) del modello strutturale.

Nell’ambito di questo studio, per gli elementi


in muratura è stato assunto un comportamento
bilineare elastico-perfettamente plastico,
implementando i criteri di resistenza previsti nelle Figura 17. Confronto tra le curve di capacità dell’edificio
NTC2008 (2008) per i meccanismi di rottura a prototipo: armato (curva rossa) e non (curva blu). Le linee
flessione e taglio. tratteggiate indicano le approssimazioni bilineari delle
Nella tabella 4 si riportano le principali curve di pushover.
proprietà meccaniche adottate per l’analisi della
muratura in AAC non armata.
L’analisi sismica della struttura, in muratura
armata e non, è stata condotta implementando
Tabella 4. Proprietà meccaniche della muratura non armata. un’analisi pushover con una distribuzione di forze
ρmuratura E G fm fvm0 fvlim triangolare inversa e uniforme (in figura si
[kg/m3] [MPa] [MPa] [MPa] [MPa] [MPa] riporta, ad esempio, un’analisi nella direzione Y
500 1400 364 2.2 0.23 0.34 in pianta).
Nella figura 18 è riportato un confronto tra le
modalità di danno attese per i pannelli di una
Per la modellazione della resistenza a taglio delle pareti interne, in corrispondenza dello stato
delle pareti in calcestruzzo cellulare armate con limite ultimo dell’edificio preso in esame: a causa
sola armatura orizzontale a traliccio piatto inserita di un incremento di resistenza a taglio, la
nei giunti di malta sottili, è stato implementato il maggior parte dei muri che nella configurazione
criterio di resistenza calibrato riportato non armata si danneggiavano per taglio, nel caso
dell’equazione (2). della muratura con armatura orizzontale nei giunti
In base ai risultati sperimentali ottenuti dalle sono interessati da un comportamento tipico del
prove cicliche e da quelle di caratterizzazione, per
danneggiamento per flessione, a cui si a un sostanziale miglioramento delle prestazioni
accompagna una maggiore capacità deformativa. sismiche globali dell’edificio. Nel caso
esaminato, l’effetto combinato dell’aumento della
resistenza a taglio e del significativo aumento
della capacità di spostamento associata ai
meccanismi di rottura per pressoflessione ha
portato ad un decisivo miglioramento delle
prestazioni sismiche attese. Sarà tuttavia
necessario estendere le analisi non lineari a un
numero sufficientemente ampio di modelli (con e
senza armature nei giunti orizzontali) fine prima
(a) Muratura non armata. di poter trarre conclusioni generali e valutazioni
affidabili.
Vi è inoltre l’esigenza di future ulteriori
sperimentazioni al fine di chiarire meglio
l’eventuale effettivo contributo offerto
dall’armatura orizzontale nell’incremento di
resistenza a taglio, che si è rivelato essere
comunque abbastanza contenuto anche per effetto
delle limitate percentuali di armatura utilizzate.

(b) Muratura con armatura nei giunti orizzontali. RINGRAZIAMENTI


Questo lavoro è stato svolto nell’ambito di una
Figura 18. Confronto tra le modalità di danno ricerca finanziata da RDB Hebel S.p.A. Gli autori
attese per i pannelli di una delle pareti interne alla ringraziano il prezioso contributo del TREES Lab
struttura: campitura diagonale per il taglio e e del servizio ICT di EUCENTRE per la riuscita
orizzontale per la flessione (nero: rottura, grigio: della fase sperimentale del progetto e l’assistenza
danneggiamento). fondamentale del dr. Alessandro Galasco per
l’esecuzione delle analisi numeriche. Si
ringraziano inoltre Jorrit Gillijns, Bruno Cisotti e
5 CONCLUSIONI
Nicola Recchia di NV Bekaert SA per la fornitura
Nell’articolo si sono presentati e discussi i delle armature a traliccio piatto Murfor e per le
risultati delle prove cicliche di taglio- informazioni fornite a supporto della ricerca.
compressione mirate alla caratterizzazione della
risposta sismica di un nuovo sistema di muratura
in calcestruzzo aerato autoclavato armata con sola
armatura orizzontale a traliccio piatto. Il RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
confronto diretto dei risultati ottenuti ha CEN-EN 1015-11, ”Metodi di prova per malte per opere
confermato quanto già dimostrato da campagne murarie: Determinazione della resistenza a flessione e a
sperimentali svolte in passato: la presenza di compressione della malta indurita”, Agosto 1999,
pubblicato da UNI nel Giugno 2001.
armature orizzontali a traliccio determina un CEN-EN 1052-1, 2002, “Methods of test for masonry units.
incremento delle capacità deformative e Part 1: Determination of compressive strength.”
dissipative della muratura, andando a limitarne il CEN-EN 1996-1-1, 2005, “Eurocode 6: Design of masonry
danneggiamento in termini di diffusione e structures, Part 1-1: General rules for reinforced and
unreinforced masonry structures”.
ampiezza delle fessure. Lo studio condotto a CEN-EN 1998-3, 2005, “Eurocode 8: Design of structures
seguito della campagna sperimentale e mirato alla for earthquake resistance, Part 3: Assessment and
valutazione del contributo in termini di resistenza retrofitting of buildings”.
a taglio offerto dall’armatura orizzontale a CEN-EN 771, 2005. Specification for masonry units. Part
4: Autoclaved aerated concrete masonry.
traliccio piatto ha portato alla proposta di un CEN-EN 772-1, 2002, “Methods of test for masonry units.
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sola armatura orizzontale. Costa, A.A., Penna, A., Magenes, G., 2011. Seismic
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