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spostamenti relativi di interpiano contenuti. Entrano in gioco anche quelli che sono, però,
dei sistemi aggiuntivi di dissipazione che consentono di dotare il sistema di isolamento,
se il caso specifico lo richieda, di ulteriore capacità dissipativa che ne limita le azioni
sismiche orizzontali trasmesse dal sisma senza dover incrementare la capacità della
struttura in termini di rigidezza, resistenza e duttilità.
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Facendo riferimento ad un sistema a due gradi di libertà, corrispondenti agli spostamenti
orizzontali delle due masse presenti, come nella immagine sopra, sto rappresentando in
maniera semplificata il comportamento di un edificio isolato alla base, tenendo conto
della presenza di due elementi fondamentali: la massa del basamento della struttura al di
sopra degli isolatori “mb” e la massa della sovrastruttura “m”. Faccio quindi riferimento
ad un sistema elastico lineare a masse concentrate dove un parametro fondamentale da
individuare è il grado di isolamento α = Ti/To, rapporto tra periodo della struttura a base
isolata ed a base fissa. L’isolamento alla base è tanto più efficace quanto più il rapporto
isolatori e interpiano, vb e vs :
vb = ub – ug
vs = us – ug
Per l’intera trattazione si rimanda al capitolo 1 del “PROGETTO DI EDIFICI CON
ISOLAMENTO SISMICO - Dolce, Cardone, Ponzo, Di Cesare”. Quello che si fa è
ricavare dalle equazioni del moto, applicando il principio di D’Alembert, introducendo in
esse il rapporto delle pulsazioni e degli smorzamenti viscosi dei due elementi che
caratterizzano il sistema, i due modi di vibrare, nonché i coefficienti di partecipazione
modale, ad avere i massimi modali della risposta della struttura in riferimento ad un
generico spettro di risposta di riferimento in spostamento ed accelerazione. Ottengo, in
questo modo, il massimo drift di interpiano e dello spostamento degli isolatori, oltre che
il coefficiente di taglio, ovvero il valore della accelerazione che moltiplicato per la massa
da il valore del taglio alla base della sovrastruttura. I valori che si ottengono, si sarebbero
potuti ottenere riferendosi all’oscillatore elementare con massa totale della sovrastruttura
“m + mb” con smorzamento e rigidezza pari a quello del sistema di isolamento.
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Il modo ottimale di quantizzare gli effetti dell’isolamento sismico è fare riferimento a
spettri elastici di risposta, con caratteristiche medie, come quelli fornite dalla norma, ad
avere dei parametri caratterizzanti questi spettri riassunti nella seguente tabella.
Categoria suolo S TB TC TD
A 1 0,15 0,4 2,5
B,C,E 1,25 0,15 0,5 2,5
D 1,35 0,2 0,8 2,5