Escolar Documentos
Profissional Documentos
Cultura Documentos
Luigi D’Alpaos
La grande alluvione
50
PADOVA
I caratteri della grande alluvione
La Commissione consegnò la
propria Relazione Generale
nel marzo 1970
Gli Atti della Commissione,
invece,
furono
pubblicati nel 1974
Alcune importanti conclusioni della Commissione
De Marchi con riferimento alla difesa dalle piene
Improponibilità di interventi rivolti ad adeguare l
a capacità di portata degli alvei in pianura alle
massime portate probabili in arrivo da monte
Necessità di intraprendere una diversa politica nella
difesa dalle piene mediante trattenuta temporanea dei
colmi di piena entro invasi appositamente predisposti
Improponibilità di utilizzare per la laminazione delle
piene i volumi degli invasi elettro-irrigui esistenti,
a causa, in generale, delle modeste dimensioni dei loro
scarichi di fondo rispetto a una tale funzione e delle
difficoltà di conciliare criteri di esercizio di strutture
Concepite per soddisfare a obiettivi opposti
Progressivo potenziamento degli argini della rete idraulica del
fiume Gorzone avvenuta negli ultimi due secol
1905
1846
1919
1838
1907
1898
1846
1926
1826
Il fiume Guà in piena a
Lonigo
maggio 1926
Dopo questa piena la decisione
del Magistrato alle Acque di
cambiare indirizzo nella difesa
dalle piene, procedendo alla
realizzazione di invasi per la
trattenuta temporanea dei
colmi
Gli invasi ad esclusivo uso di piena realizzati sull’Agno-Guà dal
Magistrato alle Acque dopo le piene di inizio secolo XX
Bacino dell’Anconetta
a lato de Gorzone
Gli scarichi del serbatoio di Montebello Vicentino
Gli invasi
proposti
dalla
Commissione
De Marchi
destinati alla
funzione
esclusiva di
difesa dalle
piene
L’ASCESA DEI COMITATI "NO-SERBATOI"
A partire dai primi anni Ottanta incominciò a farsi sentire
l’opposizione alla realizzazione degli invasi anti piena
Quali le cause dei problemi
di sicurezza idraulica?
La costruzione dell’argine
in sinistra Meduna (1916) e la
chiusura dello sfioratore Borrida (1935)
I problemi di difesa idraulica
riconducibili alla rete idrografica minore
sono di origine relativamente recente e sono
stati determinati da scelte discutibili
nell’occupazione del territorio e da una
Pianificazione territoriale "allegra", che
non ha tenuto nel dovuto conto la realtà
idrografica e idrologica
INIZIALMENTE
SUCCESSIVAMENTE
7 Novembre 2005 – Allagamenti in Comune di Camposampiero
Di fronte a queste situazioni, sempre più
frequenti, si tende a invocare:
i cambiamenti climatici,
l’effetto serra,
la produzione di CO2 da parte dell’uomo
Can. Piovego
La zona industriale di S. Agostino-Vicenza
in adiacenza al Retrone
E così discutendo, discorrendo, litigando…… arrivò la
piena del novembre 2010
mm
Le piogge cadute
sul Veneto
in rapporto a
quelle cadute nel
novembre 1966
Distribuzione nel tempo delle intensità di precipitazione che
hanno generato la piena del novembre 2010
Piena dell’1-2 novembre 2010
Mappa degli allagamenti fra Vicenza e Padova
Piena dell’1-2 novembre 2010
Mappa degli allagamenti
nel Veronese
luci regolabili
luci fisse sotto battente
Q1max Qe = Qu
dt = 0
Individuazione dell’idrogramma della piena critica per
il funzionamento di un serbatoio
Q Regolazione
con scarichi a luci
regolabili
t
Idrogrammi di piena sintetici generati partendo da precipitazioni
con diverso tempo di ritorno e diversa durata
Nervesa Nervesa
Tr =100 anni
Tr =200 anni
Configurazione degli scarichi di un serbatoio di piena
Soluzione con scarichi a luci fisse
Disposizione in linea di un invaso ad uso di piena
Disposizione in derivazione di un invaso ad uso di piena
Disposizione in linea e in derivazione di invasi
ad uso di piena
In attesa della realizzazione delle opere di difesa dagli
allagamenti, è gioco forza adattarsi e imparare a convivere
con le alluvioni
∂h 1 du qx q τ v
+ + 2 10 / 3 − wx − Rex − f = 0 h: livello idrometrico;
∂x g dt K s H γY g Y: volume d’acqua per unità di superficie ;
H: profondità d’acqua equivalente;
∂h 1 dv qy q τ wy u U=(u, v): velocità mediata in fase;
+ + 2 10 / 3 − − Re y + f = 0
∂y g dt K s H γY g q=(qx, qy): velocità mediata in fase integrata sulla verticale;
Ks: coefficiente di scabrezza secondo Strickler;
∂h ∂q x ∂q y Re: termini di Reynolds;
η + + =0 f=2ωsenϕ : parametro di Coriolis
∂t ∂x ∂y η: porzione di area bagnata per unità di superficie.
Ipotesi:
- distribuzione idrostatica delle pressioni;
- distribuzione uniforme delle velocità sulla verticale;
- fondo inerodibile.
• Si considera una “traversa alta” in cui si trascurano i carichi cinetici a monte e a valle
B = larghezza soglia
Q = C q ⋅ B ⋅ 2 g ( H 1 − H sf ) ⋅ ( H 1 − H sf )
Cq = coeff. di portata
Q2
E = H2 + = H 2 + C q ( H 1 − H sf )
2
2 g ⋅ B ⋅ ( H 1 − H sf )
2 2
2 g ⋅ B 2 ⋅ ( H 1 − H sf ) 2 Efflusso
• se H1 < E posto α=
Q Rigurgitato
H1 − Q / α = H 2 a1 = α ; a 2 = −α ; a3 = 0
Efflusso
• se H1 > E posto α = C q ⋅ B ⋅ 2 g ⋅ ( H 1 − H sf )
Libero
Q = α ⋅ ( H 1 − H sf ) a1 = α ; a 2 = 0; a 3 = −α ⋅ H sf
TRONCHI SPECIALI: paratoie
se introduciamo
y' v = max{y v , a}
si ha che
q = min{q R , q L }
TRONCHI SPECIALI: idrovora
• Sono trattate dal modello come condizioni al contorno interne descritte nel file della
simulazione. Si attivano automaticamente, quando i livelli idrometrici locali superano
le quote di attacco previste per le pompe e si disattivano, quando gli stessi livelli
scendono al di sotto delle quote di stacco (relativi al passo di calcolo precedente).
DATI
a1 = 0; a2 = 0; a3 = Qidr
ELEMENTI SPECIALI: maglie in pressione
Caratterizzate da un parametro addizionale, Hc che corrisponde alla quota del cielo, le equazioni
dinamiche vengono modificate solo quando il livello medio sulla maglia, h tende a superare Hc.
Caratterizzate da un parametro addizionale, Hc che corrisponde alla quota del cielo, le equazioni
dinamiche vengono modificate solo quando il livello medio sulla maglia, h tende a superare Hc.
Velocità medie:
qx qy
U= V=
H c − zb H c − zb
τb q
J= = 2 4 / 3 2 10 / 3 q
gρ Y kS H
ELEMENTI SPECIALI: maglie pila
• La presenza in alveo (o fuori alveo) di ostacoli emergenti (e.g. PILE), determina una
resistenza addizionale al moto . Qualora il grado di raffinatezza della griglia di calcolo
non sia sufficiente a descrivere adeguatamente il campo di moto turbolento (scia
vorticosa) che si sviluppa nelle vicinanze dell’ostacolo, il modello prevede la possibilità
di introdurre una resistenza addizionale S corrispondente a quella offerta dall’ostacolo
stesso. [n.b. S può essere concentrata in una maglia o ripartita fra più maglie]
S
τp =
n p Ae
S = ρ C D (d p Y ) 2
q2
2Y
Il coefficiente di resistenza CD dipende
sostanzialmente dalla geometria dell’ostacolo e, per
le forme più semplici, può essere reperito nella
letteratura tecnico-manualistica (e.g. Yarnell).
MODELLO IDRODINAMICO UNI-BIDIMENSIONALE
UN ESEMPIO DI COSTRUZIONE DELLO SCHEMA DI CALCOLO
45977
MAGLIE TRIANGOLARI
BIDIMENSIONALI
(TERRITORIO)
1471
CANALI
UNIDIMENSIONALI (RETE
IDROGRAFICA E
FOGNATURA)
203
TRONCHI SPECIALI
UNIDIMENSIONALI
(ARGINATURE, SCARICHI,
SALTI DI FONDO, ECC.)
94
NODI CON IMMISSIONE DI
PORTATA
MODELLO IDRODINAMICO UNI-BIDIMENSIONALE
ALTIMETRIA DELL’AREA INDAGATA
45977
MAGLIE TRIANGOLARI
BIDIMENSIONALI
(TERRITORIO)
1471
CANALI
UNIDIMENSIONALI (RETE
IDROGRAFICA E
FOGNATURA)
203
TRONCHI SPECIALI
UNIDIMENSIONALI
(ARGINATURE, SCARICHI,
SALTI DI FONDO, ECC.)
94
NODI CON IMMISSIONE DI
PORTATA
MODELLO IDRODINAMICO UNI-BIDIMENSIONALE
ALTEZZE D’ACQUA MASSIME: evento di piena Tr=25 anni e tp=24 ore
MODELLO IDRODINAMICO UNI-BIDIMENSIONALE
PARTICOLARE DELLE ALTEZZE D’ACQUA MASSIME
Evento
di
piena
Tr=25
anni e
tp=24
ore
PIAZZA
ROMA
RIO SPINOSO
MONTE
ALTO
MODELLO IDRODINAMICO UNI-BIDIMENSIONALE
ALTEZZE D’ACQUA MASSIME: evento di piena Tr=25 anni e tp=24 ore
SENZA DIVERSIVO DELLO SCOLO CON DIVERSIVO DELLO SCOLO
RIALTO NEL RIO SPINOSO RIALTO NEL RIO SPINOSO
MODELLO IDRODINAMICO UNI-BIDIMENSIONALE
ALTEZZE D’ACQUA MASSIME: evento di piena Tr=100 anni e tp=24 ore
MODELLO IDRODINAMICO UNI-BIDIMENSIONALE
ALTEZZE D’ACQUA MASSIME: eventi di piena Tr=25 e 100 anni
tp=24 ore
Tr=25 anni Tr=100 anni
A sette anni di distanza dall’ultimo evento
alluvionale che ha colpito il Veneto, in
quale misura sono state ridotte, se sono
state ridotte, le condizioni di sofferenza
idraulica del nostro territorio?
CassaCassa
di espansione
di espansione
di
Caldogno (~ 3.8 106 m3)
Problemi derivanti
da insufficienze idrauliche
della rete idrografica minore
La cassa di espansione di
Viale Diaz sul Bacchiglione
(Invaso ~ 1.2 106 m3)
Sugli umori nefasti della politica
che non conosce i problemi della
difesa idraulica, eppure pretende
di palarne e di prendere posizione
Tratto terminale del Tagliamento e nodo di Cesarolo
Cesarolo
Laguna di Grado
Lignano
Bibion
Laguna di e
Baselegh
e
Mare Adriatico
Reticolo di calcolo del modello
idrodinamico bidimensionale del
tratto terminale del Tagliamento
e dello scolmatore Cavrato
Simulazione degli allagamenti nel territorio compreso tra
Tagliamento e Cavrato per effetto della diversione della piena
di progetto (Q=4650 m3/s a Latisana)
Invaso di Pinzano:
95 106 m3 a quota 155 m s.m.
L’invaso di Colle
La cassa di espansione di Ciano sul Piave (~ 35 106 m3)
Carta geomorfologica del Piave
all’altezza delle Grave di Ciano
Ed ecco, come un fulmine, la presa di posizione di una sindachessa
COSA FARE
QUINDI
in quanto tecnici ?
Per incominciare….
Spezzare il cerchio magico della nostra vita pubblica
POLITICA
Finanza Tecnica
Quale futuro?
Il complesso degli interventi da realizzare per
migliorare le condizioni della sicurezza idraulica
richiederà per il loro compimento, come si è detto,
alcuni decenni, se ci sarà la volontà politica di andare
fino in fondo con le opere
E nel frattempo ?
Nel frattempo è giocoforza
IMPARARE A CONVIVERE CON
LE ALLUVIONI
Sarebbe un grave errore pensare
sia sufficiente rifugiarsi nel conclamato detto:
IO?... SPERIAMO CHE ME LA CAVO
GRAZIE
per la Vostra attenzione
GRAZIE
per la Vostra attenzione