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Seminario tecnico

CERTIFICATI BIANCHI:
una reale opportunità per le aziende che

operano interventi di efficienza energetica

Borgomanero, 18 aprile 2013 ore 17


AGENDA

Federico Zaveri - Presidente Consorzio San Giulio S.C.r.l.


Saluto e introduzione al tema

Alessio Frigerio - Energy Saving Srl


La normativa vigente e il meccanismo per l’ottenimento dei titoli

Luciano Telli – Energy Team SpA


Modalità di implementazione delle misurazioni

Stefano Quattrini – Nuova Fima SpA


Case history: efficientamento sistemi aria compressa

Domande e risposte

Cocktail
CERTIFICATI BIANCHI:
una reale opportunità per le
aziende che operano interventi di
efficienza energetica

Relatore: ing. Alessio Frigerio – Energy Saving

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RISPARMIO ENERGETICO:
LA NUOVA LEVA PER COMPETERE

A causa del crescente livello dei prezzi


energetici, oggi ridurre i costi unitari
di acquisto non è più sufficiente:
occorre porre in atto azioni di
risparmio.

Ciò implica intervenire sul ciclo


produttivo verificando, sostituendo e
ridisegnando i processi e i macchinari
per garantire il minor consumo
energetico, a parità di servizio reso.

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RISPARMIO ENERGETICO: IL NEGAJOULE
Il risparmio tramite l’efficienza energetica è la meno
onerosa, la più efficace e la più duratura tra le fonti di
energia rinnovabile

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I CERTIFICATI BIANCHI

Per raggiungere l’obiettivo comunitario del 20-20-20 è


necessario creare quelle condizioni di mercato che stimolano
un ricorso frequente e crescente ad interventi di miglioramento
dell’efficienza energetica.

Qualunque strumento si decida di utilizzare allo scopo deve


essere pensato per portare il mercato ai posti di partenza.

Gli incentivi sono un tentativo - spesso poco riuscito! - di


introdurre le esternalità (i costi sociali) nei prezzi di mercato.

Sebbene non siano sempre necessari per raggiungere i risultati


attesi e siano difficili da gestire, nell’immaginario collettivo se
c’è qualcosa da chiedere il primo pensiero vola sempre a
questo strumento.
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I CERTIFICATI BIANCHI

Al momento in Italia sono presenti due differenti tipologie


di incentivazione dell’efficienza energetica basate sul
meccanismo dei certificati bianchi:

 I Titoli di efficienza energetica (TEE)

 I Certificati bianchi per la Cogenerazione ad alto rendimento


(CAR)

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I TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA

I “Titoli di Efficienza Energetica” (TEE), o “certificati bianchi”,


attestano il conseguimento di risparmi energetici
attraverso l’applicazione di tecnologie e sistemi efficienti.
Vengono emessi dal GME sulla base delle certificazioni dei
risparmi conseguiti, effettuate dal GSE.

Il GSE riconosce un titolo di efficienza energetica, o certificato


bianco, per ogni tonnellata equivalente di petrolio (tep)
addizionale risparmiata a seguito di interventi per
l’incremento dell’efficienza energetica negli usi finali. Ai fini dei
TEE sono considerati solo i risparmi addizionali, ossia quelli che
vanno oltre la media di mercato (benchmark).

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ATTENZIONE: EFFICIENZA , NON RISPARMIO
Fare EFFICIENZA ENERGETICA significa ottenere gli stessi
risultati utili con un minor consumo di energia primaria.

Il meccanismo dei TEE, quindi, è finalizzato a premiare:


• il miglioramento dell’efficienza energetica negli usi finali...
• il contenimento delle perdite di energia...
• la diffusione di fonti rinnovabili...

tramite l’adozione di tecnologie all’avanguardia

I TEE non devono incentivare:


 la semplice sostituzione di impianti giunti a fine vita
 la correzione di errori di progettazione
 l’adeguamento alla normativa

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I CERTIFICATI BIANCHI

Si tratta di un sistema di mercato basato sul meccanismo “cap


and trade” che prevede la determinazione di alcuni obiettivi di
efficientamento energetco (cap) che alcuni soggetti sono
obbligati a raggiungere.

I soggetti obbligati possono liberamente scegliere:


 di ottemperare all’obbligo realizzando direttamente gli
interventi
 oppure di acquistare dei certificati (trade) che comprovino il
raggiungimento del medesimo risultato di risparmio energetico
da parte altri soggetti volontari, che pur non avendo obblighi
decidono di effettuare interventi di efficientamento energetico.

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I CERTIFICATI BIANCHI

Vantaggi teorici:
 Si promuove il raggiungimento degli obiettivi col massimo
rapporto benefici/costi;
 Tutte le tecnologie possono essere incluse e le più
convenienti saranno premiate maggiormente;
 Non è necessaria una conoscenza approfondita dei costi
delle singoli soluzioni tecnologiche.

Svantaggi teorici:
 Non si ha garanzia dei flussi di cassa per gli investitori, in
quanto il prezzo dei certificati e variabile e non si sa quando
avviene la vendita;
 È difficile premiare tecnologie strategiche, ma costose.

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TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA - MECCANISMO

Il meccanismo prevede che ogni anno vengano fissati obiettivi di


risparmio obbligatori per i distributori di energia elettrica e le
imprese distributrici di gas naturale (c.d. soggetti obbligati).

Gli obiettivi sono crescenti nel tempo, e possono essere raggiunti


attraverso:
 la realizzazione diretta d’interventi di efficientamento sulle proprie
reti
 l’acquisto di Titoli di efficienza energetica (TEE o CB) da altri
soggetti di mercato, che – pur non avendo nessun obbligo – decidono
di efficientare i propri impianti (c.d. soggetti volontari).

Per dimostrare di aver raggiunto l’obiettivo di risparmio annuo i S.O.


devono “restituire” annualmente al GSE un numero di TEE pari
all’obiettivo stesso.

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I CERTIFICATI BIANCHI: SOGGETTI OBBLIGATI

Gli obiettivi nazionali sono ripartiti tra i distributori di energia elettrica


e di gas naturale alle cui reti di distribuzione erano connessi almeno
50.000 clienti finali al 31 dicembre di due anni precedenti quello
dell’obbligo (in luogo della precedente soglia di 100.000 clienti al 31
dicembre 2001), che devono conseguire i seguenti risparmi di energia
primaria:

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I CERTIFICATI BIANCHI: SOGGETTI VOLONTARI

 Distributori con meno di 50.000 utenti;


 società controllate dai distributori;

L’allegato A alle delibera AEEG EEN 103/03 ha allargato la


possibilità di accedere al sistema anche ai seguenti soggetti:
 società di servizi energetici (E.S.Co.);
 soggetti con obbligo di nomina dell’energy manager (legge
10/91) che abbiano assolto alla sua nomina

N.B. Sono obbligati alla nomina:


• le imprese del settore industriale che consumano piu di
10.000 Tep di energia annui
• i soggetti del settore civile, terziario e dei trasporti con
consumi che superino i 1.000 Tep di energia annui

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I CERTIFICATI BIANCHI: SOGGETTI VOLONTARI

Il DM MSE 28/12/2012 ha allargato la possibilità di accedere al


sistema anche alle imprese operanti nei settori industriale,
civile, terziario, agricolo, trasporti e servizi pubblici, ivi
compresi gli Enti pubblici purché:

 provvedano alla nomina dell'Energy Manager (anche se non


obbligate), che entro 2 anni dalla nomina dovrà certificare le
proprie competenze in base alla norma UNI 11339

oppure si dotino di un sistema di gestione dell'energia


certificato in conformità alla norma Iso 50001 e mantengano
in essere tali condizioni per tutta la durata della vita tecnica
dell'intervento.

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I CERTIFICATI BIANCHI: ENTI DI RIFERIMENTO

Fino al 31 gennaio 2013 l’Autorità per l’energia elettrica e il gas


era il soggetto deputato alla regolazione il meccanismo in base
alle indicazioni del legislatore, ad accettare ed esaminare (con
supporto dell’ENEA) i progetti, controllare e sanzionare gli
operatori.

In base a quanto disposto dal DM MSE 28/12/2012, a partire


dal 1 febbraio 2013 tutte le competenze AEEG saranno
trasferite in capo al GSE, che continuerà ad avvalersi del
supporto tecnico dell’ENEA.

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ENERGY SERVICE COMPANY

L’allegato A alla delibera AEEG EEN 103/03 al punto w) le


definisce così:

“Società di servizi energetici sono le società, comprese le


imprese artigiane e le loro forme consortili, che alla data di
avvio del progetto hanno come oggetto sociale, anche non
esaustivo, l’offerta di servizi integrati per la realizzazione e
l’eventuale successiva gestione di interventi”.

In pratica sono aziende che realizzano a loro spese


interventi di efficientamento presso altre aziende
(clienti) e vengono remunerati attraverso la vendita al cliente
finale delle utilities, oppure mediante il pagamento di un
canone, solitamente legato al risparmio energetico conseguito
(EPC).
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AZIENDE CON ENERGY MANAGER

I soggetti che hanno ottemperato all’obbligo di nomina


dell’energy manager (ai sensi dell’articolo 19, comma 1, della
legge 9 gennaio 1991, n. 10) possono richiedere
direttamente il rilascio di Titoli di Efficienza Energetica.

Ciò significa che questi soggetti (che includono enti pubblici e


aziende private appartenenti al settore terziario o industriale
con consumi energetici annui superiori rispettivamente a
1.000 tep e 10.000 tep), possono accedere direttamente agli
incentivi per gli interventi di efficienza energetica, senza la
necessità di intermediazione da parte di distributori o di
società di servizi energetici.

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I CERTIFICATI BIANCHI

Fonte: FIRE

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I CERTIFICATI BIANCHI: TIPOLOGIE

I TEE si distinguono in tre tipologie:

1) Tipo I, attestanti il conseguimento di risparmi di energia


primaria attraverso interventi per la riduzione dei consumi finali
di energia elettrica;

2) Tipo II, attestanti il conseguimento di risparmi di energia


primaria attraverso interventi per la riduzione dei consumi di
gas naturale;

3) Tipo III, attestanti il conseguimento di risparmi di energia


primaria attraverso interventi diversi da tutti quelli di cui ai
punti 1 e 2.

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I CERTIFICATI BIANCHI: DURATA
Per la maggior parte degli interventi il periodo di
concessione dei certificati bianchi è di 5 anni (art. 5 DM
20/07/04):

ma ci sono delle eccezioni:

8 anni per involucro edilizio - art. 9 DM 20/07/04;

CAR – disposizioni specifiche DM 4/8/11 e DM 5/9/11

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I CERTIFICATI BIANCHI: PREZZI

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I CERTIFICATI BIANCHI:
METODOLOGIE DI VALUTAZIONE

Si distinguono tre diverse categorie di interventi di


efficientamento energetico in funzione della metodologia con
cui vengono valutati i risparmi conseguiti :

1) Standardizzata;

2) Analitica;

3) A consuntivo.

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SCHEDE STANDARD DI VALUTAZIONE

Per gli interventi con metodo di valutazione STANDARD e


ANALITICO il GSE valuta sulla base di specifiche schede
tecniche standard (pubblicate su sito GSE) i risparmi
energetici conseguiti attuando i singoli interventi e autorizza
il GME all’emissione dei certificati bianchi.

Ad oggi sono disponibili: 32 schede standardizzate e 10


analitiche.

I campi di applicazione più frequenti sono in generale quelli


relativi al settore civile (commerciale, residenziale, terziario).
Una buona fetta delle schede (un quarto) è dedicata al
settore della pubblica illuminazione.

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METODO DI VALUTAZIONE A CONSUNTIVO

Quando va adottato?

 Per progetti per cui non sono disponibili schede standard di


valutazione

Per progetti composti da interventi eterogenei per metodo di


valutazione (cioè progetti costituiti da uno o più interventi
standardizzati e analitici), da realizzarsi presso un unico
cliente

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I CERTIFICATI BIANCHI - SOGLIE
La soglia minima per il conseguimento del certificato bianco
varia in funzione della tipologia di progetto realizzato:

Più interventi di risparmio possono essere accorpati secondo lo


schema seguente:

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COEFFICIENTE DI DURABILITA’
Le nuove linee guida entrate in vigore il 1/11/2011 hanno
modificato le modalità di calcolo del risparmio netto integrale
(RNI) al fine di valorizzare maggiormente i progetti più
strutturali (quelli con vita tecnica T > vita utile U), applicando
nelle formule un coefficiente moltiplicativo tau: RNI = t * RN

[i] Limitatamente ai sistemi di cogenerazione che risultino strettamente integrati con altre
misure di efficienza energetica i cui effetti non siano scorporabili e che dunque non
usufruiscono degli incentivi CAR – N.B. Il t ed i TEE sono riferiti al solo recupero termico

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I CERTIFICATI BIANCHI – CUMULABILITA’

Non è possibile cumulare i TEE con:

 conto energia fotovoltaico


 tariffa onnicomprensiva
 certificati verdi
 certificati bianchi CAR

ed eventuali altri meccanismi dedicati alle rinnovabili.

Il DM MSE 28/12/2012 ha stabilito che i certificati bianchi non


sono più cumulabili con le detrazioni fiscali per la
ristrutturazione edilizia (50% o 36%) e per il risparmio
energetico (55%).

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I CERTIFICATI BIANCHI – CUMULABILITA’

I TEE sono, invece, cumulabili con:

 detassazione del reddito d'impresa riguardante l'acquisto di


macchinari e attrezzature
 fondi di garanzia e fondi di rotazione
 contributi in conto interesse
 scambio sul posto
 ritiro dedicato

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TEMPISTICHE

I soggetti titolari dei progetti devono inviare una richiesta di verifica e di


certificazione dei risparmi conseguiti dal progetto, unitamente alla
documentazione comprovante i risparmi ottenuti.

Per progetti STANDARDIZZATI la richiesta deve essere inviata entro 180


giorni dal momento in cui l'intervento ha raggiunto la dimensione minima
(20 o 40 tep).

Per i progetti analitici – che prevedono la misurazione ex-post dei


risparmi conseguiti – è possibile inviare richieste di verifica successive nel
caso in cui un progetto produca un incremento dei risparmi dichiarati
nella prima richiesta.

Le richieste di verifica e di certificazione successive alla prima possono


essere inviate dopo che sono trascorsi non meno di tre mesi dalla data di
presentazione dell'ultima richiesta presentata per il medesimo progetto.

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TEMPISTICHE

Per i progetti a valutazione a consuntivo la tempistica per la


presentazione della prima, come anche della seconda richiesta è definita
nella Proposta di Progetto e di Programma di Misura (PPPM),
precedentemente presentato al GSE e da esso approvato.

La Proposta di Progetto e di Programma di Misura viene presentata nel


caso di progetti a consuntivo e contiene la proposta della metodologia di
valutazione dei risparmi energetici conseguiti.

Per la formulazione del parere sulla PPPM il GSE, ha a disposizione 60


giorni dalla data di ricezione della proposta. Trascorso tale termine la
proposta di progetto e di programma di misura si intende approvata. Nei
casi di richiesta di integrazione, il suddetto termine viene sospeso fino
alla ricezione delle informazioni richieste e viene ridefinito pari a 45
giorni. Trascorsi i predetti termini in mancanza di valutazioni del GSE, la
PPPM si intende approvata.

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TEMPISTICHE

Per i progetti a consuntivo nel settore industriale i TEE vengono sempre


riconosciuti per 5 anni (vita utile), ma è opportuno fare attenzione ad
alcune precise regole di contabilizzazione:

In pratica: per poter usufruire interamente di questa vita utile è


necessario che il periodo di monitoraggio dei risparmi inizi con un ritardo
non superiore a 24 mesi rispetto alla data di prima attivazione. I risparmi
realizzati a partire dal 25° mese ma non rilevati da un idoneo sistema di
monitoraggio, non potranno essere riconosciuti ai fini della certificazione.

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NOTA BENE:

La possibilità di spostare in avanti la rendicontazione di 24 mesi


rispetto alla data di prima attivazione non è da considerare
una "facoltà" quanto piuttosto come una eventuale
possibilità in quei casi in cui si siano verificati oggettivi
problemi (documentabili) che hanno impedito di avviare prima
la rendicontazione, quali ad esempio:

 installazione ritardata del misuratore,

 periodo di collaudo o di funzionamento a regime parziale per


mancato completamento di altre parti di intervento;

…

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LE NUOVE LINEE GUIDA: ELEMENTI CHIAVE
Definire la data di prima attivazione:
Art.1, comma 1, lettera h): “è la prima data nella quale almeno uno dei clienti
partecipanti, grazie alla realizzazione del progetto stesso, inizia a beneficiare
di risparmi energetici, anche qualora questi non siano misurabili; a titolo
esemplificativo essa può coincidere con la prima data di entrata in esercizio
commerciale o con la data di collaudo per impianti termici o elettrici oppure con
la data di installazione o vendita della prima unità fisica di riferimento”

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ELEMENTO CHIAVE: LE MISURE

Per ottenere l’approvazione dei progetti da parte dell’ENEA è


fondamentale predisporre la misurazione puntuale dei consumi
energetici e dei principali parametri dimensionali interessati
dall’intervento sia PRIMA che DOPO la sua implementazione.

La misurazione ex-ante può essere effettuata mediante campagne


strumentali spot per un periodo di tempo limitato.

Per le rilevazioni ex-post, invece, è necessario disporre di tali


informazioni in maniera dettagliata per tutto il tempo di erogazione dei
TEE (5 anni), pertanto è necessario integrare nella nuova
configurazione impiantistica sistemi di rilevazione strutturali.

I sistemi di telelettura facilitano enormemente la disponibilità nel


tempo di tali dati.

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IMPORTANZA DELLA MISURA

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IMPORTANZA DELLA MISURA

Rete
elettrica
cliente

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Relé interfaccia

> Gestione carichi


> Allarmi soglie
> Orologi programmabili
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Gas
Vapore
Aria compressa
Temperatura
4-20 mA, 0-10 V, etc.

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