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valutazione ed ha infine elaborato la seguente analisi critica al RAPPORTO

AMBIENTALE che è parte sostanziale della V.A.S. e quindi del P.R.C.

OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI
Preliminarmente, diciamo che approviamo gli obiettivi generali del
P.R.C. così come formulati; inoltre condividiamo che: nella pianificazione delle
forme d’uso dell’area costiera, è di fondamentale importanza la conoscenza della
criticità all’erosione dei litorali sabbiosi e della sensibilità ambientale della costa.
Non condividiamo invece, la base conoscitiva utilizzata per la
determinazione delle due grandezze caratterizzanti (erosione, sensibilità); a tal
proposito riteniamo di osservare quanto segue:
• gran parte del litorale di Salve, caratterizzato da un lungo tratto di costa
sabbiosa con retrostante sistema dunale, unico nel Capo di Leuca, viene da tutti
riconosciuto per le sue peculiarità ambientali quale area di particolare valore
naturalistico (anche se poco o nulla ufficialmente compare nel sistema delle
tutele ambientali) e quindi area molto sensibile e vulnerabile del quale garantirne
la conservazione in uno con una giusta valorizzazione (giusto quanto definito
nell’art. 8.13 delle N.T.A. generali); vogliamo qui evidenziare che Legambiente ha
già proposto il sistema dunale di Salve in uno con i canaloni naturali come sito
d’interesse comunitario, proposta attualmente in fase di valutazione da parte
dell’amministrazione di Salve (ne alleghiamo la richiesta ufficiale di area SIC).
• l’area costiera è stata oggetto, in quest’ultimo decennio, di una forte attività
antropica che ne ha notevolmente mutato i caratteri;
• sull’area demaniale vi è stato un vero e proprio assalto alla diligenza viste le
innumerevoli richieste di concessioni, alcune rilasciate dalla Regione Puglia,
anche contro le indicazioni della L.R. del 2006, altre finalmente, speriamo,
respinte per volontà del popolo;
Pertanto, allo scopo di poter determinare un livello di classificazione
dell’area costiera (vedi tavole Riferimento Normativa) quanto più vicino alla
realtà attuale e senza rinviare detta analisi al Piano Comunale delle Coste,
riteniamo opportuno:

1. Una puntuale e circostanziata valutazione della Criticità all’erosione della


costa sabbiosa (visto che la base conoscitiva, presa a riferimento dal P.R.C. è
alquanto lacunosa e contraddittoria);
2. Una puntuale e circostanziata valutazione dello stato di conservazione dei
vari sistemi dunali presenti;
3. Una puntuale valutazione della sensibilità ambientale;

inoltre, ma non per ultimo, è indispensabile una ricognizione puntuale e


precisa delle concessioni demaniali ad oggi rilasciate soprattutto in ordine alla
loro precisa ubicazione e al relativo fronte mare ivi concesso.
Da detta analisi, siamo certi, verrà fuori un quadro di riferimento
normativo sensibilmente diverso rispetto a quello proposto con l’adozione del
P.R.C..

Pertanto, anche sulla base di una nostra autonoma osservazione e


monitoraggio, effettuato in questi ultimi anni, sul litorale interessato riteniamo di
poter obiettare quanto segue:
a) In base alle nostre osservazioni riteniamo che le zone a criticità alta C1 non sia il
12% bensì circa il 40%. In questo tratto di spiaggia la profondità scende sotto i 15
m (art. 5.2). Abbiamo riscontrato inoltre continue aperture di varchi tra le dune in
media 1 varco ogni 45 m di spiaggia
L’erosione della costa interessa quindi circa il 40% (Km 3,5 Km di lunghezza)
della costa sabbiosa e precisamente i tratti che vanno da Largo delle Rose di Posto
Vecchio allo stabilimento “le 5 vele”; dalla foce del canale di bonifica fino all’abitato
di T.Pali; da dopo l’abitato di T.Pali verso Lido Marini e in corrispondenza all’Isola
della Fanciulla.

b) All’ art. 6.3.1 del regolamento si legge che non vengono rilasciate concessioni
per le classi C1S1; C1S2; C1S3 per i primi 3 anni. A nostro avviso 3 anni sono
pochi e proponiamo di rivedere i parametri di criticità ogni 10 anni. Alle classi
C2 vengono date concessioni con monitoraggio, via libera invece alle classi C3
(S1,S2,S3)

c) Così come classificate dalla regione le spiagge di Salve risultano per il 62%
criticità e sensibilità media (C2S2), 26% C2S3), 6% C1S2 e 6%C1S3. A nostro
avviso il litorale di Salve è per intero a sensibilità media e non solo il 69%
soprattutto in considerazione della forte attività di urbanizzazione realizzata.
Ricapitolando riteniamo predominante la fascia C1S2 con tutto ciò che questo
comporta a livello normativo.
A conferma delle osservazioni a), b), c) si fa espresso riferimento a quanto
riportato nel Piano Provinciale di Coordinamento Provinciale (PTCP) della
provincia di lecce dove si evidenzia che gli arenili e le dune del litorale di
Salve sono in arretramento e in erosione

d) I sistemi dunali hanno subito un grave mutamento …., la riserva di sabbia degli
stessi e stata molto spesso utilizzata sia dagli operatori per ripascere i tratti
di spiaggia
e) Dalla nostra ricognizione risulta che il numero delle concessioni demaniali ad
oggi rilasciate e la relativa superficie è sensibilmente superiore a quanto
riportato nella tabella di cui all’allegato n. 7.1.3;
Complessivamente risultano 35 attività commerciali in circa 5 Km di spiaggia di cui
l’80 % esplicano attività di affitto ombrelloni.
Occorre quindi monitorare l’impatto che queste attività hanno sul cordone dunale in
termini di apertura di nuovi varchi e relativa segnaletica. A tale proposito è
opportuno al momento della concessione del chiosco progettare percorsi non
invasivi come passerelle sopraelevate in legno per raggiungere la spiaggia.

f) Pensiamo inoltre ad un monitoraggio dei parametri “obiettivo” e scientifico

g) Ricordiamo secondo quanto riportato all’art. 5.2 (delle N.T. A. generali) che le aree
del litorale Salvese con divieto di concessione sono:
- quelle con marcata erosione
- ridotta profondità della spiaggia che impedisce di tener conto delle distanze
imposte (5 m dalla battigia e 3 m dal piede dunale)
- Centri abitati (art. 5.3 capoverso 5)
- Foci di canali (canale del Fano)
- Canali alluvionali (canale Muscio)
A queste c’è da aggiungere l’area adibita a porticciolo nel centro abitato di Torre Pali
con divieto di balneazione per circa 500 m.
Tali aree sono tutte da escludere nel conteggio delle lunghezze utili per il calcolo
del 60% di spiaggia libera.

g) Indipendentemente dalla profondità della spiaggia e fissare comunque un min e


un max della superficie concessa indipendentemente dal luogo fisico della
richiesta. (E’ assurdo avallare concessione di 1800 m2 su tratti di costa strettissimi.
Vedi stabilimento 5 Vele).

h) Legiferare affinché le concessioni siano strettamente personali, impedendo che


le stesse vengano date in sub-sub- appalto o addirittura essere vendute inficiando in
questo modo il senso della “concessione” demaniale.

NOTE E SUGGERIMENTI AL PIANO COMUNALE DELLE COSTE


Concordiamo con quanto deciso da una delibera del Consiglio comunale del…….di consentire
l’ubicazione di qualsiasi tipo di manufatto a servizio della spiaggia dietro il cordone dunale
confermando ad almeno m10 la distanza dal piede stesso.(rif. Regionale art. 5.3 capoverso 4 punto 4)

Il Comune di Salve con delibera della giunta comunale del 31 marzo 2006 prova a regolamentare le aree
destinate a parcheggio in prossimità della costa e impongono la distanza minima tra un’area parcheggio e
l’altra non inferiore a 75 m, inoltre ogni area può avere una superficie max pari a 7000 mq. Non sempre
queste norme sono state rispettate e ancora esiste il problema dei parcheggi sulle dune soprattutto dalla
zona del bacino verso torre Pali.

Apprendiamo anche che nel nuovo regolamento “spiaggia libera attrezzata” debba essere data in
concessione, a differenza di quanto accaduto finora, che di fatto autorizza i gestori dei chioschi ad affittare
ombrelloni ovunque. Incarico spesso disatteso poiché alcuni gestori aprono ombrelloni senza una richiesta
del cliente. Apprendiamo inoltre che il 40% del 60% di spiaggia libera può essere attrezzata e di questa il
50% debba rimanere libera.

Secondo quanto previsto dalla legge regionale n 17 del 2006 art. 10 la durata della concessione è di 6
anni, trascorso tale periodo prima dell’eventuale rinnovo occorre appurare che il concessionario non
abbia trasgredito le regole e non abbia arrecato danni al sistema dunale

Per poter frenare questo continuo indebolimento del sistema dunale occorre tener presente dei seguenti
fattori:
- continue aperture di varchi tra le dune in media 1 varco ogni 45 m li spiaggia causato dalla
pressione antropica e dall’aumento dei chioschi che tendono di avvicinarsi il più possibile alla
spiaggia eliminando intralci come canne e dislivelli vari
- In particolare a sud e a nord dell’abitato di Torre Pali le dune sono quasi scomparse grazie anche
a parcheggi di auto e caravan fino a pochi metri dalla spiaggia.
- Chioschi autorizzati senza precisi controlli in area privata al ridosso e sulle dune

Si allegano:
1. Richiesta area Sic e retivo verbale;
2. N 2 tavole delle aree (riferimento normativo)
3 N 5 foto del cordone dunale verso Torre Pali interessato da una cospicua presenza di chioschi.

Salve, lì 2 Settembre 2011

Per il Direttivo di Legambiente


Il Presidente

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