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649004
L’OSSERVATORE ROMANO
Anno CLVIII n. 57 (47.790)
.
Il confessore secondo il Papa
Solo uno strumento
della misericordia
Bobby Jones, «Discernimento» (2011)
I confessori non sono i «padroni
delle coscienze» ma solo gli «stru-
menti» della misericordia e della ri-
conciliazione. Lo ha ricordato Papa
Francesco durante l’udienza — svol-
tasi venerdì mattina, 9 marzo, nella
Sala Clementina — ai partecipanti
al ventinovesimo corso sul foro in-
terno promosso dalla Penitenzieria
apostolica.
Nel suo discorso il Pontefice ha
suggerito tre atteggiamenti che de-
vono caratterizzare l’ascolto dei pe-
nitenti da parte del prete. Anzitut-
to, ha detto, «è necessario sempre
riscoprire la dimensione strumentale
del nostro ministero», ricordando
che «il sacerdote confessore non è
la fonte della misericordia né della
grazia; ne è certo l’indispensabile
strumento, ma sempre solo stru-
mento». Inoltre «occorre saper
ascoltare le domande, prima di of-
frire le risposte». Infine, proprio a
partire da questi due aspetti, il col-
loquio sacramentale deve «aprirsi
davvero a quel cammino prudente e
orante che è il discernimento voca-
zionale». Ogni giovane, ha sottoli-
neato il Papa, «dovrebbe poter udi-
re la voce di Dio sia nella propria
NOSTRE
INFORMAZIONI
PAGINA 7
Alla plenaria della Pontificia commissione
per l’America latina
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Nella mattina di venerdì 9 marzo, nella Sala del Concistoro, il Papa ha incontrato i partecipanti
all’assemblea plenaria della Pontificia commissione per l’America latina
GIORNALE QUOTIDIANO
coscienza, sia attraverso l’ascolto
della Parola». E in questo cammino
«è importante che sia sostenuto
dall’accompagnamento sapiente del
confessore, che talvolta può anche
diventare — su richiesta dei giovani
stessi e mai autoproponendosi —
padre spirituale».
PAGINA 8
Tredici camion di aiuti entrano nel Ghouta orientale
DAMASCO, 9. Si continua a lottare
per la vita nel Ghouta orientale.
Nonostante i raid e le continue vio-
lazioni della tregua, le ong attive
stanno cercando di far arrivare aiuti
agli oltre 200.000 civili siriani anco-
ra intrappolati dai combattimenti.
Questa mattina tredici camion cari-
chi di aiuti umanitari sono entrati
nel sobborgo a est di Damasco asse-
diato dall’esercito del regime siriano
e in mano ai ribelli.
Lo ha annunciato un portavoce
della Croce rossa internazionale
all’agenzia cinese Xinhua. Tra gli
aiuti trasportati dai camion — fanno
sapere funzionari della Croce rossa
— ci sono 2400 pacchi alimentari e
3240 confezioni di farina.
Unicuique suum
Città del Vaticano
Svolta tra Stati Uniti
WASHINGTON, 9. Svolta nei rapporti
diplomatici tra Pyongyang e Wa-
shington. Il presidente degli Stati
Uniti, Donald Trump, si è detto og-
gi disponibile a incontrare entro
maggio il leader nordcoreano, Kim
Jong-un. Lo ha riferito il responsa-
bile per la sicurezza nazionale della
Corea del Sud, Chung Eui-yong, in-
tervenendo dalla Casa Bianca.
La delegazione di Seoul si trova a
Washington per informare i funzio-
nari statunitensi sui recenti colloqui
avuti con il regime nordcoreano. La
decisione di Trump è arrivata in se-
guito a una lettera fatta pervenire al-
la Casa Bianca dallo stesso Kim, in
cui il presidente è stato invitato a un
faccia a faccia volto alla distensione
dei rapporti diplomatici e alla riso-
luzione della crisi nucleare. Nella
missiva, consegnata dai rappresen-
tanti di Seoul, il leader nordcoreano
si sarebbe anche detto favorevole a
interrompere i test missilistici e ato-
mici, impegnandosi a una «comple-
ta denuclearizzazione» della peniso-
la coreana. Nelle prossime ore la de-
legazione di Seoul si recherà a To-
kyo, Mosca e Pechino.
Nel confermare l’invito, in un luo-
go e in una data ancora da definire,
la Casa Bianca ha comunque fatto
sapere che le sanzioni e le pressioni
sul regime comunista di Pyongyang
non si attenuano.
L’eventuale incontro tra Kim e
Trump sarebbe un avvenimento sto-
rico. Nessun presidente degli Stati
Primi segnali di speranza per gli oltre 200.000 civili siriani intrappolati dai combattimenti
Dalle 9 alle 14 è in vigore una tre-
gua umanitaria ed è stato così deci-
so di far entrare i camion con gli
aiuti. Il 24 febbraio il Consiglio di
sicurezza delle Nazioni Unite aveva
approvato all’unanimità una risolu-
zione per chiedere un cessate il fuo-
co di trenta giorni in Siria. La riso-
luzione, tuttavia, non è mai stata ri-
spettata.
I tredici camion con aiuti umani-
tari fanno parte del convoglio di 46
mezzi che sarebbero dovuti entrare
nella regione nei giorni scorsi, ma
che sono stati impossibilitati a farlo
a causa delle precarie condizioni di
sicurezza, come ha spiegato Inji
Sedky, dirigente della Croce rossa
Internazionale.
La Croce rossa ha fatto sapere
che il convoglio di aiuti ha subito
nei giorni scorsi numerosi attacchi
da parte di entrambe le parti coin-
volte nel conflitto.
Accordo di libero scambio firmato da undici paesi
Il nuovo partenariato trans-Pacifico
SANTIAGO DEL CILE, 9. Undici
paesi sulle coste del Pacifico hanno
firmato ieri il nuovo accordo di li-
bero scambio rilanciato dopo che
gli Stati Uniti se ne sono tirati fuo-
ri un anno fa. I ministri degli esteri
di Australia, Brunei, Canada, Cile,
Giappone, Malaysia, Messico,
Nuova Zelanda, Perú, Singapore e
Vietnam hanno creato così quello
che ora è conosciuto come Accordo
Eccezioni per Canada e Messico
Trump
firma la legge sui dazi
PAGINA 3
Copia € 1,00 Copia arretrata € 2,00
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Il presidente accetta di incontrare Kim Jong-un
e Corea del Nord
L’immagine di Trump e Kim Jong-un in uno schermo a Seoul (Afp)
Uniti ha mai incontrato un leader
nordcoreano.
Molto positive le reazioni di Cina
e Russia. «Accogliamo con favore
questi comprovati segnali da parte
di Stati Uniti e Corea del Nord, che
vanno verso il dialogo diretto», ha
commentato il portavoce del mini-
stero degli esteri di Pechino, Geng
Shuang. «Il prossimo passo — ha
aggiunto — è di sostenere questo
Le Nazioni Unite avevano più
volte rivolto appelli ai ribelli, al go-
verno di Bashar Al Assad e alla
Russia perché fermassero gli attac-
chi in modo da poter distribuire gli
aiuti ed evacuare i civili feriti.
Un bambino tra le macerie nel Ghouta orientale (Reuters)
globale e progressivo per il parte-
nariato trans-Pacifico (Cptpp), un
mercato che rappresenta mezzo mi-
liardo di persone e il 13 per cento
dell’economia mondiale. La firma
di questo accordo è «un messaggio
politico forte della regione Asia-Pa-
cifico al resto del mondo» ha detto
il ministro degli esteri cileno Heral-
do Munoz, al fianco della presi-
dente Michelle Bachelet. Il trattato
è sostanzialmente una nuova ver-
sione del primo accordo di parte-
nariato trans-Pacifico che includeva
anche gli Stati Uniti e venne sigla-
to nel 2016. L’accordo prevede la
rimozione di barriere doganali e
non tariffarie e l’attuazione di nor-
me comuni in diversi settori di atti-
vità degli undici paesi.
Intanto, va avanti la polemica
internazionale sui dazi. «Se si av-
slancio e forgiare sinergie, lavorando
assieme per restaurare la stabilità
nella penisola coreana».
Anche la Russia ha parlato di dia-
logo positivo. Si tratta di «un passo
nella giusta direzione», ha affermato
da Mosca il ministro degli esteri,
Sergej Lavrov, citato dall’agenzia di
stampa russa Interfax. Secondo il
capo della diplomazia russa, l’incon-
tro dovrebbe condurre a una «piena
Gli ultimi bilanci parlano di al-
meno diciannove civili uccisi nella
notte nei raid aerei sferrati dall’avia-
zione siriana. Nel dettaglio gli attac-
chi hanno colpito i distretti di Dou-
ma e Haresta, oltre alle zone di Sa-
verasse il peggior scenario possibile
siamo pronti a portare gli Stati
Uniti al Wto (Organizzazione
mondiale del commercio)» ha det-
to il vicepresidente della Commis-
sione Ue Jyrki Katainen. «L’Unio-
ne europea è uno stretto alleato de-
gli Stati Uniti e continuiamo a es-
sere del parere che debba essere
esclusa da queste misure» ha detto
il commissario europeo per il com-
mercio, Cecilia Malmstrom, «Cer-
cherò maggiore chiarezza su questo
tema nei giorni a venire».
È chiaro «che i dazi sono svan-
taggiosi per tutti» ha detto il can-
celliere tedesco Angela Merkel, og-
gi in conferenza stampa. Il cancel-
liere ha sottolineato che «l’Ue deve
curare il canale del dialogo con gli
Stati Uniti, ma anche con altri
partner colpiti come la Cina».
sabato 10 marzo 2018
soluzione politica» della situazione
nella penisola coreana e a una sua
denuclearizzazione.
Più cauto il Giappone. Il ministro
della difesa di Tokyo, Itsunori
Onodera, ha chiesto a Pyongyang di
«avviare uno stop immediato al pro-
gramma nucleare entro il mese di
maggio, affinché il dialogo assuma
un qualche significato».
kba, Arbin, Hammuriyah, Beit Sa-
wa, Jisrin, Misraba, Zamalka e Kafr
Batna.
Negli ultimi 19 giorni i bombar-
damenti e i combattimenti hanno
causato 931 vittime, tra i quali 195
bambini e 125 donne. A riferirlo so-
no gli attivisti. A completare il bi-
lancio — dicono le stesse fonti — so-
no gli oltre 4150 civili rimasti feriti
nei raid, tra cui centinaia di bambini
e di donne. Questi feriti mancano di
assistenza medica adeguata e di me-
dicinali. Inoltre, nella regione scar-
seggiano acqua potabile, elettricità e
cibo.
Intanto, Ankara ha reso noto ieri
che l’operazione militare nella regio-
ne curda di Afrin, nel nord della Si-
ria, «potrebbe concludersi entro
maggio». Successivamente le opera-
zioni potrebbero spostarsi nel nord
dell’Iraq per contrastare cellule del
Pkk, il partito dei lavoratori del
Kurdistan, organizzazione ritenuta
da Ankara illegale e di matrice ter-
roristica. A dare l’annuncio è stato il
ministro degli esteri, Mevlüt Ça-
vuşoğlu, precisando di aver già «av-
viato un dialogo con il governo di
Baghdad in vista di una possibile
offensiva dopo le elezioni irachene
del 12 maggio».
La formazione del dogma
Dalla filosofia ellenistica
alla teologia cristiana
ALFIO CRISTAUD O A PAGINA 4
«Placuit Deo» e la salvezza integrale
Come una bussola
ANTONIO PITTA A PAGINA 7
pagina 2
Il commissario dell’Ue chiede ai paesi membri iniziative per canali legali e rimpatri
Impegni concreti sulle migrazioni
BRUXELLES, 9. «Intensificare gli
sforzi in materia di rimpatrio, riam-
missione e gestione delle frontiere»:
è la richiesta rivolta ai ministri dei
paesi Ue dal commissario europeo
all’immigrazione, Dimitris Avramo-
pulos, a conclusione ieri della prima
giornata del consiglio affari interni e
giustizia Ue. Avramopulos ha spie-
gato ai giornalisti di aver chiesto di
«aumentare l’impegno per assicurare
canali legali di migrazioni e per ge-
stire la questione dei reinsediamenti
in Africa».
Sicurezza, migrazioni e strategia
per i Balcani occidentali: sono questi
i temi sul tavolo nei due giorni di
consiglio a Bruxelles. I 28 ministri
sono chiamati a riesaminare i regola-
menti proposti dalla commissione
sull’interoperabilità tra i sistemi d’in-
formazione e le banche dati dell’Ue,
quali il portale di ricerca unica e il
servizio comune di confronto biome-
trico. In tema di sicurezza, Avramo-
poulos ha raccomandato che si fac-
cia di più tra i vari paesi in tema di
registrazione e scambio dei dati dei
passeggeri.
Moltiplicati
i processi
per terrorismo
in Gran Bretagna
LONDRA, 9. Nel 2017 gli arresti per
sospetto terrorismo nel Regno Unito
sono cresciuti rispetto al 2016 del 58
per cento. Nelle prigioni britanniche
si trovano 224 detenuti per condan-
ne legate al terrorismo, circa un
quarto in più dell’anno precedente.
Nel periodo preso in esame, le
vittime degli attacchi terroristici
compiuti a Westminster, Manche-
ster, London Bridge e Finsbury
Park sono state 36, con centinaia di
feriti. In dodici mesi la polizia ha
effettuato 412 arresti, un terzo dei
quali ha portato ad accuse formali.
I processi per terrorismo già cele-
brati sono stati 86 e hanno portato
a condanne nel 90 per cento dei ca-
si. Secondo i dati del ministero
dell’interno britannico, solamente
otto casi si sono risolti con l’assolu-
zione degli accusati.
L’ultima condanna in ordine di
tempo c’è stata due giorni fa, il 7
marzo, il tribunale di Londra ha ri-
tenuto colpevole l'insegnante Umar
Haque di reclutare ragazzi minoren-
ni per compiere attacchi terroristici a
Londra. La polizia ha detto che
l’uomo dava lezioni in una piccola
scuola islamica privata, così come in
una madrasa nella parte orientale di
Londra. Invece di insegnare l’islam,
l’uomo cercava di reclutare ragazzini
tra i 10 e i 14 anni nei movimenti
jihadisti. Umar Haque è stato inse-
gnante di religione dal 2012 nella
parte orientale del Regno Unito e
non è mai stato rilevato che avesse
legami con i gruppi radicali. Ma nel
2015, quando presumibilmente inse-
gnava islam in una delle moschee
nella zona est di Londra, si è scoper-
to che mostrava filmati di propagan-
da jihadista a 300 allievi. In base ai
risultati di questa inchiesta, la poli-
zia ha messo sotto controllo i ragaz-
zi che erano stati allievi di Umar
Haque. È emerso che veniva inse-
gnato loro che uccidere è normale e
che può essere un’azione di valore.
Intanto, la stampa britannica ha
riferito di un’allerta segnalata dai
servizi segreti MI5: molti dei britan-
nici che hanno aderito al jihadismo
raggiungendo Iraq e Siria sono rien-
trati in Gran Bretagna e stanno cer-
cando di produrre armi batteriologi-
che con ricina e antrace in laboratori
terroristici segreti.
L’OSSERVATORE ROMANO
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L’OSSERVATORE ROMANO sabato 10 marzo 2018
Il cancelliere tedesco
Angela Merkel (Afp)
Avramopoulos ha poi chiesto di
«rafforzare la cooperazione tra i ser-
vizi militari e le nostre agenzie nella
lotta comune al terrorismo». In tema
di migrazioni ha ricordato che «ab-
biamo avuto il 30 per cento in meno
degli arrivi dei migranti irregolari ri-
spetto agli anni prima dell’inizio
della crisi nel 2014», ma ha chiesto Ufficializzati i ministri socialdemocratici
di «fare di più in termini di coope-
razione fra gli stati membri» sottoli-
neando che «il tema dei controlli al-
le frontiere è una delle priorità».
Prende forma
Intanto, nella prima operazione di
questo tipo mai compiuta dalle au-
torità tedesche, e seguendo uno
il governo tedesco
schema già applicato dall’Italia, cen-
to egiziani sono stati rimpatriati in
BERLINO, 9. Il Partito socialdemo- esecutivo guidato dal cancelliere,
Egitto per violazioni relative ai per- cratico tedesco (Spd) ha ufficializ- Angela Merkel, dopo essere stato
messi di soggiorno in Germania. Il zato oggi i nomi dei sei suoi mini- informato della decisione dal capo-
rimpatrio è avvenuto ieri con un vo- stri che entreranno a far parte del gruppo parlamentare dell’Spd,
lo da Francoforte, scortato da 50 uo- nuovo governo di Große Koalition.
Andrea Nahles, e dal presidente ad
mini della sicurezza tedeschi. Gli Confermate le indiscrezioni delle interim del Partito socialdemocrati-
immigrati sono stati consegnati alle ultime ore riportate dai media te-
co, Olaf Scholz.
autorità egiziane per accertamenti, deschi. Al ministero degli esteri —
Al ministero del lavoro andrà a
fra l’altro per controllare se fossero al posto di Sigmar Gabriel — andrà
Hubertus Heil, mentre il nuovo ti-
ricercati in Egitto. La maggior parte il titolare della giustizia uscente,
tolare del dicastero della famiglia
dei migranti sono stati rilasciati ieri, Heiko Maas.
ma per una decina di loro è stata Lo stesso Gabriel ha annunciato sarà Franziska Giffey, assessore del
Un migrante nei pressi del vecchio campo profughi di Calais in Francia (Afp) confermata la custodia cautelare. che non farà parte del prossimo quartiere di Berlino Neukölnn, che
sarà l’unica rappresentante gover-
nativa dell’est della Germania (è
originaria di Francoforte sull’O der,
località poco lontano dal confine
con la Polonia).
In vista della Brexit la Commissione raccomanda di adottare misure adeguate Lascia anche il ministro dell’am-
biente, Barbara Hendricks, sostitui-
Bruxelles prevede instabilità finanziaria ta da Svenja Schulze, segretario ge-
nerale del Partito socialdemocratico
in Bassa Sassonia.
Al ministero della giustizia, fino-
LONDRA, 9. In vista dell’uscita del precipizio» per essere preparati a «alzare il livello di ambizione lare le incognite intorno al confine ra guidato da Maas, andrà Ka-
Regno Unito dall’Ue, si discute dei valutare qualunque impegno da nell’attuare l’unione dei mercati dei tra Irlanda del Nord e Irlanda — tarina Barley, giurista e finora mi-
nuovi scenari finanziari. «Il Regno parte dei regolatori, dei supervisori capitali». Si tratta di una prospetti- hanno reso più difficile l’intesa per nistro della famiglia. Si tratta di
Unito può ottenere un accordo di e da parte della stessa industria fi- va urgente considerando l’uscita un governo a Belfast: lo stallo poli- una giurista in forte — e rapida —
libero scambio con l’Ue sui beni, nanziaria. Anche Dombrovskis ha dall’Ue dell’importante mercato fi- tico si protrae da 13 mesi. Ieri, dun- ascesa nel partito, dove viene defi-
ma non sui servizi finanziari»: è ribadito che Bruxelles lavora per nanziario di Londra. que, il governo britannico ha licen- nita «arma universale».
quanto ha sottolineato oggi il presi- assicurare lo scenario migliore, Intanto, sul fronte britannico ci ziato un bilancio per l’amministra- Alle finanze, il ministero più im-
dente del Consiglio Ue Donald Tu- quello di «un ritiro ordinato» del sono altre considerazioni e altre mi- zione dell’Irlanda del Nord di 12 portante del gabinetto Merkel do-
sk, durante la sua visita a Dublino. Regno Unito dall’Ue, spiegando sure da prendere nel processo che miliardi di sterline, necessario per po la cancelleria, andrà invece
Tusk ha voluto ribadire che «i ser- però che intanto i paesi che resta- porta alla Brexit. Proprio i negozia- fornire «chiarezza e certezze» sulle Scholz, sindaco di Amburgo, che
vizi finanziari restano sotto le rego- no membri devono impegnarsi ad ti per l’uscita dall’Ue — in partico- finanze locali.
diverrà anche vice cancelliere.
le comuni». Nelle stesse ore, il vice-
«Scholz ha mantenuto la disciplina
presidente della Commissione euro-
pea, Jyrki Katainen, ha affermato di bilancio, ma ha anche promosso
investimenti in istruzione, ricerca e
che ci si prepara per tutti gli scena-
ri anche se «l’obiettivo di Bruxelles innovazione. È un grande arricchi-
mento per la politica federale», ha
è arrivare a un buon accordo con il
Regno Unito». dichiarato Nahles.
Dopo la Brexit — ha ammesso
Katainen — «ci sarà una grande di-
scontinuità in tutto il trading e i
servizi collegati, ma abbiamo un
grande mercato, che si suppone sia
un’opportunità interessante per tut- Si dimette a Oslo
te le istituzioni finanziarie, anche
nel futuro». Naturalmente — ha il presidente
spiegato il vicepresidente della
commissione — «è importante man- del parlamento
tenere interconnessioni tra il settore
finanziario con sede nell’Ue e quel-
lo con sede nel Regno Unito». OSLO, 9. Il presidente del parla-
Da parte sua, l’altro vicepresi- mento norvegese, Olemic Thom-
dente della Commissione Valdis messen, si è dimesso ieri dall’inca-
Dombrovskis ha affermato: «Non rico dopo le crescenti pressioni per
c’è stata instabilità finanziaria fino- il maxi-sforamento del budget per
ra e si lavora per avere una Brexit un progetto edilizio, di cui il suo
con un ritiro ordinato, che può evi- ufficio era responsabile.
tare instabilità sui mercati». Dom- I media locali parlano di una
brovskis ha detto poi che tutte le «sconfitta storica» non solo per
prospettive vengono considerate, Thomessen, veterano del partito
anche «uno scenario sull’orlo del Borsa di Francoforte (Reuters)
conservatore Høyre, ma per l’inter-
no parlamento. Il progetto edilizio,
per il quale era stato stanziato un
budget iniziale di 70 milioni di co-
rone, è cresciuto a dismisura fino a
Washington Studenti arrestati 2,3 miliardi di corone (oltre 230
milioni di euro), mettendo in di-
scussione la credibilità del princi-
a fianco dell’Africa durante proteste in Mauritania pale organo politico del paese.
Già l’estate scorsa, i revisori dei
conti avevano lanciato dure critiche
ADDIS ABEBA, 9. Gli Stati Uniti hanno annunciato una donazione di 533 NOUAKCHOTT, 9. Il Fronte studentesco mauritano ha denunciato l’arre-
a Thommessen, ma il presidente
milioni di dollari, comprese decine di migliaia di tonnellate di aiuti ali- sto di nove suoi leader da parte della polizia, durante le proteste che si
era comunque rimasto al suo po-
mentari, per il gruppo di paesi che comprende Etiopia, Somalia, Nigeria, sono svolte ieri nella capitale Nouakchott. Si legge in una nota, pubbli-
sto, affermando di avere il sostegno
Sud Sudan e i paesi attorno al lago Ciad. È quanto ha annunciato il se- cata dalla stampa locale on line, che «si trovano ancora in stato d’arresto
gretario di stato americano, Rex Tillerson, incontrando ieri ad Addis nove dirigenti del Fronte per aver partecipato a una manifestazione». Il della coalizione di governo. Nel
Abeba il presidente dell’Unione africana, Moussa Faki. L’Etiopia è la corteo di ieri era stato organizzato per «chiedere maggiori diritti al go- frattempo, lo sforamento del bilan-
prima tappa del viaggio africano del segretario di stato, che proseguirà verno ed è partito dalla facoltà di economia dell’università locale». cio è aumentato.
poi per Gibuti, Kenya, Ciad e Nigeria. Faki si è detto «soddisfatto» Sono due mesi che si verificano scontri in Mauritania tra studenti e Ieri, però, Thommessen si è di-
dell’incontro con il segretario di stato Tillerson, sottolineando «l’impe- polizia per le riforme introdotte dal governo. In particolare, i giovani messo, annunciando in aula che
gno degli Stati Uniti per sostenere l’Africa nella battaglia contro il terro- protestano contro la decisione del governo di ridurre l’età massima per anche il partito Høyre gli ha ritira-
rismo» e ricordando di aver già ricevuto una lettera in cui il presidente ottenere una borsa di studio universitaria, misura che ha limitato il nu- to il sostegno. Le dimissioni erano
Donald Trump si scusava per l’espressione denigratoria usata a gennaio mero dei beneficiari dei sussidi allo studio. state richieste a grande voce da tut-
nei confronti dei paesi di partenza delle migrazioni e assicurava impegno Già in occasione delle manifestazioni precedenti i giovani avevano de- ta l’opposizione, tra cui i laburisti,
per una fattiva cooperazione. nunciato un uso eccessivo della forza da parte dei poliziotti. il principale partito del paese.
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sabato 10 marzo 2018
Trump firma la legge
sui dazi
WASHINGTON, 9. «Proteggo i lavo-
ratori americani, proteggo la sicu-
rezza nazionale». Con queste parole
il presidente degli Stati Uniti, Do-
nald Trump, ha confermato la nuo-
va tappa della sua azione in campo
economico per difendere i settori
chiave come l’acciaio e l’alluminio.
Sul Russiagate
Manafort
si dichiara
non colpevole
WASHINGTON, 9. L’ex manager
della campagna per l’elezione del
presidente degli Stati Uniti Do-
nald Trump, Paul Manafort, si è
dichiarato non colpevole delle
accuse di evasione fiscale e frode
in un tribunale federale della Vir-
ginia. La data del processo è sta-
ta fissata al 10 luglio. Si tratta del
secondo caso intentato contro
Manafort nell’ambito dell’inchie-
sta sul Russiagate, la presunta in-
filtrazione del Cremlino nelle ul-
time elezioni presidenziali statu-
nitensi, guidata dal procuratore
speciale Robert Mueller. La scor-
sa settimana lo stesso Manafort si
è dichiarato non colpevole in un
caso collegato, intentato a Wa-
shington. L’inizio di questo pro-
cesso è stato fissato per il 17 set-
tembre.
Il deputato democratico Adam
Schiff membro della commissione
intelligence alla camera degli Sta-
ti Uniti, ha inoltre chiesto che
venga emesso un mandato atto a
obbligare un altro ex manager
della campagna elettorale di
Trump, Corey Lewandoski, a ri-
spondere alle domande del con-
gresso nell’ambito dell’inchiesta
sul Russiagate. La richiesta è
giunta dopo che Lewandoski è
comparso per la seconda volta
davanti alla commissione rifiu-
tandosi di rispondere ad alcune
delle domande poste durante
l’udienza. «I testimoni non pos-
sono scegliere a cosa rispondere
quando si tratta di una deposi-
zione importante per l’inchiesta»,
ha sottolineato Schiff. Il demo-
cratico ha quindi riferito che Le-
wandowski ha rifiutato di rispon-
dere a una serie di domande su
eventi cruciali, comprese le di-
chiarazioni di Donald Trump Jr,
il primogenito del presidente, cir-
ca l’incontro alla Trump Tower
del giugno 2016 con una avvoca-
to russa.
Sviluppata la prima batteria
ricaricabile ai protoni
SYDNEY, 9. Ricercatori australiani
hanno sviluppato la prima batteria
ricaricabile ai protoni, più piccola
e molto meno costosa da produrre
rispetto a quelle a ioni di litio, me-
tallo raro estratto principalmente
in Africa. Le applicazioni potenzia-
li includono l’alimentazione di vei-
coli integralmente elettrici o lo
sticcaggio per abitazioni private.
«Il carbonio, principale compo-
nente nella nostra batteria ai proto-
ni, è abbondante e di basso costo a
paragone sia con le leghe di metal-
li che immagazzinano idrogeno, sia
con il litio stesso», scrive il respon-
sabile del progetto, John Andrews
del Royal Melbourne Institute of
Technology, sull’«International
Journal of Hydrogen Energy».
Questi ultimi risultati «costitui-
scono un cruciale passo avanti ver-
so batterie sostenibili e a basso co-
sto, che potranno aiutare a soddi-
Eccezioni per Canada e Messico
Il presidente ha firmato il decreto
che infligge sulle importazioni dal-
l’estero un dazio doganale del 25
per cento per il primo, del 10 per
cento per il secondo. E lo ha fatto
scegliendo di usare l’articolo di leg-
ge 232 che si riferisce appunto alla
sicurezza nazionale. La giustificazio-
ne: quei due metalli vengono usati
in molte produzioni di armamenti
(aerei militari, navi da guerra, car-
riarmati e missili), e quindi gli Stati
Uniti potrebbero perdere l'autosuffi-
cienza. Trump non vuole trovarsi in
una situazione in cui la produzione
di materiale bellico verrebbe a di-
pendere da importazioni straniere.
Non sono poche le critiche
all’azione del presidente all’interno
del congresso. «Sono in disaccordo
con questa azione — afferma in una
nota lo speaker della camera, il re-
pubblicano Paul Ryan — e temo le
sue non volute conseguenze. Conti-
nueremo a sollecitare l’amministra-
L’Onu sollecita i talebani al dialogo
NEW YORK, 9. «I talebani devono
rispondere alla proposta di dialogo
offerta loro dal governo afghano, ab-
bandonando la posizione di volere
trattare non con le autorità di Ka-
bul, ma direttamente con gli Stati
Uniti». Lo ha sostenuto ieri l’inviato
speciale dell’Onu in Afghanistan,
Tadamichi Yamamoto, in un inter-
vento al Consiglio di sicurezza, do-
sfare i nostri futuri bisogni di ener-
gia senza danneggiare ulteriormen-
te il nostro già fragile ambiente»,
scrive Andrews.
Il lavoro futuro di ricerca si
concentrerà nel migliorare ulte-
riormente il rendimento e la den-
sità di energia, usando materiale a
base di carbonio con strati dello
spessore di un atomo. L’obiettivo
è quello di produrre una batteria
che sia veramente competitiva con
quelle a ioni di litio, aggiunge lo
studioso. Usando carbonio piutto-
sto che litio, i fabbricanti di batte-
rie e di veicoli elettrici potranno
anche superare alcuni dei proble-
mi etici legati all’approvvigiona-
mento dei materiali. Uno dei
principali componenti delle batte-
rie al litio è infatti il cobalto, più
di metà del quale si estrae nella
Repubblica Democratica del
Congo.
L’OSSERVATORE ROMANO
Rodrigo Londoño Echeverri
noto con il soprannome di Timoshenko (Reuters)
zione affinché questa politica si con-
centri su quei paesi e quelle pratiche
che violano le leggi commerciali».
Ieri sera il consigliere di Trump
per il commercio estero, Peter Na-
varro, aveva anticipato in un’intervi-
sta alla Fox News le due eccezioni
temporanee di Canada e Messico,
inizialmente esentati da questi dazi
pur essendo ambedue grossi espor-
tatori di acciaio negli Stati Uniti. La
motivazione: «Questi paesi sono
amici e alleati», ma soprattutto è in
corso con loro il negoziato per la re-
visione del trattato Nafta che regola
il mercato unico nordamericano.
Per quanto riguarda l’Europa, an-
che qui c’è un’offerta di flessibilità
da parte della Casa Bianca, ma più
vaga e problematica. I paesi con cui
ci sono alleanze (è il caso della Na-
to) vengono invitati a offrire a Wa-
shington delle opzioni alternative ai
dazi, fermo restando che va tutelata
la produzione nazionale.
Ma le violenze non si fermano
Il luogo di un attentato suicida a Kabul (Ap)
ve, tra l’altro, è stato rinnovato per
un anno il mandato della missione
Unama nel paese.
«I talebani — ha spiegato il fun-
zionario delle Nazioni Unite — non
presentano correttamente la realtà
perché ogni anno decine di migliaia
di afghani muoiono o restano feriti
nello scontro diretto fra gli insorti e
le forze di sicurezza governative».
Cerimonia di inaugurazione a Pyeongchang dove si gareggerà fino al 18 marzo
Al via le Paralimpiadi invernali
PYEONGCHANG, 9. Si è svolta oggi
la festosa cerimonia che ha uffi-
cialmente inaugurato le Paralim-
piadi invernali 2018, che si svolge-
ranno interamente a Pyeong-
chang, in Corea del Sud, fino al
18 marzo. Come sempre arrivano
dopo le Olimpiadi invernali, tenu-
te il mese scorso. A Pyeongchang
è prevista l’assegnazione di 80 me-
daglie in totale.
Quest’anno parteciperanno 567
atleti da 48 paesi, in sei discipline
sportive previste: sci alpino, snow-
board, para-hockey, curling su se-
dia a rotelle, cross country, bia-
thlon. Per la prima volta ai Giochi
paralimpici parteciperà anche una
piccola delegazione della Corea
del Nord, ma a differenza delle
Olimpiadi invernali, in questa oc-
casione gli atleti concorreranno se-
paratamente e senza confluire nel-
le squadre della Corea del Sud.
Non parteciperà alle elezioni presidenziali in Colombia
Il leader delle Farc si ritira
BO GOTÁ, 9. Rodrigo Londoño
Echeverri, noto con il soprannome
di Timoshenko, leader della Forza
alternativa rivoluzionaria del comu-
ne (Farc) ed ex comandante delle
Forze armate rivoluzionarie della
Colombia (Farc) non sarà candidato
alle presidenziali del prossimo 28
maggio a causa di gravi problemi di
salute.
Tutte le principali parti in causa,
compresi i talebani, «concordano —
ha proseguito — che un accordo po-
litico negoziato è l’unico modo per
mettere fine al conflitto».
Per queste ragioni, riferisce l’agen-
zia di stampa locale Pajhwok,
Yamamoto ha sollecitato i talebani a
impegnarsi in colloqui inter-afghani
con le autorità di Kabul, dando il
Un momento della cerimonia inaugurale (Reuters)
L’intervento cardiaco a cui il cin-
quantanovenne Londoño si è dovu-
to sottoporre in seguito a un infarto
che lo ha colpito la settimana scorsa
«ci porta a rinunciare alla nostra
aspirazione alla presidenza», ha det-
to in una conferenza stampa l’ex co-
mandante della guerriglia Iván Már-
quez, candidato al senato alle ele-
zioni legislative che si tengono do-
via a un processo di pace che possa
mettere fine alla sofferenza della
stremata popolazione.
Riferendosi alla proposta di pace
senza condizioni, avanzata dal presi-
dente afghano, Ashraf Ghani, il 28
febbraio scorso durante la seconda
riunione del cosiddetto “Processo di
Kabul”, l’inviato delle Nazioni Unite
ha chiesto ai talebani di «dire con-
cretamente cosa ne pensano».
E la “risposta”, non nei termini
auspicati dal diplomatico, sembra es-
sere arrivata. Gli insorti hanno infat-
ti rivendicato l’attacco sferrato la
notte scorsa contro un base dell’eser-
cito nella provincia nordorientale di
Takhar, in cui sono stati uccisi sette
soldati e dieci membri della polizia
locale. In un messaggio, il portavoce
del movimento jihadista, Zabihullah
Mujahid, ha alzato il bilancio
dell’operazione, sostenendo di avere
ucciso 29 membri delle forze di sicu-
rezza. Secondo i responsabili locali,
i talebani impegnati nell’attacco di-
sponevano di sistemi di visione not-
turna e si sono impossessati di molte
armi e di automezzi blindati in dota-
zione all’esercito, ponendo sotto il
loro controllo almeno dodici villaggi
del distretto di Khwaja Ghar.
E stamane, almeno sette persone
sono morte nell’attacco di un atten-
tatore suicida a Kabul vicino al
mausoleo in cui è sepolto il leader
sciita di etnìa Hazara, Abdul Mosa-
lai Mazari. L’attacco non è stato an-
cora rivendicato, ma nella zona è at-
tivo il sedicente stato islamico (Is).
pagina 3
menica. Nella nuova fase politica
che si apre, ha aggiunto Márquez, il
gruppo è aperto ad appoggiare un
candidato presidenziale di un parti-
to diverso, purché sostenga l’accor-
do di pace raggiunto con il governo
e che ha portato alla fine della lotta
armata.
Londoño aveva già annullato di-
versi appuntamenti della campagna
elettorale a partire dal mese scorso,
dopo che nel corso di un comizio
era stato duramente contestato per
il suo passato di guerrigliero. A se-
guito dell’accordo di pace con il go-
verno di Bogotá, le Farc si sono tra-
sformate in un partito politico che
mantiene la stessa sigla. Alle consul-
tazioni per il rinnovo del parlamen-
to presenterà in tutto settantaquat-
tro candidati.
Diciannove ufficiali
arrestati
in Venezuela
CARACAS, 9. Un gruppo di ufficia-
li dell’esercito venezuelano è stato
arrestato con l’accusa di ribellione
e tradimento. Secondo quanto ri-
portano fonti di stampa, i fermati
sono 19, tutti comandanti o vice
comandanti di unità militari ope-
rative.
Tra di loro la figura di maggior
spicco è quella del tenente colon-
nello Igbert José Marín Chaparro,
al comando di un battaglione di
fanteria nella più importante base
militare a Caracas. Secondo le
fonti Marín sarebbe stato arrestato
lo scorso venerdì, dopo una riu-
nione con il ministro della Difesa,
Vladimir Padrino López.
I servizi segreti e la magistratu-
ra militare venezuelana ritengono
— come si evince da una nota —
che «gli ufficiali arrestati avessero
formato una cellula, all’interno
dell’esercito, di dissidenti contrari
alle politiche del presidente Nico-
lás Maduro».
Tragico
incidente stradale
in Perú
LIMA, 9. Almeno undici persone
sono morte e 43 sono rimaste fe-
rite in un incidente stradale in
Perú. Un autobus è precipitato in
un burrone nella regione di Aya-
cucho, nel sud del paese. Il sin-
daco di Lucanas, Wilber Velarde
Rojas, ha riferito ai media che il
mezzo era partito da Lima e ave-
va come destinazione finale la cit-
tà di Puquio, nella regione di
Ayacucho. Non sono ancora state
chiarite le cause dell’incidente,
che si è verificato di notte e in
condizioni meteorologiche sfavo-
revoli. Alcuni dei passeggeri sono
morti intrappolati nelle lamiere.
«La maggior parte di noi dormi-
va, ho sentito il primo impatto,
l’autobus è caduto e poi è acca-
duto il peggio», ha raccontato
uno dei sopravvissuti.
pagina 4 L’OSSERVATORE ROMANO sabato 10 marzo 2018

Cristo pantocratore
(Museo archeologico, Sofia)

La formazione del dogma come processo creativo

Dalla filosofia ellenistica

alla teologia cristiana
di ALFIO CRISTAUD O go del quarto vangelo costituisce uno la portata semantica di alcuni sostanti- sto della diatriba tra stoici e
degli elementi sintomatici per valutare vi desunti dalla tradizione greca; non accademici sul problema
a lezione di Ratisbona, te- il problema della cosiddetta ellenizza- che ciò significhi la negazione dell’in- della razionalità degli ani-

L nuta da Benedetto XVI il 12
settembre 2006, ha conse-
gnato alla riflessione teolo-
gica l’approfondimento di
alcune questioni ancora oggi dibattute:
l’ellenizzazione del cristianesimo e
dunque la liceità o meno degli odierni
tentativi di de-ellenizzazione del mes-
saggio evangelico, i limiti dell’applica-
zione del metodo storico-critico, le
conseguenze annesse al valore univer-
sale della professione di fede in Cristo,
soprattutto rispetto al rapporto con le
altre religioni, infine la sua incultura-
zione. Il fondamento per ribadire l’in-
trinseco legame, ritenuto provvidenzia-
L’ultima tesi
diretta da Manlio Simonetti
S’intitola Nous, Logos e Pneuma: dalla filosofia
greca alla teologia cristiana. Studio sulla ricezione dei
termini ellenici e biblici in Giustino e Atenagora
l’ultima tesi diretta da Manlio Simonetti, discussa
il 9 marzo all’Augustinianum e qui presentata
dall’autore, prete della diocesi di Catania.
le, che lega strutturalmente la fede
cristiana alla filosofia greca, veniva
ravvisato da papa Ratzinger nell’uso
giovanneo del sostantivo lògos, riletto
in accordo alla semantica della razio-
nalità.
Tuttavia proprio la ripresa di questo
termine da parte dell’autore del prolo-
zione del cristianesimo: la questione
consiste nel comprendere se il messag-
gio evangelico abbia recepito passiva-
mente l’influenza della cultura ellenica,
al punto da rimanerne snaturato, op-
pure se, nell’assunzione di termini e di
categorie appartenenti al bagaglio con-
cettuale del contesto culturale greco-
romano, la prima comunità cristiana
abbia filtrato attivamente le categorie
linguistiche adoperate, tenendo conto
delle esigenze primarie della fede pro-
fessata.
Mediante un’indagine storica e lette-
raria che parte dalla filosofia greca,
con particolare attenzione al platoni-
smo, allo stoicismo e al medioplatoni-
smo, per giungere agli apologisti
cristiani del II secolo, lo sviluppo se-
mantico dei termini noùs, lògos e pnèu-
ma permette di ripercorrere la forma-
zione delle definizioni dogmatiche pro-
fessate dalla Chiesa antica, investendo
i campi della teologia trinitaria, della
cristologia, dell’antropologia, nonché
dell’angelologia e della dottrina della
creazione.
L’analisi complessiva delle fonti rive-
la il carattere inadeguato dell’antica ca-
tegoria di ellenizzazione: le prime co-
munità cristiane, mediante l’adozione
della lingua greca, intesero ricollegarsi
idealmente all’esperienza del giudai-
smo ellenistico di area alessandrina,
ovvero all’esplicito programma di me-
diazione tra la Scrittura giudaica e le
istanze fondamentali della filosofia e
della cultura greca; ebbene, tanto da
parte giudaica quanto da parte cristia-
na, nella conduzione di questo proces-
so di mediazione, si coglie la tendenza
a modificare o addirittura a correggere
flusso ellenico sull’originario nucleo
del messaggio biblico, tuttavia la vitali-
tà della nuova fede contribuì a legitti-
mare alcuni processi di trasformazione
culturale, che arrivarono a conseguire
effetti di portata epocale.
Nel passaggio del termine noùs
dall’ambito della filosofia greca a quel-
lo giudaico, come pure nella ricezione
cristiana, l’accoglienza della fede bibli-
ca comportò la riduzione del noùs al li-
vello delle realtà creaturali e contin-
genti. Il sostantivo pnèuma abbandona
gradualmente l’accezione materiale per
passare a indicare la dimensione tra-
scendente e incorporea: anzi, nell’epi-
stolario paolino, il pnèuma designa l’ir-
ruzione della potenza divina in opposi-
zione alla carnalità peccatrice dell’uo-
mo terreno, aspetto ulteriormente esa-
sperato nella mentalità gnostica me-
diante l’identificazione della natura
pneumatica con la realtà divina ed ec-
cedente, strutturalmente estranea, se
non addirittura ostile, alla sensibilità e
alla materia. Infine, se nella filosofia
greca il lògos è lo strumento per la co-
municazione del pensiero, il prologo
del quarto vangelo associa alla ripresa
di questo termine la concezione vetero-
testamentaria della parola creatrice, ri-
fusa insieme alla rappresentazione del-
la Sapienza personificata: così il so-
stantivo lògos viene usato come titolo
personale del Figlio di Dio preesisten-
te. Gli apologisti, per descrivere la ge-
nerazione del Figlio dal Padre, presup-
pongono la conoscenza della coppia
categoriale lògos endiàthetos e lògos pro-
phorikòs (cioè “interiore” e “proferito”)
formalizzata intorno alla metà del II
secolo avanti l’era cristiana nel conte-
mali: in questo modo, il
doppio stadio del ragiona-
mento, prima concepito in-
teriormente nel dialogo
dell’anima con se stessa e
poi proferito, costituisce un
termine analogico per spie-
gare il rapporto che lega il
Logos mediatore a Dio.
Insomma lo sviluppo
semantico dei sostantivi
noùs, lògos e pnèuma dimo-
stra che la formazione del
dogma si configura come
un processo creativo, carat-
terizzato dalla disattivazione
semantica e dalla successiva
assunzione dei concetti e
delle categorie appartenenti
all’immaginario culturale
collettivo. Inoltre, se gli
apologisti ritennero di espri-
mere adeguatamente il rap-
porto che lega il Logos al Padre secon- po del dogma coincida con la sovrap-
do il modello del doppio stadio, poi posizione di elementi estranei alla fede
superato da Origene mediante l’intro- evangelica originaria; in realtà gli stessi
duzione del concetto di generazione risultati, se considerati secondo un cri-
eterna, la professione di fede nicena, di terio di comprensione teologica, riman-
fronte al pericolo rappresentato dano all’esistenza dell’unico soggetto
dall’eresia ariana, interpretò il rapporto Chiesa, che procede nel tentativo di
tra Dio e il Logos ricorrendo alla cate- comprendere e di definire sempre
goria della consustanzialità: così, il meglio l’identità di Cristo, soprattutto
modello del doppio stadio, con il mu- rispetto al dato di fede nell’unicità di
tare delle condizioni della vita cristia- Dio: in questa operazione i maestri
na, divenne talmente inadeguato da es- cristiani adottarono di volta in volta i
sere esplicitamente rigettato da Atana- modelli linguistici e categoriali ritenuti
sio e formalmente condannato come più adeguati. E ciò al solo scopo di
eretico dal concilio di Sirmio del 351. esprimere l’unica e medesima fede nel
Le differenti fasi messe in evidenza Cristo dell’annuncio evangelico, l’in-
dall’esame storico delle fonti potrebbe- viato di Dio per la salvezza del
ro indurre a concludere che lo svilup- mondo.

In un libro di Michele Cassese

di GIANPAOLO ROMANATO Lutero e la sua riforma liturgica ché allora il suo successo? Certa-
mente perché poté godere di potenti
ià professore di storia coperture politiche che amplificaro-

G moderna all’università no la sua risonanza. Ma anche per-

di Trieste, Michele
Cassese insegna ora
storia del protestantesi-
mo all’Istituto di studi ecumenici
San Bernardino di Venezia ed è uno
dei migliori conoscitori italiani della
Riforma, grazie anche a frequenti e
prolungati soggiorni in Germania, a
Marburg. Il libro che licenzia ora,
Martin Lutero e la sua riforma liturgi-
ca. Il percorso storico-teologico di un
Hugo Vogel, «Martin Lutero predica nel castello di Wartburg» (XIX secolo)
culto rinnovato (Venezia, Istituto San
Bernardino, 2017, pagine 180), si in-
serisce autorevolmente nella vasta bi-
bliografia uscita in occasione del
cinquecentenario dell’avvio del mo-
vimento luterano perché affronta un
tema centrale nel pensiero del rifor-
matore sassone — la liturgia — ma
molto marginale nella pubblicistica
italiana. E lo affronta, altro merito,
in un testo di “ragionevole” lunghez-
za, che si fa leggere senza fatica, pur
facendo riferimento a un impeccabi-
le apparato critico, prevalentemente
in lingua tedesca.
La liturgia è centrale nel pensiero
luterano perché è l’espressione della
lex orandi, che a sua volta traduce la
lex credendi. Si prega perché si crede
e il modo di pregare riflette il modo
di credere. Di qui i radicali cambia-
menti che il monaco sassone impose
alle forme liturgiche della Chiesa del
tempo, sfilacciata e corrotta da trop-
pi interessi venali, come denunciava-
no da tempo voci insospettabili sia
al centro che in periferia. Cassese
descrive passo dopo passo questi
mutamenti, mostrando come la rivo-
luzione protestante sia stata molto
più cauta e graduale di quanto si
crede. Fu Lutero stesso a spiegare
perché procedeva lento: «Ci sono al-
cuni che sanno correre veloci, altri
che vanno di buon passo, altri anco-
ra che non sanno nemmeno cammi-
nare carponi. Per questo dobbiamo
tener conto non delle nostre capaci-
tà, ma di quelle del nostro fratello,
affinché il debole di fede, che voglia
seguire il forte, non se lo porti via il
diavolo».
Al centro della riforma del mona-
co agostiniano, che parte da una re-
gione tedesca specifica e determina-
ta, la Sassonia, ben protetto dai po-
teri politici locali, non ci sono le de-
vozioni (i santi, le pratiche pie, il ti-
more del purgatorio), c’è solo la Pa-
rola, cioè Dio. Parola annunciata e
ascoltata, che deve rinnovare gli ani-
mi prima che le istituzioni o le for-
me. E la Parola significa Scrittura,
Bibbia. Bibbia da leggere, da medi-
tare, da comprendere. Ecco perciò la
traduzione in volgare, in una lingua
in parte creata dallo stesso Lutero,
fondendo dialetti e parlata aulica
sassone, che diverrà il fondamento
del tedesco moderno. Per dare poi
sostanza didattica e didascalica alla
sua opera redasse due catechismi e
una raccolta di inni ricavati dai sal-
mi. La creatività che stimolò in que-
sto modo nei fedeli produsse un’al-
fabetizzazione popolare elevatissima,
rimasta caratteristica dei paesi ger-
manici e ragione di forza in Europa.
E siccome la Parola è rivolta al
pubblico e non ai singoli, diventa
costitutiva della comunità. La di-
mensione religiosa comunitaria si è
trasformata in fattore identitario di
tutto un popolo, con riflessi che
vanno ben al di là del mero ambito
ecclesiale e travalicano largamente i
tempi di Lutero. La comunità infatti
è responsabile della scelta delle au-
torità che devono guidarla, i parroci
e i vescovi, ed è la destinataria della
predica, centrale nel culto luterano
perché manifesta in forme visibili la
centralità di Cristo. Centralità che, a
sua volta, si riflette nella messa, ov-
vero nella Santa Cena — l’evento
fondante della lex orandi, in cui Cri-
sto, che è il vero celebrante, si offre
ché egli non si limitò a deprecare i
realmente ai cristiani — e nei sacra- no di Dio, della sua accoglienza dei costumi decaduti e a invocare più
menti. Il cattolicesimo, dopo una di- fedeli riconciliati e salvati. moralità. Toccò il centro teologico di
sputa secolare, ne riconosceva sette, Si potrebbero cogliere molti altri ciò che era in discussione e ne modi-
spunti da questo studio di Cassese, ficò il nucleo fondante, la lex creden-
mentre Lutero ne ammise tre, batte-
ma ne basterà uno. Prima e contem- di. Vinse perché osò di più, e la sua
simo, eucarestia (secondo le due spe- poraneamente a Lutero molte altre affermazione costrinse la Chiesa ro-
cie) e confessione. Tre soli perché voci, più autorevoli della sua, invo- mana a una autoriforma non meno
solo queste sono le forme del perdo- carono la riforma della Chiesa. Per- estesa.
Clemente XIV tra dispute e devozioni
Nel monumento funebre allestito da Antonio Canova per la
basilica romana dei Santi Apostoli, Clemente XIV (1769-1774) al-
za il braccio con gesto ammonitorio, forse rivolto ai posteri.
Sotto di lui la Temperanza e l’Umiltà sembrano pensose, in un
quadro quieto e pacato, di meditazione. La storiografia sul
papa che il 21 luglio 1773 soppresse la Compagnia di Gesù
non è stata sempre così serenamente equanime. Dall’aspro
conflitto tra il filo-gesuita Jacques Crétineau-Joly (1847) e il
suo oppositore, l’archivista vaticano e oratoriano Augu-
stin Theiner (1852), alle accese polemiche novecentesche
sulla paternità delle pagine, decisamente critiche nei
confronti del Ganganelli, nel secondo tomo del sedi-
cesimo volume (1932), postumo, della Storia dei papi
di Ludwig von Pastor, il pontificato del francescano
conventuale ha suscitato dibattiti e discussioni a
non finire.
Un suo confratello, Isidoro Liberale Gatti, ha
dedicato buona parte delle sue fatiche di storico
al papa romagnolo. Nel 2012 ha pubblicato un
ampio e documentato volume, primo di un’opera
più vasta, sull’uomo, sul francescano, sul teologo
e sul cardinale. Viene ora alla luce un altro volu-
me che studia alcuni aspetti del pontificato (Isi-
doro Liberale Gatti, Il conclave del 1769 e l’elezio-
ne di Clemente XIV. Clemente XIV. Alcune sue visite
Antonio Canova, monumento funebre di Clemente XIV
devozionali nelle chiese di Roma, Roma, L’«Apo-
(Roma, basilica dei Santi Apostoli)
stoleion», 2017, pp. 268 + 64).
Nei nove capitoli della prima parte Gatti esa-
mina le complesse vicende del conclave del 1769, fra manovre e influssi delle monarchie
europee ed esigenze spirituali. Nei sedici paragrafi della seconda studia vari aspetti del
pontefice e del pontificato. Si apprende, fra l’altro, molto sulle devozioni del papa alla
Passione del Signore, alla Vergine immacolata e a san Giuseppe. Come i poveri, il papa
non esita ad andare a piedi per le strade di una Roma moralmente non tanto diversa da
quella dei nostri giorni e frequenta figure come Paolo della Croce e Alfonso Maria de’
Liguori. Come un semplice fedele, ascolta la predica delle “missioni” indette in prepara-
zione dell’anno santo del 1775. Al di là delle dispute storiografiche, le pagine di Gatti
avvicinano all’uomo, al religioso, al vescovo, che Stendhal nelle sue Promenades dans
Rome definì un «onest’umo».
sabato 10 marzo 2018 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 5

La locandina del celebre film

di Charlie Chaplin «La febbre dell’oro»

Le esperienze di sostegno ai malati maturate in alcune città del Giappone

Insieme
per trattare l’Alzheimer
In un saggio di Salvatore Rossi da Tokyo sata da giornali e pubblicità avviseranno Le prime sperimentazioni per la creazio-
CRISTIAN MARTINI GRIMALDI immediatamente la polizia. Ma i segnali ne di comunità “amiche della demenza” so-
possono essere ancora più evidenti, come no iniziate per impulso governativo all’ini-
Storia filosofica Alzheimer è la forma più è capitato a un volontario che aveva nota- zio degli anni Novanta. Attualmente quasi

L’ comune di demenza, rap- to un’anziana che spingeva una bicicletta tutte le prefetture del Paese si stanno muo-
presenta la perdita di me- e nonostante la pioggia non aveva ombrel- vendo verso una nuova politica di suppor-
dell’oro moria e altre capacità co-
gnitive abbastanza gravi al
lo. È bastato che il giovane volontario
chiedesse dove stava andando, e alla ri-
to alla malattia mentale. Tuttavia lo stadio
di sviluppo dell’ambizioso progetto varia
punto da interferire con la vita quotidiana. sposta “Niigata” — una città a centinaia di da comunità a comunità. Ad oggi sono
Negli ultimi decenni la ricerca sulla de- chilometri di distanza — è stato immedia- mezzo milione, a livello nazionale, le per-
menza ha fornito una comprensione molto tamente chiaro che si trattava di una per- sone in lista d’attesa nelle case di cura che
di LUCA M. POSSATI più profonda di come l’Alzheimer colpisca
il cervello. Attualmente però non esistono
Da sempre l’oro è simbolo di valore, eccellenza, ricchezza, trattamenti per fermare l’Alzheimer, tutta-
bellezza, divinità e potere. Ma anche di scambio, risparmio, via esistono farmaci per trattare i sintomi
solidità. La sua storia ha segnato quella dell’umanità. In pas- della demenza. I ricercatori continuano a
sato chi lo possedeva lo conservava al sicuro in casseforti, for- sperimentare trattamenti sempre più effi-
zieri e caveaux. Oggi, nell’era dei Bitcoin, delle monete vir- caci nonché modi per prevenire la terribile
tuali e della finanza selvaggia, potrebbe sembrare un ricordo, malattia e di conseguenza migliorare la sa-
un oggetto da antiquariato o — usando un’espressione di John lute del cervello. Ad esempio negli ultimi
Maynard Keynes — un «relitto barbarico». E invece no. A die- tempi è in corso una vera svolta di tipo
ci anni dalla grande crisi che ha travolto i mercati internazio- concettuale, cioè la necessità di non inter-
nali, l’oro si conferma un protagonista assoluto dell’economia, venire tanto sui malati in stato avanzato
un bene-rifugio perno dei sistemi monetari mondiali. L’oro in- ma su chi mostra i primi disturbi cognitivi
somma, per dirla con l’economista di punta del «Financial Ti- che spesso sono proprio i segni premoni-
mes», John Plender, è «la bolla che non scoppierà mai». tori della demenza: in gergo viene chiama-
A dimostrarlo è l’ultimo libro di Salvatore Rossi, direttore to il declino cognitivo lieve.
generale della Banca d’Italia e presidente dell’Istituto per la Eppure esiste un trattamento della de-
vigilanza sulle assicurazioni-Ivass. Un piccolo volume intitola- menza che non ha a che fare con la ricerca
to Oro, edito dal Mulino, che parla in modo semplice e tra- medico-scientifica, ma piuttosto con la so-
sversale delle molteplici questioni teoriche e vicissitudini stori- lidarietà e l’educazione civica. Accade in
che legate al metallo giallo, facendone uno strumento fonda- Giappone, ovvero la società più anziana
mentale per capire la cultura occidentale e in particolare della del mondo. Entro il 2025 in Giappone
storia del novecento europeo. L’oro — scrive Rossi in apertura una persona su cinque di età superiore ai
del volume — «è un 65 anni — circa 7,3 milioni di persone —
mistero, un grande soffrirà di Alzheimer, stando alle stime del
mistero» e questo per- ministero della salute, una cifra che è qua-
ché «l’importanza che si il doppio di quella attuale, ovvero circa
Il paradosso aureo ha avuto nella storia
dell’umanità è enor-
4,6 milioni.
La città di Uji, nella prefettura di Kyo-
me, secondo molti to, è stata dichiarata dementia friendly nel
Il paradosso aureo è al centro del volume di sproporzionata rispet- marzo 2015. La città già nel lontano 1990
Salvatore Rossi, Oro (Bologna, Il Mulino, to al suo valore in- aveva iniziato a sviluppare dei progetti per
2018, pagine 131, euro 12) che viene trinseco, di metallo sensibilizzare l’intera comunità al proble- sona affetta da demenza. Ed è qui che i forniscono assistenza agli anziani affetti da
presentato oggi all’università Luiss Guido con le sue, pur ottime, ma, nonché fornire supporto e programmi corsi di formazione dimostrano tutta la lo- gravi condizioni fisiche o mentali, e ovvia-
Carli di Roma alla presenza di Marcello proprietà fisiche». di formazione per badanti e professionisti. ro utilità, perché non solo aiutano a for- mente in mancanza di un numero sufficien-
Messori, direttore della Luiss School of Con lo stile del Tutti i residenti hanno preso a seguire dei mare la capacità di riconoscere un poten- te di questo tipo di strutture l’onere assi-
European Political Economy, Remo Bodei, grande divulgatore, corsi guidati da esperti del settore in cui ziale malato, ma impartiscono le nozioni stenziale ricade quasi esclusivamente sui fa-
Rossi non usa tecnici- imparano a riconoscere se una persona è necessarie per comunicare con la persona miliari dei malati, che sempre più spesso
Andrea Giardina e Gianni Toniolo. Il libro
smi né si limita a di- affetta dalla malattia e le varie modalità senza però spaventarla. Sono poi le forze sono costretti ad abbandonare il lavoro per
affonda le sue radici nella lunga esperienza
scorsi per pochi eletti. per interagire con il soggetto malato. dell’ordine che in ultimo provvedono ma- dedicarsi completamente alle loro cure. Ma
dell’autore nella divulgazione scientifica. Da
Traccia invece un af- Si sono creati così dei gruppi di volon- terialmente a riportare la persona dispersa questa non è un’emergenza del solo Giap-
ricordare, tra gli altri titoli di Rossi, Che cosa
fresco culturale di tari che compiono delle vere e proprie dai propri familiari. Il numero di persone pone, sono molti i paesi sviluppati che
sa fare l’Italia (2017), Processo alla finanza
grande portata, trat- “ronde” per la città alla ricerca di persone affette da demenza che scompaiono ogni stanno affrontando il medesimo problema,
(2013), La regina e il cavallo. Quattro mosse
tando degli aspetti fi- che potrebbero avere bisogno di soccorso. anno in Giappone ha raggiunto il livello Italia compresa. Basta considerare un dato
contro il declino (2006).
losofici, economici e In termini concreti, se i volontari notano record di 15.432 nel 2016, cifra che corri- su tutti: secondo l’Organizzazione mondia-
storici che hanno ca- un’abitazione che per giorni mostra le ten- sponde a un aumento di oltre il 25 per le per la sanità viene diagnosticato un nuo-
ratterizzato e caratte- de abbassate e la cassetta della posta inta- cento rispetto all’anno precedente. vo caso di demenza ogni quattro secondi.
rizzano tuttora l’oro.
Ne esce un quadro molto ricco, al centro del quale si colloca-
no grandi questioni attuali come la distribuzione della ricchez-
za e il senso profondo del capitalismo e della globalizzazione.
Tutto ha inizio da un connubio speciale. Il metallo giallo
«ha incrociato nella sua strada un’altra grande scoperta
dell’umanità, anzi un’invenzione, una creazione del tutto Il cardinale Elia Dalla Costa
astratta, il denaro» ovvero il più universale e il più efficiente
sistema di fiducia mai ideato dall’essere umano. Si può anzi
dire che «del denaro l’oro sia stato la prima manifestazione
Uomo di Dio di fronte alle guerre
concreta, sotto forma di monete. E allora il suo destino è dav-
vero diventato grandioso. E ha preso a significare qualcosa di
molto preciso, un sentimento archetipo, ancestrale: la fiducia» «Io credo che nessuno di voi ha rimentato il flagello delle incur- poteva esserci titolo più azzeccato nazioni”. Il primo appuntamento
(p. 115). Chi ne possedeva un pezzetto, in qualsiasi forma, sa- pregato più fervidamente di me sioni, avevo misurato i sospiri, di quello scelto dall’Istituto supe- in programma è sabato 10 marzo
peva per principio di «potersi fidare del fatto che chiunque perché all’Italia fosse risparmiata avevo contato le lacrime dei miei riore di Scienze religiose Arnoldo nel duomo di San Pietro a Schio,
altro avrebbe accettato quel pezzetto di metallo in cambio di tanta sciagura — così il cardinale parrocchiani profughi, avevo rac- Onisto di Vicenza (in collabora- con la messa solenne celebrata da
altri beni utili, in qualunque angolo del mondo conosciuto, Elia Dalla Costa scriveva ai fio- colto le lacrime di tante vedove e zione con la diocesi, il Centro di monsignor Lodovico Furian.
nel tempo presente ma anche nel futuro, per quanto remoto rentini, di cui era vescovo, nel di tanti orfani». Per questo, nota- cultura Cardinale Elia Dalla Co- Martedì 13 marzo, presso la sede
quel futuro lo si immaginasse» (p. 4). A poco a poco, con 1944 — io avevo veduto gli orrori va Andrea Frison su «La Voce dei sta e la parrocchia San Pietro di dell’Istituto superiore di Scienze
l’emergere del denaro fiduciario (la moneta, il credito, l’assicu- della guerra 1914-1918, avevo spe- Berici» del 4 marzo scorso, non Schio) per il convegno «Elia Dal- religiose di Vicenza sarà inaugu-
razione) e del mercato finanziario, il posto dell’oro è stato la Costa. Un uomo di Dio di rata la mostra Elia Dalla Costa e
progressivamente relegato a commodity, a una merce di scambio fronte alle guerre» in programma la Grande Guerra, realizzata in
come le altre. Ciò nonostante, per qualche ragione misteriosa martedì 13 marzo nella sede collaborazione con l’Archivio –
il suo valore ha resistito. «Da almeno un secolo l’oro è andato dell’istituto. Il convegno sarà Biblioteca del duomo di Schio e
svanendo come forma fisica del denaro, eppure resta ben sal- aperto dal segretario di Stato, l’Associazione IV Novembre. Alle
do nei risparmi e fra gli investimenti di cittadini privati come cardinale Pietro Parolin; per lui 18 avrà inizio il dies academicus,
di governi e banche centrali» (p. 96). L’enorme merito del vo- sarà una specie di ritorno a casa, che porta il titolo «Voi mi vedrete
lume di Rossi sta appunto nel mettere in rilievo e nello spie- negli ambienti che lo hanno visto consacrare tutti i giorni, tutte le
crescere e studiare da seminarista. ore della mia vita alla umilissima
gare questo paradosso: nonostante la fine del gold standard (il
L’intento è di ricordare una fi- e santissima causa di Dio e delle
cambio fisso moneta/oro) nel 1971, abbiamo ancora bisogno —
gura eminente della vita ecclesiale anime», aperto, come dicevamo,
forse proprio per il fascino ancestrale che esercita su noi —
cui la Congregazione delle cause dalla prolusione del cardinale Pa-
dell’oro. In questi tempi di incertezza e volatilità, il metallo dei anti ha riconosciuto, il 4 mag- rolin. Seguiranno altri interventi
prezioso resta il principale rifugio dei risparmiatori, dei merca- gio 2017, il titolo di venerabile dedicati ai tanti aspetti della vita
ti e perfino delle banche centrali. per le virtù eroiche. Elia Dalla e dell’opera del porporato: i pri-
A tal proposito, Rossi sottolinea il primato dell’Italia, la cui Costa, nato nel 1872 e morto nel mi passi da pastore, la protezione
banca centrale è il quarto detentore al mondo di riserve auree, 1961, vide passare due guerre e si degli ebrei nella Shoah, la solleci-
dopo la Federal Reserve americana, la Bundesbank tedesca e distinse, tra l’altro, per la vicinan- tudine per Firenze “città aperta”
il Fondo monetario internazionale. Le riserve italiane sono in za ai soldati al fronte e alle loro (1943-44). Domenica 25 marzo al
tutto 2452 tonnellate, afferma Rossi che ha avuto e ha il privi- famiglie nel primo conflitto mon- teatro civico di Schio sarà ricor-
legio di aver “visto” l’oro italiano, scendendo nei sotterranei di diale, quand’era prete a Schio, e dato dalla narrazione Si levi il sole
Palazzo Koch. Solo una parte di tali riserve però si trova in poi, da arcivescovo di Firenze, della pace. Elia Dalla Costa e le
Italia: precisamente 1100 tonnellate, il 45 per cento. Un altro per aver nascosto e salvato centi- due guerre mondiali, realizzata con
43 per cento, 1062 tonnellate, sono negli Stati Uniti, in Sviz- naia di ebrei, opera che nel 2012 la collaborazione di Tessitori di
zera e nel Regno Unito. Dalla Costa a Firenze nel 1960 gli valse il titolo di “giusto tra le voce e Coralità scledense.
pagina 6 L’OSSERVATORE ROMANO sabato 10 marzo 2018

Assemblea dei direttori delle Pom americane

Iniziative
per coinvolgere i giovani
ATYRÁ, 9. I giovani e la creazio-
ne di un osservatorio missiona-
rio sono stati i due principali te-
mi affrontati dalla quattordicesi-
ma assemblea continentale dei
direttori nazionali delle Pontifi-
cie opere missionarie (Pom)
dell’America, svoltasi nei giorni
scorsi ad Atyrá, in Paraguay.
«In questa assemblea — ha sot-
tolineato padre Leonardo Ro-
dríguez, direttore delle Pom in
Uruguay — abbiamo riflettuto in
particolare sull’animazione mis-
sionaria di quest’anno approfon-
dendo i temi “Con i giovani,
portiamo il Vangelo a tutti” e
“L’identità delle Pontificie opere
missionarie e la vitalità della
pastorale missionaria nel conti-
nente”».
Rodríguez ha spiegato
all’agenzia Fides che l’obiettivo
delle Pontificie opere missiona-
rie è quello di voler «realizzare
un programma di animazione e
formazione per i giovani, nella
chiave del discepolato missiona-
rio, tenendo conto del concetto
di missione e della partecipazio-
ne attiva dei giovani stessi. Per
raggiungere tale obiettivo — ha
Appello dell’episcopato al Congresso statunitense
Va garantita
aggiunto il responsabile — è sta-
ta proposta la creazione di un
gruppo di lavoro in ogni regio-
ne, nel quale ci sia un giovane
con esperienza missionaria e in
cui possono essere raccolte le
esperienze già esistenti nel con-
tinente. Inoltre — ha continuato
il sacerdote — vogliamo propor-
re al Consiglio episcopale
latinoamericano di unirci per la
creazione di un osservatorio
missionario che ci permetta di
conoscere, analizzare e comuni-
care alle conferenze episcopali e
alle Chiese locali le diverse real-
tà della missione ad gentes che
esistono dentro e fuori il conti-
nente, come per esempio
l’Amazzonia, i vicariati e i po-
poli indigeni».
Durante la concelebrazione
eucaristica che ha aperto l’in-
contro di Atyrá, il nunzio apo-
stolico in Paraguay, arcivescovo
Eliseo Antonio Ariotti, ha chie-
sto ai direttori delle Pontificie
opere missionarie in America
«semplicità e cuore pulito affin-
ché la nostra testimonianza sia
credibile, fiducia in Dio per
camminare e seguirlo, speranza
per accettare ciò che il Signore
ci chiede quando arrivano le
prove, coerenza per annunciare
la gioia del Vangelo testimo-
niando Gesù nell’umiltà e nel
servizio silenzioso». Monsignor
Ariotti ha invitato i presenti a
trasmettere un messaggio ai gio-
vani del continente americano:
«La vita del cristiano e discepo-
lo missionario non è sempre fa-
cile, ma è l’unica che ci dà la
vera pace, ci dà gioia interiore e
non ha fine; più che mai oggi
Gesù ha bisogno di cristiani fe-
deli autentici, capaci di testimo-
niare il suo amore».
Durante la quattordicesima
assemblea continentale è stata
inoltre affrontata la preparazio-
ne al quinto Congresso missio-
nario americano (Cam V), che si
terrà a luglio nella città di Santa
Cruz de la Sierra, in Bolivia,
con il tema: «America in missio-
ne, il Vangelo è gioia», e la ce-
lebrazione del Mese missionario
straordinario dell’ottobre 2019.
Quello di Santa Cruz de la
Sierra sarà, complessivamente, il
decimo Congresso missionario
latinoamericano, l’ultimo di una
lunga serie iniziata nel 1977 in
Messico, che si svolge ogni
quattro anni in paesi diversi.
L’obiettivo principale del Cam V
è di «rafforzare l’identità e l’im-
pegno missionario ad gentes del-
la Chiesa nelle Americhe, per
annunciare la gioia del Vangelo
BRASÍLIA, 9. «Una realtà crudele
e disumana che richiede risposte
rapide, efficaci e articolate da
parte delle Chiese, dello Stato e
della società in generale»: così i
vescovi brasiliani descrivono le
condizioni delle migliaia di im-
migrati venezuelani — negli ulti-
mi due mesi sono arrivate circa
ventimila persone, al ritmo di
trecento-quattrocento al giorno
— che si spingono in Brasile per
sfuggire alla grave crisi econo-
mica e sociale del loro paese. Il
giudizio è contenuto nella lette-
ra che la Commissione episcopa-
le pastorale speciale per il con-
trasto al traffico di esseri umani
ha scritto a conclusione di Mi-
sión frontera Venezuela, la visita
realizzata nei giorni scorsi nelle
città di Boa Vista e Pacaraima,
nello stato di Roraima, nel nord
del Brasile.
Il documento, firmato dal
presidente della commissione, il
vescovo di Balsas, Enemésio Ân- I vescovi brasiliani sugli immigrati dal Venezuela
gelo Lazzaris, denuncia situazio-
ni preoccupanti, come «lunghe
file di immigrati e rifugiati in
cerca di documentazione, tra-
Risposte urgenti
sporti, cibo e lavoro; bambini
denutriti, malati, senza scuola;
giovani disoccupati senza pro-
a una realtà drammatica
spettive future, esposti a tutti i
tipi di vulnerabilità; donne vitti-
(istituti religiosi, parrocchie, ag- Stato bisognosi di cibo, aiuto,
me di violenza, sfruttamento
sessuale e lavorativo; persone gregazioni laicali) promuovono accoglienza e anche integrazione
senza scrupoli che sfruttano la attività di accoglienza e soste- nel mercato del lavoro. Lasciano
miseria dei fratelli immigrati e gno per i venezuelani. Tutto ciò il Venezuela a causa di una ne-
rifugiati per il lavoro e alterano i però non è sufficiente ed è ne- cessità umanitaria ed è nostro
prezzi dei cibi». cessaria, avvertono i presuli, dovere tendere loro la mano e
L’episcopato sottolinea anche un’azione decisa del governo accoglierli». In tal senso — ha
«la mancanza di politiche pub- per adottare le misure appro- spiegato il presule all’agenzia
bliche elementari» riguardanti
«cibo, salute, igiene, sicurezza,
priate per gestire un fenomeno
migratorio di così ampie dimen-
Fides — la visita della commis-
sione episcopale rappresenta

l’obiezione di coscienza a tutti i popoli, con particolare

attenzione alle periferie del
mondo di oggi e al servizio di
una società più giusta, solidale e
fraterna». All’evento boliviano
si prevede la presenza di circa
millequattrocento delegati pro-
venienti dai paesi americani,
milletrecento dalla Bolivia, alcu-
ni rappresentanti delle Chiese
sorelle di altri continenti e tre-
cento volontari per i diversi ser-
vizi.
La prossima assemblea conti-
nentale dei direttori delle Pom
americane si svolgerà a Brasília
dal 18 al 23 febbraio 2019.
istruzione» ed esprimono pro-
fonda indignazione constatando
«l’assenza e la mancanza di im-
pegno dei poteri costituiti per
dare risposte».
Tuttavia, anche in questa gra-
ve situazione, monsignor Lazza-
ris constata «molte iniziative fra-
terne e solidali di singole perso-
ne, famiglie, gruppi, chiese e
istituzioni della società civile»,
nonché il sostegno delle istitu-
zioni internazionali e della Chie-
sa locale che si stanno dedican-
do al servizio degli immigrati e
dei rifugiati venezuelani. In par-
ticolare le comunità ecclesiali,
nelle loro molteplici espressioni
sioni. In tale prospettiva, la
commissione episcopale ha dun-
que lanciato un appello all’acco-
glienza, alla solidarietà e all’in-
tervento politico in modo artico-
lato a livello locale, statale e na-
zionale, invitando alla sensibiliz-
zazione e al coinvolgimento at-
traverso anche il servizio volon-
tario: «Impegniamoci ferma-
mente in questa missione per ac-
cogliere, proteggere, promuovere
e integrare i nostri fratelli e so-
relle immigrati».
Per monsignor Mário Antônio
da Silva, vescovo di Roraima,
«è drammatico vedere che i ve-
nezuelani arrivano nel nostro
«un punto di sostegno e di ri-
flessione importante per essere
in grado di portare avanti nuovi
progetti e aiutare, insieme ai go-
vernanti, a soddisfare le necessi-
tà di questa popolazione».
Nel corso della missione si so-
no tenuti incontri con i rappre-
sentanti statali e delle Nazioni
Unite e con le organizzazioni
locali e di confine, oltre a visite
in diversi luoghi di accoglienza
e in parrocchie, come quella del
Sacro Cuore di Gesù, nella qua-
le vengono serviti circa novecen-
to pasti al giorno per venire in-
contro alle necessità degli immi-
grati venezuelani.

Marcia a Panamá in difesa della famiglia naturale

Non si cancella il disegno di Dio

WASHINGTON, 9. Garantire
concretamente l’attuazione
della legge sull’obiezione di
coscienza: è quanto chiede
l’episcopato statunitense in un
appello «alla preghiera e
all’azione» affinché il Con-
gresso renda effettiva la nor-
mativa sull’obiezione di co-
scienza del personale medico
e infermieristico riguardo la
pratica abortiva.
L’appello è firmato dall’ar-
civescovo di New York, cardi-
nale Timothy Michael Dolan,
e dall’arcivescovo di Louisvil-
le, Joseph Edward Kurtz, re-
sponsabili rispettivamente del-
la commissione per le attività
pro-life e di quella per la li-
bertà religiosa. Il testo, diffu-
so dal sito in rete dell’episco-
pato, sollecita infatti i fedeli a
fare pressione, anche tramite
l’invio di e-mail, presso il
Congresso che entro il 23
marzo dovrà valutare l’inclu-
sione della legge sulla prote-
zione della coscienza nella le-
gislazione sui finanziamenti
pubblici obbligatori per il
2018.
«I crescenti e agguerriti at-
tacchi ai diritti di coscienza ri-
guardo all’aborto invocano un
rimedio immediato», sosten-
gono Dolan e Kurtz, sottoli-
neando come infermieri, ope-
ratori sanitari e istituzioni sia-
no costretti a scegliere tra la
partecipazione agli aborti o
l’abbandono dell’assistenza
sanitaria. Allo stesso modo le
Chiese e gli statunitensi pro-
life, nei loro piani di assisten-
za sanitaria, sono pure co-
stretti a fornire copertura alle
pratiche abortive. Eppure, ri-
levano i vescovi, anche i so-
stenitori dell’aborto «dovreb-
bero essere in grado di accet-
tare che nessuno deve essere
costretto a partecipare» a pra-
tiche contrarie alla propria co-
scienza. Per questo, si osserva,
«il Congresso deve porre ri-
medio a questo problema pro-
mulgando il Conscience Pro-
tection Act» e inserendolo
nella legge di bilancio.
PANAMÁ, 9. In difesa della vita,
della famiglia, della libertà di reli-
gione, del diritto dei genitori di
educare i figli secondo i propri
principi e credenze; contro l’abor-
to, l’imposizione dell’ideologia del
genere e l’istituzionalizzazione
delle nozze fra persone dello stes-
so sesso. Per la terza volta dal
2016 migliaia di cittadini, in gran
parte evangelici e cattolici, hanno
manifestato pacificamente per le
vie di Panamá per ribadire l’im-
portanza di tutelare la famiglia
tradizionale come nucleo basilare
della società e per respingere il co-
siddetto “matrimonio egualitario”
e l’identità di genere. Il corteo,
convocato dall’Alleanza panamen-
se per la vita e la famiglia, è la
reazione alla pubblicazione di un
parere consultivo della Corte inte-
ramericana per i diritti umani — la
quale ha risposto a una sollecita-
zione della Repubblica di Costa
Rica riconoscendo la legittimità
dei matrimoni egualitari — che
verrà preso in considerazione dalla
Corte suprema di giustizia chia-
mata in queste settimane a dire sì
o no alla legalizzazione delle unio-
ni fra persone dello stesso sesso in
Panamá.
Juan Francisco de la Guardia
Brin, presidente dell’Alleanza pa-
namense per la vita e la famiglia,
ha espresso l’auspicio che l’ideolo-
gia del genere non venga istituzio-
nalizzata nel paese attraverso «in-
terpretazioni truccate» della Costi-
tuzione, perché tale ideologia «va
contro i nostri principi, costumi e
trattati internazionali ratificati dal
Panamá». Gli organizzatori hanno
sottolineato che la marcia non ave-
va connotazioni religiose né politi-
che, ma che è stata convocata solo
per difendere la famiglia naturale
e criticare chi, anche attraverso la
diffusione di alcuni libri di testo
nelle scuole (come denunciato dai
rappresentanti della Confederazio-
ne dei genitori), vorrebbe pubbli-
cizzare la teoria del gender. «Il
nostro messaggio ai governanti e
alle autorità — ha dichiarato
Gerald Cumberbatch, leader della
Comunità apostolica Hosanna
(gruppo evangelico) — è che la fa-
miglia deve essere conservata con-
forme al disegno di Dio e non
violata e screpolata per colpa del
matrimonio egualitario». Stare con
la famiglia tradizionale, difendere
i valori cristiani, significa «respin-
gere certe condotte straniere», ha
aggiunto José Alberto Álvarez, ex
presidente del Collegio nazionale
degli avvocati.
La Corte suprema di giustizia
ha pendenti alcune domande di
incostituzionalità dell’articolo 26
del codice della famiglia, che defi-
nisce il matrimonio come l’unione
fra un uomo e una donna. In par-
ticolare deve decidere se accettare
o no la richiesta di una coppia gay
panamense sposata negli Stati
Uniti che pretende che il proprio
matrimonio venga riconosciuto in
Panamá.
I vescovi, recentemente, hanno
ribadito che «la promozione e la
difesa dell’istituzione familiare è
una missione e preoccupazione
permanente, non solo quando vie-
ne minacciata da settori che vo-
gliono imporre un’ideologia con-
traria alla natura umana».
sabato 10 marzo 2018 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 7

Soichi Watanabe
«Non ti farai idolo» (2004)

di ANTONIO PITTA e dei poveri nella Chiesa, dimenti-

cando che evangelizzare i poveri è il NOSTRE INFORMAZIONI
L’adagio caro cardo salutis è il refrain programma della vita pubblica di
che ha martellato la memoria nel leg- Gesù e che Dio ha conferito maggio-
gere Placuit Deo, la lettera indirizzata re attenzione a quelle parti più debo- Il Santo Padre ha ricevuto Provvista di Chiesa
dalla Congregazione per la dottrina li del corpo. questa mattina in udienza: Il Santo Padre ha nominato
della fede ai vescovi della Chiesa cat- Contro forme pericolose di paupe- l’Eminentissimo Cardinale Vescovo di Hvar (Croazia) il
tolica: «La carne è il cardine della rismo è tuttavia opportuno precisare Baltazar Enrique Porras Car-
salvezza». Motivata a giusta ragione Reverendo Petar Palić, del cle-
che l’evangelo è per gli ultimi perché dozo, Arcivescovo di Mérida
dalle due tendenze contemporanee ro della Diocesi di Dubrovnik,
scegliendo questi si raggiungono i (Venezuela);
del neo-pelagianesimo e del neo-gno- primi e i ricchi, mentre quasi sempre
Segretario Generale della Con-
sticismo, la lettera assume non un ri- non avviene il contrario. La vita sa- Sua Eccellenza Monsignor ferenza Episcopale Croata.
svolto di stampo meramente apolo- cramentaria, concretizzata nel battesi- Andrés Carrascosa Coso, Arci-
getico ma evangelico nel senso più mo e l’eucaristia, conduce verso l’ul- vescovo titolare di Elo, Nunzio
propositivo del termine. Tra il polo tima focalizzazione sul corpo in Pla- Apostolico in Ecuador.
della prima tendenza che vede la sal- Nomina
cuit Deo. Al battesimo che incorpora
vezza come generata da se stessi (il
al corpo di Cristo si relaziona il cor-
di Vescovo Ausiliare
neo-pelagianesimo) e quello che la Il Santo Padre ha accettato Il Santo Padre ha nominato
po eucaristico in quella che è deno-
interiorizza sino al disprezzo stru- la rinuncia al governo pastora- Vescovo Ausiliare dell’Arcidio-
minata «economia corporale dei sa-
mentale del corpo (il neo-gnostici- le della Diocesi di Hvar (Croa-
smo), Placuit Deo è una guida che cramenti» (n. 14). cesi di Bordeaux (Francia)
Da ultimo, ma non meno decisivo, zia), presentata da Sua Eccel- l’Eccellentissimo Monsignore
conduce all’evangelo nella sua essen- lenza Monsignor Slobodan
zialità. Come una sorta di bussola la lettera insiste sul disegno di Dio o Jean-Marie Le Vert, finora Ve-
sul mistero della sua volontà, che Štambuk.
contro le derive salvifiche del mondo scovo emerito di Quimper et
contemporaneo, la lettera orienta ver- ispira il titolo generale del documen- Léon, assegnandogli la Sede ti-
so quattro punti cardinali della visio- to. Quella dei culti misterici è una Il Santo Padre ha nominato tolare di Briançonnet.
ne dell’uomo e di Dio nel mondo tendenza sempre in agguato nel cuo-
Nunzio Apostolico in Surina-
contemporaneo: l’evangelo, la grazia, «Placuit Deo» e la salvezza integrale re umano che, non a caso, accomuna
me Sua Eccellenza Monsignor
il corpo e il disegno. le diverse forme di neo-gnosticismo e
Fortunatus Nwachukwu, Arci-

Come Predica
Anzitutto l’evangelo che per la let- neo-pelagianesimo. Fra i tratti più
peculiari dei culti misterici antichi e vescovo titolare di Acquaviva,
tera non s’identifica con un libro, per
Nunzio Apostolico in Trinidad di Quaresima
quanto affascinante, ma con Gesù moderni c’è l’appropriazione del di-
salvatore in persona, è il primo pun- vino nell’umano, la trasformazione e Tobago, Antigua e Barbuda, Questa mattina, nella

to cardinale di Placuit Deo degno
d’attenzione. Facendo eco alla
Redemptoris missio di Giovanni Paolo
II e a Evangelii gaudium di Papa
Francesco, la lettera riscontra la sua
spina dorsale in Gesù Cristo salvato-
re. Meritevole a riguardo è l’inclusio-
ne della lettera: inizia e si chiude con
la menzione di Cristo, salvatore (nn.
1 e 15). In tale prospettiva la prima e
l’ultima citazione della Scrittura sono
tratte dalle lettere di Paolo agli Efesi-
ni (cfr. 1, 9, n. 1 con la citazione della
Dei verbum, 2) e ai Filippesi (cfr. 3,
20-21, n. 15).
A ben vedere gran parte delle cita-
zioni bibliche è tratta dalle lettere di
Paolo: una quarantina di citazioni,
con particolare attenzione all’evange-
lo della salvezza nella lettera ai Ro-
mani. Se è vero che le grandi ore
della storia sono della lettera ai Ro-
mani (Paul Althaus), Placuit Deo non
teme di ripartire da questa pietra mi-
liare del Nuovo Testamento. Si viene
dalla celebrazione dei cinquecento
anni della Riforma luterana, ed è au-
dace oltre che ecumenico l’orizzonte
della lettera della congregazione.
Con tutte le differenze, le accentua-
zioni antropologiche e linguistiche
nel dialogo ecumenico, la portata
salvifica dell’evangelo che è Cristo
accomuna le diverse confessioni di
fede contemporanee.
Hollerich
nuovo presidente
una bussola
Il secondo vettore di Placuit Deo
meritevole di rilievo è la grazia per-
ché si è salvati per grazia da Dio in
Cristo e per mezzo dello Spirito.
Contro una grazia soltanto esteriore,
come per il neo-pelagianesimo, e in-
timistica come per il neo-gnosticismo
contemporaneo, Placuit Deo sposta
decisamente l’attenzione su Gesù
Cristo che, richiamando la Quaestio
de veritate di Tommaso d’Aquino, «è
diventato il principio di ogni grazia
secondo l’umanità. Egli è, allo stesso
tempo, il salvatore e la salvezza» (n.
11). Mentre il mondo contemporaneo
tende sempre più a privatizzare e au-
togestire le traiettorie della salvezza,
la grazia donata in Cristo Gesù si
trova al centro dell’evangelo e si ma-
nifesta come benevolenza, misericor-
dia, compassione e cura.
Il terzo orientamento della lettera
è, a nostro parere, incentrato sul cor-
po con le sue diverse accezioni: dal
corpo di Gesù di Nazaret a quello
ecclesiale per giungere a quello euca-
ristico, senza soluzione di continuità.
L’incarnazione del Verbo Dio libera
la salvezza dell’uomo contemporaneo
dal miraggio neo-pelagiano di un
Dai presuli irlandesi rinnovato impegno contro gli abusi e a difesa della vita nascente
umanesimo autocentrato sino alla de-
riva prometeica e dall’illusione neo-
gnostica del corpo: «Gesù è illumi-
natore e rivelatore, redentore e libe-
ratore, colui che divinizza l’uomo e
lo giustifica» (n. 9), precisa in modo
lapidario la lettera della Congrega-
zione.
Senza deleterie alternative e sepa-
razioni pericolose, il corpo dell’uma-
nità di Cristo approda in quello della
Chiesa, suo corpo: una delle catego-
rie portanti della teologia paolina.
Con fondata ragione Placuit Deo sot-
tolinea l’intima relazione tra il corpo
terreno di Gesù e il suo corpo che è
la Chiesa. Così si legge in uno dei
paragrafi più ispirati: «In essa (la
Chiesa) tocchiamo la carne di Gesù,
in modo singolare nei fratelli più po-
veri e sofferenti» (n. 12).
Contro l’autorealizzazione del neo-
pelagianesimo e la fusione col divino
neo-gnostica, il documento focalizza
l’attenzione sulla Chiesa, corpo di
Cristo. E, in sintonia con il magiste-
ro di Papa Francesco, colloca i pove-
ri e i sofferenti al centro della Chie-
sa, corpo vivente di Cristo. Spesso si
tende a svalutare lo spazio dei deboli
soltanto esteriore dell’essere e la cicli-
cità di una salvezza che percorre un
permanente circolo vizioso. Se Pla-
cuit Deo si apre con il disegno che
piacque a Dio e si chiude con la ten-
sione verso l’eschaton è perché non
soltanto intende contrastare tali deri-
ve della religiosità misterica antica e
contemporanea, ma perché in positi-
vo orienta verso i divini misteri di
cui gli apostoli sono amministratori
(cfr. 1 Corinzi, 4, 1). Evangelizzare la
religiosità misterica del nostro tempo
con il disegno originario di Dio in
Cristo, che tende verso la trasfigura-
zione definitiva del nostro corpo, è
una delle sfide più ardue e attuali.
Ad articolare i quattro vettori che
abbiamo evidenziato è lo Spirito di
Cristo: non uno spirito muto o di di-
vinazione (cfr. 1 Corinzi, 12, 2), ma lo
Spirito di Cristo (cfr. 1 Pietro, 1, 11)
che Dio effonde nel cuore dei cre-
denti. Di fatto mediante lo Spirito
l’evangelo diventa potenza di Dio, la
grazia assume il primato nella vita
ministeriale della Chiesa, il corpo di
Cristo è trasformato, e il disegno di
Dio tende verso il suo compimento.
L’augurio più vivo è che una lettera
così incisiva sia affidata ai vescovi
della Chiesa cattolica per raggiunge-
re tutti i credenti in Gesù Cristo, il
Signore nostro.
Barbados, Dominica, Giamai-
ca, Saint Kitts e Nevis, San
Vincenzo e Grenadine, Repub-
blica Cooperativistica della
Guyana, Santa Lucia, Grena-
da, Bahamas e Delegato Apo-
stolico nelle Antille.
Nomine episcopali
Le nomine di oggi riguardano la
Chiesa in Croazia e in Francia.
Petar Palić
vescovo di Hvar (Croazia)
Originario di Janjevo, la più
antica diaspora croata in Kosovo,
è nato il 3 luglio 1972 a Prishtina.
Dopo le scuole elementari, ha
compiuto gli studi classici al semi-
nario minore di Skopje (1986-
1988) e al seminario di Subotica
(1988-1990). Poi ha studiato alla
facoltà di teologia di Zagabria
(1990-1995), dove ha ottenuto il
baccalaureato in teologia. Dal
2005 al 2009 ha studiato alla fa-
coltà di teologia dell’università
Karl-Franzens di Graz (Austria),
dove nel 2009 ha conseguito il
dottorato in teologia morale. È
stato ordinato sacerdote il 1° giu-
gno 1996, incardinandosi nella
diocesi di Dubrovnik. Dopo l’or-
dinazione sacerdotale ha svolto i
Cappella «Redemptoris Ma-
ter», alla presenza del Santo
Padre, il Predicatore della Ca-
sa Pontificia, Padre Raniero
Cantalamessa, O.F.M. Cap., ha
tenuto la terza predica di
Quaresima.
comunità San Martino, ha iniziato
gli studi teologici presso il semi-
nario maggiore di Genova (Italia).
Nel 1995 ha conseguito la licenza
in teologia a Friburgo (Svizzera).
È stato ordinato sacerdote il 10 ot-
tobre 1987 per la comunità San
Martino e poi nel 1995 è stato in-
cardinato nell’arcidiocesi di Tours.
Dopo l’ordinazione ha ricoperto i
seguenti incarichi: responsabile
della casa di formazione della co-
munità San Martino a Genova
(1987-1990); vice parroco delle
parrocchie unite di Tours (1990-
1994); parroco di Saint-Jean-de-
Montjoyeux a Tours, e accompa-
gnatore di gruppi di studenti
(1995-1997); professore di patrolo-
gia e di teologia pastorale nel se-
minario interdiocesano di Orléans
(1997-2000); parroco di Les Fon-
taines a Tours (1998-2000); profes-
sore di teologia pastorale e del mi-
stero cristiano nel seminario inter-
diocesano di Orléans, cappellano
diocesano e regionale degli stu-

della Comece
BRUXELLES, 9. L’arcivescovo di Lus-
semburgo, Jean-Claude Hollerich, è
il nuovo presidente della Commissio-
ne degli episcopati della Comunità
europea (Comece). A eleggerlo l’as-
semblea plenaria che si è riunita a
Bruxelles. Monsignor Hollerich, ge-
suita, succede all’arcivescovo di
München und Freising, cardinale
Reinhard Marx, e resterà in carica
per cinque anni (2018-2023). Nomi-
nati anche quattro vicepresidenti,
scelti seguendo un criterio di rappre-
sentanza territoriale.
Il neo presidente della Comece ha
detto di essere «pronto a lavorare
con tutte le persone di buona volon-
tà che si dedicano al rispetto e alla
tutela della dignità umana. I cristiani
non rappresentano un gruppo di in-
teresse ma cittadini impegnati a co-
struire l’Europa, la nostra casa comu-
ne». L’arcivescovo di Lussemburgo
dovrà inoltre proseguire il dialogo fra
le istituzioni e la Chiesa cattolica sul-
la base dell’articolo 17 del Trattato
sul funzionamento dell’Unione euro-
pea, capitalizzando il successo otte-
nuto con l’iniziativa (Re)thinking
Europe.
Hollerich ha preso le sue funzioni
già da ieri nel corso della messa per
l’Europa celebrata nella chiesa Notre-
Dame du Sablon a Bruxelles. «Una
preghiera — ha detto il cardinale
Marx presiedendo il rito — affinché,
in questo tempo dove la tensione è
aumentata a ogni livello e i cuori so-
no invasi da odio e sfiducia, i popoli
e le istituzioni europei non cessino di
continuare a camminare sulle vie
dell’unità e dell’amicizia».
La nostra comune umanità
DUBLINO, 9. «La Chiesa non può mai considerarsi sod-
disfatta riguardo la salvaguardia dei bambini, nonostan-
te il miglioramento degli standard di sicurezza, della vi-
gilanza e della maggiore consapevolezza generale»: lo
hanno affermato i vescovi irlandesi che, nel corso
dell’assemblea plenaria tenutasi nei giorni scorsi a
Maynooth, sono tornati a parlare del tema degli abusi
in un incontro con i responsabili dell’Ufficio nazionale
per la protezione dei minori. I presuli, si legge nel co-
municato finale, hanno «rinnovato l’impegno per il pro-
cesso di revisione delle diocesi intrapreso dall’ufficio e
la piena collaborazione con qualsiasi inchiesta necessa-
ria». Al centro della plenaria è stata anche la questione
della protezione della vita — in relazione al previsto re-
ferendum sull’aborto — con la pubblicazione del docu-
mento Our Common Humanity e la programmazione di
due fine settimana dedicati a iniziative di preghiera sul
tema (10-11 marzo e 8-9 aprile). «Invitiamo le persone
di fede a pregare con forza affinché l’Irlanda scelga la
vita e affinché la vita di tutte le donne e dei loro bam-
bini non ancora nati sia sempre amata, apprezzata, ac-
colta e rispettata», affermano i vescovi nella dichiarazio-
ne che fa appunto riferimento al referendum sull’aborto
che il governo ha deciso di indire a fine maggio per
chiedere al popolo se abrogare o no l’ottavo emenda-
mento della Costituzione. Un testo che equipara il «di-
ritto alla vita del nascituro» al «diritto alla vita della
madre», rendendo di fatto illegale l’aborto in quasi tut-
te le circostanze. Abrogandolo si dà dunque il via libera
alla possibilità di interrompere la gravidanza.
La vita, scrivono i vescovi, è un diritto fondamentale:
«Ognuno di noi ha diritto alla vita». Si tratta di «un
diritto che non ci è stato dato né dalla Costituzione
d’Irlanda né da alcuna legge. Lo abbiamo “di diritto”,
sia che siamo ricchi o poveri, sani o malati. Tutti gli es-
seri umani ce l’hanno». Dichiarare dunque per legge
che qualsiasi persona può prendersi questo diritto «sa-
rebbe un passo sconvolgente. In pratica dice che i bam-
bini non nati non esistono o, se lo sono, non contano.
Questa è un’ingiustizia manifesta». Altro punto chiave
sottolineato dalla dichiarazione è che «la vita comincia
dal concepimento». Infatti, argomentano, «non c’è una
fase successiva nello sviluppo di un bambino dove pos-
seguenti ministeri: direttore
dell’ufficio catechistico diocesano
(1996-2005); segretario particolare
del vescovo di Dubrovnik (1998-
siamo dire: fino a ora il feto non era una persona e ora 2005); direttore dell’ufficio dioce-
è diventato un bambino». In gioco vi è la sensibilità
sano per il sostentamento del cle-
verso «il valore di ogni vita umana». Oltretutto, «la co- ro (dal 1997-2017); incaricato della
noscenza dei misteriosi meccanismi del dna e la prova
parrocchia di Dobl nella diocesi
viva e reale delle immagini ecografiche di piccoli esseri di Graz-Seckau (2005-2008); vica-
umani nelle primissime settimane nel grembo materno
rio episcopale per la pastorale
dovrebbero renderci più impegnati che mai nella prote-
(2009-2011). Dal 2011 al 2017 è sta-
zione della vita non ancora nata». Il nascituro «ha vita
to vicario generale della diocesi di
e potenzialità» ma «non ha possibilità di scelta: impo-
Dubrovnik. Inoltre, è stato mem-
tente a difendersi, fa affidamento su di noi per proteg-
bro del consiglio presbiterale e del
gere la sua vita e rivendicare i suoi diritti». Allo stesso
collegio dei consultori della dioce-
tempo, «una donna incinta ha bisogno e merita la cura
si di Dubrovnik, nonché membro
e il sostegno di tutti quelli che la circondano, in parti-
del consiglio della Conferenza
colare se la sua gravidanza rappresenta motivo di grave
crisi per lei e la sua famiglia». Insomma, concludono i episcopale per la catechesi e la
vescovi, sono in gioco «due vite, un solo amore». nuova evangelizzazione. Nel 2003
è stato presidente del comitato
centrale per la preparazione della
visita di Giovanni Paolo II a
Dubrovnik e presidente del comi-
tato per la preparazione dell’in-
contro nazionale della gioventù
croata a Dubrovnik nel 2014. Il 25
gennaio 2017 è eletto segretario
generale della Conferenza episco-
pale croata.
Jean-Marie Le Vert
ausiliare di Bordeaux
(Francia)
È nato il 9 aprile 1959 a Papeete
(Tahiti). Dopo gli studi di mate-
matica superiore e matematica
speciale presso la scuola Sainte-
Geneviève di Versailles, ha fre-
quentato a Brest la scuola navale
(1979-1981) e la scuola di applica-
zione degli ufficiali di marina
(1982), conseguendo i diplomi di
ingegnere della scuola navale e di
ufficiale di marina. Entrato nella
denti e responsabile diocesano
della formazione ai ministeri e del
servizio diocesano delle vocazioni
(2000-2005). Inoltre dal 2001 al
2005 è stato nominato sacerdote
accompagnatore della pastorale
dei giovani adulti, responsabile
della casa delle vocazioni dell’arci-
diocesi di Tours dal 2003 al 2005,
presidente della missione studen-
tesca cattolica nazionale nel 2002-
2003. Eletto vescovo titolare di Si-
midicca e nominato ausiliare di
Meaux il 21 novembre 2005, ha ri-
cevuto l’ordinazione episcopale l’8
gennaio successivo. Il 7 dicembre
2007 è stato trasferito alla sede di
Quimper et Léon. Ha rinunciato
a quest’ufficio il 22 gennaio 2015.
Lutto nell’episcopato
Monsignor Jean-Guy Hamelin,
vescovo emerito di Rouyn-No-
randa, in Canada, è morto gio-
vedì 1° marzo. Nato l’8 ottobre
1925 a St-Sévérin-de-Proulxvil-
le, nella diocesi di Trois-Riviè-
res, era stato ordinato sacerdote
l’11 giugno 1949. Nominato pri-
mo vescovo di Rouyn-Noranda
il 29 novembre 1973, aveva rice-
vuto l’ordinazione episcopale il
9 febbraio 1974. Quindi il 30
novembre 2001 aveva rinuncia-
to al governo pastorale della
diocesi. Le esequie saranno ce-
lebrate sabato 17 marzo nella
cattedrale di San Giuseppe del-
la diocesi di Rouyn-Noranda.
pagina 8 L’OSSERVATORE ROMANO sabato 10 marzo 2018

Il confessore secondo il Pontefice

Solo uno strumento

della misericordia
I confessori non sono i «padroni delle coscienze» ma solo gli «strumenti» re adeguatamente, per l’edificazio- stero. Il sacerdote confessore non è
della misericordia e della riconciliazione. Lo ha ricordato Papa Francesco nel ne di autentiche personalità cristia- la fonte della Misericordia né della
corso dell’udienza — svoltasi venerdì mattina, 9 marzo, nell’Aula Paolo VI — ne. Tuttavia, è una condizione non Grazia; ne è certo l’indispensabile
ai partecipanti al ventinovesimo corso sul foro interno promosso dalla priva di limiti e perfino di rischi, strumento, ma sempre solo stru-
Penitenzieria apostolica. perché siete all’inizio del vostro mento! E quando il sacerdote si
ministero e dunque dovete ancora impadronisce di questo, impedisce
acquisire tutto quel bagaglio di che Dio agisca nei cuori. Questa
Cari fratelli, buongiorno! qualche riflessione che desidero esperienza che un “confessore con- consapevolezza deve favorire
condividere con voi. sumato” ha, dopo decenni di un’attenta vigilanza sul rischio di
Vi saluto tutti cordialmente, ad
iniziare dal Cardinale Mauro Pia- Voi confessori, specialmente voi ascolto dei penitenti. diventare i “padroni delle coscien-
cenza, che ringrazio per le sue pa- futuri confessori, avete il vantaggio Come vivere, allora, questa cir- ze”, soprattutto nel rapporto con i
role. Saluto tutta la famiglia della — diciamo così — di essere giovani, costanza? Quali attenzioni avere giovani, la cui personalità è ancora
Penitenzieria Apostolica e i parte- e dunque di poter vivere il sacra- nell’ascolto delle confessioni sacra- in formazione e, perciò, molto più
cipanti al Corso sul Foro interno, mento della Riconciliazione come mentali, soprattutto dei giovani, facilmente influenzabile. Ricordare
che quest’anno, guardando al “giovani tra i giovani”; e, non di anche in ordine ad un eventuale di essere, e dover essere, solo stru- Quando ricorrono questi due ma! Questo porterebbe al formali-
prossimo Sinodo sui giovani, ha rado, la vicinanza nell’età favorisce discernimento vocazionale? menti della Riconciliazione è il elementi, il colloquio sacramentale smo! La vocazione è il rapporto
affrontato il rapporto tra Confes- il dialogo anche sacramentale, per primo requisito per assumere un può aprirsi davvero a quel cammi- stesso con Gesù: rapporto vitale e
Anzitutto direi che è necessario
sione sacramentale e discernimento una naturale affinità di linguaggi. atteggiamento di umile ascolto no prudente e orante che è il di- imprescindibile.
sempre riscoprire, come afferma
Questo può costituire una facilita- dello Spirito Santo, che garantisce scernimento vocazionale. Ogni giova-
vocazionale. Si tratta di un tema san Tommaso d’Aquino, la dimen- Corrispondono alla realtà le ca-
un autentico sforzo di discerni- ne dovrebbe poter udire la voce di
quanto mai opportuno, che merita zione ed è una circostanza da vive- sione strumentale del nostro mini- tegorie con le quali si definisce il
mento. Essere strumenti non è una Dio sia nella propria coscienza, sia
diminuzione del ministero, ma, al confessore: “medico e giudice”,
attraverso l’ascolto della Parola. E “pastore e padre”, “maestro ed
contrario, ne è la piena realizzazio- in questo cammino è importante
ne, poiché nella misura in cui educatore”. Ma specialmente per i
che sia sostenuto dall’accompagna- più giovani, il confessore è chia-
scompare il sacerdote ed appare mento sapiente del confessore, che
più chiaramente Cristo sommo ed mato ad essere soprattutto un te-
talvolta può anche diventare — su
stimone. Testimone nel senso di
Per il discernimento dei giovani eterno Sacerdote, si realizza la no-
stra vocazione di “servi inutili”.
richiesta dei giovani stessi e mai
autoproponendosi — padre spiri-
“martire”, chiamato a com-patire
per i peccati dei fratelli, come il
In secondo luogo occorre saper tuale. Il discernimento vocazionale
è anzitutto una lettura dei segni, Signore Gesù; e poi testimone del-
ascoltare le domande, prima di offri-
I contenuti del corso sul foro interno sono stati presen- tale “dialogare con il limite che abbiamo dentro e di- la misericordia, di quel cuore del
re le risposte. Dare risposte, senza che Dio stesso ha già posto nella
tati a Francesco, all’inizio dell’udienza, dal cardinale scernere, e il dialogo con questi limiti, per essere eccle- Vangelo che è l’abbraccio del Pa-
essersi preoccupati di ascoltare le vita del giovane, attraverso le sue
penitenziere maggiore Mauro Piacenza. «In vista an- siale, si deve fare sempre davanti a un testimone, a qualità e inclinazioni personali, at- dre al figlio prodigo che torna a
domande dei giovani e, laddove
che del prossimo sinodo dei vescovi sui giovani, che ci qualcuno che ci aiuti a discernere”». necessario, senza aver cercato di traverso gli incontri fatti, e attra- casa. Il confessore-testimone rende
vedrà impegnati a “cogliere” ed eventualmente ad “ac- «Il sacerdote confessore — ha affermato — ha egli suscitare domande autentiche, sa- verso la preghiera: una preghiera più efficace l’esperienza della mise-
cogliere” le fresche istanze di questi nostri fratelli nella stesso bisogno di discernere sempre sulla propria vita e rebbe un atteggiamento sbagliato. prolungata, nella quale ripetere, ricordia, spalancando ai fedeli un
fede — ha detto — abbiamo posto viva attenzione al sulla propria fedeltà e in tal modo si scopre “guaritore Il confessore è chiamato ad essere con semplicità, le parole di Samue- orizzonte nuovo e grande, che solo
contributo che, come confessori, possiamo dare al loro ferito” che porta nella sua carne la fatica del discerni- uomo dell’ascolto: ascolto umano le: «Parla Signore, perché il tuo Dio può dare all’uomo.
discernimento e alla loro formazione, particolarmente mento e, a sua volta, può diventare strumento per il di- del penitente e ascolto divino dello servo ti ascolta» (1 Sam 3, 9). Cari giovani sacerdoti, futuri sa-
necessario per quella fascia di età». scernimento dei fratelli». Dunque «nell’oggettività del Spirito Santo. Ascoltando davvero Il colloquio della Confessione cerdoti e cari Penitenzieri, siate te-
«Siamo ben consapevoli — ha proseguito — sia gesto sacramentale anche il confessore è sempre alla ri- il fratello nel colloquio sacramen- sacramentale diventa così occasio- stimoni della misericordia, siate
dell’essenzialità per la vita della Chiesa del ministero cerca della misericordia, per se stesso e per i fratelli». tale, noi ascoltiamo Gesù stesso, ne privilegiata di incontro, per umili ascoltatori dei giovani e del-
dei confessori, sia della doverosa attenzione da porre In fedeltà alle indicazioni del Papa, il porporato ha in- povero ed umile; ascoltando lo porsi entrambi, penitente e confes- la volontà di Dio per loro, siate
sempre al rispetto delle coscienze, che domandano di fine assicurato l’impegno a esercitare, «in modo sempre Spirito Santo ci poniamo in atten- sore, in ascolto della volontà di sempre rispettosi della coscienza e
essere “formate ed informate” per giungere a decisioni più prudente e responsabile, il ministero della riconci- ta obbedienza, diventiamo uditori Dio, scoprendo quale possa essere della libertà di chi si accosta al
autenticamente personali, al cospetto di Dio e della liazione che Cristo Signore ci ha affidato». E ha dona- della Parola e dunque offriamo il il suo progetto, indipendentemente confessionale, perché Dio stesso
sua volontà, buona per ciascuno». to a Francesco, in segno di augurio, un’immagine di più grande servizio ai nostri giova- dalla forma della vocazione. Infat- ama la loro libertà. E affidate i pe-
Il cardinale ha quindi ricordato le parole del Papa san Giuseppe raffigurato sull’altare a lui dedicato nella ni penitenti: li mettiamo in contat- ti, la vocazione non coincide, né nitenti a colei che è Rifugio dei
«nel recente incontro con il clero romano: è fondamen- basilica romana del Sacro Cuore a Castro Pretorio. to con Gesù stesso. può mai coincidere, con una for- peccatori e Madre di misericordia.

Terza predica di quaresima

«Non fatevi un’idea troppo alta di voi

stessi»: su questo richiamo all’umiltà
Umiltà fa rima con verità e un nulla superbo, e non si vedono più
i difetti del prossimo o si vedono in
cristiana autentica, intesa come verità, un’altra luce; si capisce che è possibile,
padre Raniero Cantalamessa ha incen- con la grazia e con l’esercizio, realizzare
trato la terza predica di Quaresima, te- Spirito, la propria vita ed edificare la l’umiltà-verità è la parola sobrietà o sag- superficie a proposito di questa verità ciò che dice l’apostolo e che sembra, a
nuta venerdì mattina, 9 marzo, nella comunità». gezza». E così «esorta i cristiani a non su noi stessi: alcune sue frasi lapidarie, prima vista, eccessivo e cioè di conside-
cappella Redemptoris Mater, alla pre- L’apostolo, ha spiegato il religioso, farsi un’idea sbagliata ed esagerata di se contenute in altre lettere ma apparte- rare tutti gli altri superiori a sé». Si trat-
senza del Papa. punta «sia la presunzione della mente stessi, ma ad avere piuttosto di sé una nenti a questo stesso ordine di idee, ta, dunque, «di chiudersi all’egoismo,
che l’ambizione della volontà». In prati- valutazione giusta, sobria, potremmo hanno il potere di sottrarci ogni “appi- non nell’egoismo» per conseguire «la
Il predicatore della Casa pontificia ha
ca, «il concetto decisivo che Paolo in- quasi dire oggettiva». Nella ripresa glio” e farci andare veramente a fondo vittoria su uno dei mali che anche la
fatto subito notare che nella lettera ai
troduce nel discorso intorno all’umiltà è dell’esortazione, ha spiegato padre Can- nella scoperta della verità». Una di tali
Romani (12, 3.16), da cui ha preso le moderna psicologia giudica esiziale per
il concetto di verità: Dio ama l’umile talamessa «al versetto 16, il “farsi frasi dice: «Che cosa mai possiedi che
mosse per la meditazione, Paolo non si la persona umana: il narcisismo».
perché l’umile è nella verità; è un uomo un’idea sobria di sé” trova il suo equiva- tu non abbia ricevuto? E se l’hai ricevu-
perde in «raccomandazioni spicciole al- lente nell’espressione “tendere alle cose Se «il modello insuperabile di questa
vero, autentico». E «punisce la super- to, perché te ne vanti come se non
la moderazione e alla modestia» ma «ci bia, perché la superbia, prima ancora umili”: con ciò egli viene a dire che l’avessi ricevuto?» (1 Corinzi 4, 7). In l’umiltà-verità è Maria» ha fatto presen-
apre dinanzi tutto il vasto orizzonte che arroganza, è menzogna: tutto ciò l’uomo è saggio quando è umile e che è realtà, ha affermato il religioso, «c’è una te padre Cantalamessa, non dobbiamo
dell’umiltà», perché «accanto alla carità infatti che, nell’uomo, non è umiltà, è umile quando è saggio». sola cosa che non ho ricevuto, che è tut- però illuderci «di aver raggiunto l’umil-
individua nell’umiltà il secondo valore menzogna». «Abbassandosi l’uomo si avvicina alla ta e solo mia, ed è il peccato, questo so tà solo perché la parola di Dio e l’esem-
fondamentale, la seconda direzione in La parola usata da Paolo, sempre nel- verità» ha rilanciato il predicatore. E e sento che viene da me, che trova la pio di Maria ci ha condotti a scoprire il
cui si deve lavorare per rinnovare, nello la lettera ai Romani, «per indicare «l’apostolo non ci lascia nel vago o in sua sorgente in me, o, comunque, nostro nulla». In realtà, «a che punto
nell’uomo e nel mondo, non in Dio, siamo giunti in fatto di umiltà si vede
mentre tutto il resto — compreso il fatto quando l’iniziativa passa da noi agli al-
di riconoscere che il peccato viene da tri, cioè quando non siamo più noi a ri-
me — è da Dio». conoscere i nostri difetti e torti, ma so-
Un’altra frase paolina dice: «Se qual- no gli altri a farlo; quando non siamo
Dal 22 al 25 settembre cuno pensa di essere qualcosa, mentre è solo capaci di dirci la verità, ma anche
nulla, inganna se stesso!» (Galati 6, 3). di lasciarcela dire, di buon grado, da al-
Il Papa in Lituania, Lettonia, Estonia Dunque, ha affermato il predicatore, «la
giusta valutazione di se stessi è ricono-
tri». Si vede, in altre parole, «nei rim-
proveri, nelle correzioni, nelle critiche e
scere il nostro nulla». Di più, «siamo nelle umiliazioni».
Accogliendo l’invito dei rispettivi capi di stato e vescovi, Papa Fran- un nulla superbo: io sono quel qualcu- «Quella dell’umiltà — ha affermato
cesco si recherà in viaggio nei paesi baltici dal 22 al 25 settembre. Lo no che “crede di essere qualcosa” men- ancora padre Cantalmessa — è una lotta
ha annunciato il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Greg tre sono nulla; io sono quello che non che dura tutta la vita e si estende a ogni
Burke, specificando che il Pontefice visiterà le città di Vilnius e Kau- ha nulla che non abbia ricevuto, ma che aspetto della vita: l’orgoglio è capace di
nas in Lituania, Riga e Aglona in Lettonia e Tallinn in Estonia. sempre si vanta di qualcosa, come se nutrirsi sia del male che del bene e di
Dei tre viaggi sono stati resi noti anche i loghi. Quello della Li- non l’avesse ricevuto». E questa, ha sopravvivere, quindi, in ogni situazione
tuania raffigura una croce dietro la quale spicca la sagoma dello Spi- messo in guardia, «non è una situazione e in ogni “clima”, anzi, a differenza di
rito Santo che richiama la forma di una colomba e di una fiamma. di alcuni, ma una miseria di tutti. È la ciò che avviene per ogni altro vizio, il
Lo slogan della visita è «Cristo Gesù nostra speranza». Per la Letto- definizione stessa dell’uomo vecchio: un bene, non il male, è il terreno di coltura
nia, invece, è stata scelta l’immagine di nostra Signora di Aglona, ri- nulla che crede di essere qualcosa, un preferito di questo terribile virus».
nulla superbo».
tratta accanto al profi- «La vanagloria è capace di trasforma-
Ma «proprio questo scoprire che sia-
lo del Paese, con il re in atto di orgoglio il nostro stesso
mo radicalmente superbi e che lo siamo
motto «Monstra te esse per colpa nostra, non di Dio, perché lo tendere all’umiltà» ha rilanciato il reli-
Matrem» tratto dall’an- siamo diventati facendo cattivo uso del- gioso. Ma «con la grazia possiamo usci-
tica preghiera mariana la nostra libertà, proprio questo è re vincitori anche da questa terribile bat-
Ave Maris Stella. Per l’umiltà, perché questo è la verità». E taglia». Oltretutto, ha spiegato, «l’umil-
l’Estonia, infine, sulla «aver scoperto questo traguardo, o an- tà non è solo importante per il progres-
sfondo della sagoma che soltanto averlo intravisto lontano, so personale nella via della santità ma è
del Paese spicca il vol- attraverso la parola di Dio, è una grazia essenziale anche per il buon funziona-
to sorridente del Pon- grande, dà una pace nuova: come chi, mento della vita di comunità, per l’edifi-
tefice, con la frase in tempo di guerra, ha scoperto che cazione della Chiesa». Davvero «l’umil-
«Svegliati, cuore mio!» possiede sotto la sua stessa casa, senza tà è l’isolante nella vita della Chiesa che
tratta da una canzone neppure dover uscire fuori, un rifugio permette alla corrente divina della grazia
folk spirituale del com- sicuro contro i bombardamenti». di passare attraverso una persona senza
positore estone Cyril- Il suggerimento spirituale concreto è dissiparsi, o, peggio, provocare fiammate
lus Kreek. vivere il «sentimento di essere un nulla, di orgoglio e di rivalità».