Escolar Documentos
Profissional Documentos
Cultura Documentos
Contenuti
Note a Margine
Rubrica del Direttore Gianluca Rampini pag. 3
IL MITO DI CRISTO
di Domenico Rosaci pag. 52
LA CONNECTION EXTRATERRESTRE
di Pier Giorgio Lepori pag. 56
www.associazioneaspis.net
3
NOTE A MARGINE
Rubrica del Direttore Gianluca Rampini
La rivoluzione è fallita. Sempre che sia mai
cominciata e che non fosse solo nella mia testa.
Con l'avvento dei social-network ho per lungo tempo
sperato che ciò producesse un'evoluzione del
“consumatore medio”, un progresso nella diffusione
dell'informazione. Ora, tendo a credere non a caso,
la situazione è talmente afflitta da immondizia
telematica, da bieca disinformazione, che ogni
speranza è ormai perduta. Per dover di precisione
devo dire che questo mio pensiero va
principalmente a Facebook, non frequentando gli
altri ( Twitter, Instagram ecc.. ). Se non fosse per
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
l'aiuto “tecnico” che ci da nell'allestire certo ho dovuto smontare tutti i costrutti teorici su
comunicazioni, nell'intessere rapporti e nel dare cui mi basavo. Ho dovuto re-imparare ad usare
visibilità a ciò che facciamo l'avrei felicemente internet, a cercare le informazioni e sopratutto ad
abbandonato da tempo. Tristezza e disgusto, oltre evitare il qualunquismo per andare quanto più
che saturazione, sono ciò che provo ogni volta che, possibile vicino alle fonti. Il che comprende anche, e
ipnotizzato, scorro i post di utenti che se pur “amici” forse sopratutto, dedicare il proprio tempo di ricerca
non conosco per niente. sopratutto a testi ed autori di comprovata serietà.
Mettendo finalmente da parte il preconcetto della
La cosa peggiore da vedere è la guerra tra poveri
“scienza ufficiale”, spauracchio della ricerca
che da un verso ci hanno costretto ad intraprendere
ufologica e non solo per molti anni. Se la ricerca è
e dall'altro ci raccontano spargendo nell'etere
seria non si può evitare di occuparsi di testi
tonnellate di falsità ed idiozie perfettamente tarate
scientifici ( per scientifici si intenda storici/linguistici/
per affibbiare colpe, demonizzare gruppi e in
archeologici ecc... ) ai quali bisogna integrare il
definitiva farci distrarre dal precipizio che si avvicina
lavoro eterodosso di coloro che prima di noi hanno
rapidamente e nel quale finiremo, a meno di
usato questo paradigma. E' un lavoro faticoso, è un
insospettabili risvegli da parte di noi tutti. Via via in
lavoro che può intimorire. Non dobbiamo temere di
ordine decrescente vi è tutta un serie di argomenti
confrontarci con la “scienza” così come non
ormai infettati da stupidità e malafede. Non so a
dobbiamo pedissequamente cercarne
qual punto della classifica ci sono l'ufologia, la
l'approvazione.
paleo-astronautica ed il paranormale in genere. Non
so negli altri paesi, ma in Italia abbiamo alcuni dei Non aspettiamoci che la rivoluzione sia là fuori, se
più grandi fuoriclasse dell'ignoranza e dell'ottusità rivoluzione sarà, sarà solo dentro di noi. E senza
mentale. Capirete se non faccio nomi ma sono certo voler incedere in sbiaditi toni New Age, intendo solo
che ognuno di voi può pensare a più di un esempio dire che dobbiamo crescere. Non esiste un livello,
che conosce. Per non lasciar intendere che io creda un momento nel quale possiamo dire che siamo
di esser al di sopra di tutto questo devo ammettere arrivati. Per ora di certo siamo arrivati a questo
candidamente di esser stato pure invischiato nella numero 26 di Tracce d'Eternità e ancora stiamo
foga dell'assurdo, nel dare notizie senza verificarle, cambiando, adattandoci ai tempi e cercando, per
nel credere in teorie senza metterle veramente alla quanto ci è possibile, di un offrire un prodotto ( se
prova. Per tirarmene fuori ho dovuto pur gratuito ) che testimoni quanto vi ho detto poche
sostanzialmente resettare tutto. Non ripartire da righe fa.
zero perché sarebbe stato controproducente, ma di
Buona lettura a tutti.
4
Da circa trent’anni ogni volta che si parla o si trovato corpi, mummie o altro in questi giganti di
osserva il trittico in pietra di al-Jizah, negli ambienti pietra. I primi dubbi sulla bontà della tesi funeraria
sia degli addetti ai lavori che presso il grande appioppata ai monumenti piramidali dell’Egitto
pubblico si fa riferimento ad una teoria rivoluzionaria Dinastico risalgono, in una primeva forma
rispetto alla considerazione egittologica ortodossa strutturata, agli Anni ’60 dello scorso secolo; in
delle Tre Piramidi. senso antropologico attraverso l’opera di De
S a n t i l l a n a e Vo n D e c h e n d , l a t i t a n i c a
Proprio da qui partiremo con il fine di avere un’idea reinterpretazione della storia e dei Miti nel testo ‘Il
chiara dello scacchiere su cui ci muoviamo. È infatti Mulino d’Amleto’; più divulgativi e nazionalpopolari,
necessario un riassunto della questione sul fronte grazie ad una corrente avanguardista che vanta i
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
archeologico convenzionale e poi capire il punto di suoi capostipiti in ricercatori indipendenti come lo
vista dell’avanguardia. La piana di al-Jizah è la statunitense Robert K. G. Temple il quale, attraverso
propaggine nord – appropinquata al delta del Nilo una lettura di frontiera sulla considerazione che i
ed ormai quartiere orientale de Il Cairo – punta di Dogon avevano della stella Sirio, dà il via ad una
diamante di un’area definita Necropoli Menfita i cui serie di speculazioni con principi poco seri giacché
confini si estendono da Saqqara fino ad Abu Rwash, la propria tesi era una distorsione di analisi accurate
passando per Menfi, Abusir, Zawyat-al-Aryan, fatte dall’etnologo Griaule e dalla antropologa
Dashour. La zona è assai ricca di monumenti definiti Dieterlen proprio sui Dogon e riportate da De
funebri con forma piramidale da quella di Saqqara, Santillana e Von Dechend. Incurante della
la Piramide a gradoni del Faraone Djoser millanteria e forte del sensazionalismo allora
(cronologicamente la più antica, 3150 a.C. circa), scatenato, ecco giungere il continuo di quel testo
fino alle costruzioni di Zawiat-al-Aryan ed Abu ovvero ‘Il Mistero di Sirio’ ad opera di Murry Hope la
Rwash. Le realizzazioni egizie, comunque, si quale trasporta in Egitto la tesi di Temple
estendono ben aldilà di questa zona giungendo fin ipotizzando il contatto tra questo popolo e una
nel profondo sud, le cosiddette ‘piramidi nubiane’. popolazione di origine extraterrestre dalle fattezze
leonine.
Cosa sono secondo l’Ortodossia? Monumenti
funebri. Tombe è la risposta semplice tout-court, le In quegli stessi anni, intorno alla prima metà degli
estreme dimore dei Faraoni. In particolare quelle di ’80, i testi di Temple, le ricerche della Hope, ‘Il
al-Jizah sono persino circondate da sepolcri a Mulino’ di De Santillana e Von Dechend ma
mastaba e quindi rafforzano questa idea che nasce soprattutto un’altra grandissima opera, ‘Serpent in
sostanzialmente tra il 1798 – missione napoleonica the Sky’ di J. Anthony West, influenzeranno e
in Egitto – e i primi del ‘900. In soldoni gli egittologi diverranno sostrato per le ricerche di un ingegnere
sostengono, secondo la tesi più accreditata, che i appassionato di Egitto ed egittologia: Robert Bauval.
monumenti funerari piramidali siano cenotafi eretti al L’approccio metodologico è rivoluzionario, si tratta
di sopra delle originarie sepolture a mastaba. infatti di concepire la storia di un popolo non solo
sotto il profilo archeologico ma olistico, a tutto tondo
compresa astronomia, mitologia, antropologia,
fisica, matematica, filosofia e via discorrendo. Già A.
Eppure, a partire da Erodoto e transitando Posnansky nel 1945 introdusse uno studio sul
attraverso i racconti del califfo al-Mamun che Kalasasaya a Tiahuanaco di tipo archeoastronomico
penetrò all’interno dell’Orizzonte di Khufu (Piramide
ovvero misurando gli allineamenti tra i monumenti e
di Cheope) intorno al 820 d.C., nessuno mai ha le costellazioni sospette di esserne i modelli
5
risalendo pertanto ai periodi reali di costruzione e
d’interpretazione.
AVVERTENZA
!
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
L'origine e il motivo di disposizione e FIGURA 1 - copertina del libro "Il mistero di Orione"
allineamento di alcuni dei più importanti monumenti
egizi sono, com'è noto, altamente dibattuti. Da Questa ipotesi (forse “teoria” è un termine troppo
almeno un paio di secoli, si fronteggiano non meno impegnativo) ha rapidamente guadagnato terreno
di due correnti di pensiero (con relative sfumature), sia fra i “revisionisti”, fra i quali sono stati
afferenti rispettivamente alla visione "legittimista", rapidamente arruolati Graham Hancock, John
classica e ortodossa dell'Egittologia, e viceversa a Anthony West e il compianto Colin Wilson (ma non il
una idea "alternativa", eterodossa e che spesso geologo Robert Schoch, che si muove su basi più
purtroppo è sfociata in degenerazioni prudenti), sia fra gli amatori, gli “appassionati lettori”
piramidologiche assolutamente non condivisibili, e numerosi “ricercatori indipendenti” di terza o
anche -e non solo!- per motivi matematici. La quarta mano. Io stesso confesso di dover essere in
pubblicazione nell'ormai lontano 1969 del classico e qualche misura debitore, per quanto riguarda le mie
monumentale "Mulino di Amleto" da parte di due modeste ricerche e i miei interessi, al libro "Il
giganti come Giorgio de Santillana e Hertha von mistero di Orione", alle cui tesi ho
Dechend ha prodotto profonde revisioni entusiasticamente aderito per molti anni.
archeologiche sia nell'interpretazione di miti e Successivamente, tuttavia, un'analisi condotta da
leggende (spesso contenenti interessanti riferimenti qualche tempo a questa parte, attraverso un'attenta
di natura astronomica), che nella valutazione e ri- ri-lettura degli scritti di Bauval e soci nonché delle
valutazione di centinaia di siti di scavo sparsi per il tematiche relative (aspetti paleoclimatici,
mondo sulle basi di sempre più approfondite archeologici, epigrafici, mitologici, astronomici), mi
correlazioni archeoastronomiche. Ha altresì ha portato ad assumere una posizione piuttosto
prodotto, come effetto collaterale, la nascita e lo critica nei confronti di TCO e addentellati vari.
sviluppo di una congerie di ipotesi e teorie (più o Naturalmente, non sono il primo a esprimere
meno fantasiose), sorte con lo scopo di ridiscutere ampie riserve sulla teoria di Bauval; in ogni caso,
quasi ogni conclusione dell'archeologia ortodossa. Il molte di queste riserve mi sono sembrate piuttosto
che, si intende, non è un male in sé. Un posto "settorializzate", per cui è difficile cogliere la serietà
certamente di rilievo, che in ogni caso ha prodotto delle obiezioni, spesso perse in parecchi rivoli che
alcune notevoli revisioni da parte dell'Egittologia ne impediscono la visione d'insieme. Di qui, l'idea di
"ufficiale", è l'ipotesi, formulata originariamente dal confutare (o semplicemente correggere) l'ipotesi del
noto ingegnere Robert Bauval (belga, ma egiziano belga in un unico scritto che comprendesse quanti
di nascita) e da Adrian Gilbert, nota come "Teoria più elementi possibile, per fornire al Lettore (si spera
della Correlazione di Orione" (d'ora in poi con sufficiente chiarezza) i motivi per cui non si può
abbreviata in TCO). aderire, in tutta sincerità, a questa pur coraggiosa
idea, che in ogni caso lascia comunque irrisolte
molte questioni sulla Civiltà del Nilo; di qui, l'idea di
7
un articolo, di stampo divulgativo ma –mi auguro-
comunque rigoroso, per fare il punto almeno
parziale della situazione.
(nome derivato dall' arabo "وزاء%% ج% % % % % % د ال%% % % % % % ”ي, Yad al-
Jawzāʾ, "la mano di al-Jawzāʾ [Gigante]"); a Sud-
Ovest la brillante e bianco-azzurra Rigel
8
in seguito i motivi. La costellazione di Orione,
sebbene così chiamata per via della derivazione di
quasi tutti i nomi celesti moderni dalla mitologia
greca, ha certamente affascinato nel corso del
tempo moltissime civiltà e culture. Un breve
riassunto utile per i nostri scopi è presente in
Wikipedia: "Nella mitologia norrena la cintura era
considerata come la canocchia di Frigg o di Freyja.
Nella mitologia ugro-finnica, invece, le stelle della
cintura rappresentavano la falce o la spada di
Väinämöinen. Al contrario, di origine biblica sono i
nomi di «Bastone di Giacobbe» o «Bastone di
Pietro», così pure come quello di «I tre Re» o «I tre
Magi». Presso i clan di etnia Seri del nordovest del
! Messico le tre stelle erano conosciute
FIGURA 5 – la stella Rigel collettivamente come «Hapj» (un nome che denota
un cacciatore). Singolarmente invece esse venivano
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
(dall’arabo “Rijl jawza al-yusra”, che significa "il chiamate «Hap» (Cervo Mulo),
piede sinistro di Colui che è Centrale", cioè Orione); «Haamoja» (Antilocapra) e «Mojet» (Bighorn).
in posizione quasi centrale rispetto a queste stelle, e «Hap» è Alnilam ed è stata ferita dal cacciatore; il
con direzione diagonale da Sud-Est a Nord-Ovest suo sangue è gocciolato sull'isola di Tiburón."
Apparentemente agganciata proprio alla Cintura si
trova la "Spada di Orione" (forse la regione del cielo
maggiormente fotografata da astrofili e
professionisti, per via del gran numero di formazioni
del Profondo Cielo ivi presenti).
!
FIGURA 6 - la Cintura di Orione
e che, come la Cintura, ha una lunga storia di Viene attribuita ai misteriosi Aurignaziani,
osservazioni e di "attenzioni", fin dall'antichità e una popolazione di cui sappiamo davvero poco, se
presso le più diverse culture. La stessa Wikipedia si eccettua il fatto che entrarono in Europa
così efficacemente sintetizza: "Tra le sue verosimilmente dall'est sostituendo l'uomo di
componenti ha una posizione fondamentale la Neanderthal.
Nebulosa di Orione (M42): creduta in antichità una
Ritornando però al racconto iniziale di
semplice stella, magari un po' sfocata, si rivela
Bauval, si apprende che -osservando, come detto,
essere una delle più grandi nebulose conosciute,
la costellazione e la sua Cintura nella nera oscurità
nonché la più luminosa osservabile dalla Terra e la
del deserto- egli ebbe un'intuizione, che poi mise
più studiata. Grazie all'osservazione di questa
ripetutamente alla prova: le tre grandi piramidi di
nebulosa, gli scienziati hanno potuto osservare e
Gizah (e forse non solo esse) erano state costruite
studiare gli stadi fondamentali della formazione
per raffigurare nella terra d'Egitto, corrispettivo del
stellare. Fra le tre stelle della Spada sono presenti,
Cielo per via del suo stretto rapporto con le Divinità
oltre alla Nebulosa di Orione, altri due sistemi
celesti, una mappa terrena di Orione (e
nebulosi importanti: uno è costituito dalla Nebulosa
probabilmente di altre costellazioni), sfruttando
De Mairan (M43), in realtà direttamente connesso
anche la vicinanza della piana con il Nilo,
con la Nebulosa di Orione, e a nord, NGC 1977, una
equivalente della "Via d'Acqua Tortuosa" posta nel
nebulosa a riflessione illuminata dalla stella 42
firmamento (la Via Lattea). A riprova delle loro
Orionis." A parte il grande interesse astronomico e
affermazioni, Bauval e Gilbert riportano
astrofisico, è evidente che un asterismo così grande
l'impressionante sovrapposizione di una
non può non aver catturato l'attenzione dei popoli fin
astrofotografia (in verità un po' vecchia) delle stelle
dall'antichità, come visto più sopra. Alcuni, forse un
della Cintura con una ripresa dall'alto delle Grandi
po' troppo arditamente, identificano la costellazione
Piramidi, davvero suggestiva.
addirittura in un manufatto (una sottile tavoletta)
trovata nel 1979 in una caverna nella valle di Ach,
nel Giura di Svevia, in Germania. La datazione al
C14 delle ceneri di ossa trovate in un deposito
vicino alla tavoletta fanno supporre che risalga a un
10
astronomicamente orientati verso Thuban
(Alfa del Dragone - all'epoca stella polare),
la Cintura di Orione, la stella Sirio (Alfa del
Cane Maggiore, la stella più brillante del
cielo -in egizio: Sopdet; in greco: Sothis) e
Kochab (Beta dell'Orsa Minore), in maniera
intenzionale e non per mera coincidenza.
Ovviamente, questo fatto (l'intenzionalità)
fissa definitivamente una data-limite per la
costruzione del monumento, e
l'affermazione si basa sui lavori pionieristici
! di Badawy e Trimble;
FIGURA 9 - Fotografia e composizione di Robert - che grazie a tale allineamento questi
Bauval condotti "puntino", di fatto, a una data
Tralasciamo del tutto, in questa sede, l'ipotesi, specifica, per cui di fatto "fissano" con
altrettanto alternativa, di una corrispondenza, invece precisione la data di costruzione della
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
che con Orione, con la costellazione del Cigno, e piramide stessa, e questa data è circa il
vediamo dove cercano di condurci Bauval, Gilbert e 2.550 a.C. (corrispondente in pieno,
Hancock (i principali sostenitori della TCO). dunque, con la datazione/cronologia
Innanzitutto, precisiamo che all'interno della teoria dell'Egittologia classica);
trova posto anche la Sfinge, il cui ruolo (purtroppo - che esistano corrispondenze molto
anch'esso errato...) verrà analizzato strette fra l'intera costellazione di Orione
successivamente nel corso di questo lungo articolo. e la disposizione al suolo di parecchie
La TCO "completa" viene esplicitata da piramidi egizie, le quali complessivamente
Bauval nel corso della sua ormai notevole riprodurrebbero l'intero asterismo;
produzione bibliografica. In estrema sintesi, il - che, in definitiva ed eccezion fatta per la
ricercatore belga ritiene (essendosi avvalso della Sfinge, per il suo Tempio e per il Tempio
sua intuizione oltre che di programmi -non della Valle (si veda in seguito), la datazione
eccessivamente sofisticati- di simulazione classica delle piramidi è sostanzialmente
astronomica per PC): corretta; la novità introdotta da Bauval
- che esista una pressoché perfetta risiederebbe nella concezione del
corrispondenza fra le tre piramidi attribuite progetto complessivo della piana di
a Cheope, Chefren e Micerino e la posizione Gizah. Secondo questo autore, infatti,
celeste delle stelle della Cintura di Orione; esisterebbe e sarebbe dimostrato dalle sue
ricerche e simulazioni archeoastronomiche
- che tale corrispondenza sia però un progetto specifico, terminato nel III
chiaramente fissata, grazie ai fenomeni millennio a.C. dagli Egizi, concepito però
processionali per cui la costellazione di nell'XI millennio a.C. (più o meno al
Orione "si alza" e "si abbassa" rispetto presunto termine dell'ultima era glaciale) per
all'orizzonte di Gizah durante il Grande indicare, accanto alla conoscenza esoterica
Anno (o Anno Platonico, pari a circa 25.920 della precessione degli equinozi, un preciso
anni), al 10.500 a.C. circa, tempo che "percorso iniziatico" sulla via del Sole, dei
Bauval ritiene descrivere lo Zep Tepi o solstizi e degli equinozi. Bauval & co., in
Primo Tempo, con cui gli Egizi fanno iniziare ogni caso, non fanno alcuna supposizione
la storia mitica dell'Egitto; esplicita e concreta sulla civiltà responsabile
di un simile piano.
- che i quattro condotti interni presenti
nella Camera del Re e della Regina della Cassando, in questa sede, quanto non relativo
Grande Piramide di Cheope (già definiti all'antico Egitto (di fatto e più o meno
come "pozzi di aereazione") siano implicitamente, Bauval si allinea a Hancock, Collins,
11
Wilson, West e quant'altri collegano Stonehenge, generale confusione, è necessario rileggere più di
Nabta Playa, Yonaguni, Bimini, Olmechi, Maya, una volta il loro libro (NdA: qui il riferimento è a
Angkor Wat in un unicum che rappresenta «Custode della Genesi»)… Una cosa è comunque
l'estrema eredità di una super-civiltà certa: il filo della discussione è talmente
preesistente a quelle storiche), l'ingegnere belga, ingarbugliato e poco chiaro che la logica che lo
riassumendo, ipotizza (NdA: aggiornamento sottende si smarrisce”.
dell'idea-base alla data del suo libro: "Il mistero
della genesi" -titolo originale: "Black genesis") che Prima di proseguire, è meglio esaurire fin da
sia esistita una società altamente evoluta, la quale subito anche i motivi del mio rifiuto, e di quello della
circa 12.000 anni fa per motivi imprecisati ha Comunità scientifica internazionale, di talune
ritenuto di dover trasmettere un messaggio interpretazioni pseudomatematiche e a sfondo
codificato attraverso la rappresentazione nella Valle piramidologico. In primo luogo, perché i calcoli
del Nilo di figurazioni celesti, rappresentazione vengono effettuati sempre e comunque utilizzando
probabilmente iniziata con la Sfinge e/o con i cerchi unità di misura assolutamente arbitrarie: si parli di
di Nabta Playa e conclusa circa 8.000 anni più tardi, miglia o chilometri, di metri o piedi, di leghe o
secondo modalità mai precisate, con cubiti (reali o non) il risultato non cambia. Non
l'edificazione delle tre grandi piramidi. esiste nessuna prova che gli Egizi o chi per loro
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
Un'avvertenza è d'obbligo. Ci troviamo di fronte, fossero "usi all'uso" di unità di misura a noi note.
purtroppo, a un tentativo affascinante quanto Ovviamente del tutto diverso è il discorso aperto
imbarazzante di mettere insieme svariate idee in da considerazioni fondate sullo studio di
libertà, senza un reale filo logico. Bauval spesso proporzioni, che restano le medesime
appare sconvolto e folgorato, nel corso dell'intera indipendentemente dalla misura adoperata: si pensi
sua produzione e anche all'interno di uno stesso alla ormai assodata conoscenza del π da parte dei
libro, da rivelazioni assai diverse per importanza e Nilotici (abbastanza ben approssimato, con un
per datazione, al punto che è oggettivamente valore oscillante fra 3.16 e 3.145), o del ø, entrambe
complicato tenere dietro a tutti i numeri e alle date di fatto incorporate in molti monumenti, anche
che di volta in volta egli propone. Si ha talora dell’Antico Regno.
l'impressione che estragga numeri a caso, oppure In secondo luogo, perché spesso con numeri e
che tenda a dare ragione all'ultima nozione che ha misurazioni si può giocare. Ad esempio, per chi
acquisito nel corso delle sue ricerche, vuole divertirsi ho trovato questa bizzarra
indipendentemente dal loro reale valore in relazione elucubrazione in Rete:
alla sua ipotesi. Mi auguro di essere più chiaro di lui,
ma è difficile, e auspico l'indulgenza del Lettore.
D'altra parte, Ian Lawton e Chris Ogilvie-Herald
hanno avuto le medesime "difficoltà", come
riportano nel loro libro ("Il codice di Giza"): “Il loro
(NdA: di Bauval e Hancock) atteggiamento lascia
sempre interdetti e perplessi. Chi legga questa loro
opera, la prima dedicata a questi argomenti, non
può che uscirne fuori con le idee molto confuse in
merito alla datazione ascrivibile alle Piramidi… i
due autori ritengono che esse siano state disposte !
sulla Piana di Giza come rappresentazione in Terra
delle stelle della Cintura di Orione così come questi FIGURA 10
astri apparivano ai nostri occhi 10.500 anni or sono,
anche se, per l’evidenza di altre disposizioni il signor Veloso Emerson ha trovato (non so quanto
astronomiche sono costretti ad accettare l’ipotesi provocatoriamente…) un'evidente correlazione (sic!)
ortodossa che le dice concretamente innalzate fra il tempio cambogiano di Angkor Wat e casa sua,
soltanto 8000 anni dopo. In verità disaccordano con in quel di Florianopolis (capitale dello stato di Santa
l’Egittologia ufficiale solo sulla datazione della Caterina, in Brasile). Utilizzando la "sicura
Sfinge e dei templi ad essa collegati, ma prima di conoscenza matematica" degli antichi Indù (che - a
arrivare a capire tutto questo, districandosi nella dire il vero- con la Cambogia e il Brasile c'entrano
12
poco o nulla), il signor Emerson ha tirato fuori Cominciamo ora l'analisi vera e propria, che
questa serie di formule (si guardi anche la figura): ci porterà a concludere che l'ipotesi di Bauval è
purtroppo insostenibile, e non è nemmeno
cos a = cos b . cos c + sen b . sen c . cos A granché brillante, nonostante la sua grande
popolarità e lo strombazzamento a cui è
cos a = cos 76,6° x cos 62,3° + sen 76,6° . sen
sapientemente tuttora sottoposta.
62,3° . cos 27,5°
Va subito detto che la TCO è viziata
cos a = 0,107726… + 0,763973… = 0,871699…
all'origine dall'uso stesso del metodo utilizzato
Inv(cos) a = 29,34° per testarla. Oltre l'apparenza granitica dell'uso di
procedure informatiche, il programma usato (un
360° -------------------- 2piR banale software commerciale concepito addirittura
per il DOS) è assolutamente "primitivo" e di
29,34° --------------------- d conseguenza i risultati ottenuti sembrano essere
d = 2piR x 29,34°/ 360° del tutto inadeguati e scorretti. In altri termini,
non corrisponde al vero che esiste una
d = 2pi x 6.371km x 0,0815 corrispondenza fra la Cintura celeste e quella
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
!
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
FIGURA 18
!
FIGURA 17
neo-egittologi. Il compianto Anthony Fairall così quindi molto sottile . Sarebbe bene se si facesse di
scrive, a completamento di questi pensieri: "La più per contrastare la pubblicità dei libri (NdA: di
Piramide di Cheope è la più grande di una linea di Bauval & co.), (chiarendo) che la base congetturale
tre - insieme a quella di Chefren e la piramide molto di simili affermazioni è davvero fragile sotto il profilo
più piccola di Micerino. Date le competenze di scientifico". Definire “ottimistica” la conclusione di
rilevamento degli Egiziani, molti si sono chiesti il Bauval («Ma ciò che adesso emerge dalla
motivo per cui la linea delle tre piramidi è raffigurazione visiva del cielo meridionale attorno al
leggermente deviata… (omissis). Una (spiegazione) 10500 a.C. è questo: la dislocazione della
è che la deviazione dalla linea retta corrisponde a cosiddetta Cintura di Orione posta a “occidente”
quello delle tre stelle della cintura di Orione, rispetto alla Via Lattea, coincide e collima, con
anch'esse leggermente disassate. Questo ha straordinaria precisione, con il layout delle tre
suggerito che il layout di Giza possa essere un Grandi Piramidi di Giza!») è dunque davvero un
tentativo di ritrarre la Cintura di Orione. Se è così, eufemismo. È chiaro che la rotazione giornaliera
l'orientamento della linea, rispetto ai punti cardinali, dell’azimut, che comporta automaticamente una
è sbagliato, in relazione alla data «canonica» del variazione diurna e annuale dell’assetto delle Tre
2500 a.C. circa. Il fenomeno della precessione, Stelle in relazione a qualsiasi riferimento terreno e
tuttavia, cambia l'angolo che la cintura fa nel cielo. anche a distanza dal meridiano, non è stata
Bauval sostiene che un riferimento al 10500 a.C. dà minimamente presa in considerazione. Ricordo a
«una corrispondenza perfetta». Ma è davvero così? questo punto che una definizione molto banale e
La mia indagine ha mostrato che, mentre la linea non strettamente corretta sotto il profilo geografico/
delle due piramidi esterne è impostata secondo un astronomico del termine “meridiano” è l’arco
angolo di 38 gradi da Nord, l'angolo della Cintura di immaginario che passa per il punto esatto in cui è
Orione a Nord per le date intorno al 10500 a.C. è situato un osservatore, e congiunge il Polo Nord con
molto vicino ai 50 gradi! Una differenza troppo il Polo Sud. Bisogna poi rilevare che alcune
ampia per essere definita «una corrispondenza “spiegazioni” dei guru della Neo-Egittologia (che
esatta». Ho calcolato che un moto di precessione forse è davvero un’Egittologia piena di nei...) sono
circolare darebbe 47 gradi, mentre se si purtroppo ancora più raccapriccianti. Dopo
considerano anche gli aspetti dovuti alla nutazione un’abborracciato chiarimento sulla natura della
questo valore è leggermente più alto. Simulazioni precessione degli equinozi, il tutto si riduce a
condotte all'interno di un planetario concordano su dichiarare che è indispensabile risalire al 10.500
questa conclusione. Bauval, d'altro canto, usa a.C. per la presenza di favorevoli fattori climatici
programmi di simulazione astronomica. Egli nell’Africa Settentrionale (affermazione che nelle
suggerisce che solo con moderni computer prossime parti dimostreremo essere errata) e per la
sofisticati possiamo esaminare le antiche semplice osservazione (si faccia riferimento alle
configurazioni celesti. Mi chiedo se ha anche considerazioni di Fairall su riportate) secondo cui
18
mentre nel 2.500 a.C. -epoca della costruzione delle per rendersi conto che:
Piramidi anche per i neoegittologi- la Via Lattea
(“Via d’Acqua Tortuosa” per gli Egizi) era situata - è assente Bellatrix, ovvero γ Orionis
obliquamente rispetto al meridiano (in quale data e (magnitudine 1.64): non c’è nessuna
a che ora non è specificato), solo nell’XI millennio piramide a “segnarla”. Timidamente e
a.C., sempre in data e ora imprecisata, la Galassia quasi di soppiatto, i due Autori qua e là
avrebbe assunto una posizione parallela a quella lasciano balenare l’idea che possa essere
del fiume. Poco importa, a quel che sembra, sia che rappresentata dalla piramide di Zawyet
si tratti di un’affermazione evidentemente senza un el-'Aryan (figura 22).
reale significato, sia che lo stesso Fairall abbia
ricordato l’incostanza del corso del Nilo durante i
millenni.
Da millenni le piramidi della piana di Giza si ergono, - tra gli strumenti impiegati dagli scalpellini vi erano
nella loro enigmatica perfezione, a rappresentare accette, scalpelli di bronzo e mazze di legno, inoltre
l’espressione più alta e nobile della antica cultura venivano impiegate squadre e filo a piombo per
egizia e delle sue architetture sacre; da quando, nel realizzare misurazioni corrette
XIX secolo, l’interesse intorno alle strutture - i lucidatori per levigare e lisciare bene le superfici
megalitiche di Giza tornò a crescere, dopo la di pietre impiegavano dei lisciatoi
spedizione napoleonica, con la nascita - gli operai addetti al sollevamento di manufatti
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
dell’egittologia moderna, gli studiosi hanno come blocchi di pietra, impiegavano argani e
realizzato studi estremamente complessi ed corregge con l’ausilio inoltre di piani inclinati. Gli
elaborati sulle piramidi allo scopo di individuare, in operai addetti al taglio dei massi di pietra
modo preciso e dettagliato, le tecniche adottate per impiegavano invece martelli di pietra con manici di
la loro costruzione nonché le tecnologie presenti nei legno
diversi momenti storici attraversati dalla civiltà - i falegnami impiegavano accette e seghe per
egizia. Il dibattito acceso tra studiosi di ogni tagliare il legno, e pialle per rifinire le tavole di
disciplina in merito alle tecniche di costruzione delle legno mentre per realizzare oggetti più complessi
piramidi di Giza e alle tecnologie adottate, nel corso impiegavano trapani ad archetto
degli anni, non ha portato ad un risultato definitivo
ma ha lasciato aperte numerose questioni scottanti
riguardanti le attrezzature impiegate per la
costruzione, l’impiego di rampe per le costruzioni
stesse, i tempi tecnici di realizzazione e i possibili
tempi di rimaneggiamento e ristrutturazione dei
manufatti stessi. Gli studi condotti in passato fino ad
oggi hanno dimostrato che la civiltà egizia, cominciò
a svilupparsi storicamente, successivamente al
3150 a.C. con il periodo arcaico nel quale ebbero
sviluppo le prime dinastie storiche; mentre in epoca
predinastica, all’inizio del IV millennio a.C., lo
sviluppo della civiltà egizia avvenne in modo
sufficientemente rapido, con l’avvio delle attività !
agricole nel Delta del Nilo e di una fiorente attività Fig. 1 attrezzature egiziane antiche
artigianale. Nel periodo storico, a partire dal 3100
a.C., la nascita dei primi villaggi e delle città egizie
portò ad uno sviluppo altrettanto rapido delle
tecniche di costruzione di edifici, costruiti in pietra e
mattoni, tra cui prevalsero edifici relativi ad
architetture sacre e istituzionali (palazzi, templi) per
realizzare i quali le attrezzature disponibili, a partire
almeno dal III millennio a.C. erano rappresentate da
oggetti di piccolo e medio taglio che sono stati
spesso raffigurati in papiri e dipinti murali e che
!
possono essere così catalogati:
21
Fig. 2 attrezzature egiziane antiche (2000 – 1780 a.C. circa) erano decisamente diverse
rispetto a quelle adottate per realizzare i grandi
monumenti megalitici dell’Antico Regno (2700 –
2190 a.C.). Infatti gli egittologi affermano
innanzitutto che le tecniche di costruzione si
! modificarono nel tempo raggiungendo, in alcuni
Fig. 3 trasporto blocchi su slitte a traino animale casi, una sorta di compromesso fra diversi stili
tecnici che potevano essere adottati.
Lo stato della tecnologia che quindi, all’alba del III - in una prima fase, legata al Regno Antico, le
millennio a.C. avrebbe permesso agli Egizi di piramidi furono costruite interamente in pietra, con
costruire i manufatti più grandi ed enigmatici del blocchi di pietra calcarea e granito che venivano
mondo allora conosciuto era quello descritto più estratte in cave situate a distanza di alcuni
sopra a cui si possono aggiungere le conoscenze chilometri dal sito; in particolare la pietra calcarea
tecniche relative all’impiego certo di semplici veniva estratta secondo gli egittologi
macchine per sollevamento pesi (blocchi di pietre prevalentemente nella zona di Tura (zona Il Cairo)
ecc., introdotte almeno a partire dai primi secoli del I mentre le cave di granito erano essenzialmente
millennio a.C.) che viene fornito più oltre nella situate nella zona di Assuan; i blocchi di pietra
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
descrizione delle tecniche di costruzione. Tale stato calcarea furono impiegati principalmente per
è quindi quello di una tecnologia sufficientemente costruire la muratura esterna perimetrale dell’edificio
avanzata da raggiungere l’uso minimo di macchine piramidale mentre i blocchi di granito furono
di sollevamento pesi a cui si abbina l’impiego di impiegati principalmente per costruire le parti interne
attrezzi manuali di piccolo taglio e tecniche di delle piramidi, come i muri e i soffitti delle camere
trasporto terrestre di oggetti e manufatti con l’ausilio funebri, anche se occorre ricordare che furono
di slitte trainate da esseri umani o animali come buoi impiegati anche per costruire la copertura esterna
e cavalli (successivamente) mentre per il trasporto della piramide di Micerino (Menkaura). Altra
fluviale di merci e manufatti venivano impiegate considerazione importante da fare è che
chiatte galleggianti lungo il fiume Nilo. In questo inizialmente i blocchi di pietra venivano posizionati
quadro tecnologico di base, caratterizzato da in modo inclinato verso l’interno mentre in una
conoscenze tecniche minime, essendo presente in seconda fase successiva cominciarono ad essere
forma istituzionale da almeno 500 anni, si inserisce posizionati orizzontalmente in modo da determinare
la costruzione delle piramidi di Giza in un periodo un miglioramento nella tenuta della struttura1
presumibilmente compreso fra il 2650 e il 2450 a.C.,
realizzate dai sovrani della IV dinastia (Khufu, - in una seconda fase, a partire dal Medio Regno in
Khafra, Menkaura) e per il quale si sono sviluppate avanti (2000 a.C. circa) le tecniche di costruzione di
diverse ipotesi di costruzione che analizziamo in edifici pubblici di culto, di palazzi, di templi e di
questo breve scritto: piramidi cambiarono ulteriormente; i palazzi e
piramidi costruiti in questo periodo appaiono
L’ E V O L U Z I O N E D E L L E T E C N I C H E D I realizzati con mattoni di fango cotti ricoperti
COSTRUZIONE E L’IPOTESI REGRESSIVA: esteriormente da coperture in pietra e alcune
vennero realizzate su colline naturali per evitare al
La prima importante considerazione di natura minimo l’impiego di materiali esterni. Questi
storica e tecnica riguarda le presunta evoluzione manufatti nella maggior parte dei casi hanno avuto
temporale che avrebbero subito le tecniche di uno stato di conservazione pessimo rispetto alle
costruzione di edifici sacri e palazzi appartenenti prime piramidi che sono giunte invece pressoché
all’architettura egizia antica. Infatti gli egittologi sono intatte fino ai giorni nostri2.
comunemente concordi nell’affermare che tali Queste importanti considerazioni sull’evoluzione
tecniche costruttive si modificarono nel tempo, nel temporale delle tecniche di costruzione dalle prime
corso di secoli, proprio a causa dell’evoluzione nello dinastie storiche a quelle del Medio Regno ha
stato della tecnica e dell’arte egizia. Gli egittologi determinato il formarsi di precise idee in seno alla
sostengono apertamente, con alcune varianti comunità scientifica in merito a quello che può
interpretative, che le tecniche con cui furono essere definito come un regresso delle capacità
costruite le piramidi (più piccole) del Regno Medio tecniche esprimibili da parte di una civiltà, a
22
dimostrazione del fatto che l’evoluzione storica delle il distacco dalla roccia madre, i blocchi venissero
civiltà non sarebbe così lineare come potrebbe eventualmente bagnati con acqua3. Altri importanti
apparire ad una prima analisi, ma indicherebbe la problemi che dovettero affrontare i costruttori delle
presenza di variazioni non lineari nella tecnologia piramidi riguardarono:
esprimibile anche in base all’andamento della sua - il livellamento delle fondamenta che si ipotizza sia
situazione storica. Se infatti l’evoluzione storico – stato effettuato con l’ausilio di tecniche idrauliche
sociale dell’Antico Egitto portò, ad un determinato (attraverso l’impiego di fossi ripieni di acqua)
momento, all’assenza nella terra dei Faraoni di - il riempimento degli interstizi tra un blocco e
maestranze in grado di lavorare la pietra o di gestire l’altro, che fu effettuato con l’ausilio di materiale
grandi quantitativi di materiali edili, i costruttori delle di riempimento come malta ottenuta da
nuove e più recenti piramidi avrebbero dovuto riscaldamento del gesso, macerie, pezzi di pietra
adattarsi alle conseguenze che tale evoluzione e altro materiale di scarto. Lo scopo di tale
aveva determinato, impiegando i pochi materiali e le operazione fu quello di rendere, semplicemente,
scarse maestranze disponibili. più stabile la struttura dell’edificio.
primo ripiano. Poi la pietra veniva affidata a una macchina che li sollevava dal ripiano inferiore fino al
seconda macchina posta sul primo ripiano e questa corso di muratura superiore, cioè dal suolo fino al
la sollevava fino al secondo ripiano su una terza primo ripiano, poi una seconda macchina sollevava
macchina: le macchine erano in numero pari ai il blocco dal primo ripiano al secondo e così via,
gradini, ma poteva anche esserci un unico oppure poteva essere spostata un’unica macchina
macchinario, sempre lo stesso, facilmente da un ripiano all’altro (cioè la macchina per
trasportabile da un gradino all'altro. Dapprima fu sollevare i blocchi sarebbe stata abbastanza
ultimato il rivestimento della parte più alta della facilmente manovrabile)
piramide, poi le altre in successione, per ultimi il - per quanto riguarda invece il rivestimento esterno
piano sopra il livello del suolo e il gradino più basso. della piramide, i costruttori effettuarono dapprima il
Una iscrizione in caratteri egizi sulla piramide rivestimento delle parti più alte della piramide per
dichiara quanto fu speso in rafani (una radice poi discendere verso i corsi di muratura inferiori e il
commestibile), cipolle e aglio per i lavoratori e, se basamento
ben ricordo le parole dell'interprete che mi lesse Le informazioni tecniche fornite da Erodoto furono
l'iscrizione, la cifra ammontava a 1 600 talenti di senza dubbio molto importanti perché permisero di
argento (una moneta in uso al tempo di Erodoto, disporre di specifiche minime su quelle che
n.d.r.). Se questa cifra è esatta, quanto altro denaro poterono essere le tempistiche relative alla
deve essere stato speso per i ferri di lavoro, per il costruzione di un’opera monumentale di questo tipo.
mantenimento e per le vesti degli operai? Tanto più Tuttavia non tutti gli studiosi forniscono a queste
che se impiegarono il tempo suddetto per la informazioni il carattere di attendibilità che ci
realizzazione delle opere, altrettanto ne occorse, io sarebbe potuto aspettare, per il semplice motivo che
credo, per tagliare le pietre, per il loro trasporto e tali informazioni furono elaborate in un periodo di
per lo scavo sotterraneo”4 tempo lontano circa 2000 anni dalla costruzione
delle piramidi, per cui solo in parte ad esse viene
Erodoto elaborò il suo scritto all’incirca tra il 440 e il dato credito pur venendo direttamente dai funzionari
430 a.C. in un periodo nel quale la civiltà Egizia era e sacerdoti addetti ai templi egizi nel 440 a.C. Inoltre
ancora in grado di esprimere importanti retaggi su alcune di queste informazioni vengono espresse
culturali da trasmettere alla Grecia classica e alle poche certezze poiché alcune di esse vengono
civiltà limitrofe, per cui gran parte delle conoscenze espresse in forma dubitativa (“….Tanto più che se
espresse in questo testo si riferivano comunque a impiegarono il tempo suddetto per la realizzazione
conoscenze tecniche presenti nella tecnologia delle opere, altrettanto ne occorse, io credo, per
egizia almeno nella stessa epoca; espressamente tagliare le pietre, per il loro trasporto e per lo scavo
nel testo di Erodoto si menziona il fatto che sotterraneo”)5. Quello che sappiamo con certezza
- occorse un lasso di tempo di 10 anni solo per delle informazioni fornite da Erodoto è che i tempi
costruire la strada che doveva servire per tecnici sicuri furono almeno, complessivamente, di
24
40 anni (10 per la strada, 10 per le camere quelle persone che avrebbero dovuto conoscere i
sotterranee e 20 per il corpo della piramide) per cui “segreti tecnici” delle costruzioni megalitiche di Giza,
ogni altro tempo impiegato per opere di rifinitura per cui da ciò si può dedurre che, o i sacerdoti
viene espresso in forma dubitativa. Inoltre nel corso mentivano, per nascondere precise informazioni da
degli anni, con gli scavi realizzati intorno alle non divulgare, oppure effettivamente essi non erano
piramidi, ancora da completare ovviamente, sono più a conoscenza delle tecniche di costruzione, per
stati trovati attrezzi di piccolo taglio per lavorazioni cui potevano esprimere solo delle ipotesi, che
manuali, ma poche tracce di macchine per sollevare furono poi riportate dallo stesso scrittore. Diodoro
i pesi che in parte, col passare del tempo, possono diede per scontato che storicamente le macchine
essere andate distrutte. per sollevare pesi non fossero ancora state
inventate al tempo delle costruzioni delle piramidi di
Altre importanti considerazioni sulla costruzione Giza (2500 anni prima), per cui ipotizzò che i
delle piramidi di Giza furono espresse dallo scrittore monumenti fossero stati costruiti con l’ausilio di
Diodoro Siculo (90 – 27 a.C.) nel suo libro Biblioteca rampe di terra che furono poi distrutte dagli operai;
storica (Libro I) pubblicato tra il 60 e il 36 a.C. circa, in questo caso, Diodoro Siculo, che scrisse circa
in cui espressamente scrive: 380 anni dopo Erodoto, contraddisse
completamente lo storico greco, affermando che le
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
«Ed egli disse che la pietra era stata trasportata da macchine per sollevare pesi non fossero state
grande distanza dall'Arabia, e che gli edifici erano costruite al tempo di Cheope. Inoltre egli non diede
eretti tramite rampe di terra, dato che le macchine credito all’ipotesi, da lui stesso riportata dai racconti
per sollevare non erano ancora state inventate; e la locali, secondo cui le rampe sarebbero state
cosa più sorprendente è che, nonostante queste realizzate con sale che poi sarebbe stato disciolto
grandi strutture siano state erette in un'area con l’acqua del fiume. Ancora si può aggiungere
circondata da sabbia, non restano tracce di queste che, Diodoro Siculo nel trattare l’argomento,
rampe o della lavorazione delle pietre, tanto che non introdusse elementi interpretativi delle tecniche di
sembra il risultato del paziente lavoro degli uomini, costruzione che fanno propendere per una
ma piuttosto come se l'intero complesso fosse stato determinata ipotesi (rampe di terra) di cui sono state
posto qui già completato da qualche dio. Ora gli trovate tracce ma per le quali non esistono precise
egizi tentano di rendere queste cose una meraviglia, testimonianze storiche. Infine è importante ricordare
parlando di rampe che sarebbero state costruite con che mentre in alcuni casi Diodoro contraddisse
sale e che, quando il fiume fu fatto scorrere contro Erodoto, in altri riprese le stesse informazioni, come
di esse, si sciolsero dilavandosi e non lasciando quella relativa al trasporto di pietre dall’Arabia, a
traccia senza bisogno di intervento umano. Ma in dimostrazione del fatto che, se anche Erodoto non
verità, quasi sicuramente non fu fatto in questo fu tra le fonti di Diodoro, questa informazione storica
modo! Piuttosto, la stessa moltitudine di operai che poteva far parte di un insieme di conoscenze
eressero i tumuli riportarono l'intera massa di disponibili nella cultura del tempo, di cui non era
materiale nel suo luogo di origine; dicono che dimostrabile, al tempo, la veridicità.
360.000 uomini furono costantemente impegnati nel Un accenno altrettanto importante alle piramidi fu
lavoro, prima che l'intero edificio fosse finito alla fine realizzato da Strabone (ca. 60 a.C. – 24 d.C. ca.)
di 20 anni di lavoro»6. nella sua opera Geografia scritta all’inizio del I sec.
d.C.; infatti nel XVII libro (1,33) egli afferma
Le informazioni tecniche e storiche fornite da testualmente:
Diodoro Siculo sono state ritenute poco attendibili
dalla storiografia moderna, soprattutto per l’accenno “Procedendo quaranta stadi dalla città (Memfi
relativo al trasporto di pietre dall’Arabia, considerato n.d.r.), c'è un altopiano roccioso, sul quale vi sono
come un errore evidente. Tuttavia occorre ricordare molte piramidi, tombe di re, ma tre sono degne di
che gran parte delle informazioni definite “errate” nota: due di queste sono anche annoverate tra le
sono espresse da Diodoro sulla base di fonti orali a sette meraviglie del mondo. Misurano uno stadio in
lui trasmesse da sacerdoti e addetti dei templi cui altezza, quadrangolari nella forma, hanno altezza di
egli fece visita, per cui se tali fonti furono da lui poco superiore al lato di base. Una è di poco più
riportate in modo fedele, si tratterebbe di grande dell'altra e in alto, quasi a metà di una
informazioni tecniche errate provenienti proprio da faccia, ha un masso estraibile: togliendolo, c'è una
25
galleria tortuosa fino alla camera mortuaria. Queste secondo i più, fu il non lasciare denaro ai successori
piramidi dunque sono vicine le une alle altre sullo o ai rivali invidiosi oppure non lasciar la plebe in
stesso pianoro; più discosta, sulla parte elevata ozio. In merito a ciò la vanità di quegli uomini è stata
dell'altopiano, c'è la terza, molto più piccola delle straordinaria […] Le altre tre, che hanno riempito il
due, ma fatta costruire con molta più spesa: infatti mondo con la loro fama, perfettamente visibili da
dal piano di calpestio fino quasi alla metà è di pietra ogni lato a chi si avvicina in nave [sul Nilo n.d.r.],
nera, da cui si fabbricano anche i mortai, fatta venire sono collocate nella zona dell'Africa su un altopiano
da lontano, dai monti dell'Etiopia, e per il fatto che roccioso e arido tra la città di Memfi e quello che
essa è dura e difficile da lavorare, la costruzione fu abbiamo detto chiamarsi Delta, a meno di 4 miglia
così dispendiosa.”7 dal Nilo [circa 6 km, n.d.r.] e a 7 miglia e mezzo
[circa 11 km, n.d.r..] da Memfi […] La piramide più
Le informazioni fornite da Strabone sono state grande è fatta con pietre estratte dalle cave
considerate, dalla storiografia moderna, abbastanza dell'Arabia. Si dice che l'abbiano costruita 360 mila
attendibili, anche per l’importanza delle sue stesse uomini in 20 anni. Le tre piramidi furono invece
fonti (Anassimandro, Eraclito, Ecateo, Democrito, portate a termine in 88 anni e 4 mesi. La maggiore
Eudosso, Eratostene, Ipparco e altri ancora), occupa 7 iugeri di terreno [1 iugero = 0,252 ha
sebbene lo stesso, in merito alle piramidi di Giza, =10.000 mq, N.d.T.], ogni lato è di 783 piedi, i
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
non si soffermò ad illustrarne le tecniche di quattro angoli sono equidistanti. L'altezza dalla
costruzione, quanto piuttosto ne fornì una sommità al suolo è di 725 piedi. In cima è presente
descrizione generale in termini di strutture una piattaforma con perimetro di 16,5 piedi. Il lato
geometriche e misure. Strabone introdusse un della seconda è di 757,5 piedi. La terza, più piccola
elemento “medio” di misura dell’altezza delle stesse rispetto alle precedenti, ma molto più ammirevole, a
pari a 1 stadio (equivalente a 185 m) mentre causa delle pietre etiopiche, si innalza (con un lato),
sappiamo che le piramidi di Cheope e Chefren tra gli angoli, di 363 piedi”8.
misurano rispettivamente 146,7 m e 136,5 m circa,
per cui fornì valori prossimi ma non del tutto corretti. Anche le informazioni fornite da Plinio il Vecchio
Sulle tecniche di costruzione Strabone si soffermò in furono, per certi versi, abbastanza dettagliate,
maggior misura sull’importanza che ebbe l’uso di anche se comunque limitate. Plinio fornì innanzitutto
materiali pregiati per la realizzazione della piramide un giudizio storico abbastanza pesante nei confronti
di Micerino (che fu molto dispendiosa), per la quale dei costruttori delle piramidi, individuati nei Faraoni
affermò espressamente che, almeno per metà della della IV dinastia, accusati di aver realizzato tali
sua struttura esterna, fu impiegata la “pietra nera” opere al fine di primeggiare nella propria epoca e di
che giunse dai monti dell’Etiopia (granito rosso di non lasciare ricchezze accumulate ai propri eredi;
Assuan), informazione che Strabone “condivise” con ciò rientrerebbe nella tradizione di una parte della
Erodoto e Diodoro Siculo (i quali parlarono storiografia antica che tendeva a fornire un giudizio
rispettivamente di “pietra Etiopica” e “pietra di colore alquanto negativo sulla storia sociale e politica delle
nero” istituendo un collegamento tra il materiale civiltà anteriori alla propria, al fine di esaltare la
impiegato e il costo dell’opera). Le informazioni storia e la cultura contemporanee. Per quanto
fornite da Strabone tendono invece ad essere riguarda, invece, le misure geometriche dei
differenziate da Diodoro per quanto riguarda le manufatti, Plinio fornì dei dati abbastanza precisi
distanze geografiche tra Memfi e Giza, indicate in che in parte si raccordano con le informazioni fornite
40 stadi contro 120. da Erodoto, Strabone e Diodoro; Plinio fornì una
misura della superficie alla base occupata dalla
Infine un’altra importante testimonianza scritta fu piramide di Cheope pari a 7 iugeri di terreno (1
fornita dallo storico Plinio il Vecchio (23 – 79 d.C.) iugero = 0,252 ha dove 1 ha = 10.000 m2) per un
nella sua Storia Naturale (XXXVI, 75 – 82) nella totale di circa 17.640 m2, una misura pari a 1/3 di
quale così si espresse sulla costruzione delle quella reale. Per quanto riguarda invece i lati della
piramidi: piramide di Cheope fornì una misura pari a 783
piedi equivalente a circa 231,7 m contro i 230,30 m
“Si parli, per inciso, anche delle piramidi in Egitto, reali, per cui tale misura fu molto precisa (per
ostentazione vana e stolta della ricchezza dei l’epoca) mentre per quanto riguarda l’altezza della
sovrani, in quanto la causa della loro costruzione, stessa la misura fornita fu di 725 piedi, equivalente
26
a circa 214,6 m contro i 146,7 m effettivi, per cui tale grandi blocchi di pietra che poi furono sollevati e
misura fu sovrastimata rispetto a quella reale. Per la posizionati sui corsi di muratura. Le specificazioni
piramide di Chefren Plinio fornì una misura del lato tecniche, tuttavia, su cui la comunità scientifica
di 757,5 piedi, equivalenti a circa 224,2 m contro i tende a dividersi, riguardano le singole tipologie di
215 effettivi mentre per la terza piramide di Micerino rampe che furono impiegate dai costruttori, che, è
fu fornita la misura del lato pari a 363 piedi, stato dimostrato, potevano presentare le forme più
equivalente a 107 m contro i 102,2 m effettivi; disparate e che devono essere attentamente
considerando la maggiore precisione dei dati relativi analizzate:
a Cheope, si può senz’altro affermare che
comunque tali misure fornite da Plinio furono RAMPE DIRITTE:
abbastanza precise, anche considerando il fatto che
la piramide di Cheope disponeva, ancora alla sua In passato, quando gli studi relativi alle tecniche di
epoca, di una copertura esterna, che man mano costruzione di monumenti megalitici antichi non
andò staccandosi nel corso dei secoli e che era di avevano ancora raggiunto un elevato grado di
alcuni cm; tali misure furono sufficientemente approfondimento, come in epoca contemporanea,
corrette per quanto riguarda i lati, mentre furono prevalse per molto tempo l’ipotesi che le piramidi
meno corrette per quanto riguarda l’altezza dei fossero state costruite con rampe diritte, sebbene gli
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
manufatti. Per ciò che concerne, invece, l’uso dei stessi archeologi affermano che tale metodo di
materiali e rivestimenti, Plinio condivise con Erodoto costruzione dovesse essere affiancato da un altro
l’informazione relativa alla fornitura di pietra che permettesse, per mezzo di leve, il sollevamento
dall’Arabia così come condivise con Strabone e dei pesanti blocchi di pietra e il loro posizionamento
Diodoro l’informazione relativa all’impiego di sul corso di muratura. Tra i principali studiosi che
materiali pregiati per la copertura della piramide di hanno ipotizzato l’uso di rampe diritte si possono
Micerino, la pietra nera di Tebe. ricordare Jean Philippe Lauer, Louis Croon e Ludwig
Borchardt9
ANALISI DEI METODI DI COSTRUZIONE DELLE
PIRAMIDI: DIVERSE IPOTESI
Secondo gli egittologi, il materiale indispensabile per RAMPE TORNANTI (A ZIG ZAG)
realizzare rampe a spirale sarebbe stato in quantità
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
inferiore rispetto a quello necessario per costruire Altri studiosi, come l’egittologo tedesco Holscher,
rampe diritte, per cui avrebbe determinato un minor ipotizzarono che le piramidi furono realizzate con
dispendio di energie umane e minori costi di l’impiego di rampe tornanti o a zig zag, che
costruzione. venivano posizionate su un solo lato dell’edificio;
secondo gli egittologi questo tipo di rampe poteva
PROVE ARCHEOLOGICHE E SVANTAGGI DELLE essere impiegato anche come metodo secondario di
RAMPE A SPIRALE trasporto dei blocchi negli ultimi tratti da percorrere
per giungere alla cima della piramide, anche se
Le evidenze relative ai ritrovamenti archeologici nelle parti inferiori dell’edificio fossero state
realizzati nel corso di decenni di scavi non hanno impiegate altre tipologie di rampe.
provato l’esistenza diretta di rampe a spirale; inoltre
sono state messe in luce diverse criticità
relativamente all’ipotesi delle rampe a spirale che
devono essere attentamente analizzate:
- a causa delle caratteristiche ingegneristiche delle
rampe a spirale, che ruotavano intorno ai lati della
piramide, era estremamente difficile manovrare i
pesanti blocchi di pietra, soprattutto se fosse stata
richiesta una rotazione di 90° (ad angolo retto)
- un altro importante elemento di criticità delle
rampe a spirale sarebbe stato legato alle notevoli
difficoltà che sarebbero sorte per controllare la
forma e la struttura dei lati nonché la pendenza degli
stessi, poiché la struttura sarebbe stata ricoperta
dalle rampe, per cui avrebbe potuto indurre in errore
i costruttori !
- l’impiego di rampe tortuose o a spirale avrebbe Fig. 6 rampe a ‘zig-zag’
determinato la necessità di costruire ulteriori
ponteggi o basi di appoggio per raggiungere Secondo gli egittologi l’impiego di rampe a zig zag
determinate parti della struttura che non potevano avrebbe permesso di controllare con maggiore
essere raggiunte direttamente dalle rampe esterne, facilità i 3 lati scoperti e gli angoli della piramide
complicando ulteriormente l’esecuzione dell’opera rispetto ad altre tipologie di rampe.
- nel caso in cui fossero state costruite rampe a
spirale sovrapposte alla struttura, queste sarebbero
29
PROVE ARCHEOLOGICHE E SVANTAGGI DELLA Fig. 7 rampe interne
RAMPE A ZIG ZAG
Anche per la presunta presenza di rampe tornanti a PROVE ARCHEOLOGICHE E SVANTAGGI DELLE
zig zag non sono state rinvenute particolari prove RAMPE INTERNE
archeologiche, sebbene si ritiene che potessero
essere state abbinate ad altre tipologie di rampe Non sono state trovate evidenze archeologiche di
situate a livelli inferiori; i maggiori inconvenienti delle rampe interne, sebbene esistano prove di
rampe a zig zag sarebbero legati alle notevoli camminamenti e piccole rampe, come accennato in
difficoltà che avrebbero incontrato gli operai a precedenza; inoltre è importante sottolineare che le
manovrare i pesanti blocchi lungo i tratti tornanti ipotesi introdotte dall’egittologo Arnold non hanno
della rampa (che formano angoli quasi retti), per cui trovato particolare riscontro nella comunità
gli operai avrebbero potuto trasportare i blocchi di scientifica, poiché si ritiene che le rampe di questo
pietra solo in linea retta e poi avrebbero dovuto tipo avrebbero potuto rappresentare un notevole
risollevarli ogni volta che giungevano al punto di ostacolo per i lavori relativi alle camere interne della
rotazione del tornante della rampa; inoltre per poter piramide di Cheope. Inoltre man mano che esse si
garantire la funzionalità delle stesse con una avvicinavano alla sommità della piramide avrebbero
pendenza accettabile (5 – 10%) avrebbero dovuto dovuto diventare molto ripide per cui avrebbero reso
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
!
30
IL METODO DI TRASPORTO ROPE – ROLL DI
FRANZ LOHNER:
!
Fig. 10 Trasporto dei blocchi di pietra sui lati
!
Fig. 16 ipotesi trasporto idraulico blocchi di M.
Minguez
!
Fig. 17 ascensore ad acqua interno alla piramide
E’ comunque importante precisare che esiste una
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
piramide, realizzati con la stessa roccia, si accorse posto di riposo per ogni uomo che tratta le pietre
che i fossili erano situati e depositati in modo ricche di minerali sui suoi due lati.
sparso, cioè il loro orientamento era disordinato (o
casuale), a dimostrazione del fatto che il materiale (Colonna 15) Impara i nomi dei materiali pietrosi che
calcareo era stato lavorato come in un impasto devono essere ricercati... bekhen, il granito (eroso)
riaggregato. morto, mhtbt, r’qs, uteshi-hedsh (la pietra di
cipolla)... prdny, teshy.
dimostrare che il suo modo di pensare “moderno” cui dimostrò che studiando dei campioni di roccia
sia stato applicato alla visione delle tecniche prelevata dai blocchi di pietra della piramide furono
costruttive che avevano i costruttori dell’epoca delle trovati minerali composti e bolle d’aria che non
piramidi. Inoltre gli egittologi che si sono schierati devono essere presenti nel calcare naturale.
contro affermano categoricamente che se anche Nonostante tale importante scoperta, da non
fosse stato possibile costruire alcuni blocchi in pietra sottovalutare, la comunità degli egittologi ha fatto
calcarea in loco, ciò non sarebbe stato possibile per quadrato contro la teoria dei geopolimeri,
i blocchi di maggiori dimensioni, che superano le 10 appoggiandosi sulle conclusioni degli studi fin qui
tonnellate e che si trovano all’interno della piramide realizzati che dimostrerebbero l’inesistenza di prove
di Cheope (fino ad arrivare a 80 tonnellate) sopra la certe.
Camera del Re. Alcuni blocchi sono stati
attentamente analizzati giungendo alla conclusione ALTRE IPOTESI SULLA COSTRUZIONE DELLE
che si trattava di calcare naturale proveniente dalle PIRAMIDI DI GIZA
cave situate nelle zone limitrofe; in particolare uno
studio realizzato nel 2008 dal team di ricerca della Nel corso degli ultimi decenni sono state elaborate
Prof.ssa Ioannis Liritzis, dell’Università di Atene, ha dagli studiosi altre importanti ipotesi sulla
dimostrato che i blocchi di pietra delle piramidi di costruzione delle piramidi di Giza e tra queste
Giza sono naturali e non furono ricostituiti in loco; spicca, per originalità e interesse, quella elaborata
Liritzis ha analizzato campioni estratti dai blocchi di dall’Ing. Mario Pincherle e illustrata nei suoi
pietra, sfruttando la tecnica a raggi X, e ha pregevoli lavori di ricerca25. Secondo questa ipotesi
individuato le seguenti peculiarità: i costruttori egizi sfruttarono, per trasportare gli
- il materiale principale di cui sono composti i blocchi enormi blocchi di pietra, del peso superiore a 5
di pietra è rappresentato da graniti rosa, bianchi e tonnellate ciascuno, dei piani inclinati (lungo i fianchi
neri, con vari tipi di rocce calcaree delle piramidi), sui quali furono fissate enormi slitte
- nei blocchi di pietra sono stati individuati centinaia che venivano mosse grazie alla dilatazione di cubi di
di migliaia di fossili di nummuliti (protozoi marini legno bagnati con acqua (i cosiddetti legni corti). I
diffusi tra 33 e 55 milioni di anni fa) e questi calcoli effettuati dall’Ing. Pincherle dimostrarono che
rappresentano circa il 40% del totale del volume dei i piani inclinati avrebbero avuto una lunghezza
blocchi di pietra massima di circa 100 m. mentre per impiegare un
- i fossili sono disposti nei blocchi di pietra secondo meccanismo come quello dei tronchi di legno
uno schema che si può definire casuale e bagnati, gli Egizi avrebbero dimostrato, in tal modo,
omogeneo, che corrisponde alla loro collocazione di saper ragionare in termini infinitesimali, perché la
originale, per cui da ciò si deduce che i blocchi non piccola dilatazione del cubo di legno si sarebbe
furono polverizzati ma lavorati24. sommata a quella di numerosi altri cubi generando
lo spostamento del masso situato sulla slitta. Con
42
un apposito modellino realizzato in scala 1:25, che fu un vero e proprio piano architettonico che si
bagnando 50 cubi di legno, Pincherle dimostrò che sviluppò nel corso della III e IV dinastia per quasi
lo spostamento di circa 5 cm di una pietra levigata di 200 anni dal 2680 a.C. circa fino al 2500 a.C. circa,
32 cm equivaleva, all’incirca, allo spostamento di un e che determinò la costruzione anche di altre
masso di 8 m per circa 1,25 m e in tal modo, piramidi (Saqqara, Dahshour, Meidum); la
quantomeno, Pincherle dimostrò che un mancanza di prove documentali certe (come papiri
meccanismo del genere fosse, in linea di principio, che illustrino in modo specifico la costruzione) a cui
possibile da impiegare per spostare blocchi di si aggiungono solo in parte ritrovamenti di steli che
pietra, senza nessuna fatica eccessiva, anche se dimostrano una possibile evoluzione nella
comunque, una volta giunti in cima ai corsi di conoscenza dell’uso delle pietre e dei materiali da
muratura, la pietra doveva essere messa in costruzione (come la stele della Carestia) non
posizione con l’ausilio di un elevato numero di hanno fatto altro che alimentare ulteriormente il
operai. Una recente scoperta realizzata da un team mistero intorno alle conoscenze ingegneristiche
di ricerca della Fom dell’Università di Amsterdam effettive degli Egizi, sebbene sia chiaro con assoluta
(nel 2014) ha dimostrato, invece, che gli Egizi certezza che i costruttori poterono anche usare
trascinarono i blocchi di pietra, pesanti oltre 5-10 particolari tecniche di costruzione “ad hoc” che
tonnellate, normalmente su slitte trainate sulla furono integrate, di volta in volta, con l’ausilio di
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
sabbia ma facendo uso di una tecnica di riduzione cambi di tecnica a seconda delle situazioni; con
dell’attrito della sabbia versando quantità standard questo si intende dire che se gli studiosi sono
di liquido (acqua) in modo tale da ridurre l’attrito di disposti, anche solo parzialmente, ad ammettere
circa il 50%. La quantità di acqua veniva versata da che i blocchi di pietra furono in parte costruiti in loco
uno o più “addetti” sistemati sulle slitte, in cui erano con la tecnica geopolimera, questa non fu
posizionati i pesanti blocchi di pietra o le statue, comunque utilizzata per i blocchi più grandi, come
trainate dagli operai in maniera tale da sfruttare quelli situati nella Camera del Re e al di sopra di
l’effetto di riduzione dell’attrito, a dimostrazione del essa, nei quali le analisi condotte hanno dimostrato
fatto che gli Egizi avevano una forte esperienza che si trattava di calcare naturale. L’interpretazione
delle tecniche di trasporto su superfici sabbiose. La delle capacità ingegneristiche degli antichi Egizi,
tecnica fu addirittura descritta in un dipinto che fu quindi, comporterebbe in parte l’attribuzione agli
realizzato con immagini e descrizione geroglifica stessi di una sorta di “flessibilità” tecnica che si
nella tomba di Djeutihotep, risalente all’incirca al sarebbe sviluppata nel tempo, con un percorso
1850 a.C., anche se ovviamente non è possibile tecnico che partendo dalle mastabe e passando per
sapere se tale tecnica fosse effettivamente un ampliamento delle stesse, sarebbe infine sfociato
conosciuta solo in quell’epoca od anche in epoche nella costruzione delle piramidi a facce lisce. A
più remote26. questo percorso di natura storico – architettonica si
affianca, quindi, un altro percorso di natura tecnico –
ingegneristica in cui, di volta in volta, i costruttori
avrebbero modificato le tecniche di costruzione per
ottimizzare i risultati, sfruttando blocchi di pietra di
dimensioni e peso variabili con tecniche che
possono variare da un edificio all’altro, ottenendo
comunque risultati straordinari in termini di stabilità
delle strutture ed estetica architettonica. Nel corso di
! oltre un secolo di studi e analisi sono state elaborate
Fig. 21 dipinto nella tomba di Djeutihotep, 1850 a.C. diverse ipotesi sulle tecniche di costruzione, ognuna
delle quali presenta elementi favorevoli e di criticità
CONCLUSIONI abbastanza forti, come l’ipotesi delle rampe che, pur
essendo a tutt’ oggi la più accreditata nella comunità
Le ipotesi, relative alle modalità con cui furono scientifica, presenta notevoli difficoltà interpretative
costruite le piramidi di Giza, analizzate in questo legate principalmente alla notevole lunghezza che
breve lavoro, dimostrano innanzitutto le notevoli avrebbero dovuto presentare in rapporto alla
difficoltà interpretative che devono affrontare ancora pendenza da coprire, creando, presumibilmente,
oggi gli studiosi per comprendere appieno quello problemi di stabilità delle strutture stesse. Le ipotesi
43
alternative, tra cui quella delle rampe interne di sollevamento interno dei blocchi stessi. Anche le
Houdin, sono a loro volta, ipotesi estremamente ultime importanti scoperte realizzate dai fisici
importanti, che devono essere attentamente vagliate dell’Università di Amsterdam nel 2013-14 (e
dalla comunità scientifica nella speranza di supportate da parte degli archeologi) permettono
individuare proprio quel mix di tecniche solo di stabilire con certezza che per il trasporto
ingegneristiche che potrebbero essere state esterno dei blocchi, in fase di allocazione delle
utilizzate, nel corso del tempo, per portare a termine risorse sul cantiere, furono impiegate le slitte a
un progetto così grandioso. Infatti ciò che va traino “agevolato” ma questa tecnica riguardò solo il
attentamente valutato, dagli studiosi, è proprio la trasporto esterno dei blocchi mentre rimane fuori da
possibilità che gli Egizi non abbiano impiegato un questa ricerca l’ambito più complesso, riguardante
unico standard tecnico (immobile nel tempo) ma che le tecniche di sollevamento dei blocchi ad oltre 80 -
tali standard produttivi si siano evoluti al pari dei 100 m di altezza; per queste vale comunque l’ipotesi
progetti stessi, dimostrando, in tal modo, il notevole che i blocchi siano stati trascinati, con la stessa
spirito di adattamento che avevano i costruttori, che tecnica, anche in pendenza sulle rampe di carico,
potrebbero, almeno in parte, aver impiegato i canali sebbene dai pochi ritrovamenti disponibili si
interni della piramide per realizzare un ascensore ad comprenda che lo spostamento dei blocchi avviene
acqua fino all’altezza di circa 40 m, per poi passare su percorso lineare. Semmai è importante ricordare
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
all’impiego di una rampa a spirale per raggiungere che questa ricerca apre orizzonti nuovi legati alla
le parti alte dell’edificio, impiegando le macchine a conoscenza che gli Egizi potevano avere delle
doppio shaduf previste da Houdin; in tal modo, per tecniche idrauliche, aprendo la possibilità di
poter realizzare un progetto con tali tecniche, considerare l’importante ruolo che possa aver avuto
avrebbero solo dovuto disporre di un raccordo tra l’acqua come tecnica di trasporto dei blocchi di
plateau di posizionamento blocchi e l’imbocco della pietra. Inoltre occorre ricordare che le diverse teorie
rampa a spirale, facilmente raggiungibile con elaborate richiederebbero un’importante opera di
macchine come quelle previste da Houdin. Il integrazione (tra di esse), in una sorta di sforzo
ritrovamento di incavi nella struttura esterna della interdisciplinare, allo scopo di unire i diversi aspetti
piramide all’altezza di circa 80 m dimostrò che vi era architettonici, ingegneristici e culturali della civiltà
un possibile punto di intersezione tra le rampe egizia che non sono stati adeguatamente
interne (che ruotavano lungo la struttura) e i lati rappresentati nelle varie ipotesi considerate. A
della piramide, in cui potevano essere posizionati gli distanza di circa cinquemila anni gran parte dei
shaduf di sollevamento e rotazione dei blocchi di misteri di questa grande civiltà antica sono ancora di
pietra. Se queste macchine operavano all’altezza di fronte a noi come un enigma di difficile risoluzione,
oltre 80 m e precedentemente i blocchi di pietra poiché le svariate ipotesi elaborate nel corso del
avevano “viaggiato” in ascensori idraulici (fino a tempo non hanno permesso, per quanto importanti
raggiungere almeno l’altezza di 43 m) si può e ben delineate, di risolvere tutte le questioni
ipotizzare realmente che un progetto come la controverse che ancora permangono in campo, al
costruzione di un edificio piramidale possa essere punto che ancora ad oggi non è possibile dire con
stato un progetto estremamente complesso ma certezza le modalità con cui furono realizzate le
realizzato in modo sufficientemente agevole dagli piramidi di Giza.
Egizi. L’ipotesi della costruzione interna è stata
sostenuta non solo da Jean Pierre Houdin e da Bibliografia Essenziale e note bibliografiche:
Manuel Minguez ma anche dall’Ingegnere Gallese
Peter James, esperto di manutenzione di siti antichi, 1 A. ALTENMULLER, A.M. MOUSSA STUDIEN
a dimostrazione del fatto che tale ipotesi trova ZUR ALTAGYPTISCHEN KULTUR 1991
credito, se non tra gli archeologi, almeno tra gli 2 STOCKS, A. DENYS EXPERIMENT IN
esperti di tecniche ingegneristiche antiche. La AEGYPTIAN ARCHEOLOGY ROUTLEDGE 2003
mancanza di certezze sul ritrovamento di manufatti 3 M. ISLER, STICKS, STONES AND SHADOWS:
e di attrezzi da lavoro, a cui si accompagna il BUILDING THE EGYPTIAN PYRAMIDS
ritrovamento di parti di slitte di legno, ha fatto UNIVERSITY OF OKLAHOMA PRESS 2001
propendere per il trasporto su slitte, per quanto 4 ERODOTO, LE STORIE RCS LIBRI 2006
concerne, si intende, il trasporto esterno dei blocchi 5 ERODOTO, LE STORIE RCS LIBRI 2006
mentre ben poco è emerso per il trasporto e il
44
6 DIODORO SICULO, BIBLIOTECA STORICA ED.
SONZOGNO 1820
7 STRABONE, DELLA GEOGRAFIA, LIBRO XVII Note tecniche: le immagini e i disegni con copyright
ED. MOLINA 1835 Aspis sono state realizzate da Giuseppe Badalucco
8 PLINIO IL VECCHIO, STORIA NATURALE, e sono puramente indicative; tali raffigurazioni non
XXXVI 75-82 A CURA DI CHIARA LEFONS ED. sono in scala
SILLABE 2000
9 M. LEHNER, THE COMPLETE PYRAMIDS ED.
THAMES AND HUDSON N. YORK 1997
10 M. LEHNER, THE COMPLETE PYRAMIDS ED.
THAMES AND HUDSON N. YORK 1997
11 U. HOLSCHER, DAS GRABDENKMAL DES
KÖNIGS CHEFREN VERÖFFENTLICH UNGEN
DER ERNST VON SIEGLIN EXPEDITION IN
AGYPTEN LEIPZIG 1912
12 A. DIETER, BUILDING IN EGYPT PHARAONIC
STONE MASONRY OXFORD UNIV. PRESS 1997
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
CRIPTOZOOLOGIA
Intervista a Lorenzo Rossi
di Roberto Bommarito
tutti quelli dei quali l’uomo ha una conoscenza
indiretta tramite quelle che lui definiva “prove
circostanziali”, cioè indizi da un lato non sufficienti a
dimostrare l’esistenza di questi animali, ma dall’altro
abbastanza interessanti per giustificare la ricerca di
questi ultimi. In sintesi lo scopo della criptozoologia
doveva essere quello di partire dagli indizi (impronte
sul terreno, testimonianze oculari, fotografie
indistinte, leggende, dipinti, etc.) e verificarne la
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
prove circostanziali;
IL MITO DI CRISTO
nel Vangelo gnostico di Tommaso
di Domenico Rosaci
Tra i tanti Vangeli esistenti, quello denominato "di Ancora una volta, come nel Vangelo di Giovanni,
Tommaso" meglio si presta ad illustrare Gesù si configura come il “portatore del Logos”,
efficacemente il mito di Cristo. Infatti, tale vangelo quello Spirito divino che altro non è che conoscenza
contiene una versione particolarmente sintetica dei delle cose segrete.
contenuti del Cristianesimo delle origini. Tali L'osservazione che qui facciamo, centrale nel nostro
contenuti, pur essendo essenzialmente identici a studio, è la seguente.
quelli proposti dai vangeli canonici, vengono illustrati Concepire la vita come il possesso di una
in maniera “esoterica”, ovvero quali conoscenze conoscenza esoterica, e la morte come una sua
riservate solo ad una cerchia di discepoli iniziati. assenza, era il principale contenuto dell'antica
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
Il Vangelo di Tommaso è stato rinvenuto in forma Religione Naturalistica della Dea, di cui abbiamo già
completa nel 1945 in Egitto, a Nag Hammadi, su un parlato. Una religione adottata dagli antichi
documento papiraceo in lingua copta. Se ne agricoltori neolitici nell'Europa mediterranea, in
conoscevano già alcuni frammenti di una versione Egitto, in Mesopotamia, in India e in Cina.
greca riportata su alcuni papiri scoperti nel 1897 ad In epoca storica, passando nelle culture degli
Ossirinco, in Egitto. indoeuropei e dei semiti, ma anche nelle stesse
La versione copta è presumibilmente risalente al IV culture originarie che si trasformarono in senso
secolo Dopo Cristo, ma l’originale versione in greco patriarcale anche in quei casi in cui non ci fu
è sicuramente precedente, ed è fuori di dubbio che nessuna invasione vera e propria (è il caso
essa circolasse nei primissimi secoli del dell'Egitto), la "conoscenza segreta" fu codificata in
Cristianesimo insieme ai Vangeli che furono scelti culti e testi sacri che ci sono direttamente pervenuti.
da Ireneo per essere inclusi nel Canone. Ad esempio, nel "Libro dei Morti" egiziano si afferma
Il Vangelo di Tommaso comprende circa un con chiarezza che l’uomo che muore deve essere
centinaio di “detti” (loghia) attribuiti a Gesù Cristo. stato iniziato ai segreti della morte.
Ognuno di tali detti inizia con la formula “Gesù Questa iniziazione consiste nel conoscere le
disse”. risposte alle domande che le creature dell’aldilà gli
Il primo di tali detti recita: “Queste sono le parole porranno. Grazie a queste risposte, egli potrà
segrete che Gesù il Vivente ha detto e Didimo vincere la morte, per risorgere a nuova vita come
Giuda Tommaso ha trascritto.” Osiride.
Fin dall'incipit appare quindi evidente che il Vangelo Era fondamentale quindi per gli Egizi la conoscenza
si presenta come un racconto esoterico, poiché le delle "parole sacre", che erano quelle contenute
parole sono “segrete”, e quindi riservate ai soli negli inni intonati dai sacerdoti, e nelle formule
iniziati. Inoltre, si chiarisce fin dall'inizio che Gesù stesse del Libro dei Morti, recitate ad
sia da considerarsi "colui che realmente vive", in accompagnamento dell’anima del defunto.
ovvia contrapposizione con una qualche altra Appare difficile non notare il collegamento tra
tipologia di uomo, che andrà invece considerato questo modo di vedere la "morte", che noi in questo
"morto". libro definiamo genericamente "gnostico", ed il
E' Tommaso stesso a spiegarci quale sia tale concetto di “superamento della morte” grazie al
tipologia di uomo, visto che immediatamente dopo Logos proposto nel Vangelo di Tommaso.
l'incipit si fa affermare a Gesù che “chiunque trova Il vero centro di questo insegnamento è contenuto
la spiegazione di queste parole non gusterà la nel "Detto 3" del Vangelo, in cui Gesù dice: "Il
morte”. Regno è dentro di voi ed è fuori di voi. Quando
"Vivere" è dunque una metafora per "conoscere". conoscerete voi stessi, sarete conosciuti e saprete
Vive chi ha la conoscenza, e la conoscenza è che siete figli del Padre Vivente."
proprio ciò che il Vangelo veicola.
53
Si parla quindi qui, come anche nei Vangeli
Canonici, di un "Regno", che inequivocabilmente E' quindi la conoscenza, derivante dallo studio e
rappresenta la condizione in cui l’uomo realizza la dalla riflessione "sulle cose immortali", che conduce
propria completa felicità. alla felicità. E il simbolo attraverso cui Platone
Questo Regno, diversamente dai concetti di Divinità descrive metaforicamente la "vera conoscenza" è la
o di Paradiso, propri delle Religioni Storiche, non è Luce, come bene possiamo leggere in un altro
trascendente, ovvero non si trova "fuori" dell'Uomo. famoso dialogo: La Repubblica.
Al contrario, esso è immanente al complesso Uomo- In questo dialogo, si narra d uomini prigionieri in una
Natura stesso, ovvero non si trova "dentro" oppure caverna, incatenati alle gambe e al collo, e quindi
"fuori", ma bensì "dentro e fuori". impossibilitati a volgere lo sguardo dietro di loro,
Si vuole cioè intendere che la felicità, che è anche dove c'è un fuoco che arde. Tra la luce del fuoco e i
scoperta della divinità, si consegue nella perfetta prigionieri vi è un muricciolo che costeggia una
fusione della coscienza umana con la Natura. strada, e sula strada alcuni uomini si muovono e
Questa era proprio la principale convinzione parlano, portando sulle spalle statue che raffigurano
dell'antica religione naturalistica. uomini. Gli uomini incatenati non possono
Il Vangelo di Tommaso prosegue con la descrizione, conoscere la vera esistenza degli uomini sulla
da parte di Gesù, delle caratteristiche di questo strada, ma percepiscono solo l'ombra delle statue
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
Regno. Esso è il “Luogo della Vita”, e la che il fuoco proietta sulla parete di fronte a loro, e
“Luce” (Detti 4 e 12). l'eco delle voci. Quelle ombre e quell'eco
Questo modo di esprimersi è evidentemente costituiscono per i prigionieri la "realtà". Ma se uno
ereditato dal linguaggio platonico, e più dei prigionieri potesse finalmente liberarsi dalle sue
precisamente dal "Timeo". Nel Timeo, Platone cerca catene, potrebbe scavalcare il muro e volgere lo
di eliminare la separazione fra il mondo superiore sguardo verso il fuoco, e alla sua luce vedere
delle Idee, e il mondo delle forme o della realtà adesso l'esistenza degli uomini veri. Se poi
sensibile, al quale appartiene anche l'uomo mortale. ipotizziamo che il nostro prigioniero si avventuri al di
A collegare i due mondi è la figura del Demiurgo, là del muro, fuori dalla caverna, possiamo
una sorta di divino "artigiano", che plasma la immaginare come egli resterebbe in un primo
materia dando forma alle idee, mosso dall'Idea momento abbagliato dalla luce del Sole e poi,
Somma, il Bene. Il Timeo (che prende il nome dal abituandosi, vedrebbe le cose stesse e infine,
protagonista dell'opera, probabilmente il filosofo prima riflessa in una pozza d'acqua, poi con i suoi
locrese Timeo) è un libro sapienziale, nel senso che propri occhi, vedrebbe il Sole
intende trasmettere la conoscenza della realtà, In questo mito, la luce del fuoco rappresenta la
insieme a quella circa l'origine di tale realtà, fino ad conoscenza, mentre gli uomini oltre il muro
arrivare a contenuti propriamente escatologici. simboleggiano le cose come realmente sono, la
Platone espone con chiarezza come l'uomo possa verità, contrapposte alle statue che sono solo
ottenere la felicità: imitazioni della verità. Le ombre delle statue
simboleggiano l'interpretazione che i sensi
Per chi dunque si occupi di passioni e di contese e forniscono delle cose stesse, ovvero l'opinione pura.
in esse si affligga, inevitabilmente tutte le sue La luce, in un primo tempo quella del fuoco poi
opinioni saranno mortali, e neanche il più piccolo quella del Sole, chiarirà all'uomo ex prigioniero che
particolare trascurerà per diventare il più possibile esiste una conoscenza soprasensibile
mortale, incrementando appunto tale parte: chi rappresentata dalle statue, e che persino questa
invece si è occupato dello studio della scienza e conoscenza ha vari gradi di "verità", perché le
delle riflessioni sulla verità ed ha esercitato statue sono meno reali degli uomini di cui sono
soprattutto questa parte di se stesso a riflettere sulle immagine. Inoltre comprenderebbe che solo
cose immortali e divine, se viene a contatto con la apparentemente il fuoco dentro la caverna è la
verità, è assolutamente necessario che, per quanto causa della conoscenza che adesso possiede,
sia ammesso dalla natura umana, prenda parte perché fuori dalla caverna c'è una luce ben più forte,
dell'immortalità, senza trascurarne neppure una da cui proviene ogni conoscenza, persino quella del
parte, e, come colui che venera una divinità e fuoco. Per Platone il Sole rappresenta il Bene.
mantiene in ordine il divino che abita in sé, sia Per capire quanto di tale visione gnostica si ritrovi
particolarmente felice. nei Vangeli, si consideri l'episodio della guarigione
54
del cieco di Gerico, riportato nel Vangelo di Marco conoscenza, "non è nato da donna". Quindi per
(Marco 10:26-42). Si descrive che il miracolo Tommaso la divinità non si incarna, nè mai si
avvenne fuori Gerico, ed il cieco sedeva al margine incarnerà. Il Logos è Spirito, essenza ideale, non è
della strada. La strada rappresenta generalmente un Dio antropomorfo, e Cristo è colui per mezzo del
un percorso, ed in senso spirituale, una via sulla quale il Logos si esprime, e non è il Logos incarnato
quale acquisire conoscenza. Il cieco però è fermo, come gli attuali cristiani pretendono di avere
non cammina per via della sua cecità. Si limita a interpretato.
mendicare, ovvero a dipendere dagli altri. Quando L'importanza del Cristo sta dunque nei suoi
però su quella strada passa Gesù, il Cristo, il cieco insegnamenti, nel Logos, mentre colui che li
avverte la presenza di un'occasione, intuisce la pronuncia è solo un personaggio simbolico,
possibilità di porre fine a quella sua condizione di letterario.
staticità. "Gesù" significa "Dio salva". Quindi il cieco Il centro dell'insegnamento del Cristo è che la Via
chiama Gesù per nome, invocando la salvezza. Ma per arrivare al Regno è l’abbandono delle cose
Gesù è il Logos, impersona lo Spirito Santo, ed materiali a vantaggio di quelle spirituali (Detto 24).
allora anche il Vangelo Canonico di Marco spiega Quindi, viene proposto un percorso di ascesi
quale sia il mezzo tramite il quale Gesù porta la spirituale che risolve l'originale duopolio Uomo-
salvezza. Egli apre gli occhi al cieco, ovvero gli fa Natura nell’unità della Natura stessa, in modo tale
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
vedere la luce. E la luce non può che rappresentare, che "l’interno sia come l’esterno, l’alto come il
in un contesto simile, la conoscenza (gnosi). basso, il maschio come la femmina." (Detto 27).
Incidentalmente, notiamo che Marco ci informa che Quindi il significato più profondo del Vangelo di
il cieco si chiamava Bartimeo, ovvero "figlio di Tommaso sta proprio nella risoluzione delle
Timeo". Un riferimento possibile (ma è solo una mia individualità nel Tutto, riproponendo attraverso il
supposizione) al celebre dialogo platonico. mito di Cristo l’unità taoista di Yin e Yang.
Nel Vangelo di Tommaso, si dichiara che il In questo mito, il profondo insegnamento delle
raggiungimento del Regno (la gnosi) può avvenire antiche religioni della Natura, mediata attraverso le
solo quando l’Uno, l’"Ego Cosciente", si unisce al riflessioni filosofiche del razionalismo greco, e
Tutto che lo circonda e diventa Due (Detto 12). Il definitivamente risolta nel mondo ideale di Platone.
Dualismo, proprio delle Religioni della Natura, è Tommaso fa dire a Gesù che egli si è manifestato
quindi il centro del messaggio evangelico di "nella carne" ai discepoli (Detto 33), significando
Tommaso. Non si tratta quindi di alcuna Trinità, che attraverso Cristo parla il Logos, lo Spirito della
come erroneamente interpretato dal Credo di Nicea Divinità Naturale.
e quindi dalle moderne Chiese Cristiane, ma invece Questo introduce alla natura iniziatica del mito di
dell’antica contrapposizione-fusione Uomo-Natura. Cristo, come espresso nel Detto 47, in cui Gesù
L’uomo trova la sua completa realizzazione solo in esorta i discepoli dicendo loro "Siate Viandanti".
tale fusione. Che la natura della divinità sia L’"itineranza" è condizione essenziale di colui che
dualistica e non trinitaria è ulteriormente confermato ricerca, che è sempre in eterno viaggio. E ancora,
nel Detto 35. nel Detto 54, Gesù precisa che solo il "solitario",
Inoltre un altro insegnamento che viene espresso colui che avrà fatto ritorno all’Anima del Mondo,
nel Vangelo di Tommaso riguarda l’inutilità di potrà trovare il Regno.
penitenze e sacrifici come il digiuno, nocivi per il Il Detto 55 chiarisce poi la Natura degli uomini. In
corpo e quindi offensivi per la Natura. E inoltre, fatto esso Gesù dice ai discepoli: "Se vi domandano: "Di
che risulterà sorprendente per gli attuali credenti, si dove siete venuti?", rispondete: "Siamo venuti dalla
afferma l'inutilità della preghiera, perché insensato Luce, dove la luce si è originata da se stessa. Essa
chiedere un aiuto dall’esterno quando si è già "fusi" è sorta e si è manifestata nella nostra immagine".
con la divinità. Quello che è importante fare è invece Se vi domandano: "Che cosa siete voi?",
solidarizzare col prossimo, ed aiutare chi soffre rispondete: "Noi siamo i figli e gli eletti del Padre
(Detto 15). Vivente". Se vi domandano: "Quale segno del vostro
Ma a levare ogni dubbio sulla derivazione gnostica Padre è in voi?", rispondete loro: "È un movimento e
del Vangelo di Tommaso e sulla natura della Divinità una quiete."
di cui esso tratta, c'è l'affermazione avanzata nel Viene quindi affermato che l’uomo ha natura divina,
Detto 16, in cui si afferma che il Padre, ovvero la e che la manifestazione di tale natura sta
Divinità a cui si giunge mediante il processo di nell’intelligenza che opera permettendo all’uomo
55
stesso di riacquistare in ogni momento l’unità con la sufficiente per giungere a Dio, come evidentemente
sua origine. Il moto e la molteplicità che gli uomini gli Ebrei farisaici hanno sempre creduto. La
ed il mondo naturale rappresentano è quindi solo parabola del giovane ricco riportata sia in Matteo 19,
"apparenza", "opinione", che si ricompone nella 16-22 che in Marco 10, 17-22 lo chiarisce
quiete dell’assoluta immobilità dell’Essere-Dio. perfettamente, sottolineando che l'unica condizione
Ritroviamo qui, in maniera assolutamente evidente, sufficiente per la salvezza è seguire il Cristo, ovvero
la concezione platonica di un mondo materiale il percorso iniziatico ("io sono la Via, la Verità, la
"copia" di quello ideale. Vita).
In sostanza, possiamo ragionevolmente affermare E con ancora più forza Gesù dice, nel Vangelo di
che il Mito di Gesù, come riportato nel Vangelo di Tommaso (Detto 84): "Io sono la Luce: quella che
Tommaso, appare come una interpretazione sta sopra ogni cosa; io sono il Tutto: il Tutto è uscito
platonica dell’antichissima visione dell’Uomo- da me e il Tutto è ritornato in me. Fendi il legno, e io
Natura, che era stata propria delle antiche sono là; solleva la pietra e là mi troverai."
popolazioni degli agricoltori neolitici. La Natura Risulta ovvio che questa stessa cosa possa dirla
stessa viene idealizzata, diventando il prototipo del ogni uomo che abbia compreso il messaggio del
mondo materiale che è soltanto una sua "copia". Cristo, perché è ovvio che se il Tutto è dentro il
L’uomo "materiale" vive nella natura materiale, e legno e la pietra, è anche in ogni uomo.
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
LA CONNECTION EXTRATERRESTRE
Pseudo eterodossia e fumus persecutionis, spine nel fianco dell’ufologia
di Pier Giorgio Lepori
Dieci anni fa circa, intorno a luglio 2005, scrissi un Nella realtà, sia sotto un profilo sociologico che
articolo per conto di Edicolaweb a proposito degli antropologico, gli individui abdicano alla riflessione
enigmi biologici e inerenti civiltà tecnologizzate quando si divertono, sono distratti e al contempo
legati alle cicatrici del pianeta Marte. Si trattava vivono condizioni economiche favorevoli: il latino
della recensione al libro di Graham Hancock panem et circenses è antonomasia della
L’enigma di Marte (ediz. Il Corbaccio – 1997) demagogia.
correlata di considerazioni personali espresse sulla Non è semplice far crollare il presupposto
scorta di altri testi legati in qualche maniera al complottista poiché pur essendo un presupposto
saggio di Hancock. errato è molto radicato nelle coscienze, difficile
Al tempo ero ancora convinto dell'esistenza fisica di crearvi uno spartiacque chiaro tra illusione e realtà.
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
Atlantide nonché della correlazione astronomica tra Il dubbio quindi è: ma non è che panem et circenses
al-Jizah e Cintura di Orione, più nota come TCO risieda proprio all'interno di sigle come il CUN o il
(Teoria della Correlazione con l'Orione), una tra le MUFON?
suggestioni più radicalizzate pseudo-eterodosse. E' possibile che operi – approfittandone - una
Tra le invettive più feroci di certa ufologia descritta contro-informazione iperbolica, forte di ufologia
come 'acciaio e bulloni', vi è quella cosiddetta legata all'evoluzione storica affatto inconscia?
‘complottista’ portata contro 'Loro', 'Them', una E qualora fosse vero: perché?
fantomatica Spectre capeggiata solitamente dagli Partiamo dal primo quesito legato all’incubo ‘Them’,
Stati Uniti e seguita a ruota da altre potenze sul vero e proprio fumus persecutionis, fondamento
campo, di dubbia identità, spesso trasversali che si della dietrologia complottista. Non è vero che la
ciba di occultamenti correlati ad interessi economici superpotenza statunitense – ad esempio – si
basati sul controllo delle masse da tenere nel comporta come agente contro-iniziatico. Un testo
terrore, ciò al fine di imporre legislazioni caustiche illuminante, addirittura del 2003 edito da Bruno
della libertà d'espressione e al contempo impositive Mondadori, ‘La vita nell’universo’ può cambiare il
di politiche economiche restrittive con lo scopo di punto di vista ‘malato’. Gli Autori, il geologo Luigi
'non far pensare troppo' gli individui, tenendoli Bignami assieme all’astrofisico Gianluca Ranzini e
mentalmente e socialmente impegnati a al fisico Daniele Venturoli, sono i co-fondatori del
sopravvivere. Nei primi Anni 2000 ebbi modo di Centro Studi di Esobiologia all’interno della Società
leggere un documento strategico Telecom Italia Italiana di Scienze Naturali.
firmato Roberto Colaninno (sorvolo sulla fonte Nel testo sono riportate numerose sigle di studio,
d’informazione per motivi di privacy) in cui oltre al classico SETI Institute (Search for Extra-
necessitava il crearsi di un ‘clima critico’ all’interno Terrestrial Intelligence), in questo settore.
dell’Azienda al fine di tenere le ‘risorse sotto Lo spostamento è chiaro: gli studiosi sono passati
pressione’ poiché solo in un contesto simile è dalla spasmodica quanto inconcludente (tranne il
possibile lo ‘sviluppo di idee’ e la crescita
professionale dei soggetti. Non è un caso che il
salto qualitativo sia tecnologico che di pensiero
l’umanità lo abbia compiuto negli ultimi 200 anni,
grazie a stimoli epocali assai ravvicinati a partire
dalla Rivoluzione Industriale e transitando attraverso
ben due guerre mondiali l’una a venti anni esatti
dall’altra.
57
segnale ‘Wow!’ risalente al 15 agosto 1977 presso il profilazione adatta allo sviluppo dell’intelligenza.
SETI) ricerca di forme di vita intelligente, L’esobiologia non tiene conto minimamente di un
organizzata e tecnologicamente avanzata, ad una disegno complottista planetario se non addirittura
ricerca progressivamente estesasi a qualsiasi epocale, esteso nei decenni addirittura millenni
forma, tipologia di vita ovvero all’esistenza stessa di antecedenti ‘l’intuizione’. Si parlava di sigle.
Premesso che la presenza di acqua è conditio sine
qua non per l’attivazione di processi biochimici di
qualunque tipo (le colonie di polpi o i gamberi albini
che sintetizzano sostanze in ambiente alcalino
vicino alle bocche eruttive termali di Lost City tra
l’Atlantico e l’Indiano sono molto indicative), gli
States – in particolare la NASA - dispongono di
‘cercatori d’acqua’ ad alta quota: sono aerei ad uso
scientifico come il KAO (Kuiper Airborne
Observatory) oppure il nostrano (proprietà ESA) ISO
(infrared Space Observatory) montato a bordo di
satelliti con tutte le incredibili scoperte effettuate e
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
1 L. Bignami, G. Ranzini, D. Venturoli La Vita nell’Universo – Bruno Mondadori 2003 – rif. pag. 121
2 I. Asimov – Civiltà Extraterrestri - Saggi Oscar Mondadori 1989
3 Ibid. La Vita nell’Universo – pagg.130 e segg.
4 Ibid. La Vita nell’Universo – pagg.132 e note a piè di pagina
58
- precisa volontà di rimestare nel torbido per tenere
alta l’attenzione e non solo a scopi di business ma
anche sociali, politici dove per ‘politica’ intendo il
termine nel senso stretto:
Continuiamo. Cito direttamente dal testo:
- ‘modalità di governance dell’etica, della
- Per sottolineare l’importanza delle ricerche morale e della psicologia di massa’.
concernenti i pianeti extrasolari (e la relativa
ricerca di acqua N.d.A.) basta un dato: Un atteggiamento usuale di chi crede
attualmente sono in corso, in fase di l’Eterodossia un dispositivo anti-Ortodossia: non
realizzazione o in progetto qualcosa come è così, l’Eterodossia è un comportamento,
60 programmi diversi finalizzati alla loro un'etica, si basa sul cambio di punto di vista.
scoperta con tecniche differenti.5 Significa ‘opinione diversa’ non ‘opinione giusta’.
Bisognerebbe spiegargli che l’ufologia ‘motori e
Gli Autori scrivono ciò tra il 2001 e il 2003, tempo in bulloni’ è rimasta con lui e Mauro Biglino ed è
cui svilupparono il testo pilota di questo articolo. ormai scomparsa a partire dalla conversione di
Leggiamo quali, tra i 60 suddetti, vengono illustrati J. Allen Hynek post-Blue Book e se mai
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
Bibliografia essenziale
63
Ogni tanto mi sento un po' Fox Mulder nel rincorrere non del tutto spiegabile. Va tutto preso con la giusta
casi che agli occhi dei più sembrano quantomeno dose di dubbio proprio per la mancanza di testimoni
strampalati, inclassificabili, inconsueti in un mondo diretti ma questo vale per molti argomenti che non
inconsueto. Ciò che mi guida, un po' come devono per questo essere accantonati.
succedeva all'agente del Fbi, ormai prossimo al Entriamo ora nel dettaglio degli avvenimenti. Quello
ritorno sugli schermi, è l'intuizione che dietro queste che segue è il primo resoconto completo che ci
“anomalie” vi si nasconda un filo conduttore che risulta, anche se le voci su Spring Heeled Jack già
potrebbe aiutare a comprendere qualcosa del vasto circolavano.
mistero del paranormale. Dopo anni spesi
nell'inseguire i dischi volanti in quanto tali, il mio Spring Heeled Jack.
approccio è mutato verso una prospettiva più
fortiana verso questi temi, secondo la quale nulla 20 febbraio 1838. Protagonista principale è Jane
può essere veramente tralasciato, purché venga Alsop, diciottenne che vive insieme alla famiglia in
affrontato con serietà ed obbiettività. un cottage poco fuori Londra. La scena di svolge di
Nel caso specifico ho voluto mettere in relazione sera, dopo il tramonto. Qualcuno suona il
due casi molto particolari che a mio parare hanno campanello e Jane esce a vedere chi suonasse a
dei punti di contatto, se non altro nella loro unicità. quell'ora. Raggiunge il cancello, poco distante dalla
Mi riferisco alle apparizioni del Mothman ( L'uomo
falena ) e del più antico Spring Heeled Jack ( Jack
dai tacchi a molla ).
Il primo ha terrorizzato i cittadini di Point Pleasant
nel 1967, il secondo sopratutto sventurate ragazze
della Londra di fine '800. La maggior parte delle
informazioni sul primo derivano principalmente dal
lavoro di John Keel che ha vissuto in prima persona
gli eventi tragici associati all'Uomo Falena ( storia
che varrebbe da sola la pena di essere analizzata )
mentre per quanto riguarda lo Spring Heeled Jack
mi sono affidato alle notizie dei giornali dell'epoca. casa, dove trova una persona piuttosto alta che le
In questo sono stato facilitato dal lavoro di Mike dice di essere un poliziotto e di aver catturato Spring
Dash che ha raccolto tutte le testimonianze Heeled Jack. Con tono concitato le chiede una
disponibili. C'è anche da dire che Dash lo ha fatto lampada. La ragazza corre in casa e torna
con l'intento di demistificare questo personaggio, di dall'uomo con un candela. Quando questi la prende
attirare l'attenzione della polizia. A questo punto postazioni di guarda ed avrebbe passato la sua
Jack Sparisce. ( The Times 22 febbraio 1838 ). Oltre fredda mano metallica sul volto delle sentinelle, per
all'episodio paradossale di per se, è interessante poi fuggire saltando oltre le mura. I militari
notare che forse il nome Spring Heeled Jack se lo avrebbero fatto in tempo a sparargli senza mai
riuscire a colpirlo. Jack comparve nei pressi della
presidio altre volte, effettuando altri incredibili salti e
aggredendo le guardie, senza che mai riuscissero a
fermarlo. ( Sheldrake’s Aldershot & Sandhurst
Military Gazette, 17 marzo 1877 ).
Times, 9 novembre 1872 ) delle fiamme blu. Non ha molto senso, secondo me,
andare a cercare conferma nei resoconti dell'epoca
Sia all'epoca dei fatti che al giorno d'oggi molti di eventuali bruciature sulle sventurate ragazze.
credono non fosse altro che un impostore. Non credo si tratti di trucchi fisici o chimici. Quindi
Ammettendo che la cosa in sé è sempre possibile contrapponendo il volume e la qualità delle
rimane da capire come fosse capace di simili descrizioni alle singolari peculiarità di questo
“prestazioni” e di come potesse aver messo così personaggio ritengo sia un fenomeno più simile a
tanta paura a una città che, fra le altre cose, si stava quello delle fate e degli gnomi. Associabile molto più
confrontando con Jack lo Squartatore. al folklore che ad un caso criminale o persino che
Come detto gli impostori ci furono ma furono ad un caso di origine extraterrestre. Ma non per
catturati, nonostante Spring Heel Jack poi questo meno reale.
continuasse nelle sue acrobatiche gesta. Uno fu un
certo Daniel Granville, un giovane che venne trovato Come abbiamo visto, sebbene ci siano casi
con una maschera ed una carta blu luccicante con vagamente somiglianti, Spring Heel Jack rimane un
la quale simulava il fuoco bluastro. ( Morning Post , caso piuttosto unico e a sé stante. Mi riesce quindi
20 marzo 1838 ) Un altro fu James Painter beccato difficile pensare sia solo un “mito” incarnatosi su
mentre indossava un lenzuolo ed una maschera precedenti credenze in fantasmi o simili.
barbuta. Venne multato di quattro sterline e Vi sono anche stati alcuni impostori che si è presto
rilasciato. ( The Examiner, 25 dimostrato non aver nulla a che fare con il vero
marzo 1838 ) Jack. Si è ipotizzato allora che il responsabile
potesse essere un certo Marchese di Waterford,
A Spring Heel Jack vennero anche associate senza poterlo mai dimostrare. Unire una potenziale
apparizioni di tipo completamente diverso. Questo in invulnerabilità ad un notevole ingegno, al rischio di
qualche modo ci avvicina al secondo protagonista di scherzare con il fuoco, a notevoli doti di atletismo e
questo articolo. non poca fortuna, è un esercizio complicato. E'
In un caso “un essere a 4 zampe, dalle sembianze questo il motivo per cui alla fine ritengo non si sia
di un orso, comunque peloso, apparve ad un mai trovato un responsabile. Un simile impostore è
giardiniere che per fuggire si arrampicò su un muro davvero difficile da ipotizzare.
di cinta coperto di vetri rotti. Dopo un breve
inseguimento, anche i cani ne erano terrorizzati, Mothman.
l'essere si arrampicò su un muro e scomparve”.
( Brighton Gazette, cit. in The Times 14 marzo Trovo sia evidente che la realtà che si nasconde
1838 ). dietro il fenomeno complesso del folklore abbia la
1! “The Spring Heeled Jack, to victorian bugaboo from sub-urban ghost” by Mike Dash. Fortean Magazine.
66
capacità di adattarsi alle “aspettative” nel tentativo di ) e dei suoi rapporti con John Keel. Per il resto tutte
conformarsi al periodo storico a cui appartiene. le altre domande che rivolse a Connie e al marito
Motivo per cui un tempo le persone venivano rapite erano prive di senso, come se tentasse di
dalla fate per scopi riproduttivi e vedevano le case destreggiarsi con una lingua non sua o avesse le
delle fate volare ed al giorno d'oggi sono gli alieni a idee molto confuse.
prelevare i rapiti a bordo dei dischi volanti. In taluni La stessa Mary Hyre ricevette una visita di Jack
casi, più rari, invece tale fenomeno assume Brown che le chiese “cosa avrebbe fatto se
connotati totalmente singolari, forme straordinarie qualcuno le avesse ordinato di smettere di
meno inquadrabili. Due esempi di questo tipo sono pubblicare articoli sugli ufo”.
appunto Spring Heel Jack ed il Mothman. Vale la pena riassume la descrizione che i vari
Quest'ultimo, a differenza dell'altro, ha delle testimoni fecero di Jack Brown. Aveva la pella
connessioni con il fenomeno ufo. Non dirette, scura, i tratti del volto orientali, dita molto lunghe.
perché non esiste nessuna testimonianza che lo Guidava o risaliva sempre su una Cadillac d'epoca
associ ad alieni o dischi volanti, ma certamente così perfetta che sembrava appena uscita dalla
circostanziali in quanto esso comparve in fabbrica. Anche i vestiti, sempre troppo abbondanti
concomitanza di una straordinaria ondata di oggetti e da pochi soldi, sembravano sempre nuovi. Parlava
non identificati, di contatti con supposti alieni ed un inglese stentato, spesso con frasi sconnesse,
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
4 www.nytimes.com
6 www.cryptomundo.com
69
chiesero se potevano andare nel suo cortile per qualche modo preannunciato o condotto a questo
vedere meglio un essere alato. Mentre parlavano lei tragico epilogo. Non è stato semplice folklore, non
sentì un suono, uno sfrigolare, un sibilo. Seguendo sono stati racconti o scherzi di ragazzi annoiati.
quel rumore avvistò l'uomo alato che si librava sopra Difficile ipotizzare cosa o perché proprio
il suo granaio. Aveva lunghe ali argentate “legate” quell'angolo del West Virginia sia stato scelto come
alle sue spalle. La strana figura prese quota, virò teatro di queste apparizioni. Difficile intravedere un
volando in tondo e poi significato in questi episodi ed in tutti gli altri
s p a r ì descritti, a cominciare da quelli dello Spring Heeled
7. Il 30 aprile 1948, Chris Dunn, ispettore del U.S. Steel dichiarava
‑ Jack. Dietro
“ alle quinte di questi misteri vi
Il 30 aprile 1948, Chris Dunn, ispettore del U.S. dev'essere un regista un po' folle ed un po' geniale,
Steel dichiarava “Pensavo che le persone che che vuole forse raccontarci qualcosa usando una
raccontavano di aver visto quella cosa vedessero simbologia che ancora ci sfugge ma che non
insetti, finché non ho guardato il cielo ieri notte. possiamo ignorare.
Batteva le ali e volava veloce alla quota di un
chilometro. Sembrava emanare una lieve
luminescenza, non emetteva rumore... non potevo
credere ai miei occhi”. La testimonianza fu raccolta
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
Conclusioni.
Questo articolo è tratto dal saggio “La Bibbia Botticelli, “La nascita di Venere”. L’opera del
Rivelata – le quattro chiavi di lettura, i Rosa+Croce, Botticelli ha una valenza esoterica non di poco
e il Corpo di Gloria” di Michele Perrotta che sarà conto: Venere emerge dalle acque profonde
pubblicato nel 2015 dalla XPublishing srl. dell’inconscio collettivo per condurre l’iniziato verso
Tutti i diritti sono riservati. quell’alchimia trasformativa che armonizza e che
unisce interiormente gli opposti: il maschile e il
Nel Rosarium Philosophorum, detto anche “Rosario femminile. Nel simbolismo alchemico il Sole e la
dei filosofi”, un testo alchemico del XIII secolo, ricco Luna sono le due entità fondamentali
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
Laurea specialistica e dottorato di ricerca in fisica e astronomia, attualmente lavora come assegnista di
ricerca del campo della fisica sperimentale presso l’Università di Firenze, studiando la propagazione della
luce all’interno di mezzi atomici, i random laser e i sensori ottici. Si occupa inoltre attivamente da molti anni
di divulgazione scientifica sia presso l’università che attraverso ulteriori gruppi e manifestazioni.
comunicanti (cioè in grado di inviare e ricevere articolo è rivolto invece ad inquadrarla in modo
segnali al di fuori del loro pianeta) nella più moderno, avvalendosi della
Galassia: reinterpretazione dei fattori e delle scoperte più
recenti nel campo dell’astrobiologia. La
N =N⋆ ·fp ·ne ·fl ·fi ·fc ·fL (1) discussione riguardante i vari parametri fornirà
l’occasione di affrontare diverse questioni,
dove N⋆ è il numero di stelle nella Galassia, fp alcune della quali meno note
la frazione di stelle con pianeti, ne la frazione di
almeno dal punto di vista divulgativo. Attraverso
pianeti abitabili, fl, fi e fc rispettivamente la la bibliografia suggerita nel testo, inoltre il lettore
frazione nei quali si è sviluppata la vita, la vita più esperto potrà approfondire la conoscenza
intelligente e una civiltà comunicante e infine fL degli argomenti trattati, qui affrontati con un
la frazione ad oggi sopravvissuta. Data l’elevata taglio più divulgativo. Aggiungeremo anche
incertezza della quale sono affetti i diversi ulteriori coefficienti all’equazione o ne
parametri, l’equazione rimane ancora poco più ridefiniremo alcuni quando ritenuto opportuno.
che un semplice esercizio numerico e ognuno
può ottenere la sua “personale” Equazione di Nella Sezione 1 verranno brevemente trattate le
Drake in base al suo pessimismo o ottimismo premesse e i concetti base, cercando di
concernente la vita aliena. giustificare le principali assunzioni ed ipotesi di
lavoro. Nella Sezione 2 prima doneremo una
Naturalmente, in tale scenario l’Equazione di formulazione più moderna all’Equazione di
Drake non riesce ad assumere un significato Drake e affronteremo il problema della stima dei
che abbia una chiara valenza scientifica. Ad parametri. Infine nella Sezione 3 trarremo
esempio, in fisica una equazione viene scritta in alcune conclusioni.
base ad una teoria e modello fisico e, una volta
corroborata dall’esperimento e delineato il 1. Premesse per la Ricerca
raccordo con le altre teorie dimostrate, deve
essere in grado di descrivere un fenomeno ed 1.1. Definizione di Vita
avere un carattere predittivo su osservazioni Dare una definizione generale e caratterizzante
future. Ciò non vuol dire che essa violi qualche di vita è un difficile compito che affronteremo
legge fisica, ma l’Equazione di Drake può imponendo la semplificazione secondo la quale
soltanto mirare alla produzione di una vaga siamo interessati ad una espressione snella,
stima a priori riguardo la diffusione di un
74
operativa e del tutto generale. Quindi, nel tempo attraverso un processo stocastico
armandoci di una buona dose di pragmatismo, influenzato dalla pressione selettiva indotta
possiamo considerare la definizione adottata nel dall’ambiente e dalla disponibilità di energia
1992 dalla NASA Exobiology Program [1]: sotto varie forme. Data la sua natura, lo stato
finale di questo processo è del tutto
La vita è un sistema chimico in grado di auto- imprevedibile, ma comunque influenzato e
sostentarsi e di andare incontro ad evoluzione marcato dalla storia dell’habitat, il quale indirizza
Darwiniana l’occupazione di diverse nicchie ecologiche e
sopprime individui non più adatti ai suoi
Quindi, tralasciando considerazioni più mutamenti.
specifiche oppure di natura più speculativa, la
definizione è in grado di caratterizzare e 1.2. Prerequisiti per la Vita
riconoscere come esseri viventi un insieme
qualsiasi di entità chimiche che ne soddisfi i Il primo fondamentale prerequisito per
requisiti. Non vi è indicazione sul tipo di chimica l’esistenza della vita e dei pianeti nei quali essa
usata, ma una fondamentale importanza è si può sviluppare è la disponibilità nel mezzo
invece rivestita dalla capacità e dall’attitudine da interstellare di elementi diversi (in astronomia,
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
sembrano adatti per la vita, almeno nella sua stadi della propria esistenza. Queste stelle,
forma complessa. Quindi, fbin può essere classificabili al di fuori della sequenza principale,
come le Nane Bianche e le Giganti Rosse,
stimato come 0.5 ± 0.1. costituiscono insieme circa il 9% del totale [25].
2.4. Selezione stellare 2.5. Tidal Locking
Il parametro fM ha infine a che fare con la Fino a questo punto le stelle Nane Rosse di
selezione fine della massa della stella attorno classe M, più del 75% delle stelle di sequenza
alla quale deve orbitare un pianeta abitabile. Il principale, sembrano essere le migliori
tempo di permanenza Tms di una stella di candidate per trovare la vita extraterrestre,
massa M nella fase di sequenza principale soprattutto per via della loro abbondanza e
espresso in miliardi di anni, è notevole longevità. Tuttavia, l’abitabilità di
approssimativamente dato da [26]: (6) questo tipo di stelle risulta essere oggi un
argomento molto controverso e dibattuto,
soprattutto per via del tidal locking, fenomeno
che interviene quando la rotazione di un pianeta
viene rallentata a causa delle forze mareali
Quindi si passa da circa 1.6 miliardi di anni per esercitate dalla stella. La rotazione dei due corpi
una stella di tipo A come Vega (M/M⊙ ≃ 2.1), ai attorno al comune centro di massa
(praticamente coincidente con quello della
∼ 10 del Sole, fino ai ∼70 della nana rossa stella) crea una deformazione (tidal bulge)
Lalande (M/M⊙ ≃ 0.46). In figura 1 è riportata la diretta verso quest’ultimo. Durante la rotazione
vita della stella in funzione della massa e la del pianeta, il bulge risulterà attratto dalla
linea verde delimita approssimativamente un gravità del pianeta in direzione opposta
confine temporale necessario per una inducendo nel tempo il raggiungimento di una
evoluzione biologica simile a quella terrestre. Le condizione di equilibrio che prevede la
stelle al di sotto di questa linea (di tipo A e B, coincidenza del periodo di rotazione con quello
oltre alle O non riportate) hanno una durata di rivoluzione. Questa rotazione sincrona (tipica
della vita troppo breve ed inoltre presentano una della Luna in rotazione attorno alla Terra), causa
notevole componente UV nello spettro di una faccia del pianeta sempre rivolta all’astro e
emissione, particolarmente pericolosa per la vita l’altra perennemente avvolta nelle tenebre.
79
Queste condizioni estreme possono portare In conclusione, un pianeta in rapida rotazione su
anche al collasso dell’atmosfera del pianeta sé stesso all’interno della zona abitabile di una
[30]. stella di tipo G, F o K (almeno quelle di massa
maggiore), può sembrare uno scenario
Dal punto di vista dell’abitabilità, risulta utile eccessivamente antropocentrico, ma, per quello
stimare, data la massa di una stella, il raggio che sappiamo, rappresenta anche la stima più
dell’orbita Rtl al di sotto del quale questa ragionevole. Stimiamo quindi, introducendo
condizione di equilibrio viene raggiunta nei l’incertezza nell’inclusione o meno delle stelle di
tempi t compatibili con lo sviluppo della vita [27, tipo K, fM = 0.27 ± 0.05.
28, 29]: (7)
2.6. Caratteristiche del Pianeta
tempo hanno convissuto, eccetto quella della necessari per l’evoluzione [18], possiamo
quale facciamo parte. Dopo questa doverosa individuare un intervallo temporale di 2.4 miliardi
precisazione, osserviamo tuttavia che non di anni. Se i tempi di origine di queste civiltà
abbiamo elementi per stimare con precisione la sono uniformemente distribuiti in questo
possibilità di noogenesi e l’unica via resta quella intervallo di tempo, t0 diviene 1.2 miliardi di
di assumerla come un non troppo improbabile
risultato della presenza della vita complessa. anni.
Tenendo conto dei valori assegnati dei diversi 3. Risultati e discussione
autori, proponiamo il valore: fi = 0.5 ± 0.2.
Omettendo qui il procedimento di calcolo,
Per quanto riguarda l’emersione di una civiltà possiamo determinare la distribuzione trovata
comunicante, i prerequisiti fisici sulla specie da Maccone in funzione dei parametri descritti e
intelligente per un futuro sviluppo tecnologico stimati. Assumendo che le civiltà siano
sono quelli di essere una creatura terrestre uniformemente distribuite all’interno della GHZ
dotata di appendici con le quali manipolare gli (nel suo calcolo, Maccone assume che le civiltà
oggetti. Una specie che abbia queste siano all’interno dell’intero disco galattico [49]),
caratteristiche dovrebbe evolversi velocemente possiamo anche calcolare la funzione di densità
in una civiltà tecnologica in tempi del tutto di probabilità per la distanza della civiltà più
trascurabili rispetto a quelli geologici. I dubbi vicina, informazione senz’altro importante per le
riguardano soprattutto i limiti possibili dello speranze di un contatto e il progetto SETI. I
sviluppo tecnologico e, soprattutto, la durata
valori scelti per L saranno 103, 104, 105 e 106
della civiltà. Analogamente a fi, tenendo conto
anni, quindi si va dalla scala di grandezza del
dei valori assegnati da diversi autori: fc = 0.6 ± migliaio a quella del milione di anni.
0.3.
In figura 2 sono presentati a titolo di esempio la
Stiamo qui considerando la capacità di funzione per il numero di civiltà (A) e per la
comunicare e non la capacità di viaggio e distanza media della civiltà più vicina (B) per L =
colonizzazione interstellare, la quale presenta
105 anni. Interessante notare nella figura 2-(B)
delle limitazioni fisiche che ancora non
come entro circa 500 anni luce la probabilità di
sappiamo se siano o meno sormontabili. In quel
individuare una civiltà sia praticamente nulla e
caso la stima di fc probabilmente crollerebbe
che per un messaggio inviato all’ipotetica civiltà
verso valori più bassi e difficilmente prevedibili.
82
più vicina bisognerebbe probabilmente Ringraziamenti
aspettare alcune migliaia di anni per ricevere
una risposta. Nella tabella 3 sono riportati i Ringrazio il Dr. Alessio Gnerucci per le
valori medi e la moda (il valore più probabile, importanti osservazioni e suggerimenti.
cioè il picco della distribuzione) al variare di L.
[7] D. Goldsmith, T. Owen, “The Search for Life in [18] C. H. Lineweaver, Y. Fenner, B. K. Gibson, “The
the Universe”, University Science Books, Sausalito, Galactic Habitable Zone and the Age Distribution of
California (2003)
Complex Life in the Milky Way”, Science 303, 59-62
[8] M. J. Fogg, “An estimate of prevalence of (2004)
biocompatible and habitable planet”, J. Br.
Interplanet. Soc. 45, 3-12 (1992)
[9] J. F. Kasting, D. P. Whitmire, R. T. Reynolds,
“Habitable Zone around Main Sequence Star”,
Icarus 101, 108-128 (1993)
!
Figure 3.
[19] N. Prantzos, “On the “Galactic Habitable
Zone””, Space Sci. Rev. 135, 313-322 (2008)
[20] L. Carigi, J. Garcia-Rojas , S. Meneses-Goytia ,
“Chemical evolution and the galactic habitable zone
of M31”Rev. Mex. Astron. Astrofis., 49, 253 (2013)
[21] Tinsley B.M., Larson R.B., ApJ, 221, 554 (1978)
[22] F. Matteucci, “The Chemical Evolution of the
Galaxy”, Springer (2012)
[23] E. Spitoni, F. Matteucci, A. Sozzetti, “The
galactic habitable zone of the Milky Way and M31
from chemical evolution models with gas radial
flows”, MNRAS 404, 2588–2598 (2014)
[24] S. R. Kane, N. R. Hinkel, “On the habitable
zones of circumstellar planetary systems”, ApJ 762,
! 7 (2013) [25] J. P. Pierce, “Life in the Universe - The
Figure 2. abundance of Extraterrestrial Civilizations”, Br
ownWalker Press, USA (2008)
[10] S. Franck, C. Bounama, W. von Bloh, “Causes [26] C. J.Hansen, S. D.Kawaler, “ Stellar Interiors:
and timing of future biosphere extinctions”, Physical Principles, Structure, and Evolution”,
Biogeosciences, 3, 85-92 (2006)
Birkhäuser (1994)
[11] C. Maccone, “The Statistical Drake Equation”, [27] J. Kasting, D. Whitmire, R. T. Reynolds,
84
“Habitable zones around Main Sequence Stars, [43] S. H. Dole, “Habitable planets for man” (1964)
Icarus 101, 108-128 (1993)
[44] D. E. Trilling, “Orbital evolution and migration of
[28] A. R. Dobrovolskis, “Insolation patterns on giant planets: Modelling extrasolar planets”, ApJ
synchronous exoplanets with obliquity”, Icarus 204, 500, 428 (1998)
1-10 (2009) [29] [45] P. Kroupa, “On the variation of the initial mass
A.Edson,S.Lee,P.Bannon,J.F.Kasting,D.Pollard,
function”, Mon. Not. R. Astron. Soc. 322, 231-246
“Atmospheric circulations of terrestrial planets (2001)
orbiting low-mass stars”, Icarus 212, 1-13 (2011)
[46] C H. Lineweaver, T. M. Davis, “Does the Rapid
[30] M. M. Joshi, R. M. Haberle, R. T. Reynolds, Appearance of Life on Earth Suggest that Life Is
“Simulations of the Atmospheres of Synchronously Common in the Universe?”, Astrobiology, 2 (2002)
Rotating Terrestrial Planets Orbiting M Dwarfs: [47] B. Rasmussen, I. R. Fletcher, J. J. Brocks, M.
Conditions for Atmospheric Collapse and the R. Kilburn, “Reassessing the first appearance of
Implications for Habitability”,Icarus 129, 450-465 eukaryotes and cyanobacteria”, Nature 455,
(1997)
1101-1104 (2008)
[31] F. Selsis, J. F. Kasting, B. Levrard, J.Paillet, I. [48] A. C. Maloof et al., “The earliest Cambrian
Ribas, X. Delfosse, “Habitable planets around the record of animals and ocean geochemical change”,
star Gliese 581?”, Astron. Astrophys. 476, Geol. Soc. Am. Bull., 122, 1731-1774 (2010)
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
Preparatevi a rivedere e ad aggiornare tutte le spodestare gli dei dal loro Olimpo, ma solo di
vostre cognizioni sul sistema solare, sulla vedere da vicino come possa cambiare la
formazione del pianeta terra, sulla nascita e la prospettiva di vita, una volta accertato che le
successione degli ominidi e delle specie collisioni e gli sfioramenti tra i pianeti e gli altri corpi
antropomorfe più vicine a noi – comprese l’Homo di celesti abbiano, di fatto, reso possibile la
Neanderthal e l’Homo sapiens sapiens – voi che vi predisposizione delle condizioni di vita sulla terra.
accingete a leggere il libro di Biagio Russo Schiavi La Tiamat babilonese e la Tehom di cui parla la
degli dei, edito da Drakon Edizioni nel 2010. Bibbia. Immagino la costernazione dei teologi,
Tracce d’Eternità N. 26 Nuova Serie Luglio 2015
moderne scienze dell’uomo. Non siete contenti di uomini. Come è affermato nella Bibbia Sacra. E così
vederveli balzare incontro? Non abbiate paura. La sia. Il resto lo leggerete di persona.
maggioranza di loro li conoscete già. Ma attenti! Per
non andare in crisi, dovete liberarvi dagli stereotipi.
Dovrete imparare la nuova semantica e sarete
“Ne verbum quidem”, allora, sull’opera di Biagio
costretti anche a cambiare il vostro punto di vista.
Russo? Con chiarezza egli afferma di essersi
L’uomo, lulu, i giganti, i figli di dio, gli angeli, i fermato a considerare le civiltà della
guardiani/vigilanti, i Neftlin confrontati con cosiddetta Mezzaluna fertile. Delle altre, sparse nel
gli australopiteceni, gli afarensi, l’homo erectus, mondo intero, non se n’è occupato, lasciando da
l’homo abilis, l’Homo di Neanderthal, fino l’Homo di parte anche l’Europa. Ma questo non può essere un
Cro-Magnon(Homo sapiens sapiens), e poi Ea, demerito.
Tiamat, le dee madri, la Signora che diede la vita,
Certo, il vantaggio di disporre di ricerche innovative
Hawwah, Marduk, Nintu, Anu il dio del cielo, gli
nel campo della protostoria consiste nel fatto che
Anunnaki, Enuki il Signore della terra, per citarne i
esse aprono scenari insospettati che
più noti.
scombussolano le stereotipie, le visioni
Alla base di tutta la nuova visione delle cose, i testi cosmologiche, antropologiche e anche
ritenuti sacri, a cominciare dalla Bibbia, dai testi escatologiche che hanno fatto, per millenni, da
egiziani e soprattutto dagli scritti dei Sumeri, degli argine all’immane follia della percezione del caos e
Ittiti, degli Assiri, dei Babilonesi, dei Persiani. da guida verso le incerte mete dell’umanità. D’altra
Troverete citazioni dirette delle edizioni critiche della parte, prendere in considerazione le ipotesi
Bibbia, del Poema di Ghilgamesh, de La Leggenda espresse da alcuni autori, come i datati Gordon
di Sargon, del Poema Epico della Creazione Enuma Childe, Gimbulas e Renfren, ma anche più recenti
elish (Quando in alto), il Poema di Atrahasi o del come Riccardo Lala (10.000 anni di civiltà europea),
Grande Saggio, il Libro di Enoch, l’Apocrifo della sulla cosiddetta Civiltà danubiana della
Genesi e di tanti altri documenti. Una nutrita mitteleuropa, risalente a quella stessa distanza di
documentazione archeologica e paleografica vi tempo, non avrebbe portato ad un conflitto di
guiderà alla comprensione delle dimostrazioni più attribuzioni tra le culture, anche se da quelle parti
dirompenti contro gli stereotipi della dormiente che alcuni autori ipotizzano la nascita del linguaggio
cultura dei vari cristianesimi che cullano il sonno simbolico, al tempo dell’apparizione dell’Homo
della ragione dell’occidente. sapiens sapiens.
Sarete costretti, inoltre, a rileggere i testi delle Non posso tacere neanche sulla sorpresa della
scienze della terra, a rinverdire la Teoria della deriva recentissima (1994-2006) scoperta del sito Gobekli
87
Tepe, in Turchia, che arretrerebbe la nascita della
civiltà a 12.000 anni fa, in epoca sicuramente
antidiluviana, collocandola territorialmente molto più
a nord di Ur dei Sumeri al confine tra la Turchia e la
Siria, vicino all’antica Harram (la Carre romana). Ma
la scoperta è troppo recente per essere
metabolizzata e rielaborata dal mondo accademico
Valentino Ceneri è nato a Cappelle sul Tavo (PE) nel Ha pubblicato numerosi saggi tra cui: Mutamenti
1939. socioculturali e valori cristiani, 1977, Roma; Dalla
Psicoanalisi alla psicoterapia analitica
Ha conseguito: il Dottorato di ricerca in Teologia, esistenziale, 1981, Pescara; Il complesso di Edipo:
presso la Pontificia Università Lateranense di Roma; tramonto o superamento?, 1983, Roma; La nascita
la Laurea in Sociologia, specializzazione del linguaggio, 1984, Franco Angeli,
etnoantropologica e la Laurea in Psicologia presso Milano; L’evoluzione psichica dell’uomo; Lettera a
l'Università La Sapienza di Roma; il Diploma di Pinocchio; L’identità rispettata; Valori: gabbie o
Psicoterapia presso l'I.P.A. di Roma. libertà; La nascita del desiderio (La filogenesi
dell’amore), Ed. Carabba, 1998, Pescara; Il
Ha insegnato: Antropologia culturale presso la
Minotauro; Prometeo, Ed. Psi. co.ra, 1999,
Pontificia Università di S. Tommaso di Roma;
Pescara, Il punto Omega e gli attrattori della
Scienze sociali, Psicologia, Pedagogia presso le
mente, A. Molinaro - F. De Macedo, edizioni Pro
Scuole Secondarie della provincia di Pescara.
Sanctitate, 2006, Roma; Tutto il corpo nella mente e
È stato Giudice onorario del Tribunale per i tutta la mente nel corpo?, Roma, 2008.
minorenni de L'Aquila.
Il Maestro d'ascia, Edizioni Tracce, 2011, Pescara, è
È Psicologo clinico Psicoterapeuta. il suo primo romanzo.
www.associazioneaspis.net