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Se visti dalle parti che conducono l'esame, vi sono due gruppi di revisori, vale a dire i revisori
interni e i revisori esterni. Le posizioni e le responsabilità tra i due gruppi di auditor sono molto
diverse le une dalle altre. Un revisore interno lavora per una società, un'agenzia governativa o
una società senza scopo di lucro, mentre un revisore esterno lavora su una società di contabilità
pubblica (KAP). Sebbene la parte che conduce l'audit interno sia parte dell'organizzazione da
sottoporre a revisione, ma l'implementazione dell'audit interno deve rimanere obiettiva e
indipendente dall'attività sottoposta ad audit. I revisori interni in genere riferiscono ai dirigenti o
al consiglio di amministrazione, mentre i revisori esterni hanno solo una struttura di segnalazione
limitata alla società di revisione in cui opera il revisore e i terzi (creditori e investitori).
Al fine di comprendere e meglio chiarire bene le note di audit interno, quanto segue citerà alcune
definizioni di audit interno. L'Istituto dei revisori interni (IIA) è citato da Messier (2005: 514),
definisce gli audit interni come segue:
Gli audit interni sono attività indipendenti, convinzioni oggettive e consultazioni progettate per
aggiungere valore e migliorare le operazioni organizzative. Questo controllo interno aiuta
l'organizzazione a raggiungere i suoi obiettivi adottando un approccio sistematico e disciplinare
per valutare e migliorare l'efficacia dei processi di gestione, controllo e governance del rischio.
Questa definizione implica che l'audit interno è un'attività intrapresa per assistere la gestione
nella fornitura di informazioni, con l'obiettivo ultimo di aggiungere valore all'azienda.
L'implementazione dell'audit interno è condotta in modo indipendente e oggettivo, il che
significa che non è influenzata da alcuna delle parti e non è coinvolta nell'implementazione
dell'attività sottoposta ad audit. I risultati dell'audit ottenuti dall'attuazione indipendente e
obiettiva dell'audit interno saranno affidabili dagli utenti delle informazioni.
Sawyer (2005: 10) propone una definizione di audit interno che descrive la portata della moderna
revisione interna è ampia e illimitata come segue:
L'audit interno è una valutazione sistematica e obiettiva da parte dei revisori interni di diverse
operazioni e controlli all'interno dell'organizzazione per determinare se:
1. le informazioni finanziarie e operative sono accurate e affidabili,
2. i rischi per l'azienda sono stati identificati e ridotti al minimo,
3. Sono stati seguiti i regolamenti esterni e le politiche interne e le procedure interne,
4. sono soddisfatti i criteri operativi soddisfacenti,
5. le risorse sono state utilizzate in modo efficiente ed economico, e
6. Gli obiettivi organizzativi sono stati raggiunti in modo efficace - il tutto fatto per essere
consultato con la direzione e per assistere i membri dell'organizzazione nello svolgimento
efficace delle proprie responsabilità.
Questa definizione riguarda non solo il ruolo e gli obiettivi del revisore interno, ma accoglie
anche opportunità e responsabilità. La definizione incorpora anche i requisiti significativi che
esistono negli Standard e coglie l'ampia portata dei moderni revisori interni che pongono
maggiormente l'accento sull'aggiunta di valore e su tutte le questioni relative al rischio, alla
governance e al controllo.