Você está na página 1de 26

1

VIAGGIO IN PALESTINA
testo di Blanca e foto di Luisa
2

Ciao a tutti:

Questa esperienza e veramente positiva. E' stata


una grande emozione arrivare nella amata terra
palestinese. La Palestina e bella (scrivo senza
accenti, non trovo niente), i palestinesi cordiali,
ospitali.

Si respira una bel aria qui. Abbiamo avuto qualche


problemino alla frontiera. A Bassam qualche
domanda; invece a Luisa Di Gaetano e stata
bloccata perche era stata arrestata a Gaza. Dopo
un bel' po, mi pare un'ora l'hanno lasciata andare.

Siamo al albergo della


mezzaluna rossa palestinese
che e molto bello e comodo.
Facciamo colazione e
ceniamo li divinamente. La
prima sera ad Aman siamo
stati invitati dalla scrittrice
Bassima (giordana) una cena
esquisita.
3

Il primo giorno in Palestina 21 luglio

siamo andati a Nablus che e propriamente bella. E' una delle 4 città più antiche del mondo.

Li siamo stati alla


mezzaluna che ci
hanno fatto vedere la
sede con tutte le sue
attività persino la
falegnameria dove
fanno giochi per
bambini che dopo
vendono. Li i ragazzi
imparano un
mestiere.

Dopo dalla vice-governatrice di Nablus, una donna bravissima. Ci ha parlato di come si difendono
dalla occupazione cercando di andare avanti, come per esempio diminuendo il tasso di
disoccupazione.

In fine, ci ha parlato
della resistenza non
violenta ma ha anche
detto che non
escludono la lotta
armata se ce ne fosse
bisogno.
4

Questa immagine ha vinto un premio Pulitzer, ma, anche se non lo avesse vinto, mi sembra una bellissima fotografia

Dopo il giro per il suk che e veramente


bello. Si assomiglia a quello di Damasco
in piccolo. Dopo siamo andati verso
Burqa, dalla famiglia di Bassam.

E'stato emozionante. Le zie ci hanno


abbracciato che non ci mollavano. Che
emozione!! Eravamo con tutto il
gruppo. Ci hanno aperto le porte di
casa.
5

Dopo dalla famiglia di Youssef, altra emozione per lui. Questa partecipazione diretta del gruppo
con le famiglie e stato importante e fa parte di quello che tutti devono sapere, ossia l'oppresione di
un popolo che non si puo neanche visitare.

Ieri 22 luglio siamo andati a Qalqilia,

la città circondata
completamente dal muro ,
soltanto un pezzetto
rimane aperto.

(presenza romana sul muro di Qalquilia)


6

Li il governatore ci ha spiegato la repressione che


subiscono ma allo stesso tempo ci ha parlato delle
forme di resistenza.

Un intervento eccellente. Ci ha colpito che


sorrideva parlando delle cose piu tragiche
con un sorriso.

Ha finito il suo discorso dicendo il popolo


palestinese al di la di tutto cio vive, balla.

hanno organizzato una settimana della cultura


palestinese. E anche questo una maniera di
difendere la propria identità. Ci ha invitato a
pranzo.
7

L’ulivo di 150 anni che è stato piantato all’ingresso di Qalquilia

Dopo siamo andati al campo di Jenin e abbiamo visto le case ricostruite grazie agli aiuti
internazionali. Il campo di Jenin e un lusso di fronte a Chatila ma comunque situazione diverse
giacche loro stanno nella propria terra e non ostante soffrono comunque questa oppressione
direttamente.

Campo profughi di Jenin: gli israeliani hanno dato il permesso di ricostruire solo se le strade fossero state a misura
di.. carrarmato. Se non altro la prossima volta non butteranno giù completamente le case! Tutto quello che è nuovo è
stato ricostruito dopo l’invasione..
8

23 luglio abbiamo partecipato alla manifestazione che si fa tutti i


venerdì davanti al muro.

C'erano 3 manifestazioni oggi. Noi abbiamo partecipato a Nilin insieme a francesi, belgi e spagnoli.
E'stato emozionante andare per le
strade sterrate con le bandiere
palestinesi gridando per la sua
liberazione. Queste manifestazioni
erano organizzati dai comitati di
resistenza che lavorano
unitariamente. I ragazzi tiravano
sassi contro il muro e dopo 2 ore il
comitato ha deciso di andare via
per evitare le provocazioni Durante l’incontro precedente la manifestazione

In vece a Bilin dove c'era la delegazione di Morgantini e dove non si sono buttati sassi hanno
lanciato lacrimogeni e fermato per un po' la Morgantini.

L'esperienza e stata importantissima. Sembrava strano manifestare per la Palestina in Palestina!!!


Eravamo pronti con i limoni perche ci avevano detto che probabilmente sparavano lacrimogeni ma
per fortuna non l'hanno fatto. Forze a quella della Morgantini si giacche era piu grande. Dove noi
siamo andati c'era la Mezzaluna per quello siamo andati li e a parte mi pare piu giusto perche a
Nilin erano meno.
E'una esperienza che ti arricchisce e ti colpisce profondamente. L'intervento delle autorita molto
interessanti, il passaggio e bello e le facce di quelli bambini che si ti avvicinano e sorridono ti da
ancora piu forza per continuare il nostro lavoro.
Sono veramente felice di essere venuta. Il gruppo non ostante e eterogeneo e chiaramente per la
causa palestinese (tranne qualche caso che e più per una equidistanza, al meno mi sembra che forze
cambiera dopo vedere questo) e simpatico che anche questo e importante.
9

Tomba di Darwish

Domani andiamo a Betlehem e dopodomani a Gerusalem. Ci saranno incontri con alcune


forze politiche.
Bene, adesso fra un po' ceniamo e dopo andiamo al teatro che c'e un spettacolo di folklore
palestinese
Blanca
10

24 luglio siamo andati a Betlemme


Cari compagne e compagni
Ho poco tempo è scrivo questi reportage a mille .Lo faccio quando torno, l'attività è frenetica e
non da tregua . ieri non ho avuto neanche il tempo di correggere gli errori, però mi premeva di
raccontare e trasmettere subito l'emozione. Spero di esserci riuscita e vista la risposta di Sergio ,
penso di si . Ero appena tornata dalla manifestazione e dovevamo cenare alle 18 e 30 per andare al
teatro dove abbiamo visto un bellissimo spettacolo di danze palestinese. Eccezionale. E'
incredibile che nella situazione in cui vivono riescono a fare delle cose cosi belle. Dopo siamo
andati a prendere un cocktail e a fumare il narghilè in un bar molto bello con un bel giardino nella
zona residenziale di Ramallah . Non c'entra molto con la parte veramente popolare della città. Cosi
abbiamo visto, o abbiamo avuto un ‘impressione di questa parte della citta.

Oggi 24 luglio siamo andati a Betlemme dove c'e un cartello che dice vietato l'ingresso agli
israeliani.

Per arrivare si impegna un ora e bisogna fare una strada abbastanza tortuosa che in alcuni punti e
larga 2 metri e mezzo. E' la strada che devono fare le macchine palestinesi, per gli israeliani c'e una
bella superstada. Nel cammino verso Betlemme vedi una marea di insediamenti. E' terribile vedere
tutta la terra rubata ai palestinesi.
11

A Betlemme abbiamo avuto un'incontro con la mezzalunarossa palestinese dove fanno un bel lavoro
di aiuto alla popolazione e contribuiscono con lo sviluppo produttivo. Hanno una sartoria
all'interno dando cosi lavoro a varie persone.

Vogliono lavorare con le donne


casalinghe per farle uscire di
casa. Infine, abbiamo visto cose
che non mi aspettavo di trovare.
Con piu calma vi raccontero
meglio.

Dopo abbiamo avuto


un'incontro con due membri
del consiglio legislativo
palestinese, membri di Al
Fatah. E' stato un'intervento
politico molto buono, molto
chiaro sulla situazione e le
prospettive.
Abbiamo visitato il campo di
Deshie e il centro culturale
gestito dai giovani che fanno tante belle cose per aiutare la popolazione giovanile del campo. Ci
sono 13.000 abitanti in mezzo kilometro quadrato. Come l'altro campo che abbiamo visitato ieri 23
luglio è un lusso rispetto a Chatila, ma loro sono profughi nella loro terra.

Dopo abbiamo visitato la chiesa della natività. Molto suggestiva e abbiamo girato le stradine
bellisime di Betlemme. Domani andiamo a Gerusalemme dove a parte la visita della città andremo
a vedere le case demolite dagli israeliani e incontreremo i deputati che fanno lo sciopero della fame.
Come vedete il viaggio è intenso e tenta di far vedere esperienze diverse.
12

Ieri alla manifestazione si gridava in varie lingue. Uno dei gridi era. Somos todos palestinos y
somos todos amigos del pueblo palestino.Siamo stati dopo nella sede del Comitato di resistenza,
tutti ragazzi giovani. Ci hanno offerto i panini. Il comitato è unitario. Yossef ha proposto di fare una
colletta tra quelli che c'eravamo li e abiamo raccolto 450 dollari per aiutare lo sviluppo del comitato
come segno di solidarieta al lavoro durissimo che svolgono.
Abbracci e saluti dalla Palestina .
Blanca

Ciao a tutti:
Oggi 30 luglio il gruppo di solidarieta' con la Palestina degli amici della mezzaluna rossa
palestinese e' rientrato in Italia. Bassam ed io ci siamo fermati ad Aman per stare 2 giorni con la
famiglia di Bassam.

Ieri 29 era previsto partire al mattino presto per Aman per fare un giro della citta' e per andare dopo
al Mar Morto.I nostri programmi sono falliti giacche' l'uscita dalla Palestina e' stata lunghissima.

Siamo arrivati alle 9 a Jerico con il pullman palestinese che ci ha accompagnato tutto il tempo.
Siamo scesi, presso le nostre valigie che sono state depositate in una montagna di valigie. Era un
mucchione. C'era tantissima gente che doveva uscire dalla Palestina.
13

A Jerico l'aurorita' palestinese ha controllato i nostri passaporti. C'era una sala riempita di gente,
uomini, donne con bambini piccoli in braccio. Dopo una lunga attesa siamo saliti sul pullman
palestinese insieme ad altri.

La situazione era difficile giacche' la gente era abbastanza nervosa. Arrivavano i pullman e ti
cominciavano a spingere. Veramente era molto triste vedere una situazione del genere. Abbiamo
cercato di fa passare avanti le donne con i bambini in braccio. Dopo comincia il viaggio del
pullman per attraversare il ponte di Allenby.

Allucinante. Siamo stati ore per attraversare 4 km. I pullman fermi senza motivo giacche' entrando
dopo al controllo passaporto non c'era tutta questa gente. Arrivando al ponte ci hanno fatto
scendere ,hanno controllato le nostre borse con il metal detector come nei aeroporti. Dopo siamo
risaliti sul
pullman ed
altra attesa. Il
pullman e'stato
parecchio
fermo e per
tanto non
funzionava
l'aria
condizionata, i
bambini
piangevano.

Noi esausti al vedere tutta questa oppressione. E' evidente che gli israeliani si sentono proprietari di
tutti , fanno come gli pare, senza un minimo d’umanita' di fronte al pianto dei bambini. Vogliono
fare vedere che sono loro quelli che decidono si ti fanno muovere e come. E' impossibile non
indignarsi di fronte a tanto sopruso.

Continuiamo l'attesa per arrivare. Finalmente arriviamo al ultimo controllo ma con sorpresa le
nostre valigie non c'erano li'. Noi eravamo dalla parte dei turisti e come avevamo viaggiato con il
pullman palestinese le nostre valigie erano state portate insieme a quelle dei palestinesi. Ci hanno
detto che potevamo aver presso un pullman privato e cosi' evitare tutta questa fila e attesa. Ma credo
che e' stato utile aver fatto di questo modo. Abbiamo sopportato e vissuto come i palestinesi lo
fanno sempre. Noi a differenza torniamo alla nostra vita normale in Italia, loro continuano tutti
14

giorni a subire questa oppressione. Finalmente un pullman ci porta alle nostre valigie. E' stato triste
vedere tutte le valigie buttati per terra. C'e' in fondo un disprezzo evidente in confronto al popolo
palestinese. Dopo 7 ore finalmente saliamo sul pullman messo a disposizione del Comune di
Amman ,che ci aspettava dalle 10 del mattino!
Tante cose avevo letto ma toccare con la propria mano la realta' e' diverso.
Tornando indietro

Domenica 25 siamo andati a Gerusalemme.


(queste note le ho scritte io – Luisa - perché Blanca ha saltato questo giorno).

La città è affascinante e ti fa sognare, se non fosse per la presenza continua e ossessiva delle
impronte israeliane: le bandiere sulle case “espropriate”, i militari nella zona est, palestinese, anche
la vendita di oggetti legati al culto ebraico finiscono per infastidirti: se ci deve essere apartheid,
dovrebbe essere completo!
Siamo riusciti a visitare la spianata delle Moschee (e naturalmente passare ben 2 chek point e il
muro del pianto per arrivarci).
15

Nella spianata ci sono delle scuole di base: gente, in genere solo maschi, che si riuniscono a cerchio
per ascoltare un maestro che insegna loro la sua conoscenza.
A Gerusalemme esistono scuole dove imparare a fare in seguito lezioni qui, di tutti i tipi.
E questo diventa una buona occasione per proteggere la spianata delle moschee da incursioni non
volute.

Dopo abbiamo
incontrato i 4
deputati di Hamas in
sciopero della
fame:sono rifugiati
nella sede della
croce rossa
internazionale e se
mettono il naso
fuori li arrestano.
16

La cosa più sconvolgente è stato l’incontro con la gente di Sheik Jarrà: il quartiere è stato preso
d’assedio dai coloni che vogliono impossessarsene secondo il piano 20 – 20 (cioè entro il 2020 non
più di 20% di popolazione palestinese a Gerusalemme. Alla faccia dei propositi di pace di
Netanyau!)

Una casa palestinese di Sheik Jarrà occupata dai coloni israeliani e accanto la tenda dei vecchi proprietari che
attendono “giustizia”

I palestinesi vengono cacciati dalle loro case con varie scuse: perché non hanno consegnato in
tempo i documenti di proprietà della casa, perché questi documenti risultano incompleti, perché un
giudice – israeliano ha emesso una sentenza contro.
I palestinesi cacciati organizzano una tenda vicino la loro casa, espropriata, e aspettano di avere
giustizia. Intanto debbono pagare le tasse, il trasloco, ecc. altrimenti perdono anche il diritto di
restare cittadini di Gerusalemme
Intanto vedono i coloni che usano la casa, il giardino, tutto
17

lunedi' 26 dovevamo andare a Nazareth

ma purtroppo gli incontri previsti erano soppressi..


Abbiamo tenuto altri incontri.
Il primo molto importante e' stato con il Movimento Internazionale per la Difesa dei bambini.
Questa associazione si occupa della situazione di detenzione dei bambini palestinesi. Lavorano su 2
programmi.
Uno, riporta, documenta gli interrogatori dei bambini. Un'altro si occupa della difesa. Si registrano
tutte le violenze dei diritti, diritto alla liberta', la tortura. Per esempio l'associazione durante l'attacco
a Gaza ha registrato 350 casi di uccisione di bambini. Israele ha firmato la convenzione del 1989 ma
si difendono dicendo che come c'e' l'occupazione loro si devono difendere!!. Israele ha firmato
anche la convenzione dei diritti dei bambini del 1894 ma questo non e ' rilevante.
Si e' parlato anche della vita dei bambini in galera. Possono essere detenuti a qualsiasi eta' e
processati dopo i 16 anni al contrario del resto del mondo dove la maggioranza e'18 anni. Passano
21 ore al giorno dentro una stanza., ogni 15 giorni possono ricevere visite se non ci sono punizioni.
Per gli israeliani la responsabilità esiste a partire da 12 anni. Allora gli possono tenere in stato di
fermo per anni.
Rispetto a questo argomento cosi' come gli altri incontri dettaglieremo dopo cercando di trasmettere
tutto quello che e' stato detto.
18

Lo stesso giorno abbiamo avuto un incontro con Nemer Hamad, consigliere politico di Abu Mazen
che ha spiegato la situazione attuale e la situazione dei negoziati.

Dopo abbiamo avuto un incontro con la Unione Generale delle donne palestinesi che hanno
spiegato la situazione della donna tanto in Cisgiordania come a Gaza. Lavorano su 2 binari: La lotta
per la liberazione del popolo palestinese, l'altro binario su le lotte sociali, per i diritti al ritorno, per
la libertà in generale.
Partecipano alla campagna di boicottaggio. Rispetto a questo argomento nelle incontri effettuati con
le autorità hanno ribadito come punto d'azione il boicottaggio dei prodotti delle colonie. C'e' una
risoluzione specifica della Autorita'Nazionale Palestinese. Rispetto al boicottaggio in generale e'
portato avanti da una parte della società civile palestinese.
Dopo abbiamo incontrato un medico della Mezzaluna palestinese che ci ha spiegato le difficolta'
che hanno per portare avanti il lavoro.
19

Martedi' 27 siamo andati a Hebron.

Prima di visitare la citta' siamo stati nella sede de la Land Researc Center che e' una ONG
palestinese che si occupa delle violazioni perpetrate nei territori agricoli . Fanno micro-proggetti di
aiuto .

2ella sede della Land Research Center

Sviluppano un lavoro di documentazione delle violazioni della terra. E' stato molto interessante
conoscere l'azione dal basso.
E' chiaramente molto importante conoscere il lavoro quotidiano, le diverse strutture che si muovono
per combattere l'occupazione cosi' come e' importante sentire direttamente le forze politiche
palestinesi ,il loro programma e li loro lavoro. Sono aspetti diversi che confluiscono.
20

Dopo ci dirigiamo a vedere Hebron. Una citta' bellissima, con un suk storico, vecchio mercato che
ti affascina. Ma
purtroppo questa
bellezza e' disturbata
dalla presenza degli
israeliani. Arriviamo e
dobbiamo passare per
il chek point, controllo
con il metal detector,
ci aprono le borse.

Lì vedi proprio l’occupazione. Sopra le case c'e' un insediamento dei coloni. Ti viene una rabbia
addosso che pero' ti la devi controllare altrimenti c'e'il rischio che ti arrestano. E 'impressionante
vedere questi soldati sopra le case con le mitragliette. Volevamo andare alla moschea e cominciamo
a camminare. Nel gruppo c'era un compagno palestinese che e' stato fermato perche' gli hano detto
che non poteva camminare per quella strada , che era riservata agli ebrei, che doveva fare il giro

Facciamo cerchio in torno a lui. Abbiamo detto che era la nostra guida, che ci accompagnava nel
giro turistico pero' senza esito. Abbiamo deciso di fare il giro che fanno i musulmani per non
lasciarlo solo. Devo
dire che si bene il
gruppo era
eterogeneo,alcuni
senza nessuna
esperienza politica,
ha agito compatto e
abbiamo fatto il giro
piu' lungo. Eravamo
tutti controllati nei
nostri movimenti.
Meno male che Israele e' un "paese democratico"come tanti pensano,compressa parte di quelli che
si considerano sinistra. In un momento camminavamo tranquillamente per il suk e vediamo arrivare
7 soldati che camminavano in assetto di guerra. Hebron mi ha colpito molto
21

2egozi chiusi dalla fiamma ossidrica dei coloni israeliani

2egozi chiusi dalla fiamma ossidrica dei coloni israeliani


22

La rete che protegge il suq dalla spazzatura che buttano i coloni


23

Li' vedi proprio l'occupazione, la repressione, l'umiliazione. Sono loro i proprietari, e fanno sentire
che sono loro che comandano. L'indignazione era forte pero ' dopo pensi che ci sara' un giorno che
la resistenza palestinese vincera'

Strada chiusa per “motivi di sicurezza”

La situazione vista ti dice pero' che sara' una lotta lunghissima e che senza l'unione di tutte le forme
di protesta non ci sara' la liberazione. Alla sera abbiamo incontrato un membro del Comitato
Centrale di Al Fatah.
24

Il 28 abbiamo incontrato i bambini

che sono stati adottati dalla Mezzalunarossa palestinese e le loro famiglie. E' stato emozionante
questo incontro.
25

Alla sera abbiamo incontrato il


responsabile del dipartimento Esteri
di Al Fatah.

Noi abbiamo un compito ben


preciso che e' la
contro/informazione con la
diffusione piu' ampia possibile di
tutte queste violazioni e l'appoggio
alla resistenza popolare che con tutti
i suoi limiti si sta diffondendo.

Per me questo viaggio che desideravo da tanto tempo finalmente sono riuscita a fare. E' stato molto
importante. E' stata unita la parte culturale con la realtà, con le emozioni come per esempio
l'incontro di Bassam e Youssef con le loro famiglie, l'incontro con le strutture di base cosi' come la
possibilita' di sentire le autorita' politiche.

Dispiaciuta di gia' essere al ritorno ma con l'impegno di ritornare. Per il popolo palestinese sentire
la solidarieta' che arriva da tutte le parti del mondo e' importante.
Un abbraccio a tutti.
Blanca
26

Você também pode gostar