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richiamiamo il principio di economicità, il quale impone il minore uso di risorse possibile, in
modo che i costi della gestione amministrativa non solo non superino i benefici preventivati,
ma risultino altresì proporzionati ed adeguati.
Ad ogni buon conto, dopo circa trent’anni e 20 milioni di euro spesi, il Comune di Pescara –
unitamente a quello di Montesilvano - non ha avuto alcuna migliore idea se non quella di
trasformare l'unico Viale ad oggi a disposizione della mobilità dolce, dove le famiglie con
bambini possono passeggiare in estrema tranquillità e sicurezza, ed ove tutti i mercoledì viene
svolto il mercato cittadino, in una strada atta esclusivamente al passaggio di autobus a metano,
con la conseguente attivazione di centinaia di semafori posti nei diciannove incroci ad alta
densità di traffico che interessano il tracciato, che finirebbero inequivocabilmente per rallentare
la circolazione veicolare mare-monti e annullare in modo significativo i benefici desumibili dalla
qualità dell'aria (che così non sarebbe inquinata) dal passaggio dei bus sulla Strada Parco.
Infatti appare quantomeno irrazionale da un lato spendere milioni di euro per la costruzione di
nuove piste ciclabili, nate per incentivare una mobilità sostenibile, e dall’altro spenderne molti
di più per distruggere quelle preesistenti.
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Ciò premesso, restando ferma la reiterata richiesta dei miei rappresentati, volta appunto a
preservare la preziosa infungibile funzione sociale che la Strada Parco garantisce da oltre un
ventennio alla complessiva qualità della vita della popolazione residente e non, per quanto
sopra evidenziato, in assenza di soluzioni tecniche percorribili tese all'applicazione e alla
salvaguardia del principio di precauzione sancito dal diritto comunitario e dall'art. 3 ter del D.
L.vo n. 152/2006, i miei rappresentati
EVIDENZIANO
la eventuale responsabilità penale, civile, amministrativa, da accertarsi nelle competenti sedi,
per le conseguenze sull'incolumità pubblica che dovessero manifestarsi sui cittadini utenti e
segnatamente sui residenti nell’area caratterizzata dalle criticità evidenziate, ciò per effetto
dell'applicazione di un servizio di trasporto pubblico su un tracciato mai attrezzato a tale scopo
sia a fini di sicurezza di esercizio, sia a quelli di piena incondizionata accessibilità in guisa tale
da garantire ai detentori di titolo di viaggio alcuna discriminazione di sorta.
Nel contempo
DIFFIDANO
Tutte le Autorità competenti, in ossequio al richiamato principio di precauzione, al fine di
fronteggiare condizioni di pericolo che possano procurare discriminazioni e danni gravi
irreversibili ai cittadini, ad imporre tutte le attività tecniche ed economiche necessarie a porre
in sicurezza lo stato precario dei luoghi, e ad assumere ogni misura e cautela volte a eliminare
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radicalmente le condizioni di inadeguatezza strutturale sopra descritte, onde elidere i rischi
connessi alle condizioni di vita della popolazione, specie quella debole e disagiata;
NONCHE'
ad astenersi dall'autorizzare, asseverare e dare esecuzione a progetti relativi a nuove attività
di trasporto pubblico sull'asse in questione, fintantoché non saranno rimosse tutte le discrasie
tecniche strutturali evidenziate che rendono la Strada Parco inagibile allo scopo prefissato oltre
che pericoloso per l'incolumità pubblica della popolazione.
Con richiesta di esame e riscontro urgente, si porgono i saluti più cordiali.
Pescara, 12 aprile 2018
Avv. Andrea Di Luzio