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Appunti di Economia

Un'attività economica è un'attività svolta dall'uomo per produrre o scambiare beni o servizi, al fine di
soddisfare i bisogni individuali e collettivi. Nell'attività economica i
costi devono essere sempre coperti dai ricavi.
Un'attività economica è solitamente caratterizzata dalla combinazione
delle risorse e dei fattori produttivi, che sono: capitale, terra, lavoro.
Possiamo distinguere tre tipologie di attività economica:
• produzione beni, ovvero merci da destinare allo scambio
• erogazione servizi, come servizi bancari, servizi di trasporto, servizi legali, consulenze, ecc..
• scambio dei beni tra operatori del mercato (es. dettagliante, grossista, importatore, ecc.).

L'imprenditore è il soggetto che esercita un'attività economica al fine di produrre o scambiare beni e servizi
in modo professionale. Utilizza i fattori della produzione (terra, capitale, lavoro) e li organizza nell'attività
economica a proprio rischio, al fine ultimo di ottenere un profitto. L'imprenditore
organizza l'impresa e definisce la sua politica, si assume il rischio di impresa e tutti
gli oneri inerenti alla conduzione di impresa al fine di ottenere un plusvalore
economico, ossia una differenza netta positiva tra ricavi e costi. È il capo
dell'impresa ed esercita un potere gerarchico sui lavoratori subordinati.
Nell'ordinamento giuridico italiano l'imprenditore è caratterizzato dai seguenti
caratteri fondamentali:
• Attività economica. Nell'esercizio di impresa l'imprenditore rispetta i
criteri di economicità e si assume i rischi d'impresa.
• Organizzazione. L'imprenditore ha il potere di organizzare mezzi e persone (collaboratori).
• Professionalità. L'imprenditore svolge il proprio lavoro in modo abituale nel tempo anche se non
necessariamente in modo esclusivo.
• Produzione e scambio. Il fine ultimo dell'imprenditore è la produzione e lo scambio di merci e
servizi sul mercato.

Il profitto non è, invece, un elemento fondamentale per definire l'imprenditore in quanto il profitto
dell'imprenditore è perseguito soltanto in alcune tipologie d'impresa. Per questa ragione nella definizione di
imprenditore il legislatore italiano pone l'enfasi sulla produzione e lo scambio.

L'impresa è un'attività economica organizzata professionalmente, finalizzata alla produzione o allo scambio
di beni o di servizi. Per raggiungere questi scopi l'impresa deve operare entro i criteri di economicità.
L'impresa è un'unità di produzione tipica del sistema economico
capitalistico e occupa un ruolo centrale nella produzione dei beni e dei
servizi, nella distribuzione dei redditi alle famiglie e nella ricerca
tecnologica. L'organizzazione dei fattori di produzione è affidata
all'imprenditore.
Spesso si associa erroneamente l'impresa al profitto, in realtà
l'orientamento al profitto caratterizza soltanto una parte delle imprese ma
non tutte. La caratteristica che accomuna tutte le tipologie d'impresa è,
invece, l'economicità, ossia la minimizzazione dei costi economici e la
loro copertura attraverso i ricavi economici dell'impresa stessa.
L'organizzazione dell'impresa privata è finalizzata alla massimizzazione
dei profitti. Per raggiungere questo obiettivo l'impresa è spinta alla
riduzione dei costi e all'ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse scarse.
L'orientamento al profitto spinge le imprese verso l'efficienza e la ricerca di innovazioni tecnologiche.
L'impresa opera sul mercato come soggetto economico dal lato della domanda nei mercati dei fattori
produttivi e dal lato dell'offerta nei mercati dei beni e dei servizi.
L'azienda è una organizzazione che coordina i fattori produttivi, la tecnologia e le informazioni al fine di
produrre prodotti e servizi per soddisfare i bisogni dei consumatori (domanda di mercato).

L'azienda è una organizzazione di persone (lavoro) e di beni economici materiali e immateriali (capitale) che
rappresentano i fattori produttivi del processo produttivo.
Spesso il termine azienda è utilizzato come sinonimo di impresa ma, in realtà, le due parole hanno un
significato diverso.
Nell'ordinamento giuridico italiano l'azienda trova una sua definizione nell'articolo 2555 del codice civile
che la definisce come "un complesso di beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa".
L'azienda, quindi, è lo strumento utilizzato dall'imprenditore per raggiungere gli scopi dell'impresa.
Sulla base del soggetto giuridico si distinguono le seguenti aziende:
• impresa individuale
• impresa familiare, composta da tutti i soggetti del nucleo familiare, dai altri parenti esterni al
nucleo che offrono il proprio contributo e prestano la propria opera nell'azienda, e da collaboratori
esterni che vi lavorano come lavoratori dipendenti: ogni persona svolge un'attività economica
all'interno dell'impresa.
Lo scopo dell'azienda familiare è la soddisfazione dei bisogni economici della famiglia, che
costituisce l'elemento centrale dell'istituto. Il patrimonio dell'azienda familiare è composto da tutti
i beni di proprietà della famiglia.
L'azienda familiare è caratterizzata da un'organizzazione informale. I compiti e le responsabiltà
sono suddivise tra i soggetti e tra i vari componenti della famiglia, ma generalmente non sono
quasi mai assegnate per iscritto.
• società di persone, società (= insieme di più soggetti riuniti in un'impresa collettiva) in cui
prevale l'elemento soggettivo, rappresentato dai soci, rispetto al capitale. Esse sono: la società
semplice, la società in nome collettivo (S.n.c.), la società in accomandita semplice (S.a.s.). Alle
società di persone vengono spesso assimilate le imprese familiari e quelle coniugali. I soci delle
società di persone sono responsabili illimitatamente e solidalmente per le obbligazioni sociali,
fanno eccezione i soci accomandanti delle S.a.s., che sono responsabili nei limiti della loro quota
di partecipazione alla società.
• società di capitali, dotate di personalità giuridica, nelle quali prevale l'elemento del capitale
rispetto ai soci. Sono generalmente società di medio-grandi dimensioni: Società per azioni
(S.p.a.), Società a responsabilità limitata (S.r.l.), Società in accomandita per azioni (S.a.p.a.). I soci
di società di capitali hanno una responsabilità limitata alla propria quota di partecipazione, mentre
la società hanno la c.d. “autonomia patrimoniale perfetta”: rispondono delle obbligazioni sociali
soltanto con il loro patrimonio.
Sulla base della natura del soggetto giuridico le aziende possono essere classificate in:
• Azienda privata. Le aziende private hanno un soggetto giuridico privato: una persona (azienda
individuale) o più persone (azienda collettiva).

• Azienda pubblica. Le aziende pubbliche hanno un soggetto giuridico pubblico, ossia una persona
giuridica pubblica (es. enti pubblici).
Soltanto le aziende private operanti nel mercato hanno come obiettivo la massimizzazione del
profitto. Altre aziende hanno un orientamento diverso, basti pensare alle aziende familiari, alle
aziende non-profit, alle aziende statali ecc.

Sulla base delle finalità perseguite le aziende possono essere classificate in:
• Azienda di consumo, in cui la produzione è destinata a soddisfare i bisogni di chi lavora
nell'azienda (è il caso, ad esempio, dell'autoconsumo della produzione agricola delle aziende
agricole familiari)

• Azienda di produzione, in cui i prodotti/servizi sono offerti e scambiati sul mercato per ottenere
un corrispettivo economico

• Azienda composta, che presenta sia le caratteristiche delle aziende di consumo, sia quelle delle
aziende di produzione. Una parte del prodotto viene destinato al consumo da parte dei soggetti
interni dell'organizzazione aziendale, ed un'altra parte della produzione viene destinata allo
scambio con i soggetti esterni tramite il mercato.
Un particolare tipo di azienda è l'azienda di erogazione, che ha lo scopo di soddisfare
direttamente i bisogni umani. Appartengono alle aziende di erogazione le aziende di consumo e le
aziende composte.

La dimensione dell'azienda è un ulteriore criterio di classificazione. La dimensione di un'azienda può essere


misurata tramite diversi fattori, ad esempio in base al numero dei lavoratori dipendenti, del volume di
produzione, del fatturato economico, della quota di mercato, della struttura organizzativa, del capitale
investito, e così via. Esistono quindi:
• Aziende di piccole dimensioni, con una limitata capacità produttiva ed una limitata quota di
mercato. Sono aziende caratterizzate da elevata flessibilità e dinamicità, che si adeguano
rapidamente ai mutamenti del mercato. A causa del loro scarso volume di produzione, non
beneficiano di forti economie di scala sui costi di produzione e non influenzano il prezzo di
mercato.

• Aziende di medie dimensioni, con una capacità produttiva sufficiente per conquistare una
discreta quota di mercato.

• Aziende di grandi dimensioni, con elevata capacità produttiva, dispongono di macchinari e


fabbriche che consentono di beneficiare di forti economie di scala nei costi di produzione anche
se, di converso, il costo di riconversione degli impianti può risultare molto alto. Riescono ad
influenzare il prezzo di mercato, sono poco dinamiche e si adeguano lentamente ai cambiamenti
del mercato.

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