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Corriere della Sera Domenica 3 Maggio 2015
Medicina
Mi spieghi dottore
Quando è davvero allergia alimentare?
Lo specialista
L’esposizione
a un determinato cibo
causa una reazione
del sistema immunitario
B
enché più del 20% delle persone pensi
di essere allergico a qualche alimento,
i veri allergici a cibi si stima siano il 5-8%
dei bambini e l’1-2% degli adulti. «Negli
ultimi 15 anni le allergie alimentari sono molto
cresciute nel mondo — spiega Iride Dello Iaco-
no, responsabile dell’Unità Operativa di pedia-
tria e allergologia dell’Ospedale Fatebenefratelli
Iride Dello di Benevento e Coordinatore della Commissio-
Iacono ne Allergia Alimentare della Siaip (Società it.
Responsabile allergologia e immunologia pediatrica) —. L’au-
Unità Operativa mentata incidenza è posta in relazione con di-
di pediatria versi fattori, tra i quali i cambiamenti nello stile
e allergologia, di vita (per esempio i nuovi modelli alimentari),
Ospedale le modificazioni della flora batterica commen-
Fatebenefratelli sale (batteri presenti nel nostro organismo,
di Benevento senza apportare vantaggi o danni, ndr) e l’au-
mentato inquinamento atmosferico».
Qual è la vera allergia alimentare?
«Il termine allergia alimentare indica una
risposta immunitaria nei confronti di un ali-
mento, con effetti nocivi per la salute. Tale ma-
nifestazione è riproducibile, nel senso che può
essere provocata mediante l’esposizione a quel
determinato cibo. Le allergie alimentari si pos-
sono manifestare con vari tipi di reazione, in
base al coinvolgimento di specifici anticorpi
e/o di altri “mediatori” cellulari. Le forme più
pericolose sono quelle mediate da anticorpi
della classe delle Immunoglobuline E, dette
IgE-mediate. Ma esistono forme non IgE-me-
diate e forme miste (IgE e non-IgE-mediate)».
Quali sono i sintomi di allergia alimentare?
«Nelle forme IgE-mediate i sintomi coinvol-
gono soprattutto la cute, l’apparato gastrointe-
stinale e respiratorio e sono principalmente
orticaria, angioedema, rinocongiuntivite, vomi-
to, dolori addominali, difficoltà respiratoria,
fino all’anafilassi (reazione sistemica, in cui, in
genere, vi è il coinvolgimento dell’apparato
cardiocircolatorio). La sensibilizzazione allergi-
ca verso gli alimenti può comparire in qualun-
que età della vita, ma è più frequente nell’infan-
zia. Le allergie alimentari non IgE-mediate si
sviluppano soprattutto nel primo anno di vita e
si manifestano con sintomi a carico dell’appara-
to gastrointestinale, quali vomito, dolori addo-
minali, diarrea, sangue nelle feci, rallentamento
della crescita o perdita di peso. Solo in alcune
forme più gravi può essere coinvolto tutto l’or-
ganismo (con ipotensione e shock)».
Come si fa la diagnosi?
«Se si sospettano forme IgE-mediate, in ge-
nere, in prima battuta si eseguono i test cutanei
e/o sierologici (la determinazione delle IgE-
specifiche), che consentono di identificare la
sensibilizzazione nei confronti dei vari alimenti
potenzialmente allergeni. La conferma si può,
però, avere con il test di provocazione orale in
ambiente protetto, che comportando alcuni
rischi viene proposto solo in casi selezionati. Se
si ipotizza un’allergia alimentare non IgE-me-
diata, il test valido per la diagnosi è la dieta di
esclusione per alcune settimane, che confermi
la scomparsa dei sintomi, seguita dalla reintro-
duzione volta a dimostrarne la ricomparsa».
Come si può intervenire per rimediare?
«In entrambe le forme il trattamento è
l’esclusione dell’alimento chiamato in causa.
L'esperto Per verificare l’eventuale scomparsa dell’allergia
risponde si reintroduce periodicamente il cibo incrimi-
nato (test di provocazione orale) in ambiente
alle domande protetto, finché non si evidenzi l’a tolleranza.
dei lettori Chi è a rischio di anafilassi deve portare sempre
sulle allergie con sé l’adrenalina auto-iniettiva prescritta dai
all’indirizzo Centri allergologici, che hanno l’obbligo di
http://forum. istruire il bambino e la famiglia al corretto uso
corriere.it/ di questo farmaco salvavita»
allergie_ Antonella Sparvoli
respiratorie © RIPRODUZIONE RISERVATA
SALUTE
Guarigione
C
hi è allergico al alcuni alimenti nell’infanzia l’eventuale acquisizione della tolleranza. Inoltre, è
non è detto che lo sarà per sempre. «Le stata sperimenta una desensibilizzazione orale:
Non è detto che allergie non IgE-mediate — dice la consente, in bambini di età superiore ai 5-6 anni,
si resti «sensibili»
per sempre
dottoressa Iride Dello Iacono — in genere si
risolvono con il trattamento dietetico durante i
primi anni di vita. Le allegie IgE-mediate, invece, in
che non siano guariti spontaneamente dalla
allergia verso latte, uovo o grano, di acquisire la
tolleranza mediante la somministrazione, in centri
alcuni casi non guariscono: quelle al pesce o alla qualificati, di dosi progressivamente in incremento,
frutta secca, per esempio, sono spesso persistenti. sotto la guida di medici esperti».
Ma è sbagliato protrarre una dieta di eliminazione A. S.
all’infinito, senza valutare periodicamente © RIPRODUZIONE RISERVATA
Antigene
L’allergia alimentare è una 3 I MECCANISMI
risposta anomala del sistema
immunitario nei confronti IgE Gli individui con un’allergia alimentare IgE-mediata
1 producono anticorpi specifici (IgE) contro particolari
di un alimento. Questo tipo
di allergia si può manifestare proteine contenute nel cibo incriminato
con vari tipi di reazione, in base Mastocito Tali anticorpi 1 si ancorano alla superficie di alcune
al coinvolgimento di specifici
anticorpi e/o di altri «mediatori
2 cellule del sistema immunitario
(mastociti tissutali e basofili circolanti) 2
cellulari». Le forme più pericolose
sono quelle IgE-mediate,
Istamina
e altri
Quando l’individuo sensibilizzato viene in contatto
con l’alimento gli anticorpi specifici riconoscono
ma esistono anche forme
non IgE-mediate (o ritardate) 4
mediatori le proteine allergeniche 3 , si legano a esse
e determinano la liberazione dei «mediatori»
e forme miste della reazione allergica, soprattutto istamina
e leucotrieni 4 (i principali responsabili dei sintomi)
PESCE LATTE UOVA
Oltre
il 90% delle allergie
alimentari nel bambino
è causata da questi ARACHIDI
alimenti
FRUTTI DI MARE
GRANO FRUTTA SECCA SOIA
Allergie alimentari Ig-E mediate Allergie alimentari non Ig-E mediate
I SINTOMI
Comparsa dei sintomi Comparsa dei sintomi
Da pochi minuti a massimo due ore dall’assunzione del cibo Dopo almeno due ore dall’introduzione dell’alimento
a cui si è allergici a cui si è allergici
Sintomi principali
Sintomi più frequenti
Vomito, dolori addominali
Tosse roca, dispnea (mancanza di fiato), rinite e congiuntivite Vomito, dolori addominali, diarrea
Prurito generalizzato, orticaria, angioedema Sangue nelle feci
(gonfiore di cute e mucose con coinvolgimento del tessuto
sotto il derma e della sottomucosa) Rallentamento della crescita o perdita di peso
Anafilassi Questo tipo di allergia si sviluppa soprattutto nel primo anno di vita
Manifestazione di tutto l’organismo con sintomi cutanei
e compromissione respiratoria e/o gastrointestinale
e/o cardiocircolatoria fino al grave quadro dello shock anafilattico
LA DIAGNOSI
Per valutare la sensibilizzazione ai vari alimenti si ricorre Se si sospetta una reazione allergica non IgE-mediata
ai test cutanei (skin prick test) e sierologici l’unico test valido è la dieta di esclusione per alcune settimane
La diagnosi certa si ottiene solo con il test di provocazione che confermi la scomparsa dei sintomi, seguita
orale in ambiente protetto, che consiste nella somministrazione dalla reintroduzione volta a dimostrarne la ricomparsa
diretta dell’allergene, in quantità crescenti. Il paziente viene tenuto
in osservazione per alcune ore, registrando eventuali sintomi
L’EVOLUZIONE
In una minoranza di casi non guariscono e ciò è correlato Queste forme di allergia alimentare in genere si risolvono
anche al tipo di alimento responsabile della reazione avversa con il trattamento dietetico durante i primi anni di vita
LE CURE
Corriere della Sera / Mirco Tangherlini
L’unica terapia delle allergie alimentari (IgE e non IgE-mediate) è l’eliminazione dell’alimento responsabile dei sintomi,
finché un test di provocazione orale non dimostrerà l’acquisita tolleranza
I pazienti che hanno presentato reazioni medio-gravi sono tenuti a leggere in maniera molto rigorosa le etichette dei cibi confezionati.
Inoltre, debbono avere sempre con sé l’adrenalina autoiniettiva (farmaco salvavita)
In alcuni casi è possibile ricorrere alla terapia di desensibilizzazione orale per alimenti, che consente, in bambini sopra i 5-6 anni,
che non siano guariti spontaneamente dalla loro allergia verso il latte, l’uovo o il grano, di acquisire la tolleranza nei confronti dell’alimento
mediante la somministrazione di dosi via via maggiori, sotto controllo medico