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ia
del Bambino
Gesù
ec
Sp
A scuola
di salute
Prima
puntata
02
6 domande
(e risposte)
sulla leucemia
03
Focus: cosa sono “I ragazzi del Bambino
Gesù”, il documentario in
la leucemia linfatica onda su Rai3 da domenica
e la leucemia mieloide 19 febbraio, è una grande
opportunità per l’Ospeda-
le. Una chance importan-
04
Tre domande te per raccontare cosa c’è
alla Dott.ssa Angela dietro le cure di eccellen-
za, dietro i risultati scien-
Mastronuzzi tifici e le innovazioni. Ci
sono vite, storie di pazien-
ti, medici, infermieri e tec-
05
nici, che il documentario
della Rai vuole raccontare.
Curiosità: A scuola di salute, in que-
Nave Italia sto contesto, è chiamata a
un lavoro di raccordo. Nel
corso delle puntate si par-
lerà di diverse malattie, di
06
cui magari parte del pub-
blico non ha mai sentito
parlare. Il nostro compito
Glossario sarà, insieme alla redazio-
ne del portale del Bambi-
no Gesù, raccontare con
un linguaggio semplice
cosa sono questi disturbi,
chiarire a tutti ciò di cui
Coordinamento editoriale: stiamo parlando.
A.G. Ugazio, N. Zamperini
Comitato di redazione: La collana ‘I ragazzi del
G. Morino, A. Reale, A. Tozzi, Bambino Gesù’ avrà una
A. Turchetta, S. Vicari cadenza settimanale, ac-
Segreteria: compagnando ogni uscita
M. Mathieu del documentario.
I ragazzi
del Bambino
01 Il racconto
Gesù
di una comunità
La comunità del Bambino Gesù si rac- per ascoltare sia il paziente che la sua fami-
conta, si narra, si mostra all’esterno con glia e in tal senso l’ospedale ha organizzato
trasparenza, insieme ai ragazzi e alle fa- una formazione specifica con il corso “ascolta
miglie che hanno vissuto la malattia per ciò che non dico”. In questi anni sempre di
condividere e dire a tutti “insieme ce la più ci si è resi conto dello stretto legame che
possiamo fare, possiamo vivere anche le c’è tra la pratica clinica e la narrazione del
situazioni più difficili”. paziente e quanto ripreso nel documentario
È stato utilizzato il racconto, la narrazione sottolinea tale aspetto mettendolo fortemen-
come metodo innovativo per esprimere i te in evidenza.
vissuti, le emozioni, i silenzi di tutti coloro Si tocca con mano e con il cuore l’umanità,
che partecipano al percorso di cura e di as- il dolore, le paure e le speranze di chi, come
sistenza: pazienti, famiglie, medici, infer- i protagonisti delle nostre storie, entra in un
mieri, in un dono continuo e condivisione percorso che spaventa e toglie il respiro e
agli altri con gli altri. richiede professionisti capaci di sedersi ac-
Si inizia a parlare di medicina narrativa, come canto al paziente, accanto ai suoi genitori e
metodologia, alla fine degli anni ‘90 e si diffon- parlare, informare e condividere in modo em-
de sempre di più nel mondo sanitario italiano patico percorsi di cura ed assistenza.
attraverso la formazione e sensibilizzazione di Il documentario porterà a tutti il messag-
medici ed infermieri nell’utilizzo di un approc- gio della vita che c’è in ospedale così come
cio narrativo nella relazione con il paziente. è stata raccontata dai pazienti stessi e dalle
“La medicina narrativa – secondo le paro- loro famiglie.
le della SIMeN, Società Italiana di Medicina La narrazione in medicina è stata adottata in
Narrativa - arricchisce le cure attraverso altri ospedali pediatrici con ottimi risultati e
l’attenzione e l’utilizzo anche in senso tera- anche l’OMS ha concluso che il racconto delle
peutico dei racconti dei pazienti, dei medici, storie dei pazienti e un approccio narrativo
degli infermieri e di quanti operano nel siste- possano contribuire in modo significativo a
ma sanitario, valorizzando in particolare la migliorare la comunicazione tra tutti gli attori
prospettiva e la visione della malattia del che operano in ospedale e possa inoltre me-
soggetto e dei suoi familiari”. glio rappresentare il loro vissuto e aiutare a
Da anni l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù migliorare la qualità dell’assistenza.
ha posto la sua attenzione sull’importanza del- Una sfida del prossimo futuro sarà l’integra-
la comunicazione e dell’ascolto del paziente e zione tra la medicina basata sulla narrazio-
della sua famiglia. Quando si prende in carico ne e la medicina basata sulle evidenze per
un paziente il primo momento è l’ascolto per concorrere a rendere le decisioni clinico-assi-
la raccolta dell’anamnesi e dei suoi bisogni, stenziali più complete, personalizzate, effica-
per questo medici ed infermieri devono sa- ci e appropriate.
I ragazzi
del Bambino
Gesù
6 domande
02 (e risposte)
sulla leucemia
Ne esistono di due tipi, mieloide e linfoide
e si possono presentare in forma acuta
e cronica. Ecco cosa c’è da sapere
03
Focus: cosa sono
la leucemia linfatica
e la leucemia mieloide
Entrambe possono presentarsi sia in forma acuta sia in forma cronica.
Una panoramica su cause, sintomi e terapia
La leucemia è un tumo- mi, nella versione acuta, LEUCEMIA
re del sangue che causa ci sono sintomi influenzali MIELOIDE ACUTA
un’alterazione della norma- come febbre alta, pallore, La leucemia mieloide è un
le popolazione dei tre ele- lividi, stanchezza e irrita- tumore dovuto ad altera-
menti presenti nel sangue: bilità. zioni delle cellule presenti
globuli bianchi, globuli rossi Soprattutto nei bambi- nel midollo osseo che nor-
e piastrine. ni questi sintomi possono malmente producono glo-
Esistono due tipi di leuce- essere alternati a stati di buli rossi, globuli bianchi e
mia: la leucemia linfatica normale benessere. Nei piastrine. Questo si traduce
e la leucemia mieloide. En- più piccoli si può registra- in una crescita incontrolla-
trambe possono presen- re un aumento del volume ta dei”blasti leucemici”.
tarsi sia in forma acuta, e dei linfonodi. Esistono 8 tipi di leucemia
dunque avere un caratte- La leucemia linfatica acu- mieloide ma i sintomi sono
re rapidamente progres- ta è una malattia poten- simili. Molti pazienti lamen-
sivo,sia in forma cronica, zialmente mortale. Il suo tano un peggioramento
e avere un andamento più sviluppo è rapido e, se delle condizioni di salute,
lento e con sintomi meno non diagnosticata e trat- febbre, infezioni ricorrenti
aggressivi. La forma acuta tata tempestivamente, ha e una stanchezza profon-
è di solito più comune nei un’aspettativa di vita infe- da. Inoltre si possono mani-
bambini mentre quella cro- riore a un anno. Le terapie, festare ematomi spontanei
nica insorge più spesso tra invece, consentono una e sanguinamenti prolun-
gli adulti. guarigione completa nella gati. Anche per la leucemia
maggior parte dei casi. La mieloide la terapia indica-
LEUCEMIA chemioterapia, cioè l’uso ta è la chemioterapia così
LINFATICA ACUTA di farmaci antileucemici come il trapianto di midollo
La leucemia linfatica col- che si diffondono in tutto o l’immunoterapia.
pisce i globuli bianchi di il corpo, è il metodo più
tipo linfoide denominati completo e più sicuro nel
linfociti. Tra i suoi sinto- trattamento della malattia.
I ragazzi
del Bambino
Gesù
IN
SINTESI
04
Tre domande ad
Angela Mastronuzzi
Come si riconosce e come si affronta la leucemia:
la parola all’esperta, dal dipartimento di Onco-ematologia
dell’Ospedale Bambino Gesù
La dottoressa Angela Ma- molto stanco, presenta mal “La comunicazione della dia-
stronuzzi, dal dipartimento gnosi di una leucemia è mol-
di testa, difficoltà di concen-
di Onco-ematologia dell’O- to complessa e differente a
trazione a scuola, rifiuto del
spedale Bambino Gesù, ci gioco. Una carenza di pia- seconda dell’età del bambi-
spiega cos’è la leucemia e strine espone il bambino a no. Con i bambini sotto i 10
come si affronta il percorso sanguinamenti. Sangue dal anni non utilizziamo gene-
della malattia con i piccoli naso, dalle gengive e lividi ralmente la parola leucemia.
pazienti e le loro famiglie. sono i sintomi più comuni. Preferiamo, invece, utilizzare
La carenza di globuli bianchila comunicazione gestuale
Quali sono i primi segnali, per espone il bambino a rischi per portarli a fidarsi del me-
un medico, che evidenziano infettivi, e quindi a febbre.dico e ad accettare una ma-
una probabile leucemia? La febbre persistente nono- lattia lunga e impegnativa.
“La leucemia è una malattia Nei ragazzi in età pre-ado-
stante la terapia antibiotica,
del midollo osseo. Le cellu- stanchezza non giustificata lescenziale e adolescenzia-
le malate (i blasti) moltipli- le, la regola è di non mentire
e dolori ossei diffusi possono
candosi prendono il posto essere campanelli d’allarme: per trovare subito un’intesa.
delle cellule sane. Quindi il è bene far valutare il bambi-La chiave, anche in questo
midollo smette di produrre no dal pediatra”. caso, è la fiducia. I genitori,
globuli rossi, globuli bianchi infatti, tendono a proteggere
e piastrine. Quando nel san- Come si dice a un bambino i ragazzi dalla verità: parlare
gue non ci sono sufficienti che è affetto da leucemia? E direttamente con i pazien-
globuli rossi il bambino di- come si comunica con lui nel ti della malattia li porta ad
venta anemico, è pallido, suo percorso terapeutico. accettare meglio il percorso
I ragazzi
del Bambino
Gesù
Nave
Italia
Fondazione Tender Nave Italia e Bambino
Gesù collaborano dal 2011 con l’obiettivo di
far vivere ai piccoli pazienti un’esperienza di
condivisione e spensieratezza per rafforzare
la propria autostima. Il progetto è giunto
alla sesta edizione. Nel 2016 le spedizioni
a bordo di Nave Italia sono state tre. Nelle
prime due: “A gonfie vele contro il cancro”
(giugno) ed “Epilessia fuori dall’ombra”
(luglio), sono stati coinvolti circa 30 giovani
pazienti affetti da malattie
onco-ematologiche e da epilessia.
La terza spedizione, “Ragazzi
all’arrembaggio”, è salpata da Genova il 4
ottobre ed aveva a bordo 13 “siblings”, cioè
fratelli o sorelle sani di ragazzi affetti
da Malattie Rare Metaboliche.
I ragazzi
del Bambino
Gesù
I nostri
approfondimenti
Prima puntata
6 domande (e risposte)
sulla leucemia
Tre domande ad
Angela Mastronuzzi
Nave Italia
I ragazzi
del Bambino
Gesù
Glossario