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Convivenza_Teoria_4-5.

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EDUCAZIONE
6 all’affettività
Presentazione
Conoscersi, sapersi presentare e descrivere sono abilità che aiutano i bambini a prendere
consapevolezza della propria identità personale e sociale. Qualsiasi esperienza, da quelle
afferenti alla vita quotidiana a quelle più marcatamente cognitive, trova radicamento nel-
l’essere e connota l’individuo al punto da qualificare ogni alunno e alunna per gli aspetti di
specificità propri.
In questo mutato contesto sociale avere consapevolezza dei processi di costruzione del-
l’identità favorisce l’avvicinamento ai problemi quotidiani e garantisce la promozione
dello sviluppo armonico della personalità di ciascuno.
È su questi presupposti che è stato ideato il percorso didattico sull’educazione all’affet-
tività per la classe quarta.

Sviluppo del progetto


Il percorso si compone di tre Unità di Apprendimento: Mi racconto – Rifletto su di me –
“Mi apro”.
Nella prima U.A. vengono proposte attività finalizzate a caratterizzarsi e a farsi conoscere
nel gruppo classe oltre a porre l’attenzione su alcune modalità usate per scambiare infor-
mazioni, da quelle tradizionali di tipo
scritto a quelle tecnologiche, come le
conversazioni telefoniche e le e-mail. INGREDIENTI
Nella seconda U.A. si conducono gli Il percorso: 3 Unità di Apprendimento.
alunni a riflettere sulle proprie azioni Schede: 9 operative, 2 verifiche, 2 portfolio.
e comportamenti. Viene dato spazio Verifica: Saper esprimere i propri punti di vista e
anche alla necessità di riconoscere i ascoltare quelli degli altri. Riconoscere nelle
propri pregi e difetti come pure alle persone le diverse caratteristiche emotive.
reazioni emotive e comportamentali Portfolio: Saper riconoscere le proprie reazioni e
legate a situazioni vissute. i vissuti emotivi. Saper riflettere sul proprio carat-
tere e saper apportare cambiamenti positivi.
La terza U.A. è costruita sui bisogni
dei bambini in questa età sul proble-
nel sito
ma della crescita: essere grandi o
• Laboratorio: 1 di Musica
piccoli, sul valore dell’amicizia, sul • Bibliografia ragionata
saper distinguere i desideri dai sogni
e sui luoghi possibili in cui annotare
le proprie storie, riflessioni, curiosità,
difficoltà, come il diario personale.

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OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA

4 classe
a

UNITÀ DI APPRENDIMENTO
U. A. 1 - Mi racconto U. A. 2 - Rifletto su di me U. A. 3 - “Mi apro“

• Tanti modi per presentarsi • Sono un tipo… • I miei bisogni


• Storie e situazioni • Riconoscere pregi e difetti • Desideri e sogni
• Scambiare informazioni • Modi di reagire • I segreti


COMPETENZE ATTESE PER IL PECUP
• Riconoscere e gestire se stessi • Riflettere con spirito critico su di • Avere consapevolezza delle
e le proprie azioni sé, sulle proprie affermazioni, proprie capacità e riuscire a
• Essere disponibili al rapporto di sui diversi aspetti della propria immaginare e progettare il
collaborazione con gli altri esperienza emotiva proprio futuro


OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
• Comunicare la percezione di sé • Attivare la conoscenza di sé • Attivare atteggiamenti di ascolto
e del proprio ruolo nei contesti • Esercitare modalità socialmente su di sé e sui propri bisogni
• Avvalersi della corrispondenza efficaci per esprimere le proprie • Esprimere la propria emotività
con amici per riflettere su di sé, emozioni e la propria affettività e affettività con adeguata
sulle proprie relazioni attenzione agli altri


OBIETTIVI FORMATIVI
• Scoprire strumenti per conoscersi • Attivare atteggiamenti di ascolto • Assumere responsabilità
ed esprimere la propria identità e di riflessione su di sé e accettare punti di vista diversi
• Scegliere e utilizzare adeguate • Adottare modalità socialmente • Utilizzare strumenti per esprime-
modalità per parlare di sé nelle efficaci per esprimere la propria re pensieri e riflessioni su di sé
relazioni con gli altri affettività
• Avvalersi della comunicazione • Comunicare la percezione di sé
per riflettere su di sé e sulla pro- e del proprio ruolo in differenti
pria emotività contesti

SCHEDE COLLEGATE

• Operative nn. 1, 2, 3 • Operative nn. 4, 5, 6 • Operative nn. 7, 8, 9


• Verifica n. 1 • Verifica n. 2
• Portfolio n. 1 • Portfolio n. 2

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OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA

4 classe
a

◆ Utilizzare regi-
stri linguistici
diversi in relazio-
ne al contesto e
agli interlocutori
◆ Esprimere e
descrivere opinio-
ni e stati d‘animo
in forme adeguate
allo scopo
◆ Produrre testi ◆ Scegliere even-
per raccontare ti e situazioni ◆ Riconoscere
esperienze perso- caratterizzanti la caratteristiche
nali e altrui storia personale ◆ Individuare le personali ricon-
◆ Ricercare in un ◆ Riflettere sui informazioni ducibili ad aspetti
testo scritto infor- propri comporta- necessarie per fisici del corpo
mazioni di tipo menti anche in raggiungere un umano
soggettivo; scrive- prospettiva di obiettivo o per
re testi personali, contesti futuri risolvere un pro-
ideativi blema SCIENZE
◆ Ampliare il
STORIA
patrimonio lessi-
cale e stabilire
MATEMATICA
relazioni di signi-
ficato tra le parole

ITALIANO
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ

ARTE SCIENZE
TECNOLOGIA E IMMAGINE MOTORIE E
E SPORTIVE
INFORMATICA ◆ Individuare le
molteplici funzio- ◆ Eseguire sem-
ni delle immagini plici drammatiz-
◆ Individuare, ana-
e rielaborarle in zazioni utilizzan-
lizzare e riconosce- modo creativo do un’ampia
◆ Rielaborare
re potenzialità e gamma di codici
limiti delle forme creativamente espressivi
di comunicazione disegni, immagi-
◆ Utilizzare in
ni, messaggi
modo appropriato e testi
◆ Utilizzare
simboli dei linguag-
gi multimediali l‘immagine con
funzione informa-
tiva ed espressiva

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OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA

4 classe
a

Unità di Apprendimento 1 – Mi racconto


Per parlare di sé si possono utilizzare più strumenti. Parole, disegni, foto, gesti, com- Tanti modi per
portamenti, oggetti… sono “dati anagrafici” che costruiscono la nostra storia e forni- presentarsi
scono informazioni utili per farci conoscere.
Invitiamo gli alunni a scegliere un’impronta significativa: oggetto, immagine, testo, testi- Mi collego con
Ed. Alimentare
monianza con cui presentarsi e fornire notizie specifiche del proprio modo di essere. U.A. 2 pag. 63

Riportiamo due esempi di narrazione.


Nel primo il narratore parla di sé attraverso la descrizione di un oggetto che gli è caro.
Nel secondo la narratrice esprime i propri sentimenti/emozioni attraverso la descrizio-
ne del momento vissuto.

Stefano e la bicicletta
La mia non è una comune bicicletta, ma è una fantastica mountain bike. È legge-
ra, con un cambio marce eccezionale che mi permette di pedalare senza fatica in
salita; ha due freni imbattibili che bloccano le ruote all’istante.
Quasi ogni giorno esco con la bici e in sella al mio mezzo trascorro momenti
spensierati.
Io sono un tipo sportivo e dinamico, per nulla pigro e la bicicletta dà sfogo a que-
sto mio temperamento.

Laura e il tramonto
Ammiro sempre con stupore le bellezze del paesaggio. Il tramonto è, per me, uno
scenario suggestivo: in particolare, quando le sagome si tingono di rosso, vorrei
che durasse per sempre.
Mi affascinano gli ultimi bagliori del sole che portano con sé le cose del giorno.
Mi considero un tipo curioso e non indifferente alla realtà che mi circonda. Sono
dolce e romantica e il tramonto suscita questa mia sensibilità.

La scheda operativa n. 1 guida l’alunno nel riconoscimento dell’unicità della persona.

Recuperare la memoria di eventi che hanno accompagnato il cammino di crescita e Storie e


raccontarli, non è un semplice esercizio di trascrizione, ma un’esperienza che aiuta l’a- situazioni
lunno a riconoscere i sentimenti e le sensazioni che hanno caratterizzato quei vissuti. Mi collego con
Una strategia potrà essere la lettura di un testo, l’individuazione di parole ricche di Ed. Stradale
U.A. 1 pag. 24
significato emotivo e la loro rielaborazione in forme grafiche creative.

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4 classe
a

Una notte col branco


Era una notte limpida e stellare, noi riposavamo stressati da una giornata assai fati-
cosa quando, d’improvviso, si udì una specie di ruggito e un urlo molto spaventa-
to. Si accendono le luci, tutti scattano fuori dal letto, si mettono i fazzolettoni al collo
e le scarpe, si infilano i giubbotti ed escono. Sapeste che zizzola!
Per ripararci dal freddo c’erano solo il pigiama e la giacca a vento.
Quel ruggito era stato fatto da un mostro che aveva rapito un nostro compagno di
branco, Giulio, e noi dovevamo salvarlo sconfiggendo la bestia. Così ci mettemmo
in cammino per un sentierino seguendo delle orme gigantesche. Durante il cammi-
no incontrammo una fatina che ci dette a ognuno un lumicino magico, l’unico stru-
mento che avrebbe potuto salvare il nostro amico.
Finalmente trovammo il mostro che scappò via e liberò Giulio. Missione compiuta!
Non potete immaginare com’è stato divertente.
A. Sturiale

Dal brano si riportano esempi di rielaborazione grafica creativa di alcune delle parole
chiave per la dimensione affettiva.

Durante il racconto autobiografico i fatti vengono rielaborati in rapporto al contesto


comunicativo e alle persone con cui si dialoga. La scheda operativa n. 2 fa riflettere l’a-
lunno sulla diversità del modo di raccontarsi e di far emergere pensieri e sentimenti.

Scambiare Le situazioni in cui avvengono scambi comunicativi sono varie. Le comunicazioni pre-
informazioni sentano elementi comuni (emittente - destinatario - messaggio), come pure differenze
Mi collego con specifiche determinate dalla presenza o assenza degli interlocutori. Nella conversazio-
Ed. Cittadinanza
U.A. 2 pag. 17
ne e nel dialogo emittente e destinatario possono interagire non solo con le parole ma
anche con la mimica, i gesti, le pause, il tono della voce…
Nella comunicazione telefonica il significato del messaggio viene arricchito dal tono
della voce e dalle sue pause.

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4 classe
a

Nella comunicazione epistolare, cartacea e telematica, il senso dipende dall’uso delle


parole e della punteggiatura.
È possibile portare gradualmente gli alunni a scoprire le diversità tra le situazioni
comunicative mettendo a confronto la stessa scena di vita trascritta in una lettera o
drammatizzata.

Cara Angela,
ti scrivo per raccontarti un fatto successo proprio oggi.
Ero in auto con la mamma quando un gatto ha attraversato la strada proprio men-
tre stavamo passando.
Lei ha frenato di colpo, e tu sai che guida in modo prudente, ma non è bastato a evi-
tare che la povera bestiola venisse travolta.
Ho lanciato un urlo così forte da far tremare anche i vetri, poi mi sono messo a pian-
gere.
La mamma ha cercato di consolarmi, tuttavia non riesco a togliermi dalla mente il
pensiero di quella “disgrazia”.
Tuo Carlo

Facciamo recitare la scena dell’incidente e poi chiediamo agli alunni se nella lettera
Carlo ha raccontato la scena così come è stata drammatizzata in situazione, con gesti,
espressioni della voce, sguardi…
La scheda operativa n. 3 guida i bambini a scoprire le “parole“ che trasmettono emo-
zioni.
Come tutte le forme di comunicazione che non comportano il contatto visivo diretto,
occorre stare attenti all’uso delle parole e alla loro interpretazione da parte di chi ascolta.
Gli smiles o emoticons diffusi con la posta elettronica e gli sms permettono di arricchire
il testo scritto con segni che esprimono i nostri stati d’animo.

:-) = sorriso :-D = super sorriso :-* = bacio :’( = piangere

;-) = occhiolino :-X = segreto :-( = tristezza :-o = stupore (:-( = indispettito

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4 classe
a

Unità di Apprendimento 2 – Rifletto su di me


Sono un tipo... Il seguente percorso ha lo scopo di offrire all’alunno occasioni per esprimersi rifletten-
do su quanto costituisce il suo mondo interiore in relazione agli altri, allo spazio e al
tempo.
Si utilizzeranno come stimolo immagini reali e mentali che facciano affiorare ricordi,
sensazioni e che sollecitino osservazioni e considerazioni.
Si stimola il ricordo di situazioni vicine alle esperienze dei bambini, proponendo una
scelta tra alcune alternative che descrivano maggiormente la loro personalità e si chie-
derà di spiegarne il perché.

1. Ricorda un tuo successo scolastico ..............................................................


In quell’occasione ti sei dimostrato/a
orgoglioso/a modesto/a equilibrato/a

perché ............................................................................................................................

2. Ricorda un regalo tanto atteso e non ricevuto ...........................................


In quella situazione ti sei dimostrato/a
deluso/a arrabbiato/a ragionevole/a

perché ............................................................................................................................

3. Ricorda il primo incontro con il tuo migliore amico ................................


In quell’occasione ti sei dimostrato/a
timido/a espansivo/a diffidente/a

perché ............................................................................................................................

La scheda operativa n. 4 chiede all’alunno di immaginare di trovarsi in alcune situa-


zioni problematiche e di scegliere il proprio probabile comportamento.

Riconoscere Crescere significa conoscersi, riconoscere in sé pregi e difetti e avviare forme di consa-
pregi e difettipevolezza.
Mi collego con La percezione di sé si sviluppa attraverso le risposte quotidiane che gli altri forniscono
Ed. Salute al nostro modo di porci e di interagire. Il comportamento può a volte essere interpreta-
U.A. 3 pag. 55
to in maniera diversa dalle intenzioni di chi agisce.
Gli alunni andranno sollecitati a prendere coscienza dei loro atteggiamenti nei confron-
ti degli altri, a verificare la loro adeguatezza e, se necessario, a migliorarli.

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4 classe
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La scheda operativa n. 5 sollecita forme di valutazione di sé attraverso il ricordo e la


descrizione di comportamenti legati alle esperienze quotidiane.
Si propone di organizzare un’attività artistico-espressiva nella quale sviluppare il signifi-
cato della “caricatura” e delle connotazioni emotive che può contenere. Alcuni aspetti del
carattere, come generosità, avarizia, freddezza, dolcezza, cattiveria e bontà, possono
essere disegnati attraverso l’accentuazione dei tratti della figura umana, delle espressioni
del volto, dei gesti del corpo. Basta confrontare alcuni personaggi delle fiabe e dei fumet-
ti e trovare i segni grafici caratteristici che comunicano elementi affettivi ed emotivi.

Di fronte a una particolare situazione ciascuno di noi reagisce in modo personale in Modi
relazione ai diversi caratteri. Restare da soli in casa, partecipare a una gara, ritornare a di reagire
scuola dopo le vacanze, trascorrere una giornata al parco divertimenti, subire una scon- Mi collego con
fitta, sono esempi di circostanze che si prestano a far emergere le differenze individua- Ed. Salute
U.A. 3 pag. 56
li affettive ed emotive.
Si suggerisce di adottare la seguente metodologia ispirata al cooperative learning parti-
colarmente efficace per attivare tali dinamiche.
Si suddivide la classe preferibilmente per gruppi di 4/5 alunni.
Ai gruppi viene assegnata la situazione stimolo: “Sei stato impegnato nella gara di corsa
con i sacchi e hai perso. Scrivi tre parole per indicare come hai reagito”.
All’interno del singolo gruppo ogni componente riporterà su un foglio le proprie rispo-
ste; quindi in gruppo si procederà a confrontare le reazioni espresse e verranno indivi-
duate le quattro più frequenti.
Successivamente, in un momento di intergruppo verranno raccolte le informazioni che
serviranno per riflettere sugli atteggiamenti positivi o negativi.

La scheda operativa n. 6 invita l’alunno a riconoscere comportamenti diversi, a riflet-


tere sulle proprie reazioni e sulla loro adeguatezza.

La scheda di verifica n. 1 verifica la capacità di leggere situazioni emotive, individuare


le reazioni assunte e ricavare alcuni aspetti caratterizzanti la persona che agisce.
O
RTF LIO
O
P

La scheda di portfolio n. 1 stimola l’alunno a riflettere sui propri sentimenti e sui pro-
pri modi di reagire.

Unità di Apprendimento 3 – “Mi apro”


Ogni bambino ha il diritto di vivere in un ambiente sereno e sicuro che offra le condi- I miei
zioni affinché possa crescere, conoscere e sviluppare le sue potenzialità. Uno dei biso- bisogni
gni affettivi maggiormente manifestati è quello di poter esprimere le proprie opinioni,
di partecipare alle decisioni che lo riguardano, di sentirsi ascoltato dagli adulti, che
dovrebbero agire di conseguenza.
Proponiamo la lettura della pagina del diario di Martina e chiediamo agli alunni di
ascoltare attentamente.

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4 classe
a

Domenica 31 gennaio
Caro diario,
ci risiamo con la confusione del “grande e piccola”. Oggi devo aiutare la mamma a
pulire il tappeto che abbiamo in salotto, dato che ormai sono abbastanza grande
per usare l’aspirapolvere. Poi devo mettere a posto la mia camera perché non sono
più così piccola da lasciar fare tutto agli altri. Stasera poi il babbo e la mamma vanno
a cena da alcuni loro amici e mi lasciano dormire dalla nonna, tanto ormai sono
abbastanza grande per dormire una notte senza di loro.
E allora perché invece sono di nuovo troppo piccola quando si tratta di andare la
domenica mattina al cinema qui vicino con Alessio, Lucia e Caterina, a vedere La
carica dei 101? Troppo piccola per sapere da sola se mi piacciono la piscina, la
danza e il pianoforte; troppo piccola per spendere i soldi del mio salvadanaio
come mi pare! Devo sempre chiedere il permesso alla mamma e questo non mi
sembra giusto. Lei non chiede il mio quando vuole comprarsi una gonna nuova!
Adatt. da S. Bordiglioni, M. Badocco

PER COMPRENDERE

• Qual è il problema di Martina?


• Di che cosa sente invece il bisogno?
• Capita così anche a te?
• Per crescere hai bisogno degli adulti. Risolvono i tuoi problemi?
• Per che cosa credi siano necessari gli adulti?

La scheda operativa n. 7 suggerisce all’alunno di immaginare di essere un adulto ed


esprimere considerazioni sul proprio comportamento.

Un altro bisogno sentito dai ragazzi di questa età è la presenza di un amico con cui sta-
bilire un forte legame affettivo e col quale confidarsi.
Per riflettere sull’amicizia viene proposto il seguente brano.

L’amicizia
Lasciate che elenchi i vantaggi dell’amicizia.
1. Si ha qualcuno con cui parlare tutte le volte che si ha voglia di parlare.
2. Gli amici si aiutano l’un l’altro in classe.
3. Gli amici non fanno la spia e non ridacchiano quando un compagno fa uno sba-
glio che chiunque potrebbe fare.
4. È bello far parte di una compagnia.

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4 classe
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Se si cambia scuola c’è sempre un momento difficile, perché abbiamo perduto gli
amici di quella di prima e ancora non ne abbiamo trovati altri. Ci si guarda attorno
e si cerca di capire con chi ci piacerebbe fare amicizia. A volte ci sembra che tutti
quanti abbiano trovato un amico tranne noi.
Ma bisogna essere ottimisti. Di sicuro in quella folla di facce sconosciute c’è qual-
cuno che, come noi, è alla ricerca di un amico.
R. Leeson

Desideri e sogni nascono dalla fantasia, dagli stati emotivi e affettivi vissuti. Desideri e sogni
Sono un modo personale di rapportarsi con il mondo esterno.
Si farà riflettere l’alunno sugli stati d’animo provati quando le aspirazioni e i sogni non si
avverano; si avvierà con la classe una conversazione con le seguenti domande stimolo.
PER RIFLETTERE

• Che cos’è, per te, un desiderio o un sogno?


• Come ti senti quando un desiderio non si realizza?
• Non tutti i desideri si possono realizzare, perché?
• Di fronte a un’aspirazione sei un tipo intraprendente o paziente?
• Col passare del tempo, se il desiderio non si realizza, cambi il tuo
atteggiamento? Rinunci o insisti?

Nei sogni espressi dai ragazzi si possono nascondere interessi, attitudini, speranze e
paure quotidiane.
La scheda operativa n. 8, partendo dai sogni notturni, guida alla riflessione su alcuni
tipi di paure e al modo per superarle.

Frequentemente sentiamo il desiderio di esprimere e chiarire a noi stessi le emozioni e I segreti


gli stati d’animo provati durante le esperienze. Con i ragazzi chiariamo che il diario per-
sonale favorisce la riflessione interiore.
Ci si rivolge al diario come a un grande amico fidato e segreto cui raccontare le cose più
riservate che non si direbbero ad altri.

Venerdì 15 gennaio
Caro diario,
oggi ti devo scrivere qui nel bagno perché, se sto di là con la mamma, poi lei ti vuole
leggere. Io le ho detto che non si poteva, perché un diario è una cosa molto perso-
nale. Quando me l’ha regalato, me l’ha detto proprio lei! Ora però sembra che se ne
sia dimenticata e dice invece che una bambina non deve avere segreti per i suoi geni-
tori. Io non ce li ho i segreti, però tu sei il mio diario e ti scrivo e ti leggo solo io.
Adatt. da S. Bordiglioni, M. Badocco

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4 classe
a

Nel diario si racconta tutto ciò che si considera “speciale”, insolito e importante, avve-
nimenti divertenti o tristi, riflessioni, confessioni e piccoli problemi mettendo in evi-
denza le emozioni provate.
Per far sperimentare l’esperienza del diario, proponiamo di “costruire” il diario della
classe.
Si può utilizzare un raccoglitore ad anelli con la copertina abbellita e personalizzata
secondo la fantasia degli alunni; verranno inseriti, in sequenza temporale, elaborati
(testi scritti o immagini) di esperienze comuni significative.

La scheda operativa n. 9 fa riflettere sul tipo di rapporto che si può instaurare tra chi
scrive e il diario, come strumento per chiarire idee, pensieri e stati d’animo.

La scheda di verifica n. 2 propone di individuare sinonimi legati al carattere e di porli


in relazione ad azioni e comportamenti.
O
RTF LIO
O
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La scheda di portfolio n. 2 stimola nell’alunno la riflessione su di sé e aiuta a raccon-


tarsi attraverso la metafora.

LABORATORI
Sul sito www.fabbriscuola.it è possibile scaricare i seguenti materiali:
• Laboratorio di musica: Il laboratorio prevede un’attività di “percezio-
ne musicale” attraverso l’ascolto di alcune melodie classiche arrangia-
te con l’introduzione di suoni naturali.
Gli elementi della natura saranno l’input per esprimere e interpretare
emozioni vissute dagli alunni.

Bibliografia
A. Parravicini, So scrivere 3-4-5, Signorelli, 1991
A. Sturiale, Il libro di Alice, Rizzoli Editore, 1997
AA.VV., I quindici - n. 14 - Io e gli altri, Field Educational Italia, 1996
AA.VV., La Vita Scolastica n. 4 – 2004, Giunti Scuola, 2004
S. Bordiglioni e M. Badocco, Diario di una bambina troppo occupata, Einaudi, 1999
P. Spurr, Mamma, ho fatto un sogno, Ed. Red, 2003
R. Piumini, Il diario di La, Edizioni EL, 2004
N. Barbiero, Giochi di mano, Salani Editore, 2002

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