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VEDERE E PENSARE
COGNITIVISTA :
i dati sensoriali sono sottoposti a interpretazione da parte del pensiero,
la percezione visiva è costruzione dell'immagine e avviene per confronto tra
l'informazione sensoriale fornita dall'occhio e le immagini precedentemente
percepite e conservate in memoria.
A B
Corso di Basic Design Merrone
Le regole della GESTALT
GESTALT:
la percezione avviene
per l‘organizzazione
dei dati sensoriali
secondo schemi
innati.
Corso di Basic Design Merrone
Le regole della GESTALT
Lo psicologo Kanizsa ritiene che sia gli schemi gestaltici che quelli
cognitivisti possano essere validi e contribuire entrambi a spiegare i
fenomeni percettivi a seconda di particolari situazioni sensoriali.
Figura impensabile
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Le regole della GESTALT Rapporto figura sfondo
Due esempi di
difficile lettura
tra figura e
sfondo
La presenza di
molti elementi
frammentati e
diversamente
ingranditi
rende difficile
la lettura
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Le regole della GESTALT Rapporto figura sfondo - 5
Caos percettivo
1. L’area piccola
2. L’area chiusa
3. Il contorno
4. La larghezza costante
5. La simmetria
6. La direzione
7. La zona bassa
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Le regole della GESTALT I principi percettivi del
Rapporto figura sfondo
1 - L’area piccola
2 - L’area chiusa
4 - La larghezza costante
5 - La simmetria
7 - La zona bassa
Immagini ambivalenti
Escher E. Rubin
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Le regole della GESTALT Illusioni ottiche e ambiguità - 5
S. Dalì
Corso di Basic Design Merrone
Le regole della GESTALT Illusioni ottiche e ambiguità - 6
Corso di Basic Design Merrone
Le regole della GESTALT Illusioni ottiche e ambiguità - 7
Corso di Basic Design Merrone
Le regole della GESTALT Condizioni di ambiguità nel
rapporto figura sfondo
A sinistra non sembrano esistere gruppi A destra 4 pulcini vengono letti come gruppo
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Le regole della GESTALT 1 - Legge della vicinanza
ESERCIZIO
Potete realizzare elaborati simili sovrapponendo ina griglia
quadrettata a una foto molto contrastata, variando la
dimensione degli elementi sugli incroci in base all’intensità
chiaroscurale della foto
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Le regole della GESTALT 2 - legge della somiglianza
La somiglianzà di posizione
interviene
A - sia nel nel caso in cui le
figure sono unificate perché
prossime le une alle altre
Corteo di Teodora
Ravenna - 526
ILLUSIONE OTTICA
L’OMISSIONE DEI DATI
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Le regole della GESTALT 5 - legge della chiusura
L’esperienza culturale
pregressa ci consente di
percepire queste linee come
una F e una E.
Il semplice ribaltamento della
figura la rende un aggregato di
segmenti incoerente
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Le regole della GESTALT 7 - legge
dell’esperienza
Corso di Basic Merrone
Le regole della GESTALT
6 - 7 Un esempio di applicazione delle
leggi della buona forma e dell’esperienza
Se fossimo privi della capacità di elaborare e interpretare gli stimoli ottici che ci
provengono dagli oggetti, questi sembrerebbero strani esseri in continua
trasformazione.
Un semplice piatto, per esempio, rivelerebbe la sua forma rotonda solo se visto
perfettamente dall'alto, mentre in tutti gli altri casi, cambiando il punto di vista,
apparirebbe come un'ellisse di proporzioni sempre diverse.
Per fortuna interviene un'ulteriore legge gestaltica, che ci permette di riconoscere la
rotondila del piatto quale che sia il punto di vista da cui lo osserviamo.
E’ questa la legge della costanza percettiva, così detta proprio perché,
grazie a essa, riconosciamo come costanti, nel flusso continuamente mutevole
delle sensazioni visive, le caratteristiche fondamentali degli oggetti.
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Le regole della GESTALT Costanza percettiva e
Indizi di profondità
LA GRANDEZZA
RELATIVA
Le due barche non sono di
dimensioni diverse ma
semplicemente ad una distanza
differente da chi guarda
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Le regole della GESTALT Costanza percettiva e
Indizi di profondità
I GRADIENTI DI
PROFONDITA’
progressioni più o meno
costanti date con il colore, i
contorni, la luce, il chiaro-scuro
o dalla graduale rotazione della
forma
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Le regole della GESTALT La SINESTESIA
Abbiamo fin qui trattato esclusivamente di fenomeni visivi, ma, nell'osservazione di
un'immagine, capita a volte che una sensazione visiva ne evochi un'altra,
attinente a una diversa area sensoriale.
Benché ogni organo di senso sia specializzato a reagire a un solo tipo di stimoli, tra
i vari sensi c'è infatti una comunicazione ininterrotta:
non diciamo per esempio che un colore è "squillante", come se si trattasse di
un suono, oppure che è "caldo" o "freddo" come se, invece di fornirci uno
stimolo visivo, ci desse una sensazione termica? Non sentiamo parlare di
note "alte" o "basse" come se, invece che di suoni, si trattasse di sensazioni
spaziali?
Alla base di questi accostamenti c'è quella facoltà, definita dagli psicologi
"sinestesia“ o "percezione simultanea", che ci permette di riconoscere
le qualità comuni a sensazioni di diverso tipo e, conseguentemente, dì
arricchire la nostra capacità di cogliere, interpretare e valutare gli stimoli percettivi.
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Le regole della GESTALT La SINESTESIA
Il rosso caldo ricorda il suono di una campana media che chiami per l'Angelus, o una forte
voce di contralto, o una viola che suoni un largo,
• mentre il rosso freddo, quando è scuro, ricorda un pò i toni appassionati, medi e gravi
del violoncello,
• quando è chiaro, i toni più alti, chiari, melodiosi del violino.
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Le regole della GESTALT La SINESTESIA