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Caso Vittorio Miri c/ Stato italiano ovvero 20 anni di diritti

umani violati e negati di torture e di denegata giustizia


Credete che l’Italia sia una Democrazia, uno Stato Civile e di Diritto e che la sua
Costituzione e Leggi ed i Trattati sottoscritti abbiano un valore e sono rispettati ?

Credete che chi ”lavora e/o serve e/o viene eletto” nello Stato italiano sia sempre
persona dabbene e non corrotto ? O dica sempre la verità o rispetti le Leggi ?

Credete di conoscere l’associazione di tipo mafioso ?

N.B. : Vi autorizzo a pubblicare e far circolare il più possibile questa mia denuncia,

liberandoVi da ogni responsabilità, grazie Vittorio Miri

Il sottoscritto Vittorio Miri con la presente inoltra pubblica denuncia e querela


contro l’Italia per grave e reiterata violazione dei Diritti Umani e Leggi e chiede il
Vostro aiuto.

Il denunciante-querelante signor Vittorio Miri è nato il 05 Ottobre 1956 a Leverano (LE)


con C.F. : MRIVTR56R05E563U, è un cittadino italiano incensurato e non fallito, è figlio di
eroe di guerra e Liberazione, Raffaele Miri, già internato in campo di concentramento
nazista in Germania. La storia di discriminazione e persecuzione criminale si ripete
ad oggi con il figlio Vittorio Miri.
Il sig. Miri Vittorio è persona educata e pacifica nonchè compos sui, prima dei fatti che
andremo a descrivere in sintesi di seguito, egli era un self made man molto impegnato,
libero Professionista ed imprenditore con attività in Modena (MO) e in Carmignano (PO).

Quanto gli accade da oltre 22 anni ad oggi è descritto in estrema sintesi di seguito ed
è dimostrabile. Inoltre il sig. Vittorio Miri non teme contraddittori con chicchessia.

Tutto è cominciato ed è dovuto al fatto di avere Egli denunciato un gruppo di presunti


corrotti e corruttori di Carmignano e Prato in Toscana tra cui noti magistrati e politici locali
e locali noti privati che per dare seguito ad una speculazione edilizia in danno anche dello
Stato, gli danneggiavano, depredavano e facevano letteralmente sparire una sua azienda
di P.E. collocata in Carmignano (PO) per un valore all'epoca di oltre 3 milioni di €uri, tutto
fu fatto anche con l'uso di atti ed attività amministrative e giudiziarie false ed infondate, e
ciò, inizialmente avveniva tra il 1992 ed il 1997 tra Carmignano (PO) e Prato (PO).
Da allora, in ritorsione alle sue denunce e sul fatto che non arretra sulla sua richiesta di
giustizia e denuncia della presunta corruzione giudiziaria ed amministrativa e conseguenti
fatti di reato accaduti ad oggi, da oltre 20 anni, al sig. Vittorio Miri vengono somministrate
torture e violenze di ogni genere e negati tutti i diritti più elementari tra cui alla vita, alla
salute, di elettorato ed ovviamente negata giustizia sempre e comunque, nessuna sua
denuncia è indagata e tutti i suoi atti e ricorsi civili ed amministrativi pur sempre muniti di
prove e testimoni, vengono bocciati dalla magistratura ed autorità varie.

L'Avvocato storico che l'assiste è autorizzato a dare informazioni e fornire atti sul caso :
Studio Legale Avv. Elisabetta Vinattieri,
Corso A. Gramsci n.46, 51100 Pistoia (PT)
tel. 057323586, fax 05731941578, cell. 3339387059
E-mail : elyvin@virgilio.it, Pec : avv.vinattierielisabetta@cnfpec.it)

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Inoltre l'Avv. Elisabetta Vinattieri per non farlo assassinare e/o morire di stenti e malattie
lo ha letteralmente adottato e lo protegge e lo mantiene a sue spese da c.a 20 anni con
l'aiuto di alcuni privati cittadini oltre, a tentare di tutelarlo in ogni sede giudiziaria ed
amministrativa con iniziative ed atti di tasca sua e di sua iniziativa.
Ella subisce perciò minacce e calunnie dalle autorità, dall'avvocatura dello Stato e dalla
magistratura che le fa anche molteplici ritorsioni nella professione per danneggiarla in ogni
modo onde punirla e farla desistere dall'assistere ed aiutare il sig. Miri ma, l'Avv. Vinattieri
Elisabetta pur essendo una donna, pacifica e ben educata, è coraggiosa oltre che capace
e non si arrende e persiste nella sua opera credendo-illudendosi nella presenza di “onesti”
nello Stato diversamente gli sarebbe inaccettabile fare l’Avvocato e credere nella Legge e
Giustizia in un “Sistema statuario” tutto illegale e corrotto.
Occorre evidenziare come da oltre 20 anni tutti gli atti giudiziari (citazioni, appelli e
Cassazioni, istanze e raccomandate) e le attività giudiziarie e amministrative sono state
fatte solo grazie alla volontà e iniziativa e a spese dall’Avv. Elisabetta Vinattieri supportata
anche da privati cittadini in quanto, il signor Vittorio Miri non può farlo essendo impedito in
ogni attività dell’umano vivere ed è stato spogliato di ogni avere e documentazioni oltre
che dei suoi diritti, buon nome ed affetti, salute e redditi. L’Avv. Vinattieri subisce perciò
minacce, ritorsioni e danneggiamenti.
La famiglia dell’Avv. Elisabetta Vinattieri da poco divenuto Legale del sig. Miri fu
vittima di spari d’arma da fuoco dall’esterno in casa e solo per pochi centimetri non
ci scappò il morto, vana e senza indagini fu la denuncia. Da allora ad oggi, Ella ha
subito continui danneggiamenti patrimoniali e professionali e al suo buon nome. Il
suo collega Avv. Mario Bianchi (defunto) ex Magistrato appena nominato, fu subito
anch’esso oggetto di gravi minacce anche provenienti dal Comune di Prato.

L’avvocatura del libero Foro non l’aiuta, hanno paura o non vogliono inimicarsi l’autorità
e la magistratura oltre al fatto che molti di essi godono di loro favori mentre, l'Ordine degli
Avvocati di Pistoia con fare da "santa inquisizione" ha processato e condannato alla
censura l'Avv. Vinattieri in base a palesi menzogne e calunnie fornite dal Procuratore della
Repubblica di Prato e di altri con lui complici (Direttore ASL di Prato e Avvocatura dello
Stato di Firenze). Quanto sopra accadde perchè l'Avv. Vinattieri aveva sollecitato con
lettere, l’intervento dei succitati denuncianti sul caso Miri per quanto di loro competenza.
Il CNF adito e notiziato in merito al tale “processo” si è chiuso in se…(sic!).
Si potrebbe dire che troppi avvocati non brillano per coraggio ed amore per la Giustizia
ovvero molti son contigui e proni e chini alla magistratura e all’autorità.
L'avvocatura dello Stato oltre a danneggiare denigrare diffamare e calunniare il sig. Miri
ad ogni piè sospinto si oppone a ogni conciliazione, nega la verità dei fatti e l’esistenza di
Costituzione e Leggi e Trattati e partecipa con la magistratura a tutto ciò impunemente.
Inoltre mentre al signor Miri è negato il gratuito patrocinio ed i diritti di difesa, l’avvocatura
dello Stato difende senza fondamento né argomenti utili e né potere, chiunque di “statale-
pubblico” abbia commesso violenze ed illeciti in suo danno e ciò lo fa a spese di tutti noi
Cittadini, a nulla sono valse denunce ed esposti disciplinari inviati al Consiglio degli
avvocati e procuratori e all’Avvocatura dello Stato a Roma. Altresì tenta di far eliminare da
“altri” il signor Miri, dichiarando pubblicamente e con falsità che egli conosce fatti di
grande criminalità e di eversione, cosicchè, gli “interessati” lo mettano a tacere… .

Nel mentre dal 1997 a tutt'oggi, il sig. Miri è tenuto costretto con falsità dalle autorità, pur
non essendolo, ad “essere” irreperibile ed è stato cancellato dai Registri dell’Anagrafe e da
ogni Registro di Stato così da avere una scusa amministrativa per negargli ogni diritto ed
aiuto. Ad esempio, non può avere documenti personali e certificati, non può votare o farsi
eleggere, non può curare la salute ed accedere alla Sanità pubblica, non può lavorare nè
avere un reddito, né accedere ai Servizi Sociali, nè riconoscere figli o sposarsi, nè avere
un indirizzo postale, né avere una Pec né firma digitale, nè avere un abitazione, nè avere
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un conto in banca, né viaggiare, né pernottare in un albergo, né accedere alla Giustizia né
ottenere il gratuito Patrocinio che comunque gli viene negato, né avere la Legge Pinto, nè
può attendere fisicamente a udienze in cui è attore o parte lesa etc. perché senza
documenti è inesistente e lo bloccano all’ingresso dei vari palazzi di giustizia, etc..

Le sentenze giudiziali sono sempre e comunque di rigetto. In ogni stato e grado di


giudizio incluso in Cassazione, esse vengono emesse senza tener conto dello stato
di totale impedimento e minorata difesa del sig. Vittorio Miri ed in barba a verità,
prove, testimonianze e Leggi nonostante tutte queste siano tutte a suo favore.
Spesso i giudizi e le sentenze sono fatti da magistrati denunciati o da loro amici a nulla
valgono le ricusazioni e le contestazioni in atti, anzi, il Tribunale di Prato ha condannato
l’Avvocato Elisabetta Vinattieri comminandogli pure una sanzione pecuniaria
perché…. il signor Vittorio Miri ebbe l’ardire di ricusare un giudice.

I magistrati “ignorano” ad hoc gli avversari del sig. Vittorio Miri, proteggendoli, quando
pure confessano gli illeciti in udienza, e i magistrati lo fanno violando sempre la verità e
Leggi oltre ai diritti difesa e di contraddittorio del signor Vittorio Miri. Idem accade fino in
Cassazione ed in ogni ambito amministrativo, CSM, Presidente della Repubblica nonché
di Difensori Civici (sic!) e Garante Privacy etc..

La magistratura deposita fuori termine sentenze che a rigor di Legge sono nulle (vedi es.
rito Lavoro) ma loro le usano e le fanno valere in ogni stato e grado di giudizio.

Anche la magistratura onoraria spalleggiata e protetta dall’ordinaria, “ordina” senza avere


competenza e poteri perfino sequestri illegali ed illegittimi ma quella togata li usa facendo
finta di niente. Idem quando costringe il sig. Miri a stare in giudizio senza Legale.
Pure la magistratura togata lo costringe a stare in giudizio senza difesa tecnica ed emette
subito gravose ed inaudite sentenze. La Corte di Appello e la Corte Cassazione da gnorri
ignorano tutto ciò e confermano le sentenze ed ordinanze etc..

La magistratura tiene, bloccando la causa, una riserva su banali formalità anche per molti
anni, tanto tra colleghi in ogni stato e grado si proteggono e si danno impunità e conferme.

Mentire è un hobby diffuso tra gli statali e magistrati, idem disconoscere le Leggi.

Sono state fatte numerose interrogazioni in Parlamento e nei Consigli Regionali,


Provinciali e Comunali, tutte le risposte sono state tardive, omissive e mendaci.

Ovviamente pur sempre adite e notiziate, nessuna Procura della Repubblica mai indaga e
né lo fa alcun altra Autorità e neanche fanno finta per salvare la faccia, anzi… .

Al signor Vittorio Miri ad esempio, tra gli altri, sono stati negati da oltre 20 anni ad oggi :
 l'accesso alla Sanità Pubblica negandogli medicine e cure salvavita e per curare la
salute e gravi patologie "acquisite" insieme a gravi invalidità fisiche in questi anni di
discriminazione e persecuzione e torture per farlo così morire per mancanza di cure;
 l'accesso al mondo del lavoro nonché all'assistenza sociale e pensionistica e di
invalidità fisica per farlo così morire di fame e stenti;

 una residenza anagrafica, un indirizzo postale, un tetto per farlo così morire da
senza fissa dimora e perché più facile bersaglio da assassinare o farlo suicidare;

 l'accesso alla giustizia ed è sempre negata la stessa giustizia, sono negati il gratuito
patrocinio, la Legge Pinto e l’accesso fisico nei Palazzi di Giustizia ed all’udienze;
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 Gli è impedito di depositare denunce ed esposti e querele essendo tra l’altro privo
di documenti e di ogni altra cosa utile e quando riesce a farlo esse vengono subito
archiviate, alcune Procure pretendono pure il pagamento di bolli (non dovuti).

 gli è violato-negato il diritto di elettorato e non può votare o farsi eleggere;

 gli è negato dalle autorità ogni tipo di ascolto, diritto, tutela, aiuto e sussidio;

 è stato oggetto di violente aggressioni e di sequestri di persona pure ad opera


di Polizia e Carabinieri con le armi spianate senza vera giustificazione e/o atto formale,
e così ad oggi, i quali si sono pure impossessati di molte sue cose, tra cui armi e
munizioni già legalmente detenute e custodite, senza che nulla gli sia stato mai reso e
né si conosce quale custodia ed uso può essere stato fatto dalle “autorità” ad esempio
delle armi e munizioni… inoltre su ordine dell’A.G. ma senza fondamento, la sua auto
fu sequestrata insieme alla persona del signor Miri e con la minaccia delle armi dalla
PS di Prato dopo un balletto di mesi con i C.C., auto poi venduta (ricettata) a terzi.
 ha subito sequestri “civili” di sue aziende e beni e sequestri “penali” di sue
cose senza atti formali e/o di fondamento e comunque senza assistenza legale e gli
sono stati anche applicati articoli dei Codici abrogati da anni tanto nessuno controlla.
Ad esempio : il sequestro della sua Azienda di PE del valore di c.a €.3 milioni fu
ordinato e convalidato da magistrato non togato e senza i poteri per poterlo fare (Vice
Pretore Onorario), usando pure articoli dei Codici abrogati anni prima, il tutto su
semplice istanza di controparte (i presunti corruttori), che come sempre, era sfornita di
prove e testi e comunque di ogni fondamento, in sostanza si auto-sequestravano il loro
stesso immobile che il signor Miri conduceva in locazione in cui era sita la sua azienda.
Il vice pretore onorario (amico dell’avvocato della controparte e presunti corruttori)
costrinse il sig. Miri a stare nell’udienza di convalida, suo malgrado, senza avvocato,
deridendolo e minacciandolo di arresto solo perché chiedeva di dotarsi di difesa
tecnica. Nessun magistrato togato successivamente adito- notiziato fino in Cassazione
ha trovato nulla da ridire in merito e neppure le Procure della Repubblica, anzi…, tutte
le sentenze sono state contro il sig. Miri e le sue aziende e cose sono sparite e mai
restituite. Azienda di PE e beni mobili furono ricettati impunemente;
 più volte è stato costretto dalla magistratura a stare in giudizi civili e penali
senza assistenza legale nonostante pure lo chiedesse anzi gli hanno sentenziato
subito contro e/o sanzionato e deriso e minacciato;

 è stato processato in processi penali farsa subendo palesi estorsioni perché


rinunciasse ai suoi diritti oltre che in processi penali fantasma aperti e poi spariti
nel nulla il tutto per inguaiarlo e screditarlo ed anche tentare di sommare piccole
condanne così da farlo sparire in carcere ove molto probabilmente sarebbe stato
vittima di mortali incidenti;

 tutte le ordinanze e sentenze anche quelle di inammissibilità in suo danno vengono


emesse in modo fulmineo o decennale e sempre molto gravose nei suoi confronti e
mai rispettano verità -prove -testimoni e Leggi.

 tutte le motivazioni delle sentenze sono spesso lana caprina o farneticanti o parlano
d’altro…o disquisiscono sul sesso degli angeli o sono c.d.”sentenze suicide cioè
“impugnabili(sic!)”” allorquando il giudice ha dei sensi di colpa(ri-sic!), o sono
dichiarazioni eversive dell’Ordine costituito e/o offensive e lesive del sig. Miri e, tutte
sempre (civili e penali e amministrative) sono comunque a favore dei presunti rei e
corruttori, i quali, assieme ai loro legali ed all’avvocatura dello Stato non devono mai
preoccuparsi di nulla né di produrre prove o testi… a loro ci pensa la magistratura che
li protegge e gli concede tutto ciò che chiedono a prescindere.
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 Le Procure della Repubblica archiviano sempre le sue Denunce e Querele senza
mai compiere alcuna attività, spesso gli le rigirano contro per screditarlo.

 Il totale e disumano impedimento in ogni attività dell’umano vivere, ossia, il


totale impedimento al diritto di difesa e di contraddittorio e/o minorata difesa in
cui è costretto il signor Miri da oltre 22 anni, non interessa alla magistratura pur
essendo adita e notiziata in merito a ciò in ogni stato e grado di giudizio inclusa
Cassazione e nelle Procure. Esse continuano ad emettere sentenze, ordinanze
etc. a danno del signor Miri fregandosene di tutto e di tutti.
A fronte di quanto sopra in oltre 20 anni vane sono state le reiterate decine di denunce,
esposti, istanze in ogni sede incluso presso il Capo dello Stato ed anche alla UE, ONU
ed alla CEDU ovunque arriva la “longa mano italiana” e concerta pro domo sua contro la
legge e diritti, verità e Trattati a danno del Cittadino e della Legalità, ad esempio :

 dei DPR del Capo dello Stato mai notificati, sono stati manipolati e inventati di
sana pianta per negargli i diritti e screditarlo e mantenerlo coatto nello status quo
mentre un solo DPR è riferibile ad un Ricorso per cancellazione dai Registri di
Anagrafe del sig. Miri fornito di numerose prove e testimoni. Ebbene, detto DPR, mai
notificato, contiene mendacità ed omissioni a partire dal parere del Consiglio di Stato
ciò al fine di bocciare e negare i diritti al sig. Miri screditandolo e contestualmente dare
credibilità ed impunità alle autorità che con falsità lo dichiaravano “irreperibile”.
A nulla sono valse numerose denunce e diffide dirette anche al Capo dello Stato in
merito a tali DPR nulla è stato fatto né indagato;

 l’ONU e l’Alto Commissario per i Diritti Umani archiviano sempre dichiarando


che non “comprendono” l’italiano poi spariscono, però comprendono i nostri soldi
che prendono a piene mani posto che l’Italia è tra i più grossi finanziatori;

 la CEDU fece peggio, trattenne per anni la pratica di un Ricorso individuale del sig.
Miri pur se munito di decine di prove documentali, con la scusa di continue e quasi
impossibili presunte integrazioni documentali senza neppure formalizzarlo, per poi riunire
una troika di giudici tutti di estrazione "non democratica" ovvero originari di Paesi in cui la
democrazia era ancora in fasce o nell’ombra, i quali in “camera chiusa” dichiararono il
ricorso inammissibile perchè "non c’era neppure la parvenza di violazioni ai diritti ed
alla Cedu"(sic!). Ciò si colloca in linea con l’agire delle Autorità Giudiziaria italiane e sue
sentenze e tra le tante ne cito solo due tragicomiche :

 il GIP di Livorno archiviava una denuncia fornita di prove dichiarando c.a. perchè :
"il Miri protesta contro la magistratura in forma obsoleta".

 un tris di giudici civili a Firenze bocciava (sempre fatto) una Citazione Civile del
sig. Miri contro lo Stato per denegata giustizia etc. con la motivazione c.a. così :
"l'Italia non è uno Stato unitario ma è formato da 52 distretti di corti di appello e
pertanto il Miri non può introdurre una unica Citazione ma deve farne una per
ogni distretto…".

La volontà di persecuzione e discriminazione in danno del sig. Vittorio Miri toccò un apice
quando su imput della magistratura e prefetto di Prato (PO), al fine di annichilire e
screditare una pacifica e civile pubblica protesta condotta dal sig. Miri dinanzi al Palazzo di
Giustizia di Prato poi durata ben oltre 16 mesi, il Comune di Prato riesumò ed applicò, le
famigerate Leggi Speciali e Regolamenti Fascisti del 1938 e sanzionarlo
con ciò anche per l’uso di aria pubblica i Vigili Urbani si scatenarono in forze e
gli fecero numerosi sequestri c.a 35 comminandogli onerose sanzioni.
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La magistratura pratese a cui si appellò l'Avv. Vinattieri per il sig. Miri non ebbe nulla da
ridire in merito all’uso di pur abrogate "Leggi e Regolamenti fascisti" anzi le ignorò del
tutto limitandosi solo ad annullare le sanzioni per "difetti formali" ma senza concedere
nessuna spesa legale, le cose sequestrate al sig. Miri non sono mai state restituite.
La storia si ripete di Padre in Figlio, ricordiamo a noi stessi che già il Padre del sig.
Miri fu torturato e tradotto in campo di concentramento nazista in Germania a cui
sopravvisse partecipando pure alla Liberazione d’Italia dal nazifascimo.

Altro alibi giustificativo usato tra Istituzioni ed Autorità varie e magistratura sono le
informative reciproche e le mendaci ed omissive iscrizioni nei registri delle Procure.
Vengono fatte circolare note e rapporti e D.P.R. falsi, omissivi, mendaci e calunniosi così
da screditare il sig. Miri ed il suo Avvocato e giustificare la mancanza d'azione o peggio le
violenze e negazioni perpetrate ogni giorno da oltre 22 anni e la denegata giustizia.

Il sindaco di Carmignano (PO) sulla stampa lo definì “un fantasma senza diritti che
aveva la pretesa di pretenderli” e ciò gli agitava il sonno (sic!).

Un’altra prode idea fu quella delle autorità e magistratura di “consigliare” i media


Stampa e TV di ignorare, minimizzare e screditare possibilmente il signor Vittorio Miri e le
sue iniziative, il quale, pur “ricevendo” decine di articoli Stampa e TV in loco (La Nazione,
Il Tirreno etc.), mai fu intervistato e mai la notizia fu fatta uscire da Prato, ovviamente tutti i
media si allinearono tra cui la Rai 3 che poi ha anche negato con “violenza” l’accesso a
filmati e dati che riguardavano il signor Vittorio Miri.
Ricordiamo a tal proposito di RAI 3, che intervenne il primo giorno della pubblica pacifica
protesta inscenata dal sig. Miri dinanzi al Palazzo di Giustizia di Prato, filmandolo ed
intervistandolo, ma tornati a Firenze i suoi giornalisti furono minacciati dalle autorità e
magistratura e dalla Questura di Prato che gli intimò di non pubblicare… pena la
galera e risarcimenti danni, infatti, fecero andare in onda un “servizio” vuoto… .

I “consigli” delle autorità divennero ancor più disumani ed infami quando si


estesero anche alle Associazioni di Volontariato (aiuto ai poveri e barboni etc.) alle
quali fu “consigliato” di non aiutare il signor Miri che, suo malgrado, era costretto a vivere
senza mezzi nè aiuto di sorta, in una vecchia auto nel piazzale del Tribunale di Prato, la
sua sopravvivenza fu assicurata da privati cittadini che gli portavano, quando potevano
viveri, sfidando il clima di terrore imposto dalle autorità e il continuo andirivieni di
minacciosi figuri in armi che fotografavano tutto e tutti poi rivelatisi membri delle forze
dell’ordine.

Gli stessi figuri che di notte, e non solo, gli davano una vera e propria caccia… e gli
impedivano con violenza, minaccia dell’uso di armi, con aggressioni fisiche e
blocco dei movimenti, di parlare a politici o note personalità di passaggio a Prato.

Per la magistratura e le autorità italiane, la differenza tra un essere umano ed un


animale è evidente, specie quando l’animale appartiene ad un magistrato :
infatti contemporaneamente al fatto che al signor Vittorio Miri era negato ogni aiuto
umanitario ed ogni forma di ascolto, tutela e giustizia e costretto a vivere in una
vecchia auto prestatagli, da privato cittadino onde fornigli un riparo, ma senza cure
né cibo né altro, a pochi metri da lui accadeva che, a tutela di un cane di proprietà di
un PM, veniva ordinato che fosse accudito e protetto al caldo d’inverno al fresco
d’estate cibo e acqua in abbondanza, oltre a costante compagnia e giochi nonché
accompagnamento per i bisogni e/o passeggiate, custodito ed accudito nel Palazzo
di Giustizia di Prato o sue pertinenze con tutte le premure ed attenzioni incluso,
rincorrerlo quando spesso scappava seminando scompiglio nel traffico.

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Tale importante incombenza “istituzionale-giudiziale” che, comprendeva anche
cazziatoni pubblici per chi non era troppo attento al cane del PM, non fu data a un
dog sitter qualsiasi ma, ai piantoni delle Forze dell’Ordine, P.S. e/o Carabinieri, che
dovevano innanzitutto fare ciò a discapito del servizio, ovvero : tutti adusi ad
obbedir tacendo proni e chini e abituati ad avere timore dei magistrati.

Il signor Vittorio Miri ha subito vari tentativi di assassinio e aggressioni fisiche


violente avvenute anche davanti al Tribunale di Prato ma pur se denunciati mai
sono stati indagati, in uno di questi episodi ha riportato ferite alla testa tramite
sbarra di metallo ma in Ospedale a Prato gli fu rifiutata l’Antitetanica salvavita… ed
il poliziotto di turno al Pronto Soccorso lo derideva mentre veniva cucito… .
Fortunatamente un cittadino saputo ciò, acquistò a sue spese l’antitetanica nelle
24ore e gli la fece somministrare forse salvandogli la vita.
Ciò sopra è l’opposto di che fanno le autorità, la magistratura e la Regione Toscana
e l’Ospedale di Prato che gli negano sempre soccorso e cure mediche e fanno
sparire pure le tracce di suoi passaggi o visita.
Quando il sig. Miri ha ricevuto cure sanitarie è stato solo perché il singolo Medico
l’ha aiutato rischiando in proprio.
La mattina successiva alla succitata aggressione, allorquando il sig. Miri si recò in Procura
dal PM di turno per denunciare l’aggressione subita, con la testa fasciata e tutti i vestiti
sporchi di sangue, attendendo pazientemente in fila per parlare e denunciare il fatto al
magistrato, arrivato il suo turno ed affacciatosi sulla soglia della porta in attesa di essere
chiamato veniva apostrofato a male parole da costui, il PM, che appena lo vide affacciarsi
alla porta incominciò ad inveire e ad urlagli contro minacce ed insulti e a gran voce chiamò
la PG affinché lo prendessero di peso e lo buttassero letteralmente fuori dal Palazzo di
Giustizia e ciò fu fatto con la minaccia dello armi.
Al sig. Vittorio Miri gli sono stati fatti sparire beni per oltre €.5milioni mentre lo “Stato” si è
appropriato senza diritto od atto formale di suoi beni ed aziende e danari e crediti fiscali.

Il signor Vittorio Miri suo malgrado è anche un Segreto di Stato, infatti al signor Miri è
negato sempre ogni accesso agli atti, ad esempio, la RAI risponde fate causa, la
Prefettura e Prefetto di Prato invocano il segreto di Stato, la magistratura e le altre
autorità se ne fregano in toto e neppure rispondono, il Garante della Privacy traccheggia, è
elusivo e non fa niente. Rare volte è stato dato un finto accesso in quanto, si sono fatti
trovare solo atti (istanze, esposti, denunce etc.) di provenienza dello stesso signor Miri.

Come suaccennato è stata anche tentata fin dall’inizio dalle autorità (amministrative
e giudiziarie) coinvolte nel caso e così è a tutt’oggi la sua eliminazione fisica sia con
trappole ordite e poi fortunatamente abortite grazie alla reazione della vittima che,
con “dichiarazioni a terzi” che con aggressioni fisiche (fino al tentato omicidio) o con
quotidiane ed annose negazioni di cure salvavita o negazione di cibo ed alloggio nonché
tentando di indurlo al suicidio e comunque torturandolo nel fisico e nella mente.
Il signor Vittorio Miri sopravvive ma a caro prezzo essendo, per quanto subisce, a rischio
di assassinio e la sua salute è compromessa ed a grave rischio di vita ma non può curarla,
e comunque vive precariamente senza potersi autodeterminare e scegliere cosa fare.

Gli sono negati pure la Pensione, l’Invalidità, la Legge Pinto ed il gratuito patrocinio
e a decidere ciò, sono spesso magistrati denunciati per i fatti de quo.

A causa dei fatti de quo il signor Miri ha perso la famiglia, gli amici ed tutt’intorno si
è fatto il vuoto ciò è principalmente dovuto al fatto che la credibilità delle autorità e
della magistratura essendo “pubbliche” prevaricano ed annullano la credibilità del
singolo Cittadino ed inoltre instillano la paura di ritorsioni.
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Nonostante tutto, il signor Vittorio Miri lotta senza sosta da oltre 22 anni per i suoi
diritti e per affermare la verità dei fatti ed avere giustizia, oltre che salvaguardare la
propria incolumità psico-fisica e la vita. Inoltre non è soggetto passivo nella società
civile ma è molto conosciuto ed attivo nel fornire aiuto, consulenza e supporto
morale a molte persone che a lui si rivolgono pur essendo un “fantasma”, egli non
si arrende ed è noto anche per essere un HRD’s cioè un Difensore dei Diritti Umani.

Nel caso Miri sono coinvolti istituzioni ed autorità, politici, avvocati dello Stato, prefetti,
ministri e magistrati oltre a vari altri soggetti quali sindaci e forze dell'Ordine etc. tutti
coinvolti a qualsiasi titolo e tutti hanno fatto carriera e godono dei frutti illeciti, come anche
godono impuniti e protetti i presunti corruttori ed i loro avvocati e complici.
L’impunità e godimento frutti illeciti è garantita pure a chiunque altro è denunciato
dal signor Miri, non per il caso de quo ma per altri fatti, ciò in quanto magistratura
ed autorità non vogliono dare al sig. Miri credibilità, visibilità e chances di sorta.
Le autorità e l’A.G. italiane e non solo, conoscono i nomi e cognomi di tutti costoro
ma da sempre restano inerti ed ostili al signor Vittorio Miri e allo Stato di Diritto.

RICHIESTE – ISTANZE
Con questa iniziativa vogliamo innanzitutto tutelare e proteggere l'integrità psico-fisica del
signor Vittorio Miri già ampiamente lesa e danneggiata nella salute garantendo il suo
mantenimento e protezione ed aiutare e tutelare l'Avv. Elisabetta Vinattieri nelle attività e
spese che da 20 anni sopporta da sola tentando, ad oggi invano, di tutelare i diritti e la vita
e salute del sig. Miri rischiando la propria incolumità fisica e professionale e patrimoniale.
Chiede alle autorità ed A.G. che venga fatta luce sui fatti e prese immediate urgenti ed
adeguate misure e punizioni amministrative e giudiziarie contro i colpevoli ed i loro
complici oltre, a tutelare immediatamente il signor Vittorio Miri e ripristinare garantendogli il
totale libero godimento dei suoi diritti e beni tenendolo informato e partecipato di tutto,
ovvero, ristabilire lo Stato di Diritto, Civile e Democratico in Italia.
Chiede alle autorità ed A.G. di essere informato e partecipato di ogni iniziativa che verrà
presa e nella disgraziata ipotesi che la presente denuncia-querela venga archiviata chiede
di essere preventivamente informato.
N.B. : Fa presente che tutto quanto denunciato è descritto in questa sua in estrema sintesi
posto che i fatti sono talmente tanti che è praticamente impossibile descriverli tutti insieme
nel dettaglio. Il sig. Vittorio Miri resta comunque a disposizione di coloro che vogliano
seriamente e per senso di verità e giustizia conoscere il suo caso nel dettaglio (fatti, nomi
e cognomi e atti compresi).
Dichiarazione di volontà e veridicità e liberatoria
Io sottoscritto Vittorio Miri nato a Leverano (LE) il 05 Ottobre 1956 dichiaro che quanto
sopra in estrema sintesi descritto è vero per quanto di mia conoscenza e mi assumo ogni
responsabilità per ciò che dichiaro liberando Voi e Chi Altri pubblica e diffonde le mie
dichiarazioni ed informative e dichiaro di fare mie le richieste-istanze sopra descritte.
Vittorio Miri

Per contatti diretti : tel. cellulare 3396264914, e-mail : vittoriomiri@virgilio.it


Grazie Vittorio Miri

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