Gli aspetti musicali che caratterizzano il balletto si possono
evidenziare in questo seconda parte dell'opera “La danza degli adolescenti” in cui il ritmo Stravinskyiano rappresenta un mezzo espressivo fondamentale. Infatti lo spostamento di accenti forti nelle prime battute crea una dissoluzione del senso della ricorrenza ritmica: 'l'arco non diviso' e 'sempre staccato' degli archi determina ed enfatizza la scelta timbrica da parte di Stravinsky. Questo ritmo ostinato viene impiegato fino all'ottava battuta in concomitanza degli ottoni che rinforzano l'accento forte fino a cessare a battuta 9 in un evidente contrasto timbrico e di scrittura dalla breve durata per poi riprendere la cellula ritmica iniziale a battuta 13. Questa tipologia di contrasto viene impiegata da Stravinsky, ma non in maniera sistematica, per tutta la prima sezione della danza che culmina a battuta 80. Possiamo quindi dividere il brano in forma bipartita, prendendo in considerazione tipologie ritmico-timbriche e materiale tematico. Analizzando il materiale tematico e le cellule motivo ricorrenti innanzitutto va specificato che Stravinsky non utilizza temi della tradizione folkroristica russa ma tende a formare elementi originali e innovativi basati sulla chiarezza e sulla linearità che fa da contrasto alle scelte timbriche e ritmiche. Diversamente fa nella scelta delle armonie prendendo dalla tradizione folkroristica le scale modali che carattetizzeranno tutto il suo primo periodo compositivo.
Nella prima sezione A(Battute 1-71) ,gli elementi ricorrenti creano un
continuo passaggio di cellule motivo tra i diversi strumenti: a battuta 18 una delle prime melodie suonate dalla tromba in Do viene riproposta a battuta 20 dagli oboi ritmicamente variata nell'incipit e subito nella battuta 21 pizzicata dai violini primi. Tutto questo per evidenziare masse sonore contrapposte e accompagnate ancora dal tappeto ritmico spezzato degli archi. Da battuta 25 la scrittura orchestrale si infittisce lasciando spazio a sezioni ritmiche contrastanti tra flauti e clarinetti accompagnate continuamente dal movimento melodico del corno inglese. La scrittura pesante e densa degli ottoni fa da rinforzo timbrico ai movimenti melodici dei clarinetti. A battuta 35 dopo un progressivo ma veloce disgregamento dell'equilibrio delle masse sonore viene riproposta una ripresa della sezione iniziale. É evidente una contrasto tra le dinamiche presenti negli archi che lasciano spazio ad un nuovo elemento tematico molto lineare presentato dai fagotti, dal punto di vista intervallare diverso dal precedente che era cromatico. Il finale della prima sezione negli archi ci propone un pizzicato nel fortissimo seguito da un fortissimo eseguito con l'arco.
Nell'inizio della seconda sezione(B), precisamente da battuta 71 si
ripropongono materiali utilizzati nella prima sezione ricavati dalla battuta 23 che progressivamente partendo dall'ottavino portano ad una riproposizione quasi ossessiva del materiale melodico quasi sempre eseguito dal corno inglese( Battuta 74). successivamente verrà ulteriormente riproposto a battuta 87 negli archi attraverso un raddoppiamento delle note costituenti la cellula melodica. Il terzo materiale melodico più riconoscibile viene proposto dal flauto a battuta 92 e alternato da una breve sezione già presentata nella prima sezione A per formare una proposta e risposta tematica questo continuo intersecarsi di elementi ritmico-melodici viene caratterizzato anche da un elemento ritmico che nella musica russa rappresenta un elemento estraneo: la sincope viene sapientemente utilizzata da Stravinsky da battuta 155 attraverso un gioco di scambi tra tutti gli strumenti per destabilizzare maggiormente la regolarità ritmica e sarà presente per tutta l'evoluzione di questa seconda parte della sezione B fino a portarci ad un progressivo infittimento della scrittura orchestrale, nonché della scelta delle dinamiche e del pathos generale del brano. Il risultato è una massa sonora ricca e densa soprattutto nelle ultime battute.