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Uno sguardo sui mesi scorsi a Perugia e Terni
Gli ultimi due mesi (maggio e giugno) sono stati segnati prima di tutto dalle assemblee di chiesa
e poi dalla Consultazione Metodista e dalla Conferenza Distrettuale. Sia a Terni che a Perugia le assemblee
hanno esaminato e discusso le relazioni preparate dai Consigli di chiesa. Tali relazioni sono disponibili sia
in versione cartacea, sia in formatto elettronico pdf. Chi ne desiderasse una copia può rivolgersi
direttamente al pastore Gajewski.
Dalle relazioni morali emerge un clima di serena collaborazione che ormai da anni caratterizza le
nostre due chiese. La partecipazione ai culti domenicali e allo studio biblico è stata quest’anno regolare e
abbastanza numerosa.
A Terni, grazie al grande impegno della sorella Patrizia Ceracchi, siamo riusciti a organizzare
alcuni incontri di Scuola Domenicale con una partecipazione regolare di tre bambine. A Perugia ci stiamo
preparando per far ripartire la Scuola Domenicale dopo le vacanze estive.
Rivolgiamo un ringraziamento e un affettuoso saluto alla professoressa Marisa D’Ulizia. La sua
ricerca sulla storia della Chiesa metodista di Terni, presentata il 18 aprile nel corso di una conferenza
pubblica tenutasi nella sala della Biblioteca Comunale, è in questo momento il più completo contributo
alla riflessione sul passato e sul presente dell’evangelismo ternano. Dopo le vacanze estive sarà presentata
ufficialmente la pubblicazione a stampa di questo prezioso contributo.
A febbraio 2018 è partito a Perugia un progetto di accoglienza dei rifugiati provenienti dai
“Corridoi umanitari”, finanziato e gestito dalla Commissione Sinodale per la diaconia (CSD). La casa sita
invia Campo di Marte ospita già le prime persone in attesa dell’asilo politico. La referente del progetto è
Alice Fagotti che può essere contattata al numero 3402759955.
Last but non least due belle notizie. il 15 aprile a Terni abbiamo ringraziato il Signore per i 61 anni
di matrimonio di Peggy e Archimede Bertolino. Il 15 aprile non è stata una scelta casuale perché
esattamente quel giorno del 1957 nel salone di Agape il loro matrimonio è stato celebrato dal pastore
Tullio Vinay. Desideriamo ricordare che quest’anno Archimede ha compiuto 90 anni (il 18 giugno
realmente, il 1° luglio anagraficamente). Con tanto affetto gli facciamo i nostri auguri ad multos annos.
29. La Conferenza del III Distretto delle Chiese Valdesi e Metodiste approva il seguente documento-
sintesi dei tre laboratori:
La riflessione sulle difficoltà che le nostre chiese vivono di fronte ai mutamenti profondi e rapidissimi
della società ci ha portato a mettere in luce tre aspetti.
Il primo è quello delle dinamiche nelle comunità, il secondo riguarda il ruolo che le nostre chiese hanno
(e quello che dovrebbero avere) nella società, mentre il terzo tocca la sfera dei linguaggi con i quali ci
esprimiamo, all’interno e all’esterno, nell’annunciare la nostra fede in Gesù Cristo.
1) Occorre riscoprire la chiesa come luogo di incontro, confronto di fede, ricerca teologica, rapporti
interpersonali, segno di una testimonianza della Parola vissuta. Per fare questo bisogna lavorare
sull’accoglienza e sulla inclusione reale di chi si avvicina e dimostrarci disponibili a fare insieme un
percorso di fede. La grande sfida è quella di progettare forme nuove del nostro essere chiese protestanti:
comunità che devono avanzare insieme senza dimenticare nessuno.
2) Le chiese sono chiamate ad aprirsi verso la società all’insegna del dialogo. La speranza cristiana aiuta a
superare la preoccupazione di forze inadeguate e il timore di perdere la propria identità. Solo attraverso
la nostra testimonianza evangelica - predicazione e diaconia - intesa quale risposta alla vocazione ricevuta
da Dio, potremo essere davvero, citando la metafora biblica, il sale che dà sapore.
3) Per aprirci alla società abbiamo bisogno di rendere più comprensibile la nostra comunicazione in tutte
le sue forme, senza banalizzare i contenuti: un linguaggio chiaro e capace di annunciare i fondamenti della
nostra fede in Gesù Cristo, senza dare nulla per scontato. Questa modalità è necessaria per una chiesa
davvero in grado di reagire agli stimoli dell’attualità e proiettarsi all’esterno. In questo contesto va
considerato l’utilizzo efficace e prudente dei nuovi media. Per quanto riguarda la comunicazione, è
fondamentale educare all’ascolto reciproco per mantenere la caratteristica delle nostre chiese come luogo
di confronto non gridato: Una capacità di ascolto da declinare sia a livello di dialogo interpersonale, sia
durante il culto e gli studi biblici, così come nella dinamica democratica della nostra struttura assembleare,
dove la sintesi è frutto del contributo di tutti.